Autore: Anna Gasparotti

Revisione: Peretz Green & Davide Levi

 

 

Cancellare Dal Vangelo!

 

 

INTRODUZIONE

 

Questo libro NON si rivolge alle persone che hanno un credo già consolidato. Perché, come si direbbe in oriente: Ognuno ha diritto alla sua consolazione!. Consolazione e conforto tratti dalle tranquille certezze acquisite.

Quelle persone hanno il diritto di pensare ciò che vogliono. Esse, però, dalla loro situazione di privilegio, non possono negare agli altri la possibilità di ricercare e, soprattutto, non possono sentirsi sotto attacco se qualcuno la pensa e la dice diversamente, perché allora non è vero che il loro credo sia così sicuro e consolidato!

 

Questo libro si rivolge a coloro che, provenienti specialmente dal mondo cristiano, amerebbero ritornare ad una fede semplice, genuina, corrispondente al loro cuore, dopo essersi staccati dalla Chiesa Cattolica a causa delle mancate risposte alle loro legittime domande.

Questo libro può fornire loro spiegazioni su argomenti molto importanti.

 

Questo libro è linsieme di tre scritti, che prendono principalmente in considerazione la VERA figura di Gesù e di come essa sia stata distorta specialmente nel Vangelo detto di Giovanni: LAsino del Nuovo Firmamento, Giovanni senza lo Spirito del Verbo e Festa del Primo Messia morto un anno fa, elaborati da Peretz in tempi e con motivazioni diverse.

Infatti, nel testo Asino del Nuovo Firmamento vengono elencate molte frasi del Quarto Vangelo che non sono da attribuire a Gesù a causa delle alterazioni creatasi, nel tempo, nei Vangeli. Per la maggior parte sono frasi in cui Gesù parla in prima persona. A parte gli errori teologici e la grande confusione creata da quelle parole, per aiutare a distaccarle dal vero Gesù, umile, cè da riconoscere che, proprio per pura umiltà, lui non avrebbe mai pronunciato cose del genere. Gesù insegnava lumiltà e non lingrandirsi dell IO! Quel testo, dunque, ha lo scopo di ripulire il Quarto Vangelo (e, per riflesso, gli errori del genere che si trovano nei Sinottici). Nello scritto Giovanni senza lo Spirito del Verbo, invece, lo scopo è quello di riproporre il senso di quelle frasi con concetti molto alti, ma entro i confini dei parametri che non intacchino la pura fede di Gesù, quella monoteista del Secondo Comandamento.Per quanto riguarda Festa del Primo Messia morto un anno fa oltre a rendere attuale il tremendo sacrificio di Gesù, ripercorre le principali profezie in Isaia 48 e 53 che a lui si riferiscono.

 

Ho cercato di toccare il meno possibile quegli scritti (pur facendo un delicato lavoro di cesello e di composizione), proprio per mantenerne la freschezza. Le inevitabili ripetizioni sono da considerare utili per rimarcare certi passaggi fondamentali. Le cose più straordinarie che ho potuto constatare sono innanzi tutto la coerenza che si respira nei testi e che li percorre come una linfa vitale (è come se si potessero giuntare i vari pezzi dei tre scritti senza perdere il filo conduttore), ed, in seconda battuta, ma non meno importante, la passione, che in alcuni tratti veementi ho dovuto mitigare perché, e Peretz lo sa, tanto da avermene dato il permesso, a volte non occorre arrivare allintervento chirurgico per ottenere un risultato: basta uno spray! Passione che anima questo povero Asino costretto suo malgrado a mettere le mani direttamente nellargomento più dibattuto degli ultimi duemila anni, cioè tutta la storia relativa a Gesù, a riprendersela setacciandola per far emergere ciò che di buono dovrà rimanere per le generazioni future, sapendo benissimo che, per il momento, sia i Cristiani sia gli Ebrei faranno molta fatica, non dico a digerire le sue parole, ma anche solo a prenderle in considerazione. E questoper dirla sempre in modo mitigato!

Velleità? Impossibile! Peretz è solo un umile Asino guidato dal Terzo Redentore Finale, il Goel (Redentore) Haim che, dal Regno dei Cieli, manda a lui e agli altri Asini le Chiavi ed i Segni necessari.

 

Ho un debito di riconoscenza nei confronti di Peretz che, alla fine degli anni settanta, mi ha dato lopportunità di conoscere la vera spiegazione del Secondo Comandamento. Per me è stato quel famoso conforto per lanima di cui si diceva. È stato come dare un significato diverso alla mia vita ed una motivazione a percorsi, pensieri e azioni. Le generazioni future avranno un debito di riconoscenza nei confronti di Peretz ed insieme a lui nei confronti del popolo ebraico più vero, per queste logiche e profondamente motivate delucidazioni. Finalmente noi, che proveniamo dal mondo cristiano, potremo dire, in tutta umiltà, grazie ai nostri padri ebrei. Padri, non fratelli perché tra fratelli il rapporto è diverso. Padri che, al momento giusto, hanno saputo spiegarci in che cosa avevamo sbagliato e come possiamo intendere davvero la figura di Gesù vista con commovente partecipazione, spogliata dalle croste idolatre del tempo e restituita, oltre che a noi, anche al suo popolo!

 

Questo libro spiega perché Gesù dovette adottare un CODICE per presentarsi in pubblico e di come quel codice sia stato travisato in particolare nel Quarto Vangelo che, scritto decenni dopo la sua morte e resurrezione, frutto di successive rielaborazioni, stabilisce enfaticamente la sua divinità diventando, soprattutto per Gesù stesso, ma anche per i cristiani, quel famoso CALICE AMARO visto profeticamente da lui sulla croce!

Gli esperti chiamano i probabili autori del Quarto Vangelo e degli altri scritti attribuiti a Giovanni, Giovannei, forse discepoli del discepolo, forse addirittura di un Giovanni che però non corrisponde a Giovanni lApostolo.

Comunque, è proprio sul Quarto Vangelo che si concentra lattenzione di Peretz, in una prima battuta per riproporre il senso di alcune frasi con concetti che non intacchino la pura fede monoteista ed, in una seconda fase, in cui, con coraggio, proprio perché ultrasicuro della sua sponda, sfronda con perentori: Cancellare dal Vangelo!, Togliere dal Vangelo! le frasi che sicuramente non possono appartenere alle modalità di un ebreo vero in generale e, ancor di più, a quelle di un ebreo istruito, umile e desideroso di compiere la volontà del Padre suo che è nei Cieli (padre in senso lato, è ovvio, e non letterale), come Gesù!

 

Questo libro, con un titolo così forte, spiega perché Gesù, da umile e buon ebreo osservante, ed assolutamente non intenzionato a creare una nuova religione, non avrebbe mai parlato in prima persona in quel modo, spiega perché bisogna scartare tutte le frasi che inducono allidolatria in quanto contrarie, nettamente contrarie, alle idee di Gesù stesso; spiega perché sono da guardare con sospetto anche le frasi che denigrano il popolo ebraico, facendolo passare sempre per ottuso ed incapace, o che ritengono superata la Legge non considerata con il dovuto rispetto.

A questa conclusione arriveranno anche gli studiosi che stanno giustamente cercando di raccapezzarsi in testi così compromessi dal punto di vista delloriginalità iniziale! Il fatto che il Vangelo di Giovanni sia il frutto di successive rielaborazioni è noto da tempo agli studiosi, per esempio, alla fine del capitolo 20 il libro termina (Il trafiletto conclusivo viene sopratitolato con un diplomatico:Prima conclusione), per poi riprendere con un altrettanto diplomatico: Dopo questi fatti.

 

Ma, ovviamente, ai cristiani viene somministrato il tutto come originale e veritiero, nonostante le contraddizioni.

La tentazione di cancellare direttamente dal Vangelo tutte quelle frasi fuorvianti è stata in realtà molto forte in Peretz! Forte anche in me, che avevo addirittura ipotizzato di rendere tangibile la soluzione mantenendo del Vangelo di Giovanni solo le frasi che probabilmente risalgono alla versione originale. In realtà, però, è importante avere un riferimento da cui partire per non sbagliare più divinizzando un uomo, cosa che assolutamente obsoleta al giorno doggi, fu però possibile nel passato quando, per esempio, imperatori e re erano abitualmente considerati divinità o figli di dei. Oltre ai faraoni egizi, agli imperatori romani, si passò anche da Alessandro Magno e da Federico II, fino ad arrivare alle monarchie assolute del 1600/1700 e a qualche residuo anche nel mondo attuale, come nella Corea del Nord, dove nellagiografia ufficiale si fa riferimento a due arcobaleni (e fin qui, passi!), ma anche alla formazione di una nuova stella (!) nel momento della nascita dellex leader.

 

 

LA BASE DELLA CONOSCENZA

La base della conoscenza della fede è la Torà e non cè unaltra possibilità. Il Corano è un derivato dalla Tradizione di Israele, ma, oltre ad avere alcune leggi e qualche idea che non provengono da Dio (ad esempio la proibizione di bere liquori o vino, o lidea, influenzata dal Cristianesimo, che lInferno duri per leternità, oppure lerrore, volutamente promulgato dai Padri dellIslam, di far credere che sia stato Ishmael ad essere portato allaltare a Monte Moria); lIslam è un bambino nei confronti alla Torà, arrivando più di duemila anni dopo! Anche il Nuovo Testamento Cristiano deriva dalla Tradizione di Israele, ma in esso la fede e la base della fede sono state corrotte, cambiate, falsificate e del tutto profanate! Ecco perché occorre fornire al mondo cristiano la Vera Bibbia!

 

Che il popolo di Israele sia comandato a seguire le Leggi della Torà e non il resto del mondo non cambia nulla del fatto che la Torà e la Tradizione di Israele siano LA SORGENTE della fede nel mondo. Chi acquista la sua fede da unaltra sorgente non sarà in linea con la vera fede. I cristiani che vogliono fare del Nuovo Testamento Cristiano la loro sorgente di fede, senza la Nuova Vera Bibbia della Redenzione Finale, non troveranno la vera Sorgente della fede. Si deve, prima di tutto, sapere il vero principio: Gesù proveniva dalla vera Tradizione di Israele; il Cristianesimo si è distaccato dalla VERA SORGENTE della Torà e, dunque, dalla vera fede insegnata da Yeshua!

 

È comunque essenziale che, nonostante tutti gli errori teologici, con tutte le conseguenti false interpretazioni della Torà, il Cristianesimo RICONOSCA lAntico Testamento. Non lo capisce nel modo giusto, ma lo riconosce. E con esso riconosce i Patriarchi, la redenzione dallEgitto, la Rivelazione ecc. e riconosce i Profeti di Israele. Non così tutte le altre religioni prevalentemente asiatiche che non riconoscono ancora nulla della vera storia della Redenzione. La differenza è enorme. Il cristiano può ritrovare più facilmente la vera Sorgente con una nuova coscienza del fatto che Gesù non riconobbe e non insegnò altro che la Vera Fede nellUnico Dio.

 

Mosè, magister noster, insegnava la vera fede nellUnico Dio; Gesù insegnava la vera fede nellUnico Dio; il Goel Finale, Haim, insegna soltanto la vera fede nellUnico Dio. I Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, nostri padri, furono scelti da EL SHADDAI (Nome di Dio che si può pronunciare rivelato ad Abramo, nostro padre) ed essi insegnarono soltanto la vera fede nellUnico Dio, Creatore delluniverso. Tutti i Profeti di Israele e tutti i Saggi di Israele insegnavano soltanto la vera fede nellUnico Dio. Il Cristianesimo cambiò ed uscì dalla vera fede insegnando che il povero Gesù fosse Dio. Nel Segno delle Stelle, il Goel Haim annuncia lattesa Seconda Venuta della Stella di Cristo per correggere principalmente il grandissimo errore storico di tutto il Cristianesimo Teologico.

 

Gesù non nacque da una vergine; nacque in modo naturale come tutti. Che lui sia nato sotto la Stella del Re Unto detta anche Stella di Malchitzedek non centra niente con il modo del tutto naturale della sua nascita. Anche se in buona fede, i Vangeli raccontano una bugia, come se Miriam, povera donna ebrea, fosse stata resa incinta dallo Spirito Santo. Ciò è contro la Torà di Mosè, magister noster. Dire che lo Spirito Santo scese giù e rese incinta Maria è blasfemo. Si sta attribuendo allo Spirito di Dio una funzionalità tuttaltro che Santa. Le parole di Gesù in Giovanni sono vere: Lo spirito genera spirito e la carne genera carne.

Questa è vera Torà!

 

Subito, dunque, i Vangeli travisano, che Dio ci salvi, il vero Spirito di Dio; lo abbassano al livello della carne e lo rendono partecipe, che Dio ci scampi, di un atto non al suo livello, ma soprattutto falso. Come fece quello Spirito a rendere incinta Miriam?. Si è forse fatto momentaneamente carne ed è entrato in lei? Oppure è rimasto Spirito ed è entrato in lei come tale? Allora Gesù è Spirito? E perché allora dovette nascere? Se Gesù fosse stato Spirito, avrebbe potuto manifestarsi senza nascere da una donna e senza farle passare i dolori del travaglio. E come ha fatto ad avere un corpo reale carnale? Secoli di discussioni e fiumi dinchiostro per una questione fuorviante, che non centra niente. Lo spirito genera spirito, la carne genera carne! Quello Spirito di cui parlano i Vangeli è uno Spirito Impuro, uno Spirito Ingannatore, uno Spirito Falso.

 

Talmente impuro è tale Spirito creato nei Vangeli da chiudere il cervello del povero cristiano. Esso toglie la vera misura sia dello Spirito sia dalla Carne. Al livello del pensiero, esso toglie ogni differenza fra un pensiero reale ed un pensiero di fantasia. Ed il cristiano rimane racchiuso in una nebulosa mentale che, in verità, non soddisfa il cervello; lo chiude soltanto, lasciandolo immerso nella fantasia. Fumetti dice un sogno di Daniele che dimostra che nei confronti della vera Bibbia, il Nuovo Testamento Cristiano è composto da fumetti. La Torà fu data sul Sinai, realmente e con grande spavento per tutto il popolo. Non viene la Torà per incrementare la fantasia bensì per insegnare la verità delle cose, sia quelle spirituali sia quelle concrete nel mondo reale.

 

È ora di concretizzare Gesù! Gesù disse: Date a Dio ciò che è di Dio e date a Cesare ciò che è di Cesare!. Noi, invece, diciamo: Date a Dio ciò che è di Dio, e date a Gesù ciò che è di un uomo. Toglietevi dai fumetti. Gesù era un uomo reale, in carne ed ossa, nato dal seme di suo padre Giuseppe e di sua madre Maria. Egli fu scelto da Dio per compiere una missione tragica e terribile, quella dellAriete Sacrificato al posto di Isacco. Il suo essere uomo ed il suo compiere quella missione da uomo ed il suo sacrificio da uomo lo rendono meritevole come servo sofferente di Dio. Se Gesù fosse stato Dio, non avrebbe avuto nessun merito. Dio può far tutto e questo non si chiama merito!

 

Che la vera storia di Gesù sia rimasta nascosta in tutti questi venti secoli passati è unaltra questione: essa provenne da un decreto dallAlto che consentì la formazione e lestensione del Cristianesimo. Il Cristianesimo non sarebbe uscito se la vera storia di Gesù non fosse rimasta nascosta. La vera storia di Yeshua non avrebbe permesso tale formazione e tale estensione della nuova religione destinata ad accogliere molti popoli ed a portare molte genti ad unelevazione ben lontana dal paganesimo precedente. Dio Benedetto, che è estremamente misericordioso, vide che quei popoli non erano in grado di arrivare alla pura fede per ancora molti secoli e, se fossero rimasti nel paganesimo precedente, non ci sarebbe stata più speranza alcuna!

 

Yeshua stesso non poteva raccontare la sua vera storia e lui sapeva e capiva bene i perché. Qualsiasi cosa avesse rivelato della Scuola degli Esseni e del suo essere stato lì per tre anni interi avrebbe tagliato le gambe alla legittimazione della sua missione. Chi partecipava a tempo pieno a quella Scuola era votato a vita, sotto un giuramento severo. Il popolo, e sicuramente i rabbini di allora, sapevano di questo fatto. Inoltre i rabbini (chiamati Farisei oppure Dottori della Legge nei Vangeli) non vedevano gli Esseni di buon occhio perché oramai gli Esseni non portavano più sacrifici al Tempio ed il loro conflitto con i Sacerdoti di allora era accanito. Cerano pure altre discrepanze non piccole fra i due, come luso di un calendario diverso per fissare le Feste ecc.

 

Yeshua stesso, per compiere la sua missione, dovette fare cose non ortodosse. Non solo ruppe col voto a vita nella Scuola degli Esseni; ma trasgredì anche il giuramento di non usare la Kabalà Maasit (che permette di operare, per così dire, al di fuori della natura con fatti miracolosi) ricevuta lì. La decisione di Gesù di lasciare la Scuola, di fare missione, fuori, fra la gente e di operare miracoli di guarigione usando il segreto che aveva ricevuto, equivaleva ad un suicidio spirituale. Gesù sapeva tutto ciò, ma conosceva anche le proprie intenzioni e conosceva anche i tanti segni che lo conducevano alla conclusione che tale missione di salvezza era sulle sue spalle. Se gli altri, però, avessero saputo che lui proveniva da quella Scuola e che faceva guarigioni e varie azioni miracolose con la forza della Kabalà Maasit ricevuta dai suoi Maestri nella Scuola, Gesù sarebbe rimasto intrappolato in una rete inestricabile di contraddizioni.

 

Gesù, comunque, credette in Dio e Dio lo attribuì a giustizia. Yeshua, in verità, fu gettato in una situazione in cui non poté appoggiarsi a nessuno, confidò solo in Dio. Questa è la verità. Gesù non poté rivelare la sua vera storia, ma poté dimostrare ed insegnare la sua verità: egli si appoggiava a Dio soltanto, da ebreo comandato nella massima vicinanza a Dio possibile per ciascun ebreo, di cui Dio, con grande amore, dichiara: Figli siete del Signore, vostro Dio e Mio figlio, Mio primogenito, Israele. Così, appoggiandosi su Dio soltanto, Gesù fu giustificato da Suo Padre in Cielo; e grazie al segno di Ebreo, figlio di Dio egli meritò il livello del Giusto che Vive nella sua fede.

 

Questa espressione, proveniente dal Profeta Habakuk, rappresenta più di ogni altro titolo il vero scopo della sua missione. La vera Chiave delleventuale estensione del Cristianesimo, non dichiarata apertamente nei Vangeli, stava proprio in queste tre parole di Habakuk: TZADIK BE-EMUNATO YIHHYE, letteralmente Il giusto nella sua fede vivrà. Guardate bene! Gesù aveva deciso di uscire al pubblico dichiarandosi figlio di Dio perché ciò rappresentava, più di qualsiasi altro titolo, linsegnamento fulcro di tutto il suo operato nei confronti dei figli di Israele. Anche la famosa Tentazione faceva leva su tale decisione. E dalle parole di Yeshua nel Quarto Vangelo, è chiarissimo che Gesù si aspettava la critica e sapeva cosa rispondere!

 

Lessenza della mancanza di Israele, in quei tempi, era il fatto che i figli dIsraele non si comportavano da figli di Dio. Chi? Proprio loro, i figli di Israele! Non i greci, non i romani, non i vichinghi e nemmeno i popoli derivati da Ishmael. Fuori Israele, tutti erano idolatri. Non verso di loro Yeshua si annunciò come figlio di Dio; la sua missione era in Israele e per gli ebrei. Se la sua missione fosse stata unimpresa universale, rivolta alle nazioni insieme ai figli dIsraele, Gesù non sarebbe uscito con il Titolo-Segno figlio di Dio. Ciò gli sarebbe stato proibito dal Precetto dalla Torà: Davanti al cieco non mettere un inciampo.

 

Soltanto davanti agli ebrei, eredi della Torà, Gesù poté chiamare in testimonianza il suo diritto di dirsi figlio di Dio. Non sono solo io figlio di Dio, figli siete (anche voi) del Signore, vostro Dio. Non sto bestemmiando, sto solo delucidando e dando un esempio dellintenzione del verso figli siete del Signore, vostro Dio. Sto insegnando Torà e vi sto indicando dove sta la radice della vostra mancanza. Tutti gli altri popoli non erano in grado di ragionare in termini di leggi e di parole di Dio. Infatti, dopo, lambasciatore ai popoli, luomo Public Relation della Figliolanza di Cristo, nutriva i nuovi adepti con il concetto di Figlio di Dio che a loro faceva gola e non creava nemmeno problemi di digestione. Gesù divenne, dunque, per persone che non avevano gli anticorpi adatti il divino Figlio Unigenito di Dio, letteralmente e non in senso lato, come avrebbe dovuto essere ovvio!

 

Dal popolo di Israele avrebbe dovuto splendere la luce per i popoli, una luce insegnata dai figli di Israele alle nazioni in collegamento al Tempio di Gerusalemme, la Casa di Dio alla quale i popoli sarebbero saliti dai quattro angoli della terra per pregare il vero Dio e per imparare le vie di Giacobbe. Voi siete il sale del mondo, gli eredi del gusto della comprensione della parola di Dio, destinati ad essere un regno di sacerdoti per il mondo per estendere la vera luce e la vera benedizione Gesù reclamava, giustamente, perché quella lampada non venisse tenuta sotto il tavolo dove non la poteva vedere nessuno!

 

Già il Tempo del Regno dei Cieli stava entrando. Yeshua lo sapeva dagli Esseni e specialmente da Giovanni Battista. Ciò corrispondeva con il Doppio-Segno della Quarta Generazione di allora, la Discesa del Regno dei Cieli che avrebbe premiato i meritevoli, distrutto i malvagi ed estirpata ogni radice che non portava buon frutto. Se il sale era andato a male ed era diventato insipido, non cera altro da fare che buttarlo via. Purtroppo di insipidi ce nerano in abbondanza, e proprio in coloro che avrebbero dovuto essere il sale del popolo ancor prima di essere il sale del mondo! Brutta roba! Ed il popolo? Il popolo non era sale andato a male; ma era carne senza sale perché i responsabili non gli portavano le spezie. Ed è proprio verso il popolo che si stava dirigendo Gesù!

 

E, da quanto si può desumere dai Vangeli, il popolo stesso, più o meno tutti coloro che non si trovavano a Gerusalemme, era formato da persone buone, persone semplici di fede forte nel cuore, sofferenti, ma credenti, oppresse, ma speranzose. Non erano erudite nella Torà, ma avevano la bontà e la misericordia nel cuore ed erano pronte ad aiutare il prossimo. Il popolo verso cui sincamminava Yeshua non era soltanto oppresso dai romani, ma anche dagli studiosi della Torà egoisti e dai sacerdoti corrotti dalla testa ai piedi.

 

Il cuore di Yeshua pulsò per quei poveretti con immensa misericordia e li esortò a riporre la fede in Dio ed a non perdere mai la speranza. Figli di Dio siamo e nostro Padre in cielo ci ama anche più di un padre che ama il proprio figlio: beati i poveri di spirito perché per loro è il Regno dei Cieli. Cioè il Regno dei Cieli che sta scendendo sulla terra è per voi, poveri nella conoscenza della Torà, ma ricchi di sentimenti giusti ed amati da Dio. Per voi è il Regno dei Cieli, non per coloro che sono esperti nella Legge e doppiamente esperti nel non aiutare il prossimo, non per coloro che conoscono la giustizia in teoria e perpetrano ingiustizia. Beati gli affamati e gli assettati di giustizia poiché essi saranno saziati.

 

Il Regno dei Cieli è per coloro che hanno il cuore pieno di misericordia, non per coloro che sono saggi ai loro stessi occhi, ma che hanno il cuore chiuso e freddo e non si adoperano per il bene altrui. Beati i misericordiosi poiché essi riceveranno misericordia. Gesù era felice nellabbracciare la gente semplice e nel fare ciò che poteva per aiutarla. Gesù sapeva che il Regno dei Cieli che stava per scendere nel mondo avrebbe accolto favorevolmente questi poveri di spirito mentre esso avrebbe rifiutato e rigettato gli arroganti, gli egoisti, i corrotti, i falsi e gli ipocriti. La luce di Dio era più vicina a questi, beati nel loro cuore, mentre la lampada del Tempio si trovava sotto il tavolo e non splendeva per nessuno.

 

Gesù non disse: Sono il Messia, sono il vostro Re-Messia, bensì: io sono ciò che siete anche voi, figli primogeniti di Dio. Egli è il nostro Padre che ci ama per le nostre buone qualità del cuore. La Torà, i Profeti e la Tradizione vengono per la formazione di tale cuore buono, sincero e sensibile. Se non cè quello, nulla avete fatto anche se studiate la Torà per cento anni! Questo insegnamento è grandissimo ed è sempre vero ed attuale. Ancor oggi il problema sussiste e tale insegnamento rappresenta una correzione in campo ebraico. In tutti i tredici anni trascorsi come allievo dello Tzadik Haim, egli mi dimostrava volta dopo volta la verità di questo insegnamento.

 

Non si può ingannare Dio dietro allo studio della Torà! Non si può studiare la Torà e poi usare malalingua o comportarsi senza rispetto verso gli altri o credersi più di qualcun altro grazie alla propria presunta conoscenza. Con tali comportamenti, la Torà che quella persona ha studiato viene annullata. Tale studio della Torà non è vero studio. Si studia la verità e ci si comporta falsamente. Si studia ciò che è giusto e si fa ciò che è ingiusto. Lo studio della Torà deve raffinare dentro e fuori tutta la persona che deve acquisire sempre più umiltà e sempre maggiore derech eretz (corretto comportamento) con il prossimo. Per non parlare di chi studia la Torà, ma ama i soldi o lonore o la sedia.

 

E più si studia la Torà, più si è obbligati nel comportamento esatto e nelle precisioni delle qualità del cuore, lumiltà, la bontà, la misericordia, la rettitudine, la generosità, la sincerità, la fedeltà ed in genere lamore verso il prossimo. Purtroppo esiste ancor oggi, fra molti di coloro che studiano Torà, un cuore chiuso che sbarra le porte alle virtù del cuore. Certi generi di errori storici del popolo di Israele tornano per la loro Correzione Finale. La massima chiusura del cuore si trovava al tempo di Gesù e perciò toccò a lui tentare la Correzione con le sue parole da una parte e linsegnamento delle virtù del cuore dallaltra.

 

Gesù, però, era stato molto attento, per motivo di tale Correzione, nellavvertire chiaramente che lui non era venuto per negare la Torà o i Profeti bensì per completare. E per dimostrare che con Torà e Profeti non intendeva scavalcare la Tradizione Orale dei Saggi di Israele, disse, riguardo a coloro che vivevano nel suo tempo: Fate ciò che vi dicono, ma non fate ciò che fanno. Yeshua riconosceva anche la validità del servizio nel Tempio: Se hai offeso tuo fratello, vai prima a placare tuo fratello e poi porta il tuo sacrificio nel Tempio. Gesù non predicava altro che il Giudaismo Tradizionale: Torà, Profeti, la Tradizione dei Saggi e la Halacha.

 

Non era, però, compito suo quello di insegnare la Halacha. Il compito messianico di Yeshua, nei confronti degli studiosi della Torà fu quello di correggere lipocrisia e di insegnare le virtù del cuore. Solo che Gesù vide ben presto che gli studiosi della Torà non lavrebbero mai accettato. Non cerano veri saggi in quelle epoche fra i Dottori della Legge in grado di ascoltarlo con neutralità ed equanimità. Non cera un vero ascolto e chi fra di loro ascoltava lo faceva solo per trovare accuse contro di lui. Cerano, purtroppo, arroganza e cuore chiuso, privo del giusto amore per gli altri e pronto solo allodio.

 

Non era così presso la grande maggioranza degli ebrei che erano semplici, poveri, oppressi, e poco istruiti nella Torà. Moltissimi di essi avevano un cuore pulito con sentimenti più compassionevoli rispetto ai Dottori della Legge. Cera molta gente buona e semplice con un cuore pieno di fede in Dio. E molti di loro erano sofferenti o ammalati. Presso di loro andò Gesù, non presso i Dottori della Legge. In un episodio riportato nel Talmud, alla domanda dei Saggi, di benedetta memoria, rivolta a Dio: Dovè che Egli si trova?, Dio rispose: Se volete trovarMi, cercateMi presso i poveri. Gesù lo sapeva.

 

I poveri apprezzano quel poco che ricevono e con un cuore pieno dicono: Grazie a Dio. Mille volte mi insegnò lo Tzadik Haim che presso Iddio non cè favoritismo, come sta scritto in Giobbe: il padrone ed il servo lì (davanti a Dio) sono uguali. Mi dimostrava in tanti modi e con esempi reali che anche un non-ebreo che ha il cuore buono e fa il bene è più amato dellebreo che ha un cuore cattivo, anche se studia Torà tutti i giorni per tutta la vita. Se il cuore è cattivo, la Torà che studia non gli rende merito. Questo è un principio essenziale che, purtroppo, non viene insegnato nelle scuole di Torà. E se uno lo dice, gli danno del cristiano.

 

Non si può ingannare Dio Benedetto. Impossibile! Dio sa cosè la persona, dentro e fuori e sino ai pensieri più intimi. Non si può raggirarLo. Alla fine dei conti, non centra quanta Torà uno ha studiato. Ciò che è amato da Dio è la persona giusta che vive nella sua fede. È ciò che insegnava Gesù e ciò che egli praticava, ed era per tale livello di giustizia davanti a Dio che Yeshua fu scelto per compiere quel terribile sacrificio messianico, ucciso innocentemente per il suo essere un giusto che vive nella sua fede.

 

Daniele, in un sogno del 2007, spiegava a dei giovani ebrei (che si trovavano in ospedale) qualcosa della Redenzione Finale e del Goel Haim, ed essi erano stupiti ed interessati; nel sogno passò lo Tzadik Haim e salutò Daniele, ma non ebbe il tempo di fermarsi; Daniele disse anche tutti i Sei Segni della Redenzione Finale.

Nodà, sempre nel 2007, in sogno, vide uno scaffale con su dei libri chiamati Zohar; poi arrivò Peretz che, con rabbia, spiegò che quei libri erano stati scritti da un Asiatico maledetto anti-semita che scriveva sì contro lo Zohar, ma solo per gettare fango sugli ebrei.

 

Peretz spiegò, inoltre, che quellAsiatico (Nodà vide un nome come Liu Sun o qualcosa di simile) sarebbe stato punito con la pazzia, e così tutti coloro che lo seguivano sarebbero diventati pazzi come lui; si trattava di una vera pazzia sfrenata.

In quel sogno Nodà capì che tale punizione di completa pazzia era destinata anche al malevolo falso Cristo di Muccania ed a coloro che lo avevano seguito (Costui, dopo aver partecipato ipocritamente ai Segni dell'Asino, alterò coscientemente dei segni attribuendosi perfino sogni di altri! Muccania riecheggia il Vitello dOro fonte di idolatria).

Ipocriti, falsi, malevoli, sedicenti, ingannatori, traditori, eccecc: sempre presenti in ogni epoca! A loro è destinata quella fine!

 

I meritevoli, invece, saranno protetti dallombra dellAlbero della Vita, portato al mondo dal Goel Haim, e godranno dei suoi frutti. Per questo grande merito, il nome (solo il nome carico di significato, non la persona!) dellUnto Scelto della Terza Redenzione Finale sta fra le sette cose create prima del mondo. Il suo nome è Haim, Vita, poiché egli porta per il mondo lAlbero della Vita.

 

Ed ora abbiamo il permesso ed il privilegio di completare la mishnà con una nuova benedizione: Benedetto è il Signore, Dio nostro, che scelse la Torà, il Pentimento, il Giardino del Paradiso, lInferno, il Tempio, il Trono della Gloria, ed il nome del Giudice Unto del Regno dei Cieli, Haim.

 

Lo Tzadik Haim non era un Giusto che vive nella sua fede. Così come tutti i grandi personaggi scelti da Dio: i Patriarchi, Mosè, Aaron, il Profeta Elia, Mordechai, Gesù e tutti i veri Saggi ed anche tutti i veri Giusti Nascosti erano Giusti che vivevano nella loro fede in El Shaddai ed anche lo Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti, viveva nella sua fede. I veri Giusti Nascosti, però, vivono in una fede altissima e del tutto segreta, a livelli di una Santità inimmaginabile dagli altri della terra, inclusi i Grandi Saggi e veri studiosi della Torà. Lo Tzadik Haim non dormiva più di due ore su ventiquattro e, a volte, neanche quelle. Era sveglio quasi sempre, compiendo lavori nascosti per El Shaddai.

 

In una sola giornata, non si può sapere in quanti posti diversi si fosse trovato lo Tzadik Haim. I Giusti Nascosti sono i Figli dellAscesa ed essi posseggono il segreto chiamato kefitzat ha-derech il salto nella via tramite il quale si possono spostare da un posto ad un altro, anche da paese a paese. A volte, ricevono da parte di angeli, il messaggio di andare in un certo posto. A volte, anche, ad esempio, se camminano in strada, da un secondo allaltro, si trovano in un altro luogo dove devono essere per compiere un lavoro sacro per Iddio. Appena arrivati in quel luogo, vengono a conoscenza del compito che devono eseguire.

 

Certo sono tutti uomini che vivono su un elevatissimo livello di fede, ma tale fede è di una categoria talmente distaccata dal resto dellumanità che, difficilmente, la profezia in Habakuk si riferisce a loro. I Giusti Nascosti salgono di sopra e conoscono la Saggezza dei cieli, la quale è di tutta unaltra sostanza rispetto alla Saggezza della terra. Essi vivono in una luce santificata e potente che non esiste sulla terra, se non in loro che, comunque, vivono nel mondo e camminano nella natura del mondo per quanto loro è possibile. Reggono ambedue le categorie di Saggezza e conoscono tutta la Saggezza della terra quanto la Saggezza dei cieli.

 

Ed in tutti questi secoli, dal tempo del profeta Elia, gli Tzadikim Nistarim subirono le dure conseguenze di decreti intercettati da loro per la salvezza degli altri. Il peso di quei decreti, a volte di malattie o di cadute o di abissale povertà o di qualsiasi altro genere di sofferenza, a seconda di quanto richiesto dal decreto, viene subito da loro nella carne, nella natura del mondo. Altrimenti, se non cè la sofferenza reale, al livello della natura del mondo, il decreto non si annulla. A volte essi devono subire tali sofferenze di giorno e di notte. A volte essi devono subire tale sofferenza di giorno mentre di notte sono liberi di uscire dal corpo e di salire di sopra per i compiti sacri davanti a Dio nei mondi superiori.

 

Sto cercando di spiegare che a quei livelli, non centra laspirazione di vivere nella fede. Essi vivono nella realtà della luce santa creata di Dio, quella luce di cui si legge: E Dio vide la luce, che era buona. Cosa significa questa affermazione? Si chiede: forse che Dio dovette guardare la luce per sapere che essa era buona? E, poi, se Dio stesso laveva creata, di sicuro era buona! Spiegano i Saggi, di benedetta memoria, nella Tradizione Orale: Dio vide che la luce era buona per i giusti; e perciò la nascose per i Giusti nellavvenire. Ciò è anche relativo ad un livello di luce che scenderà nel mondo a partire dalla Quinta Generazione. Qui, il punto è, però, che in tutti questi secoli passati già i trentasei Giusti Nascosti di ogni generazione facevano parte, vedevano, studiavano, camminavano e godevano di quella Beata Luce Elevata creata nellatto della Creazione.

 

I Giusti Nascosti, quindi, non sono come la gente della terra, e qui intendo anche gli ebrei saggi approfonditi nella Sacra Legge ed in tutta la Sacra Fede della Torà, dei Profeti e della Tradizione. Si tratta di una luce che Dio Benedetto nascose, ed essa è, quindi, una Luce Nascosta. In quella luce camminarono i veri trentasei Giusti Nascosti in ogni generazione, da Mordechai lebreo e sino allultimo Capo dei trentasei Giusti Nascosti, lo Tzadik Haim. La realtà che essi vivono con El Shaddai non permette dubbi nella fede ed essi non hanno bisogno di nessuna filosofia per avvicinarsi a Dio. Nonostante ciò, essi subiscono delle prove, in terra, di generi più fini, come si spiega nel Talmud: Il Santo, Benedetto Egli sia, è preciso con gli Tzadikim quanto un filo di capello.

 

Arrivano anche delle prove nelle loro sofferenze. Tramite la Kedushà (Santità) che essi possiedono, gli Tzadikim possono guarire le persone, se vogliono. Ciò non avviene troppo spesso perché, prima di tutto, i Giusti Nascosti sono giurati a nascondere la loro vera identità, e se guarissero gli altri, verrebbero scoperti e le persone direbbero che sono Tzadikim e farebbero loro onore. Guardate Yeshua che, con il segreto della Kabalà Maasit guarì le persone e cacciò spiriti e demoni e la gente venne da tutta la Galilea e dalle altre parti dIsraele cercandolo. In genere, perciò, se non in circostanze particolari, i Giusti Nascosti non usano il loro potere di guarigione. Quanto e quanto di meno essi possono usare tale segreto per guarire sé stessi. Possono, ma è loro proibito.

 

Quando si sta male, si sta soffrendo e ci si trova giù nella natura del mondo e si possiede il potere di guarirsi, anche senza fatica, è possibile che Satana getti qualche pensiero, specialmente se lo Tzadik sta soffrendo dolori atroci per un tempo protratto. Non lo ascoltano, comunque; si ricordano chi sono e cosa sono e sanno che, se guariscono sé stessi, il decreto per il quale stanno soffrendo non si annullerà e non compirebbero, dunque, lobbligo del Giusto Nascosto Sofferente. Gesù era il Secondo Uomo della Redenzione, ma egli non era un Giusto Nascosto e non aveva la conoscenza dei Livelli Segreti dei Mondi Superiori.

 

Il livello di Yeshua era relativo al Compito Messianico che egli decise di svolgere. Non si deve essere Giusti Nascosti per ricevere alcuni livelli di Kabalà Maasit. Anche i maestri della Scuola degli Esseni da cui Gesù, alla fine della frequenza di tre anni, ricevette alcuni segreti della Kabalà Maasit, non erano fra i Giusti Nascosti. Solo il Fondatore della Scuola e della Comunità degli Esseni, il Maestro di Giustizia, fu nella sua generazione (circa cento anni prima del tempo di Yeshua), il Capo dei trentasei Giusti Nascosti. Fu lui a consegnare qualche segreto di Kabalà Maassit ai suoi allievi e maestri scelti della Scuola, con tutto il severissimo giuramento che comportava.

 

Gesù camminava in terra, non nei cieli. È vero, andò contro il voto ed usò la Kabalà Maassit per guarire molte persone, per moltiplicare i pani e per altri prodigi da lui effettuati. Quando si realizza, però, che una volta che Gesù si confermò nella sua decisione di seguire la chiamata ad una Missione Messianica di salvezza, fuori in pubblico, egli non aveva un altro mezzo per avvicinare ed attirare la gente al suo proposito! Anche i suoi insegnamenti non avrebbero avuto la forza di attirare le masse, se non che assieme ad essi ci fossero azioni concrete di potenza usate a favore ed a beneficio della gente!

 

La Missione Messianica è fra la gente, con la gente, per la salvezza della gente. Linsegnamento messianico di Gesù era quello di istruire la gente come essere giusti che vivono nella loro fede davanti a Dio e davanti al prossimo. Il medico, disse Yeshua, non viene per i sani bensì per gli ammalati. Non per gli ebrei che studiavano Torà e santificavano la loro vita nel timore di Dio, con umiltà davanti a Dio e davanti alla gente. Quelli erano già sani e salvati. Il Messianismo dovette riempire, pure in modi strabilianti, il grosso vuoto che si trovava presso le masse ebraiche di quellepoca e dovette impartire principi importanti con frasi brevi veritiere e sagge accessibili a tutti. E dovette anche consolare i sofferenti e gli sfortunati.

 

Al tempo di Yeshua, cerano molti ebrei che erano nella categoria delle Pecore Smarrite della Casa di Israele. Essi erano ebrei che, per tanti motivi, si erano allontanati da Gerusalemme, dalla Torà e persino dalla propria identità ebraica. Ci stavano in mezzo circa settecento anni dalla deportazione delle dieci Tribù, che poi si estesero da molte parti in molte direzioni sino al tempo di Gesù. Senzaltro si può pensare che almeno certi gruppi fra di loro nel corso della storia si fossero ristabilite nella terra dIsraele. È, comunque, più probabile che Gesù non intendesse quei gruppi bensì gli ebrei che vivevano nei territori che prima appartenevano alle dieci Tribù di Israele.

 

Purtroppo, la storia passata aveva allontanato gli ebrei delle dieci Tribù da Gerusalemme e dal Tempio già dopo re Salomone, con la separazione in due regni, il Regno di Giuda ed il Regno di Israele delle Dieci Tribù. Poi, cento anni prima della distruzione del primo Tempio, esse furono deportate dagli Assiri. Non centrava più tale divisione dopo il ritorno a Zion, alla fine dei settanta anni dellesilio Babilonese, da circa quattrocentocinquanta anni prima di Gesù. Il Tempio era a Gerusalemme e da tutte le parti di Israele venivano a festeggiare o a portare sacrifici al Tempio. Si desta, perciò, la domanda: di chi parlava Gesù quando disse: Io non sono venuto, se non per la salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele?

 

È molto probabile che fossero rimaste tendenze culturali-storiche di distacco o allontanamento della Giudea in proprio. Certamente gli studiosi della Torà erano concentrati a Gerusalemme, sebbene dei Leviti girassero in tutti i territori per tenere scuole di Torà. Tutta la Galilea è un esempio di ebrei semplici, lavoratori, pescatori, non gente di studio. Sembrerebbe che Gesù parlasse di tutti quegli ebrei semplici viventi in Israele. Gesù, di sicuro, non poteva sapere ciò che noi della Redenzione Finale abbiamo ricevuto: la Provvidenza di Dio Benedetto fece del Cristianesimo il Salva-Pecore per le anime delle Dieci Tribù di Israele chiamate le Pecore Smarrite della Casa di Israele.

 

Si tratta, quindi, di anime e della Provvidenza. Forse nella Scuola degli Esseni, veniva impartita unidea simile riguardo agli ebrei di allora che vivevano nei territori. Forse molte anime delle Dieci Tribù, tramite la Provvidenza di Dio, si trovavano tra quegli ebrei. È comunque, piuttosto stupefacente lenfasi dello scopo messianico espresso qui: non sono venuto se non per la salvezza ecc. Perché mai sono proprio le Pecore Smarrite che rappresentano lo scopo messianico più di ogni altra? In ogni caso, Gesù intendeva ebrei smarriti ed oramai lontani dalla Tradizione.

 

Essi avevano bisogno di salvezza e molti di essi potevano essere salvati perché avevano un cuore buono e di fede, una fede semplice davanti allUnico Dio, una fede sincera e sentita, senza filosofia, non come il sale andato a male presso i Dottori della Legge ed i Sacerdoti di quelle epoche. Quelle persone semplici, di cuore pulito, già dalla loro indole potevano essere giudicate davanti a Dio Misericordioso Giusti che vivono nella loro fede anche se sapevano ben poco della Torà. Qui sta la radice alluniversalismo. Se coloro che non conoscevano la Torà potevano essere amati da Dio per motivo delle loro buone qualità, più di coloro che studiavano la Torà, ma che erano pieni di cattive qualità, cè qui una sorta di spostamento nellasse del Giudizio.

 

Paolo di Tarso impazziva per motivo di questa contraddizione storica che, per così dire, spostava lamore e la benedizione di Dio verso i nuovi adepti cristiani, da qualsiasi popolo o razza, in merito al giusto comportamento ed al cuore giusto insegnati da Cristo. Il nuovo asse del Giudizio di Dio si basava sul giusto che vive nella sua fede. E Paolo creò la nuova religione, facendo di quel nuovo asse il Nuovo Principio ed il Nuovo Inizio Storico che spostava e relegava tutta la legge ebraica al passato. Paolo scartò il Giudaismo, non volendo che esso fosse dinciampo ai nuovi fedeli del Messia.

 

Paolo, in verità, aveva poca scelta, dovendo far avanzare la Nuova Fede in Cristo tra i popoli che non avrebbero potuto, certamente, tener fede alla legge ebraica; il Disegno dovette compiersi. Per comprensione, però, segnalo lerrore: lo spostamento dellasse del Giudizio di Dio non significa che il Giudizio di Dio è cambiato. Il Giudizio di Dio è sempre perfetto e non cambia. Lipocrisia, ad esempio, è una cosa da sempre e per sempre odiata da Dio. Se i leader del popolo scelto di Israele cadono nellipocrisia e fanno cose ingiuste, essi sono odiati dal Cielo. Il Battista gettava fuoco sul fatto che non esiste una indulgenza dai peccati per il solo fatto di essere nato ebreo. Non cè favoritismo davanti alla verità di Dio.

 

Se coloro che provengono dal popolo ebraico sono persone per bene ed hanno le qualità di cuore amate da Dio, essi sono amati dal Cielo, anche se non hanno studiato Torà. Non è che lamore di Dio si sposti, creando un nuovo asse nel Giudizio. Lamore di Dio va sempre nel posto giusto, va sempre verso coloro che fanno ciò che è amato davanti a Lui. Lo spostamento non è in questi termini. Per il privilegio di essere nati ebrei, nella vera Tradizione, di studiare la Sacra Torà, di avere una conoscenza maggiore rispetto a chi non ha avuto la fortuna di studiare Torà, quanto di più rispetto alle nazioni, essi sono, per così dire, in prima linea per poter meritare la bontà e la protezione di Dio. Egli è il Dio di Israele, Iddio che scelse il popolo di Israele affinché ricevesse e praticasse la Sua Legge.

 

Se essi si fossero comportati e si comportassero da giusti davanti a Dio, ciò sarebbe stato e sarebbe a beneficio di tutto il popolo. Il loro amore nellaiutare il prossimo e nel soccorrere le vedove, gli orfani, i poveri e gli ammalati sarebbe stato e sarebbe una grande luce che avrebbe avvicinato ed avvicinerebbe tutto il popolo a Dio, alla Torà, allamore verso i Saggi della Torà e, in quelle epoche, ai Sacerdoti giusti e timorosi di Dio. Tutto Israele si sarebbe elevato e si eleverebbe nellunica vera Tradizione data da Dio al popolo scelto. Ed in quella luce si sarebbe realizzato e si realizzerebbe: È troppo poco per Me che tu sia il Mio servo per far tornare le tribù di Giacobbe e per radunare i dispersi dIsraele; ti farò una luce per le nazioni, affinché si estenda la Mia salvezza sino alle estremità della terra.

 

Non è andata così. I leader erano egoisti, i Sacerdoti erano corrotti ed assassini. Il popolo era sofferente e non cera luce da nessuna parte. Chi mai avrebbe tentato una missione Messianica in quei tempi? Se ci fosse stata quella luce nel Tempio, la luce della vera fede nellUnico Dio e delle vie di Giacobbe, questa sarebbe uscita per i popoli, allora la Missione Messianica sarebbe stata di un altro ordine. Il servo di Dio scelto sarebbe stato insieme con i rabbini ed i sacerdoti del Tempio. Se non il Profeta Elia stesso, ci sarebbe stato un Profeta, nel nome e nel mandato del Profeta Elia, di benedetta menzione. Egli avrebbe effettuato le correzioni del cuore e la riconciliazione dei cuori dei padri con i figli profetizzata da Malachia.

 

E tale riconciliazione sarebbe stata di per sé una grande luce agli occhi di tutti per invogliare i buoni fra i popoli ad avvicinarsi alla Sorgente della verità. Non andò così, purtroppo, e Dio Benedetto prevedendolo provvide a ciò che sarebbe dovuto succedere nel caso il tempo (del Tempio) stringesse e non ci fosse più la possibilità di attuare la Riconciliazione e perciò si fosse realizzata laltra faccia della stessa profezia di Malachia che parlava di scomunica della terra di Israele, il che avrebbe incluso la distruzione del Tempio e la dispersione del popolo fra la gente del mondo. Dio provvide alla triste realizzazione storica dellAriete Sacrificato sullaltare destinato ad Isacco, nostro padre. Per arrivare a tale realizzazione ci voleva una Missione Messianica estremamente particolare.

 

Essa non proveniva dallamore di Dio, come sarebbe stato se il popolo avesse compiuto la volontà del Santo Benedetto Egli sia, bensì dalla gelosia di Dio, come sta scritto: La gelosia di Dio fece tutto ciò. La gelosia per la verità e per la giustizia che devono essere mantenute davanti a Dio, la gelosia per il mantenimento delle promesse di Dio ai Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe ed delle promesse di Dio verso il popolo di Israele nella Torà e nei Profeti. Per il male fatto, Israele venne punito ma, allo stesso tempo, le promesse circa leternità della scelta del popolo dIsraele e delleventuale vittoria finale di Israele, in tutti i sensi, vennero gelosamente custodite e mantenute; la gelosia di Dio fece tutto ciò!

 

La Missione Messianica di Yeshua avvenne, quindi, nel fallimento della Riconciliazione, distaccata dai rabbini, e dai sacerdoti e dal Tempio. Nonostante ciò, ci voleva una missione messianica! Il motivo principale era perché o tramite il Tempio o in un altro modo, non tramite il Tempio, avrebbe dovuto entrare in vigore il: è troppo poco ecc. affinché la Mia salvezza si estenda alle estremità della terra. Qualcuno dovette venire ad innalzare una lampada per il popolo di Israele stesso e per tutti i popoli sino alle estremità della terra. La gelosia di Dio operava. Non volete, tramite le vostre azioni e tramite il Tempio essere una luce per il mondo? Porterò uno, un ebreo della tribù di Giuda, un giusto che vive nella sua fede, che si comporterà da figlio di Dio ed egli parlerà di cose giuste che voi, oramai, non sarete in grado di capire!

 

Ed egli verrà condannato e sacrificato innocentemente, ed io innalzerò il suo nome in tutto il mondo, presso molti popoli, e le sue parole saranno per le persone una grande luce, una grande lampada innalzata per i popoli. La gelosia di Dio fece tutto questo. La gelosia di Dio, però, non dimentica e non abbandona le Sue promesse verso il popolo dIsraele. Quella luce che uscirà per il mondo non potrà rispecchiare la vera Tradizione di Israele, altrimenti quei popoli che la riceveranno la superebbero ed il popolo scelto della Promessa non avrebbe più la sua identità e smetterebbe di esistere. Il Cristianesimo dovette esistere e dovette estendersi ad una moltitudine di nazioni, non, però, a costo del disfacimento del popolo scelto e con esso limpossibilità che si mantenessero le Promesse di Dio!

 

Forse Gesù vide qualcosa di ciò profeticamente appena prima della sua morte atroce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?. Gesù, comunque, fu abbandonato al destino di un Cristianesimo distorto ed in netto contrasto con la vera legge di Mosè, magister noster. Gesù bevve il calice più amaro della storia a causa della posizione della sua missione messianica. La storia non finisce, però, con la Missione Messianica di Gesù. Va avanti per duemila anni, con il resto della storia di Israele e del mondo. Dio poi sceglie luomo amato da Lui, il figlio dellUomo profetizzato da Gesù, Capo dei trentasei Giusti Nascosti Sofferenti della sua generazione, lo Tzadik Haim. Egli, dopo una sofferenza terribile per i peccati dellumanità, muore e risorge, ed in merito e nel permesso del Goel Haim, Peretz annuncia il Segno Profetico del Profeta Elia, di benedetta menzione: È arrivato il Tempo!.

 

Egli è il Goel Finale della storia che risolve i conflitti della storia passata e ci insegna le Stelle della Redenzione ed annuncia che ora, dallAprile del 1983, è entrata in vigore la seconda venuta della Stella di Cristo per effettuare la Grande Correzione del Nuovo Testamento Cristiano, disfacendo le falsità del Cristianesimo Tradizionale e fornendo al mondo la vera storia del povero Messia dei Segni Iniziali. La grande luce voluta da Dio è arrivata ma, nel mondo della Quarta Generazione, solo in pochi la potranno accogliere, ma dalla Quinta Generazione in poi, il mondo dei rimanenti riceverà la grande e nuova felicità che aspetta la nuova umanità che teme ed ama e segue lUnico Vero Dio Vivente.

 

Da allora in poi il calice amaro bevuto da Gesù si tramuterà in un calice di vino squisito della vera e storica felicità che spetta al Secondo Uomo della Redenzione. Ed egli vedrà la grande felicità del Cielo nel compimento finale del suo scopo messianico, la salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele ed il loro ritorno alla vera fede della vera Tradizione dei figli dIsraele. E con essa milioni di anime smarrite delle nazioni si salveranno. Ed egli sarà riconosciuto dal popolo dIsraele come il servo sofferente messianico di Isaia 53 e gli ebrei capiranno in che modo Yeshua fosse lAriete Sacrificato al posto di Isacco, duemila anni fa. Il popolo di Israele, infine, capirà la sua umiltà e la sua innocenza, e si meraviglierà del Segno della Pace collegato a tale nuova comprensione. E si allargherà per il mondo la vera Torà, e lAntico Testamento ed il Nuovo Testamento Cristiano Corretto rappresenteranno la Vera Bibbia, mentre il Sefer Mishnat Haim verrà riconosciuto come la Vera Continuazione della Vera Bibbia con la Rivelazione del Patto Nuovo Completo della Terza Redenzione Finale, in merito al vero Tzadik, lumile servo di Dio, il Goel Haim.

 

Nellottobre del 2007 Daniele sognò. Ho sognato di trovarmi in una stanza dospedale con dei giovani. Una di essi asserì di conoscermi bene e mi chiamò Daniele. Io, nonostante il fatto che lei dicesse tutto giusto su di me, avevo la certezza di non averla mai conosciuta in vita mia. Poi, lei se ne andò ed io rimasi, nella stanza, con quei ragazzi e dissi: Davvero, non so chi sia quella ragazza, anche se lei conosce il mio nome. Essi si meravigliarono di questo fatto ed espressero lemmi ebraici di stupore. Capii che quella era unoccasione per poter annunciare la Redenzione a quei ragazzi ebrei ed iniziai a dire: Io sono un allievo del Goel Haim, ma il mio maestro è un Asino ed è lallievo diretto del Goel Haim. La Terza Redenzione Finale è arrivata nel merito del Maestro Haim rivelandosi tramite Sei Sogni Redenzionali che sono: Segno È Arrivato il Tempo, Segno delle Stelle, Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli, Segno della Nuova Luce di Hannucat ha-Hannucot A quel punto del sogno ricordo di aver visto un grande candelabro che illuminava un grande palazzo che apparve sotto le stelle del cielo, sopra ai nostri occhi. Una voce del gruppo ripeté il terzo segno con stupore e disse: Caspita, che segno, è il Segno della Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot.

 

Poi proseguii col dire il quarto segno con gioia dAsino, Il Segno dellAsino che Mangia il Pane, ma al quinto segno feci una pausa e cambiai espressione e diventai serio e dissi piano, piano: Segno della Quarta Generazione facendo sentire loro il peso di questo Segno. Subito dopo, però, ripresi: ed il Segno della Nuova Costruzione, in modo tale da rincuorare quei giovani. Qui, presi coscienza del fatto che la stanza prendeva la forma del segno con le immagini descritte dei sogni stessi. Cosi, al Sesto Segno, la stanza si trasformò in un grande giardino nel quale passeggiavano il Moré (Maestro) con la moglie, la signora Mazal, tenendosi la mano, mentre dicevo: questo è il Segno della Resurrezione del Goel Haim. Alcuni di loro ripeterono più volte: queste sono parole di Gheulà. Poi, sempre nel sogno, mi vidi fuori allaperto, in un posto poco distante da un piccolo paese su una strada selciata che conduceva al paese stesso. Passò mio fratello Giuseppe. In quel frangente, passò anche il Moré Haim che ci salutò con gioia, ma non poté fermarsi.

 

Ed ecco, che ero di nuovo nella stanza, questa volta, però, cerano anche Peretz e Giuseppe. Ai ragazzi dissi che Peretz è il primo allievo del Goel Haim e lui rappresenta il quarto Segno, il Segno dellAsino che Mangia il Pane. Ed a Peretz dissi sottovoce che si sarebbero accorti di chi fosse lui quando avrebbe tolto loro il Ben David. (Ciò era riferito agli Habad). Peretz voleva parlare a loro, ma uno di loro disturbava così tanto che Peretz non poté dire nulla. Allora, spiegai loro che il tacere di Peretz era dovuto dallo Yezer harà. Se non cè Yezer harà, non cè verità. E Peretz spiegò che se non cè la forza del contrasto non cè comprensione. Poi tutti noi ci trovammo in paese sulla via principale e camminavamo felici e contenti. Dinnanzi a noi vedemmo un asino viola che trainava un piccolo carretto guidato da un uomo non tanto giovane vestito in un modo colorato.

Peretz capì che cera un segno da fare ed iniziò a ragliare ad alta voce e tutti noi facemmo lo stesso. I nostri ragli aumentavano di intensità come il suono dello shofar. Guardai il cielo e vidi che i nostri ragli salivano al cielo come lodi al Signore Dio nostro, mentre un suono di campane dallalto accompagnava la salita dei nostri ragli.

In unaltra piazza cera una festa cristiana dai riti simili a quelli pagani. Il rito si dovette interrompere al nostro passaggio. Le loro lodi venivano annullate dai nostri ragli. Loro volevano farci litigare tra di noi. Ma io e mio fratello Giuseppe facemmo un segno per cui alla fine furono essi stessi a litigare tra loro.

 

 

 

LA NUOVA BENEDIZIONE

 

Con la Nuova Benedizione: Benedetto è El Shaddai, Creatore delluniverso, che scelse la Torà, il Pentimento, il Paradiso, lInferno (Gehinam), il Tempio Finale, il Trono della Gloria, ed il nome dellUnto Scelto Finale, il Goel Haim, si stabilisce il Nuovo Battesimo della Grande Israele e la Nuova Benedizione segnala la completezza nel Patto Nuovo Finale.

 

La Nuova Benedizione completa il detto dai Saggi sulle sette cose create prima di questo mondo comprendenti il nome dellUnto Scelto. Prima il nome era sconosciuto. Questa affermazione è colossale e profonda, rivelando i sette scopi principali nella creazione del mondo. Ho aggiunto al Tempio (Beit ha-Mikdash) la parola Finale. Chiaramente, fra i sette scopi voluti da Dio, non si può trattare del Primo o del Secondo Tempio che non sono durati nel tempo. Le sette cose sono eterne così come la Torà è eterna. Ci dovevano essere i primi due Templi per essere stabiliti storicamente, ma non sono stati eterni. E neanche il Tempio della Torà, dei Profeti e della Tradizione, è quello finale, e storicamente il Tempio non è stato quello di cui dice la profezia: ed in questo posto metterò pace, parola del Signore. Solo nel Terzo Tempio Finale si realizzerà tale pace.

 

Ciò non nega leternità della Torà. Il fatto che la Torà descriva il Tempio che poi non è il Tempio Finale non diminuisce nulla della sacralità della Torà e della saggezza di ogni dettaglio di quel Tempio che verrà studiata per sempre. Inoltre, non si sarebbe arrivati al Tempio Finale senza i Templi precedenti, come non si sarebbe arrivati a Giacobbe senza Abramo e senza Isacco. Il Tempio Finale, quindi, non è quello della Torà bensì quello Finale, nei Segni Completi di Hanucat ha-Hanucot, la Casa di Preghiera di sette Piani e tredici Altari di Preghiera ed il Tappeto dellIslam. Anzi, se fosse indicato qui il Tempio della Torà, forse non avrebbe dovuto essere menzionato addirittura perché esso è già incluso nella Torà e descritto in dettaglio.

 

Non così per il Pentimento, il Paradiso, il Ghehinam, il Trono della Gloria, ed il nome dellUnto. Non avremmo capito che il Pentimento fosse stato creato prima del mondo se non ce lo avesse detto questa mishna. Il Pentimento cè nella Torà, ma è collegato con lespiazione dai peccati; deriva, quindi, da una mancanza. Se non ci fosse il peccato, non ci sarebbe bisogno del Pentimento. Idealmente, potrebbe non esistere il Pentimento se tutti si comportassero nel modo giusto. Perciò non avrei collegato il Pentimento con uno scopo che è stato creato prima della Creazione, ma viene la mishna per insegnarci che il Pentimento è parte essenziale ed intrinseca degli scopi della Creazione. In più capiamo, dalla mishna, che il Pentimento è eterno quanto la Torà stessa. Non si deve, perciò, pensare che al tempo della Redenzione Finale, specialmente dalla Quinta Generazione in poi, non ci sarà il Pentimento. Ci sarà! Ciò perché anche il Libero Arbitrio ci sarà ed anche i peccati esisteranno.

 

Inoltre il Pentimento non è soltanto per i peccati. Esso è anche un requisito per uscire da un livello ed elevarsi ad un altro livello. Ciò che appartiene al livello precedente non è peccaminoso, ma soltanto più basso o grezzo ecc. nei confronti del livello che si desidera raggiungere. Ci si deve pentire dunque del livello precedente. Ci saranno, comunque, anche peccati nel futuro e perciò deve sempre esistere il Ghehinam.

Il Paradiso non è solo il Paradiso (Gan Eden il Giardino del Piacere) Terrestre sebbene esso esista ed esisterà sempre, come spiegatomi dallo Tzadik Haim. Mi ha insegnato lo Tzadik Haim che il Gan Eden Terrestre cè, ma non si può raggiungerlo oppure se lo si raggiungesse non sarebbe possibile entrarci. E chi sono coloro che lo popolano? Essi sono ebrei studiosi della Torà che dedicarono la loro vita allo studio ed alla pratica della Sacra Torà, nel timore ed amore di Dio sempre, con il comportamento di derech eretz e di amore costante verso gli altri. Essi hanno il grande privilegio di continuare a studiare la Torà nellaltro mondo nel Giardino del Piacere perché la Torà è stata il loro vero piacere nel mondo.

 

Laffermazione, però, parla di ciò che è stato prima del mondo, cose eterne che continueranno per sempre, ovviamente non sintende soltanto il Paradiso Terrestre perché, siccome essa parla dei tempi del Giudice Unto Scelto e della Redenzione Finale e del Tempio Finale, il Paradiso lì inteso deve essere accessibile a tutti i meritevoli, ai buoni di cuore ed ai giusti nel comportamento, e, dunque, non solo riservato agli ebrei studiosi della Sacra Torà. Non si tratta, dunque, del Paradiso Terrestre soltanto e nemmeno del Paradiso Superiore riservato ai Giusti Nascosti. Più che altro essa allude ai Nuovi Giardini del Regno dei Cieli che vengono ad esistere in merito al Giudice Unto Finale il cui nome è Haim, Vita.

 

Oltre a ciò il Goel Haim porta al mondo lAlbero della Vita che scenderà in mezzo alla terra, i meritevoli nella fede del vero El Shaddai saranno protetti e godranno dei suoi frutti. Tale Albero della Vita si estenderà poi con landar del tempo, dalla Quinta Generazione in poi, ed anche la natura del mondo tornerà alla sua naturalezza, facendo eventualmente del mondo stesso un Giardino del Piacere, un Paradiso Terrestre. È essenziale, quindi, che tutta laffermazione ci stia indicando che il tempo del Nuovo Mondo arriverà da quando il nome del Goel verrà riconosciuto ed esteso al mondo. I sette scopi creati prima della Creazione sono quelli che completano la creazione del mondo.

 

Perciò il tutto è nel merito dellUnto Scelto, Haim. Del Trono della Gloria, non sono tanto in grado di parlare. Si tratta di una questione molto elevata e certamente non da prendere alla lettera. Non cè nessun Trono che possa accogliere il Creatore delluniverso. Esso, comunque, esiste ed ha grandi significati, ma prima di tutto esso rappresenta un grande segreto superiore. La Gloria di Dio non è Dio stesso, Creatore delluniverso. La Gloria di Dio procede da Dio per riempire i cieli e la terra, come sta scritto: tutta la terra è riempita dalla Sua Gloria. Il Trono della Gloria è, per così dire, il mezzo tramite il quale la Gloria di Dio si collega con lumanità facendo riconoscere Dio come il Re del mondo, da temere, amare e pregare.

 

Gli angeli servitori di Dio di sopra dicono nella loro preghiera, ogni mattina, la tripla Santificazione: Santo, Santo, Santo è Iddio degli Eserciti (delle schiere angeliche), piena è tutta la terra della Sua Gloria. Gli angeli servitori, quando dicono Santo, Santo, Santo, ricevono ad ogni parola qualcosa della Gloria di Dio. Essi sono rivolti alla manifestazione di Dio che Si manifesta dal Trono della Gloria. Lo scopo del servizio degli angeli servitori non è per sé stessi bensì per innalzare le preghiere di coloro che si santificano in terra tramite la preghiera. Essi prendono le nostre parole e le innalzano sino al loro posto davanti al Trono della Gloria e dicono: Santo, Santo, Santo è Iddio degli Eserciti, piena è tutta la terra con la Sua gloria.

 

Bisogna stare attenti e non confondersi. La manifestazione di Dio non è un altro Dio. Non cè un Dio Infinito di Sopra ed un Dio più Ristretto seduto sul Trono della Gloria. Quando Dio Si manifesta, anche la manifestazione si chiama Dio perché è, appunto, la Sua manifestazione, ma non esiste un altro Dio oppure un Dio di un altro livello. La Torà dichiara che Dio è sceso sul Monte Sinai. Dio, però, non scende e non sale, e non cè posto in tutta lesistenza in cui manchi Dio. E Mosè, magister noster, avvertì che Dio parlò dal fuoco, la voce si sentiva, ma nessun immagine si vedeva. Dio Si manifestò sul Monte Sinai nel massimo della Sua Gloria che può essere ricevuta dagli esseri umani sulla terra.

 

Il Trono della Gloria, comunque, è collegato con le nostre preghiere a Dio. A Rosh ha-Shana, Giorno del Giudizio, Dio, per così dire, scende a sedersi sul Trono del Giudizio per giudicare il mondo, come un Re che giudica le persone del suo regno. Nel Giudizio, dunque, il Trono della Gloria diventa il Trono del Re delluniverso, Re al quale noi rivolgiamo le nostre preghiere. L'idea aiuta luomo a canalizzare i propri pensieri a Dio. Il Profeta Ezechiele disse: E vidi Dio seduto sul Suo Trono. Cioè, nella visione profetica Ezechiele vide la manifestazione di Dio come un uomo seduto sul Trono. Ed i Saggi, di benedetta memoria, dicono: Grandi sono i Profeti perché hanno paragonato Dio alluomo. Dio, però, non è un uomo, e ciò è per aiutare luomo a dirigere i suoi pensieri a Dio senza confondersi.

 

La Gloria di Dio Benedetto si manifesterà nel mondo sempre di più dalla Quinta Generazione in poi perché chi rimarrà sulla terra e chi verrà al mondo pregherà il vero Dio, come sta scritto: e tutti Mi conosceranno, dal più grande al più piccolo e sta scritto: In quel tempo verserò una lingua chiara ai popoli, e tutti chiameranno nel nome di Dio, per servirLo unitamente. Allora ci sarà la grande Riconciliazione promessa al Profeta Elia, di benedetta menzione, nel Terzo Tempio Finale a Gerusalemme e nella stessa Casa di Preghiera di Sette Piani e di Tredici Altari ed il Tappeto dellIslam a Beer Sheva. Ed ogni giorno ci sarà una maggiore manifestazione della Gloria di Dio, ad un livello dentro la casa di Preghiera ed ad altri livelli fuori nel mondo. Tutto il mondo del futuro, ogni giorno dichiarerà: Santo, Santo, Santo, Dio degli Eserciti, piena è tutta la terra della Sua Gloria.

 

Da ciò si deduce che la Chiave di comprensione di questa affermazione sta nel 'nome dellUnto'. Il nome dellUnto resta ignoto fino alla fine, ma esso è così importante che quando viene scelto da Dio Benedetto, incomincia la Redenzione Finale con i Segni Completi della storia e si inizia il processo del rinnovamento dei cieli e della terra. E nel nome dell'Unto Scelto si completa il Patto Nuovo Finale della storia. E tutta la Torà e la Tradizione entrano nel Patto Nuovo Finale, e la Torà si rinnova, si allarga e si estende sino alle estremità della terra. Noi stiamo lavorando alle radici di tale rinnovamento del mondo, ma il Patto Nuovo Finale si estenderà per il mondo dalla Quinta Generazione in poi. E tramite esso, per merito del Goel Haim, tutto il mondo, dopo, conoscerà Dio, dal più grande al più piccolo.

 

Per dirlo in un modo più semplice: laffermazione elenca Sette cose create prima del mondo. Sei di queste Sette cose hanno avuto le loro realizzazioni storiche. Il nome dellUnto Scelto, però, non ha una sua realizzazione sino al tempo della Terza Redenzione Finale. Questo fatto ci insegna che quando arriva lUnto Scelto, tutte le altre sei categorie si completano, in un modo del tutto rinnovato, secondo le profezie redenzionali e secondo le novità dei Segni Completi. La Torà si completa così nei Segni Finali e di ciò parleremo in seguito. Il Pentimento si rinnova nel mondo durante questa Quarta Generazione, anche per motivo delle terribili paure che arriveranno. Il Paradiso o Giardino del Piacere si rinnova tramite il Segno Finale della Resurrezione dello Tzadik Haim, Giudice Unto del Regno dei Cieli. Il Ghehinam rimane, e ciò rappresenta il suo rinnovamento, perché rimane il libero arbitrio ecc. anche dopo che: Tutti Mi conosceranno dal più grande al più piccolo.

 

Il Tempio si rinnova nella Casa di Preghiera di Sette Piani e Tredici Altari ed il Tappeto dellIslam che sarà costruita a Gerusalemme ed a Beer Sheva, ad incominciare dagli anni dopo la Quarta Generazione. Per così dire, anche il Trono della Gloria si rinnova tramite la Casa di Preghiera della Redenzione Finale amata da tutti i popoli. E da tutto il mondo verranno a Gerusalemme ed a Beer Sheva per partecipare alla Nuova Santità ed al Nuovo Rito della Terza Redenzione Finale. Tutti gli aspetti delle cose create prima del mondo hanno uno stupefacente rinnovamento quando arriva lUnto Scelto, il Maestro Onorato che voi cercate.

 

Va bene reclamano gli ebrei della Tradizione: si rinnova il Pentimento, si rinnova il Gan Eden, si rinnova il Ghehinam, si costruisce il Nuovo Beit ha-Mikdash e la Gloria di Dio si rinnova nel mondo! Ma come si può parlare di un rinnovamento della Torà? La Torà è la Torà ed essa è eterna e non uno iota può essere cambiato! O Nicodemo, ti spiego qualcosa. Non sono venuto per negare la Torà od i Profeti bensì per completare! Se Gesù poté dire così alla Luce dei Segni Iniziali, a maggior ragione lo possiamo dire noi alla Luce dei Segni Completi! La Torà è molto profonda, o Nicodemo. Come poteva Gesù dire per completare? Essa è una parola gigantesca. Yeshua, però, a differenza di voi, conosceva le profezie e poi le approfondiva nella luce messianica e redenzionale della Scuola degli Esseni.

 

Anche Gesù conosceva questa affermazione dei Saggi e sapeva dagli studi nella Scuola che lUnto avrebbe portato un rinnovamento ed una completezza alla stessa Torà. Cera anche una catena: i Profeti stessi rappresentavano la continuazione e la completezza della Torà perché le profezie completano molti aspetti della Torà che altrimenti non si sarebbero saputi. Ciò è particolarmente vero per ciò che riguarda le profezie redenzionali e messianiche. Le profezie, però, non sono la completezza stessa bensì annunciano la completezza che sarà nella storia quando si realizzeranno concretamente nel mondo. Ed i Profeti stessi non potevano sapere come sarebbe stata la realizzazione. Gesù, quindi, assumendo il ruolo messianico, sapeva che lUnto Messianico rappresentava un rinnovamento ed una completezza della Torà ed una realizzazione delle profezie redenzionali.

 

I Segni Redenzionali e Messianici sono nascosti nella Torà, come la nascita di Perez e Zerah da Giuda e Tamar, o come i Sei Punti sopra Va-yishakeihu, o come nel Soffio della Vita, o come per lAlbero della Vita (che è il Segno della Vita Eterna fra la Vita in questo mondo e la Vita nellaltro mondo) e molti altri. Cè un modo più globale, caro Nicodemo, di concepire la completezza, per te che sei un rabbino della Tradizione. Con la Rivelazione del Goel Finale si rivela lultima parte del nome EHEYE ASHER EHEYE (Sarò Quel che Sarò) e nei Segni Completi sappiamo che le tre parti di questo nome corrispondono con i tre Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Soltanto con la venuta del Goel Haim, che corrisponde al terzo Nome, quindi, iniziano nel mondo i Segni di Giacobbe, nostro padre, nei Segni dello Splendore di Israele.

 

Tu, quindi, Nicodemo, che sei istruito nella Torà, puoi capire che se i Segni di Giacobbe iniziano soltanto adesso per la storia, ciò significa che i Segni di Giacobbe, nostro padre, che stanno nella Torà, aspettavano, per così dire, la loro completezza storica nella storica Redenzione Completa del nome finale EHEYE che inizia a rivelarsi soltanto con la venuta del Goel Haim. La Torà stessa, dunque, viene rinnovata e completata. La completezza della Torà e dei Profeti detta da Gesù, invece, non ebbe la fortuna di realizzarsi nel Cristianesimo a causa delle dottrine idolatre adottate. Una fede associata e contro il Secondo Comandamento non può essere considerata una completezza della Torà! In qualche misura, comunque, gli aspetti del Cristianesimo che rispecchiano la fede in ciò che cè scritto nella Torà e nei Profeti, con lestensione di tale fede ad una moltitudine di nazioni, ha operato sì una completezza nel nome della Torà e dei Profeti, almeno con lestensione della Bibbia in tutto il mondo.

 

Quello era un compito redenzionale dal Cielo per preparare il mondo per la Redenzione Finale. La Completezza della Torà dei Segni Completi in merito al Goel Haim è la vera Completezza della vera Torà e nella pura fede monoteista di tutta la vera Tradizione. La Completezza intrapresa da Gesù era ancora nei Segni di Isacco del nome ASHER, nella lettera RESH che completa il nome ASHER e, nella sua riuscita lo ricollega al nome finale EHEYE per portare la Redenzione Finale. Nella non riuscita della missione di Yeshua, e con il Cristianesimo nascente deviante dalla vera fede, la RESH non poteva più collegarsi con la Redenzione Finale del nome finale. La RESH, per così dire, venne bloccata, appesa, ed innalzata per diventare un ROSH di per sé, ed il nome ASHER non venne completato.

 

Perciò, Nicodemo, seguimi nel discorso, non è soltanto che il nome finale EHEYE viene rivelato con la scelta di Dio del Goel Finale. Il nome ASHER, per motivo della RESH, non è stato completato per la storia. Ed il Maestro Haim rivela la seconda venuta della Stella di Cristo per la Grande Correzione del Nuovo Testamento Cristiano perché la Redenzione Finale del nome finale non può risiedere nel mondo fino a quando non sia ristabilito il nome ASHER sulle vere basi della vera fede e della vera Tradizione per il resto della storia. È, quindi, una doppia completezza, la completezza della Torà e la completezza di tutta la Tradizione Nuovo Testamentaria, nella Completezza del nome finale EHEYE.

 

Ma sì, Nicodemo, so che trovi difficoltà a seguirmi. Molti muri si devono rompere prima e molta confusione deve essere chiarita e risolta nella Nuova Luce della Redenzione Finale. Tu sei maestro della Torà, ma non sai ancora nulla delle Novità della Redenzione Finale. Noi, invece, sappiamo ciò che vediamo e testimoniamo ciò che riceviamo grazie al Goel Haim. Gesù era lAriete Sacrificato nei Segni di Isacco. Tu, Nicodemo, sei rabbino, ma non lo sai. Il servo sofferente di Isaia 53 parla di Yeshua, ma tu non lo sai. Esistono i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali ed i Segni Completi, ma tu non lo sai. Le Pecore Smarrite delle dieci Tribù dIsraele, nel tempo, sono diventate cristiane, ma tu non lo sai. Sono loro la Casa di Israele dei Profeti, ma tu, Nicodemo, non lo sai.

 

I Sei Punti sopra va-yishakeihu rappresentano i Sei Segni Completi della Redenzione, ma tu non lo sai. I 20 anni di Giacobbe presso Labano sono profetici di 2000 anni di esilio, ma tu non lo sai. Nella prima fase di ritorno in Israele, ci sono ancora da pulire le tende dagli dei stranieri (Genesi 31;30 35), ma tu, Nicodemo, non lo sai. Il Goel non è il Messia ed il Messia non è il Goel, ma tu Nicodemo, non lo sai. Il Terzo Tempio Finale non ha nulla a che fare con i due Templi Precedenti, ma tu non lo sai. La Grande e Terribile Quarta Generazione è vicina, ma tu non lo sai. Il Goel è lo scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli, ma tu non lo sai. Cè un Nuovo Matrimonio fra i due mondi, ma tu non lo sai ancora, caro Nicodemo.

 

Il Goel Haim è potente e molto umile, Nicodemo, ma tu non lo sai. Dal Regno dei Cieli egli scende sulla terra e sincarna in un corpo reale e materiale, ma tu non lo sai. Cose nuove ci sono, che non avete udito e non avete saputo. Cè un Nuovo Firmamento, ma tu non lo sai. Lo Tzadik Haim ha preso venti piante con un po di terra relativa e le ha portate di sopra per riportare la natura del mondo dopo la Quarta Generazione.

 

E per gli animali da salvare, ha detto il Maestro Haim che ci avrebbe pensato lui a portarli di sopra e conservarli per la Quinta Generazione. E tu, Nicodemo, sei un maestro di Torà e conosci la storia di Noè! Pochi si salveranno, Nicodemo, da questa Quarta Generazione, un quinto del mondo, ma due terzi degli ebrei. La mente umana non reggerà a ciò che accadrà e solo pochi, coloro che sono puliti di cuore e avranno fede nellUnico Dio, potranno essere scelti per proseguire e portare avanti lumanità verso i tempi della Redenzione Finale.

 

È arrivato il tempo, Nicodemo, per il grande cambiamento di ruote. Dio ha detto: Basta, voglio un Nuovo Mondo. Coloro che riconoscono la Resurrezione del Goel Haim e credono nei Segni Completi della Redenzione Finale possono, anche da ora, meritare la vita eterna. La salvezza di Dio, però, si estenderà sino alle estremità della terra, perché il Goel è universale, Nicodemo, non è soltanto per Israele. Ma tu, Nicodemo, ancora non lo sai!

 

E perché la profezia dellincontro e della riconciliazione tra i due fratelli Giacobbe ed Esaù si realizzi è importante che si stabilisca un sentimento di umiltà da parte di entrambi che conduca al riconoscimento dei propri errori prima di vedere, e compatire con misericordia, quelli dellaltro!

 

Perché la profezia insita nel lo baciò (va-yishakeihu), relativa allincontro fatidico tra Giacobbe ed Esaù si verifichi è indispensabile che sia il mondo cristiano (simboleggiato da Esaù), sia il mondo ebraico (rappresentato da Giacobbe), ripensino alla figura di Gesù e in tutta umiltà riconoscano i loro errori su di essa, affinché, tra loro ci sia un bacio non solo di civile convivenza, ma un bacio vero basato su un unico credo.

Non saranno le istituzioni di entrambe le parti a fare questo passo: esse NON possiedono le Chiavi della Riconciliazione!

 

Il lento passaggio di maturazione di idee diverse dal passato avverrà nel cuore delle persone semplici che accoglieranno le novità con un sospiro di sollievo: Non poteva essere che così!.

Gesù, una volta spogliato dalla sua posticcia divinizzazione, potrà essere accolto anche dagli ebrei come il Primo Messia che, a suo tempo, si caricò del peso che avrebbe dovuto gravare su tutto il popolo, facendo arrivare fino ai confini del mondo la notizia dellesistenza dellUnico Dio Creatore e diventando, di fatto, il Secondo Uomo della Redenzione, dopo Mosé. Mentre nel campo ebraico il Secondo Uomo della Redenzione fu Mardocheo il Giusto.

 

Per poter risalire alla fonte dellerrore idolatra, fatto dal mondo cristiano nei confronti di Gesù, bisogna riprendere essenzialmente il Vangelo di Giovanni che lanciò lidea del Verbo.

Ma chi è che può permettersi una correzione del genere?

Un Asino, un Asino molto particolare, che si chiama anche Peretz, allievo del Maestro Haim, laspettato Terzo Redentore, sotto la cui guida dal Regno dei Cieli egli si occupa da decenni degli scritti della Redenzione Finale.

 

La chiave di volta, riguardo alla trattazione dellargomento, si ebbe dopo il 3 dicembre 2002, quando Nodà sognò di Vedere Giovanni in carcere e di liberarlo dal suo Spirito. Il sogno, nellambito delle migliaia di sogni della Redenzione, (che, per altro, sono la realizzazione della profezia di Gioele 3;1: E dopo tali cose Io effonderò il Mio Spirito su ogni mortale, i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani vedranno visioni), diede la possibilità a Peretz di concludere il suo scritto.

 

Per completare la documentazione, riportiamo alcuni sogni che scandiscono i passaggi dellautorizzazione per la Correzione del Verbo.

Il giorno 1 di agosto del 1988, Nodà sognò di vedere Giovanni lapostolo, egli aveva la barba e i capelli di colore grigio - biancastro lunghi fino allaltezza del collo, aveva la fronte alta e le labbra piccole. Si sentivano due voci, una dellapostolo laltra di Giovanni Battista. Essi stavano parlando di Gesù, del Figlio dellUomo e delle frasi false dette su di lui.

(La Correzione del cristianesimo incomincia, dunque, dalla Correzione della Lingua, cioè delle parole e delle frasi che hanno distorto la figura di Gesù. Cera già stato un sogno, quello in cui Miriam, nel gennaio 1985, vide Gesù irriverente nei suoi stessi confronti che spiegava con una filastrocca come lui intendeva una tal cosa, per esempio la crocifissione, e come essa fosse stata travisata dai suoi successori. Per quel che riguarda il sogno di Nodà i due Giovanni fanno bene a parlare delle frasi che hanno falsato la figura di Gesù: Giovanni Battista si sbilanciò con dichiarazioni devianti, egli disse che Dio avrebbe potuto trarre dei figli anche dalle pietre; è ovvio che Dio, volendo possa fare anche quello, ma nel nostro caso quelle parole aprirono la strada a credenze illogiche e fuori dalla natura umana, come per esempio a quella della verginità di Maria anche dopo il parto. Giovanni lEvangelista (o chi per lui), poi, con il prologo del suo Vangelo riguardante il Verbo, deformò completamente lottica nei confronti di Gesù, innescando il meccanismo della sua divinizzazione).

 

Il 19 di ottobre del 1988, Nodà sognò di essere in una stanza con Peretz e Paolo. Solly, che si trovava in giardino, mise nella stanza, attraverso la finestra, un Vangelo accompagnato da una G di metallo. In quel momento passarono alcune suore. Solly disse a Peretz di non preoccuparsi, perché quel Vangelo non era come quello delle suore. Intanto fuori passarono molti giovani che stavano cercando il Vangelo in possesso di Peretz.

(Peretz, grazie a questo sogno, ebbe il permesso di lavorare alla correzione del Vangelo di Giovanni. Dopo esser passato nelle sue mani, il Vangelo sarà cercato specialmente dai giovani, perché ripulito da ogni forma di idolatria. Si tenga ben presente che lerrore cristiano di credere che una creatura, Gesù, fosse da confondere con il Creatore, iniziò proprio con la dottrina del Quarto Vangelo, da qui la necessità di una sua correzione alla luce del Secondo Comandamento).

 

Il 6 di gennaio del 1989, Nodà, in sogno, si trovò in unaula mentre si accingeva a realizzare un disegno. Dietro di lei un ragazzo, involontariamente, stava facendo lo stesso disegno. Ella decise di cambiare soggetto e il ragazzo fece altrettanto. Deborah si meravigliò molto per questo fatto, accaduto in modo del tutto involontario, e ne chiese spiegazione ad una signora. Questa rispose che il fatto di per sé era strano, ma che sarebbe potuto essere considerato normale solo se fosse stato chiamato lo Spirito di Giovanni Battista. Spiegò inoltre che se una persona lo chiama egli segue la persona e induce quei fenomeni. Deborah, contenta, le fece capire di conoscere già Giovanni Battista, provocando la contrarietà della signora che riteneva un atto di maleducazione parlare di lui come di un amico. Deborah sostenne le sue motivazioni dicendo che essendo lei Sacerdotessa della Casa di Preghiera, poteva a tutti gli effetti considerarsi sua amica. Tornando a casa vide diversi quadri e specchi e qualcuno le disse che quando Peretz avrebbe iniziato a scrivere il Giovanni Corretto per tutto il tempo avrebbe avuto vicino Giovanni come collegamento con gli apostoli. Si sarebbero dovuti togliere, però, quadri e specchi perché avrebbero disturbato la sua concentrazione.

(In questo sogno cè, per Peretz, lesplicito invito a cominciare a scrivere il Giovanni Corretto per il quale aveva già ricevuto il permesso nei sogni di Deborah del 1 agosto 1988 e 19 ottobre 1988 e cè anche un suggerimento per non distogliere la concentrazione da uno scritto di fondamentale importanza).

 

Il 18 marzo del 1989, Giuseppe (che verrà frequentemente citato in questo libro per i suoi sogni, fratello gemello di Daniele ed allievo di Peretz e, di conseguenza, del Moré Haim), dopo aver scritto il diario, che riferisce la sua esperienza nellambito del Segno dellAsino che Mangia il Pane, ad un certo punto, ebbe un dubbio su una frase. Pensò allora se Giovanni lEvangelista, quando scrisse il suo Vangelo avesse mai avuto dei dubbi. Dopo di che andò a dormire e durante la notte sognò di essere su unisola sconosciuta ed insieme con lui cera Giovanni lEvangelista, vestito con una lunga tunica marrone. Giuseppe era molto contento mentre Giovanni era molto triste. Giuseppe gli chiese: Come mai hai scritto così nel Vangelo? Non avevi dubbi su ciò che scrivevi?. Giovanni, con la testa bassa, rispose: Io non volevo e non pronunciò altre parole. Insieme andarono a cercare Gesù; Giuseppe provò una certa pena per Giovanni.

(Segno del Vangelo Corretto. Giovanni non poteva sapere che le sue parole avrebbero causato il colossale abbaglio della divinizzazione di Gesù. Nel momento stesso, però, in cui, con Giuseppe va a cercare Gesù, si apre lo spiraglio per la Correzione del suo testo nellambito della Casa di Redenzione, che attinge i suoi insegnamenti dalla Pura Fede Monoteista del Secondo Comandamento e che ha lautorizzazione per farlo)

 

GIOVANNI SENZA LO SPIRITO DEL VERBO

 

LO SCOPO È QUELLO DI RIPROPORRE IL SENSO DI ALCUNE FRASI RIPORTATE DAL VANGELO DI GIOVANNI CON CONCETTI MOLTO ALTI, MA ENTRO I CONFINI DEI PARAMETRI DEL SECONDO COMANDAMENTO.

 

Prologo. Giovanni 1;1 13

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non lhanno accolta.

Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni: Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva rendere testimonianza della luce. Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina ogni uomo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.

Venne fra la sua gente ma i suoi non lo accolsero. A quanti, però lhanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

 

Giov. 1;12 Ma a quanti lo accolsero diede il potere di diventare figli di Dio.

Se gli uomini possono dunque diventare figli di Dio tramite il potere dato loro da Cristo, ciò significa chiaramente che il termine figlio di Dio è da intendere soltanto in senso spirituale e niente affatto in senso letterale.

 

Cristo partecipò allo spirito di Dio. Nello stesso modo, grazie a lui, anche gli uomini hanno la possibilità di parteciparvi. Gesù insegna a sentire la vicinanza di Dio come Padre, insegna ad avvicinare il proprio spirito alla fonte stessa dello spirito: alla radice del soffio divino.

In Giovanni, in particolare, si chiarisce la vera Missione di Gesù: la Missione del figlio di Dio.

La Missione messianica di Gesù insegnò ciò che lintero popolo ebraico avrebbe dovuto insegnare (se lo avesse meritato). Il popolo dIsraele avrebbe dovuto insegnare agli uomini che, per merito dei suoi padri esso stesso era stato scelto: come prediletto figlio di Dio, come sacerdote unto dallo spirito di Dio, come grande luce per tutto il mondo, proprio nellinsegnamento di quella particolare figliolanza nei confronti di Dio.

 

Ecco perché quando gli ebrei si scandalizzarono per il fatto che Gesù riferisse a sé stesso il termine ben ha-Elohim (figlio di Dio), Gesù rispose: Non cè forse scritto nella Torà figli siete del Signore vostro Dio?.

Cristo sta spiegando perché la sua Missione si chiama Missione del figlio di Dio.

Gli ebrei non lo capirono perché pensarono che costui, deviando dalla pura fede, si stesse deificando.

Gesù, in pratica, rispose che la Missione a lui affidata gli imponeva di fare ciò che il popolo eletto avrebbe dovuto compiere in base alle parole dei Profeti, ma che, in pratica, il popolo stesso non aveva compiuto!

 

Come in tutti i suoi insegnamenti, Gesù spiega allo spirito come atteggiarsi nei confronti del Padre, Sorgente Eterna dello spirito delluomo, così da essere considerati figli di Dio Altissimo. Questa è la vera spiegazione, questa è la vera chiave di comprensione di tutte le affermazioni di Gesù nel testo di Giovanni. Infatti se Gesù avesse voluto deificarsi, allora gli ebrei, in base al Secondo Comandamento, avrebbero avuto ragione a ritenere che egli fosse uscito dalla vera Fede. Ma, come detto, la Missione del figlio di Dio, era la missione affidata allintero popolo dIsraele, in virtù di quanto scritto: Mio figlio, Mio primogenito Israele.

Ciò che è generato dalla carne è carne e quel che nasce dallo spirito è spirito. (Giovanni3; 6).

 

Ora nessuno è asceso al cielo se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio delluomo, che è in cielo. E come Mosé innalzò, nel deserto il serpente, così è necessario che sia innalzato il Figlio dellUomo, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Infatti Dio ha tanto amato il mondo, che ha sacrificato il suo Figlio Unigenito, affinché ognuno che crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Dio non ha dunque mandato il Figlio Suo nel mondo perché condanni il mondo, ma perché il mondo per mezzo di lui venga salvato. (Giovanni 3; 13,17).

 

La figliolanza, la primogenitura del popolo dIsraele stanno nel suo spirito e non nella sua carne che, se priva di spirito, non ha alcun valore.

Mosè ha dato la Legge. Gesù la Bontà e la Verità.

In effetti, Mosè ha insegnato anche la Bontà e la Verità (il comandamento Ed amerai il prossimo tuo come te stesso è scritto nella Torà e risale a mille e cinquecento anni prima di Gesù, inoltre tutte le parole della Sacra Torà insegnano la Verità), ma il popolo non le ha meritate, non ha meritato di unirsi allo Spirito di Dio e di rinnovarsi sempre in Lui.

Se il popolo avesse meritato di essere il figlio di Dio avrebbe ottenuto, oltre alla Legge, anche la bontà nel comportamento con il prossimo e la verità nel comprendere ciò che è essenziale e necessario e ciò che è secondario.

 

Come è noto nella Tradizione Orale, il Signore parlò direttamente con tutto il popolo, dettando parola per parola i primi due Comandamenti, illuminando le anime dei presenti fino alla radice del soffio Divino. E così potente fu quella illuminazione che ogni anima si trovò unita alla sua Sorgente. Ogni anima non era più di questo mondo, non si legava più con il suo corpo troppo limitato per contenerla. Ogni anima dei quasi due milioni di persone presenti alla Rivelazione, ascese in cielo per unirsi con la Sorgente della vita eterna ad ogni parola di Dio.

 

E dopo ogni parola Iddio Onnipotente rimandò ciascuna anima, rinata e rivitalizzata nello Spirito del Dio Vivente, nel proprio corpo. E ciò che nasce dallo Spirito è spirito e non è carne.

Per questo non è possibile mantenersi aderenti allo spirito se non si dimostra di essere figli di Dio (nello Spirito), amandoLo costantemente.

Dio, sul Sinai, mostrò ai figli di Israele il livello altissimo delle loro anime, santificandole in un legame eterno. In quel momento, ogni anima di Israele era al livello dello scelto figlio di Dio risorto per la salvezza dellumanità.

 

Ogni figlio dIsraele unito con lo Spirito del Padre avrebbe potuto essere la luce per il mondo, la via tramite la quale le altre famiglie della terra avrebbero potuto raggiungere la salvezza, la vita eterna e la verità. In quellora, chiunque, proveniente da altre nazioni, si fosse legato ad Israele in un rapporto di amicizia e di amore, sarebbe stato amato da Dio; chiunque si fosse comportato con odio verso il popolo scelto sarebbe stato giudicato, di sopra, come nemico di Dio. E siccome le altre famiglie della terra non erano state scelte e non avevano ricevuto lilluminazione della Rivelazione, avrebbero potuto salire nella verità solo attraverso Israele, il primogenito figlio di Dio.

 

Dio non ha dunque mandato il Figlio Suo perché condannasse il mondo, ma perché il mondo per mezzo suo, si salvasse.

Linsieme del popolo dIsraele, però, non era al livello di Mosè, figlio di Amram, scelto da Dio per la sua umiltà.

Il popolo, per poter rimanere in quello stato di elevazione, avrebbe dovuto amare Mosè e seguire la strada dellumiltà e dellamore da lui tracciata.

La parola di Mosè era parola di Dio e chi vi aderiva, aderiva a Dio. Iddio, Creatore delluniverso, dichiarò che non è mai esistito né esisterà mai, uomo più umile di Mosè.

Non è vero inoltre che Mosè abbia insegnato soltanto la Legge. Egli, oltre alla Legge, diede al popolo la Bontà, la Grazia, la Compassione, la Misericordia, lAmore verso il prossimo e verso Dio. Tutto ciò venne dato alla condizione che il popolo si comportasse con umiltà ed amore.

 

Questa condizione non venne rispettata, dunque il popolo ricevette solo la Legge. E neanche la Legge venne accolta con lo spirito giusto, ne venne accolta, per così dire solo la carne, linvolucro. Ciò non basta per trovare favore agli occhi di Dio!

Sul Sinai, Dio pattuì con il popolo un Patto eterno che sarebbe dovuto essere compiuto e completato nel tempo, nonostante il prolungarsi negli anni nella storia, nonostante i peccati e le testardaggini. Israele dovrà essere e mostrarsi il figlio scelto da Dio e dovrà essere umile, davanti a Dio e davanti agli uomini, per insegnare le vie della giustizia e dellamore a coloro che verranno per partecipare alla sua luce.

Il Signore ha mandato al mondo la Missione Messianica di Gesù Cristo, la Missione del Figlio di Dio, perché insegnasse agli uomini come diventare figli di Dio.

Se Israele avesse riconosciuto e capito la Missione Messianica di Cristo, a suo tempo, non ci sarebbe mai stata la sfortunata deificazione di Cristo stesso.

Deificazione che ha confuso le menti cristiane per due millenni chiudendo, tra laltro, le porte fra la Tradizione Ebraica e la Tradizione Cristiana. Questo sbaglio è stato sigillato proprio nel prologo di Giovanni. La Missione del figlio di Dio è strettamente collegata con la storia del popolo dIsraele, con la Fede di Abramo e di Mosè.

 

Quella Missione non venne per insegnare ciò che Dio proibisce (cioè un qualsiasi dualismo o trinità), non venne per negare la Fede nella Torà o nei Profeti.

E, come spiegato prima, se lintenzione di Gesù fosse stata quella di far di sé loggetto di deificazione, allora il suo merito sarebbe scomparso e coraggiosi figli di Dio sarebbero stati gli ebrei di quellepoca nel custodire la Pura Fede Monoteista. Coraggiosi contro un movimento che minacciava, con la deificazione di un uomo, di compromettere la base solida, veritiera ed eterna, della proibizione assoluta di avere qualsiasi altro dio allinfuori dellUnico Dio Vivente (infinitamente al di sopra di ogni forma da Lui creata, forma materiale o concetto spirituale o metafisico o forma interiore dellanima).

 

In Dio non esiste nessun dualismo o trinità.

Gesù non insegnò alcunché che fosse al di fuori dal Secondo Comandamento.

Questa è perciò la sua risposta: Non cè motivo di scandalizzarvi. Non vi sto insegnando nessunaltra Fede o Dottrina. Sto seguendo ed insegnando la Missione del figlio di Dio che viene a correggere la stessa mancata Missione data al popolo dIsraele Figli siete del Signore Dio vostro.

Le parole di Gesù riferite nel testo di Giovanni non furono capite neanche dai suoi stessi seguaci. Giovanni (o chi per lui) nel suo prologo ha formalizzato, infatti, la divinità del Verbo diventato carne. Il Padre viene considerato il Dio Grande, Cristo il Dio Piccolo, il Dio figlio, il Dio fattosi uomo per la salvezza dellumanità o, meglio, il Dio-Uomo fattosi Uomo-Dio.

 

E lo spirito del Padre si legò allo spirito del Figlio attraverso lo Spirito Santo, completando così la Trinità.

Vorremmo scavalcare venti secoli di confusione con una semplice affermazione: tutti e tre, Dio Padre, Dio Figlio e Spirito Santo, non sono il vero Dio.

Dio, Benedetto Egli sia, Creatore delluniverso, non è Padre, non ha un figlio e non è spirito.

Iddio è Padre soltanto in quanto Egli ci ha concesso di chiamarLo Padre come figli che si rivolgono al proprio padre e che sanno bene che Egli li ama, vuol dar loro ascolto e desidera accontentarli.

 

Il Dio Vivente delluniverso ha concesso agli uomini di chiamarLo Padre perché vuole che essi imparino a comportarsi come figli Suoi, non perché Dio sia davvero padre o che gli uomini siano davvero figli generati o nati da Lui.

Cè però una rinascita ed unelevazione nello spirito, secondo la volontà dello Spirito di Dio, quando luomo, in piena fede si rivolge a Lui.

Ed è qui che tutti gli uomini hanno bisogno di una Guida o di un Maestro i cui insegnamenti mostrino la via della salita dello spirito ed i collegamenti spirituali ai quali lo spirito può aggrapparsi. Lo spirito della persona si collega con gli insegnamenti ed il comportamento del Maestro.

In tal modo si unisce allo spirito del Maestro stesso e partecipa alla sua salita verso lilluminazione.

 

Ora troviamo qui una triade: spirito della persona, spirito del Maestro, Spirito del Signore.

Ecco il genere di trinità che Dio ha concesso agli uomini. Ed essi credettero in Dio ed in Mosè Suo servo (Esodo 14; 31). Per collegarsi con la Fede che Iddio aveva mostrato, tramite Mosè, si doveva credere nella Missione di Mosè e nel suo mandato. Così la fede dellindividuo si sarebbe collegata alla fede di Mosè per ricevere da Dio, nostro Signore, una fede superiore che Egli concede ai suoi amati.

Proprio questo rapporto trinitario venne rifiutato, purtroppo, dal popolo dIsraele, per mancanza di amore sincero e di rispetto profondo nei riguardi di Mosè, Scelto Servo di Dio. Gesù cercò di far riscoprire ad Israele limportanza di quel collegamento (spirito della persona, spirito del Maestro, Spirito di Dio), senza peraltro riuscirvi. Gesù insegnò la giusta via trinitaria per innalzare lanima verso Dio, affinché essa si salvasse dalle numerose trappole del mondo e dalla perdizione.

 

Ecco dunque il suo insegnamento: Ho ricevuto tutte le chiavi della salvezza. Iddio mi ha concesso di vedere la Missione che devo compiere per il mondo. Devo annunciare quanto Dio ha comandato. Questa Missione ha molti nomi: la Missione Messianica, la Missione profetizzata dai Profeti, la Missione delle Buone Novelle, la Missione del figlio di Dio, la Missione di Cristo, la Missione della Salvezza, la Missione del Risorto, la Missione del Conflitto, la Missione precoce, la Missione tragica, la Missione del sacrificio, ecc. Per questa Missione Dio mi ha concesso le chiavi per conoscere le vie della vita eterna e per insegnarle a chi vuole conoscere Iddio, tramite me. Devo dichiarare ciò a gran voce, non nasconderlo: io sono arrivato sulla terra, il Padre mio mi ha mandato, il mio spirito è salito di sopra e lì ho ricevuto la mia Missione. Sono rinato nello spirito per compiere questa Missione.

Ora che il Signore mi ha mandato, seguite me, diventate miei allievi, perché se vi unirete al mio spirito, insieme saliremo a Dio.

Cristo insegnò, nellumiltà, la vera formula per legare lo spirito dei seguaci ai suoi insegnamenti di Maestro per giungere insieme alla Vita Eterna.

 

Come spiegato, dunque, la triade è nello spirito e mai in Dio. È sbagliato dichiarare che il Creatore delluniverso si divide in tre aspetti che poi insieme sono Uno!

 

Analizziamo le parole di Gesù in Giovanni 14; 8 è Filippo che chiede: Signore, mostraci il Padre e ci basta e Gesù: Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto o Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è in me compie le sue opere.

Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me, se non altro credetelo per le opere stesse.

Che cosa sta chiedendo qui Filippo? Cosa significa mostraci il Padre? Cosè che Filippo vuole vedere? Forse Iddio? Il Creatore delluniverso? Lonnipotente Dio degli eserciti? Tale domanda sarebbe stata una pazzia e sicuramente Gesù non gli avrebbe risposto. Filippo non intendeva: Fammi vedere Iddio. I due stanno parlando dello Spirito Divino che sta operando nella Missione del figlio di Dio. Filippo chiede di vedere lo Spirito Divino che Gesù chiama Padre.

Gesù gli spiega che lo Spirito di Dio è lo stesso Spirito che sta parlando in lui, ed è lo stesso Spirito che ha operato nei miracoli che tutti hanno visto, perciò chi ha visto lui, ha visto lo Spirito di Dio Operante in lui.

 

Lo Spirito di Dio non è da confondere con lOnnipotente Dio, Creatore delluniverso, è uno Spirito Superiore mandato da Dio, che parla autorevolmente, in nome di Dio.

Lo Spirito di Dio operava anche nei Profeti, ma a differenza che nei Profeti, nella Missione di Gesù lo Spirito di Dio viene a parlare al mondo, tramite tutti gli avvenimenti intorno alla Missione. Perciò, una volta che lo Spirito di Dio ha preso dimora nel Messia fa sì che ogni cosa che egli dice abbia un significato ed una importanza che dura nel tempo. Per questo la Missione Messianica di Gesù è solida, non scomparirà mai. Sarà sempre lecito, a chi si considera suo allievo, legarsi al suo spirito per compiere la volontà del Signore, come sarà sempre lecito per i musulmani, legarsi allo spirito di Maometto sulla via della rassegnazione ad Allah.

Ma la deificazione di Cristo e la formulazione della trinità in Dio, scomparirà alla fine, quando gli insegnamenti stessi di Gesù verranno capiti.

 

Lo Spirito di Dio nella Missione di Cristo era diverso dallo spirito dei Profeti in quanto doveva compiere e realizzare la Resurrezione.

Il Segno della Resurrezione è essenziale nella Missione del Redentore.

È da chiarire subito, però, che Iddio non nasce, non muore, non risorge: tutto ciò che esiste, sia in questo mondo sia nellaltro mondo, è stato da Lui creato ed è nelle sue mani; dunque, un uomo, per quanto gratificato da privilegi come la Resurrezione, non sarà mai al di fuori dalla categoria degli uomini, delle creature!

E lo Spirito di Gesù è risorto per compiere la sua Missione fino alla completezza, raggiunta ora con la venuta del figlio dellUomo, il Maestro Haim, come spiegato esaurientemente in altri testi.

Guardiamo in Giovanni 20; 17 (nel testo ebraico): Non toccarmi perché non sono ancora asceso al Padre; va dai miei discepoli e di loro: ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro.

Gesù, da risorto parla in modo inequivocabile: mette in rilievo la corrispondenza tra lui e i suoi allievi: Mio Padre che è anche vostro Padre, il mio Dio che è anche il vostro Dio.

 

Grazie alla salita al Padre, il Mio Spirito (in virtù della sua elezione, necessaria per compiere questa Missione), avrà il permesso di mostrarvi lamore con il quale il Signore vi ha amati, perché tramite ladesione a me voi possiate giungere al Padre, ma sappiate che davanti a Dio non cè differenza, il mio Padre è il vostro Padre, Il mio Dio è il vostro Dio. Davanti a Dio siamo tutti uguali, davanti a nostro Padre siamo tutti uguali.

Ora va dai miei discepoli e di loro che è arrivato il permesso perché il mio spirito salga al Padre e che si preparino dunque ad accogliere la benedizione che chiederò per loro.

Ecco il giusto equilibrio per capire tutte le affermazioni di Gesù nel Vangelo di Giovanni.

Gesù non si è mai deificato.

 

Se egli fosse uno dei tre aspetti di Dio che bisogno ci sarebbe stato della sua salita?

Se già sulla terra fosse stato Dio, tanto più lo sarebbe stato da Risorto e dunque non avrebbe avuto bisogno della salita. Inoltre, come avrebbe potuto dire: Mio Padre e vostro Padre, mio Dio e vostro Dio, se egli fosse stato Dio? E ancora di più, se Gesù fosse stato Dio, il figlio di Dio, il Verbo deificato di Giovanni, come avrebbe potuto paragonarsi agli uomini dicendo: Padre mio e Padre vostro?

Se Gesù fosse il figlio unigenito di Dio, il Verbo primordiale, non avrebbe potuto uguagliarsi agli uomini se non raccontando una bugia, Se il mondo fosse stato creato tramite lui, come avrebbe potuto dichiarare: Mio Dio e vostro Dio?

 

Gesù non si è mai deificato, neppure da risorto. Quando fu in terra insegnò la dottrina dello Spirito, e la sua prima affermazione da risorto testimoniò, in termini precisi che davanti a Dio siamo tutti uguali.

Se vi sono differenze fra gli uomini, queste sono nella missione per la quale gli uomini stessi sono stati mandati.

La missione di Mosè non fu uguale a quella di Gesù, e la missione di Abramo non fu uguale né a quella di Mosè né a quella di Gesù.

Ognuno ha ricevuto da Dio la propria missione, ed ognuno ha preso la porzione della benedizione divina, frutto del compimento della missione concessagli.

Ognuno (Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Elia, i Profeti, Gesù e Maometto) ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della Redenzione. E quando le Redenzioni del passato si estenderanno alla Redenzione Finale, alla pace fra i popoli, alla buona volontà degli uomini nella fede comune dellunico Dio; allora laumentata saggezza concederà agli uomini la comprensione degli eventi essenziali del passato alla luce della Redenzione Finale dellumanità.

 

Al tempo di quella generazione turbolenta e terribile nella quale siamo in pieno, indicata come Quarta Generazione, cadranno quattro categorie di peccati idolatri (il peccato dei padri nei figli, fino alla terza e quarta generazione di coloro che Mi odiano citate dal Secondo Comandamento).

Alla Quarta Generazione degenerata si contrapporrà la Quarta Generazione illuminata, ed i cristiani, fedeli a Dio e fedeli a Cristo, per amore della verità dovranno ammettere che la confusione delle dottrine cristiane non avrebbe potuto esistere se non fossero esistite alcune contraddizioni negli stessi testi delle testimonianze neotestamentarie.

E siccome quegli errori hanno portato ad una deificazione contrastante col Secondo Comandamento, possiamo essere sicuri che correggerli significherà attribuire il giusto onore a Cristo e dare il via allunificazione fra ebrei e cristiani, senza la quale non cè Redenzione.

 

Così il giusto e vero onore dato al Nuovo Testamento illuminerà tutti, ebrei inclusi, e potrà essere inserito nello sviluppo della fede concessa ad Abramo, senza uscire dalla pura fede monoteista comandata da Dio.

Ora per semplificare possiamo elencare i quattro elementi sbagliati che devono essere corretti nel Nuovo Testamento, per far tornare la Corona al suo posto:

1) laffermazione di Giovanni Battista secondo il quale, se Dio vuole, può far sorgere un altro popolo dalle pietre;

2) la nascita di Gesù da una vergine tramite lo Spirito Santo;

3) lassociazione del Verbo Divino con il Cristo;

4) laffermazione conclusiva secondo cui, tramite Cristo, Iddio ha creato il mondo.

 

Sono queste le quattro deviazioni che hanno creato la falsa deificazione di un uomo e che hanno fatto piombare il mondo cristiano nella confusione.

È da notare che il Messia, figlio di Giuseppe, non ha mai detto cose del genere, né mai le avrebbe potute dire, perché, appunto, deviano dalla vera Fede. Quelle false credenze hanno proibito al mondo ebraico di prendere sul serio la Missione Messianica di Cristo. È perciò dovere del mondo cristiano rivedere quelle credenze che, invece di far onore alla Missione di Cristo, fanno disonore alla Legge Divina del Secondo Comandamento, impedendo quella riunificazione nella Fede, necessaria per la Redenzione dei Popoli. I musulmani, invece, sono meno coinvolti nel conflitto. Il puro monoteismo dei musulmani è fissato per sempre nel Corano dove Gesù è considerato il Profeta dei cristiani.

 

Il nodo della Missione Messianica di Gesù Cristo impedisce lunificazione tra ebraismo e cristianesimo, chiave dellamore fraterno, amato dal Signore.

Il nodo è molto intrecciato. Ci sono due millenni di rifiuto assoluto, da parte del mondo ebraico di rivedere la Missione Messianica di Gesù, e due millenni di dottrina trinitaria, nettamente in contrasto con la Pura Fede Monoteista, da parte del mondo cristiano.

Ora, in verità, tocca ai cristiani fare, in umiltà, il primo passo per rimuovere gli ostacoli davanti al popolo dIsraele, perché Israele non può muoversi verso la Missione Messianica di Gesù fino a quando il Nuovo Testamento non verrà purificato dagli errori di deificazione.

 

La Missione di Cristo non è completa fino a quando non viene capita ed accettata dal Popolo scelto. Ora tocca ai cristiani rivolgersi verso il Popolo scelto (con lamore insegnato da Cristo) per concordare insieme la strada della Redenzione.

Anche se tutto il modo cristiano (formato da Copti, Ortodossi, Cattolici, Protestanti, Testimoni, Unità Cristiana, ecc) si unisse per portare la Redenzione nella fede di Cristo, questo non potrebbe soddisfare la Volontà Divina.

Il Popolo dIsraele dovrà, alla fine, riconoscere quella Missione. Il Popolo ebraico è essenziale alla Redenzione dei Popoli. Basta studiare bene tutte le parole della lettera di Paolo ai Romani (11; 12); ad esempio: Se la loro offesa è stata la ricchezza del mondo e la loro mancanza la ricchezza dei Gentili, quanto più lo sarà la loro totalità.

 

Lo spirito di Paolo sta spiegando che arriverà il tempo in cui il Popolo dIsraele sarà nella sua piena forza, uscito dal suo momento di cecità. Ora, la piena forza a cui si riferisce Paolo è strettamente collegata con laccettazione della Missione Messianica di Cristo, e tale accettazione sarà impossibile fino a quando la deificazione non verrà rotta e la forma trinitaria non verrà intesa esclusivamente nello spirito delluomo e mai in Dio, Creatore delluniverso.

Ora che tutti i cristiani sperano nella Redenzione Finale e sanno che la chiave della Redenzione sta nellaccettazione da parte di Israele della Missione di Cristo, incombe sul mondo cristiano il dovere di eliminare gli ostacoli che sbarrano la via.

 

Ma noi, anche se la speranza non ci deve mancare, non ci illudiamo. La Redenzione non verrà dalle istituzioni esistenti. Esse sono intrappolate o nel rifiuto o nella trinità.

Ecco perché il Nuovo Messaggio mandato da Dio al mondo per amore dello scelto Maestro Haim, Terzo Redentore, contiene le Chiavi per la formazione della Nuova Casa di Preghiera, per la Casa di Redenzione. Qui ebrei, illuminati nel Nuovo Messaggio, pregano insieme ai cristiani rinnovati nella Pura Fede Monoteista.

 

3 dicembre 2002, Nodà, in sogno, vide Giovanni lEvangelista in prigione; ella sapeva di avere il compito di salvarlo dalla sua prigionia, scacciando il suo Spirito. Questultimo si visualizzò dicendo che lui era Giovanni e che Nodà non avrebbe mai potuto scacciarlo. Ella, fermamente decisa, replicò che lui non era Giovanni, bensì lo Spirito che lo animava. Allora lo Spirito sostenne che, in ogni caso, una volta scacciato da Giovanni, lui sarebbe dovuto entrare in unaltra persona e quella persona non cera! Nodà non gli diede retta, prese Giovanni e lo portò fuori dal carcere. Seppe, poi, che quello Spirito era entrato in uno dei responsabili di unorganizzazione benefica a livello mondiale, ma che operava solo per ricevere onore e ingrandire il suo nome.

 

Questo sogno rappresenta un grande e festoso evento:

Giovanni lEvangelista è stato ora liberato dal falso Spirito di Giovanni del Quarto Vangelo.

È una grandissima ed importantissima notizia, questa, per il livello ed il tempo raggiunto dal Segno dellAsino, nel ventesimo anno dei Segni Completi. (da notare che il sogno è giunto il giorno prima della mazalot - costellazione che si chiama Fine del Minuto).

 

La separazione fra il vero Giovanni ed il falso Spirito di Giovanni ha grandi significati per il resto della Quarta Generazione; per esempio, essa rappresenta il vero inizio del disfacimento del concetto di Trinità nel Cristianesimo Tradizionale nel mondo.

Questa è una buona notizia, anche in relazione alla discesa ed allapertura nel mondo della Nuova Santità della Redenzione Finale, favorita da ogni livello di disfacimento degli elementi falsi e delle teologie fasulle, che impediscono il suo discendere.

 

Cè qui, inoltre, un grande passo avanti nel Segno del Goel Haim dalla Quarta Stella alla Prima Stella, che ha una corrispondenza con i Quattro Vangeli.

Solo quando viene effettuata la scarcerazione di Giovanni, quella che si denomina Discesa di Cristo dalla Croce è considerata completa, in quanto comprende:

(1)     La spiegazione del Sacrificio dellAriete al posto di Isacco,

(2)     il disfacimento della Trinità e

(3)     del Verbo di Giovanni.

(4)     la discesa di Cristo dalla Croce,

Lo scarcerare Giovanni dallo Spirito significa liberarlo dallo Spirito del Verbo in cui era ancora imprigionato. Ciò rappresenta, quindi, una positiva e soddisfacente conclusione dei Segni di tutta la Correzione del Cristianesimo.

 

Anche nel terzo mondo, nel lontano oriente, nei paesi dAfrica, in India ed in sud America, la gente ha fede in Dio, oppure negli Dei, spesso in modi filosofici persino molto astratti, oppure una fede molto intrecciata con lastrologia.

Insomma, in quanto a fede, ne esiste di ogni forma, così come esiste ogni genere di culto, tanto è vero che nel mondo occidentale è invalsa un'opinione che ritiene che in fondo siamo tutti uguali, che quasi tutto il mondo abbia fede, ma che cambi soltanto la forma ed il tipo di culto.

Coloro che hanno questa opinione ritengono, generalmente, che si debba solo cedere alla tolleranza. Essi, cioè, non sono daccordo con quegli altri che dicono, invece, che le religioni siano la rovina del mondo e perciò sarebbe meglio che non esistessero (come sostengono molti laici, scienziati e liberi pensatori, che hanno rigettato del tutto la fede).

 

Coloro che propendono per la prima opinione dicono che non sia la religione, qualsiasi essa sia, che deve essere scartata, bensì gli elementi di intolleranza che si trovano nella maggior parte delle religioni. Se si riuscisse a rieducare le masse sui fondamenti della reciproca tolleranza, ciò porterebbe la vera pace nel mondo.

Essi dicono con non poca intelligenza che, in essenza, ciò che conta non è tanto la Torà o il Nuovo Testamento o il Corano o i testi sacri di altre religioni di per sé stessi, quanto il modo ed i criteri con cui tali testi sacri vengono insegnati e spiegati.

È un fatto dimostrato che traendo dalla stessa Torà, dagli stessi Vangeli o dallo stesso Corano, cè chi insegna odio e cè chi insegna amore, e tutti trovano i versi dappoggio che vogliono e li usano per lo scopo che desiderano.

 

Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale assume una posizione ben diversa e nuova, perché ha le radici della vera religione rivelata da Dio ai Patriarchi e sul Sinai, e contemporaneamente non può e non vuole esulare dal grande principio ricevuto dal Maestro Haim, il quale, abbracciando le persone appartenenti a tutti i popoli del mondo, nel sogno di Solly, dichiara con immenso amore: Siamo tutti della stessa carne!.

Segno di grande amore universale, e anche di immenso livello di tolleranza, una tolleranza che supera le forme religiose e le formazioni individuali, così diverse le une dalle altre.

Siamo tutti, nonostante le differenze di idee, di conoscenze, di opinioni ecc. ecc. un solo ed unico corpo, parti di umanità. Tutti creati nellimmagine di Dio, anche se ciò viene concepito in modo diverso da ogni gruppo componente lumanità e persino da ogni individuo nel mondo. Tutti insieme, siamo tutti dalla stessa carne!

 

Io guardo nello specchio e vedo me stesso e così ogni persona vedente guarda nello specchio e vede se stessa. Pur trattandosi dello stesso specchio, il concetto di universalità vuole che limmagine di ciascuno venga riflessa nello specchio, mentre lindividualismo coglie limmagine riflessa come diversa per ciascuno. Siamo tutti creati nellimmagine di Dio, sebbene ognuno veda limmagine di sé stesso secondo la propria posizione. Ed è così anche a livello delle idee riflesse nella fede in Dio nelle tante religioni del mondo.

 

Ognuno vede Dio riflesso nellimmagine della propria identità, più spesso secondo lo sviluppo ideologico, filosofico, spirituale e mistico dellambiente in cui cresce.

Il Maestro Haim, una volta, al Cairo, incontrò un amico arabo, in compagnia a sua volta, di un amico cristiano. Al: Come stai fra di loro, ognuno rispose: Grazie a Dio, bene. A quel punto larabo osservò: Guardate, tu sei ebreo, io sono arabo e tu sei cristiano, però diciamo tutti Grazie a Dio, praticamente siamo nella stessa fede. Perché, allora, rivolgendosi al Maestro, io sono Musulmano, lui Cristiano e tu Ebreo? Qual è la differenza?.

Il Maestro Haim rispose: Vedete, Dio è Uno e noi crediamo nello stesso Dio, Creatore delluniverso".

 

È perciò come una luce grande che noi riconosciamo, ma intorno alla stessa luce è possibile impostare filtri colorati, rosso, blu, giallo, verde. Così è la questione della nostra fede, in essenza è la stessa fede in Dio, solo che il Musulmano vede la Luce con il filtro di un tale colore, il Cristiano vede la luce con il filtro di un altro colore e lebreo vede la luce con il filtro di un altro colore ancora. Ecco le differenze, ma lessenza è la stessa.

Sia il Cristiano che il Musulmano si meravigliarono di questa risposta, mi spiegò lo Tzadik Haim, solo larabo bonariamente osservò: Ci voleva, però, lebreo, per spiegarlo, eh!.

 

In verità, anche il cielo e le stelle sono come uno specchio. Luomo guardando su nel cielo vede riflessa limmagine della sua fede, nella forma che egli recepisce. Ciò, in verità, è nella natura delluomo perché nellessenza della sua stessa creazione, egli possiede nellintimo del cuore la facoltà della fede in Dio, Creatore di tutto, come spiegato nella Nuova Legge sul Primo Comandamento. Il fatto che ciò non si manifesti in tutti è dovuto alle distorsioni imparate o acquisite che coprono e falsificano quella naturale facoltà della fede nel cuore. Le distorsioni possono essere ideologiche oppure causate dalloscuramento dello specchio in seguito a peccati gravi. La Nuova Legge della Terza Redenzione Finale viene a raddrizzare le vie del pensiero, in modo che conducano al ritorno della naturale facoltà della fede nel cuore delluomo.

Ciò è annunciato dalla profezia di Geremia 31 che al tempo della Redenzione Finale non si dovrà nemmeno chiedere di Dio: Poiché tutti Mi conosceranno, dal più grande al più piccolo.

Ciò significa che le idee saranno già raddrizzate e la vera facoltà naturale della fede nel cuore sarà manifesta in tutti. Stupisce davvero la naturalezza con cui il verso esprime questo profondissimo e allo stesso tempo semplice concetto redenzionale.

 

Il verso non sta parlando del ritorno a Dio, quanto del ritorno alla vera natura delluomo. Stupefacente! Sin qua ho parlato dello Specchio della fede con vari parametri, del cielo, del cuore delluomo, dellimmagine di Dio in cui è creato luomo, dei filtri che cambiano il colore della luce riflessa, ed anche delle ideologie e dei peccati che possono oscurare qualsiasi riflesso di vera luce. Il Quarto Vangelo, detto di Giovanni, ha in sé una forza dello Specchio - Riflesso - Immagine di Dio - ed Immagine nellIntimo del Cuore che è veramente straordinaria.

Non si poteva, però, accostare questo argomento sino al sogno sopraccitato di Nodà, che ci permette ora di vedere Giovanni, e perciò anche il Vangelo di Giovanni, separando da esso quellelemento di falsificazione causato dal concetto del Verbo.

 

Chiedo aiuto a Dio Benedetto per poter spiegare il contenuto elevatissimo di quei brani del testo e riportare tale elevazione al posto dovuto nel contesto della Terza Redenzione Finale nel merito del Maestro Haim.

 

Lo Tzadik ha-Kadosh, il Maestro Haim, nella sua vita, aveva raggiunto un livello di umiltà impensabile, al di fuori dei parametri umani, al di sopra dei limiti del mondo ed anche al di sopra dei limiti di tutti i veri Giusti Nascosti del passato. Quando la Mishnà dichiara che il nome del Messia (Goel Finale) fu già creato prima della creazione del mondo, sostiene qualcosa di intuibile, in termini umani, sebbene ancora lontano da qualsiasi vera comprensione: Dio Benedetto vide il massimo della sofferenza nellumiltà, che poteva essere raggiunto da uno vero Tzadik Nascosto in tutte le generazioni, dopo Moshè Rabbeinu che Dio definì, nella Sacra Torà, come il più umile di tutti gli uomini sulla faccia della terra.

 

Leredità di Mosè, per tutte le generazioni, grazie alla sua umiltà, è la Sacra Torà.

Leredità dello Tzadik Haim è quella della Terza Redenzione Finale per tutte le generazioni che seguiranno. Così fu scritto presso Iddio, Creatore delluniverso, nella Torà di Sopra, prima della creazione del mondo. Il Goel Haim, nella Redenzione Finale che Dio porta al mondo per suo merito, dopo aver collegato i quattro millenni passati da Abramo, nostro padre, con la Quarta Generazione finale attuale, redime la storia passata dal suo involucro denso di fitta confusione duemillennaria creatasi intorno al Secondo Uomo della Redenzione dellumanità, Yeshua, figlio di Giuseppe e di Miriam, dichiarando il ritorno della Stella col cui nome fu chiamato quel primo povero ebreo messianico, dopo il tragico sacrificio che subì, nel Segno dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, Cristo delle Nazioni, con le sue parole: Quella è la Stella di Cristo, che viene in virtù allumiltà.

 

Cosa significa considerare il Vangelo di Giovanni senza lo Spirito del Verbo? Riducendo la risposta in termini semplici si può affermare che Giovanni era lallievo più intimo di Gesù, colui a cui Yeshua aveva rivelato le cose più nascoste della sua missione messianica. Toccava, quindi, a lui scrivere un Vangelo che rivelasse al meglio le intenzioni intime coinvolte in tale missione. Molte parole dette nel testo avrebbero dovuto riflettere le allusioni alla missione del Cristo Re nel Regno dei Cieli dopo la sua resurrezione.

Per la tradizione cattolica, Giovanni fu lallievo più amato da Gesù, colui che gli rimase vicino e fedele anche nei momenti più difficili, anche durante la passione e sulla croce. Yeshua chiese a sua madre di prendersi cura di lui dopo la sua morte (così come chiese a lui di essere un figlio per lei). Giovanni era presente e rimase fedele sino alla fine, mentre non fu così per la maggior parte dei discepoli.

 

Cè, quindi, da rivedere il testo alla luce della fratellanza reciproca fra Yeshua e Giovanni. So bene che il testo è stato toccato ed interpolato ecc. ma, inizialmente, non intendo qui fare una critica testuale (che rimando ai passi successivi), se essa non sia espressamente richiesta proprio da un contesto che si ritiene fuori dallispirazione stessa di Giovanni.

Giovanni vide, come successivamente tutti i Padri della Chiesa, ladempimento di tutte le profezie messianiche in Gesù e con questo anche il compimento completo del Segno del Cristo Re del Regno dei Cieli.

Nel nostro linguaggio, cioè nel linguaggio della Terza Redenzione Finale: essi interpretarono i Segni Iniziali di duemila anni fa come se fossero stati i Segni Finali e Completi, da quella parziale considerazione scaturirono tutti gli errori di interpretazione successivi.

 

Attualmente, però, grazie al Terzo Goel Finale ed ai Segni Completi, risulta chiaro che molti concetti, impostati su Yeshua erano solo intermedi e non completi. Gli stessi concetti sono veri, ma solo nelle forme complete e purificate dalle esagerazioni precedenti e, si capisce, dalle mescolanze deificatrici. Lesempio che si può fare è quello del Giudizio.

Per Giovanni, detto in parole semplici, il Giudizio del mondo è stato dato a Gesù, in quanto Cristo Re del Regno dei Cieli.

 

In questaffermazione cè un elemento di verità, ma cè anche un elemento di esagerazione nonché un elemento di teologia errata.

Alla fine, la soluzione della questione risiede nel Segno Completo del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim.

Stiamo davanti ad un fatto redenzionale nascosto nel modo più assoluto, al quale non si può giungere direttamente passando dalla Torà o dai Profeti o dalla Tradizione dIsraele.

Forse laffermazione che si avvicina di più sta nella famosa Mishnà che parla delle sette cose create prima della creazione del mondo tra le quali il nome del Messia.

Dopo di che si sa che il termine Re Messia sta per Goel Redentore, Re non è Re bensì Giudice, Messia non è Messia bensì Giudice Unto ed il nome è Haim, che significa Vita.

 

Chi non avrebbe paura a parlare di questo argomento?

Se non ci fosse stato, al momento della scelta del Creatore, Benedetto Egli Sia, qualcuno già preparato sulla terra, lallievo più vicino allo Tzadik Haim, che sapeva la vera identità del Giusto, Capo dei 36 Giusti Nascosti, chi avrebbe potuto parlare?

E chi non temerebbe Iddio e tremerebbe davanti a Lui parlando del Giudice Unto del Regno dei Cieli se, dopo la morte, nel sacrificio per il mondo del Maestro, non fosse stata rivelata la più incredibile testimonianza dal Regno dei Cieli con i Segni della Redenzione?

 

Chi potrebbe aprire bocca o dare al pensiero la libertà di proferire un concetto che rinnova i cieli e la terra, se non qualcuno a cui fosse stato aperto il cielo e data la comprensione della realizzazione profetica sottogiacente nella Sacra Torà e dichiarata in allusione nei Profeti, della venuta conclusiva del Giudice Unto del Regno dei Cieli, lo scelto Goel Haim?

Mi son visto avvolto in quel Nuovo Spirito Redenzionale, tremendamente alto e spaventoso, ma meraviglioso e comprendente una felicità oltre ai confini del descrivibile, nei primi tempi della nuova rivelazione. Posso, quindi, immedesimarmi nel compito di Giovanni lEvangelista, specialmente ora che la Coda dellAsino, qui in Israele a Beer Sheva, nel ventesimo anno dei Segni Completi, ha salvato Giovanni lEvangelista dalla prigione del falso Spirito del Verbo.

 

Riporto qui un brano da me scritto diversi anni fa, forse nel 1996.

IL MESSAGGIO DEL PROFETA COPERTO DAL VELO MESSIANICO

Tamar, mia madre, si coprì sotto il velo messianico,

per conquistare il cuore di Giuda nella passione di un momento propizio,

conquistando lapertura della Salita Messianica e lelevazione dei popoli.

Un tempo arriva disse lirrompente:

un tempo è arrivato ed un tempo arriva.

Colui che disse: Basta al Suo mondo

ripeté: Basta con la storia passata,

ne ho avuto abbastanza,

ora vita a coloro che hanno scelto la vita

e buio per coloro che hanno scelto la falsa vita.

Disse il Giudice, El Shaddai,

e scelse lUnto di Vita,

Giudice della Nuova Vita dal Regno dei Cieli.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 13

13;31 Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figlio delluomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.

13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà in sé stesso e lo glorificherà tosto.

13;33 Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi mi cercherete, ma, come ho detto ai Giudei, dove io vado, voi non potete venire; lo dico adesso anche a voi.

13;34 Io vi dò il comandamento nuovo: Amatevi gli uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a vicenda.

13;35 Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete scambievolmente.

 

Predizione del rinnegamento di Pietro.

13;36 Simon Pietro gli domandò: Signore, dove vai?. Gesù gli rispose: Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; mi seguirai più tardi.

13;37 Pietro gli disse: Signore, perché non posso seguirti ora? Io darò la mia vita per te!.

13;38 Gesù gli replicò: Tu dai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: Non canterà il gallo prima che tu non mabbia rinnegato tre volte.

 

13;31 Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figlio delluomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.

Andato via lIscariota, il traditore, Yeshua sapeva che sarebbe stato trovato e preso dai persecutori, giudicato e condannato a morte. Già Yeshua era sicuro di essere il soggetto del sacrificio profetizzato nel capitolo 53 di Isaia in cui cè la profezia delluomo giusto sacrificato ed i Segni profetici più eclatanti su Gesù ed il suo sacrificio messianico, che, retrospettivamente, il popolo ebraico riconoscerà con grande rammarico per il passato, ma con grande stupore e meravigliosa nuova comprensione.

 

Qui facciamo solo un accenno alla profezia, trattata più estesamente nella parte finale del libro:

Isaia 53:

"Chi prestò fede al nostro annuncio

ed a chi si è rivelato il braccio del Signore?

Crebbe come un virgulto davanti a lui

e come una radice uscente da arida terra.

Non aveva figura né splendore

per attirare i nostri sguardi,

e prestanza sì da poterlo apprezzare".

 

Altrove abbiamo spiegato che in verità lo stesso capitolo 53 di Isaia possiede quattro livelli di interpretazione, tutti giusti:

1) sul popolo di Israele in generale,

2) sui Giusti Nascosti in generale,

3) sulla Missione Messianica di Yeshua ed il sacrificio dellAriete sacrificato al posto di Isacco,

4) sul sacrificio redenzionale finale dello Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione e scelto Goel della Terza Redenzione Finale.

 

Prima segnaliamo alcuni punti per distinguere fra il sacrificio messianico di Yeshua ed il sacrificio redenzionale finale dello Tzadik Haim:

Gesù era il Messia dei Segni Iniziali, lo Tzadik Haim è il Goel dei Segni Completi.

Yeshua non era uno Tzadik Nascosto né aveva tale livello.

Ciò rappresenta un punto di distinzione molto importante.

Il livello di Yeshua è quello del Giusto che Vive nella sua Fede.

 

Fra i due livelli la differenza di sostanza, cioè di santità e di elevazione intrinseche, è enorme, come dal cielo alla terra, ma in quanto allimportanza redenzionale per il mondo, Mosè è il Primo Uomo della Redenzione, Gesù è il Secondo Uomo della Redenzione e Haim è il Terzo Uomo della Redenzione.

Sia la Redenzione di Mosè, nel suo senso storico proiettato verso la Redenzione Finale, sia la Redenzione Finale stessa, in merito allo Tzadik Haim, non avrebbero potuto realizzarsi per il mondo senza la Missione intermedia di Gesù.

 

Un motivo essenziale della sua importanza è dovuto proprio al fatto che Gesù non era al livello di Giusto Nascosto, bensì al livello di Giusto che Vive nella sua Fede.

Questo livello può appartenere a tutte le persone del mondo in quanto, per principio, tutte le persone potrebbero raggiungere il livello di Giusti che Vivono nella loro Fede.

 

Non è così per il livello di Mosè, magister noster, e non è così per il livello dello Tzadik Haim.

I loro sono livelli superiori e di tutto un altro genere.

Senza la missione messianica di Gesù, quindi, la Redenzione non avrebbe mai potuto realizzarsi a livello del mondo per tutta la gente buona della terra.

Anche per questo motivo, il secondo Goel in campo ebraico, Mordechai lebreo del Rotolo di Esther, il primo Tzadik Nascosto dei 36 Giusti Nascosti, non può essere considerato il secondo uomo della redenzione a livello universale.

 

Ci voleva storicamente il livello messianico dellUomo Giusto che Vive nella sua Fede, per completare la redenzione a livello del mondo, sebbene la completezza finale non arrivi sino alla Terza Redenzione Finale.

Il Re Davide ed il Re Salomone erano lontanissimi dal livello dei Giusti Nascosti.

Essi ricevettero titoli messianici e promesse circa il Messia, figlio di Davide, che sarebbe dovuto arrivare per il popolo dIsraele, ma essi erano soprattutto re terrestri che in qualche modo arrivarono, Davide verso la fine e Salomone più allinizio che alla fine, ad essere considerati giusti che vivono nella loro fede. Ed il tacere sul resto è saggezza.

 

I due non erano, comunque, veri Giusti da paragonare in qualsiasi modo ai Giusti Nascosti e non erano Profeti. Re Davide era ispirato, cantava e componeva molti Salmi a Dio ed al Re Salomone furono attribuiti il Cantico dei Cantici, Kohelet e Proverbi. Queste opere furono fonti dispirazione, di preghiere e di saggezza per le generazioni seguenti. E solo per motivo di tali opere possono essere considerati Giusti che vivono nella loro fede perché tutti, ad esempio, possono trarre ispirazione dai Salmi e cibo di riflessione da Kohelet e Proverbi.

 

Essi, comunque, non avevano i Segni Messianici e Redenzionali bensì le Promesse Storiche Messianiche per il popolo dIsraele. Promesse necessarie per stabilire storicamente il Messianismo per il popolo di Israele. Ma neanche la differenza fra il cielo e la terra può caratterizzare, per capirci, il dislivello fra loro ed il Profeta Elia, di benedetta menzione.

Se si parla, però, dei corrispondenti livelli dei Segni del Triplo-Nome EHEYE ASHER EHEYE (Sarò Quel che Sarò), nomi che sono in corrispondenza con i Segni dei tre Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, è più esatto parlare di Mosè, di Mordechai e del Goel Haim.

Il fatto, però, è che ci voleva il legame Messianico - Storico per sostenere, per così dire, il nome ASHER nei secoli dopo la distruzione del Secondo Tempio. Perciò il Profeta Elia è il Profeta promesso della Redenzione e Mordechai è il Secondo Redentore per il popolo ebraico, ma soltanto Yeshua è il Secondo Uomo della Redenzione Universale.

 

Lesatta corrispondenza di Gesù, non è con Isacco bensì con lAriete Sacrificato al posto di Isacco. Non sempre la distinzione fra Messianico e Redenzionale, anche nella Nuova Lingua dei Segni, è del tutto netta. In fondo tutte due i termini richiamano la salvezza per la gente del mondo. Per la Tripla Meditazione le Redenzioni sono tre, come il Triplo-Nome.

Io avrei pensato che il termine Goel fosse più adatto a Mordechai che a Yeshua, essendo Mordechai un vero Giusto Nascosto, come spiegato, ed essendo Purim noto nella Tradizione come la seconda Redenzione, dopo quella dEgitto, e Mordechai stesso noto nella Tradizione come il secondo Goel. Yeshua, invece, era nei Segni Messianici Iniziali. Ed anche se usiamo dire Segni Messianici e Redenzionali, essenziali sono i Segni Messianici e da questi vengono risolti, alla fine, nella Terza Redenzione Finale, anche gli scopi Redenzionali, come la Riconciliazione dei Cuori e la Pace ecc.

Non chiamerei Gesù Goel a causa delle distorsioni idolatre uscite nel Cristianesimo.

Inoltre, con i Segni Completi, arriva la completezza della vera e grande distinzione fra Goel e Messia con la netta dicotomia espressa nella frase: IL GOEL NON È IL MESSIA ED IL MESSIA NON È IL GOEL E NEI CONFRONTI DEL GOEL IL MESSIA È UN ASINO.

Fatto sta, comunque, che la storia arriva alla verità di tale distinzione solo con la Terza Redenzione Finale e perciò tale distinzione non esisteva proprio in precedenza.

La verità di questa immensa differenza è pronta soltanto al tempo della Terza Redenzione Finale, prima era solo in istrada facendo il suo percorso storico senza avere ancora la forma finale. Ecco perché questa terminologia non appartiene propriamente alla missione di Yeshua. Egli non era il Goel che non è il Messia né egli era il Messia che non è il Goel.

Gesù non era il Messia-Asino che porta le notizie del Goel, e non era neppure il Goel che cavalca un Asino che Mangia il Pane e Parla dei Segni della Redenzione.

 

La Macchina Messianica - Profetica giaceva sotto, irriconoscibile, facendo il suo percorso per arrivare poi al voluto equilibrio di Abramo e Malchitzedek.

Cera, però, una sosta storica, tra la fine dellepoca precedente e linizio della nuova epoca storica, un cambiamento che portava il mondo ad avvicinarsi, tramite i Segni Iniziali Messianici - Redenzionali, al tempo in cui si sarebbe rivelato lequilibrio finale voluto per il resto della storia.

 

In quel momento storico, nella Missione di Yeshua, tutti quanti i Segni Non-Completi si accavallavano sul povero ebreo messianico, come un enorme e pesante sacco che nessun Asino avrebbe mai voluto portare. Tutte queste valutazioni sono vere ed esatte, ma bisogna confrontarsi con le parole sacre dellangelo Michael (ricevute da Giuseppe in sogno): Tre sono gli uomini della Gheulà (Redenzione), Mosè, Yeshua e Haim.

È chiaro che questa è la forma che ci aiuta a sapere lesatta terminologia.

Non viene detto: Tre uomini si chiamano Goel, Mosè, Yeshua, e Haim e ciò non sarebbe corretto perché anche Mordechai si chiama Goel; mentre per altri motivi spiegati in precedenza, Gesù non si chiama Goel.

La sentenza dellangelo risponde alla domanda: Chi sono i tre uomini che maggiormente rappresentano la forza dirompente - storica - redenzionale che conduce la storia alla Redenzione Finale?.

 

Non è compreso il Giusto Mordechai, perché Purim è la Festa degli ebrei e la Meghilat Esther non ebbe nessuna influenza storica per gli altri popoli.

Mosè, invece, è il Primo Goel perché la Redenzione dallEgitto, la Rivelazione della Torà a Sinai ed i Dieci Comandamenti sono i perni della fede anche per tutti i popoli cristiani e musulmani.

Il Profeta Elia non è il Goel perché egli non aveva un compito destinato ad uscire in modo diretto e palese per lispirazione e per la salvezza dei popoli che conducesse alla Redenzione Finale. Era del tutto diverso il compito del Profeta Elia, di benedetta menzione!

 

Gesù, invece, era il Secondo Uomo della Redenzione, colui la cui missione uscì per innalzare i popoli alla fede redenzionale. Non ci possono essere dubbi, i Segni Completi arrivano solo dopo che i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali hanno fatto il loro lunghissimo percorso storico presso moltissimi popoli. Il Cristianesimo storico ha avuto lo scopo di preparare i popoli affinché potessero ricevere, alla fine, i Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del Goel Haim, lo scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli.

 

Laffermazione dellangelo Michael riguarda la Redenzione, non si riferisce ai Segni Messianici di per sé. La Salvezza Messianica, cioè la Salvezza che deriva dai Segni Messianici è di unaltra categoria. Anche le posizioni messianiche sono tre, in corrispondenza con lultima lettera del Triplo-Nome: la posizione di Re Davide e di Re Salomone,

la posizione di Yeshua, nella complicatissima RESH del nome ASHER,

e la posizione del Segno dellAsino che Mangia il Pane.

Queste tre posizioni stabiliscono le missioni messianiche nel mondo e la terza posizione, il Segno dellAsino, è quella equilibrata e voluta da Dio per la continuazione della storia.

 

Il Messianismo della Casa di Davide stabilì storicamente il Messianismo per Israele, nella terra di Israele con il centro a Gerusalemme, per tutti i tempi, non scomparendo mai neanche durante lesilio babilonese e neanche durante il lungo esilio duemillenario fra i popoli. Tali promesse messianiche furono poi riconfermate in tutta la Tradizione dei Profeti dIsraele.

Gli avvenimenti conducenti al Regno Messianico di Davide e di Salomone erano più precisamente Segni - Storici relativi al Messianismo, e non Segni-Messianici veri e propri. Ciò per meglio precisare che rappresentavano i Segni Storici appartenenti al Primo Nome e perciò in relazione con la Prima Redenzione e con i miracoli aperti e meravigliosi in Egitto, sul Mar Rosso, la Rivelazione della Torà sul Sinai ecc.

Ci voleva per la completezza storica di tutta la sacra storia precedente, un concreto Regno Messianico in terra, in Israele ed a Gerusalemme con la costruzione del Tempio. Questi dovevano essere stabiliti storicamente per la completezza del Primo Nome, in modo che tutto quanto contenuto nel Primo Nome andasse avanti per tutto il resto della storia, anche quando Israele avrebbe peccato e fosse andato in esilio.

 

In genere, quando noi parliamo in termini di Segni Messianici e Redenzionali, intendiamo più propriamente i Segni Iniziali intercettati da Yeshua nella Scuola degli Esseni e che diressero tutto il suo compito.

Solo ora, con la venuta dei Segni Completi, diventa possibile vedere tutta la storia passata in termini di Segni Storici Redenzionali.

I Segni Messianici della RESH del nome ASHER contengono:

1)   il Segno della Resurrezione che deriva dalla ALEF nella Tradizione del Profeta Elia e

2) il Segno del Regno dei Cieli che deriva dalla SHIN nella Tradizione di Mordechai ha-Tzadik.

Ecco perché parlando di Segni Messianici e Redenzionali, si inizia con la Missione di Gesù.

Soltanto quando si aprono i Segni del Regno dei Cieli ed il Segno della Resurrezione per il mondo, si può parlare propriamente di Segni Messianici nellesatta termologia dei Segni Completi.

 

Quando Yeshua entrò nella scena storica, il Secondo Tempio era ancora in piedi ed i Segni Storici del Regno Messianico della Casa di Davide erano già stati stabiliti.

Quando Matteo rifà la genealogia di Yeshua per confermare il legame con i Segni Storici del Regno Messianico della Casa di Davide è perché altrimenti non ci sarebbe stata la conferma Messianica profetizzata e già stabilita per tutti i tempi.

Se Yeshua non fosse stato della Casa di Davide e della Tribù di Giuda, non sarebbe mai stato possibile che venisse riconosciuto dagli ebrei come Messia neanche nel futuro.

Non solo, con luscita del Cristianesimo, i popoli, gli istruiti specialmente, avrebbero saputo della Bibbia e perciò avrebbero saputo anche delle promesse messianiche alla Casa di Davide.

Matteo capì perfettamente limportanza storica di tale genealogia.

 

I Segni Iniziali non contenevano soltanto i Segni Messianici della Casa di Davide, Segni che sono specificamente relativi al popolo ebraico. Essi contenevano anche i Segni Messianici di Yosef.

Essi non sono relativi solo al popolo ebraico bensì al mondo, ai popoli, alle isole lontane.

Non potevano mancare quei Segni Messianici Universali per completare gli scopi redenzionali storici nel cammino dellumanità verso la Redenzione Finale.

I Segni Messianici della Casa di Davide da soli non erano sufficienti per conoscere il genere di luce necessario per convertire i popoli. I Segni dovevano essere insieme, in un solo patto, ma apparentemente separati.

 

Se le due categorie di Segni fossero state davvero separate, non avrebbe mai potuto compiersi la profezia di Ezechiele, in cui il popolo di Giuda e le dieci Tribù, chiamate in codice profetico Efraim, si riuniscono fino ad essere una cosa sola nella mano del Signore.

Diventano una sola cosa perché sia le anime del primo che le anime del secondo appartengono ai figli di Israele.

I Segni Messianici della Casa di Davide ed i Segni Messianici Universali, dopo essere stati separati storicamente in ebrei e cristiani tornano ad unirsi nel Patto Finale della Terza Redenzione Finale e nasce una grande nuova comprensione in quanto uno non è completo senza laltro.

 

Se i Segni Messianici di Davide non sono sufficienti per il mondo, neanche i Segni Messianici Universali hanno una vera esistenza storica che dura per sempre, senza il collegamento con i Segni Messianici Particolari per Israele. Questo fatto conferma anche la disfatta storica di ogni forma di Cristianesimo Tradizionale. Quando i Segni Universali si riuniscono con i Segni Particolari di Israele, ogni falsa dottrina cade ed ogni forma idolatra viene distrutta ed ogni deificazione di un Figlio o di un Piccolo Dio viene bruciata via dalla storia per sempre, come sta scritto: E il Mio onore non darò ad un altro.

 

Era insito nei Segni Messianici Universali Iniziali che il Messia, figlio di Yosef, sarebbe stato innalzato come Segno di Salvezza Messianica agli occhi dei popoli, a livello, quindi, universale.

Si deve ricordare che, come spiegato, i due set di Segni derivano da un unico ceppo. Gesù venne per cercare di convincere gli ebrei sui Segni Messianici di Giuda. Se, per ipotesi, Gesù avesse convinto gli ebrei ed essi lo avessero proclamato Messia, anche allora, con il Tempio in piedi, la sua figura sarebbe stata innalzata come un grande faro per i popoli.

 

Questo aspetto del Messia, innalzato come un faro di grande luce ai popoli, e rappresentato dal Termine Cristo o Unto dei Popoli, storicamente non si ripeterà mai più.

Il Segno dellAsino che Mangia il Pane non permette e non permetterà un tale innalzamento.

Anche il Sacerdote Unto del Terzo Tempio sarà un Asino Buono, Servo di Dio, come tutti quelli che hanno il cuore buono e pieno di fede. Non è voluto più un innalzamento messianico.

Ora cè il Goel scelto, Haim, Giudice Unto del Regno dei Cieli, Risorto nel Segno Finale della Resurrezione dei Morti. Gesù stesso, per intenderci, diventa allievo del Maestro Haim, dopo la scelta di Dio del Terzo Goel Finale.

 

Un nuovo tempo è arrivato. Le fondamenta della giusta fede e del giusto culto al Vero ed Unico Dio, Creatore di tutti i mondi e di tutto lesistente, iniziano a collegarsi nel mondo in modi nuovi. Il Regno dei Cieli sta scendendo sulla terra, come ricevuto in numerosi sogni in particolare del Cavallo Bianco diversi anni fa.

(infatti il 10 gennaio 1989 Paolo, in sogno, vide che stava cercando un ampio locale. Poi Peretz gli disse: Il motivo per cui stai cercando il locale è che il Regno dei Cieli è già sceso sulla terra!.

L11 gennaio 1989, sempre Paolo, sognò di guardare il cielo e di vedere aprirsi un varco. Subito dopo, con tanto timore, disse: Benvenuto Regno dei Cieli!).

 

I Sei Segni Completi, a cui alludono i Sei Puntini sopra la parola Va-Yishakeihu Lo Baciò (Genesi 33; 4: Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo e lo baciò, e piansero), si sono ora riuniti con la Nuova VAV di SHUSHAN.

Tale riunione fra i Sei Puntini, che sono poi i Sei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, con la VAV (sesta lettera dellalfabeto ebraico e, quindi, numericamente 6), rappresenta la Riunione fra la Nuova Luce di Hanucà e la Luce Stellare Nascosta di Purim.

Tutti i Sei Segni Completi hanno, sia un aspetto della Nuova Luce Rivelata del Nuovo Tempo e del Nuovo Tempio, sia un aspetto di Luce Stellare Nascosta di Purim.

Questi sono, insieme, dodici categorie essenziali della Terza Redenzione Finale.

 

Giacobbe, nostro padre, è nel segno di dodici per il fatto che ebbe dodici figli.

Giacobbe diventa poi Yisrael - Israele, dopo aver sconfitto langelo ministeriale di Esaù; questo è un livello di completezza, ma la vera completezza di Giacobbe, nostro padre, e perciò la completezza del nome Yisrael, avviene successivamente, in Egitto, dopo il ritrovamento di Yosef e dopo aver incluso i nipoti Efraim e Manasse fra i suoi figli, contandone così 13 (sostituendo a Giuseppe stesso i suoi due figli).

 

Un detto dei Saggi, di benedetta memoria, nel Talmud, dice che in futuro tutte le feste verranno annullate allinfuori di Hanucà e di Purim. Ciò è in riferimento alla RESH del nome ASHER che conteneva i Sei Segni della Redenzione ed alla SHIN del nome ASHER che contiene la Tradizione di Purim.

 

I Sei Segni Iniziali Messianici e Redenzionali nella Scuola di Esther degli Esseni erano al livello del Purim Nascosto. Gesù decise di portare e di aprire i Sei Segni al livello di Hanucà, una Nuova Luce visibile a tutti; voleva compiere ciò che il Secondo Tempio non stava compiendo a causa dei Sacerdoti corrotti e malvagi e degli Studiosi della Torà ipocriti, superbi ed indifferenti alle necessità del popolo.

Ma i Segni di Hanucà, senza i Segni di Purim, creano una Luce Universale fuori dal contesto del Popolo Ebraico ed alla fine essa è destinata a distaccarsi dalla Tradizione Sacra di Israele e, non essendo sotto quella Tradizione, tale Luce Universale non può che deviare dalla pura fede della Tradizione. Ed essendo tale Luce Universale una grande e fortissima luce, una luce che ha la forza di accogliere a sé tanti popoli e di offrire a loro immensa ispirazione ecc., è chiaro che tale Luce verrà distorta ed esagerata e portata ad un livello che prescinde dai confini della fede semplice nellUnico Dio. Ciò perché per errore si deifica quella stessa luce e tutti gli elementi che vengono definiti nel contesto di quella Manifestazione Divina.

 

Per Giovanni ed il resto del cristianesimo con lui, Gesù era una Manifestazione Divina venuta sulla terra per dare allumanità unultima chance di pentirsi dei peccati e di tornare a Dio tramite Gesù, la Manifestazione Messianica Divina venuta per la Salvezza dellumanità. Il Figlio, Manifestazione del Padre, Creatore di tutto, è in essenza nel Padre ed il Padre è nel Figlio ed il Sacro Rapporto fra Padre e Figlio è una Luce Divina che tramite Gesù dona ai meritevoli lo Spirito Santo; e la Luce Divina di per sé è il terzo aspetto della Sacra Trinità.

Il Prologo di Giovanni lEvangelista è il risultato di tale Spirito Santo che avvolse Giovanni in tutto ciò che scrisse.

Tale è lo Spirito di Giovanni che Nodà distacca da Giovanni stesso, salvandolo dalla prigionia di tale Spirito Santo.

 

Un sogno di Giuseppe dichiara che la completezza del giusto equilibrio dei Segni Messianici e Redenzionali Completi richiede il Quarto Segno, quello dellAsino che Mangia il Pane, per fare da equilibratore nella Ricezione della Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot del Terzo Segno.

E così allAsino viene dato il compito di riequilibrare le distorsioni dottrinali intorno a Gesù, di spiegare il giusto equilibrio del Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli, lo Tzadik scelto, Haim, da Sana, Yemen, in modo tale per cui lumanità non tornerà più agli errori provenienti dalla Luce abbagliante, che tolse le distinzioni fra il vero monoteismo e quel credo esteso fino ad includere in una fede un Figlio - Dio ed uno Spirito Santo Divino!

La Colla Teologica del Legame Divino fra Padre, Figlio e Spirito Santo è il Verbo Divino postulato nel Prologo di Giovanni.

Giovanni salvato dallo Spirito del Verbo di Giovanni significa poter rileggere il Quarto Vangelo con un nuovo equilibrio giusto, scartando il falso ed accogliendo il vero nella sua forma equilibrata.

 

Risorgi Israele,

vieni, Mio figlio,

sotto il Velo Messianico,

senza paura,

senza dire: Sì, però

ed Io vi misi andanti

fra coloro che stanno fermi,

lasciate, quindi, il Sì, però,

non cè il però

nel Messaggio Profetico

del Velo Messianico,

solo: Sì,

questa volta, però,

nel nome Mio.

 

Dio creò Gesù nello stesso modo in cui Egli creò tutti gli uomini, allinfuori di Adamo che fu creato direttamente da Dio e non nacque da donna.

Ma il Velo Messianico coprì, e dovette coprire, la vera forma della sua nascita, una nascita un po precoce rispetto al matrimonio di Giuseppe e Maria.

Ciò perché il vero Segno della Missione Messianica, alla quale era destinato Gesù, era quello di svolgere la Nascita del Matrimonio Redenzionale tra il Cielo e la Terra prima del suo tempo.

Era impossibile che tale Segno venisse alla luce nella sua vera forma. Perciò il Velo Messianico Iniziale coprì il fatto e senza altra alternativa permise una forma mistificata e mitologica della nascita del Piccolo - Dio, Figlio del Dio Padre e di una Vergine, senza, quindi, alcun difetto genealogico, genetico od impurità terrestri che derivano dal seme materiale paterno.

 

È chiaro che un Piccolo - Dio, Figlio del Grande Dio Padre, non deve nascere dal seme di un padre umano; ma non ho mai capito perché dovette nascere da unovulazione materna in una madre materiale ed umana!

(Forse perché quando furono determinate quelle teorie nulla si sapeva dellovulo materno e si pensava che la madre fosse solo un contenitore!).

 

In ogni caso, il Messaggio Profetico del Velo Messianico della Redenzione Finale rivela ciò che il Velo Messianico Iniziale dovette coprire, hi-haw!

Il Velo Messianico del Segno dellAsino che Mangia il Pane deriva dai Sei Segni Completi nella Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot, insieme al VAV di SHUSHAN, i Sei Segni Completi nel Nuovo Purim della Redenzione Finale. Un Asino copre il viso Asinario col Velo Messianico della Terza Redenzione Finale quando deve spiegare gli squilibri messianici della storia passata e gli equilibri messianici e redenzionali della Terza Redenzione Finale. Ve lo dico, ve lo svelo, ma sotto il Velo Messianico dellAsino cavalcato dal Goel Haim. Ma attenti, lAsino è furbo e ne sa sempre una più del Diavolo!

Vieni qua, Giovanni, senza quello Spirito Verbalizzante e Deificante che distrugge ogni misura della vera fede nellUnico Dio Vivente!

 

Vieni da me e parliamo un po insieme sotto il Velo Messianico Finale. Invita pure Gesù ed io invito la Regina Esther e così cantiamo insieme sulle Scale di Marmo Bianco che collegano il Regno dei Cieli con la terra.

Ci vuole il Velo Messianico che ricolleghi i duemila anni passati col presente.

E siccome le profezie messianiche e redenzionali hanno passato le fasi dei Segni Iniziali ed ora rispondono alle fasi dei Segni Completi, questo lungo Velo Messianico è profetico nei riguardi della Missione Messianica di allora e nei riguardi della Missione del Goel Haim, il Giudice Unto del Regno dei Cieli. Questo Velo Telescopico ci rivela le giuste misure di quelle profezie.

 

Giov.13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà in sé stesso e lo glorificherà tosto.

Quando una persona fa azioni buone e volute per incrementare lamore per Dio presso gli altri, è come se Dio venisse glorificato tramite quella persona. Gesù, nella posizione messianica dei Segni Iniziali, fece di tutto per ingrandire il nome di Dio e per incrementare la fede in Lui.

Essere glorificato da Dio, però, per aver glorificato il Nome di Dio, non significa, in senso teologico, ESSERE IN DIO e/o che DIO SIA IN LUI, facendo del povero Gesù un Piccolo Dio o un Figlio di Dio con la F maiuscola.

 

Togliendo, però, il VERBO-DEIFICATORE di mezzo, il tutto si raddrizza e si riproporziona alle giuste misure. Sta scritto chiaramente: Ed il Mio onore (oppure Gloria) non darò ad un altro.

 

Il Goel Haim, nato uomo e vissuto da uomo, è morto da uomo ed è risorto da uomo, nel Segno Completo della Resurrezione dei Morti, ed egli è stato scelto da Dio come Giudice Unto del Regno dei Cieli.

Lo scelto Goel non è Dio o Figlio di Dio; egli non è, che Dio ci salvi, loggetto di servizio o di adorazione o di preghiera o di qualsiasi forma di culto. Questa è la giusta misura e non ce nè unaltra.

 

Il nome di Yeshua, Cristo delle Nazioni, è stato grandemente innalzato in tutto il mondo. Quella glorificazione messianica, il fatto di essere innalzato come un faro miracoloso per le nazioni aveva dietro di sé la forza profetica. Yeshua aveva tentato di glorificare il nome di Dio presso il popolo, ma è stata la particolare situazione messianica - storica di quella missione a portare linnalzamento. Yeshua, comunque, aveva compiuto la mishnà che dichiara In un luogo dove non ci sono uomini, cerca di essere un uomo.

 

Abbiamo spiegato altrove lattenuazione del decreto su Israele, tramite il sacrificio di Yeshua, una attenuazione che determinò solo la distruzione del Secondo Tempio e poi il lungo esilio nel mondo. Se quella fu lattenuazione del decreto, possiamo immaginare quanto fosse accesa lira di Dio contro il popolo prima del sacrificio!!!!!

 

Dio non è un uomo che sarrabbia per cattivo umore, Egli è al di sopra di ogni attributo umano o antropomorfo. Lira di Dio significa che i peccati degli uomini erano così gravi, odiosi ed abominevoli che destavano lira davanti a Dio per cui dal Tribunale di Sopra vennero emanati decreti devastanti di distruzione e di morte. In una situazione diniquità, falsità ed ipocrisia, Yeshua, lunico in quel momento storico a capire la volontà di Dio, aveva tentato una salvezza messianica. Gesù sapeva, più o meno, a cosa andava incontro, ma ci tentò lo stesso; doveva fare qualcosa a favore del popolo. Yohanan ha-Matbil aveva aperto la strada, lasciando la Scuola degli Esseni. In precedenza nessuno aveva osato farlo, anche per motivo della giustificata paura dei voti presi e dei giuramenti fatti. In ogni caso, senza quella apertura, Yeshua non avrebbe avuto la forza, un anno e mezzo dopo, di mettere la propria vita in pericolo rompendo col voto e col giuramento.

 

Yeshua, dopo la sua uscita, non disse una parola a proposito degli Esseni né di essere stato un allievo giurato della Scuola; se lavesse detto, avrebbe dovuto spiegare il perché. Né poteva dire che lo aveva fatto senza il permesso dei Maestri della Scuola perché ciò avrebbe destato pensieri a sfavore della Scuola e ciò sarebbe stato un atto di ingratitudine da parte di Yeshua.

Ogni passo nella storia della missione di Gesù fu un passo decisivo ed unico, unico perché la decisione non poteva essere presa né capita da un nessun altro. Si appoggiò a Dio soltanto. Gesù si era convinto, dopo luscita di Giovanni, che lui operava non per sé stesso, bensì per il Signore Benedetto a beneficio degli altri.

 

Non cera nessuno, però, che lavrebbe capito se avesse chiesto un consiglio, e questo stesso fatto rafforzò il suo appoggio totale in Dio, suo Padre in Cielo. Solo Dio conosceva le sue intenzioni e gli scopi delle sue aspirazioni. Si immerse nello spirito con Dio, mantenendosi puro di mente, di cuore e di corpo per essere avvolto sempre dallo Spirito della Santità (ruah ha-kedushà), ricevuto, in segreto, dai Maestri della Scuola.

Yeshua era profondo nella sua fede, collegato con lo Spirito di Dio e con lo Spirito Profetico che riceveva. Egli camminava con suo Padre nei Cieli che lo accompagnava in ogni pensiero, in ogni sentimento, in ogni azione, ad ogni passo. Yeshua divenne un vero Giusto che Vive nella sua Fede, una Fede che il Giusto conosce bene perché egli cammina in essa e vede la reciprocità di Dio dalla luce che scende su di lui e dentro di lui ad ogni pensiero.

 

Tutto ciò considerando che Yeshua era solo un Allievo nella Scuola! Immenso era il livello dello Spirito della Santità dei Maestri della Scuola, giurati al suo segreto. Giganti dello Spirito, essi vivevano nella Luce di avvicinamento con la Presenza Divina, glorificata dalle loro azioni e glorificando loro con ulteriore illuminazione e conoscenza intima di cose nascoste. Loro erano tutti legati a vita alla Scuola, attraverso voti e avevano giurato che i segreti, consegnati loro da Maestri superiori, non sarebbero stati consegnati ad altri, né sarebbero stati usati per fare prodigi davanti ad altri. In silenzio, nel loro segreto davanti a Dio, vivevano una vita intima nello Spirito della Santità.

 

Certamente Gesù non avrebbe mai pronunciato una parola contrastante o degradante nei confronti dei Maestri della Scuola, e perciò solo il tacere era la saggezza da seguire. Yeshua non era affatto in contrasto con loro ed essi erano per lui gli unici veri ebrei della Torà di allora.

Il destino di Yeshua era diverso. Il suo istinto per labbandono della vita esterna, per salire davanti a Dio nei livelli intimi dello Spirito e della Conoscenza, aveva una sua controparte nella forte inclinazione ad estendere il bene e la verità e la guarigione agli altri. Ecco perché il fatto di Giovanni, il Battista, svolse poi un ruolo determinante nella decisione di Yeshua. Giovanni era, da anni, ancorato fortemente allo Spirito della Kedushà ed allo Spirito Profetico.

 

Sebbene ci sarebbe voluto ancora del tempo per comprenderne i perché e per imitare luscita di Giovanni, essa rappresentava una risposta allinclinazione di Yeshua di portare la salvezza fuori, offrendola apertamente ed attivamente alle masse ebraiche. Anche la Stella di Malchitzedek voleva una missione aperta, fuori, per il popolo ed anche per il mondo.

Ma per compiere una tale missione, in quei tempi, bisognava prima rompere tutte le barriere umane, bisognava eseguirla per Iddio soltanto perché il tempo non dava ad altri il merito di poterne condividere il peso. Così sincera e così veritiera doveva essere lintenzione di colui che lo faceva che anche le cose non permesse, come landar contro il voto di rimanere a vita nella Scuola ed il disobbedire al giuramento di non usare la Kabalà Maasit in pubblico davanti ad altri, potevano essere confortate soltanto dal Giudizio diretto di Dio.

 

Tutto ciò viene ad aggiungere comprensione sullInnalzamento Messianico di Gesù. Da ogni angolo da cui possa essere vista, quella missione fu storicamente unica e Dio Benedetto appoggiò Gesù in tutto ciò che fece perché lui si era appoggiato esclusivamente a Dio in un momento in cui tutti i responsabili del popolo si appoggiavano sui soldi, sullonore, sulla corruzione e sulla propria furbizia, non per il bene degli altri, bensì per amor proprio e per il proprio beneficio. Yeshua fu un vero uomo in un luogo in cui non cerano veri uomini, un vero ebreo davanti a Dio in un luogo in cui tutti facevano solo per sé stessi, coprendo le loro azioni col nome di Dio.

 

Giov.13;33 Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi mi cercherete, ma, come ho detto ai Giudei, dove io vado, voi non potete venire; lo dico adesso anche a voi.

13;34 Io vi dò il comandamento nuovo: Amatevi gli uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a vicenda.

13;35 Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete scambievolmente.

 

13;33 Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi mi cercherete, ma, come ho detto ai Giudei, dove io vado, voi non potete venire; lo dico adesso anche a voi.

Yeshua sapeva già dal capitolo 53 di Isaia che sarebbe stato ucciso e che ciò avrebbe fatto parte del suo compito messianico a causa del rifiuto del popolo a considerare la sua missione. Yeshua alludeva qui (così come il cap. 53) alla sua resurrezione, alla salita al Regno dei Cieli ed alla sua posizione messianica che sarebbe continuata dal Regno dei Cieli dopo la sua morte. Gesù insegna, poi, che il requisito primario per partecipare al Regno dei Cieli è il cuore buono e pieno damore delluno nei confronti dellaltro. Ecco la risoluzione del nesso fra dove egli andrà ed il comandamento nuovo di amare lun laltro. Il comandamento rappresentava la Chiave per essere degni del Regno dei Cieli.

 

Ma Yeshua andò più nel profondo, entrando nella comprensione della MEM chiusa dellespressione in Isaia MARBE HA-MISRA. La MEM della parola MARBE', invece di essere una MEM normale, usata quando non è lultima lettera della parola, è una MEM finale, che ha la forma di una MEM chiusa. È quindi una MEM nascosta e chiusa in mezzo alla parola.

La parola significa incrementare e si tratta di incrementare HA-MISRA, la Missione.

In effetti, la MEM chiusa allude, nella profezia di Isaia, alla Missione Nascosta del Regno dei Cieli. Lincremento di tale Missione è strettamente collegato col fatto che tale Missione è Nascosta e Chiusa nel Regno dei Cieli e perciò si incrementa sempre di più per il mondo. Il Goel è già oltre la morte, non più soggetto a malattie o debolezze o a tutto quello che appartiene al corpo umano nel mondo.

 

Una volta che Yeshua poteva intravedere nella profezia di Isaia 53 un proprio sacrificio, una resurrezione ed una salita ad una nuova posizione messianica nel Regno dei Cieli, egli era in grado già di vedere altri valori nascosti in Isaia. Il Consigliere Ammirevole, Potente di Dio, Padre per Sempre e Principe della Pace (Isaia 9; 5) non trattava di una persona (messia, figlio di Davide) in terra perché un tale re è soggetto alla morte e passa. La Profezia indica che si tratta di uno scelto da Dio che riceve tali privilegiati incarichi da Dio in modo continuato negli anni. Esso coincide, quindi, con una nuova posizione, messianica e redenzionale, nel e dal Regno dei Cieli. Certamente Gesù approfondiva quella MEM chiusa in mezzo allincremento di una missione redenzionale che sarebbe andata avanti nei secoli.

 

Indubbiamente Yeshua vedeva che il tempo della redenzione completa della pace si sarebbe rivelato nel futuro ed egli chiama il Goel Finale che sarebbe venuto col termine Figlio dellUomo. Yeshua, nello stesso tempo, era sicurissimo della verità dei Segni che dichiarava, ma non poteva sapere le forme della Redenzione Finale o chi sarebbe stato il Figlio dellUomo. Per la tradizione cristiana, Gesù si riferisce ad una sua seconda venuta finale. Gesù stesso, comunque, aveva detto di non essere il preannunciatore della pace e che nei tempi a venire ci sarebbe stato ogni genere di guerra. Perciò la Missione del Principe della Pace avrebbe dovuto avvenire nel futuro.

 

La maggiore parte della confusione, in questo senso, deriva dal Quarto Vangelo. Quando il Verbo della creazione del mondo si immedesima con Yeshua nella carne, diventando il Figlio di Dio della creazione, non ci può essere un altro Figlio di Dio allinfuori di Gesù stesso. Ma Gesù stesso non parlava nello Specchio del Verbo Deificante, bensì nello Specchio della Chiave Profetica dei Segni Messianici e Redenzionali Iniziali. Anche nelle parole di Gesù, però, sulla questione del Figlio dellUomo che sarebbe arrivato, la non chiarezza lascia intendere ciò che uno vuole intendere. Una mancanza da parte di Yeshua o un errore nella trasmissione degli Evangelisti?

 

Siccome qui stiamo parlando di una conoscenza nuova ed incredibile da parte di Yeshua, degli argomenti più elevati e meravigliosi relativi alla Resurrezione e alla Posizione Redenzionale del Regno dei Cieli, è necessario chiarire questo punto per evitare confusione in futuro.

Il Maestro Haim mi aveva insegnato la chiave di comprensione proprio di questo argomento riguardante Gesù, di cosa vedeva e cosa pensava Yeshua sul Figlio dellUomo che sarebbe arrivato. Il Maestro Haim non parlava di Segni e non diceva: Questo è un Segno che ti dò. A volte, su certi argomenti, come esempio, quando lo Tzadik Haim parlava di Yeshua, egli mi consegnava ciò che si chiama Rashei Prakim I Capi dei Capitoli - cioè qualche parola o concetto che andava preso come veniva dato, come linizio di un capitolo, un inizio, però, che conteneva il principio o la comprensione di base di tutto il capitolo.

 

A volte il Maestro Haim mi consegnava tali Rashei Prakim dicendo: Lo capirai dopo oppure: Ne avrai bisogno dopo. Tali Rashei Prakim non venivano, quindi, spiegati dal Morè Haim. Ad esempio, mi fu dato dal Maestro Haim il concetto di base che il Messia non è il Goel, ed il Goel non è il Messia e che il livello del Messia non è paragonabile con quello del Goel. Più di questo, però, il Maestro non spiegava proprio nulla. Quello poi si è rivelato nel Segno - Chiave per aprire, capire e spiegare la Redenzione Finale.

Quello a cui mi riferisco qui, invece, è la chiave relativa al Figlio dellUomo: lo Tzadik Haim mi disse, alcune volte soltanto, che: Anche il giovane Gesù si era confuso, a volte, pensando di essere lui stesso il Figlio dellUomo . Non lo diceva il Maestro Haim come una critica, ma piuttosto come una trappola che anche Gesù non potè evitare.

 

Sulla questione del Figlio dellUomo, Gesù non poteva sapere se si sarebbe trattato di un altro o se si sarebbe trattato dello stesso Cristo Risorto del Regno dei Cieli. Nei Segni Iniziali non cera il Segno che il Messia non è il Goel ed il Goel non è il Messia, ed il livello del Messia non è paragonabile a quello del Goel, il cui livello è del tutto superiore. Lo Specchio della Luce del Velo Messianico di Yeshua rispecchiava il tutto su di lui esclusivamente, trappola della Missione Messianica del Mezzo, nella storia quattro millenaria della Redenzione!

 

Giov. 13;34 Io vi dò il comandamento nuovo: Amatevi gli uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a vicenda.

Da dove proveniva da parte di Yeshua il potere di proclamare lentrata in vigore di un nuovo comandamento?

Egli si basava sulla Tradizione Orale riguardante il verso del Profeta Habakuk sul Giusto che vive nella sua fede: il Profeta Habakuk incluse tutti i 613 comandamenti in uno, come sta scritto: Il giusto vive nella sua fede. Yeshua spiegò qual è il comandamento su cui si regge il giudizio sul giusto che vive nella sua fede: lamore vicendevole, come sta scritto: Ed amerai il tuo prossimo come te stesso. Yeshua, però, dice qui un comandamento nuovo aggiungendo una forma messianica: Amatevi lun laltro fra di voi così come io vi ho amati.

Questo rinnovamento del comandamento è bellissimo perché è personale ed intimo ma, soprattutto, è una dichiarazione di Gesù stesso circa il suo amore, con tutto il cuore, nei confronti dei suoi discepoli. Sia la voce messianica che la voce profetica non avrebbero permesso a Yeshua di dare una tale testimonianza di sé stesso se non fosse stata una cosa vera, proveniente dallintimo del suo cuore. E Yeshua non era lì per darsi lodi.

 

Gesù divenne un faro di amore, amore per Dio, amore per la verità della Torà, amore per il popolo di Israele, amore per tutte le persone con cui egli ebbe contatto durante quella breve missione ed un amore grande verso i suoi dodici discepoli. Essi sarebbero rimasti dodici se in uno non avesse vinto lamore per i soldi e non avesse tradito Gesù. Anche per costui Yeshua aveva dimostrato solo amore, ma uno il cui cuore non è di amore, non recepisce lamore.

Gesù affermò anche che non era venuto per portare la pace bensì la spada; ma le sue parole sul comandamento dellamore, che dava lui personalmente, in veste messianica, fece pendere la bilancia verso lamore, superando di gran lunga la spada che egli annunciava per i tempi in arrivo. Gesù mi ama poteva dire il buon cristiano: Gesù mi ama se io amo voi come lui ci ama. Mille guerre ecclesiastiche cristiane hanno macchiato la storia con il sangue, ma ciò nonostante, per il popolano cristiano di tutte le epoche, il cristianesimo ha rappresentato una religione che predicava la pace, non una religione che predicava la guerra.

La forza del comandamento dato da Gesù è stata la forza dumillenaria per i cristiani, di cuore buono, che avevano ricevuto ed applicato il comandamento di amare e di praticare lamore per il prossimo.

 

Il Grande Saggio Hillel, vissuto forse cento anni dopo Gesù, spiegava nello stesso modo che la base dellintera Torà è: Ed amerai il tuo prossimo come te stesso. La Torà stessa è tutto amore, lamore di Dio per il popolo scelto da Lui, amore per i Patriarchi, lamore per Mosè. Dio Benedetto diede la Torà ad Israele per amore. Ed Egli dimostrò il Suo amore in Egitto, nel Mar Rosso, sul Sinai e nel deserto: ora praticate anche voi lamore Ed amerai il tuo prossimo come te stesso. Se cè questo, cè tutta la Torà, e se non cè questo non cè Torà, anche se uno ha studiato Torà, tutti i giorni, per tutta la vita!

 

I Saggi di Israele ammettono che la distruzione del Secondo Tempio avvenne a causa del peccato di sinat hinam l'odio gratuito, ingiustificato uno per laltro. Non cera amore fra le persone bensì odio reciproco, purtroppo. Per la gravità di questo peccato, il Tempio di Dio fu distrutto ed il popolo ebraico fu mandato in esilio fra i popoli del mondo.

 

Gesù era il messianico antidoto a quellodio, nel Segno dellamore reciproco ed egli stesso dimostrò il suo amore per la povera gente, per gli sfortunati e per gli ammalati, durante quella sua breve missione. Quanto, però, era lodio che egli vide e subì, purtroppo! E nonostante ciò, egli non rispondeva con odio bensì con amore e con le braccia aperte.

 

Non per nulla Dio Benedetto accolse quel suo amore, un faro di luce in mezzo ad un popolo cieco senza la luce dellamore, per aprire gli occhi. E Dio lo innalzò, come un bagliore per i popoli, nel Segno dellamore per gli altri, per il bene di coloro che sono degni di ricevere il messaggio. Lespressione: Mussar shlomeinu alav (Isaia 53 la lezione della nostra pace sta su di lui) mi stupisce sempre di più. Yeshua coi segni profetici su di lui diceva il vero dichiarando di preannunciare la spada e non la pace; ma Yeshua non solo fu il simbolo dellamore per milioni di cristiani nei secoli; tramite la sua persona e ciò che subì, a causa dellamore che voleva trasmettere, alla fine egli diventerà il mezzo, il simbolo, il segno e la lezione per la pace del popolo ebraico. La pace vera che deriva dal vero amore. Mussar è la lezione da accogliere dalla missione messianica che era su di lui (alav), e perciò da tutti i fatti della sua storia, e ciò rappresenta per noi la pace tramite una nuova comprensione dellamore.

 

Mi fa girare la testa la meraviglia di questo pensiero. Dopo la Correzione del Cristianesimo che distrugge tutte le forme idolatre di tutto il Cristianesimo; dopo che Gesù è liberato dal Verbo di Giovanni; dopo che si sa la vera storia di Gesù e sono stati capiti i Segni Messianici e Redenzionali Iniziali di quella missione; si ritorna poi spiritualmente, ma con chiara comprensione a rivedere quellepoca di storia passata, questa volta nelle sue vere forme e si arriverà ad amare Yeshua per il grande amore che era in lui ed ad apprezzare il valore del cuore buono e pieno di amore vicendevole. La sua vita è una lezione messianica anche dopo venti secoli di buio fitto.

 

Quando viene scelto il Goel Haim, ci vuole il Segno Completo di tale amore perché ora i Segni Completi non andranno solo ai cristiani, ma anche ai musulmani, agli ebrei, e a tutto il mondo. Ecco che il Maestro Haim abbraccia la gente di tutta la terra affermando con grande amore: Siamo tutti della stessa carne.

 

Nella realtà storica, questo principio non è stato praticato da nessuna nazione mentre come giusto principio è stato accettato da molte nazioni e, certamente, da moltissime persone nel mondo. Parliamo, però, del popolo scelto. Qui la difficoltà nel capire questo principio, quello di amare tutte le persone, ha radici nella Tradizione. Lesclusivismo degli ebrei è stato una necessità storica per il mantenimento della propria identità, mirato a mantenere la SEPARAZIONE fra i figli dIsraele e fra tutti i modi, le usanze, le pratiche idolatre e le pratiche abominevoli dei popoli. Tale separazione fu stabilita dalla Sacra Torà per tutti i tempi.

 

Quando, però, la storia raggiunge la Quarta Generazione Finale ed il Terzo Goel Finale viene scelto da Dio Benedetto, il mondo entra nel Nuovo Tempo dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale. Essi contengono le Correzioni degli errori storici passati. La Torà stessa entra nel nuovo contesto del Patto Finale. Il Segno del Grande Principio dato con amore a tutti i popoli è il Segno del CAMBIAMENTO di fase storica della Sacra Torà, dal contesto di Separazione prima dei Segni Completi al contesto nuovo del Segno della Riconciliazione, nel Segno del Cuore Nuovo, nel Segno dellAmore Reciproco uno per laltro, ebreo o non ebreo che sia, Siamo tutti della stessa carne.

Lamore dellumile Maestro Haim per la gente semplice e buona di cuore non conosceva alcuna differenza fra ebreo o non ebreo, cristiano o musulmano o buddista; tutti erano della stessa carne, dello stesso essere umano che siamo, perché di Abramo, nostro padre, sta scritto: E verranno benedette in te tutte le famiglie della terra.

 

La religione di Israele rimane per il popolo di Israele e così anche la Separazione della particolare Santità di Israele rimane e la grande mitzvà dello studio della Torà rimane, lo Shabbat e le Feste rimangono. La Torà, però, con la venuta del Goel Haim entra nel Segno dellUnificazione e della reciproca comprensione con gli altri popoli. La Lingua Pura, la saffà berurà, arriva per tutti i popoli, non solo per Israele. La Torà entra anche in una nuova fase di interpretazione tramite i Segni Completi. I Segni erano nascosti nella Torà, ma sino alla venuta del Goel Haim non potevano essere capiti; ci volevano le Chiavi dei Segni Completi.

Anche se della Torà non cambia una iota!

 

Il Segno Completo nascosto nellincontro fra Abramo e Malchitzedek non cambia nulla della Torà. Esso, però, spiega questioni nuove sullallusione del rapporto della Stella di Abramo e la Stella di Malchitzedek che non poteva essere studiato senza la Chiave del Goel Haim e apre per il mondo il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre. Ed in tutto si rimane sempre nella pura fede monoteista della Torà. Non così, purtroppo, per la fuorviante divinizzazione di Gesù, intrappolato nello Spirito del Verbo di Giovanni. Io sono in mio Padre e mio Padre è in me, tramite il Verbo, diventava: Dio è letteralmente in me ed io sono letteralmente Deificato dal Dio che è in me - Dio Padre e Dio-Figlio.

E con ciò aveva falsificato tutta la Torà e tutta la vera Tradizione di Israele!

 

Sempre in Giovanni 13:

13;1 Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo giunta lora sua di passare da questo mondo al Padre, poiché egli aveva amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

13;2 Terminata la cena, avendo già il diavolo messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo,

13;3 sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,

13;4 si levò da tavola, depose la veste e, preso un asciugatoio, se lo cinse.

13;5 Poi, versata acqua in un catino, cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli col panno che si era messo intorno.

 

Gesù disse che nellamore reciproco fra i discepoli, egli avrebbe riconosciuto chi fosse stato degno del Regno dei Cieli e chi no. Il parametro è quello:Un comandamento nuovo vi dò, amatevi lun laltro come io vi ho amati.

Questo è il principio di base nella creazione delluomo, che lumanità arrivi al livello di sentire amore per gli altri e di aiutarsi a vicenda. Questo è, quindi, il principio di base di tutti i comandamenti Ed amerai il tuo prossimo come te stesso.

Yeshua fece un segno del suo amore nei confronti dei discepoli, spogliandosi e lavando loro i piedi; in contrasto rispetto ai maestri della Torà che volevano onore dagli allievi. Yeshua, invece, insegnò qui ad essere maestri che si rendono umili e lavano i piedi ai loro discepoli.

La potenza della voce profetica nelle parole di Gesù si esprimeva spesso nella prima persona. Anche nei Profeti di Israele a volte la voce profetica di Dio scendeva a parlare in prima persona attraverso la bocca del Profeta.

 

Quello era nellantico potere dei Profeti sino allultimo Profeta, Malachia. Con Yeshua, in veste messianica, la forza profetica derivava dai Segni Messianici. Nei Segni Messianici Iniziali, Gesù era completamente solo, allinfuori della vicinanza di suo Padre in Cielo. I Segni Messianici erano tutti su di lui; perciò la voce profetica del Messia che parlava in prima persona era estremamente potente ed efficace.

Era con tale potenza profetica messianica che Yeshua poteva dire in prima persona: Io vi dò un nuovo comandamento, amatevi lun laltro come io vi ho amati.

È importante capire questo punto per discernere la vera voce profetica di Gesù in Giovanni che, una volta separata dallo stolto Spirito del Verbo, ha un significato profetico proveniente da Dio.

Un sogno ricevuto da Daniele affermava che si sarebbero dovute rivedere tutte le parole di Gesù in Chiave Profetica. Ci sono ora molti nati cristiani che cercano di rompere con la falsa teologia trinitaria e deificatrice del Cristianesimo, ma a volte essi sinciampano per motivo della voce profetica di Dio proferita in prima persona da Gesù.

 

Il Profeta non diventa Dio perché Dio gli ha parlato in prima persona! Ciò dipende dallo scopo voluto per tale profezia. Quando Dio parlò in prima persona ai Profeti di Israele era perché le parole avrebbero dovuto essere scritte in tale forma. La voce profetica messianica di Gesù dovette essere nella prima persona per ogni insegnamento dato perché gli insegnamenti dovettero essere in nome del Messia; altrimenti i popoli non li avrebbero potuti avvicinare; avevano bisogno di un Messia che parlasse in nome di Dio, un Messia - Maestro di cui potessero sentirsi allievi, volevano la voce di Dio, ma tramite il Messia.

Se non fosse stato per lo Spirito del Verbo che deificò la Parola per deificare Gesù, tali rapporti fra allievo e maestro sarebbero stati maestosamente redenzionali.

 

Credo che il Goel Haim apprezzi il comandamento di Yeshua: Amatevi lun laltro ed in ciò vi dimostrerete miei allievi.

Gli allievi che hanno avuto il privilegio di vedere il Maestro Haim, nei sogni, testimoniano limmenso amore proveniente dal cuore dimostrato loro dal Goel.

 

Grazie a Dio, lapertura dei sogni redenzionali e delle visioni profetiche preventivate dal Profeta Gioele non si chiuderà più. Con landar del tempo, più persone saranno nella fede della Terza Redenzione Finale e riceveranno sogni dal Goel Haim, anche sogni in cui egli appare. Ogni persona potrà ricevere sogni importanti nella propria vita, secondo le esigenze di ciascuno. Tale privilegio, di ricevere sogni dal Goel Haim, si estenderà sempre di più e proprio tramite i sogni redenzionali e le visioni vere, Dio Benedetto promise: E dopo quei giorni, verserò il Mio spirito su ogni carne, i vostri anziani sogneranno sogni ed i vostri giovani avranno visioni.

 

Tramite questi due mezzi, sogni e visioni, il Maestro Haim verrà riconosciuto come il Consigliere Meraviglioso; ed egli sarà rispettato come lo scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli a cui è stata data una grande potenza da Dio; ed il Maestro Haim sarà molto amato e molti lo considereranno un padre amorevole, scelto da Dio per essere un padre per sempre. E tutti sapranno, dopo la Quarta Generazione, che le Chiavi della Riconciliazione del Profeta Elia sono state date al mondo grazie al merito del Goel Haim, che sarà noto come il Maestro della Pace.

Dobbiamo cercare di essere giusti che vivono nella loro fede e figli amati del Maestro Haim. È desiderato da Dio Benedetto che noi ci facciamo allievi del Maestro Haim, il Terzo Redentore Finale dellumanità.

 

Giov. 13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate bene, perché lo sono.

13;14 Se dunque io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri.

13;15 Vi ho dato lesempio affinché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

13;16 In verità, in verità, vi dico che il servo non è di più del padrone, né lapostolo di più di colui che lha mandato.

13;17 Se voi sapete queste cose, sarete beati se le metterete in pratica!

 

È importante che Yeshua qui parli di Maestro e Signore nella stessa fraseologia. La parola Signore padrone in ebraico è adon. Maestro in ebraico è Rav o Morè. Quindi: Voi mi chiamate Rav (o Morè) e Adon. È molto significativa la giustapposizione di Signore e Maestro; questi due termini non vengono mai usati insieme in tutta la Bibbia, se non erro, invece vengono usati qui nel Quarto Vangelo.

In ogni caso, cè una sola frase nei Profeti, in Malachia, in cui i due concetti si uniscono: E subito verrà al suo palazzo ladon che voi cercate e langelo del patto che voi desiderate.

Il riferimento di Yeshua, quindi, per il: Mi chiamerete Signore deriva esclusivamente da questo verso. La parola adon qui nel verso non è di facile traduzione, ma neanche difficile; adon significa padrone o in un senso materiale come nel rapporto di servo-padrone o in un senso di padronanza di livello, ad esempio, quando Aronne dice a Mosè: Che non saccenda lira del mio signore (adonì).

 

Di solito si traduce adonì il mio signore nel senso di superiorità di livello. Era appena stato realizzato il Vitello dOro ed il male era uscito sotto la responsabilità di Aronne. Quando Aronne dice qui adonì sta dimostrando che Mosè è il padrone della comprensione dei pensieri idolatri della Moltitudine-Mista mentre Aronne, sempre separato dagli egizi, con la tribù di Levi nella terra di Goshen, non aveva capito tutte le loro intenzioni idolatre e cercò in qualche modo di far rientrare il Vitello dOro nel servizio a Dio fino allultimo. Adonì è un titolo di reverenza e perciò, di solito, era Mosè ad usare quel termine nei confronti di Aronne perché Aronne era suo fratello maggiore. Chiaramente, quindi, qui il senso di adonì è tu che sei superiore a me nella comprensione di queste cose ed ecco che, in questo contesto, il senso si estende a mio maestro.

 

Perciò noi, nella traduzione italiana del Nuovo Rito, diciamo: E subito verrà al suo palazzo il Maestro Onorato che voi cercate.

Il vero senso dellespressione deriva da quellespressione in Malachia e non si sarebbe mai dovuta confondere col Signore scritto in maiuscolo, mescolando il concetto con altre espressioni come: Adon kol ha-aretz il Signore di tutta la terra dove Adon si riferisce a Dio, Creatore del mondo.

 

Chiaramente Yeshua leggeva il verso di Malachia con un senso del tutto simile a Maestro Onorato o Maestro Messianico. Il verso parla della Redenzione. Gesù sapeva già, da Isaia 53, che lui stesso avrebbe subito il sacrificio e che sarebbe poi stato innalzato al livello di Cristo - Messia nel Regno dei Cieli. Tutto il discorso qui in Giovanni 13 è retto su questo concetto della posizione di Gesù nel Regno dei Cieli dopo la sua morte ed il rapporto continuato con i suoi discepoli e seguaci in terra.

Dopo il suo sacrificio, quindi, egli sarebbe andato subito (in tre giorni) nel suo palazzo nel Regno dei Cieli e lì gli allievi avrebbero continuato a chiamarlo signore e maestro, tanto che Yeshua conferma poi: Ed io lo sono.

 

Quanto è stupido ed infantile il Verbo - Cristo che deduce subito che signore è il Signore e perciò Gesù è Dio e si può pregare! Crescete, bambini, in pace, senza lo Spirito del Verbo di Giovanni lEvangelista perché ora tramite i Segni Completi, Giovanni stesso è stato separato da quel brutto spirito idolatra.

Bisogna sempre tenere in mente che Yeshua leggeva e studiava le stesse profezie messianiche e redenzionali che noi studiamo per spiegare la Terza Redenzione Finale, nel merito dello scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Maestro Haim. Le stesse profezie avevano un significato riguardante la Missione Messianica di Yeshua, e le stesse profezie si realizzano nelle forme complete della Terza Redenzione Finale. È uno studio gustosissimo, illuminante e stupefacente il confronto fra il senso profetico dei Segni Iniziali e dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale. La stessa profezia della venuta subito al palazzo delladon che voi cercate fu capita da Gesù praticamente nel senso spiegato sopra. Lidea promulgata da Yeshua che la sua missione del Re - Messia fosse del tutto diversa e superiore ad un regno - messianico terrestre, divenne un punto fulcro del Cristianesimo. In che modo e sino a quale misura il concetto fosse stato esposto presso gli Esseni è difficile da determinare, ma sembra che per loro, dopo luccisione del Maestro di Giustizia (il loro fondatore), egli dal Regno dei Cieli, continuasse a dirigere i maestri della Scuola. Tutti i talmidim allievi della Scuola erano spiritualmente collegati col Maestro di Giustizia.

 

Il Velo Messianico dei Segni Iniziali, però, non rivelava e non distingueva ancora fra Goel e Messia. Ogni aspetto di quei Segni Iniziali rispecchiava solo il Cristo - Messianico profetizzato nella Torà e nei Profeti dIsraele. In quello Specchio - Messianico Gesù si vedeva dappertutto nel ruolo dello scelto Messia e si immedesimava col Segno Profetico Messianico intorno a lui.

Ci si deve rendere conto del fatto che tramite i Segni Iniziali la comprensione delle profezie era ad un livello superiore rispetto alle stesse spiegazioni dei Saggi di Israele.

 

In fondo gli stessi problemi di distanza nei concetti messianici e redenzionali che abbiamo noi ora nei confronti del popolo di Israele, Yeshua li aveva allora. Per gli ebrei il Messia è il figlio di Davide che diventa il Re - Messia in terra, non un Re - Messia che muore e risorge nel Regno dei Cieli e dirige da là la sua missione.

Gesù annunciò e capì queste cose ancor prima di morire. I concetti di base li imparò nella Scuola ed il resto si formò intorno a lui da quando simmedesimò con i Segni Messianici (chiaramente Yeshua non li chiamava Segni Iniziali. Noi li chiamiamo Segni Iniziali dopo la rivelazione dei Segni Completi. Comunque, qualcosa circa il Completamento dei Segni viene indicata quando Gesù parla del figlio dellUomo che sarebbe arrivato alla fine).

 

Ciò che stupisce davvero è il dislivello della comprensione di Yeshua rispetto agli altri, a maggior ragione se si parla di duemila anni fa.

Suppongo che per i Cristiani Tradizionali la transizione ai Segni Completi sia tanto meno difficile rispetto agli ebrei religiosi, non tanto per il concetto di Regno dei Cieli o per il Segno della Resurrezione di per sé stessi, bensì per lo spostamento dal Segno Iniziale del Re - Cristo al Segno Completo del Giudice Unto del Regno dei Cieli.

 

Essi, prima di tutto, devono disfarsi del Verbo di Giovanni, Deificatore del Cristo. Poi possono iniziare a studiare le differenze fra i Segni Iniziali della Missione Messianica di Gesù, ed i Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

Si deve ricordare che gli uomini della Redenzione sono tre, Mosè, Yeshua e Haim. Quando Giacobbe, nostro padre, arriva e completa la sua missione nel mondo sino al Segno dello Splendore di Israele, non vengono meno Abramo ed Isacco. Solo i tre insieme sono i Tre Patriarchi per tutti i tempi, tre Pilastri che reggono il mondo sui loro meriti, meriti continuati nei secoli.

 

Così anche lAriete sacrificato al posto di Isacco è una parte integrante della Sacra Storia dei Patriarchi e non passa mai dalla storia. La Missione Messianica di Yeshua servirà sempre e non cè completezza senza di essa, come non cè completezza senza la Prima Redenzione nelle mani di Mosè e tutta la Torà e la Sacra Tradizione.

Anche il Regno dei Cieli, nuovo e completato per la Terza Redenzione Finale, non arrivava storicamente se non per quella Missione Messianica di Gesù, Cristo dei Popoli. Il Regno, però, adesso, è tutto un altro, quello completo e voluto per tutte le generazioni che seguiranno.

 

13;20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che io manderò, riceve me stesso, e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato.

Al tempo di Mosè, magister noster, chi riceveva una persona mandata da Mosè, era come se avesse ricevuto Mosè stesso e chi riceveva Mosè stesso, era come se avesse ricevuto Dio che mandò Mosè.

Durante la Terza Redenzione Finale chi riceve gli Asini, le loro parole, gli insegnamenti circa la Quarta Generazione ed i Segni da loro fatti a favore della Redenzione Finale, e tutte le notizie mandate dal Maestro Haim, è come se avesse ricevuto il Maestro Haim, e chi riceve il Maestro Haim, come Goel e Giudice Unto del Regno dei Cieli e mette in pratica i suoi insegnamenti da Maestro, è come se ricevesse Iddio Benedetto che ha scelto il Terzo Goel Haim.

 

In questo momento storico della Terza Redenzione Finale (siamo intorno alla metà della Quarta Generazione di sessantacinque anni, nel trentaquattresimo anno dei Segni Completi), tutto ciò che concerne la Redenzione Finale sembra molto, ma molto lontano dalla realtà del mondo.

Lultima profezia di Malachia, però, dice: Ecco vi mando il Profeta Elia, prima del grande e terribile giorno del Signore, egli riconcilierà il cuore dei padri coi figli.

Quando arriva, quindi, il Profeta Elia per annunciare la Redenzione Finale ed i Segni della Riconciliazione, il suo annuncio non salva il mondo dal Grande e Terribile Giorno del Signore che arriverà senzalcun dubbio dopo un periodo di anni dallannuncio del Profeta Elia, di benedetta menzione.

 

Nei primi tempi, però, prima del periodo del Grande e Terribile Giorno del Signore, solo pochi, relativamente, possono ricevere il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale. Con la Tradizione Profetica del Profeta Elia arrivano anche le Nuove Profezie della Quarta Generazione e del Grande e Terribile Giorno del Signore. Solo dopo la Quarta Generazione, il mondo rimasto potrà constatare, retrospettivamente, la verità di tutte le nuove profezie riportate nel Sefer Mishnat Haim. Coloro che saranno salvati dal Giorno Grande e Terribile del Signore avranno già visto molti miracoli di Dio e riconosceranno il vero Messaggio della Terza Redenzione Finale e riconosceranno nel Maestro Haim, il Maestro Onorato che voi cercate che viene assieme con la Tradizione Profetica del Profeta Elia, di benedetta menzione, langelo del patto che voi desiderate.

 

13;12 Dopo aver lavato loro i piedi e riprese le sue vesti, si rimise a tavola e disse loro: Sapete cosa vi ho fatto?

13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate bene, perché lo sono.

13;14 Se dunque io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri.

13;15 Vi ho dato lesempio affinché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

 

Penso che i nostri Asini capiranno questi versi. Si devono rivedere le parole di Gesù in Chiave Profetico Messianica, ricordando che il Velo Messianico di allora rispecchiava solo Gesù stesso nella sua posizione messianica. Non si poteva ancora sapere nulla del Goel Finale della Redenzione Finale. Ma non cera neanche un Asino Completo per compiere le questioni messianiche in terra. Gesù non poteva parlare di un Goel e non cera un Asino per parlare di Gesù. Capito? I significati delle parole e delle cose messianiche di Gesù si completano nel Segno, hi-haw, dellAsino che Mangia il Pane.

Guarda qui il fatto che Gesù si spogliò, praticamente, per lavare i piedi ai discepoli. Ma perché? E perché il Vangelo è così esplicito nellesporre il fatto che lui avesse tolto i vestiti e poi li avesse rimessi. Non credo che i piedi dei discepoli fossero così sporchi da far temere a Yeshua di sporcare i propri vestiti lavando i loro piedi. Ma no, Gesù faceva segni dAsino! Prima del Tempo dellAsino Completo che Mangia il Pane. Anche io, da Asino, specialmente nei primi sei anni dei Segni, avevo sempre il desiderio di togliermi il peso della maggior parte dei vestiti e fare Segni con gli allievi, tutti a piedi nudi.

 

Ancora non capite bene, Gesù in veste di Asino - Messianico, senza saperlo, si spogliò per essere nudo quanto il livello dei discepoli ed i livelli di coloro che sarebbero diventati discepoli dei suoi discepoli. È un lavoro nei Segni degli Asini!

La posizione messianica è quella della discesa al livello delle masse, per alleggerirle dei loro peccati, per parlare con loro e correggere i loro errori, per innalzare il loro spirito nelle meravigliose notizie della venuta del Goel Haim. Chi è saggio, come il nostro Giuseppe, vede ciò che fa lAsino e la fa anche lui. Perciò Giuseppe ha ricevuto il titolo di Asino Scelto della Redenzione Finale, da aggiungere ai suoi titoli di Giuseppe-Bambino-Profetico-Asino-Dolce.

 

Comunque, nel povero Messia dei Segni Iniziali, i termini: Goel, Messia ed Asino erano tutti mescolati tra loro. Poi arrivò latroce nemico di tutto il cristianesimo successivo, lo Spirito Idolatra del Verbo di Giovanni. La mescolanza divenne un tuttuno teologico, un tuttUno con Dio. Ne uscì il Figlio dOro Deificato che non corrisponde alla vera figura di Gesù e che deve essere distrutto e bruciato in questa Quarta Generazione.

Solo così si rivelerà per il mondo la vera Missione Messianica di Yeshua.

 

Nei Segni Completi, la comprensione del Secondo Comandamento viene completata per la Quarta Generazione tramite le due terribili Correzioni, la Terribile Correzione del Verbo in campo cristiano e la Terribile Correzione della Dottrina dellEmanazione, che inizia col Libro dello Zohar, in campo ebraico.

Queste due sono le Correzioni Storiche che assicurano per tutti i tempi futuri limpossibilità che il mondo sbagli ancora nel deificare un uomo o qualsiasi altra cosa allinfuori di Dio Benedetto, lUnico Creatore di tutto luniverso e di tutti i mondi che Egli ha creato.

 

Giov. 13;18 Io non parlo di ciascuno di voi; io conosco quelli che ho scelto: ma bisogna che si compia la Scrittura: Chi mangia il pane con me, ha levato il suo calcagno contro di me.

Non so perché questo verso, che corrisponde a Salmi 41;10 (Anche il mio intimo amico, quello in cui io nutrivo fiducia, quello che mangiava il mio stesso pane, ha alzato il calcagno contro di me), debba essere proprio un segno messianico, ma lo è!

Il tradimento di Giuda Iscariota ai tempi di Gesù si è riverificato anche per lattuale Redenzione Finale.

Tre, che avevano mangiato con me il Pane dellAsino, mi hanno tradito con un complotto scaltro, per rubarmi degli scritti, per togliere Segni allAsino, e per creare un Nuovo Cristianesimo con un Nuovo Verbo di Giovanni. E così i tre Nuovi Re Magi hanno cercato di rubare il Segno della Stella di Cristo annunciata dal Goel Haim, uno si è autoproclamato Cristo Sceso dalla Croce, e gli altri due gli hanno portato incenso, mirra e ferro arrugginito e così iniziò la brutta farsa del Sacro Scisma. Tutto è testimoniato nei due libri: Esther 4, Esther 5, e documentato dal Cavallo Bianco.

 

Abbiamo anche pagato le amare conseguenze di quella ribellione dei tre nuovi Iscarioti cristiani, tutto perché si doveva compiere il segno messianico: Chi mangia il pane con me, ha levato il suo calcagno contro di me.

Comunque ciò doveva compiersi per tanti motivi che stanno fra quelle cose sbagliate che se non escono prima escono dopo, perciò è molto meglio che escano prima affinché la correzione o il disfacimento di quel male non lascino posto allerrore o al male nel futuro.

Ci voleva proprio uno scaltro plagiatore, chiamato in codice Zara di Muccania, amante di sé stesso, ingelosito e pieno di odio verso il Cavallo Bianco e lAsino, tipo maledetto dalla nascita, che cercò di rubare i Segni Completi, falsificando tutto nel proprio nome, e che tolse i Segni dellAsino per sostituirli con un Nuovo Cristo Unto dallo Spirito del Verbo di Giovanni, ri-modellando tutti i titoli dei Segni intorno a sé stesso. Altro che lIscariota!

 

Ci voleva, però, la Forza del Contrasto, come Haman, il maledetto nemico degli ebrei, per rafforzare le forze del bene in mezzo al buio. Il risultato farsesco del nuovo attore suonava con risate quando il Nuovo Cristo-Verbo dichiarava solennemente: Io sono in voi e voi siete in me. Ci voleva, comunque, perché io potessi completare la Correzione del Verbo di Giovanni, hi-haw! Era anche necessario vedere un esempio eclatante del risultato distorto che si ottiene quando si tolglie il Segno dellAsino che Mangia il Pane dai Segni. LAsino è lequilibratore del Messianismo per la Redenzione Finale. LAsino, nel permesso di chi lo cavalca, unge altri Asini, non Cristi tornati, scesi dalla Croce per abbracciare il mondo nella nuova versione del Verbo - Deificatore! In qualsiasi modo il Verbo fosse stato sfruttato, in qualsiasi nuova forma, esso avrebbe gettato, per così dire, anche i Segni Veri Completi della Terza Redenzione Finale in una falsa teologia cristiana, distorcendo tutti i veri nuovi equilibri e facendo ricadere nei falsi equilibri creati dai padri della Chiesa intorno ai Segni Iniziali.

 

LAsino viene per togliere i falsi equilibri e per spiegare i nuovi equilibri dei Segni Completi. Se si toglie lAsino dai Segni, il tutto ricade indietro di duemila anni e lo stesso processo errato che diede spazio al Verbo del prologo di Giovanni, torna anchesso a prendersi beffa del Nuovo Cristo sceso dalla Croce, il Messia figlio di Davide nel Sacerdozio di Malchitzedek. Se non per la ribellione, però, non avrei scritto Esther 4 ed Esther 5, testi essenziali fra i testi della Correzione del Cristianesimo, che fanno parte del Libro che Stupisce del Petalo 5 del Sefer Mishnat Haim, che spiegano tutte le differenze fra i falsi equilibri che escono tramite lo Spirito del Verbo ed i veri equilibri messianici e redenzionali della Terza Redenzione Finale.

 

Ciò a livello dei Segni Completi della Correzione, spiegazioni chiare che durano nel tempo e che saranno cibo di contemplazione per gli amanti dei Segni Completi nelle generazioni future.

Tramite quello scisma si è stabilita una terribile separazione fra coloro che hanno un cuore retto, fedele, semplice, umile e sincero e fra coloro che hanno il cuore distorto, infedele, contorto, arrogante e falso. I valori positivi, intimi ed essenziali per mantenere la fede, furono separati dai cuori gelosi e pieni di odio, ingrati e zeppi di autostima, e dai cuori sporchi dentro che godono nel proiettare quella sporcizia sugli altri.

Tutte le nostre parole sulla separazione fra le vere virtù di Esther e le qualità negative di Haman, si sono stabilite nei Segni Stellari Redenzionali; in questo modo solo coloro che hanno le qualità positive di base, la fedeltà del cuore, la semplicità, lumiltà interiore ed amore e rispetto per la verità, possono avvicinarsi al Patto Nuovo Finale della Terza Redenzione Finale. Anche ciò, quindi, aveva uno scopo primario ed essenziale i cui modi di prova si sono resi manifesti tramite quella schifosissima ribellione.

 

La Transizione dalla Stella di Cristo alla Stella che Stupisce è un processo che sorprende ad ogni livello della Redenzione Finale. Ci vuole, però, lumiltà per capire la verità di ogni aspetto delle Novità Meravigliose e Stupefacenti. Dal Cielo viene dato lo Stupore del Nuovo Spirito della Terza Redenzione Finale, ma per riceverlo bisogna essere umili e non si deve mai alzare la testa credendosi qualche cosa. I tre ribelli, nati nel cuore della cristianità cattolica, essendo stati in precedenza partecipanti ai Segni Completi, con la loro ribellione si sono resi Controsegni, simboli di tre grandi categorie, purtroppo, presenti nel campo cristiano, e che non potranno meritare di far parte della Redenzione Finale.

 

Anche Gesù avvertiva profeticamente che non tutti coloro che crederanno di seguirlo saranno accettati. Ci vuole, prima di tutto, la radice del cuore amorevole delluno verso laltro. Quando parliamo di meriti dei cristiani nei secoli, non parliamo, certamente, della frequenza in Chiesa o delle preghiere cristiane tutte mescolate con lidolatria o con i culti ai santi o alla Madonna, tutti culti idolatri; né parliamo, in genere, di frati e suore nei conventi che non vivono una vita naturale, né di una buona parte di preti che, invece di dare il pane, mangiano il pane del gregge insieme a caviale, carni squisite (venerdì esclusi) e vino pregiato. E non parliamo neanche dei cristiani che hanno odiato il popolo ebraico durante i secoli.

 

Si tratta, invece, di cristiani, quasi sempre gente semplice, per i quali essere cristiani vuol dire amare il prossimo ed aiutarlo per quanto possibile. Per loro seguire Cristo significa essere buoni di cuore, non fare male a nessuno e aiutare il prossimo. La maggior parte di costoro, nei secoli, non sapeva neanche leggere i Vangeli, era gente del popolo, anche ignorante ed analfabeta, (e ciò nei secoli passati era la regola e non leccezione), per cui amare Cristo significava amare Dio, amare le altre persone e cercare di mettere in pratica tale fede. Costoro erano gli eredi del Regno dei Cieli sino al livello dato dai Segni Iniziali.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 14

Chi lo segue si riunirà con lui nella casa del Padre.

14;1 Il vostro cuore non si turbi. Credete in Dio e credete anche in me.

14;2 Nella casa del Padre mio vi sono molte mansioni; se fosse diversamente, ve lo avrei detto, perché io vado a preparare un posto per voi.

14;3 E quando sarò andato e avrò preparato il vostro posto, tornerò e vi prenderò con me, affinché dove sono io, siate anche voi.

14;4 Voi sapete dove io vado e ne conoscete la via.

 

Il vostro cuore non si turbi. Credete in Dio e credete anche in me.

Senza la stolta fede del Verbo, queste parole rientrano perfettamente nella Tradizione. La Torà dichiara, dopo il miracolo della separazione delle acque sul Mar Rosso: E credettero in Dio ed in Mosè, Suo servo.

Nella creazione non ci sono soci, ma nella Redenzione ci sono coloro che sono stati scelti da Dio per svolgere compiti redenzionali. Anche nella Redenzione di Purim il popolo ebraico credette in Dio e nel Suo servo, Mordechai lebreo.

Essendo tre gli uomini della Redenzione: Mosè, Yeshua e Haim, anche nella sua Missione Messianica, Gesù poteva dire: Credete in Dio e credete anche in me, cioè anche nella mia missione che viene da Dio.

 

Gesù sta parlando qui della fede nella sua posizione nel Regno dei Cieli quando sarà già nellaltro mondo. La fede di Gesù era grandissima, fortissima, sconvolgente. Egli, da vivo, stava parlando dei poteri che avrebbe ricevuto come Cristo nel Regno dei Cieli. I discepoli continuavano a sentir parlare dinsegnamenti del Regno dei Cieli, ma non capivano molto, quasi niente. Solo dopo, quando videro Yeshua da Risorto, iniziò in loro una comprensione maggiore del Regno dei Cieli e della posizione del Cristo-Re nel Regno dei Cieli e così iniziarono a dare importanza e forma alle parabole e a tutte le parole che avevano sentito da Gesù.

Si trattava di una fede completamente nuova rispetto al passato; NON, però, di una fede che creava una nuova teologia che deviava dal Secondo Comandamento e dal puro monoteismo di tutta la Tradizione.

 

Il Regno dei Cieli era un segreto che sarebbe stato rivelato al mondo nei tempi progressivi noti a Dio. La Missione Messianica di Yeshua era il primo grande passo storico della rivelazione del Regno dei Cieli per gli uomini e le donne del mondo.

Si tratta di una fede altissima alla quale non si arriva con la logica dellintelletto umano.

 

Tre sono gli uomini della Redenzione, tre uomini scelti da Dio Benedetto per portare le più grandi novità storiche della Redenzione di Israele e dellumanità. Tali novità rappresentano una grande nuova fede nelle opere redenzionali di Dio e nei tre uomini da Lui scelti.

Mosè, magister noster, dopo che Dio gli parlò dal Roveto Ardente, arrivando dal Sinai, andò, insieme ad Aronne, dal popolo e gli spiegò che Dio aveva parlato con Lui, lo stesso Dio che aveva scelto i Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe e che si era rivelato a loro con promesse redenzionali per il futuro e che ora aveva detto di andare dal Faraone per effettuare la liberazione degli schiavi. Era una novità storica per loro, cose nuove che non erano state prima nel mondo, Dio che parlò con Mosè da un Roveto Ardente che non si consumava e che gli ordinò di liberare gli ebrei dalla schiavitù dEgitto!

Il popolo poi vide i miracoli ed i segni di Dio, compiuti tramite Mosè ed Aronne e le dieci piaghe. E nonostante quei miracoli e segni, soltanto due persone su cinque mantennero la fede in Dio ed in Mosè Suo servo e furono salvati e redenti. Ed anche coloro che vennero salvati erano arrivati alla giusta fede voluta nei confronti di Mosè solo dopo lincredibile meraviglia dello spaccarsi delle acque del Mar Rosso e la solidificazione della terra in mezzo al mare. Solo allora: credettero in Dio ed in Mosè Suo servo.

 

In seguito, ci furono immense novità storiche, cose nuove fatte da Dio tramite Mosè Suo servo, la Rivelazione al Sinai, le prime Tavole rotte, lespiazione del popolo, la riuscita delle seconde Tavole, la Manna per 40 anni nel deserto, il Pozzo di Miriam che seguiva il popolo nel deserto, la ricezione della Torà nelle mani di Mosè ecc. Elevatissima è la fede della Sacra Torà e la Sacra Storia dei figli di Israele descritta nella Torà e meravigliose erano le Novità di Dio portate al popolo tramite Mosè. E credettero in Dio ed in Mosè Suo servo e questa non è una teologia di associazione divina, bensì laffermazione che la fede in Dio include anche la fiducia nelle persone scelte da Lui per i compiti redenzionali da Lui designati.

 

Yeshua sapeva di avere le Chiavi Messianiche per fare la missione da lui intrapresa; aveva visto e studiato molte cose nascoste nella Scuola degli Esseni. È vero, Yeshua mise la propria vita nelle sue proprie mani, uscendo dalla Scuola ed usando la Kabalà Maasit per operare guarigioni e miracoli per il popolo della terra. Daltronde, una volta deciso di intraprendere quella missione, egli capì benissimo che senza fare guarigioni e segni miracolosi tangibili, non sarebbe mai stato seguito da nessuno. I discepoli avevano visto molti segni incredibili da lui compiuti. In fondo Gesù sapeva che avrebbe dovuto arrivare a poter dire: Credete in Dio e credete in me ciò era una parte integrante ed essenziale di quella Missione Messianica.

 

Nella Terza Redenzione Finale, il Maestro Haim è costretto anche lui dai Segni Completi a mandare delle testimonianze che dichiarano che bisogna credere in Dio e credere che Dio abbia scelto lo Tzadik Haim come Goel e Giudice Unto del Regno dei Cieli. Il Segno Ba-ha-Zman (È arrivato il Tempo) è una testimonianza, e così fra i Sei Grandi Segni ci sono: il Segno delle Stelle, il Segno del Regno dei Cieli ed il Segno della Resurrezione. Il Segno più esplicito in questo senso è quello ricevuto da Giordano il 2 novembre 1985, nel secondo anno dei Segni Completi. In quel sogno, lo Tzadik Haim era dietro ad una specie di recinto che cingeva un giardino. Il Maestro Haim era fortissimo ed imponente. Giordano da una breccia nel recinto tese le braccia e tenne forte le gambe del Maestro Haim. Poi il Goel Haim annunciò Dite loro che io sono lo Tzadik che si incarna (oppure che si annuncia) tre volte.

 

Nei primi anni non ero tanto sicuro su chi fossero i tre annunciati; ero rimasto un po confuso per il fatto che Mordechai ha-Tzadik è considerato, nella Tradizione, il secondo Goel del popolo ebraico. Erano, quindi, Mosè, Mordechai e Haim? oppure Mosè, il Profeta Elia e Haim (siccome il Profeta Elia è colui che è annunciato da Dio in Malachia)? oppure Mosè, Yeshua e Haim? Mancava ancora la Chiave decisiva che però pervenne in sogno a Giuseppe, nel diciassettesimo anno dei Segni, in cui langelo Michael dichiarò: Tre sono gli uomini della Redenzione Mosè, Yeshua e Haim.

 

In effetti, il segno nella Torà: e credettero in Dio ed in Mosè suo servo si estende a Yeshua, lannunciato Messia figlio di Yosef e Cristo dei Popoli e poi al Terzo Goel Haim, il Maestro Scelto per lumanità della Terza Redenzione Finale.

Il credere in Mordechai lebreo, invece, è il Purim per il popolo ebraico.

Il Profeta Elia non è lannunciato della Terza Redenzione Finale, bensì il profetizzato annunciatore della Redenzione.

Yeshua, invece, era il particolare Messia-Ebreo Innalzato come la prua della nave agli occhi del mondo, come un miracoloso faro di luce che splende sino alle isole lontane. Proprio nella missione di Gesù, quindi, lunico strumento di aderenza al suo operato era quella della fede, il credere in Dio ed il credere che la sua missione provenisse da Dio. Cerano già profezie a sufficienza che potevano essere interpretate a favore di quella missione; cerano i segni fatti da Yeshua; ed infine cera un ingiusto giudizio di condanna a morte seguito dal segno della sua resurrezione.

 

La storia, si sa, non la possiamo rifare. Quella missione, distaccata dal popolo di Israele, entrava nella falsa teologia intorno a Yeshua rendendo il cristianesimo giustamente proibito per gli ebrei. Col Verbo di Giovanni lEvangelista, la spaccatura teologica fu completa ed ogni aspetto della missione di Gesù divenne oggetto di un culto idolatra.

Cè un fatto straordinario, però, nel Segno: Dite loro che sono lo Tzadik che si annuncia tre volte. Ho dovuto passare tutta la Correzione del Cristianesimo prima della dichiarazione dellangelo Michael, nel diciassettesimo anno: Tre sono gli uomini della Redenzione, Mosè, Yeshua e Haim. È un fatto stupefacente, dato che si tratta di una dichiarazione dello Tzadik Haim di portata storica per le generazioni che verranno.

Il fatto è che sino a quando la Correzione del Cristianesimo non fosse stata completata a sufficienza, la stessa dichiarazione dellangelo Michele non avrebbe potuto essere pronunciata. Tramite la Correzione, Gesù viene distaccato da tutta la falsa teologia cristiana in modo che la dichiarazione non si intrecci più con una falsa teologia: Tre sono gli uomini della Redenzione Mosè, Yeshua e Haim soltanto quando Yeshua è riconosciuto come un uomo scelto, non come un Dio, o un Figlio di Dio! Fino alla completezza della Correzione, non poteva scendere dal Cielo il Segno di Yeshua, il Secondo Uomo della Redenzione!

 

Ecco che mi si chiarisce meglio un altro fatto straordinario strettamente collegato con quello spiegato. Il linguaggio usato nel messaggio del Maestro, dallinizio, era da interpretare. Vi spiego: nel sogno, Giordano non sentì la parola annunciato bensì incarnato , Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte.

Tempesta di fuoco allorizzonte; dicevo, è qui insita la Correzione del Verbo di Giovanni. Non può rimanere tale linguaggio perché di per sé esso confonderebbe. Ma tradotto incarnato in ebraico mitbasser cè la radice di carne (bassar) col senso di annunciare (le-basser è un termine usato nei Profeti per le Notizie Bessorot- della Redenzione). Perciò diciamo: Dite loro che sono lo Tzadik che si annuncia tre volte.

 

Solo ora mi rendo conto, arrivato a questo livello del testo (anche se lo dicevo fin dallinizio), che il motivo delluso del termine incarnare era necessario proprio per la correzione del Verbo di Giovanni. È il Verbo che ha incarnato il tutto, è la dottrina dellIncarnazione, il Verbo di Dio che diventa Carne in Gesù, e ciò ha confuso tutto il mondo.

 

Quindi, per arrivare alla verità di: Dite loro che sono lo Tzadik annunciato tre volte ci vuole la Correzione del: Dite loro che sono lo Tzadik Incarnato Tre Volte, cioè la distruzione dello Spirito del Verbo di Giovanni. Se no, che Dio ci salvi, si farebbe con il Goel Haim ciò che si era fatto con Yeshua, che Dio ci scampi. Soltanto il totale disfacimento del Verbo di Giovanni è quello che permette la misura giusta di: Dite loro che sono lo Tzadik che si annuncia tre volte.

 

Infatti, lannuncio dellArcangelo Michael, Ministro del popolo di Israele, arrivò mentre stavo stendendo i testi di Esther 4 e poi Esther 5, tutti scritti contro il falso Verbo di Giovanni che si era incarnato nello scaltro Cristo di Zanzara di Muccania (nome in codice che richiama i culti idolatri al dio delle mosche e del vitello doro)sceso nella melma dellidolatria rinnovata. Tramite quella correzione, ratificata con tantissimi Segni nei Sogni agli Allievi, il Tribunale di Sopra ha dato il permesso affinché langelo Michael potesse scendere, per lannuncio, nel sogno a Giuseppe.

 

Ecco il testo completo del sogno di Giordano (del 2 novembre 1985) riportato nel catalogo dei sogni della casa di Redenzione.

Giordano sognò di vedere, radunati, tutti gli Allievi del Maestro Haim. Al di là di un cancello, circondato da una nuvola meravigliosa cera lui, il Moré stesso, molto più alto del normale. Giordano attraverso la cancellata gli si aggrappò ai piedi ed il Maestro guardandolo, pronunciò queste parole: Di loro che io sono lo Tzadik (Giusto) che si incarna tre volte!.

 

Comunque le parole del Goel Haim: Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte sono sottili e vanno studiate. Lo Tzadik Haim annuncia una cosa vera. Ad esempio, il fatto che la Stella di Cristo (Malchitzedek) non si chiama più la Stella di Cristo bensì la Stella che Stupisce non disfa lannuncio o la verità dellannuncio: Questa è la Stella di Cristo, venuta in virtù allumiltà. Per moltissimi motivi ci vuole quel termine: Stella di Cristo, non solo per la Correzione del Cristianesimo, ma anche di per sé stesso. Lannuncio è vero ed esso serve sebbene dora in avanti, la Stella di Cristo si chiamerà la Stella che Stupisce.

Dovremmo poter dire la stessa cosa qua, cioè che: Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte possiede la sua verità, nel senso che deve essere capito, anche dopo la Correzione dellIncarnazione creata dal Verbo di Giovanni. Per quanto mi risulta, sino ad ora, non ho mai tentato la spiegazione, eccola!

 

Si tratta di una comprensione misurata del termine incarnazione senza la minima traccia del Veleno Teologico del Verbo. Mi si crea subito un problema linguistico, anche per il fatto che lo Tzadik che si incarna tre volte è impossibile da tradurre. Ho trovato, come detto, mitbasser, ma questo termine è nuovo e comunque lassociazione con bassar carne è lontanissima. La particella mit rende il verbo riflessivo, così, ad esempio, ani mitbasser potrebbe essere reso io sono (vengo) annunciato.

(In ebraico moderno si rende il termine incarnazione con hitgalmut dalla radice golem cioè forma del corpo, di solito inteso come la forma del corpo senza indicare linteriore e, quindi, un corpo pronto a ricevere un nuovo spirito da qualcun altro. Il famoso golem costruito dal Rabbino Loew di Praga era un corpo formato di terra e, tramite la Kabalà Maasit, a lui nota, chiamò un demone dal di sotto per risiedere ed agire in quel corpo.)

 

Dobbiamo cercare un concetto che esprima la frase: Lo Spirito di Dio, che risiede nei Giusti e nei Profeti, e li innalza ad un livello tale da riempirli dello Spirito di Dio.

Nei Profeti troviamo che Dio parla in prima persona attraverso la bocca del Profeta. Sia che si tratti di uno stato di veglia del Profeta, sia che si tratti della visione profetica in sogno, non cambia la sostanza dellIncarnazione dello Spirito di Dio nel Profeta. Si dice, infatti, che quando si svegliava dal sogno profetico, il Profeta era in uno stato tremendo, che gli tremava tutto il corpo, e che doveva spogliarsi dei vestiti per riavvicinarsi al proprio corpo.

 

Addirittura con il Profeta Elia, di benedetta menzione, il suo corpo stesso si santificò ad un tale livello che lo Spirito della Santità Superiore di Dio che risiedeva nel suo corpo lo innalzò al di fuori dei confini naturali del mondo. Alla fine egli salì interamente in cielo, non avendo più un corpo che muore, bensì un corpo completamente santificato. È noto nella Tradizione che il Profeta Elia, di benedetta menzione, scende spesso nel mondo per compiere opere particolari in mezzo agli uomini senza essere riconosciuto. Egli quando scende può assumere qualsiasi forma di corpo che desidera; quel corpo viene creato al momento della discesa per lo scopo designato e quando il compito è finito, il Profeta torna di sopra ed il corpo, creato per quel frangente, scompare e non esiste più.

 

Anche gli angeli quando devono scendere nel mondo per qualche compito, acquistano nella loro discesa un corpo con tutte le parvenze umane per fare ciò che devono a livello materiale (per esempio può trattarsi di un compito in cui devono parlare con qualcuno nel mondo). I tre uomini che andarono a trovare Abramo avevano corpi umani, almeno nella forma esteriore. Allinizio Abramo, nostro padre, non capì che essi erano angeli e così prese il merito di invitarli come ospiti nella propria tenda per mangiare, bere e riposarsi. Dopo, quando dalle loro parole e dai segni intorno, Abramo capì che erano angeli mandati da Dio, egli parlò con loro come se parlasse direttamente a Dio e loro gli risposero nello Spirito di Dio, che parlava direttamente tramite loro. Ciò si può chiamare carnazione profetica.

 

Yeshua, in verità, specialmente nel Vangelo di Giovanni sta usando la Chiave della Carnazione Profetica

14;8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre e ci basta.

14;9 Gesù rispose: Da tanto tempo sono con voi, e non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio. Come dunque puoi dire: Mostraci il Padre? -

14;10 Non credi tu che io sia nel Padre ed il Padre in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che è in me compie le opere.

14;11 Non credete che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Se non altro credete per le stesse opere.

Gesù stava dicendo dello Spirito Profetico di Dio che stava parlando ed operando in lui. In verità, vi dico che quando Yeshua diceva: Mio Padre parlava dello Spirito della Saggezza Divina, uno Spirito di Dio che profetizzava in lui, quindi, lo Spirito di Dio che in Gesù era diventato una Carnazione Profetica.

Tutto ciò era distinto, comunque, dalle azioni e dalle parole dei Profeti in quanto, Yeshua stesso era nella Posizione Messianica, in cui ogni sua azione ed ogni parola facevano parte del Disegno della Redenzione di Dio. I Profeti, invece, erano messaggeri mandati da Dio per riportare le Sue parole al popolo e non erano direttamente nel Disegno Messianico e Redenzionale, sebbene portassero messaggi messianici e redenzionali per i tempi futuri.

 

Il Messianismo è una Convergenza Storica di moltissimi fattori, e per facilitare la comprensione di questi moltissimi aspetti messianici e redenzionali, giungono i Sei Segni. In breve, i moltissimi fattori della Convergenza Storica Messianica e Redenzionale includono le Stelle della Redenzione, il Regno dei Cieli, la Nuova Luce, il Segno dellAsino che spiega il Messianismo, la Tradizione Profetica e la Resurrezione. Perciò il livello della Carnazione Profetica in Yeshua era particolare ed unica.

Ad esempio, uno dei compiti profetici da compiere era quello di insegnare ai figli di Israele ad essere figli di Dio, come a loro comandato: Banim atem le-Ha-Shem Elohecha, Voi siete figli del Signore, Dio vostro e pure: Bni, bchuri, Yisrael, Mio figlio, mio primogenito, Israele.

Essendo, quindi, la Carnazione Profetica voluta per Yeshua in Prima Persona in quanto Messia, egli insegnò lamore per suo Padre in Cielo e come deve essere la fede di un figlio dIsraele ed il comportamento adatto ad un figlio di Dio. E così tutte le altre parole di Gesù in Giovanni nel rapporto Dio-figlio, Padre-figlio, Padre-Messia Profetico ecc. sono nella Chiave della Carnazione Profetica e assolutamente non nella falsa Chiave della Carnazione del Verbo-Dio diventato Carne in Gesù.

 

Nella Terza Redenzione Finale, in termini stretti messianici, lAsino riceve il Segno Benedetto è il Signore, Dio nostro, che mi ha fatto Suo Pane. Questo rappresenta la misura della Carnazione-Messianica per il Segno dellAsino che Mangia il Pane.

Lo Tzadik che si incarna tre volte, però, tratta anche di tre fasi storiche della Carnazione della Volontà di Dio nel Disegno della Redenzione, prima in Mosè, poi in Yeshua ed infine nello Tzadik Haim. Il modo in cui la Volontà di Dio si è incarnata in Mosè non è uguale al modo in cui la Volontà di Dio si è incarnata in Yeshua ed il modo in cui la Volontà di Dio si incarna nel Goel Haim che è di un terzo livello completamente diverso dagli altri due modi. Quindi, la frase è da comprendere in questo modo: Io sono lIncarnazione della Volontà di Dio che si è manifestata tre volte nella storia per la Redenzione dellumanità, la prima volta in Mosè, la seconda volta in Yeshua e la terza volta in me, Haim.

 

LIncarnazione della Volontà di Dio nel Goel Haim è nella forma della Redenzione Completa, voluta per tutti i tempi che seguiranno; essa completa la Volontà di Dio della Prima Redenzione e la Volontà di Dio nella Seconda Redenzione. La Conoscenza della Volontà di Dio viene data nei Sogni Redenzionali ed anche in Visioni Redenzionali vere. I Sogni scritti e registrati in testi diventano il Pane mangiato e portato agli altri dallAsino che Mangia il Pane per il mondo. Il risultato sarà che lIncarnazione della Volontà di Dio nello Tzadik Haim, il Goel e Giudice Unto del Regno dei Cieli, si estenderà al mondo. È ciò che proclama il Profeta Malachia: Ed il desiderio di Dio riuscirà nella sua mano.

 

Il termine Tzadik (Giusto), usato qui in riferimento al Maestro Haim, non è collegato direttamente al suo livello di Capo dei 36 Tzadikim Nascosti. Anche se è così e noi dobbiamo saperlo e capirlo, per quanto possibile, per renderci conto dellaltissimo livello di Santità in cui viveva lumile servo di Dio nel mondo, tuttavia il vero significato dellaffermazione del Maestro va oltre quellaspetto ed è di portata redenzionale. In pratica, non vuole sottolineare il suo livello (livello che non si può imitare o emulare), ma è la direzione, indicata dal Giusto Scelto, il Maestro Haim, che insegna qual è il genere di Giusto voluto da Dio per gli uomini e le donne delle generazioni della Redenzione Finale.

 

Diciamo che ci sono tre generi di Tzadik, Giusto, per il quale la Volontà di Dio Benedetto si è incarnata nella storia dellumanità tre volte, tramite Mosè, tramite Yeshua e tramite Haim.

La Volontà di Dio si è incarnata in Mosè per insegnare al popolo di Israele il genere di Giusto voluto da Dio per il popolo stesso, con una santificazione particolare e lavvicinamento stretto che esso dovette compiere in quanto Popolo Scelto, discendente diretto da Giacobbe, Isacco ed Abramo. Si tratta di un Giusto Kadosh, santo nella sua separazione da ogni genere di impurità, fisica o spirituale o concettuale: Sarete per Me un Regno di Sacerdoti ed un popolo santo ecc

 

Il Giusto che la Volontà di Dio desiderava, per così dire, nella Missione di Gesù, era un Giusto dalla fede semplice nel cuore, accompagnata dallamore e dal desiderio di fare il bene per il prossimo. Quello era il Giusto in diretta contrapposizione al falso-Giusto che, purtroppo, fu rappresentato dai Sacerdoti e dai Dottori della Legge di quei tempi. Non esiste favoritismo davanti a Dio Benedetto, non Lo si può ingannare, non cè cosa intima nel tuo cuore che Egli non conosce.

Già mezzo millennio prima, il Profeta Zaccaria dovette spiegare al popolo cosè che Dio vuole dal Suo popolo: giustizia, compassione per le vedove e gli orfani, e il procedere con modestia con Iddio. Se il popolo invece di santificarsi nei dettagli della Legge si falsò, facendo valere ciò che è secondario e scavalcando totalmente ciò che rappresenta gli scopi essenziali e primari della Torà, che si lascino i dettagli per ritornare a studiare prima i veri principi del comportamento voluti da Dio!

 

Non è necessario essere istruiti nella Torà per essere amati da Dio. È sufficiente avere un cuore buono verso gli altri e cercare di fare il bene. Gesù non diceva: Andate a studiare tanto per diventare saggi della Torà. Diceva: Abbiate un cuore amorevole luno verso laltro, e vi troverete davanti a Dio come un figlio amato da suo padre, Egli è il nostro Padre e se nel mondo un padre ama per natura suo figlio così tanto, pensate a come può essere grande ed inimmaginabile lamore del nostro Padre in Cielo per noi. Siate umili davanti a Dio e davanti agli uomini, e così sarete innalzati nel Regno dei Cieli.

 

Il Giusto voluto da Dio al tempo di Yeshua era il Giusto che vive nella sua fede. Questo principio importante ricevuto dal Profeta Habakuk, che unisce tutti i comandamenti in un solo principio il giusto vive nella sua fede, è di portata universale ed individuale nel seno del popolo di Israele. Cè una luce enorme nascosta in queste parole. Il Profeta Habakuk era ebreo, profeta nella Santità della Tradizione Profetica che deriva dalla Sacra Torà e tramandata, dal tempo del Profeta Elia, ai Profeti di Israele.

Questo principio non disfa nulla della Sacra Torà o dei Profeti o di tutti i comandamenti della Torà per cui i figli di Israele sono comandati. Ecco perché Gesù poteva parlare di una Nuova Luce e di un Nuovo Messaggio e dichiarare allo stesso tempo di non venire assolutamente per cambiare la Torà o per disfare qualcosa della Torà o dei Profeti, bensì per completare certi scopi messianici e redenzionali storici della Torà e dei Profeti. Con ciò il Nuovo Messaggio Messianico di Yeshua proponeva gli insegnamenti di base per essere un Giusto che vive nella sua fede.

 

Ma anche noi della Redenzione Finale parliamo della Terza Colonna della Tripla-Meditazione nei termini dei Dieci Comandamenti del Giusto che Vive nella sua Fede in collegamento con la Nuova Vera Kabalà del Grande Pesce Leviathan. Il fatto sta in parallelo con tutti gli scopi messianici e redenzionali dei Segni Iniziali, tutti quanti non si completano storicamente sino ai Segni Completi per merito del Goel Scelto, Haim, lo Tzadik Shalem, il Giusto Completo. Anche il livello storico del Giusto che Vive nella sua Fede si completa a tutti i livelli, per lebreo comandato nella Sacra Torà che cammina nella Sacra Tradizione di Israele, per i cristiani che entrano nel Patto Finale dei Segni Completi, per i musulmani sul Tappeto di Islam e per tutte le persone del mondo. Siamo tutti della stessa carne!

 

Il Patto Finale rappresenta la Via di Mezzo ricercata in ogni epoca, che si rivela, però, solo con la venuta del Terzo Tzadik in cui la Volontà di Dio si incarna per essere il Goel, Giudice Unto e Maestro di tutti, nelle generazioni della Redenzione Finale. (Vedi gli scritti relativi alla Saggezza Antica e Nuova, della Ricerca della Via di Mezzo della Terza Redenzione Finale, nel secondo volume dellAlbero della Vita).

 

Giacobbe, nostro padre, non era Abramo, ma aveva ricevuto leredità sacra di Abramo; Giacobbe, nostro padre, non era Isacco, ma aveva ricevuto leredità sacra di Isacco. Oltre alle due eredità sacre, Giacobbe, nostro padre, ricevette tutta la tradizione sacra collegata con la sua sacra vita. Perciò, nella Tradizione, Giacobbe, nostro padre, viene designato come Kedosh ha-Avot, il più Kadosh (santificato) fra i tre Patriarchi.

Giacobbe, nostro padre, era il più Shalem, il più Completo fra i tre Patriarchi, ma egli raggiunse la Completezza soltanto tramite la Completezza dei suoi predecessori, che fu da lui ereditata. La Completezza dello Tzadik Shalem, il Maestro Haim, ha già ereditato la completezza della Prima Redenzione e la completezza della Seconda Redenzione, oltre alla completezza della tradizione del Profeta Elia, di benedetta menzione, e di Mordechai il Giusto, primo Capo dei 36 Giusti Nascosti, ed in più, lumile Tzadik Haim ha raggiunto lincredibile Completezza collegata ai suoi sacri lavori, davanti a Dio, tutti i giorni e tutte le notti della sua vita.

 

Il Maestro Haim dice: Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte (nella storia). Come spiegato, il Maestro Haim incarna la Completezza della Volontà di Dio per il mondo della Terza Redenzione Finale; tutto il passato arriva al presente nella sua forma finale del Giusto, voluto da Dio, che vive nella sua fede.

 

Giov,14;2 Nella casa del Padre mio vi sono molte mansioni; se fosse diversamente, ve lo avrei detto, perché io vado a preparare un posto per voi.

14;3 E quando sarò andato e avrò preparato il vostro posto, tornerò e vi prenderò con me, affinché dove sono io, siate anche voi.

14;4 Voi sapete dove io vada e ne conoscete la via.

14;5 Tommaso gli disse: Signore, noi non sappiamo dove tu vada; come possiamo conoscerne la via?.

14;6 Gesù gli rispose: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio.

 

Nel Regno dei Cieli ci sono molte dimore, non si tratta di una stanza, bensì di un Palazzo con tantissime stanze. Yeshua dice che lui sta per salire in quel Regno per preparare le stanze per coloro che camminano nella fede insegnata da lui, in quanto Messia. Egli accenna ad una nuova morte per coloro che nella vita hanno camminato nella fede messianica portata da lui; chiama ciò con un tornare a prendervi, cioè Yeshua, dal Regno dei Cieli, interverrà a favore del defunto in modo che possa essere fra i suoi nel Regno dei Cieli.

La sicurezza con cui Yeshua parla del Regno dei Cieli è davvero stupefacente. Possiamo intravedere da ciò limmensità del segreto del regno dei cieli severamente e gelosamente custodito nella Scuola degli Esseni, rivelato soltanto a chi era votato alla scuola a vita e giurato con un giuramento severissimo, a costo della pena di morte, dal Cielo, nel caso di infrazione.

 

Il nome generico: Segreto, tramandato dal Maestro della Giustizia è Il Segreto del Regno dei Cieli. Yeshua, verso la fine dei tre anni passati presso gli Esseni, essendo già votato a vita alla Scuola e avendo già giurato e ricevuto alcuni segreti della Kabalà Maasit, entrò nel Segreto del Regno dei Cieli col permesso del suo Maestro alla Scuola, Rav Perahyà.

Yeshua non nacque sapendo qualcosa del Regno dei Cieli; egli studiò questa conoscenza nascosta nella Scuola degli Esseni.

 

Nel Segreto del Regno dei Cieli cerano i Segni Messianici e Redenzionali, la Tradizione Segreta del Profeta Elia, di benedetta menzione, della Riconciliazione. Il segreto nascosto nei Sei Puntini del Va-Yishakehu (lo baciò) che fu dato da Dio al Profeta Elia. Il Profeta Elia tenne questo segreto nel Regno dei Cieli ed il Capo dei 36 Giusti Nascosti, in ogni generazione, dal mondo, partecipò a quella conoscenza segreta.

Il Maestro di Giustizia, Capo dei 36 Giusti Nascosti nella sua generazione, circa cento anni prima di Yeshua, visto che i comportamenti di chi avrebbe dovuto dirigere il popolo nella fede erano così bassi e disdicevoli da preludere ad un crollo devastante, fondò una Scuola, un luogo alternativo al Tempio dove si praticasse con rigore la santità dovuta e decise di rivelare, nel contesto di quella stessa Scuola Segreta, il Segreto del Regno dei Cieli. Basato sui Segni Messianici del Segreto del Regno dei Cieli. Il Maestro di Giustizia stabilì un complesso, ma preciso ordine messianico come struttura di base nella Scuola. Poi egli insegnò i Segni Redenzionali del Segreto del Regno dei Cieli, cioè i segreti delle Stelle Redenzionali, i segreti del Regno dei Cieli ed i segreti della Resurrezione. Inoltre il Maestro di Giustizia rivelò alcuni segreti dalla Tradizione Antica della Kabalà Maasit, con la possibilità di operare i cosiddetti miracoli.

Gesù era stato testimone di molti segni miracolosi e conobbe molte cose nascoste appartenenti al Regno dei Cieli. Quando Yeshua lasciò la Scuola prese con sé i Segni e la Conoscenza ricevuta. Essi corrispondono con i Segni della Redenzione Finale, solo che allora la posizione storica di quella Missione di Yeshua dava i Segni Iniziali mentre per la Terza Redenzione Finale arrivano i Segni Completi. Solo alla fine, quindi, si può spiegare tutto questo. Gesù stesso non avrebbe potuto parlare di Tre Segni Messianici e di Tre Segni Redenzionali.

 

Il numero degli anni di Yeshua, trentatré, al momento della sua atroce crocifissione è anchesso, unallusione, nella Chiave dei Segni. In Yeshua i tre Segni della Missione Messianica: la Nuova Luce del Nuovo Messaggio, la Missione Messianica ed il Regno dei Cieli che scende sulla terra ed i tre Segni Redenzionali, le Stelle, il Regno dei Cieli e la Resurrezione, erano tutti su di lui. Ne uscirono tutte le contraddizioni che si concentrarono appesantendo lui e tutta la sua missione.

Gesù era il Secondo Uomo della Redenzione, ma non era propriamente il Goel, il Redentore, era il Messia dei Segni Iniziali. Propriamente, non cera il Goel ancora, ma se ci fosse stato, Gesù avrebbe dovuto fargli da Asino. Tutti i Segni Messianici, nella Terza Redenzione Finale, si collegano con lAsino che Mangia il Pane, ma non per lAsino stesso bensì a favore della Redenzione portata dal Goel Haim. Non si tratta, poi, di una sola persona, ma di tutti coloro che partecipano al Segno dellAsino.

 

Ecco perché tutti i titoli messianici che scendono sullAsino non creano un Asino-Messia nel senso del Messianismo di Yeshua o nel senso del Messia figlio di Davide della Tradizione, bensì: Ah, allora, tu sei lAsino, Messia figlio di Davide.

Tramite i molti titoli dei Segni Messianici (sia i Segni Messianici di Yosef sia i Segni Messianici di Davide, specialmente i Segni su di me nei primi dodici anni dei Segni Cristiani), lAsino vede tutti i molteplici Segni Messianici che erano su Gesù nella sua missione. Ciò dà allAsino la capacità di spiegare quei Segni nei modi diretti in cui erano su di Yeshua. Senza il tramite dellAsino, quei Segni Messianici Iniziali portavano a mettere su Yeshua la totale personalizzazione dei Segni Messianici e Redenzionali stessi.

 

Così doveva essere: Gesù fu scelto per quella Missione Messianica e Redenzionale ed il Messia di quel tempo dovette essere innalzato sino ai cieli agli occhi di tutti i popoli. Non era il Gesù-Asino, il portatore dei Segni, bensì Gesù in persona totalmente immedesimato in quei Segni. Le contraddizioni derivano dal fatto che tutta quella forma del Messia Innalzato agli occhi dei popoli, non rappresenta la forma equilibrata voluta per i tempi della Redenzione Finale.

Quel genere di Innalzamento Messianico dà il via esso stesso a delle esagerazioni che diventano un grosso inciampo per i popoli, mille volte di più quando la Nuova Forma Messianica viene distaccata dalla Tradizione di Israele, senza la protezione del Secondo Comandamento.

 

La grandezza di Gesù, però, stava proprio nel fatto che tutti quanti i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali si incarnassero in lui e lui si fosse totalmente immedesimato in essi sino a diventare dentro e fuori, una sola cosa, per questo mondo e per il mondo del Regno dei Cieli, il Secondo Uomo della Redenzione. Gesù era molto amato da Dio, altrimenti non avrebbe ricevuto tale merito. Le contraddizioni, quindi, non derivano da Yeshua bensì dal tempo ancora immaturo: il tempo del Matrimonio Concepito prima del tempo del Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la Terra. I Segni Iniziali contenevano tutto, ma in germe, come la semente che contiene in sé tutta la pianta, ma in modo embrionale, concentrato e senza forma. Dal seme stesso non si può capire come sarà la pianta e che forma avrà o che frutti darà, non avendola mai vista prima.

Gesù, quindi, non era il Goel Finale, ma era il Goel dei Segni Iniziali e Gesù non era il Messia Finale, nella forma Asinaria voluta per la Terza Redenzione Finale, ma era il Messia dei Segni Iniziali. La Missione di Yeshua, quindi, è storica, valida per tutti i tempi, ed unica nella sua forma, una forma che non tornerà mai più. Quella Missione Messianica esaurisce i suoi scopi storici quando il mondo arriva al tempo del Goel Finale e si aprono per il mondo, nel suo merito, i Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

 

Giov. 14;6 Gesù gli rispose: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio.

Si capisce perché un ebreo, tanto di più un ebreo conoscitore della Torà, non può condividere una frase del genere. Tale forma Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio è davvero inusuale. Mosè, magister noster, non ha mai parlato così. Lo scelto Tzadik Haim, Goel e Giudice Unto del Regno dei Cieli non avrebbe mai detto una cosa del genere.

Tutto questo perché il cristiano legge: Gesù è la via, Gesù è la verità e Gesù è la vita. Solo tramite Gesù si arriva a Dio.

 

E gli ebrei? E i Musulmani? E tutti coloro che non sanno nemmeno chi è Gesù?

Se vai troppo in su, tiri tutto il resto giù!

La Sacra Torà, data da Dio sul Sinai ad Israele, tramite Mosè, è la Via, la Verità e la Vita.

I Segni Completi del Patto Nuovo Finale, grazie allo scelto Goel Haim, portano la Nuova Via della Vita, la Verità e la Vita Eterna collegata col Segno Finale della Resurrezione dello Tzadik Haim. Comunque, Gesù disse che tutta la Torà ed i Profeti rappresentano la Verità e che neanche uno iota di essi sarebbe cambiato. Gesù disse anche che bisognava aspettare il figlio dellUomo, il che è un annuncio, un po velato, della venuta del Goel Finale per la Redenzione Finale.

 

In un senso storico - redenzionale possiamo intravedere tre fasi storiche:

       La Torà è la Via.

       La Missione - Messianica di Gesù era vera ed insegnava la Verità delle Virtù del Cuore.

       Il Patto Finale, nel merito dello Tzadik Haim, porta alla fase storica finale della Vita Eterna.

 

È anche vero che Yeshua era il secondo Uomo della Redenzione; perciò anche gli ebrei della Torà dovranno alla fine riconoscere la missione di Gesù e così anche i musulmani e poi tutti gli altri. In genere, il mondo, nel riconoscere il Goel Haim, riconoscerà anche la missione di Gesù, e riconoscerà il Rassul (Profeta, in arabo) per i popoli islamici, oltre alla Torà e alla Tradizione di Israele. Con la Tripla - Meditazione possiamo parlare della Via del Cuore Profetico (la Torà e la Tradizione), la Verità del Cuore della Rosa (le Virtù), ed il Nuovo Cuore della Vita collegato con la vera Nuova Tradizione del Grande Pesce Leviathan.

 

Il Maestro Haim è il Giusto che si incarna tre volte nella storia. Perciò tutta la Torà e la Tradizione, e tutta la vera Tradizione dei Segni Iniziali, si incarnano nella Missione del Goel Finale, Haim, che porta la vera Vita, voluta dalla Torà e che porta lumanità alla verità del cuore e che completa la storia della Vita Eterna nei Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

Leggendo la frase riportata qui da Giovanni si potrebbe capire che lAriete Sacrificato al Posto di Isacco, è lunico mezzo per arrivare a Dio. Non sono, quindi, così importanti Abramo, Isacco e Giacobbe quanto lAriete. Ciò sarebbe una grossa falsificazione della verità. I meriti di Abramo, Isacco e Giacobbe sono i perni di tutta la storia della Redenzione dallinizio alla fine. È vero, invece, che senza quellAriete, il sacrificio di Isacco non sarebbe stato completo. Anche se Isacco fu, comunque, santificato sullaltare e qualche goccia di sangue uscì dal suo collo (come assicuratomi dallo Tzadik Haim), per giustificare il nome di sacrificio, ci voleva quellariete per completare limmolazione. Non invano lAriete fu creato appena prima dello Shabbat della Creazione, perché senza di esso sarebbe mancata la completezza del Sacrificio di Isacco e tutta la storia non avrebbe avuto seguito. In quel senso, la Redenzione del mondo per merito di Abramo, Isacco e Giacobbe non si sarebbe compiuta, storicamente, se non con il sacrificio dellAriete.

 

14;7 Se voi mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche il Padre mio; e certo voi lo conoscete e lavete veduto.

14;8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre e ci basta.

14;9 Gesù rispose: Da tanto tempo sono con voi, e non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio. Come dunque puoi dire: Mostraci il Padre?

14;10 Non credi tu che io sia nel Padre ed il Padre in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che è in me compie le opere.

14;11 Non credete che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Se non altro credete per le stesse opere.

 

Il fuorviante Verbo di Giovanni gioca i suoi brutti scherzi in tutto il genere di discorsi sul Padre e figlio. E la stupidità millenaria fa la sua. Vipere di conoscenza errata ed idolatra. Forse che Gesù diceva: Guarda me, io sono Dio? Gli stessi discepoli lo avrebbero lapidato se avesse detto così! Forse Gesù non lha detto? Forse Giovanni lha inventato? O forse sono interpolazioni post-Giovanni? Mettete la mente a posto; è possibile che Gesù abbia detto: Non è vero che non si può vedere Dio, basta guardare me!?

 

Semplice dice Giovanni o chi per lui: il Verbo è Dio; il Verbo è diventato carne in Gesù e perciò Gesù è Dio!. O cristiani, trave nellocchio, è molto più densa la vostra crosta che non la cervice dura degli ebrei. Comunque, ora, grazie a Dio, è finito tutto, è arrivato il tempo, uscite dalla Pelle del Serpente, dalla Parola Deificante che falsifica le intenzioni delle parole e mette in contraddizione una parola con laltra.

Forse Gesù si è inciampato, non avendo i mezzi linguistici per spiegarsi? Di fatto ciò che non si trova è il contrappeso. Gesù non avverte: State attenti, Dio è Uno e non cè altro Dio allinfuori di Lui; e perciò non confondete le mie parole. Io sono carne e ossa come tutti quanti. Vi sto parlando, invece, di come si manifesta la volontà di Dio in questa mia missione messianica. Io vi sto insegnando come immedesimarvi con la volontà di Dio, nostro Padre nei Cieli.

 

Desumiamo che Giovanni lEvangelista, presumibilmente il discepolo più amato da Yeshua, abbia reso dottrina una confusione già esistente nel contesto dei discorsi sentiti da Gesù. Non, cioè, che Giovanni avesse sentito cose chiare ed invece della chiarezza avesse promosso una dottrina confusa. Lo stesso discorso qui riportato dimostra che i discepoli non capivano bene, o per niente, il discorso di Gesù. E la loro incomprensione è stata, purtroppo, il destino di tutti i cristiani nei secoli. Giovanni non fece altro che formalizzare la confusione in una dottrina errata che crea ancora più confusione.

 

Ma perché? Se rintracciamo la confusione nelle stesse parole di Yeshua, non è per incolparlo. Yeshua non volle certamente confondere i discepoli, ma illuminarli con una comprensione nuova. Egli non nascose cose chiare ai discepoli per dare loro concetti confusi. Ciò sarebbe stato un atto di odio e non di amore. Gesù, invece, amava i suoi discepoli e lo dichiara apertamente.

Il problema è che la storia messianica non si spiega nel modo giusto, e non si chiarisce, sino a quando non scende lAsino Completo della Terza Redenzione Finale e Mangia i Segni Completi per il mondo. Il povero, ma ricchissimo Yeshua si sedette nella Purissima Solitudine - Messianica della Storia dei Segni Iniziali.

 

Tutti i Segni Messianici e Redenzionali erano racchiusi nelle capsule minuscole ed embrionali dei Segni Iniziali. Tutti i punti di riferimento erano relegati ad una ulteriore chiarificazione nel tempo. Neanche della propria storia parlò Yeshua, né della sua nascita, né della sua fanciullezza, né della Scuola degli Esseni, né del Maestro di Giustizia. Yeshua non spiegò da dove egli aveva ricevuto i Segni e non rivelò che aveva ricevuto il potere del segreto della Kabalà Maasit in quella Scuola. Ma Yeshua non poté neanche dire che Dio lo aveva chiamato e comandato di fare quella missione. I termini di quella missione non permettevano tale linearità. Quel momento storico stesso era nel culmine della Contraddizione fra lo stato peccaminoso di Israele e fra ciò che avrebbe dovuto essere lIsraele Illuminato nel suo Dio, esempio della Via, della Verità e della Vita per la salvezza dei popoli del mondo. In tale stato di Contraddizione non cera merito per dare il via ad un comando diretto da Dio: Ho scelto te e ti comando di fare la missione messianica in terra davanti ai figli dIsraele.

 

Yeshua, per fare quella missione, dovette prendere i Segni della Scuola ed il segreto della Kabalà Maasit andando direttamente contro un voto e contro un giuramento; altro che comando diretto da Dio! Inoltre: Io sono il primo e Io sono lultimo ed allinfuori di me non cè altro Dio, cioè la Correzione del Cristianesimo, nella Seconda Redenzione, fu già prevista dalla Misericordia di Dio.

Sia pure analizzati in ogni direzione e sotto ogni aspetto, i Segni Iniziali non davano chiarezza!

Gesù cercava di rendere in parole una descrizione della manifestazione della volontà di Dio nella sua missione messianica. Chiamava Padre la volontà di Dio. Il figlio era il recipiente della volontà di Dio. Gesù parlava della manifestazione della volontà di Dio in lui; Gesù non avrebbe potuto non parlare di ciò, altrimenti, se lui non avesse espresso la volontà di Dio, perché seguirlo?

 

Gesù non poteva dire: Io sono un profeta e Dio mi ha mandato per dire a voi le Sue parole. Non era così. Il Profeta riporta le parole di Dio e la sua missione è quella di riferire al popolo tali parole. Il Profeta, però, non è rappresentativo delle profezie ricevute e non è neanche un maestro delle profezie ricevute, il suo mandato, cioè non dice: Vai ed insegna al popolo i significati delle profezie ricevute , ma: Vai dal popolo a dire che Dio ha mandato queste parole. Il Profeta poteva dire: Ecco le parole di Dio. Di più non mi chiedete. Ecco perché i Saggi, di benedetta memoria, sostengono che: I Saggi della Torà sono anche di più dei Profeti.

In alcuni casi, Dio disse al Profeta di fare un segno di persona, per essere rappresentativo della profezia ricevuta.

 

Questo è già più vicino al modo in cui la volontà di Dio può manifestarsi nascostamente e profeticamente in unazione simbolica concreta, oppure con un segno fatto. Ma anche in quei casi rari, per la maggiore parte, anche il segno stesso fu parte della visione profetica e non davvero così: Osea non fu veramente comandato da Dio di giacere con una prostituta, se non nella visione profetica stessa! E tutto laccaduto nel libro di Giona, come confermato dallo Tzadik Haim, fu nella visione profetica e non nella realtà del mondo!

Il ruolo messianico, invece, è tutto un Segno. Il modo in cui la volontà di Dio si manifesta tramite i Segni Messianici è che essa simmedesima, per così dire, nella carne del Messia, in modo che tutte le sue parole e le sue azioni rappresentino Segni voluti da Dio. Ecco perché nei Segni dellAsino che Mangia il Pane, ogni parola ed ogni Segno fatto dallAsino e poi dagli Asini, rappresentano il Pane di Dio, come nella benedizione ricevuta da me in Israele nel 1990: Benedetto sei Tu, Signore Dio nostro, che mi hai fatto Tuo Pane.

 

Del pane non si scarta nulla, si mangia tutto. Gesù non aveva i mezzi linguistici per dire: Io sono il Pane della Volontà di Dio venuto per insegnarvi ad essere figli del Signore, vostro Dio.

Soprattutto, Gesù non poteva dire: Hi-haw mentre quellasinella citata dai Vangeli non era in grado di ragliare in parole. Ma Gesù non poteva dire neanche: Io sono il Goel e non poteva dire: Io sono il Messia. Le forme dei Segni Iniziali non distinguevano fra Goel e Messia, rispecchiando ancora la stessa confusione della Tradizione. La storia non raggiungeva ancora la forma completa della distinzione fra Goel e Messia. Il concetto di Messia, con lAsino che Mangia il Pane, si estende agli Asini che Mangiano il Pane e non è, quindi, relativo ad una persona sola, come indica lo stesso verso: Su un asino e su un asino-giovane, figli di asinelle.

Il messianismo dellAsino che Mangia il Pane viene per insegnare come essere Asini del Goel Haim. Il messianismo di Gesù insegnava come essere figli di Dio. LAsino, proprio per insegnare come essere Asini del Goel si dichiara Asino. Gesù, per insegnare come essere figli di Dio, si dichiarava figlio di Dio.

 

In ogni caso la Via, la Verità e la Vita della Torà, la Via, la Verità e la Vita iniziate nei Segni Iniziali nella Missione di Yeshua, si completano soltanto nei Segni Finali del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale, per merito del Goel Haim.

 

Giov. 14;12 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me, farà anchegli le opere che faccio io, anzi ne farà anche di maggiori, perché io vado al Padre;

14;13 e ciò che domanderete al Padre in mio nome io lo farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14;14 Se mi domanderete qualche cosa in mio nome, io la farò.

14;15 Se mi amate, osservate i miei comandamenti;

14;16 ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga in eterno con voi,

14;17 lo Spirito cioè di verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede né lo conosce; ma voi lo conoscerete, perché dimorerà in voi e sarà in voi.

 

14;12 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me, farà anchegli le opere che faccio io, anzi ne farà anche di maggiori, perché io vado al Padre;

Bello questo verso. Mi domando come si spiegano i cristiani tradizionali che i discepoli, e poi sintende, i discepoli dei discepoli, avrebbero compiuto opere ancora più grandi o più importanti del Dio - Gesù?

 

14;13 e ciò che domanderete al Padre in mio nome io lo farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14;14 Se mi domanderete qualche cosa in mio nome, io la farò.

Gesù non disse: Chiamatemi Dio, figlio-Dio di mio Dio-Padre!. Se avesse detto così sarebbe stato giustamente incolpato di idolatria. Non è Gesù che intendeva una cosa del genere, bensì il Verbo-Deificatore di Giovanni che si rallegra con frasi del genere, distorcendo tutto in un nodo Dio-Verbo-Carne-Gesù.

Gesù non era un bambino capriccioso o il propugnatore di una nuova dottrina di fede in contrasto col Secondo Comandamento. La questione qui è diversa. Yeshua sta parlando di una cosa altissima: del Regno dei Cieli e della posizione particolare del ruolo messianico e redenzionale che egli stesso avrebbe avuto in tale Regno. Gesù si circondò di discepoli ed insegnò loro delle cose che avrebbero dovuto sapere dopo e che non avrebbero potuto risolvere, da soli, dopo. Il problema era: in che modo i discepoli e i seguaci avrebbero potuto atteggiarsi nei suoi confronti, quando egli sarebbe stato nel Regno dei Cieli? Non era un problema piccolo, ma Gesù si considerava il loro maestro, non il loro Dio.

Anche in questo caso, comunque, si vede che Yeshua non poteva spiegarsi meglio. Cioè quel tempo non gli dava la possibilità di spiegare certi concetti, in modo da evitare la confusione. Lessenza di ciò che voleva dire Yeshua qui era che nella preghiera a Dio, nel menzionare il suo merito, in quanto sacrificio messianico, egli avrebbe avuto il potere di rispondere e di aiutare, se la persona era sincera e praticava lamore verso gli altri, come dal comandamento di Gesù.

 

Mosè, magister noster, non avrebbe potuto dire così perché il tempo stesso dellinizio del Regno dei Cieli sarebbe giunto con i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali. Mosè ha lasciato ai figli di Israele la Torà ed in essa il merito di Mosè è stabilito per tutti i tempi.

La misura giusta arriva per il tempo della Redenzione Finale. Noi abbiamo il permesso di menzionare il merito del Goel Haim, Giudice Unto del Regno dei Cieli. MA NON SI PREGA IL MAESTRO HAIM. È sufficiente parlare dei suoi meriti e di riconoscere la volontà di Dio nellaver scelto lo Tzadik Haim come Goel della Terza Redenzione Finale, una posizione che continuerà per tutte le generazioni che verranno. Il Maestro Haim risponde, se vuole, a coloro che, con fede, riconoscono la Redenzione Finale, ciò in molti modi, secondo ciò che vede lo Tzadik Haim dal Regno dei Cieli.

 

Egli è il nostro Maestro. Perciò è possibile fare domande al Maestro Haim, come un allievo farebbe al suo maestro da vivo. Ciò si può fare ora nel contesto del Segno dellAsino che Mangia il Pane e si deve avere il permesso e si deve sapere come fare la domanda. Ciò non è una preghiera bensì una richiesta da allievo a maestro, solo che il Maestro si trova nel Regno dei Cieli. In genere la risposta giunge sotto forma di sogno e, spesso, ci vuole un Asino che abbia già esperienza di sogni redenzionali per spiegarlo.

 

Questo meraviglioso aspetto del Maestro nel Regno dei Cieli risponde al Pele Yoetz (Consigliere Meraviglioso) della profezia in Isaia. Consigliere significa persona a cui si possono chiedere consigli ed avere risposte giuste e meravigliose così come dal Maestro Haim dal Regno dei Cieli.

 

14;16 ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga in eterno con voi,

Gesù dal Regno dei Cieli potrà pregare Dio. Se Gesù fosse Dio perché dovrebbe pregare Dio?

Verbo fasullo, falsificatore della storia della redenzione!

La parola Paraclito (dal greco paràklētos = intercessore) si evita di tradurre perché pare più precisa del generico intercessore. Anche nel testo in ebraico che ho, si mantiene Praclit. Bisogna, quindi, determinare il significato dal contesto. Anche il greco dice: Kai allon paracleton dosei umin ed un altro paraclito Egli vi darà. Se si dice un altro si pensa che già cè stato un paraclito, ma dopo, dal Regno dei Cieli chiederò a Dio di mandarvi un paraclito che rimarrà per sempre.

 

Secondo me si tratta di un angelo che agisce in nome di colui che presiede il Regno dei Cieli. Non si è voluto usare la parola angelo perché in genere gli angeli sono mandati di Dio per uno scopo. Anche qui, comunque, Yeshua dice che chiederà a Dio di mandare il paraclito a colui che glielo richiederà. Non è, però, un angelo nel senso più comune, ma un angelo mandato da Dio in stretto rapporto con Gesù come Cristo del Regno dei Cieli.

Il senso di un altro Paraclito è un po difficile e credo che sia stato un punto cardine nella diatriba fra la Chiesa Ortodossa ed il Cattolicesimo. Si trattava, forse, di un Paraclito già con Gesù o su Gesù quando egli era con i discepoli? Cera chi opinava che Gesù stesso era un Paraclito, quel Paraclito che non poté rimanere con loro. Da ciò nacque lopinione che Gesù stesso, corpo e tutto, non fosse veramente un uomo nella carne, mentre la sua forma era il suo Paraclito angelico e non veramente materiale, cioè lillusione di un corpo con la forma umana.

 

La Chiesa Occidentale rigettò tale teologia, dicendo che così si toglieva a Gesù il merito della sofferenza che egli dovette subire da uomo. Ed il fatto di essere Dio fu spiegato con unaltra formula teologica, la transustanziazione (la presenza reale del Cristo nelleucarestia attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e del sangue, in virtù delle parole pronunciate dal sacerdote durante la messa).

A noi, comunque, non interessa né questa né laltra teologia. Il povero Messia era un uomo di carne e ossa, non Dio e non Figlio di Dio in senso teologico. Qual è quindi lintenzione di Gesù qui in Giovanni?

Di sicuro è una questione spirituale, un genere di angelo particolare che prende la forma del Maestro del Regno dei Cieli. Esso è un angelo che può essere mandato a colui che merita e gli rimane appresso sempre. Il discepolo pensa al suo maestro e nella sua mente sente la forma del maestro vicino a lui. Ciò perché il paraclito è un angelo che prende la forma del maestro ed agisce come agirebbe il maestro ecc.

Si capisce perché il cristianesimo dopo Giovanni non tradusse Paraclito preferendo la non - chiarezza ad un termine che si sarebbe associato con altre cose, come angelo. Il Paraclito come termine è sui generis da interpretare dal contesto qui in Giovanni.

 

Noi nel Patto Nuovo Finale non adottiamo il termine Paraclito. Parliamo, invece, di Angeli della Redenzione Finale. Per motivo della modestia del linguaggio amata dal Goel Haim non diciamo: Angeli della Redenzione Finale mandati dal Goel Haim, ma il senso è quello.

Una persona che merita di vedere il Goel Haim, in sogno, riceve un angelo della Redenzione Finale; langelo avrà la forma del Maestro Haim come visto nel sogno. Langelo rimane poi vicino alla persona. Più la persona ricorda attivamente quel sogno, più potrà percepire langelo mandato dal Goel Haim che gli sta appresso.

 

14;17 lo Spirito cioè di verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede né lo conosce; ma voi lo conoscerete, perché dimorerà in voi e sarà in voi.

Gesù spiega cosè il paraclito, uno spirito di verità collegato col Regno dei Cieli, uno spirito invisibile agli occhi del mondo. Perciò il mondo, che non ha ricevuto il Regno dei Cieli, non lo conosce, ed essendo invisibile non lo vede. Voi, però, dice Yeshua ai discepoli: siccome avete conosciuto me ed avete ricevuto questo segreto del ruolo messianico nel Regno dei Cieli che vi sto dicendo, riceverete personalmente, dopo la mia ascesa, tale spirito molto particolare, il paraclito.

Guardate bene lincredibile elevazione del contenuto di questo discorso. Il Verbo, invece, che deifica Gesù, distrugge la vera portata della questione e ne distorce il contenuto.

La posizione messianica e redenzionale di Yeshua, però, era vera.

 

La falsa teologia impostata su Gesù, perciò, non poteva che risultare in uno spirito (paraclito) falsificato. Per intenderci, lo spirito di Gesù, ricevuto dai cristiani di ogni genere di Chiesa da allora, non era uno spirito di verità perché falsificato dalla teologia in cui era avvolto.

Non si tratta semplicemente di uno spirito falso bensì di uno spirito in essenza veritiero, ma falsificato da vestiti idolatri. Come tutta la missione di Yeshua, comunque, il Cristianesimo fu la Trappola Storica per lumanità, le Corna dellAriete intrappolate nella confusione teologica della storia, sino alla Redenzione Finale!

Gesù, però, era vero, il suo sacrificio era vero, il messianismo dei Segni Iniziali era vero ed anche il Regno dei Cieli e la posizione di Yeshua nel Regno dei Cieli sino alla Redenzione Finale era vera.

Si tratta, però, di un Regno dei Cieli incompleto e mancante, falsificato anche questo nel contesto idolatra di Gesù Deificato dal Verbo.

 

Dal Cielo, comunque, fu permesso il tutto, sino al tempo della Redenzione Completa. Perché?

Cerco di formulare i motivi principali:

1) lelemento di verità proveniente dallessenza dello spirito di Gesù che richiedeva amore luno per laltro, compassione, misericordia e carità verso i poveri, gli ammalati, gli sfortunati, le vedove e gli orfani.

2) Gesù richiedeva umiltà e rigettava ogni forma di arroganza. Non bisogna giudicare la questione guardando buona parte dei preti cristiani di ogni generazione. In genere essi erano arroganti e falsi, non paraclitici bensì parassitici. E furono sempre loro ad incitare lodio verso gli ebrei in tutte le generazioni del cristianesimo. Ma anche i preti più incalliti nella falsità dovevano citare e tramandare le parole di Gesù riportate nei Vangeli ed è quindi il cristianesimo del popolano che conta veramente, il cristianesimo della brava gente. Essa riceveva, nella sua fede in Gesù, nonostante lerrore del Figlio di Dio, preso alla lettera, uno Spirito Buono Cristiano di bontà e di carità.

3) il Cristianesimo di per sé rappresentava unimmensa elevazione rispetto alle religioni pagane che venivano spostate dalla nuova fede cristiana.

4) le Pecore Smarrite della Casa di Israele erano destinate ad essere custodite nel contesto del Cristianesimo sino al Patto Finale della Terza Redenzione Finale.

5) nel Disegno di Dio, il nodo di separazione avvenuto tramite la missione di Yeshua, era destinato ad essere il nodo di collegamento fra il popolo di Israele e gli altri popoli diventati Cristiani nei secoli e che, eventualmente, potranno diventare Figli di Malchitzedek nella Redenzione Finale.

 

Dopo la Quarta Generazione Finale in cui ci troviamo, il Libro dello Zohar sarà già stato bruciato e tagliato fuori dall'Ebraismo Ufficiale ed il movimento di Habad non esisterà più. Quando Israele capirà il peccato della dottrina di Emanazione dello Zohar, diventerà una mitzvà bruciare quel libro, specialmente a Lag BaOmer. La distruzione dello Zohar (che è la sorgente più forte di idolatria che esista, sia per la sofisticazione della dottrina dellEmanazione, sia per lintreccio terribile tra Torà e falsa teologia!) e tutto ciò che è collegato ad essa sarà fonte di merito! Ecco perché, profeticamente, si ebbe a che fare con idoli anche dopo la partenza da Labano! (Genesi 31;30-35). Così come si ha a che fare, oggi, con una dottrina idolatra anche dopo il ritorno a Sion.

 

Dopo la purificazione di tale idolatria, ci sarà il Riconoscimento da parte del Popolo Ebraico di tutta la verità della Terza Redenzione Finale nel merito del Goel Haim. Tutti parleranno dei Sei Grandi Segni Completi della Terza Redenzione Finale. Forse nello stesso tempo del crollo della dottrina dellEmanazione in campo ebraico, nel campo cristiano ci sarà il crollo del Verbo Giovanneo. Un Segno dice che nel 2021 o 2022 il Vaticano avrà le sue radici completamente tagliate. Il Vaticano rappresenta la sorgente più potente del cristianesimo e perciò la caduta del Vaticano rappresenta la caduta del cristianesimo in generale.

 

Il crollo della dottrina dellEmanazione e della dottrina del Verbo rappresenta la purificazione del Vitello dOro della Storia. Tale crollo è necessario perché la vera fede della Redenzione Finale si radichi nel mondo, nel cuore delle popolazioni della terra. Quando le false dottrine della fede crolleranno, la vera fede si rivelerà sempre di più e, con la vera fede, la buona volontà delle persone si manifesterà dappertutto.

Con il crollo dellEmanazione risorgerà, presso gli ebrei, la saggezza della Sacra Torà ed alla luce di tale saggezza essi riconosceranno il Patto Finale della Terza Redenzione Finale. Già dopo il 2042 si inizierà a pensare alla costruzione del Terzo Tempio di Sette Piani, Tredici Altari di Preghiera e Tappeto dellIslam. Con il crollo del Verbo, milioni di cristiani troveranno tutte le risposte alle loro domande nel Patto Nuovo Finale e diventeranno figli di Malchitzedek.

 

Già molto prima di tali crolli ci sarà pace fra Israele ed i Palestinesi e fra Israele e paesi arabi. Al tempo di quei crolli il mondo musulmano prenderà conoscenza del Patto Finale. I Musulmani veri e umili apprezzeranno il posto importantissimo del Tappeto dellIslam al Primo Piano del Tempio e riconosceranno il Goel Haim, che per altro è nato nello Yemen, ed era un grande conoscitore del Corano e di tutta la cultura araba. La lingua più usata dallo Tzadik Haim durante la sua vita fu, appunto, larabo.

 

Già per il 2047 potrà essere costruito il Tempio a Gerusalemme e la stessa Casa di Preghiera di Sette Piani, Tredici Altari di Preghiera ed il Tappeto dellIslam, a Beer Sheva, e comunque, a Dio piacendo, non più di due anni più tardi.

Ci sarà, quindi, già la pace e la buona volontà di tutti coloro che saranno rimasti nel mondo dopo il periodo terribile fra il 2024 ed il 2042.

Allora quando le dottrine idolatre saranno distrutte e si riconoscerà il Patto Finale portato dal Goel Haim, e le radici del male saranno estirpate e le abominazioni purificate dalla faccia della terra, la fede in Dio permarrà sulla terra e si effettuerà la grande Riconciliazione dei Cuori tramite il Terzo Tempio, le persone del mondo potranno iniziare a contemplare lincredibile realtà del Regno dei Cieli Finale e ragionare sulla posizione dello scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim, consigliere ammirevole, padre per sempre, principe della pace.

 

14;18 Io non vi lascerò orfani; ritornerò a voi.

14;19 Ancora un po, e il mondo non mi vede più; ma voi mi vedete, perché io vivo e voi vivete.

14;20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi.

14;21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, ed io l'amerò e mi manifesterò a lui.

Nel Patto Nuovo Finale tutto questo genere di discorso come: Io sono nel Padre ed il Padre è in me è proibito. Così anche unespressione della Hassidut quale: Io sono nel Santo Benedetto ed il Santo Benedetto È in me è proibita. Noi non possiamo dire: Io sono in Dio è Dio è in me.

 

Queste espressioni confondono la mente e lo spirito.

Il modo in cui i flussi messianici - profetici avvolgevano e permeavano Yeshua era un sui generis storico.

Il Padre è in me ed io sono in mio Padre, se effettivamente quelle parole furono pronunciate da lui, avrebbero potuto essere uno strumento usato da Yeshua per tentare di descrivere la vicinanza e la totalità di tale genere di flussi messianici - profetici.

 

Gesù non immaginava, però, che sarebbe arrivato il Verbo di Giovanni a deificarlo. Se lavesse saputo o non avrebbe detto quelle parole o avrebbe spiegato, con un avvertimento, di non sbagliare pensandolo Dio.

Bisogna, comunque, sempre ricordare che la missione di Yeshua era impossibile da ogni punto di vista: togliere i Segni Iniziali dalla Scuola senza permesso e contro un giuramento di morte in nome di Dio; il parlare di cose nuove con i responsabili del popolo di allora. In genere quella missione era senza la completezza storica delle Stelle Redenzionali, del Regno dei Cieli, del Tempio, della missione messianica in terra, dei tempi precisi della Quarta Generazione (Media di allora). Ed anche il Segno della Resurrezione di Yeshua era solo quello iniziale e non quello completo.

 

Gesù parlando e spiegando queste cose ai discepoli non stava insegnando loro di adorarlo come Dio, una cosa del tutto idolatra ed estranea al suo pensiero. Si era perfino spogliato per lavare ed asciugare loro i piedi! Era umile Yeshua, non voleva essere idolatrato. Comunque, il compito di Gesù, di fornire loro i Segni necessari per ricordare, successivamente, le sue parole e capire da esse il suo ruolo, dopo la morte, nel Regno dei Cieli, era un compito impossibile. Era impossibile spiegare le cose di più per definirle meglio ed evitare confusione.

E così era impossibile che Gesù riuscisse a spiegare il genere di messianismo profetico che coinvolgeva tutta la sua persona, senza lo strumento linguistico adatto (cioè, senza il Nuovo Linguaggio della Terza Redenzione Finale). Molte frasi di Gesù, o almeno quelle messegli in bocca da Giovanni, come: Io sono nel Padre ed il Padre è in me devono essere spiegate nel modo giusto, altrimenti, confondono soltanto.

 

Cerco di spiegare la frase senza il falso Spirito del Verbo: Io sono immerso nello Spirito - Profetico che proviene da Dio e lo Spirito di Dio sta profetizzando in me. Tale Spirito Profetico, che viene da Dio per questa missione messianica, è presente anche in tutte le parole che dico ed in tutte le azioni che faccio, perché anche le azioni da me fatte sono segni profetici che riguardano la stessa missione che è su di me.

 

Nella Terza Redenzione Finale, lAsino che Mangia il Pane è un Asino Messianico - Profetico e gli Asini dicono: Grazie Iddio degli eserciti che ci hai fatto Tuo Pane. Un Asino che parla dei Segni Completi e delle profezie della Quarta Generazione e fa Segni dAsino è il Pane Messianico Redenzionale - Profetico della Redenzione Finale, in merito allo scelto Goel Haim. Non cè confusione nel Linguaggio Puro della Terza Redenzione Finale. Cè solo da mangiare, da godere, da fare e da ragliare. Hi-haw!

 

Il mondo al tempo di Yeshua, e nei venti secoli che seguirono, non aveva che Yeshua. Veramente non aveva che Yeshua + il Verbo = Dio - Figlio del Dio - Padre. Il mondo aveva la Bibbia, ma non aveva la Torà!

 

La Redenzione Finale che deriva dalle quattro lettere EHEYE finale del nome EHEYE ASHER EHEYE include in sé tutte le undici lettere. La rivelazione messianica di Gesù, che in poco tempo sarebbe uscita dai parametri della pura fede monoteista, risultò in una RESH isolata dal nome ASHER, isolata de facto dalle sei lettere precedenti. La RESH divenne una ROSH (Testa) a sé stante, risultante nella religione cristiana separata dal Giudaismo.

E cè persino il terribile simbolismo della lettera RESH, per così dire, appesa per duemila anni, non potendo ricollegarsi con le lettere precedenti e non potendo effettuare il collegamento con le quattro lettere del nome finale. Ciò coincide con il compito storico profetico dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre. Le Corna dellAriete furono appese (intrappolate) nellarbusto, nelle confusioni teologiche della storia. E Gesù fu appeso sulla Croce per due millenni.

 

Il cristianesimo, perciò, aveva la Bibbia, ma non aveva la Torà. E nonostante che Gesù stesso avesse detto di non essere venuto per cambiare né togliere una yud della Torà e dei Profeti, il cristianesimo Paolino tolse ogni validità alla Legge Antica per aggrapparsi totalmente alla Nuova Legge di Cristo. Lintenzione di Yeshua fu tramutata dal cristianesimo nello scopo positivo di mantenere in perpetua eredità i testi Biblici, senza cambiare o togliere o aggiungere ai testi originali (se non per motivi della versione del Septuaginta dove il senso del testo greco fu preferito), ma anche nellalterazione della sua figura nei Vangeli, specie in quello detto di Giovanni! Povero Gesù, non è stato capito da nessuno, allinfuori di Dio.

 

Comunque, lo Spirito - Profetico- Messianico di Gesù non ha nulla a che fare con i livelli santissimi ed elevatissimi e segreti dei 36 Giusti Nascosti di ogni generazione, da Mordechai il Giusto sino allultimo Capo dei 36 Giusti Nascosti, lo Tzadik Haim.

Tutto ciò che vide Gesù era Cibo Profetico - Messianico intorno a sé stesso; era nellocchio della Provvidenza ad occhi aperti, sapendo che ogni sua parola sarebbe stata ricordata nel tempo e che ogni suo passo avrebbe fatto storia (perché era in un tempo chiave).

La forza dei Segni Iniziali aprendosi per il mondo per la prima volta nella storia era inimmaginabilmente potente, era la forza di Dio che scendeva per trasformare landamento della storia umana. Così cera in Yeshua un livello messianico particolare, come uno specchio - profetico di tutte le forze della storia antica che si trasformavano, per volontà di Dio, tramite la sua missione, nella nuova storia dellumanità.

 

Contemplando quellimmensa fusione di luci profetiche che risiedevano in Yeshua, (intrappolato da tutte le circostanze Provvidenziali della propria vita ed arrivando al livello profetico incredibile di riconoscere sé stesso come loggetto del sacrificio di Isaia 53, e capendo qualcosa del ruolo storico che avrebbe dovuto svolgere nel Regno dei Cieli dopo la sua resurrezione), si può meglio reggere il senso del messianismo profetico - storico totale che Gesù voleva indicare con il: Mio Padre è in me ed io sono in mio Padre.

Gesù era proprio solo con Dio nella sua impresa storica; perciò Dio Benedetto lo innalzò come un grande faro di luce per le nazioni, come un esempio storico di figlio di Dio. In quel momento storico Gesù era lunico a riconoscere la volontà di suo Padre in Cielo.

Tutto ciò è storico; il messianismo è, per il mondo, un nuovo messaggio da rivelare alla gente; la Redenzione viene per redimere le persone, per salvarle e custodirle.

 

Il lavoro sacro dei Giusti Nascosti non è storico, è Nascosto dagli occhi del mondo. I lavori sacri dei Giusti Nascosti possono certamente influenzare landamento della storia, ma di nascosto, a livelli superiori che poi decretano ciò che sarà nel mondo, non, però, al livello del mondo che fa storia e viene riconosciuto.

 

Per la Terza Redenzione Finale colui che fu scelto da Dio per essere il Goel per tutto il mondo era, nel mondo, il Capo dei 36 Giusti Nascosti Sofferenti (Tzadikim Nistarim) e da quando egli venne scelto (alla completezza dellannullamento del terribile decreto mondiale di devastazione), con la sua morte e la sua resurrezione, finì storicamente anche listituzione dei 36 Giusti Nascosti ed ebbe inizio la nuova epoca storica di 250 Tzadikim Nistarim ha-Haim be-Emunatam i 250 Giusti Nascosti che Vivono nella loro Fede. Essi sono le Candele (ner candela, in ghematria = 250) Nascoste delle Verità Nascoste. Senza di essi non esiste elevazione spirituale nel mondo.

 

Gesù aveva il compito di farsi conoscere. Se egli doveva essere proclamato Messia, doveva operare apertamente per la gente ed insegnare che la sua missione proveniva da Dio. Ciò era parte integrante del suo compito messianico.

 

I Giusti Nascosti in tutte le generazioni non rivelavano la loro vera identità e non dicevano di essere giusti; si nascondevano fra la gente come persone qualsiasi, come tutti.

I veri Tzadikim non fanno nulla che potrebbe portare su di sé onore. E se essi, oltre al loro vero livello, hanno anche un ruolo pubblico, come Mordechai il Giusto o il Rambam, la Grande Aquila, lonore ricevuto da ciò fa parte di quel compito e perciò è necessario ed è voluto da Dio. Era voluto che Mordechai lebreo venisse innalzato nel Regno di Ahashverosh, conosciuto con onore in tutto limpero e riconosciuto come un Giusto amato da Dio. Mordechai, però, non annunciò né disse a nessuno di essere il primo Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione. Anzi, essa non è cosa nota a nessuno, neanche nella Tradizione ebraica. Io lho saputo dallo Tzadik Haim, direttamente, e tale informazione, poi, diventa importante per il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale.

 

Anche lo scelto Maestro della Halachà, Maimonide (il Rambam) era il Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione (anche questo rivelatomi dallo Tzadik Haim), ma egli negava apertamente il suo livello nascosto. Dio Benedetto ha innalzato perennemente il suo nome nel mondo ebraico, in virtù dell'opera Mishnè Torà. Solo tramite la Terza Redenzione Finale verrà resa nota, successivamente, la sua vera identità e verrà capito meglio il vero livello dell'autore del Mishnè Torà. Mordechai ha-Tzadik ed il Rambam, però, sono del tutto particolari, scelti per compiti storici nel seno del popolo ebraico, oltre al livello segreto che possedevano. In tutte le generazioni, però, ci furono 36 Giusti Nascosti Sofferenti, che tramite la loro sofferenza annullarono i decreti di distruzione che procedevano dal Tribunale di Sopra, permettendo così al mondo di continuare ad esistere. Ecco perché i Giusti Nascosti sono chiamati i Pilastri del mondo.

 

I segreti elevatissimi dei Giusti Nascosti derivano dalla Tradizione Segreta del Profeta Elia, di benedetta menzione. In essenza, il Profeta Elia aveva quattro Tradizioni e persino cinque se includiamo la Tradizione Sacerdotale:

       la Tradizione del Patto di Pace data da Dio a Pinhass, figlio di Elazar, figlio di Aronne il Sommo Sacerdote; da cui deriva:

       La Tradizione Segreta per i Giusti Nascosti.

       La Tradizione Profetica: il Profeta Elia era il Capo dei Cerchi Profetici dei suoi giorni e tramandò ad altri ebrei scelti le modalità necessarie per ricevere profezie, sino a giungere ai Profeti, a noi noti, i cui testi sono inclusi nelle Sacre Scritture ebraiche. Lultimo profeta è il Profeta Malachia. Nella sua famosa ultima profezia, viene conferito da Dio al Profeta Elia il doppio compito storico - redenzionale di essere mandato, al tempo propizio, prima del Giorno Grande e Terribile del Signore,

       A) per annunciare le profezie che riguardano la generazione del Giorno del Signore, prima che esso avvenga,

       B) per aprire gli annunci della Redenzione Finale portando con essi le Chiavi Storiche Aspettate della Riconciliazione Universale dei Cuori dei padri coi figli ed il cuore dei figli con i loro padri. In essenza essa è:

       la Tradizione Messianica e Redenzionale dei Sei Grandi Segni della Redenzione.

 

Il Profeta Elia, di benedetta menzione, era anche Cohen, Sacerdote, ed anche questo diventa un Segno per la Redenzione Finale. Ciò perché il Nuovo Sacerdozio della Redenzione Finale è radicato nel Sacerdozio di Aronne tramite il Sacerdozio del Profeta Elia. Si può dire che il Sacerdozio della Sinagoga Tradizionale deriva dal Sacerdozio di Aharon ha-Cohen mentre il Sacerdozio Nuovo della Terza Redenzione Finale deriva dal Sacerdozio di Aharon ha-Cohen tramite il Sacerdozio del Profeta Elia, Sacerdozio retto in terra dal Giudice Unto nel Regno dei Cieli, il Maestro Haim. È per motivo di tale Nuovo Sacerdozio che è necessario usare il termine Unto in Giudice Unto; il Goel Haim è lUnto da Dio per essere responsabile degli Unti in terra, sugli Altari della Casa di Preghiera della Terza Redenzione Finale.

Oltre a ciò ed anche prima di tutto, il Profeta Elia, di benedetta menzione, come tutti i saggi della Torà era erede della Tradizione della Sacra Torà, sia della Tradizione Scritta sia della Tradizione Orale. Volendo, possiamo, quindi, contare sette Tradizioni distinte:

1.    Tradizione della Torà Scritta

2.  Tradizione della Torà Orale

3.  Tradizione Sacerdotale

4.  Tradizione del Patto di Pace

5.  Tradizione Segreta

6.  Tradizione Profetica

7.  Tradizione dei Sei Segni Messianici e Redenzionali della Riconciliazione Universale.

 

La Tradizione Segreta del Profeta Elia, di benedetta memoria, è distinta dalla Tradizione della Torà ricevuta da Mosè, magister noster. Per questo motivo prima della stessa profezia del: Ecco Io vi mando il profeta Elia, la parola di Dio avverte: Ricorda il Mio servo Mosè le leggi e gli statuti ecc.

Ciò significa che quando arriverà il tempo della Redenzione Finale, con il profetizzato annuncio del profeta Elia e con tutta la Nuova Tradizione di cui egli è portatore, tale Nuova Tradizione dovrà essere in perfetta armonia con la Tradizione di Mosè proveniente dal Sinai, ricevuta da Mosè e da lui tramandata a Giosuè, agli Anziani, ai Profeti ecc.

 

Spiego questo per meglio distinguere fra le due Tradizioni, quella di Mosè e quella Segreta. La radice di tale distinzione si trova nellepisodio di Pinhass che ricevette il Patto di Pace. Esso rappresentava una Tradizione Segreta a parte, non si trattava della Tradizione che venne tramandata a tutto il popolo. Essa non fu data a Mosè perché non rientrava nel compito storico di Mosè. Dallo Tzadik Haim sappiamo che il Profeta Elia ricevette lanima di Pinhass forse sette o otto secoli dopo la Rivelazione al Sinai.

Il Patto della Pace dato a Pinhass è un Patto Segreto elevatissimo che mantiene il perfetto equilibrio, anche a livello del corpo, fra i quattro elementi: acqua, fuoco, aria e terra, eliminando così il processo della morte. Alcuni saggi del Talmud, di benedetta memoria, ritennero che Pinhass stesso, infatti, non morì e che al tempo del Profeta prese il nome di Elia. Il Maestro Haim spiegava che non fu così. È vero, invece, che il Profeta Elia ricevette lanima di Pinhass e che il Patto della Pace si realizzò nella sua interezza in lui che non morì, ma salì interamente in cielo. La Tradizione Segreta dei Giusti Nascosti deriva dalla Perfezione Superiore del Patto della Pace. Per questo motivo il Profeta Elia, di benedetta menzione, fu il Capo dei 36 Giusti Nascosti in ogni generazione, senza essere nel conteggio, ed in ogni generazione cè un rapporto stretto fra il Profeta Elia ed il Capo dei 36 Giusti Nascosti.

 

Non so in che modo Pinhass finì i suoi giorni sulla terra. Lo Tzadik Haim non me lo disse, ma è essenziale qui capire che la realizzazione storica del Patto di Pace si verificò esclusivamente nellunico uomo che non morì mai, il Profeta Elia. Anche Hanoch fu preso da Dio e non morì, ma si tratta della preistoria, ancora prima del diluvio universale. Limportante è che soltanto al Profeta Elia, erede del Patto di Pace e della Tradizione dei Giusti Nascosti e dei Segni Redenzionali e Messianici fu dato il compito di aprire la Redenzione Finale e di consegnare i Segni Completi della Terza Redenzione Finale direttamente nelle mani del Goel scelto.

Il fatto di avere avuto queste consegne, per modo di dire, direttamente dal Profeta Elia per il Goel Haim è significativo. Ciò è possibile soltanto a chi, nella sua vita, è stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti, e poi, nella morte e resurrezione, è diventato lo scelto Goel della storia dellumanità. Già ogni Capo dei 36 Giusti Nascosti aveva una conoscenza di questi Segni Redenzionali senza poterne parlare nel mondo.

 

Yeshua non era un Giusto Nascosto; egli non possedeva la possibilità della salita nascosta degli Tzadikim né conosceva i Segreti della Santità Superiore. Il modo in cui Yeshua venne in possesso e fu coinvolto direttamente nei Segni Iniziali fu tramite i Maestri della Scuola degli Esseni. Soltanto lì cerano i segreti messianici e redenzionali tramandati dal Maestro di Giustizia, che era stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione.

 

Il segreto del Regno dei Cieli inizia con la salita in cielo del Profeta Elia, di benedetta menzione. Le salite in cielo di Mosè, magister noster, sul Monte Sinai, sono di un livello diverso; esse sono collegate con la Torà che stava di sopra, nei cieli. Il compito di Mosè era quello di salire di sopra, di ricevere la Torà e di portare la Legge di Dio sulla terra. Certamente sia Mosè sia il Profeta Elia conoscevano i Sette Cieli e perciò anche Mosè parlava con gli angeli di ogni livello e conosceva le cose segrete di sopra. Il Regno dei Cieli, però, tanto per intenderci con parole umane, non risiede nella storia del mondo sino alla salita del Profeta Elia, di benedetta menzione.

 

La prima formazione del Regno dei Cieli fu simultanea a quella storica, ma nascosta, salita del Profeta Elia. Il segreto dei Regno dei Cieli venne da allora consegnato ai soli Giusti Nascosti e perciò nel mondo niente di ciò fu noto perché esso non faceva parte della Tradizione Orale proveniente dal Sinai e non era noto ai Saggi della Torà (se non ad alcuni di loro, dopo il Purim storico, perché erano, di nascosto, anche Giusti Nascosti oltre ad essere Saggi della Tradizione Orale).

 

Largomento in campo ebraico è un po delicato e molto confuso. Anche nel Talmud si accenna alla Tradizione Segreta ed al cosiddetto Pardes ed ai Segreti della Torà ed alla Kabalà Maasit. Non entro in argomento perché è complicato, lungo da spiegare ed alla fine, si arriva alle generalità appena esposte.

La Tradizione Segreta dei Giusti Nascosti è distinta dalla Tradizione Orale del Sinai.

Anche la Tradizione Segreta della Kabalà Maasit è distinta dalla Tradizione Segreta dei Giusti Nascosti sebbene molti dei Giusti Nascosti sapessero dei segreti della Kabalà Maasit. Questa Tradizione deriva dalla Tradizione dei Patriarchi, prima della Torà, quindi. È noto nella Tradizione che i figli di Giacobbe, nostro padre, creavano pecore e le mangiavano, compreso il sangue e creavano anche belle femmine. Il giovane figlio preferito dal padre, Giuseppe, pensava che i suoi fratelli peccassero cibandosi del sangue degli animali o fornicando con donne di facili costumi, appunto perché Giuseppe era ancora giovane e non aveva ricevuto quei segreti di Kabalà Maasit.

 

I prodigi fatti da Yeshua, come il moltiplicare i pani o il tramutare l'acqua in vino, e le molte guarigioni miracolose ecc. erano nel segreto della Kabalà Maassit che alla fine di tre anni, poco prima di uscire dalla Scuola, Yeshua aveva ricevuto. Tale Kabalà Maasit non ha nulla a che fare con la Tradizione Segreta dei Giusti Nascosti. Solo che, tramite il Maestro di Giustizia che era un vero Giusto Nascosto, alcuni segreti di Kabalà Maasit erano stati consegnati ai Maestri della Scuola. Più importante, comunque, per quanto riguarda la Redenzione, è il fatto che il Maestro di Giustizia rivelò, in segreto ai Maestri da lui scelti, alcuni segreti del Regno dei Cieli. Dopo la rivelazione dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale possiamo constatare che lessenza dei segreti del Regno dei Cieli rivelati alla Scuola coinvolgeva gli insegnamenti nascosti sulle Stelle Redenzionali, il Regno dei Cieli, la Luce del Tempio Universale amato da tutti i popoli, i Segni Messianici e Redenzionali, i Segni Profetici della Quarta Generazione di allora ed il Segno della Resurrezione.

 

Il piede della verità uscito sotto il cielo agli occhi della gente della terra ha creato dopo di sé venti secoli di cristianesimo, senza, però, la benedizione della verità, essendo le forme dei Segni Messianici e Redenzionali distorte oltre ai limiti della fede monoteista dei Patriarchi, della Torà e della Tradizione. La RESH del nome ASHER divenne una testa a sé, isolata dal resto del nome, appesa per duemila anni sulla croce della confusione e delle contraddizioni. Amarissimo fu il calice del Secondo Uomo della Redenzione!

 

Lumile servo di Dio, il Capo dei 36 Giusti Nascosti, Haim, nato a Sana, nello Yemen, era santificato e benedetto da Dio Benedetto dalla nascita. Già da bambino camminava nella luce dei segreti della Torà, dei segreti della Kabalà Maasit e dei segreti della natura. Haim, già da ragazzo, ricevette dal padre, lo Tzadik Moshe, Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione, moltissimi studi relativi a cose nascoste ed al di fuori della natura di questo mondo, ciò oltre agli studi tradizionali di Torà, Mishnà, Talmud, Mishnè Torà ecc.

La vita del Maestro Haim fu del tutto segreta e nascosta, niente a che fare con la vita manifesta che conduceva, ad esempio, nella sua posizione, per ventisette anni, di vice-Rabbino nella comunità del Cairo, sotto il noto Rabbino Haim Nachum, su di lui la pace. Neanche i familiari dello Tzadik sapevano chi fosse.

 

Grazie a Dio Benedetto, ho avuto il privilegio di vedere, in migliaia di forme diverse, quella sacra duplicità, quellessere nel mondo da uomo come tutti gli altri in apparenza ed essere allo stesso tempo completamente in unaltra esistenza superiore e segreta nei lavori sacri dei Giusti Nascosti. Tale studio, di riuscire a vedere quella doppia esistenza simultanea in ogni mossa, in ogni espressione, in ogni parola ed in ogni azione dello Tzadik Haim era il mio lavoro primario da allievo del Maestro Haim in tutti gli anni passati con lui. Esso è un studio visuale, nella luce della santità data dal Maestro allallievo, secondo la forza dellallievo.

Ad esempio, non nei primi anni, ma forse dopo tre o quattro anni, dovevo da allievo riconoscere, mentre ero con lo Tzadik Haim, se il Maestro stesso era presente o se cera luomo al posto del Maestro. Quando il Maestro stesso non era presente, un angelo, nella forma esatta dello Tzadik, lo sostituiva, sino al suo ritorno. Ho imparato a distinguere perfettamente fra lo Tzadik Haim stesso e fra langelo del Maestro, chiamato ish, uomo (una categoria di angeli superiori).

 

Il Maestro Haim stesso mi avvertiva spesso di stare estremamente attento quando cera langelo: Egli non è un essere umano, egli è un angelo che viene a sostituirmi quando sono altrove per altri lavori. Stai molto attento, egli non conosce né sinistra né destra; non sorridere troppo vicino a lui e non dire parole in più, ascolta quello che dice e rispondi con esattezza se ti chiede qualcosa, sii concentrato e non perdere lattenzione e se vedi che non vuole parlare, stai zitto. Quando vedi, poi, che torno io, puoi rilassarti, perché il Maestro è diverso, è aperto e spesso sorride, è comprensivo ed anche se sbagli fa subito qualcosa, senza che tu te ne accorga, per far sparire lerrore. Il Maestro è una cosa, ma stai molto attento quando cè lish.

 

Giov.14;25 Vi ho detto queste cose mentre mi trovavo ancora in mezzo a voi;

14;26 ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà in mio nome, egli vinsegnerà ogni cosa e vi suggerirà tutto ciò che io vi ho detto.

 

Come spiegato, quando Gesù parla del Padre sta parlando della Volontà di Dio. I Segni Iniziali aprivano una nuova strada messianica per ridimensionare la comprensione di ciò che rappresentava la Volontà di Dio. Gesù si immedesimava nel Segno del cambiamento di direzione voluto da Dio.

Quando Yeshua dice di non essere venuto per cambiare o togliere neanche una virgola dalla Legge o dai Profeti, egli premette il cambiamento da lui rappresentato, altrimenti non ci sarebbe stato motivo di dire ciò che disse. Siccome egli rappresenta una novità storica, deve avvertire che il cambiamento di direzione viene per completare scopi messianici e redenzionali che provengono dalla Torà e dai Profeti e, per conseguenza, tale cambiamento storico messianico non giunge per disfare in qualsiasi modo anche il più minuscolo dettaglio della Torà e dei Profeti.

 

Vai a dirlo alla storia, mi direte, ma comunque, Yeshua è innocente, lui lha detto!

Quando Gesù parla dello Spirito Santo, a cosa si riferisce? Qui, nel Giovanni, associa lo Spirito Santo al Paraclito menzionato prima. Quindi, Gesù dalla sua posizione nel Regno dei Cieli manderà uno Spirito molto particolare che risiederà con il discepolo e gli suggerirà e gli insegnerà ogni cosa. È probabile che il termine Paraclito fosse voluto per distinguere il termine Ruah ha-Kodesh dallo Spirito Santo Messianico, altrimenti Yeshua avrebbe potuto parlare dello Spirito Santo senza parlare del Paraclito. Aveva voluto, invece, parlare di unaltra categoria particolare distinta dal Ruah ha-Kodesh della Tradizione.

 

Ovviamente, come in tutto ciò che è uscito nel cristianesimo, il Verbo di Giovanni ha distorto tutte le intenzioni di Yeshua avvolgendole con concetti teologici non conformi alla fede ricevuta dai Patriarchi, alla Torà ed alla Tradizione, così il Logos-Carne-Gesù divenne anche il Logos-Spirito Santo, creando le radici della Trinità, tre manifestazioni, oppure tre aspetti, oppure tre persone dellUnico Dio.

Ciò rappresenta una fede associata, proibita dal Secondo Comandamento!

 

Ciò che il mondo, in genere, non capisce molto bene, è che esistono molti Spiriti cosiddetti Santi che nella realtà sono Spiriti Impuri. Gli uomini detti Spirituali, ad esempio, delle religioni orientali o del terzo mondo, adoperano lo Spirito in cui sono avvolti senza il quale non potrebbero compiere guarigioni.

Ci sono Spiriti nati da scienze mistiche e da sistemi teologici molto sofisticati che hanno o danno dei poteri, ad esempio, per delle guarigioni, ma che sono impuri perché non derivano dalla pura fede monoteista.

 

Questa è la regola: se lo Spirito deriva dalla vera fede, esso è vero, ma se lo Spirito deriva da una dottrina non conforme alla vera fede, esso è impuro e falso, sebbene sia veramente uno Spirito capace di operare prodigi.

 

Cosa dobbiamo dire per lo Spirito Santo del Cristianesimo? I Segni Iniziali erano veri; la missione di Yeshua era vera; il suo sacrificio fu accettato da Dio; una nuova fase storica dellinizio di un Regno dei Cieli Incompleto ebbe luogo; ma tutto il cristianesimo si distaccò dalle radici e fu avvolto da una falsa teologia. Come poteva essere Santo lo Spirito del Cristianesimo?

Ecco un esempio di Spirito Santo piuttosto Protestante: Ho visto Gesù, oppure: ho sentito la voce di Gesù, ed egli mi ha detto di dirvi che tutti si devono pentire dei loro peccati, abbracciare Gesù e vivere nella sua presenza assieme allo Spirito Santo. !!!

 

Ecco la somma di duemila anni di Spirito Santo del cristianesimo. Povertà strepitosa, inganni dello Spirito, sfruttamento della povera gente timorosa dellinferno eterno (quando si azzardava a rigettare lo Spirito Santo non andando in Chiesa la domenica e non dando da mangiare al clero!). E quanto odio per gli ebrei ha sputato fuori lo Spirito Santo Cristiano nei secoli dalle bocche di buona parte di preti cristiani ripieni di Spirito Santo! Per forza, chi non seguiva lo Spirito Santo Cristiano era un nemico dello Spirito Santo e perciò era un peccato non odiare gli ebrei! Povero Gesù lEBREO!

 

Lo Spirito Santo Cristiano è una prostituta, una bugiarda, uningannatrice. Moltissimi preti e frati in tutti i secoli si sono crogiolati nella dolcezza della sua bellezza, sposandosi con aria fritta, al meglio, e con demoni di sotto, come norma.

Ma anche gli ebrei non si possono montare la testa dopo che il Ruah (Spirito) ha-Kodesh dello Zohar è subentrato da quattrocento anni nella loro storia portando la falsa Kabalà, è un Ruah Tamè, uno Spirito Impuro, una terribile prostituta bugiarda ed ingannatrice, come ulteriormente provato dalla sua manifestazione nel falso messianismo idolatra del Movimento di Habad. Chi non ha peccato scagli la prima pietra!

 

Lasciamo il passato. Ciò che vogliamo trovare è il vero Spirito Nuovo proveniente da Dio Benedetto e promesso per i tempi della Redenzione Finale. E dopo quei giorni verserò il Mio spirito su ogni mortale gli anziani avranno sogni ed i vostri giovani vedranno visioni. Sì, è proprio quello che desideriamo, i Sogni e le Visioni che rappresentano lo strumento tramite il quale lo Spirito di Dio viene a risiedere presso le persone. Tale Nuovo Spirito di Dio arriva per il mondo tramite il Goel Finale della Terza Redenzione Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli. Lo Spirito Nuovo proviene da Dio Benedetto, ma giunge tramite i Sogni della Terza Redenzione Finale mandati dal Goel Haim.

 

Lo Spirito Santo, proveniente da Dio, della Terza Redenzione Finale deriva dalle undici lettere del nome di Dio E-HE-YE-H-A-SH-ER-E-HE-YE-H. Il Terzo Goel della rivelazione del terzo nome EHEYE riceve da Dio il Nuovo Spirito voluto per lumanità della Terza Redenzione Finale. Esso è uno Spirito, quindi, molto Kadosh. Per riceverlo si deve credere nei Patriarchi e nella loro fede, nella Tora Scritta ed Orale, nella storia sacra del popolo scelto, Israele, nella missione del Profeta Elia, nella redenzione di Purim, nella seconda redenzione di Yeshua, nella missione redenzionale del Rassul, nella nuova fede e nella nuova testimonianza della Terza Redenzione Finale e nella scelta di Dio del Goel Haim, nei testi di Sefer Mishnat Haim, nella Nuova Vera Kabalà del Grande Pesce Leviathan e nel Segno dellAsino che Mangia il Pane.

 

Lo Spirito della Terza Redenzione Finale non è unispirazione del momento. Esso è un Nuovo Spirito che rimane sulla persona sempre ed entra nella persona quando si prepara nel pensiero e nel modo adatto per riceverlo. Esso è uno Spirito di Verità che si può meritare rientrando nei parametri di tutta la verità della Terza Redenzione Finale. Il Giudice di ciò, che può decidere se la persona è degna o no di ricevere tale Nuovo Spirito, è il Maestro Haim, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, colui il cui nome (VITA) fu creato prima della creazione del mondo, ma questo, e SPECIFICHIAMOLO BENE, non per millantare collaborazioni primordiali, perché questo farebbe ricadere nellerrore del Verbo, ma perché la storia umana, altrimenti, non avrebbe avuto seguito nei termini previsti dal Disegno Divino.

 

Chi riceve questo Nuovo Spirito saprà cosa significa perché esso insegna ogni cosa e suggerisce ciò che si deve sapere. Il Cristianesimo era lontano da un vero Spirito Santo così come era lontano dalla Pace Universale nel mondo. Solo che Gesù sapeva di non essere il Messia della Pace e sapeva persino che sarebbe dovuta arrivare la Rivelazione finale del figlio dellUomo, ma lui non poteva sapere che intorno alla sua persona si sarebbe intromesso un Verbo che lo avrebbe deificato, distorcendo così tutti i veri valori della pura fede monoteista. Se lavesse saputo o solo sospettato, non avrebbe voluto e non avrebbe mai accettato quella missione su di sé!

Yeshua, comunque, era destinato a quella missione storica e perciò lo Spirito Santo che era su di lui, il Ruah ha-Kodesh ricevuto alla Scuola degli Esseni, non gli rivelava cose che non doveva sapere. Come la Pace Universale, così anche il vero Spirito Santo Redenzionale, promesso da Dio in Gioele ed in altre profezie redenzionali, avrebbe dovuto aspettare tutta la storia sino al tempo della Terza Redenzione Finale per essere rivelato nel modo voluto da Dio, un modo che permette, nel tempo, la partecipazione di ogni mortale, tramite sogni e visioni redenzionali in stretto collegamento con la Terza Redenzione Finale in merito al Goel Haim.

 

Noi, però, siamo come bambini, Asini-Bambini. Succhiamo ancora il ciuccio e la mamma ci cambia i pannolini. Siamo Asini-Profetici perché i sogni della Terza Redenzione Finale sono profetici, non perché siamo Profeti. Siamo Asini Illuminati nel Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, ma cosa sappiamo noi dei veri livelli? Niente! Ragliamo ed i livelli penseranno a sé stessi!

 

Giov. 14;19 Ancora un po, e il mondo non mi vede più; ma voi mi vedete, perché io vivo e voi vivete.

Gesù allude al Segno della Resurrezione.

 

14;20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi.

Il Legame Messianico vuole il rapporto del vero Maestro, in tutto i sensi. Tu sei il Maestro vicino a Dio, io, tramite il mio rapporto col Maestro da allievo, mi avvicino a Dio. Per ricevere lo studio dal Maestro devo, per quanto possibile, entrare nello spirito del Maestro cercando di far sì che lo spirito del Maestro entri in me. Lo spirito del Maestro dato allallievo è un atto di grande amore da parte sua ed è questo rapporto damore che nutre sempre di più lo spirito. È chiaro, quindi, che lamore del Maestro per lallievo incrementa nel vedere ladempimento dei suoi insegnamenti.

 

Ecco, infatti, che Yeshua dice subito dopo:

14;23 Gesù gli rispose: Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lamerà e verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

Frase in cui è spiegata lincredibile difficoltà di Yeshua nel rendere, a parole, il ruolo messianico-redenzionale che avrebbe dovuto svolgere nel Regno dei Cieli avendo scelto la forma di: figlio di mio Padre in Cielo, sia che si tratti della Volontà di Dio sia che si tratti dello Spirito di Dio. Tutto ciò perché egli non doveva spiegare solo il rapporto tra Maestro ed Allievo, bensì un rapporto eccezionale: quello di un Maestro-Messianico particolare e scelto, che avrebbe continuato i suoi insegnamenti dal Regno dei Cieli! Insomma, ciò che stava insegnando qui Yeshua non era sbagliato. Fu linsidioso Verbo di Giovanni sbalestrò il tutto, dopo Gesù.

 

Nei Segni Completi il rapporto di Maestro ed Allievo si trova già nel Segno È arrivato il Tempo, nel Segno delle Stelle, nel Segno del Regno dei Cieli (sia pure in un modo più nascosto), nel Secondo Segno dellAsino e nel Segno della Resurrezione del Maestro Haim. Già nel Segno delle Stelle, ad esempio, lo Tzadik fa da Maestro a Gino, spiegandogli che farà un segno dalla quarta alla prima stella, dandogli il segno della velocità della Quarta Generazione ed infine spiegandogli che: Quella è la Stella di Cristo, venuta in virtù dellumiltà.

Ciò che mancava alla storia umana, per completare la storia della Redenzione, era un Maestro scelto da Dio, che insegnasse che: Il desiderio di Dio riesce nelle sue mani e che portasse una testimonianza con tutti gli insegnamenti necessari per essere capito, accettato ed amato da tutti, ebrei, cristiani, musulmani e popoli tutti.

 

Essendo il cristianesimo fuori pista teologicamente, fu storicamente preferito, e dico questo solo ed esclusivamente per intenderci, che Gesù venisse chiamato: figlio di Dio e non: Maestro. Il termine redenzionale di Maestro era custodito per lo scelto Goel della Terza Redenzione Finale, lo Tzadik Haim. Egli è il Maestro finale dellumanità per cui sarà anche il consigliere meraviglioso, il potente di Dio, il padre per sempre ed il principe della pace.

È vero che Tre Maestri della Redenzione sono stati scelti da Dio, Mosè, magister noster, Yeshua e Haim, e perciò anche Yeshua era il Maestro scelto della Seconda Redenzione. In verità, però, il termine Maestro su Gesù arriva soltanto quando tutte le immense confusioni storiche intorno a lui vengono risolte tramite la Correzione del Cristianesimo del Sefer Mishnat Haim.

 

Perciò è proprio il Maestro Finale della Redenzione Finale che insegna al mondo intero: Quella è la Stella di Cristo, venuta in virtù dellumiltà. Solo tramite gli insegnamenti del Maestro Haim si apprendono, retrospettivamente, tutte le giuste misure degli insegnamenti di Yeshua. Nel cristianesimo storico, invece, il termine Maestro sembrava svilente rispetto ai titoli di Messia e Figlio Unigenito di Dio! Quando, però, le scorze durissime del Verbo Deificante vengono rimosse, Gesù torna nella casa degli esseri umani, in tutta umiltà, e si rivela per il mondo quanto fosse veramente un grande Maestro!

 

Forse è un po sottile, ma comprensibile: gli ebrei in tutti secoli hanno avuto il merito di chiamare Mosé Moshe Rabbenu - Mosè, nostro maestro. I cristiani non hanno avuto il merito di chiamare Gesù il nostro maestro perché lo hanno chiamato nostro Signore. Mosè insegnava la vera fede ad Israele ed in tutti i secoli gli ebrei hanno mantenuto la vera fede in Dio tramite gli insegnamenti di Mosè, magister noster. Yeshua ha anche lui insegnato la vera fede, ma essa fu falsificata e perciò il cristianesimo non ha meritato di chiamare Gesù Maestro. Alla fine, però, quando la falsificazione cade e si capisce che Gesù insegnava la vera fede, solo allora retrospettivamente Gesù, il Cristo delle Nazioni, ritorna ad essere Maestro.

 

La prospettiva e le dimensioni degli insegnamenti del Maestro Haim, tuttavia, sono di un altro livello. Basti pensare alla portata dei nuovi insegnamenti sulle Stelle della Redenzione, il rinnovamento della legge della Torà e la Tradizione nella Nuova Legge ed il Nuovo Rito, il Segno Completo del Regno dei Cieli, la rivelazione di tutta la vera storia di Yeshua, la nuova luce del Terzo Tempio di 7 Piani, 13 Altari di Preghiera ed il Tappeto dellIslam, i Segni della Riconciliazione Universale, i Segni dellAsino che Mangia il Pane e del Cavallo Bianco, le Nuove Profezie della Quarta Generazione Finale, il Segno Completo della Resurrezione dei Morti, la nuova vera Kabalà del Grande Pesce Leviathan ecc. ecc.

 

Seguendo lo stesso ragionamento, non era voluto che, storicamente, fosse riferito a Gesù il termine di Goel cioè Redentore. Nel cristianesimo si adopera anche questa parola, ma non è il termine usato dai popoli. Si usa, invece, più comunemente: Messia. Questo non rappresenta un problema terminologico perché il Goel Haim non è il Messia. Gesù, invece, era propriamente il Messia dei Segni Iniziali della Seconda Redenzione Universale. Ed i Segni Iniziali, usciti per i popoli, erano più precisamente i Segni Universali di Giuseppe ed era un segno, proveniente dalla Provvidenza, il fatto che il padre di Yeshua si chiamasse Yosef.

 

Giov.15;5 Io sono la vite, e voi i tralci. Colui che rimane in me e io in lui, porta abbondanti frutti, perché, senza di me, non potete far nulla.

15;6 Chi non rimane in me, è gettato via come tralcio che inaridisce, e viene poi raccolto e gettato ad ardere nel fuoco.

15;7 Se rimanete in me e le mie parole rimarranno in voi, domanderete quel che vorrete e vi sarà accordato.

15;8 Il Padre mio sarà glorificato se produrrete frutti copiosi e diverrete miei discepoli.

 

Davanti a questi concetti sulla vite, sui tralci ed il Vignaiolo; sul chi rimane in Gesù porta frutti e chi no viene cacciato via, ecc ogni ebreo li trova disdicevoli! Comunque, ebrei, musulmani, cristiani, o indiani mohicani, vogliamo tutti capire come ha fatto il povero messia ebreo a diventare la vite?

 

Giov.17;24 Padre, io voglio che quelli che mi hai dati, dove sono io, siano anchessi meco e vedano la mia gloria, che tu mi hai accordato, poiché tu mi hai amato prima ancora della creazione del mondo.

 

Sono terribilmente inopportuni questi brani che affermano: Io in Te e Tu in me, Tu mi hai amato ed io ho amato loro ecc. ecc. Io non sono del mondo, Tu mi hai glorificato presso di Te così che io possa glorificare coloro che mi hai dati, ecc. ed infine: Tu mi hai amato prima ancora della creazione del mondo.

Tutto questo è nello stile dello Spirito del Verbo di Giovanni, quando dice: Tu mi hai amato ancora prima della creazione del mondo.

È il distorto Verbo di Giovanni che parla, non Gesù! [1]

Il falso Verbo che sosteneva di essere, in principio, presso Dio, si immedesima con Gesù, poveretto, per creare una falsa unità fra Dio, Gesù e Spirito Santo.

Solo che non cera nessun Verbo presso Dio, in principio, e perciò cade tutta la tesi!

Ma presumiamo, per un momento, che Gesù abbia fatto davvero riferimento al suo essere stato prima della creazione; da dove viene questa idea?

 

Essa deriva dalla Mishnà (Avot): Sette cose furono create prima della creazione del mondo: la Torà, il Pentimento, il Paradiso, lInferno, il Tempio, il Trono della Gloria ed il nome del Messia.

Ammettiamo che Yeshua, che senza dubbio conosceva questa Mishnà, vedendo su di sé la Missione Messianica, si sia, per assurdo, associato al Nome del Messia prima della creazione. In tal caso, lerrore non sarebbe stato, in fondo, quello di Gesù, bensì della Confusione generale dalla quale, tutta quella missione, non poteva essere esente, lAriete con le Corna intrecciate nellarbusto della Confusione! Se Yeshua disse realmente così è perché egli non sapeva di essere lAriete che, invece, fu creato al crepuscolo dellentrata dello Shabbat (Mishnà Avot). Ho già riportato che lo Tzadik Haim mi disse alcune volte che: Yeshua, a causa della confusione di quellimpresa, a volte (oppure in qualche maniera) si credeva .

 

Le parole del Maestro Haim si chiariscono dopo essere stato scelto come Goel da Dio Altissimo. A volte Yeshua si credeva il Goel Finale, e la confusione si estendeva anche al figlio dellUomo che sarebbe venuto al tempo della Redenzione Finale.

Yeshua non diceva chiaramente che il figlio dellUomo sarebbe stato un altro, diverso da lui, proprio perché anche per lui stesso la questione non era chiara.

Non si esula da errori in mezzo a quella confusione messianica e ciò anche senza la falsa teologia del Verbo.

 

La Mishnà stessa, quella che parla delle sette cose create prima della creazione, ha confuso la vera terminologia dato che che la Tradizione stessa non sapeva della differenza fra Goel e Messia, e grandissima è la confusione tradizionale a proposito. Si tratta in verità del nome del Goel Finale, Haim, e non del Messia ben David o Messia ben Yosef. Il Messia ben David che verrà dai Segni Completi della Terza Redenzione Finale sarà, se lo meriterà, un Asino rispetto al Goel Haim. LAsino non era stato creato prima della creazione bensì prima delluomo, come tutti gli animali del Giardino, per essere utile alluomo che stava per essere creato.

 

Giov. 17;24 Dove sono io, siano anchessi meco e vedano la mia gloria ecc.

Ma può Gesù parlare della propria gloria? Vorrebbe forse Gesù che altri vedono la sua gloria? È questo che Gesù vuole dire: Mio Padre mi ha dato della Sua gloria ed io voglio che voi guardiate questa mia gloria e così partecipando alla mia gloria partecipiate alla gloria di mio Padre?. Forse Gesù non sapeva che cè scritto: E la Mia gloria non darò a nessun altro?

Siate giusti voi che giudicate tali parole. Pensate davvero che Gesù, il Sacrificio Messianico di Dio, abbia pronunciato quelle parole? Voglio che voi vediate la mia gloria?

Forse che questo rispecchierebbe la verità finale di: Quella è la Stella di Cristo, venuta in virtù dellumiltà?

Ma neanche il Re Salomone avrebbe detto una cosa del genere ed il Re, si sa, non era esattamente allapice dellumiltà.

Dio, però, disse: E la mia gloria non darò ad un altro!

Ma così fa il Verbo di Giovanni!

Esso sposta la gloria che appartiene a Dio su Gesù e ciò falsifica tutta la teologia cristiana e ciò crea la confusione di duemila anni. Poiché ignora che: Io sono il primo ed Io sono lultimo ed allinfuori di Me non cè altro Dio.

 

Nessuno ha bevuto un calice amaro quanto Gesù, abbandonato, per così dire, per duemila anni, alla confusione idolatra dei popoli. Povero ebreo messianico che proclamava e credeva soltanto nella pura Unicità di Dio. Che brutto destino messianico quello che sintreccia con le Corna dellAriete intrappolate nella confusione creata dal Verbo di Giovanni!

 

Lasciamo il passato al passato. Gesù era nel Segno della RESH del nome ASHER nei Segni di Isacco, nostro padre. Con il Sacrificio Redenzionale Finale dello Tzadik Haim si correggono gli errori della grande confusione, ed esce per il mondo la Grande Risata di Isacco. Tutti, ebrei, cristiani e musulmani si sono confusi nei Segni di Isacco e nessuno di essi ha capito che Gesù era quellAriete storico molto particolare che dovette essere creato appena prima dellentrata dello Shabbat della creazione. Quando viene compiuto il sacrificio dello Tzadik Haim e si conclude il Lungo Periodo Storico del Sacrificio di Isacco, nostro padre, viene rivelata la vera storia di Gesù nella realizzazione dellAriete Sacrificato, senza la quale non si poteva arrivare alla Redenzione Finale. Vengono sciolti gli errori del passato ed i nodi delle separazioni precedenti non solo spariscono, ma diventano nodi del nuovo legame eterno che collegano ebrei, cristiani e musulmani in un rapporto di comune fede e reciproca comprensione che affrettano la Terza Redenzione Finale per tutti. Il sacrificio finale dello Tzadik Haim ha tolto il decreto della non-comprensione, correggendo la RESH del nome ASHER facendo sì che tutte le Sacre Lettere del nome completo EHEYE ASHER EHEYE fossero dora in poi in perfetta armonia.

Certamente Isacco, nostro padre, come dal significato del suo nome, riderà con immensa gioia per la venuta dello scelto Goel, Haim, nato a Sana, Yemen. Amen.

 

Ma o cari musulmani, cristiani ed ebrei, non dimenticate e non sminuite quellAsino Gioioso con Tre Occhi (uno per gli Ebrei, uno per i Cristiani, uno per i Musulmani) che scende dal Regno dei Cieli per annunciare e spiegare con i suoi ragli i Segni Completi della Redenzione Finale per merito del Goel Haim. State tranquilli, è un Asino umile che non si innalza più dei grattacieli. State buoni con lui e vi leccherà i piedi con gusto per togliervi le croste del passato e per farvi ridere insieme con Isacco, nostro padre, quando vede i suoi figli, Esaù e Giacobbe, con il cuore aperto e amorevole luno verso laltro. E riderà anche Abramo, nostro padre, nella gioia della nuova Nascita di Isacco vedendo i figli di Ismaele ed i figli di Isacco vivere con reciproco rispetto ed in armonia. E tutti saranno felici perché è arrivato lAsino Completo, nei Segni di Giacobbe, nostro padre; lAsino con Tre Occhi che fa ridere anche lui e che, con grande amore, vi spiega tutte queste lezioni insegnate dal Goel Haim.

 

Preghiamo Iddio Altissimo che faccia meritare ai nostri figli ed alle nostre figlie la pace e l'amore fraterno fra tutte le persone della terra, in modo che tutti, nella buona salute e con lavori adeguati alle esigenze della vita, possano ridere nella Grande Fortuna della Vita, nellamore e nel timore del vero Dio Benedetto che per tale pace ed armonia ha voluto creare noi per ricevere larmonia celeste dal Regno dei Cieli sulla terra. Amen.

 

Perciò noi, nel Nuovo Rito della Redenzione Finale, cantiamo la canzone di Isacco Egli riderà:

 

EGLI RIDERA

Quellenigma di Isacco, nostro padre,

Porterà grande gioia a tutto il mondo

Per capire quel mistero della storia,

Isacco, Isacco, il segreto svelerà;

 

Isacco, nostro padre, riderai,

E tutti con te rideranno,

La risata e la gioia ridarai

Ed Isacco, Isacco, riderà;

 

Sullaltare del sacrificio di Isacco,

Abramo, nostro padre lo legò,

Iniziò ad estrarre il suo coltello

Ed Isacco, Isacco, il Signore suo pregò:

 

O mio Dio, son felice desser preso

Olocausto integrale solo a Te,

Chi mai ebbe tale privilegio?

Nel Tuo nome, un sacrificio sarò per Te.

 

Poi il Signore nella Sua misericordia

DIsacco non volle più la morte

E dallalto guardò giù Suo figlio

Ed un angelo, dal cielo gli mandò;

 

Abramo, o Abramo, ferma la mano

Ed Isacco, tuo figlio, non toccare,

Ecco qua lariete nellarbusto

LAriete, destinato allAltare;

 

Abramo, o Abramo, ora so,

Nulla di tuo hai risparmiato

Neanche il tuo figlio prediletto

Nel Mio nome, nel Mio nome eri pronto a tutto;

 

O Isacco, nostro figlio, riderai,

E tutti con te rideranno,

La risata e la gioia ridarai

Isacco, Isacco, riderà;

 

La gioia poi dal cielo scenderà,

Iddio la risata manderà,

E tutti il gran segreto capiranno

Ed Isacco, ed Isacco, davanti a Dio riderà;

 

Isacco è il secondo Patriarca,

Rappresenta la seconda redenzione

E Giacobbe, il terzo Patriarca

Qui completa la grande benedizione;

 

Abramo, il primo Patriarca,

Rappresenta la redenzione di Mosè,

E Giacobbe si chiama Israele,

Ma Isacco, Isacco, un mistero è;

 

Isacco è il mistero della storia,

Confusione e caos per Esaù,

lAriete è Yeshua sulla croce,

Sacrificio, del conflitto per di più;

 

Alla fine, il mistero si rivela,

È il Maestro Scelto che lo fa,

Risorto per il mondo nella gioia,

Finalmente, alla fine, Isacco riderà;

 

Abramo nella fede riderà

E riderà Sara con un po dincredulità,

È arrivato il Giacobbe della storia,

Ed Isacco finalmente riderà;

 

Gli errori di duemila anni,

Un conflitto senza base di verità,

Ma tutto alla fine si chiarisce

Ed il mondo, ed il mondo, finalmente riderà;

 

Della vera comprensione della storia,

Nel bacio di Giacobbe ed Esaù,

Torna al mondo la grande fratellanza,

E lamore, e lamore si risveglia sempre più;

 

O Isacco, alla fine riderai,

E vedrai i tuoi figli abbracciati,

Tutto lodio per sempre se ne andrà,

Allora Isacco ridere potrà;

 

Quando vedi gli errori del passato

Corretti per amor di verità

Ed i cuori dei fratelli riuniti,

Tutto il cielo, tutto il cielo riderà;

 

Abramo, Isacco e Giacobbe

Rideranno davanti al Dio dIsraele,

La risata e la gioia Dio vedrà

E Dio, sì, Iddio, riderà;

 

Nella Gioia dei Suoi figli che si amano,

Nel gran bene che si vogliono nei loro cuori,

La risata e la vera felicità

Quando Dio, nellamore riderà.

 

 

MENTRE LA PARTE PRECEDENTE AVEVA LO SCOPO DI REINTERPRETARE, ALLA LUCE DEL SECONDO COMANDAMENTO, LE FRASI RIFERITE COME DI GESÙ, IN QUESTA SECONDA PARTE LO SCOPO È QUELLO DI RIPULIRE IL QUARTO VANGELO DA TUTTO CIÒ CHE CONTRASTA CON LUMILTÀ DI GESÙ

 

GIOVANNI, CAPITOLO 1

Procedendo sulla via della Vera Bibbia, offro qui, davanti a Dio Altissimo, qualche commento ulteriore sul Quarto Vangelo, dopo lesauriente trattazione precedente:

 

Giovanni. 1;5 E la luce splende fra le tenebre e le tenebre non lhanno accolta.

Tutto ciò è una falsa dottrina idolatra. Abbiamo scritto e spiegato tanto contro il falso Verbo Deificatore del Prologo del Quarto Vangelo. Non esiste nessun Verbo che era presso Dio e/o che fosse Dio.

 

1;8 egli non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

E perché non lo fece? Perché Giovanni il Battista non lo riconobbe mai come Messia? Gli fece limmersione. Lo conosceva dalla Scuola degli Esseni ed era anche parente, ma non disse mai a nessuno di credere che Gesù fosse il Messia.

 

1;9 Era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene a questo mondo.

È falso, non si dice così di nessun uomo!

 

1;10 Egli era nel mondo e il mondo per mezzo di lui fu fatto, e il mondo non lha conosciuto.

Il mondo per mezzo di lui fu fatto è una dottrina idolatra! Sta scritto (Salmi ): da solo Io stesi i cieli e la terra. Qui cè in rilievo il shituf (associazione, partnership), con il Creatore, il che è proibito dalla Torà.

 

1;11 È venuto nella sua proprietà e i suoi non lhanno accolto.

E venuto nella sua proprietà oppure È venuto con ciò che è suo, non so cosa significhi. Comunque, Gesù uscì dalla Scuola degli Esseni con i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali; ed uscì con lintenzione di compiere quella missione messianica.

 

1;12 A tutti quelli però che lhanno accolto, a quelli che credono nel suo nome, ha dato il potere di diventare Figli di Dio;

Bello! allora se tutti possono diventare Figli di Dio come Gesù, il Divino Figlio di Dio, tutti sono Piccoli Dei come disse il Serpente: e diventerete come dei che conoscono il bene ed il male. Si tratta della dottrina idolatra dei Piccoli Dei.

 

1;13 i quali, non da sangue nè da volontà di carne, nè da volontà di uomo, ma da Dio son nati.

Ecco la conclusione dei Piccoli Dei! I cristiani, dunque, che credono in Gesù, non sono più uomini in carne ed ossa né godono di una propria volontà. Poppycock! (sciocchezza assurda)! Con questa parola americana, intendo dire che la conclusione è così assurda che non cè nemmeno da commentarla!

 

1;14 Il Verbo si è fatto carne ed abitò tra noi; e noi ne abbiamo veduta la gloria, gloria eguale a quella dellUnigenito del Padre, pieno di grazia e di verità.

Pura Poppycock. Non cè nessun Verbo diventato Gesù. LUnigenito del Padre non esiste è una falsa dottrina idolatra, un Dualismo in Dio.

 

1;15 Giovanni gli rende testimonianza e grida: Ecco colui del quale dissi: Chi verrà dopo di me è stato fatto prima di me, perchè egli era prima di me.

Poppycock! Giovanni il Battista non mandò nessuno a seguire Gesù! La frase:è stato fatto prima di me è priva di un significato qualsiasi!

 

1;16 E della pienezza di lui tutti abbiam ricevuto, e grazia su grazia.

1;17 Perchè la legge è stata data da Mosè; la gloria e la verità sono venute da Gesù Cristo.

Le verità insegnate da Gesù sono state inserite, purtroppo, nel contesto di un Cristianesimo uscito dalla pura fede e, quindi, contro la Legge di Mosè, magister noster. Tali insegnamenti, quelli veramente dati da Gesù, comunque, tolti dal loro contesto teologico distorto, hanno un grande valore. Specialmente nel Quarto Vangelo, però, ci sono anche false impostazioni di parole che Gesù non pronunciò mai! Le giudicheremo testo andando.

 

1;18 Nessuno ha veduto mai Dio; il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, ce lha fatto conoscere.

Cè da biasimare e cancellare tale concetto di Figlio Unigenito, lunico ad aver visto Dio. Ciò distrugge ogni vera misura della fede e della Torà. Luomo non può vedere Dio e vivere è stata la risposta data a Mosè, magister noster, che chiese di poter vedere la Gloria di Dio. Cosè, quindi, laffermazione che Gesù ce lha fatto conoscere, e che solo lui ha visto Dio? Poppycock!

 

1;21 Allora gli domandarono: Chi sei dunque? Sei tu Elia?. Egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta?. E rispose: No.

Sei tu il profeta? Si riferisce ad un profeta che viene in nome del Profeta Elia. Ciò perché non è detto che il Profeta stesso debba venire per compiere l: Ecco io mando il Profeta Elia, prima del grande e terribile giorno del Signoredi Malachia, può venire un altro, nel mandato del Profeta Elia, ed anche colui porterà il titolo di Profeta.

 

1;27 È colui che verrà dopo di me, ma che è stato prima di me e del quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari.

Lessenza del rapporto fra Gesù e Yohhanan ha-Matbil è come da noi spiegata. Giovanni fece la strada rompendo col voto ed uscendo dalla Scuola degli Esseni, seguito, dopo un anno e mezzo, da Yeshua. Giovanni fu, quindi, il primo a portare qualcosa delle potenze nascoste nella Scuola, fuori, per una missione con la gente. Già nella Scuola, Giovanni parlava di colui che sarebbe venuto dopo di lui e che sarebbe stato più grande di lui. Giovanni era stato anche maestro di Gesù il quale lo tenne in grande rispetto. E se non ci fosse stata luscita di Yohhanan, Yeshua non avrebbe avuto la forza di rompere con i suoi voti ed uscire. Oltre alla forza dellimmersione fatta da Giovanni, ancora più essenziale fu la sua dichiarazione circa il Regno dei Cieli che stava per scendere sulla terra.

 

Ciò rappresentava un segreto custodito nella Scuola. La sua dichiarazione, quindi, aveva conseguenze sconvolgenti a livello stellare-storico, come spiegato nel Libro che Stupisce. Per questi motivi Gesù sapeva che per iniziare la sua missione, avrebbe dovuto avere un Segno di approvazione da parte Yohanan il che avrebbe rappresentato per Yeshua la Chiave per svolgere la missione profetizzata da Giovanni su colui che sarebbe venuto dopo di lui e che sarebbe stato più grande di lui. Gli Evangelisti capirono limportanza del rapporto Giovanni-Gesù, ma non sapevano delle loro radici comuni nella Scuola degli Esseni e, certamente, non ragionavano in termini di Segni Iniziali come possiamo fare noi ora.

 

1;28 Questo accadeva in Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava a battezzare.

1;29 Il giorno dopo Giovanni vide Gesù venire a sè, e gridò: Ecco lAgnello di Dio, che toglie il peccato del mondo.

Hodgepodge! Sciocchezze mescolate. Se Gesù, per Giovanni, era lAgnello di Dio che toglie i peccati del mondo, perché continuare con le sue immersioni? Lascia tutto e seguilo! Il quarto evangelista o chi per lui sta cercando di correggere o migliorare gli evangelisti precedenti; invece peggiora la situazione!

Gesù non può essere chiamato lAgnello di Dio che toglie i peccati del mondo sino a dopo il sacrificio ed il Segno della Resurrezione.

 

1;30 Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perchè era prima di me.

Giovanni non ha mai detto ciò su Gesù, ma questo era in linea con la profezia che stava seguendo. Comunque, disse: viene un UOMO (e non il Figlio di Dio!) che mi ha preceduto perché era prima di me. Cioè: Io apro la strada con lo scopo di anticipare colui che verrà dopo di me; che mi precede cioé che sarà prima di me in importanza.

 

1;31 Ed io non lo conoscevo; ma per questo sono venuto a battezzare con acqua, affinché fosse manifestato in Israele.

È una bugia, Giovanni conosceva Gesù, era addirittura suo parente. Allora, se Giovanni fece il suo battesimo perché Gesù si manifestasse in Israele, perché poi, una volta manifestato, non mandò tutti gli immersi da lui, da Yeshua?

 

1;32 E Giovanni rese la sua testimonianza così: Ho veduto lo Spirito discendere, come una colomba, dal cielo e posarsi sopra di lui.

È una leggenda creata dagli evangelisti per colmare la loro mancata comprensione del rapporto Giovanni-Gesù e gli scopi che Gesù aveva nel farsi battezzare da Yohhanan Manda la colomba dalla finestra dellarca di Noè, e così non torna più!

 

1;33 E io non lo conoscevo; ma chi mi ha mandato a battezzare nellacqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai scendere e fermarsi lo Spirito, è quegli stesso che battezza nello Spirito Santo.

E che timporta ora dellacqua? Vai e segui lo Spirito Santo! È tutta unaggiunta insipida che non sta in piedi!

 

1;34 E ho veduto e ho testimoniato esser egli il Figlio di Dio.

Non solo battezza con lo Spirito Santo, è pure Figlio di Dio e tu non lo segui? Allora o la testimonianza di Giovanni è falsa oppure la testimonianza dellevangelista è falsa! Il Battista non disse mai queste parole!

 

1;35 Il giorno seguente Giovanni si trovava di nuovo là, con due suoi discepoli

1;36 e, fissato lo sguardo in Gesù che passava, disse: Ecco lAgnello di Dio!.

Pura invenzione, come spiegato. Era soltanto estremamente importante per il Quarto Vangelo rafforzare la posizione di Gesù tramite la testimonianza di Giovanni e di ristabilire la figura di Giovanni nei confronti dei nuovi cristiani. Giovanni non disse mai che Gesù era lAgnello di Dio che toglie i peccati. È unassurdità!

 

1;37 I due discepoli udirono queste parole e andaron dietro a Gesù.

1;38 Gesù si volse e, notato che lo seguivano, domandò loro: Chi cercate?. Essi gli dissero: Rabbi (che tradotto vuol dire Maestro), dove abiti?.

Come, Giovanni dice che Gesù è lAgnello di Dio che toglie i peccati, e loro non hanno altro da chiedergli se non dove abita? È anche una mancanza nel giusto comportamento, si va presso un Maestro e senza nessun preambolo gli si chiede: Dove abiti?, di almeno: Shalom, buon giorno, possiamo parlare con lei?.

 

1;41 Imbattutosi pertanto con suo fratello, Simone, gli disse: Abbiamo trovato il Messia (che tradotto vuol dire il Cristo, l Unto), e lo portò da Gesù.

Allora Giovanni disse anche che Gesù era il Messia! E perché questi due discepoli di Giovanni non hanno prima parlato con lui, il loro maestro? E perché udirono soltanto le parole di Giovanni ed agirono senza chiedere spiegazioni? Di sicuro, qualcosa non quadra!

 

1;45 Filippo essendosi incontrato con Natanael gli narrò: Abbiamo trovato colui di cui scrissero Mosè nella Legge, e i Profeti Gesù, figlio di Giuseppe, da Nazaret .

Riferito secondo levangelista al profeta simile a Mosè. Chiaramente si vede qui limpostazione evangelica tardiva apologetica. In parole povere, una storia inventata per rafforzare la posizione del Messia.

 

1;49 Natanael gli replicò: Rabbi, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re dIsraele!.

Poppycock! Quale ebreo avrebbe mai detto a qualcuno: tu sei il Figlio di Dio? Hogwash, cibo per maiali!

 

1;51 Poi soggiunse: In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio delluomo.

Da noi è spiegato che nellespressione figlio dellUomo usata da Gesù (notate comunque sempre che è il figlio di un Uomo, non di Dio) cè confusione profetica in quanto anche Gesù, non sapendo come sarebbero stati i Segni Completi Redenzionali, ed allo stesso tempo vedendo lincredibile centralità intorno a sé, data dalla Stella di Cristo di allora, avrebbe potuto confondersi. In pratica, lo spirito gli faceva vedere visioni che corrispondevano alluomo scelto da Dio che avrebbe portato le completezze storiche delle profezie redenzionali, e che noi identifichiamo con il Terzo Goel Finale. Nel linguaggio ricevuto da Yeshua nella Scuola degli Esseni si parlava del figlio dellUomo (ben ha-adam in quanto in ebraico non esistono le lettere maiuscole), colui che è stato scelto fra gli uomini per quella mansione elevatissima, dal punto di vista storico, collocata quando il mondo cambia e ruota per entrare nei tempi della Redenzione Finale.

Dato che Gesù aveva la conoscenza del fatto che il Segno della Resurrezione era su di lui, gli fu possibile immaginarsi come colui che era stato scelto (Come già detto, lo Tzadik Haim mi spiegò che su questo punto Gesù si era confuso, credendosi, a volte, colui che sarebbe venuto anche alla fine. Il Maestro Haim, però, usò un linguaggio un po più morbido, come: Gesù si era quasi confuso credendosi a volte).

 

Non è strano, comunque, che lo spirito cristiano, nato dai Segni Iniziali, proiettandosi qualche volta verso i tempi dei Segni Finali, riportasse parole profetiche le cui spiegazioni non potevano essere chiare sino a quando non fossereo arrivati i Segni Completi. Abbiamo spesso riportato lesempio dello spirito cristiano di Paolo che gli fece vedere, in visione, il mistero della cecità di Israele. Prima le nazioni erano cieche mentre Israele vedeva. Ora Israele era cieca, una cecità, però, che permise alla grazia di Dio di illuminare i popoli che aderirono a Cristo. Così, conclude il suo spirito in Lettera ai Romani 11;11: Dio ci ha racchiuso tutti nella cecità e nellerrore per poi usare la clemenza e la misericordia con tutti. E Paolo conclude meravigliandosi del disegno di Dio, spiegando che se la grazia è uscita per il mondo a causa dellerrore e della cecità di Israele, quanto più sarà grande la grazia la clemenza e la misericordia di Dio quando Israele sarà al massimo e nella luce e riconoscerà la verità su Cristo.

 

È tutto molto bello ed esiste qui un vero senso profetico, ma non è come pensava Paolo! Per il Tarsiano, i cristiani avevano allora ragione e gli ebrei avevano torto. Quando Israele sarebbe tornato alla verità cristiana, allora ci sarebbe stata la clemenza ecc. Invece, la verità che cercava di esprimere lo spirito di Paolo si comprende solo con i Segni Completi. È vero, Dio ci ha racchiusi tutti nellerrore a proposito di Gesù e nessuno lo ha capito in tutti questi secoli passati, né ebrei né cristiani. Solo con la venuta del Goel Finale con i Segni Completi e la seconda venuta della Stella di Cristo, inizia la vera comprensione e la vera riconciliazione ecc. ed infine ci sarà la clemenza di Dio per tutti coloro che seguono la verità.

 

I Segni Iniziali erano nei Segni di Isacco mentre i Segni Finali sono nei Segni di Giacobbe. Cè, quindi, un filo profetico nei Segni Iniziali che prospetta qualcosa dei Segni Completi senza poterci arrivare con chiarezza. Simile è la situazione quando Gesù parla del figlio dellUomo. Si prospetta qualcosa dei Segni Completi, ma senza poterli decifrare. Guardate qui le parole di Gesù sullapertura dei cieli e gli angeli di Dio che salgono e scendono sul figlio dellUomo. È una visione che punta verso i Segni Completi di Giacobbe, nostro padre, che vide nel sogno la scala e gli angeli di Dio che salivano e scendevano. Ecco, dunque, il filo profetico dai Segni Iniziali ai Segni Finali, la comprensione dei quali ci arriva solo alla fine, con la venuta del figlio dellUomo.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 2

2;4 Gesù le disse: Che [importa] a me e a te, o donna? Lora mia non è ancora venuta.

Se queste parole furono davvero pronunciate, perché Gesù non chiama sua madre madre? perché tale freddezza e tale distacco da colei che lo partorì? Perché Gesù non dà una lezione ed un esempio di come adempiere al Quinto Comandamento onora tuo padre e tua madre? E ci sono altri esempi nei Vangeli dello stesso atteggiamento distaccato di Gesù verso la madre. Non so esattamente la risposta, ma è probabile che Gesù, sapendo della missione incompresa su di lui e prevedendo ben presto la fine che gli serbava il suo destino, concluse che qualsiasi avvicinamento alla madre le avrebbe causato maggior dolore. Lo fece, perciò, a fin di bene. Con ciò laffermazione qui di Gesù ha qualche senso: ti chiamo donna, con distacco, perché fra non molto arriverà la mia ora e spero che tu soffra il meno possibile. Sfruttò la festa di nozze per alludere al fatto che la fine che avrebbe dovuto subire avrebbe rappresentato un matrimonio fra il Regno dei Cieli e la Terra, il che, comunque, avrebbe rappresentato una festa di felicità nei cieli, essendo il suo sacrificio messianico accettato da Dio.

 

2;11 e manifestò la sua gloria (dopo aver tramutato lacqua in vino), ecco perché è severamente proibito usare la Kabalà Maasit per fare prodigi del genere. La gloria è di Dio soltanto, e la Gloria di Dio che si manifesta nel mondo è paragonabile agli indumenti di Dio (il paragone sta in questo: così come luomo non si manifesta davanti alle persone se non è vestito, così le manifestazioni miracolose di Dio sono quelle della Sua Gloria che si manifesta nel mondo). Chiunque accetti su di sé gloria o onore da parte degli uomini, quindi, è come se rubasse gli indumenti di Dio, usando per sé stesso ciò che non gli appartiene. Gesù, è vero, non lo fece per sé, ma perché la gente credesse nella sua missione. Era comunque proibito, ma Gesù lo fece sapendo ciò che faceva e con intenzioni valide. E Gesù stesso dichiara che lui non accetta la gloria degli uomini. Non si scappa, comunque, dal fatto che fare prodigi del genere davanti ad altri fa sì che costoro ti onorino ed esaltino!

 

2;15 Fatto pertanto un flagello con cordicelle, li scacciò tutti dal tempio con le loro pecore e buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e rovesciò i loro banchi.

 

Non mi ha mai convinto molto questa storia di Gesù. Avevo chiesto una volta al Maestro Haim se era vero questo episodio. Non mi rispose verbalmente; fece un segno con la mano, come per dire lascia perdere. Il gesto del Morè, comunque, propendeva più al no che al sì. A me non quadra tanto, un motivo è perché non vedo quel genere di azione associabile a Yeshua; è un atto, comunque, di violenza, e non si tratta di porgere laltra guancia. Un altro motivo è perché o ciò è avvenuto in modo discreto ridotto in un angolo periferico presso uno dei tanti banchi e o Gesù fece un segno più verbale che reale, oppure, se il segno venne compiuto in modo più forte davanti a tutti, non è possibile che le guardie del Tempio non lo abbiano fermato.

In effetti, la realtà del Tempio era assai triste e si vede che gli evangelisti volevano mettere in rilievo la bassezza di quel tempo.

 

2;18 Allora i Giudei si rivolsero a lui e gli domandarono: Qual segno ci dai per fare queste cose?.

È così che avrebbero detto gli ebrei se veramente Gesù avesse fatto: un flagello con cordicelle, li scacciò tutti dal tempio con le loro pecore e buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e rovesciò i loro banchi? Quanto furono miti e gentili allora!

 

2;19 Gesù rispose loro: Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo riedificherò.

Dubito su tutte le frasi in cui Gesù sembra glorificarsi. Egli era umile, ma parecchie frasi, specialmente nel Quarto Vangelo, non rispecchiano la sua vera umiltà. Dobbiamo stare molto attenti, in generale nei Vangeli, quando Gesù parla in prima persona, ancora di più in questo Vangelo dove molte cose sono state aggiunte per apologia alla Divinità di Cristo. Anche studiosi cattolici ammettono che almeno quattro paia di mani abbiano lavorato sul Quarto Vangelo. Altri studiosi ritengono perfino che Giovanni, a cui la Chiesa Nascente aveva attribuito il Quarto Vangelo, non centri proprio niente! e Giovanni, il povero pescatore, (come dice Michel Benoit) potrebbe essere rimasto con la rete nelle mani e non col calamo! Noi abbiamo praticamente una conferma di ciò nel sogno di Giuseppe (nostro, Allievo dAsino) in cui lui si trovava con Giovanni lEvangelista su una barca. Giuseppe gli chiese: Come mai hai scritto tutte quelle cose? Giovanni, invece di rispondere, fece un gesto con le braccia, come per dire che lui non centrava e non sapeva perché tutte quelle cose fossero state attribuite a lui.

Giovanni si trova qui sulla barca, non davanti ad una scrivania!

 

2;25 e perchè non aveva bisogno che altri rendessero testimonianza ad un uomo, sapendo da sè cosa ci fosse nelluomo.

Guardate la malafede di queste parole che non hanno senso. Sono insidiosi i modi sottili o anche quelli meno sottili che vogliono condurre il credente a non credere che Gesù fosse solo un uomo. Non aveva bisogno che altre persone gli rendessero testimonianza perché la loro testimonianza era soltanto verso un altro uomo e non verso il Figlio Divino che sa già tutto ciò che cè nelluomo!

 

GIOVANNI, CAPITOLO 3

 

3;5 Gesù rispose: In verità, in verità ti dico che se uno non rinasce dallacqua e dallo Spirito Santo, non può entrare nel regno di Dio.

Acqua per la purificazione dai peccati più grezzi e carnali; lo Spirito Santo per le imperfezioni più sottili ed interiori.

 

3;6 Ciò che è generato dalla carne è carne, e ciò che nasce dallo Spirito è spirito.

Vero! Ecco qui la prova lampante dalle stesse parole di Gesù che lo Spirito Santo non centra niente con la sua nascita! Svegliatevi cristiani!

 

3;7 Non meravigliarti se io ti ho detto: Bisogna che voi nasciate di nuovo.

3;8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi la voce, ma non sai donde venga nè dove vada: così capita a ogni cosa nata dallo Spirito.

La rinascita è nello spirito (ruah) della persona. Anche uno Spirito dal di sopra che proviene da Dio scende dove scende, come nel caso del Profeta Amos che prima non era Profeta né figlio di Profeta; lavorava da mandriano con gli armenti nel campo e, dimprovviso, lo spirito profetico cadde su di lui. Anche Mosè, magister noster, non sapeva prima che lo spirito di Dio (un angelo di Dio) si sarebbe manifestato nel roveto ardente. Anche tutte le testimonianze della Redenzione Finale arrivano dove e quando devono arrivare senza che nessuno lo sappia prima. E da ogni testimonianza nasce un Segno che porta avanti o fa nascere altre testimonianze. Perciò ci piacciono molto le parole di Gesù: 3;11: Noi parliamo di quel che sappiamo e attestiamo quel che abbiamo visto, ma voi non accogliete la nostra testimonianza perché è esattamente come nel nostro caso. E, per ora, solo per ora, è così anche per lamara chiusura della sua frase!

 

Anche da noi dicevamo, praticamente, capita la stessa cosa. Solo che noi riportiamo subito per iscritto le nostre numerose testimonianze che, essendo quelle Finali, sono totalmente coerenti e, soprattutto, risultano Complete rispetto a quelle dei Segni Iniziali. Perciò sappiamo che la non comprensione e la non accettazione delle nostre testimonianze sono limitate a questa generazione. Dopo tutti le capiranno ed accetteranno.

Ricordate sempre che lerrore più grosso del Cristianesimo fu quello dei Padri della Chiesa che vollero interpretare quei Segni Iniziali come se fossero i Segni Completi e ciò non poté che squilibrare il tutto!

 

3;13 Nessuno è salito al cielo allinfuori di Colui che è disceso dal cielo, il Figlio delluomo che è in cielo.

Guardate la malafede: Colui qui è scritto in maiuscolo (così più volte e in parecchie versioni del Vangelo) facendolo apparire come Dio il che falsifica qualsiasi vera intenzione che potrebbe, semmai, trovarsi nelle parole dette. Nel mio testo in ebraico, dove, come detto, non esistono maiuscole, non cè Colui con la maiuscola così come in altre versioni più corrette. Qui si legge: nessun uomo è mai salito al cielo se non è sceso dal cielo, il figlio delluomo che è nel cielo. Anche nella Bibbia in Spagnolo: Nadie ha subido al cielo sino el che bajó del cielo, il Hijo del hombre (mentre il che è nel cielo non cè).

In ogni caso, tutta laffermazione è strana e si baserebbe sulla confusione che abbiamo spiegato, anche di Gesù sul senso del figlio delluomo. Sembra qui che Gesù parli della sua resurrezione e fa riferimento a sé stesso come figlio delluomo. Lui, quindi, sarebbe sceso dal cielo nel Segno della Resurrezione giacché sarebbe salito al cielo col suo sacrificio. Ciò è vero in quanto il sacrificio di Gesù fu accettato da Dio ed egli salì al cielo dal quale poté scendere per dare Segno alla sua reale resurrezione. Ciò, però, era nel Segno dellAriete e nel Segno dellAgnello di Dio (ora, dal punto di vista cronologico, meglio motivato), non nel Segno Finale dello Scelto figlio dellUomo della Redenzione Finale, lo Tzadik Haim, il cui nome corrisponde con lUnto Scelto Storico nella mishnà delle sette cose create prima della creazione del mondo.

 

Si può capire, comunque, come Gesù potesse confondersi con il reale significato del figlio dellUomo profetizzato da lui stesso per il futuro. O se vogliamo estendere questa terminologia su Gesù, si dovrebbe dire che Gesù sia stato il figlio dellUomo dei Segni Iniziali, ma non il figlio dellUomo finale e completo dei Segni Finali della storia.

In ogni caso, lUnto Scelto è il Goel Finale, Haim. Al Segno Messianico dellAriete sacrificato al posto di Isacco si allude alla mishnà delle dieci oppure tredici cose create prima dello Shabbat della Creazione. Nellaffermazione delle sette cose create prima della creazione del mondo, si tratta degli scopi finali nella creazione. Nella mishnà sulle cose create prima dello Shabbat della Creazione, si tratta di necessità; con il mondo già creato, il mondo non sarebbe arrivato al suo Shabbat se non per le cose necessarie qui menzionate fra cui lariete sacrificato.

 

Il problema col termine Figlio dellUomo (e, di nuovo, Figlio maiuscolo per ingannare la gente) nei confronti di Gesù è la mescolanza con Figlio di Dio in senso deificante. La verità del termine, invece, è un uomo scelto dalla razza umana, un uomo nato da un uomo e da una donna. Anche per Gesù, sia che labbia attribuito a sé stesso sia che labbia attribuito ad un altro, la definizione determina chiaramente che tale uomo, anche se scelto da Dio, è sempre un uomo, un essere umano, da non confondere con Dio, un figlio delluomo proprio e non un Figlio di Dio!

E perché Gesù dovette enfatizzare ciò? È semplice: affrontando la sua missione con il termine figlio di Dio per i motivi spiegati, cioè per allargare il concetto di figli siete del Signore, vostro Dio, con il termine figlio delluomo rafforzava il concetto che anche se colui che è stato scelto è di un alto livello, conferitogli da Dio, è pur sempre un uomo e non Dio. O cristiani, dove siete arrivati?

 

3;14 Come Mosè ha innalzato il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio delluomo sia innalzato,

Il segno del serpente innalzato da Mosè era per la guarigione da una piaga causata dal peccato; chiunque avesse guardato quel serpente con il giusto sentimento di pentimento sarebbe guarito. Così, dice Yeshua, il motivo dellinnalzamento di colui che è stato scelto è per la guarigione, per la salvezza e per la vita eterna. Nei Segni Completi si completano la guarigione, la salvezza e la vita eterna nel merito dello scelto figlio delluomo il Goel Haim.

 

3;15 affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.

La fede nel Goel è come sta scritto: E credettero in Dio ed in Mosè suo servo. Credendo in Dio, si deve credere anche nelle scelte di Dio, come per Abramo, Isacco e Giacobbe o per i tre uomini della Redenzione: Mosè, Gesù e Haim.

 

3;16 Infatti Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.

Il termine unigenito deriva da Isacco: Dio disse ad Abramo: Prendi tuo figlio, il tuo unigenito (yehhidcha), che hai amato, Isacco e vai alla terra di Moria ecc. Questo verso veniva per distinguere bene fra Isacco ed Ismaele, come spiegano i Saggi, di benedetta memoria, affinché Abramo non avesse dubbi su chi si trattasse. Prendi tuo figlio e Abramo: Ho due figli, Ismaele ed Isacco; il tuo unigenito e Abramo: Ismaele è unigenito di Agar ed Isacco è unigenito di Sara. Quello che tu hai amato, disse Abramo: ho amato ed amo tutti i due; al che Dio specificò: Isacco, e così Abramo non poté avere alcun dubbio.

Il termine unigenito riferito a Gesù non so da dove sia saltato fuori, non ha alcun senso se non un senso idolatra: va assolutamente cancellato dai Vangeli!

 

3;17 Poiché Dio non ha mandato il Figlio suo nel mondo per giudicare il mondo, ma perchè il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Dio, dunque, non ha mandato la missione messianica di Gesù nel mondo per giudicare il mondo, ma perché tanti abbiano una salvezza tramite quella missione. E questo è vero. A parte la solita maiuscola per il vocabolo figlio!

 

3;18 Chi crede in lui non è giudicato, ma chi non crede è giudicato perchè non ha creduto nel nome dellunigenito Figlio di Dio.

Chi crede nella sua missione messianica non sarà condannato, ma chi crede nella sua Divinità pecca di idolatria. E dopo che il Cristianesimo credette nella sua Divinità, certamente gli ebrei non poterono più neanche credere nella sua missione messianica. credere nel nome dellunigenito Figlio di Dio è falso vangelo. Credere nella missione messianica oppure nella missione profetica di Gesù, senza la deificazione, è cosa giusta e buona.

 

3;21 Chi invece opera secondo la verità saccosta alla luce, affinché le sue opere si manifestino come compiute in Dio.

Non in Dio, ma davanti a Dio o qualche altra locuzione che voglia significare lo stesso concetto.

 

3;25 Ora nacque una disputa tra i discepoli di Giovanni e i Giudei intorno alla purificazione.

Non si capisce in cosa consista la disputa.

 

3;26 E venuti da Giovanni gli dissero: Rabbi, colui che era con te oltre il Giordano e al quale tu hai reso testimonianza, ecco battezza e tutti accorrono a lui.

Va bene, uno battezza di qua e uno di là, e la maggior parte delle persone va da Gesù. E che disputa cè? E semmai, la disputa avrebbe dovuto essere fra i discepoli di Giovanni che vedevano nel fatto una sorta di oltraggio o uno scavalcamento del loro maestro da parte di Gesù. Ma gli ebrei, che centrano? Più chiaro, invece, è che il Quarto Vangelo vede la necessità di chiudere i dubbi di Giovanni su Gesù per il fatto che Giovanni non lo seguì mai. Il tentativo non riesce comunque! Più il Quarto Vangelo sostiene Gesù tramite la bocca di Giovanni, più si rafforza la domanda: Perché Giovanni non lo seguì mai?.

 

3;27 Giovanni rispose: Luomo non può ricevere nulla se non ciò che gli è dato dal cielo.

3;28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato innanzi a lui.

Se lui è il Cristo (Unto) e tu lo sai, anche da ebreo, sei obbligato a seguirlo! E se tu lo avessi seguito ed appoggiato, lo avresti potuto aiutare e tanto! Aggiungo qui che ho sentito dire che nei suoi libri, il Reverendo Moon praticamente attribuisce tutto il fallimento della missione messianica di Gesù al fatto che Giovanni non lo seguì e non radunò mai le forze che erano con lui per sostenere Gesù (Moon, che purtroppo finirà come gli altri falsi messia, in questo caso dimostra di essere uno studioso non indifferente!).

 

3;29 Chi ha la sposa è lo sposo; invece lamico dello sposo, che è presente e lascolta, si consola, quando ode la voce dello sposo. Ora questa gioia, che è la mia, è perfetta.

È tutta una falsa aggiunta. Yohhanan ha-Matbil non disse mai queste parole!

 

3;31 Chi viene dallalto sta sopra a tutti; chi viene dalla terra è dalla terra e parla di terra. Chi viene dal cielo sta sopra a tutti,

E tu Giovanni, non lo segui?

 

3;32 e attesta le cose vedute e udite, ma nessuno ne accetta la testimonianza.

Giovanni, sino alla fine, non fu convinto dalla testimonianza di Gesù.

 

3;33 Chi accetta la testimonianza, conferma che Dio è verace.

E allora, quanto di più, fai sapere a tutti la testimonianza e la conferma della verità di Dio. Sono tutte false testimonianze del Quarto Vangelo!

 

3;34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio, perchè Dio gli dà lo Spirito senza misura.

E tu non lo segui?

 

3;35 Il Padre ama il Figlio e ha posto tutto in sua mano.

Ora Giovanni Battista parla di Padre e Figlio! Poppycock e hogwash, tale linguaggio non era nella bocca di Giovanni!

 

3;36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; ma chi non crede al Figlio non vedrà la vita, ma lira di Dio dimorerà su di lui.

Ciò è un esempio, a parte limpostazione di Figlio, della confusione da parte degli Evangelisti e, successivamente, dei Padri della Chiesa, nel vedere i Segni Iniziali come se fossero i Segni Completi. Capisci, Nicodemo, i Segni Iniziali stanno nei Segni di Isacco ed i Segni di Isacco non si completano se non nei Segni di Giacobbe con la venuta del Goel Finale, Haim. E tutto ciò che era prima, oltre ai tanti errori teologici ed interpretativi, non era completo. E proprio nel Quarto Vangelo, in cui cè una lunga escursione apologetica, interpretativa e speculativa, ci sono frasi dette su Gesù che contengono delle Chiavi che si riferiscono alla completezza futura del Goel Finale. I Segni Completi di Giacobbe iniziano nei Segni Iniziali di Isacco. Gesù era il Secondo Uomo della Redenzione, ma la sua missione non era completa. I Segni dellAlbero della Vita oppure della Vita Eterna iniziavano nei Segni Iniziali, ma erano ancora lontani dallessere Completi. Abbiamo anche spiegato che Haim significa Vita appunto perché il Goel Finale porta per il mondo lAlbero della Vita e la Vita Eterna. Potremmo dire che chi crede nella scelta di Dio dello Tzadik Haim, come Goel Finale, può meritare la Vita Eterna. Coloro eventualmente che sapranno e non crederanno nella resurrezione e nella mansione del Giudice Unto del Regno dei Cieli, non saranno voluti da Dio ma questa è una generalità, Dio è il Giudice ed Egli salva chi vuole.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 4

 

4;9 La donna Samaritana rispose: Come mai tu, Giudeo, domandi da bere a me, che sono Samaritana?. I Giudei infatti non vanno daccordo coi Samaritani.

I discorsi fra Gesù e la Samaritana sono da mettere in dubbio, mentre non cè da dubitare sullincontro stesso. La questione, piuttosto, è perché viene riportato lepisodio? Perché cè, in esso, uno scopo evangelico che non poteva mancare nei Vangeli, cioé che il messianismo di Gesù era associato ai Farisei e non ai Samaritani o al loro credo messianico che era diverso da quello dei Farisei della Tradizione Orale dIsraele. Non sono in grado di definire la loro fede messianica, ma probabilmente è come testimoniato dalla Samaritana in questo passo: il Messia verrà e ci farà conoscere ogni cosa. Siccome Yeshua era in conflitto con i Dottori della Legge di allora, sebbene il conflitto non fosse per motivo della Legge, ma a causa del loro comportamento sbagliato ed il loro cuore chiuso; fu compito dei Vangeli quello di mettere in rilievo chiaramente che Gesù seguiva la Tradizione dei Farisei e non quella di un altro ramo o derivato dal Giudaismo, come ad esempio i Sadducei (Tzadukim) o ancora più remoti, i Samaritani, con tutto il loro culto al Monte Grizim. Gli scrittori dei Vangeli sapevano che la Tradizione Orale dei Dottori della Legge sarebbe andata avanti nella storia, e ci sono altre conferme di ciò nelle parole di Gesù nei Vangeli. La Chiave, quindi, di tutta la storia è che la salvezza viene dai Giudei, cioè dagli ebrei della Tradizione Farisaica (in ebr. peirushim i commentatori della Torà).

 

4;22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quel che conosciamo, perchè la salute viene dai Giudei.

Lanti-semita cattolico scrive qui salute invece di salvezza; si vede che gli faceva bruciare il fegato mettere la parola salvezza in relazione agli ebrei!

Voi adorate, noi adoriamo (in ebr. voi vi prostrate che è più vicino al greco proskunein unazione in avanti nel culto). Non capisco, però, il significato della frase. A chi si riferisce il noi di Gesù qui? Siccome conclude la salvezza viene dagli ebrei, è chiaro che si sta immedesimando con il popolo tradizionale dei farisei. Perciò il noi adoriamo o meglio noi ci prostriamo è riferito al Dio Unico della Torà e della Tradizione Orale. E voi vi prostrate a quel che non conoscete forse perché essi si prostravano verso Monte Grizim (monte menzionato nella Torà in relazione alle benedizioni dette verso Monte Grizim e le maledizioni verso monte Ebal) e da ciò si era creata una religione diversa, non coerente con la Tradizione dei Saggi. Conoscete questi versi dalla Torà, quindi, ma non conoscete la tradizione dei Saggi a questo proposito.

 

4;24 Iddio è spirito, e quelli che lo adorano lo devono adorare in ispirito e verità.

In verità vi raglio, Dio Benedetto è il Creatore dello spirito, non spirito.

 

4;25 La donna gli rispose: Io so che viene il Messia, vale a dire il Cristo; quando dunque sarà venuto, ci farà conoscere ogni cosa.

4;26 E Gesù a lei: Sono io che ti parlo.

Vale a dire, se per voi il Messia è colui che vi fa conoscere ogni cosa, ecco sono io che ti parlo. Cioè la salvezza messianica viene dallIsraele Tradizionale, ma in quanto al vostro concetto messianico vado bene anche per voi.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 5

 

5;19 In verità, in verità vi dico: Il Figlio non può fare nulla da sè, ma solo quello che vede fare dal Padre, lo fa parimenti il Figlio.

Cosa significa questa abominazione?! Sono delle fandonie imperdonabili! Chi è 'sto Figlio, Piccolo Dio Marionetta che non fa niente da sé? Gesù non avrebbe mai detto nulla di simile! Che cosè che vede fare dal Padre e che lo fa parimenti il Figlio! Pura idolatria, puro dualismo, pura assurdità, poveri cristiani! Che vuol dire che il Figlio fa parimenti al Padre? Beate le Tradizioni di Israele e dellIslam ricevitori della fede di Abramo! E che cattivi questi Giudei che si arrabbiavano soltanto perché Gesù si faceva uguale a Dio!!!!!!

Svegliatevi, figli della luce, dalle tenebre del paganesimo cristiano. Rompete le catene di un inganno millenario che vi ha tenuti imprigionati nei sotterranei del Vaticano! Ed anche voi, Protestanti che giustamente protestavate contro la Chiesa Cattolica, ma avete dimenticato di protestare contro il falso cristianesimo teologico del Nuovo Testamento. Non avete provveduto allo sradicamento della Trinità Idolatra!

 

5;20 Perchè il Padre ama il Figlio e gli mostra quanto egli fa; e gli mostrerà delle opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.

Ciò di cui Gesù parlava con saggezza, insegnando delle vie, tramite lesempio del Padre e del figlio, con cui Israele avrebbe dovuto atteggiarsi nei confronti di Dio, nel Quarto Vangelo (specialmente), diventa tutto un discorso teologico per comprovare la Divinità del Figlio! È falso vangelo e tutte le frasi del genere vanno eliminate dal Nuovo Testamento!

 

5;21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dona la vita, così anche il Figlio darà la vita a chi vuole.

5;22 Perchè il Padre non giudica alcuno, ma ha rimesso ogni giudizio nelle mani del Figlio,

Guardate bene lidolatria del Piccolo Dio. Il Grande Infinito Dio non si mescola negli affari degli uomini. Si vede che è troppo occupato in altre faccende e non ha tempo! Oppure si occupa solo di cose grandi e perciò delega il Figlio asbrigarsela Lui con le questioni terrestri! (vedere le spiegazioni sulla generazione di Enosh e sulla dottrina di Zeir Anpin dello Zohar).

 

Dio Benedetto è il Giudice Supremo del mondo ed Egli giudica quando, come e chi Egli vuole. Il Giudice Unto del Regno dei Cieli, Scelto da Dio, non è il Giudice delluniverso bensì il Giudice delle questioni che riguardano la Redenzione Finale, come sta scritto, ed il desiderio di Dio riuscirà per mano sua. Il Maestro Haim insegna in ogni istanza a rivolgersi a Dio soltanto, di pregare solo El Shaddai, ed anche lui prega sempre El Shaddai. Nessuno fa un confronto fra il Giudice Unto del Regno dei Cieli e Dio. Lo Tzadik Haim è servo di Dio!

Povero Gesù, ebreo sincero ed umile, scelto per bere quel calice amaro della storia post-Secondo Tempio, calice del fitto esilio del popolo dIsraele, e dello spirito ad ogni livello, povero messia frainteso, servo di Dio!

 

5;23 affinchè tutti onorino il Figlio, come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora neppure il Padre che lha mandato.

Calice amarissimo! Gesù non voleva onore per sé e non accettava nemmeno onore dagli uomini. Gesù era umile e sapeva che lonore va a Dio soltanto. Perché mi chiami buono? ammonisce Gesù il ricco che lo aveva chiamato buon maestro. Uno solo è buono, Dio.

Il calice amaro era il calice che travolgeva le giuste e buone intenzioni di Yeshua e le tramutava in false intenzioni idolatre. Il calice amaro è tutta la falsa teologia cristiana. Chi è che lha bevuto, o cari cristiani?

 

Si deve, comunque, ricordare, che il motivo più globale dellesistenza del cristianesimo, per ciò che riguarda il Disegno Globale della Redenzione Finale, è questo: la vera posizione del Goel Finale Haim nel Regno dei Cieli è talmente alta, speciale ed unica, che il mondo aveva bisogno degli errori teologici cristiani nei confronti di Gesù, e poi la loro correzione, per non sbagliare mai più con errori teologici nei confronti di un uomo. È una affermazione grossa, lo so, ma il Disegno lo ha fatto Dio non io e non il Goel Haim!

 

5;24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non è sottoposto a giudizio, ma passa da morte a vita.

Ecco un perfetto esempio da Messia e da Profeta di Dio, Gesù dice che se uno ascolta le sue parole e crede in Dio che lo ha mandato, avrà la vita eterna e non sarà sotto la morte, ma nel merito del Messia risorto meriterà la vita eterna anche dopo la morte da questo mondo. Il concetto che ci sia un tale livello dellUnto Scelto è elevatissimo e rappresenta davvero un GRANDE REGALO di Dio allumanità, al tempo della Redenzione Finale.

Già i Segni Iniziali contenevano barlumi della verità redenzionale futura. A causa del calice amaro, però, tutto ciò non poteva realizzarsi. Forse che un ebreo dopo aver lasciato la religione ebraica e la pura fede monoteista ed aver aderito al Cristianesimo Trinitario avrebbe trovato la vita eterna? No, di sicuro! Ma anche tutti coloro, provenienti dai popoli, per cui il Cristianesimo rappresentava, comunque, unelevazione rispetto al passato, non avrebbero potuto trovare la vita eterna nel contesto di una falsa deificazione di Gesù! La vita eterna deve stare nella verità! Comunque, tramite la missione di Gesù, cerano dei livelli intermedi nellaltro mondo per i buoni di cuore, i giusti nel comportamento e i caritatevoli ecc.

Noi della Redenzione Finale, grazie al merito del Goel Haim, abbiamo ricevuto i Segni Completi della vita eterna che si sta formando per coloro che seguono gli insegnamenti del Goel Haim Risorto. Langelo della morte, ad esempio, non può più intervenire nel loro passaggio; altri angeli della Redenzione Finale si occupano di ciò. Tutti, però, devono stare in Giudizio dopo la morte. Tale è la via del trapasso.

 

5;26 Perchè come il Padre ha la vita in sé stesso, così ha concesso anche al Figlio di averla in sè,

Bisogna essere stolti o mentalmente ciechi per non riconoscere lo spostamento dal puro monoteismo. È falso Vangelo, da eliminare e basta!

 

5;27 e gli ha dato il potere di giudicare, perchè è il Figlio delluomo.

Solo nella Redenzione Finale cè lequilibrio. Il Terzo Goel Finale, che è il figlio delluomo profetizzato da Gesù, è il Giudice Unto del Regno dei Cieli.

 

5;28 Non vi meravigliate di questo; perchè verrà il momento in cui tutti coloro che sono nei sepolcri, intenderanno la voce del Figlio di Dio:

Verrà il momento, duemila anni dopo, con la venuta del Goel Haim! Non cè da meravigliarsi. Quasi tutte le profezie messianiche e redenzionali si sono spostate di duemila anni. Esse hanno attraversato la missione messianica di Gesù, dando qualche misura di salvezza ecc. ma tutte le stesse profezie tornano, si rinnovano e si completano per la Redenzione Finale (e questa volta nella vera fede e senza distorsioni). Grazie a Dio, abbiamo già tanti Segni ricevuti della salvezza presso i defunti, in merito alla Resurrezione dello Tzadik Haim, che risorgono nel Regno dei Cieli.

 

5;30 Io non posso fare nulla da me. Come io intendo, giudico, e il mio giudizio è giusto, perchè io non cerco la mia volontà, ma la volontà di Chi mi ha mandato.

Questaffermazione è già più equilibrata. (ce ne sono altre simili nel Quarto Vangelo, probabilmente derivanti dalla prima mano del testo originale) I Segni Iniziali (come quelli Completi) sono profetici e Gesù spesso parlava nello spirito profetico messianico che era su di lui. Qui la chiave profetica è nel servo di Dio (Isaia 11) che non giudica da ciò che vedono gli occhi bensì dallo spirito profetico messianico. Notate lequilibrio: non è Dio o il Figlio di Dio che dicono queste cose bensì un uomo pieno di spirito profetico, collegato con la missione messianica di Yeshua. Può Dio o il Figlio Divino di Dio dire: Non posso fare nulla da me? E poi aggiungere: non cerco la mia volontà, ma la volontà di Chi mi ha mandato. È un uomo che parla, un uomo che potrebbe esercitare una volontà propria, capace di studio, di preghiera, di disciplina ed assiduità nel servire Dio, in modo da arrivare a ciò che dicono i Saggi di benedetta memoria: Fa che la tua volontà sia la Sua volontà. Gesù sta parlando da uomo e da servo di Dio!

 

5;33 Avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verità.

5;44 Ma come potete credere voi, che vi glorificate a vicenda, e non cercate la gloria che viene dal solo Dio?

Gesù dice di non aspettare la gloria degli uomini perché la gloria è di Dio soltanto; poi dice: Io so che la gloria appartiene a Dio soltanto, ma voi, invece, cercate la gloria e lonore per voi stessi, perciò non cercate la gloria che viene dal solo Dio. Vedete come Gesù era nella vera fede, e che, soprattutto, non era cristiano!

 

5;45 Non pensiate che io debba accusarvi davanti al Padre; vostro accusatore è lo stesso Mosè, nel quale riponete ogni speranza.

Ordunque, anche gli altri grandi della storia della Redenzione compiono dei lavori nellaltro mondo!

 

5;46 Poichè, se aveste creduto a Mosè, avreste creduto anche a me, poichè egli ha scritto di me.

Mosè, magister noster, scrisse di un profeta che sarebbe venuto, simile a Mosè, in quanto vero profeta, che si sarebbe dovuto ascoltare. La nostra veduta è più completa. Il Profeta simile a Mosè è il Profeta Geremia che ricevette la profezia (Cap.31) del Patto Nuovo. Gesù intendeva compiere quel Patto Nuovo e parlava in chiave profetica e perciò si vedeva nella posizione del profeta indicato da Mosè. Purtroppo il Nuovo Testamento Cristiano ha travisato tutte le vere intenzioni di Yeshua ed anche molte delle sue parole, in modo che non si può più dire tout simple che si tratti di Gesù. Si tratta del Profeta Geremia e si tratta del Patto Nuovo Finale che si realizza storicamente con la venuta del Goel Haim.

 

5;47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?.

Gesù diceva così agli ebrei di allora. Noi lo diciamo ai cristiani. Gesù insegnava la vera fede della Torà; voi, cristiani, come potreste apprezzare i veri valori delle parole di Gesù se non credete al Secondo Comandamento? Perciò arriva, grazie a Dio, la Vera Bibbia, nella Grande Correzione del Nuovo Testamento Cristiano.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 6

 

6;11 Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì ai seduti; lo stesso fece dei pesci dandone quanto ne vollero.

Gesù usò la Kabalà Maasit da lui appresa alla Scuola degli Esseni.

 

6;19 Dopo aver remato per circa venticinque o trenta stadi, visto Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca, ebbero paura.

Anche questo è un segreto di Kabalà Maasit.

 

6;23 Sopraggiunsero poi altre barche da Tiberiade, presso al luogo dove avevano mangiato il pane, dopochè il Signore aveva reso grazie.

Non il Signore bensì Gesù.

 

6;27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che resta per la vita eterna e che vi somministrerà il Figlio delluomo; poichè lui Dio Padre ha segnato del suo suggello.

(Versione ebr. il figlio delluomo lo darà a voi perché lo ha suggellato, col Suo Sigillo, suo Padre Dio. Non so se il lo qui si riferisce al pane o a Gesù). Purtroppo, il Pane Messianico e Redenzionale fornito da Gesù è stato contaminato anchesso nel calice amaro del Cristianesimo. Comunque, tramite la Correzione del Nuovo Testamento Cristiano, cè un recupero dei suoi veri insegnamenti distinguendo fra il vero ed il falso. Ricordate che tali distinzioni che stiamo segnalando qui diventano poi parte del Testo LAlbero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto. Perciò anche il Nuovo Testamento Cristiano, così terribilmente falsato, darà i suoi frutti, più avanti, nella Correzione.

 

Fatto sta che tutti i discorsi relativi al Pane mi fanno gola. Non pensiate che, essendo ora lAsino del Nuovo Firmamento, non sia più lAsino che Mangia il Pane. Anzi, in Israele, nel 1990, ho ricevuto e detto in sogno la benedizione: Benedetto è il Signore, Dio nostro che mi ha fatto Suo pane. Hi-haw, più Sigillo di così! Comunque, non si deve confondere o mescolare il Pane dei Segni Iniziali con il Pane Redenzionale dei Segni Completi perché non cè paragone.

 

6;29 Gesù rispose: Questa è lopera di Dio, che crediate in Colui che fu inviato.

Colui. La malafede di questa versione cattolica lo scrive nuovamente in maiuscolo!

 

6;32 Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico Mosè non vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane dal cielo

Forse che il Padre di Gesù non era lo stesso Padre di Mosè? Ma il tono di questa frase e delle altre frasi in prima persona che seguono non insegnano il giusto rispetto per Mosè e quindi per la Torà; perciò non rispecchiano la vera umiltà di Yeshua. Nel Segno delle Stelle, il Goel Haim ci insegna: Quella è la Stella di Cristo, venuta in virtù dellumiltà. Fra laltro ciò indica che la seconda venuta di questa Stella messianica e redenzionale, nel Segno della Correzione del Nuovo Testamento, corregge anche lumiltà di Gesù che in molti modi di espressione nelle mani degli Evangelisti è stata trascurata. Anche quando lessenza della frase può provenire da discorsi reali fatti da Yeshua, il modo della tramandazione non rende lumiltà con cui fu effettivamente pronunciata. Bisogna ricordare che la lingua è uno strumento delicato e fine; il più piccolo cambiamento nel modo di esprimere un certo concetto può creare nellascoltatore o nel lettore effetti contrari allintenzione originale.

 

Nel Quarto Vangelo, poi, dove cè una spiccata tendenza anti-giudaica, probabilmente tardiva rispetto al testo originale, il travestimento linguistico trova il suo pane nellavvolgere gli ebrei in un velo di ottusità materialistica e di religiosità insipida, ipocrita e senza alcuna sostanza.

Il lavoro di decifrazione fra loriginale ed il discorso reale di Yeshua e le aggiunte ed i cambiamenti linguistici volutamente mirati a diffamare gli ebrei oppure il Giudaismo tradizionale è più propriamente una grossa impresa degli studiosi in materia da quaranta o cinquanta anni a questa parte, specialmente dopo la scoperta dei rotoli di Qumran. Tali studi, comunque, sono periferici rispetto al nostro compito di ridare al pubblico il Nuovo Testamento Corretto in modo che esso rientri nel contesto della Vera Bibbia.

 

Fosse per me cancellerei il Quarto Vangelo dalla faccia della terra invitando tutta la terra a fare lo stesso. Ma i Pesi dellAsino non si sciolgono così facilmente. Il Verbo del Prologo è propriamente il Calice Amaro che Gesù dovette bere contro la sua volontà dicendo: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Yeshua, comunque, fece tutto ciò che fece per la salvezza degli altri. Non possiamo abbandonarlo ora che lui ha bisogno di noi per salvarlo da tutta la storia passata!

 

Raglio, dunque, per la Salvezza di Yeshua, quella proveniente da lui e quella per lui. Che El Shaddai mi aiuti a rettificare ciò che è giusto che sia corretto e biasimare ciò che è falso, come un bravo, piccolo asino profetico del Patto di Geremia. Non dò la colpa a Yeshua, comunque, lui è innocente! Le colpe le dò allAmaro Calice storico dal quale il povero messia ebraico fu costretto a bere per la salvezza parziale di Israele e per una parziale elevazione di molti fra i popoli.

 

Tenete presente che raglio da Asino, non da studioso dei testi antichi o da erudito nelle sfumature storiche della politica di quei secoli sconvolgenti. Guardo le parole del testo e dico: Scendi dalla tua Stalla nel Regno dei Cieli, Asino, ci sono qui dei Pesi che taspettano. Non esitare, o bravo Animale, nessun Asino può risalire al cielo se prima non è sceso dal cielo, hi-haw, cavalcato dallo scelto figlio delluomo, lo scelto Tzadik Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim.

 

6;33 perchè pane di Dio è Colui che discende dal Cielo e dà la vita al mondo.

Ahi, ahi, ahi non è colpa di Gesù, è colpa dellinevitabile confusione collegata con la posizione messianica di allora, una missione già condannata dal tempo storico in cui si accese lira di Dio contro il popolo dIsraele. La missione di Yeshua fu intrappolata fra il Goel che non cera ancora ed un Asino che nei Segni di Isacco non era ancora completo. Se Gesù fosse stato il Goel Finale, avrebbe portato il mondo ebraico, e con esso il mondo intero, alla Redenzione Finale. Se Gesù fosse stato lAsino che Mangia il Pane della Redenzione Finale, avrebbe potuto parlare della sua missione da Asino il che non avrebbe dato luogo alla sua deificazione. Come detto, io lAsino che Mangia il Pane, fui benedetto da Dio affinché potessi essere il Suo Pane, e ciò si estende agli altri Asini di questa missione. Annunciamo la venuta del Goel Finale, Risorto nel Regno dei Cieli, nel Segno Finale della Resurrezione dei Morti. Perciò non annunciamo noi stessi e così non cè il pericolo che qualcuno ci consideri più di un Asino. Ed allo stesso tempo, avvertiamo sempre (con la forza del contrasto che deriva dalla Correzione degli errori teologici cristiani) di non cadere in errore a proposito del Goel Haim; egli, è vero, è lo scelto figlio delluomo, ma ripeto, e non mi stancherò mai di farlo, delluomo, non di Dio!

 

Ma se io, lAsino, sceso dalla Stalla del Regno dei Cieli, sono il Pane di Dio, sono forse io colui che discende dal cielo per dare vita al mondo? Da annunciatori del Goel Haim, sì! NON da noi stessi che siamo Asini! Ma se noi, da Asini, siamo il Pane di Dio per dare vita al mondo in merito al Goel Haim, certamente è il Goel stesso che è il vero Pane di Dio per dare vita al mondo. Hi-haw, hi-haw! So che ci vuole ancora tempo storico perché le mie parole vengano capite dal mondo, ma sto rivelando una verità che dopo verrà capita. Ogni elemento della Redenzione Finale è in perfetto equilibrio. Ogni aspetto della missione del secondo uomo della redenzione era squilibrato, fuori misura ed esagerato. La stessa deificazione di Gesù non venne per capriccio bensì per errori dovuti allo squilibrio di quel tempo medio nel percorso di quattromila anni dalla Stella di Abramo.

 

6;35 Gesù rispose loro: Io sono il pane di vita! Chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me non avrà più sete.

Brutto calice amaro: sarebbe stato così se non lo avessero ritenuto Dio.

 

6;38 poichè io son disceso dal cielo per fare non la mia volontà, ma la volontà di chi mi ha inviato.

Forse Gesù è sceso dal cielo? Che significato avrebbe? O Gesù non lo ha mai detto, oppure, non avendo la Lingua Chiara profetizzata in Sofonia, non poté dire: La Missione Messianica che sta su di me è scesa dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di Chi mi ha inviato. Mancava lAsino Equilibratore!

 

6;39 E questa è la volontà di chi mi ha inviato, del Padre, che io non perda nulla di quanto mi fu dato, ma che lo risusciti nellultimo giorno.

Gesù sapeva che sarebbe morto e risorto perché i Segni messianici e redenzionali comprendono il Segno della Resurrezione. Sapeva che sarebbe morto perché sin dallinizio era chiaro che la sua missione sarebbe fallita presso i leader del popolo e si vede che aveva segni che sarebbe stato ucciso innocentemente e che sarebbe risorto. Si tratta di una cosa grandissima, non piccola. Allo stesso tempo, egli dovette trovare dei discepoli che avrebbero portato avanti la fede nella sua missione perché sapeva chiaramente che il fallimento e le gravi conseguenze di tale fallimento non avrebbero disfatto la missione o i Segni Redenzionali che stava compiendo, sebbene non potesse sapere in che modo essi si sarebbero svolti (lo stesso è vero per i Profeti che ricevevano vere profezie da Dio per cui sapevano che si sarebbero realizzate, ma non sapevano come, quando ecc. ecc).

Mettete insieme le cose: la missione era vera, il Segno della Resurrezione era vero, ci sarebbero stati quindi dei seguaci che avrebbero creduto nella sua missione e avrebbero da ciò ottenuto la salvezza. La salvezza, poi, era collegata col Segno della Resurrezione e perciò egli concluse che tutti coloro che avrebbero meritato tale fede nel suo mandato, avrebbero parimenti meritato di risorgere in merito alla sua Resurrezione. Ciò sta alla base del Pre-Regno dei Cieli dal quale Gesù sicuramente poteva essere, nei secoli passati, di aiuto, anche nella morte, verso i cristiani buoni di cuore e fautori di opere buone.

 

Affermo queste cose partendo da ritroso, cioè dalla conoscenza dei Segni Completi. Le parole di Gesù provenivano dai Segni Iniziali in cui ci sono anche proiezioni verso i Segni Completi, ma essi non possono arrivare alla Completezza e poi il Calice Amaro tolse la possibilità a Yeshua di raggiungere una completezza di quei Segni Iniziali. Non entriamo, comunque, in merito alla reale salvezza che Gesù poté effettuare dal Pre-Regno dei Cielo ed il tacere è saggezza. Gesù, comunque, nei Segni Completi viene riconosciuto come secondo uomo della redenzione, perciò è sicuro che egli abbia avuto dei compiti importanti in quel Pre-Regno dei Cieli nei venti secoli passati. Dirlo è essenziale, cercare di definirlo non è saggezza. La questione è troppa vasta e troppo nascosta.

 

6;44 Nessuno può venire a me se non vi è attratto dal Padre che mi ha inviato; ed io lo risusciterò nellultimo giorno.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;45 Sta scritto nei Profeti: Ed essi saranno tutti ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre ed ha appreso, viene a me.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;46 Nessuno ha veduto il Padre, se non Colui che è da Dio; egli ha veduto il Padre.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;47 In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha la vita eterna.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;50 Questo è il pane disceso dal cielo, affinchè chi ne mangia non muoia.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;51 Io sono il pane vivo, che discesi dal cielo. Se alcuno mangerà di questo pane, vivrà eternamente, e il pane che darò è la mia carne per la vita del mondo.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;53 Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico se non mangerete la carne del Figlio delluomo e non berrete il suo sangue, non avrete la vita in voi.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo risusciterò nellultimo giorno.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;56 Perchè la mia carne è veramente cibo ed il mio sangue è veramente bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;57 Come il Padre, che vive, ha inviato me, ed io vivo per il Padre, così chi mangia me, vivrà per me.

Cancellare dal Vangelo!

 

6;58 Questo è il pane disceso dal cielo; non come i vostri padri, che mangiarono la manna e morirono: chi mangia questo pane vivrà in eterno.

6;62 E quando vedrete il Figlio delluomo ritornarsene colà dovera prima?

Cancellare dal Vangelo!

 

6;63 È lo spirito che vigila; la carne non serve a nulla. Le parole che vi rivolgo sono spirito e vita.

Cancellare dal Vangelo! (Influenzato dallo gnosticismo mistico)

 

6;69 Noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Cristo Figlio di Dio.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;16 Gesù rispose loro: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.

Cancellare dal Vangelo! Gesù non ha mai parlato così.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 7

 

7;18 Chi parla da sé stesso, cerca la propria gloria; invece chi cerca la gloria di chi lha mandato è verace e non vi è in lui ingiustizia.

Tutti i discorsi di Gesù riportati in questo capitolo sono veramente provocatori. Il Quarto Vangelo vuole dare i motivi per il diverbio che scatenò la rabbia dei Farisei al punto di voler ucciderlo. Se Gesù fece veramente quei discorsi vuol dire che egli volutamente cercò di provocare tutti. Cè da considerare che se i Farisei volevano uccidere Gesù, non era per una questione leggera. Leggendo queste frasi nel contesto della deificazione teologica cristiana, che ovviamente il Quarto Vangelo intende impartire, non si potrebbe dar torto ai Dottori della Legge. Daltro canto, dato che Yeshua era sotto i flussi profetico-messianici, è possibile che, veramente, la gelosia di Dio abbia fatto in modo che Gesù parlasse così. Lira di Dio si stava esprimendo attraverso la bocca di Gesù. Che lira di Dio possa essere volutamente provocatoria è comprovato nei Profeti molte volte.

 

Gesù, però, non disse di essere semplicemente un Profeta di Dio, perché egli aveva altri parametri da mantenere, che derivavano dai Segni Iniziali: il suo messianismo, il Regno dei Cieli, il Nuovo Messaggio, il Segno Profetico del servo sofferente che viene ucciso innocentemente, ma poi allude alla sua Resurrezione e ad una grande discendenza, il suo compito messianico da figlio di Dio ecc. Questa è la verità che noi ora possiamo fornire attraverso la conoscenza dei Segni Completi. La vera sostanza che noi dobbiamo capire è la tremenda difficoltà, una difficoltà incommensurabile ed impossibile da risolvere in quella missione del Pre-Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la Terra.

 

Ecco che il Quarto Vangelo ci fornisce informazioni sostanziali per cui non si può scartarlo del tutto. Ma la luce del Quarto Vangelo non insegna nulla della vera fede; da una parte le sue frasi sono messe in modo da far scaturire rabbia contro i Giudei e daltro canto vengono per comprovare la Divinità di Cristo. Perciò viene la voglia di cancellare tutto il testo! Sotto giace, comunque, la sostanza dellimpegno terribile in cui si trovò Yeshua. Per comprendere in pieno tale sostanza, però, ci vuole la Rivelazione dei Segni Completi.

 

Nella Luce dei Segni Completi, nessuno può più dire che la Stella di Cristo sia un mito; nessuno può più dire che il Segno del Regno dei Cieli non ebbe inizio allora o che il Segno della Resurrezione di Yeshua non ebbe inizio allora. Né si può più pensare che Gesù non abbia agito con grande umiltà in tutto ciò che faceva, non per sé stesso, ma per compiere la missione ricevuta. Lo dichiara il Goel Haim: Quella è la Stella di Cristo venuta in virtù dellumiltà. Al tempo di Gesù, però, non cera il Goel Finale e non cera lAsino per mangiare il Pane Redenzionale. Perciò tutti quanti i Segni Iniziali erano scesi su Yeshua. Bisogna capirlo. Non cera lAsino, lEquilibratore dei Segni! Gesù vedeva tutto su di sé direttamente, come una grande luce in mezzo alluniverso, pronto a illuminare chi lo avesse ascoltato. Ma non cerano orecchi capaci dascolto da nessuna parte. Gesù era solo nella sua comprensione dei Segni davanti a Dio.

 

Da primo Asino della Missione mi diedero la possibilità, nei primi quattro anni, di captare dal vivo quella posizione di centralità. Vedevo scendere su di me realmente flussi delle Stelle della Redenzione, visioni del Regno dei Cieli, visioni della Nuova Casa di Preghiera, tantissimi ragli dAsino che dovevo scrivere, visioni della terribile Quarta Generazione e visioni della Resurrezione dello Tzadik Haim. In più, da primo allievo dello Tzadik Haim e con questAsino Incredibile che scese dal Regno dei Cieli per abitare in me, potevo forse non vedermi nella posizione messianica della Redenzione Finale? Mi fu fatto vedere dal vivo tutto quello per poter capire in che modo Gesù avesse visto la sua posizione allora. Figuriamoci i Segni Iniziali, senza lEquilibratore, con il compito di annunciare agli altri ebrei la propria missione! Un compito impossibile!

 

In conclusione, del Quarto Vangelo bisogna scartare le frasi che inducono alldolatria e quelle che provocano odio verso gli ebrei o mancanza di rispetto nei confronti della Torà e del Giudaismo.

E là dove sta una vera sostanza, la si deve misurare con i Pesi dAsino nel confronto dei Segni Iniziali con i Segni Completi. Hi-haw, hi-haw!

 

Giov. cap 7 - 19 Mosè non vi ha dato la legge? Eppure nessuno di voi osserva la legge.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;20 Perchè cercate di uccidermi?. La moltitudine rispose: Tu hai un demonio. Chi cerca di ucciderti?.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;26 Ed eccolo invece parlare pubblicamente, e non gli dicono nulla. Hanno forse i capi veramente riconosciuto esser lui il Cristo?

Cancellare dal Vangelo!

 

7;27 Ma noi sappiamo donde venga questuomo, mentre quando il Cristo verrà, nessuno saprà donde sia.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;28 Gesù, insegnando nel tempio, disse ad alta voce: Dunque voi mi conoscete, e sapete donde io sia? Eppure non sono venuto da me medesimo, ma è veritiero chi mi ha mandato, e voi non lo conoscete.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;29 Io lo conosco, perchè io sono da lui ed egli mha mandato.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;30 Perciò cercavano di prenderlo; ma nessuno gli mise le mani addosso, perchè la sua ora non era ancora venuta.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;35 Dicevano perciò tra loro i Giudei: Dove mai andrà, se noi non dobbiamo più ritrovarlo? Che se ne vada forse ai dispersi tra i Gentili ad ammaestrare i Gentili?.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;37 Nellultimo gran giorno della festa, Gesù levatosi in piedi, diceva ad alta voce: Chi ha sete, venga a me e beva.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;38 A chi crede in me, come dice la Scrittura, sgorgheranno dal ventre torrenti dacqua viva.

Cancellare dal Vangelo!

 

7;39 Ciò egli disse dello Spirito che dovevano ricevere i credenti in lui, non essendo ancora dato lo Spirito, perchè Gesù non era ancora stato glorificato.

Si intende dopo la Resurrezione ma il termine glorificato deriva dal Verbo e perciò Cancellare dal Vangelo!

Da 7;40 a 7;53: tutto da Cancellare dal Vangelo!

 

GIOVANNI, CAPITOLO 8

 

Giov. cap. 8;6 (dopo aver portato da Gesù una donna adultera) Essi dicevano ciò per metterlo alla prova, onde poterlo accusare. Ma Gesù si chinò e col dito si pose a scrivere in terra.

Se gli Scribi ed i Farisei portarono quella donna al Tempio, di sicuro era per condurla al Tribunale; non si lapidava nessuno senza una deliberazione ed un verdetto ufficiale (a parte il fatto che i Romani non autorizzavano la pena di morte comminata dal Tribunale ebraico in quei tempi). E se ci fosse stato un tale verdetto, cosa centrava Gesù che non era un rabbino o un saggio da loro riconosciuto? E se ci fosse già stato il verdetto di lapidarla, non avrebbero comunque chiesto niente a Gesù perché quando cera tale giudizio proveniente dal Tribunale non si discuteva più, si passava allesecuzione degli ordini del Tribunale. Ed anche se avessero chiesto la sua opinione, per metterlo alla prova, come dice il Vangelo, non è possibile che una qualsiasi risposta di Yeshua potesse cambiare il verdetto. Non ha alcun senso questa storia; hanno portato lì quella donna per lapidarla nel Tempio, erano già pronti ad agire, ma prima di farlo hanno messo Gesù alla prova per vedere cosa avrebbe detto e la sua risposta li scoraggiò dalleseguire la lapidazione? Poppycock! Mitologia evangelica.

 

8;9 Ma coloro, udito ciò, se ne andarono, un dopo laltro, cominciando dai più vecchi, in modo che Gesù rimase solo con la donna, ritta in mezzo.

Se, invece, lavessero portata lì senza averla ancora giudicata, non avrebbero potuto lapidarla per legge della Torà. Cosa centra, dunque, che uno dopo laltro se ne andarono lasciandola da sola con Gesù, lasciando al povero lettore cristiano limpressione che se non per le parole di Gesù, lavrebbero lapidata! Brutta roba! (brutta roba nella Correzione dei Vangeli significa che la storia raccontata è stata adattata o cambiata per mettere gli ebrei in cattiva luce).

 

8;12 Gesù di nuovo parlò a quelli, dicendo: Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce di vita.

O Gesù, che facciamo ora? Sono un Asino Peretzatico fra le Nubi del Nuovo Firmamento, ma non sono il Secondo Uomo della Redenzione. Comunque chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce di vita, seguendo il Goel Haim. Tutte queste parole che ti hanno messo in bocca per riversarle contro gli ebrei e per convincere gli ignoranti che Dio Benedetto aveva un Figlio Divino, in senso letterale, non arrivano a buon fine. Guarda, Peretz, mi suggerisce Yeshua, il verso 28, sullinnalzamento del figlio delluomo; è profetico e si riferisce al Goel Haim. Credevo di essere il Messia della mishnà delle 7 cose, invece ero la mishnà delle 10 (13) cose, ero lAriete di Isacco. Essendo il secondo uomo della redenzione, il terzo uomo finale corregge il tutto. Chiama Abramo, chiama Mosè, chiama il Goel Haim ed anchio sto qua. Dacci dentro e scava: troverai i tesori che si rivelano nella Correzione. E se non ce la farai, parlerò io. Vai!.

 

8;13 Allora i Farisei gli dissero: Tu ti rendi testimonianza da te medesimo, ma la tua testimonianza non è veritiera.

Dobbiamo adeguarci ai Segni: nel sogno di Giuseppe nostro, in cui Peretz spiega ad un pubblico ben disposto alle sue lezioni che PIÙ DELLA METÀ DEL QUARTO VANGELO È DA SCARTARE, INCLUSE MOLTE FRASI IN CUI GESÙ PARLA IN PRIMA PERSONA.

Perciò frasi come: Io sono la luce del mondo ecc. sono da Cancellare dal Vangelo! Gesù era molto umile, ma molto acuto, e parlava di cose giuste, a volte anche in modo forte, ma non per acclamare sé stesso con Io sono, io sono, io sono!. Il Quarto Vangelo mise in bocca a Gesù tale stile per rafforzare la sua Divinità e per deridere gli ebrei. Anche le parole di Giovanni Battista nel Quarto Vangelo, in prima persona, sono false.

 

8;19 Gli domandarono: Dovè il Padre tuo?. Rispose Gesù: Voi non conoscete nè me, nè il Padre; se conosceste me, conoscereste forse anche il Padre mio.

Gli ebrei, perciò credevano che Gesù parlasse di suo padre, Giuseppe! Poppycock! Gli ebrei, però, dopo, dicono: Noi abbiamo un solo Padre, Dio. Tutte queste frasi servono solo a degradare gli ebrei! Cancellare dal Vangelo!

 

8;20 Queste parole disse Gesù nel gazofilacio (tesoreria), insegnando nel tempio; e nessuno lo prese perchè non era ancora venuta lora sua.

Ancora per incolpare gli ebrei! Lo avrebbero ucciso, ma non potevano perché non era ancora la sua ora. Cancellare dal Vangelo!

 

8;21 Gesù disse loro di nuovo: Io me ne vado e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire.

Brutta roba! Cancellare. Non cè nessun vero insegnamento qua!

 

8;22 I Giudei perciò cominciarono a dire: Che voglia forse uccidersi, poichè dice Dove vado io, voi non potete venire? .

Se effettivamente Gesù avesse detto: dove io vado voi non potete venire, che cosa centra il suicidio? Non centra niente. È soltanto brutta roba per dimostrare la stoltezza degli ebrei. Cancellare dal Vangelo!

 

8;23 Ed egli soggiunse loro: Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.

Cancellare dal Vangelo! È arroganza parlare così, ma soprattutto, è falso vangelo. Che insegnamento dà?

 

8;24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati, perchè se non credete che sono io, morirete nei vostri peccati.

Cancellare dal Vangelo! Gesù non lo ha mai detto, sarebbe superbia immane.

 

8;25 Gli domandarono allora: E tu chi sei?. Gesù rispose loro: Proprio ciò di cui vi parlo.

Cancellare dal Vangelo! È il Quarto Vangelo che dice tutte queste frasi, non il vero Gesù.

 

8;26 A vostro riguardo ho molte cose da dire e da giudicare, ma Colui che mi mandò è verace e ciò che io ho udito da lui, lo dico al mondo.

8;27 Essi non capirono che egli chiamava suo Padre Dio.

E cosa pensavano, che parlasse di Zeus?

 

8;28 Gesù dunque disse loro: Quando avrete innalzato il Figlio delluomo, allora conoscerete che sono io, e non faccio nulla da me, ma parlo sempre in conformità a quanto mi ha insegnato il Padre mio.

Quando il mondo riconoscerà il figlio delluomo, il Goel Finale Haim, allora, e non prima, il mondo capirà chi era Gesù veramente, il secondo uomo della redenzione, amato da Dio per la sua umiltà e per il suo spirito di sacrificio per la salvezza del suo popolo. Dalle parole di Gesù nel Quarto Vangelo, invece, tutti hanno capito male ed hanno inteso altre cose.

 

8;29 e chi mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perchè faccio sempre quanto piace a lui.

Anche se Gesù sulla croce disse: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?, Dio Benedetto non lo ha mai lasciato e lo innalzò nel Segno della Resurrezione.

 

8;30 Mentre parlava così, molti credettero in lui;

8;31 e Gesù prese a dire ai Giudei che avevano creduto in lui: Se rimarrete fedeli alla mia parola, sarete veramente miei discepoli,

8;32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.

Tutto va spostato alla Redenzione Finale perché fino ad allora, gli ebrei che avessero creduto nel Nuovo Testamento, non avrebbero trovato la verità bensì false dottrine ed idolatria. E se fossero caduti sarebbero divenuti schiavi del peccato idolatra e, quindi, tuttaltro che liberi.

 

Titolo: Gesù ribatte la vanagloria dei Giudei.

Anche i titoli aggiunti sono anti-ebraici!

 

8;33 Gli replicarono: Noi siamo della stirpe di Abramo e non fummo mai schiavi di nessuno; come dunque puoi tu dire diverrete liberi?.

Chi proviene dal popolo dIsraele avrebbe potuto affermare che non eravamo mai stati schiavi di nessuno? Schiavi eravamo nella terra dEgitto ed il Santo Benedetto ci redense di là. Cancellare dal Vangelo!

 

8;34 Rispose Gesù: In verità, in verità vi dico: Chi commette il peccato è schiavo del peccato.

8;35 Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio invece vi resta per sempre.

8;36 Se dunque il Figlio vi avrà liberati, sarete veramente liberi.

Non hanno senso queste frasi. Chi commette un peccato è schiavo del peccato, e questa è una cosa risaputa da tutti. Ma che centra lessere schiavo del peccato con la differenza fra lo schiavo di casa ed il figlio di casa? Non lo capisco. Comunque, sembra che Gesù volesse dire: Io sono della casa del Padre, cioè dal Regno dei Cieli ed è lì dove devo tornare, e perciò se io libererò qualcuno dal peccato, ciò sarà accettato e quella persona sarà libera dalle punizioni.

Tutto ciò si completa al tempo del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim; quando egli libera unanima, quellanima sarà veramente libera.

 

8;37 So che siete figli di Abramo; ma voi cercate di uccidermi, perchè la mia parola non penetra in voi.

Che senso ha questo? Dato che la mia parola non penetra in voi, voi mi volete uccidere. È un altro non sequitor di questo fuorviante Quarto Vangelo. Inoltre, Gesù parlò nel codice Padre-Figlio, Figlio dellUomo, il Padre è in me ed io sono nel Padre, voi siete di questo mondo, io sono dallaltro mondo, ecc. Chi è che non si sarebbe confuso?

 

8;38 Io dico quello che ho veduto presso il Padre mio; e voi pure fate quello che avete veduto presso il padre vostro.

Fanno male allorecchio queste parole!

 

8;39 Gli replicarono: Nostro padre è Abramo. Soggiunse Gesù: Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo.

Qui ha ragione Gesù!

 

8;40 Invece voi ora cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità, che udii da Dio. Abramo non fece così.

8;41 Voi fate le opere del padre vostro. Gli risposero: Non siamo nati da fornicazione! Abbiamo un solo Padre, Dio.

In verità, in verità vi dico, io non capisco il cinese. Cosa centra la risposta Non siamo nati da fornicazione alla domanda Voi fate le opere del padre vostro? E cosa centra il non essere nati da fornicazione con lavere un solo Padre, Dio? Mi illumini qualcuno, per favore.

 

8;42 E Gesù a loro: Se Dio fosse vostro Padre, amereste anche me, perchè io procedetti e venni da Dio; non sono infatti venuto da me, ma Egli mi ha inviato.

Cancellare dal Vangelo!! Il Quarto Vangelo fa di tutto a mettere la deificazione del povero Messia nelle sue mani e nella sua bocca. Forse Mosè, magister noster, o il Goel Finale Haim, potrebbero parlare così???!!! Io procedetti e venni da Dio esse sono o aggiunte o sottili trasformazioni che creano idolatria oltre ad essere contro la vera umiltà di Yeshua.

 

8;43 Perchè non comprendete il mio linguaggio? Perchè non potete ascoltare la mia parola.

Il motivo è semplice, perché il suo linguaggio non era comprensibile e perché a volte sembrava davvero blasfemo. Comunque, il Quarto Vangelo dà inizio al linguaggio più confuso, distorto, sproporzionato e politico che esista. È vero, comunque, che le parole di Gesù non venivano capite da nessuno, inclusi i discepoli, e ciò sebbene parlasse di cose giuste. Ma il Gesù del Quarto Vangelo è un falso Gesù fabbricato dal Verbo idolatra del Prologo; esso fu scritto dopo molti anni e con aggiunte e cambiamenti di molte mani. Il conflitto e il divario fra la Chiesa nascente in Israele e gli ebrei tradizionali diventavano sempre più accaniti. Il Quarto Vangelo è una ricostruzione, falsamente costruita tramite il Verbo per innalzare il Cristo Divino e sputare odio sugli ebrei che non accettavano (e non accetteranno mai) tale Divinità. Bisogna perciò scavare, scartare e rispiegare il rimanente in conformità alla vera fede di Gesù, la vera missione messianica di Gesù, la vera umiltà di Gesù, come dato dai Segni Completi in merito al Goel Haim.

 

8;44 Voi avete per padre il diavolo, e volete soddisfare i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio, e non perseverò nella verità, perchè la verità non è in lui. Quando dice la menzogna, parla del suo, perchè è bugiardo e padre di quella.

Brutta roba, anzi bruttissima. Ci sta qui anche una interpretazione del personaggio di Satana che non sta in piedi, che è confusa e che non insegna niente. Cancellare dal Vangelo!

 

8;47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio, ecco perchè voi non le ascoltate: perchè non siete da Dio

Così ai cristiani è stato insegnato, da duemila anni, che gli ebrei non sono di Dio perché non credono che Gesù sia Dio, mentre i cristiani sono di Dio perché credono che Gesù sia Dio. Cancellare dal Vangelo!

 

Daltro canto, ci sono frasi di spiegazione nel Quarto Vangelo che avrebbero dovuto disfare ogni possibilità di una deificazione. Gesù spiega: dico che sono da Dio perché ascolto le parole di Dio, voi che non state ascoltando le parole di Dio non siete da Dio. Non cè qui nessuna deificazione. Così anche quando Gesù spiega che non sta bestemmiando dichiarandosi figlio di Dio perché lo sta dicendo nello stesso modo in cui la Torà dichiara: Figli siete del Signore, vostro Dio e il Mio figlio, Mio primogenito Israele ecc.

 

Ma il Cristianesimo teologico, invece di valutarne la vera sostanza, tratta queste frasi di spiegazione come se fossero battute secondarie per colmare lottusità degli ebrei. È una stupidità colossale da parte dei Padri della Chiesa di aver preso alla lettera ciò che Gesù stesso spiegava di non prendere alla lettera. Anche da Risorto Gesù dice: il mio Dio ed il vostro Dio ecc. ma chi lo ascoltava? Penso che sia lora, o cristiani di tutto il mondo, di badare ora alla vostra ottusità nei confronti della falsa deificazione teologica che vi ha messo idolatria nella bocca, e peggio, nel cuore, per duemila anni! E lasciate stare lottusità ebraica che è un problema fra il popolo di Israele e Dio, non quello dei popoli.

 

8;48 I Giudei replicarono: Non abbiamo noi ragione di dire che sei un Samaritano, e hai un demonio?

Cosa centra essere Samaritano con lavere un demonio?

 

8;49 Rispose Gesù: Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi vituperate.

Cosa centra il non avere un demonio con lonorare il Padre?

 

8;51 In verità, in verità vi dico che se alcuno custodirà la mia parola non vedrà la morte in eterno

Già spiegato. Ciò si realizzerà solo nella Redenzione Finale in merito al Segno Finale della Resurrezione dello Tzadik Haim.

 

8;52 Gli dissero i Giudei: Ora conosciamo bene che hai un demonio. Abramo è morto, come pure i profeti, e tu dici: Chi custodirà le mie parole non gusterà la morte in eterno.

Insipidezza evangelica: togliere dal vangelo!

 

8;53 Sei tu di più di nostro padre Abramo, il quale è morto, come son morti anche i profeti? Chi pretendi di essere?

Togliere dal vangelo.

 

8;54 Gesù rispose: Se io glorifico me stesso, la mia gloria è vana; ma è il Padre mio che mi glorifica, quegli che voi chiamate vostro Dio

Togliere dal vangelo!

 

8;55 ma voi non lo conoscete, mentre io lo conosco, e se dicessi che non lo conosco, sarei bugiardo come voi, mentre lo conosco e ne osservo la parola.

Togliere dal vangelo!

 

8;56 Abramo, vostro padre, esultò per vedere il mio giorno: lo vide e si rallegrò

Non so se Gesù si considerasse lAriete di Isacco o no, ma qui possiamo constatare che il giorno di Gesù è nel segno del suo sacrificio e della sua resurrezione. Ed in merito a quel sacrificio, il decreto di distruzione fu tramutato in esilio, quindi cè una corrispondenza fra la felicità di Abramo, nostro padre, per la salvezza di Isacco dallaltare e lAriete preso al posto di Isacco, nostro padre. Questo capiamo adesso, ma duemila anni fa, ciò confondeva soltanto. Non credo che Gesù labbia detto perché non avrebbe potuto spiegarlo.

 

8;58 Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo nascesse, io sono.

Nel Segno dellAriete Sacrificato che la mishnà dichiara fosse creato prima dello Shabbat della Creazione. Ma nel vangelo non ha senso e non ha posto. Togliere!

 

8;59 Allora presero delle pietre per scagliargliele contro; ma Gesù si nascose ed uscì dal tempio.

Brutta, gran brutta roba!

 

GIOVANNI, CAPITOLO 9

 

9;5 Mentre sono nel mondo, sono la luce del mondo.

Unaggiunta mai detta da Gesù!

 

9;35 Gesù seppe che lavevano cacciato fuori, e incontratolo, gli disse: Credi tu nel Figlio di Dio?.

Togliere: è unaggiunta!

 

9;36 Egli rispose: Chi è, Signore, perchè io creda a lui?.

Togliere: è unaggiunta!

 

9;37 Gesù soggiunse: Tu lhai visto, e chi parla con te è quello.

Togliere: è unaggiunta!

 

9;38 Egli allora replicò: Signore, io credo. E si prostrò innanzi a lui e lo adorò.

E lo adorò impossibile! Gesù non avrebbe permesso a qualcuno di adorarlo. È tutta unaggiunta!

 

 

GIOVANNI, CAPITOLO 10

 

10;8 Tutti quelli che son venuti (prima di me), sono ladri e malandrini; ma le pecore non li hanno ascoltati.

Anche nella versione in greco cè il: che sono venuti prima di me. È una bruttissima frase, sebbene il peccato dei pastori è purtroppo vero e non è meno vero che da almeno due generazioni prima di Gesù, i pastori, i Sacerdoti ed i Farisei avevano commesso peccati che allontanavano il popolo invece di avvicinarlo. Siccome, però, non è specificato un tempo, il lettore lo prende come una generalità che non dà luogo a distinguere fra buoni e cattivi ecc. o tempi diversi ecc.

 

10;9 Io sono la porta. Chi entrerà per me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascoli.

La Missione Messianica, nei Segni Iniziali, veniva per aprire delle porte di salvezza, porte di salvezza che sono uscite poi ai popoli. Ci sono nel mondo molti livelli di bassezza e molti milioni di persone hanno trovato delle porte di salvezza tramite la loro fede negli insegnamenti di Gesù. Ma il tempo delle vere porte di salvezza che si aprono è nella Redenzione Finale, in merito allo scelto Giudice Unto Risorto, il Maestro Haim. E noi Asini ragliamo per aiutare la gente a trovare le porte, quelle finali e complete che durano nel tempo.

 

10;10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere. Io sono venuto perchè abbiano la vita e labbiano più abbondantemente.

10;11 Io sono il buon Pastore. Il buon pastore dà la vita per le sue pecore;

Gesù disse anche: Non sono venuto se non per la salvezza delle pecore smarrite della casa di Israele. E non cè dubbio che Yeshua diede la sua vita per la salvezza degli altri. Dopo la dispersione degli ebrei, ci sono stati molti Buoni Pastori, mentre dalla formazione della Chiesa Cattolica, il mondo cattolico dei pastori è stato il più scaltro, mercenario, falso, corrotto, assettato di potere e di onore e depravato mai esistito. Il Protestantesimo aveva rotto con la Chiesa per tali motivi ed effettivamente migliorò molto sotto questo aspetto. Lodio dei Protestanti verso la Chiesa Cattolica e il loro rifiuto di riconoscere il Papa come Vicario di Cristo in terra era più che giustificato.

 

10;30 Io ed il Padre siamo uno.

Ascoltate bene queste parole. Esse sono la Chiave del Codice di Gesù. Compiere la volontà di Dio significa essere uno con il Padre. Gesù aveva su di sé la Missione Messianica e per motivo della bassezza di quella generazione Yeshua aveva da Dio ciò che si può chiamare carte blanche per fare come desiderava e dire ciò che voleva. Ciò significa che in tutto ciò che avrebbe detto o fatto, egli sarebbe stato assecondato da Dio. Gesù sapeva e poi vedeva chiaramente che era così. Yeshua sapeva altrettanto che linsegnamento principale che egli avrebbe dovuto impartire al popolo, correggendone la mancanza, era quello di comportarsi da figli di Dio, come sta scritto: Figli siete del Signore vostro Dio. Perciò il Codice di Gesù parla di Dio come Padre e di colui che fa la volontà del Padre come figlio. Ciò è in generale per tutti gli ebrei. Gesù, però, aveva il Compito di farne il Pilastro Portante della propria missione.

 

Gesù, quindi, compiva la volontà del Padre da figlio amato, non intendendo assolutamente instaurare una Nuova Teologia comprendente un altro Dio o il figlio di Dio che è Uno con suo Padre, ecc... Diceva, invece, di essere lesempio di un vero figlio di Dio, un figlio che fa la volontà di suo Padre in cielo. Perciò tale missione gli fu affidata da Dio.

 

Guardate bene lespressione: Io ed il Padre siamo uno. Gesù non era matto, che Dio ci salvi, e non era un esaltato. Era un ebreo ben istruito nella Torà con unenorme esperienza di Torà Intima nota agli Esseni, unistruzione della massima serietà ed anche della massima disciplina. Avrebbe mai potuto dire Gesù che lui e Dio sono la stessa cosa, in senso letterale???!!! Ma, è proprio qui che sta la Chiave del Codice usato da Yeshua, perché in tutti i Vangeli non cè una frase più direttamente e palesemente indicativa della sua intenzione di essere figlio di suo Padre in Cielo. Se lintenzione di Yeshua fosse stata quella di dire che lui e Dio sono la stessa cosa, come hanno malamente inteso gli ebrei che lavevano sentito, allora avrebbero avuto ragione a volerlo lapidare, che Dio ci scampi!

O cristiani, poveri reduci del calice amaro che Gesù dovette bere, guardate bene il grande peccato dei Giudei di aver inteso le parole di Gesù in un senso letterale, senza contemplare la sostanza delle sue intenzioni.

Chi, dunque, sono stati i Giudei del Vangelo negli ultimi duemila anni???

 

10;33 I Giudei risposero: Non ti lapidiamo per unopera buona, ma per la bestemmia e perchè, essendo tu un uomo, ti fai Dio.

Da notare che in tutti i secoli passati la fede cristiana, che contempla il fatto che Gesù è Dio fatto uomo, giustifica tutte le tante lamentele degli ebrei in questo Quarto Vangelo. È anche vero che Gesù parlava nel suo Codice-Messianico che, se non spiegato, avrebbe potuto confondere, ma è altrettanto vero che presso i Farisei di Gerusalemme non cera capacità di ascolto, essi erano chiusi di cuore ed amavano onore per sé ecc. ecc. ecc. Alla fine, però, purtroppo, le loro paure espresse nel Quarto Vangelo per una deificazione e per una deviazione dalla vera fede monoteista ecc. si attuarono nel Cristianesimo. Come gli ebrei di allora prendevano le parole di Gesù alla lettera quando diceva di essere figlio di Dio, dichiarando che ciò era blasfemo, così, dopo Gesù, il Cristianesimo ha inteso alla lettera le sue parole. Nel Quarto Vangelo, però, dove ci sono le lamentele degli ebrei, ci sono anche le risposte di Gesù. Il più spiccato esempio è la spiegazione di Gesù stesso nella quale lui usa lespressione figlio di Dio nello stesso senso lato di figli siete del Signore, Dio vostro.

 

Perché, ditemi, cristiani, questa risposta (come altre) di Gesù, una risposta chiara come il sole di mezzogiorno nel cielo limpido, non è mai stata considerata? Lasciamo perdere! Ma perché, allora, queste risposte ci sono nel Quarto Vangelo? Ecco perché: si prese un testo originario (di uno di Gerusalemme, essendo i sinottici primariamente della Galilea, mentre il Quarto Vangelo è primariamente di Gerusalemme, di qualcuno vicino al Tempio, e perciò anche vicino ai Farisei) che non dava luogo a sbagli e/o a prendere alla lettera le parole di Gesù e di fare di lui un Dio, dopo di che, con la formazione delle prime chiese e con la formulazione dei Vangeli, che già avevano la Divinità di Gesù per base, il Quarto Vangelo era nella posizione di dover essere mantenuto per il valore degli avvenimenti testimoniati (da quellevangelista originario di Gerusalemme, probabilmente il misterioso beneamato di Gesù), ed, allo stesso tempo, si dovettero aggiungere altre parole, altre frasi, altri paragrafi ecc. che servirono a suffragare, a posteriori e con il concorso di più mani (forse di discepoli del discepolo, forse di un altro Giovanni, ecc), la Divinità di Cristo. Tutto il Prologo, a titolo di esempio, è una tale aggiunta.

 

Perciò, cari amanti della verità, quelle aggiunte hanno coperto, capovolto, corrotto e falsato le vere parole di Gesù ed i cristiani erano ormai sotto le varie chiese che dettavano quelle dottrine.

Solo che ora, specialmente negli ultimi cinquanta anni, gli studi di decifrazione e di delucidazione dei testi, insieme a chiarimenti storici non noti prima, hanno portato gli studiosi, anche quelli religiosi, a pensare che il testo detto di Giovanni del Quarto Vangelo sia un grande macello con parecchi macellai coinvolti per arrivare al testo finalizzato. Ho capito molto di più su questo argomento leggendo un libro (un romanzo, per altro) di Michel Benoit: Il Tredicesimo Apostolo.

Da noi, grazie a Dio, è tutto facilitato nei Segni Completi, oltre alle spiegazioni della vera fede monoteista, possiamo vedere le parole sbagliate e cancellare ogni traccia di deificazione. Alla fin fine le parole di Gesù tornano al testo originale in cui Gesù risponde: Non sto bestemmiando dicendomi figlio di Dio, anche voi siete figli di Dio, è scritto, Figli siete del Signore, Dio vostro.

 

GIOVANNI, CAPITOLO 12

 

12;4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, il quale doveva tradirlo, disse:

12;5Perché questolio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?

Togliere dal vangelo!

 

12;6 Egli poi disse ciò non perchè si curasse dei poveri; ma perchè era ladro e, siccome teneva la borsa, asportava ciò che vi si metteva.

Togliere dal vangelo.

 

12;7 Gesù però gli disse: Lasciala stare; ella ha serbato questo profumo per il giorno della mia sepoltura,

Togliere dal vangelo!

 

12;8 poichè i poveri li avete sempre con voi, ma non sempre avrete me.

Togliere dal vangelo!

 

12;10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,

Cancellare dal Vangelo!

 

12;11 perchè per causa sua, molti se ne partivano da loro e credevano in Gesù.

Cancellare dal Vangelo!

 

12;13 prese dei rami di palma e uscì a incontrarlo, gridando: Osanna! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, il re dIsraele!.

Malafede cattolica il maiuscolo per Colui.

 

12;15 Non temere, o figlia di Sion! Ecco il tuo re che viene, seduto sopra un puledro dasina.

Questo verso è tratto da Zaccaria 9;9, però non dice: non temere, ma: Rallegrati molto o figlia di Zion, gioisci grandemente o figlia di Gerusalemme, ecco il tuo re viene da te, egli è giusto e pieno della salvezza (di Dio), egli è povero e cavalca un asino ed un onagro, figlio di asinelle. (forse la Septuaginta ha unaltra versione?), comunque, in quanto segno è interessante: lallegria, la gioia e lasino che appartengono alla Redenzione Finale. Hi-haw! Lasinello di Gesù, invece, non rappresentava, purtroppo, nessuna felicità, dati gli avvenimenti successivi!

 

12;26 Chi mi vuol servire, mi segua; perchè dove sarò io, quivi sarà anche il mio servo. E chi servirà me, sarà glorificato dal Padre mio.

Falso vangelo. Avrebbe Gesù parlato di un suo servo o dire: chi servirà me???!!!Impossibile!

 

12;28 Padre, glorifica il tuo nome!. E dal cielo venne una voce: Lho glorificato e ancora lo glorificherò.

Falso vangelo aggiunto!

 

12;31 Adesso si fa il giudizio del mondo; adesso il principe di questo mondo sarà cacciato fuori.

Falso vangelo, forse Gesù può definire sé stesso principe di questo mondo? Assurdo!

 

12;32 Ed io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me.

Falso vangelo, Gesù non avrebbe mai potuto dire: trarrò tutto a me.

 

12;34 Gli rispose la folla: Noi abbiamo imparato dalla legge che il Cristo vivrà in eterno. Come dunque puoi dire che il Figlio delluomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio delluomo?.

Non so dove ci sia scritto che il Messia vivrà in eterno. Forse nella mishnà delle sette cose?

 

12;41 Queste cose disse Isaia, quando vide la gloria di lui e parlò di lui.

Di lui chi? Togliere dal vangelo!

 

12;42 Molti, tuttavia, anche tra i capi, credettero in lui; ma non lo confessavano per paura dei Farisei, per non essere scacciati dalla sinagoga,

Togliere dal vangelo!

 

12;43 giacchè essi amavano più la gloria degli uomini che la gloria di Dio.

Togliere dal vangelo!

 

12;44 Ma Gesù esclamò e disse: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato;

Questo può essere vero vangelo, si deve credere nei mandati di Dio.

 

12;45 e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato.

È falso vangelo aggiunto ed è blasfemo; Gesù non avrebbe mai detto così!

 

12;46 Io son venuto luce al mondo, affinchè chiunque crede in me, non resti nelle tenebre;

Cancellare dal Vangelo!

 

12;47 e se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo giudicherò, perchè io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.

Cancellare dal Vangelo!, Gesù non può aver detto: Io sono venuto per salvare il mondo. Quanto tutto questo linguaggio è lontano dalla Vera Bibbia!

 

12;48 Chi disprezza me e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho proferito, essa lo giudicherà nellultimo giorno.

Cancellare dal Vangelo!

 

12;49 Perchè io non ho parlato da me stesso; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha prescritto egli stesso quello che io dovevo dire e predicare.

Cancellare dal Vangelo! È il testo più noioso che esista il Quarto Vangelo così ridotto!

 

12;50 E io so che il suo comando è la vita eterna. Perciò le cose che io dico, le dico come il Padre me le ha dette.

Cancellare dal Vangelo!

 

GIOVANNI, CAPITOLO 13

 

13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate bene, perchè lo sono.

Falso vangelo, Maestro va bene Signore, nel senso di Dio è blasfemo. Rivedere a questo proposito lesauriente spiegazione fornita nella prima parte dello scritto.

 

13;14 Se dunque io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri.

Di nuovo, Maestro sì, non Signore. Gesù era umile!

 

13;31 Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figliuol delluomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.

Cancellare dal Vangelo!

 

13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà in sé stesso e lo glorificherà tosto.

Falso vangelo!

 

MA ORA BASTA! BASTA!!!!!!

 

BASTA! Ecco la formula per correggere il Quarto Vangelo: CODICE, CALICE, CAMBIAMENTI, IDOLATRIA.

 

CODICE: è il linguaggio messianico usato da Gesù, primariamente il Codice Padre e figlio. Presso Yeshua questo fu il suo Segno Messianico. Gesù non diceva: Sono il Messia, non poteva usare il termine Mashiah (Messia) perché egli stesso sapeva che il suo Messianismo non aveva la finalità per determinare una redenzione per Israele, una redenzione che avrebbe portato poi la pace. La maggior parte delle profezie redenzionali progettavano un Messia che avrebbe unito il popolo, alla fine, stabilendo il regno di Davide per sempre nella giusta fede e nel giusto comportamento ed avrebbe effettuato una pace ed una luce che si sarebbero estese sino alle estremità della terra.

 

Gesù sapeva che la sua missione era messianica ma di un altro genere, anchessa si riferiva allallusione messianica contenuta in Genesi 38; 27 30 in cui si parla della nascita dei due gemelli Perez e Zerah figli di Giuda e di Tamar. Perez vuol dire colui che rompe le barriere. Per Gesù, Yohanan ha-Matbil fu il Perez che ruppe le barriere, uscendo dalla Scuola, aprendo la strada per Zerah( che vuol dire splendere come il sole), suo fratello gemello Gesù, che, nella Scuola degli Esseni, apprese (ed infine prese) i Segni Messianici., per dar loro modo di splendere per il mondo.

 

La Torà, però, in quel racconto chiaramente messianico (perché il Re Davide sarebbe poi disceso da Perez) rappresenta linizio di un ciclo che conduce al Messia, alla costruzione del Tempio, alla pace ed alla grande diffusione della vera Tradizione di Israele.

Gesù era nel tempo più basso della storia di Israele. Anche il Talmud maledice gli ultimi dieci Sommo-Sacerdoti del Secondo Tempio. Cera, purtroppo, un marciume che non si poteva risanare. Essendo, quindi, il Messianismo di Yeshua, non quello della pace e della riconciliazione, la sua missione messianica era di un altro genere: Non sono venuto per portare la pace bensì la spada ed il conflitto ecc.

 

E per chi, allora, era la salvezza? Io non sono venuto se non per la salvezza delle pecore smarrite della casa di Israele. Quindi, per il popolo ebraico vengo ad insegnare, che lo voglia o no, la missione data da Dio di essere figli di Dio. In quanto al mondo, in genere, non si entrerà nel tempo della pace bensì nei tempi di guerra e di conflitto. In più, Gesù sapeva anche che la sua missione sarebbe stata un fattore non indifferente per il divampare di conflitti. Dato, però, che la Missione Messianica del figlio di Dio sarebbe fallita e non ci sarebbe stata la riconciliazione dei cuori, la salvezza messianica sarebbe almeno uscita per le pecore smarrite della casa di Israele (senza che Yeshua potesse indicare più precisamente chi o dove fossero).

 

Questi tre scopi messianici, linsegnamento del figlio di Dio, linevitabile conflittualità che sarebbe seguita alla sua missione, e lo scopo della salvezza delle pecore smarrite delle dieci Tribù dIsraele, rientrano nel Codice Messianico di Gesù. Cè un quarto scopo per cui lespressione FIGLIO dellUOMO viene usata da Gesù. Cè stata grande confusione causata da questo termine e qui le parole di Gesù nei Vangeli scivolano fra lidentificazione di un altro Uomo (UOMO) scelto per la redenzione finale, riferito ad un tempo futuro ed indefinito e fra sé stesso definito, comunque, come UOMO). Alla fine, nel Cristianesimo, quella progettazione verso il futuro sfociò nel credo nella Seconda Venuta di Cristo sulla terra.

 

Esso, quindi, il quarto punto del Codice Messianico di Gesù, ha creato confusione perché, come insegnatomi dallo Tzadik Haim, anche a Gesù sembrava, a volte, di essere lui quelluomo preventivato per il futuro. Il terzo scopo, quello della salvezza delle Pecore Smarrite non ha creato problemi storici. Quello di scatenare il conflitto si è verificato in pieno in duemila anni di storia. È, invece, il primo scopo, quello dellinsegnamento del figlio di Dio che costituì il Calice Amaro bevuto da Gesù sulla Croce. Prima di cedere la sua anima, il povero giovane Messia vide in visione che invece di capire il suo Codice Messianico di figlio di Dio, il termine sarebbe stato tramutato in una falsa deificazione idolatra!

 

Tutta lidolatria scaturita dal cristianesimo dipese da tale trasmutazione da senso lato a senso letterale. Non è colpevole, comunque, il Codice bensì il Calice.

Quella colpa si era formata già nella cerchia dei primi cristiani, anche se non in tutti. Noi, però, diciamo evangelicamente che lamaro CALICE è il Verbo del Quarto Vangelo. Quella falsa dottrina aggiunta ai Vangeli è lapice della terribile Trasmutazione del vero Codice di Gesù nel falso senso di Figlio Divino. Se Matteo, Marco e Luca sono gli autori di quei Vangeli, senza aggiunte, ciò significa che anche loro già partecipavano alla Falsa Deificazione di Gesù. Comunque, essa non viene indottrinata sino al malefico e fuorviante Verbo del Quarto Vangelo. Il Verbo che diventa Carne in Gesù e che lo deifica tramutando il senso lato, inteso chiaramente da Gesù, in senso letterale. Tutto il male sta qui!

 

Perciò identifichiamo il Calice Amaro di Gesù col Verbo del Quarto Vangelo (da notare che il Prologo del Quarto Vangelo è stata la potenza della falsa cristologia della storia, più di tutte le Lettere di Paolo di Tarso. A parte il fatto che solo pochi dei suoi testi sono autentici, lo scopo di Paolo era quello di aprire e portare il cristianesimo ai popoli; inoltre i modi intrecciati e filosofici di Paolo non erano sufficientemente puntati per indottrinare sulla Divinità del Figlio). Il Prologo, invece, è stato aggiunto appositamente per indottrinare il cristianesimo con la Divinità di Cristo.

 

Tale sciagura teologica volutamente aggiunta al Vangelo viene poi trascinata e riproposta in tutto il Vangelo detto di Giovanni, aggiunta dopo aggiunta, ma anche contraddizione dopo contraddizione (gli studiosi dei Vangeli, anche quelli credenti, ne sanno certo più di me). Il Calice Amaro, quindi, il Verbo, ha scatenato ondate di false interpretazioni con la necessità di aggiunte a posteriori per rettificare quello che era il testo originale in cui si trovava semplicemente il Codice Messianico di Gesù.

Il risultato di tutto, Calice e CAMBIAMENTI, produce IDOLATRIA in proprio, il culto idolatra a Gesù e poi altri culti idolatri più bassi come il culto alla Madonna ed ai Santi.

Il nostro lavoro per la Vera Bibbia è quello di togliere dal Quarto Vangelo, per primo, la Trasmutazione del Calice Amaro, tutti i Cambiamenti ed Aggiunte e riportare i Vangeli al Codice Messianico di Yeshua originale.

 

Il Codice Messianico di Gesù è veritiero, messianico e non idolatra in assoluto, questa è una base solida su cui possiamo affrontare la Correzione del Nuovo Testamento Cristiano. Per gli studiosi, e siamo daccordo con loro, esiste per il Quarto Vangelo un testo evangelico originario (Michel Benoit lo attribuisce al tredicesimo apostolo, un ebreo di Gerusalemme, testimone oculare degli accadimenti intorno a Gesù, il misterioso non nominato beneamato di Gesù nei Vangeli) che testimonia la storia di Gesù e non è idolatra. In ogni caso ci sono parole di Gesù che negano qualsiasi interpretazione alla lettera dellespressione figlio di Dio, come figli siete del Signore, Dio vostro e, come riportato, DOPO LA RESURREZIONE Gesù dice di non essere ancora salito al Padre: mio Padre e vostro Padre, il mio Dio ed il vostro Dio. Più chiaro di così! Ecco perché sembra vero che ci sia stata una versione originaria corretta.

 

Questa formula: Codice, Calice, Cambiamento, Idolatria, serve a rompere lidolatria del cristianesimo e a rimuovere lidolatria dai Vangeli.

Una volta fatto ciò, si deve proseguire per approfondire il Codice Messianico di Gesù. Il genere di approfondimento che intendo non sarebbe possibile senza i Segni Completi della Terza Redenzione Finale. La Novità storica della Missione Messianica di Yeshua sta nel fatto che quella missione era basata sui Segni Iniziali Messianici e Redenzionali. Nessuno poteva prevedere questo. Se si fosse saputo allora che alla fine di un lungo ciclo storico sarebbero arrivati i Segni Completi, ciò avrebbe tolto la terra sotto ai piedi del Cristianesimo nascente. Nessuno avrebbe accettato di considerare il cristianesimo come uno stadio intermedio la cui esistenza avrebbe portato avanti la storia solo sino allarrivo dei Segni Completi!

 

Ciò è vero anche per Gesù stesso. Ciò che più si avvicina a questa soluzione è la preventivata figura del figlio dellUomo che, da qualsiasi parte si guardi il problema, ha indubbiamente la funzione di completare. Evitiamo, comunque, confusione. Non solo i Segni Completi danno la ragion dessere dei Segni Iniziali, ma facilitano molto anche la comprensione di argomenti che altrimenti sarebbero rimasti nellaria. Inoltre sarebbe difficile individuarli senza la formula dei Sei Segni Completi. Parliamo, quindi, del Codice Messianico di Gesù che conteneva, a volte in sintesi, a volte in maniera più estesa, i Segni Iniziali delle Stelle, del Giudice Unto del Regno dei Cieli, della Nuova Luce di un Nuovo Messaggio, della Missione Messianica su di lui, di una Quarta Generazione (costituita da cose terribili, calamità, terremoti, malattie, guerre, avvenimenti astrologici e meteorologici inusuali, spavento ecc. ecc.) e della sua Resurrezione.

 

Gesù disse ai discepoli: Non rallegratevi che avete fatto guarigioni e cacciati demoni e spiriti nel mio nome, rallegratevi piuttosto che i vostri nomi ora sono scritti sulle stelle. Gesù, quindi, aveva ricevuto studi redenzionali, almeno alcuni, alla Scuola degli Esseni, e sapeva anche qualcosa sulle Stelle della Redenzione.

In quanto al Regno dei Cieli, come Regno nei Cieli iniziale preseduto da un regnante, che si stava avvicinando alla terra, in cui si sarebbe potuti entrare solo grazie ai meriti e per cui si sarebbe dovuto aver paura di non essere accettati dopo la morte e per il quale Gesù stava dando la vita per poter aiutare coloro che avevano creduto nella sua Missione Messianica, rappresenta il Perno Portante degli insegnamenti e delle parabole di Gesù.

 

Insieme a ciò, Gesù parlò ed alluse al fatto che lui sarebbe risorto dai morti e che avrebbe avuto la posizione da Risorto nel Regno dei Cieli per presiedere alle questioni redenzionali in terra, e dal quale avrebbe mandato uno spirito, il Paraclito, a coloro che lo seguivano.

Il Nuovo Messaggio di Gesù includeva tutto quanto stava spiegando e la grande novità della sua stessa missione messianica, con la nuova speranza per i poveri di spirito ecc. Il Sermone sul Monte con le beatitudini rappresentava la speranza nel Regno dei Cieli. Insomma, abbiamo tutti i Sei Segni Iniziali: Stelle, Regno dei Cieli, Nuova Luce, Missione Messianica, Quarta Generazione e Resurrezione. E noi siamo, grazie a Dio, i primi fortunati in terra, ad aver ricevuti i Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del Goel Haim.

 

Ciò completa il Codice Messianico di Gesù, il grande incompreso e frainteso Secondo Uomo della Storia. Gesù era un giusto amato da Dio, scelto per la sua gelosia nei confronti delle offese arrecate a Dio dalla terribile ipocrisia di quellepoca, scelto per il suo amore verso ogni essere umano e per la sua umiltà. Egli compì il precetto mishnaico, Nel luogo in cui non ci sono uomini, cerca di essere tu un uomo.

 

Ricordiamo, per completezza, che il Codice Messianico, collegato con le profezie redenzionali, vedeva la resurrezione anche attraverso Isaia 53 che parla del servo sofferente, e perciò delleventuale riconoscimento e del dovuto pentimento riconoscente per colui che gli ebrei non avevano apprezzato perché non sapevano che lui si era addossato i loro peccati ecc. Esso profetizza che, in un certo momento della storia, gli ebrei riconsidereranno tutta la questione di Yeshua, capiranno e riconosceranno ciò che stiamo qui studiando, cioè il vero Codice Messianico di Yeshua.

 

La profezia qui è molto profonda. Se Gesù ha portato su di sé i nostri peccati in quel tempo, ed il suo sacrificio è stato accettato da Dio come Sacrificio Messianico, ciò significa che anche il popolo di Israele, senza saperlo, ha ricevuto una salvezza tramite il suo sacrificio. È ciò che noi spieghiamo, anche in congiunzione con lultima profezia di Malachia. In pratica un decreto di totale distruzione, che Dio ci salvi, è stato tramutato tramite il merito del Sacrificio Messianico di Gesù, in un decreto infinitamente più mite, cioè nella distruzione del secondo Tempio, be-avvonot ha-rabim, e nella dispersione fra i popoli. Tale Sacrificio Messianico rappresentava la realizzazione storica del profetico Ariete sacrificato al posto di Isacco, nostro padre.

 

Il Codice Messianico di Yeshua deve aiutarci a comprendere meglio gli scopi messianici di quella missione e, così il suo insegnamento. Dopo aver rimosso lidolatria e cancellato più della metà del Quarto Vangelo, quali sono gli insegnamenti di Gesù che rimangono a fare parte della Vera Bibbia? Anche per noi, ora, il secondo uomo della redenzione ha unimportanza enorme. E non può essere che quella importanza sia relegata al passato soltanto. La Torà, per capirci, non può essere relegata al passato soltanto; essa è la Torà Viva, dataci da Dio e portataci da Mosè, magister noster; essa è la Fonte della Legge, della Saggezza, della Santità e della Benedizione, da quando esiste in terra e per sempre. E perciò quando studiamo la Torà con la giusta umiltà, possiamo ricevere qualcosa dellumiltà di Moshè Rabbenu.

 

Quando gli Scritti di Sefer Mishnat Haim verranno conosciuti e riconosciuti come lunica vera continuazione della Vera Bibbia, e verranno studiati come i testi sacri della Redenzione Finale in merito al Goel Haim, tutti i meritevoli vorranno meritare uniti nel Segno dellAsino che Mangia il Pane e diventare allievi fedeli del Goel Haim. Tutti i testi del Sefer Mishnat Haim sono scritti già nella Lingua Chiara profetizzata dalla quale tutti invocheranno il nome di Dio, per servirLo unitamente. Insomma, dopo, tutti avranno la Vera Bibbia, la Bibbia tradizionale della Tradizione di Israele, il Nuovo Testamento Corretto ed i Testi del Sefer Mishnat Haim. Ma del Nuovo Testamento Cristiano cosa deve rimanere e quali sono gli insegnamenti di Yeshua dai quali possiamo sempre trarre studio e riflessione profonda?

 

Gesù non insegnava una dottrina mistica, iniziatica, gnostica o filosofica. Egli doveva insegnare, invece, per quanto gli era possibile, la SOSTANZA della Missione Messianica che era su di lui. Tale sostanza non poteva essere esoterica o mistica ecc. altrimenti si sarebbe vanificata la possibilità di insegnarla alle masse o per le masse. Daltro canto, ciò che Gesù compì tramite la Kabalà Maasit, a volte davanti alle masse, non ci interessa più di tanto. Non è un insegnamento messianico, fu un espediente per attirare le masse ad ascoltare il suo messaggio perché non aveva altri mezzi. In genere, dunque, tutti i prodigi compiuti da Gesù ci interessano ben poco e non troviamo in essi insegnamenti messianici. Il Nuovo Testo di Matteo Bambino, che conterrà il Nuovo Testo Unificato dei Quattro Vangeli, deve essere corto quanto possibile.

 

Rimane una ricerca un po più definita della Sostanza della Missione Messianica di Gesù, una Sostanza che compie niente meno che il Legame Finale fra il nome ASHER ed il nome EHEYE finale, completando così tutto il nome nella Redenzione Finale. Dobbiamo anche tenere a mente che il nome ASHER è collegato con i Segni di Isacco. Ed anche se Gesù era nella posizione dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, il nome ASHER in genere è nei Segni di Isacco. LAriete è stato preso e lAriete è salito in Sacrificio a Dio. Isacco è rimasto altamente santificato, ma sulla terra. (LIsacco salvato era profetico per la Posizione di Mardocheo lEbreo, il Giusto nella seconda redenzione di Israele di Purim, che deriva dalla SHIN del nome ASHER). Ecco perché ora nella Correzione della storia della Missione Messianica di Yeshua, si rimette, per così dire la RESH al suo giusto posto, sigillato nella Vera Bibbia, dando via alla completezza di tutto il nome. Ed abbiamo un Segno del Maestro Haim che dice: Gli allievi non devono mai essere senza i Segni di Isacco.

 

LA SOSTANZA DELLA MISSIONE DI GESÙ

 

Prima di affrontare la ricerca della SOSTANZA della Missione Messianica di Gesù, vale la pena farsi qualche domanda sul carattere dellapproccio di Gesù a causa delle Correzioni che egli, in quella posizione messianica, dovette tentare di effettuare. Senza dubbio Gesù contestava tutta lipocrisia e tutto il male che vedeva nei Farisei e nei Sacerdoti. Tale conoscenza era vivissima nella Scuola degli Esseni tanto che essi dovettero distaccarsi completamente dal Tempio. Ma Gesù voleva una Riforma nel Giudaismo? O voleva una nuova interpretazione delle cose entro il contesto della Tradizione? O era pronto ad andare ancora oltre a ciò sperando in una Riforma più radicale oltre al contesto della Tradizione?

 

Gesù non era intenzionato a riformare le Istituzioni della Tradizione di Israele bensì a modificare, se ciò fosse stato possibile, il cuore falso nei confronti di Dio e degli uomini trasformandolo in un cuore vero e sincero. Ora bisogna ricordare che lo stesso Maestro di Giustizia, circa cento anni prima aveva stabilito la Scuola degli Esseni proprio perché fosse una salvezza dal terribile decreto che prevedeva sarebbe uscito contro il popolo dIsraele. Questa conoscenza faceva parte della struttura messianica stabilita nella Scuola, per essere una salvezza messianica quando le forze delle tenebre e le forze della luce si sarebbero affrontate in una tremenda guerra. Che una pietra non sarebbe rimasta su pietra, quindi, Gesù lo apprese alla Scuola.

 

Quellobbligo messianico non poteva andare a buon fine, e Gesù lo sapeva, tanto che nei suoi discorsi usava dei rimproveri perchè la missione messianica è anche profetica ed è simile alle avvertenze di Dio nei confronti del grande Profeta Ezechiele. In pratica: se lui avesse avvertito i capi ed i responsabili del popolo dei loro peccati e loro non lo avessero ascoltato, lui sarebbe stato considerato esente e loro colpevoli, ma se lui non avesse avvertito di quelle profezie negative, allora loro sarebbero stati considerati esenti e lui colpevole. Un obbligo profetico è un obbligo profetico. Noi, ad esempio, nei primi anni specialmente, abbiamo dovuto annunciare a delle persone, dovunque ci capitasse di trovarle, la notizia della venuta del Goel Haim, della Redenzione Finale e del Segno dellAsino che Mangia il Pane. Una volta ricevuti i Segni diventava obbligo profetico annunciarli, e guai se non lavessimo fatto!

 

Il punto è essenziale anche per quanto riguarda Gesù: una volta che decise, anche guidato da mille Segni Provvidenziali, di assumere su di sé la missione messianica, gli scesero addosso dal Cielo gli obblighi profetici da annunciare. Gesù non poteva, dunque, non rimproverare tutti i capi ed i responsabili, i Farisei ed i Sacerdoti più di tutti, per i loro comportamenti odiati dal Cielo come lipocrisia, legoismo, la corruzione e lottusità che rappresentavano impedimenti per qualsiasi redenzione o salvezza. Egli dovette anche compiere Segni che dimostravano che tale Missione Messianica era su di lui. Unimpresa tuttaltro che facile!

 

Le Correzioni che dovette tentare di effettuare non rappresentano, però, linsegnamento di Gesù in quanto Messia. Come detto, erano obblighi profetici che dovevano essere annunciati, ma non erano la Sostanza dellinsegnamento messianico di Gesù. Si trattava di una necessità sine qua non si poteva procedere. Abbiamo anche noi la simile circostanza dellobbligo profetico di correggere linsidioso peccato idolatra della dottrina di Emanazione dello Zohar ed abbiamo lobbligo profetico di denunciare atteggiamenti negativi nel popolo di Israele dato che impediscono la Redenzione Finale. Ugualmente obbligo profetico è la Grande Correzione del Cristianesimo. Così come abbiamo lobbligo profetico di denunciare il fanatismo islamico e di maledirlo perché esso proviene dalle tenebre che devono essere cancellate dalla luce della Redenzione Finale.

 

Tutte queste Correzioni sono obbligatorie perché la Redenzione Finale possa procedere, ma non rappresentano la Sostanza degli insegnamenti del Goel Haim nel contesto dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale. Siamo ancora, quindi, alla domanda: cosè linsegnamento messianico di Gesù, un insegnamento che era valido allora e che è valido sempre? Credetemi, non è una domanda facile. A questo punto nel nostro lavoro, ancora incompleto, di fornire al pubblico la Vera Bibbia al posto del Nuovo Testamento Cristiano, mi viene limpulso di scartare quasi tutto, non solo da Giovanni, ma di tutti i quattro Vangeli. Non mi piacciono. Non mi dicono niente! Idolatria in Fumetti. Poppycock. Hodgepodge. Hogwash.

 

Cosa voglio dai Vangeli? Il tutto sta nel nostro documento Siman 33 che usiamo leggere anche nel Nuovo Rito per la Festa del 25 Dicembre che si chiama: "La Festa del Primo Messia, morto un anno fa" (del cui documento riporteremo in seguito alcuni brani relativi alle parole di Isaia). Questo stupendo titolo, pervenuto nei Segni, contiene anche la verità su ciò di cui parlavo prima, in quanto la Missione Messianica di Gesù rappresenta una parte integrante e viva della Redenzione Finale, non una questione relegata al passato soltanto (ecco perchémorto un anno fa, per rendere per sempre attuale la missione ed il sacrificio di Gesù riproposto nella sua veste originale dalla quale è stata bandita ogni forma di idolatria). Siamo, è vero, gli allievi del Goel Haim e tutto ciò che noi riceviamo e studiamo è nel contesto del rapporto Maestro-Allievo con il terzo Goel Finale Haim. La seguente affermazione, però: Tre sono gli uomini della Redenzione Mosè, Gesù e Haim, ci rende anche allievi di Mosè e di Gesù, grazie agli studi ricevuti dal Goel Haim

 

In quanto allievi di Mosè, magister noster, ciò verrà fuori sempre di più a livello universale dalla Quinta Generazione in poi. Con la Vera Bibbia, il mondo cristiano che rimarrà, tornerà automaticamente alle radici della Sorgente, ed esso non vedrà più la Torà come l Antico Testamento Superato bensì come la Vera Bibbia della vera fede nel vero ed Unico Dio, Creatore dei cieli e della terra. La Torà stessa ridiventerà Viva nel mondo e tutti saranno fieri del fatto che, tramite il Maestro Haim, il mondo ridiventerà allievo anche di Moshe Rabbenu, in quanto i suoi testi, così come tutti i testi della Tradizione di Israele, rappresenteranno molti mondi di insegnamento e di studio.

 

Non è lì il problema. Il problema è linsegnamento di Gesù. Scartiamo tutti i fumetti dai Vangeli, tutto linutile, tutte le aggiunte e le falsificazioni, ma qualcosa deve pure rimanere dei Vangeli, qualcosa che rappresenti il Secondo Uomo della Redenzione! (Lasciamo, per il momento, linsegnamento messianico del figlio di Dio poiché, come già ripetuto, il: figli siete del Signore, Dio vostro ridà equilibrio allaffermazione e linterpreta nel modo corretto). Linsegnamento che cerchiamo lho designato sinora come il Codice Messianico di Gesù. Se non stabiliamo il contesto messianico di Yeshua, il Codice stesso sarà mancante. In Siman 33 stabiliamo quella missione messianica come il Pre-Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la Terra. Perciò uno Spirito Provvidenziale spinse Giuseppe e Maria ad un precoce matrimonio. Fu un Segno dallAlto che dovette compiersi, anche se poi dovette essere coperto nel Cristianesimo. Gesù rappresentò in pieno quella precocità perché, e lo sappiamo dai Segni Completi, anche la missione data dalla Stella di Cristo, in quellepoca, precorreva i tempi e non poteva essere una missione completa, prima che si trovasse, duemila anni dopo, nella sua posizione originale rispetto al ciclo quattromillenario della Stella di Abramo! Una Missione, quindi, pre-matrimoniale, una missione che non conteneva in sé la forza di effettuare una Redenzione Completa!

 

Potrebbe essere problematico trovare nei Profeti riferimenti ad una tale missione pre-matrimoniale ed incompleta, ma ciò si risolve principalmente con la profezia di Malachia la quale prospetta profeticamente la possibilità del fallimento della Riconciliazione dei padri con i figli e dei figli con i padri, spiegata da noi a lungo in altri testi. E nella Tradizione stessa, il concetto esiste, ma esso è totalmente offuscato da altre impostazioni. Il concetto, generalizzato dal Gaon Malbim, è che prima del Messia figlio di Davide, sarebbe arrivato il Messia figlio di Giuseppe. Il Messia figlio di Giuseppe avrebbe combattuto contro nazioni nemiche per riportare i dispersi delle Dieci Tribù di Israele alla Terra Promessa. Quel Messia figlio di Giuseppe, però, non sarebbe riuscito a finire le sue guerre e sarebbe stato ucciso.

 

Solo dopo sarebbe arrivato il Messia figlio di Davide per completare le guerre iniziate dal Messia figlio di Giuseppe e per riportare tutti i figli di Israele alla terra promessa, dove avrebbe ricostruito il Tempio ed avrebbe stabilito il suo Regno Messianico. Certamente noi sorridiamo un po per la forma di queste affermazioni, ma lidea di due Messia si trova nella Tradizione, e ciò contiene lidea che il primo Messia, figlio di Giuseppe, avrebbe avuto una missione messianica incompleta. Ora, però, si completano i Segni della storia, nel senso che certi Segni storici non potevano essere interpretati nel modo giusto sino a quando non fossero giunti sulla terra i Segni Completi (che tra il 1983 ed 84 sono arrivati sulla terra tramite sogni, in virtù del sacrificio del Goel Haim). Abbiamo qui un bel triangolo di cose: la Missione di Yeshua pre-matrimoniale ed incompleta; Yeshua, purtroppo, che fu ucciso, ed infine cè il Segno di suo padre che si chiama Giuseppe.

 

Ma cè ancora un altro fatto che stupisce. La venuta messianica di Gesù (messianica qui significa di salvezza) non è per la salvezza dei Farisei o dei Sacerdoti o per gli istruiti nella Torà e, bisogna dirlo, neanche per qualcuno del popolo di Israele di allora. Compiendo gli annunci profetici di quei Segni Iniziali il messo messianico dichiara senza esitazione: Io non sono venuto se non per la salvezza delle pecore smarrite della casa di Israele. Unaffermazione colossale. La salvezza che io porto, dice Gesù, è una salvezza messianica che viene per la salvezza di coloro che, originariamente appartenenti alle Dieci Tribù di Israele, furono dispersi fra i popoli. So che la missione messianica su di me è vera; so che la salvezza messianica che deve uscirne è per le pecore smarrite delle dieci tribù disperse; di più non so, è lavoro di Dio.

 

Questi quattro Segni, quindi, racchiudono quattro angoli solidi per stabilire che Yeshua era il Messia ben Yosef: il padre si chiamava Giuseppe, la sua era la missione incompleta, è stato ucciso e, quindi, non gli fu data la possibilità di compiere la missione completa, e Gesù stesso dichiara che la sua Missione Messianica viene per la salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele, cioè per i figli di Israele derivanti dalle dieci tribù disperse fra i popoli. E questo lo sappiamo solo ora! Questaffermazione di Yeshua è altamente profetica. Le espressioni Casa di Israele da una parte rispetto a Casa di Giacobbe, oppure Efraim o Giuda, ecc. stavano già nei Profeti seicento anni prima di Gesù.

 

Anche allora si sapeva che le espressioni: Casa di Israele o Efraim, oppure 'figli smarriti di Rahel, nostra madre', erano tutte riferite alle dieci tribù disperse fra i popoli destinate a perdere, nel tempo, anche la propria identità ebraica. È niente meno che strabiliante, quindi, che Gesù abbia dichiarato che lo SCOPO del suo Messianismo era la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele. È il Perno Fondamentale della Missione Messianica di Yeshua. Ed anche se volessimo scartare tutti i Vangeli, non potremmo scartare questa chiave essenziale: Io non sono venuto se non per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele oppure: Lo scopo di questa missione messianica è unicamente la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele.

 

Ora se quella salvezza è il Pilastro Portante e lo Scopo di quella missione profetizzata per il Messia figlio di Giuseppe, anche quellinsegnamento principale che stiamo cercando, deve rappresentare linsegnamento principale che va a favore o a beneficio delle Pecore Smarrite. Abbiamo il nesso messianico: figlio di Giuseppe, missione incompleta, ucciso innocentemente, ed il dichiarato scopo della salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele che si ricollegano sempre con la chiave Giuseppe, questa volta biblico, in quanto figlio di Rahel, nostra madre, e padre di Efraim. Ma Gesù, in che modo poteva insegnare o fare qualcosa che andasse a favore delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele? Yeshua, di sicuro, non avrebbe potuto rispondere, oltre a spiegare che Dio solo lo sapeva. Da profeta messianico, Gesù poté fare quella dichiarazione, ed il profeta sa le parole che riceve, ma non sa come quelle profezie verranno realizzate nella storia, a meno che non si trattasse di una profezia immediata come per dire che dopo un tale numero di giorni sarebbe successo così e così.

 

Ci dobbiamo chiedere, a questo punto, se linsegnamento del figlio di Dio, che abbiamo detto più di ogni altro rappresenta il Codice Messianico di Gesù, può ricollegarsi, come insegnamento, con lo Scopo Messianico della Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele. Ve lo raglio ora da Asino e così non mi lapidate. Quando le anime erano portate dalla Provvidenza di Dio nel campo cristiano, la voce del figlio di Dio era per loro un aggancio alle loro radici in Israele perché figli siete del Signore, Dio vostro ed il Mio figlio, Mio primogenito Israele. Proprio questa espressione figlio di Dio (senza la maiuscola, si capisce) era la Parola-Legame che manteneva la Corda dellEredità di Giacobbe.

 

La misericordia di Dio Benedetto fece tutto questo per la Salvezza Completa delle Pecore di Israele alla fine. Il Cristianesimo fu un Rifugio per non cadere nelle religioni più lontane che non sapevano (e non sanno tuttora) dei Patriarchi, della Redenzione dallEgitto e della Rivelazione ecc. ecc. Erano anime radicate al Sinai e radicate nelle Dieci Tribù, ma ormai lontane dalle loro radici. Dio Benedetto, nella Sua misericordia, mise, quindi, un Rifugio di Salvezza nel mondo, il Cristianesimo, per mantenere la loro integrità, se non proprio nella pura fede, almeno nelle qualità buone amate da Dio! Ed in questo bisogna rendere giustizia a moltissimi cristiani e riconoscere che, nel tempo, hanno fatto loro e praticato, davvero col cuore, il comandamento relativo allamore per il prossimo che esiste già nella Torà e che viene ribadito da Gesù!

 

Negli scopi più globali riguardanti la dispersione delle Pecore delle Dieci Tribù, il loro smarrimento di identità ed il loro eventuale ritorno nei confini del popolo di Israele, si deve tener conto della profezia di Isaia che dice che il solo raccogliere le Tribù di Giacobbe ed i dispersi di Israele, davanti a Dio, non è una cosa di leggera portata poiché la misericordia e la salvezza di Dio devono raggiungere le estremità di tutto il mondo! In teoria, ciò sarebbe potuto procedere già dal Secondo Tempio, ma non fu così. Il Cristianesimo, invece, raggiunse molti popoli anche sino alle estremità della terra. Il Santo Benedetto fece sì che in quel cristianesimo ci fosse un Cordone di Verità per le Pecore Smarrite ed anche una Sorgente di Entrata verso la storia della Redenzione per tutti.

 

Forse, se fosse stato soltanto per le Pecore della Casa di Israele, si sarebbe potuta evitare la deificazione del povero Messia, ma il fatto è che le nazioni che erano destinate ad adottare il cristianesimo erano troppo lontane dalla pura fede nellUnico Dio per poterci arrivare rapidamente; questi erano i lontani figli di Jafet ed ancora molto più lontani i figli di Cam. Benedetto è Iddio Misericordioso che cerca le qualità positive in tutte le Sue creature e che ama ogni sua creatura. Tutta la faccenda di Esaù non venne per complicare la vita a Giacobbe, nostro padre, sebbene è ciò che fece dallinizio alla fine. Ma Dio Benedetto, di Cui non possiamo minimamente comprendere lintensità del Suo amore per ogni essere del mondo, trovando in Esaù la qualità di mantenere il rispetto verso Isacco e verso Rebecca, almeno in loro presenza, ritenne giusto salvare molti dei suoi discendenti.

 

Esaù è, comunque, figlio di Rebecca e di Isacco, nipote di Abramo e di Sara. Esaù poi si ricollega con Roma ed in genere con la mescolanza fra lui, proveniente da Sem, ed i popoli di Jafet (Greci in particolare, ma Indoeuropei in generale). Tutto ciò è per estendere il seme di Abramo ad una moltitudine di nazioni. E, parimenti, lamarissima storia di Sara, nostra madre, con tutto il conflitto per motivo di Agar e di Ishmael. Ma se fosse nato prima Isacco, non sarebbe arrivato Ismaele, figlio di Abramo. Vide Dio Benedetto che molti discendenti di Ismaele avrebbero potuto, dopo molti secoli di storia, partecipare alla Benedizione di Dio su di lui. Tutto per estendere alla fine la benedizione di Abramo, nostro padre, ad una moltitudine di nazioni!

 

E così, tramite il Cristianesimo e lIslam, lestensione della parola di Dio va sino alle estremità della terra raggiungendo piano piano, nel tempo, anche molti popoli camiti. Alla fine la Vera Bibbia uscirà per tutti, tanto da essere conosciuta anche dai Musulmani, che tuttavia riterranno sacro il Corano per sempre. Ma i popoli arabi (e poi anche popoli non arabi come Turchi o Iraniani) che divennero Musulmani, grazie a quella vicinanza di Ismaele, figlio di Abramo, tornarono alla pura fede di Abramo. I popoli mescolati tra Esaù e Jafet erano più lontani e non riuscivano a capire Iddio senza avere unimmagine di Dio a cui aggrapparsi. Ecco che Dio Benedetto, nella Sua misericordia stupefacente per tutti, permise a quei popoli di iniziare ad avvicinarsi a Dio tramite il Cristianesimo.

 

La Missione Messianica di Yeshua fece di lui quellAgnello di Dio che, per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele e per lestensione di quella salvezza parziale a molti popoli, fu sacrificato nella sua innocenza e nella sua vera fede nellUnico Dio dellUniverso e fu preso da Dio come un Olocausto offerto a Lui per espiare i peccati che avrebbero gravato sul popolo. Linsegnamento messianico di Gesù, quindi, è quello di amare Dio così tanto, come un vero figlio ama suo padre, da essere pronto a dedicarsi e persino sacrificarsi per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele e con esse estendere la salvezza di Dio sino alle estremità della terra.

 

Ricapitolando: nella definizione del Codice Messianico di Yeshua, stiamo cercando di realizzare linsegnamento di figlio di Dio. Sia il Codice Messianico sia lo Scopo Messianico della Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele devono avere un filo connettore nel termine figlio di Dio. Il Nesso-Messianico emerge dal profetizzato Messia figlio di Yosef. Tutto quadra: Il Messia figlio di Giuseppe viene per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele e tale Salvezza richiedeva il termine e la persona di Gesù, Cristo delle Nazioni, che insegnava a seguire il suo esempio da figlio di Dio, come un figlio fedele a suo padre e pronto persino al sacrificio per compiere la volontà di suo padre, nel seguire la volontà di Dio nella ricerca della Salvezza per gli altri. Ciò completa il Codice Messianico.

 

Praticamente, non è una frase particolare che stiamo cercando di imparare o un detto di saggezza pronunciato da Gesù che vogliamo seguire. La Missione Messianica di Gesù fu una Missione di Sacrificio avente come scopo la Salvezza Altrui. Linsegnamento dellimpresa di Yeshua: nonostante le impossibilità, gli ostacoli insormontabili e la totale incomprensione in ciò che diceva, egli agì con assoluta fiducia in Dio, pronto a morire, se così fosse voluto da Dio, per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa di Israele.

 

La lunga traversata è stata fatta. La parola di Yeshua di non essere venuto se non per lo scopo della salvezza delle Pecore Smarrite passa ora a noi. È stata quella parola ad aprire la strada del Cristianesimo, dopo, a livello universale. La ricerca delle Pecore Smarrite richiede degli Asini umili che possano fare da Buoni Pastori. Avete capito? La prima venuta della Stella di Cristo era per stabilire nel mondo una Missione Messianica per la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele e per fare ciò dovette estendere il Cristianesimo a livello universale. La Seconda Venuta della Stella di Cristo, annunciata dal Goel Haim, viene per completare la Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele tramite le azioni dellAsino che Mangia il Pane e del Cavallo Bianco.

 

Desidero segnalare, in sintesi, che ci sono ancora due aspetti riguardo al Codice Messianico di Gesù. Uno è laspetto profetico ed esso è molto importante, come detto in un sogno di Daniele che si devono rileggere le parole di Gesù in chiave profetica. Laltro aspetto è quello dello Spirito ossia del Ruah, perché essendo la Missione Messianica di Gesù derivante dai Segni di ASHER nei Segni di Isacco (che si chiamano anche i Segni del Ruah, rispetto al primo nome che è nei Segni del Nefesh ed al nome finale nei Segni della Neshamà), ci deve essere un aspetto del Nuovo Spirito della Redenzione Finale che non si completa senza che sia Corretto e Ricevuto lo Spirito che deriva dal nome ASHER tramite la Missione di Yeshua.

 

LA FESTA DEL PRIMO MESSIA MORTO UN ANNO FA

 

Questo titolo desta un po di confusione ed infatti Nodà e Paolo mi hanno chiesto diverse volte di cambiarlo. Il nome deriva da un sogno dei primi anni della Redenzione Finale ricevuto da una signora che dopo ci abbandonò; il suo sogno, però, in quel momento, era vero.

Ora, quindi, tocca a me spiegare qualcosa perché se Paolo e Nodà la pensano così non saranno i soli a pensarlo. Il tutto prende le mosse dal capitolo 53 di Isaia. Ecco lessenza della spiegazione per la parte che riguarda Gesù.

 

ISAIA 53

53;1 Chi ha creduto al nostro annuncio? e il braccio del Signore a chi è stato rivelato?

53;2 E crescerà come rampollo dinanzi a lui, come radice dallarida terra; non ha bellezza alcuna né splendore, noi labbiamo visto e non aveva alcuna apparenza che attirasse i nostri sguardi.

53;3 Abbietto, lultimo degli uomini, luomo dei dolori, che conosce la sofferenza, e quasi cerca di nascondere la faccia: così abbietto che non ne abbiamo fatto alcun conto.

 

53;4 Veramente delle nostre infermità egli si è caricato e si è addossato i nostri dolori: e noi labbiamo reputato come un lebbroso e percosso da Dio e umiliato.

53;5 Ma egli è stato trafitto per le nostre iniquità, è stato maltrattato per le nostre colpe: il castigo per la nostra rappacificazione (lezione morale per la nostra pace) fu addossato a lui, e per le sue piaghe siamo stati risanati.

53;6 Tutti noi, come pecore smarrite, ci eravamo sviati: ciascuno aveva declinato verso il suo proprio cammino: e il Signore fece ricadere su di lui le iniquità di tutti noi.

 

53;7 È stato sacrificato perché lo ha voluto, e non ha aperto la sua bocca; come pecorella condotta al macello, e come agnello sotto al tosatore, non emetterà un lamento e non aprirà bocca.

53;8 Dalloppressione e dal giudizio fu tolto di mezzo: chi potrà narrare la sua generazione, che fu reciso dalla terra dei viventi, percosso per le colpe del mio popolo?

53;9 Coi malfattori gli è destinata sepoltura e con un ricco che provveda per la sua morte; perché egli non ha commesso iniquità, né inganno vi fu mai nella sua bocca.

 

53;10 Piacque al Signore di percuoterlo coi patimenti; quando avrà dato lanima sua per il peccato, vedrà una generazione di lunga durata e la volontà del Signore tramite lui prospererà.

53;11 Perché lanima sua che dovette soffrire, vedrà e si satollerà; con la sua conoscenza il Mio servo giustificherà il giusto e renderà giusti molti e porterà sopra di sé le loro iniquità.

53;12 Perciò gli farò parte di molti, e dei potenti dividerà le spoglie; perché ha offerto sé stesso alla morte, e fu messo nel novero degli scellerati; e ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i trasgressori.

 

Questa incredibile profezia ricollega la storia di Israele con il sacrificio di Gesù. Si parla di una persona che era amata da Dio; non era fra i rabbini o i sacerdoti di quel tempo non aveva onore o splendore perché lo considerassimo importante. Egli andò presso gli ammalati e persino presso i lebbrosi che per vergogna nascondono i loro visi; e non labbiamo considerato. Alla fine egli fu messo a morte nonostante fosse innocente e condivise la sua sepoltura con malfattori.

 

Egli, però, agiva per il bene del popolo, un bene non riconosciuto. In verità, egli portava su di sé i nostri peccati, la sua morte era la nostra guarigione, le sue afflizioni i nostri peccati. Dio, vedendo il suo desiderio di compiere ciò che era per il bene del popolo, lo chiamò al sacrificio per essere unespiazione per il popolo dIsraele. La condizione, però, era che non avrebbe dovuto aprire bocca e non avrebbe dovuto lamentarsi, ma accettare quella sua morte sapendo che avrebbe espiato per il popolo. E così fece. E Dio promise che dopo quel sacrificio, egli avrebbe visto generazioni di figli (i suoi seguaci nelle generazioni del Cristianesimo).

 

Bisogna rendersi conto della portata stupefacente e storica di questa profezia; tralasciamo la comprensione o meno dei Cristiani in tutti i secoli e le loro interpretazioni circa la cecità ebraica nel non poter venir a termini dei segni chiarissimi sulla missione ed il sacrificio di Gesù.

La nostra comprensione inizia dai Segni Completi della Terza Redenzione Finale e perciò sappiamo senza dubbio che quella è stata la missione fallimentare di Malachia, oltre che la storica realizzazione dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre, compiute tramite la sua missione e poi tramite la sua crocifissione.

 

Ora Bambini-Asini smettiamo per un attimo di essere bambini. Guardiamo la realtà ebraica per quella che è adesso, ben poco differente da come è sempre stata. Lebreo tradizionale ancora si confonde solo a sentir menzionare il nome di Gesù. Non è ancora in grado di contemplare, per ora, la riconciliazione della mente ebraica con la missione messianica di Yeshua, quanto di meno con lAriete Sacrificato richiamato da questa profezia di Isaia 53.

La profezia, però, è davvero chiara e degna di fede. Yeshua ha portato un vero Annuncio ed il braccio di Dio si era rivelato su di lui e noi, come popolo ebraico, non abbiamo capito niente e solo in futuro rileggeremo la profezia con la giusta comprensione riconoscendo la sua correttezza, con grande rammarico, ma anche con una nuova e stupefacente conoscenza di quellavvenimento di duemila anni fa.

 

Come sarà? O Dio mio, altro che rovesciamento della sorte! Ci crediamo. Come? Lo sa Iddio. È impossibile pensarci adesso. Il divario è troppo grande. Come farà il popolo dIsraele a cambiare mentalità così radicalmente?

 

Non è come per i cristiani. In fin dei conti, la profezia parla di Gesù. Quanto al Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, ci sono già milioni e milioni di cristiani che lo stanno cercando. Così come milioni e milioni di cristiani abbandonarono il vecchio messaggio del Cattolicesimo per abbracciare il Protestantesimo, così ce ne saranno milioni e milioni che lasceranno il Cristianesimo tradizionale quando sapranno dei Segni Completi.

Per i Musulmani il problema di Gesù non è cardinale; già il Corano ritiene Yeshua (Issa) un profeta non ascoltato dagli ebrei e falsamente deificato dal cristianesimo. Poi, il problema messianico per i Musulmani non sussiste.

 

Ma gli ebrei! La profezia non sta veramente parlando coi cristiani o musulmani, ma con il popolo dIsraele! Forse gli anni passati in Israele mi hanno fatto vedere meglio la chiusura mentale che regna specialmente fra i religiosi. Da non credere! Ma la questione è molto profonda. Per tanti motivi i modi in cui i cristiani si sono radicalizzati nel cristianesimo non ha niente a che fare con i modi in cui gli ebrei sono radicati nel Giudaismo. La verità della Torà e della Tradizione sta nellanima ebraica ed è anche perciò che il popolo di Israele, da popolo, responsabile luno per laltro, viene punito per motivo dalle sue deviazioni da tale verità. Ora, essendo che per duemila anni è stata presunta come verità la non accettazione della missione di Yeshua, è estremamente difficile immaginare il contrario.

 

I Segni Completi rivelano una verità sconosciuta in precedenza. Non è solo la questione di Gesù. Non è tanto meno difficoltoso riconoscere il Giudice Unto del Regno dei Cieli oppure la differenza fra Goel e Messia. Lidea di una Nuova Legge sembra allebreo tradizionale una netta deviazione dalla Torà e dalla Halachà; e così via con quasi tutte le novità.

Nello stesso modo che gli ebrei non sono ora in grado di concepire il vero contenuto di Isaia cap. 53, ciò vale anche per la profezia nel cap. 48, sempre di Isaia

48;6 Quelle che avevi udite, sono già tutte compiute, voi proclamerete? Ora ti faccio sapere delle cose nuove, recondite e che tu non sai.

48;7 Sono state create adesso e non allora, e prima doggi tu non le sapevi, affinché non dica: Ecco io le sapevo.

48;8 Non le hai affatto udite né sapute, non hai avuto il minimo sentore prima, perché so che sei perfidamente traditore, e fin dalla nascita ti ho chiamato ribelle.

 

Si legge e si legge, ma non si capisce. E così tante altre profezie. Ma lonesto non può negare che devono arrivare cose del tutto nuove, sconosciute in precedenza, ignote e mai udite.

Tralasciamo, quindi, il come di questi argomenti. El Shaddai sa come e quando. La verità che viene da Dio per essere conosciuta dagli uomini verrà conosciuta ed accettata dai meritevoli. Non ci sono dubbi. La Stella di Cristo viene in virtù dellumiltà ed essa è la Stella che Stupisce. Essa stupisce in quanto riguarda la storia passata ed essa stupirà ancora di più nella storia che sta per venire. Non ci sono dubbi.

 

Ed ecco perché noi festeggiamo la Festa del Primo Messia morto un anno fa (un anno fa per rendere lavvenimento attuale e degno di continuo ricordo e studio). Nei tempi che seguiranno, gli ebrei (come detto, parlo di ebrei perché la profezia parla al popolo ebraico) arriveranno alla nuova conoscenza del fatto che Yeshua è colui a cui è riferita questa profezia, lAriete Sacrificato al posto di Isacco, di duemila anni fa. Il popolo si rammaricherà per ciò che non gli fu dato di capire nel passato, ma di più, il popolo si stupirà della nuova comprensione. Non dun colpo e stop. Si stupirà sempre di più, per secoli andando, nelle generazioni della Redenzione Finale. Per centinaia di anni, non so quanti, sarà per il popolo dIsraele come se la tragica morte messianica di Gesù fosse avvenuta solo un anno fa.

 

Non è una comprensione che si ferma bensì una comprensione che si approfondisce e che cresce e che ha sempre nuovi aspetti di contemplazione e di stupore. Questo è il segreto che sta dietro a questo nome La Festa del Primo Messia morto un anno fa. Non si fermerà nel tempo per motivo della profondità delle vie di Dio che si scopriranno sempre di più intorno a quella missione e quel sacrificio. Sempre sarà come se la comprensione precedente fosse superata da una nuova comprensione. Sarà sempre come se Gesù fosse morto soltanto un anno fa.

 

Per forza la meraviglia non si fermerà:

Gesù è nato sotto la Stella di Cristo.

Il Goel Haim annuncia la Stella di Cristo nel Segno delle Stelle.

Gesù aprì il Segno del Regno dei Cieli.

Lo Tzadik Haim è il Giudice Unto del Regno dei Cieli.

Gesù portò un Nuovo Messaggio con una Nuova Luce.

Il Maestro Haim porta il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale e la Nuova Luce di Hhanucat ha-Hhanucot.

Gesù cavalcò unasinella per compiere il segno profetico di Zaccharia.

Il Goel Haim cavalca lAsino che Mangia il Pane.

Gesù parlò del Regno dei Cieli che stava scendendo sulla terra.

Il Goel Haim porta le profezie della Quarta Generazione Finale e della Nuova Costruzione.

Gesù risorse nel Segno Iniziale della Resurrezione dei Morti.

Il Maestro Haim è risorto nel Segno Finale e Completo della Resurrezione dei Morti.

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Non ci sarà, forse, di che meravigliarsi per le generazioni che verranno? E non si tratta di una meraviglia che si fermerà bensì di una realizzazione che porterà sempre più stupore col tempo.

Il Maestro Haim è il Consigliere Meraviglioso, luomo della potenza data da Dio, padre amato per sempre, Principe della Pace. La comprensione e la realizzazione di queste realtà profetizzate incrementeranno collandar del tempo, insieme alla realizzazione di quella pace e di quella conoscenza che caratterizzeranno la Terza Redenzione Finale.

 

Solo Gesù è il secondo uomo della Redenzione. Perciò ad ogni passo ci sarà lincremento della meraviglia e dello stupore che si raggiungerà nella realizzazione della Terza Redenzione Finale, ciò porterà allo stesso tempo meraviglia e stupore riguardo a Yeshua e alla sua missione storica nei Segni Iniziali.

E poi, e poi e poi tre volte, solo il Goel Haim rivela la vera Nuova Kabbalà del Grande Pesce Leviathan. E se no, cosa mangeranno altrimenti i giusti invitati a quel grande Banchetto del futuro? Ed a proposito, dove verrà servito quel grande Banchetto? Ah, sorpresa, sul Tavolo del Banchetto preparato dalla Regina Esther nel Palazzo di Ahashverosh, ma non i due Banchetti precedenti a cui partecipò anche Haman il malvagio, nemico degli ebrei e dellumanità. No, si tratta del Terzo Banchetto, dopo che Haman fu impiccato allalbero di cinquanta cubiti che aveva preparato per Mordechai il Giusto!

 

E così tutta la città del Nuovo SHUSHAN e tutti i nuovi ebrei ed i nuovi figli di Malchitzedek saranno allegri e felici sino ai cieli e tutti berranno il nuovo Vino della Terza Redenzione Finale con enorme ubriachezza danimo per il Grande Nuovo Purim dellumanità. Chi, dunque, non vorrà bere il Nuovo Vino e gustare i Nuovi Gusti quando scenderà il Grande Pesce Leviathan al Banchetto delle Scale di Marmo Bianco del Palazzo di Ahashverosh, al Tavolo preparato dalla Regina Esther?

 

Nel frattempo, mangiate bene queste profezie dellAsino che Mangia il Pane ora ed adesso in questo primo periodo della Quarta Generazione Finale.

E partecipiamo (con il rammarico per la sua morte cruenta, ma anche con la gratitudine per il dono di sé a beneficio della nostra salvezza), già da ora alla Festa del Primo Messia morto un anno fa.