Autore: Anna
Gasparotti
Revisione: Peretz Green & Davide Levi
Cancellare Dal Vangelo!
INTRODUZIONE
Questo libro NON si rivolge alle persone che hanno
un credo già consolidato. Perché, come si direbbe in oriente:
Ognuno ha diritto alla sua consolazione!. Consolazione e conforto tratti
dalle tranquille certezze acquisite.
Quelle
persone hanno il diritto di pensare ciò che vogliono. Esse, però,
dalla loro situazione di privilegio, non possono negare agli altri la
possibilità di ricercare e, soprattutto, non possono sentirsi sotto
attacco se qualcuno la pensa e la dice diversamente, perché allora non
è vero che il loro credo sia così sicuro e consolidato!
Questo libro si
rivolge a coloro che, provenienti specialmente dal mondo cristiano, amerebbero
ritornare ad una fede semplice, genuina, corrispondente al loro cuore, dopo
essersi staccati dalla Chiesa Cattolica a causa delle mancate risposte alle
loro legittime domande.
Questo libro
può fornire loro spiegazioni su argomenti molto importanti.
Questo libro
è linsieme di tre scritti, che prendono principalmente in
considerazione la VERA figura di
Gesù e di come essa sia stata distorta specialmente nel Vangelo
detto di Giovanni: LAsino del Nuovo Firmamento, Giovanni senza lo Spirito
del Verbo e Festa del Primo Messia morto un anno fa, elaborati da Peretz in
tempi e con motivazioni diverse.
Infatti, nel
testo Asino del Nuovo Firmamento vengono elencate molte frasi del Quarto
Vangelo che non sono da attribuire a Gesù a causa delle alterazioni
creatasi, nel tempo, nei Vangeli. Per la maggior parte sono frasi in cui
Gesù parla in prima persona. A parte gli errori teologici e la grande
confusione creata da quelle parole, per aiutare a distaccarle dal vero Gesù,
umile, cè da riconoscere che, proprio per pura umiltà, lui non
avrebbe mai pronunciato cose del genere. Gesù insegnava lumiltà
e non lingrandirsi dell IO! Quel testo, dunque, ha lo scopo di ripulire
il Quarto Vangelo (e, per riflesso, gli errori del genere che si trovano nei
Sinottici). Nello scritto Giovanni senza lo Spirito del Verbo, invece, lo
scopo è quello di riproporre il senso di quelle frasi con concetti molto
alti, ma entro i confini dei parametri che non intacchino la pura fede di Gesù,
quella monoteista del Secondo Comandamento.Per quanto riguarda Festa del Primo
Messia morto un anno fa oltre a rendere attuale il tremendo sacrificio di
Gesù, ripercorre le principali profezie in Isaia 48 e 53 che a lui si
riferiscono.
Ho cercato
di toccare il meno possibile quegli scritti (pur facendo un delicato lavoro
di cesello e di composizione), proprio per mantenerne la freschezza. Le
inevitabili ripetizioni sono da considerare utili per rimarcare certi passaggi
fondamentali. Le cose più straordinarie che ho potuto constatare sono
innanzi tutto la coerenza che si
respira nei testi e che li percorre come una linfa vitale (è come se si
potessero giuntare i vari pezzi dei tre scritti senza perdere il filo
conduttore), ed, in seconda battuta, ma non meno importante, la passione, che in alcuni tratti veementi
ho dovuto mitigare perché, e Peretz lo sa, tanto da avermene dato il
permesso, a volte non occorre arrivare allintervento chirurgico per ottenere
un risultato: basta uno spray!
Passione che anima questo povero Asino costretto suo malgrado a mettere le
mani direttamente nellargomento più dibattuto degli ultimi duemila
anni, cioè tutta la storia relativa a Gesù, a riprendersela
setacciandola per far emergere ciò che di buono dovrà rimanere
per le generazioni future, sapendo benissimo che, per il momento, sia i
Cristiani sia gli Ebrei faranno molta fatica, non dico a digerire le sue
parole, ma anche solo a prenderle in considerazione. E questoper dirla sempre
in modo mitigato!
Velleità?
Impossibile! Peretz è solo un umile Asino guidato dal Terzo Redentore
Finale, il Goel (Redentore) Haim che, dal Regno dei Cieli, manda a lui e agli
altri Asini le Chiavi ed i Segni necessari.
Ho un debito
di riconoscenza nei confronti di Peretz che, alla fine degli anni settanta, mi
ha dato lopportunità di conoscere la vera spiegazione del Secondo
Comandamento. Per me è stato quel famoso conforto per lanima di cui si
diceva. È stato come dare un significato diverso alla mia vita ed una
motivazione a percorsi, pensieri e azioni. Le
generazioni future avranno un debito di riconoscenza nei confronti di Peretz ed
insieme a lui nei confronti del popolo ebraico più vero, per queste
logiche e profondamente motivate delucidazioni. Finalmente noi, che
proveniamo dal mondo cristiano, potremo dire, in tutta umiltà, grazie ai nostri padri ebrei. Padri,
non fratelli perché tra fratelli il rapporto è diverso. Padri
che, al momento giusto, hanno saputo spiegarci in che cosa avevamo sbagliato e
come possiamo intendere davvero la figura di Gesù vista con commovente
partecipazione, spogliata dalle croste idolatre del tempo e restituita, oltre
che a noi, anche al suo popolo!
Questo libro
spiega perché Gesù dovette
adottare un CODICE per presentarsi in pubblico e di come quel codice sia
stato travisato in particolare nel Quarto Vangelo che, scritto decenni dopo la
sua morte e resurrezione, frutto di successive rielaborazioni, stabilisce
enfaticamente la sua divinità diventando, soprattutto per Gesù
stesso, ma anche per i cristiani, quel famoso CALICE AMARO visto profeticamente
da lui sulla croce!
Gli esperti
chiamano i probabili autori del Quarto Vangelo e degli altri scritti attribuiti
a Giovanni, Giovannei, forse discepoli del discepolo, forse addirittura di un
Giovanni che però non corrisponde a Giovanni lApostolo.
Comunque,
è proprio sul Quarto Vangelo che si concentra lattenzione di Peretz, in
una prima battuta per riproporre il senso di alcune frasi con concetti che non
intacchino la pura fede monoteista ed, in una seconda fase, in cui, con
coraggio, proprio perché ultrasicuro della sua sponda, sfronda con
perentori: Cancellare dal Vangelo!, Togliere dal Vangelo! le frasi che
sicuramente non possono appartenere alle modalità di un ebreo vero in
generale e, ancor di più, a quelle di un ebreo istruito, umile e
desideroso di compiere la volontà del Padre suo che è nei Cieli
(padre in senso lato, è ovvio, e non letterale), come Gesù!
Questo libro, con un titolo così forte, spiega
perché Gesù, da umile e buon ebreo osservante, ed assolutamente
non intenzionato a creare una nuova religione, non avrebbe mai parlato in
prima persona in quel modo, spiega perché bisogna scartare tutte
le frasi che inducono allidolatria in quanto contrarie, nettamente
contrarie, alle idee di Gesù stesso; spiega perché sono da guardare
con sospetto anche le frasi che denigrano il popolo ebraico, facendolo
passare sempre per ottuso ed incapace, o che ritengono superata la Legge
non considerata con il dovuto rispetto.
A questa
conclusione arriveranno anche gli studiosi che stanno giustamente cercando di
raccapezzarsi in testi così compromessi dal punto di vista
delloriginalità iniziale! Il fatto che il Vangelo di Giovanni sia il
frutto di successive rielaborazioni è noto da tempo agli studiosi, per
esempio, alla fine del capitolo 20 il libro termina (Il trafiletto conclusivo
viene sopratitolato con un diplomatico:Prima conclusione), per poi riprendere
con un altrettanto diplomatico: Dopo questi fatti.
Ma,
ovviamente, ai cristiani viene somministrato il tutto come originale e
veritiero, nonostante le contraddizioni.
La
tentazione di cancellare direttamente dal Vangelo tutte quelle frasi
fuorvianti è stata in realtà molto forte in Peretz! Forte anche
in me, che avevo addirittura ipotizzato di rendere tangibile la soluzione
mantenendo del Vangelo di Giovanni solo le frasi che probabilmente risalgono
alla versione originale. In realtà, però, è importante
avere un riferimento da cui partire per non sbagliare più divinizzando
un uomo, cosa che assolutamente obsoleta al giorno doggi, fu però
possibile nel passato quando, per esempio, imperatori e re erano abitualmente
considerati divinità o figli di dei. Oltre ai faraoni egizi, agli imperatori
romani, si passò anche da Alessandro Magno e da Federico II, fino ad
arrivare alle monarchie assolute del 1600/1700 e a qualche residuo anche nel
mondo attuale, come nella Corea del Nord, dove nellagiografia ufficiale si fa
riferimento a due arcobaleni (e fin qui, passi!), ma anche alla formazione di
una nuova stella (!) nel momento della nascita dellex leader.
LA BASE DELLA CONOSCENZA
La base
della conoscenza della fede è
Che il
popolo di Israele sia comandato a seguire le Leggi della Torà e non il
resto del mondo non cambia nulla del fatto che
È comunque
essenziale che, nonostante tutti gli errori teologici, con tutte le conseguenti
false interpretazioni della Torà, il Cristianesimo RICONOSCA lAntico
Testamento. Non lo capisce nel modo giusto, ma lo riconosce. E con esso
riconosce i Patriarchi, la redenzione dallEgitto,
Mosè,
magister noster, insegnava la vera
fede nellUnico Dio; Gesù insegnava la vera fede nellUnico Dio; il Goel
Finale, Haim, insegna soltanto la vera fede nellUnico Dio. I Patriarchi,
Abramo, Isacco e Giacobbe, nostri padri, furono scelti da EL SHADDAI (Nome di
Dio che si può pronunciare rivelato ad Abramo, nostro padre) ed essi
insegnarono soltanto la vera fede nellUnico Dio, Creatore delluniverso. Tutti
i Profeti di Israele e tutti i Saggi di Israele insegnavano soltanto la vera
fede nellUnico Dio. Il Cristianesimo cambiò ed uscì dalla vera
fede insegnando che il povero Gesù fosse Dio. Nel Segno delle Stelle, il
Goel Haim annuncia lattesa Seconda Venuta della Stella di Cristo per
correggere principalmente il grandissimo errore storico di tutto il
Cristianesimo Teologico.
Gesù
non nacque da una vergine; nacque in modo naturale come tutti. Che lui sia nato
sotto la Stella del Re Unto detta anche Stella di Malchitzedek non centra
niente con il modo del tutto naturale della sua nascita. Anche se in buona
fede, i Vangeli raccontano una bugia, come se Miriam, povera donna ebrea, fosse
stata resa incinta dallo Spirito Santo. Ciò è contro
Questa è vera Torà!
Subito,
dunque, i Vangeli travisano, che Dio ci salvi, il vero Spirito di Dio; lo
abbassano al livello della carne e lo rendono partecipe, che Dio ci scampi,
di un atto non al suo livello, ma soprattutto falso. Come fece quello Spirito
a rendere incinta Miriam?. Si è forse fatto momentaneamente carne ed
è entrato in lei? Oppure è rimasto Spirito ed è entrato in
lei come tale? Allora Gesù è Spirito? E perché allora
dovette nascere? Se Gesù fosse stato Spirito, avrebbe potuto
manifestarsi senza nascere da una donna e senza farle passare i dolori del
travaglio. E come ha fatto ad avere un corpo reale carnale? Secoli di
discussioni e fiumi dinchiostro per una questione fuorviante, che non centra
niente. Lo spirito genera spirito, la
carne genera carne! Quello Spirito di cui parlano i Vangeli è uno
Spirito Impuro, uno Spirito Ingannatore, uno Spirito Falso.
Talmente
impuro è tale Spirito creato nei Vangeli da chiudere il cervello del
povero cristiano. Esso toglie la vera misura sia dello Spirito sia dalla Carne.
Al livello del pensiero, esso toglie ogni differenza fra un pensiero reale ed
un pensiero di fantasia. Ed il cristiano rimane racchiuso in una nebulosa
mentale che, in verità, non soddisfa il cervello; lo chiude soltanto,
lasciandolo immerso nella fantasia. Fumetti dice un sogno di Daniele che
dimostra che nei confronti della vera Bibbia, il Nuovo Testamento Cristiano
è composto da fumetti.
È ora di
concretizzare Gesù! Gesù disse: Date a Dio ciò che è di Dio e date a Cesare ciò
che è di Cesare!. Noi, invece, diciamo: Date a Dio ciò che
è di Dio, e date a Gesù ciò che è di un uomo.
Toglietevi dai fumetti. Gesù era un uomo reale, in carne ed ossa, nato
dal seme di suo padre Giuseppe e di sua madre Maria. Egli fu scelto da Dio per
compiere una missione tragica e terribile, quella dellAriete Sacrificato al
posto di Isacco. Il suo essere uomo ed il suo compiere quella missione da uomo
ed il suo sacrificio da uomo lo rendono meritevole come servo sofferente di
Dio. Se Gesù fosse stato Dio, non avrebbe avuto nessun merito. Dio
può far tutto e questo non si chiama merito!
Che la vera
storia di Gesù sia rimasta nascosta in tutti questi venti secoli passati
è unaltra questione: essa provenne da un decreto dallAlto che
consentì la formazione e lestensione del Cristianesimo. Il
Cristianesimo non sarebbe uscito se la vera storia di Gesù non fosse
rimasta nascosta. La vera storia di Yeshua non avrebbe permesso tale formazione
e tale estensione della nuova religione destinata ad accogliere molti popoli
ed a portare molte genti ad unelevazione ben lontana dal paganesimo
precedente. Dio Benedetto, che è estremamente misericordioso, vide che
quei popoli non erano in grado di arrivare alla pura fede per ancora molti
secoli e, se fossero rimasti nel paganesimo precedente, non ci sarebbe stata
più speranza alcuna!
Yeshua
stesso non poteva raccontare la sua vera storia e lui sapeva e capiva bene i
perché. Qualsiasi cosa avesse rivelato della Scuola degli Esseni e del
suo essere stato lì per tre anni interi avrebbe tagliato le gambe alla
legittimazione della sua missione. Chi partecipava a tempo pieno a quella
Scuola era votato a vita, sotto un giuramento severo. Il popolo, e sicuramente
i rabbini di allora, sapevano di questo fatto. Inoltre i rabbini (chiamati
Farisei oppure Dottori della Legge nei Vangeli) non vedevano gli Esseni di buon
occhio perché oramai gli Esseni non portavano più sacrifici al
Tempio ed il loro conflitto con i Sacerdoti di allora era accanito. Cerano
pure altre discrepanze non piccole fra i due, come luso di un calendario
diverso per fissare le Feste ecc.
Yeshua
stesso, per compiere la sua missione, dovette fare cose non ortodosse. Non solo
ruppe col voto a vita nella Scuola degli Esseni; ma trasgredì anche il
giuramento di non usare la Kabalà Maasit (che permette di operare, per
così dire, al di fuori della natura con fatti miracolosi) ricevuta
lì. La decisione di Gesù di lasciare
Gesù,
comunque, credette in Dio e Dio lo attribuì a giustizia. Yeshua, in
verità, fu gettato in una situazione in cui non poté
appoggiarsi a nessuno, confidò solo in Dio. Questa è la
verità. Gesù non poté rivelare la sua vera storia, ma
poté dimostrare ed insegnare la sua verità: egli si appoggiava a
Dio soltanto, da ebreo comandato nella massima vicinanza a Dio possibile per
ciascun ebreo, di cui Dio, con grande amore, dichiara: Figli siete del Signore, vostro
Dio e Mio figlio, Mio primogenito, Israele. Così,
appoggiandosi su Dio soltanto, Gesù fu giustificato da Suo Padre in
Cielo; e grazie al segno di Ebreo, figlio di Dio egli meritò il
livello del Giusto che Vive nella sua fede.
Questa
espressione, proveniente dal Profeta Habakuk, rappresenta più di ogni
altro titolo il vero scopo della sua missione. La vera Chiave delleventuale
estensione del Cristianesimo, non dichiarata apertamente nei Vangeli, stava
proprio in queste tre parole di Habakuk: TZADIK
BE-EMUNATO YIHHYE, letteralmente Il
giusto nella sua fede vivrà. Guardate bene! Gesù aveva
deciso di uscire al pubblico dichiarandosi figlio di Dio perché
ciò rappresentava, più di qualsiasi altro titolo,
linsegnamento fulcro di tutto il suo operato nei confronti dei figli di
Israele. Anche la famosa Tentazione faceva leva su tale decisione. E dalle
parole di Yeshua nel Quarto Vangelo, è chiarissimo che Gesù si
aspettava la critica e sapeva cosa rispondere!
Lessenza
della mancanza di Israele, in quei tempi, era il fatto che i figli dIsraele
non si comportavano da figli di Dio. Chi? Proprio loro, i figli di Israele! Non
i greci, non i romani, non i vichinghi e nemmeno i popoli derivati da Ishmael.
Fuori Israele, tutti erano idolatri. Non verso di loro Yeshua si
annunciò come figlio di Dio; la sua missione era in Israele e per gli
ebrei. Se la sua missione fosse stata
unimpresa universale, rivolta alle nazioni insieme ai figli dIsraele,
Gesù non sarebbe uscito con il Titolo-Segno figlio di Dio. Ciò
gli sarebbe stato proibito dal Precetto dalla Torà: Davanti al cieco non mettere un inciampo.
Soltanto
davanti agli ebrei, eredi della Torà, Gesù poté chiamare
in testimonianza il suo diritto di dirsi figlio di Dio. Non sono solo io figlio di Dio, figli siete (anche voi) del Signore,
vostro Dio. Non sto bestemmiando, sto solo delucidando e dando un esempio
dellintenzione del verso figli siete del Signore, vostro Dio. Sto insegnando
Torà e vi sto indicando dove sta la radice della vostra mancanza. Tutti
gli altri popoli non erano in grado di ragionare in termini di leggi e di
parole di Dio. Infatti, dopo, lambasciatore ai popoli, luomo Public Relation della Figliolanza di
Cristo, nutriva i nuovi adepti con il concetto di Figlio di Dio che a loro
faceva gola e non creava nemmeno problemi di digestione. Gesù divenne,
dunque, per persone che non avevano gli anticorpi adatti il divino Figlio
Unigenito di Dio, letteralmente e non in senso lato, come avrebbe dovuto
essere ovvio!
Dal popolo
di Israele avrebbe dovuto splendere la luce per i popoli, una luce insegnata
dai figli di Israele alle nazioni in collegamento al Tempio di Gerusalemme,
Già
il Tempo del Regno dei Cieli stava entrando. Yeshua lo sapeva dagli Esseni e
specialmente da Giovanni Battista. Ciò corrispondeva con il Doppio-Segno
della Quarta Generazione di allora,
E, da quanto
si può desumere dai Vangeli, il popolo stesso, più o meno tutti
coloro che non si trovavano a Gerusalemme, era formato da persone buone,
persone semplici di fede forte nel cuore, sofferenti, ma credenti, oppresse, ma
speranzose. Non erano erudite nella Torà, ma avevano la bontà e
la misericordia nel cuore ed erano pronte ad aiutare il prossimo. Il popolo
verso cui sincamminava Yeshua non era soltanto oppresso dai romani, ma anche
dagli studiosi della Torà egoisti e dai sacerdoti corrotti dalla testa
ai piedi.
Il cuore di
Yeshua pulsò per quei poveretti con immensa misericordia e li
esortò a riporre la fede in Dio ed a non perdere mai la speranza. Figli di Dio siamo e nostro Padre in cielo
ci ama anche più di un padre che ama il proprio figlio: beati i poveri
di spirito perché per loro è il Regno dei Cieli. Cioè il
Regno dei Cieli che sta scendendo sulla terra è per voi, poveri nella
conoscenza della Torà, ma ricchi di sentimenti giusti ed amati da Dio.
Per voi è il Regno dei Cieli, non per coloro che sono esperti nella Legge
e doppiamente esperti nel non aiutare il prossimo, non per coloro che conoscono
la giustizia in teoria e perpetrano ingiustizia. Beati gli affamati e gli assettati di giustizia poiché essi
saranno saziati.
Il Regno dei
Cieli è per coloro che hanno il cuore pieno di misericordia, non per
coloro che sono saggi ai loro stessi occhi, ma che hanno il cuore chiuso e
freddo e non si adoperano per il bene altrui. Beati i misericordiosi poiché essi riceveranno misericordia.
Gesù era felice nellabbracciare la gente semplice e nel fare ciò
che poteva per aiutarla. Gesù sapeva che il Regno dei Cieli che stava
per scendere nel mondo avrebbe accolto favorevolmente questi poveri di spirito
mentre esso avrebbe rifiutato e rigettato gli arroganti, gli egoisti, i corrotti,
i falsi e gli ipocriti. La luce di Dio era più vicina a questi, beati
nel loro cuore, mentre la lampada del Tempio si trovava sotto il tavolo e non
splendeva per nessuno.
Gesù
non disse: Sono il Messia, sono il vostro Re-Messia, bensì: io sono ciò che siete anche voi,
figli primogeniti di Dio. Egli è il nostro Padre che ci ama per le
nostre buone qualità del cuore.
Non si
può ingannare Dio dietro allo studio della Torà! Non si
può studiare la Torà e poi usare malalingua o comportarsi senza
rispetto verso gli altri o credersi più di qualcun altro grazie alla
propria presunta conoscenza. Con tali comportamenti,
E più
si studia
Gesù,
però, era stato molto attento, per motivo di tale Correzione, nellavvertire chiaramente che lui non
era venuto per negare
Non era,
però, compito suo quello di insegnare
Non era
così presso la grande maggioranza degli ebrei che erano semplici,
poveri, oppressi, e poco istruiti nella Torà. Moltissimi di essi avevano
un cuore pulito con sentimenti più compassionevoli rispetto ai Dottori
della Legge. Cera molta gente buona e semplice con un cuore pieno di fede in
Dio. E molti di loro erano sofferenti o ammalati. Presso di loro andò
Gesù, non presso i Dottori della Legge. In un episodio riportato nel
Talmud, alla domanda dei Saggi, di benedetta memoria, rivolta a Dio:
Dovè che Egli si trova?, Dio rispose: Se volete trovarMi, cercateMi presso i poveri. Gesù lo
sapeva.
I poveri
apprezzano quel poco che ricevono e con un cuore pieno dicono: Grazie a Dio.
Mille volte mi insegnò lo Tzadik Haim che presso Iddio non cè
favoritismo, come sta scritto in Giobbe: il
padrone ed il servo lì (davanti a Dio) sono uguali. Mi dimostrava
in tanti modi e con esempi reali che anche un non-ebreo che ha il cuore buono e
fa il bene è più amato dellebreo che ha un cuore cattivo, anche
se studia Torà tutti i giorni per tutta la vita. Se il cuore è
cattivo,
Non si
può ingannare Dio Benedetto. Impossibile! Dio sa cosè la
persona, dentro e fuori e sino ai pensieri più intimi. Non si può
raggirarLo. Alla fine dei conti, non centra quanta Torà uno ha
studiato. Ciò che è amato da Dio è la persona giusta che
vive nella sua fede. È ciò
che insegnava Gesù e ciò che egli praticava, ed era per tale
livello di giustizia davanti a Dio che Yeshua fu scelto per compiere quel
terribile sacrificio messianico, ucciso innocentemente per il suo essere un
giusto che vive nella sua fede.
Daniele, in
un sogno del 2007, spiegava a dei giovani ebrei (che si trovavano in ospedale)
qualcosa della Redenzione Finale e del Goel Haim, ed essi erano stupiti ed
interessati; nel sogno passò lo Tzadik Haim e salutò Daniele, ma
non ebbe il tempo di fermarsi; Daniele disse anche tutti i Sei Segni della
Redenzione Finale.
Nodà,
sempre nel 2007, in sogno, vide uno scaffale con su dei libri chiamati Zohar;
poi arrivò Peretz che, con rabbia, spiegò che quei libri erano
stati scritti da un Asiatico maledetto anti-semita che scriveva sì contro
lo Zohar, ma solo per gettare fango sugli ebrei.
Peretz
spiegò, inoltre, che quellAsiatico (Nodà vide un nome come Liu
Sun o qualcosa di simile) sarebbe stato punito con la pazzia, e così
tutti coloro che lo seguivano sarebbero diventati pazzi come lui; si trattava
di una vera pazzia sfrenata.
In quel
sogno Nodà capì che tale punizione di completa pazzia era
destinata anche al malevolo falso Cristo di Muccania ed a coloro che lo
avevano seguito (Costui, dopo aver partecipato ipocritamente ai Segni dell'Asino,
alterò coscientemente dei segni attribuendosi perfino sogni di altri!
Muccania riecheggia il Vitello dOro fonte di idolatria).
Ipocriti,
falsi, malevoli, sedicenti, ingannatori, traditori, eccecc: sempre presenti
in ogni epoca! A loro è destinata quella fine!
I
meritevoli, invece, saranno protetti dallombra dellAlbero della Vita, portato
al mondo dal Goel Haim, e godranno dei suoi frutti. Per questo grande merito,
il nome (solo il nome carico di
significato, non la persona!) dellUnto Scelto della Terza Redenzione Finale
sta fra le sette cose create prima del mondo. Il suo nome è Haim, Vita,
poiché egli porta per il mondo lAlbero della Vita.
Ed ora
abbiamo il permesso ed il privilegio di completare la mishnà con una
nuova benedizione: Benedetto è il Signore, Dio nostro, che scelse
Lo Tzadik
Haim non era un Giusto che vive nella sua fede. Così come tutti i grandi
personaggi scelti da Dio: i Patriarchi, Mosè, Aaron, il Profeta Elia,
Mordechai, Gesù e tutti i veri Saggi ed anche tutti i veri Giusti
Nascosti erano Giusti che vivevano nella loro fede in El Shaddai ed anche lo
Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti, viveva nella sua fede. I veri Giusti
Nascosti, però, vivono in una fede altissima e del tutto segreta, a
livelli di una Santità inimmaginabile dagli altri della terra, inclusi i
Grandi Saggi e veri studiosi della Torà. Lo Tzadik Haim non dormiva
più di due ore su ventiquattro e, a volte, neanche quelle. Era sveglio
quasi sempre, compiendo lavori nascosti per El Shaddai.
In una sola
giornata, non si può sapere in quanti posti diversi si fosse trovato lo
Tzadik Haim. I Giusti Nascosti sono i Figli dellAscesa ed essi posseggono il
segreto chiamato kefitzat ha-derech il salto nella via tramite il
quale si possono spostare da un posto ad un altro, anche da paese a paese. A
volte, ricevono da parte di angeli, il messaggio di andare in un certo posto.
A volte, anche, ad esempio, se camminano in strada, da un secondo allaltro, si
trovano in un altro luogo dove devono essere per compiere un lavoro sacro per
Iddio. Appena arrivati in quel luogo, vengono a conoscenza del compito che
devono eseguire.
Certo sono
tutti uomini che vivono su un elevatissimo livello di fede, ma tale fede
è di una categoria talmente distaccata dal resto dellumanità
che, difficilmente, la profezia in Habakuk si riferisce a loro. I Giusti
Nascosti salgono di sopra e conoscono la Saggezza dei cieli, la quale
è di tutta unaltra sostanza rispetto alla Saggezza della terra. Essi
vivono in una luce santificata e potente che non esiste sulla terra, se non in
loro che, comunque, vivono nel mondo e camminano nella natura del mondo per
quanto loro è possibile. Reggono ambedue le categorie di Saggezza e
conoscono tutta la Saggezza della terra quanto la Saggezza dei cieli.
Ed in tutti
questi secoli, dal tempo del profeta Elia, gli Tzadikim Nistarim subirono le
dure conseguenze di decreti intercettati da loro per la salvezza degli altri.
Il peso di quei decreti, a volte di malattie o di cadute o di abissale
povertà o di qualsiasi altro genere di sofferenza, a seconda di quanto
richiesto dal decreto, viene subito da loro nella carne, nella natura del
mondo. Altrimenti, se non cè la sofferenza reale, al livello della
natura del mondo, il decreto non si annulla. A volte essi devono subire tali
sofferenze di giorno e di notte. A volte essi devono subire tale sofferenza di
giorno mentre di notte sono liberi di uscire dal corpo e di salire di sopra per
i compiti sacri davanti a Dio nei mondi superiori.
Sto cercando
di spiegare che a quei livelli, non centra laspirazione di vivere nella fede.
Essi vivono nella realtà della luce santa creata di Dio, quella luce di
cui si legge: E Dio vide la luce, che
era buona. Cosa significa questa affermazione? Si chiede: forse che Dio
dovette guardare la luce per sapere che essa era buona? E, poi, se Dio stesso
laveva creata, di sicuro era buona! Spiegano i Saggi, di benedetta memoria,
nella Tradizione Orale: Dio vide che la luce era buona per i giusti; e
perciò la nascose per i Giusti nellavvenire. Ciò è
anche relativo ad un livello di luce che scenderà nel mondo a partire
dalla Quinta Generazione. Qui, il punto è, però, che in tutti
questi secoli passati già i trentasei Giusti Nascosti di ogni
generazione facevano parte, vedevano, studiavano, camminavano e godevano di
quella Beata Luce Elevata creata nellatto della Creazione.
I Giusti
Nascosti, quindi, non sono come la gente della terra, e qui intendo anche gli
ebrei saggi approfonditi nella Sacra Legge ed in tutta
Arrivano
anche delle prove nelle loro sofferenze. Tramite la Kedushà
(Santità) che essi possiedono, gli Tzadikim possono guarire le persone,
se vogliono. Ciò non avviene troppo spesso perché, prima di
tutto, i Giusti Nascosti sono giurati a nascondere la loro vera
identità, e se guarissero gli altri, verrebbero scoperti e le persone
direbbero che sono Tzadikim e farebbero loro onore. Guardate Yeshua che, con il
segreto della Kabalà Maasit guarì le persone e cacciò
spiriti e demoni e la gente venne da tutta
Quando si
sta male, si sta soffrendo e ci si trova giù nella natura del mondo e
si possiede il potere di guarirsi, anche senza fatica, è possibile che
Satana getti qualche pensiero, specialmente se lo Tzadik sta soffrendo dolori
atroci per un tempo protratto. Non lo ascoltano, comunque; si ricordano chi
sono e cosa sono e sanno che, se guariscono sé stessi, il decreto per il
quale stanno soffrendo non si annullerà e non compirebbero, dunque,
lobbligo del Giusto Nascosto Sofferente. Gesù era il Secondo Uomo della
Redenzione, ma egli non era un Giusto Nascosto e non aveva la conoscenza dei
Livelli Segreti dei Mondi Superiori.
Il livello
di Yeshua era relativo al Compito Messianico che egli decise di svolgere. Non
si deve essere Giusti Nascosti per ricevere alcuni livelli di Kabalà
Maasit. Anche i maestri della Scuola degli Esseni da cui Gesù, alla fine
della frequenza di tre anni, ricevette alcuni segreti della Kabalà
Maasit, non erano fra i Giusti Nascosti. Solo il Fondatore della Scuola e della
Comunità degli Esseni, il Maestro di Giustizia, fu nella sua generazione
(circa cento anni prima del tempo di Yeshua), il Capo dei trentasei Giusti
Nascosti. Fu lui a consegnare qualche segreto di Kabalà Maassit ai
suoi allievi e maestri scelti della Scuola, con tutto il severissimo giuramento
che comportava.
Gesù
camminava in terra, non nei cieli. È vero,
andò contro il voto ed usò la Kabalà Maassit per guarire
molte persone, per moltiplicare i pani e per altri prodigi da lui effettuati.
Quando si realizza, però, che una volta che Gesù si
confermò nella sua decisione di seguire la chiamata ad una Missione
Messianica di salvezza, fuori in pubblico, egli non aveva un altro mezzo per
avvicinare ed attirare la gente al suo proposito! Anche i suoi insegnamenti non
avrebbero avuto la forza di attirare le masse, se non che assieme ad essi ci
fossero azioni concrete di potenza usate a favore ed a beneficio della gente!
La Missione
Messianica è fra la gente, con la gente, per la salvezza della gente.
Linsegnamento messianico di Gesù era quello di istruire la gente come
essere giusti che vivono nella loro fede davanti a Dio e davanti al prossimo.
Il medico, disse Yeshua, non viene per i sani bensì per gli ammalati.
Non per gli ebrei che studiavano Torà e santificavano la loro vita nel
timore di Dio, con umiltà davanti a Dio e davanti alla gente. Quelli
erano già sani e salvati. Il Messianismo dovette riempire, pure in modi
strabilianti, il grosso vuoto che si trovava presso le masse ebraiche di
quellepoca e dovette impartire principi importanti con frasi brevi veritiere e
sagge accessibili a tutti. E dovette anche consolare i sofferenti e gli
sfortunati.
Al tempo di
Yeshua, cerano molti ebrei che erano nella categoria delle Pecore Smarrite della Casa di Israele.
Essi erano ebrei che, per tanti motivi, si erano allontanati da Gerusalemme,
dalla Torà e persino dalla propria identità ebraica. Ci stavano
in mezzo circa settecento anni dalla deportazione delle dieci Tribù, che
poi si estesero da molte parti in molte direzioni sino al tempo di Gesù.
Senzaltro si può pensare che almeno certi gruppi fra di loro nel corso
della storia si fossero ristabilite nella terra dIsraele. È, comunque, più probabile che Gesù non
intendesse quei gruppi bensì gli ebrei che vivevano nei territori che
prima appartenevano alle dieci Tribù di Israele.
Purtroppo,
la storia passata aveva allontanato gli ebrei delle dieci Tribù da
Gerusalemme e dal Tempio già dopo re Salomone, con la separazione in due
regni, il Regno di Giuda ed il Regno di Israele delle Dieci Tribù. Poi,
cento anni prima della distruzione del primo Tempio, esse furono deportate
dagli Assiri. Non centrava più tale divisione dopo il ritorno a Zion,
alla fine dei settanta anni dellesilio Babilonese, da circa
quattrocentocinquanta anni prima di Gesù. Il Tempio era a Gerusalemme e
da tutte le parti di Israele venivano a festeggiare o a portare sacrifici al
Tempio. Si desta, perciò, la domanda: di chi parlava Gesù quando
disse: Io non sono venuto, se non per la salvezza delle Pecore Smarrite della
Casa di Israele?
È molto
probabile che fossero rimaste tendenze culturali-storiche di distacco o
allontanamento della Giudea in proprio. Certamente gli studiosi della
Torà erano concentrati a Gerusalemme, sebbene dei Leviti girassero in
tutti i territori per tenere scuole di Torà. Tutta
Si tratta,
quindi, di anime e della Provvidenza. Forse nella Scuola degli Esseni,
veniva impartita unidea simile riguardo agli ebrei di allora che vivevano nei
territori. Forse molte anime delle Dieci Tribù, tramite
Essi avevano
bisogno di salvezza e molti di essi potevano essere salvati perché
avevano un cuore buono e di fede, una fede semplice davanti allUnico Dio, una
fede sincera e sentita, senza filosofia, non come il sale andato a male presso
i Dottori della Legge ed i Sacerdoti di quelle epoche. Quelle persone semplici,
di cuore pulito, già dalla loro indole potevano essere giudicate davanti
a Dio Misericordioso Giusti che vivono nella loro fede anche se sapevano ben
poco della Torà. Qui sta la radice alluniversalismo. Se coloro che non conoscevano
Paolo di
Tarso impazziva per motivo di questa contraddizione storica che, per
così dire, spostava lamore e la benedizione di Dio verso i nuovi adepti
cristiani, da qualsiasi popolo o razza, in merito al giusto comportamento ed al
cuore giusto insegnati da Cristo. Il nuovo asse del Giudizio di Dio si basava
sul giusto che vive nella sua fede. E Paolo creò la nuova religione, facendo
di quel nuovo asse il Nuovo Principio ed il Nuovo Inizio Storico che spostava e
relegava tutta la legge ebraica al passato. Paolo scartò il Giudaismo,
non volendo che esso fosse dinciampo ai nuovi fedeli del Messia.
Paolo, in
verità, aveva poca scelta, dovendo far avanzare
Se coloro
che provengono dal popolo ebraico sono persone per bene ed hanno le
qualità di cuore amate da Dio, essi sono amati dal Cielo, anche se non
hanno studiato Torà. Non è che lamore di Dio si sposti, creando
un nuovo asse nel Giudizio. Lamore di Dio va sempre nel posto giusto, va
sempre verso coloro che fanno ciò che è amato davanti a Lui. Lo
spostamento non è in questi termini. Per il privilegio di essere nati
ebrei, nella vera Tradizione, di studiare
Se essi si
fossero comportati e si comportassero da giusti davanti a Dio, ciò
sarebbe stato e sarebbe a beneficio di tutto il popolo. Il loro amore
nellaiutare il prossimo e nel soccorrere le vedove, gli orfani, i poveri e gli
ammalati sarebbe stato e sarebbe una grande luce che avrebbe avvicinato ed
avvicinerebbe tutto il popolo a Dio, alla Torà, allamore verso i Saggi
della Torà e, in quelle epoche, ai Sacerdoti giusti e timorosi di Dio.
Tutto Israele si sarebbe elevato e si eleverebbe nellunica vera Tradizione
data da Dio al popolo scelto. Ed in quella luce si sarebbe realizzato e si
realizzerebbe: È
troppo poco per Me che tu sia il Mio servo per far tornare le tribù di
Giacobbe e per radunare i dispersi dIsraele; ti farò una luce per le
nazioni, affinché si estenda
Non è
andata così. I leader erano
egoisti, i Sacerdoti erano corrotti ed assassini. Il popolo era sofferente e
non cera luce da nessuna parte. Chi mai avrebbe tentato una missione Messianica
in quei tempi? Se ci fosse stata quella luce nel Tempio, la luce della vera
fede nellUnico Dio e delle vie di Giacobbe, questa sarebbe uscita per i
popoli, allora
E tale
riconciliazione sarebbe stata di per sé una grande luce agli occhi di
tutti per invogliare i buoni fra i popoli ad avvicinarsi alla Sorgente della
verità. Non andò così, purtroppo, e Dio Benedetto prevedendolo
provvide a ciò che sarebbe dovuto succedere nel caso il tempo (del
Tempio) stringesse e non ci fosse più la possibilità di attuare
Essa non
proveniva dallamore di Dio, come sarebbe stato se il popolo avesse compiuto la
volontà del Santo Benedetto Egli sia, bensì dalla gelosia di
Dio, come sta scritto: La gelosia di Dio
fece tutto ciò. La gelosia per la verità e per la
giustizia che devono essere mantenute davanti a Dio, la gelosia per il
mantenimento delle promesse di Dio ai Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe ed
delle promesse di Dio verso il popolo di Israele nella Torà e nei
Profeti. Per il male fatto, Israele venne punito ma, allo stesso tempo, le
promesse circa leternità della scelta del popolo dIsraele e
delleventuale vittoria finale di Israele, in tutti i sensi, vennero gelosamente
custodite e mantenute; la gelosia di Dio fece tutto ciò!
La Missione
Messianica di Yeshua avvenne, quindi, nel fallimento della Riconciliazione,
distaccata dai rabbini, e dai sacerdoti e dal Tempio. Nonostante ciò, ci
voleva una missione messianica! Il motivo principale era perché o
tramite il Tempio o in un altro modo, non tramite il Tempio, avrebbe dovuto
entrare in vigore il: è troppo
poco ecc. affinché
Ed egli
verrà condannato e sacrificato innocentemente, ed io innalzerò il
suo nome in tutto il mondo, presso molti popoli, e le sue parole saranno per le
persone una grande luce, una grande lampada innalzata per i popoli. La gelosia
di Dio fece tutto questo. La gelosia di Dio, però, non dimentica e non
abbandona le Sue promesse verso il popolo dIsraele. Quella luce che uscirà per il mondo non potrà
rispecchiare la vera Tradizione di Israele, altrimenti quei popoli che la
riceveranno la superebbero ed il popolo scelto della Promessa non avrebbe
più la sua identità e smetterebbe di esistere. Il Cristianesimo
dovette esistere e dovette estendersi ad una moltitudine di nazioni, non,
però, a costo del disfacimento del popolo scelto e con esso
limpossibilità che si mantenessero le Promesse di Dio!
Forse
Gesù vide qualcosa di ciò profeticamente appena prima della sua
morte atroce: Dio mio, Dio mio,
perché mi hai abbandonato?. Gesù, comunque, fu abbandonato
al destino di un Cristianesimo distorto ed in netto contrasto con la vera legge
di Mosè, magister noster.
Gesù bevve il calice più amaro della storia a causa della
posizione della sua missione messianica. La storia non finisce, però,
con
Egli
è il Goel Finale della storia che risolve i conflitti della storia
passata e ci insegna le Stelle della Redenzione ed annuncia che ora,
dallAprile del 1983, è entrata in vigore la seconda venuta della Stella
di Cristo per effettuare
Da allora in
poi il calice amaro bevuto da Gesù si tramuterà in un calice di
vino squisito della vera e storica felicità che spetta al Secondo Uomo
della Redenzione. Ed egli vedrà la grande felicità del Cielo nel
compimento finale del suo scopo messianico, la salvezza delle Pecore Smarrite
della Casa di Israele ed il loro ritorno alla vera fede della vera Tradizione
dei figli dIsraele. E con essa milioni di anime smarrite delle nazioni si
salveranno. Ed egli sarà riconosciuto dal popolo dIsraele come il servo
sofferente messianico di Isaia 53 e gli ebrei capiranno in che modo Yeshua
fosse lAriete Sacrificato al posto di Isacco, duemila anni fa. Il popolo di
Israele, infine, capirà la sua umiltà e la sua innocenza, e si
meraviglierà del Segno della Pace collegato a tale nuova comprensione. E
si allargherà per il mondo la vera Torà, e lAntico Testamento ed
il Nuovo Testamento Cristiano Corretto rappresenteranno
Nellottobre
del 2007 Daniele sognò. Ho sognato di trovarmi in una stanza dospedale
con dei giovani. Una di essi asserì di conoscermi bene e mi
chiamò Daniele. Io, nonostante il fatto che lei dicesse tutto giusto
su di me, avevo la certezza di non averla mai conosciuta in vita mia. Poi, lei
se ne andò ed io rimasi, nella stanza, con quei ragazzi e dissi:
Davvero, non so chi sia quella ragazza, anche se lei conosce il mio nome.
Essi si meravigliarono di questo fatto ed espressero lemmi ebraici di stupore.
Capii che quella era unoccasione per poter annunciare
Poi
proseguii col dire il quarto segno con gioia dAsino, Il Segno dellAsino che
Mangia il Pane, ma al quinto segno feci una pausa e cambiai espressione e
diventai serio e dissi piano, piano: Segno della Quarta Generazione facendo
sentire loro il peso di questo Segno. Subito dopo, però, ripresi: ed
il Segno della Nuova Costruzione, in modo tale da rincuorare quei giovani.
Qui, presi coscienza del fatto che la stanza prendeva la forma del segno con le
immagini descritte dei sogni stessi. Cosi, al Sesto Segno, la stanza si
trasformò in un grande giardino nel quale passeggiavano il Moré (Maestro)
con la moglie, la signora Mazal, tenendosi la mano, mentre dicevo: questo
è il Segno della Resurrezione del Goel Haim. Alcuni di loro ripeterono
più volte: queste sono parole di Gheulà. Poi, sempre nel sogno,
mi vidi fuori allaperto, in un posto poco distante da un piccolo paese su una
strada selciata che conduceva al paese stesso. Passò mio fratello
Giuseppe. In quel frangente, passò anche il Moré Haim che ci
salutò con gioia, ma non poté fermarsi.
Ed ecco, che
ero di nuovo nella stanza, questa volta, però, cerano anche Peretz e
Giuseppe. Ai ragazzi dissi che Peretz è il primo allievo del Goel Haim e
lui rappresenta il quarto Segno, il Segno dellAsino che Mangia il Pane. Ed a
Peretz dissi sottovoce che si sarebbero accorti di chi fosse lui quando avrebbe
tolto loro il Ben David. (Ciò era riferito agli Habad). Peretz
voleva parlare a loro, ma uno di loro disturbava così tanto che Peretz
non poté dire nulla. Allora, spiegai loro che il tacere di Peretz era
dovuto dallo Yezer harà. Se non cè Yezer harà, non
cè verità. E Peretz spiegò che se non cè la forza
del contrasto non cè comprensione. Poi tutti noi ci trovammo in paese
sulla via principale e camminavamo felici e contenti. Dinnanzi a noi vedemmo un
asino viola che trainava un piccolo carretto guidato da un uomo non tanto
giovane vestito in un modo colorato.
Peretz
capì che cera un segno da fare ed iniziò a ragliare ad alta voce
e tutti noi facemmo lo stesso. I nostri ragli aumentavano di intensità
come il suono dello shofar. Guardai il cielo e vidi che i nostri ragli salivano
al cielo come lodi al Signore Dio nostro, mentre un suono di campane dallalto
accompagnava la salita dei nostri ragli.
In unaltra
piazza cera una festa cristiana dai riti simili a quelli pagani. Il rito si dovette
interrompere al nostro passaggio. Le loro lodi venivano annullate dai nostri
ragli. Loro volevano farci litigare tra di noi. Ma io e mio fratello Giuseppe
facemmo un segno per cui alla fine furono essi stessi a litigare tra loro.
LA NUOVA BENEDIZIONE
Con
La Nuova
Benedizione completa il detto dai Saggi sulle sette cose create prima di questo
mondo comprendenti il nome dellUnto Scelto. Prima il nome era sconosciuto.
Questa affermazione è colossale e profonda, rivelando i sette scopi
principali nella creazione del mondo. Ho aggiunto al Tempio (Beit ha-Mikdash)
la parola Finale. Chiaramente, fra i sette scopi voluti da Dio, non si può
trattare del Primo o del Secondo Tempio che non sono durati nel tempo. Le sette
cose sono eterne così come la Torà è eterna. Ci dovevano
essere i primi due Templi per essere stabiliti storicamente, ma non sono stati
eterni. E neanche il Tempio della Torà, dei Profeti e della Tradizione,
è quello finale, e storicamente il Tempio non è stato quello di
cui dice la profezia: ed in questo posto
metterò pace, parola del Signore. Solo nel Terzo Tempio Finale si realizzerà tale pace.
Ciò
non nega leternità della Torà. Il fatto che
Non
così per il Pentimento, il Paradiso, il Ghehinam, il Trono della Gloria,
ed il nome dellUnto. Non avremmo capito che il Pentimento fosse stato creato
prima del mondo se non ce lo avesse detto questa mishna. Il Pentimento
cè nella Torà, ma è collegato con lespiazione dai
peccati; deriva, quindi, da una mancanza. Se non ci fosse il peccato, non ci
sarebbe bisogno del Pentimento. Idealmente, potrebbe non esistere il Pentimento
se tutti si comportassero nel modo giusto. Perciò non avrei collegato il
Pentimento con uno scopo che è stato creato prima della Creazione, ma
viene la mishna per insegnarci che il Pentimento è parte essenziale ed
intrinseca degli scopi della Creazione. In più capiamo, dalla mishna,
che il Pentimento è eterno quanto
Inoltre il Pentimento non è soltanto per i
peccati. Esso è anche un requisito per uscire da un livello ed
elevarsi ad un altro livello. Ciò che appartiene al livello precedente
non è peccaminoso, ma soltanto più basso o grezzo ecc. nei
confronti del livello che si desidera raggiungere. Ci si deve pentire dunque
del livello precedente. Ci saranno, comunque, anche peccati nel futuro e
perciò deve sempre esistere il Ghehinam.
Il Paradiso
non è solo il Paradiso (Gan Eden il Giardino del Piacere) Terrestre
sebbene esso esista ed esisterà sempre, come spiegatomi dallo Tzadik
Haim. Mi ha insegnato lo Tzadik Haim che il Gan Eden Terrestre cè, ma
non si può raggiungerlo oppure se lo si raggiungesse non sarebbe
possibile entrarci. E chi sono coloro che lo popolano? Essi sono ebrei studiosi
della Torà che dedicarono la loro vita allo studio ed alla pratica della
Sacra Torà, nel timore ed amore di Dio sempre, con il comportamento di
derech eretz e di amore costante verso gli altri. Essi hanno il grande
privilegio di continuare a studiare
Laffermazione,
però, parla di ciò che è stato prima del mondo, cose
eterne che continueranno per sempre, ovviamente non sintende soltanto il
Paradiso Terrestre perché, siccome essa parla dei tempi del Giudice Unto
Scelto e della Redenzione Finale e del Tempio Finale, il Paradiso lì
inteso deve essere accessibile a tutti i meritevoli, ai buoni di cuore ed ai
giusti nel comportamento, e, dunque, non solo riservato agli ebrei studiosi della
Sacra Torà. Non si tratta, dunque, del Paradiso Terrestre soltanto e
nemmeno del Paradiso Superiore riservato ai Giusti Nascosti. Più che
altro essa allude ai Nuovi Giardini del Regno dei Cieli che vengono ad esistere
in merito al Giudice Unto Finale il cui nome è Haim, Vita.
Oltre a
ciò il Goel Haim porta al mondo lAlbero della Vita che scenderà
in mezzo alla terra, i meritevoli nella fede del vero El Shaddai saranno
protetti e godranno dei suoi frutti. Tale Albero della Vita si estenderà
poi con landar del tempo, dalla Quinta Generazione in poi, ed anche la natura
del mondo tornerà alla sua naturalezza, facendo eventualmente del mondo
stesso un Giardino del Piacere, un Paradiso Terrestre. È essenziale,
quindi, che tutta laffermazione ci stia indicando che il tempo del Nuovo Mondo
arriverà da quando il nome del Goel verrà riconosciuto ed esteso
al mondo. I sette scopi creati prima della Creazione sono quelli che completano
la creazione del mondo.
Perciò
il tutto è nel merito dellUnto Scelto, Haim. Del Trono della Gloria,
non sono tanto in grado di parlare. Si tratta di una questione molto elevata e
certamente non da prendere alla lettera. Non cè nessun Trono che
possa accogliere il Creatore delluniverso. Esso, comunque, esiste ed ha grandi
significati, ma prima di tutto esso rappresenta un grande segreto superiore.
Gli angeli
servitori di Dio di sopra dicono nella loro preghiera, ogni mattina, la tripla
Santificazione: Santo, Santo, Santo è Iddio degli Eserciti (delle
schiere angeliche), piena è tutta la terra della Sua Gloria. Gli angeli
servitori, quando dicono Santo, Santo, Santo, ricevono ad ogni parola qualcosa
della Gloria di Dio. Essi sono rivolti alla manifestazione di Dio che Si
manifesta dal Trono della Gloria. Lo scopo del servizio degli angeli servitori
non è per sé stessi bensì per innalzare le preghiere di
coloro che si santificano in terra tramite la preghiera. Essi prendono le
nostre parole e le innalzano sino al loro posto davanti al Trono della Gloria e
dicono: Santo, Santo, Santo è Iddio degli Eserciti, piena è
tutta la terra con
Bisogna
stare attenti e non confondersi. La manifestazione di Dio non è un altro
Dio. Non cè un Dio Infinito di Sopra ed un Dio più Ristretto
seduto sul Trono della Gloria. Quando Dio Si manifesta, anche la manifestazione
si chiama Dio perché è, appunto, la Sua manifestazione, ma non
esiste un altro Dio oppure un Dio di un altro livello.
Il Trono
della Gloria, comunque, è collegato con le nostre preghiere a Dio. A
Rosh ha-Shana, Giorno del Giudizio, Dio, per così dire, scende a
sedersi sul Trono del Giudizio per giudicare il mondo, come un Re che
giudica le persone del suo regno. Nel Giudizio, dunque, il Trono della Gloria
diventa il Trono del Re delluniverso, Re al quale noi rivolgiamo le nostre
preghiere. L'idea aiuta luomo a canalizzare i propri pensieri a Dio. Il
Profeta Ezechiele disse: E vidi Dio
seduto sul Suo Trono. Cioè, nella visione profetica Ezechiele vide
la manifestazione di Dio come un uomo seduto sul Trono. Ed i Saggi, di benedetta
memoria, dicono: Grandi sono i Profeti perché hanno paragonato Dio
alluomo. Dio, però, non è un uomo, e ciò è per
aiutare luomo a dirigere i suoi pensieri a Dio senza confondersi.
La Gloria di
Dio Benedetto si manifesterà nel mondo sempre di più dalla Quinta
Generazione in poi perché chi rimarrà sulla terra e chi
verrà al mondo pregherà il vero Dio, come sta scritto: e tutti Mi conosceranno, dal più
grande al più piccolo e sta scritto: In quel tempo verserò una lingua chiara ai popoli, e tutti
chiameranno nel nome di Dio, per servirLo unitamente. Allora ci
sarà la grande Riconciliazione promessa al Profeta Elia, di benedetta
menzione, nel Terzo Tempio Finale a Gerusalemme e nella stessa Casa di
Preghiera di Sette Piani e di Tredici Altari ed il Tappeto dellIslam a Beer
Sheva. Ed ogni giorno ci sarà una maggiore manifestazione della Gloria
di Dio, ad un livello dentro la casa di Preghiera ed ad altri livelli fuori nel
mondo. Tutto il mondo del futuro, ogni giorno dichiarerà: Santo,
Santo, Santo, Dio degli Eserciti, piena è tutta la terra della Sua
Gloria.
Da
ciò si deduce che
Per dirlo in
un modo più semplice: laffermazione elenca Sette cose create prima del
mondo. Sei di queste Sette cose hanno avuto le loro realizzazioni storiche. Il
nome dellUnto Scelto, però, non ha una sua realizzazione sino al tempo
della Terza Redenzione Finale. Questo fatto ci insegna che quando arriva lUnto
Scelto, tutte le altre sei categorie si completano, in un modo del tutto
rinnovato, secondo le profezie redenzionali e secondo le novità dei
Segni Completi.
Il Tempio si
rinnova nella Casa di Preghiera di Sette Piani e Tredici Altari ed il Tappeto
dellIslam che sarà costruita a Gerusalemme ed a Beer Sheva, ad
incominciare dagli anni dopo la Quarta Generazione. Per così dire, anche
il Trono della Gloria si rinnova tramite
Va bene
reclamano gli ebrei della Tradizione: si rinnova il Pentimento, si rinnova il
Gan Eden, si rinnova il Ghehinam, si costruisce il Nuovo Beit ha-Mikdash e
Anche
Gesù conosceva questa affermazione dei Saggi e sapeva dagli studi nella
Scuola che lUnto avrebbe portato un rinnovamento ed una completezza alla
stessa Torà. Cera anche una catena: i Profeti stessi rappresentavano la
continuazione e la completezza della Torà perché le profezie
completano molti aspetti della Torà che altrimenti non si sarebbero
saputi. Ciò è particolarmente vero per ciò che riguarda le
profezie redenzionali e messianiche. Le profezie, però, non sono la
completezza stessa bensì annunciano la completezza che sarà
nella storia quando si realizzeranno concretamente nel mondo. Ed i Profeti
stessi non potevano sapere come sarebbe stata la realizzazione. Gesù,
quindi, assumendo il ruolo messianico, sapeva che lUnto Messianico rappresentava
un rinnovamento ed una completezza della Torà ed una realizzazione
delle profezie redenzionali.
I Segni
Redenzionali e Messianici sono nascosti nella Torà, come la nascita di
Perez e Zerah da Giuda e Tamar, o come i Sei Punti sopra Va-yishakeihu, o come
nel Soffio della Vita, o come per lAlbero della Vita (che è il Segno
della Vita Eterna fra
Tu, quindi,
Nicodemo, che sei istruito nella Torà, puoi capire che se i Segni di Giacobbe
iniziano soltanto adesso per la storia, ciò significa che i Segni di
Giacobbe, nostro padre, che stanno nella Torà, aspettavano, per
così dire, la loro completezza storica nella storica Redenzione Completa
del nome finale EHEYE che inizia a rivelarsi soltanto con la venuta del Goel
Haim.
Quello era
un compito redenzionale dal Cielo per preparare il mondo per la Redenzione Finale.
La Completezza della Torà dei Segni Completi in merito al Goel Haim
è la vera Completezza della vera Torà e nella pura fede
monoteista di tutta la vera Tradizione.
Perciò,
Nicodemo, seguimi nel discorso, non è soltanto che il nome finale EHEYE
viene rivelato con la scelta di Dio del Goel Finale. Il nome ASHER, per
motivo della RESH, non è stato completato per la storia. Ed il Maestro
Haim rivela la seconda venuta della Stella di Cristo per
Ma
sì, Nicodemo, so che trovi difficoltà a seguirmi. Molti muri si
devono rompere prima e molta confusione deve essere chiarita e risolta nella
Nuova Luce della Redenzione Finale. Tu sei maestro della Torà, ma non
sai ancora nulla delle Novità della Redenzione Finale. Noi, invece,
sappiamo ciò che vediamo e testimoniamo ciò che riceviamo grazie al
Goel Haim. Gesù era lAriete Sacrificato nei Segni di Isacco. Tu,
Nicodemo, sei rabbino, ma non lo sai. Il servo sofferente di Isaia 53 parla di
Yeshua, ma tu non lo sai. Esistono i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali
ed i Segni Completi, ma tu non lo sai. Le Pecore Smarrite delle dieci
Tribù dIsraele, nel tempo, sono diventate cristiane, ma tu non lo sai.
Sono loro la Casa di Israele dei Profeti, ma tu, Nicodemo, non lo sai.
I Sei Punti
sopra va-yishakeihu rappresentano i Sei Segni Completi della Redenzione, ma tu
non lo sai. I 20 anni di Giacobbe presso Labano sono profetici di 2000 anni di
esilio, ma tu non lo sai. Nella prima fase di ritorno in Israele, ci sono
ancora da pulire le tende dagli dei stranieri (Genesi 31;30 35), ma tu,
Nicodemo, non lo sai. Il Goel non
è il Messia ed il Messia non è il Goel, ma tu Nicodemo, non
lo sai. Il Terzo Tempio Finale non ha nulla a che fare con i due Templi
Precedenti, ma tu non lo sai.
Il Goel Haim
è potente e molto umile, Nicodemo, ma tu non lo sai. Dal Regno dei Cieli
egli scende sulla terra e sincarna in un corpo reale e materiale, ma tu non lo
sai. Cose nuove ci sono, che non avete
udito e non avete saputo. Cè un Nuovo Firmamento, ma tu non lo sai.
Lo Tzadik Haim ha preso venti piante con un po di terra relativa e le ha
portate di sopra per riportare la natura del mondo dopo la Quarta Generazione.
E per gli
animali da salvare, ha detto il Maestro Haim che ci avrebbe pensato lui a
portarli di sopra e conservarli per
È arrivato il
tempo, Nicodemo, per il grande cambiamento di ruote. Dio ha detto: Basta,
voglio un Nuovo Mondo. Coloro che riconoscono
E
perché la profezia dellincontro e della riconciliazione tra i due
fratelli Giacobbe ed Esaù si realizzi è importante che si
stabilisca un sentimento di umiltà da parte di entrambi che conduca al
riconoscimento dei propri errori prima di vedere, e compatire con misericordia,
quelli dellaltro!
Perché la profezia
insita nel lo baciò (va-yishakeihu), relativa allincontro fatidico
tra Giacobbe ed Esaù si verifichi è indispensabile che sia il
mondo cristiano (simboleggiato da Esaù), sia il mondo ebraico
(rappresentato da Giacobbe), ripensino alla figura di Gesù e in tutta
umiltà riconoscano i loro errori su di essa, affinché, tra loro
ci sia un bacio non solo di civile convivenza, ma un bacio vero basato su
un unico credo.
Non saranno le istituzioni di entrambe le parti a fare questo passo:
esse NON possiedono le Chiavi della Riconciliazione!
Il lento passaggio di maturazione
di idee diverse dal passato avverrà nel cuore delle persone semplici che
accoglieranno le novità con un sospiro di sollievo: Non poteva essere
che così!.
Gesù, una volta spogliato
dalla sua posticcia divinizzazione, potrà essere accolto anche dagli
ebrei come il Primo Messia che, a suo tempo, si caricò del peso che
avrebbe dovuto gravare su tutto il popolo, facendo arrivare fino ai confini del
mondo la notizia dellesistenza dellUnico Dio Creatore e diventando, di fatto,
il Secondo Uomo della Redenzione, dopo Mosé. Mentre nel campo ebraico il
Secondo Uomo della Redenzione fu Mardocheo il Giusto.
Per poter risalire alla fonte
dellerrore idolatra, fatto dal mondo cristiano nei confronti di Gesù,
bisogna riprendere essenzialmente il Vangelo di Giovanni che lanciò
lidea del Verbo.
Ma chi è
che può permettersi una correzione del genere?
Un Asino, un Asino molto
particolare, che si chiama anche Peretz, allievo del Maestro Haim, laspettato
Terzo Redentore, sotto la cui guida dal Regno dei Cieli egli si occupa da
decenni degli scritti della Redenzione Finale.
La chiave di volta, riguardo alla
trattazione dellargomento, si ebbe dopo il 3 dicembre 2002, quando Nodà
sognò di Vedere Giovanni in
carcere e di liberarlo dal suo Spirito. Il sogno, nellambito delle
migliaia di sogni della Redenzione, (che, per altro, sono la realizzazione
della profezia di Gioele 3;1: E
dopo tali cose Io effonderò il Mio Spirito su ogni mortale, i vostri
figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i
vostri giovani vedranno visioni), diede la possibilità a
Peretz di concludere il suo scritto.
Per completare la documentazione,
riportiamo alcuni sogni che scandiscono i passaggi dellautorizzazione per
Il
giorno 1 di agosto del 1988, Nodà
sognò di vedere Giovanni lapostolo, egli aveva la barba e i capelli di
colore grigio - biancastro lunghi fino allaltezza del collo, aveva la fronte
alta e le labbra piccole. Si sentivano due voci, una dellapostolo laltra di
Giovanni Battista. Essi stavano parlando di Gesù, del Figlio dellUomo e
delle frasi false dette su di lui.
(
Il
19 di ottobre del 1988, Nodà
sognò di essere in una stanza con Peretz e Paolo. Solly, che si trovava
in giardino, mise nella stanza, attraverso la finestra, un Vangelo accompagnato
da una G di metallo. In quel momento passarono alcune suore. Solly disse a
Peretz di non preoccuparsi, perché quel Vangelo non era come quello
delle suore. Intanto fuori passarono molti giovani che stavano cercando il
Vangelo in possesso di Peretz.
(Peretz,
grazie a questo sogno, ebbe il permesso di lavorare alla correzione del Vangelo di Giovanni. Dopo
esser passato nelle sue mani, il Vangelo sarà cercato specialmente dai
giovani, perché ripulito da ogni forma di idolatria. Si tenga ben presente
che lerrore cristiano di credere che una creatura, Gesù, fosse da
confondere con il Creatore, iniziò proprio con la dottrina del Quarto
Vangelo, da qui la necessità di una sua correzione alla luce del Secondo
Comandamento).
Il
6 di gennaio del 1989, Nodà, in sogno, si trovò in unaula mentre si accingeva a realizzare un disegno.
Dietro di lei un ragazzo, involontariamente, stava facendo lo stesso disegno.
Ella decise di cambiare soggetto e il ragazzo fece altrettanto. Deborah si
meravigliò molto per questo fatto, accaduto in modo del tutto
involontario, e ne chiese spiegazione ad una signora. Questa rispose che il
fatto di per sé era strano, ma che sarebbe potuto essere considerato
normale solo se fosse stato chiamato lo Spirito di Giovanni Battista. Spiegò
inoltre che se una persona lo chiama egli segue la persona e induce quei
fenomeni. Deborah, contenta, le fece capire di conoscere già Giovanni
Battista, provocando la contrarietà della signora che riteneva un atto
di maleducazione parlare di lui come di un amico. Deborah sostenne le sue
motivazioni dicendo che essendo lei Sacerdotessa della Casa di Preghiera,
poteva a tutti gli effetti considerarsi sua amica. Tornando a casa vide diversi
quadri e specchi e qualcuno le disse che quando Peretz avrebbe iniziato a
scrivere il Giovanni Corretto per tutto il tempo avrebbe avuto vicino
Giovanni come collegamento con gli apostoli. Si sarebbero dovuti togliere,
però, quadri e specchi perché avrebbero disturbato la sua
concentrazione.
(In questo
sogno cè, per Peretz, lesplicito invito a cominciare a scrivere il
Giovanni Corretto per il quale aveva già ricevuto il permesso nei
sogni di Deborah del 1 agosto 1988 e 19 ottobre 1988 e cè anche un
suggerimento per non distogliere la concentrazione da uno scritto di
fondamentale importanza).
Il
18 marzo del 1989, Giuseppe (che verrà frequentemente citato in questo
libro per i suoi sogni, fratello gemello di Daniele ed allievo di Peretz e, di
conseguenza, del Moré Haim), dopo aver scritto il diario, che riferisce
la sua esperienza nellambito del Segno dellAsino che Mangia il Pane, ad un
certo punto, ebbe un dubbio su una frase. Pensò allora se Giovanni
lEvangelista, quando scrisse il suo Vangelo avesse mai avuto dei dubbi. Dopo
di che andò a dormire e durante la notte sognò di essere su unisola sconosciuta ed insieme con lui cera
Giovanni lEvangelista, vestito con una lunga tunica marrone. Giuseppe era
molto contento mentre Giovanni era molto triste. Giuseppe gli chiese: Come mai
hai scritto così nel Vangelo? Non avevi dubbi su ciò che
scrivevi?. Giovanni, con la testa bassa, rispose: Io non volevo e non
pronunciò altre parole. Insieme andarono a cercare Gesù; Giuseppe
provò una certa pena per Giovanni.
(Segno del
Vangelo Corretto. Giovanni non poteva sapere che le sue parole avrebbero
causato il colossale abbaglio della divinizzazione di Gesù. Nel momento
stesso, però, in cui, con Giuseppe va a cercare Gesù, si apre lo spiraglio per la Correzione
del suo testo nellambito della Casa di Redenzione, che attinge i suoi
insegnamenti dalla Pura Fede Monoteista del Secondo Comandamento e che ha
lautorizzazione per farlo)
LO SCOPO È QUELLO DI RIPROPORRE IL SENSO DI ALCUNE
FRASI RIPORTATE DAL VANGELO DI GIOVANNI CON CONCETTI MOLTO ALTI, MA ENTRO I
CONFINI DEI PARAMETRI DEL SECONDO COMANDAMENTO.
Prologo. Giovanni 1;1 13
In
principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il verbo era Dio. Egli era
in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza
di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la
luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non lhanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni:
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché
tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva rendere
testimonianza della luce. Veniva nel mondo la luce vera quella che illumina
ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente ma i suoi non lo accolsero. A
quanti, però lhanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di
Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da
volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
Giov. 1;12 Ma a quanti lo accolsero diede il potere di
diventare figli di Dio.
Se gli
uomini possono dunque diventare figli di Dio tramite il potere dato loro da
Cristo, ciò significa chiaramente che il termine figlio di Dio
è da intendere soltanto in senso spirituale e niente affatto in senso
letterale.
Cristo
partecipò allo spirito di Dio. Nello stesso modo, grazie a lui, anche
gli uomini hanno la possibilità di parteciparvi. Gesù insegna a
sentire la vicinanza di Dio come Padre, insegna ad avvicinare il proprio
spirito alla fonte stessa dello spirito: alla radice del soffio divino.
In Giovanni, in particolare,
si chiarisce la vera Missione di Gesù:
Ecco
perché quando gli ebrei si scandalizzarono per il fatto che Gesù
riferisse a sé stesso il termine ben
ha-Elohim (figlio di Dio), Gesù rispose: Non cè forse scritto
nella Torà figli siete del Signore vostro Dio?.
Cristo sta spiegando
perché la sua Missione si chiama Missione del figlio di Dio.
Gli ebrei non lo capirono
perché pensarono che costui, deviando dalla pura fede, si stesse
deificando.
Gesù,
in pratica, rispose che
Come in
tutti i suoi insegnamenti, Gesù spiega allo spirito come atteggiarsi nei
confronti del Padre, Sorgente Eterna dello spirito delluomo, così da
essere considerati figli di Dio Altissimo. Questa è la vera spiegazione,
questa è la vera chiave di comprensione di tutte le affermazioni di
Gesù nel testo di Giovanni. Infatti se Gesù avesse voluto
deificarsi, allora gli ebrei, in base al Secondo Comandamento, avrebbero avuto
ragione a ritenere che egli fosse uscito dalla vera Fede. Ma, come detto,
Ciò che è generato dalla carne è
carne e quel che nasce dallo spirito è spirito. (Giovanni3; 6).
Ora
nessuno è asceso al cielo se non colui che è disceso dal cielo,
il Figlio delluomo, che è in cielo. E come Mosé innalzò,
nel deserto il serpente, così è necessario che sia innalzato il
Figlio dellUomo, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.
Infatti Dio ha tanto amato il mondo, che ha sacrificato il suo Figlio
Unigenito, affinché ognuno che crede in lui non perisca, ma abbia la
vita eterna. Dio non ha dunque mandato il Figlio Suo nel mondo perché
condanni il mondo, ma perché il mondo per mezzo di lui venga salvato.
(Giovanni 3; 13,17).
La
figliolanza, la primogenitura del popolo dIsraele stanno nel suo spirito e non
nella sua carne che, se priva di spirito, non ha alcun valore.
Mosè ha dato
In effetti,
Mosè ha insegnato anche
Se il popolo
avesse meritato di essere il figlio di
Dio avrebbe ottenuto, oltre alla Legge, anche la bontà nel
comportamento con il prossimo e la verità nel comprendere ciò che
è essenziale e necessario e ciò che è secondario.
Come
è noto nella Tradizione Orale, il Signore parlò direttamente con
tutto il popolo, dettando parola per parola i primi due Comandamenti,
illuminando le anime dei presenti fino alla radice del soffio Divino. E
così potente fu quella illuminazione che ogni anima si trovò
unita alla sua Sorgente. Ogni anima non era più di questo mondo, non si
legava più con il suo corpo troppo limitato per contenerla. Ogni anima
dei quasi due milioni di persone presenti alla Rivelazione, ascese in cielo per
unirsi con
E dopo ogni
parola Iddio Onnipotente rimandò ciascuna anima, rinata e rivitalizzata
nello Spirito del Dio Vivente, nel proprio corpo. E ciò che nasce dallo
Spirito è spirito e non è carne.
Per questo
non è possibile mantenersi aderenti allo spirito se non si dimostra di
essere figli di Dio (nello Spirito), amandoLo costantemente.
Dio, sul
Sinai, mostrò ai figli di Israele il livello altissimo delle loro anime,
santificandole in un legame eterno. In quel momento, ogni anima di Israele era
al livello dello scelto figlio di Dio risorto per la salvezza
dellumanità.
Ogni figlio
dIsraele unito con lo Spirito del Padre avrebbe potuto essere la luce per il
mondo, la via tramite la quale le altre famiglie della terra avrebbero potuto
raggiungere la salvezza, la vita eterna e la verità. In quellora,
chiunque, proveniente da altre nazioni, si fosse legato ad Israele in un
rapporto di amicizia e di amore, sarebbe stato amato da Dio; chiunque si fosse
comportato con odio verso il popolo scelto sarebbe stato giudicato, di sopra,
come nemico di Dio. E siccome le altre famiglie della terra non erano state
scelte e non avevano ricevuto lilluminazione della Rivelazione, avrebbero
potuto salire nella verità solo attraverso Israele, il primogenito
figlio di Dio.
Dio non ha dunque mandato il Figlio Suo perché
condannasse il mondo, ma perché il mondo per mezzo suo, si salvasse.
Linsieme
del popolo dIsraele, però, non era al livello di Mosè, figlio di
Amram, scelto da Dio per la sua umiltà.
Il popolo,
per poter rimanere in quello stato di elevazione, avrebbe dovuto amare
Mosè e seguire la strada dellumiltà e dellamore da lui
tracciata.
La parola di
Mosè era parola di Dio e chi vi aderiva, aderiva a Dio. Iddio, Creatore
delluniverso, dichiarò che non è mai esistito né
esisterà mai, uomo più umile di Mosè.
Non è
vero inoltre che Mosè abbia insegnato soltanto
Questa
condizione non venne rispettata, dunque il popolo ricevette solo
Sul Sinai,
Dio pattuì con il popolo un Patto eterno che sarebbe dovuto essere
compiuto e completato nel tempo, nonostante il prolungarsi negli anni nella
storia, nonostante i peccati e le testardaggini. Israele dovrà essere e
mostrarsi il figlio scelto da Dio e dovrà essere umile, davanti a Dio e
davanti agli uomini, per insegnare le vie della giustizia e dellamore a coloro
che verranno per partecipare alla sua luce.
Il Signore
ha mandato al mondo
Se Israele
avesse riconosciuto e capito
Deificazione
che ha confuso le menti cristiane per due millenni chiudendo, tra laltro, le
porte fra
Quella
Missione non venne per insegnare ciò che Dio proibisce (cioè un
qualsiasi dualismo o trinità), non venne per negare
E, come
spiegato prima, se lintenzione di Gesù fosse stata quella di far di
sé loggetto di deificazione, allora il suo merito sarebbe scomparso e
coraggiosi figli di Dio sarebbero stati gli ebrei di quellepoca nel custodire
In Dio non esiste nessun dualismo o trinità.
Gesù
non insegnò alcunché che fosse al di fuori dal Secondo
Comandamento.
Questa
è perciò la sua risposta: Non cè motivo di
scandalizzarvi. Non vi sto insegnando nessunaltra Fede o Dottrina. Sto
seguendo ed insegnando
Le parole di
Gesù riferite nel testo di Giovanni non furono capite neanche dai suoi
stessi seguaci. Giovanni (o chi per lui) nel suo prologo ha formalizzato,
infatti, la divinità del Verbo diventato carne. Il Padre viene
considerato il Dio Grande, Cristo il Dio Piccolo, il Dio figlio, il Dio fattosi
uomo per la salvezza dellumanità o, meglio, il Dio-Uomo fattosi
Uomo-Dio.
E lo spirito
del Padre si legò allo spirito del Figlio attraverso lo Spirito Santo,
completando così
Vorremmo
scavalcare venti secoli di confusione con una semplice affermazione: tutti e
tre, Dio Padre, Dio Figlio e Spirito Santo, non sono il vero Dio.
Dio,
Benedetto Egli sia, Creatore delluniverso, non è Padre, non ha un
figlio e non è spirito.
Iddio
è Padre soltanto in quanto Egli ci ha concesso di chiamarLo Padre come
figli che si rivolgono al proprio padre e che sanno bene che Egli li ama, vuol
dar loro ascolto e desidera accontentarli.
Il Dio
Vivente delluniverso ha concesso agli uomini di chiamarLo Padre perché
vuole che essi imparino a comportarsi come figli Suoi, non perché Dio
sia davvero padre o che gli uomini siano davvero figli generati o nati da Lui.
Cè
però una rinascita ed unelevazione nello spirito, secondo la
volontà dello Spirito di Dio, quando luomo, in piena fede si rivolge a
Lui.
Ed è
qui che tutti gli uomini hanno bisogno di una Guida o di un Maestro i cui
insegnamenti mostrino la via della salita dello spirito ed i collegamenti
spirituali ai quali lo spirito può aggrapparsi. Lo spirito della persona
si collega con gli insegnamenti ed il comportamento del Maestro.
In tal modo
si unisce allo spirito del Maestro stesso e partecipa alla sua salita verso
lilluminazione.
Ora troviamo
qui una triade: spirito della persona, spirito del Maestro, Spirito del
Signore.
Ecco il
genere di trinità che Dio ha
concesso agli uomini. Ed essi credettero
in Dio ed in Mosè Suo servo (Esodo 14; 31). Per collegarsi con
Proprio
questo rapporto trinitario venne rifiutato, purtroppo, dal popolo dIsraele,
per mancanza di amore sincero e di rispetto profondo nei riguardi di
Mosè, Scelto Servo di Dio. Gesù cercò di far riscoprire ad
Israele limportanza di quel collegamento (spirito della persona, spirito del
Maestro, Spirito di Dio), senza peraltro riuscirvi. Gesù insegnò
la giusta via trinitaria per innalzare lanima verso Dio, affinché essa
si salvasse dalle numerose trappole del mondo e dalla perdizione.
Ecco dunque
il suo insegnamento: Ho ricevuto tutte le chiavi della salvezza. Iddio mi ha
concesso di vedere
Ora che il
Signore mi ha mandato, seguite me, diventate miei allievi, perché se vi
unirete al mio spirito, insieme saliremo a Dio.
Cristo
insegnò, nellumiltà, la vera formula per legare lo spirito dei
seguaci ai suoi insegnamenti di Maestro per giungere insieme alla Vita Eterna.
Come
spiegato, dunque, la triade è nello spirito e mai in Dio. È sbagliato dichiarare che il Creatore
delluniverso si divide in tre aspetti che poi insieme sono Uno!
Analizziamo
le parole di Gesù in Giovanni 14; 8 è Filippo che chiede: Signore, mostraci il Padre e ci basta
e Gesù: Da tanto tempo sono con
voi e tu non mi hai conosciuto o Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre.
Come puoi dire Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre
è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che
è in me compie le sue opere.
Credetemi:
io sono nel Padre e il Padre è in me, se non altro credetelo per le
opere stesse.
Che cosa sta
chiedendo qui Filippo? Cosa significa mostraci
il Padre? Cosè che Filippo vuole vedere? Forse Iddio? Il Creatore
delluniverso? Lonnipotente Dio degli eserciti? Tale domanda sarebbe stata una
pazzia e sicuramente Gesù non gli avrebbe risposto. Filippo non
intendeva: Fammi vedere Iddio. I due stanno parlando dello Spirito Divino che
sta operando nella Missione del figlio di Dio. Filippo chiede di vedere lo
Spirito Divino che Gesù chiama Padre.
Gesù
gli spiega che lo Spirito di Dio è lo stesso Spirito che sta parlando in
lui, ed è lo stesso Spirito che ha operato nei miracoli che tutti hanno visto,
perciò chi ha visto lui, ha visto lo Spirito di Dio Operante in lui.
Lo Spirito
di Dio non è da confondere con lOnnipotente Dio, Creatore
delluniverso, è uno Spirito
Superiore mandato da Dio, che parla autorevolmente, in nome di Dio.
Lo Spirito di
Dio operava anche nei Profeti, ma a differenza che nei Profeti, nella Missione
di Gesù lo Spirito di Dio viene a parlare al mondo, tramite tutti gli
avvenimenti intorno alla Missione. Perciò, una volta che lo Spirito di
Dio ha preso dimora nel Messia fa sì che ogni cosa che egli dice abbia
un significato ed una importanza che dura nel tempo. Per questo
Ma la
deificazione di Cristo e la formulazione della trinità in Dio,
scomparirà alla fine, quando gli insegnamenti stessi di Gesù
verranno capiti.
Lo Spirito
di Dio nella Missione di Cristo era diverso dallo spirito dei Profeti in quanto
doveva compiere e realizzare
Il Segno
della Resurrezione è essenziale nella Missione del Redentore.
È da chiarire subito, però,
che Iddio non nasce, non muore, non risorge: tutto ciò che esiste, sia
in questo mondo sia nellaltro mondo, è stato da Lui creato ed è
nelle sue mani; dunque, un uomo, per quanto gratificato da privilegi come
E lo Spirito di Gesù
è risorto per compiere la sua Missione fino alla completezza, raggiunta
ora con la venuta del figlio dellUomo, il Maestro Haim, come spiegato
esaurientemente in altri testi.
Guardiamo in Giovanni 20; 17 (nel
testo ebraico): Non toccarmi perché non sono ancora asceso
al Padre; va dai miei discepoli e di loro: ascendo al Padre mio e Padre
vostro, Dio mio e Dio vostro.
Gesù, da risorto parla in
modo inequivocabile: mette in rilievo la corrispondenza tra lui e i suoi
allievi: Mio Padre che è anche vostro Padre, il mio
Dio che è anche il vostro Dio.
Grazie alla salita al Padre, il
Mio Spirito (in virtù della sua elezione, necessaria per compiere questa
Missione), avrà il permesso di mostrarvi lamore con il quale il Signore
vi ha amati, perché tramite ladesione a me voi possiate giungere al
Padre, ma sappiate che davanti a Dio non cè differenza, il mio Padre
è il vostro Padre, Il mio Dio è il vostro Dio. Davanti a Dio
siamo tutti uguali, davanti a nostro Padre siamo tutti uguali.
Ora va dai miei discepoli e di
loro che è arrivato il permesso perché il mio spirito salga al
Padre e che si preparino dunque ad accogliere la benedizione che
chiederò per loro.
Ecco il giusto equilibrio per capire tutte le affermazioni di
Gesù nel Vangelo di Giovanni.
Gesù non si è mai deificato.
Se egli fosse uno dei tre aspetti
di Dio che bisogno ci sarebbe stato della sua salita?
Se già sulla terra fosse
stato Dio, tanto più lo sarebbe stato da Risorto e dunque non avrebbe
avuto bisogno della salita. Inoltre, come avrebbe potuto dire: Mio
Padre e vostro Padre, mio Dio e vostro Dio, se egli fosse stato Dio? E
ancora di più, se Gesù fosse stato Dio, il figlio di Dio, il
Verbo deificato di Giovanni, come avrebbe potuto paragonarsi agli uomini
dicendo: Padre mio e Padre vostro?
Se Gesù fosse il figlio
unigenito di Dio, il Verbo primordiale, non avrebbe potuto uguagliarsi agli
uomini se non raccontando una bugia, Se il mondo fosse stato creato tramite
lui, come avrebbe potuto dichiarare: Mio Dio e vostro Dio?
Gesù non si è mai
deificato, neppure da risorto. Quando fu in terra insegnò la dottrina
dello Spirito, e la sua prima affermazione da risorto testimoniò, in
termini precisi che davanti a Dio siamo tutti uguali.
Se vi sono differenze fra gli
uomini, queste sono nella missione per la quale gli uomini stessi sono stati
mandati.
La missione di Mosè non fu
uguale a quella di Gesù, e la missione di Abramo non fu uguale né
a quella di Mosè né a quella di Gesù.
Ognuno ha ricevuto da Dio la
propria missione, ed ognuno ha preso la porzione della benedizione divina,
frutto del compimento della missione concessagli.
Ognuno (Abramo, Isacco, Giacobbe,
Mosè, Elia, i Profeti, Gesù e Maometto) ha avuto un ruolo
fondamentale nella storia della Redenzione. E quando le Redenzioni del passato
si estenderanno alla Redenzione Finale, alla pace fra i popoli, alla buona
volontà degli uomini nella fede comune dellunico Dio; allora
laumentata saggezza concederà agli uomini la comprensione degli eventi
essenziali del passato alla luce della Redenzione Finale dellumanità.
Al tempo di quella generazione
turbolenta e terribile nella quale siamo in pieno, indicata come Quarta
Generazione, cadranno quattro categorie di peccati idolatri (il peccato dei
padri nei figli, fino alla terza e quarta generazione di coloro che Mi odiano
citate dal Secondo Comandamento).
Alla Quarta Generazione
degenerata si contrapporrà
E siccome quegli errori hanno portato
ad una deificazione contrastante col Secondo Comandamento, possiamo essere
sicuri che correggerli significherà attribuire il giusto onore a Cristo
e dare il via allunificazione fra ebrei e cristiani, senza la quale non
cè Redenzione.
Così il giusto e vero
onore dato al Nuovo Testamento illuminerà tutti, ebrei inclusi, e
potrà essere inserito nello sviluppo della fede concessa ad Abramo,
senza uscire dalla pura fede monoteista comandata da Dio.
Ora per semplificare possiamo elencare i quattro elementi sbagliati che
devono essere corretti nel Nuovo Testamento, per far tornare
1)
laffermazione di
Giovanni Battista secondo il quale, se Dio vuole, può far sorgere un
altro popolo dalle pietre;
2)
la nascita di
Gesù da una vergine tramite lo Spirito Santo;
3)
lassociazione
del Verbo Divino con il Cristo;
4)
laffermazione
conclusiva secondo cui, tramite Cristo, Iddio ha creato il mondo.
Sono queste le quattro deviazioni
che hanno creato la falsa deificazione di un uomo e che hanno fatto piombare il
mondo cristiano nella confusione.
È da notare che il Messia,
figlio di Giuseppe, non ha mai detto cose del genere, né mai le avrebbe
potute dire, perché, appunto, deviano dalla vera Fede. Quelle false
credenze hanno proibito al mondo ebraico di prendere sul serio
Il nodo della Missione Messianica
di Gesù Cristo impedisce lunificazione tra ebraismo e cristianesimo,
chiave dellamore fraterno, amato dal Signore.
Il nodo è molto
intrecciato. Ci sono due millenni di rifiuto assoluto, da parte del mondo
ebraico di rivedere
Ora, in verità, tocca ai
cristiani fare, in umiltà, il primo passo per rimuovere gli ostacoli
davanti al popolo dIsraele, perché Israele non può muoversi
verso
Anche se tutto il modo cristiano
(formato da Copti, Ortodossi, Cattolici, Protestanti, Testimoni, Unità
Cristiana, ecc) si unisse per portare
Il Popolo dIsraele dovrà,
alla fine, riconoscere quella Missione. Il Popolo ebraico è essenziale
alla Redenzione dei Popoli. Basta studiare bene tutte le parole della lettera
di Paolo ai Romani (11; 12); ad esempio: Se la loro offesa è stata la ricchezza del mondo e la
loro mancanza la ricchezza dei Gentili, quanto più lo sarà la
loro totalità.
Lo spirito di Paolo sta spiegando
che arriverà il tempo in cui il Popolo dIsraele sarà nella sua
piena forza, uscito dal suo momento di cecità. Ora, la piena forza a cui
si riferisce Paolo è strettamente collegata con laccettazione della
Missione Messianica di Cristo, e tale accettazione sarà impossibile fino
a quando la deificazione non verrà rotta e la forma trinitaria non
verrà intesa esclusivamente nello spirito delluomo e mai in
Dio, Creatore delluniverso.
Ora che tutti i cristiani sperano
nella Redenzione Finale e sanno che la chiave della Redenzione sta
nellaccettazione da parte di Israele della Missione di Cristo, incombe sul
mondo cristiano il dovere di eliminare gli ostacoli che sbarrano la via.
Ma noi, anche se la speranza non
ci deve mancare, non ci illudiamo.
Ecco perché il Nuovo
Messaggio mandato da Dio al mondo per amore dello scelto Maestro Haim, Terzo
Redentore, contiene le Chiavi per la formazione della Nuova Casa di Preghiera,
per
3 dicembre
2002, Nodà, in sogno, vide
Giovanni lEvangelista in prigione; ella sapeva di avere il compito di salvarlo
dalla sua prigionia, scacciando il suo Spirito. Questultimo si
visualizzò dicendo che lui era Giovanni e che Nodà non avrebbe
mai potuto scacciarlo. Ella, fermamente decisa, replicò che lui non era
Giovanni, bensì lo Spirito che lo animava. Allora lo Spirito
sostenne che, in ogni caso, una volta scacciato da Giovanni, lui sarebbe dovuto
entrare in unaltra persona e quella persona non cera! Nodà non gli
diede retta, prese Giovanni e lo portò fuori dal carcere. Seppe,
poi, che quello Spirito era entrato in uno dei responsabili di
unorganizzazione benefica a livello mondiale, ma che operava solo per ricevere
onore e ingrandire il suo nome.
Questo sogno
rappresenta un grande e festoso evento:
Giovanni
lEvangelista è stato ora liberato dal falso Spirito di
Giovanni del Quarto Vangelo.
È una
grandissima ed importantissima notizia, questa, per il livello ed il tempo
raggiunto dal Segno dellAsino, nel ventesimo anno dei Segni Completi. (da
notare che il sogno è giunto il giorno prima della mazalot -
costellazione che si chiama Fine del Minuto).
La
separazione fra il vero Giovanni ed il falso Spirito di Giovanni ha grandi
significati per il resto della Quarta Generazione; per esempio, essa
rappresenta il vero inizio del disfacimento del concetto di Trinità nel
Cristianesimo Tradizionale nel mondo.
Questa
è una buona notizia, anche in relazione alla discesa ed allapertura nel
mondo della Nuova Santità della Redenzione Finale, favorita da ogni
livello di disfacimento degli elementi falsi e delle teologie fasulle, che
impediscono il suo discendere.
Cè
qui, inoltre, un grande passo avanti nel Segno del Goel Haim dalla Quarta
Stella alla Prima Stella, che ha una corrispondenza con i Quattro Vangeli.
Solo quando
viene effettuata la scarcerazione di Giovanni, quella che si denomina Discesa
di Cristo dalla Croce è considerata completa, in quanto comprende:
(1) La spiegazione del Sacrificio dellAriete al posto di
Isacco,
(2)
il
disfacimento della Trinità e
(3)
del
Verbo di Giovanni.
(4) la discesa di Cristo dalla Croce,
Lo scarcerare Giovanni dallo Spirito significa
liberarlo dallo Spirito del Verbo in cui era ancora imprigionato. Ciò
rappresenta, quindi, una positiva e soddisfacente conclusione dei Segni di
tutta
Anche nel terzo
mondo, nel lontano oriente, nei paesi dAfrica, in India ed in sud America, la
gente ha fede in Dio, oppure negli Dei, spesso in modi filosofici persino molto
astratti, oppure una fede molto intrecciata con lastrologia.
Insomma, in
quanto a fede, ne esiste di ogni forma, così come esiste ogni genere di
culto, tanto è vero che nel mondo occidentale è invalsa
un'opinione che ritiene che in fondo siamo tutti uguali, che quasi tutto il
mondo abbia fede, ma che cambi soltanto la forma ed il tipo di culto.
Coloro che
hanno questa opinione ritengono, generalmente, che si debba solo cedere alla
tolleranza. Essi, cioè, non sono daccordo con quegli altri che dicono,
invece, che le religioni siano la rovina del mondo e perciò sarebbe
meglio che non esistessero (come sostengono molti laici, scienziati e liberi
pensatori, che hanno rigettato del tutto la fede).
Coloro che
propendono per la prima opinione dicono che non sia la religione, qualsiasi
essa sia, che deve essere scartata, bensì gli elementi di intolleranza
che si trovano nella maggior parte delle religioni. Se si riuscisse a rieducare
le masse sui fondamenti della reciproca tolleranza, ciò porterebbe la
vera pace nel mondo.
Essi dicono
con non poca intelligenza che, in essenza, ciò che conta non è
tanto
È un
fatto dimostrato che traendo dalla stessa Torà, dagli stessi Vangeli o
dallo stesso Corano, cè chi insegna odio e cè chi insegna
amore, e tutti trovano i versi dappoggio che vogliono e li usano per lo scopo
che desiderano.
Il Nuovo
Messaggio della Terza Redenzione Finale assume una posizione ben diversa e
nuova, perché ha le radici della vera religione rivelata da Dio ai
Patriarchi e sul Sinai, e contemporaneamente non può e non vuole esulare
dal grande principio ricevuto dal Maestro Haim, il quale, abbracciando le
persone appartenenti a tutti i popoli del mondo, nel sogno di Solly, dichiara
con immenso amore: Siamo tutti della stessa carne!.
Segno di
grande amore universale, e anche di immenso livello di tolleranza, una
tolleranza che supera le forme religiose e le formazioni individuali,
così diverse le une dalle altre.
Siamo tutti,
nonostante le differenze di idee, di conoscenze, di opinioni ecc. ecc. un solo
ed unico corpo, parti di umanità. Tutti creati nellimmagine di Dio,
anche se ciò viene concepito in modo diverso da ogni gruppo componente
lumanità e persino da ogni individuo nel mondo. Tutti insieme, siamo tutti dalla stessa carne!
Io guardo
nello specchio e vedo me stesso e così ogni persona vedente guarda nello
specchio e vede se stessa. Pur trattandosi dello stesso specchio, il concetto
di universalità vuole che limmagine di ciascuno venga riflessa
nello specchio, mentre lindividualismo coglie limmagine riflessa come
diversa per ciascuno. Siamo tutti creati nellimmagine di Dio, sebbene ognuno
veda limmagine di sé stesso secondo la propria posizione. Ed è
così anche a livello delle idee riflesse nella fede in Dio nelle tante
religioni del mondo.
Ognuno vede
Dio riflesso nellimmagine della propria identità, più spesso
secondo lo sviluppo ideologico, filosofico, spirituale e mistico dellambiente
in cui cresce.
Il Maestro
Haim, una volta, al Cairo, incontrò un amico arabo, in compagnia a sua
volta, di un amico cristiano. Al: Come stai fra di loro, ognuno rispose:
Grazie a Dio, bene. A quel punto larabo osservò: Guardate, tu sei
ebreo, io sono arabo e tu sei cristiano, però diciamo tutti Grazie a
Dio, praticamente siamo nella stessa fede. Perché, allora,
rivolgendosi al Maestro, io sono Musulmano, lui Cristiano e tu Ebreo? Qual
è la differenza?.
Il Maestro
Haim rispose: Vedete, Dio è Uno e noi crediamo nello stesso Dio,
Creatore delluniverso".
È
perciò come una luce grande che noi riconosciamo, ma intorno alla stessa
luce è possibile impostare filtri colorati, rosso, blu, giallo, verde.
Così è la questione della nostra fede, in essenza è la
stessa fede in Dio, solo che il Musulmano vede
Sia il
Cristiano che il Musulmano si meravigliarono di questa risposta, mi
spiegò lo Tzadik Haim, solo larabo bonariamente osservò: Ci
voleva, però, lebreo, per spiegarlo, eh!.
In
verità, anche il cielo e le stelle sono come uno specchio. Luomo
guardando su nel cielo vede riflessa limmagine della sua fede, nella forma che
egli recepisce. Ciò, in verità, è nella natura delluomo
perché nellessenza della sua stessa creazione, egli possiede nellintimo
del cuore la facoltà della fede in Dio, Creatore di tutto, come spiegato
nella Nuova Legge sul Primo Comandamento. Il fatto che ciò non si
manifesti in tutti è dovuto alle distorsioni imparate o acquisite che
coprono e falsificano quella naturale facoltà della fede nel cuore. Le
distorsioni possono essere ideologiche oppure causate dalloscuramento dello
specchio in seguito a peccati gravi. La Nuova Legge della Terza Redenzione
Finale viene a raddrizzare le vie del pensiero, in modo che conducano al
ritorno della naturale facoltà della fede nel cuore delluomo.
Ciò
è annunciato dalla profezia di Geremia 31 che al tempo della Redenzione
Finale non si dovrà nemmeno chiedere di Dio: Poiché tutti Mi conosceranno, dal più grande al
più piccolo.
Ciò
significa che le idee saranno già raddrizzate e la vera facoltà
naturale della fede nel cuore sarà manifesta in tutti. Stupisce davvero
la naturalezza con cui il verso esprime questo profondissimo e allo stesso
tempo semplice concetto redenzionale.
Il verso non
sta parlando del ritorno a Dio, quanto del ritorno alla vera natura delluomo.
Stupefacente! Sin qua ho parlato dello Specchio della fede con vari parametri,
del cielo, del cuore delluomo, dellimmagine di Dio in cui è creato
luomo, dei filtri che cambiano il colore della luce riflessa, ed anche delle
ideologie e dei peccati che possono oscurare qualsiasi riflesso di vera luce.
Il Quarto Vangelo, detto di Giovanni, ha in sé una forza dello Specchio
- Riflesso - Immagine di Dio - ed Immagine nellIntimo del Cuore che è
veramente straordinaria.
Non si
poteva, però, accostare questo argomento sino al sogno sopraccitato di
Nodà, che ci permette ora di vedere Giovanni, e perciò anche il
Vangelo di Giovanni, separando da esso quellelemento di falsificazione causato
dal concetto del Verbo.
Chiedo aiuto
a Dio Benedetto per poter spiegare il contenuto elevatissimo di quei brani del
testo e riportare tale elevazione al posto dovuto nel contesto della Terza
Redenzione Finale nel merito del Maestro Haim.
Lo Tzadik
ha-Kadosh, il Maestro Haim, nella sua vita, aveva raggiunto un livello di
umiltà impensabile, al di fuori dei parametri umani, al di sopra dei
limiti del mondo ed anche al di sopra dei limiti di tutti i veri Giusti
Nascosti del passato. Quando
Leredità
di Mosè, per tutte le generazioni, grazie alla sua umiltà,
è
Leredità
dello Tzadik Haim è quella della Terza Redenzione Finale per tutte le
generazioni che seguiranno. Così fu scritto presso Iddio, Creatore
delluniverso, nella Torà di Sopra, prima della creazione del mondo. Il
Goel Haim, nella Redenzione Finale che Dio porta al mondo per suo merito, dopo
aver collegato i quattro millenni passati da Abramo, nostro padre, con
Cosa
significa considerare il Vangelo di Giovanni senza lo Spirito del Verbo?
Riducendo la risposta in termini semplici si può affermare che Giovanni
era lallievo più intimo di Gesù, colui a cui Yeshua aveva
rivelato le cose più nascoste della sua missione messianica. Toccava,
quindi, a lui scrivere un Vangelo che rivelasse al meglio le intenzioni intime
coinvolte in tale missione. Molte parole dette nel testo avrebbero dovuto
riflettere le allusioni alla missione del Cristo Re nel Regno dei Cieli dopo la
sua resurrezione.
Per la
tradizione cattolica, Giovanni fu lallievo più amato da Gesù,
colui che gli rimase vicino e fedele anche nei momenti più difficili,
anche durante la passione e sulla croce. Yeshua chiese a sua madre di prendersi
cura di lui dopo la sua morte (così come chiese a lui di essere un
figlio per lei). Giovanni era presente e rimase fedele sino alla fine, mentre
non fu così per la maggior parte dei discepoli.
Cè,
quindi, da rivedere il testo alla luce della fratellanza reciproca fra Yeshua e
Giovanni. So bene che il testo è stato toccato ed interpolato ecc. ma,
inizialmente, non intendo qui fare una critica testuale (che rimando ai passi
successivi), se essa non sia espressamente richiesta proprio da un contesto che
si ritiene fuori dallispirazione stessa di Giovanni.
Giovanni
vide, come successivamente tutti i Padri della Chiesa, ladempimento di tutte
le profezie messianiche in Gesù e con questo anche il compimento
completo del Segno del Cristo Re del Regno dei Cieli.
Nel nostro linguaggio, cioè nel linguaggio della
Terza Redenzione Finale: essi interpretarono i Segni Iniziali di duemila anni
fa come se fossero stati i Segni Finali e Completi, da quella parziale
considerazione scaturirono tutti gli errori di interpretazione successivi.
Attualmente,
però, grazie al Terzo Goel Finale ed ai Segni Completi, risulta chiaro
che molti concetti, impostati su Yeshua erano solo intermedi e non completi.
Gli stessi concetti sono veri, ma solo nelle forme complete e purificate dalle
esagerazioni precedenti e, si capisce, dalle mescolanze deificatrici. Lesempio
che si può fare è quello del Giudizio.
Per
Giovanni, detto in parole semplici, il Giudizio del mondo è stato dato a
Gesù, in quanto Cristo Re del Regno dei Cieli.
In
questaffermazione cè un elemento di verità, ma cè anche
un elemento di esagerazione nonché un elemento di teologia errata.
Alla fine,
la soluzione della questione risiede nel Segno Completo del Giudice Unto del
Regno dei Cieli, il Goel Haim.
Stiamo
davanti ad un fatto redenzionale nascosto nel modo più assoluto, al
quale non si può giungere direttamente passando dalla Torà o
dai Profeti o dalla Tradizione dIsraele.
Forse
laffermazione che si avvicina di più sta nella famosa Mishnà che
parla delle sette cose create prima della creazione del mondo tra le quali il
nome del Messia.
Dopo di che
si sa che il termine Re Messia sta per Goel Redentore, Re non è
Re bensì Giudice, Messia non è Messia bensì Giudice
Unto ed il nome è Haim, che significa Vita.
Chi non
avrebbe paura a parlare di questo argomento?
Se non ci fosse
stato, al momento della scelta del Creatore, Benedetto Egli Sia, qualcuno
già preparato sulla terra, lallievo più vicino allo Tzadik Haim,
che sapeva la vera identità del Giusto, Capo dei 36 Giusti Nascosti, chi
avrebbe potuto parlare?
E chi non
temerebbe Iddio e tremerebbe davanti a Lui parlando del Giudice Unto del Regno
dei Cieli se, dopo la morte, nel sacrificio per il mondo del Maestro, non
fosse stata rivelata la più incredibile testimonianza dal Regno dei
Cieli con i Segni della Redenzione?
Chi potrebbe
aprire bocca o dare al pensiero la libertà di proferire un concetto che
rinnova i cieli e la terra, se non qualcuno a cui fosse stato aperto il cielo e
data la comprensione della realizzazione profetica sottogiacente nella Sacra
Torà e dichiarata in allusione nei Profeti, della venuta conclusiva del
Giudice Unto del Regno dei Cieli, lo scelto Goel Haim?
Mi son visto
avvolto in quel Nuovo Spirito Redenzionale, tremendamente alto e spaventoso, ma
meraviglioso e comprendente una felicità oltre ai confini del
descrivibile, nei primi tempi della nuova rivelazione. Posso, quindi,
immedesimarmi nel compito di Giovanni lEvangelista, specialmente ora che
Riporto qui
un brano da me scritto diversi anni fa, forse nel 1996.
IL MESSAGGIO DEL PROFETA COPERTO DAL VELO MESSIANICO
Tamar, mia
madre, si coprì sotto il velo messianico,
per
conquistare il cuore di Giuda nella passione di un momento propizio,
conquistando
lapertura della Salita Messianica e lelevazione dei popoli.
Un tempo
arriva disse lirrompente:
un tempo
è arrivato ed un tempo arriva.
Colui che
disse: Basta al Suo mondo
ripeté:
Basta con la storia passata,
ne ho avuto
abbastanza,
ora vita a
coloro che hanno scelto la vita
e buio per
coloro che hanno scelto la falsa vita.
Disse il
Giudice, El Shaddai,
e scelse
lUnto di Vita,
Giudice
della Nuova Vita dal Regno dei Cieli.
GIOVANNI, CAPITOLO 13
13;31
Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figlio delluomo è stato
glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.
13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo
glorificherà in sé stesso e lo glorificherà tosto.
13;33 Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi mi
cercherete, ma, come ho detto ai Giudei, dove io vado, voi non potete venire;
lo dico adesso anche a voi.
13;34 Io vi dò il comandamento nuovo: Amatevi gli
uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a vicenda.
13;35 Da questo tutti conosceranno che siete miei
discepoli, se vi amerete scambievolmente.
Predizione
del rinnegamento di Pietro.
13;36 Simon Pietro gli domandò: Signore, dove
vai?. Gesù gli rispose: Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; mi
seguirai più tardi.
13;37 Pietro gli disse: Signore, perché non posso
seguirti ora? Io darò la mia vita per te!.
13;38
Gesù gli replicò: Tu dai la tua vita per me? In verità,
in verità ti dico: Non canterà il gallo prima che tu non mabbia
rinnegato tre volte.
13;31 Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figlio
delluomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.
Andato via
lIscariota, il traditore, Yeshua sapeva che sarebbe stato trovato e preso dai
persecutori, giudicato e condannato a morte. Già Yeshua era sicuro di
essere il soggetto del sacrificio profetizzato nel capitolo 53 di Isaia in cui
cè la profezia delluomo giusto sacrificato ed i Segni profetici
più eclatanti su Gesù ed il suo sacrificio messianico, che,
retrospettivamente, il popolo ebraico riconoscerà con grande rammarico
per il passato, ma con grande stupore e meravigliosa nuova comprensione.
Qui facciamo
solo un accenno alla profezia, trattata più estesamente nella parte
finale del libro:
Isaia 53:
"Chi prestò fede al nostro annuncio
ed a chi si è rivelato il braccio del Signore?
Crebbe come un virgulto davanti a lui
e come una radice uscente da arida terra.
Non aveva figura né splendore
per attirare i nostri sguardi,
e prestanza sì da poterlo apprezzare".
Altrove
abbiamo spiegato che in verità lo stesso capitolo 53 di Isaia possiede
quattro livelli di interpretazione, tutti giusti:
1) sul
popolo di Israele in generale,
2) sui
Giusti Nascosti in generale,
3) sulla
Missione Messianica di Yeshua ed il sacrificio dellAriete sacrificato al posto
di Isacco,
4) sul
sacrificio redenzionale finale dello Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti
della sua generazione e scelto Goel della Terza Redenzione Finale.
Prima
segnaliamo alcuni punti per distinguere fra il sacrificio messianico di Yeshua
ed il sacrificio redenzionale finale dello Tzadik Haim:
Gesù
era il Messia dei Segni Iniziali, lo Tzadik Haim è il Goel dei Segni
Completi.
Yeshua non
era uno Tzadik Nascosto né aveva tale livello.
Ciò
rappresenta un punto di distinzione molto importante.
Il livello
di Yeshua è quello del Giusto che Vive nella sua Fede.
Fra i due
livelli la differenza di sostanza, cioè di santità e di
elevazione intrinseche, è enorme, come dal cielo alla terra, ma in
quanto allimportanza redenzionale per il mondo, Mosè è il Primo
Uomo della Redenzione, Gesù è il Secondo Uomo della Redenzione e
Haim è il Terzo Uomo della Redenzione.
Sia
Un motivo
essenziale della sua importanza è dovuto proprio al fatto che
Gesù non era al livello di Giusto Nascosto, bensì al livello di
Giusto che Vive nella sua Fede.
Questo
livello può appartenere a tutte le persone del mondo in quanto, per
principio, tutte le persone potrebbero raggiungere il livello di Giusti che
Vivono nella loro Fede.
Non è
così per il livello di Mosè, magister
noster, e non è così per il livello dello Tzadik Haim.
I loro sono
livelli superiori e di tutto un altro genere.
Senza la
missione messianica di Gesù, quindi,
Anche per
questo motivo, il secondo Goel in campo ebraico, Mordechai lebreo del Rotolo
di Esther, il primo Tzadik Nascosto dei 36 Giusti Nascosti, non può
essere considerato il secondo uomo della redenzione a livello universale.
Ci voleva
storicamente il livello messianico dellUomo Giusto che Vive nella sua Fede,
per completare la redenzione a livello del mondo, sebbene la completezza finale
non arrivi sino alla Terza Redenzione Finale.
Il Re Davide
ed il Re Salomone erano lontanissimi dal livello dei Giusti Nascosti.
Essi
ricevettero titoli messianici e promesse circa il Messia, figlio di Davide, che
sarebbe dovuto arrivare per il popolo dIsraele, ma essi erano soprattutto re
terrestri che in qualche modo arrivarono, Davide verso la fine e Salomone più
allinizio che alla fine, ad essere considerati giusti che vivono nella loro
fede. Ed il tacere sul resto è saggezza.
I due non
erano, comunque, veri Giusti da paragonare in qualsiasi modo ai Giusti Nascosti
e non erano Profeti. Re Davide era ispirato, cantava e componeva molti Salmi a
Dio ed al Re Salomone furono attribuiti il Cantico dei Cantici, Kohelet e
Proverbi. Queste opere furono fonti dispirazione, di preghiere e di saggezza
per le generazioni seguenti. E solo per motivo di tali opere possono essere
considerati Giusti che vivono nella loro fede perché tutti, ad esempio,
possono trarre ispirazione dai Salmi e cibo di riflessione da Kohelet e
Proverbi.
Essi,
comunque, non avevano i Segni Messianici e Redenzionali bensì le
Promesse Storiche Messianiche per il popolo dIsraele. Promesse necessarie per
stabilire storicamente il Messianismo per il popolo di Israele. Ma neanche la
differenza fra il cielo e la terra può caratterizzare, per capirci, il
dislivello fra loro ed il Profeta Elia, di benedetta menzione.
Se si parla,
però, dei corrispondenti livelli dei Segni del Triplo-Nome EHEYE ASHER
EHEYE (Sarò Quel che Sarò), nomi che sono in corrispondenza con i
Segni dei tre Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, è più esatto
parlare di Mosè, di Mordechai e del Goel Haim.
Il fatto,
però, è che ci voleva il legame Messianico - Storico per
sostenere, per così dire, il nome ASHER nei secoli dopo la distruzione
del Secondo Tempio. Perciò il Profeta Elia è il Profeta promesso
della Redenzione e Mordechai è il Secondo Redentore per il popolo
ebraico, ma soltanto Yeshua è il Secondo Uomo della Redenzione
Universale.
Lesatta
corrispondenza di Gesù, non è con Isacco bensì con
lAriete Sacrificato al posto di Isacco. Non sempre la distinzione fra
Messianico e Redenzionale, anche nella Nuova Lingua dei Segni, è del
tutto netta. In fondo tutte due i termini richiamano la salvezza per la gente
del mondo. Per
Io avrei
pensato che il termine Goel fosse più adatto a Mordechai che a Yeshua,
essendo Mordechai un vero Giusto Nascosto, come spiegato, ed essendo Purim noto
nella Tradizione come la seconda Redenzione, dopo quella dEgitto, e Mordechai
stesso noto nella Tradizione come il secondo Goel. Yeshua, invece, era nei
Segni Messianici Iniziali. Ed anche se usiamo dire Segni Messianici e
Redenzionali, essenziali sono i Segni Messianici e da questi vengono risolti,
alla fine, nella Terza Redenzione Finale, anche gli scopi Redenzionali, come
Non
chiamerei Gesù Goel a causa delle distorsioni idolatre uscite nel
Cristianesimo.
Inoltre, con
i Segni Completi, arriva la completezza della vera e grande distinzione fra
Goel e Messia con la netta dicotomia espressa nella frase: IL GOEL NON È IL MESSIA ED IL MESSIA NON È IL GOEL E
NEI CONFRONTI DEL GOEL IL MESSIA È UN ASINO.
Fatto sta,
comunque, che la storia arriva alla verità di tale distinzione solo con
La
verità di questa immensa differenza è pronta soltanto al tempo
della Terza Redenzione Finale, prima era solo in istrada facendo il suo
percorso storico senza avere ancora la forma finale. Ecco perché questa
terminologia non appartiene propriamente alla missione di Yeshua. Egli non era
il Goel che non è il Messia né egli era il Messia che non
è il Goel.
Gesù
non era il Messia-Asino che porta le notizie del Goel, e non era neppure il
Goel che cavalca un Asino che Mangia il Pane e Parla dei Segni della
Redenzione.
Cera,
però, una sosta storica, tra la fine dellepoca precedente e linizio
della nuova epoca storica, un cambiamento che portava il mondo ad avvicinarsi,
tramite i Segni Iniziali Messianici - Redenzionali, al tempo in cui si sarebbe
rivelato lequilibrio finale voluto per il resto della storia.
In quel
momento storico, nella Missione di Yeshua, tutti quanti i Segni Non-Completi si
accavallavano sul povero ebreo messianico, come un enorme e pesante sacco che
nessun Asino avrebbe mai voluto portare. Tutte queste valutazioni sono vere ed
esatte, ma bisogna confrontarsi con le parole sacre dellangelo Michael
(ricevute da Giuseppe in sogno): Tre sono gli uomini della Gheulà
(Redenzione), Mosè, Yeshua e Haim.
È
chiaro che questa è la forma che ci aiuta a sapere lesatta
terminologia.
Non viene
detto: Tre uomini si chiamano Goel, Mosè, Yeshua, e Haim e ciò
non sarebbe corretto perché anche Mordechai si chiama Goel; mentre per
altri motivi spiegati in precedenza, Gesù non si chiama Goel.
La sentenza
dellangelo risponde alla domanda: Chi sono i tre uomini che maggiormente
rappresentano la forza dirompente - storica - redenzionale che conduce la
storia alla Redenzione Finale?.
Non è
compreso il Giusto Mordechai, perché Purim è
Mosè,
invece, è il Primo Goel perché
Il Profeta
Elia non è il Goel perché egli non aveva un compito destinato ad
uscire in modo diretto e palese per lispirazione e per la salvezza dei popoli
che conducesse alla Redenzione Finale. Era del tutto diverso il compito del
Profeta Elia, di benedetta menzione!
Gesù,
invece, era il Secondo Uomo della Redenzione, colui la cui missione uscì
per innalzare i popoli alla fede redenzionale. Non ci possono essere dubbi, i
Segni Completi arrivano solo dopo che i Segni Iniziali Messianici e
Redenzionali hanno fatto il loro lunghissimo percorso storico presso moltissimi
popoli. Il Cristianesimo storico ha avuto lo scopo di preparare i popoli
affinché potessero ricevere, alla fine, i Segni Completi della Terza
Redenzione Finale per merito del Goel Haim, lo scelto Giudice Unto del Regno
dei Cieli.
Laffermazione
dellangelo Michael riguarda
la posizione
di Yeshua, nella complicatissima RESH del nome ASHER,
e la
posizione del Segno dellAsino che Mangia il Pane.
Queste tre
posizioni stabiliscono le missioni messianiche nel mondo e la terza posizione,
il Segno dellAsino, è quella equilibrata e voluta da Dio per la
continuazione della storia.
Il
Messianismo della Casa di Davide stabilì storicamente il Messianismo per
Israele, nella terra di Israele con il centro a Gerusalemme, per tutti i tempi,
non scomparendo mai neanche durante lesilio babilonese e neanche durante il
lungo esilio duemillenario fra i popoli. Tali promesse messianiche furono poi
riconfermate in tutta
Gli
avvenimenti conducenti al Regno Messianico di Davide e di Salomone erano
più precisamente Segni - Storici relativi al Messianismo, e non
Segni-Messianici veri e propri. Ciò per meglio precisare che
rappresentavano i Segni Storici appartenenti al Primo Nome e perciò in
relazione con
Ci voleva
per la completezza storica di tutta la sacra storia precedente, un concreto
Regno Messianico in terra, in Israele ed a Gerusalemme con la costruzione del
Tempio. Questi dovevano essere stabiliti storicamente per la completezza del
Primo Nome, in modo che tutto quanto contenuto nel Primo Nome andasse avanti
per tutto il resto della storia, anche quando Israele avrebbe peccato e fosse
andato in esilio.
In genere,
quando noi parliamo in termini di Segni Messianici e Redenzionali,
intendiamo più propriamente i Segni Iniziali intercettati da Yeshua
nella Scuola degli Esseni e che diressero tutto il suo compito.
Solo ora,
con la venuta dei Segni Completi, diventa possibile vedere tutta la storia
passata in termini di Segni Storici Redenzionali.
I Segni
Messianici della RESH del nome ASHER contengono:
1)
il Segno della Resurrezione che deriva dalla ALEF nella
Tradizione del Profeta Elia e
2)
il Segno del Regno dei Cieli che deriva dalla SHIN nella
Tradizione di Mordechai ha-Tzadik.
Ecco
perché parlando di Segni Messianici e Redenzionali, si inizia con
Soltanto quando
si aprono i Segni del Regno dei Cieli ed il Segno della Resurrezione per il
mondo, si può parlare propriamente di Segni Messianici nellesatta
termologia dei Segni Completi.
Quando
Yeshua entrò nella scena storica, il Secondo Tempio era ancora in piedi
ed i Segni Storici del Regno Messianico della Casa di Davide erano già
stati stabiliti.
Quando
Matteo rifà la genealogia di Yeshua per confermare il legame con i Segni
Storici del Regno Messianico della Casa di Davide è perché altrimenti
non ci sarebbe stata la conferma Messianica profetizzata e già stabilita
per tutti i tempi.
Se Yeshua
non fosse stato della Casa di Davide e della Tribù di Giuda, non sarebbe
mai stato possibile che venisse riconosciuto dagli ebrei come Messia neanche
nel futuro.
Non solo,
con luscita del Cristianesimo, i popoli, gli istruiti specialmente, avrebbero
saputo della Bibbia e perciò avrebbero saputo anche delle promesse
messianiche alla Casa di Davide.
Matteo
capì perfettamente limportanza storica di tale genealogia.
I Segni
Iniziali non contenevano soltanto i Segni Messianici della Casa di Davide,
Segni che sono specificamente relativi al popolo ebraico. Essi contenevano
anche i Segni Messianici di Yosef.
Essi non
sono relativi solo al popolo ebraico bensì al mondo, ai popoli, alle
isole lontane.
Non potevano
mancare quei Segni Messianici Universali per completare gli scopi redenzionali
storici nel cammino dellumanità verso la Redenzione Finale.
I Segni
Messianici della Casa di Davide da soli non erano sufficienti per conoscere il
genere di luce necessario per convertire i popoli. I Segni dovevano essere
insieme, in un solo patto, ma apparentemente separati.
Se le due
categorie di Segni fossero state davvero separate, non avrebbe mai potuto
compiersi la profezia di Ezechiele, in cui il popolo di Giuda e le dieci
Tribù, chiamate in codice profetico Efraim, si riuniscono fino ad
essere una cosa sola nella mano del Signore.
Diventano
una sola cosa perché sia le anime del primo che le anime del secondo appartengono
ai figli di Israele.
I Segni
Messianici della Casa di Davide ed i Segni Messianici Universali, dopo essere
stati separati storicamente in ebrei e cristiani tornano ad unirsi nel Patto
Finale della Terza Redenzione Finale e nasce una grande nuova comprensione in
quanto uno non è completo senza laltro.
Se i Segni
Messianici di Davide non sono sufficienti per il mondo, neanche i Segni
Messianici Universali hanno una vera esistenza storica che dura per sempre,
senza il collegamento con i Segni Messianici Particolari per Israele. Questo
fatto conferma anche la disfatta storica di ogni forma di Cristianesimo
Tradizionale. Quando i Segni Universali si riuniscono con i Segni Particolari
di Israele, ogni falsa dottrina cade ed ogni forma idolatra viene distrutta ed
ogni deificazione di un Figlio o di un Piccolo Dio viene bruciata via dalla
storia per sempre, come sta scritto: E
il Mio onore non darò ad un altro.
Era insito
nei Segni Messianici Universali Iniziali che il Messia, figlio di Yosef, sarebbe
stato innalzato come Segno di Salvezza Messianica agli occhi dei popoli, a
livello, quindi, universale.
Si deve
ricordare che, come spiegato, i due set
di Segni derivano da un unico ceppo. Gesù venne per cercare di
convincere gli ebrei sui Segni Messianici di Giuda. Se, per ipotesi,
Gesù avesse convinto gli ebrei ed essi lo avessero proclamato Messia,
anche allora, con il Tempio in piedi, la sua figura sarebbe stata innalzata
come un grande faro per i popoli.
Questo
aspetto del Messia, innalzato come un faro di grande luce ai popoli, e
rappresentato dal Termine Cristo o Unto dei Popoli, storicamente non si
ripeterà mai più.
Il Segno
dellAsino che Mangia il Pane non permette e non permetterà un tale
innalzamento.
Anche il
Sacerdote Unto del Terzo Tempio sarà un Asino Buono, Servo di Dio, come
tutti quelli che hanno il cuore buono e pieno di fede. Non è voluto
più un innalzamento messianico.
Ora
cè il Goel scelto, Haim, Giudice Unto del Regno dei Cieli, Risorto nel
Segno Finale della Resurrezione dei Morti. Gesù stesso, per intenderci,
diventa allievo del Maestro Haim, dopo la scelta di Dio del Terzo Goel Finale.
Un nuovo
tempo è arrivato. Le fondamenta della giusta fede e del giusto culto al
Vero ed Unico Dio, Creatore di tutti i mondi e di tutto lesistente, iniziano a
collegarsi nel mondo in modi nuovi. Il Regno dei Cieli sta scendendo sulla
terra, come ricevuto in numerosi sogni in particolare del Cavallo Bianco
diversi anni fa.
(infatti
il 10 gennaio 1989 Paolo, in sogno, vide
che stava cercando un ampio locale. Poi Peretz gli disse: Il motivo per cui
stai cercando il locale è che il Regno dei Cieli è già
sceso sulla terra!.
L11
gennaio 1989, sempre Paolo, sognò di
guardare il cielo e di vedere aprirsi un varco. Subito dopo, con tanto timore,
disse: Benvenuto Regno dei Cieli!).
I Sei Segni
Completi, a cui alludono i Sei Puntini sopra la parola Va-Yishakeihu Lo
Baciò (Genesi 33; 4: Esaù
gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo e lo
baciò, e piansero), si sono ora riuniti con
Tale
riunione fra i Sei Puntini, che sono poi i Sei Segni Completi della Terza
Redenzione Finale, con
Tutti i Sei
Segni Completi hanno, sia un aspetto della Nuova Luce Rivelata del Nuovo Tempo
e del Nuovo Tempio, sia un aspetto di Luce Stellare Nascosta di Purim.
Questi sono,
insieme, dodici categorie essenziali della Terza Redenzione Finale.
Giacobbe,
nostro padre, è nel segno di dodici per il fatto che ebbe dodici figli.
Giacobbe
diventa poi Yisrael - Israele, dopo aver sconfitto langelo ministeriale di
Esaù; questo è un livello di completezza, ma la vera completezza
di Giacobbe, nostro padre, e perciò la completezza del nome Yisrael,
avviene successivamente, in Egitto, dopo il ritrovamento di Yosef e dopo aver
incluso i nipoti Efraim e Manasse fra i suoi figli, contandone così 13
(sostituendo a Giuseppe stesso i suoi due figli).
Un detto dei
Saggi, di benedetta memoria, nel Talmud, dice che in futuro tutte le feste
verranno annullate allinfuori di Hanucà e di Purim. Ciò è
in riferimento alla RESH del nome ASHER che conteneva i Sei Segni della
Redenzione ed alla SHIN del nome ASHER che contiene
I Sei Segni
Iniziali Messianici e Redenzionali nella Scuola di Esther degli Esseni erano al
livello del Purim Nascosto. Gesù decise di portare e di aprire i Sei Segni
al livello di Hanucà, una Nuova Luce visibile a tutti; voleva compiere
ciò che il Secondo Tempio non stava compiendo a causa dei Sacerdoti
corrotti e malvagi e degli Studiosi della Torà ipocriti, superbi ed
indifferenti alle necessità del popolo.
Ma i Segni
di Hanucà, senza i Segni di Purim, creano una Luce Universale
fuori dal contesto del Popolo Ebraico ed alla fine essa è destinata a
distaccarsi dalla Tradizione Sacra di Israele e, non essendo sotto quella
Tradizione, tale Luce Universale non può che deviare dalla pura fede
della Tradizione. Ed essendo tale Luce Universale una grande e fortissima luce,
una luce che ha la forza di accogliere a sé tanti popoli e di offrire a
loro immensa ispirazione ecc., è chiaro che tale Luce verrà
distorta ed esagerata e portata ad un livello che prescinde dai confini della
fede semplice nellUnico Dio. Ciò perché per errore si deifica
quella stessa luce e tutti gli elementi che vengono definiti nel contesto di
quella Manifestazione Divina.
Per Giovanni
ed il resto del cristianesimo con lui, Gesù era una Manifestazione
Divina venuta sulla terra per dare allumanità unultima chance di pentirsi dei peccati e di
tornare a Dio tramite Gesù,
Il Prologo
di Giovanni lEvangelista è il risultato di tale Spirito Santo che
avvolse Giovanni in tutto ciò che scrisse.
Tale è lo Spirito di Giovanni che Nodà
distacca da Giovanni stesso, salvandolo dalla prigionia di tale Spirito Santo.
Un sogno di
Giuseppe dichiara che la completezza del giusto equilibrio dei Segni Messianici
e Redenzionali Completi richiede il Quarto Segno, quello dellAsino che Mangia
il Pane, per fare da equilibratore nella Ricezione della Nuova Luce di Hanucat
ha-Hanucot del Terzo Segno.
E
così allAsino viene dato il compito di riequilibrare le distorsioni
dottrinali intorno a Gesù, di spiegare il giusto equilibrio del Segno
del Giudice Unto del Regno dei Cieli, lo Tzadik scelto, Haim, da Sana, Yemen,
in modo tale per cui lumanità non tornerà più agli errori
provenienti dalla Luce abbagliante, che tolse le distinzioni fra il vero
monoteismo e quel credo esteso fino ad includere in una fede un Figlio - Dio ed
uno Spirito Santo Divino!
Giovanni
salvato dallo Spirito del Verbo di Giovanni significa poter rileggere il Quarto
Vangelo con un nuovo equilibrio giusto, scartando il falso ed accogliendo il
vero nella sua forma equilibrata.
Risorgi Israele,
vieni, Mio figlio,
sotto il Velo Messianico,
senza paura,
senza dire: Sì, però
ed Io vi misi andanti
fra coloro che stanno fermi,
lasciate, quindi, il Sì, però,
non cè il però
nel Messaggio Profetico
del Velo Messianico,
solo: Sì,
questa volta, però,
nel nome Mio.
Dio
creò Gesù nello stesso modo in cui Egli creò tutti gli
uomini, allinfuori di Adamo che fu creato direttamente da Dio e non nacque da
donna.
Ma il Velo
Messianico coprì, e dovette coprire, la vera forma della sua nascita,
una nascita un po precoce rispetto al matrimonio di Giuseppe e Maria.
Ciò
perché il vero Segno della Missione Messianica, alla quale era destinato
Gesù, era quello di svolgere
Era
impossibile che tale Segno venisse alla luce nella sua vera forma.
Perciò il Velo Messianico Iniziale coprì il fatto e senza altra
alternativa permise una forma mistificata e mitologica della nascita del
Piccolo - Dio, Figlio del Dio Padre e di una Vergine, senza, quindi, alcun
difetto genealogico, genetico od impurità terrestri che derivano dal
seme materiale paterno.
È
chiaro che un Piccolo - Dio, Figlio del Grande Dio Padre, non deve nascere dal
seme di un padre umano; ma non ho mai capito perché dovette nascere da
unovulazione materna in una madre materiale ed umana!
(Forse
perché quando furono determinate quelle teorie nulla si sapeva
dellovulo materno e si pensava che la madre fosse solo un contenitore!).
In ogni
caso, il Messaggio Profetico del Velo Messianico della Redenzione Finale rivela
ciò che il Velo Messianico Iniziale dovette coprire, hi-haw!
Il Velo
Messianico del Segno dellAsino che Mangia il Pane deriva dai Sei Segni
Completi nella Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot, insieme al VAV di SHUSHAN, i
Sei Segni Completi nel Nuovo Purim della Redenzione Finale. Un Asino copre il
viso Asinario col Velo Messianico della Terza Redenzione Finale quando deve
spiegare gli squilibri messianici della storia passata e gli equilibri
messianici e redenzionali della Terza Redenzione Finale. Ve lo dico, ve lo
svelo, ma sotto il Velo Messianico dellAsino cavalcato dal Goel Haim. Ma
attenti, lAsino è furbo e ne sa sempre una più del Diavolo!
Vieni qua,
Giovanni, senza quello Spirito Verbalizzante e Deificante che distrugge ogni
misura della vera fede nellUnico Dio Vivente!
Vieni da me
e parliamo un po insieme sotto il Velo Messianico Finale. Invita pure
Gesù ed io invito
Ci vuole il
Velo Messianico che ricolleghi i duemila anni passati col presente.
E siccome le
profezie messianiche e redenzionali hanno passato le fasi dei Segni Iniziali ed
ora rispondono alle fasi dei Segni Completi, questo lungo Velo Messianico
è profetico nei riguardi della Missione Messianica di allora e nei
riguardi della Missione del Goel Haim, il Giudice Unto del Regno dei Cieli.
Questo Velo Telescopico ci rivela le giuste misure di quelle profezie.
Giov.13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo
glorificherà in sé stesso e lo glorificherà tosto.
Quando una
persona fa azioni buone e volute per incrementare lamore per Dio presso gli
altri, è come se Dio venisse glorificato tramite quella persona.
Gesù, nella posizione messianica dei Segni Iniziali, fece di tutto per
ingrandire il nome di Dio e per incrementare la fede in Lui.
Essere glorificato da Dio, però, per aver
glorificato il Nome di Dio, non significa, in senso teologico, ESSERE IN DIO
e/o che DIO SIA IN LUI, facendo del povero Gesù un Piccolo Dio o un
Figlio di Dio con la F maiuscola.
Togliendo,
però, il VERBO-DEIFICATORE di mezzo, il tutto si raddrizza e si
riproporziona alle giuste misure. Sta scritto chiaramente: Ed il Mio onore (oppure Gloria) non darò ad un altro.
Il
Goel Haim, nato uomo e vissuto da uomo, è morto da uomo ed è
risorto da uomo, nel Segno Completo della Resurrezione dei Morti, ed egli
è stato scelto da Dio come Giudice Unto del Regno dei Cieli.
Lo scelto Goel non è Dio o Figlio di Dio; egli non
è, che Dio ci salvi, loggetto di servizio o di adorazione o di
preghiera o di qualsiasi forma di culto. Questa è la giusta misura e non
ce nè unaltra.
Il nome di
Yeshua, Cristo delle Nazioni, è stato grandemente innalzato in tutto il
mondo. Quella glorificazione messianica, il fatto di essere innalzato come un
faro miracoloso per le nazioni aveva dietro di sé la forza profetica.
Yeshua aveva tentato di glorificare il nome di Dio presso il popolo, ma
è stata la particolare situazione messianica - storica di quella
missione a portare linnalzamento. Yeshua, comunque, aveva compiuto la
mishnà che dichiara In un luogo
dove non ci sono uomini, cerca di essere un uomo.
Abbiamo
spiegato altrove lattenuazione del decreto su Israele, tramite il sacrificio
di Yeshua, una attenuazione che determinò solo la distruzione del
Secondo Tempio e poi il lungo esilio nel mondo. Se quella fu lattenuazione
del decreto, possiamo immaginare quanto fosse accesa lira di Dio contro il
popolo prima del sacrificio!!!!!
Dio non
è un uomo che sarrabbia per cattivo umore, Egli è al di sopra di
ogni attributo umano o antropomorfo. Lira di Dio significa che i peccati degli
uomini erano così gravi, odiosi ed abominevoli che destavano lira
davanti a Dio per cui dal Tribunale di Sopra vennero emanati decreti devastanti
di distruzione e di morte. In una situazione diniquità, falsità
ed ipocrisia, Yeshua, lunico in quel momento storico a capire la
volontà di Dio, aveva tentato una salvezza messianica. Gesù
sapeva, più o meno, a cosa andava incontro, ma ci tentò lo
stesso; doveva fare qualcosa a favore del popolo. Yohanan ha-Matbil aveva
aperto la strada, lasciando la Scuola degli Esseni. In precedenza nessuno aveva
osato farlo, anche per motivo della giustificata paura dei voti presi e dei
giuramenti fatti. In ogni caso, senza quella apertura, Yeshua non avrebbe avuto
la forza, un anno e mezzo dopo, di mettere la propria vita in pericolo rompendo
col voto e col giuramento.
Yeshua, dopo
la sua uscita, non disse una parola a proposito degli Esseni né di
essere stato un allievo giurato della Scuola; se lavesse detto, avrebbe dovuto
spiegare il perché. Né poteva dire che lo aveva fatto senza il
permesso dei Maestri della Scuola perché ciò avrebbe destato
pensieri a sfavore della Scuola e ciò sarebbe stato un atto di
ingratitudine da parte di Yeshua.
Ogni passo
nella storia della missione di Gesù fu un passo decisivo ed unico, unico
perché la decisione non poteva essere presa né capita da un
nessun altro. Si appoggiò a Dio soltanto. Gesù si era convinto,
dopo luscita di Giovanni, che lui operava non per sé stesso, bensì
per il Signore Benedetto a beneficio degli altri.
Non cera
nessuno, però, che lavrebbe capito se avesse chiesto un consiglio, e
questo stesso fatto rafforzò il suo appoggio totale in Dio, suo Padre in
Cielo. Solo Dio conosceva le sue intenzioni e gli scopi delle sue aspirazioni.
Si immerse nello spirito con Dio, mantenendosi puro di mente, di cuore e di
corpo per essere avvolto sempre dallo Spirito della Santità (ruah
ha-kedushà), ricevuto, in segreto, dai Maestri della Scuola.
Yeshua era
profondo nella sua fede, collegato con lo Spirito di Dio e con lo Spirito
Profetico che riceveva. Egli camminava con suo Padre nei Cieli che lo
accompagnava in ogni pensiero, in ogni sentimento, in ogni azione, ad ogni
passo. Yeshua divenne un vero Giusto che Vive nella sua Fede, una Fede che il
Giusto conosce bene perché egli cammina in essa e vede la
reciprocità di Dio dalla luce che scende su di lui e dentro di lui ad
ogni pensiero.
Tutto ciò considerando che
Yeshua era solo un Allievo
nella Scuola!
Immenso era il livello dello Spirito della Santità
dei Maestri della Scuola, giurati al suo segreto. Giganti
dello Spirito, essi vivevano nella Luce di avvicinamento con
Certamente
Gesù non avrebbe mai pronunciato una parola contrastante o degradante
nei confronti dei Maestri della Scuola, e perciò solo il tacere era la
saggezza da seguire. Yeshua non era affatto in contrasto con loro ed essi erano
per lui gli unici veri ebrei della Torà di allora.
Il destino
di Yeshua era diverso. Il suo istinto per labbandono della vita esterna, per
salire davanti a Dio nei livelli intimi dello Spirito e della Conoscenza, aveva
una sua controparte nella forte inclinazione ad estendere il bene e la
verità e la guarigione agli altri. Ecco perché il fatto di
Giovanni, il Battista, svolse poi un ruolo determinante nella decisione di
Yeshua. Giovanni era, da anni, ancorato fortemente allo Spirito della
Kedushà ed allo Spirito Profetico.
Sebbene ci
sarebbe voluto ancora del tempo per comprenderne i perché e per imitare
luscita di Giovanni, essa rappresentava una risposta allinclinazione di
Yeshua di portare la salvezza fuori, offrendola apertamente ed attivamente
alle masse ebraiche. Anche
Ma per
compiere una tale missione, in quei tempi, bisognava prima rompere tutte le barriere
umane, bisognava eseguirla per Iddio soltanto perché il tempo non dava
ad altri il merito di poterne condividere il peso. Così sincera e
così veritiera doveva essere lintenzione di colui che lo faceva che
anche le cose non permesse, come landar contro il voto di rimanere a vita
nella Scuola ed il disobbedire al giuramento di non usare la Kabalà
Maasit in pubblico davanti ad altri, potevano essere confortate soltanto dal
Giudizio diretto di Dio.
Tutto
ciò viene ad aggiungere comprensione sullInnalzamento Messianico di
Gesù. Da ogni angolo da cui possa essere vista, quella missione fu
storicamente unica e Dio Benedetto appoggiò Gesù in tutto
ciò che fece perché lui si era appoggiato esclusivamente a Dio
in un momento in cui tutti i responsabili del popolo si appoggiavano sui soldi,
sullonore, sulla corruzione e sulla propria furbizia, non per il bene degli
altri, bensì per amor proprio e per il proprio beneficio. Yeshua fu un vero uomo in un luogo in cui
non cerano veri uomini, un vero ebreo davanti a Dio in un luogo in cui tutti
facevano solo per sé stessi, coprendo le loro azioni col nome di Dio.
Giov.13;33 Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi
mi cercherete, ma, come ho detto ai Giudei, dove io vado, voi non potete
venire; lo dico adesso anche a voi.
13;34 Io vi dò il comandamento nuovo: Amatevi gli
uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a vicenda.
13;35 Da questo tutti conosceranno che siete miei
discepoli, se vi amerete scambievolmente.
13;33
Figliuoli, ancora per poco sono con voi. Voi mi cercherete, ma, come ho detto
ai Giudei, dove io vado, voi non potete venire; lo dico adesso anche a voi.
Yeshua
sapeva già dal capitolo 53 di Isaia che sarebbe stato ucciso e che
ciò avrebbe fatto parte del suo compito messianico a causa del rifiuto
del popolo a considerare la sua missione. Yeshua alludeva qui (così come
il cap. 53) alla sua resurrezione, alla salita al Regno dei Cieli ed alla sua
posizione messianica che sarebbe continuata dal Regno dei Cieli dopo la sua
morte. Gesù insegna, poi, che il requisito primario per partecipare al
Regno dei Cieli è il cuore buono e pieno damore delluno nei confronti
dellaltro. Ecco la risoluzione del nesso fra dove egli andrà ed il
comandamento nuovo di amare lun laltro. Il comandamento rappresentava
Ma Yeshua
andò più nel profondo, entrando nella comprensione della MEM
chiusa dellespressione in Isaia MARBE HA-MISRA.
La parola
significa incrementare e si tratta di incrementare HA-MISRA,
In effetti,
Una volta
che Yeshua poteva intravedere nella profezia di Isaia 53 un proprio sacrificio,
una resurrezione ed una salita ad una nuova posizione messianica nel Regno dei
Cieli, egli era in grado già di vedere altri valori nascosti in Isaia.
Il Consigliere Ammirevole, Potente di Dio, Padre per Sempre e Principe della
Pace (Isaia 9; 5) non trattava di una persona (messia, figlio di Davide) in
terra perché un tale re è soggetto alla morte e passa.
Indubbiamente
Yeshua vedeva che il tempo della redenzione completa della pace si sarebbe
rivelato nel futuro ed egli chiama il Goel Finale che sarebbe venuto col
termine Figlio dellUomo. Yeshua, nello stesso tempo, era sicurissimo della
verità dei Segni che dichiarava, ma non poteva sapere le forme della
Redenzione Finale o chi sarebbe stato il Figlio dellUomo. Per la tradizione
cristiana, Gesù si riferisce ad una sua seconda venuta finale.
Gesù stesso, comunque, aveva detto di non essere il preannunciatore
della pace e che nei tempi a venire ci sarebbe stato ogni genere di guerra.
Perciò
La maggiore
parte della confusione, in questo senso, deriva dal Quarto Vangelo. Quando il
Verbo della creazione del mondo si immedesima con Yeshua nella carne,
diventando il Figlio di Dio della creazione, non ci può essere un
altro Figlio di Dio allinfuori di Gesù stesso. Ma Gesù stesso
non parlava nello Specchio del Verbo Deificante, bensì nello Specchio
della Chiave Profetica dei Segni Messianici e Redenzionali Iniziali. Anche
nelle parole di Gesù, però, sulla questione del Figlio dellUomo
che sarebbe arrivato, la non chiarezza lascia intendere ciò che uno
vuole intendere. Una mancanza da parte di Yeshua o un errore nella trasmissione
degli Evangelisti?
Siccome
qui stiamo parlando di una conoscenza nuova ed incredibile da parte di Yeshua,
degli argomenti più elevati e meravigliosi relativi alla Resurrezione e
alla Posizione Redenzionale del Regno dei Cieli, è necessario chiarire
questo punto per evitare confusione in futuro.
Il Maestro
Haim mi aveva insegnato la chiave di comprensione proprio di questo argomento
riguardante Gesù, di cosa vedeva e cosa pensava Yeshua sul Figlio
dellUomo che sarebbe arrivato. Il Maestro Haim non parlava di Segni e non
diceva: Questo è un Segno che ti
dò. A volte, su certi argomenti, come esempio, quando lo Tzadik
Haim parlava di Yeshua, egli mi consegnava ciò che si chiama Rashei
Prakim I Capi dei Capitoli - cioè qualche parola o concetto che andava
preso come veniva dato, come linizio di un capitolo, un inizio, però,
che conteneva il principio o la comprensione di base di tutto il capitolo.
A volte il
Maestro Haim mi consegnava tali Rashei Prakim dicendo: Lo capirai dopo oppure: Ne
avrai bisogno dopo. Tali Rashei Prakim non venivano, quindi, spiegati dal
Morè Haim. Ad esempio, mi fu dato dal Maestro Haim il concetto di base
che il Messia non è il Goel, ed il Goel non è il Messia e che
il livello del Messia non è paragonabile con quello del Goel.
Più di questo, però, il Maestro non spiegava proprio nulla.
Quello poi si è rivelato nel Segno - Chiave per aprire, capire e
spiegare la Redenzione Finale.
Quello
a cui mi riferisco qui, invece, è la chiave relativa al Figlio
dellUomo: lo Tzadik Haim mi disse, alcune volte soltanto, che: Anche il giovane Gesù si era
confuso, a volte, pensando di essere lui stesso il Figlio dellUomo .
Non lo diceva il Maestro Haim come una critica, ma piuttosto come una
trappola che anche Gesù non potè evitare.
Sulla
questione del Figlio dellUomo, Gesù non poteva sapere se si sarebbe
trattato di un altro o se si sarebbe trattato dello stesso Cristo Risorto del
Regno dei Cieli. Nei Segni Iniziali non cera il Segno che il Messia non
è il Goel ed il Goel non è il Messia, ed il livello del Messia
non è paragonabile a quello del Goel, il cui livello è del tutto
superiore. Lo Specchio della Luce del Velo Messianico di Yeshua rispecchiava
il tutto su di lui esclusivamente, trappola della Missione Messianica del
Mezzo, nella storia quattro millenaria della Redenzione!
Giov. 13;34 Io vi dò il comandamento nuovo:
Amatevi gli uni con gli altri. Come io ho amato voi, così voi amatevi a
vicenda.
Da dove
proveniva da parte di Yeshua il potere di proclamare lentrata in vigore di un
nuovo comandamento?
Egli si
basava sulla Tradizione Orale riguardante il verso del Profeta Habakuk sul
Giusto che vive nella sua fede: il Profeta Habakuk incluse tutti i 613
comandamenti in uno, come sta scritto: Il
giusto vive nella sua fede. Yeshua spiegò qual è il
comandamento su cui si regge il giudizio sul giusto che vive nella sua fede: lamore
vicendevole, come sta scritto: Ed
amerai il tuo prossimo come te stesso. Yeshua, però, dice qui un
comandamento nuovo aggiungendo una forma messianica: Amatevi lun laltro fra di voi così come io vi ho amati.
Questo
rinnovamento del comandamento è bellissimo perché è
personale ed intimo ma, soprattutto, è una dichiarazione di Gesù
stesso circa il suo amore, con tutto il cuore, nei confronti dei suoi
discepoli. Sia la voce messianica che la voce profetica non avrebbero permesso
a Yeshua di dare una tale testimonianza di sé stesso se non fosse stata
una cosa vera, proveniente dallintimo del suo cuore. E Yeshua non era
lì per darsi lodi.
Gesù
divenne un faro di amore, amore per Dio, amore per la verità della
Torà, amore per il popolo di Israele, amore per tutte le persone con cui
egli ebbe contatto durante quella breve missione ed un amore grande verso i
suoi dodici discepoli. Essi sarebbero rimasti dodici se in uno non avesse vinto
lamore per i soldi e non avesse tradito Gesù. Anche per costui Yeshua
aveva dimostrato solo amore, ma uno il cui cuore non è di amore, non
recepisce lamore.
Gesù
affermò anche che non era venuto per portare la pace bensì la
spada; ma le sue parole sul comandamento dellamore, che dava lui
personalmente, in veste messianica, fece pendere la bilancia verso lamore,
superando di gran lunga la spada che egli annunciava per i tempi in arrivo. Gesù
mi ama poteva dire il buon cristiano: Gesù mi ama se io amo voi come
lui ci ama. Mille guerre ecclesiastiche cristiane hanno macchiato la storia
con il sangue, ma ciò nonostante, per il popolano cristiano di tutte le
epoche, il cristianesimo ha rappresentato una religione che predicava la pace,
non una religione che predicava la guerra.
La forza del
comandamento dato da Gesù è stata la forza dumillenaria per i
cristiani, di cuore buono, che avevano ricevuto ed applicato il comandamento di
amare e di praticare lamore per il prossimo.
Il Grande
Saggio Hillel, vissuto forse cento anni dopo Gesù, spiegava nello stesso
modo che la base dellintera Torà è: Ed amerai il tuo prossimo come te stesso.
I Saggi di
Israele ammettono che la distruzione del Secondo Tempio avvenne a causa del
peccato di sinat hinam l'odio gratuito, ingiustificato uno per laltro. Non
cera amore fra le persone bensì odio reciproco, purtroppo. Per la
gravità di questo peccato, il Tempio di Dio fu distrutto ed il popolo
ebraico fu mandato in esilio fra i popoli del mondo.
Gesù
era il messianico antidoto a quellodio, nel Segno dellamore reciproco ed egli
stesso dimostrò il suo amore per la povera gente, per gli sfortunati e
per gli ammalati, durante quella sua breve missione. Quanto, però, era
lodio che egli vide e subì, purtroppo! E nonostante ciò, egli
non rispondeva con odio bensì con amore e con le braccia aperte.
Non per
nulla Dio Benedetto accolse quel suo amore, un faro di luce in mezzo ad un
popolo cieco senza la luce dellamore, per aprire gli occhi. E Dio lo
innalzò, come un bagliore per i popoli, nel Segno dellamore per gli
altri, per il bene di coloro che sono degni di ricevere il messaggio.
Lespressione: Mussar shlomeinu alav
(Isaia 53 la lezione della nostra pace
sta su di lui) mi stupisce sempre di più. Yeshua coi segni
profetici su di lui diceva il vero dichiarando di preannunciare la spada e non
la pace; ma Yeshua non solo fu il simbolo dellamore per milioni di cristiani
nei secoli; tramite la sua persona e ciò che subì, a causa
dellamore che voleva trasmettere, alla fine egli diventerà il mezzo, il
simbolo, il segno e la lezione per la pace del popolo ebraico. La pace vera che
deriva dal vero amore. Mussar è la lezione da accogliere dalla
missione messianica che era su di lui (alav), e perciò da tutti i
fatti della sua storia, e ciò rappresenta per noi la pace tramite una
nuova comprensione dellamore.
Mi fa girare
la testa la meraviglia di questo pensiero. Dopo
Quando viene
scelto il Goel Haim, ci vuole il Segno Completo di tale amore perché ora
i Segni Completi non andranno solo ai cristiani, ma anche ai musulmani, agli
ebrei, e a tutto il mondo. Ecco che il Maestro Haim abbraccia la gente di tutta
la terra affermando con grande amore: Siamo tutti della stessa carne.
Nella
realtà storica, questo principio non è stato praticato da nessuna
nazione mentre come giusto principio è stato accettato da molte nazioni
e, certamente, da moltissime persone nel mondo. Parliamo, però, del
popolo scelto. Qui la difficoltà nel capire questo principio, quello di
amare tutte le persone, ha radici nella Tradizione. Lesclusivismo degli ebrei
è stato una necessità storica per il mantenimento della propria
identità, mirato a mantenere
Quando,
però, la storia raggiunge
Lamore
dellumile Maestro Haim per la gente semplice e buona di cuore non conosceva
alcuna differenza fra ebreo o non ebreo, cristiano o musulmano o buddista;
tutti erano della stessa carne, dello stesso essere umano che siamo,
perché di Abramo, nostro padre, sta scritto: E verranno benedette in te tutte
le famiglie della terra.
La religione
di Israele rimane per il popolo di Israele e così anche
Anche se della Torà non cambia una iota!
Il Segno
Completo nascosto nellincontro fra Abramo e Malchitzedek non cambia nulla
della Torà. Esso, però, spiega questioni nuove sullallusione del
rapporto della Stella di Abramo e
E con
ciò aveva falsificato tutta
Sempre in
Giovanni 13:
13;1 Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo
giunta lora sua di passare da questo mondo al Padre, poiché egli aveva
amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
13;2 Terminata la cena, avendo già il diavolo
messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo,
13;3 sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani
e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,
13;4 si levò da tavola, depose la veste e, preso
un asciugatoio, se lo cinse.
13;5 Poi, versata acqua in un catino, cominciò a
lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli col panno che si era messo intorno.
Gesù
disse che nellamore reciproco fra i discepoli, egli avrebbe riconosciuto chi
fosse stato degno del Regno dei Cieli e chi no. Il parametro è quello:Un comandamento nuovo vi dò, amatevi
lun laltro come io vi ho amati.
Questo
è il principio di base nella creazione delluomo, che lumanità
arrivi al livello di sentire amore per gli altri e di aiutarsi a vicenda.
Questo è, quindi, il principio di base di tutti i comandamenti Ed amerai il tuo prossimo come te stesso.
Yeshua fece
un segno del suo amore nei confronti dei discepoli, spogliandosi e lavando loro
i piedi; in contrasto rispetto ai maestri della Torà che volevano onore
dagli allievi. Yeshua, invece, insegnò qui ad essere maestri che si
rendono umili e lavano i piedi ai loro discepoli.
La potenza
della voce profetica nelle parole di Gesù si esprimeva spesso nella
prima persona. Anche nei Profeti di Israele a volte la voce profetica di Dio
scendeva a parlare in prima persona attraverso la bocca del Profeta.
Quello era
nellantico potere dei Profeti sino allultimo Profeta, Malachia. Con Yeshua,
in veste messianica, la forza profetica derivava dai Segni Messianici. Nei
Segni Messianici Iniziali, Gesù era completamente solo, allinfuori
della vicinanza di suo Padre in Cielo. I Segni Messianici erano tutti su di
lui; perciò la voce profetica del Messia che parlava in prima persona
era estremamente potente ed efficace.
Era con tale
potenza profetica messianica che Yeshua poteva dire in prima persona: Io vi dò un nuovo comandamento, amatevi
lun laltro come io vi ho amati.
È importante capire questo punto per discernere la
vera voce profetica di Gesù in Giovanni che, una volta separata dallo
stolto Spirito del Verbo, ha un significato profetico proveniente da Dio.
Un sogno
ricevuto da Daniele affermava che si
sarebbero dovute rivedere tutte le parole di Gesù in Chiave Profetica. Ci
sono ora molti nati cristiani che cercano di rompere con la falsa teologia
trinitaria e deificatrice del Cristianesimo, ma a volte essi sinciampano per motivo
della voce profetica di Dio proferita in prima persona da Gesù.
Il Profeta
non diventa Dio perché Dio gli ha parlato in prima persona! Ciò
dipende dallo scopo voluto per tale profezia. Quando Dio parlò in prima
persona ai Profeti di Israele era perché le parole avrebbero dovuto
essere scritte in tale forma. La voce profetica messianica di Gesù
dovette essere nella prima persona per ogni insegnamento dato perché gli
insegnamenti dovettero essere in nome del Messia; altrimenti i popoli non li
avrebbero potuti avvicinare; avevano bisogno di un Messia che parlasse in nome
di Dio, un Messia - Maestro di cui potessero sentirsi allievi, volevano la voce
di Dio, ma tramite il Messia.
Se non fosse
stato per lo Spirito del Verbo che deificò
Credo che il
Goel Haim apprezzi il comandamento di Yeshua: Amatevi lun laltro ed in ciò vi dimostrerete miei allievi.
Gli allievi
che hanno avuto il privilegio di vedere il Maestro Haim, nei sogni,
testimoniano limmenso amore proveniente dal cuore dimostrato loro dal Goel.
Grazie a
Dio, lapertura dei sogni redenzionali e delle visioni profetiche preventivate
dal Profeta Gioele non si chiuderà più. Con landar del tempo,
più persone saranno nella fede della Terza Redenzione Finale e
riceveranno sogni dal Goel Haim, anche sogni in cui egli appare. Ogni persona
potrà ricevere sogni importanti nella propria vita, secondo le esigenze
di ciascuno. Tale privilegio, di ricevere sogni dal Goel Haim, si
estenderà sempre di più e proprio tramite i sogni redenzionali e
le visioni vere, Dio Benedetto promise: E
dopo quei giorni, verserò il Mio spirito su ogni carne, i vostri anziani
sogneranno sogni ed i vostri giovani avranno visioni.
Tramite
questi due mezzi, sogni e visioni, il Maestro Haim verrà riconosciuto
come il Consigliere Meraviglioso; ed egli sarà rispettato come lo scelto
Giudice Unto del Regno dei Cieli a cui è stata data una grande potenza
da Dio; ed il Maestro Haim sarà molto amato e molti lo considereranno un
padre amorevole, scelto da Dio per essere un padre per sempre. E tutti
sapranno, dopo
Dobbiamo
cercare di essere giusti che vivono nella loro fede e figli amati del Maestro
Haim. È desiderato da Dio Benedetto che noi ci facciamo allievi del
Maestro Haim, il Terzo Redentore Finale dellumanità.
Giov. 13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate
bene, perché lo sono.
13;14 Se dunque io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi
a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri.
13;15 Vi ho dato lesempio affinché anche voi
facciate come io ho fatto a voi.
13;16 In verità, in verità, vi dico che il
servo non è di più del padrone, né lapostolo di
più di colui che lha mandato.
13;17 Se voi sapete queste cose, sarete beati se le
metterete in pratica!
È
importante che Yeshua qui parli di Maestro e Signore nella stessa
fraseologia. La parola Signore padrone in ebraico è adon. Maestro
in ebraico è Rav o Morè. Quindi: Voi mi chiamate Rav (o Morè) e Adon. È molto
significativa la giustapposizione di Signore e Maestro; questi due termini non
vengono mai usati insieme in tutta
In ogni
caso, cè una sola frase nei Profeti, in Malachia, in cui i due concetti
si uniscono: E subito verrà al
suo palazzo ladon che voi cercate e langelo del patto che voi desiderate.
Il
riferimento di Yeshua, quindi, per il: Mi
chiamerete Signore deriva esclusivamente da questo verso. La
parola adon qui nel verso non è di facile traduzione, ma neanche
difficile; adon significa padrone o in un senso materiale come nel rapporto
di servo-padrone o in un senso di padronanza di livello, ad esempio, quando
Aronne dice a Mosè: Che non
saccenda lira del mio signore (adonì).
Di solito si
traduce adonì il mio signore nel senso di superiorità di
livello. Era appena stato realizzato il Vitello dOro ed il male era uscito
sotto la responsabilità di Aronne. Quando Aronne dice qui adonì
sta dimostrando che Mosè è il padrone della comprensione dei
pensieri idolatri della Moltitudine-Mista mentre Aronne, sempre separato dagli
egizi, con la tribù di Levi nella terra di Goshen, non aveva capito
tutte le loro intenzioni idolatre e cercò in qualche modo di far
rientrare il Vitello dOro nel servizio a Dio fino allultimo. Adonì
è un titolo di reverenza e perciò, di solito, era Mosè ad
usare quel termine nei confronti di Aronne perché Aronne era suo
fratello maggiore. Chiaramente, quindi, qui il senso di adonì è
tu che sei superiore a me nella comprensione di queste cose ed ecco che, in
questo contesto, il senso si estende a mio maestro.
Perciò
noi, nella traduzione italiana del Nuovo Rito, diciamo: E subito verrà al suo palazzo il Maestro Onorato che voi
cercate.
Il vero
senso dellespressione deriva da quellespressione in Malachia e non si sarebbe
mai dovuta confondere col Signore scritto in maiuscolo, mescolando il
concetto con altre espressioni come: Adon
kol ha-aretz il Signore di tutta la
terra dove Adon si riferisce a Dio, Creatore del mondo.
Chiaramente
Yeshua leggeva il verso di Malachia con un senso del tutto simile a Maestro
Onorato o Maestro Messianico. Il verso parla della Redenzione. Gesù
sapeva già, da Isaia 53, che lui stesso avrebbe subito il sacrificio e
che sarebbe poi stato innalzato al livello di Cristo - Messia nel Regno dei
Cieli. Tutto il discorso qui in Giovanni 13 è retto su questo concetto
della posizione di Gesù nel Regno dei Cieli dopo la sua morte ed il
rapporto continuato con i suoi discepoli e seguaci in terra.
Dopo il suo
sacrificio, quindi, egli sarebbe andato subito (in tre giorni) nel suo
palazzo nel Regno dei Cieli e lì gli allievi avrebbero continuato a
chiamarlo signore e maestro, tanto che Yeshua conferma poi: Ed io lo sono.
Quanto
è stupido ed infantile il Verbo - Cristo che deduce subito che signore
è il Signore e perciò Gesù è Dio e si può
pregare! Crescete, bambini, in pace, senza lo Spirito del Verbo di Giovanni
lEvangelista perché ora tramite i Segni Completi, Giovanni stesso
è stato separato da quel brutto spirito idolatra.
Bisogna
sempre tenere in mente che Yeshua leggeva e studiava le stesse profezie
messianiche e redenzionali che noi studiamo per spiegare
Il Velo
Messianico dei Segni Iniziali, però, non rivelava e non distingueva
ancora fra Goel e Messia. Ogni aspetto di quei Segni Iniziali rispecchiava solo
il Cristo - Messianico profetizzato nella Torà e nei Profeti dIsraele.
In quello Specchio - Messianico Gesù si vedeva dappertutto nel ruolo
dello scelto Messia e si immedesimava col Segno Profetico Messianico intorno a
lui.
Ci si deve
rendere conto del fatto che tramite i Segni Iniziali la comprensione delle
profezie era ad un livello superiore rispetto alle stesse spiegazioni dei Saggi
di Israele.
In fondo gli
stessi problemi di distanza nei concetti messianici e redenzionali che abbiamo
noi ora nei confronti del popolo di Israele, Yeshua li aveva allora. Per gli
ebrei il Messia è il figlio di Davide che diventa il Re - Messia in
terra, non un Re - Messia che muore e risorge nel Regno dei Cieli e dirige da
là la sua missione.
Gesù
annunciò e capì queste cose ancor prima di morire. I concetti di
base li imparò nella Scuola ed il resto si formò intorno a lui da
quando simmedesimò con i Segni Messianici (chiaramente Yeshua non li
chiamava Segni Iniziali. Noi li chiamiamo Segni Iniziali dopo la rivelazione
dei Segni Completi. Comunque, qualcosa circa il Completamento dei Segni
viene indicata quando Gesù parla del figlio dellUomo che sarebbe
arrivato alla fine).
Ciò
che stupisce davvero è il dislivello della comprensione di Yeshua
rispetto agli altri, a maggior ragione se si parla di duemila anni fa.
Suppongo che
per i Cristiani Tradizionali la transizione ai Segni Completi sia tanto meno
difficile rispetto agli ebrei religiosi, non tanto per il concetto di Regno dei
Cieli o per il Segno della Resurrezione di per sé stessi, bensì
per lo spostamento dal Segno Iniziale del Re - Cristo al Segno Completo del
Giudice Unto del Regno dei Cieli.
Essi, prima
di tutto, devono disfarsi del Verbo di Giovanni, Deificatore del Cristo. Poi
possono iniziare a studiare le differenze fra i Segni Iniziali della Missione
Messianica di Gesù, ed i Segni Completi della Terza Redenzione Finale.
Si deve
ricordare che gli uomini della Redenzione sono tre, Mosè, Yeshua e
Haim. Quando Giacobbe, nostro padre, arriva e completa la sua missione nel mondo
sino al Segno dello Splendore di Israele, non vengono meno Abramo ed Isacco.
Solo i tre insieme sono i Tre Patriarchi per tutti i tempi, tre Pilastri che
reggono il mondo sui loro meriti, meriti continuati nei secoli.
Così
anche lAriete sacrificato al posto di Isacco è una parte integrante
della Sacra Storia dei Patriarchi e non passa mai dalla storia.
Anche il
Regno dei Cieli, nuovo e completato per
13;20 In
verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che io
manderò, riceve me stesso, e chi riceve me, riceve Colui che mi ha
mandato.
Al tempo di
Mosè, magister noster, chi
riceveva una persona mandata da Mosè, era come se avesse ricevuto
Mosè stesso e chi riceveva Mosè stesso, era come se avesse
ricevuto Dio che mandò Mosè.
Durante
In questo
momento storico della Terza Redenzione Finale (siamo intorno alla metà
della Quarta Generazione di sessantacinque anni, nel trentaquattresimo anno dei
Segni Completi), tutto ciò che concerne
Lultima
profezia di Malachia, però, dice: Ecco
vi mando il Profeta Elia, prima del grande e terribile giorno del
Signore, egli riconcilierà il cuore dei padri coi figli.
Quando
arriva, quindi, il Profeta Elia per annunciare
Nei primi
tempi, però, prima del periodo del Grande e Terribile Giorno del
Signore, solo pochi, relativamente, possono ricevere il Nuovo Messaggio della
Terza Redenzione Finale. Con
13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate bene,
perché lo sono.
13;14 Se dunque io, Signore e Maestro, ho lavato i piedi
a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri.
13;15 Vi ho dato lesempio affinché anche voi
facciate come io ho fatto a voi.
Penso che i
nostri Asini capiranno questi versi. Si devono rivedere le parole di
Gesù in Chiave Profetico Messianica, ricordando che il Velo Messianico
di allora rispecchiava solo Gesù stesso nella sua posizione messianica. Non
si poteva ancora sapere nulla del Goel Finale della Redenzione Finale. Ma
non cera neanche un Asino Completo per compiere le questioni messianiche in
terra. Gesù non poteva parlare di un Goel e non cera un Asino per
parlare di Gesù. Capito? I significati delle parole e delle cose
messianiche di Gesù si completano nel Segno, hi-haw, dellAsino che
Mangia il Pane.
Guarda qui
il fatto che Gesù si spogliò, praticamente, per lavare i piedi ai
discepoli. Ma perché? E perché il Vangelo è così
esplicito nellesporre il fatto che lui avesse tolto i vestiti e poi li avesse
rimessi. Non credo che i piedi dei discepoli fossero così sporchi da far
temere a Yeshua di sporcare i propri vestiti lavando i loro piedi. Ma no,
Gesù faceva segni dAsino! Prima del Tempo dellAsino Completo che
Mangia il Pane. Anche io, da Asino, specialmente nei primi sei anni dei Segni,
avevo sempre il desiderio di togliermi il peso della maggior parte dei vestiti
e fare Segni con gli allievi, tutti a piedi nudi.
Ancora non
capite bene, Gesù in veste di Asino - Messianico, senza saperlo, si
spogliò per essere nudo quanto il livello dei discepoli ed i livelli di
coloro che sarebbero diventati discepoli dei suoi discepoli. È un lavoro
nei Segni degli Asini!
La
posizione messianica è quella della discesa al livello delle masse, per
alleggerirle dei loro peccati, per parlare con loro e correggere i loro errori,
per innalzare il loro spirito nelle meravigliose notizie della venuta del Goel
Haim. Chi è saggio, come il nostro Giuseppe, vede ciò che fa
lAsino e la fa anche lui. Perciò Giuseppe ha ricevuto il titolo di
Asino Scelto della Redenzione Finale, da aggiungere ai suoi titoli di
Giuseppe-Bambino-Profetico-Asino-Dolce.
Comunque,
nel povero Messia dei Segni Iniziali, i termini: Goel, Messia ed Asino erano
tutti mescolati tra loro. Poi
arrivò latroce nemico di tutto il cristianesimo successivo, lo Spirito
Idolatra del Verbo di Giovanni. La mescolanza divenne un tuttuno teologico, un
tuttUno con Dio. Ne uscì il Figlio dOro Deificato che non corrisponde
alla vera figura di Gesù e che deve essere distrutto e bruciato in
questa Quarta Generazione.
Solo
così si rivelerà per il mondo la vera Missione Messianica di
Yeshua.
Nei Segni Completi, la comprensione del Secondo
Comandamento viene completata per
Queste due
sono le Correzioni Storiche che assicurano per tutti i tempi futuri
limpossibilità che il mondo sbagli ancora nel deificare un uomo o
qualsiasi altra cosa allinfuori di Dio Benedetto, lUnico Creatore di tutto
luniverso e di tutti i mondi che Egli ha creato.
Giov. 13;18 Io non
parlo di ciascuno di voi; io conosco quelli che ho scelto: ma bisogna che si
compia
Non so
perché questo verso, che corrisponde a Salmi 41;10 (Anche il mio intimo
amico, quello in cui io nutrivo fiducia, quello che mangiava il mio stesso
pane, ha alzato il calcagno contro di me), debba essere proprio un segno
messianico, ma lo è!
Il
tradimento di Giuda Iscariota ai tempi di Gesù si è riverificato
anche per lattuale Redenzione Finale.
Tre, che
avevano mangiato con me il Pane dellAsino, mi hanno tradito con un complotto
scaltro, per rubarmi degli scritti, per togliere Segni allAsino, e per creare
un Nuovo Cristianesimo con un Nuovo Verbo di Giovanni. E così i tre
Nuovi Re Magi hanno cercato di rubare il Segno della Stella di Cristo
annunciata dal Goel Haim, uno si è autoproclamato Cristo Sceso dalla
Croce, e gli altri due gli hanno portato incenso, mirra e ferro arrugginito e
così iniziò la brutta farsa del Sacro Scisma. Tutto è
testimoniato nei due libri: Esther 4, Esther 5, e documentato dal Cavallo
Bianco.
Abbiamo
anche pagato le amare conseguenze di quella ribellione dei tre nuovi Iscarioti
cristiani, tutto perché si doveva compiere il segno messianico: Chi mangia il pane con me, ha levato il suo
calcagno contro di me.
Comunque
ciò doveva compiersi per tanti motivi che stanno fra quelle cose
sbagliate che se non escono prima escono dopo, perciò è molto
meglio che escano prima affinché la correzione o il disfacimento di quel
male non lascino posto allerrore o al male nel futuro.
Ci voleva
proprio uno scaltro plagiatore, chiamato in codice Zara di Muccania, amante di
sé stesso, ingelosito e pieno di odio verso il Cavallo Bianco e lAsino,
tipo maledetto dalla nascita, che cercò di rubare i Segni Completi,
falsificando tutto nel proprio nome, e che tolse i Segni dellAsino per
sostituirli con un Nuovo Cristo Unto dallo Spirito del Verbo di Giovanni,
ri-modellando tutti i titoli dei Segni intorno a sé stesso. Altro che
lIscariota!
Ci voleva,
però,
LAsino
viene per togliere i falsi equilibri e per spiegare i nuovi equilibri dei Segni
Completi. Se si toglie lAsino dai Segni, il tutto ricade indietro di duemila
anni e lo stesso processo errato che diede spazio al Verbo del prologo di
Giovanni, torna anchesso a prendersi beffa del Nuovo Cristo sceso dalla Croce,
il Messia figlio di Davide nel Sacerdozio di Malchitzedek. Se non per la
ribellione, però, non avrei scritto Esther 4 ed Esther 5, testi
essenziali fra i testi della Correzione del Cristianesimo, che fanno parte del
Libro che Stupisce del Petalo 5 del Sefer Mishnat Haim, che spiegano tutte le
differenze fra i falsi equilibri che escono tramite lo Spirito del Verbo ed i
veri equilibri messianici e redenzionali della Terza Redenzione Finale.
Ciò a livello dei Segni Completi della Correzione, spiegazioni
chiare che durano nel tempo e che saranno cibo di contemplazione per gli amanti
dei Segni Completi nelle generazioni future.
Tramite
quello scisma si è stabilita una terribile separazione fra coloro che
hanno un cuore retto, fedele, semplice, umile e sincero e fra coloro che hanno
il cuore distorto, infedele, contorto, arrogante e falso. I valori positivi,
intimi ed essenziali per mantenere la fede, furono separati dai cuori gelosi e
pieni di odio, ingrati e zeppi di autostima, e dai cuori sporchi dentro che
godono nel proiettare quella sporcizia sugli altri.
Tutte le
nostre parole sulla separazione fra le vere virtù di Esther e le
qualità negative di Haman, si sono stabilite nei Segni Stellari
Redenzionali; in questo modo solo coloro che hanno le qualità positive
di base, la fedeltà del cuore, la semplicità, lumiltà
interiore ed amore e rispetto per la verità, possono avvicinarsi al
Patto Nuovo Finale della Terza Redenzione Finale. Anche ciò, quindi,
aveva uno scopo primario ed essenziale i cui modi di prova si sono resi
manifesti tramite quella schifosissima ribellione.
Anche Gesù
avvertiva profeticamente che non tutti coloro che crederanno di seguirlo
saranno accettati. Ci vuole, prima di tutto, la radice del cuore amorevole
delluno verso laltro. Quando parliamo di meriti dei cristiani nei secoli, non
parliamo, certamente, della frequenza in Chiesa o delle preghiere cristiane
tutte mescolate con lidolatria o con i culti ai santi o alla Madonna, tutti
culti idolatri; né parliamo, in genere, di frati e suore nei conventi
che non vivono una vita naturale, né di una buona parte di preti che,
invece di dare il pane, mangiano il pane del gregge insieme a caviale, carni
squisite (venerdì esclusi) e vino pregiato. E non parliamo neanche dei
cristiani che hanno odiato il popolo ebraico durante i secoli.
Si tratta,
invece, di cristiani, quasi sempre gente semplice, per i quali essere cristiani
vuol dire amare il prossimo ed aiutarlo per quanto possibile. Per loro seguire
Cristo significa essere buoni di cuore, non fare male a nessuno e aiutare il
prossimo. La maggior parte di costoro, nei secoli, non sapeva neanche leggere i
Vangeli, era gente del popolo, anche ignorante ed analfabeta, (e ciò nei
secoli passati era la regola e non leccezione), per cui amare Cristo
significava amare Dio, amare le altre persone e cercare di mettere in pratica
tale fede. Costoro erano gli eredi del Regno dei Cieli sino al livello dato dai
Segni Iniziali.
Chi lo segue
si riunirà con lui nella casa del Padre.
14;1 Il vostro cuore non si turbi. Credete in Dio e
credete anche in me.
14;2 Nella casa del Padre mio vi sono molte mansioni; se
fosse diversamente, ve lo avrei detto, perché io vado a preparare un
posto per voi.
14;3 E quando sarò andato e avrò preparato
il vostro posto, tornerò e vi prenderò con me, affinché
dove sono io, siate anche voi.
14;4 Voi sapete dove io vado e ne conoscete la via.
Gesù
sta parlando qui della fede nella sua posizione nel Regno dei Cieli quando
sarà già nellaltro mondo. La fede di Gesù era
grandissima, fortissima, sconvolgente. Egli, da vivo, stava parlando dei
poteri che avrebbe ricevuto come Cristo nel Regno dei Cieli. I discepoli
continuavano a sentir parlare dinsegnamenti del Regno dei Cieli, ma non
capivano molto, quasi niente. Solo dopo, quando videro Yeshua da Risorto,
iniziò in loro una comprensione maggiore del Regno dei Cieli e della
posizione del Cristo-Re nel Regno dei Cieli e così iniziarono a dare
importanza e forma alle parabole e a tutte le parole che avevano sentito da
Gesù.
Si trattava di una fede completamente nuova rispetto al
passato; NON, però, di una fede che creava una nuova teologia che
deviava dal Secondo Comandamento e dal puro monoteismo di tutta
Il Regno dei
Cieli era un segreto che sarebbe stato rivelato al mondo nei tempi
progressivi noti a Dio.
Si tratta di
una fede altissima alla quale non si arriva con la logica dellintelletto
umano.
Tre sono gli
uomini della Redenzione, tre uomini scelti da Dio Benedetto per portare le
più grandi novità storiche della Redenzione di Israele e
dellumanità. Tali novità rappresentano una grande nuova fede
nelle opere redenzionali di Dio e nei tre uomini da Lui scelti.
Mosè,
magister noster, dopo che Dio gli
parlò dal Roveto Ardente, arrivando dal Sinai, andò, insieme ad
Aronne, dal popolo e gli spiegò che Dio aveva parlato con Lui, lo stesso
Dio che aveva scelto i Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe e che si era
rivelato a loro con promesse redenzionali per il futuro e che ora aveva detto
di andare dal Faraone per effettuare la liberazione degli schiavi. Era una
novità storica per loro, cose nuove che non erano state prima nel mondo,
Dio che parlò con Mosè da un Roveto Ardente che non si consumava
e che gli ordinò di liberare gli ebrei dalla schiavitù dEgitto!
Il popolo
poi vide i miracoli ed i segni di Dio, compiuti tramite Mosè ed Aronne e
le dieci piaghe. E nonostante quei miracoli e segni, soltanto due persone su
cinque mantennero la fede in Dio ed in Mosè Suo servo e furono salvati e
redenti. Ed anche coloro che vennero salvati erano arrivati alla giusta fede
voluta nei confronti di Mosè solo dopo lincredibile meraviglia dello
spaccarsi delle acque del Mar Rosso e la solidificazione della terra in mezzo
al mare. Solo allora: credettero in
Dio ed in Mosè Suo servo.
In seguito,
ci furono immense novità storiche, cose nuove fatte da Dio tramite
Mosè Suo servo,
Yeshua
sapeva di avere le Chiavi Messianiche per fare la missione da lui intrapresa;
aveva visto e studiato molte cose nascoste nella Scuola degli Esseni. È
vero, Yeshua mise la propria vita nelle sue proprie mani, uscendo dalla Scuola
ed usando la Kabalà Maasit per operare guarigioni e miracoli per il
popolo della terra. Daltronde, una volta deciso di intraprendere quella
missione, egli capì benissimo che senza fare guarigioni e segni miracolosi
tangibili, non sarebbe mai stato seguito da nessuno. I discepoli avevano visto
molti segni incredibili da lui compiuti. In fondo Gesù sapeva che
avrebbe dovuto arrivare a poter dire: Credete
in Dio e credete in me ciò era una parte integrante ed essenziale
di quella Missione Messianica.
Nella Terza
Redenzione Finale, il Maestro Haim è costretto anche lui dai Segni
Completi a mandare delle testimonianze che dichiarano che bisogna credere in
Dio e credere che Dio abbia scelto lo Tzadik Haim come Goel e Giudice Unto del
Regno dei Cieli. Il Segno Ba-ha-Zman (È arrivato il Tempo) è
una testimonianza, e così fra i Sei Grandi Segni ci sono: il Segno
delle Stelle, il Segno del Regno dei Cieli ed il Segno della Resurrezione.
Il Segno più esplicito in questo senso è quello ricevuto da
Giordano il 2 novembre 1985, nel secondo anno dei Segni Completi. In quel sogno, lo Tzadik Haim era dietro ad
una specie di recinto che cingeva un giardino. Il Maestro Haim era fortissimo
ed imponente. Giordano da una breccia nel recinto tese le braccia e tenne forte
le gambe del Maestro Haim. Poi il Goel Haim annunciò Dite loro che io sono lo Tzadik che si
incarna (oppure che si annuncia) tre volte.
Nei primi
anni non ero tanto sicuro su chi fossero i tre annunciati; ero rimasto un po
confuso per il fatto che Mordechai ha-Tzadik è considerato, nella
Tradizione, il secondo Goel del popolo ebraico. Erano, quindi, Mosè,
Mordechai e Haim? oppure Mosè, il Profeta Elia e Haim (siccome il Profeta
Elia è colui che è annunciato da Dio in Malachia)? oppure
Mosè, Yeshua e Haim? Mancava ancora
In effetti,
il segno nella Torà: e
credettero in Dio ed in Mosè suo servo si estende a Yeshua,
lannunciato Messia figlio di Yosef e Cristo dei Popoli e poi al Terzo Goel
Haim, il Maestro Scelto per lumanità della Terza Redenzione Finale.
Il credere
in Mordechai lebreo, invece, è il Purim per il popolo ebraico.
Il Profeta
Elia non è lannunciato della Terza Redenzione Finale, bensì il
profetizzato annunciatore della Redenzione.
Yeshua,
invece, era il particolare Messia-Ebreo Innalzato come la prua della nave agli
occhi del mondo, come un miracoloso faro di luce che splende sino alle isole
lontane. Proprio nella missione di Gesù, quindi, lunico strumento di
aderenza al suo operato era quella della fede, il credere in Dio ed il credere
che la sua missione provenisse da Dio. Cerano già profezie a
sufficienza che potevano essere interpretate a favore di quella missione;
cerano i segni fatti da Yeshua; ed infine cera un ingiusto giudizio di
condanna a morte seguito dal segno della sua resurrezione.
La
storia, si sa, non la possiamo rifare. Quella missione, distaccata dal popolo
di Israele, entrava nella falsa teologia intorno a Yeshua rendendo il
cristianesimo giustamente proibito per gli ebrei. Col Verbo di Giovanni
lEvangelista, la spaccatura teologica fu completa ed ogni aspetto della
missione di Gesù divenne oggetto di un culto idolatra.
Cè
un fatto straordinario, però, nel Segno: Dite loro che sono lo Tzadik che si annuncia tre volte. Ho
dovuto passare tutta
Il fatto
è che sino a quando la Correzione del Cristianesimo non fosse stata
completata a sufficienza, la stessa dichiarazione dellangelo Michele non
avrebbe potuto essere pronunciata. Tramite la Correzione, Gesù viene
distaccato da tutta la falsa teologia cristiana in modo che la dichiarazione
non si intrecci più con una falsa teologia: Tre sono gli uomini della Redenzione Mosè, Yeshua e Haim
soltanto quando Yeshua è riconosciuto come un uomo scelto, non come un
Dio, o un Figlio di Dio! Fino alla completezza della Correzione, non poteva
scendere dal Cielo il Segno di Yeshua, il Secondo Uomo della Redenzione!
Ecco che mi
si chiarisce meglio un altro fatto straordinario strettamente collegato con
quello spiegato. Il linguaggio usato nel messaggio del Maestro, dallinizio,
era da interpretare. Vi spiego: nel sogno, Giordano non sentì la parola annunciato bensì incarnato , Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte.
Tempesta di
fuoco allorizzonte; dicevo, è qui insita
Solo ora mi
rendo conto, arrivato a questo livello del testo (anche se lo dicevo fin
dallinizio), che il motivo delluso del termine incarnare era necessario proprio per la correzione del Verbo di
Giovanni. È il Verbo che ha incarnato il tutto, è la dottrina
dellIncarnazione, il Verbo di Dio che diventa Carne in Gesù, e
ciò ha confuso tutto il mondo.
Quindi, per
arrivare alla verità di: Dite
loro che sono lo Tzadik annunciato tre volte ci vuole
Infatti,
lannuncio dellArcangelo Michael, Ministro del popolo di Israele,
arrivò mentre stavo stendendo i testi di Esther 4 e poi Esther 5, tutti
scritti contro il falso Verbo di Giovanni che si era incarnato nello scaltro
Cristo di Zanzara di Muccania (nome in codice che richiama i culti idolatri al
dio delle mosche e del vitello doro)sceso nella melma dellidolatria
rinnovata. Tramite quella correzione, ratificata con tantissimi Segni nei Sogni
agli Allievi, il Tribunale di Sopra ha dato il permesso affinché
langelo Michael potesse scendere, per lannuncio, nel sogno a Giuseppe.
Ecco
il testo completo del sogno di Giordano (del 2 novembre 1985) riportato nel
catalogo dei sogni della casa di Redenzione.
Giordano sognò di vedere, radunati, tutti gli
Allievi del Maestro Haim. Al di là di un cancello, circondato da una
nuvola meravigliosa cera lui, il Moré stesso, molto più alto del
normale. Giordano attraverso la cancellata gli si aggrappò ai piedi ed
il Maestro guardandolo, pronunciò queste parole: Di loro che io sono
lo Tzadik (Giusto) che si incarna tre volte!.
Comunque le
parole del Goel Haim: Dite loro che sono
lo Tzadik che si incarna tre volte sono sottili e vanno studiate. Lo
Tzadik Haim annuncia una cosa vera. Ad esempio, il fatto che
Dovremmo
poter dire la stessa cosa qua, cioè che: Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte possiede la
sua verità, nel senso che deve essere capito, anche dopo
Si tratta di
una comprensione misurata del termine incarnazione senza la minima traccia
del Veleno Teologico del Verbo. Mi si crea subito un problema linguistico,
anche per il fatto che lo Tzadik che si incarna tre volte è
impossibile da tradurre. Ho trovato, come detto, mitbasser, ma questo termine
è nuovo e comunque lassociazione con bassar carne è
lontanissima. La particella mit rende il verbo riflessivo, così, ad
esempio, ani mitbasser potrebbe essere reso io sono (vengo) annunciato.
(In ebraico
moderno si rende il termine incarnazione con hitgalmut dalla radice golem
cioè forma del corpo, di solito inteso come la forma del corpo senza
indicare linteriore e, quindi, un corpo pronto a ricevere un nuovo spirito da
qualcun altro. Il famoso golem costruito dal Rabbino Loew di Praga era un
corpo formato di terra e, tramite la Kabalà Maasit, a lui nota,
chiamò un demone dal di sotto per risiedere ed agire in quel corpo.)
Dobbiamo
cercare un concetto che esprima la frase: Lo Spirito di Dio, che risiede nei
Giusti e nei Profeti, e li innalza ad un livello tale da riempirli dello
Spirito di Dio.
Nei Profeti
troviamo che Dio parla in prima persona attraverso la bocca del Profeta. Sia
che si tratti di uno stato di veglia del Profeta, sia che si tratti della
visione profetica in sogno, non cambia la sostanza dellIncarnazione dello
Spirito di Dio nel Profeta. Si dice, infatti, che quando si svegliava dal sogno
profetico, il Profeta era in uno stato tremendo, che gli tremava tutto il
corpo, e che doveva spogliarsi dei vestiti per riavvicinarsi al proprio corpo.
Addirittura
con il Profeta Elia, di benedetta menzione, il suo corpo stesso si
santificò ad un tale livello che lo Spirito della Santità
Superiore di Dio che risiedeva nel suo corpo lo innalzò al di fuori dei
confini naturali del mondo. Alla fine egli salì interamente in cielo,
non avendo più un corpo che muore, bensì un corpo completamente
santificato. È noto nella Tradizione che il Profeta Elia, di benedetta
menzione, scende spesso nel mondo per compiere opere particolari in mezzo agli
uomini senza essere riconosciuto. Egli quando scende può assumere
qualsiasi forma di corpo che desidera; quel corpo viene creato al momento della
discesa per lo scopo designato e quando il compito è finito, il Profeta
torna di sopra ed il corpo, creato per quel frangente, scompare e non esiste
più.
Anche gli angeli quando devono
scendere nel mondo per qualche compito, acquistano nella loro discesa un corpo
con tutte le parvenze
umane per fare ciò che devono a livello materiale (per esempio
può trattarsi di un compito in cui devono parlare con qualcuno nel
mondo). I tre uomini che andarono a trovare Abramo avevano corpi umani, almeno
nella forma esteriore. Allinizio Abramo, nostro padre, non capì che essi erano angeli e così prese
il merito di invitarli come ospiti nella propria tenda per mangiare, bere e
riposarsi. Dopo, quando dalle loro parole e dai segni intorno, Abramo
capì che erano angeli mandati da Dio, egli parlò con loro come se
parlasse direttamente a Dio e loro gli risposero nello Spirito di Dio, che
parlava direttamente tramite loro. Ciò si può chiamare
carnazione profetica.
Yeshua, in
verità, specialmente nel Vangelo di Giovanni sta usando
14;8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre e ci
basta.
14;9 Gesù rispose: Da tanto tempo sono con voi, e
non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio. Come
dunque puoi dire: Mostraci il Padre? -
14;10 Non credi tu che io sia nel Padre ed il Padre in
me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre che
è in me compie le opere.
14;11 Non credete che io sono nel Padre e che il Padre
è in me? Se non altro credete per le stesse opere.
Gesù
stava dicendo dello Spirito Profetico di Dio che stava parlando ed operando in
lui. In verità, vi dico che quando Yeshua diceva: Mio Padre parlava dello Spirito della Saggezza Divina, uno
Spirito di Dio che profetizzava in lui, quindi, lo Spirito di Dio che in
Gesù era diventato una Carnazione Profetica.
Tutto
ciò era distinto, comunque, dalle azioni e dalle parole dei Profeti in
quanto, Yeshua stesso era nella Posizione Messianica, in cui ogni sua azione ed
ogni parola facevano parte del Disegno della Redenzione di Dio. I Profeti,
invece, erano messaggeri mandati da Dio per riportare le Sue parole al popolo e
non erano direttamente nel Disegno Messianico e Redenzionale, sebbene
portassero messaggi messianici e redenzionali per i tempi futuri.
Il Messianismo
è una Convergenza Storica di moltissimi fattori, e per facilitare la
comprensione di questi moltissimi aspetti messianici e redenzionali, giungono i
Sei Segni. In breve, i moltissimi fattori della Convergenza Storica Messianica
e Redenzionale includono le Stelle della Redenzione, il Regno dei Cieli,
Ad esempio,
uno dei compiti profetici da compiere era quello di insegnare ai figli di
Israele ad essere figli di Dio, come a loro comandato: Banim atem le-Ha-Shem Elohecha, Voi siete figli del Signore, Dio vostro e pure: Bni, bchuri, Yisrael, Mio figlio, mio primogenito, Israele.
Essendo,
quindi,
Nella Terza
Redenzione Finale, in termini stretti messianici, lAsino riceve il Segno Benedetto
è il Signore, Dio nostro, che mi ha fatto Suo Pane. Questo
rappresenta la misura della Carnazione-Messianica per il Segno dellAsino che
Mangia il Pane.
Lo Tzadik che si incarna tre volte, però, tratta anche di tre fasi storiche della
Carnazione della Volontà di Dio nel Disegno della Redenzione, prima in
Mosè, poi in Yeshua ed infine nello Tzadik Haim. Il modo in cui
LIncarnazione
della Volontà di Dio nel Goel Haim è nella forma della Redenzione
Completa, voluta per tutti i tempi che seguiranno; essa completa
Il
termine Tzadik (Giusto), usato qui in riferimento al Maestro Haim, non
è collegato direttamente al suo livello di Capo dei 36 Tzadikim
Nascosti. Anche se è così e noi dobbiamo saperlo e capirlo, per
quanto possibile, per renderci conto dellaltissimo livello di Santità
in cui viveva lumile servo di Dio nel mondo, tuttavia il vero significato
dellaffermazione del Maestro va oltre quellaspetto ed è di portata
redenzionale. In pratica, non vuole sottolineare il suo livello (livello che
non si può imitare o emulare), ma è la direzione, indicata dal
Giusto Scelto, il Maestro Haim, che insegna qual è il genere di Giusto
voluto da Dio per gli uomini e le donne delle generazioni della Redenzione
Finale.
Diciamo che ci sono tre generi di
Tzadik, Giusto, per il quale
Il Giusto che
Già
mezzo millennio prima, il Profeta Zaccaria dovette spiegare al popolo
cosè che Dio vuole dal Suo popolo: giustizia, compassione per le vedove
e gli orfani, e il procedere con modestia con Iddio. Se il popolo invece di
santificarsi nei dettagli della Legge si falsò, facendo valere
ciò che è secondario e scavalcando totalmente ciò che
rappresenta gli scopi essenziali e primari della Torà, che si lascino i
dettagli per ritornare a studiare prima i veri principi del comportamento
voluti da Dio!
Non è
necessario essere istruiti nella Torà per essere amati da Dio. È sufficiente avere un cuore buono verso gli
altri e cercare di fare il bene. Gesù non diceva: Andate a studiare
tanto per diventare saggi della Torà. Diceva: Abbiate un cuore
amorevole luno verso laltro, e vi troverete davanti a Dio come un figlio
amato da suo padre, Egli è il nostro Padre e se nel mondo un padre ama
per natura suo figlio così tanto, pensate a come può essere
grande ed inimmaginabile lamore del nostro Padre in Cielo per noi. Siate umili
davanti a Dio e davanti agli uomini, e così sarete innalzati nel Regno
dei Cieli.
Il Giusto voluto da Dio al tempo di Yeshua era il Giusto
che vive nella sua fede. Questo
principio importante ricevuto dal Profeta Habakuk, che unisce tutti i
comandamenti in un solo principio il giusto vive nella sua fede, è di
portata universale ed individuale nel seno del popolo di Israele. Cè
una luce enorme nascosta in queste parole. Il Profeta Habakuk era ebreo,
profeta nella Santità della Tradizione Profetica che deriva dalla Sacra
Torà e tramandata, dal tempo del Profeta Elia, ai Profeti di Israele.
Questo
principio non disfa nulla della Sacra Torà o dei Profeti o di tutti i
comandamenti della Torà per cui i figli di Israele sono comandati. Ecco
perché Gesù poteva parlare di una Nuova Luce e di un Nuovo
Messaggio e dichiarare allo stesso tempo di non venire assolutamente per
cambiare
Ma anche noi
della Redenzione Finale parliamo della Terza Colonna della Tripla-Meditazione
nei termini dei Dieci Comandamenti del Giusto che Vive nella sua Fede in
collegamento con
Il Patto
Finale rappresenta
Giacobbe,
nostro padre, non era Abramo, ma aveva ricevuto leredità sacra di
Abramo; Giacobbe, nostro padre, non era Isacco, ma aveva ricevuto
leredità sacra di Isacco. Oltre alle due eredità sacre,
Giacobbe, nostro padre, ricevette tutta la tradizione sacra collegata con la
sua sacra vita. Perciò, nella Tradizione, Giacobbe, nostro padre, viene
designato come Kedosh ha-Avot, il più Kadosh (santificato) fra i tre
Patriarchi.
Giacobbe,
nostro padre, era il più Shalem, il più Completo fra i tre
Patriarchi, ma egli raggiunse la Completezza soltanto tramite la Completezza
dei suoi predecessori, che fu da lui ereditata.
Il Maestro
Haim dice: Dite loro che sono lo Tzadik
che si incarna tre volte (nella storia). Come spiegato, il Maestro Haim
incarna
Giov,14;2 Nella
casa del Padre mio vi sono molte mansioni; se fosse diversamente, ve lo avrei
detto, perché io vado a preparare un posto per voi.
14;3 E quando sarò andato e avrò preparato
il vostro posto, tornerò e vi prenderò con me, affinché
dove sono io, siate anche voi.
14;4 Voi sapete dove io vada e ne conoscete la via.
14;5 Tommaso gli disse: Signore, noi non sappiamo dove
tu vada; come possiamo conoscerne la via?.
14;6
Gesù gli rispose: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno
viene al Padre se non per mezzo mio.
Nel Regno
dei Cieli ci sono molte dimore, non si tratta di una stanza, bensì
di un Palazzo con tantissime stanze. Yeshua dice che lui sta per salire in
quel Regno per preparare le stanze per coloro che camminano nella fede
insegnata da lui, in quanto Messia. Egli accenna ad una nuova morte per coloro
che nella vita hanno camminato nella fede messianica portata da lui; chiama
ciò con un tornare a prendervi, cioè Yeshua, dal Regno dei
Cieli, interverrà a favore del defunto in modo che possa essere fra i
suoi nel Regno dei Cieli.
La sicurezza
con cui Yeshua parla del Regno dei Cieli è davvero stupefacente.
Possiamo intravedere da ciò limmensità del segreto del regno
dei cieli severamente e gelosamente custodito nella Scuola degli Esseni,
rivelato soltanto a chi era votato alla scuola a vita e giurato con un
giuramento severissimo, a costo della pena di morte, dal Cielo, nel caso di
infrazione.
Il nome
generico: Segreto, tramandato dal Maestro della Giustizia è Il
Segreto del Regno dei Cieli. Yeshua, verso la fine dei tre anni passati presso
gli Esseni, essendo già votato a vita alla Scuola e avendo già
giurato e ricevuto alcuni segreti della Kabalà Maasit, entrò
nel Segreto del Regno dei Cieli col permesso del suo Maestro alla Scuola, Rav
Perahyà.
Yeshua non
nacque sapendo qualcosa del Regno dei Cieli; egli studiò questa
conoscenza nascosta nella Scuola degli Esseni.
Nel Segreto
del Regno dei Cieli cerano i Segni Messianici e Redenzionali,
Il Maestro
di Giustizia, Capo dei 36 Giusti Nascosti nella sua generazione, circa cento
anni prima di Yeshua, visto che i comportamenti di chi avrebbe dovuto dirigere
il popolo nella fede erano così bassi e disdicevoli da preludere ad un
crollo devastante, fondò una Scuola, un luogo alternativo al Tempio
dove si praticasse con rigore la santità dovuta e decise di rivelare,
nel contesto di quella stessa Scuola Segreta, il Segreto del Regno dei Cieli.
Basato sui Segni Messianici del Segreto del Regno dei Cieli. Il Maestro di
Giustizia stabilì un complesso, ma preciso ordine messianico come
struttura di base nella Scuola. Poi egli insegnò i Segni Redenzionali
del Segreto del Regno dei Cieli, cioè i segreti delle Stelle
Redenzionali, i segreti del Regno dei Cieli ed i segreti della Resurrezione.
Inoltre il Maestro di Giustizia rivelò alcuni segreti dalla Tradizione
Antica della Kabalà Maasit, con la possibilità di operare i
cosiddetti miracoli.
Gesù
era stato testimone di molti segni miracolosi e conobbe molte cose nascoste
appartenenti al Regno dei Cieli. Quando Yeshua lasciò
Il numero
degli anni di Yeshua, trentatré, al momento della sua atroce
crocifissione è anchesso, unallusione, nella Chiave dei Segni. In
Yeshua i tre Segni della Missione Messianica:
Gesù
era il Secondo Uomo della Redenzione, ma non era propriamente il Goel, il
Redentore, era il Messia dei Segni Iniziali. Propriamente, non cera il Goel
ancora, ma se ci fosse stato, Gesù avrebbe dovuto fargli da Asino.
Tutti i Segni Messianici, nella Terza Redenzione Finale, si collegano con
lAsino che Mangia il Pane, ma non per lAsino stesso bensì a favore
della Redenzione portata dal Goel Haim. Non si tratta, poi, di una sola
persona, ma di tutti coloro che partecipano al Segno dellAsino.
Ecco
perché tutti i titoli messianici che scendono sullAsino non creano un
Asino-Messia nel senso del Messianismo di Yeshua o nel senso del Messia figlio
di Davide della Tradizione, bensì: Ah, allora, tu sei lAsino, Messia
figlio di Davide.
Tramite i
molti titoli dei Segni Messianici (sia i Segni Messianici di Yosef sia i Segni
Messianici di Davide, specialmente i Segni su di me nei primi dodici anni dei
Segni Cristiani), lAsino vede tutti i molteplici Segni Messianici che erano su
Gesù nella sua missione. Ciò dà allAsino la
capacità di spiegare quei Segni nei modi diretti in cui erano su di
Yeshua. Senza il tramite dellAsino, quei Segni Messianici Iniziali portavano a
mettere su Yeshua la totale personalizzazione dei Segni Messianici e
Redenzionali stessi.
Così
doveva essere: Gesù fu scelto per quella Missione Messianica e
Redenzionale ed il Messia di quel tempo dovette essere innalzato sino ai cieli
agli occhi di tutti i popoli. Non era il Gesù-Asino, il portatore dei
Segni, bensì Gesù in persona totalmente immedesimato in quei
Segni. Le contraddizioni derivano dal fatto che tutta quella forma del Messia
Innalzato agli occhi dei popoli, non rappresenta la forma equilibrata voluta
per i tempi della Redenzione Finale.
Quel genere
di Innalzamento Messianico dà il via esso stesso a delle esagerazioni
che diventano un grosso inciampo per i popoli, mille volte di più quando
La grandezza
di Gesù, però, stava proprio nel fatto che tutti quanti i Segni
Iniziali Messianici e Redenzionali si incarnassero in lui e lui si fosse
totalmente immedesimato in essi sino a diventare dentro e fuori, una sola cosa,
per questo mondo e per il mondo del Regno dei Cieli, il Secondo Uomo della
Redenzione. Gesù era molto amato da Dio, altrimenti non avrebbe ricevuto
tale merito. Le contraddizioni, quindi,
non derivano da Yeshua bensì dal tempo ancora immaturo: il tempo del
Matrimonio Concepito prima del tempo del Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la
Terra. I Segni Iniziali contenevano tutto, ma in germe, come la semente che
contiene in sé tutta la pianta, ma in modo embrionale, concentrato e
senza forma. Dal seme stesso non si può capire come sarà la
pianta e che forma avrà o che frutti darà, non avendola mai vista
prima.
Gesù,
quindi, non era il Goel Finale, ma era il Goel dei Segni Iniziali e Gesù
non era il Messia Finale, nella forma Asinaria voluta per
Giov. 14;6 Gesù gli rispose: Io sono la via, la
verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo mio.
Si capisce
perché un ebreo, tanto di più un ebreo conoscitore della
Torà, non può condividere una frase del genere. Tale forma Nessuno viene al Padre se non per mezzo
mio è davvero inusuale. Mosè, magister noster, non ha mai parlato così. Lo scelto Tzadik
Haim, Goel e Giudice Unto del Regno dei Cieli non avrebbe mai detto una cosa
del genere.
Tutto questo
perché il cristiano legge: Gesù è la via, Gesù
è la verità e Gesù è la vita. Solo tramite
Gesù si arriva a Dio.
E gli ebrei? E i Musulmani? E tutti coloro che non sanno
nemmeno chi è Gesù?
Se vai
troppo in su, tiri tutto il resto giù!
I Segni
Completi del Patto Nuovo Finale, grazie allo scelto Goel Haim, portano
In un senso
storico - redenzionale possiamo intravedere tre fasi storiche:
Il Patto Finale, nel merito dello Tzadik Haim, porta alla
fase storica finale della Vita Eterna.
È
anche vero che Yeshua era il secondo Uomo della Redenzione; perciò anche
gli ebrei della Torà dovranno alla fine riconoscere la missione di
Gesù e così anche i musulmani e poi tutti gli altri. In genere,
il mondo, nel riconoscere il Goel Haim, riconoscerà anche la missione di
Gesù, e riconoscerà il Rassul (Profeta, in arabo) per i popoli
islamici, oltre alla Torà e alla Tradizione di Israele. Con
Il Maestro Haim
è il Giusto che si incarna tre volte nella storia. Perciò tutta
Leggendo la
frase riportata qui da Giovanni si potrebbe capire che lAriete Sacrificato al
Posto di Isacco, è lunico mezzo per arrivare a Dio. Non sono, quindi,
così importanti Abramo, Isacco e Giacobbe quanto lAriete. Ciò
sarebbe una grossa falsificazione della verità. I meriti di Abramo,
Isacco e Giacobbe sono i perni di tutta la storia della Redenzione dallinizio
alla fine. È vero, invece, che senza quellAriete, il sacrificio di
Isacco non sarebbe stato completo. Anche se Isacco fu, comunque, santificato
sullaltare e qualche goccia di sangue uscì dal suo collo (come
assicuratomi dallo Tzadik Haim), per giustificare il nome di sacrificio, ci
voleva quellariete per completare limmolazione. Non invano lAriete fu creato
appena prima dello Shabbat della Creazione, perché senza di esso sarebbe
mancata la completezza del Sacrificio di Isacco e tutta la storia non avrebbe
avuto seguito. In quel senso,
14;7 Se voi mi aveste conosciuto, avreste conosciuto
anche il Padre mio; e certo voi lo conoscete e lavete veduto.
14;8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre e ci
basta.
14;9 Gesù rispose: Da tanto tempo sono con voi, e
non mi avete conosciuto? Filippo, chi vede me, vede anche il Padre mio. Come
dunque puoi dire: Mostraci il Padre?
14;10
Non credi tu che io sia nel Padre ed il Padre in me? Le parole che io vi dico,
non le dico da me stesso; ma il Padre che è in me compie le opere.
14;11 Non credete che io sono nel Padre e che il Padre
è in me? Se non altro credete per le stesse opere.
Il
fuorviante Verbo di Giovanni gioca i suoi brutti scherzi in tutto il genere
di discorsi sul Padre e figlio. E la stupidità millenaria fa la sua.
Vipere di conoscenza errata ed idolatra. Forse che Gesù diceva: Guarda
me, io sono Dio? Gli stessi discepoli lo avrebbero lapidato se avesse detto
così! Forse Gesù non lha detto? Forse Giovanni lha inventato?
O forse sono interpolazioni post-Giovanni? Mettete la mente a posto; è
possibile che Gesù abbia detto: Non è vero che non si può
vedere Dio, basta guardare me!?
Semplice
dice Giovanni o chi per lui: il Verbo è Dio; il Verbo è
diventato carne in Gesù e perciò Gesù è Dio!. O
cristiani, trave nellocchio, è molto più densa la vostra crosta
che non la cervice dura degli ebrei. Comunque, ora, grazie a Dio, è
finito tutto, è arrivato il tempo, uscite dalla Pelle del Serpente,
dalla Parola Deificante che falsifica le intenzioni delle parole e mette in
contraddizione una parola con laltra.
Forse
Gesù si è inciampato, non avendo i mezzi linguistici per
spiegarsi? Di fatto ciò che non si trova è il contrappeso.
Gesù non avverte: State attenti, Dio è Uno e non cè
altro Dio allinfuori di Lui; e perciò non confondete le mie parole. Io
sono carne e ossa come tutti quanti. Vi sto parlando, invece, di come si
manifesta la volontà di Dio in questa mia missione messianica. Io vi sto
insegnando come immedesimarvi con la volontà di Dio, nostro Padre nei
Cieli.
Desumiamo
che Giovanni lEvangelista, presumibilmente il discepolo più amato da
Yeshua, abbia reso dottrina una confusione già esistente nel contesto
dei discorsi sentiti da Gesù. Non, cioè, che Giovanni avesse
sentito cose chiare ed invece della chiarezza avesse promosso una dottrina
confusa. Lo stesso discorso qui riportato dimostra che i discepoli non capivano
bene, o per niente, il discorso di Gesù. E la loro incomprensione
è stata, purtroppo, il destino di tutti i cristiani nei secoli. Giovanni
non fece altro che formalizzare la confusione in una dottrina errata che crea
ancora più confusione.
Ma
perché? Se rintracciamo la confusione nelle stesse parole di Yeshua, non
è per incolparlo. Yeshua non volle certamente confondere i discepoli, ma
illuminarli con una comprensione nuova. Egli non nascose cose chiare ai
discepoli per dare loro concetti confusi. Ciò sarebbe stato un atto di
odio e non di amore. Gesù, invece, amava i suoi discepoli e lo dichiara
apertamente.
Il problema è che la storia messianica non si
spiega nel modo giusto, e non si chiarisce, sino a quando non scende lAsino
Completo della Terza Redenzione Finale e Mangia i Segni Completi per il mondo. Il povero, ma ricchissimo Yeshua si sedette nella
Purissima Solitudine - Messianica della Storia dei Segni Iniziali.
Tutti i
Segni Messianici e Redenzionali erano racchiusi nelle capsule minuscole ed
embrionali dei Segni Iniziali. Tutti i punti di riferimento erano relegati ad
una ulteriore chiarificazione nel tempo. Neanche della propria storia
parlò Yeshua, né della sua nascita, né della sua
fanciullezza, né della Scuola degli Esseni, né del Maestro di
Giustizia. Yeshua non spiegò da dove egli aveva ricevuto i Segni e non
rivelò che aveva ricevuto il potere del segreto della Kabalà
Maasit in quella Scuola. Ma Yeshua non poté neanche dire che Dio lo
aveva chiamato e comandato di fare quella missione. I termini di quella
missione non permettevano tale linearità. Quel momento storico stesso
era nel culmine della Contraddizione fra lo stato peccaminoso di Israele e fra
ciò che avrebbe dovuto essere lIsraele Illuminato nel suo Dio, esempio
della Via, della Verità e della Vita per la salvezza dei popoli del
mondo. In tale stato di Contraddizione non cera merito per dare il via ad un
comando diretto da Dio: Ho scelto te e ti comando di fare la missione
messianica in terra davanti ai figli dIsraele.
Yeshua, per
fare quella missione, dovette prendere i Segni della Scuola ed il segreto
della Kabalà Maasit andando direttamente contro un voto e contro un
giuramento; altro che comando diretto da Dio! Inoltre: Io sono il primo e Io sono
lultimo ed allinfuori di me non cè altro Dio, cioè
Sia pure
analizzati in ogni direzione e sotto ogni aspetto, i Segni Iniziali non davano
chiarezza!
Gesù
cercava di rendere in parole una descrizione della manifestazione della
volontà di Dio nella sua missione messianica. Chiamava Padre la
volontà di Dio. Il figlio era il recipiente della volontà di Dio.
Gesù parlava della manifestazione della volontà di Dio in lui;
Gesù non avrebbe potuto non parlare di ciò, altrimenti, se lui
non avesse espresso la volontà di Dio, perché seguirlo?
Gesù
non poteva dire: Io sono un profeta e Dio mi ha mandato per dire a voi le Sue
parole. Non era così. Il Profeta riporta le parole di Dio e la sua
missione è quella di riferire al popolo tali parole. Il Profeta,
però, non è rappresentativo delle profezie ricevute e non
è neanche un maestro delle profezie ricevute, il suo mandato,
cioè non dice: Vai ed insegna al popolo i significati delle profezie
ricevute , ma: Vai dal popolo a dire che Dio ha mandato queste parole. Il
Profeta poteva dire: Ecco le parole di Dio. Di più non mi chiedete.
Ecco perché i Saggi, di benedetta memoria, sostengono che: I Saggi
della Torà sono anche di più dei Profeti.
In alcuni
casi, Dio disse al Profeta di fare un segno di persona, per essere
rappresentativo della profezia ricevuta.
Questo
è già più vicino al modo in cui la volontà di Dio
può manifestarsi nascostamente e profeticamente in unazione simbolica
concreta, oppure con un segno fatto. Ma anche in quei casi rari, per la
maggiore parte, anche il segno stesso fu parte della visione profetica e non
davvero così: Osea non fu veramente comandato da Dio di giacere con una
prostituta, se non nella visione profetica stessa! E tutto laccaduto nel libro
di Giona, come confermato dallo Tzadik Haim, fu nella visione profetica e non
nella realtà del mondo!
Il ruolo
messianico, invece, è tutto un Segno. Il modo in cui la volontà
di Dio si manifesta tramite i Segni Messianici è che essa simmedesima,
per così dire, nella carne del Messia, in modo che tutte le sue parole e
le sue azioni rappresentino Segni voluti da Dio. Ecco perché nei Segni
dellAsino che Mangia il Pane, ogni parola ed ogni Segno fatto dallAsino e poi
dagli Asini, rappresentano il Pane di Dio, come nella benedizione ricevuta da
me in Israele nel 1990: Benedetto sei
Tu, Signore Dio nostro, che mi hai fatto Tuo Pane.
Del pane non
si scarta nulla, si mangia tutto. Gesù non aveva i mezzi linguistici
per dire: Io sono il Pane della Volontà di Dio venuto per insegnarvi ad
essere figli del Signore, vostro Dio.
Soprattutto,
Gesù non poteva dire: Hi-haw mentre quellasinella citata dai Vangeli
non era in grado di ragliare in parole. Ma Gesù non poteva dire neanche:
Io sono il Goel e non poteva dire: Io sono il Messia. Le forme dei Segni
Iniziali non distinguevano fra Goel e Messia, rispecchiando ancora la stessa
confusione della Tradizione. La storia non raggiungeva ancora la forma completa
della distinzione fra Goel e Messia. Il concetto di Messia, con lAsino che
Mangia il Pane, si estende agli Asini che Mangiano il Pane e non è,
quindi, relativo ad una persona sola, come indica lo stesso verso: Su un asino e su un asino-giovane, figli di
asinelle.
Il
messianismo dellAsino che Mangia il Pane viene per insegnare come essere
Asini del Goel Haim. Il messianismo di Gesù insegnava come essere
figli di Dio. LAsino, proprio per insegnare come essere Asini del Goel si
dichiara Asino. Gesù, per insegnare come essere figli di Dio, si
dichiarava figlio di Dio.
In ogni caso
Giov. 14;12 In verità, in verità vi dico:
Chi crede in me, farà anchegli le opere che faccio io, anzi ne
farà anche di maggiori, perché io vado al Padre;
14;13 e ciò che domanderete al Padre in mio nome
io lo farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14;14 Se mi domanderete qualche cosa in mio nome, io la
farò.
14;15 Se mi amate, osservate i miei comandamenti;
14;16 ed io pregherò il Padre ed egli vi
darà un altro Paraclito perché rimanga in eterno con voi,
14;17 lo Spirito cioè di verità, che il
mondo non può ricevere, perché non lo vede né lo conosce;
ma voi lo conoscerete, perché dimorerà in voi e sarà in
voi.
14;12
In verità, in verità vi dico: Chi crede in me, farà
anchegli le opere che faccio io, anzi ne farà anche di maggiori,
perché io vado al Padre;
Bello questo
verso. Mi domando come si spiegano i cristiani tradizionali che i discepoli, e
poi sintende, i discepoli dei discepoli, avrebbero compiuto opere ancora
più grandi o più importanti del Dio - Gesù?
14;13 e ciò che domanderete al Padre in mio nome
io lo farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14;14 Se mi domanderete qualche cosa in mio nome, io la
farò.
Gesù
non disse: Chiamatemi Dio, figlio-Dio di mio Dio-Padre!. Se avesse detto
così sarebbe stato giustamente incolpato di idolatria. Non è
Gesù che intendeva una cosa del genere, bensì il
Verbo-Deificatore di Giovanni che si rallegra con frasi del genere, distorcendo
tutto in un nodo Dio-Verbo-Carne-Gesù.
Gesù
non era un bambino capriccioso o il propugnatore di una nuova dottrina di fede
in contrasto col Secondo Comandamento. La questione qui è diversa.
Yeshua sta parlando di una cosa altissima: del Regno dei Cieli e della
posizione particolare del ruolo messianico e redenzionale che egli stesso
avrebbe avuto in tale Regno. Gesù si circondò di discepoli ed
insegnò loro delle cose che avrebbero dovuto sapere dopo e che non
avrebbero potuto risolvere, da soli, dopo. Il problema era: in che modo i
discepoli e i seguaci avrebbero potuto atteggiarsi nei suoi confronti, quando
egli sarebbe stato nel Regno dei Cieli? Non era un problema piccolo, ma
Gesù si considerava il loro maestro, non il loro Dio.
Anche in
questo caso, comunque, si vede che Yeshua non poteva spiegarsi meglio.
Cioè quel tempo non gli dava la possibilità di spiegare certi
concetti, in modo da evitare la confusione. Lessenza di ciò che voleva
dire Yeshua qui era che nella preghiera a Dio, nel menzionare il suo merito, in
quanto sacrificio messianico, egli avrebbe avuto il potere di rispondere e di
aiutare, se la persona era sincera e praticava lamore verso gli altri, come
dal comandamento di Gesù.
Mosè,
magister noster, non avrebbe potuto
dire così perché il tempo stesso dellinizio del Regno dei Cieli
sarebbe giunto con i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali. Mosè ha
lasciato ai figli di Israele
La misura
giusta arriva per il tempo della Redenzione Finale. Noi abbiamo il permesso di
menzionare il merito del Goel Haim, Giudice Unto del Regno dei Cieli. MA NON
SI PREGA IL MAESTRO HAIM. È sufficiente parlare dei suoi meriti e di
riconoscere la volontà di Dio nellaver scelto lo Tzadik Haim come Goel
della Terza Redenzione Finale, una posizione che continuerà per tutte le
generazioni che verranno. Il Maestro Haim risponde, se vuole, a coloro che, con
fede, riconoscono
Egli
è il nostro Maestro. Perciò è possibile fare domande al
Maestro Haim, come un allievo farebbe al suo maestro da vivo. Ciò si
può fare ora nel contesto del Segno dellAsino che Mangia il Pane e si
deve avere il permesso e si deve sapere come fare la domanda. Ciò non
è una preghiera bensì una richiesta da allievo a maestro, solo
che il Maestro si trova nel Regno dei Cieli. In genere la risposta giunge sotto
forma di sogno e, spesso, ci vuole un Asino che abbia già esperienza di
sogni redenzionali per spiegarlo.
Questo
meraviglioso aspetto del Maestro nel Regno dei Cieli risponde al Pele Yoetz
(Consigliere Meraviglioso) della profezia in Isaia. Consigliere significa
persona a cui si possono chiedere consigli ed avere risposte giuste e
meravigliose così come dal Maestro Haim dal Regno dei Cieli.
14;16 ed io pregherò il Padre ed egli vi
darà un altro Paraclito perché rimanga in eterno con voi,
Gesù
dal Regno dei Cieli potrà pregare Dio. Se Gesù fosse Dio
perché dovrebbe pregare Dio?
Verbo
fasullo, falsificatore della storia della redenzione!
La parola
Paraclito (dal greco paràklētos
= intercessore) si evita di tradurre
perché pare più precisa del generico intercessore. Anche nel
testo in ebraico che ho, si mantiene Praclit. Bisogna, quindi, determinare il
significato dal contesto. Anche il greco dice: Kai allon paracleton dosei
umin ed un altro paraclito Egli vi darà. Se si dice un altro si
pensa che già cè stato un paraclito, ma dopo, dal Regno dei Cieli
chiederò a Dio di mandarvi un paraclito che rimarrà per sempre.
Secondo me
si tratta di un angelo che agisce in nome di colui che presiede il Regno dei
Cieli. Non si è voluto usare la parola angelo perché in genere
gli angeli sono mandati di Dio per uno scopo. Anche qui, comunque, Yeshua dice
che chiederà a Dio di mandare il paraclito a colui che glielo
richiederà. Non è, però, un angelo nel senso più
comune, ma un angelo mandato da Dio in stretto rapporto con Gesù come
Cristo del Regno dei Cieli.
Il senso di
un altro Paraclito è un po difficile e credo che sia stato un punto
cardine nella diatriba fra
A noi, comunque,
non interessa né questa né laltra teologia. Il povero Messia era
un uomo di carne e ossa, non Dio e non Figlio di Dio in senso teologico. Qual
è quindi lintenzione di Gesù qui in Giovanni?
Di sicuro
è una questione spirituale, un genere di angelo particolare che prende
la forma del Maestro del Regno dei Cieli. Esso è un angelo che
può essere mandato a colui che merita e gli rimane appresso sempre. Il
discepolo pensa al suo maestro e nella sua mente sente la forma del maestro
vicino a lui. Ciò perché il paraclito è un angelo che
prende la forma del maestro ed agisce come agirebbe il maestro ecc.
Si capisce
perché il cristianesimo dopo Giovanni non tradusse Paraclito preferendo
la non - chiarezza ad un termine che si sarebbe associato con altre cose, come
angelo. Il Paraclito come termine è sui
generis da interpretare dal contesto qui in Giovanni.
Noi nel
Patto Nuovo Finale non adottiamo il termine Paraclito. Parliamo, invece, di
Angeli della Redenzione Finale. Per motivo della modestia del linguaggio amata
dal Goel Haim non diciamo: Angeli della Redenzione Finale mandati dal Goel
Haim, ma il senso è quello.
Una persona
che merita di vedere il Goel Haim, in sogno, riceve un angelo della Redenzione
Finale; langelo avrà la forma del Maestro Haim come visto nel sogno.
Langelo rimane poi vicino alla persona. Più la persona ricorda
attivamente quel sogno, più potrà percepire langelo mandato dal
Goel Haim che gli sta appresso.
14;17
lo Spirito cioè di verità, che il mondo non può ricevere,
perché non lo vede né lo conosce; ma voi lo conoscerete,
perché dimorerà in voi e sarà in voi.
Gesù
spiega cosè il paraclito, uno spirito di verità collegato col
Regno dei Cieli, uno spirito invisibile agli occhi del mondo. Perciò il
mondo, che non ha ricevuto il Regno dei Cieli, non lo conosce, ed essendo
invisibile non lo vede. Voi,
però, dice Yeshua ai discepoli: siccome
avete conosciuto me ed avete ricevuto questo segreto del ruolo messianico
nel Regno dei Cieli che vi sto dicendo, riceverete personalmente, dopo la mia
ascesa, tale spirito molto particolare, il paraclito.
Guardate
bene lincredibile elevazione del contenuto di questo discorso. Il Verbo,
invece, che deifica Gesù, distrugge la vera portata della questione e ne
distorce il contenuto.
La posizione
messianica e redenzionale di Yeshua, però, era vera.
La falsa
teologia impostata su Gesù, perciò, non poteva che risultare in
uno spirito (paraclito) falsificato. Per intenderci, lo spirito di Gesù,
ricevuto dai cristiani di ogni genere di Chiesa da allora, non era uno spirito
di verità perché falsificato dalla teologia in cui era avvolto.
Non si
tratta semplicemente di uno spirito falso bensì di uno spirito in
essenza veritiero, ma falsificato da vestiti idolatri. Come tutta la missione
di Yeshua, comunque, il Cristianesimo fu
Gesù, però, era vero, il suo sacrificio era
vero, il messianismo dei Segni Iniziali era vero ed anche il Regno dei Cieli e
la posizione di Yeshua nel Regno dei Cieli sino alla Redenzione Finale era
vera.
Si tratta,
però, di un Regno dei Cieli incompleto e mancante, falsificato anche
questo nel contesto idolatra di Gesù Deificato dal Verbo.
Dal Cielo,
comunque, fu permesso il tutto, sino al tempo della Redenzione Completa.
Perché?
Cerco di
formulare i motivi principali:
1)
lelemento di verità proveniente dallessenza dello spirito di
Gesù che richiedeva amore luno per laltro, compassione, misericordia e
carità verso i poveri, gli ammalati, gli sfortunati, le vedove e gli
orfani.
2)
Gesù richiedeva umiltà e rigettava ogni forma di arroganza. Non
bisogna giudicare la questione guardando buona parte dei preti cristiani di
ogni generazione. In genere essi erano arroganti e falsi, non paraclitici
bensì parassitici. E furono sempre loro ad incitare lodio verso gli
ebrei in tutte le generazioni del cristianesimo. Ma anche i preti più
incalliti nella falsità dovevano citare e tramandare le parole di
Gesù riportate nei Vangeli ed è quindi il cristianesimo del
popolano che conta veramente, il cristianesimo della brava gente. Essa
riceveva, nella sua fede in Gesù, nonostante lerrore del Figlio di Dio,
preso alla lettera, uno Spirito Buono Cristiano di bontà e di
carità.
3) il
Cristianesimo di per sé rappresentava unimmensa elevazione rispetto
alle religioni pagane che venivano spostate dalla nuova fede cristiana.
4) le Pecore
Smarrite della Casa di Israele erano destinate ad essere custodite nel
contesto del Cristianesimo sino al Patto Finale della Terza Redenzione Finale.
5) nel
Disegno di Dio, il nodo di separazione avvenuto tramite la missione di Yeshua,
era destinato ad essere il nodo di collegamento fra il popolo di Israele e gli
altri popoli diventati Cristiani nei secoli e che, eventualmente, potranno
diventare Figli di Malchitzedek nella Redenzione Finale.
Dopo
Dopo la
purificazione di tale idolatria, ci sarà il Riconoscimento da parte del
Popolo Ebraico di tutta la verità della Terza Redenzione Finale nel
merito del Goel Haim. Tutti parleranno dei Sei Grandi Segni Completi della
Terza Redenzione Finale. Forse nello stesso tempo del crollo della dottrina
dellEmanazione in campo ebraico, nel campo cristiano ci sarà il crollo
del Verbo Giovanneo. Un Segno dice che nel 2021 o 2022 il Vaticano avrà
le sue radici completamente tagliate. Il Vaticano rappresenta la sorgente
più potente del cristianesimo e perciò la caduta del Vaticano
rappresenta la caduta del cristianesimo in generale.
Il crollo
della dottrina dellEmanazione e della dottrina del Verbo rappresenta la
purificazione del Vitello dOro della Storia. Tale crollo è necessario
perché la vera fede della Redenzione Finale si radichi nel mondo, nel
cuore delle popolazioni della terra. Quando le false dottrine della fede
crolleranno, la vera fede si rivelerà sempre di più e, con la
vera fede, la buona volontà delle persone si manifesterà
dappertutto.
Con il
crollo dellEmanazione risorgerà, presso gli ebrei, la saggezza della
Sacra Torà ed alla luce di tale saggezza essi riconosceranno il Patto
Finale della Terza Redenzione Finale. Già dopo il 2042 si
inizierà a pensare alla costruzione del Terzo Tempio di Sette Piani,
Tredici Altari di Preghiera e Tappeto dellIslam. Con il crollo del Verbo,
milioni di cristiani troveranno tutte le risposte alle loro domande nel Patto
Nuovo Finale e diventeranno figli di Malchitzedek.
Già
molto prima di tali crolli ci sarà pace fra Israele ed i Palestinesi e
fra Israele e paesi arabi. Al tempo di quei crolli il mondo musulmano
prenderà conoscenza del Patto Finale. I Musulmani veri e umili
apprezzeranno il posto importantissimo del Tappeto dellIslam al Primo Piano
del Tempio e riconosceranno il Goel Haim, che per altro è nato nello
Yemen, ed era un grande conoscitore del Corano e di tutta la cultura araba. La
lingua più usata dallo Tzadik Haim durante la sua vita fu, appunto,
larabo.
Già
per il 2047 potrà essere costruito il Tempio a Gerusalemme e la stessa
Casa di Preghiera di Sette Piani, Tredici Altari di Preghiera ed il Tappeto
dellIslam, a Beer Sheva, e comunque, a Dio piacendo, non più di due
anni più tardi.
Ci
sarà, quindi, già la pace e la buona volontà di tutti
coloro che saranno rimasti nel mondo dopo il periodo terribile fra il 2024 ed
il 2042.
Allora
quando le dottrine idolatre saranno distrutte e si riconoscerà il Patto
Finale portato dal Goel Haim, e le radici del male saranno estirpate e le
abominazioni purificate dalla faccia della terra, la fede in Dio
permarrà sulla terra e si effettuerà la grande Riconciliazione
dei Cuori tramite il Terzo Tempio, le persone del mondo potranno iniziare a
contemplare lincredibile realtà del Regno dei Cieli Finale e ragionare
sulla posizione dello scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim,
consigliere ammirevole, padre per sempre, principe della pace.
14;18 Io non vi lascerò orfani; ritornerò a
voi.
14;19 Ancora un po, e il mondo non mi vede più;
ma voi mi vedete, perché io vivo e voi vivete.
14;20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre
mio, e che voi siete in me ed io in voi.
14;21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, mi ama; e
chi mi ama sarà amato dal Padre mio, ed io l'amerò e mi
manifesterò a lui.
Nel Patto Nuovo Finale tutto questo genere di discorso
come: Io sono nel Padre ed il Padre è in me è proibito.
Così anche unespressione della Hassidut quale: Io sono nel Santo
Benedetto ed il Santo Benedetto È in me è proibita. Noi non
possiamo dire: Io sono in Dio è Dio è in me.
Queste espressioni confondono la mente e lo spirito.
Il modo in
cui i flussi messianici - profetici avvolgevano e permeavano Yeshua era un sui generis storico.
Il Padre
è in me ed io sono in mio Padre, se effettivamente quelle parole furono
pronunciate da lui, avrebbero potuto essere uno strumento usato da Yeshua per
tentare di descrivere la vicinanza e la totalità di tale genere di
flussi messianici - profetici.
Gesù
non immaginava, però, che sarebbe arrivato il Verbo di Giovanni a
deificarlo. Se lavesse saputo o non avrebbe detto quelle parole o avrebbe
spiegato, con un avvertimento, di non sbagliare pensandolo Dio.
Bisogna,
comunque, sempre ricordare che la missione di Yeshua era impossibile da ogni
punto di vista: togliere i Segni Iniziali dalla Scuola senza permesso e contro
un giuramento di morte in nome di Dio; il parlare di cose nuove con i
responsabili del popolo di allora. In genere quella missione era senza la
completezza storica delle Stelle Redenzionali, del Regno dei Cieli, del Tempio,
della missione messianica in terra, dei tempi precisi della Quarta Generazione
(Media di allora). Ed anche il Segno della Resurrezione di Yeshua era solo
quello iniziale e non quello completo.
Gesù parlando e spiegando queste cose ai discepoli
non stava insegnando loro di adorarlo come Dio, una cosa del tutto idolatra ed
estranea al suo pensiero. Si era perfino spogliato per lavare ed asciugare loro
i piedi! Era umile Yeshua, non voleva essere idolatrato. Comunque, il compito di Gesù, di fornire loro i
Segni necessari per ricordare, successivamente, le sue parole e capire da esse
il suo ruolo, dopo la morte, nel Regno dei Cieli, era un compito impossibile.
Era impossibile spiegare le cose di più per definirle meglio ed evitare
confusione.
E
così era impossibile che Gesù riuscisse a spiegare il genere di
messianismo profetico che coinvolgeva tutta la sua persona, senza lo strumento
linguistico adatto (cioè, senza il Nuovo Linguaggio della Terza
Redenzione Finale). Molte frasi di Gesù, o almeno quelle messegli in
bocca da Giovanni, come: Io sono nel Padre ed il Padre è in me devono
essere spiegate nel modo giusto, altrimenti, confondono soltanto.
Cerco di
spiegare la frase senza il falso Spirito del Verbo: Io sono immerso nello Spirito - Profetico che proviene da Dio e lo
Spirito di Dio sta profetizzando in me. Tale Spirito Profetico, che viene da
Dio per questa missione messianica, è presente anche in tutte le parole
che dico ed in tutte le azioni che faccio, perché anche le azioni da me
fatte sono segni profetici che riguardano la stessa missione che è su di
me.
Nella Terza
Redenzione Finale, lAsino che Mangia il Pane è un Asino Messianico -
Profetico e gli Asini dicono: Grazie
Iddio degli eserciti che ci hai fatto Tuo Pane. Un Asino che parla dei
Segni Completi e delle profezie della Quarta Generazione e fa Segni dAsino
è il Pane Messianico Redenzionale - Profetico della Redenzione
Finale, in merito allo scelto Goel Haim. Non cè confusione nel Linguaggio
Puro della Terza Redenzione Finale. Cè solo da mangiare, da godere, da
fare e da ragliare. Hi-haw!
Il mondo al
tempo di Yeshua, e nei venti secoli che seguirono, non aveva che Yeshua.
Veramente non aveva che Yeshua + il Verbo = Dio - Figlio del Dio - Padre. Il
mondo aveva
E cè
persino il terribile simbolismo della lettera RESH, per così dire,
appesa per duemila anni, non potendo ricollegarsi con le lettere precedenti e
non potendo effettuare il collegamento con le quattro lettere del nome finale.
Ciò coincide con il compito storico profetico dellAriete Sacrificato al
posto di Isacco, nostro padre. Le Corna dellAriete furono appese
(intrappolate) nellarbusto, nelle confusioni teologiche della storia. E
Gesù fu appeso sulla Croce per due millenni.
Il
cristianesimo, perciò, aveva
Comunque, lo
Spirito - Profetico- Messianico di Gesù non ha nulla a che fare con i
livelli santissimi ed elevatissimi e segreti dei 36 Giusti Nascosti di ogni
generazione, da Mordechai il Giusto sino allultimo Capo dei 36 Giusti
Nascosti, lo Tzadik Haim.
Tutto
ciò che vide Gesù era Cibo Profetico - Messianico intorno a
sé stesso; era nellocchio della Provvidenza ad occhi aperti, sapendo
che ogni sua parola sarebbe stata ricordata nel tempo e che ogni suo passo
avrebbe fatto storia (perché era in un tempo chiave).
La forza dei
Segni Iniziali aprendosi per il mondo per la prima volta nella storia era
inimmaginabilmente potente, era la forza di Dio che scendeva per trasformare
landamento della storia umana. Così cera in Yeshua un livello
messianico particolare, come uno specchio - profetico di tutte le forze della
storia antica che si trasformavano, per volontà di Dio, tramite la sua
missione, nella nuova storia dellumanità.
Contemplando
quellimmensa fusione di luci profetiche che risiedevano in Yeshua,
(intrappolato da tutte le circostanze Provvidenziali della propria vita ed arrivando al livello profetico incredibile
di riconoscere sé stesso come loggetto del sacrificio di Isaia 53, e
capendo qualcosa del ruolo storico che avrebbe dovuto svolgere nel Regno dei
Cieli dopo la sua resurrezione), si può meglio reggere il senso del
messianismo profetico - storico totale che Gesù voleva indicare con
il: Mio Padre è in me ed io sono
in mio Padre.
Gesù
era proprio solo con Dio nella sua impresa storica; perciò Dio Benedetto
lo innalzò come un grande faro di luce per le nazioni, come un esempio
storico di figlio di Dio. In quel momento storico Gesù era lunico a
riconoscere la volontà di suo Padre in Cielo.
Tutto
ciò è storico; il messianismo è, per il mondo, un nuovo
messaggio da rivelare alla gente;
Il lavoro
sacro dei Giusti Nascosti non è storico, è Nascosto dagli occhi
del mondo. I lavori sacri dei Giusti Nascosti possono certamente influenzare
landamento della storia, ma di nascosto, a livelli superiori che poi decretano
ciò che sarà nel mondo, non, però, al livello del mondo
che fa storia e viene riconosciuto.
Per
Gesù
aveva il compito di farsi conoscere. Se egli doveva essere proclamato Messia,
doveva operare apertamente per la gente ed insegnare che la sua missione
proveniva da Dio. Ciò era parte integrante del suo compito messianico.
I Giusti
Nascosti in tutte le generazioni non rivelavano la loro vera identità e
non dicevano di essere giusti; si nascondevano fra la gente come persone
qualsiasi, come tutti.
I veri
Tzadikim non fanno nulla che potrebbe portare su di sé onore. E se essi,
oltre al loro vero livello, hanno anche un ruolo pubblico, come Mordechai il
Giusto o il Rambam,
Anche lo
scelto Maestro della Halachà, Maimonide (il Rambam) era il Capo dei 36
Giusti Nascosti della sua generazione (anche questo rivelatomi dallo Tzadik
Haim), ma egli negava apertamente il suo livello nascosto. Dio Benedetto ha
innalzato perennemente il suo nome nel mondo ebraico, in virtù
dell'opera Mishnè Torà. Solo tramite
I segreti
elevatissimi dei Giusti Nascosti derivano dalla Tradizione Segreta del Profeta
Elia, di benedetta menzione. In essenza, il Profeta Elia aveva quattro
Tradizioni e persino cinque se includiamo
A) per annunciare le profezie che riguardano la
generazione del Giorno del Signore, prima che esso avvenga,
B) per aprire gli annunci della Redenzione Finale
portando con essi le Chiavi Storiche Aspettate della Riconciliazione Universale
dei Cuori dei padri coi figli ed il cuore dei figli con i loro padri. In
essenza essa è:
la Tradizione Messianica e Redenzionale dei Sei Grandi
Segni della Redenzione.
Il Profeta
Elia, di benedetta menzione, era anche Cohen, Sacerdote, ed anche questo
diventa un Segno per
Oltre a
ciò ed anche prima di tutto, il Profeta Elia, di benedetta menzione,
come tutti i saggi della Torà era erede della Tradizione della Sacra
Torà, sia della Tradizione Scritta sia della Tradizione Orale. Volendo,
possiamo, quindi, contare sette Tradizioni distinte:
1. Tradizione
della Torà Scritta
2. Tradizione
della Torà Orale
3. Tradizione
Sacerdotale
4. Tradizione
del Patto di Pace
5. Tradizione
Segreta
6. Tradizione
Profetica
7.
Tradizione dei Sei Segni Messianici e Redenzionali della Riconciliazione
Universale.
Ciò
significa che quando arriverà il tempo della Redenzione Finale, con il
profetizzato annuncio del profeta Elia e con tutta
Spiego
questo per meglio distinguere fra le due Tradizioni, quella di Mosè e
quella Segreta. La radice di tale distinzione si trova nellepisodio di Pinhass
che ricevette il Patto di Pace. Esso rappresentava una Tradizione Segreta a
parte, non si trattava della Tradizione che venne tramandata a tutto il popolo.
Essa non fu data a Mosè perché non rientrava nel compito storico
di Mosè. Dallo Tzadik Haim sappiamo che il Profeta Elia ricevette
lanima di Pinhass forse sette o otto secoli dopo
Il Patto
della Pace dato a Pinhass è un Patto Segreto elevatissimo che mantiene
il perfetto equilibrio, anche a livello del corpo, fra i quattro elementi:
acqua, fuoco, aria e terra, eliminando così il processo della morte.
Alcuni saggi del Talmud, di benedetta memoria, ritennero che Pinhass stesso, infatti,
non morì e che al tempo del Profeta prese il nome di Elia. Il Maestro
Haim spiegava che non fu così. È vero, invece, che il Profeta
Elia ricevette lanima di Pinhass e che il Patto della Pace si realizzò
nella sua interezza in lui che non morì, ma salì interamente in
cielo.
Non so in
che modo Pinhass finì i suoi giorni sulla terra. Lo Tzadik Haim non me
lo disse, ma è essenziale qui capire che la realizzazione storica del Patto
di Pace si verificò esclusivamente nellunico uomo che non morì
mai, il Profeta Elia. Anche Hanoch fu preso da Dio e non morì, ma si
tratta della preistoria, ancora prima del diluvio universale. Limportante
è che soltanto al Profeta Elia, erede del Patto di Pace e della
Tradizione dei Giusti Nascosti e dei Segni Redenzionali e Messianici fu dato il
compito di aprire
Il fatto di
avere avuto queste consegne, per modo di dire, direttamente dal Profeta Elia
per il Goel Haim è significativo. Ciò è possibile soltanto
a chi, nella sua vita, è stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti, e poi,
nella morte e resurrezione, è diventato lo scelto Goel della storia
dellumanità. Già ogni Capo dei 36 Giusti Nascosti aveva una
conoscenza di questi Segni Redenzionali senza poterne parlare nel mondo.
Yeshua non
era un Giusto Nascosto; egli non possedeva la possibilità della salita
nascosta degli Tzadikim né conosceva i Segreti della Santità
Superiore. Il modo in cui Yeshua venne in possesso e fu coinvolto direttamente
nei Segni Iniziali fu tramite i Maestri della Scuola degli Esseni. Soltanto
lì cerano i segreti messianici e redenzionali tramandati dal Maestro
di Giustizia, che era stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua
generazione.
Il segreto
del Regno dei Cieli inizia con la salita in cielo del Profeta Elia, di
benedetta menzione. Le salite in cielo di Mosè, magister noster, sul Monte Sinai, sono di un livello diverso; esse
sono collegate con
La prima
formazione del Regno dei Cieli fu simultanea a quella storica, ma nascosta,
salita del Profeta Elia. Il segreto dei Regno dei Cieli venne da allora
consegnato ai soli Giusti Nascosti e perciò nel mondo niente di
ciò fu noto perché esso non faceva parte della Tradizione Orale
proveniente dal Sinai e non era noto ai Saggi della Torà (se non ad
alcuni di loro, dopo il Purim storico, perché erano, di nascosto, anche
Giusti Nascosti oltre ad essere Saggi della Tradizione Orale).
Largomento
in campo ebraico è un po delicato e molto confuso. Anche nel Talmud si
accenna alla Tradizione Segreta ed al cosiddetto Pardes ed ai Segreti della
Torà ed alla Kabalà Maasit. Non entro in argomento perché
è complicato, lungo da spiegare ed alla fine, si arriva alle
generalità appena esposte.
Anche
I prodigi
fatti da Yeshua, come il moltiplicare i pani o il tramutare l'acqua in vino, e
le molte guarigioni miracolose ecc. erano nel segreto della Kabalà Maassit
che alla fine di tre anni, poco prima di uscire dalla Scuola, Yeshua aveva
ricevuto. Tale Kabalà Maasit non ha nulla a che fare con
Il piede
della verità uscito sotto il cielo agli occhi della gente della terra ha
creato dopo di sé venti secoli di cristianesimo, senza, però, la
benedizione della verità, essendo le forme dei Segni Messianici e
Redenzionali distorte oltre ai limiti della fede monoteista dei Patriarchi,
della Torà e della Tradizione. La RESH del nome ASHER divenne una testa
a sé, isolata dal resto del nome, appesa per duemila anni sulla croce
della confusione e delle contraddizioni. Amarissimo fu il calice del Secondo
Uomo della Redenzione!
Lumile
servo di Dio, il Capo dei 36 Giusti Nascosti, Haim, nato a Sana, nello Yemen,
era santificato e benedetto da Dio Benedetto dalla nascita. Già da
bambino camminava nella luce dei segreti della Torà, dei segreti della
Kabalà Maasit e dei segreti della natura. Haim, già da ragazzo,
ricevette dal padre, lo Tzadik Moshe, Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua
generazione, moltissimi studi relativi a cose nascoste ed al di fuori della
natura di questo mondo, ciò oltre agli studi tradizionali di
Torà, Mishnà, Talmud, Mishnè Torà ecc.
La vita del
Maestro Haim fu del tutto segreta e nascosta, niente a che fare con la vita
manifesta che conduceva, ad esempio, nella sua posizione, per ventisette anni,
di vice-Rabbino nella comunità del Cairo, sotto il noto Rabbino Haim
Nachum, su di lui la pace. Neanche i familiari dello Tzadik sapevano chi fosse.
Grazie a Dio
Benedetto, ho avuto il privilegio di vedere, in migliaia di forme diverse,
quella sacra duplicità, quellessere nel mondo da uomo come tutti gli
altri in apparenza ed essere allo stesso tempo completamente in unaltra esistenza
superiore e segreta nei lavori sacri dei Giusti Nascosti. Tale studio, di
riuscire a vedere quella doppia esistenza simultanea in ogni mossa, in ogni
espressione, in ogni parola ed in ogni azione dello Tzadik Haim era il mio
lavoro primario da allievo del Maestro Haim in tutti gli anni passati con lui.
Esso è un studio visuale, nella luce della santità data dal
Maestro allallievo, secondo la forza dellallievo.
Ad esempio,
non nei primi anni, ma forse dopo tre o quattro anni, dovevo da allievo riconoscere,
mentre ero con lo Tzadik Haim, se il Maestro stesso era presente o se cera
luomo al posto del Maestro. Quando il Maestro stesso non era presente, un
angelo, nella forma esatta dello Tzadik, lo sostituiva, sino al suo ritorno. Ho
imparato a distinguere perfettamente fra lo Tzadik Haim stesso e fra langelo
del Maestro, chiamato ish, uomo (una categoria di angeli superiori).
Il Maestro
Haim stesso mi avvertiva spesso di stare estremamente attento quando cera
langelo: Egli non è un essere umano, egli è un angelo che viene
a sostituirmi quando sono altrove per altri lavori. Stai molto attento, egli
non conosce né sinistra né destra; non sorridere troppo vicino a
lui e non dire parole in più, ascolta quello che dice e rispondi con
esattezza se ti chiede qualcosa, sii concentrato e non perdere lattenzione e
se vedi che non vuole parlare, stai zitto. Quando vedi, poi, che torno io, puoi
rilassarti, perché il Maestro è diverso, è aperto e spesso
sorride, è comprensivo ed anche se sbagli fa subito qualcosa, senza che
tu te ne accorga, per far sparire lerrore. Il Maestro è una cosa, ma
stai molto attento quando cè lish.
Giov.14;25 Vi ho detto queste cose mentre mi trovavo
ancora in mezzo a voi;
14;26 ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre
manderà in mio nome, egli vinsegnerà ogni cosa e vi
suggerirà tutto ciò che io vi ho detto.
Come
spiegato, quando Gesù parla del Padre sta parlando della Volontà
di Dio. I Segni Iniziali aprivano una nuova strada messianica per
ridimensionare la comprensione di ciò che rappresentava
Quando
Yeshua dice di non essere venuto per cambiare o togliere neanche una virgola
dalla Legge o dai Profeti, egli premette il cambiamento da lui rappresentato,
altrimenti non ci sarebbe stato motivo di dire ciò che disse. Siccome
egli rappresenta una novità storica, deve avvertire che il cambiamento
di direzione viene per completare scopi messianici e redenzionali che
provengono dalla Torà e dai Profeti e, per conseguenza, tale cambiamento
storico messianico non giunge per disfare in qualsiasi modo anche il più
minuscolo dettaglio della Torà e dei Profeti.
Vai a dirlo
alla storia, mi direte, ma comunque, Yeshua è innocente, lui lha detto!
Quando
Gesù parla dello Spirito Santo, a cosa si riferisce? Qui, nel Giovanni,
associa lo Spirito Santo al Paraclito menzionato prima. Quindi, Gesù
dalla sua posizione nel Regno dei Cieli manderà uno Spirito molto
particolare che risiederà con il discepolo e gli suggerirà e gli
insegnerà ogni cosa. È probabile che il termine Paraclito fosse
voluto per distinguere il termine Ruah ha-Kodesh dallo Spirito Santo
Messianico, altrimenti Yeshua avrebbe potuto parlare dello Spirito Santo senza
parlare del Paraclito. Aveva voluto, invece, parlare di unaltra categoria
particolare distinta dal Ruah ha-Kodesh della Tradizione.
Ovviamente,
come in tutto ciò che è uscito nel cristianesimo, il Verbo di
Giovanni ha distorto tutte le intenzioni di Yeshua avvolgendole con concetti
teologici non conformi alla fede ricevuta dai Patriarchi, alla Torà ed
alla Tradizione, così il Logos-Carne-Gesù divenne anche il
Logos-Spirito Santo, creando le radici della Trinità, tre
manifestazioni, oppure tre aspetti, oppure tre persone dellUnico Dio.
Ciò rappresenta una fede associata, proibita dal
Secondo Comandamento!
Ciò che il mondo, in genere, non capisce molto bene, è
che esistono molti Spiriti cosiddetti Santi che nella realtà sono
Spiriti Impuri. Gli uomini detti Spirituali, ad esempio, delle religioni
orientali o del terzo mondo, adoperano lo Spirito in cui sono avvolti senza il
quale non potrebbero compiere guarigioni.
Ci sono Spiriti nati da scienze mistiche e da sistemi
teologici molto sofisticati che hanno o danno dei poteri, ad esempio, per delle
guarigioni, ma che sono impuri perché non derivano dalla pura
fede monoteista.
Questa è la regola: se lo Spirito deriva dalla
vera fede, esso è vero, ma se lo Spirito deriva da una dottrina non
conforme alla vera fede, esso è impuro e falso, sebbene sia veramente
uno Spirito capace di operare prodigi.
Cosa
dobbiamo dire per lo Spirito Santo del Cristianesimo? I Segni Iniziali erano
veri; la missione di Yeshua era vera; il suo sacrificio fu accettato da Dio;
una nuova fase storica dellinizio di un Regno dei Cieli Incompleto ebbe luogo;
ma tutto il cristianesimo si distaccò dalle radici e fu avvolto da una
falsa teologia. Come poteva essere Santo lo Spirito del Cristianesimo?
Ecco un
esempio di Spirito Santo piuttosto Protestante: Ho visto Gesù,
oppure: ho sentito la voce di Gesù, ed egli mi ha detto di dirvi che
tutti si devono pentire dei loro peccati, abbracciare Gesù e vivere
nella sua presenza assieme allo Spirito Santo. !!!
Ecco la
somma di duemila anni di Spirito Santo del cristianesimo. Povertà
strepitosa, inganni dello Spirito, sfruttamento della povera gente timorosa
dellinferno eterno (quando si azzardava a rigettare lo Spirito Santo non
andando in Chiesa la domenica e non dando da mangiare al clero!). E quanto odio
per gli ebrei ha sputato fuori lo Spirito Santo Cristiano nei secoli dalle
bocche di buona parte di preti cristiani ripieni di Spirito Santo! Per forza,
chi non seguiva lo Spirito Santo Cristiano era un nemico dello Spirito Santo e
perciò era un peccato non odiare gli ebrei! Povero Gesù lEBREO!
Lo Spirito Santo Cristiano è una prostituta, una
bugiarda, uningannatrice. Moltissimi
preti e frati in tutti i secoli si sono crogiolati nella dolcezza della sua
bellezza, sposandosi con aria fritta, al meglio, e con demoni di sotto, come
norma.
Ma anche gli ebrei non si possono montare la testa dopo
che il Ruah (Spirito) ha-Kodesh dello Zohar è subentrato da quattrocento
anni nella loro storia portando la falsa Kabalà, è un Ruah
Tamè, uno Spirito Impuro, una terribile prostituta bugiarda ed
ingannatrice, come ulteriormente provato
dalla sua manifestazione nel falso messianismo idolatra del Movimento di Habad.
Chi non ha peccato scagli la prima pietra!
Lasciamo il
passato. Ciò che vogliamo trovare è il vero Spirito Nuovo
proveniente da Dio Benedetto e promesso per i tempi della Redenzione Finale. E dopo quei giorni verserò il Mio
spirito su ogni mortale gli anziani avranno sogni ed i vostri giovani vedranno
visioni. Sì, è proprio quello che desideriamo, i Sogni e le
Visioni che rappresentano lo strumento tramite il quale lo Spirito di Dio viene
a risiedere presso le persone. Tale Nuovo Spirito di Dio arriva per il mondo
tramite il Goel Finale della Terza Redenzione Finale, il Giudice Unto del Regno
dei Cieli. Lo Spirito Nuovo proviene da Dio Benedetto, ma giunge tramite i
Sogni della Terza Redenzione Finale mandati dal Goel Haim.
Lo Spirito
Santo, proveniente da Dio, della Terza Redenzione Finale deriva dalle undici
lettere del nome di Dio E-HE-YE-H-A-SH-ER-E-HE-YE-H. Il Terzo Goel della
rivelazione del terzo nome EHEYE riceve da Dio il Nuovo Spirito voluto per
lumanità della Terza Redenzione Finale. Esso è uno Spirito,
quindi, molto Kadosh. Per riceverlo si deve credere nei Patriarchi e nella loro
fede, nella Tora Scritta ed Orale, nella storia sacra del popolo scelto,
Israele, nella missione del Profeta Elia, nella redenzione di Purim, nella
seconda redenzione di Yeshua, nella missione redenzionale del Rassul, nella
nuova fede e nella nuova testimonianza della Terza Redenzione Finale e nella
scelta di Dio del Goel Haim, nei testi di Sefer Mishnat Haim, nella Nuova Vera
Kabalà del Grande Pesce Leviathan e nel Segno dellAsino che Mangia il
Pane.
Lo Spirito
della Terza Redenzione Finale non è unispirazione del momento. Esso
è un Nuovo Spirito che rimane sulla persona sempre ed entra nella
persona quando si prepara nel pensiero e nel modo adatto per riceverlo. Esso
è uno Spirito di Verità che si può meritare rientrando nei
parametri di tutta la verità della Terza Redenzione Finale. Il Giudice
di ciò, che può decidere se la persona è degna o no di
ricevere tale Nuovo Spirito, è il Maestro Haim, il Giudice Unto del
Regno dei Cieli, colui il cui nome
(VITA) fu creato prima della creazione del mondo, ma questo, e SPECIFICHIAMOLO BENE, non per millantare collaborazioni
primordiali, perché questo farebbe ricadere nellerrore del Verbo, ma
perché la storia umana, altrimenti, non avrebbe avuto seguito nei
termini previsti dal Disegno Divino.
Chi riceve
questo Nuovo Spirito saprà cosa significa perché esso insegna
ogni cosa e suggerisce ciò che si deve sapere. Il Cristianesimo era
lontano da un vero Spirito Santo così come era lontano dalla Pace
Universale nel mondo. Solo che Gesù sapeva di non essere il Messia
della Pace e sapeva persino che sarebbe dovuta arrivare
Yeshua,
comunque, era destinato a quella missione storica e perciò lo Spirito
Santo che era su di lui, il Ruah ha-Kodesh ricevuto alla Scuola degli Esseni,
non gli rivelava cose che non doveva sapere. Come
Noi,
però, siamo come bambini, Asini-Bambini. Succhiamo ancora il ciuccio e
la mamma ci cambia i pannolini. Siamo Asini-Profetici perché i sogni
della Terza Redenzione Finale sono profetici, non perché siamo Profeti.
Siamo Asini Illuminati nel Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, ma
cosa sappiamo noi dei veri livelli? Niente! Ragliamo ed i livelli penseranno a
sé stessi!
Giov. 14;19 Ancora un po, e il mondo non mi vede
più; ma voi mi vedete, perché io vivo e voi vivete.
Gesù allude al Segno della
Resurrezione.
14;20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre
mio, e che voi siete in me ed io in voi.
Il Legame
Messianico vuole il rapporto del vero Maestro, in tutto i sensi. Tu sei il
Maestro vicino a Dio, io, tramite il mio rapporto col Maestro da allievo, mi
avvicino a Dio. Per ricevere lo studio dal Maestro devo, per quanto possibile,
entrare nello spirito del Maestro cercando di far sì che lo spirito del
Maestro entri in me. Lo spirito del Maestro dato allallievo è un atto
di grande amore da parte sua ed è questo rapporto damore che nutre
sempre di più lo spirito. È chiaro, quindi, che lamore del
Maestro per lallievo incrementa nel vedere ladempimento dei suoi
insegnamenti.
Ecco,
infatti, che Yeshua dice subito dopo:
14;23 Gesù gli rispose:
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lamerà e
verremo a lui e faremo dimora presso di lui.
Frase in cui
è spiegata lincredibile difficoltà di Yeshua nel rendere, a
parole, il ruolo messianico-redenzionale che avrebbe dovuto svolgere nel Regno
dei Cieli avendo scelto la forma di: figlio di mio Padre in Cielo, sia che si
tratti della Volontà di Dio sia che si tratti dello Spirito di Dio.
Tutto ciò perché egli non doveva spiegare solo il rapporto tra
Maestro ed Allievo, bensì un rapporto eccezionale: quello di un
Maestro-Messianico particolare e scelto, che avrebbe continuato i suoi insegnamenti
dal Regno dei Cieli! Insomma, ciò che stava insegnando qui Yeshua non
era sbagliato. Fu linsidioso Verbo di Giovanni sbalestrò il tutto, dopo
Gesù.
Nei Segni
Completi il rapporto di Maestro ed Allievo si trova già nel Segno
È arrivato il Tempo, nel Segno delle Stelle, nel Segno del Regno
dei Cieli (sia pure in un modo più nascosto), nel Secondo Segno
dellAsino e nel Segno della Resurrezione del Maestro Haim. Già nel
Segno delle Stelle, ad esempio, lo Tzadik fa da Maestro a Gino, spiegandogli
che farà un segno dalla quarta alla prima stella, dandogli il segno
della velocità della Quarta Generazione ed infine spiegandogli che: Quella è
Ciò
che mancava alla storia umana, per completare la storia della Redenzione, era
un Maestro scelto da Dio, che insegnasse che: Il desiderio di Dio riesce nelle sue mani e che portasse una
testimonianza con tutti gli insegnamenti necessari per essere capito, accettato
ed amato da tutti, ebrei, cristiani, musulmani e popoli tutti.
Essendo il
cristianesimo fuori pista teologicamente, fu storicamente preferito, e dico
questo solo ed esclusivamente per intenderci, che Gesù venisse
chiamato: figlio di Dio e non: Maestro. Il termine redenzionale di Maestro
era custodito per lo scelto Goel della Terza Redenzione Finale, lo Tzadik
Haim. Egli è il Maestro finale dellumanità per cui sarà
anche il consigliere meraviglioso, il potente di Dio, il padre per sempre ed
il principe della pace.
È vero che Tre Maestri
della Redenzione sono stati scelti da Dio, Mosè, magister noster, Yeshua e Haim, e perciò anche Yeshua era il
Maestro scelto della Seconda Redenzione. In verità, però, il
termine Maestro su Gesù arriva soltanto quando tutte le immense
confusioni storiche intorno a lui vengono risolte tramite
Perciò
è proprio il Maestro Finale della Redenzione Finale che insegna al mondo
intero: Quella è
Forse
è un po sottile, ma comprensibile: gli ebrei in tutti secoli hanno
avuto il merito di chiamare Mosé Moshe Rabbenu - Mosè, nostro
maestro. I cristiani non hanno avuto il merito di chiamare Gesù il
nostro maestro perché lo hanno chiamato nostro Signore. Mosè insegnava
la vera fede ad Israele ed in tutti i secoli gli ebrei hanno mantenuto la vera
fede in Dio tramite gli insegnamenti di Mosè, magister noster. Yeshua ha anche lui insegnato la vera fede, ma
essa fu falsificata e perciò il cristianesimo non ha meritato di
chiamare Gesù Maestro. Alla fine, però, quando la
falsificazione cade e si capisce che Gesù insegnava la vera fede, solo
allora retrospettivamente Gesù, il Cristo delle Nazioni, ritorna ad
essere Maestro.
La
prospettiva e le dimensioni degli insegnamenti del Maestro Haim, tuttavia, sono
di un altro livello. Basti pensare alla portata dei nuovi insegnamenti sulle
Stelle della Redenzione, il rinnovamento della legge della Torà e
Seguendo lo
stesso ragionamento, non era voluto che, storicamente, fosse riferito a
Gesù il termine di Goel cioè Redentore. Nel cristianesimo si
adopera anche questa parola, ma non è il termine usato dai popoli. Si
usa, invece, più comunemente: Messia. Questo non rappresenta un
problema terminologico perché il Goel Haim non è il Messia. Gesù,
invece, era propriamente il Messia dei Segni Iniziali della Seconda Redenzione
Universale. Ed i Segni Iniziali, usciti per i popoli, erano più
precisamente i Segni Universali di Giuseppe ed era un segno, proveniente dalla
Provvidenza, il fatto che il padre di Yeshua si chiamasse Yosef.
Giov.15;5 Io sono la vite, e voi i tralci. Colui che
rimane in me e io in lui, porta abbondanti frutti, perché, senza di me,
non potete far nulla.
15;6 Chi non rimane in me, è gettato via come
tralcio che inaridisce, e viene poi raccolto e gettato ad ardere nel fuoco.
15;7 Se rimanete in me e le mie parole rimarranno in voi,
domanderete quel che vorrete e vi sarà accordato.
15;8 Il Padre mio sarà glorificato se produrrete
frutti copiosi e diverrete miei discepoli.
Davanti a
questi concetti sulla vite, sui tralci ed il Vignaiolo; sul chi rimane in
Gesù porta frutti e chi no viene cacciato via, ecc ogni ebreo li trova
disdicevoli! Comunque, ebrei, musulmani, cristiani, o indiani mohicani,
vogliamo tutti capire come ha fatto il povero messia ebreo a diventare la vite?
Giov.17;24 Padre,
io voglio che quelli che mi hai dati, dove sono io, siano anchessi meco e vedano la
mia gloria, che tu mi hai accordato, poiché tu mi hai amato prima ancora
della creazione del mondo.
Sono
terribilmente inopportuni questi brani che affermano: Io in Te e Tu in me,
Tu mi hai amato ed io ho amato loro ecc. ecc. Io non sono del mondo, Tu
mi hai glorificato presso di Te così che io possa glorificare coloro che
mi hai dati, ecc. ed infine: Tu mi hai amato prima ancora della creazione
del mondo.
Tutto questo
è nello stile dello Spirito del Verbo di Giovanni, quando dice: Tu mi
hai amato ancora prima della creazione del mondo.
È il distorto Verbo di Giovanni che parla, non
Gesù! [1]
Il falso
Verbo che sosteneva di essere, in principio, presso Dio, si immedesima con
Gesù, poveretto, per creare una falsa unità fra Dio,
Gesù e Spirito Santo.
Solo che non cera nessun Verbo presso Dio, in principio,
e perciò cade tutta la tesi!
Ma
presumiamo, per un momento, che Gesù abbia fatto davvero riferimento al
suo essere stato prima della creazione; da dove viene questa idea?
Essa deriva
dalla Mishnà (Avot): Sette
cose furono create prima della creazione del mondo:
Ammettiamo
che Yeshua, che senza dubbio conosceva questa Mishnà, vedendo su di
sé
Le parole
del Maestro Haim si chiariscono dopo essere stato scelto come Goel da Dio
Altissimo. A volte Yeshua si credeva il Goel Finale, e la confusione si
estendeva anche al figlio dellUomo che sarebbe venuto al tempo della
Redenzione Finale.
Yeshua
non diceva chiaramente che il figlio dellUomo sarebbe stato un altro,
diverso da lui, proprio perché anche per lui stesso la questione non era
chiara.
Non si esula da errori in mezzo a quella confusione
messianica e ciò anche senza la falsa teologia del Verbo.
Giov. 17;24 Dove sono io, siano anchessi meco e vedano
la mia gloria ecc.
Ma
può Gesù parlare della propria gloria? Vorrebbe forse
Gesù che altri vedono la sua gloria? È questo che Gesù
vuole dire: Mio Padre mi ha dato della Sua gloria ed io voglio che voi
guardiate questa mia gloria e così partecipando alla mia gloria
partecipiate alla gloria di mio Padre?. Forse Gesù non sapeva che
cè scritto: E
Siate giusti
voi che giudicate tali parole. Pensate davvero che Gesù, il Sacrificio
Messianico di Dio, abbia pronunciato quelle parole? Voglio che voi vediate la
mia gloria?
Forse che
questo rispecchierebbe la verità finale di: Quella è
Ma neanche
il Re Salomone avrebbe detto una cosa del genere ed il Re, si sa, non era
esattamente allapice dellumiltà.
Dio,
però, disse: E la mia gloria non
darò ad un altro!
Ma così fa il Verbo di Giovanni!
Esso sposta
la gloria che appartiene a Dio su Gesù e ciò falsifica tutta la
teologia cristiana e ciò crea la confusione di duemila anni.
Poiché ignora che: Io sono il
primo ed Io sono lultimo ed allinfuori di Me non cè altro Dio.
Nessuno ha
bevuto un calice amaro quanto Gesù, abbandonato, per così dire,
per duemila anni, alla confusione idolatra dei popoli. Povero ebreo messianico
che proclamava e credeva soltanto nella pura Unicità di Dio. Che brutto
destino messianico quello che sintreccia con le Corna dellAriete intrappolate
nella confusione creata dal Verbo di Giovanni!
Lasciamo il
passato al passato. Gesù era nel Segno della RESH del nome ASHER nei
Segni di Isacco, nostro padre. Con il Sacrificio Redenzionale Finale dello
Tzadik Haim si correggono gli errori della grande confusione, ed esce per il mondo
Certamente Isacco, nostro padre, come dal significato del
suo nome, riderà con immensa gioia per la venuta dello scelto
Goel, Haim, nato a Sana, Yemen. Amen.
Ma o cari
musulmani, cristiani ed ebrei, non dimenticate e non sminuite quellAsino
Gioioso con Tre Occhi (uno per gli Ebrei, uno per i Cristiani, uno per i
Musulmani) che scende dal Regno dei Cieli per annunciare e spiegare con i suoi
ragli i Segni Completi della Redenzione Finale per merito del Goel Haim. State
tranquilli, è un Asino umile che non si innalza più dei
grattacieli. State buoni con lui e vi leccherà i piedi con gusto per
togliervi le croste del passato e per farvi ridere insieme con Isacco, nostro
padre, quando vede i suoi figli, Esaù e Giacobbe, con il cuore aperto e
amorevole luno verso laltro. E riderà anche Abramo, nostro padre,
nella gioia della nuova Nascita di Isacco vedendo i figli di Ismaele ed i figli
di Isacco vivere con reciproco rispetto ed in armonia. E tutti saranno felici
perché è arrivato lAsino Completo, nei Segni di Giacobbe, nostro
padre; lAsino con Tre Occhi che fa ridere anche lui e che, con grande amore,
vi spiega tutte queste lezioni insegnate dal Goel Haim.
Preghiamo Iddio Altissimo che faccia meritare ai nostri
figli ed alle nostre figlie la pace e l'amore fraterno fra tutte le persone
della terra, in modo che tutti, nella buona salute e con lavori adeguati alle
esigenze della vita, possano ridere nella Grande Fortuna della Vita, nellamore
e nel timore del vero Dio Benedetto che per tale pace ed armonia ha voluto
creare noi per ricevere larmonia celeste dal Regno dei Cieli sulla terra.
Amen.
Perciò
noi, nel Nuovo Rito della Redenzione Finale, cantiamo la canzone di Isacco
Egli riderà:
EGLI RIDERA
Quellenigma di Isacco, nostro
padre,
Porterà grande gioia a tutto
il mondo
Per capire quel mistero della
storia,
Isacco, Isacco, il segreto
svelerà;
Isacco, nostro padre, riderai,
E tutti con te rideranno,
La risata e la gioia ridarai
Ed Isacco, Isacco, riderà;
Sullaltare del sacrificio di
Isacco,
Abramo, nostro padre lo
legò,
Iniziò ad estrarre il suo
coltello
Ed Isacco, Isacco, il Signore suo
pregò:
O mio Dio, son felice desser preso
Olocausto integrale solo a Te,
Chi mai ebbe tale privilegio?
Nel Tuo nome, un sacrificio
sarò per Te.
Poi il Signore nella Sua
misericordia
DIsacco non volle più la
morte
E dallalto guardò
giù Suo figlio
Ed un angelo, dal cielo gli
mandò;
Abramo, o
Abramo, ferma la mano
Ed Isacco, tuo figlio, non toccare,
Ecco qua lariete nellarbusto
LAriete, destinato allAltare;
Abramo, o
Abramo, ora so,
Nulla di tuo hai risparmiato
Neanche il tuo figlio prediletto
Nel Mio nome, nel Mio nome eri
pronto a tutto;
O Isacco, nostro figlio, riderai,
E tutti con te rideranno,
La risata e la gioia ridarai
Isacco, Isacco, riderà;
La gioia poi dal cielo
scenderà,
Iddio la risata manderà,
E tutti il gran segreto capiranno
Ed Isacco, ed Isacco, davanti a Dio
riderà;
Isacco è il secondo
Patriarca,
Rappresenta la seconda redenzione
E Giacobbe, il terzo Patriarca
Qui completa la grande benedizione;
Abramo, il primo Patriarca,
Rappresenta la redenzione di
Mosè,
E Giacobbe si chiama Israele,
Ma Isacco, Isacco, un mistero
è;
Isacco è il mistero della
storia,
Confusione e caos per Esaù,
lAriete è Yeshua sulla
croce,
Sacrificio, del conflitto per di
più;
Alla fine, il mistero si rivela,
È il Maestro Scelto che lo
fa,
Risorto per il mondo nella gioia,
Finalmente, alla fine, Isacco
riderà;
Abramo nella fede riderà
E riderà Sara con un po
dincredulità,
È arrivato il Giacobbe della
storia,
Ed Isacco finalmente riderà;
Gli errori di duemila anni,
Un conflitto senza base di
verità,
Ma tutto alla fine si chiarisce
Ed il mondo, ed il mondo,
finalmente riderà;
Della vera comprensione della
storia,
Nel bacio di Giacobbe ed
Esaù,
Torna al mondo la grande
fratellanza,
E lamore, e lamore si risveglia
sempre più;
O Isacco, alla fine riderai,
E vedrai i tuoi figli abbracciati,
Tutto lodio per sempre se ne
andrà,
Allora Isacco ridere potrà;
Quando vedi gli errori del passato
Corretti per amor di verità
Ed i cuori dei fratelli riuniti,
Tutto il cielo, tutto il cielo
riderà;
Abramo, Isacco e Giacobbe
Rideranno davanti al Dio dIsraele,
La risata e la gioia Dio
vedrà
E Dio, sì, Iddio,
riderà;
Nella Gioia dei Suoi figli che si
amano,
Nel gran bene che si vogliono nei
loro cuori,
La risata e la vera felicità
Quando Dio, nellamore
riderà.
MENTRE LA PARTE PRECEDENTE AVEVA LO
SCOPO DI REINTERPRETARE, ALLA LUCE DEL SECONDO COMANDAMENTO, LE FRASI RIFERITE
COME DI GESÙ, IN QUESTA SECONDA PARTE LO SCOPO È QUELLO DI RIPULIRE
IL QUARTO VANGELO DA TUTTO CIÒ CHE CONTRASTA CON LUMILTÀ DI
GESÙ
GIOVANNI, CAPITOLO 1
Procedendo
sulla via della Vera Bibbia, offro qui, davanti a Dio Altissimo, qualche
commento ulteriore sul Quarto Vangelo, dopo lesauriente trattazione
precedente:
Giovanni. 1;5 E la luce splende fra le tenebre e le
tenebre non lhanno accolta.
Tutto
ciò è una falsa dottrina idolatra. Abbiamo scritto e spiegato
tanto contro il falso Verbo Deificatore del Prologo del Quarto Vangelo. Non
esiste nessun Verbo che era presso Dio e/o che fosse Dio.
1;8 egli non era la luce, ma venne per rendere
testimonianza alla luce.
E
perché non lo fece? Perché Giovanni il Battista non lo riconobbe
mai come Messia? Gli fece limmersione. Lo conosceva dalla Scuola degli Esseni
ed era anche parente, ma non disse mai a nessuno di credere che Gesù
fosse il Messia.
1;9 Era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene a
questo mondo.
È
falso, non si dice così di nessun uomo!
1;10 Egli era nel
mondo e il mondo per mezzo di lui fu fatto, e il mondo non lha conosciuto.
Il mondo per mezzo di lui fu fatto è una dottrina idolatra! Sta scritto (Salmi ): da solo Io stesi i cieli e la terra.
Qui cè in rilievo il shituf (associazione, partnership), con il Creatore, il che è proibito dalla
Torà.
1;11 È venuto nella sua proprietà e i suoi
non lhanno accolto.
E venuto nella sua
proprietà oppure È venuto con
ciò che è suo, non so cosa significhi. Comunque, Gesù
uscì dalla Scuola degli Esseni con i Segni Iniziali Messianici e
Redenzionali; ed uscì con lintenzione di compiere quella missione
messianica.
1;12 A tutti quelli però che lhanno accolto, a
quelli che credono nel suo nome, ha dato il potere di diventare Figli di Dio;
Bello!
allora se tutti possono diventare Figli di Dio come Gesù, il Divino
Figlio di Dio, tutti sono Piccoli Dei come disse il Serpente: e diventerete
come dei che conoscono il bene ed il male. Si tratta della dottrina idolatra
dei Piccoli Dei.
1;13 i quali, non da sangue nè da volontà
di carne, nè da volontà di uomo, ma da Dio son nati.
Ecco la
conclusione dei Piccoli Dei! I cristiani, dunque, che credono in Gesù,
non sono più uomini in carne ed ossa né godono di una propria
volontà. Poppycock! (sciocchezza assurda)! Con questa parola americana,
intendo dire che la conclusione è così assurda che non cè
nemmeno da commentarla!
1;14 Il Verbo si è fatto carne ed abitò tra
noi; e noi ne abbiamo veduta la gloria, gloria eguale a quella dellUnigenito
del Padre, pieno di grazia e di verità.
Pura
Poppycock. Non cè nessun Verbo diventato Gesù. LUnigenito del
Padre non esiste è una falsa dottrina idolatra, un Dualismo in Dio.
1;15 Giovanni gli rende testimonianza e grida: Ecco
colui del quale dissi: Chi verrà dopo di me è stato fatto prima
di me, perchè egli era prima di me.
Poppycock!
Giovanni il Battista non mandò nessuno a seguire Gesù! La frase:è stato fatto prima di me
è priva di un significato qualsiasi!
1;16 E della pienezza di lui tutti abbiam ricevuto, e
grazia su grazia.
1;17 Perchè
la legge è stata data da Mosè; la gloria e la verità sono
venute da Gesù Cristo.
Le verità insegnate da Gesù sono state
inserite, purtroppo, nel contesto di un Cristianesimo uscito dalla pura fede e,
quindi, contro
1;18 Nessuno ha veduto
Cè
da biasimare e cancellare tale concetto di Figlio Unigenito, lunico ad aver
visto Dio. Ciò distrugge ogni vera misura della fede e della
Torà. Luomo non può vedere Dio e vivere è stata la
risposta data a Mosè, magister
noster, che chiese di poter vedere
1;21 Allora gli domandarono: Chi sei dunque? Sei tu
Elia?. Egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta?. E rispose: No.
Sei tu il profeta? Si riferisce ad un profeta che viene in nome del Profeta
Elia. Ciò perché non è detto che il Profeta stesso debba
venire per compiere l: Ecco io mando il
Profeta Elia, prima del grande e terribile giorno del Signoredi Malachia, può venire un altro, nel
mandato del Profeta Elia, ed anche colui porterà il titolo di Profeta.
1;27 È colui che verrà dopo di me, ma che
è stato prima di me e del quale io non sono degno di sciogliere il
legaccio dei calzari.
Lessenza
del rapporto fra Gesù e Yohhanan ha-Matbil è come da noi
spiegata. Giovanni fece la strada rompendo col voto ed uscendo dalla Scuola
degli Esseni, seguito, dopo un anno e mezzo, da Yeshua. Giovanni fu, quindi, il
primo a portare qualcosa delle potenze nascoste nella Scuola, fuori, per una missione
con la gente. Già nella Scuola, Giovanni parlava di colui che sarebbe
venuto dopo di lui e che sarebbe stato più grande di lui. Giovanni era
stato anche maestro di Gesù il quale lo tenne in grande rispetto. E se
non ci fosse stata luscita di Yohhanan, Yeshua non avrebbe avuto la forza di
rompere con i suoi voti ed uscire. Oltre alla forza dellimmersione fatta da
Giovanni, ancora più essenziale fu la sua dichiarazione circa il Regno
dei Cieli che stava per scendere sulla terra.
Ciò
rappresentava un segreto custodito nella Scuola. La sua dichiarazione,
quindi, aveva conseguenze sconvolgenti a livello stellare-storico, come
spiegato nel Libro che Stupisce. Per questi motivi Gesù sapeva che per
iniziare la sua missione, avrebbe dovuto avere un Segno di approvazione da
parte Yohanan il che avrebbe rappresentato per Yeshua
1;28 Questo accadeva
in Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava a battezzare.
1;29 Il giorno dopo
Giovanni vide Gesù venire a sè, e gridò: Ecco lAgnello
di Dio, che toglie il peccato del mondo.
Hodgepodge!
Sciocchezze mescolate. Se Gesù, per Giovanni, era lAgnello di Dio che
toglie i peccati del mondo, perché continuare con le sue immersioni?
Lascia tutto e seguilo! Il quarto evangelista o chi per lui sta cercando di
correggere o migliorare gli evangelisti precedenti; invece peggiora la
situazione!
Gesù non può essere chiamato lAgnello di
Dio che toglie i peccati del mondo sino a dopo il sacrificio ed il
Segno della Resurrezione.
1;30 Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me
viene un uomo che mi ha preceduto, perchè era prima di me.
Giovanni non
ha mai detto ciò su Gesù, ma questo era in linea con la profezia
che stava seguendo. Comunque, disse: viene un UOMO (e non il Figlio di Dio!) che mi ha preceduto
perché era prima di me. Cioè: Io apro la strada con lo scopo di
anticipare colui che verrà dopo di me; che mi precede cioé che
sarà prima di me in importanza.
1;31 Ed io non lo conoscevo; ma per questo sono venuto a
battezzare con acqua, affinché fosse manifestato in Israele.
È una
bugia, Giovanni conosceva Gesù, era addirittura suo parente. Allora, se
Giovanni fece il suo battesimo perché Gesù si manifestasse in
Israele, perché poi, una volta manifestato, non mandò tutti gli
immersi da lui, da Yeshua?
1;32 E Giovanni rese la sua testimonianza così: Ho
veduto lo Spirito discendere, come una colomba, dal cielo e posarsi sopra di
lui.
È una
leggenda creata dagli evangelisti per colmare la loro mancata comprensione del
rapporto Giovanni-Gesù e gli scopi che Gesù aveva nel farsi
battezzare da Yohhanan Manda la colomba dalla finestra dellarca di
Noè, e così non torna più!
1;33 E io non lo conoscevo; ma chi mi ha mandato a
battezzare nellacqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai scendere e fermarsi
lo Spirito, è quegli stesso che battezza nello Spirito Santo.
E che
timporta ora dellacqua? Vai e segui lo Spirito Santo! È tutta
unaggiunta insipida che non sta in piedi!
1;34 E ho veduto e ho testimoniato esser egli il Figlio
di Dio.
Non solo
battezza con lo Spirito Santo, è pure Figlio di Dio e tu non lo segui?
Allora o la testimonianza di Giovanni è falsa oppure la testimonianza
dellevangelista è falsa! Il Battista non disse mai queste parole!
1;35 Il giorno seguente Giovanni si trovava di nuovo
là, con due suoi discepoli
1;36 e, fissato lo sguardo in Gesù che passava,
disse: Ecco lAgnello di Dio!.
Pura
invenzione, come spiegato. Era soltanto estremamente importante per il Quarto
Vangelo rafforzare la posizione di Gesù tramite la testimonianza di
Giovanni e di ristabilire la figura di Giovanni nei confronti dei nuovi
cristiani. Giovanni non disse mai che Gesù era lAgnello di Dio che
toglie i peccati. È unassurdità!
1;37 I due discepoli udirono queste parole e andaron
dietro a Gesù.
1;38 Gesù si
volse e, notato che lo seguivano, domandò loro: Chi cercate?. Essi gli
dissero: Rabbi (che tradotto vuol dire
Maestro), dove abiti?.
Come,
Giovanni dice che Gesù è lAgnello di Dio che toglie i peccati, e
loro non hanno altro da chiedergli se non dove abita? È anche una
mancanza nel giusto comportamento, si va presso un Maestro e senza nessun
preambolo gli si chiede: Dove abiti?, di almeno: Shalom, buon giorno,
possiamo parlare con lei?.
1;41 Imbattutosi pertanto con suo fratello, Simone, gli
disse: Abbiamo trovato il Messia (che
tradotto vuol dire il Cristo, l Unto),
e lo portò da Gesù.
Allora
Giovanni disse anche che Gesù era il Messia! E perché questi due
discepoli di Giovanni non hanno prima parlato con lui, il loro maestro? E
perché udirono soltanto le parole di Giovanni ed agirono senza
chiedere spiegazioni? Di sicuro, qualcosa non quadra!
1;45 Filippo
essendosi incontrato con Natanael gli narrò: Abbiamo trovato colui di
cui scrissero Mosè nella Legge, e i Profeti Gesù, figlio di
Giuseppe, da Nazaret .
Riferito
secondo levangelista al profeta simile a Mosè. Chiaramente si vede
qui limpostazione evangelica tardiva apologetica. In parole povere, una storia
inventata per rafforzare la posizione del Messia.
1;49 Natanael gli
replicò: Rabbi, tu sei il Figlio di Dio! Tu sei il re dIsraele!.
Poppycock! Quale ebreo avrebbe mai detto a qualcuno:
tu sei il Figlio di Dio? Hogwash, cibo per maiali!
1;51 Poi soggiunse:
In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli
angeli di Dio salire e scendere sul Figlio delluomo.
Da noi
è spiegato che nellespressione figlio dellUomo usata da Gesù
(notate comunque sempre che è il
figlio di un Uomo, non di Dio) cè confusione profetica in
quanto anche Gesù, non sapendo come sarebbero stati i Segni Completi
Redenzionali, ed allo stesso tempo vedendo lincredibile centralità
intorno a sé, data dalla Stella di Cristo di allora, avrebbe potuto
confondersi. In pratica, lo spirito gli faceva vedere visioni che
corrispondevano alluomo scelto da Dio che avrebbe portato le completezze
storiche delle profezie redenzionali, e che noi identifichiamo con il Terzo
Goel Finale. Nel linguaggio ricevuto da Yeshua nella Scuola degli Esseni si
parlava del figlio dellUomo (ben ha-adam in quanto in ebraico non esistono
le lettere maiuscole), colui che è stato scelto fra gli uomini per quella mansione elevatissima, dal
punto di vista storico, collocata quando il mondo cambia e ruota per entrare
nei tempi della Redenzione Finale.
Dato che
Gesù aveva la conoscenza del fatto che il Segno della Resurrezione era
su di lui, gli fu possibile immaginarsi come colui che era stato scelto (Come
già detto, lo Tzadik Haim mi spiegò che su questo punto
Gesù si era confuso, credendosi, a volte, colui che sarebbe venuto anche
alla fine. Il Maestro Haim, però, usò un linguaggio un po
più morbido, come: Gesù si era quasi confuso credendosi a
volte).
Non è
strano, comunque, che lo spirito cristiano, nato dai Segni Iniziali,
proiettandosi qualche volta verso i tempi dei Segni Finali, riportasse parole
profetiche le cui spiegazioni non potevano essere chiare sino a quando non
fossereo arrivati i Segni Completi. Abbiamo spesso riportato lesempio dello
spirito cristiano di Paolo che gli fece vedere, in visione, il mistero della
cecità di Israele. Prima le nazioni erano cieche mentre Israele
vedeva. Ora Israele era cieca, una cecità, però, che permise alla
grazia di Dio di illuminare i popoli che aderirono a Cristo. Così,
conclude il suo spirito in Lettera ai Romani 11;11: Dio ci ha racchiuso tutti nella
cecità e nellerrore per poi usare la clemenza e la misericordia con
tutti. E Paolo conclude meravigliandosi del disegno di Dio, spiegando
che se la grazia è uscita per il mondo a causa dellerrore e della
cecità di Israele, quanto più sarà grande la grazia la
clemenza e la misericordia di Dio quando Israele sarà al massimo e nella
luce e riconoscerà la verità su Cristo.
È
tutto molto bello ed esiste qui un vero senso profetico, ma non è come
pensava Paolo! Per il Tarsiano, i cristiani avevano allora ragione e gli ebrei
avevano torto. Quando Israele sarebbe tornato alla verità cristiana,
allora ci sarebbe stata la clemenza ecc. Invece, la verità che cercava
di esprimere lo spirito di Paolo si comprende solo con i Segni Completi. È vero, Dio ci ha racchiusi tutti
nellerrore a proposito di Gesù e nessuno lo ha capito in tutti questi
secoli passati, né ebrei né cristiani. Solo con la venuta
del Goel Finale con i Segni Completi e la seconda venuta della Stella di
Cristo, inizia la vera comprensione e la vera riconciliazione ecc. ed infine ci
sarà la clemenza di Dio per tutti coloro che seguono la verità.
I Segni
Iniziali erano nei Segni di Isacco mentre i Segni Finali sono nei Segni di
Giacobbe. Cè, quindi, un filo profetico nei Segni Iniziali che
prospetta qualcosa dei Segni Completi senza poterci arrivare con chiarezza.
Simile è la situazione quando Gesù parla del figlio dellUomo.
Si prospetta qualcosa dei Segni Completi, ma senza poterli decifrare. Guardate
qui le parole di Gesù sullapertura dei cieli e gli angeli di Dio che
salgono e scendono sul figlio dellUomo. È una visione che punta verso
i Segni Completi di Giacobbe, nostro padre, che vide nel sogno la scala e gli
angeli di Dio che salivano e scendevano. Ecco, dunque, il filo profetico dai
Segni Iniziali ai Segni Finali, la comprensione dei quali ci arriva solo alla
fine, con la venuta del figlio dellUomo.
GIOVANNI, CAPITOLO 2
2;4 Gesù le disse: Che [importa] a me e a te, o
donna? Lora mia non è ancora venuta.
Se queste
parole furono davvero pronunciate, perché Gesù non chiama sua
madre madre? perché tale freddezza e tale distacco da colei che lo
partorì? Perché Gesù non dà una lezione ed un
esempio di come adempiere al Quinto Comandamento onora tuo padre e tua madre?
E ci sono altri esempi nei Vangeli dello stesso atteggiamento distaccato di
Gesù verso la madre. Non so esattamente la risposta, ma è
probabile che Gesù, sapendo della missione incompresa su di lui e
prevedendo ben presto la fine che gli serbava il suo destino, concluse che
qualsiasi avvicinamento alla madre le avrebbe causato maggior dolore. Lo fece,
perciò, a fin di bene. Con ciò laffermazione qui di Gesù
ha qualche senso: ti chiamo donna, con distacco, perché fra non molto
arriverà la mia ora e spero che tu soffra il meno possibile.
Sfruttò la festa di nozze per alludere al fatto che la fine che avrebbe dovuto subire avrebbe rappresentato un matrimonio
fra il Regno dei Cieli e la Terra, il che, comunque, avrebbe rappresentato
una festa di felicità nei cieli, essendo il suo sacrificio messianico
accettato da Dio.
2;11 e manifestò la sua gloria
(dopo aver tramutato lacqua in vino), ecco perché è severamente
proibito usare la Kabalà Maasit per fare prodigi del genere. La gloria
è di Dio soltanto, e
2;15 Fatto pertanto un flagello con cordicelle, li
scacciò tutti dal tempio con le loro pecore e buoi; gettò a terra
il denaro dei cambiavalute e rovesciò i loro banchi.
Non mi ha
mai convinto molto questa storia di Gesù. Avevo chiesto una volta al
Maestro Haim se era vero questo episodio. Non mi rispose verbalmente; fece un
segno con la mano, come per dire lascia perdere. Il gesto del Morè,
comunque, propendeva più al no che al sì. A me non quadra tanto,
un motivo è perché non vedo quel genere di azione associabile a
Yeshua; è un atto, comunque, di violenza, e non si tratta di porgere
laltra guancia. Un altro motivo è perché o ciò è
avvenuto in modo discreto ridotto in un angolo periferico presso uno dei tanti
banchi e o Gesù fece un segno più verbale che reale, oppure, se
il segno venne compiuto in modo più forte davanti a tutti, non è
possibile che le guardie del Tempio non lo abbiano fermato.
In effetti,
la realtà del Tempio era assai triste e si vede che gli evangelisti
volevano mettere in rilievo la bassezza di quel tempo.
2;18 Allora i Giudei si rivolsero a lui e gli
domandarono: Qual segno ci dai per fare queste cose?.
È
così che avrebbero detto gli ebrei se veramente Gesù avesse
fatto: un flagello con cordicelle, li
scacciò tutti dal tempio con le loro pecore e buoi; gettò a terra
il denaro dei cambiavalute e rovesciò i loro banchi? Quanto furono
miti e gentili allora!
2;19 Gesù rispose loro: Distruggete questo tempio
e in tre giorni io lo riedificherò.
Dubito su
tutte le frasi in cui Gesù sembra glorificarsi. Egli era umile, ma
parecchie frasi, specialmente nel Quarto Vangelo, non rispecchiano la sua vera
umiltà. Dobbiamo stare molto attenti, in generale nei Vangeli, quando
Gesù parla in prima persona, ancora di più in questo Vangelo dove
molte cose sono state aggiunte per apologia alla Divinità di Cristo.
Anche studiosi cattolici ammettono che almeno quattro paia di mani abbiano
lavorato sul Quarto Vangelo. Altri studiosi ritengono perfino che Giovanni, a
cui
Giovanni si
trova qui sulla barca, non davanti ad una scrivania!
2;25 e perchè
non aveva bisogno che altri rendessero testimonianza ad un uomo, sapendo da
sè cosa ci fosse nelluomo.
Guardate la
malafede di queste parole che non hanno senso. Sono insidiosi i modi sottili o
anche quelli meno sottili che vogliono condurre il credente a non credere che
Gesù fosse solo un uomo. Non aveva bisogno che altre persone gli
rendessero testimonianza perché la loro testimonianza era soltanto verso
un altro uomo e non verso il Figlio Divino che sa già tutto ciò
che cè nelluomo!
GIOVANNI, CAPITOLO 3
3;5 Gesù rispose: In verità, in
verità ti dico che se uno non rinasce dallacqua e dallo Spirito Santo,
non può entrare nel regno di Dio.
Acqua per
la purificazione dai peccati più grezzi e carnali; lo Spirito Santo
per le imperfezioni più sottili ed interiori.
3;6
Ciò che è generato dalla carne è carne, e ciò che
nasce dallo Spirito è spirito.
Vero! Ecco
qui la prova lampante dalle stesse parole di Gesù che lo Spirito Santo
non centra niente con la sua nascita! Svegliatevi cristiani!
3;7 Non meravigliarti se io ti ho detto: Bisogna che voi
nasciate di nuovo.
3;8 Il vento soffia
dove vuole e tu ne odi la voce, ma non sai donde venga nè dove vada:
così capita a ogni cosa nata dallo Spirito.
La rinascita
è nello spirito (ruah) della persona. Anche uno Spirito dal di sopra
che proviene da Dio scende dove scende, come nel caso del Profeta Amos che
prima non era Profeta né figlio di Profeta; lavorava da mandriano con
gli armenti nel campo e, dimprovviso, lo spirito profetico cadde su di lui.
Anche Mosè, magister noster,
non sapeva prima che lo spirito di Dio (un angelo di Dio) si sarebbe
manifestato nel roveto ardente. Anche tutte le testimonianze della Redenzione
Finale arrivano dove e quando devono arrivare senza che nessuno lo sappia
prima. E da ogni testimonianza nasce un Segno che porta avanti o fa nascere
altre testimonianze. Perciò ci piacciono molto le parole di Gesù:
3;11: Noi parliamo di quel che sappiamo
e attestiamo quel che abbiamo visto, ma voi non accogliete la nostra
testimonianza perché è esattamente come nel nostro caso. E,
per ora, solo per ora, è così anche per lamara chiusura della
sua frase!
Anche da noi
dicevamo, praticamente, capita la stessa cosa. Solo che noi riportiamo subito
per iscritto le nostre numerose testimonianze che, essendo quelle Finali, sono
totalmente coerenti e, soprattutto, risultano Complete rispetto a quelle dei
Segni Iniziali. Perciò sappiamo che la non comprensione e la non
accettazione delle nostre testimonianze sono limitate a questa generazione.
Dopo tutti le capiranno ed accetteranno.
Ricordate sempre che lerrore più grosso del
Cristianesimo fu quello dei Padri della Chiesa che vollero interpretare quei
Segni Iniziali come se fossero i Segni Completi e ciò non poté
che squilibrare il tutto!
3;13 Nessuno è salito al cielo allinfuori di Colui
che è disceso dal cielo, il Figlio delluomo che è in cielo.
Guardate la
malafede: Colui qui è scritto in maiuscolo (così più
volte e in parecchie versioni del Vangelo) facendolo apparire come Dio il che
falsifica qualsiasi vera intenzione che potrebbe, semmai, trovarsi nelle parole
dette. Nel mio testo in ebraico, dove, come detto, non esistono maiuscole, non
cè Colui con la maiuscola così come in altre versioni
più corrette. Qui si legge: nessun
uomo è mai salito al cielo se non è sceso dal cielo, il figlio
delluomo che è nel cielo. Anche nella Bibbia in Spagnolo: Nadie ha subido al cielo sino el che
bajó del cielo, il Hijo del hombre (mentre il che è nel cielo non cè).
In ogni
caso, tutta laffermazione è strana e si baserebbe sulla confusione
che abbiamo spiegato, anche di Gesù sul senso del figlio delluomo.
Sembra qui che Gesù parli della sua resurrezione e fa riferimento a
sé stesso come figlio delluomo. Lui, quindi, sarebbe sceso dal cielo
nel Segno della Resurrezione giacché sarebbe salito al cielo col suo
sacrificio. Ciò è vero in quanto il sacrificio di Gesù fu
accettato da Dio ed egli salì al cielo dal quale poté scendere
per dare Segno alla sua reale resurrezione. Ciò, però, era nel
Segno dellAriete e nel Segno dellAgnello di Dio (ora, dal punto di vista cronologico, meglio motivato), non nel
Segno Finale dello Scelto figlio dellUomo della Redenzione Finale, lo Tzadik
Haim, il cui nome corrisponde con lUnto Scelto Storico nella mishnà delle
sette cose create prima della creazione del mondo.
Si
può capire, comunque, come Gesù potesse confondersi con il reale
significato del figlio dellUomo profetizzato da lui stesso per il futuro. O
se vogliamo estendere questa terminologia su Gesù, si dovrebbe dire che
Gesù sia stato il figlio dellUomo dei Segni Iniziali, ma non il
figlio dellUomo finale e completo dei Segni Finali della storia.
In ogni
caso, lUnto Scelto è il Goel Finale, Haim. Al Segno Messianico
dellAriete sacrificato al posto di Isacco si allude alla mishnà delle
dieci oppure tredici cose create prima dello Shabbat della Creazione.
Nellaffermazione delle sette cose create prima della creazione del mondo, si
tratta degli scopi finali nella creazione. Nella mishnà sulle cose
create prima dello Shabbat della Creazione, si tratta di necessità; con
il mondo già creato, il mondo non sarebbe arrivato al suo Shabbat se non
per le cose necessarie qui menzionate fra cui lariete sacrificato.
Il problema
col termine Figlio dellUomo (e, di nuovo, Figlio maiuscolo per ingannare
la gente) nei confronti di Gesù è la mescolanza con Figlio di
Dio in senso deificante. La verità del termine, invece, è un uomo scelto dalla razza umana, un
uomo nato da un uomo e da una donna. Anche per Gesù, sia che labbia attribuito a sé stesso
sia che labbia attribuito ad un altro, la definizione determina chiaramente
che tale uomo, anche se scelto da Dio, è sempre un uomo, un essere
umano, da non confondere con Dio, un figlio delluomo proprio e non un Figlio
di Dio!
E
perché Gesù dovette enfatizzare ciò? È semplice:
affrontando la sua missione con il termine figlio di Dio per i motivi
spiegati, cioè per allargare il concetto di figli siete del Signore, vostro Dio, con il termine figlio delluomo
rafforzava il concetto che anche se colui che è stato scelto è di
un alto livello, conferitogli da Dio, è pur sempre un uomo e non Dio.
O cristiani, dove siete arrivati?
3;14 Come Mosè ha innalzato il serpente nel
deserto, così è necessario che il Figlio delluomo sia innalzato,
Il segno del
serpente innalzato da Mosè era per la guarigione da una piaga causata
dal peccato; chiunque avesse guardato quel serpente con il giusto sentimento di
pentimento sarebbe guarito. Così, dice Yeshua, il motivo dellinnalzamento
di colui che è stato scelto è per la guarigione, per la salvezza
e per la vita eterna. Nei Segni Completi si completano la guarigione, la
salvezza e la vita eterna nel merito dello scelto figlio delluomo il Goel
Haim.
3;15 affinché
chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.
La fede nel
Goel è come sta scritto: E
credettero in Dio ed in Mosè suo servo. Credendo in Dio, si deve
credere anche nelle scelte di Dio, come per Abramo, Isacco e Giacobbe o per i
tre uomini della Redenzione: Mosè, Gesù e Haim.
3;16 Infatti Dio ha talmente amato il mondo da dare il
suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma
abbia la vita eterna.
Il termine
unigenito deriva da Isacco: Dio disse ad Abramo: Prendi tuo figlio, il tuo unigenito
(yehhidcha), che hai amato, Isacco e vai alla terra di Moria ecc.
Questo verso veniva per distinguere bene fra Isacco ed Ismaele, come spiegano i
Saggi, di benedetta memoria, affinché Abramo non avesse dubbi su chi si
trattasse. Prendi tuo figlio e
Abramo: Ho due figli, Ismaele ed Isacco; il
tuo unigenito e Abramo: Ismaele è unigenito di Agar ed Isacco
è unigenito di Sara. Quello che
tu hai amato, disse Abramo: ho amato ed amo tutti i due; al che Dio
specificò: Isacco, e
così Abramo non poté avere alcun dubbio.
Il termine
unigenito riferito a Gesù non so da dove sia saltato fuori, non ha
alcun senso se non un senso idolatra: va
assolutamente cancellato dai Vangeli!
3;17 Poiché Dio non ha mandato il Figlio suo nel
mondo per giudicare il mondo, ma perchè il mondo sia salvato per mezzo
di lui.
Dio, dunque,
non ha mandato la missione messianica di Gesù nel mondo per giudicare il
mondo, ma perché tanti abbiano una salvezza tramite quella missione. E
questo è vero. A parte la solita maiuscola per il vocabolo figlio!
3;18 Chi crede in lui non è giudicato, ma chi non
crede è giudicato perchè non ha creduto nel nome dellunigenito
Figlio di Dio.
Chi crede
nella sua missione messianica non sarà condannato, ma chi crede nella
sua Divinità pecca di idolatria. E dopo che il Cristianesimo credette
nella sua Divinità, certamente gli ebrei non poterono più neanche
credere nella sua missione messianica. credere
nel nome dellunigenito Figlio di Dio è
falso vangelo. Credere nella
missione messianica oppure nella missione profetica di Gesù, senza la
deificazione, è cosa giusta e buona.
3;21 Chi invece opera secondo la verità saccosta
alla luce, affinché le sue opere si manifestino come compiute in Dio.
Non in
Dio, ma davanti a Dio o qualche altra locuzione che voglia significare lo
stesso concetto.
3;25 Ora nacque una
disputa tra i discepoli di Giovanni e i Giudei intorno alla purificazione.
Non si
capisce in cosa consista la disputa.
3;26 E venuti da Giovanni gli dissero: Rabbi, colui che
era con te oltre il Giordano e al quale tu hai reso testimonianza, ecco
battezza e tutti accorrono a lui.
Va bene, uno
battezza di qua e uno di là, e la maggior parte delle persone va da
Gesù. E che disputa cè? E semmai, la disputa avrebbe dovuto
essere fra i discepoli di Giovanni che vedevano nel fatto una sorta di
oltraggio o uno scavalcamento del loro maestro da parte di Gesù. Ma gli
ebrei, che centrano? Più chiaro, invece, è che il Quarto Vangelo
vede la necessità di chiudere i dubbi di Giovanni su Gesù per il
fatto che Giovanni non lo seguì mai. Il tentativo non riesce comunque!
Più il Quarto Vangelo sostiene Gesù tramite la bocca di Giovanni,
più si rafforza la domanda: Perché Giovanni non lo seguì
mai?.
3;27 Giovanni
rispose: Luomo non può ricevere nulla se non ciò che gli
è dato dal cielo.
3;28 Voi stessi mi
siete testimoni che io ho detto: Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato
innanzi a lui.
Se lui
è il Cristo (Unto) e tu lo sai, anche da ebreo, sei obbligato a
seguirlo! E se tu lo avessi seguito ed appoggiato, lo avresti potuto aiutare e
tanto! Aggiungo qui che ho sentito dire che nei suoi libri, il Reverendo Moon
praticamente attribuisce tutto il fallimento della missione messianica di
Gesù al fatto che Giovanni non lo seguì e non radunò mai
le forze che erano con lui per sostenere Gesù (Moon, che purtroppo
finirà come gli altri falsi messia, in questo caso dimostra di essere
uno studioso non indifferente!).
3;29 Chi ha la sposa
è lo sposo; invece lamico dello sposo, che è presente e
lascolta, si consola, quando ode la voce dello sposo. Ora questa gioia, che
è la mia, è perfetta.
È
tutta una falsa aggiunta. Yohhanan ha-Matbil non disse mai queste parole!
3;31 Chi viene dallalto sta sopra a tutti; chi viene
dalla terra è dalla terra e parla di terra. Chi viene dal cielo sta
sopra a tutti,
E tu
Giovanni, non lo segui?
3;32 e attesta le cose vedute e udite, ma nessuno ne
accetta la testimonianza.
Giovanni,
sino alla fine, non fu convinto dalla testimonianza di Gesù.
3;33 Chi accetta la testimonianza, conferma che Dio
è verace.
E allora,
quanto di più, fai sapere a tutti la testimonianza e la conferma della
verità di Dio. Sono tutte false testimonianze del Quarto Vangelo!
3;34 Infatti colui
che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio, perchè Dio gli dà
lo Spirito senza misura.
E tu non lo
segui?
3;35 Il Padre ama il Figlio e ha posto tutto in sua mano.
Ora Giovanni
Battista parla di Padre e Figlio! Poppycock e hogwash, tale linguaggio non era
nella bocca di Giovanni!
3;36 Chi crede nel
Figlio ha la vita eterna; ma chi non crede al Figlio non vedrà la vita,
ma lira di Dio dimorerà su di lui.
Ciò
è un esempio, a parte limpostazione di Figlio, della confusione da
parte degli Evangelisti e, successivamente, dei Padri della Chiesa, nel vedere
i Segni Iniziali come se fossero i Segni Completi. Capisci, Nicodemo, i Segni
Iniziali stanno nei Segni di Isacco ed i Segni di Isacco non si completano se
non nei Segni di Giacobbe con la venuta del Goel Finale, Haim. E tutto
ciò che era prima, oltre ai tanti errori teologici ed interpretativi,
non era completo. E proprio nel Quarto Vangelo, in cui cè una lunga
escursione apologetica, interpretativa e speculativa, ci sono frasi dette su
Gesù che contengono delle Chiavi che si riferiscono alla completezza
futura del Goel Finale. I Segni Completi di Giacobbe iniziano nei Segni
Iniziali di Isacco. Gesù era il Secondo Uomo della Redenzione, ma la sua
missione non era completa. I Segni dellAlbero della Vita oppure della Vita
Eterna iniziavano nei Segni Iniziali, ma erano ancora lontani dallessere
Completi. Abbiamo anche spiegato che Haim significa Vita appunto
perché il Goel Finale porta per il mondo lAlbero della Vita e
GIOVANNI, CAPITOLO 4
4;9 La donna Samaritana rispose: Come mai tu, Giudeo,
domandi da bere a me, che sono Samaritana?. I Giudei infatti non vanno
daccordo coi Samaritani.
I discorsi
fra Gesù e
4;22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo
quel che conosciamo, perchè la salute viene dai Giudei.
Lanti-semita
cattolico scrive qui salute invece di salvezza; si vede che gli faceva
bruciare il fegato mettere la parola salvezza in relazione agli ebrei!
Voi
adorate, noi adoriamo (in ebr. voi vi prostrate che è più
vicino al greco proskunein unazione in avanti nel culto). Non capisco,
però, il significato della frase. A chi si riferisce il noi di
Gesù qui? Siccome conclude la salvezza viene dagli ebrei, è
chiaro che si sta immedesimando con il popolo tradizionale dei farisei.
Perciò il noi adoriamo o meglio noi ci prostriamo è riferito
al Dio Unico della Torà e della Tradizione Orale. E voi vi prostrate a
quel che non conoscete forse perché essi si prostravano verso Monte
Grizim (monte menzionato nella Torà in relazione alle benedizioni dette
verso Monte Grizim e le maledizioni verso monte Ebal) e da ciò si era
creata una religione diversa, non coerente con
4;24 Iddio è spirito, e quelli che lo adorano lo
devono adorare in ispirito e verità.
In
verità vi raglio, Dio Benedetto è il Creatore dello spirito, non
spirito.
4;25 La donna gli rispose:
Io so che viene il Messia, vale a dire il Cristo; quando dunque sarà
venuto, ci farà conoscere ogni cosa.
4;26 E Gesù a lei: Sono io che ti parlo.
Vale a dire,
se per voi il Messia è colui che vi fa conoscere ogni cosa, ecco sono io
che ti parlo. Cioè la salvezza messianica viene dallIsraele
Tradizionale, ma in quanto al vostro concetto messianico vado bene anche per
voi.
GIOVANNI, CAPITOLO 5
5;19 In verità, in verità vi dico: Il
Figlio non può fare nulla da sè, ma solo quello che vede fare dal
Padre, lo fa parimenti il Figlio.
Cosa
significa questa abominazione?! Sono delle fandonie imperdonabili! Chi è
'sto Figlio, Piccolo Dio Marionetta che non fa niente da sé? Gesù
non avrebbe mai detto nulla di simile! Che cosè che vede fare dal Padre
e che lo fa parimenti il Figlio! Pura idolatria, puro dualismo, pura
assurdità, poveri cristiani! Che vuol dire che il Figlio fa parimenti al
Padre? Beate le Tradizioni di Israele e dellIslam ricevitori della fede di
Abramo! E che cattivi questi Giudei che si arrabbiavano soltanto perché
Gesù si faceva uguale a Dio!!!!!!
Svegliatevi,
figli della luce, dalle tenebre del paganesimo cristiano. Rompete le catene di
un inganno millenario che vi ha tenuti imprigionati nei sotterranei del
Vaticano! Ed anche voi, Protestanti che giustamente protestavate contro
5;20 Perchè il Padre ama il Figlio e
gli mostra quanto egli fa; e gli mostrerà delle opere ancora più
grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
Ciò
di cui Gesù parlava con saggezza, insegnando delle vie, tramite
lesempio del Padre e del figlio, con cui Israele avrebbe dovuto atteggiarsi
nei confronti di Dio, nel Quarto Vangelo (specialmente), diventa tutto un
discorso teologico per comprovare
5;21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dona la
vita, così anche il Figlio darà la vita a chi vuole.
5;22 Perchè
il Padre non giudica alcuno, ma ha rimesso ogni giudizio nelle mani del Figlio,
Guardate
bene lidolatria del Piccolo Dio. Il Grande Infinito Dio non si mescola negli
affari degli uomini. Si vede che è troppo occupato in altre faccende e
non ha tempo! Oppure si occupa solo di cose grandi e perciò delega il
Figlio asbrigarsela Lui con le questioni terrestri! (vedere le spiegazioni
sulla generazione di Enosh e sulla dottrina di Zeir Anpin dello Zohar).
Dio
Benedetto è il Giudice Supremo del mondo ed Egli giudica quando, come e
chi Egli vuole. Il Giudice Unto del Regno dei Cieli, Scelto da Dio, non
è il Giudice delluniverso bensì il Giudice delle questioni che riguardano
Povero
Gesù, ebreo sincero ed umile, scelto per bere quel calice amaro della
storia post-Secondo Tempio, calice del fitto esilio del popolo dIsraele, e
dello spirito ad ogni livello, povero messia frainteso, servo di Dio!
5;23
affinchè tutti onorino il Figlio, come onorano il Padre. Chi non onora
il Figlio, non onora neppure il Padre che lha mandato.
Calice
amarissimo! Gesù non voleva onore per sé e non accettava nemmeno
onore dagli uomini. Gesù era umile e sapeva che lonore va a Dio
soltanto. Perché mi chiami
buono? ammonisce Gesù il ricco che lo aveva chiamato buon maestro. Uno solo è buono, Dio.
Il calice amaro era il
calice che travolgeva le giuste e buone intenzioni di Yeshua e le tramutava
in false intenzioni idolatre. Il calice amaro è tutta la falsa teologia
cristiana. Chi è che lha
bevuto, o cari cristiani?
Si deve, comunque, ricordare,
che il motivo più globale dellesistenza del cristianesimo, per
ciò che riguarda il Disegno Globale della Redenzione Finale, è
questo: la vera posizione del Goel Finale Haim nel Regno dei Cieli è
talmente alta, speciale ed unica, che il mondo aveva bisogno degli errori
teologici cristiani nei confronti di Gesù, e poi la loro correzione, per
non sbagliare mai più con errori teologici nei confronti di un uomo. È una affermazione grossa, lo so, ma il
Disegno lo ha fatto Dio non io e non il Goel Haim!
5;24 In verità, in verità vi dico: chi
ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e
non è sottoposto a giudizio, ma passa da morte a vita.
Ecco un
perfetto esempio da Messia e da Profeta di Dio, Gesù dice che se uno ascolta le sue parole e crede in Dio che lo
ha mandato, avrà la vita eterna e non sarà sotto la morte, ma nel
merito del Messia risorto meriterà la vita eterna anche dopo la morte
da questo mondo. Il concetto che ci sia un tale livello dellUnto Scelto
è elevatissimo e rappresenta davvero un GRANDE REGALO di Dio
allumanità, al tempo della Redenzione Finale.
Già i
Segni Iniziali contenevano barlumi della verità redenzionale futura. A
causa del calice amaro, però, tutto ciò non poteva realizzarsi.
Forse che un ebreo dopo aver lasciato la religione ebraica e la pura fede
monoteista ed aver aderito al Cristianesimo Trinitario avrebbe trovato la vita
eterna? No, di sicuro! Ma anche tutti coloro, provenienti dai popoli, per cui
il Cristianesimo rappresentava, comunque, unelevazione rispetto al passato,
non avrebbero potuto trovare la vita eterna nel contesto di una falsa
deificazione di Gesù! La vita eterna deve stare nella verità!
Comunque, tramite la missione di Gesù, cerano dei livelli intermedi
nellaltro mondo per i buoni di cuore, i giusti nel comportamento e i
caritatevoli ecc.
Noi della
Redenzione Finale, grazie al merito del Goel Haim, abbiamo ricevuto i Segni
Completi della vita eterna che si sta formando per coloro che seguono gli
insegnamenti del Goel Haim Risorto. Langelo della morte, ad esempio, non
può più intervenire nel loro passaggio; altri angeli della
Redenzione Finale si occupano di ciò. Tutti, però, devono stare
in Giudizio dopo la morte. Tale è la via del trapasso.
5;26 Perchè come il Padre ha la vita in sé
stesso, così ha concesso anche al Figlio di averla in sè,
Bisogna
essere stolti o mentalmente ciechi per non riconoscere lo spostamento dal puro
monoteismo. È falso Vangelo, da eliminare e basta!
5;27 e gli ha dato
il potere di giudicare, perchè è il Figlio delluomo.
Solo nella
Redenzione Finale cè lequilibrio. Il Terzo Goel Finale, che è
il figlio delluomo profetizzato da Gesù, è il Giudice Unto del
Regno dei Cieli.
5;28
Non vi meravigliate di questo; perchè verrà il momento in cui
tutti coloro che sono nei sepolcri, intenderanno la voce del Figlio di Dio:
Verrà il momento, duemila anni dopo, con la venuta del Goel Haim! Non
cè da meravigliarsi. Quasi tutte le profezie messianiche e redenzionali
si sono spostate di duemila anni. Esse hanno attraversato la missione
messianica di Gesù, dando qualche misura di salvezza ecc. ma tutte le
stesse profezie tornano, si rinnovano e si completano per la Redenzione Finale
(e questa volta nella vera fede e senza distorsioni). Grazie a Dio, abbiamo
già tanti Segni ricevuti della salvezza presso i defunti, in merito alla
Resurrezione dello Tzadik Haim, che risorgono nel Regno dei Cieli.
5;30 Io non posso
fare nulla da me. Come io intendo, giudico, e il mio giudizio è giusto,
perchè io non cerco la mia volontà, ma la volontà di Chi
mi ha mandato.
Questaffermazione
è già più equilibrata. (ce ne sono altre simili nel Quarto
Vangelo, probabilmente derivanti dalla prima mano del testo originale) I Segni
Iniziali (come quelli Completi) sono profetici e Gesù spesso parlava
nello spirito profetico messianico che era su di lui. Qui la chiave profetica
è nel servo di Dio (Isaia 11) che non giudica da ciò che vedono
gli occhi bensì dallo spirito profetico messianico. Notate lequilibrio:
non è Dio o il Figlio di Dio che dicono queste cose bensì un uomo
pieno di spirito profetico, collegato con la missione messianica di Yeshua.
Può Dio o il Figlio Divino di Dio dire: Non posso fare nulla da me? E poi aggiungere: non cerco la mia volontà, ma la volontà di Chi mi ha
mandato. È un uomo che parla, un uomo che potrebbe esercitare una
volontà propria, capace di studio, di preghiera, di disciplina ed
assiduità nel servire Dio, in modo da arrivare a ciò che dicono i
Saggi di benedetta memoria: Fa che la
tua volontà sia
5;33 Avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha
reso testimonianza alla verità.
5;44 Ma come potete credere voi, che vi glorificate a
vicenda, e non cercate la gloria che viene dal solo Dio?
Gesù
dice di non aspettare la gloria degli uomini perché la gloria è
di Dio soltanto; poi dice: Io so che la
gloria appartiene a Dio soltanto, ma voi, invece, cercate la gloria e lonore
per voi stessi, perciò non cercate la gloria che viene dal solo Dio.
Vedete come Gesù era nella vera
fede, e che, soprattutto, non era cristiano!
5;45 Non pensiate
che io debba accusarvi davanti al Padre; vostro accusatore è lo stesso
Mosè, nel quale riponete ogni speranza.
Ordunque,
anche gli altri grandi della storia della Redenzione compiono dei lavori
nellaltro mondo!
5;46
Poichè, se aveste creduto a Mosè, avreste creduto anche a me,
poichè egli ha scritto di me.
Mosè,
magister noster, scrisse di un
profeta che sarebbe venuto, simile a Mosè, in quanto vero profeta, che
si sarebbe dovuto ascoltare. La nostra veduta è più completa. Il
Profeta simile a Mosè è il Profeta Geremia che ricevette la
profezia (Cap.31) del Patto Nuovo. Gesù intendeva compiere quel Patto
Nuovo e parlava in chiave profetica e perciò si vedeva nella posizione
del profeta indicato da Mosè. Purtroppo il Nuovo Testamento Cristiano ha
travisato tutte le vere intenzioni di Yeshua ed anche molte delle sue parole,
in modo che non si può più dire tout simple che si tratti
di Gesù. Si tratta del Profeta Geremia e si tratta del Patto Nuovo
Finale che si realizza storicamente con la venuta del Goel Haim.
5;47 Ma se non
credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?.
Gesù
diceva così agli ebrei di allora. Noi lo diciamo ai cristiani.
Gesù insegnava la vera fede della Torà; voi, cristiani, come
potreste apprezzare i veri valori delle parole di Gesù se non credete al
Secondo Comandamento? Perciò arriva, grazie a Dio,
GIOVANNI, CAPITOLO 6
6;11 Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie,
li distribuì ai seduti; lo stesso fece dei pesci dandone quanto ne
vollero.
Gesù
usò la Kabalà Maasit da lui appresa alla Scuola degli Esseni.
6;19 Dopo aver remato per circa venticinque o trenta
stadi, visto Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca, ebbero
paura.
Anche questo
è un segreto di Kabalà Maasit.
6;23 Sopraggiunsero poi altre barche da Tiberiade, presso
al luogo dove avevano mangiato il pane, dopochè il Signore aveva reso
grazie.
Non il
Signore bensì Gesù.
6;27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che
resta per la vita eterna e che vi somministrerà il Figlio delluomo;
poichè lui Dio Padre ha segnato del suo suggello.
(Versione
ebr. il figlio delluomo lo darà a voi perché lo ha suggellato,
col Suo Sigillo, suo Padre Dio. Non so se il lo qui si riferisce al pane o a
Gesù). Purtroppo, il Pane Messianico e Redenzionale fornito da
Gesù è stato contaminato anchesso nel calice amaro del Cristianesimo.
Comunque, tramite
Fatto sta
che tutti i discorsi relativi al Pane mi fanno gola. Non pensiate che, essendo
ora lAsino del Nuovo Firmamento, non sia più lAsino che Mangia il
Pane. Anzi, in Israele, nel 1990, ho ricevuto e detto in sogno la benedizione: Benedetto è il Signore, Dio nostro
che mi ha fatto Suo pane. Hi-haw, più Sigillo di così!
Comunque, non si deve confondere o mescolare il Pane dei Segni Iniziali con il
Pane Redenzionale dei Segni Completi perché non cè paragone.
6;29 Gesù rispose: Questa è lopera di
Dio, che crediate in Colui che fu inviato.
Colui. La
malafede di questa versione cattolica lo scrive nuovamente in maiuscolo!
6;32 Gesù rispose loro: In verità, in
verità vi dico Mosè non vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre
mio vi dà il vero pane dal cielo
Forse che il
Padre di Gesù non era lo stesso Padre di Mosè? Ma il tono di
questa frase e delle altre frasi in prima persona che seguono non insegnano il
giusto rispetto per Mosè e quindi per
Nel Quarto
Vangelo, poi, dove cè una spiccata tendenza anti-giudaica,
probabilmente tardiva rispetto al testo originale, il travestimento linguistico
trova il suo pane nellavvolgere gli ebrei in un velo di ottusità
materialistica e di religiosità insipida, ipocrita e senza alcuna
sostanza.
Il lavoro di
decifrazione fra loriginale ed il discorso reale di Yeshua e le aggiunte ed
i cambiamenti linguistici volutamente mirati a diffamare gli ebrei oppure il
Giudaismo tradizionale è più propriamente una grossa impresa
degli studiosi in materia da quaranta o cinquanta anni a questa parte,
specialmente dopo la scoperta dei rotoli di Qumran. Tali studi, comunque, sono
periferici rispetto al nostro compito di ridare al pubblico il Nuovo Testamento
Corretto in modo che esso rientri nel contesto della Vera Bibbia.
Fosse per me
cancellerei il Quarto Vangelo dalla faccia della terra invitando tutta la terra
a fare lo stesso. Ma i Pesi dellAsino non si sciolgono così facilmente.
Il Verbo del Prologo è propriamente il Calice Amaro che Gesù
dovette bere contro la sua volontà dicendo: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Yeshua,
comunque, fece tutto ciò che fece per la salvezza degli altri. Non possiamo abbandonarlo ora che lui ha
bisogno di noi per salvarlo da tutta la storia passata!
Raglio,
dunque, per
Tenete
presente che raglio da Asino, non da studioso dei testi antichi o da erudito
nelle sfumature storiche della politica di quei secoli sconvolgenti. Guardo
le parole del testo e dico: Scendi dalla tua Stalla nel Regno dei Cieli,
Asino, ci sono qui dei Pesi che taspettano. Non esitare, o bravo Animale,
nessun Asino può risalire al cielo se prima non è sceso dal
cielo, hi-haw, cavalcato dallo scelto figlio delluomo, lo scelto Tzadik
Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim.
6;33 perchè pane di Dio è Colui che
discende dal Cielo e dà la vita al mondo.
Ahi, ahi,
ahi non è colpa di Gesù, è colpa dellinevitabile
confusione collegata con la posizione messianica di allora, una missione
già condannata dal tempo storico in cui si accese lira di Dio contro
il popolo dIsraele. La missione di Yeshua fu intrappolata fra il Goel che
non cera ancora ed un Asino che nei Segni di Isacco non era ancora completo.
Se Gesù fosse stato il Goel Finale, avrebbe portato il mondo ebraico, e
con esso il mondo intero, alla Redenzione Finale. Se Gesù fosse stato lAsino
che Mangia il Pane della Redenzione Finale, avrebbe potuto parlare della sua
missione da Asino il che non avrebbe dato luogo alla sua deificazione. Come
detto, io lAsino che Mangia il Pane, fui benedetto da Dio affinché
potessi essere il Suo Pane, e ciò si estende agli altri Asini di questa
missione. Annunciamo la venuta del Goel Finale, Risorto nel Regno dei Cieli,
nel Segno Finale della Resurrezione dei Morti. Perciò non annunciamo noi
stessi e così non cè il pericolo che qualcuno ci consideri più
di un Asino. Ed allo stesso tempo, avvertiamo sempre (con la forza del
contrasto che deriva dalla Correzione degli errori teologici cristiani) di non
cadere in errore a proposito del Goel Haim; egli, è vero, è lo
scelto figlio delluomo, ma ripeto, e non mi stancherò mai di farlo, delluomo, non di Dio!
Ma se io,
lAsino, sceso dalla Stalla del Regno dei Cieli, sono il Pane di Dio, sono
forse io colui che discende dal cielo per dare vita al mondo? Da annunciatori
del Goel Haim, sì! NON da noi
stessi che siamo Asini! Ma se noi, da Asini, siamo il Pane di Dio per dare vita
al mondo in merito al Goel Haim, certamente è il Goel stesso che
è il vero Pane di Dio per dare vita al mondo. Hi-haw, hi-haw! So che ci
vuole ancora tempo storico perché le mie parole vengano capite dal
mondo, ma sto rivelando una verità che dopo verrà capita. Ogni
elemento della Redenzione Finale è in perfetto equilibrio. Ogni aspetto
della missione del secondo uomo della redenzione era squilibrato, fuori misura
ed esagerato. La stessa deificazione di Gesù non venne per capriccio
bensì per errori dovuti allo squilibrio di quel tempo medio nel percorso
di quattromila anni dalla Stella di Abramo.
6;35 Gesù rispose loro: Io sono il pane di vita!
Chi viene a me non avrà più fame, e chi crede in me non
avrà più sete.
Brutto
calice amaro: sarebbe stato così se non lo avessero ritenuto Dio.
6;38 poichè io son disceso dal cielo per fare non
la mia volontà, ma la volontà di chi mi ha inviato.
Forse
Gesù è sceso dal cielo? Che significato avrebbe? O Gesù
non lo ha mai detto, oppure, non avendo
6;39 E questa è la volontà di chi mi ha
inviato, del Padre, che io non perda nulla di quanto mi fu dato, ma che lo
risusciti nellultimo giorno.
Gesù
sapeva che sarebbe morto e risorto perché i Segni messianici e
redenzionali comprendono il Segno della Resurrezione. Sapeva che sarebbe morto
perché sin dallinizio era chiaro che la sua missione sarebbe fallita
presso i leader del popolo e si vede
che aveva segni che sarebbe stato ucciso innocentemente e che sarebbe risorto.
Si tratta di una cosa grandissima, non piccola. Allo stesso tempo, egli dovette
trovare dei discepoli che avrebbero portato avanti la fede nella sua missione
perché sapeva chiaramente che il fallimento e le gravi conseguenze di
tale fallimento non avrebbero disfatto la missione o i Segni Redenzionali che
stava compiendo, sebbene non potesse sapere in che modo essi si sarebbero
svolti (lo stesso è vero per i Profeti che ricevevano vere profezie da
Dio per cui sapevano che si sarebbero realizzate, ma non sapevano come, quando
ecc. ecc).
Mettete insieme le cose: la missione era vera, il Segno
della Resurrezione era vero, ci sarebbero stati quindi dei seguaci che
avrebbero creduto nella sua missione e avrebbero da ciò ottenuto la
salvezza. La salvezza, poi, era collegata col Segno della Resurrezione e
perciò egli concluse che tutti coloro che avrebbero meritato tale fede
nel suo mandato, avrebbero parimenti meritato di risorgere in merito alla sua
Resurrezione. Ciò sta alla base del Pre-Regno dei Cieli dal quale Gesù
sicuramente poteva essere, nei secoli passati, di aiuto, anche nella morte,
verso i cristiani buoni di cuore e fautori di opere buone.
Affermo
queste cose partendo da ritroso, cioè dalla conoscenza dei Segni
Completi. Le parole di Gesù provenivano dai Segni Iniziali in cui ci
sono anche proiezioni verso i Segni Completi, ma essi non possono arrivare alla
Completezza e poi il Calice Amaro tolse la possibilità a Yeshua di
raggiungere una completezza di quei Segni Iniziali. Non entriamo, comunque, in
merito alla reale salvezza che Gesù poté effettuare dal Pre-Regno
dei Cielo ed il tacere è saggezza. Gesù, comunque, nei Segni
Completi viene riconosciuto come secondo uomo della redenzione, perciò
è sicuro che egli abbia avuto dei compiti importanti in quel Pre-Regno
dei Cieli nei venti secoli passati. Dirlo è essenziale, cercare di
definirlo non è saggezza. La questione è troppa vasta e troppo
nascosta.
6;44 Nessuno può venire a me se non vi è
attratto dal Padre che mi ha inviato; ed io lo risusciterò nellultimo
giorno.
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dal Vangelo!
6;45 Sta scritto nei Profeti: Ed essi saranno tutti
ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre ed ha appreso, viene a me.
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dal Vangelo!
6;46 Nessuno ha
veduto il Padre, se non Colui che è da Dio; egli ha veduto il Padre.
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dal Vangelo!
6;47 In
verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha la vita eterna.
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dal Vangelo!
6;50 Questo è il pane disceso dal cielo,
affinchè chi ne mangia non muoia.
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dal Vangelo!
6;51 Io sono il pane vivo, che discesi dal cielo. Se
alcuno mangerà di questo pane, vivrà eternamente, e il pane che
darò è la mia carne per la vita del mondo.
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dal Vangelo!
6;53 Gesù
rispose loro: In verità, in verità vi dico se non mangerete la
carne del Figlio delluomo e non berrete il suo sangue, non avrete la vita in
voi.
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dal Vangelo!
6;54 Chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo risusciterò
nellultimo giorno.
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dal Vangelo!
6;56 Perchè
la mia carne è veramente cibo ed il mio sangue è veramente
bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me
ed io in lui.
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dal Vangelo!
6;57 Come il Padre, che vive, ha inviato me, ed io vivo
per il Padre, così chi mangia me, vivrà per me.
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dal Vangelo!
6;58 Questo è
il pane disceso dal cielo; non come i vostri padri, che mangiarono la manna e
morirono: chi mangia questo pane vivrà in eterno.
6;62 E quando
vedrete il Figlio delluomo ritornarsene colà dovera prima?
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dal Vangelo!
6;63 È lo
spirito che vigila; la carne non serve a nulla. Le parole che vi rivolgo sono
spirito e vita.
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dal Vangelo! (Influenzato dallo gnosticismo mistico)
6;69 Noi abbiamo
creduto e conosciuto che tu sei il Cristo Figlio di Dio.
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dal Vangelo!
7;16 Gesù rispose loro: La mia dottrina non
è mia, ma di Colui che mi ha mandato.
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dal Vangelo! Gesù non ha mai parlato così.
GIOVANNI, CAPITOLO 7
7;18 Chi parla da sé stesso, cerca la propria
gloria; invece chi cerca la gloria di chi lha mandato è verace e non vi
è in lui ingiustizia.
Tutti i
discorsi di Gesù riportati in questo capitolo sono veramente
provocatori. Il Quarto Vangelo vuole dare i motivi per il diverbio che
scatenò la rabbia dei Farisei al punto di voler ucciderlo. Se
Gesù fece veramente quei discorsi vuol dire che egli volutamente
cercò di provocare tutti. Cè da considerare che se i Farisei
volevano uccidere Gesù, non era per una questione leggera. Leggendo
queste frasi nel contesto della deificazione teologica cristiana, che
ovviamente il Quarto Vangelo intende impartire, non si potrebbe dar torto ai
Dottori della Legge. Daltro canto, dato che Yeshua era sotto i flussi
profetico-messianici, è possibile che, veramente, la gelosia di Dio
abbia fatto in modo che Gesù parlasse così. Lira di Dio si stava
esprimendo attraverso la bocca di Gesù. Che lira di Dio possa essere
volutamente provocatoria è comprovato nei Profeti molte volte.
Gesù,
però, non disse di essere semplicemente un Profeta di Dio,
perché egli aveva altri parametri da mantenere, che derivavano dai Segni
Iniziali: il suo messianismo, il Regno dei Cieli, il Nuovo Messaggio, il Segno
Profetico del servo sofferente che viene ucciso innocentemente, ma poi allude
alla sua Resurrezione e ad una grande discendenza, il suo compito messianico
da figlio di Dio ecc. Questa è la verità che noi ora possiamo
fornire attraverso la conoscenza dei Segni Completi. La vera sostanza che noi
dobbiamo capire è la tremenda difficoltà, una difficoltà
incommensurabile ed impossibile da risolvere in quella missione del
Pre-Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la Terra.
Ecco che il
Quarto Vangelo ci fornisce informazioni sostanziali per cui non si può
scartarlo del tutto. Ma la luce del Quarto Vangelo non insegna nulla della
vera fede; da una parte le sue frasi sono messe in modo da far scaturire rabbia
contro i Giudei e daltro canto vengono per comprovare
Nella Luce
dei Segni Completi, nessuno può più dire che
Da primo
Asino della Missione mi diedero la possibilità, nei primi quattro anni,
di captare dal vivo quella posizione di centralità. Vedevo scendere su
di me realmente flussi delle Stelle della Redenzione, visioni del Regno dei
Cieli, visioni della Nuova Casa di Preghiera, tantissimi ragli dAsino che
dovevo scrivere, visioni della terribile Quarta Generazione e visioni della
Resurrezione dello Tzadik Haim. In più, da primo allievo dello Tzadik
Haim e con questAsino Incredibile che scese dal Regno dei Cieli per abitare in
me, potevo forse non vedermi nella posizione messianica della Redenzione
Finale? Mi fu fatto vedere dal vivo tutto quello per poter capire in che modo
Gesù avesse visto la sua posizione allora. Figuriamoci i Segni Iniziali,
senza lEquilibratore, con il compito di annunciare agli altri ebrei la
propria missione! Un compito impossibile!
In conclusione, del Quarto Vangelo bisogna scartare le
frasi che inducono alldolatria e quelle che provocano odio verso gli ebrei o
mancanza di rispetto nei confronti della Torà e del Giudaismo.
E là
dove sta una vera sostanza, la si deve misurare con i Pesi dAsino nel
confronto dei Segni Iniziali con i Segni Completi. Hi-haw, hi-haw!
Giov. cap 7 - 19
Mosè non vi ha dato la legge? Eppure nessuno di voi osserva la legge.
Cancellare
dal Vangelo!
7;20 Perchè cercate di uccidermi?. La
moltitudine rispose: Tu hai un demonio. Chi cerca di ucciderti?.
Cancellare
dal Vangelo!
7;26 Ed eccolo invece parlare pubblicamente, e non gli
dicono nulla. Hanno forse i capi veramente riconosciuto esser lui il Cristo?
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dal Vangelo!
7;27 Ma noi sappiamo donde venga questuomo, mentre
quando il Cristo verrà, nessuno saprà donde sia.
Cancellare
dal Vangelo!
7;28 Gesù, insegnando nel tempio, disse
ad alta voce: Dunque voi mi conoscete, e sapete donde io sia? Eppure non sono
venuto da me medesimo, ma è veritiero chi mi ha mandato, e voi non lo conoscete.
Cancellare
dal Vangelo!
7;29 Io lo conosco, perchè io sono da lui ed egli
mha mandato.
Cancellare
dal Vangelo!
7;30 Perciò cercavano di prenderlo; ma nessuno gli
mise le mani addosso, perchè la sua ora non era ancora venuta.
Cancellare
dal Vangelo!
7;35 Dicevano perciò tra loro i Giudei: Dove mai
andrà, se noi non dobbiamo più ritrovarlo? Che se ne vada forse
ai dispersi tra i Gentili ad ammaestrare i Gentili?.
Cancellare
dal Vangelo!
7;37 Nellultimo
gran giorno della festa, Gesù levatosi in piedi, diceva ad alta voce:
Chi ha sete, venga a me e beva.
Cancellare
dal Vangelo!
7;38 A chi crede in me, come dice
Cancellare
dal Vangelo!
7;39 Ciò egli disse dello Spirito che dovevano
ricevere i credenti in lui, non essendo ancora dato lo Spirito, perchè
Gesù non era ancora stato glorificato.
Si intende
dopo
Da 7;40 a
7;53: tutto da Cancellare dal Vangelo!
GIOVANNI, CAPITOLO 8
Giov. cap. 8;6 (dopo
aver portato da Gesù una donna adultera) Essi dicevano ciò per metterlo alla prova, onde poterlo
accusare. Ma Gesù si chinò e col dito si pose a scrivere in
terra.
Se gli
Scribi ed i Farisei portarono quella donna al Tempio, di sicuro era per
condurla al Tribunale; non si lapidava nessuno senza una deliberazione ed un
verdetto ufficiale (a parte il fatto che i Romani non autorizzavano la pena di
morte comminata dal Tribunale ebraico in quei tempi). E se ci fosse stato un
tale verdetto, cosa centrava Gesù che non era un rabbino o un saggio da
loro riconosciuto? E se ci fosse già stato il verdetto di lapidarla, non
avrebbero comunque chiesto niente a Gesù perché quando cera tale
giudizio proveniente dal Tribunale non si discuteva più, si passava
allesecuzione degli ordini del Tribunale. Ed anche se avessero chiesto la sua
opinione, per metterlo alla prova, come dice il Vangelo, non è possibile
che una qualsiasi risposta di Yeshua potesse cambiare il verdetto. Non ha alcun
senso questa storia; hanno portato lì quella donna per lapidarla nel
Tempio, erano già pronti ad agire, ma prima di farlo hanno messo
Gesù alla prova per vedere cosa avrebbe detto e la sua risposta li
scoraggiò dalleseguire la lapidazione? Poppycock! Mitologia evangelica.
8;9 Ma
coloro, udito ciò, se ne andarono, un dopo laltro, cominciando dai
più vecchi, in modo che Gesù rimase solo con la donna, ritta in
mezzo.
Se, invece,
lavessero portata lì senza averla ancora giudicata, non avrebbero
potuto lapidarla per legge della Torà. Cosa centra, dunque, che uno
dopo laltro se ne andarono lasciandola da sola con Gesù, lasciando al
povero lettore cristiano limpressione che se non per le parole di Gesù,
lavrebbero lapidata! Brutta roba! (brutta roba nella Correzione dei Vangeli
significa che la storia raccontata è stata adattata o cambiata per
mettere gli ebrei in cattiva luce).
8;12 Gesù di nuovo parlò a quelli, dicendo:
Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma
avrà la luce di vita.
O
Gesù, che facciamo ora? Sono un Asino Peretzatico fra le Nubi del Nuovo
Firmamento, ma non sono il Secondo Uomo della Redenzione. Comunque chi mi segue
non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce di vita, seguendo il
Goel Haim. Tutte queste parole che ti hanno messo in bocca per riversarle
contro gli ebrei e per convincere gli ignoranti che Dio Benedetto aveva un
Figlio Divino, in senso letterale, non arrivano a buon fine. Guarda, Peretz,
mi suggerisce Yeshua, il verso 28, sullinnalzamento del figlio delluomo;
è profetico e si riferisce al Goel Haim. Credevo di essere il Messia
della mishnà delle 7 cose, invece ero la mishnà delle 10 (13)
cose, ero lAriete di Isacco. Essendo il secondo uomo della redenzione, il
terzo uomo finale corregge il tutto. Chiama Abramo, chiama Mosè, chiama
il Goel Haim ed anchio sto qua. Dacci dentro e scava: troverai i tesori che si
rivelano nella Correzione. E se non
ce la farai, parlerò io. Vai!.
8;13 Allora i Farisei gli dissero: Tu ti
rendi testimonianza da te medesimo, ma la tua testimonianza non è
veritiera.
Dobbiamo
adeguarci ai Segni: nel sogno di Giuseppe nostro, in cui Peretz spiega ad un pubblico ben disposto alle sue
lezioni che PIÙ DELLA METÀ DEL QUARTO VANGELO È DA
SCARTARE, INCLUSE MOLTE FRASI IN CUI GESÙ PARLA IN PRIMA PERSONA.
Perciò
frasi come: Io sono la luce del mondo ecc. sono da Cancellare dal
Vangelo! Gesù era molto umile, ma molto acuto, e parlava di cose giuste,
a volte anche in modo forte, ma non per acclamare sé stesso con Io sono, io sono, io sono!. Il Quarto
Vangelo mise in bocca a Gesù tale stile per rafforzare la sua
Divinità e per deridere gli ebrei. Anche le parole di Giovanni
Battista nel Quarto Vangelo, in prima persona, sono false.
8;19 Gli domandarono: Dovè il Padre
tuo?. Rispose Gesù: Voi non conoscete nè me, nè il
Padre; se conosceste me, conoscereste forse anche il Padre mio.
Gli ebrei,
perciò credevano che Gesù parlasse di suo padre, Giuseppe! Poppycock!
Gli ebrei, però, dopo, dicono: Noi abbiamo un solo Padre, Dio. Tutte
queste frasi servono solo a degradare gli ebrei! Cancellare dal Vangelo!
8;20 Queste parole
disse Gesù nel gazofilacio (tesoreria), insegnando nel tempio; e nessuno lo prese
perchè non era ancora venuta lora sua.
Ancora per
incolpare gli ebrei! Lo avrebbero ucciso, ma non potevano perché non era
ancora la sua ora. Cancellare dal Vangelo!
8;21 Gesù disse loro di nuovo: Io me
ne vado e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato. Dove vado io, voi
non potete venire.
Brutta roba!
Cancellare. Non cè nessun vero insegnamento qua!
8;22 I Giudei perciò cominciarono a dire: Che
voglia forse uccidersi, poichè dice Dove vado io, voi non potete
venire? .
Se
effettivamente Gesù avesse detto: dove
io vado voi non potete venire, che cosa centra il suicidio? Non centra
niente. È soltanto brutta roba per dimostrare la stoltezza degli ebrei.
Cancellare dal Vangelo!
8;23 Ed egli soggiunse loro: Voi siete di
quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono
di questo mondo.
Cancellare
dal Vangelo! È arroganza parlare così, ma soprattutto, è
falso vangelo. Che insegnamento dà?
8;24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri
peccati, perchè se non credete che sono io, morirete nei vostri peccati.
Cancellare
dal Vangelo! Gesù non lo ha mai detto, sarebbe superbia immane.
8;25 Gli domandarono allora: E tu chi sei?.
Gesù rispose loro: Proprio ciò di cui vi parlo.
Cancellare
dal Vangelo! È il Quarto Vangelo che dice tutte queste frasi, non il
vero Gesù.
8;26 A vostro riguardo ho molte cose da dire e da
giudicare, ma Colui che mi mandò è verace e ciò che io ho
udito da lui, lo dico al mondo.
8;27 Essi non
capirono che egli chiamava suo Padre Dio.
E cosa
pensavano, che parlasse di Zeus?
8;28 Gesù
dunque disse loro: Quando avrete innalzato il Figlio delluomo, allora
conoscerete che sono io, e non faccio nulla da me, ma parlo sempre in
conformità a quanto mi ha insegnato il Padre mio.
Quando il mondo
riconoscerà il figlio delluomo, il Goel Finale Haim, allora, e non
prima, il mondo capirà chi era Gesù veramente, il secondo uomo
della redenzione, amato da Dio per la sua umiltà e per il suo spirito di
sacrificio per la salvezza del suo popolo. Dalle parole di Gesù nel
Quarto Vangelo, invece, tutti hanno capito male ed hanno inteso altre cose.
8;29 e chi mi ha mandato è con me e non mi ha
lasciato solo, perchè faccio sempre quanto piace a lui.
Anche se
Gesù sulla croce disse: Dio mio,
Dio mio, perché mi hai abbandonato?, Dio Benedetto non lo ha mai
lasciato e lo innalzò nel Segno della Resurrezione.
8;30 Mentre parlava così, molti credettero in lui;
8;31 e Gesù
prese a dire ai Giudei che avevano creduto in lui: Se rimarrete fedeli alla
mia parola, sarete veramente miei discepoli,
8;32 conoscerete la
verità e la verità vi farà liberi.
Tutto va
spostato alla Redenzione Finale perché fino ad allora, gli ebrei che
avessero creduto nel Nuovo Testamento, non avrebbero trovato la verità
bensì false dottrine ed idolatria. E se fossero caduti sarebbero
divenuti schiavi del peccato idolatra e, quindi, tuttaltro che liberi.
Titolo:
Gesù ribatte la vanagloria dei Giudei.
Anche i titoli aggiunti sono anti-ebraici!
8;33 Gli
replicarono: Noi siamo della stirpe di Abramo e non fummo mai schiavi di
nessuno; come dunque puoi tu dire diverrete liberi?.
Chi proviene
dal popolo dIsraele avrebbe potuto affermare che non eravamo mai stati
schiavi di nessuno? Schiavi eravamo nella terra dEgitto ed il Santo Benedetto
ci redense di là. Cancellare dal Vangelo!
8;34 Rispose Gesù: In verità, in
verità vi dico: Chi commette il peccato è schiavo del peccato.
8;35 Ora lo schiavo
non resta per sempre nella casa; il figlio invece vi resta per sempre.
8;36 Se dunque il Figlio
vi avrà liberati, sarete veramente liberi.
Non hanno
senso queste frasi. Chi commette un peccato è schiavo del peccato, e
questa è una cosa risaputa da tutti. Ma che centra lessere schiavo del
peccato con la differenza fra lo schiavo di casa ed il figlio di casa? Non lo
capisco. Comunque, sembra che Gesù volesse dire: Io sono della casa del
Padre, cioè dal Regno dei Cieli ed è lì dove devo tornare,
e perciò se io libererò qualcuno dal peccato, ciò sarà
accettato e quella persona sarà libera dalle punizioni.
Tutto
ciò si completa al tempo del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel
Haim; quando egli libera unanima, quellanima sarà veramente libera.
8;37 So che siete figli di Abramo; ma voi
cercate di uccidermi, perchè la mia parola non penetra in voi.
Che senso ha
questo? Dato che la mia parola non penetra in voi, voi mi volete uccidere.
È un altro non sequitor di
questo fuorviante Quarto Vangelo. Inoltre, Gesù parlò nel codice
Padre-Figlio, Figlio dellUomo, il Padre è in me ed io sono nel Padre,
voi siete di questo mondo, io sono dallaltro mondo, ecc. Chi è che non
si sarebbe confuso?
8;38 Io dico quello che ho veduto presso il Padre mio; e
voi pure fate quello che avete veduto presso il padre vostro.
Fanno male
allorecchio queste parole!
8;39 Gli replicarono: Nostro padre è Abramo.
Soggiunse Gesù: Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo.
Qui ha
ragione Gesù!
8;40 Invece voi ora cercate di uccidere me,
che vi ho detto la verità, che udii da Dio. Abramo non fece così.
8;41 Voi fate le
opere del padre vostro. Gli risposero: Non siamo nati da fornicazione! Abbiamo
un solo Padre, Dio.
In
verità, in verità vi dico, io non capisco il cinese. Cosa centra
la risposta Non siamo nati da fornicazione alla domanda Voi fate le opere
del padre vostro? E cosa centra il non essere nati da fornicazione con
lavere un solo Padre, Dio? Mi illumini qualcuno, per favore.
8;42 E Gesù a loro: Se Dio fosse
vostro Padre, amereste anche me, perchè io procedetti e venni da Dio;
non sono infatti venuto da me, ma Egli mi ha inviato.
Cancellare
dal Vangelo!! Il Quarto Vangelo fa di tutto a mettere la deificazione del
povero Messia nelle sue mani e nella sua bocca. Forse Mosè, magister noster, o il Goel Finale Haim,
potrebbero parlare così???!!! Io procedetti e venni da Dio esse sono o
aggiunte o sottili trasformazioni che creano idolatria oltre ad essere contro
la vera umiltà di Yeshua.
8;43 Perchè non comprendete il mio linguaggio?
Perchè non potete ascoltare la mia parola.
Il motivo
è semplice, perché il suo linguaggio non era comprensibile e
perché a volte sembrava davvero blasfemo. Comunque, il Quarto Vangelo
dà inizio al linguaggio più confuso, distorto, sproporzionato e
politico che esista. È vero, comunque, che le parole di Gesù
non venivano capite da nessuno, inclusi i discepoli, e ciò sebbene
parlasse di cose giuste. Ma il Gesù del Quarto Vangelo è un
falso Gesù fabbricato dal Verbo idolatra del Prologo; esso fu scritto
dopo molti anni e con aggiunte e cambiamenti di molte mani. Il conflitto e il
divario fra
8;44 Voi avete per padre il diavolo, e volete soddisfare
i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio, e non
perseverò nella verità, perchè la verità non
è in lui. Quando dice la menzogna, parla del suo, perchè è
bugiardo e padre di quella.
Brutta roba,
anzi bruttissima. Ci sta qui anche una interpretazione del personaggio di
Satana che non sta in piedi, che è confusa e che non insegna niente.
Cancellare dal Vangelo!
8;47 Chi è da Dio ascolta le parole di
Dio, ecco perchè voi non le ascoltate: perchè non siete da Dio
Così ai cristiani è stato insegnato, da
duemila anni, che gli ebrei non sono di Dio perché non credono che
Gesù sia Dio, mentre i cristiani sono di Dio perché credono che
Gesù sia Dio. Cancellare dal Vangelo!
Daltro
canto, ci sono frasi di spiegazione nel Quarto Vangelo che avrebbero dovuto
disfare ogni possibilità di una deificazione. Gesù spiega: dico
che sono da Dio perché ascolto le parole di Dio, voi che non state
ascoltando le parole di Dio non siete da Dio. Non cè qui
nessuna deificazione. Così anche quando Gesù spiega che non sta
bestemmiando dichiarandosi figlio di Dio perché lo sta dicendo nello
stesso modo in cui la Torà dichiara:
Figli siete del Signore, vostro Dio e il
Mio figlio, Mio primogenito Israele ecc.
Ma il
Cristianesimo teologico, invece di valutarne la vera sostanza, tratta queste
frasi di spiegazione come se fossero battute secondarie per colmare
lottusità degli ebrei. È una stupidità colossale da parte
dei Padri della Chiesa di aver preso alla lettera ciò che Gesù
stesso spiegava di non prendere alla lettera. Anche da Risorto Gesù
dice: il mio Dio ed il vostro Dio
ecc. ma chi lo ascoltava? Penso che sia lora, o cristiani di tutto il mondo,
di badare ora alla vostra ottusità nei confronti della falsa
deificazione teologica che vi ha messo idolatria nella bocca, e peggio, nel
cuore, per duemila anni! E lasciate stare lottusità ebraica che
è un problema fra il popolo di Israele e Dio, non quello dei popoli.
8;48 I Giudei replicarono: Non abbiamo noi
ragione di dire che sei un Samaritano, e hai un demonio?
Cosa centra
essere Samaritano con lavere un demonio?
8;49 Rispose Gesù: Io non ho un demonio, ma onoro
il Padre mio e voi mi vituperate.
Cosa centra
il non avere un demonio con lonorare il Padre?
8;51 In verità, in verità vi dico che se
alcuno custodirà la mia parola non vedrà la morte in eterno
Già
spiegato. Ciò si realizzerà solo nella Redenzione Finale in
merito al Segno Finale della Resurrezione dello Tzadik Haim.
8;52 Gli dissero i Giudei: Ora conosciamo
bene che hai un demonio. Abramo è morto, come pure i profeti, e tu dici:
Chi custodirà le mie parole non gusterà la morte in eterno.
Insipidezza
evangelica: togliere dal vangelo!
8;53 Sei tu di più di nostro padre Abramo, il
quale è morto, come son morti anche i profeti? Chi pretendi di essere?
Togliere dal
vangelo.
8;54 Gesù rispose: Se io glorifico me stesso, la
mia gloria è vana; ma è il Padre mio che mi glorifica, quegli che
voi chiamate vostro Dio
Togliere dal
vangelo!
8;55 ma voi non lo conoscete, mentre io lo
conosco, e se dicessi che non lo conosco, sarei bugiardo come voi, mentre lo
conosco e ne osservo la parola.
Togliere dal
vangelo!
8;56 Abramo, vostro padre, esultò per vedere il
mio giorno: lo vide e si rallegrò
Non so se
Gesù si considerasse lAriete di Isacco o no, ma qui possiamo constatare
che il giorno di Gesù è nel segno del suo sacrificio e della
sua resurrezione. Ed in merito a quel sacrificio, il decreto di distruzione fu
tramutato in esilio, quindi cè una corrispondenza fra la
felicità di Abramo, nostro padre, per la salvezza di Isacco dallaltare
e lAriete preso al posto di Isacco, nostro padre. Questo capiamo adesso, ma
duemila anni fa, ciò confondeva soltanto. Non credo che Gesù
labbia detto perché non avrebbe potuto spiegarlo.
8;58 Gesù rispose loro: In verità, in
verità vi dico: Prima che Abramo nascesse, io sono.
Nel Segno
dellAriete Sacrificato che la mishnà dichiara fosse creato prima dello
Shabbat della Creazione. Ma nel vangelo non ha senso e non ha posto. Togliere!
8;59 Allora presero delle pietre per scagliargliele
contro; ma Gesù si nascose ed uscì dal tempio.
Brutta, gran
brutta roba!
GIOVANNI, CAPITOLO 9
9;5 Mentre sono
nel mondo, sono la luce del mondo.
Unaggiunta
mai detta da Gesù!
9;35 Gesù
seppe che lavevano cacciato fuori, e incontratolo, gli disse: Credi tu nel
Figlio di Dio?.
Togliere:
è unaggiunta!
9;36 Egli rispose: Chi è, Signore, perchè
io creda a lui?.
Togliere:
è unaggiunta!
9;37 Gesù soggiunse: Tu lhai visto, e chi parla
con te è quello.
Togliere:
è unaggiunta!
9;38 Egli allora replicò: Signore, io credo. E
si prostrò innanzi a lui e lo adorò.
E lo adorò impossibile! Gesù non avrebbe
permesso a qualcuno di adorarlo. È tutta unaggiunta!
GIOVANNI, CAPITOLO 10
10;8 Tutti quelli
che son venuti (prima di me), sono ladri e malandrini; ma le pecore non li
hanno ascoltati.
Anche nella
versione in greco cè il: che
sono venuti prima di me. È una bruttissima frase, sebbene il
peccato dei pastori è purtroppo vero e non è meno vero che da
almeno due generazioni prima di Gesù, i pastori, i Sacerdoti ed i
Farisei avevano commesso peccati che allontanavano il popolo invece di
avvicinarlo. Siccome, però, non è specificato un tempo, il
lettore lo prende come una generalità che non dà luogo a
distinguere fra buoni e cattivi ecc. o tempi diversi ecc.
10;9 Io sono la
porta. Chi entrerà per me, sarà salvo; entrerà e uscirà
e troverà pascoli.
La Missione
Messianica, nei Segni Iniziali, veniva per aprire delle porte di salvezza,
porte di salvezza che sono uscite poi ai popoli. Ci sono nel mondo molti
livelli di bassezza e molti milioni di persone hanno trovato delle porte di
salvezza tramite la loro fede negli insegnamenti di Gesù. Ma il tempo
delle vere porte di salvezza che si aprono è nella Redenzione Finale, in
merito allo scelto Giudice Unto Risorto, il Maestro Haim. E noi Asini ragliamo
per aiutare la gente a trovare le porte, quelle finali e complete che
durano nel tempo.
10;10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e
distruggere. Io sono venuto perchè abbiano la vita e labbiano
più abbondantemente.
10;11 Io sono il
buon Pastore. Il buon pastore dà la vita per le sue pecore;
Gesù
disse anche: Non sono venuto se non per
la salvezza delle pecore smarrite della casa di Israele. E non cè
dubbio che Yeshua diede la sua vita per la salvezza degli altri. Dopo la
dispersione degli ebrei, ci sono stati molti Buoni Pastori, mentre dalla
formazione della Chiesa Cattolica, il mondo cattolico dei pastori è
stato il più scaltro, mercenario, falso, corrotto, assettato di potere e
di onore e depravato mai esistito. Il Protestantesimo aveva rotto con
10;30 Io ed il Padre siamo uno.
Ascoltate
bene queste parole. Esse sono
Gesù,
quindi, compiva la volontà del Padre da figlio amato, non intendendo
assolutamente instaurare una Nuova Teologia comprendente un altro Dio o il
figlio di Dio che è Uno con suo Padre, ecc... Diceva, invece, di
essere lesempio di un vero figlio di Dio, un figlio che fa la volontà
di suo Padre in cielo. Perciò tale missione gli fu affidata da Dio.
Guardate
bene lespressione: Io ed il Padre siamo
uno. Gesù non era matto, che Dio ci salvi, e non era un esaltato.
Era un ebreo ben istruito nella Torà con unenorme esperienza di
Torà Intima nota agli Esseni, unistruzione della massima serietà
ed anche della massima disciplina. Avrebbe mai potuto dire Gesù che lui
e Dio sono la stessa cosa, in senso letterale???!!! Ma, è proprio qui che sta
O cristiani,
poveri reduci del calice amaro che Gesù dovette bere, guardate bene il
grande peccato dei Giudei di aver inteso le parole di Gesù in un senso
letterale, senza contemplare la sostanza delle sue intenzioni.
Chi, dunque,
sono stati i Giudei del Vangelo negli ultimi duemila anni???
10;33 I Giudei risposero: Non ti lapidiamo per unopera
buona, ma per la bestemmia e perchè, essendo tu un uomo, ti fai Dio.
Da notare
che in tutti i secoli passati la fede cristiana, che contempla il fatto che
Gesù è Dio fatto uomo, giustifica tutte le tante lamentele degli
ebrei in questo Quarto Vangelo. È anche vero che Gesù parlava nel
suo Codice-Messianico che, se non
spiegato, avrebbe potuto confondere, ma è altrettanto vero che presso i
Farisei di Gerusalemme non cera capacità di ascolto, essi erano chiusi
di cuore ed amavano onore per sé ecc. ecc. ecc. Alla fine, però,
purtroppo, le loro paure espresse nel Quarto Vangelo per una deificazione e
per una deviazione dalla vera fede monoteista ecc. si attuarono nel
Cristianesimo. Come gli ebrei di allora prendevano le parole di Gesù
alla lettera quando diceva di essere figlio di Dio, dichiarando che ciò
era blasfemo, così, dopo Gesù, il Cristianesimo ha inteso alla
lettera le sue parole. Nel Quarto Vangelo, però, dove ci sono le
lamentele degli ebrei, ci sono anche le risposte di Gesù. Il più
spiccato esempio è la spiegazione di Gesù stesso nella quale lui
usa lespressione figlio di Dio nello stesso senso lato di figli siete del
Signore, Dio vostro.
Perché,
ditemi, cristiani, questa risposta (come altre) di Gesù, una risposta
chiara come il sole di mezzogiorno nel cielo limpido, non è mai stata
considerata? Lasciamo perdere! Ma perché, allora, queste risposte ci
sono nel Quarto Vangelo? Ecco perché: si prese un testo originario (di uno di Gerusalemme, essendo i
sinottici primariamente della Galilea, mentre il Quarto Vangelo è
primariamente di Gerusalemme, di qualcuno vicino al Tempio, e perciò
anche vicino ai Farisei) che non dava
luogo a sbagli e/o a prendere alla lettera le parole di Gesù e di fare
di lui un Dio, dopo di che, con la formazione delle prime chiese e con la
formulazione dei Vangeli, che già avevano la Divinità di
Gesù per base, il Quarto Vangelo era nella posizione di dover essere
mantenuto per il valore degli avvenimenti testimoniati (da quellevangelista
originario di Gerusalemme, probabilmente il misterioso beneamato di
Gesù), ed, allo stesso tempo, si dovettero aggiungere altre parole,
altre frasi, altri paragrafi ecc. che servirono a suffragare, a posteriori e
con il concorso di più mani (forse di discepoli del discepolo, forse di
un altro Giovanni, ecc), la Divinità di Cristo. Tutto il
Prologo, a titolo di esempio, è una tale aggiunta.
Perciò,
cari amanti della verità, quelle aggiunte hanno coperto, capovolto,
corrotto e falsato le vere parole di Gesù ed i cristiani erano ormai
sotto le varie chiese che dettavano quelle dottrine.
Solo che
ora, specialmente negli ultimi cinquanta anni, gli studi di decifrazione e di
delucidazione dei testi, insieme a chiarimenti storici non noti prima, hanno
portato gli studiosi, anche quelli religiosi, a pensare che il testo detto di
Giovanni del Quarto Vangelo sia un grande macello con parecchi macellai
coinvolti per arrivare al testo finalizzato. Ho capito molto di più su
questo argomento leggendo un libro (un romanzo, per altro) di Michel Benoit:
Il Tredicesimo Apostolo.
Da noi,
grazie a Dio, è tutto facilitato nei Segni Completi, oltre alle
spiegazioni della vera fede monoteista, possiamo vedere le parole sbagliate e
cancellare ogni traccia di deificazione. Alla fin fine le parole di Gesù
tornano al testo originale in cui Gesù risponde: Non sto bestemmiando dicendomi
figlio di Dio, anche voi siete figli di Dio, è scritto, Figli siete del
Signore, Dio vostro.
GIOVANNI, CAPITOLO 12
12;4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, il
quale doveva tradirlo, disse:
12;5Perché questolio profumato non si è
venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?
Togliere dal
vangelo!
12;6 Egli poi disse ciò non perchè si
curasse dei poveri; ma perchè era ladro e, siccome teneva la borsa,
asportava ciò che vi si metteva.
Togliere dal
vangelo.
12;7 Gesù però gli disse: Lasciala stare;
ella ha serbato questo profumo per il giorno della mia sepoltura,
Togliere dal
vangelo!
12;8 poichè i poveri li avete sempre con voi, ma
non sempre avrete me.
Togliere dal
vangelo!
12;10 Ma i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire
anche Lazzaro,
Cancellare
dal Vangelo!
12;11 perchè
per causa sua, molti se ne partivano da loro e credevano in Gesù.
Cancellare
dal Vangelo!
12;13 prese dei rami di palma e uscì a
incontrarlo, gridando: Osanna! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore,
il re dIsraele!.
Malafede
cattolica il maiuscolo per Colui.
12;15 Non temere, o figlia di Sion! Ecco il tuo re che
viene, seduto sopra un puledro dasina.
Questo verso
è tratto da Zaccaria 9;9, però non dice: non temere,
ma: Rallegrati molto o figlia di Zion,
gioisci grandemente o figlia di Gerusalemme, ecco il tuo re viene da te, egli
è giusto e pieno della salvezza (di Dio), egli è povero e cavalca
un asino ed un onagro, figlio di asinelle. (forse
12;26 Chi mi vuol servire, mi segua; perchè dove
sarò io, quivi sarà anche il mio servo. E chi servirà me,
sarà glorificato dal Padre mio.
Falso
vangelo. Avrebbe Gesù parlato di un suo servo o dire: chi servirà me???!!!Impossibile!
12;28 Padre, glorifica il tuo nome!. E dal cielo venne
una voce: Lho glorificato e ancora lo glorificherò.
Falso
vangelo aggiunto!
12;31 Adesso si fa
il giudizio del mondo; adesso il principe di questo mondo sarà cacciato
fuori.
Falso vangelo,
forse Gesù può definire sé stesso principe di questo
mondo? Assurdo!
12;32 Ed io, quando sarò innalzato da terra,
trarrò tutto a me.
Falso
vangelo, Gesù non avrebbe mai potuto dire: trarrò tutto a me.
12;34 Gli rispose la folla: Noi abbiamo imparato dalla
legge che il Cristo vivrà in eterno. Come dunque puoi dire che il Figlio
delluomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio delluomo?.
Non so dove
ci sia scritto che il Messia vivrà in eterno. Forse nella mishnà
delle sette cose?
12;41 Queste cose
disse Isaia, quando vide la gloria di lui e parlò di lui.
Di lui chi?
Togliere dal vangelo!
12;42 Molti, tuttavia, anche tra i capi, credettero in
lui; ma non lo confessavano per paura dei Farisei, per non essere scacciati
dalla sinagoga,
Togliere dal
vangelo!
12;43 giacchè essi amavano più la gloria
degli uomini che la gloria di Dio.
Togliere dal
vangelo!
12;44 Ma Gesù esclamò e disse: Chi crede
in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato;
Questo
può essere vero vangelo, si deve credere nei mandati di Dio.
12;45 e chi vede me,
vede Colui che mi ha mandato.
È
falso vangelo aggiunto ed è blasfemo; Gesù non avrebbe mai detto
così!
12;46 Io son venuto luce al mondo, affinchè
chiunque crede in me, non resti nelle tenebre;
Cancellare
dal Vangelo!
12;47 e se qualcuno
ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo giudicherò,
perchè io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.
Cancellare
dal Vangelo!, Gesù non può aver detto: Io sono venuto per
salvare il mondo. Quanto tutto questo linguaggio è lontano dalla Vera
Bibbia!
12;48 Chi disprezza me e non accoglie le mie parole, ha
chi lo giudica: la parola che ho proferito, essa lo giudicherà
nellultimo giorno.
Cancellare
dal Vangelo!
12;49 Perchè io non ho parlato da me stesso; ma il
Padre, che mi ha mandato, mi ha prescritto egli stesso quello che io dovevo
dire e predicare.
Cancellare
dal Vangelo! È il testo più noioso che esista il Quarto Vangelo
così ridotto!
12;50 E io so che il suo comando è la vita eterna.
Perciò le cose che io dico, le dico come il Padre me le ha dette.
Cancellare
dal Vangelo!
GIOVANNI, CAPITOLO 13
13;13 Voi chiamate me Maestro e Signore, e fate bene,
perchè lo sono.
Falso
vangelo, Maestro va bene Signore, nel senso di Dio è blasfemo.
Rivedere a questo proposito lesauriente spiegazione fornita nella prima parte
dello scritto.
13;14 Se dunque io,
Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli
uni gli altri.
Di nuovo,
Maestro sì, non Signore. Gesù era umile!
13;31 Uscito che fu, Gesù disse: Ora il Figliuol
delluomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui.
Cancellare
dal Vangelo!
13;32 Se Dio fu glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà
in sé stesso e lo glorificherà tosto.
Falso
vangelo!
MA ORA BASTA! BASTA!!!!!!
BASTA! Ecco la
formula per correggere il Quarto Vangelo: CODICE, CALICE, CAMBIAMENTI, IDOLATRIA.
CODICE: è il
linguaggio messianico usato da Gesù, primariamente il Codice Padre
e figlio. Presso Yeshua questo fu il suo Segno Messianico. Gesù non
diceva: Sono il Messia, non poteva usare il termine Mashiah (Messia)
perché egli stesso sapeva che il suo Messianismo non aveva la
finalità per determinare una redenzione per Israele, una redenzione
che avrebbe portato poi la pace. La maggior parte delle profezie redenzionali
progettavano un Messia che avrebbe unito il popolo, alla fine, stabilendo il
regno di Davide per sempre nella giusta fede e nel giusto comportamento ed
avrebbe effettuato una pace ed una luce che si sarebbero estese sino alle
estremità della terra.
Gesù
sapeva che la sua missione era messianica ma di un altro genere, anchessa si
riferiva allallusione messianica contenuta in Genesi 38; 27 30 in cui si
parla della nascita dei due gemelli Perez e Zerah figli di Giuda e di Tamar.
Perez vuol dire colui che rompe le barriere. Per Gesù, Yohanan
ha-Matbil fu il Perez che ruppe le barriere, uscendo dalla Scuola, aprendo la
strada per Zerah( che vuol dire splendere come il sole), suo fratello gemello
Gesù, che, nella Scuola degli Esseni, apprese (ed infine prese) i
Segni Messianici., per dar loro modo di splendere per il mondo.
La
Torà, però, in quel racconto chiaramente messianico
(perché il Re Davide sarebbe poi disceso da Perez) rappresenta linizio
di un ciclo che conduce al Messia, alla costruzione del Tempio, alla pace ed
alla grande diffusione della vera Tradizione di Israele.
Gesù
era nel tempo più basso della storia di Israele. Anche il Talmud
maledice gli ultimi dieci Sommo-Sacerdoti del Secondo Tempio. Cera, purtroppo,
un marciume che non si poteva risanare. Essendo, quindi, il Messianismo di
Yeshua, non quello della pace e della riconciliazione, la sua missione
messianica era di un altro genere: Non
sono venuto per portare la pace bensì la spada ed il conflitto ecc.
E per chi,
allora, era la salvezza? Io non sono
venuto se non per la salvezza delle pecore smarrite della casa di Israele.
Quindi, per il popolo ebraico vengo ad insegnare, che lo voglia o no, la
missione data da Dio di essere figli di Dio. In quanto al mondo, in genere,
non si entrerà nel tempo della pace bensì nei tempi di guerra e
di conflitto. In più, Gesù sapeva anche che la sua missione
sarebbe stata un fattore non indifferente per il divampare di conflitti. Dato,
però, che
Questi tre scopi messianici, linsegnamento del figlio di
Dio, linevitabile conflittualità che sarebbe seguita alla sua missione,
e lo scopo della salvezza delle pecore smarrite delle dieci Tribù
dIsraele, rientrano nel Codice Messianico di Gesù. Cè un quarto scopo per cui lespressione FIGLIO dellUOMO viene usata da
Gesù. Cè stata grande confusione causata da questo termine e qui
le parole di Gesù nei Vangeli scivolano fra lidentificazione di un altro Uomo (UOMO) scelto per la
redenzione finale, riferito ad un tempo futuro ed indefinito e fra sé stesso definito, comunque, come UOMO). Alla fine, nel Cristianesimo, quella progettazione verso
il futuro sfociò nel credo nella Seconda Venuta di Cristo sulla terra.
Esso,
quindi, il quarto punto del Codice Messianico di Gesù, ha creato
confusione perché, come insegnatomi dallo Tzadik Haim, anche a
Gesù sembrava, a volte, di essere lui quelluomo preventivato per il
futuro. Il terzo scopo, quello della salvezza delle Pecore Smarrite non ha
creato problemi storici. Quello di scatenare il conflitto si è
verificato in pieno in duemila anni di storia. È, invece, il primo
scopo, quello dellinsegnamento del figlio di Dio che costituì il
Calice Amaro bevuto da Gesù sulla Croce. Prima di cedere la sua anima,
il povero giovane Messia vide in visione che invece di capire il suo Codice
Messianico di figlio di Dio, il termine sarebbe stato tramutato in una falsa
deificazione idolatra!
Tutta
lidolatria scaturita dal cristianesimo dipese da tale trasmutazione da senso
lato a senso letterale. Non è colpevole, comunque, il Codice
bensì il Calice.
Quella colpa
si era formata già nella cerchia dei primi cristiani, anche se non in
tutti. Noi, però, diciamo evangelicamente che lamaro CALICE è il Verbo del Quarto Vangelo.
Quella falsa dottrina aggiunta ai Vangeli è lapice della terribile
Trasmutazione del vero Codice di Gesù nel falso senso di Figlio Divino.
Se Matteo, Marco e Luca sono gli autori di quei Vangeli, senza aggiunte,
ciò significa che anche loro già partecipavano alla Falsa
Deificazione di Gesù. Comunque, essa non viene indottrinata sino al
malefico e fuorviante Verbo del Quarto Vangelo. Il Verbo che diventa Carne in
Gesù e che lo deifica tramutando il senso lato, inteso chiaramente da
Gesù, in senso letterale. Tutto il male sta qui!
Perciò
identifichiamo il Calice Amaro di Gesù col Verbo del Quarto Vangelo (da
notare che il Prologo del Quarto Vangelo è stata la potenza della falsa
cristologia della storia, più di tutte le Lettere di Paolo di Tarso. A
parte il fatto che solo pochi dei suoi testi sono autentici, lo scopo di Paolo era
quello di aprire e portare il cristianesimo ai popoli; inoltre i modi
intrecciati e filosofici di Paolo non erano sufficientemente puntati per
indottrinare sul
Tale
sciagura teologica volutamente aggiunta al Vangelo viene poi trascinata e
riproposta in tutto il Vangelo detto di Giovanni, aggiunta dopo aggiunta, ma
anche contraddizione dopo contraddizione (gli studiosi dei Vangeli, anche
quelli credenti, ne sanno certo più di me). Il Calice Amaro, quindi, il
Verbo, ha scatenato ondate di false interpretazioni con la necessità di
aggiunte a posteriori per rettificare
quello che era il testo originale in cui si trovava semplicemente il Codice
Messianico di Gesù.
Il risultato
di tutto, Calice e CAMBIAMENTI,
produce IDOLATRIA in proprio,
il culto idolatra a Gesù e poi altri culti idolatri più bassi
come il culto alla Madonna ed ai Santi.
Il nostro
lavoro per
Il Codice
Messianico di Gesù è veritiero, messianico e non idolatra in
assoluto, questa è una base solida su cui possiamo affrontare
Questa
formula: Codice, Calice, Cambiamento,
Idolatria, serve a rompere lidolatria del cristianesimo e a rimuovere
lidolatria dai Vangeli.
Una volta
fatto ciò, si deve proseguire per approfondire il Codice Messianico di
Gesù. Il genere di approfondimento che intendo non sarebbe possibile
senza i Segni Completi della Terza Redenzione Finale. La Novità
storica della Missione Messianica di Yeshua sta nel fatto che quella missione
era basata sui Segni Iniziali Messianici e Redenzionali. Nessuno poteva
prevedere questo. Se si fosse saputo allora che alla fine di un lungo ciclo
storico sarebbero arrivati i Segni Completi, ciò avrebbe tolto la terra
sotto ai piedi del Cristianesimo nascente. Nessuno avrebbe accettato di
considerare il cristianesimo come uno stadio intermedio la cui esistenza
avrebbe portato avanti la storia solo
sino allarrivo dei Segni Completi!
Ciò
è vero anche per Gesù stesso. Ciò che più si
avvicina a questa soluzione è la preventivata figura del figlio
dellUomo che, da qualsiasi parte si guardi il problema, ha indubbiamente la
funzione di completare. Evitiamo, comunque, confusione. Non solo i Segni
Completi danno la ragion dessere dei Segni Iniziali, ma facilitano molto anche
la comprensione di argomenti che altrimenti sarebbero rimasti nellaria.
Inoltre sarebbe difficile individuarli senza la formula dei Sei Segni Completi.
Parliamo, quindi, del Codice Messianico di Gesù che conteneva, a volte
in sintesi, a volte in maniera più estesa, i Segni Iniziali delle
Stelle, del Giudice Unto del Regno dei Cieli, della Nuova Luce di un Nuovo
Messaggio, della Missione Messianica su di lui, di una Quarta Generazione
(costituita da cose terribili, calamità, terremoti, malattie, guerre,
avvenimenti astrologici e meteorologici inusuali, spavento ecc. ecc.) e della
sua Resurrezione.
Gesù
disse ai discepoli: Non rallegratevi che
avete fatto guarigioni e cacciati demoni e spiriti nel mio nome, rallegratevi
piuttosto che i vostri nomi ora sono scritti sulle stelle. Gesù,
quindi, aveva ricevuto studi redenzionali, almeno alcuni, alla Scuola degli
Esseni, e sapeva anche qualcosa sulle Stelle della Redenzione.
In quanto al Regno dei Cieli, come Regno nei Cieli
iniziale preseduto da un regnante, che si stava avvicinando alla terra, in cui
si sarebbe potuti entrare solo grazie ai meriti e per cui si sarebbe dovuto
aver paura di non essere accettati dopo la morte e per il quale Gesù
stava dando la vita per poter aiutare coloro che avevano creduto nella sua
Missione Messianica, rappresenta il
Perno Portante degli insegnamenti e delle parabole di Gesù.
Insieme a
ciò, Gesù parlò ed alluse al fatto che lui sarebbe risorto
dai morti e che avrebbe avuto la posizione da Risorto nel Regno dei Cieli per
presiedere alle questioni redenzionali in terra, e dal quale avrebbe mandato
uno spirito, il Paraclito, a coloro che lo seguivano.
Il Nuovo
Messaggio di Gesù includeva tutto quanto stava spiegando e la grande
novità della sua stessa missione messianica, con la nuova speranza per i
poveri di spirito ecc. Il Sermone sul Monte con le beatitudini rappresentava la
speranza nel Regno dei Cieli. Insomma, abbiamo tutti i Sei Segni Iniziali:
Stelle, Regno dei Cieli, Nuova Luce, Missione Messianica, Quarta Generazione e
Resurrezione. E noi siamo, grazie a Dio, i primi fortunati in terra, ad aver
ricevuti i Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del Goel
Haim.
Ciò
completa il Codice Messianico di Gesù, il grande incompreso e frainteso
Secondo Uomo della Storia. Gesù era un giusto amato da Dio, scelto per
la sua gelosia nei confronti delle offese arrecate a Dio dalla terribile
ipocrisia di quellepoca, scelto per il suo amore verso ogni essere umano e per
la sua umiltà. Egli compì il precetto mishnaico, Nel
luogo in cui non ci sono uomini, cerca di essere tu un uomo.
Ricordiamo,
per completezza, che il Codice Messianico, collegato con le profezie
redenzionali, vedeva la resurrezione anche attraverso Isaia 53 che parla del
servo sofferente, e perciò delleventuale riconoscimento e del dovuto
pentimento riconoscente per colui che gli ebrei non avevano apprezzato
perché non sapevano che lui si era addossato i loro peccati ecc. Esso
profetizza che, in un certo momento della storia, gli ebrei riconsidereranno
tutta la questione di Yeshua, capiranno e riconosceranno ciò che stiamo
qui studiando, cioè il vero Codice Messianico di Yeshua.
La profezia
qui è molto profonda. Se Gesù ha portato su di sé i
nostri peccati in quel tempo, ed il suo sacrificio è stato accettato da
Dio come Sacrificio Messianico, ciò significa che anche il popolo di
Israele, senza saperlo, ha ricevuto una salvezza tramite il suo sacrificio.
È ciò che noi spieghiamo, anche in congiunzione con lultima
profezia di Malachia. In pratica un decreto di totale distruzione, che Dio ci
salvi, è stato tramutato tramite il merito del Sacrificio Messianico di
Gesù, in un decreto infinitamente più mite, cioè nella
distruzione del secondo Tempio, be-avvonot ha-rabim, e nella dispersione fra i
popoli. Tale Sacrificio Messianico rappresentava la realizzazione storica del
profetico Ariete sacrificato al posto di Isacco, nostro padre.
Il Codice
Messianico di Yeshua deve aiutarci a comprendere meglio gli scopi messianici di
quella missione e, così il suo insegnamento. Dopo aver rimosso
lidolatria e cancellato più della metà del Quarto Vangelo, quali
sono gli insegnamenti di Gesù che rimangono a fare parte della Vera
Bibbia? Anche per noi, ora, il secondo uomo della redenzione ha unimportanza
enorme. E non può essere che quella importanza sia relegata al passato
soltanto.
Quando gli
Scritti di Sefer Mishnat Haim verranno conosciuti e riconosciuti come lunica
vera continuazione della Vera Bibbia, e verranno studiati come i testi sacri
della Redenzione Finale in merito al Goel Haim, tutti i meritevoli vorranno
meritare uniti nel Segno dellAsino che Mangia il Pane e diventare allievi
fedeli del Goel Haim. Tutti i testi del Sefer Mishnat Haim sono scritti
già nella Lingua Chiara profetizzata dalla quale tutti invocheranno il nome di
Dio, per servirLo unitamente. Insomma, dopo, tutti avranno
Gesù
non insegnava una dottrina mistica, iniziatica, gnostica o filosofica. Egli doveva insegnare, invece, per quanto
gli era possibile,
Rimane una
ricerca un po più definita della Sostanza della Missione Messianica di
Gesù, una Sostanza che compie niente meno che il Legame Finale fra il
nome ASHER ed il nome EHEYE finale, completando così tutto il nome
nella Redenzione Finale. Dobbiamo anche tenere a mente che il nome ASHER
è collegato con i Segni di Isacco. Ed anche se Gesù era nella
posizione dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, il nome ASHER in genere
è nei Segni di Isacco. LAriete è stato preso e lAriete è
salito in Sacrificio a Dio. Isacco è rimasto altamente santificato, ma
sulla terra. (LIsacco salvato era profetico per la Posizione di Mardocheo
lEbreo, il Giusto nella seconda redenzione di Israele di Purim, che deriva
dalla SHIN del nome ASHER). Ecco perché ora nella Correzione della
storia della Missione Messianica di Yeshua, si rimette, per così dire
LA SOSTANZA DELLA MISSIONE DI GESÙ
Prima di
affrontare la ricerca della SOSTANZA della Missione Messianica di Gesù,
vale la pena farsi qualche domanda sul carattere dellapproccio di Gesù
a causa delle Correzioni che egli, in quella posizione messianica, dovette
tentare di effettuare. Senza dubbio Gesù contestava tutta lipocrisia e
tutto il male che vedeva nei Farisei e nei Sacerdoti. Tale conoscenza era
vivissima nella Scuola degli Esseni tanto che essi dovettero distaccarsi
completamente dal Tempio. Ma Gesù voleva una Riforma nel Giudaismo? O
voleva una nuova interpretazione delle cose entro il contesto della Tradizione?
O era pronto ad andare ancora oltre a ciò sperando in una Riforma
più radicale oltre al contesto della Tradizione?
Gesù
non era intenzionato a riformare le Istituzioni della Tradizione di Israele bensì
a modificare, se ciò fosse stato possibile, il cuore falso nei confronti
di Dio e degli uomini trasformandolo in un cuore vero e sincero. Ora bisogna
ricordare che lo stesso Maestro di Giustizia, circa cento anni prima aveva
stabilito la Scuola degli Esseni proprio perché fosse una salvezza dal
terribile decreto che prevedeva sarebbe uscito contro il popolo dIsraele.
Questa conoscenza faceva parte della struttura messianica stabilita nella
Scuola, per essere una salvezza messianica quando le forze delle tenebre e le
forze della luce si sarebbero affrontate in una tremenda guerra. Che una pietra
non sarebbe rimasta su pietra, quindi, Gesù lo apprese alla Scuola.
Quellobbligo
messianico non poteva andare a buon fine, e Gesù lo sapeva, tanto che
nei suoi discorsi usava dei rimproveri perchè la missione messianica
è anche profetica ed è simile alle avvertenze di Dio nei
confronti del grande Profeta Ezechiele. In pratica: se lui avesse avvertito i
capi ed i responsabili del popolo dei loro peccati e loro non lo avessero
ascoltato, lui sarebbe stato considerato esente e loro colpevoli, ma se lui non
avesse avvertito di quelle profezie negative, allora loro sarebbero stati
considerati esenti e lui colpevole. Un obbligo profetico è un obbligo
profetico. Noi, ad esempio, nei primi anni specialmente, abbiamo dovuto
annunciare a delle persone, dovunque ci capitasse di trovarle, la notizia della
venuta del Goel Haim, della Redenzione Finale e del Segno dellAsino che Mangia
il Pane. Una volta ricevuti i Segni diventava obbligo profetico annunciarli, e
guai se non lavessimo fatto!
Il punto
è essenziale anche per quanto riguarda Gesù: una volta che
decise, anche guidato da mille Segni Provvidenziali, di assumere su di
sé la missione messianica, gli scesero addosso dal Cielo gli obblighi
profetici da annunciare. Gesù non poteva, dunque, non rimproverare
tutti i capi ed i responsabili, i Farisei ed i Sacerdoti più di tutti,
per i loro comportamenti odiati dal Cielo come lipocrisia, legoismo, la corruzione
e lottusità che rappresentavano impedimenti per qualsiasi redenzione o
salvezza. Egli dovette anche compiere Segni che dimostravano che tale Missione
Messianica era su di lui. Unimpresa tuttaltro che facile!
Le
Correzioni che dovette tentare di effettuare non rappresentano, però,
linsegnamento di Gesù in quanto Messia. Come detto, erano obblighi profetici che dovevano essere
annunciati, ma non erano la Sostanza dellinsegnamento messianico di
Gesù. Si trattava di una
necessità sine qua non si
poteva procedere. Abbiamo anche noi la simile circostanza dellobbligo
profetico di correggere linsidioso peccato idolatra della dottrina di
Emanazione dello Zohar ed abbiamo lobbligo profetico di denunciare
atteggiamenti negativi nel popolo di Israele dato che impediscono la Redenzione
Finale. Ugualmente obbligo profetico è
Tutte queste
Correzioni sono obbligatorie perché la Redenzione Finale possa
procedere, ma non rappresentano
Cosa voglio
dai Vangeli? Il tutto sta nel nostro documento Siman 33 che usiamo leggere
anche nel Nuovo Rito per
In quanto
allievi di Mosè, magister noster,
ciò verrà fuori sempre di più a livello universale dalla
Quinta Generazione in poi. Con
Non è
lì il problema. Il problema è linsegnamento di Gesù.
Scartiamo tutti i fumetti dai Vangeli, tutto linutile, tutte le aggiunte e le
falsificazioni, ma qualcosa deve pure rimanere dei Vangeli, qualcosa che
rappresenti il Secondo Uomo della Redenzione! (Lasciamo, per il momento,
linsegnamento messianico del figlio di
Dio poiché, come già ripetuto, il: figli siete del Signore, Dio vostro ridà equilibrio
allaffermazione e linterpreta nel modo corretto). Linsegnamento che
cerchiamo lho designato sinora come il Codice Messianico di Gesù. Se
non stabiliamo il contesto messianico di Yeshua, il Codice stesso sarà
mancante. In Siman 33 stabiliamo quella missione messianica come il Pre-Matrimonio fra il Regno dei Cieli e la
Terra. Perciò uno Spirito Provvidenziale spinse Giuseppe e Maria ad
un precoce matrimonio. Fu un Segno dallAlto che dovette compiersi, anche se
poi dovette essere coperto nel Cristianesimo. Gesù rappresentò in
pieno quella precocità perché, e lo sappiamo dai Segni Completi,
anche la missione data dalla Stella di Cristo, in quellepoca, precorreva i
tempi e non poteva essere una missione completa, prima che si trovasse, duemila
anni dopo, nella sua posizione originale rispetto al ciclo quattromillenario
della Stella di Abramo! Una Missione,
quindi, pre-matrimoniale, una missione che non conteneva in sé la
forza di effettuare una Redenzione Completa!
Potrebbe
essere problematico trovare nei Profeti riferimenti ad una tale missione
pre-matrimoniale ed incompleta, ma ciò si risolve principalmente con la
profezia di Malachia la quale prospetta profeticamente la possibilità
del fallimento della Riconciliazione dei
padri con i figli e dei figli con i padri, spiegata da noi a lungo in
altri testi. E nella Tradizione stessa, il concetto esiste, ma esso è
totalmente offuscato da altre impostazioni. Il concetto, generalizzato dal Gaon
Malbim, è che prima del Messia figlio di Davide, sarebbe arrivato il
Messia figlio di Giuseppe. Il Messia figlio di Giuseppe avrebbe combattuto
contro nazioni nemiche per riportare i dispersi delle Dieci Tribù di
Israele alla Terra Promessa. Quel Messia figlio di Giuseppe, però, non
sarebbe riuscito a finire le sue guerre e sarebbe stato ucciso.
Solo dopo
sarebbe arrivato il Messia figlio di Davide per completare le guerre iniziate
dal Messia figlio di Giuseppe e per riportare tutti i figli di Israele alla
terra promessa, dove avrebbe ricostruito il Tempio ed avrebbe stabilito il suo
Regno Messianico. Certamente noi sorridiamo un po per la forma di queste
affermazioni, ma lidea di due Messia si trova nella Tradizione, e ciò
contiene lidea che il primo Messia, figlio di Giuseppe, avrebbe avuto una
missione messianica incompleta. Ora, però, si completano i Segni della
storia, nel senso che certi Segni storici non potevano essere interpretati
nel modo giusto sino a quando non fossero giunti sulla terra i Segni Completi
(che tra il 1983 ed 84 sono arrivati sulla terra tramite sogni, in
virtù del sacrificio del Goel Haim). Abbiamo qui un bel triangolo di
cose:
Ma
cè ancora un altro fatto che stupisce. La venuta messianica di
Gesù (messianica qui significa di salvezza) non è per la
salvezza dei Farisei o dei Sacerdoti o per gli istruiti nella Torà e,
bisogna dirlo, neanche per qualcuno del popolo di Israele di allora. Compiendo
gli annunci profetici di quei Segni Iniziali il messo messianico dichiara senza
esitazione: Io non sono venuto se non per la salvezza delle pecore smarrite della
casa di Israele. Unaffermazione colossale. La salvezza che io porto, dice Gesù, è una salvezza messianica che viene per la salvezza di coloro
che, originariamente appartenenti alle Dieci Tribù di Israele, furono
dispersi fra i popoli. So che la missione messianica su di me è vera; so
che la salvezza messianica che deve uscirne è per le pecore smarrite
delle dieci tribù disperse; di più non so, è lavoro di
Dio.
Questi
quattro Segni, quindi, racchiudono quattro angoli solidi per stabilire che
Yeshua era il Messia ben Yosef: il padre si chiamava Giuseppe, la sua era la
missione incompleta, è stato ucciso e, quindi, non gli fu data la
possibilità di compiere la missione completa, e Gesù stesso
dichiara che la sua Missione Messianica viene per la salvezza delle Pecore
Smarrite della Casa di Israele, cioè per i figli di Israele derivanti
dalle dieci tribù disperse fra i popoli. E questo lo sappiamo solo ora!
Questaffermazione di Yeshua è altamente profetica. Le espressioni Casa
di Israele da una parte rispetto a Casa di Giacobbe, oppure Efraim o
Giuda, ecc. stavano già nei Profeti seicento anni prima di
Gesù.
Anche allora
si sapeva che le espressioni: Casa di Israele o Efraim, oppure 'figli
smarriti di Rahel, nostra madre', erano tutte riferite alle dieci tribù
disperse fra i popoli destinate a perdere, nel tempo, anche la propria
identità ebraica. È niente
meno che strabiliante, quindi, che Gesù abbia dichiarato che lo SCOPO
del suo Messianismo era
Ora se
quella salvezza è il Pilastro Portante e lo Scopo di quella missione
profetizzata per il Messia figlio di Giuseppe, anche quellinsegnamento
principale che stiamo cercando, deve rappresentare linsegnamento principale
che va a favore o a beneficio delle Pecore Smarrite. Abbiamo il nesso
messianico: figlio di Giuseppe, missione incompleta, ucciso
innocentemente, ed il dichiarato scopo della salvezza delle Pecore Smarrite
della Casa dIsraele che si ricollegano sempre con la chiave Giuseppe,
questa volta biblico, in quanto figlio di Rahel, nostra madre, e padre di
Efraim. Ma Gesù, in che modo poteva insegnare o fare qualcosa che
andasse a favore delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele? Yeshua, di sicuro,
non avrebbe potuto rispondere, oltre a spiegare che Dio solo lo sapeva. Da
profeta messianico, Gesù poté fare quella dichiarazione, ed il
profeta sa le parole che riceve, ma non sa come quelle profezie verranno
realizzate nella storia, a meno che non si trattasse di una profezia immediata
come per dire che dopo un tale numero di giorni sarebbe successo così e
così.
Ci dobbiamo
chiedere, a questo punto, se linsegnamento del figlio di Dio, che abbiamo
detto più di ogni altro rappresenta il Codice Messianico di Gesù,
può ricollegarsi, come insegnamento, con lo Scopo Messianico della
Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele. Ve lo raglio ora da Asino
e così non mi lapidate. Quando le anime erano portate dalla Provvidenza
di Dio nel campo cristiano, la voce del figlio di Dio era per loro un
aggancio alle loro radici in Israele perché figli siete del Signore, Dio
vostro ed il Mio figlio, Mio primogenito Israele. Proprio questa
espressione figlio di Dio (senza la maiuscola, si capisce) era
La
misericordia di Dio Benedetto fece tutto questo per
Negli scopi
più globali riguardanti la dispersione delle Pecore delle Dieci
Tribù, il loro smarrimento di identità ed il loro eventuale
ritorno nei confini del popolo di Israele, si deve tener conto della profezia
di Isaia che dice che il solo raccogliere le Tribù di Giacobbe ed i
dispersi di Israele, davanti a Dio, non è una cosa di leggera portata
poiché la misericordia e la salvezza di Dio devono raggiungere le
estremità di tutto il mondo! In teoria, ciò sarebbe potuto procedere
già dal Secondo Tempio, ma non fu così. Il Cristianesimo, invece,
raggiunse molti popoli anche sino alle estremità della terra. Il Santo
Benedetto fece sì che in quel cristianesimo ci fosse un Cordone di
Verità per le Pecore Smarrite ed anche una Sorgente di Entrata verso la
storia della Redenzione per tutti.
Forse, se
fosse stato soltanto per le Pecore della Casa di Israele, si sarebbe potuta
evitare la deificazione del povero Messia, ma il fatto è che le nazioni
che erano destinate ad adottare il cristianesimo erano troppo lontane dalla
pura fede nellUnico Dio per poterci arrivare rapidamente; questi erano i
lontani figli di Jafet ed ancora molto più lontani i figli di Cam.
Benedetto è Iddio Misericordioso che cerca le qualità positive in
tutte le Sue creature e che ama ogni sua creatura. Tutta la faccenda di
Esaù non venne per complicare la vita a Giacobbe, nostro padre, sebbene
è ciò che fece dallinizio alla fine. Ma Dio Benedetto, di Cui
non possiamo minimamente comprendere lintensità del Suo amore per ogni
essere del mondo, trovando in Esaù la qualità di mantenere il
rispetto verso Isacco e verso Rebecca, almeno in loro presenza, ritenne giusto
salvare molti dei suoi discendenti.
Esaù
è, comunque, figlio di Rebecca e di Isacco, nipote di Abramo e di Sara.
Esaù poi si ricollega con Roma ed in genere con la mescolanza fra lui,
proveniente da Sem, ed i popoli di Jafet (Greci in particolare, ma Indoeuropei
in generale). Tutto ciò è per estendere il seme di Abramo ad una
moltitudine di nazioni. E, parimenti, lamarissima storia di Sara, nostra
madre, con tutto il conflitto per motivo di Agar e di Ishmael. Ma se fosse nato
prima Isacco, non sarebbe arrivato Ismaele, figlio di Abramo. Vide Dio
Benedetto che molti discendenti di Ismaele avrebbero potuto, dopo molti secoli
di storia, partecipare alla Benedizione di Dio su di lui. Tutto per estendere
alla fine la benedizione di Abramo, nostro padre, ad una moltitudine di
nazioni!
E così, tramite il
Cristianesimo e lIslam, lestensione della parola di Dio va sino alle
estremità della terra raggiungendo piano piano, nel tempo, anche molti
popoli camiti. Alla fine
La Missione
Messianica di Yeshua fece di lui quellAgnello di Dio che, per
Ricapitolando:
nella definizione del Codice Messianico di Yeshua, stiamo cercando di
realizzare linsegnamento di figlio di Dio. Sia il Codice Messianico sia lo
Scopo Messianico della Salvezza delle Pecore Smarrite della Casa dIsraele
devono avere un filo connettore nel termine figlio di Dio. Il
Nesso-Messianico emerge dal profetizzato Messia figlio di Yosef. Tutto quadra:
Il Messia figlio di Giuseppe viene per
Praticamente,
non è una frase particolare che stiamo cercando di imparare o un detto
di saggezza pronunciato da Gesù che vogliamo seguire.
La lunga
traversata è stata fatta. La parola di Yeshua di non essere venuto se non
per lo scopo della salvezza delle Pecore Smarrite passa ora a noi. È
stata quella parola ad aprire la strada del Cristianesimo, dopo, a livello
universale. La ricerca delle Pecore Smarrite richiede degli Asini umili che
possano fare da Buoni Pastori. Avete capito? La prima venuta della Stella di
Cristo era per stabilire nel mondo una Missione Messianica per
Desidero
segnalare, in sintesi, che ci sono ancora due aspetti riguardo al Codice
Messianico di Gesù. Uno è laspetto profetico ed esso è molto importante, come detto in un sogno
di Daniele che si devono rileggere le parole di Gesù in chiave profetica.
Laltro aspetto è quello dello Spirito
ossia del Ruah, perché essendo
LA FESTA DEL PRIMO MESSIA MORTO UN ANNO FA
Questo
titolo desta un po di confusione ed infatti Nodà e Paolo mi hanno
chiesto diverse volte di cambiarlo. Il nome deriva da un sogno dei primi anni
della Redenzione Finale ricevuto da una signora che dopo ci abbandonò;
il suo sogno, però, in quel momento, era vero.
Ora, quindi,
tocca a me spiegare qualcosa perché se Paolo e Nodà la pensano
così non saranno i soli a pensarlo. Il tutto prende le mosse dal
capitolo 53 di Isaia. Ecco lessenza della spiegazione per la parte che
riguarda Gesù.
ISAIA 53
53;1 Chi ha creduto al nostro annuncio? e il braccio del Signore
a chi è stato rivelato?
53;2 E crescerà come rampollo dinanzi a lui, come
radice dallarida terra; non ha bellezza alcuna né splendore, noi
labbiamo visto e non aveva alcuna apparenza che attirasse i nostri sguardi.
53;3 Abbietto, lultimo degli uomini, luomo dei dolori,
che conosce la sofferenza, e quasi cerca di nascondere la faccia: così
abbietto che non ne abbiamo fatto alcun conto.
53;4 Veramente delle nostre infermità egli si
è caricato e si è addossato i nostri dolori: e noi labbiamo reputato
come un lebbroso e percosso da Dio e umiliato.
53;5 Ma egli è stato trafitto per le nostre
iniquità, è stato maltrattato per le nostre colpe: il castigo per
la nostra rappacificazione (lezione morale per la nostra pace) fu addossato a
lui, e per le sue piaghe siamo stati risanati.
53;6 Tutti noi, come pecore smarrite, ci eravamo sviati:
ciascuno aveva declinato verso il suo proprio cammino: e il Signore fece
ricadere su di lui le iniquità di tutti noi.
53;7 È stato sacrificato perché lo ha
voluto, e non ha aperto la sua bocca; come pecorella condotta al macello, e
come agnello sotto al tosatore, non emetterà un lamento e non
aprirà bocca.
53;8 Dalloppressione e dal giudizio fu tolto di mezzo:
chi potrà narrare la sua generazione, che fu reciso dalla terra dei
viventi, percosso per le colpe del mio popolo?
53;9 Coi malfattori gli è destinata sepoltura e
con un ricco che provveda per la sua morte; perché egli non ha commesso
iniquità, né inganno vi fu mai nella sua bocca.
53;10 Piacque al Signore di percuoterlo coi patimenti;
quando avrà dato lanima sua per il peccato, vedrà una
generazione di lunga durata e la volontà del Signore tramite lui
prospererà.
53;11 Perché lanima sua che dovette soffrire,
vedrà e si satollerà; con la sua conoscenza il Mio servo
giustificherà il giusto e renderà giusti molti e porterà
sopra di sé le loro iniquità.
53;12 Perciò gli farò parte di molti, e dei
potenti dividerà le spoglie; perché ha offerto sé stesso
alla morte, e fu messo nel novero degli scellerati; e ha portato i peccati di
molti e ha interceduto per i trasgressori.
Questa
incredibile profezia ricollega la storia di Israele con il sacrificio di
Gesù. Si parla di una persona che era amata da Dio; non era fra i
rabbini o i sacerdoti di quel tempo non aveva onore o splendore perché
lo considerassimo importante. Egli andò presso gli ammalati e persino
presso i lebbrosi che per vergogna nascondono i loro visi; e non labbiamo
considerato. Alla fine egli fu messo a morte nonostante fosse innocente e condivise
la sua sepoltura con malfattori.
Egli,
però, agiva per il bene del popolo, un bene non riconosciuto. In
verità, egli portava su di sé i nostri peccati, la sua morte era
la nostra guarigione, le sue afflizioni i nostri peccati. Dio, vedendo il suo
desiderio di compiere ciò che era per il bene del popolo, lo
chiamò al sacrificio per essere unespiazione per il popolo dIsraele.
La condizione, però, era che non avrebbe dovuto aprire bocca e non
avrebbe dovuto lamentarsi, ma accettare quella sua morte sapendo che avrebbe
espiato per il popolo. E così fece. E Dio promise che dopo quel
sacrificio, egli avrebbe visto generazioni di figli (i suoi seguaci nelle
generazioni del Cristianesimo).
Bisogna
rendersi conto della portata stupefacente e storica di questa profezia;
tralasciamo la comprensione o meno dei Cristiani in tutti i secoli e le loro
interpretazioni circa la cecità ebraica nel non poter venir a termini
dei segni chiarissimi sulla missione ed il sacrificio di Gesù.
La nostra comprensione inizia dai Segni Completi della
Terza Redenzione Finale e perciò sappiamo senza dubbio che quella
è stata la missione fallimentare di Malachia, oltre che la storica
realizzazione dellAriete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre,
compiute tramite la sua missione e poi tramite la sua crocifissione.
Ora
Bambini-Asini smettiamo per un attimo di essere bambini. Guardiamo la
realtà ebraica per quella che è adesso, ben poco differente da
come è sempre stata. Lebreo tradizionale ancora si confonde solo a
sentir menzionare il nome di Gesù. Non è ancora in grado di
contemplare, per ora, la riconciliazione della mente ebraica con la missione
messianica di Yeshua, quanto di meno con lAriete Sacrificato richiamato da
questa profezia di Isaia 53.
La profezia,
però, è davvero chiara e degna di fede. Yeshua ha portato un vero
Annuncio ed il braccio di Dio si era rivelato su di lui e noi, come popolo
ebraico, non abbiamo capito niente e solo in futuro rileggeremo la profezia con
la giusta comprensione riconoscendo la sua correttezza, con grande rammarico,
ma anche con una nuova e stupefacente conoscenza di quellavvenimento di
duemila anni fa.
Come
sarà? O Dio mio, altro che rovesciamento della sorte! Ci crediamo. Come?
Lo sa Iddio. È impossibile pensarci adesso. Il divario è troppo
grande. Come farà il popolo dIsraele a cambiare mentalità
così radicalmente?
Non è
come per i cristiani. In fin dei conti, la profezia parla di Gesù.
Quanto al Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, ci sono già
milioni e milioni di cristiani che lo stanno cercando. Così come milioni
e milioni di cristiani abbandonarono il vecchio messaggio del Cattolicesimo per
abbracciare il Protestantesimo, così ce ne saranno milioni e milioni che
lasceranno il Cristianesimo tradizionale quando sapranno dei Segni Completi.
Per i
Musulmani il problema di Gesù non è cardinale; già il
Corano ritiene Yeshua (Issa) un profeta non ascoltato dagli ebrei e falsamente
deificato dal cristianesimo. Poi, il problema messianico per i Musulmani non
sussiste.
Ma gli
ebrei! La profezia non sta veramente parlando coi cristiani o musulmani, ma con
il popolo dIsraele! Forse gli anni passati in Israele mi hanno fatto vedere
meglio la chiusura mentale che regna specialmente fra i religiosi. Da non credere!
Ma la questione è molto profonda. Per tanti motivi i modi in cui i
cristiani si sono radicalizzati nel cristianesimo non ha niente a che fare con
i modi in cui gli ebrei sono radicati nel Giudaismo. La verità della
Torà e della Tradizione sta nellanima ebraica ed è anche
perciò che il popolo di Israele, da popolo, responsabile luno per
laltro, viene punito per motivo dalle sue deviazioni da tale verità.
Ora, essendo che per duemila anni è stata presunta come verità la
non accettazione della missione di Yeshua, è estremamente difficile
immaginare il contrario.
I Segni
Completi rivelano una verità sconosciuta in precedenza. Non è
solo la questione di Gesù. Non è tanto meno difficoltoso
riconoscere il Giudice Unto del Regno dei Cieli oppure la differenza fra Goel e
Messia. Lidea di una Nuova Legge sembra allebreo tradizionale una netta
deviazione dalla Torà e dalla Halachà; e così via con
quasi tutte le novità.
Nello stesso
modo che gli ebrei non sono ora in grado di concepire il vero contenuto di Isaia
cap. 53, ciò vale anche per la profezia nel cap. 48, sempre di Isaia
48;6 Quelle che avevi udite, sono già tutte
compiute, voi proclamerete? Ora ti faccio sapere delle cose nuove, recondite e
che tu non sai.
48;7 Sono state create adesso e non allora, e prima
doggi tu non le sapevi, affinché non dica: Ecco io le sapevo.
48;8 Non le hai affatto udite né sapute, non hai
avuto il minimo sentore prima, perché so che sei perfidamente traditore,
e fin dalla nascita ti ho chiamato ribelle.
Si legge e
si legge, ma non si capisce. E così tante altre profezie. Ma lonesto
non può negare che devono
arrivare cose del tutto nuove, sconosciute in precedenza, ignote e mai udite.
Tralasciamo,
quindi, il come di questi argomenti. El Shaddai sa come e quando. La
verità che viene da Dio per essere conosciuta dagli uomini verrà
conosciuta ed accettata dai meritevoli. Non ci sono dubbi. La Stella di Cristo
viene in virtù dellumiltà ed essa è la Stella che Stupisce.
Essa stupisce in quanto riguarda la storia passata ed essa stupirà
ancora di più nella storia che sta per venire. Non ci sono dubbi.
Ed ecco
perché noi festeggiamo la Festa del Primo Messia morto un anno fa (un
anno fa per rendere lavvenimento attuale e degno di continuo ricordo e
studio). Nei tempi che seguiranno, gli ebrei (come detto, parlo di ebrei
perché la profezia parla al popolo ebraico) arriveranno alla nuova
conoscenza del fatto che Yeshua è colui a cui è riferita questa
profezia, lAriete Sacrificato al posto di Isacco, di duemila anni fa. Il
popolo si rammaricherà per ciò che non gli fu dato di capire nel
passato, ma di più, il popolo si stupirà della nuova
comprensione. Non dun colpo e stop. Si stupirà sempre di più,
per secoli andando, nelle generazioni della Redenzione Finale. Per centinaia di
anni, non so quanti, sarà per il
popolo dIsraele come se la tragica morte messianica di Gesù fosse
avvenuta solo un anno fa.
Non è
una comprensione che si ferma bensì una comprensione che si
approfondisce e che cresce e che ha sempre nuovi aspetti di contemplazione e di
stupore. Questo è il segreto che sta dietro a questo nome La Festa
del Primo Messia morto un anno fa. Non si fermerà nel tempo per motivo
della profondità delle vie di Dio che si scopriranno sempre di
più intorno a quella missione e quel sacrificio. Sempre sarà come
se la comprensione precedente fosse superata da una nuova comprensione.
Sarà sempre come se Gesù fosse morto soltanto un anno fa.
Per forza la meraviglia non si fermerà:
Gesù
è nato sotto la Stella di Cristo.
Il Goel Haim annuncia la Stella di Cristo nel Segno delle
Stelle.
Gesù
aprì il Segno del Regno dei Cieli.
Lo Tzadik Haim è il Giudice Unto del Regno dei
Cieli.
Gesù
portò un Nuovo Messaggio con una Nuova Luce.
Il Maestro Haim porta il Nuovo Messaggio della Terza
Redenzione Finale e la Nuova Luce di Hhanucat ha-Hhanucot.
Gesù
cavalcò unasinella per compiere il segno profetico di Zaccharia.
Il Goel Haim cavalca lAsino che Mangia il Pane.
Gesù
parlò del Regno dei Cieli che stava scendendo sulla terra.
Il Goel Haim porta le profezie della Quarta Generazione
Finale e della Nuova Costruzione.
Gesù
risorse nel Segno Iniziale della Resurrezione dei Morti.
Il Maestro
Haim è risorto nel Segno Finale e Completo della Resurrezione dei Morti.
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Non ci
sarà, forse, di che meravigliarsi per le generazioni che verranno? E non
si tratta di una meraviglia che si fermerà bensì di una
realizzazione che porterà sempre più stupore col tempo.
Il Maestro
Haim è il Consigliere Meraviglioso, luomo della potenza data da Dio,
padre amato per sempre, Principe della Pace. La comprensione e la realizzazione
di queste realtà profetizzate incrementeranno collandar del tempo,
insieme alla realizzazione di quella pace e di quella conoscenza che caratterizzeranno
la Terza Redenzione Finale.
Solo
Gesù è il secondo uomo della Redenzione. Perciò ad ogni
passo ci sarà lincremento della meraviglia e dello stupore che si
raggiungerà nella realizzazione della Terza Redenzione Finale,
ciò porterà allo stesso tempo meraviglia e stupore riguardo a
Yeshua e alla sua missione storica nei Segni Iniziali.
E poi, e poi
e poi tre volte, solo il Goel Haim rivela la vera Nuova Kabbalà del
Grande Pesce Leviathan. E se no, cosa mangeranno altrimenti i giusti invitati a
quel grande Banchetto del futuro? Ed a proposito, dove verrà servito
quel grande Banchetto? Ah, sorpresa, sul Tavolo del Banchetto preparato dalla
Regina Esther nel Palazzo di Ahashverosh, ma non i due Banchetti precedenti a
cui partecipò anche Haman il malvagio, nemico degli ebrei e
dellumanità. No, si tratta del Terzo Banchetto, dopo che Haman fu
impiccato allalbero di cinquanta cubiti che aveva preparato per Mordechai il
Giusto!
E
così tutta la città del Nuovo SHUSHAN e tutti i nuovi ebrei ed i
nuovi figli di Malchitzedek saranno allegri e felici sino ai cieli e tutti
berranno il nuovo Vino della Terza Redenzione Finale con enorme ubriachezza
danimo per il Grande Nuovo Purim dellumanità. Chi, dunque, non
vorrà bere il Nuovo Vino e gustare i Nuovi Gusti quando scenderà
il Grande Pesce Leviathan al Banchetto delle Scale di Marmo Bianco del Palazzo
di Ahashverosh, al Tavolo preparato dalla Regina Esther?
Nel
frattempo, mangiate bene queste profezie dellAsino che Mangia il Pane ora ed
adesso in questo primo periodo della Quarta Generazione Finale.
E partecipiamo (con
il rammarico per la sua morte cruenta, ma anche con la gratitudine per il dono
di sé a beneficio della nostra salvezza), già da ora alla Festa del Primo Messia morto un anno fa.