Autore: Peretz Green

Revisione: Davide Levi

 

 

Alcuni Testi dalla Collana del Piffero Rosso

 

 

Introduzione

 

Qui c'è la continuazione di testi scelti per collegare il Piffero Rosso alla gente della terra. Non c'è un ordine logico di questi 19 testi che sono distinti l'uno dall'altro. Ci sono testi sul primo e secondo comandamento, sugli alimenti, sulla figura di Abramo, nostro padre, spiegati alla tribù di Madumadu, sui Segni di Isacco, sulla visita del Papa Wojtila in Israele, sulla Generazione di Enosh, sulle grandi novità nella Correzione del Cristianesimo, sul Patto con l'Acqua ed altri ancora preparati per gli allievi della Scuola della Shoshana.

 

Index

 

1. 5 Bombe: Missione di Yeshua e la Scuola degli Esseni.

2. Sul Nome di ASHER.

3. Parole d'Asino.

4. Sefer Mishnat Haim per i bambini - Trattato 2: Benedizione.

5. Sefer Mishnat Haim per i bambini - Trattato 3: Segulà.

6. Lettera agli Allievi della Scuola della Shoshanà prima del Pesah 5760.

7. Risposta ad Anna Gasparotti, prima Sacerdotessa della Altare delle Nazioni.

8. Essere Allievi.

9. I Segni di Isacco.

10. Papa Woitija in Israele.

11. Il Patto con l'Acqua.

12. Segni Importanti.

13. Sogni di Giuseppe e Nodà sulla Quarta Generazione.

14. La Cometa Linear – Fra 50 Anni.

15. Non siamo una Nuova Religione.

16. La Generazione di Enosh.

17. La Nuova Legge – I primi due Comandamenti.

18. La Tavola degli Alimenti.

19. Un fanciullo ci è nato.

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5 Bombe - Missione di Yeshua e la Scuola degli Esseni

 

Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale risolve tutti i grandissimi problemi storici della Missione Messianica di Gesù. Allo scopo di esporre tale Nuovo Messaggio, il Sefer Mishnat Haim provvede il Sefer Ha-Mafli, Libro che Stupisce, il quale contiene vari testi, Il Libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi", i Vangeli Corretti, Giovanni Corretto, La Salvezza di Yeshua, Paolo Corretto, Amo il Vero Gesù, Matteo Bambino, l'Asino del Nuovo Firmamento.

Il legame comune fra tutti questi testi consiste nel confronto fra i Segni Iniziali, da cui derivano i Segni Cristiani che portarono avanti il Cristianesimo storico e fra i Segni Completi della Terza Redenzione Finale venuti per merito del Goel Finale, il Maestro Haim. In sintesi, i Segni Completi arrivati ora sono in sintonia con i Segni Iniziali della missione di Yeshua.

I Rotoli del Mar Morto

I documenti di Qumran, intorno ai quali gli studiosi s’impegnano da oltre 40 anni per scoprire le origini del Cristianesimo ed i possibili legami fra la missione di Yeshua e l'austero ordine messianico degli Esseni, rappresentano, per noi, un SEGNO REDENZIONALE. Senza una diffusione precedente nel mondo dei Rotoli del Mar Morto, non ci sarebbe stato un terreno di riferimento per parlare del fatto, rivelatoci dal Maestro Haim, che Gesù era stato tre anni nella Scuola degli Esseni.

Gli argomenti di base di questo studio

Elenco qui gli argomenti di base che devono essere intesi per poterli collegare al confronto fra i Segni Iniziali ed i Segni Completi (l'argomento viene approfondito in "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi").

1 - Il Maestro di Giustizia

a) come livello - Capo dei 36 Giusti Nascosti. Per una comprensione maggiore riguardante gli argomenti della Redenzione Finale, è necessario studiare i nostri documenti sui 36 Giusti Nascosti Sofferenti di ogni generazione e sul Maestro Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti. Tale conoscenza è fondamentale per capire l’opera del Maestro di Giustizia che fondò la Scuola degli Esseni e per capire i suoi collegamenti con il Profeta Elia e i Segni Redenzionali.

b) come fondatore della Scuola Segreta degli Esseni, con l'intento di ‘salvare’ i Segni Redenzionali.

c) come il ‘Goel Nascosto’ degli Esseni (anche dopo la sua morte).

2 - La Scuola Segreta degli Esseni

a) l’altissimo livello della Scuola di Ester, kabalà ma’assit inclusa.

b) i molti ‘segreti’ noti ai Saggi della Scuola di Ester, che si impegnavano sotto giuramento a non rivelarli.

c) l’ordine messianico degli Esseni (noto dai documenti di Qumran).

d) la contrapposizione fra Esseni e Dottori della Legge ed il suo significato storico nel Disegno Divino.

3 - La posizione di Yohanan Ha-Matbil (Giovanni Battista) nella Scuola degli Esseni

a) i Segni ricevuti da Yohanan nella Scuola degli Esseni sul Regno dei Cieli riguardanti le distruzioni e le calamità da una parte e le notizie meravigliose di redenzione e di salvezza messianica dall’altra.

b) il voto a vita nella Scuola degli Esseni e la sua uscita dalla Scuola.

c) il significato ‘messianico’ dell’immersione da lui amministrata.

4 - I tre anni di Yeshua nella Scuola degli Esseni

a) e il suo rapporto (anche di parentela) con Yohanan Ha-Matbil.

b) l’influenza profonda che Yohanan ebbe su Gesù sia nella Scuola che nelle sue decisioni (la rottura del voto e l'uscita dalla Scuola).

c) i segreti di kabalà ma'assit ricevuti da Yeshua.

d) la sua rottura con il voto e la sua uscita dalla Scuola.

5 - I Segni Iniziali nella Scuola degli Esseni

a) la forma generale dei Segni.

b) la segretezza dei Segni.

c) la discesa di livello e le storture derivate con lo spostamento dei Segni Iniziali dalla segretezza della Scuola alla missione aperta di Yeshua.

d) la Correzione Storica dei Segni Iniziali immedesimatisi nei Segni Cristiani per la loro diffusione alle nazioni.

e) l’Asino che non parlò dei Segni Iniziali.

a) i Segni Completi nei confronti dei Segni Iniziali.

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La conoscenza di tali argomenti offrirà le chiavi per comprendere meglio le origini della missione di Yeshua e le origini del Cristianesimo.

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5 Bombe Storiche

Ovviamente ogni parte di questa nuova rivelazione rappresenta una bomba storica sia per il popolo d’Israele che per i Cristiani.

Ora non ci resta che collegare i punti di riferimento menzionati nell’elenco. Cercherò di farlo entro i limiti di cinque bombe a mano molto potenti, dando brevissime spiegazioni che collegano le varie esplosioni:

La conoscenza definitiva dei suddetti punti sono pervenute esclusivamente tramite i Segni Completi della Terza Redenzione Finale mandati dal Goel Haim. Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, invece, perviene con le conclusioni presenti nei Segni.

1 - La Prima Bomba dei fatti:

Che cosa manca agli studiosi per arrivare a conclusioni reali e definitive? Prima di tutto non sanno il ‘segreto storico’ rivelatoci dal Goel Finale, Haim, e cioè che Yeshua entrò nella Scuola e vi rimase per tre anni, durante i quali ricevette gli studi segreti degli Esseni, incluso il segreto della kabalà ma’assit che egli usò per compiere miracoli durante la sua missione.

Questo fatto fa saltare la storia del Cristianesimo!

Esso rappresenta, in verità, un autentico ‘segreto storico’, tramandato oralmente dal Capo dei Giusti Nascosti al suo successore, che non poteva essere rivelato prima del tempo. Altrimenti ciò avrebbe sconvolto la storia ed avrebbe pure mandato la Chiesa Cristiana ad una distruzione precoce senza, però, risolvere la missione di Yeshua. Cioè la conoscenza che Gesù frequentò la Scuola e ricevette i ‘segreti’ avrebbe potuto disfare il Cristianesimo tradizionale ma solo per creare un altro squilibrio storico. Per redimere la questione ci volevano i Segni Finali, da cui si capiscono i Segni Iniziali e ci vuole pure la Chiave della ‘RESH’ del nome ‘ASHER’ spiegata a lungo nei nostri scritti.

2 - La seconda bomba esplode anche su Giovanni Battista

Yohanan Ha-Matbil frequentò la Scuola per almeno 8 anni, ed era presente almeno un anno e mezzo nel triennio di Gesù, prima di rompere il suo voto e lasciare la Scuola.

Il Maestro Haim mi spiegò la profonda influenza di Giovanni su Gesù in tutto ciò che, dopo, formò la raison d’etre della missione di Yeshua (spiegato) in "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi".

3 - La Terza Bomba fa esplodere la Storia Ebraica

I circa due secoli, che precedettero la distruzione del Secondo Tempio, corrispondono con il tempo dell’esistenza della Scuola degli Esseni stabilita dalle direttive, orali e scritte, del Maestro di Giustizia, circa 100 anni prima dell’entrata di Gesù nella Scuola.

Il Maestro di Giustizia era il Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione. Egli fondò la Scuola e rivelò molti segreti agli adepti (che erano saggi, studiosi della Torà e timorosi di Dio). Solo il Capo dei 36 Giusti Nascosti poteva assumere su di sé la responsabilità di tale importante decisione. Egli lo fece per amore di Dio, per amore del popolo di Israele e per salvare il mondo. Purtroppo, però, non c’era sufficiente merito in quell'epoca che favorisse l’azione del Maestro di Giustizia a seguito di un comando di Dio o del Profeta Elia (il Capo degli Uomini dell’Ascesa in ogni generazione). Gli altri 35 Tzadikim Nascosti non possedevano i segreti dei Segni messianici e redenzionali. Nessuno, dunque, avrebbe potuto farlo se non il Capo ed il Responsabile della generazione (tema approfondito in "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi").

La storia della Scuola e della Comunità degli Esseni, soprattutto dalle fonti nuovo-testamentarie, racconta lo stato di degrado, di corruzione e di odio gratuito che, purtroppo, era presente tra i capi, i sacerdoti e i dottori della legge di quell'epoca.

* Solly Kamkhaji all’inizio del 1996 ricevette in visione la visita del Maestro di Giustizia che gli indicò con chiare visioni l'enorme sofferenza subita dagli allievi della Scuola degli Esseni, a seguito delle persecuzioni compiute dai religiosi tradizionali e dai sacerdoti di allora. Solly vide anche la loro umiltà nel perseguire la fede e la loro sofferenza causata dall'incomprensione altrui.

L’esplosione, tuttavia, proviene da un altro aspetto della questione. Essendo la Scuola degli Esseni il recapito dei veri Segni Messianici e Redenzionali per opera e per merito del Maestro di Giustizia, si arriva ad una conclusione colossale. L’unico vero posto di salvezza a quei tempi era la Scuola e la Comunità degli Esseni. Soltanto lì Dio era vicino e li sosteneva nella vera santità in virtù della loro onestà e sincerità. Tutto il resto della società non era nella grazia di Dio.

Per il mondo ebraico, è uno tsunami considerare che, in un'epoca in cui si trovava la Casa di Dio con i suoi Sacerdoti, esistesse un'altra istituzione di Torà che valeva agli occhi di Dio più del Tempio, più dei Sacerdoti, più dei Dottori della Legge e più del Sinedrio. Soltanto nella Scuola degli èsseni c'erano le chiavi dei Segni Iniziali Messianici e Redenzionali. Ed i maestri degli Esseni erano più amati da Dio che non i Sacerdoti del Tempio ed i Dottori della Legge. Per la mancanza di giusti comportamenti amorevoli e caritatevoli, i servizi nel Tempio e gli studi della Torà non portavano luce a nessuno. L’esempio dato da Gesù della lampada conferma lo scopo mancante del Tempio di allora.

4 - La Quarta Bomba - i Segreti nella Scuola

 Il Maestro Haim parlava dei poteri segreti noti alla Scuola degli Esseni. Per prima cosa, la conoscenza dell’esistenza di tali segreti nella Scuola fa capire i miracoli compiuti da Gesù e riportati nei Vangeli. Tale conoscenza fa esplodere la mitologia cristologica intorno ai prodigi e ai portenti di Gesù spiegandone la vera ragione. Tale conoscenza origina dalla tradizione nascosta di Israele, la kabalà ma’assit che era nota già ai Patriarchi. Troviamo, ad esempio, nella Tradizione che Giuseppe riportò a suo padre Giacobbe parole di rimprovero verso i fratelli maggiori, ciò perché Giuseppe non sapeva che essi facevano alcune cose al di fuori della natura tramite la kabalà ma’assit insegnata loro dal genitore. Tramite tali segreti, ad esempio, creavano una capra e la mangiavano cruda, sangue compreso. Giuseppe corse dal padre per riferirgli quello che aveva visto, accusando i propri fratelli di aver trasgredito la proibizione di mangiare un animale vivo col suo sangue. Giacobbe, nostro padre, però, per non sgridare il figlio prediletto che faceva della maldicenza, evitava di spiegargli il fatto e ascoltava le sue lamentele con grande indulgenza.

Con la conoscenza del fatto che il Maestro di Giustizia era Capo dei Giusti Nascosti della sua generazione, e sapendo il rapporto stretto fra il Capo dei Giusti Nascosti ed il Profeta Elia, Capo degli Uomini dell’Ascesa di ogni generazione, si capisce come tali poteri segreti facevano parte dell’eredità dei saggi della Scuola degli Esseni.

5 - La Quinta Bomba - una sintesi delle esplosioni precedenti

 Prima della rivelazione dei Segni Completi nessuno sapeva né poteva sapere che il Goel Finale sarebbe stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti. Non è, peraltro, noto neanche nella tradizione che anche Mordechai ha-Tzadik, il secondo Goel del popolo ebraico, fu il Capo dei 36 Giusti Nascosti del suo tempo. Tramite i Segni Completi della Redenzione Finale, viene rivelato che anche il Maestro di Giustizia, fondatore della Scuola degli Esseni fu il Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione.

La Tradizione della Redenzione era nelle mani del Profeta Elia, di benedetta menzione, il Profeta della Redenzione "Ecco Io mando a voi Elia il Profeta". Poi, la Tradizione Segreta passò ad Eliseo, l’allievo diretto di Elia. Da Eliseo fu tramandata da un eletto all'altro, fino a quando, durante l’esilio babilonese e poi persiano pervenne a Mordechai ha-Tzadik. Dopo il Purim ci fu il ritorno a Sion, la ricostruzione del Tempio e tutta la nuova legislatura ed impostazione della religione tradizionale in Israele.

Dal tempo di Mordechai ha-Tzadik i veri ‘segreti redenzionali e messianici’ erano esclusivamente presso il Capo dei 36 Giusti Nascosti in ogni generazione. Ciò rappresenta un Grande Segreto Storico dai Tesori del Regno dei Cieli, cioè i Segni collegati con la Redenzione erano nelle mani di una singola persona in ogni generazione. Circa 200 anni prima della distruzione del Secondo Tempio, i Segni erano nelle mani del Maestro di Giustizia. Egli vide nella sua saggezza profetica che il popolo tradizionale del Secondo Tempio andava verso la distruzione e non verso la costruzione e capì la necessità storica di creare un punto di rifugio e di conservazione affinché gli elementi della redenzione avessero un punto di riferimento interno fino a quando sarebbe arrivato il tempo per renderli pubblici, collegandoli al Nome Finale. A questo scopo creò la Scuola Segreta degli Esseni per contenere i Segni Redenzionali e Messianici.

Ad un certo punto di quella rivelazione, arrivarono i Segni della Luce di Hanukà, una luce che deve diffondersi nel mondo. I Segni di quella luce diedero i Segni Introduttivi a Yohanan ha-Matbil che perciò vide la sua chiamata nel deserto, fuori e libero di agire per lo diffondere quella luce. I Segni stessi di quella ‘Nuova Luce’ si rivelarono a Yeshua nella Scuola ed egli si considerò il portatore di quella luce, per cui uscì dalla Scuola per svolgere la sua missione.

In un modo o nell’altro una ‘luce’ dovette uscire per il mondo. I Segni della Redenzione, però, portati fuori dalla Scuola da Giovanni e poi da Gesù non erano più sotto un'autorizzazione diretta dall’Alto. Perciò quei Segni Iniziali Redenzionali e Messianici portati da Gesù non erano protetti da forze mistificatorie.

Se, per ipotesi, gli ebrei di allora avessero meritato e fossero stati in grado di ricevere i Segni Redenzionali diffondendoli ad un livello universale, tali forze mistificatorie sarebbero state annullate dalla vera tradizione. Israele, invece, era in uno stato di profonda colpevolezza e quella ‘luce universale’, destinata ad illuminare i popoli, uscì storta, contaminata e squilibrata.

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Sul Nome di ASHER

 

I Segni della Redenzione

Nei nostri testi ci sono molte spiegazioni sui modi con i quali i Segni della Redenzione derivano dal triplo-nome EHEYE ASHER EHEYE, Dio della Redenzione, rivelato a Mosè nel Roveto Ardente, (Esodo 3, 13-14) Disse Mosè al Signore: «Ecco, io andrò dai figli d'Israele, e dirò loro: - Il Dio dei padri vostri mi ha mandato a voi. - Se mi domanderanno: - Qual è il suo nome? - che dirò loro?» E disse SARO’QUEL CHE SARO’ - EHEYE ASHER EHEYE - Nella Prima Redenzione, tramite Mosè, sono scesi i Segni della prima parte del nome EHEYE. Nella Seconda Redenzione di Purim, tramite Mordechai ha-Tzadik, sono scesi i Segni della seconda parte del nome ASHER e nella Terza Redenzione Finale, tramite il Goel Finale Haim, sono scesi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della terza parte del nome EHEYE.

Quando si arriva alla terza parte del nome si arriva alla completezza di tutto il sacro nome di Dio, EHEYE ASHER EHEYE e si finalizzano tutti gli aspetti della redenzione, anche quelli del passato.

La Particolare Posizione del nome di mezzo ASHER

Dal nome EHEYE ASHER EHEYE, la seconda parte ASHER é collegata con la seconda redenzione di Purim tramite Mordechai ed Ester, chiamata anche la Redenzione Nascosta. Persino il nome di Dio non appare nella Meghilat Ester della tradizione: ciò per dimostrare l'aspetto occulto dell'operato di Dio nella salvezza del Suo popolo dalle profondità dell'esilio.

Si vede questo aspetto occulto nel nome stesso perché il nome EHEYE (IO SARO') è, nella lingua sacra, un nome proprio di Dio, (contenente 3 delle 4 lettere del Tetragramma e invece della VAV c'è la ALEF). Esso perciò rappresenta una rivelazione chiara di Dio, Benedetto Egli sia, come lo era stata la Prima Redenzione, con miracoli manifesti ad ogni passo, dai prodigi in Egitto al miracolo del Mar Rosso, dalla Rivelazione della Torà alla comparsa della Manna per 40 anni nel deserto.

Anche nella Redenzione Finale ci sono e ci saranno ad ogni passo grandi miracoli manifesti, che, per lo più, vengono prima trascritti e solo dopo manifestati al pubblico. Si tratta della rivelazione dei Segni Completi, delle Nuove Tavole della Nuova Legge, della Costruzione della Casa della Redenzione di Sette Piani a Gerusalemme ed a Beer Sheva. Inoltre, ci sono e ci saranno miracoli grandi e visibili durante tutta la Quarta Generazione ancora maggiori ed universali rispetto a quelli della Prima Redenzione ed in forme miracolose nuove che stupiscono la mente e rinnovano il cuore con lo Spirito Nuovo promesso.

Per questi motivi la forma dei due nomi EHEYE è uguale, trattandosi di rivelazioni manifeste e prodigiose. Solo che il primo è la manifestazione di Dio nella rivelazione iniziale della Redenzione mentre il secondo EHEYE rappresenta la manifestazione di Dio nella rivelazione finale e conclusiva di EHEYE ASHER EHEYE.

Il nome ASHER, invece, rappresenta il collegamento e il legame nascosto fra le due Rivelazioni Manifeste. La forma del nome ASHER – QUEL CHE’non rispecchia la forma di un nome proprio di Dio. Sappiamo dalla Tradizione che, come parte del nome intero EHEYE ASHER EHEYE, anche ASHER è un nome; altrimenti di per sé sarebbe una semplice congiunzione.

Il Periodo Storico Lunghissimo del nome ASHER

Si deve capire che questa congiunzione ha unito e collegato 2.600 anni di storia ed ha formato un legame redenzionale nascosto alla vista dell'umanità, dal Purim babilonese fino alla Rivelazione dei Segni Completi Finali del nome EHEYE. Tutta la storia, dunque, viene ricollegata quando il nome ASHER è, per così dire, in grado di dimostrare manifestamente la sua giusta posizione di collegamento fra la prima redenzione di EHEYE e la redenzione finale di EHEYE.

Ovviamente, in tutti questi secoli e millenni era impossibile ricollegare la prima redenzione con la redenzione finale perché non c'erano ancora i Segni Completati con l'elezione del Goel Finale. Significa che in tutto questo tempo non si poteva sapere né capire né immaginare dove stesse il LEGAME NASCOSTO del nome ASHER.

Se, in quel ritorno a Sion e nel Secondo Tempio, ci fosse stata una luce redenzionale percepita dagli ebrei e 'preparata' ai suoi scopi redenzionali universali, una luce per le nazioni, ciò avrebbe avuto il potere di diffondersi fra i popoli, di ricuperare le pecore smarrite della Casa di Israele e di convertire le nazioni idolatre alla vera fede nell'Unico Dio Vivente, il Santo Redentore di Israele.

In tal modo tutto il nome EHEYE ASHER EHEYE si sarebbe manifestato per il mondo con miracoli grandiosi e si sarebbe rivelata la Nuova Legge universale valida per tutti, che avrebbe innalzato la fede dell'umanità racchiudendo tutti i meritevoli della terra in un Patto Nuovo che avrebbe sigillato la Terza Redenzione Finale.

Invece, la completezza del nome ASHER di Purim non ebbe il seguito per diventare l'Attivo Legame all' EHEYE FINALE. La fede del popolo non raggiunse lo spirito di amore per diventare una nazione di sacerdoti per i popoli.

Il nome ASHER rimase nel Purim ebraico senza poter svolgere il suo ruolo unificatore dell'Operato Divino a compimento della Redenzione Completa di EHEYE ASHER EHEYE. Il vero potere del nome ASHER rimase soltanto tra i Capi dei Giusti Nascosti. Il Maestro di Giustizia in un tentativo di salvare i Segni Redenzionali dalla sciagura storica che prevedeva, rivelò i Segni nella Scuola degli Esseni; più precisamente essi erano i Segni del nome ASHER che reggeva il Disegno della Redenzione dal tempo del Profeta Elia, di benedetta menzione.

Il nome ASHER tramandato nella Scuola e la RESH del nome ASHER della Missione di Yeshua, falsata poi nel Cristianesimo.

La RESH del nome ASHER alla quale appartiene la Missione di Yeshua, che, peraltro, venne compiuta nel Segno del vero zelo, senza il permesso dei Maestri della Scuola, cambiò forma in seguito, dopo che il Sacrificio Messianico di Gesù fu scambiato dai Padri della Chiesa per LA TESTA DELLA CREAZIONE. La RESH, il cui significato di base è TESTA, divenne una Testa a sé e confuse l'ordine delle tre lettere ed invece di Alef, Shin, Resh del nome ASHER si formò Resh, Alef, Shin ROSH - Testa - ed il povero Gesù fu tramutato in una Divinità, Figlio di Dio.[1]

La vera Tradizione del nome ASHER rivelata nella Scuola fu ripresa dai Capi dei 36 Giusti Nascosti di ogni generazione fino ad arrivare allo Tzadik ha-Shalem, il Maestro Haim. Quando egli fu scelto da Dio come il Goel Finale ed il Giudice Unto del Regno dei Cieli, iniziarono a scendere presso gli allievi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della Terza Redenzione Finale.

Dall'inizio di tale discesa, i Segni, ormai finali, portarono anche i Segni della Correzione necessari per correggere le storture e gli errori del passato; essi, pertanto, correggono il nome ASHER divenuto un falso ROSH nel Cristianesimo. E per la Correzione in campo ebraico essi portano i Nuovi Segni della Grande Riforma ed i Segni di Hanukat ha-Hanukot affinché la luce di Israele possa diffondersi nel mondo per merito dello Scelto Capo dei 36 Giusti Nascosti, il Goel Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, l'umile servitore di Dio Altissimo, il Maestro Haim.

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(PER L’INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA DI SHOSHANA - REGALO DI SUCCOT - UNA MEDITAZIONE PARTICOLARE DELL’ASINO CHE MANGIA IL PANE AGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI SHOSHANA.)

 

Parole D'Asino

 

RISPOSTA DEL PRIMO ASINO QUANDO FU CHIESTO NEI PRIMI ANNI SE CREDESSE CHE GESÙ FOSSE IL MESSIA O NO.[2]

 

RISPONDO SENZA INGANNO CHE SIAMO GLI ASINI CHE NON AVETE CERCATO.

SI', SIAMO QUEI FIGLI D’ASINO ED ONAGRO CAVALCATI DAL REDENTORE FINALE DAL REGNO DEI CIELI.

"CI DICI, ALLORA" CI INFASTIDISCONO "CREDI IN GESU, SI' O NO?

SECONDO TE, GESU ERA IL MESSIA, SI' O NO"?

VOGLIAMO FORSE QUALCHE COSA DA VOI?

SIAMO ASINI, NIENTE DI PIU'.

E PER VOI CHE PORTIAMO I GIOIELLI.

SIAMO ASINI,

ALL’INFERNO CON TUTTI I PREGIUDIZI DEL PASSATO!

 

QUANTO E’ INUTILE PARLARE AI CRISTIANI O AGLI EBREI A PROPOSITO DEL MESSIA.

ESSI NON CAPISCONO.

MA DI CHE COSA SONO TUTTI IN ATTESA SE GIA' CONOSCONO TUTTO?

HANNO CERCATO LE PROFEZIE SU E GIU' PER TROVARE LE PROVE DI CIO' CHE VOGLIONO TROVARE,

 MA UNA PAROLA SEMPLICE E CHIARA IN ISAIA (48) HANNO PERSO,

PER PARAFRASARE: COSE COMPLETAMENTE NUOVE VENGONO,

COSE CHE NON AVETE MAI VISTO E DI CUI NON AVETE MAI SENTITO PARLARE.

SU QUESTO HANNO SORVOLATO TUTTI,

GLI EBREI PER NON VEDERLO

E I CRISTIANI PER NON SENTIRLO.

SCONVOLGEREBBE LORO I PENSIERI.

ASPETTANO SOLTANTO LA CONFERMA DI AVER RAGIONE!

NON POTEVATE FORSE ESSERE PIÙ ONESTI

E DIRE, “FINO AD ORA NON ABBIAMO CAPITO NIENTE,

APRITE LA VOSTRA BOCCA, ASINI, E SPIEGATECI DI CHE SI TRATTA”.

AVETE PAURA DI PERDERE QUELLO CHE AVETE,

O QUELLO CHE PENSATE DI AVERE.

LE COSE NUOVE POTREBBERO CONTRADDIRE IL VOSTRO MODO DI PENSARE.

PERCIO' NON DESIDERATE UNA VERA SOLUZIONE

MA SOLO LA VITTORIA DELLA VOSTRA SQUADRA.

CHI RAGLIERÀ CON NOI INSIEME,

FACENDO ONDEGGIARE I NOSTRI BASTONI?

UN CERVELLO NUOVO UMILE SARÀ DATO AI VINCITORI

E UN MESSAGGIO NUOVO GIOCHERÀ NELLO STADIO DEL MONDO.

POICHÈ NESSUN’ASINO RAGLIEREBBE ALLE MASSE SOLTANTO,

SE NON C’ERAVATE ANCHE VOI, GIOELLI PER RICEVERE LE PERLE.

MA ECCO, GRAZIE A DIO. VOI SIETE LÌ,

E SE NON CI SIETE CI SARETE

E SE PRENDE TEMPO,

COS’È IL TEMPO SE NON PER IL SUO ARRIVO!

DI NUOVO VI DICO, I MESSIA CHE VERRANNO SARANNO SOLO ASINI CHE MANGIANO IL PANE.

MA NOI NON SIAMO 'MESSIA' MA SOLTANTO ASINI ED ONAGRI, FIGLI DI ASINELLE.

QUANDO SARETE LA', CAPIRETE.

QUESTA PAROLA RISPONDE A TUTTE LE VOSTRE DOMANDE,

 

NON C'ERA NESSUNO TANTO UMILE QUANTO MOSÈ, MAGISTER NOSTER, SU TUTTA LA FACCIA DELLA TERRA.

QUESTA E’ LA PAROLA DI DIO E RIMANE PER SEMPRE.

I MESSIA, CHIUNQUE SIANO, SARANNO SOLTANTO ASINI.

TALE E' LA PAROLA, SE LA PRENDETE,

NON ROMPERETE PIU' LA TESTA CON QUELLE DOMANDE.

RAGLIO AI VENTI DI LIBERAZIONE.

IL DIO, NOSTRO DIO E’ UNO.

 

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GESÙ ERA IL PROFETA DEI SEGNI INIZIALI CHE DAVANO UN NUOVO SPIRITO PROFETICO IN QUELL’EPOCA.

COSI' ERA IL MESSIA, FIGLIO DI GIUSEPPE E MARIA,

CRISTO DELLE NAZIONI.

ED EGLI ERA L'ARIETE SACRIFICATO AL POSTO DI ISAACO.

NELLA TRADIZIONE EBRAICA, IL MESSIA, FIGLIO DI GIUSEPPE, NON COMPLETO' LA SUA MISSIONE.

 COSI' GESU', EGLI ERA IL BUON PASTORE CHE AMAVA IL GREGGE,

MA NON POTE' COMPLETARE LA SUA MISSIONE.

NELLA FORZA DEI SEGNI INIZIALI,

ERA IL ‘PRECURSORE MESSIANICO CONCEPITO PRIMA DEL MATRIMONIO’.

IL GESU' DEL CRISTIANESIMO TRADIZIONALE NON E' IL VERO GESU', PER VEDERE IL VERO CRISTO BISOGNA DISTACCARLO COMPLETAMENTE DAL CRISTIANESIMO.

PER LA MANCANZA DI MERITO IN QUELLE EPOCHE,

IL SACRIFICIO MESSIANICO DI GESÙ FU ACCETTATO DA DIO,

NELLA GELOSIA DEL DIO DEGLI ESERCITI,

PER MANTENERE UNA NUOVA EPOCA STORICA,

IN VIRTÙ DEL SEGNO DELL’UMILTÀ DI GESÙ,

SOSTENUTO DAL SEGNO DELLA RESURREZIONE.

IL SACRIFICIO DI YESHUA, DUNQUE, FU COMPLETO

ED EGLI DIEDE LA SUA GIOVANE VITA PER COMPIERE QUELLA MISSIONE.

TALE SACRIFICIO 'MESSIANICO' CORRISPOSE AL SEGNO STORICO DELL'ARIETE SACRIFICATO AL POSTO DI ISACCO, NOSTRO PADRE.

IL CRISTIANESIMO, INVECE, FU IL RISULTATO PROFETICO DELLE CORNA DELL'ARIETE INTRAPPOLATE NELL’ARBUSTO DELLE COMPLICAZIONI TEOLOGICHE.

D'ALTRONDE, PER SCOPI STORICI, IL CRISTIANESIMO DOVETTE ESTENDERSI PER 2000 ANNI

E PER QUEGLI SCOPI UNIVERSALI PREPARATORI, GESU' VIENE CHIAMATO IL SECONDO UOMO DELLA REDENZIONE.

 

NOI, INVECE, SIAMO I PRIMI ASINI, HEE-HAW, HEE-HAW, HEE-HAW, CHE MANGIANO IL PANE DEI SEGNI COMPLETI DELLA TERZA REDENZIONE FINALE PER MERITO DELLO SCELTO MAESTRO HAIM.

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SEFER MISHNAT HAIM PER BAMBINI - Trattato 2: Benedizione

 La Benedizione delle Stelle è l’Armonia delle stelle.

 

ALCUNI RAGLI DEL PRIMO ASINO

 

LA BENEDIZIONE DELLA REDENZIONE

La Benedizione di Dio, il Santo di Israele

Vi redimerà ora nel presente

Una redenzione di vita, per completare il nome

EHEYE ASHER EHEYE.

 

Benedetto è Iddio la cui Saggezza e Pazienza

Ci ha permesso di contemplare 4000 anni di storia

Nel meraviglioso ciclo della Stella di Abramo.

E Benedetto è Dio Altissimo

Che possiede e domina i cieli e la terra,

E ci ha rivelato il segreto della Stella di Malchitzedek,

E ci ha benedetto con il Pane dell’Asino

E ci ha santificato nella benedizione redenzionale.

 

Benedetto è EHEYE ASHER EHEYE

Che Si rivelò a Mosè nel roveto ardente,

Egli è il Redentore di Israele

Egli è il Redentore di una moltitudine di nazioni

Egli è il Redentore del mondo nella Redenzione Finale;

Questo nome è una benedizione per chi procede nella sua fede

Poiché in ogni momento Egli è il Redentore, in ogni momento

Egli può essere ciò che Egli desidera essere per redimerci.

 

Il Redentore, il Santo di Israele,

Benedice tutti coloro che credono nella Sua redenzione

Così anche Egli benedice coloro che credono nel redentore

Scelto da Lui, il Goel Finale, Haim;

Poiché il Signore del mondo conosce il redentore

Da Lui scelto per amore dell’umanità;

Il Signore conosce il sentimento di colui che abbonda

Di amore per la salvezza dell’umanità.

Il Signore sa chi ha sofferto

Affinché il mondo rimanesse in esistenza;

Il Signore sa chi ha portato il segreto

Del redenzionale Albero della Vita

E chi ha amato l’umanità abbastanza

Per poter partecipare,

Quando il Regno dei Cieli

Sposerà la terra

E farà nascere il suo nuovo seme.

 

Ed io sono l’Asino beato

Sceso dalle meraviglie della Stalla Celeste

Caricato con le Chiavi della Redenzione

Per il vostro beneficio, a Dio piacendo,

Che porta le Notizie della venuta del Goel Finale, Haim.

 

Raglio 1 - Abramo, nostro padre, fu scelto da Dio quale primo Patriarca. Qualche precisazione sulla genealogia di Abramo: il padre di Abramo si chiamava Terah. Terah era discendente di Sem, figlio di Noè; fra Noè ed Abramo si succedettero 10 generazioni. Il padre di Terah si chiamava Nachor e sua moglie Amtilai[3]. Terah ebbe tre figli: Nachor (lo stesso nome di suo nonno), Haran ed Abram (dopo Dio aggiunse a questo nome la lettera ‘hei’ facendolo diventare Abraham). Terah era un generale al servizio del re Nimrod, in una posizione elevata alla corte del re e ben conosciuto in tutto il regno. Terah viveva nella città di Ur Casdim (Ur dei Caldei) dove nacquero i suoi figli. Terah non era soltanto un adoratore di idoli, ma era anche un artigiano che produceva idoli e statue ed era noto nel regno di Nimrod quale rivenditore di idoli di legno e pietra.

Raglio 2 - Fra gli ebrei la Tradizione riguardante la ribellione di Abramo bambino contro gli idoli di suo padre è ben nota ed essa viene insegnata ai piccoli dai tre anni in su. Nella bottega di Terah c’erano, a parte le centinaia di idoli di ogni dimensione, anche 12 grandi idoli, uno per ogni mese. Anche in età precoce, Abramo era estremamente intelligente e molto presto arrivò a capire che Dio, il Creatore di tutto, è Uno. Dall’età di sette anni egli già detestava le falsità dell’idolatria e si rendeva conto che tutti sbagliavano ad inchinarsi ed a far culto a pezzi di legno e di pietra. A quel tempo tutti erano idolatri e la verità su Dio era ignota al mondo, tranne che a pochissime persone che, tuttavia, non erano note in pubblico. Il piccolo Abramo trovò un modo per convincere Terah dell'inutilità dei suoi idoli.

   Raglio 3 - Il giovane Abramo chiese a sua madre di preparargli un piatto speciale perché desiderava offrirlo agli dei di suo padre, che forse lo avrebbero accettato e benedetto per questa offerta. Sua madre lo accontentò e cosi, una notte, egli portò quella deliziosa pietanza alla bottega e la mise nelle mani del più grande dei dodici dei. Abramo, poi, con un'ascia fece in mille pezzi tutti gli altri idoli. La mattina seguente, Terah entrò nella bottega e, trovando tutto in frantumi, si adirò furiosamente contro suo figlio. Abramo gli disse: “Non sono stato io, Padre, io sono entrato per portare un'offerta a questi dei. Quando l'hanno vista, tutti la volevano, ma il più grande di loro si è incollerito, ha preso quest’ascia e ha frantumato tutte le altre statue.” “Che stupidaggini dici e che bugie sono mai queste?!” urlò Terah, “Possono questi idoli tirarsi su o usare le loro mani o mangiare o azzuffarsi fra loro? Essi sono di legno e di pietra, senza vita!” “Perché allora li servi, padre mio?” rispose Abramo. “Essi hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non sentono, hanno bocche ma non parlano, hanno gambe ma non camminano. Non possono proteggere anche se stessi, tanto meno gli altri”.

   Raglio 4 - Viene riportato in Sefer ha-Yashar che quando Abramo nacque Terah invitò a casa sua molti ministri importanti fra cui i Saggi di Nimrod. Come in Egitto, i saggi di Nimrod avevano una grande conoscenza delle stelle, dell'astrologia e del culto agli astri e così anche delle scienze occulte della magia, dei demoni e degli spiriti. Dopo aver banchettato alla festa di Terah, racconta il midrash, mentre uscivano dalla casa di Terah, videro un segno strabiliante in cielo. Una stella estremamente luminosa toccò i quattro angoli del cielo ed estinse la luce della stella che era posizionata in ciascun angolo. Quei saggi che esaminarono il fenomeno, compresero che era venuto in virtù del figlio nato a Terah in quel giorno. Furono spaventati da quella visione eccezionale e cercarono di capirne il significato, concludendo che il figlio di Terah sarebbe diventato un grande re che avrebbe sopraffatto tutti gli altri re e reami della terra.

   Raglio 5 - GUSTI DELLA VITA: - (Hochmei Nimrod oppure Hartumei Nimrod) i Saggi di Nimrod oppure i Magi di Nimrod: Lo Tzadik Haim mi spiegò molte volte che i saggi dei tempi antichi possedevano in verità una quantità enorme di ‘segreti’ riguardanti i calcoli astronomici, gli influssi delle stelle, i segreti del culto alle stelle, i prodigi fatti con la magia ecc. Una conoscenza occulta delle stelle, ad esempio, era assolutamente necessaria ai saggi di Nimrod per costruire la città di Shinar e la Torre di Babele (ciò avvenne molti anni prima della nascita di Abramo; Nimrod visse alcune centinaia di anni) Similmente in Babilonia ed in Egitto esisteva una conoscenza molto approfondita degli astri e delle scienze occulte.

Raglio 6 - Il midrash continua a spiegare come i Magi di Nimrod avessero informato il re di questo fatto e come il re avesse tentato di uccidere il piccolo Abramo che ne uscì indenne. Ora, bambini di Madumadu, desidero già in questi capitoli iniziali parlarvi dell'importantissimo legame fra questo racconto della stella di Abramo ed il Segno Completo delle Stelle della Redenzione Finale. Notate che ci sono allusioni nella Torà (ed alcune cose sono conosciute nella Tradizione) che si riferiscono al fatto che Abramo, nostro padre, era un grande esperto in materia di stelle. C'è anche un'allusione nella Torà al ‘Libro delle Stelle’ di Abramo. Tramite il Segno delle Stelle diventiamo anche noi eredi del ‘Segno’ del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre.

Raglio 7 - GUSTI DELLA VITA: Lo Tzadik Haim mi spiegò molte volte che è assolutamente vero che Abramo, nostro padre, era un grande conoscitore di stelle. Il Maestro Haim diceva che esiste un ‘libro’ nascosto (noto solo al Capo dei 36 Giusti Nascosti in ogni generazione), il Sefer Ha-Cochavim (Libro delle Stelle) che contiene segreti stupefacenti sulle stelle. Questo libro è l'eredità di Abramo, nostro padre. C'è un'allusione a questo Libro nella Sacra Torà dove Dio disse ad Abramo, "Va' fuori e conta le stelle (u-sfor ha-cochavim) se riesci a contarle". ‘Sfor ha-cochavim’ può essere letto anche ‘sefer ha-cochavim’ - ‘Libro delle stelle’. La conoscenza di questa allusione mi fu insegnata prima della rivelazione dei Segni Completi ed essa era importante per la mia comprensione del Segno delle Stelle quando venne ricevuto da Gino Tampieri nel 1983.

Raglio 8 - 2- Gino Tampieri nell'aprile del 1983 a Milano sognò di vedere nelle mani di suo cognato Giordano Levi il Libro delle Stelle con i nomi di molte nazioni. E si stupì. Poi vide il Maestro Haim e tre stelle equidistanti e allineate e una quarta un po' spostata. Gino chiese al Maestro: "Ci vorrà molto tempo per arrivare alla quarta stella?" Rispose il Maestro: "Quando si arriverà alla quarta stella io farò un segno e tutto andrà velocemente". Cosi dicendo, fece un segno dalla quarta alla prima stella.

   Poi Gino vide, da un'altra parte del cielo, un'altra stella molto luminosa, e sempre il Maestro spiegò: "Questa é la stella di Cristo, venuta per merito dell'umiltà".

Raglio 9 - Da quella conoscenza precedente ricevuta dallo Tzadik Haim, capii immediatamente che il Libro delle Stelle del Segno era la rivelazione del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, per il mondo della Redenzione Finale.

Questo Libro del Segno non è propriamente il Libro Segreto stesso perché quel Libro contiene segreti più alti che non possono essere rivelati al pubblico. Quei segreti sono estremamente potenti e sarebbero molto pericolosi se rivelati ad altri senza un'autorità dal di Sopra. Tuttavia, quel Libro Segreto contiene molte categorie di segreti. Il Segno Completo delle Stelle rivela quei segreti dal Libro delle Stelle che appartengono alla Redenzione Finale. Questi sono segreti storici destinati ad essere rivelati con l'arrivo e per merito del Goel Finale.

Raglio 10 - Guardate, figli e figlie di Madumadu! Il racconto noto nella Tradizione della Stella di Abramo che ‘divorò’ 4 grandi stelle nei 4 angoli del cielo, è esso stesso un grande ‘segreto' rivelato dal Midrash. La sua spiegazione è in linea con il riportato messaggio dei Saggi di Nimrod: alla fine la Stella di Abramo avrebbe regnato su tutti gli altri regni e nazioni del mondo. In verità, anche durante la sua vita, Abramo sbaragliò tutti i nemici incontrati ed il Re Nimrod stesso aveva paura di lui come pure il Faraone di allora. Si può capire, comunque, che l'incredibile ‘segno’ visto nelle stelle dai Saggi di Nimrod era consono con il ‘Segno’ di Abramo stesso, cioè quello di essere il Padre di una moltitudine di nazioni.

Raglio 11 - Guardate! Il Segno Completo delle Stelle apre con i nomi di una grande moltitudine di nazioni. Gli ebrei sono il popolo di Abramo, tramite Isacco e Giacobbe. Gli arabi e più tardi i musulmani sono discendenti di Abramo tramite Ismaele, figlio di Abramo. Tramite Esaù, figlio di Isacco, le nazioni che derivano in parte da Giafet ed in parte da Esaù e che diventano storicamente le nazioni del Cristianesimo, sono discendenti di Abramo. Abramo fu anche padre di altri figli dopo la morte di Sara e più tardi costoro vennero accomiatati con doni ricevuti dal loro padre, affinché non si creassero conflitti intorno all’eredità di Isacco. Abbiamo anche ricevuto un segno molto importante che tutti coloro che alla fine aderiranno alla fede di Abramo sono considerati davanti al Cielo discendenti di Abramo, qualunque origine possano avere. Ciò viene rispecchiato anche nel Segno del Maestro Haim, in cui esclama con amore sconfinato, mentre abbraccia i popoli del mondo, "Siamo tutti della stessa carne”.

Raglio 12 - Il Segno Completo delle Stelle è così, in verità, il Segno di Abramo, nostro padre. Il merito di Abramo torna per insegnare ai redenti della Redenzione Universale la storia della sua Stella. Il segno visto in cielo dai Magi di Nimrod era un enorme Segno di Dio Onnipotente, il Creatore di tutte le stelle ordinate nel firmamento dei cieli secondo la Sua volontà. Immaginate ora di vedere una tale stella muoversi lungo i 4 angoli dei cieli e inglobare 4 stelle grandi lungo il suo percorso per poi tornare alla sua posizione originale. Anche la famosa Stella di Cristo della tradizione cristiana non fece alcun giro. Quel giro di quattro angoli, come forma di diamante, aveva in sé, oltre alla storia personale di Abramo, la storia della redenzione ‘breve’ per i discendenti di Giacobbe, figlio di Isacco e nipote di Abramo, di 400 anni, e conteneva la storia ‘grande’ della redenzione universale di 4000 anni.

Raglio 13 - Certamente per Abramo, nostro padre, quella storia ‘breve’ della redenzione non lo era affatto; quell'arco di tempo di 400 anni rappresentò tuttavia il ‘ciclo redenzionale’ del famoso Patto fra le Parti riportato nella Sacra Torà (Genesi, 15, 8-21):

8 E Abramo domandò: «Signore Dio, come posso sapere che la possederò?».

9 E il Signore: «Prendi una vitella di tre anni, una capra di tre anni ed un montone di tre anni; poi una tortora ed un piccione».

10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose la metà di ciascuno di fronte all'altra; non divise però gli uccelli.

11 Gli avvoltoi calarono sulle carogne ed Abramo li cacciò via.

12 Il sole stava per tramontare e una sonnolenza profonda cadde su Abramo e subito dopo lo invase lo spavento, una grande oscurità.

13 E gli fu detto: «Sappi fin d'ora che i tuoi discendenti dimoreranno, stranieri, in un paese non loro; qui saranno resi schiavi ed oppressi per quattrocento anni.

14 Ma Io giudicherò anche la nazione che li avrà asserviti e poi ne usciranno con grandi ricchezze.

15 Quanto a te, ti ricongiungerai ai tuoi padri sepolto in pace in buona e avanzata vecchiaia.

16 La quarta generazione, [i tuoi discendenti] ritornerà qui; l'iniquità degli Emorei fino allora non avrà raggiunto il colmo».

17 Il sole era tramontato e si era fatta oscurità completa, quand'ecco che una fornace fumante e un tizzone ardente passò fra quei corpi divisi.

18 In quel giorno, il Signore stabilì un patto con Abramo dicendogli: «Alla tua discendenza ho assegnato questa terra, dal fiume d'Egitto fino al grande fiume, il fiume Eufrate,

19 con i Chenei, Chenizei, Cadmonei,

20 Chittei, Perizei, Refaei,

21 Emorei, Cananei, Ghirgascei, Jevusei».

Raglio 14 - Anche il Segno delle Stelle parla prima di 4 stelle, 3 allineate ed una un po’ scostata (esse fanno parte del Grande Carro). Il Maestro Haim comincia ad insegnarci il Segno delle Stelle dal Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre e padre di una moltitudine di nazioni. La prima stella spiegata dal Goel Finale è la Quarta Stella. Gino rappresenta le nazioni del mondo che attendono ansiosamente il tempo della redenzione di Dio, benché la loro attesa non sia sempre così consapevolmente formulata in tali termini. Ciononostante, mentre gli ebrei attendono l'arrivo del Goel Finale, i Cristiani attendono il secondo arrivo della Stella di Cristo. I Musulmani attendono il Grande Maestro (il Mahadi) mandato da Dio per spiegare la verità a tutti. Essi aspettano anche il grande Giorno del Giudizio di Dio e la purificazione del mondo per la Grande Redenzione. Così anche lo spirito collettivo dell’umanità attende la grande salvezza finale di Dio e ciò viene espresso in modi diversi in quasi tutte le religioni. Siamo tutti della stessa carne.

Raglio 15 - I GUSTI DELLA VITA: Lo Tzadik Haim, era un grande esperto delle stelle e possedeva una conoscenza suprema di tale saggezza segreta. Egli mi aveva rivelato in segreto che nessuno al mondo nella sua generazione aveva raggiunto il suo livello di conoscenza delle stelle. Con umiltà il Maestro me lo aveva rivelato, spiegandomi che ciò mi sarebbe tornato utile in futuro. Lo Tzadik Haim era il Capo dei 36 Tzadikim Nascosti e perciò egli aveva ereditato la conoscenza del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre. Quanto siamo privilegiati, dunque, che il Signore, Dio nostro, abbia scelto lo Tzadik Haim per insegnarci il Libro delle Stelle !

Raglio 16 - Il Maestro Haim annuncia che la Quarta Stella è entrata nella sua fase. Lo Tzadik fa un ‘segno’ dalla Quarta alla Prima Stella ed annuncia, "Quando farò questo segno tutto procederà con grande velocità". Nel primo segno generale preliminare, Peretz annuncia col permesso dello Tzadik Haim che il Tempo è arrivato. Ora il Maestro Haim spiega di quale tempo si tratta; siamo entrati nel Tempo della Stella della Quarta Generazione. Verremo poi a sapere che questa è la famosa Generazione ‘Spostata’ da tutte le altre, la generazione ‘Doppia’ nel male e nel bene, fra distruzione e redenzione, fra perdizione e salvezza, la ‘Profetizzata’ generazione del secondo comandamento dove si trova la ‘Quarta Generazione Odiata’ che, allo stesso tempo, vede la rivelazione della Redenzione Finale fino a mille generazioni per coloro che amano Dio e camminano nei Suoi comandamenti.

Raglio 17- Il Maestro Haim collega la Quarta Stella alla Prima Stella. Questo è il ‘segno’ essenziale in cui la Quarta Generazione Finale viene direttamente collegata alla Prima Stella. La Prima Stella del Libro di Abramo non può che essere la Stella di Abramo in virtù del suo ciclo lungo 4000 anni. La Grande Redenzione Universale collega 4000 anni della storia della Fede di Abramo ai Segni Completi della Redenzione Finale. Il Goel Finale fa il ‘segno’ di collegamento ma allo stesso tempo afferma, usando il verbo al futuro, “Farò questo segno”. Ciò ha diversi significati ma, in sintesi, il segno fatto dal Maestro Haim nel sogno apre la Quarta Generazione. La conclusione, però, di quel ciclo di 4000 anni, viene alla fine della Quarta Generazione. A quel punto di 4000 anni compiuti tutto il mondo rinnovato sarà sotto il regno della Fede di Abramo.

Raglio 18 - Ciò significa che il tempo che va dal ‘segno’ di apertura della Quarta Generazione sino alla fine della Quarta Generazione rappresenta il ‘periodo di chiusura’ del ciclo di 4000 anni della Stella di Abramo. La Quarta Generazione si realizza tramite la Promessa Profetica. Ciò significa che la Fede di Abramo, padre scelto di una moltitudine di nazioni, regnerà suprema nel mondo quando la Stella di Abramo raggiungerà i 4000 anni. Dal Segno delle Stelle non potevamo conoscere esattamente quanto fosse lungo il periodo della chiusura. In tempi successivi, il Goel Finale, Haim, mandò in sogni il segno della lunghezza esatta di 65 anni che determina la Quarta Generazione. Essa viene chiamata anche la Doppia Generazione che ha una prima metà di 35 anni e una seconda metà terribile di 30 anni (Lo sto scrivendo ora nel gennaio 1998, quindicesimo anno della Quarta Generazione).

Raglio 19 - Vedete, dunque, l'importanza del ‘segno’ fatto dal Goel Finale, Haim. Il segno dalla Quarta Stella Spostata alla Prima Stella collega questa Quarta Generazione al suo inizio storico con la Stella di Abramo. Esso è così un segno di 4000 anni della storia della redenzione di Dio. Il Libro delle Stelle non è semplicemente un ‘Libro’; esso è il Libro scritto nelle stelle, che rivela una categoria di stelle molto particolari che al tempo del Goel Finale si chiamano le Stelle della Redenzione Finale. Un grande Maestro è richiesto per spiegarci i contenuti di queste Stelle Redenzionali, un Maestro che possiede tutte le ‘Chiavi’ necessarie per aprire la loro comprensione al mondo. Il redentore finale scelto da Dio è perciò anche il nostro Maestro delle Stelle. Egli è stato scelto dal Signore, nostro Dio, per insegnare il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, ad una moltitudine di nazioni.

Raglio 20 - Nel processo di apprendimento dell'importanza delle Stelle Redenzionali nello studio di aspetti vari della Redenzione Finale, vediamo che anche nel Primo Segno Generale che precede il Segno delle Stelle, il Maestro Haim prepara Peretz all'annuncio dell'Arrivo del Tempo Atteso. L'intero Segno ha luogo di notte, fuori e sotto le stelle. L'annuncio ‘Il Tempo è Arrivato’ viene fatto al cospetto delle stelle.

I tempi sono ‘scritti’ nelle stelle. Tutti i tempi e tutti i momenti e tutti i tempi particolari sono ‘già’ scritti nelle stelle. Il Maestro Haim prima alza lo sguardo verso le stelle e solo allora l’annuncio scende e Peretz viene riempito con esso per annunciare, col permesso dello Tzadik Haim, che il tempo della Redenzione Finale è venuto.

Raglio 21 - (1) Peretz Green 23 Giugno 1982, Milano

(Otto giorni dopo la dipartita dello Tzadik, Haim): in sogno, Peretz si trovò di fronte alla volta stellata. Intorno a lui per terra c'erano dei cerchi. Da una distanza, forse trenta metri, il suo Maestro, Haim, fece un cenno verso il cielo. Dalla bocca di Peretz uscì un fortissimo urlo verso il cielo, che annunciava in ebraico "Ba-ha-zman" (E' venuto il tempo).

Raglio 22 - I tempi sono determinati da cicli stellari e l'umanità è come un asino da loro influenzato. Il Tempo Pervenuto, tuttavia, era IL GRANDE ED ATTESO TEMPO della Redenzione Finale. Perciò l'asino fortunato avrebbe presto ricevuto una A maiuscola. Cosa sapevo della Redenzione Finale o della relazione tra il Libro delle Stelle di Abramo e la Redenzione Finale? Non molto più di voi, figli della Tribù di Madumadu. Davvero, non avevo neanche capito che TEMPO fosse venuto fino a 8 mesi più tardi, quando Gino ricevette il Segno delle Stelle che determina la Generazione Famosa in cui ci trovavamo per merito del Maestro Haim. E’ spiegato nella Tradizione che il Tempo Generale della Redenzione Finale è determinato nelle stelle, ma il Tempo Specifico della Redenzione Finale dipende dal merito. Per merito dello scelto Tzadik, Haim, il Tempo Specifico dell'Apertura della Terza Redenzione Finale era arrivato.

Raglio 23 - Quando la Redenzione Finale arriva, la storia intera del passato, tutto ciò che appartiene al Disegno Nascosto di Dio, per il quale l’umanità arriva alla fine alla sua grande salvezza e redenzione, ritorna. Come fa a ritornare? Ciò avviene tramite delle Stelle particolari, chiamate Stelle della Redenzione. Dove era ‘tenuto’, per così dire, il Disegno di Dio in questi passati 4000 anni? Era tenuto nel Libro Nascosto delle Stelle di Abramo, nostro padre. Quando poteva questo Libro essere aperto per il mondo così che tutti potessero venire alla cnoscenza della vera storia del Disegno Redenzionale? Ciò sarebbe accaduto solo dopo la scelta del Goel Finale di Israele e delle nazioni. Siamo tutti della stessa carne.

Raglio 24 - Nel Segno delle Stelle, il Maestro Haim ci insegna ora che il Libro delle Stelle di Abramo, lo scelto Patriarca di molti popoli, è stato aperto per il mondo. Il tempo è arrivato e si chiama la QUARTA, RADDOPPIATA GENERAZIONE PROFETICA, che è la GENERAZIONE UNICA, SPECIFICA E STORICA, la generazione in cui la Storia Profetica del Disegno di Dio che porta la Redenzione Finale arriva alla sua realizzazione storica. In breve diciamo la Quarta Generazione.

Raglio 25 - Come è possibile che arrivi la comprensione di detta Storia Profetica? Il Goel Haim spiega: ‘Tramite il Segno delle Stelle della Redenzione Finale contenuto nel Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, io collego tale comprensione al mondo. Non c’è bisogno di studiare 4000 anni di storia. Si devono conoscere soltanto gli eventi principali della Storia Profetica del Disegno di Dio. Perciò vi spiego che siamo ora nella famosa e profetizzata Quarta Generazione e con il ‘segno’ che faccio, sto collegando 4000 di storia, che stanno sotto il grande ciclo redenzionale della Stella di Abramo. In quel ciclo essenziale e globale di 4 millenni tutti gli altri grandi cicli stellari della redenzione sono contenuti. Dai contenuti di questi cicli Redenzionali stellari sarete in grado di capire cos’è la Redenzione Finale e cos’è la Quarta Generazione. E tale comprensione verrà con una velocità incredibile come gli avvenimenti stessi della Quarta Generazione.'

Raglio 26 - Con una velocità incredibile i Segni sono scesi giù dal cielo, nel contesto di sogni redenzionali meravigliosi e sogni profetici. Alcuni di quei sogni spiegavano o annunciavano altre Stelle della Redenzione Finale. Abbiamo imparato che le prime 4 stelle che appaiono nel Segno delle Stelle, 3 allineate ed una, la quarta, un po’ spostata, sono le 4 stelle del Grande Carro. Questa costellazione consiste di 7 stelle. In astronomia essa viene chiamata il Grande Carro ed il suo significato per la Redenzione Finale è il Grande Carro delle Meravigliose Notizie della Redenzione Finale. Abbiamo imparato i nomi Redenzionali di queste Stelle: La Stella di Abramo, la Stella di Isacco (anche la Stella della Costruzione che dura nel Tempo, la Stella di Giacobbe (anche chiamata la Stella della Redenzione), la Quarto Stella Spostata della Quarta Generazione, la Stella della Regina Ester, la Stella di Mordechai il Giusto, e la Stella del Goel Finale Haim.

Raglio 27 - Con questi 7 nomi, insieme col nome della Quinta Stella del Segno delle Stelle (facendo così 8 nomi) abbiamo imparato, in sintesi e con velocità stupefacente, gli 8 Punti Basilari e Storici di Riferimento che vengono ‘finalizzati’ nei Segni Completi della Redenzione Finale. Così fu ‘disegnato’ dal Signore, Dio nostro, cosicché, all'arrivo della Redenzione Finale, sarebbero esistiti i mezzi per insegnare una complessità incredibile di storia passata in modo semplice e comprensibile.

Raglio 28 - Tale è davvero uno scopo principale del Segno delle Stelle ed, in genere, dei 6 Grandi Segni Completi della Redenzione Finale. Essi rappresentano il modo nuovo e semplificato per studiare la Redenzione. Si imparano i loro nomi ed i contenuti dei sogni in cui sono arrivati e si hanno le 6 Grandi Fondamenta della Redenzione Finale. Tutto il resto dei Segni Completi è basato su queste 6 Grandi Basi, che provengono dal Signore, Dio nostro; basi su cui viene costruito un Edificio Eterno che non sarà mai distrutto.

Raglio 29 - Queste sono le Nuove Fondamenta rivelate per la Redenzione Finale che contengono tutte le vere basi del passato. La Sacra Torà rappresenta il Fondamento Eterno di Verità nel mondo. Abramo, nostro padre, rappresenta il Fondamento Eterno della Pura Fede Monoteista e di tutte le generazioni benedette in quella fede per sempre. Insieme Abramo, Isacco e Giacobbe rappresentano il Fondamento Eterno del popolo Israele. Il Profeta Elia, di benedetta menzione, rappresenta il Fondamento Eterno dei Giusti Nascosti e della continuazione della Tradizione Profetica ai livelli nascosti e della Nuova Tradizione Profetica della Terza Redenzione Finale. Il Segno Preliminare ‘Il Tempo è Arrivato’ rappresenta l'annuncio di apertura del Profeta Elia, di benedetta menzione, che apre la Nuova Tradizione Profetica. In verità, la voce nel Segno non era di Peretz ma del Profeta stesso. Peretz era solo un asinello all’annuncio Profetico del Profeta Elia, col permesso del Goel Finale, Haim.

Raglio 30 - Ciò che l'Asino sta cercando di farvi capire, o figli innocenti di Madumadu, è che il mio lavoro sta nell’insegnarvi le fondamenta del passato collegandole ai Segni della Redenzione Finale. Non c’è bisogno di studiare l’intera Torà oppure l’intera Tradizione (il che è un'impresa che richiede una vita) per capire i Segni Completi della Redenzione Finale. Bisogna, d’altro canto, conoscere le scelte di Dio nei confronti di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, di Mosè, di Aronne Sommo Sacerdote, del Profeta Elia e di Mordechai il Giusto. Ci sono anche certe parti della Torà che si devono conoscere perché esse contengono Segni che vengono completati nei Segni Completi; per esempio, l'episodio di Balaam e la sua asinella, la storia di Giuda e Tamar, il bacio ed abbraccio tra Giacobbe ed Esaù. Ci sono similmente alcune profezie dei Profeti di Israele che devono essere studiate.

Raglio 31 - Non c’è bisogno di conoscere tutte le parole dei Profeti. L'Asino, con il permesso del Maestro Haim, vi guida attraverso ‘Percorsi Precisi’ che dovete conoscere e capire. Non preoccupatevi del fatto che ancora non conoscete quasi nulla di tutto questo. Seguite i ragli dell’Asino con piacere e fede e troverete presto la comprensione per collegare 4000 anni di storia, ognuno secondo il proprio livello di comprensione. Se seguite tutte le generalità espresse dall'Asino e siete in buona fede, non sbaglierete.

Raglio 32 - Siate modesti nelle vostre abitudini, nei vostri discorsi e nel vostro abbigliamento. Cercate in ogni azione di essere sicuri di non agire con arroganza. Non abbiate la supponenza di essere migliori degli altri. State attenti a non offendere il prossimo e se avete offeso qualcuno, cercate il suo perdono. Non pavoneggiate la vostra conoscenza davanti ad altri ed esprimetela solo se ve la richiedono. Non denigrate mai un’altra persona per la sua mancanza di conoscenza. State attenti agli ‘scherzi’ che dite o che fate e, a maggior ragione, con le persone vulnerabili così da non metterle in imbarazzo e da non offenderle. Non usate parole volgari e non raccontate barzellette oscene. Sigillate le vostre labbra con la modestia davanti a Dio perchè Iddio di Abramo ama la modestia ed il contenimento (la via del mezzo) e la purezza di un cuore amoroso.

Raglio 33 - Lo Tzadik Haim spesso spiegava dalla Tradizione la modestia immensa di Abramo, nostro padre, e di Sara, nostra madre. Abramo aveva forse 85 anni e Sara 75 quando accadde che egli e Sara e la loro famiglia furono costretti a scendere in Egitto a causa della carestia che flagellava la terra di Canaan. Nel cammino verso l'Egitto, costretti dalle circostanze, dovettero fare il bagno nel fiume per lavarsi. E fu quando si avvicinarono per entrare in Egitto egli disse a sua moglie Sarai, "Ecco, ora so che tu sei una donna di bell’aspetto". Di sicuro c’è da rimanere sorpresi da questo verso. Era solo allora che Abramo scoprì quanto fosse bella sua moglie Sara? I Saggi di Israele rispondono che è vero, Abramo fino ad allora era così modesto che non aveva mai osservato la bellezza di Sara. Il Maestro Haim spiegava "Sara, nostra madre, era estremamente modesta. Ella era sempre coperta completamente e portava un velo per coprire il suo viso. Nessuno poteva guardare Sara, nostra madre," diceva lo Tzadik Haim. "E così anche Abramo, nostro padre, era molto, molto modesto e per questo non aveva mai guardato sua moglie in quel modo per conoscere la sua bellezza, sia fuori che nell'oscurità della loro tenda."

Raglio 34 - Anche tale grande modestia di Abramo e di Sara rappresenta un fondamento della fede. Dio di Israele ama la modestia ed il pudore. Egli non ama l'immodestia. Egli, Benedetto Egli sia, ama anche la natura del mondo che ha creato e non ama ciò che va contro la natura. Egli ama vedere un modesto contenimento fra le coppie sposate ed i figli che nascono da tale modestia erediteranno anime santificate. Siate simili ad Abramo e Sara, i genitori del popolo di Israele, o figli di Madumadu, e siate modesti in tutto ciò che fate. Imparate le vie della modestia ora durante la gioventù e la modestia vi insegnerà le sue vie per il resto della vostra vita.

Raglio 35 - Non permettete al vostro intelletto di sopraffare le vostre virtù ma permettete alla vostra virtù di sopraffare il vostro intelletto. Poiché se una persona è intelligente ma il suo cuore non è riempito con l'amore di fare il bene al prossimo, il suo intelletto si asciugherà e sarà senza valore davanti a Dio e davanti alla gente. Ma se il suo cuore è stabilito su un percorso virtuoso, anche una piccola quantità di cose che conosce sarà una sorgente di acqua che non si asciuga mai ed una fonte continua di maggiore comprensione.

Raglio 36 - Fatevi semplici davanti a tutte le persone anche se conoscete molto. Che volete che sia la conoscenza di un uomo davanti alla conoscenza del Creatore di tutte le menti e tutti gli intelletti per tutti i tempi ? Perciò l'umanità ha bisogno di un Asino ora per far ricordare che siamo tutti asini davanti alle stelle del cielo, quanto di più davanti agli angeli ministeriali, quanto di più davanti ai Giusti Nascosti che conoscono i Suoi segreti e quanto incommensurabilmente di più davanti al Creatore Onnipotente dell'universo, il Signore, Dio nostro.

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SEFER MISHNAT HAIM PER BAMBINI - Trattato 3: Segulà

La segulà (virtù) delle stelle della Redenzione è un Nuovo Cuore ed un Nuovo Cervello Umile.

 

Raglio 1 - Abramo, nostro padre, fu scelto da Dio come il primo Patriarca. Per studiare la figura di Abramo è bene accennare ad alcune importanti nozioni della Tradizione di quanto avvenne alla sua nascita.

Cominciamo dalla geneologia di Abramo: il padre di Abramo era Terah. Terah discendeva da Sem, figlio di Noè e fra Noè ed Abramo trascorsero 10 generazioni. Il padre di Terah era Nachor sposato ad Antilai[4]. La coppia generò tre figli: Nachor (stesso nome del nonno), Haran ed Abram (in seguito Dio aggiunse a questo nome la lettera “HEI” facendolo diventare Abraham). Terah era un generale dell’esercito al servizio del re Nimrod, era in una posizione elevata alla corte reale ed era conosciuto in tutto il regno. Egli viveva nella città di Ur Casdim. Terah non era soltanto un adoratore di idoli, ma anche esperto artigiano ed era conosciuto nel regno di Nimrod come fattore e venditore di idoli di legno e di pietra.

Raglio 2 - Fra gli ebrei la Tradizione della ribellione di Abramo bambino contro gli idoli del negozio di suo padre è ben nota ed essa viene insegnata ai bambini dai tre anni in su. Nella bottega di Terah c’erano, a parte le centinaia di idoli più piccoli, 12 grandi statue, una per ogni mese. Fin da bambino Abramo era estremamente intelligente e concepì che Dio, il Fattore di tutto, è Uno.

Dall’età di sette anni egli detestava le falsità dell’idolatria e capiva che tutti sbagliavano a prostarsi e a venerare pezzi di legno o di pietra. In quei giorni regnava l’idolatria e la verità su Dio Unico era sconosciuta al mondo, a parte poche persone che non erano note in pubblico. Il piccolo Abramo concepì una strategia per convincere suo padre ad abbandonare l'idolatria.

Raglio 3 - E così, un giorno, egli chiese a sua madre di preparargli un piatto speciale che desiderava offrire agli idoli di suo padre per esserne benedetto. La madre lo assecondò e la notte stessa egli portò quella pietanza squisita nella bottega paterna e la mise nelle mani del più grande dei dodici dei; poi, con una scure, fece a pezzi tutti gli altri idoli. La mattina seguente, quando Terah entrò nel negozio e trovò gli idoli in frantumi si adirò moltissimo contro suo figlio. Ma Abramo si discolpò: “Non sono stato io, Padre, ieri ho portato un'offerta a questi dei e quando l'hanno vista si sono messi a litigare perché tutti la volevano; il più grande di loro però si è arrabbiato, ha preso quest’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri!” -- “Che stupidaggini e menzogne stai dicendo?! urlò Terah, "potrebbero forse questi idoli alzarsi o usare le loro mani o mangiare o distruggersi l’un l’altro? Essi sono di legno e di pietra, senza vita!”

“Perché allora li servi, padre mio? Essi hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non sentono, hanno bocche ma non parlano, hanno gambe ma non camminano, non possono proteggere se stessi, tanto meno gli altri”.

Raglio 4 - Viene riportato in Sefer ha-Yashar che quando Abramo nacque Terah invitò a casa sua molti dignitari di corte fra cui i saggi di Nimrod, che possedevano una grande conoscenza degli astri e del culto alle stelle come anche di scienze occulte, di magia e demonologia. Dopo il banchetto, racconta il midrash, mentre si accomiatavano da Terah videro in cielo un segno strabiliante. Una stella estremamente luminosa sfrecciò ai quattro angoli del cielo e incorporò una stella a ciascun angolo. I saggi capirono che il fenomeno era avvenuto in onore del neonato di Terah. Meravigliati da quella visione, la interpretarono dicendo che il figlio di Terah sarebbe diventato un grande re che avrebbe conquistato grandi re e dominato grandi regni.

Raglio 5 (Gusti della vita) - Lo Tzadik Haim mi spiegò più volte che i saggi di quei tempi antichi possedevano molti ‘segreti’ riguardanti i calcoli astrali, gli influssi delle stelle, il culto alle stelle, la magia ecc. Una conoscenza astrologica, ad esempio, era assolutamente necessaria ai saggi di Nimrod per costruire la città di Shinar e la Torre di Babele. Similmente in Babilonia ed in Egitto esisteva la conoscenza degli astri e delle scienze occulte che erano ad un livello molto alto.

Raglio 6 - In verità, la Torà non parla della vita di Abramo, nostro padre, prima dei suoi 75 anni, quando Dio gli parlò per la prima volta ordinandogli di abbandonare Haran. Alcuni episodi importanti della sua vita, tuttavia, prima dei 75 anni, ci sono pervenuti tramite la Tradizione. Non esiste, di solito, una versione unica su quegli episodi ed i dettagli possono variare qualche volta notevolmente, ma la loro essenza è rimasta intatta. Così, ad esempio, è stata tramandata la grande prova che Abramo dovette superare quando fu condannato a morte dal Re Nimrod per aver rifiutato di riconoscere gli dei ‘tradizionali’ pagani di Terah e del Regno di Nimrod. Il re, in accordo con i suoi consiglieri, ordinò di allestire una fornace per gettarci dentro Abramo confutando in questo modo l'asserzione del Patriarca per la quale il suo Dio era il vero Dio che poteva, volendo, salvarlo anche dal fuoco.

Raglio 7 - Secondo Sefer Ha-Yashar, Abramo aveva 50 anni quando accadde ciò e fu Terah stesso che denunciò suo figlio dopo che aveva fatto a pezzi i suoi idoli. I consiglieri ed i saggi di Nimrod, in ogni caso, dissero al re: "Questo è, dunque, lo stesso figlio di Terah di cui parlammo al re 50 anni fa consigliandogli di ucciderlo. Vedi, quindi, che il neonato ucciso da Nimrod non era il figlio di Terah e che egli aveva ingannato il re, consegnandogli un altro bambino." Il re allora si adirò con Terah che ammise il fatto, raccontando di aver prelevato un figlio maschio di una delle sue serve, nato nello stesso giorno di Abramo. Il re che da molti anni era stato in ottimi rapporti con Terah gli domandò chi fosse stato a dargli quella idea. Terah, impaurito per la propria vita, mentì dicendo che era stato suo figlio Haran a proporgli quella strategia. Era per questa ragione, secondo Sefer Ha-Yashar, che, come è noto nella Tradizione, anche Haran, venne condannato con suo fratello Abramo all'atroce supplizio e morte nella fornace.

Raglio 8 – E così la Tradizione racconta che Haran morì bruciato nel grande forno fatto allestire da Nimrod, mentre Abramo fu salvato da Dio per la sua fede. Ma perché Haran fu condannato a morte nel forno? Nimrod avrebbe potuto ordinare la sua morte in una forma più consueta. Viene spiegato che quando Haran fu portato davanti a Nimrod, il re gli chiese se anche lui credeva nel Dio di Abramo. Haran calcolò nel suo cuore: se il Dio di Abramo è il vero Dio allora forse anch’io potrò essere salvato, ma se, invece, Nimrod ha ragione, in ogni caso sarò condannato a morte. Perciò egli rispose che credeva nel Dio di Abramo sebbene il suo cuore non ne fosse completamente convinto. Haran non aveva la giusta fede per meritare la salvezza.

Raglio 9 – I due fratelli furono incatenati e gettati nella fornace e ciò alla presenza di tutto il regno chiamato appositamente per assistere al più unico che raro spettacolo. Il calderone venne allestito in Ur Kasdim, città non molto lontana da Haran. Ciò probabilmente fece parte del consiglio dato a Nimrod dai suoi magi che dissero che sarebbe stato meglio sopprimere Abramo nella città dove era nato per scioglierlo dai suoi legami stellari e dalle radici della sua stella. L’evento è collegato al nome di quella città antica, Ur (Kasdim), la ‘luce’ oppure il ‘fuoco’ di Kasdim, perché il fatto della salvezza di Abramo dalla fornace di Nimrod divenne famoso in tutti i regni mediorentiali di allora. Dopo la salvezza prodigiosa di Abramo egli diventò famoso e temuto in tutta la terra e fu conosciuto come il ‘Principe di Dio'.

Raglio 10 - Le catene che li tenevano legati si fusero immediatamente per l'alta temperatura e Haran morì all'istante, ma il fuoco del calderone non sfiorò gli indumenti del Patriarca, che poté resistervi per 3 giorni e 3 notti, rimanendo illeso e non toccato da quelle fiamme terribili e da quel calore umanamente insopportabile. Anche i servitori del Re Nimrod che avevano portato Abramo e Haran alla bocca del forno rimasero ustionati e morirono. Haran divenne un tizzone ardente e non rimase più niente di lui. Dalle impalcature costruite intorno alla fornace, ad una certa distanza, si vide che Abramo era vivo e girava indenne fra le alte fiamme. La cosa fu riportata al re che si impaurì e partì immediatamente per Ur. Furono poi inviati dei servitori per verificare se Abramo fosse ancora vivo e costoro vennero inghiottiti dalle fiamme. Alla fine, Nimrod ordinò ad Abramo di uscire dalla fornace e il nostro padre, probabilmente anch’esso per miracolo, sentì la voce di Nimrod ed uscì dal calderone.

Raglio 11 - Il Re Nimrod rimase intimorito e impressionato e trattò Abramo con molto rispetto da allora in poi. Sefer Ha-Yashar conclude che fu in quella occasione che Nimrod diede ad Abramo due servitori personali, Eliezer ed Utzi. Del primo la Torà e la Tradizione parlano a lungo. Eliezer era caananita e diventò il servitore fedele di Abramo per il resto della sua vita e fu circonciso nel Patto di Abramo e credette nella fede del suo padrone. Ciò che deve essere capito, discendenti preziosi di Abramo, o figli della Tribù di Madumadu, è che la Fede di Abramo provvede alla vera Protezione che si chiama lo Scudo di Abramo. Abramo, nostro padre, non aveva paura del fuoco, sebbene non avrebbe mai messo neppure un dito su una fiamma perché ciò è proibito dalla vera legge di Dio. Si sa perfettamente, in natura, cosa fa il fuoco. E’ proibito per un essere umano, una creazione di Dio, mettersi volontariamente in pericolo o sottoporsi ad una prova in cui sussiste un pericolo reale.

Raglio 12 - E’ anche contro la legge di Dio tentare un atto di eroismo pericoloso e dire, ‘So che ciò è molto pericoloso ma confido nella mia fede sul miracolo che Dio possa salvarmi’. Ciò si chiama ‘fede stolta’ perché una persona non può giudicare da solo se è degno davanti a Dio di un tale miracolo. Né è giusto chiamare in causa un miracolo di Dio quando è la persona stessa che si sta mettendo in pericolo. La persona che agisce in questo modo sta usando la sua fede stoltamente e falsamente perché ha deciso da solo di fare qualcosa che fondamentalmente è contro la volontà di Dio, sperando, allo stesso tempo, che Dio lo salvi. Perciò i Saggi del Talmud, di benedetta memoria, hanno sanzionato di "non contare sul miracolo" (lo lismoch al haness) - non si può dire ‘Mi metterò in pericolo, tanto, Dio mi salverà. - Abramo, nostro padre, fu gettato per forza e contro la sua volontà nella fornace di Nimrod. Nessun mezzo naturale avrebbe potuto salvarlo.

Raglio 13 - Abramo, nostro padre, non aveva paura. Nella sua fede sulla verità di Dio, sapeva che il Creatore di tutto è al di sopra dei 4 fondamenti (fuoco, acqua, aria e terra) e delle Sue emanazioni. Egli sapeva anche che tutto ciò che accade proviene da Dio. Quella prova voleva dimostrare ad un mondo che non aveva fede nel vero Creatore che tutto da Lui dipende. Quello era un esempio vivente che mostrava al mondo come il Fattore del creato potesse ordinare ai fondamenti di fare il contrario della loro natura. La Tradizione chiaramente rievoca l’atmosfera di quei tempi, sottolineando che ‘Abramo era uno’. Ciò perché nei suoi giorni, viene spiegato, tutti erano adoratori di idoli e nessuno conosceva o serviva il Dio vero, Creatore dell'universo. Per merito di quella grande fede di Abramo, nostro padre, che venne salvato dalla fornace di Nimrod, fu stabilita per sempre la Protezione del Dio di Abramo per coloro che accettano quella fede.

Raglio 14 - L'essenza della fede di Abramo nell’Unità di Dio (del Suo essere Uno) richiede la credenza che l’Unico Vero Dio sia al di sopra di tutto e, quindi, al di sopra della natura del mondo da Lui creato. La natura è amata da Lui perché da Lui è stata creata ed Egli conformò ogni aspetto ed ogni dettaglio della natura secondo la Sua Saggezza ed i Suoi decreti. All'inizio le acque, a causa della loro natura, si erano espanse al di sopra di tutto il mondo, coprendolo totalmente fino a quando Dio decretò che esse recedessero e si raccogliessero in aree specifiche senza superare quei limiti. Così si formarono la terra asciutta ed i mari. Gli elementi della natura obbediscono alle decisioni di Dio che è assolutamente libero di cambiare i Suoi decreti come Egli vuole. Per il mondo un tale cambiamento rappresenta un miracolo di Dio in quanto cambia gli ordini della natura decretati.

Raglio 15 - A quel tempo Abramo, nostro padre, era l’unico nel mondo che possedeva la vera fede. Altri la impararono da lui, come è noto in Tradizione ‘Abramo convertiva gli uomini alla vera fede in Dio e Sara convertiva le donne’. Dopo la fornace di Nimrod, Abramo, nostro padre, divenne un esempio vivente nel mondo che tramite la fede è possibile ‘collegarsi’ col Creatore dell'universo nonostante Egli sia al di sopra della natura del mondo e possa salvare coloro che hanno fede da qualsiasi pericolo. E questa fede a sua volta rivelò la verità che benché il Creatore fosse al di sopra del mondo, fosse tuttavia in rapporto diretto con le proprie creazioni. Nel nostro linguaggio diciamo che ‘Egli si ‘preoccupa’ di noi, Egli si prende cura di noi, Egli ‘ama’ le Sue creazioni o Egli ‘desidera’ soltanto il vero bene per tutta l’umanità. Perciò Egli aveva comandato ad Adamo ed Eva di mangiare una cosa e non un'altra, dimostrando loro che il Creatore ‘desiderava’ con l'Uomo una relazione diretta.

Raglio 16 - Questa conoscenza era estremamente importante in quei giorni perché ancora prevaleva l'idea che il Creatore dell'universo fosse lontano ed al di sopra del mondo e perciò totalmente distaccato. Perciò, credevano che Dio avesse creato le stelle come grandi governatori dell'umanità in grado di aiutare le persone, che avrebbero potuto così rivolgersi a loro per esaudire le loro richieste. Anche riguardo ai 12 idoli grandi di Terah, ciascuno era il ‘dio’ per ognuno dei 12 mesi stellari ed era collegato con una stella che diventava così oggetto di culto e di preghiera. Nell'antichità, molti livelli di adorazione agli idoli avevano uno stretto legame con il culto degli astri. Quella falsa e sottile credenza ‘ragionata’ è nota nella Tradizione e si fa risalire alla ‘Generazione di Enosh.' Ciò si deduce dal verso biblico "In quei giorni, (durante la generazione di Enosh, figlio di Set, figlio di Noè) il nome di Dio incominciò ad essere profanato sulla terra". Ci sono 7 generazioni tra Enosh ed Abramo. Enosh stesso non cadde nell'errore che, tuttavia, iniziò nel suo tempo.

Raglio 17 - Già in quel tempo la gente del mondo era abituata ad associare il nome delle stelle al nome di Dio. Fu allora che cominciarono a profanare il nome di Dio attraverso le stelle, che, come detto, erano considerate i Grandi Governatori creati dall'unico Creatore, degni pertanto di onore, culto e preghiera. Questa falsa concezione, ai tempi di Abramo, era comune in tutto il mondo, tranne che per Ever e per alcuni discendenti di Sem, figlio di Noè. Questi pochi individui che possedevano i ‘segreti’ della santità del nome di Dio, tramandati da Adamo, avevano superato il cambiamento cosmico causato dal peccato della Torre di Babele e non erano stati ‘toccati’ dal cataclisma linguistico che ne conseguì.

Raglio 18 - Costoro, comunque, non erano fuori dal mondo. Vivevano appartati in caverne speciali e non avevano il permesso di uscire allo scoperto, in pubblico. L'esistenza di questa Scuola Nascosta di Sem ed Ever è nota nella Tradizione. Il Sefer Ha-Yashar ritiene che Abramo, nostro padre, rimase nascosto in detta Scuola, con Sem ed Ever e pochi altri eletti, per 39 anni, dai 10 ai 49 anni. Da quella Scuola Nascosta nella terra di Canaan, Abramo tornò nel suo 50esimo anno per trovare suo padre, sua madre e la famiglia in Haran e qui avvenne l'episodio della fornace. Abramo, tuttavia, era ‘unico’ in terra perché solo lui aveva il permesso di parlare apertamente e di insegnare ad altri la vera fede. Vi riferisco tutto questo, figli di Madumadu, per capire che il miracolo del salvataggio di Abramo dal fuoco della fornace fu pari alla redenzione dall'Egitto che Dio operò con i figli di Israele, in epoca successiva.

Raglio 19 - Ambedue furono salvezze operate direttamente da Dio tramite servitori eletti ed ambedue vennero per dimostrare che Dio è al di sopra della natura del mondo e che può compiere qualsiasi miracolo al di fuori dei limiti della natura. E, similmente, entrambe vennero per distruggere l'idolatria imperante e i culti idolatri radicati. Quella salvezza di Abramo era un ‘segno’ della redenzione di Dio che sarebbe stato destinato ai promessi discendenti, i figli di Israele. Questo è un concetto estremamente importante della Tradizione Orale di Israele, secondo cui ‘le azioni dei Patriarchi sono segni per i figli di Israele’, ossia tutto ciò che avvenne ai tre Patriarchi si ripresentò nella storia dei figli di Israele.

Raglio 20 - Abramo, per esempio, dovette scendere in Egitto per una carestia che colpì la terra di Canaan. Abramo e Sara vennero salvati miracolosamente dalle mani del Faraone. Così anche Giacobbe, nostro padre, coi suoi figli, le future tribù di Israele, nuovamente per una carestia in Canaan, dovette scendere in Egitto; qui i figli di Israele si insediarono, prolificarono e furono ‘riscattati’ dalla servitù a cui li sottopose il Faraone. Ad Isacco, nostro padre, invece, non fu concesso di uscire dalla terra di Canaan e questo fu un segno per il popolo di Israele per cui la terra promessa gli sarebbe rimasta in eredità anche quando si sarebbe disperso fra le nazioni nel suo prolungato esilio. Giacobbe, figlio di Isacco, lasciò la terra promessa per andare a Haran e ci rimase per 20 anni mentre Isacco, suo padre, risiedeva nella terra di Canaan. Questo era un segno profetico per i figli di Israele che indicava che anche durante la loro lunga diaspora, durata 20 secoli, non sarebbe venuto meno il merito di Isaaco, nostro padre, sul diritto a possedere la terra promessa.

Raglio 21 - I segni dei Patriarchi sono i segni del corso della storia ebraica ed ogni dettaglio della loro vita ha il suo valore storico-profetico. La storia del popolo d’Israele, comunque, segue sempre il suo corso storico e sempre lo seguirà. Tutti i segni della Torà continuano a mantenere il loro valore profetico col passare del tempo attraverso l'adempimento delle molte promesse di Dio, Signore nostro, fatte al Suo popolo scelto. Questo fatto, cari figli di Madumadu, che le azioni dei Patriarchi sono segni profetici per i loro figli, ha un significato tutto particolare per la Terza Redenzione Finale in cui viene rivelato che i Segni Completi Redenzionali e Messianici pervengono per merito del Goel Finale, Haim. Questi Segni rappresentano la completezza storica della promessa eredità di Israele.

Raglio 22 - Questo è un concetto molto importante e siccome non sapete ancora molto della storia passata di Israele, non è certamente facile apprezzare ciò che s’intende con la storia futura di Israele. Ciononostante, seguite la segnaletica dei Segni dell'Asino e vedrete come le strade del passato possono essere attraversate agevolmente tramite i Segni Completi. E ricordate che benché la Terza Redenzione Finale sia universale e tutte le persone e tutte le genti possano pervenire alla loro redenzione, questa è una promessa primo di tutto e sempre al popolo ebraico. Il nome di Dio stesso è stato collegato con il popolo ebraico, come scritto ‘Il Santo, il Redentore di Israele' e ‘Dio di Israele’.

Raglio 23 - E’ per questo motivo che tutti i popoli alla fine dovranno conoscere la storia di Israele. La redenzione delle nazioni dipende dalla promessa redenzione di Israele. Ascoltate bene: tutti i Segni di Abramo, Isacco e Giacobbe ritornano per il loro completamento e per il loro nuovo inizio storico nei Segni Completi della Redenzione Finale. Perciò il primo Grande Segno, il Segno delle Stelle, si apre col Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre. Siamo ora coinvolti nel grande Nuovo Ciclo della Redenzione Finale promessa ad Israele e progettata per la salvezza di tutti i popoli che si mettono sotto i Segni di Dio.

Raglio 24 - Ricordate questo principio essenziale: i Patriarchi sono tre; ad ogni Patriarca sono stati assegnati quei ‘Segni’ che gli appartenevano. Ci sono perciò tre grandi categorie di Segni, ossia i Segni di Abramo, i Segni di Isacco ed i Segni di Giacobbe. I Segni di Abramo sono quelli della prima redenzione; i Segni di Isacco appartengono alla seconda redenzione ed i Segni di Giacobbe alla Terza Redenzione Finale. Il Patto Nuovo Finale rappresenta la rivelazione dei Segni Completi di Giacobbe, nostro padre.

Raglio 25 - Questa novità avrà ripercussioni straordinarie su molti ebrei, confonderà totalmente i cristiani e provocherà venti di tempesta tra i musulmani. Ed io mi ritengo un Asino fortunato, figli di Madumadu, perché ho voi, di bel colore nero fuori e meravigliosamente bianchi dentro. Non avete motivo di confondervi perché la comprensibilità del nuovo linguaggio chiaro profetizzato per la Redenzione Finale arriva solo adesso. Così potrete apprendere le mie parole ed in un tempo breve capirete come tutti i Segni rientrano in uno Schema ben definito della promessa Redenzione Finale. Poiché le mie parole, in verità, non vengono da me; Io sono solo un Collegatore dei Segni con la pelle d’Asino.

Raglio 26 - Giacobbe, nostro padre, visse la sua vita, santificandola in tutto, come descritto nella Sacra Torà. Dopo di lui i Segni di Abramo, di Isacco e di Giacobbe rimasero con il popolo ebraico nel corso della loro storia. I Segni di Abramo si realizzarono nella prima redenzione con Mosè, magister noster. I Segni di Isacco, ossia i Segni Nascosti, si realizzarono nella seconda redenzione durante l'esilio babilonese con Mordechai il Giusto e la Regina Ester. Quei Segni, tuttavia, racchiudevano dei requisiti che avrebbero portato una grande luce di redenzione per il mondo. Purtroppo, dopo la redenzione di Purim, il popolo ebraico, pure con il Secondo Tempio funzionante a Gerusalemme, non raggiunse mai un vero e meritevole livello di servizio a Dio necessario per diventare una luce per le nazioni del mondo.

Raglio 27 - Perciò i Segni di Isacco, alla fine, fecero da piattaforma per una ‘missione’ molto particolare che avrebbe avuto il compito di diffondere la conoscenza dei Patriarchi, della redenzione di Israele dall'Egitto, della rivelazione dei Dieci Comandamenti sul Sinai e della Legge e delle parole dei Profeti di Israele per far conoscere la fede e la via del vero servizio all’Unico Dio Vivente, il Redentore di Israele. Perciò c’è una distinzione nei Segni Completi del secondo Patriarca, Isacco. Essi si sono realizzati per il popolo di Israele nel miracolo di Purim. I Segni Universali, comunque, hanno realizzato storicamente una salvezza parziale, nonostante le dottrine corrotte che sono state costruite intorno ad esse, dando la Missione di Cristo 2000 anni fa. Perciò un chiaro Segno ricevuto in un sogno da Giuseppe annuncia che ‘i tre uomini della Redenzione sono Mosè, Gesù e Haim’.

Raglio 28 - Il popolo ebraico ha vissuto i ‘segni’ di Giacobbe, nostro padre, specialmente quelli difficili, ma solo fino a e non incluso il bacio profetico fra Giacobbe ed Esaù. La nascita dello Stato di Israele è la premessa del Giacobbe che diventa Israele. I Segni del bacio e dell’abbraccio, della riconciliazione tra Esaù e Giacobbe ed i Segni dello Splendore di Israele quando tutte le nazioni si meraviglieranno nella sua luce fanno parte esclusivamente dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del Goel Finale, Haim. Nei Segni Completi, comunque, tutti i grandi Segni di Abramo, Isacco e Giacobbe, ritornano per il loro grande completamento universale tramite il Patto Nuovo Finale. Tutto questo è indicato nel Segno delle Stelle della Redenzione Finale. Le tre stelle allineate sono la Stella di Abramo, la Stella di Isacco e la Stella di Giacobbe. Il segno fatto dal Maestro Haim collega TUTTI i Segni Redenzionali e Messianici di quattro millenni fino a questa Grande Quarta Generazione Finale della Terza Redenzione Finale.

Raglio 29 - Diario dell'Asino con Tre Occhi: 1 febbraio 1998- 5 Shevat 5758- Sogno di Daniele di una settimana fa: C'erano degli spiriti di persone uccise da magia vudù. Questi spiriti andavano in giro toccando persone vive che morivano dal loro tocco e venivano trascinate nel loro orrido reame. Poi c'era dell’altra gente che era stata colpita da morbi terribili, tipo lebbrosi che diventavano zombi. Chi veniva toccato da loro contraeva subito la piaga. Daniele, molto impaurito, iniziò a scappare ma ad un certo punto egli vide l'Asino, nella forma di asino in piedi, assieme ad altri alunni ed amici. Essi erano totalmente protetti ed erano gioiosi tra preghiere e canti. Daniele li raggiunse e capì che l'occasione festiva era per la completezza della Nuova Protezione del Patto Nuovo Finale. --

Raglio 30 - Vedete, figli di Madumadu, perché raglio ogni tanto in mezzo agli scritti? Questo sogno ricevuto da Daniele viene esattamente quando stiamo parlando della Protezione di Abramo, nostro padre. Abbiamo parlato dell'elevazione della sua fede e della sua assoluta fiducia nel Creatore, Benedetto Egli sia, che è al di sopra della natura del mondo da Lui creato e protegge la persona amata da Lui contro tutti i nemici e tutti i pericoli. Abramo, nostro padre, era il padre scelto di una moltitudine di nazioni, protetto da Dio Onnipotente in ogni senso. Perciò, nella Tradizione di Israele, la protezione di Dio è chiamata Maghen Avraham, lo Scudo di Abramo. Quello era lo Scudo di Dio che protesse Abramo dal forno fatidico del re Nimrod. Sappiate, dunque, che la Protezione dello Scudo di Abramo è uno degli scopi principali del Segno delle Stelle, perché viene per riportare al mondo il rinnovato Scudo di Abramo, uno Scudo di Protezione che il Signore, Dio nostro, concede alle persone tramite le Stelle della Redenzione. Dalle Stelle della Redenzione che contengono i Segni Completi della Redenzione Finale, per merito del Maestro Haim questo Scudo nuovo di Protezione copre la persona dalla testa ai piedi e lo protegge dovunque vada.

Raglio 31 - Diario dell'Asino con Tre Occhi: Ed ora (stessa data di sopra) il fratello gemello di Daniele, Giuseppe, mi ha appena raccontato un suo sogno di 2 notti fa. Giuseppe vide i Tre Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Avevano l’occorrente per scrivere e su una pergamena c’erano segnalati codici nascosti. - - Questo sogno può avere molti significati sul fatto, ad esempio, di decifrare dei Segni dei Patriarchi per poter spiegare le tre Stelle allineate del Segno delle Stelle. In ogni caso, il Segno dei Tre Patriarchi è un Segno di Redenzione Completa. Sicuramente questo sogno intende rafforzare il lavoro qui intrapreso, o figli di Madumadu, per aiutarvi a capire il grandissimo merito davanti al Dio dei Patriarchi.

Raglio 32 - Osservate bene, cari giovani, non stiamo forse studiando le prime 4 stelle del Segno delle Stelle? Questi 2 sogni dei Fratelli Manigrasso della Scuola dell'Asino che hanno ricevuto molti sogni veri dal Maestro Haim, sono in relazione diretta con le dette 4 stelle, 3 in riga e 1 spostata. Il sogno di Giuseppe dei Patriarchi rinnova le prime 3 stelle, la Stella di Abramo, la Stella di Isacco e la Stella di Giacobbe. Il sogno di Daniele è dalla Quarta Stella Spostata della Quarta Generazione. Questi sono sogni nuovi profetici che vengono ad avvertirci dei molti pericoli di questa Grande e Terribile Quarta Generazione. Ciò significa che sebbene siamo soltanto Asini molto semplici, le parole del Sefer Mishnat Haim sono direttamente collegate con il Corso Redenzionale delle Stelle e dei Segni Completi della Redenzione Finale per merito del Goel Finale Haim.

Raglio 33 - Il sogno di Giuseppe è ‘redenzionale’. Esso contiene anche ‘codici da decifrare’ cioè ‘nuovi messaggi’ che sono ancora in codice. Ciò accade, grazie a Dio, attraverso questi scritti, che rappresentano i recettori autorizzati per ricevere le spiegazioni del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale. Il fatto proprio che questi scritti siano collegati con le Stelle della Redenzione e che le Stelle Redenzionali li sostengano con sogni meravigliosi e visioni vere, è un'assoluta novità miracolosa della Terza Redenzione Finale. Questi mezzi totalmente nuovi di riferimento, di collegamento e di ricezione dalle Stelle Redenzionali danno luogo a Segni stupefacenti e meravigliosi, come il sogno menzionato in trattato 1: ‘Nella prima redenzione, Mosè, magister noster, ricevette le leggi. Nella Redenzione Finale tutti possono ricevere le leggi. Si deve, però, ragliare un bel po’ per afferrare queste straordinarie e profetizzate ‘Cose Nuove’ della Redenzione Finale.

Raglio 34 - Il sogno di Daniele è chiaramente profetico. Tutti i sogni nuovi profetici riguardo a questa Quarta Generazione sono nel Doppio-Segno, come diciamo ‘Segno della Quarta Generazione e Segno della Nuova Costruzione’. Ciò traduce in ‘distruzione' e ‘salvezza’ nel Grande e Terribile Giorno del Giudizio di Dio di questa generazione. Tutti i molti segni di distruzione ricevuta in sogni in questi 14 anni e mezzo passati sono in contrapposizione alla Protezione Nuova per coloro che si mettono sotto i Segni Completi del Patto Nuovo Finale per merito del Goel Finale, Haim. Perché i decreti terribili e devastanti della Quarta Generazione, specialmente nella seconda metà, richiedono il rinnovamento del vero Scudo di Abramo contro i mali, le catastrofi, le carestie, le guerre, i terremoti, le inondazioni, le esplosioni, le piaghe e le molte malattie e contro le magie, i demoni e gli spiriti maligni che vengono a distruggere moltissime persone della Quarta Generazione.

Raglio 35 - Parleremo, a Dio piacendo, della Nuova Protezione in altri testi. Desidero qui solo menzionare il suo nome nel Codice Redenzionale ‘La Nuova Protezione del Grande Pesce, Leviatano.' Il Grande Pesce Leviatano rappresenta una Tradizione Antica e Nascosta, una Tradizione che è collegata con il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre. Questi sono ‘Segreti’ del Libro delle Stelle, quella categoria di ‘Segreti’ che erano destinati ad essere rivelati al tempo della Redenzione Finale. A tale ‘segreti’ alludono i Saggi del Talmud quando parlano del Grande Banchetto della Redenzione Finale in cui i giusti saranno serviti con porzioni del Grande Pesce, Leviatano. Anche la carne del Grande Toro, Shor ha-Bar, sarà nel menù.

Raglio 36 - Ah, ora capisco meglio i sogni di Daniele e di Giuseppe. Spiegando il Segno delle Stelle qui la Protezione del Grande Pesce Leviatano si è collegata con il Libro delle Stelle, l’eredità di Abramo, nostro padre. Il Libro delle Stelle, a Dio piacendo, deve essere scritto per meritare delle porzioni deliziose di quel Pesce Galattico. Ciò significa che il Goel Haim sta ora aiutando l'Asino a fare ulteriori collegamenti fra i Segni Completi per poter spiegare meglio il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, e la Grande Nuova Protezione del Grande Pesce, Leviatano. Ringrazio Dio, il Signore, mio Dio, per questa notizia meravigliosa.

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Lettera agli Allievi della Scuola della Shoshanà

Prima di Pesah 5760

 

27 Marzo 2000; 2 Adar 20, 5760; L’Uccello Risorto 6, 3953

Giorno dell’Aniversario della morte di Beniamino Perico

 

Sognai: non ricordo i dettagli tranne il seguente: il Maeestro Haim mi spronava ad agire: disse e mi faceva vedere “Dovresti essere già così, come una palla di carta per leggerezza, che di qua ti gettano in Israele e da Israele in Italia e da Italia in Israele e da Israele in Italia a volontà”: vedevo così, diventavo come una palla di carta e facevano con me una specie di ping-pong fra Italia ed Israele. - -

C’era un elemento di rimprovero ma forse di più era uno spronamento agli obiettivi da compiere. Devo pensare prima all’aspetto di rimprovero; non ho capito se era rivolto a me o agli allievi, o che non sono abbastanza determinato o che gli allievi non si rendono conto ecc. o tutt’e due.

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 Prima del sogno avevo acceso due candele, una per Aziza, madre di Michail-Esther sepolta a Gerusalemme e per Beniamino noster sepolto a Bresso, Milano. Una candela era sul banco da una parte della Tenda e l’altra sulla mia scrivania dall’altra parte. Forse aiuteranno l’Asino dal di là a diventare una palla di carta volante fra Israele e l’Italia? Ma, comunque, erano gli allievi a scaraventarmi di qua e di là. Non potevo farlo da solo, essendo senza peso e così piccolo che stavo nel palmo della mano.

Dalla Signora Aziza, su di lei la pace, avevo ricevuto alcuni anni fa un segno importante quando lei mi raccontava che aveva visto il Profeta Elia, di benedetta menzione, una volta in Persia. Mi disse anche che da sempre lei era molto attaccata al Profeta, una cosa che sentiva dentro. Quel suo discorso, a Milano, in occasione di una presentazione aperta al pubblico di oggetti antichi dalla parte di Michail-Esther, era un ‘segno’ in relazione al Profeta (forse il permesso di continuare con gli annunci profetici?).

Aziza, comunque, era una donna di grande fede ed amava proprio il Profeta Elia. Ora Aziza era stata sepolta a Gerusalemme nello stesso giorno (Giovedì, 16 marzo 2000) in cui il Papa si recò a Yad Vashem, un momento veramente storico, un momento anche di lacrime in tutto il mondo, in diretta. Io piangevo già dalla mattina presto, senza sapere il perché, e non finii sino a qualche ora dopo la conclusione della cerimonia a Yad Vashem.

Feci un segno dell’Asino seguendo l’avvenimento, anche perché Sara aveva sognato che al momento in cui il Papa arrivava in Israele dovevo ragliare per telefono con Sara, due volte, e poi Sara, la Testa dell’Asino, avrebbe ragliato una volta e così abbiamo fatto. Poi seguii la diretta e non smisi di piangere e sentivo la presenza del Maestro Haim e del Profeta Elia, di benedetta menzione. Piangevo e ragliavo, piangevo e ragliavo. Era un grande Purim nascosto e la sepoltura di Aziza concludeva il segno della Persia in questo periodo della conclusione del Giro della Ruota di Ahashverosh.

Ieri c’era stato il segno del tuono alla conclusione della lettura di "Hhanucat Ha-Hhanucot e La Salvezza Di Yeshua" (capitolo 4) alla Scuola della Shoshanna. E’ un segno molto positivo ma ci vuole il cuore giusto di cui parlava Gesù, un cuore di amore e di perdono, il perdonare chi ti ha fatto torto per essere perdonato per i propri peccati. La persona che non perdona, poi, quando chiede perdono è odiata dal cielo e non viene perdonata e così chi ha offeso qualcuno e non ha placato l’offeso non verrà esaudito nelle proprie preghiere.

Il nostro primo dovere è di avere il cuore pulito, come lo era il cuore di Beniamino noster che perdonava anche prima di essere richiesto perché era umile e non si considerava qualcosa, anzi, vedeva gli altri in una luce di superiorità rispetto a se stesso.

Quando si tratta della virtù di amare il prossimo, si deve, prima di tutto, capire che è molto facile dirlo, specialmente quando ‘il prossimo’ è lontano dalla realtà della persona.

Dedico questo studio al vero amore che Beniamino noster ebbe per l’Asino e per tutti gli amici dell’Asino e non guardava difetti negli altri ; faceva come se non li vedesse e rifiutò di parlarne anche una parola per non essere accusatore; guardava la pagliuzza nel proprio occhio e non voleva vedere neanche la trave nell’occhio del prossimo. Come spiegato altrove, Beniamino rappresentava il vero Cristiano Corretto; amava Dio e nella sua grandissima fede ed amore per Dio, non si permetteva di offendere o accusare o odiare chicchessia, soffriva piuttosto dentro di sé e perdonava l’altro.

Non sto parlando, comunque, di capi maligni di lavoro o altri malvagi di fuori. Il mondo fuori è ancora cani e gatti, tigri e leoni e bestie schifose di ogni genere pronte a calpestare e danneggiare il buono che non sa reagire con forza e veemenza. Noi non stiamo parlando affatto di porgere l’altra guancia ai nemici che vengono a farci del male.

L’epoca di Yeshua richiedeva un rimedio in extremis per contrapporsi al terribile odio che esisteva allora ad ogni livello della società, specialmente quella erudita e quella sacerdotale oltre all’odio generale nel mondo. L’unico rimedio fu una chiamata all’amore ed al perdono incondizionati ed al disfacimento totale degli egoismi e dell’arroganza interiore che regnavano supremi in quella bruttissima generazione.

E, comunque, oltre alle guerre continue di 2000 anni, ci sono stati i graduali progressi dell’umanità in tanti modi, anche interiori, oltre a scientifici ed umanitari. Il mondo al tempo della Quarta Generazione Finale si trova, nella prima metà, con anche il 55% di persone per bene, penso. Questa è la generazione della guerra fra le forze del bene e le forze del male, una generazione che arriva quando ci sono anche le forze del bene che devono trionfare alla fin fine.

Nella seconda metà, però, il male salirà e la sua percentuale sorpasserà di tanto quella del bene sino a quando diventerà necessario il grande e terribile periodo di immani distruzioni. A livello mondiale, dunque, non è il tempo di porgere l’altra guancia bensì di proteggere tutt’e due. Gli atteggiamenti di bontà, di carità e di amore devono essere canalizzati su piste sicure, il bene deve estendersi ai buoni anche se sfortunati, vittime, poveri di spirito; non è il tempo di alimentare le forze nemiche con la speranza che tale amore convertirà il cuore del nemico. Non è il tempo per ciò, né c’è tempo per ciò.

Il nostro compito, però, in questo senso, è radicalmente semplificato, il compito dell’Asino, la diffusione delle Notizie, lo stabilirsi della Scuola della Shoshana e della Scuola di Ester. Siamo arrivati, grazie a Dio, con pochissime persone, sin qua. Il nostro primo lavoro è di avere il cuore pulito ed amorevole, di misericordia e di perdono per le persone che hanno a che fare con la nostra Scuola.

Ognuno di noi deve avere, prima di tutto, il cuore pulito, il pensiero pulito e la bocca estremamente cauta e custodita dai mali che derivano dall’odio, dalle permalosità, dagli egoismi interiori odiati dal cielo e dalla gente in terra. Si deve avere l’amore per Dio nel parlare con il prossimo quando è presente ed ancora di più si deve avere la paura del giudizio di Dio parlando delle persone quando esse non sono presenti. Bisogna temere di pronunciare critiche nei confronti degli altri, quando sono presenti e, a maggior ragione, quando sono assenti se non che la persona è sicura di essere motivata in ciò dall’amore per chi vuole correggere.

Anche di una smorfia bisogna stare attenti. Se, ad esempio, qualcuno menziona un’altra persona e chi lo ascolta fa una smorfia, ciò è come uccidere la persona di chi si è parlato agli occhi dell’altra. Quanto di più e di più una parola negativa è un peccato di maldicenza odiato dal Cielo. La maggiore parte dei peccati della lingua, che sono poi peccati di un cuore non pulito, avviene dalle parole dette non davanti alla persona di cui si parla. La persona di cui si sparla non sente; Dio, però, sente ed il Tribunale di Sopra giudica.

I rapporti con tutti coloro che sono in qualche modo collegati o che sono amici dell’Asino rappresentano i banchi di prova per avere il merito di continuare in un ruolo redenzionale. I rapporti con le altre persone in questo senso saranno determinanti e se non c’è il giusto amore, la giusta preoccupazione, e la giusta misericordia, tale persona verrà bloccata dal Cielo dal proseguire la sua frequentazione nella Scuola.

Gli allievi ora qui in Italia hanno il permesso di fare, di annunciare, di fare segni e di pescare dal mare del mondo anime preziose. Tale compito in questo momento della storia contiene meriti storici incalcolabili che non esistono in nessun’altra parte del mondo.

Si deve voler meritare a lavorare con se stessi per diventare perfetti nell’amare il prossimo con le giuste intenzioni di un cuore pulito.

Raglierò con coloro che possiedono un cuore di amore e di perdono e che sanno criticare i propri difetti e lavorano sempre per l’unità e l’armonia fra di noi, gli allievi del Maestro Haim. Chiunque parla male di un altro allievo o amico della Redenzione, anche a casa propria, distrugge l’unità e rompe l’armonia. Sappiatelo bene, la Scuola della Shoshana è molto amata da Dio. Non dovremo indagare per vedere chi parla in un modo giusto e chi non ha il cuore pulito. Al Cielo interessa ciò e dal Cielo verrà il giudizio.

Il ciclo della sorta della salvezza messianica è così, molti dei primi saranno gli ultimi e molto degli ultimi saranno i primi.

Lo dico per aiutare gli ultimi arrivati a non giudicare con severità se vedono dei difetti in coloro che sono nei Segni da prima, anche da anni. Perdonateli perché tramite loro grandissimi fardelli vi sono stati risparmiati. E per il fatto che li vedete ancora difettosi, non giudicateli perché sono stati vittime di livelli bassi e di errori di educazione o di problemi di salute o di situazioni angoscianti. Perdonateli ed anche voi sarete perdonati per i vostri difetti perché non c’è chi è senza peccato.

E per i primi dico che se fino ad ora avete subito molto ma ancora vi trovate con seri difetti di carattere che devono ancora essere corretti, non disperate. Raccoglietevi nel senso della correzione e sappiate che il Pane c’è già. Lo Yetzer vi impedisce di mangiarlo, come ha fatto in tutti questi anni. Ciò perché egli sa che una volta che comincerete veramente a conoscere il suo vero gusto, non vi potrà più fermare e le correzioni stanno nel Pane dell’Asino di tutto il Sefer Mishnat Haim. Ci vuole ancora più umiltà e l’umiltà conduce al giusto apprezzamento ed il giusto apprezzamento non fa scegliere zirconi al posto di diamanti nè fa perdere tempo prezioso che ogni minuto vale più di tutti i diamanti del mondo se usato nel servire EL SHADDAI, Benedetto Egli sia.

Ricordiamo con amore intenso, più di parole che possiamo esprimere, Beniamino noster, nel suo sacrificio per la salvezza nostra contro l’insidiosa ed odiatissima profanazione del Segno ‘Bà-ha-Zman’ effettuato dal vero nemico. Beniamino fu scelto per il suo amore vero per Iddio, per il Maestro Haim, per l’Asino e per la sua umiltà interiore amata da Dio e per il cuore pulito da odii e rancori personali. il Segno ricevuto dice che quando Beniamino lavava i denti di mattino, raggi di fede salivano al Cielo tutto il giorno. Grande è la ricompensa del cuore pulito davanti a Dio Altissimo.

Che il Signore, Dio nostro, elevi Beniamino ancora di più nel suo lavoro sacro nel Regno dei Cieli nei compiti altissimi e nascosti che egli svolge nella Scuola del Maestro Haim, compiti che coinvolgono le preparazioni delle anime preziose che devono scendere nel mondo per ricevere il Patto Nuovo Finale della Redenzione Finale per merito del Goel Finale, lo Tzadik Risorto, il Maestro Haim. Amen.

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Risposta ad Anna Gasparotti, prima Sacerdotessa della Altare delle Nazioni

 

Dopo la seconda lezione della Scuola della Shoshana, Anna mi disse, “Ascolta, Peretz, io in questo periodo, alla Scuola, siccome ci sono ora più allievi musulmani, sto facendo un corso sulla religione musulmana. Fra l’altro, si è detto che sia la religione ebraica che quella musulmana hanno la tendenza di formulare molte regole per ogni cosa. Addirittura i musulmani hanno delle regole che riguardano anche l'azione dell'orinare. Non sarebbe giusto dire che ciò è esagerato e che le regole devono essere tenute ad un minimo, diciamo, poche ma importanti?”

Volevo rispondere ad Anna, “Si, hai ragione, è così, ci vogliono poche regole, giuste e solide, e non troppe e non troppi dettagli”. Solo che non volevo darle retta così facilmente, altrimenti non potevo sfruttare la sua domanda per sfornare altro Pane, e "mi sun un ciuc’ che'l ghe pias ciucià". Allora le risposi: “Detto come lo stai dicendo tu non rispecchia del tutto la questione, anche se in linea generale non hai torto. Detto così, però, è senza definizione; quali regole, su quale argomento, e ci sono molti altri criteri che non vengono considerati con una frase così semplice”. “Ma dai, Peretz”, mi disse Anna, una regola per fare la pipì!”

“Ma tu sai, Anna, che il lavaggio delle mani prima di mangiare, non si può fare nel bagno?” “Non lo sapevo” rispose Anna. “Bisogna invece saperlo”, dissi, “perché il bagno è un posto impuro, sempre, anche quando è pulito, c’è sempre dell’impurità nel bagno”.

Spunto spunti per l'innocenza di Anna. Al telefono le dissi che stavo pensando di scrivere una risposta alla sua domanda. Mi disse: “Ma non è che pensi che sia ingenuità da parte mia, vero? Io ho valutato il fatto di queste tante regole, ma anche per fare la pipì, dai!”

Ribadisco pertanto l'innocenza di Anna perché non vuole essere accusata di ingenuità. Non la voglio offendere; non è soltanto la prima Sacerdotessa dell’Altare delle Nazioni; è anche la prima Maestra della Scuola della Shoshanà.

Come detto, Anna ha ragione, non ci vogliono tante regole, bensì poche ma buone; è piuttosto la forma della domanda che è ingenua. Prima di tutto, non è esatto dire che gli Arabi-Musulmani e gli Ebrei amano tante regole per ogni cosa; si tratta di due tradizioni ben separate tra loro.

Io, comunque, non conosco la Shari'aa islamica, cioè i testi di leggi, pratiche ed usanze basate sulla legge del Corano. La Shari'aa corrisponderebbe alla Halachà ebraica ma, come detto, si tratta di due tradizioni completamente diverse. La frase ‘sia l’Islam che il Giudaismo amano troppo le regole dettagliate’ non sta in piedi perché amare le regole dettagliate di per sé non è una cosa negativa; tutto dipende dall'argomento che si sta trattando.

Comunque, in termini redenzionali, non si possono confrontare le due tradizioni. Tutta la nostra Nuova Tradizione della Redenzione Finale consegue la tradizione di Israele basata sulla Torà e sulla tradizione orale di Israele.

Anna dice ‘regole’. Io, però, non so cosa siano ‘regole’ in riferimento alla Nuova Legge. Ci sono leggi della Torà, ci sono leggi della tradizione orale, ci sono anche usanze di vario genere che non sono propriamente leggi ma diventano, se adottate, come regole di vita e poi ci sono nella Halachà consigli di vita, specialmente per la salute. Insomma, la parola ‘regola’ mi dice ben poco.

L’Asino sta facendo l’ebreo, direte? Non fa niente; è appunto perché l'affermazione di Anna deriva dall’Altare delle Nazioni che mi sento obbligato in qualche maniera di avvertire contro il cader preda alla superficialità nei riguardi della Legge in genere, una superficialità che deriva da duemila anni di un Cristianesimo 1) senza regole di leggi valide 2) e pieno di regole fasulle e di usanze di culto ecc..

E’ pur vero che se parlo con Sa'id di legge, sebbene lui di Corano o di Shari'aa ed io di Torà o di Halacha, ci capiamo meglio. Il senso di ‘legge’ ‘legge di Dio’ o ‘una regola di legge voluta da Dio’ ha tutta un'altra validità ed importanza ed entusiasmo interiore. Nella società cristiana, manca terribilmente questo senso dell’amore di Dio per la Legge, la Legge Divina, lo studio delle Leggi, l’applicazione delle Leggi, il giudicare per stabilire giuste regole e leggi per tutte le cose della vita. Figuriamoci In Italia poi dove si crede che le leggi siano state fatte per arrivare al godimento di infrangerle. Scherzo, ma non troppo.

L'ignoranza, però, non può sostituire il sapere. Le regole e le abitudini giuste aiutano le persone ad agire correttamente ed educano i figli ad un tenore di vita sano. Probabilmente ai cristiani disturba il fatto che tali insegnamenti vengano impartiti nel nome della religione (perché per moltissimi cattolici quello che viene 'ordinato' nel nome della religione è da evitare, hi-haw).

Per ebrei e musulmani, invece, la ricerca sta nel capire ciò che è voluto da Dio per il bene della persona e per questo essi si appoggiano agli eruditi delle rispettive Tradizioni. Che problema c'è nel parlare di regole che riguardano l'orinare? In passato, ho lavorato per 5 anni alla Sit-Siemens (l'Italtel di oggi) come insegnante di inglese al personale. Mi ricordo bene come rimanevo male nel vedere spesso ingegneri e uomini di una certa cultura che uscivano dal bagno senza lavarsi le mani.

La cosa mi stupiva assai. Un bambino ebreo impara fin da piccolo che la lavanda delle mani è obbligatoria dopo aver fatto pipì, per cui ciò diventa una regola di vita e un automatismo giornaliero. E tali ingegneri uscivano dal bagno e stringevano poi la mano ad altri! "Come è possibile che qui, dopo la pipì, non si ci lavano le mani?" domandavo a volte e la risposta più comune era: "Sì, hai ragione, ma è una questione di abitudine".

Capisco. Non è una regola per cristiani che va insegnata. Bene, e allora dove sono le 'regole' di igiene che si insegnano fin dall'asilo?

Oltre a lavare le mani dopo aver orinato, la Halachà avverte anche a non trattenere la pipì e, se scappa forte, di girarsi in un angolo e farla uscire poiché trattenerla può nuocere alla salute; e per dare effetto a tale raccomandazione, i Saggi di Israele, nei loro modi orientali, spesso esagerati, per ribadire il concetto e renderlo indimenticabile, consigliano "di orinare anche in faccia alla propria suocera pur di non trattenerla". Non si tratta di volgarità, né tanto meno di astio verso le suocere, bensì di una regola che viene qui espressa in toni iperbolici per il bene della salute.

Fare la pipì è anche un fatto di vita giornaliera che coinvolge tutti i maschi e la Halachà avverte, specialmente i giovani non ancora sposati, di preservare la propria modestia nel bagno, non rivelando più del necessario la propria virilità, tenendola più a lungo del necessario per non essere stimolato poi a fare uscire il proprio seme invano.

 Insomma, vedi, cara Anna, impartire delle regole anche per un'azione così comune come l'orinare ha scopi validi e precisi. E così tanti altri argomenti di Halachà trattano il bene personale e vengono approfonditi dai Saggi perché anche Dio Benedetto vuole che ogni persona si curi e stia attenta a non sbagliare danneggiando in questo modo la salute del proprio corpo che Egli concede così generosamente. Amen.

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Essere Allievi

2 Aprile 2000; 2 Adar 26, 5760; L’Uccello Risorto 12, 3953

 

La visita del Papa in Israele è stato il segno del bacio ed abbraccio fra Esaù e Giacobbe. Le moltissime preparazioni da parte di Israele per ricevere il Papa sono state come l’offerta di Giacobbe al fratello Esaù. E’ un grande segno di riconciliazione, un segno storico irripetibile. Questo segno iniziò col segno del Papa che visitò la Sinagoga a Roma.

Non voglio diminuire l’operato del Papa né la sua buona volontà né la sua sincerità; è un Papa di pace, è buono e sincero. Abbiamo, tuttavia, l’obbligo di capire il segno. Per noi il segno del bacio ed abbraccio si trova nel segno biblico (Gen. 33: 4) dei 6 Punti sulla parola vayishakeihu (si baciarono), che rappresentano i 6 Segni della Redenzione Finale. Si deve capire che il segno è doppio, come tutto il segno del cristianesimo è doppio, da scartare l’inutile ed il falso e abbracciare i Segni Universali usciti dalla missione di Yeshua, riconciliando i 'cuori' dei Segni Iniziali con i 'cuori' dei Segni Finali.

Il Papa nel venire in Israele questa volta portava con sé i Segni Universali della grande Chiesa Cattolica Universale. Il Papa poi torna a Seir, a Roma, ma i Segni Universali sono stati collegati con Israele. Ciò è per il futuro; nel frattempo c’è stato un vero avvicinamento dei cuori da entrambi le parti, un avvicinamento umano, un livello di comprensione maggiore, in fondo, siamo tutti della stessa carne. La Chiesa Cattolica, però, d’ora in poi diventerà sempre più debole, l’avvicinamento dei popoli cristiani al popolo d’Israele e all’ebraismo è cosa temuta dalla cristianità da sempre perché la pura fede del secondo comandamento è superiore a quella cristiana. Più si rafforza il contatto con il mondo ebraico e più la Chiesa perde affiliati.

Rachel due giorni fa ha sognato di vedere una sua vecchia compagna di classe; giravano insieme sul tram guardando le varie chiese che per lo più erano vuote; poi si è vista una grande statua della Madonna; Rachel disse all’amica, “Vedi, questo è l’errore idolatra della Chiesa; tutto ciò è falso.” La ragazza chiese a Rachel se fosse ebrea e lei le rispose di sì. Rachel chiese all'amica se era stata mai in una Sinagoga e l'altra disse di no. Rachel disse, “Vedi, le chiese sono piene di oro, di sfarzo e di oggetti di valore; la Sinagoga, invece, è semplice; è semplicemente un posto di preghiera.” Andarono poi a cercare una Sinagoga e ne trovarono una; c’era una lunga fila di gente in attesa di entrare. C’era un uomo dalla fisionomia araba che disse: “Io credo nella Redenzione Finale”. Rachel gli chiese, “Ma tu conosci l’Asino che mangia il Pane?” L’uomo rispose, “No, ma ne ho sentito parlare".

Questa grande notizia, che si commenta da sola, conferma in pieno il doppio scopo della visita del Papa in Israele.

Shaul, allo stesso tempo, sognò che Peretz parlava con un gruppo di giovani e diceva che ora arriveranno cose terribili nel mondo. Chi non gli credeva se ne andò dicendo che si dice sempre così ma poi non succede niente.

Il Sogno-Segno visto da Rachel è molto significativo per la Scuola della Shoshana. Rachel, nostra madre, è la madre delle pecore smarrite della casa di Israele e per vari motivi la salvezza delle pecore smarrite è collegata con la Costellazione della Rosa. Un motivo è perché con Efraim e Menashe le tribù sono 13 e le 10 tribù disperse vengono chiamate nel nome di Efraim (anche la casa di Israele o la casa di Yosef) ed esse insieme si ricollegano con le 13 Stelle della Rosa.

Rachel nel sogno dice di essere ebrea; il ché non è vero anche se le sue radici sono ebraiche; ma fa questa affermazione perché il segno indica il richiamo delle pecore, che si sono smarrite nel cristianesimo, a far ritorno alla Tradizione d’origine. Ci sono milioni di pecore smarrite; ecco perché nel sogno la fila di persone era così lunga.

Si tratta pertanto di un segno importante che indica il ritorno delle pecore smarrite; Segno questo collegato con la Costellazione della Shoshana, che è in corrispondenza con l'apertura e la riuscita della Scuola della Shoshana. E si può constatare che il motivo principale, la raison d’etre, della Scuola della Rosa è quella di accogliere e di educare le pecore smarrite della Casa di Israele. Certo la Scuola accoglie ed educa anche chi fa parte dell’Altare di Giuda, dell’Altare di Malchitzedek e del Tappeto dell’Islam ma la più grande gioia davanti al Cielo, per così dire, è dall’Altare di Efraim, come sta scritto ‘Ha-Ben yakir li Efraim’ (Efraim è per Me un figlio prediletto) (Geremia, 31: 19).

Tutti i Segni della Riconciliazione vengono collegati tramite l’Altare di Efraim. Perché? La base della Riconciliazione dei cuori sta nell'accettazione e nella nuova comprensione della Missione di Yeshua. Tale riconoscimento si manifesta con la salvezza promessa da Yeshua alle pecore smarrite perché quelli dell’Altare di Efraim diventano figli d’Israele e allo stesso tempo la loro salvezza dipende dalla salvezza di Yeshua. Per quelli dell’Altare di Giuda, c’è la stessa accettazione e nuova comprensione ma la loro salvezza non dipende dalla salvezza di Yeshua in modo diretto. I discendenti dell’Altare di Malchitzedek, la cui salvezza dipende dai Segni Iniziali Universali completati nei Segni Completi Universali, non diventano figli di Israele.

Perciò è solo tramite l’Altare di Efraim che tutti pervengono alla Vera Riconciliazione. In questo senso, tutti, sia quelli di Giuda che quelli di Malchitzedek, devono riconoscere che a causa della salvezza delle pecore smarrite della Casa di Israele disperse fra i popoli, i Segni Universali sono tornati e si sono completati nei Segni Universali Completi della Vera Riconciliazione dei cuori. Ecco perché ‘Efraim è per Me un figlio prediletto’.

Nella realtà, non c’è differenza alcuna per ciò che riguarda la nostra Scuola o su quale Altare si pone il fedele; l'importante è che sia nella giusta fede e nel giusto comportamento. Per semplificare, possiamo sempre dire che gli allievi della Scuola della Rosa studiano per diventare maestri delle pecore smarrite della Casa di Israele, e ciò include tutti. Ora che c’è tale buona notizia, dobbiamo cominciare a riflettere sui tanti significati di essere un allievo della Scuola della Shoshana. Cioè, cosa significa essere un allievo?

Ecco qualche spiegazione da tener conto:

Io Indiano Mohicano, credente nel Patto Nuovo Finale della Terza Redenzione Finale, per merito del Grande Maestro Haim, desidero essere allievo della Grande Scuola Redenzionale della Beata Rosa.

(si dice Indiano Mohicano per uscire dai parametri limitanti, non quindi io ebreo, io pecora smarrita, io discendente di Malchitzedek, io musulmano: il Segno è stato ricevuto, nei primi anni, quando Peretz, nel sogno, fece il Nuovo Patto con un Indiano Mohicano negli Stati Uniti).

Io credo nell’Unico Dio, Creatore dell’universo. Io sono allievo del Grande Maestro Haim. Io faccio parte del Segno dell’Asino che Mangia il Pane. Io fumo il Calumet della Pace e della Grande Riconciliazione portata del Grande Profeta, Elia, sia benedetto il suo grande spirito.

Abramo fu il Primo Grande Padre, Isacco fu il Secondo Grande Padre e Giacobbe fu il Terzo Grande Padre. Mosè fu il Primo Grande Maestro della Redenzione, Yeshua fu il Secondo Grande Maestro della Redenzione, Haim è il Terzo Grande Maestro Finale della Redenzione Finale.

Io credo nei 6 Grandi Segni, io credo nei 7 Cerchi Profetici, io credo nei 10 Comandamenti, io credo nelle 10 Virtù, io credo nei 10 Comandamenti del Giusto che vive nella sua Fede, io credo nei 13 Petali della Grande Shoshana, io credo nelle 13 Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano, io credo nelle 13 Virtù di Ester nascoste nel cuore, io credo nei Nuovi Altari della Casa di Preghiera di 7 Piani e di 13 Altari di preghiera ed il Tappeto dell’Islam.

Scrivo i 10 Comandamenti sulle dita dei piedi per camminare nella Legge di Dio; e scrivo sulle dita delle mani i 10 Comandamenti del Giusto che vive nella sua Fede; scrivo sul cuore le 10 facoltà delle virtù, la fede, la benedizione, le virtù del cuore, la preghiera, la Presenza, la correzione, la santificazione, il rinnovamento, il gusto ed il tacere.

Io credo nel Grande Libro delle Stelle di Abramo, grande Padre. Io credo nelle Stelle Redenzionali, 7 Stelle del Grande Carro, 7 Stelle del Grande Tribunale, 5 Stelle di Ester nel Regno di Ahhashverosh, 13 Stelle della Shoshana, la Grande Stella che Stupisce ogni Indiano Mohicano.

Ora il mio spirito è contento e desidero entrare nella Grande Tripla Meditazione nella Scuola della Shoshana, attraverso il Cuore Profetico, il Cuore della Rosa, il Cuore del Grande Pesce Leviatano. Mi siedo per terra a piedi nudi nella mia Teepee da bravo Mohicano e contemplo il Grande Spirito. E batto il mio Tamburo al Ritmo dei Flussi Stellari che scendono nel mio cuore. E dico lentamente, hi-haw, hi-haw, hi-haw, sono un Indiano-Mohicano-Asino e sto cercando l’entrata nella beata Rosa.

 

DIARIO: Sogno di Nodà di non perdonare mai S. Gamo - - Sogno di Peretz che dice al Rashà Zara di Zanzara di Muccania “Tu sei maledetto per tutto quello che hai fatto” e poi io, Paolo e Nodà procediamo al digiuno di Kippur. - -

(aggiunta, Venerdì, Aprile 28, 2000: Giuseppe sognò quello di Cernusco: Giuseppe gli disse che ciò che aveva fatto era imperdonabile Ciò conclude il Triplo-Giudizio contro quelle tre persone, segnalato nei Segni del Tribunale di Sopra).

Mercoledì dalle 6:30 sino alle 20:30 io e Paolo abbiamo fatto digiuno totale e Nodà ha fatto il digiuno della parola.

Alle 21:00 Giordano telefona e mi racconta che quella mattina ha sognato il Rav Kopciowski (allora Capo Rabbino della Sinagoga di via Guastalla) a cui nessuno dava ascolto. Poi un Habadi viene da Giordano e gli chiede come può fare per correggersi. Giordano gli dice che prima di tutto deve tagliarsi la barba e cambiare i vestiti neri. Il Habadi se ne va e torna più tardi con un vestito bianco e, sorridente, dice a Giordano, “Baruch ha-Shem, adesso mi sento bene”. Giordano, felice, gli risponde “Baruch ha-Shem, ora si può parlare”. - -

Il mio sogno e quello di Nodà indicano una chiusura finale del giudizio fra noi e quelli della ribellione di Zara. Il sogno di Giordano dimostra la chiusura finale del giudizio fra lui e fra la comunità ebraica di Milano. Sono segni di vittoria in giudizio. Nel sogno di Giordano è lui il vero ‘rabbino’ in grado di dare la correzione al Habadi; e si tratta di una causa che risale ai primi anni Settanta, (ved. introduzione Milhamot ha-Shem).

Ho sognato questa mattina (venerdì 7 Aprile 2000; Nisan 2, 5760; L’Uccello Risorto 11, 3953) in un sogno continuo che gli allievi non devono rimanere senza i Segni di Isacco, che sono in relazione col nome ASHER, che collegano la prima redenzione alla redenzione finale.

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Senza dubbio, ciò è relativo agli studi da svolgersi nella Scuola della Shoshana. In essenza, queste sono le Virtù del cuore. Noi ora stiamo nella formazione degli allievi della Scuola, intendo la formazione della persona stessa. Ecco perché in questi primi documenti parlo dei nostri scopi, sapere che la Scuola è parte integrale della Redenzione Finale e che perciò gli allievi ricevono per poter dare agli altri e diventano Asini che possono divulgare le Notizie, non studenti che vengono per soddisfare la loro curiosità intellettuale.

Gli allievi vengono per essere Asini che mangiano il Pane e poterlo dare a chi lo sta cercando. Essere Asini significa essere ‘collegamenti vivi ed attivi fra il Regno dei Cieli e la terra. Grossa parola, grossa verità. Non esisteva prima; fa parte della Redenzione Finale. Nella Scuola si impara come diventare Segni Viventi e Collegamenti Veri fra il Regno dei Cieli e la terra. Ma spiegatelo ad un Indiano Mohicano interessato ad entrare nel Patto Nuovo Finale e vedrete che lo capisce meglio di voi; molti degli ultimi saranno i primi.

Batto i tamburi per svegliare i cuori ai compiti meravigliosi che ci aspettano, a Dio piacendo. Che non pensino gli allievi di rimanere come prima, dico anche gli allievi che sono vicini da anni. Non è possibile. Siamo appena all’inizio. Dobbiamo scrivere i Dieci Comandamenti sulle dita dei piedi ed i Dieci Comandamenti del Giusto Vive nella sua Fede sulle dita delle mani. Dobbiamo scrivere le 10 Virtù nel Cuore e dobbiamo scoprire ed applicare le Tredici Virtù di Ester. Dobbiamo studiare le vie della giustizia del Tribunale di Sopra di Mordechai il Giusto. E tutto ciò dobbiamo fare nel contesto del Segno dell’Asino che mangia il Pane. Il Pane è voluto in noi solo se è destinato a soddisfare gli appetiti del prossimo.

Dobbiamo avere un cuore pulito; se non c’è il cuore pulito dai rancori e dai sentimenti negativi e dai difetti di Esaù non si può neanche iniziare ad entrare nel Nuovo Cuore ed il Nuovo Spirito voluto e richiesto per la Redenzione Finale, un cuore davvero pulito dagli egoismi, da stolte permalosità, da sottili invidie e gelosie e così via. Né potrà una persona partecipare nel Nuovo Spirito della Redenzione Finale se non è pronta a correggere tutti gli errori di linguaggio precedenti, adottando il Nuovo Linguaggio.

Si deve uscire dalle vecchie abitudini ed assumere abitudini migliori.

L'essere Asini, dunque, richiede un grosso lavoro su se stessi. Se non hai fatto il tuo percorso, non potrai insegnare. Se non lavori con te stesso, giorno per giorno, nel migliorarti, non vedrai progressi. Ci vuole la preghiera; ci vuole l’aiuto di Dio per cambiarsi veramente e per capire le cose nel modo giusto e per saper applicare gli insegnamenti nel modo giusto. Non c’è la Scuola della Shoshana senza l’Altare della Shoshana.

Vanno insieme gli studi con la formazione interiore della persona, attraverso la preghiera, la costanza e l’applicazione dei Segni dell’Asino che mangia il Pane.

Qualcuno contesterà: come si fa a presentare il Credo della Scuola come quello dell’Indiano Mohicano di sopra a degli allievi che sono appena arrivati e conoscono ancora molto poco di ciò che stiamo insegnando? Ovviamente non si può usare tale credo sino a quando la persona sappia di che si tratta. Per i primi allievi tale credo è palese in quanto è fede. Chi sa, però, se hanno capito che esso è un segno da fare fuori a piedi nudi con qualche vestito o segno d’Asino, hi-haw, hi-haw?

Può darsi che i primi sanno un po’ di più come essere Asini ma sanno ancora molto poco o niente di cosa significhi essere allievi e forse i nuovi che arrivano sanno di più come essere allievi ma non sanno ancora come essere Asini. Ecco perché insieme ragliamo e studiamo, e così i primi impareranno ad essere allievi e gli ultimi impareranno ad essere Asini.

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I Segni di Isacco

 

Ho sognato questa mattina (Venerdì, 7 Aprile 2000; Nissan 2, 5760; L’Uccello Risorto 11, 3953) in un sogno continuo, una voce che diceva che gli allievi non devono rimanere senza i Segni di Isacco; veniva detto in molti modi tutti relativi alla forza di legame coi Segni di Isacco (Segni del nome ASHER) fra la prima redenzione e la redenzione finale: - -

Senza dubbio, ciò riguarda gli studi nella Scuola della Shoshana. In essenza si tratta delle Virtù del cuore.

Noi ci trovamo ora nella formazione degli allievi della Scuola, intendo cioè la formazione della persona stessa. La Scuola è parte integrale della Redenzione Finale e perciò gli allievi vengono per ricevere e per poter dare agli altri. Essi vengono per diventare Asini e per estendere le Notizie, non come studenti che vengono per soddisfare la loro curiosità intellettuale. Gli allievi vogliono diventare Asini che mangiano il Pane della Redenzione Finale per poter offrirlo a chi lo sta cercando. Essere Asini significa essere ‘collegamenti vivi ed attivi fra il Regno dei Cieli e la terra’. Grossa parola, grossa verità. Non esisteva prima. Nella Scuola si impara in che modo diventare Segni Viventi e Collegamenti Veri fra il Regno dei Cieli e la terra.

Provate a spiegarlo ad un Indiano Mohicano interessato ad entrare nel Patto Nuovo Finale e vedrete che lo capisce meglio di voi poiché molti degli ultimi saranno i primi. Batto i tamburi per svegliare i cuori ai compiti meravigliosi che ci aspettano, a Dio piacendo. Che non pensino gli allievi di rimanere come prima, dico anche gli allievi che sono vicini da anni. Non è possibile. Siamo appena all’inizio. Dobbiamo scrivere i Dieci Comandamenti sulle dita dei piedi ed i Dieci Comandamenti del Giusto che Vive nella sua Fede sulle dita delle mani. Dobbiamo scrivere le 10 Virtù nel Cuore e dobbiamo scoprire ed applicare le Tredici Virtù di Ester. Dobbiamo studiare le vie della giustizia del Tribunale di Sopra di Mordechai il Giusto. E tutto ciò dobbiamo farlo nel contesto del Segno dell’Asino che mangia il Pane. Il Pane è voluto in noi solo se è destinato a soddisfare l'appetito altrui.

Per fare ciò ci vuole un cuore pulito dai rancori e dai sentimenti negativi, diciamo dai difetti di Esaù. Altrimenti non si possono ricevere il Nuovo Cuore ed il Nuovo Spirito della Redenzione Finale. Tutta l'enorme quantità di materiale da studiare ricevuta nei 17 anni passati non entrerà davvero nel cuore se la persona non si libera dall'egoismo, dalla stolta suscettibilità, dall'invidia e così via.

Ogni persona, inoltre, deve essere pronta a correggere i suoi precedenti errori linguistici, adottando il Nuovo Linguaggio. Ciò è essenziale per la riuscita. Si deve uscire dalle vecchie abitudini per assumerne delle nuove, migliori.

L'essere Asini, dunque, richiede un grosso lavoro su se stessi; se non lo fai, non potrai insegnare. Se non cerchi di migliorarti, non vedrai progressi. Ci vuole la preghiera e soprattutto ci vuole l’aiuto di Dio per cambiare attitudine e capire le cose nel modo giusto. Per questo la Scuola della Shoshana è collegata con l’Altare della Shoshana nella Casa di Preghiera. Gli studi devono andare a pari passo con la fede, la preghiera, la costanza e l’applicazione dei Segni dell’Asino che mangia il Pane.

Qualcuno contesterà: come fa un Indiano Mohicano che arriva a capire gli insegnamenti meglio degli allievi? Ovviamente i primi allievi conoscono già la fede. Chi sa, però, se hanno capito che si tratta di un segno da fare fuori a piedi nudi con qualche vestito o segno d’Asino, hi-haw, hi-haw?

Può darsi che i primi sappiano un po’ come essere Asini ma sono ancora mancanti nel loro essere allievi; o forse i nuovi che arrivano sanno di più come essere allievi ma non sanno ancora come essere Asini. Ma se insieme ragliamo e studiamo, poi si vedrà chi sono i primi e chi sono gli ultimi.

L’essenziale è che gli allievi della Shoshana non devono rimanere senza i Segni di Isacco. Abramo, nostro padre, è la Testa. Isacco, nostro padre, è il Cuore. Giacobbe, nostro padre è nel percorso della ricerca del perfetto equilibrio fra l’intelletto ed il cuore e una volta raggiunto l'equilibrio, egli è nell'armonia interiore di Israele. Abramo, nostro padre, completa il Corpo. Isacco, nostro padre, completa il Cuore. Giacobbe, nostro padre, completa l’equilibrio fra corpo, intelletto e cuore per completare l’anima di Israele. Il Segno delle Stelle è nel merito di Abramo, nostro padre. Il Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli è nel merito di Isacco, nostro padre. Il Segno della Resurrezione del Maestro Haim è nel merito di Giacobbe, nostro padre, quando egli viene chiamato Israele.

Nella Torà il più nascosto dei 3 Patriarchi è Isacco. Ed anche nella persona la parte più nascosta è il cuore, cioè l'enorme potenzialità delle Virtù del cuore è quella più nascosta nella persona. Perciò gli allievi della Shoshana non devono assolutamente rimanere senza i Segni di Isacco, nostro padre.

Abbiamo ricevuto nei Segni (Le virtù di Ester) i Dinosauri Amici che collegano il Regno dei Cieli con le Virtù nascoste nelle Acque Profonde del nostro cuore. Ma così profonde sono le Acque del cuore che ci sono anche Dinosauri Nemici che vi si nascondono senza essere visti. Gli allievi della Shoshana, quindi, devono scavare nelle profondità del cuore per scoprire le Virtù Nascoste di Ester e, così facendo, scopriranno pure i Dinosauri Nemici. E così gli allievi sapranno perché ci vuole l’aiuto di Dinosauri Amici per vincere la battaglia, che è, senza dubbio, dura da vincere.

Essere mancanti nelle Virtù del cuore significa non possedere ancora i legami che connettono la Prima Redenzione alla Redenzione Finale. Ora mi è chiaro che nel mio sogno, sebbene non ricordi di aver visto il Maestro Haim, fu la voce dello Tzadik a spiegarmelo ed a ripetere in molti modi che agli allievi non devono mancare i Segni di Isacco. Capisco da ciò che il segno nasconde una grandissima notizia: I Segni del nome ASHER sono stati completati ed il nome finale ‘EHEYE’ è ora, per così dire, entrato in pieno vigore storico. Altrimenti il Maestro Haim non mi avrebbe fatto vedere nel sogno i nomi dei 3 Patriarchi, i Segni delle 3 Redenzioni per indicare lo scopo da raggiungere. Se il nome finale non fosse ancora entrato in pieno vigore, non ci sarebbe un annuncio del genere che riguarda il nome di mezzo. Si tratta di un livello raggiunto nei Segni adesso alla fine di questo 17esimo anno.

Forse si capirà meglio dal verso ‘Io sono il Primo ed io sono l’Ultimo e all’infuori di Me non esiste altro Dio’ (Isaia, 44: 6): Già dall’inizio dei Segni questo verso entra in vigore; scendono i Segni Finali del nome finale e si entra nelle correzioni della ‘Resh’ del nome ‘ASHER’. Ci volevano però 17 anni per completare i segni di quelle correzioni. Il 17esimo anno è l’anno della Quarta Generazione e tutto l’anno è pieno delle completezze degli anni delle correzioni. In tutto il tempo, dunque, sino alla fine delle completezze delle correzioni, il triplo nome, sebbene rivelato da 17 anni, non era considerato in pieno vigore.

E’ chiaro che se il nome di mezzo non è ancora completo non si può, per così dire, usare il nome finale nel suo senso pieno. Una volta, però, che le Correzioni, specialmente quelle del Cristianesimo, sono finite, in termini di Segni, tutto il triplo nome entra in pieno vigore; non c’è più l’impedimento del ‘all’infuori di Me’ non c’è altro Dio’.

In quel momento si realizza il nuovo stadio della storica entrata in vigore del nome intero. Ora con immensa felicità, invece della Correzione del Cristianesimo entra la continuazione dei Segni di Isacco, cioè la Correzione del Cuore, lo studio delle Virtù del cuore. Prima quando non era completata la Correzione del Cristianesimo non si poteva ancora affrontare le Virtù del Cuore perchè ci voleva prima la purificazione della fede stessa, rappresentata dalla Correzione del Cristianesimo.

Che non si confondano gli allievi - ciò non significa che nella Scuola non si studia più la Correzione del Cristianesimo; tutti i testi delle Correzioni sono validi per studio nella Scuola; significa, invece, che i Segni della Correzione sono completati e perciò la Correzione si aprirà al pubblico; ciò significa, pure, che in quanto allievi, si inizia ora la fase della purificazione e l'innalzamento e l'approfondimento delle Virtù del Cuore. Ora ci si tuffa nel Cuore Profondo della Redenzione Finale di Dio.

Ora lo stesso verso ‘Io sono il Primo ed Io sono l’Ultimo e all’infuori di Me non c’è altro Dio’ assume un livello più interiore della fede: Io sono il Primo nella Legge di Mosè ed Io sono l’Ultimo nella Nuova Legge della Terza Redenzione Finale ed ora che è stata corretta la vera fede in cui sono state insegnate le virtù del cuore da Yeshua, si può approfondire il cuore per eliminare per sempre gli altri ‘dei interiori’ che impediscono il vero progresso nella fede.

Viene il sogno per annunciare ed avvertire, avvertire ed annunciare. Se qualcuno crede di aver già imparato la pura fede monoteista e perciò essere già a posto, dovrà sapere che la vera battaglia comincia con le Virtù del cuore, ‘che non rimangano gli allievi senza i Segni di Isacco’; se mancano, manca il tutto. Se manca il cuore giusto, l’allievo non ha appreso la prima redenzione, non ha appreso la seconda redenzione e non ha appreso la terza redenzione finale. Senza le virtù del cuore l’allievo è vuoto.

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Papa Woitija in Israele

 

Pesah 5760, Domenica di Pasqua Cristiana:

Durante la sua storica visita nel Sinai ed in Israele, Papa Woitija ha ribadito più volte la necessaria ripresa dello studio e dell’applicazione del Decalogo, enfatizzando pure che Gesù non mise mai alcuna barriera fra l’antica legge ed i suoi insegnamenti. Sono d’accordo col Papa. Tuttavia, sono costretto a pensare secondo il Segno ricevuto in cui l’Asino dice “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw, hi-haw”. E poi aggiunge: “Andiamocene, non c’è tempo da perdere”.

Questo segno fu compiuto, insieme a Davide Levi e Solly Kamkhaji, nell’anno in cui il Papa visitò la Sinagoga di Roma. E il segno del bacio e dell’abbraccio di quella visita ora è stato completato nel segno della Riconciliazione con questa visita in Israele, così anche io ho completato il nostro Segno a Gerusalemme, Domenica delle Palme, sempre con Davide Levi e Solly Kamkhaji, dichiarando, dopo una lettura di alcune parti della nostra Nuova Hagadà, “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw, hi-haw!”. Lo dissi anche ad alcuni cristiani che camminavano per strada con delle palme. Poi andammo via di fretta perchè Davide doveva tornare a Tel Aviv per il suo lavoro.

Insomma, non c’è dubbio che anche l’Asino è un bravo Papa. In più, possiamo dedurre dalla forma del segno che l'augurio dell’Asino ha qualcosa in più rispetto a quello del Papa. Altrimenti, perché avrebbe dovuto dirlo, con l'aggiunta di ‘anch'io’? Ora, però, che il Papa ha parlato con tale fervore a favore dei Dieci Comandamenti, deduco che l’aggiunta necessaria dall’Asino si trova nel Secondo Comandamento. Non è certamente per malafede, ma anzi, in buona fede, dato che il Papa ha bisogno di aiuto in questo campo.

Così mi rivolgo a tutti i Cattolici ed a tutti i Cristiani in genere e dico loro: “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw, hi-haw. Ed ora non c’è tempo da perdere, vi devo spiegare subito gli aspetti essenziali nella teologia cristiana e nel rito cristiano che sono assolutamente proibiti dal Secondo Comandamento. Ufficialmente mi rivolgo a loro per chiarire ciò che significa la pura fede nella Casa della Redenzione Finale sull’Altare di Malchitzedek. Ecco il Decalogo che aiuta:

1) E’ assolutamente proibito credere che Gesù, il Cristo delle Nazioni, sia Dio o Figlio di Dio (in un senso letterale).

2) E’ assolutamente proibito chiamare Gesù Dio o Signore o Signore Dio e simili.

3) E’ assolutamente proibito credere nella dottrina del Verbo-Cristo del prologo di Giovanni o di credere nella Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.

4) E’ assolutamente proibito rivolgersi in preghiera a Gesù dato che bisogna pregare Dio soltanto come Gesù stesso insegnò.

5) E’ assolutamente proibito fare culto alla Madonna in qualsiasi forma ed è una falsa fede credere che Gesù nacque da una madre vergine.

6) E’ assolutamente proibito mangiare l’ostia o credere nel Corpo di Cristo in qualsiasi forma.

7) E’ assolutamente proibito prostrarsi davanti ad una statua di Gesù ed è proibito fare il segno della Croce poiché tale segno si basa sulla falsa Trinità teologica.

8) E’ assolutamente proibito fare culto a uno qualsiasi dei cosiddetti Santi della Chiesa Cattolica o della Cristianità in generale. E’ assolutamente proibito prostrarsi davanti ad una loro statua o immagine ed è proibito tenere la loro immagine in casa o in tasca o nella borsa o nel portafoglio o in macchina o in qualsiasi altra parte.

9) E’ assolutamente proibito fare immagini o sculture o quadri che rappresentano Gesù o la Madonna o i Santi ecc. per venerarli in preghiera.

10) E’ assolutamente proibito prostrarsi al Papa (o a qualsiasi altra persona) come il rito d’inchino al Vicario di Cristo in terra. Tale forma è idolatra perché in verità non esiste nessun Vicario di Cristo in terra.

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Il Papa è in buona fede ma la fede del Papa è idolatra. Hi-Haw, Hi-Haw, vi auguro una buona Pasqua anch’io.

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Un segno incredibile: un uomo che impersonava Giuda Iscariota in una rappresentazione pasquale si è impigliato nella sua maschera ed è morto strangolato. L’uomo era cattolico, non ebreo! E’ un segno in piena regola. Il Giuda Iscariota della storia è morto; segue il segno della Riconciliazione del Papa che cerca con immensi sforzi di eliminare l’antisemitismo creato dal Cristianesimo in cui la figura dell’Iscariota, ebreo traditore, ha sempre rappresentato la quintessenza dell'odio contro gli ebrei, anzi i Giudei. Ed in Italia si dice "porco Giuda" tutto il giorno ed anche se il porco qui è molto amato, Giuda, però, è odiato. Questo segno è un avvertimento dall'Alto ai cristiani di smettere di schernire i Giudei. E’ finito il tempo delle maledizioni contro i Giudei e chiunque continua in quella odiata strada sarà maledetto. E’ un segno incredibile, il morto strangolato impersonando Giuda. Attenti antisemiti, la sorte del mondo è cambiata. Coloro che maledicono gli ebrei saranno maledetti e realmente distrutti. L’antisemitismo non è più tollerato dal Tribunale di Sopra. Gli schernitori degli ebrei verranno strangolati dalle stesse parole che dicono.

Ascoltate l’Asino. Il tempo è arrivato!

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Dopo il summenzionato Decalogo, il cristiano medio potrebbe chiedere: ‘E Gesù, allora, chi era in verità?”. Ci vuole un altro Decalogo per rispondere, sperando poi di poter includere tutto l’essenziale in solo 10 brevi punti. Mi faccio piccolo, piccolo, quindi con 10 ragli concisi, quanto possibile. Eccoli:

1) Gesù nacque da Giuseppe e Maria in un segno pre-matrimoniale, forse 6 mesi dopo il loro matrimonio, sotto la Stella del Re-Unto (Stella di Malchitzedek) che divenne poi la storica Stella di Cristo. Il segno del concepimento pre-matrimoniale era anch’esso Provvidenziale perché uno dei tanti nomi-descritivi della Missione di Yeshua è quello del ‘Messia, nato prima del tempo matrimoniale della Redenzione Finale’.

2) Yeshua ricevette i Segni Messianici, detti Segni Messianici Iniziali, alla Scuola degli Esseni che frequentò per 3 anni interi. (Il Libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi" tratta le questioni del Maestro della Giustizia, dell’elevazione della Scuola, dei Segni Messianici Iniziali ecc.)

3) Quando Gesù lasciò la Scuola, andò da Giovanni Battista per l’immersione e intraprese la sua Missione; egli era nel Segno dell’ultima profezia di Malachia (3: 23-24): "Ecco Io mando il Profeta Elia, egli farà riconciliare il cuore dei padri con quello dei figli ed il cuore dei figli con i loro padri, affinché non venga io a colpire la terra con anatema". I Segni Messianici della Scuola erano collegati con la Tradizione del Profeta Elia, di benedetta menzione. La tentata Riconciliazione fallì e si realizzò la Missione che dovette annunciare l’anatema a cui seguì la distruzione del Secondo Tempio e l’esilio del popolo di Israele fra le nazioni.

4) Il fallimento di quella Missione, però, si intrecciò con la Missione-Storica-Profetica-Biblica-Realizzata dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre; il popolo di Israele per i suoi peccati fu condannato all’estinzione, che Dio ci salvi, ma il sacrificio di Gesù tramutò quella sanzione nel decreto di distruzione del Tempio e di esilio fra i popoli. Ciò rappresenta la salvezza nascosta per il popolo di Israele per motivo del Sacrificio Messianico di Yeshua, profetizzata in Isaia 53.

5) La Missione di Yeshua, non accettata da Israele, uscì per il mondo per una parziale salvezza: a) delle pecore smarrite della Casa di Israele disperse fra i popoli b) dei discendenti misti di Esaù (Esaù-Yafet) c) dei popoli sino alle estremità della terra, anche i popoli discendenti di Cam. La forza di tale Missione, la Missione Messianica di Yeshua, Cristo delle Nazioni, derivava dalla potenza dei Segni Iniziali Universali del Regno dei Cieli e della Resurrezione. L’accettato Segno della Resurrezione di Gesù stabilì questi Segni per la parziale salvezza summenzionata.

6) Per vari motivi la teologia cristiana di tutte le Chiese è uscita totalmente falsa e distorta; la separazione dall'Ebraismo separò il Nuovo Cristianesimo dalla vera Tradizione del Secondo Comandamento; al bagliore immenso dei Segni Messianici Iniziali mancava il contrappeso per riportare Gesù nella sua dimensione umana; i Padri della Chiesa interpretarono la Missione Messianica di Yeshua come la Missione Finale per tutti i tempi, incluso il tempo della Redenzione Finale. Ciò portò ad ogni genere di distorsione nei confronti di Gesù divenuto oggetto di culto di una fede idolatra.

7) In verità le Redenzioni sono 3 e 3 sono gli uomini della Redenzione, Mosè, Gesù e Haim.[5] Le 3 Redenzioni indicano le 3 redenzioni arrivate nel mondo per merito dei 3 Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Ciò è corroborato dal Triplice Nome EHEYE ASHER EHEYE rivelato a Mosè presso il Roveto Ardente. Questo Nome contiene i Segni Redenzionali dei 3 Patriarchi ed è il nome di Dio che dirige tutta la storia della redenzione che si divide, appunto, in prima redenzione, seconda redenzione e terza redenzione finale. Il Messianesimo di Gesù deriva dal nome mediano ‘ASHER’ ed è collegato con i Segni di Isacco, come visto che la Missione di Yeshua si intrecciò con quella dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco. La Missione Messianica di Gesù fu, dunque, la seconda redenzione e non la terza redenzione finale.

8) In ogni caso, la Missione Redenzionale di Mosè è eterna, la Missione Messianica di Gesù è eterna (dopo la Correzione del Cristianesimo) e la Missione Finale Redenzionale del Maestro Haim è eterna. Esse sono le 3 persone scelte per essere i 3 uomini della Redenzione. Gesù stesso profetizzò sul Figlio dell’Uomo che sarebbe venuto. Ciò è estremamente importante perché i Segni Redenzionali Finali completano, nella persona del Maestro Haim, i 2 Segni ‘Cristo-Re del Regno dei Cieli’ ed il ‘Cristo Risorto’. Nei Segni Finali, lo scelto terzo Goel è lo scelto Giudice Unto del Regno dei Cieli, Risorto nel Segno Finale della Resurrezione dei Morti. I due termini, quindi, ‘Cristo-Re del Regno dei Cieli’ e ‘Cristo Risorto’ non sono eterni, ma durano sino alla Redenzione Finale. Rimane, invece, il termine Cristo delle Nazioni.

9) La Missione di Gesù, però, non scompare. Egli è il secondo uomo della redenzione, collegato con i Segni di Isacco del nome ASHER. Quando si arriva al tempo finale del terzo nome del Triplice Nome, il primo nome ed il secondo nome non scompaiono. Il nome si completa e tutto il triplo nome si completa, anche il primo EHEYE, anche il nome ASHER ed in più si rivelano tutte le notizie della Redenzione Finale del nome finale EHEYE. Gli insegnamenti di Gesù che si ricollegano con i Segni di Isacco ed il nome ASHER rappresentano uno studio approfondito delle Virtù del Cuore e delle Virtù Nascoste nel Cuore, che viene completato tramite i Segni Completi della Terza Redenzione Finale. Abbiamo il Segno dato dal Maestro Haim, nel Segno delle Stelle "Questa è la Stella di Cristo venuta in virtù all’umiltà".

10) Yeshua, quindi è 1) il Messia Pre-Matrimoniale alla Redenzione Finale 2) Il Messia Fallimentare dell'ultima profezia di Malachia 3) l’Ariete Sacrificato 4) il Cristo delle Nazioni 5) il Giusto Messianico che visse nella sua fede 6) il Giusto Sofferente di Isaia 53 7) Il Messia dei Segni Messianici e Redenzionali Iniziali 8) il Messia dei Segni di Isacco del nome ASHER 9) il Messia del Cuore delle Virtù 10) il Secondo Uomo della Redenzione.

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Il Patto con l'Acqua

 

Domenica 29 Aprile; Nisan 24, 5760; Battaglia del Pesce 11, 3953:

Grande notizia in un sogno di Giuseppe in cui egli vedeva che, in congiunzione con il Nuovo Altare della Leviatanit, c’è da stabilire un Patto con l’acqua.

Non sapevo cosa si intendesse per un Patto con l’Acqua ma credo ora di averlo capito.

La Tradizione riporta che il Santo Benedetto Egli sia fece un patto con il sale, che mai sarebbe imputridito.

La Leviatanit è la grande Balena femmina che fu uccisa, all’inizio della creazione, nel quinto giorno e messa sotto sale e nascosta per il grande Banchetto per i Giusti ai tempi della Redenzione Finale. Ve lo dico, Asini. L’Altare della Leviatanit è niente meno del Cancello Unico tramite il quale vengono mandate le porzioni sia del Grande Pesce Leviatano che della deliziosa Leviatanit Salata.

La Leviatanit, ricordiamolo, ha avuto la sua incredibile resurrezione proprio su questo Altare in questi 2 mesi passati (e non prima). Tale resurrezione poi rappresenta una felicità enorme per il grande Pesce Leviatano che in questi 6000 anni non aveva più speranza di vedere la sua femmina viva. Ma è successo scrivendo sulle profezie di Balaam e di come quel profeta-malvagio cercò di sconfiggere Israele sfruttando le enormi forze delle Mazalot del Grande Leviatano. Dallo studio abbiamo saputo che la Leviatanit è stata nascosta nei millenni passati proprio nell’ottavo Mazal che si chiama Il Lago di Sale.

Dopo qualche settimana da quella storica scoperta, Giuseppe ricevette il sogno del Nuovo Altare collegato con la Luna e che aveva, in qualche maniera, la forma di una balena; tanto per capire si trattava dell’Altare della Leviatanit stessa. L’Altare della Leviatanit, poi, essendo collegato con la luna rappresentava la completezza dell’Altare della Shoshana, il ché è collegato con il sole, come la Rosa la cui bellezza splende di giorno alla luce del sole. La Leviatanit, quindi, completava il Grande Pesce Leviatano e allo stesso tempo completava l’Altare della Shoshana il ché significa anche completare la Scuola della Rosa.

Per capire in modo semplice: il nesso con la Luna collega tutta la Nuova Vera Kabalà del Grande Pesce Leviatano con il popolo di Israele che conta i mesi secondo la luna. Ciò completa, quindi, anche la Scuola di Ester in Israele per tutto Israele. Tutti i Segni Completi sino a quando non sono collegati con Israele per il popolo ebraico, non hanno ancora raggiunto la completezza necessaria per ‘uscire’. Ci sono stati molti passaggi di completezza negli anni passati ma quando arriva un grande segno di completezza come quello della Leviatanit, allora si capisce che tutti i passaggi precedenti non erano arrivati al traguardo voluto. Anche la Scuola della Shoshana non è completa senza il suo totale legame, per così dire, con la Scuola di Ester.

Ciò è come il Patto Nuovo Finale; è un solo Patto che include però un Patto-Doppio: il Patto Nuovo Finale sull’Altare di Malchitzedek per le Nazioni ed il Patto-Nuovo-Finale sull’Altare del Sacerdote Unto per il popolo di Israele. Similmente non ci sarebbe permesso di formulare la Nuova Legge della Terza Redenzione Finale per le Nazioni senza la Nuova Legge valida per tutti gli ebrei. Il collegamento con la luna completa, pertanto, tutti i collegamenti precedenti dei Segni Completi. Non a caso tale nuovo Altare della Leviatanit rappresenta il dodicesimo Altare della Nuova Casa della Redenzione, perché 12 è il numero della Completezza di Giacobbe, nostro padre. E quando si completa il dodicesimo, viene poi dato anche il tredicesimo per completare l’universalismo di tutto il Patto Nuovo.

Sapevamo già che la doppia-coda del Grande Leviatano ed anche la doppia-coda della Leviatanit rappresentavano i due piatti della bilancia che, come scopo finale, mantengono l’armonia celeste che deve scendere nel mondo nelle epoche della Redenzione Finale. Ciò non è facilmente comprensibile ma si tratta di nuova vera Kabalà: i nuovi equilibri storici stellari dei tempi della Redenzione sono collegati nella loro discesa nel mondo con le doppie-code del Leviatano e della Leviatanit. Si capì subito che il tredicesimo Altare non poteva che essere l’Altare dei Matrimoni. Sull’Altare dei Matrimoni si finalizza l'armonia fra marito e moglie. Ciò completa, quindi, i 13 Altari[6] nella Casa della Redenzione Finale:

(1) Altare di Giuda (2) Altare delle figlie di Giacobbe (3) Altare di Efraim (4) Altare delle figlie di Israele (5) Altare di Malchitzedek (6) Altare delle Nazioni (7) Altare del Sacerdote Unto (8) Altare della Sacerdotessa Unta (chiamata anche Altare della Gioia della Vita) (9) Altare del Profeta (10) Altare del Grande Israele (11) Altare della Shoshana (12) Altare della Leviatanit e (13) Altare dei Matrimoni. Polvere siamo ma così è sceso dal Regno dei Cieli per merito del Maestro Haim.

Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL SHADDAI è Uno.

Ma poi c’è sempre quell'ultima completezza che scende al momento dovuto ed ecco che Giuseppe vide che si doveva fare un patto con l’acqua sull’Altare della Leviatanit. Riflettendo, sentivo nel pensiero questa frase: "Il sale non deve marcire e l’acqua non deve gonfiare". Se l’acqua, ad esempio, gonfia la persona, gli danneggia la salute. Il sogno poi arrivò l’ottavo giorno di Pesah dove ancora, fuori di Israele, si mangia pane azzimo il cui simbolismo è l'essere senza gonfiore interiore. Questo Patto Nuovo con l’Acqua, però, deve far parte del Patto Nuovo Finale, cioè esso non è un Nuovo Patto Universale e stop; non è come il Patto che Dio fece con il sale, senza chiedere a nessuno e senza che venisse fatto segno di ciò in terra tramite gli uomini ecc. Qui, invece, è un Patto Nuovo che Dio, Benedetto Egli sia, fa con l’Acqua nel contesto del Patto Nuovo Finale per merito del Goel Haim. E’ diverso.

Si capisce che è diverso. La Leviatanit scende dall’ottavo Mazal del Grande Leviatano e l’ottavo Mazal è collegato con i Patti perchè i Patti si rifanno al Patto della Circoncisione che viene sancito nell’ottavo giorno del neonato. Ed anche il Patto con il Sale avviene nell’ottavo Mazal del Lago di Sale. E si capisce anche che fu per tenere intatta la Leviatanit per 6000 anni, che Dio fece tale patto con il sale, dato che salò Egli stesso, per così dire, la Leviatanit e la nascose per il futuro. Eppure il Lago di Sale è anche un lago. E l’acqua? Ora era arrivata la sua volta, una completezza storica creava un nuovo equilibrio di armonia fra l’acqua ed il sale.

In cosa consiste il nuovo equilibrio? In un Nuovo Patto con l’Acqua che non gonfia la persona. E cosa c’entra questo con le Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano? La risposta è che non stiamo parlando soltanto di acqua materiale bensì delle acque della grande nuova comprensione che scendono dalle 13 Nuove Mazalot. Nella Tradizione, infatti, l’acqua simboleggia l’intelletto e l’intelligenza. Anche i flussi stellari destinati a scendere dalle Nuove Mazalot della Redenzione Finale vengono chiamati acqua, acqua di comprensione. Ora è giunto un Nuovo Patto per cui queste acque, che contengono una grande e nuova comprensione per il mondo, non gonfiano.

Sino ad ora, nella storia dell’umanità, sono sempre state le ‘acque della comprensione e della scienza’ che hanno fatto gonfiare le persone invece di renderle più umili. Anche nel nostro mondo, i più arroganti si trovano spesso negli atenei. In ogni caso, uno degli aspetti più difficili nel compimento della Redenzione Finale in terra è che tutti i nuovi studi rimangono chiusi nel contesto del Nuovo Patto della Terza Redenzione Finale.

Abbiamo visto cosa succede quando preziose informazioni vengono rubate, plagiate e profanate nel proprio nome, che Dio ci salvi. Comunque, da quella bruttissima esperienza, sono uscite, a livello ufficiale del Patto Nuovo Finale, tutte le peggiori maledizioni contro chiunque osi rubare dai nostri testi ecc. o sfruttarli indegnamente. Tali maledizioni devono esserci per una protezione dal Cielo contro i malfattori che si trovano ancora dappertutto in questa Quarta Generazione!

Questo per il Patto Nuovo in genere, quanto di più per quelle deliziose porzioni del Grande Pesce per le quali la Leviatanit dovette aspettare 6000 anni per la sua resurrezione affinché da lei tutte le porzioni del Grande Leviatano venissero servite soltanto ai giusti. Le Nuove Mazalot dovevano essere nascoste affinché i malvagi o le persone indegne non potessero partecipare! Il tutto, perciò, va custodito e vigilato nel Patto Finale in cui vengono rivelate le cose nuove.

Il Patto Nuovo con l’acqua sull’Altare della Leviatanit assicura che le nuove acque delle Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano scendano tramite l’ottavo Mazal del Lago di Sale e sull’Altare della Leviatanit dove c’è il Nuovo Patto in quanto le Acque delle Mazalot non gonfieranno la persona che ci entra nello studio. E tale umiltà con cui verranno mangiate le porzioni del Grande Pesce tramite l’Altare della Leviatanit finalizza i Segni del Nuovo Cervello Umile. Grande festa storica, quindi, quando arriva il Patto con l’Acqua.

In più impariamo che i vari giuramenti che si collegano al Patto Nuovo Finale verranno eseguiti sull’Altare della Leviatanit. Ed inoltre capiamo che l’Altare della Leviatanit, che rappresenta l’Altare dell’armonia celeste che scende in terra, deve essere vicino all’Altare dei Matrimoni e che questi due Altari si collocano al Settimo Piano della Casa della Redenzione Finale, che è il Piano della Santificazione Sacerdotale dove c’è il Nuovo Armadio Sacro con dentro la Tavola dei Sette Comandamenti per i figli di Noè e dove c’è l’Altare del Sacerdote Unto e l’Altare della Gioia della Vita. Sull'Altare dei Matrimoni c'è un rito meraviglioso, molto importante.

Per completare il Matrimonio, però, con il Patto con l’Acqua c'è il Nuovo Patto Matrimoniale. E qui arriva il tredicesimo Altare, che completa il tutto a livello Universale. Il Patto si chiama il Patto della Pace fra marito e moglie.

Ecco i Patti del Patto Nuovo Finale: (1) Il Patto della Circoncisione sull’Altare di Giuda (2) Il Patto della Circoncisione sull’Altare di Efraim (3) Il Patto della Nuova Circoncisione per l’Altare di Malchitzedek (4) il Nuovo Patto per le femmine (un taglio con una goccia di sangue sulla parte sinistra del seno destro) (5) Il Patto della Lingua con il Nuovo Linguaggio della Redenzione Finale (6) Il Patto della Sacra Torà rinnovato con il Goel Finale Haim (7) Il Patto Nuovo con il Segno dell’Asino che mangia il Pane (8) il Patto Nuovo di Geremia 31 (9) Esso è un Doppio Patto, il Patto Nuovo Finale per le nazioni ed il Patto Nuovo Finale per Israele, qui entrano le altre profezie sul Patto Nuovo(10) Il Patto Nuovo chiamato il Patto dell’Arcobaleno in cui tutti i colori dell’arcobaleno entrano in un Patto con i Sei Grandi Segni della Terza Redenzione Finale (11) Il Patto della Pace ricevuto per primo da Pinhas e poi dal Profeta Elia ed è tale Patto portato dal Profeta Elia per la Redenzione Finale con le Chiavi della Grande Riconciliazione dei cuori e per la pace nel mondo (12) il Patto con l’Acqua della Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano che vengono ricevute con umiltà sull’Altare della Leviatanit e (13) Il Patto Nuovo dei Matrimoni sull’Altare dei Matrimoni che si chiama Patto della Pace fra marito e moglie.

Osservate bene che nella Tradizione si dice che riguardo al Patto della Circoncisione fra Dio ed i discendenti di Abramo, nostro padre, ci furono 13 Patti (ciò per le 13 volte che la parola ‘brit’ (Patto) viene menzionata nel capitolo 17 della Genesi dove Abramo viene comandato nel Patto della Circoncisione. E noi nel Patto Nuovo siamo nei 13 Patti summenzionati.

Maledetto è colui o colei che cerca di rubare qualsiasi parte del Nuovo Patto Finale e di tutto ciò che ne fa parte per usarla fuori contesto; sarà maledetto da Dio perchè questi Patti e tutto quanto il Patto Nuovo Finale non sono nostri bensì di Dio.

Come detto, il nuovo matrimonio del Patto Nuovo Finale sarà sul Settimo Piano della Casa della Redenzione Finale. Per il matrimonio lo sposo e la sposa staranno prima sull’Altare della Leviatanit perchè dovranno giurare sul Patto Nuovo e qui dovranno ricevere la Benedizione dell’Armonia. L’Armadio Sacro verrà aperto e ci sarà una lettura dei Sette Comandamenti dei Figli di Noè. Ci sarà anche un grande coro per accompagnare tutto il matrimonio. Ci saranno poi i discorsi del Sacerdote Unto e della Sacerdotessa Unta che riguardano l’entrata nel Patto dell’Armonia sull’Altare della Leviatanit e l’entrata nel Patto della Pace fra marito e moglie sull’Altare dei Matrimoni. Poi gli sposi faranno i giuramenti dovuti al Patto Nuovo per ricevere la Benedizione dell’Armonia e saranno pronti per salire sull’Altare dei Matrimoni. Qui riceveranno le 7 benedizioni collegate al Nuovo Patto dei Matrimoni e diranno la Formula Nuova matrimoniale "Tu sei la mia vita e tu sei la mia fortuna", ciò con la stabilita intesa che tale formula rappresenta il Giuramento sul Nuovo Patto della Pace fra marito e moglie. Di grande felicità ed anche grande trepidazione, grande serietà e grande impegno sarà il Nuovo Matrimonio del Patto Nuovo Finale santificato sull’Altare dei Matrimoni sul Settimo Piano della Casa della Redenzione Finale che è retto dal nome completo EHEYE ASHER EHEYE.

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Segni Importanti

 

24 Sivan, 5760

Grande sogno di Giuseppe: C’era una stanza buia ma con molti segni intorno; vide Moametto; c’erano il Rabbino Refael Peretz e Peretz che erano felici per la felicità di Maometto. Il Messaggero degli Arabi sorrideva mentre distribuiva delle preghiere dell’Islam in francese, con delle aggiunte riguardanti la Redenzione Finale, ed era estremamente felice per il fatto che le preghiere dell’Islam potevano essere usate sul Tappeto dell’Islam nella Casa della Redenzione Finale. Il viso di Maometto era rigato marcatamente ed aveva gli occhi luminosi ed intensi; aveva un corpo forte e robusto; tutti erano contenti perché ora arabi ed ebrei potevano pregare insieme. - -

 

Sogno estremamente importante: è la prima volta che Maometto viene in sogno dall’inizio dei Segni Completi. Siamo verso la fine (ancora 8 mesi) del Terzo Periodo di 6 anni e ci vogliono assolutamente i Segni Completi per gli arabi e per tutti gli Islamici prima che si concluda il terzo periodo, e, come sapete, l’Asino ha Tre Occhi.

Il momento, comunque, è conclusivo come avrete capito dai Segni: le conclusioni dei 13 Altari e 13 Patti, le conclusioni della Correzione del Cristianesimo per il popolo di Israele; l’innalzamento dei 4 Altari del Nuovo Equilibrio ‘Profeta, Shoshana, Asino e Leviatanit’. Non poteva mancare l’elevamento del Tappeto dell’Islam.

Il sogno di Giuseppe è arrivato per la festa del Morè tra il 23 e il 24 Sivan. Era, peraltro, un giorno pieno di segni, specialmente uno molto importante, chiamato ‘la Correzione della Madre Chiesa Cattolica della Madonna e della Madre Chiesa Ortodossa e della Madre Chiesa Protestante e della Madre Chiesa Neo-Protestante. Queste 4 Madri Malefiche avevano formato una terribile crosta impura e soffocante intorno e dentro il cervello del povero Cavallo Bianco. E lo spirito maligno quadruplo dalle 4 Madri Malefiche aveva formato una struttura quadrupla simile a plastica su tutto il corpo del Cavallo Bianco.

Torture medievali lo avevano reso schiavo ed egli aveva accolto ogni madre che gli offriva un piatto. I preti cristiani gli avevano bloccato il flusso mentale, proibendogli qualsiasi pensiero autonomo e minacciandolo con le pene dell’inferno; era come un albero senza tronco ed un ruscello senza acqua, in Italia, in Grecia, in Spagna ed in Inghilterra, distrutto mentalmente e spiritualmente dalla Madre Chiesa. Povero Cavallo, povero Paolo, povero Bianco, inghiottito dalla Casa costruita da Paulus.

Per 4 giorni e 4 notti lo abbiamo operato, spalmando tutto il suo corpo con polvere di gesso bianco dalle montagne, mescolata con olio di ricino. Intervento complicato. Alla fine, il vecchio cervello è uscito, dopo chissà quanti secoli e lo spirito maligno uscito è stato ucciso da Nodà; ma lo spirito era uscito doppio come madre e figlio collegati dal cordone ombelicale. Nodà non riusciva a separarli ma il Cavallo Bianco stesso, con quell’ultimo filo di vitalità che gli era rimasto, tagliò il cordone ombelicale separando i figli dalle loro madri. Poi abbiamo aperto il cranio e Giuseppe con una Spugna Stellare, un po’ di Acqua dal Lago di Sale e, per detersivo, un po’ di polvere del Nuovo Cervello Umile gli ha pulito il cervello piano piano con ritmo galattico fino a quando il povero Cavallo, con due zampe ormai quasi nella Stalla di Sopra, disse: “Non so chi ero prima ma ora so che quello di prima non esiste più”. E così sapevamo che l’operazione era riuscita, grazie a Dio.

Nello stesso giorno, oltre alla grande farsa del terzo messaggio di Fatima, abbiamo assistito al peggiore dei segni mondiali, un discorso terribile fatto dal presidente Clinton; terribile è il linguaggio usato e spaventoso il concetto espresso; ed è nel Segno, purtroppo, del peccato di Babele tornato nella sua ultima forma, il peccato che dà il via alla terribile costruzione odiata della Quarta Generazione, la Costruzione Genetica. Parole di Clinton:

"Abbiamo scoperto il linguaggio con cui Dio creò l’uomo, il linguaggio dell’albero della vita".

Battiamoci il petto e cerchiamo di non ripetere ciò che fu detto, che Dio ci salvi e Dio salvi questa Quarta Generazione.

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Vedete la contrapposizione al Segno dell’Angelo dell’Albero della Vita ricevuta dalla Coda dell’Asino.

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Mi ricordo le sante parole del Maestro Haim: "Scopriranno ancora cose incredibili, cose che toccano questioni profonde della creazione dell’uomo, che Dio ci salvi, e crederanno di possedere il ‘segreto’ della vita, che Dio ci scampi, e ciò scatenerà l’ira di Dio sull’umanità, che Dio abbia misericordia del mondo che ha creato!

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Molti anni fa così parlava lo Tzadik Haim. Purtroppo ci siamo.

Allo stesso tempo Anna Gasparotti sognò che le fu detto “Tutte le profezie (da noi) ricevute si verificheranno entro 50 anni”. Ciò significa che anche la porta di emergenza è stata chiusa e non si può scappare. Le profezie ricevute dagli allievi e registrate per iscritto, positive e negative, hanno raggiunto il livello di completezza necessaria per chiudere definitivamente i tempi della Quarta Generazione. Ciò è in sintonia con la riuscita del Segno dell’Asino che mangia il Pane e i tempi fissati per le profezie negative vanno di pari passo con l'adempimento di tutte le notizie redenzionali, grazie a Dio.

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E tutto ciò corrisponde con la prevista nascita, se Dio vuole, del Segno della 'Missione' per il mondo, detto anche la Nascita di Peretz figlio di Giuda e Tamar. Più precisamente, si tratta della nascita di Peretz-Asino per il popolo di Israele e la nascita di Zerah-Asino per le Nazioni. Zerah mette fuori la mano fra le nazioni ma poi la ritira; quindi Peretz nasce per il popolo di Israele e Zerah nasce per tutto il mondo.

Nei primi sei anni Zerah-Asino tirò fuori la mano prima di nascere, ma dovette ritirarla ben presto, permettendo, però, che gli si legasse un Filo Scarlatto intorno al polso, ciò per riconoscere il Segno del Sacerdozio Universale di Malchitzedek (rappresentato dal colore scarlatto nei Segni) anche se avrebbe dovuto aspettare per nascere. Si capirà più avanti perché fu così importante e necessario che tale Filo di Riconoscimento indicasse che ‘questo è nato per primo’. Ciò perché se non fosse stato stabilito l'Altare di Malchitzedek per le Nazioni nel primo periodo di 6 anni, con la successiva entrata dei Segni per Israele, non si sarebbe formato l'Altare di Malchitzedek.

Se, invece, Zerah fosse nato per le Nazioni prima di Peretz, le Nazioni. a causa del loro numero migliaia di volta superiore, non avrebbero lasciato posto ad Israele. Ecco perché Zerah iniziò a nascere ma fu costretto a ritirare la mano e Peretz, in gran fretta e con irruenza, lo precedette e uscì per primo, per assicurare l'Altare di Giuda e tutte le Profezie riguardanti Israele.

 Il Segno ci indicò che l'Altare di Malchitzedek deve fare cinque passi indietro. Ciò perché anche la mano con il filo scarlatto, essendo nel Segno dell'Altare del Sacerdozio Universale di Malchitzedek, rappresenta un pericolo. Qualcun altro, un impostore, non il giusto Zerah, vorrebbe pretendere di essere Zerah e di possedere il Filo Scarlatto proclamandosi il Sacerdote Universale di Malchitzedek nel Segno di Zerah. E così avvenne, come sapete: il vero Zerah-Asino dovette ritirare la mano annullando i Segni Cristiani che erano utili soltanto per la Correzione del Cristianesimo, disfacendo la Chiesa Universale dei primi anni e facendo che il Sacerdozio dell'Altare di Malchitzedek fosse inferiore a quello degli Altari del Sacerdote Unto, di Giuda, di Efraim e del Grande Israele. Così il Segno del Sacerdozio Universale di Malchitzedek fu segnalato dal Cielo e non potè più essere negato se non nelle giuste misure.

Nel frattempo, si dovette andare in Israele all’inizio del secondo periodo di 6 anni per vedere la nascita di Peretz, in fretta e furia perché c’era poco tempo per ricevere e raccogliere i Segni della Nascita di Peretz per il popolo di Giuda.

Prima nel sesto anno del primo periodo si innalzò il falso Zerah che rifiutò di riconoscere che il vero Segno del Sacerdozio Universale era già stato segnalato dal Cielo nelle giuste proporzioni. E lo Zimbello si credeva il Cristo-Malchitzedek-Universale sceso dalla Croce a Zanzara di Muccania.

Il vero Zerah, invece, ritirò la mano e nacque nel vero equilibrio solo dopo la nascita di Peretz.

Ricevuti i Segni per gli ebrei, in fretta si dovette lasciare Israele ed andare in America per completare i Segni per gli ebrei degli Stati Uniti e i Segni Universali per la i Segni della Missione futura di Zerah-Asino. Così si stabilirono i Segni della Scuola dello Yellow-Rose a Houston, in Texas. Quei Segni, però, erano sufficienti per rappresentare la nascita di Zerah-Asino, sempre dalla Tribù di Giuda ma destinato a splendere come il sole per i popoli.

La Torà non parla più di Zerah dopo la sua nascita; sono sufficienti il Segno del Filo Scarlatto ed il Segno della sua Nascita. Completati quei Segni, dovemmo ritornare in Italia e lavorare sugli scritti, sulla Nuova Legge e sul Nuovo Rito e completare la Correzione del Cristianesimo e la Riforma nel Giudaismo.

Il secondo periodo finì nel 1995 e si entrò nel terzo periodo, coi lavori del Sigillo dei testi, con grossi problemi da ogni punto di vista, impediti anche dal falso Zerah-Cristo che aveva intercettato i Segni Universali falsificandoli e profanandoli sul proprio nome, bloccando la strada per le conclusioni necessarie della Correzione del Cristianesimo sino al 1999. Anche il sacrificio di Beniamino noster fu necessario purtroppo per tenere il Segno dell’Asino in terra alla fine del tredicesimo anno.

Anche i Segni per l’Islam tardarono a concludersi ed ecco l’importanza del Sogno di Giuseppe di Maometto, che è un Segno Conclusivo per tutti popoli dell’Islam.

Ora, i Segni dei Gemelli di Peretz e di Zerah devono crescere, Peretz-Asino per Israele e Zerah-Asino per i popoli. con l’arrivo dell’Altare della Leviatanit hanno completato i 13 Altari di Preghiera ed i 13 Patti del Patto Nuovo Finale. Dopo più di 17 anni, Zerah-Asino cresce con i Segni Completi dell’Apertura della Scuola della Shoshana e gli viene consegnato il Filo Scarlatto del Sacerdote-Asino Universale di Malchitzedek.

I Segni poi lo fanno andare in Israele per racchiudere i Segni della nascita di Peretz per Israele; egli deve, però, mantenere un equilibrio fra i Segni di Peretz ed i Segni di Zerah: perciò, Italia-Israele, Italia-Israele, Italia-Israele e poi come vuole Iddio. Perché tre volte? Nell'irruente nascita di Peretz, il verso della Torà usa la radice di 'paratz' (rompere le barriere, fare una breccia) tre volte; 'ma paratzta alecha poretz, va-yikrà shmò Paretz' (perchè hai rotto la barriera – paratzta - facendo questa breccia – peretz - e fu chiamato Peretz) (Genesi, 38: 29). Si vede che ci volevano 3 volte per completare il Segno della nascita di Peretz-Asino, per dar vita al Segno della nascita di Zerah-Asino per il mondo, con l’aiuto di Dio Altissimo.

E così è stato; ho dovuto viaggiare 3 volte dall'Italia ad Israele per poter annunciare la Redenzione nella Sinagoga di Rav Refael Peretz nel maggio dell'anno 2000.

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Grazie a Dio, è stato fatto questa sera (motzaei Shabbat, 1 luglio 2000), su di Daniele il Grande Segno Quadruplo della Quarta Generazione. E’ stato preceduto dal Grande Segno Quintuplo ’’stregato’’ anti-voodo da Nodà, Paolo, Peretz, Daniele e Giuseppe, contro la Magia nel mondo. Poi Daniele entrò nel Ring-Messianico piegando davanti ad un vasto pubblico quattro Grossi Ferri da Cavallo nel Segno Asino-Cavallo-Leone-Toro. Poi attorcigliò i Quattro Ferri intorno ai due piedi ed alle due braccia ed entrò nel Segno dell’Anti-Confessione, descrivendo verbalmente in dettaglio i suoi più grossi peccati che per dirli in quadruplo sono Arroganza-Interiore-Sottile, il Voler-Scappare-Via dai Pesi della Missione, il Non Prendere-Meriti per sé e per la MIssione, e soprattutto la Mancanza di Amore. Certamente questi sono i peccati gravi che hanno afflitto gli allievi in questi anni passati. Poi, per spaventare le forze negative, Daniele tolse la camicia e battè le mani sul petto nudo come King Kong dicendo “Io sono il più potente di tutta la terra, anzi, sono come Quattro Giganti Potenti in uno” nel Segno della Nuova Protezione del Cuore dai Quattro Angoli della Terra. Poi abbiamo acceso un forno antico sciogliendo i Quattro Ferri, prima tre e poi il quarto. Ed uscì il Nuovo Cuore Forte della Quarta Generazione nel Segno della Distruzione Quadrupla dei Mali della Quarta Generazione e della Nuova Costruzione Quadrupla del Nuovo Cuore Forte della Quarta Generazione. Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL SHADDAI è UNO.

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Grande Sogno di Giuseppe, 2 luglio 2000; 29 Sivan 5760; Tartaruga Illuminata 19, 3953: C’eravamo noi, Daniele, Giuseppe, Nodà, Paolo, io e qualche altro allievo; eravamo disturbati dai nemici intorno (non-visibili); ad un certo punto scese il Maestro Haim, col suo bastone e fece in modo che tramite Daniele tutti i nemici venissero ‘polverizzati e distrutti’. Il Maestro Haim era arrabbiato come a voler dire “basta così!”. Il Maestro Haim fece il segno col bastone come se tagliasse giù i nemici e poi passò il segno a Daniele. Poi, Peretz, col bastone del Maestro, disse: “Il Maestro Haim non tollera più che il suo nome venga usato falsamente. La profanazione di quelli ha fatto diminuire, che Dio ci scampi, il nome del Maestro e se andassero oltre tale profanazione, che Dio ci salvi, non c’è salvezza. - - C’era grande rabbia dal Cielo. Poi Giuseppe vide chiaramente che la distruzione dei nemici si scatenava anche contro quelli di Genzano.

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Grande notizia in un sogno di Solly a Beer Sheva (2 luglio 2000): E’ venuto a trovare tutti i componenti della Casa della Redenzione Finale un personaggio non umano, cioè un angelo; l’angelo era pieno di spirito e quando Solly gli disse: “Grazie a Dio, abbiamo ricevuto segni meravigliosi” l’angelo disse con un amore indescrivibile “Yishtabah Shmò La-Ad” (che sia lodato il Nome di Dio in eterno). L’angelo poi si mise a letto perché aveva un po’ di freddo e Solly lo coprì con una coperta. Nel frattempo, l’arrivo dell’angelo aveva provocato un grande fermento tra gli allievi e vi era un grande spirito di rinnovare gli scritti e di fare di più e meglio.

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Sogni di Giuseppe e Nodà sulla Quarta Generazione

 

20 luglio 2000; Tamuz 17, 5760; Regno della Giraffa 9, 3953; Busnago

Sogno di Giuseppe sulla situazione in Medio Oriente

Giuseppe vide Clinton, Arafat e Solly che fungeva da Ehud Barak nella situazione del fallimento di Camp David; Clinton era molto deluso; Arafat era invecchiato e tutt’altro che bello da vedere. Giuseppe chiese a Solly di tradurre in arabo per Arafat ciò che diceva; Giuseppe disse che era molto sbagliato ciò che aveva fatto Arafat con l'esigere tutto il territorio; Giuseppe spiegò che aveva visto di sopra i ministri sia di Israele che dell’Islam e che tutti quanti erano molto arrabbiati con Arafat. - -

Arafat aveva dichiarato prima dell’incontro di Camp David che il 13 settembre 2000 avrebbe proclamato ufficialmente la nascita dello stato palestinese, a prescindere dall'assenso di Israele. Egli aveva praticamente rovinato il processo di pace con una tale mossa ed il sogno di Giuseppe lo conferma nella posizione del Tribunale di Sopra. Almeno per il momento la situazione in Israele non è delle migliori. Staremo a vedere. -

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Sogno importante di Giuseppe su Ba-ha-Zman

Nella stessa notte (18 luglio) Giuseppe sognò che era sceso un nuovo spirito nel Segno Ba-ha-Zman.

Ricordiamo il sogno di Solly la settimana prima dell’angelo sceso che dichiarava un nuovo spirito da parte degli allievi, in particolare per ciò che riguarda il lavoro degli Scritti del Sefer Mishnat Haim, e, in generale, un nuovo spirito di comprensione, di azione e di desiderio di miglioramento personale.

Intanto ricordiamo che siamo nel periodo delle grandi conclusioni dei Segni Finali dopo la discesa dell’Altare della Leviatanit, la completezza dei 13 Altari e dei 13 Patti del Patto Nuovo Finale, le completezze della Correzione del Cristianesimo, inclusi i segni contro i malfattori di Muccania ed i segni della ‘Bestia’ l’ultimo testo del Nuovo Testamento Cristiano, il Segno dell’angelo dell’Albero della Vita che è anche in contrapposizione al terribile peccato della genetica e del genoma, il Segno della Casa di Sette Piani a Beer Sheva ed il ‘segreto’ della diffusione della Casa di Preghiera di Sette Piani per il mondo. Tutti questi sono Segni importanti e conclusivi del PATTO NUOVO FINALE.

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Sogno importante di Nodà su Pasqua

Il 19 (luglio), ieri, Nodà vide che era Pasqua anche se non c’era il pane azzimo; erano presenti Giuseppe e Sharon e celebravamo la Pasqua con enorme felicità. - -

Siamo entrati, grazie a Dio, nella Nuova Fase Storica del Segno dell’Asino che mangia il Pane di questa Quarta Generazione.

Il giorno 18, Giuseppe era qui nella Tenda, ha fatto un segno sull’Altare dell’Asino e ha ricevuto un messaggio importante; eccolo in sintesi:

Il Segno dell’Asino che mangia il Pane di questa Quarta Generazione non sarà un movimento di massa riconosciuto da migliaia di persone che lo sostengono; anzi, in quanto al numero, sarà relativamente ristretto. Dopo e non durante la Quarta Generazione ci sarà un cambiamento radicale. - -

Sono 2 giorni che rifletto su questo messaggio, anche con un sentimento di grande sollievo interiore, come allegerito da un grande peso; è come se prima ero rivolto al mondo esterno mentre ora mi trovo all’interno con gli allievi-Asini nella nostra Scuola per formare adepti del Patto Nuovo Finale. Non stiamo cercando un pubblico, stiamo aspettando che pochi selezionati dal Cielo trovino la Scuola. I messaggi ed i testi del Sefer Mishnat Haim sono, si capisce, per il mondo e dopo la Quarta Generazione verranno riconosciuti dalle generazioni ecc. ma relativamente molto pochi sono coloro che in questa generazione potranno partecipare direttamente nella Scuola o nel Segno dell’Asino che mangia il Pane.

Quasi sicuramente, ciò si ricollega con un sogno di Giuseppe di primo Giugno 1998, un sogno di altissima allegria nei Segni della Risata di Isacco, in cui Peretz diceva a Giuseppe che ora c’erano 500 allievi nel Patto Nuovo Finale ed i due ridevano a crepapelle e Giuseppe era persino caduto dalla sedia senza però farsi male. –

500 persone non rappresenta che un'infinitesimale frazione della popolazione mondiale; non è neanche visibile ma nonostante ciò essa è motivo di grande gioia nel Cielo per la Terza Redenzione Finale dell’umanità. E’ strabiliante questo fatto, dato che si tratta della salvezza del mondo da parte di Dio di tutte le generazioni future, per merito del Goel Finale, Haim.

Ieri pomeriggio, ho fatto un sogno altrettanto stupefacente: mangiavo della terra, bella nera, fertile, ricca di minerali e di vitamine e anche molto gustosa; continuavo a raccoglierla e ad inghiottirla con gusto. Poi, ad un tratto, mi fermai, pensando che non dovevo continuare a mangiarla perché non era stata controllata ed analizzata per conoscerne il vero contenuto e quindi mi svegliai. - -

Gli allievi ricorderanno bene che nel sogno completo dell’Asino che mangia il Pane, ricevuto da Sara (Markus) nel secondo anno dei Segni, un panino era rotolato per terra, accumulando molta polvere, sino ad arrivare sotto la testa di un asino che trainava il carro guidato da un uomo anziano. L’asino si rifiutava di mangiarlo ma alla fine lo mangiò. - - Quello simboleggiava il Pane che viene dal Cielo ed è destinato alle masse del mondo; anche gli allievi rappresentano vari generi di umanità.

Si è concluso, grazie a Dio, il periodo del mangiare la terra in cui il pane era avvolto; comincia il periodo dell’analisi delle cose ed il perfezionamento dei testi, un periodo di un Nuovo Spirito di comprensione, di auto-critica e correzione di se stessi. La vitalità del Segno dell’Asino che mangia il Pane ha raggiunto lo Zoccolo dell’Asino. La mamma della Coda dell’Asino ci ha fornito due giorni fa un vero zoccolo d’asino e un tappeto di lana divenuta nella Tenda l’Altare dell’Asino, altro nome dell’Altare del Grande Israele.

Ora l’Asino è felice perché in questa generazione non si parla di un movimento di masse; perciò può camminare, senza alzare la voce fuori. Se si fosse trattato di un movimento di massa, come in qualche maniera pensavamo, avremmo solo continuato ad inghiottire terra delle masse mescolata con chi sa quali elementi estranei. Basta così, abbiamo già mangiato a sufficienza di quel pane per la salvezza delle masse dell’umanità ma non possiamo trattare le masse direttamente. Il nostro lavoro ora è di studiare e di analizzare tutto ciò che rappresenta la salvezza dei salvabili fra le masse ma non di essere un movimento che accoglie le masse a sé.

Le masse che si trovano ora nel mondo, anche i milioni di persone che sono degni di salvezza e che verranno salvate da Dio Benedetto Egli sia, non sono pronte ad affrontare la Redenzione Finale direttamente. Esse sono ancora molto lontane dal Nuovo Messaggio. Ci vorranno 500 allievi veri, allievi e maestri della grande rivelazione, allievi del Maestro Haim. Non c’è fretta e non arriveranno subito. Quante centinaia di decreti sono stati fermati dai meriti di pochissimi allievi-asini facendo segni e preghiere e recando al livello di segni per il mondo grande salvezza, pochissimi asini da 17 anni.

Il ‘segreto’ che sta in tutto questo si può percepire da un sogno di Anna G. forse 5 mesi fa. Anna, Solly ed io ci abbracciammo con amore e felicità e ci fu detto che gli allievi del Patto Nuovo Finale nelle loro azioni verso la Redenzione Finale erano al livello dei Veri Giusti. - -

Ciò significa che anche se non sono veri giusti bensì giusti che camminano nella loro fede, per merito del Maestro Haim, il Goel Finale, e tramite i Segni Completi della Redenzione Finale, causano con le loro azioni e le loro preghiere grande salvezza per gli altri, come i veri Giusti Nascosti che con le loro preghiere ed azioni salvano il mondo, senza essere visti o conosciuti. I mezzi incredibili ed immensi della Redenzione Finale per merito del Maestro e Giusto Risorto che si annuncia tre volte, Haim, hanno reso le azioni degli allievi al livello dei Giusti Veri. E’ incredibile ma è vero ed il sogno di Anna lo ha confernato. Perciò dobbiamo dire sempre Hi-haw, hi-haw. Chi ha orecchie d’Asino, intenda, siamo arrivati allo zoccolo d’Asino, hi-haw, hi-haw!

Tramite i nostri Siti (Camillo e Beit-Sefer-Esther.com) molti testi della Redenzione Finale sono accessibili a tutti a livello internazionale. Ma il mondo, ora, è ancora molto lontano sia dalla grande fede nel Patto Nuovo Finale che dalla comprensione di ‘cose vere’ che stanno in netta contrapposizione alle miriadi di correnti, movimenti, filosofie e ideologie nel mondo. Non possiamo affrontarle direttamente. Quei pochi che sono in essenza selezionati già dal Cielo e che stanno cercando la verità saranno diretti da Dio Benedetto a trovarci. Noi dobbiamo pregare e fare segni e ragliare e studiare e tenere la Scuola della Shoshana.

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Come detto, sto riflettendo su questa nuova ottica del nostro lavoro. Ovviamente l’argomento tocca molti pensieri ed interrogativi. Se tutto il mondo ha bisogno del Nuovo Messaggio ma sono molti pochi in questa Quarta Generazione che potranno riceverlo, cosa c’è da rallegrarsi’?

La QUARTA GENERAZIONE non è nostra, né la Redenzione Finale né i Segni Completi né i Messaggi. In alcuni scritti ho spiegato, circa le varie epoche storiche, che dall’Alto viene offerto il massimo possibile; poi gli uomini sbagliano e non riescono a riceverlo e magari ne ricevono una parte, e, comunque, in un contesto globale, che considera gli scopi ed i propositi del Disegno Storico della Redenzione, così deve essere. Se Israele fosse stato degno della Redenzione Finale dall’inizio, non si sarebbe arrivati alla redenzione anche per le nazioni. O ancora più in generale, se la Redenzione Finale fosse arrivata prima, come tramite la missione di Yeshua, il mondo stesso non avrebbe avuto dietro di sé tutte le incredibili esperienze di sviluppi storici, culturali, letterari, scientifici, ecc. in più direzioni, che alla fine diventeranno il cibo storico e reale per un’umanità più solida, vera e durevole.

In sintesi: si arriverà a quanto voluto da Dio per l’umanità dopo un ritardo di 2000 anni, prima della rivelazione del nome finale EHEYE ASHER EHEYE. Solo Dio Benedetto prevede la fine e le reali capacità sfruttate in bene dall’umanità o viceversa, per cui stabilisce l’inizio, la continuazione e la fase finale di ogni cosa. Alla fine, ciò che è desiderato per il bene dell’umanità nella storia è già stato previsto dal Creatore, il Santo Redentore d’Israele, ed esteso in modi segreti nel Disegno Storico. Già Mosè, magister noster, vide profeticamente 3 esili e 3 redenzioni dal nome che gli fu rivelato nel roveto ardente.

Quando arriva il Goel Finale, il mondo opera in un caos di religioni, movimenti, ideologie che sono in contrapposizione, per lo più, con la fede della Redenzione Finale. Forse i più vicini saranno i meno eruditi che non appartengono attivamente ad alcuna istituzione, gente semplice che ha mantenuto i valori interiori della fede e possiede le virtù nascoste nel cuore.

All’inizio dei Segni cercavamo di raggiungere anche loro ma si è visto cos’è successo. Dall’Alto fu offerto il massimo ma troppi sono stati gli impedimenti. Tale genere di 'missione' era circoscritto e siamo rimasti in pochissimi a trainare il Carro delle Buone Notizie e con miracoli ad ogni passo siamo riusciti ad accogliere tutto ciò che è richiesto per la Redenzione Finale dell’umanità. L’essenziale è stata la formulazione di testi che rimarranno nel tempo e che verranno ricevuti, capiti, amati e praticati dalle rimanenti parti dell’umanità dopo la Quarta Generazione e nel frattempo si saranno adepti-allievi-asini-maestri del Patto Nuovo Finale e le Scuole della Redenzione Finale saranno stabilite e funzionanti per quelli che arriveranno. In generale, però, il Nuovo Messaggio ora come non è sostenibile per l’umanità.

Tutti, anche i più buoni, sono intrappolati in altre cose. Quasi nessuno riuscirebbe adesso a leggere le cose nelle chiavi di lettura che noi stiamo dando: i Collegamenti Storici delle Tre Redenzioni, la Tripla-Meditazione Storica del Disegno della Redenzione di Dio, Nuova Casa di Preghiera di 13 Altari di Preghiera ed il Tappeto dell'Islam, 13 Patti Nuovi del PATTO NUOVO FINALE, la Nuova Vera Kabalà del Grande Pesce Leviatano, il Nuovo Linguaggio Puro Profetizzato, il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, i Segni Nascosti di Isacco, nostro padre, i Segni Finali e Completi dello Splendore di Israele, la verità dei 36 Giusti Nascosti, un Asino che mangia il Pane di Betlemme della Stella che Stupisce, la posizione finale di Questa Quarta Generazione, il Segno Finale della Resurrezione del Maestro Haim, il Giusto che si annuncia tre volte nella storia.

Non tutti sono pronti a ragliare. Ed è solo per fortuna che, avendo ricevuti tutti questi Segni, sappiamo che l’unica cosa da fare è di ragliare. Davanti alle realtà incredibili e miracolose e meravigliose e spaventose di tutte le notizie ricevute, cos’è poi che capiamo? Hi-haw, hi-haw.

Abbiamo fatto pochissimo ed abbiamo anche sbagliato moltissimo e nonostante ciò, abbiamo ricevuto i Segni Storici Completi, i Tesori Nascosti della Grande Redenzione Storica promessa da Dio, per merito del Maestro Haim che dal Regno dei Cieli dirige i Messaggi e li manda nei Sogni della REDENZIONE FINALE e della QUARTA GENERAZIONE.

Siamo noi stessi estremamente lontani dal giusto Nuovo Spirito. E’ difficile; ci sono tanti motivi ma per tutti gli Asini è stato molto difficile. E’ indicativo, però, di ciò che stiamo dicendo. Se per noi, i ricevitori da vicino, è stato così difficile, anche dopo 17 anni della più incredibile rivelazione della storia, a maggior ragione lo è per gli altri!

Dobbiamo ancora riconciliare alcuni punti. Se il Segno dell’Asino non sarà un movimento appartenente alle masse durante questa Quarta Generazione, perché il sogno di Anna, di qualche settimana fa, dichiara che tutte le profezie ricevute da noi si verificheranno entro 50 anni? Se il Segno dell’Asino che mangia il Pane deve raggiungere le masse ed il linguaggio puro deve essere recepito da tutti, perché non è universale? Se entro 50 anni si verificheranno tutte le profezie, ciò sembrerebbe includere almeno l'inizio della costruzione del Terzo Tempio a Gerusalemme e la Casa di Sette Piani a Beer Sheva ed altre costruzioni della Casa del Preghiera, come è possibile allora se il Segno dell’Asino non raggiunge le masse?

Cercherò di rispondere in Colpif 48 (La Cometa Linear). Ora passa una Nuova Cometa chiamata Linear e passerà proprio sotto il Grande Carro delle Buone Novelle e poi, dopo qualche giorno di passaggio, non ritornerà per qualche milioncino di anni. Meno male che ieri abbiamo fatto il segno della Nuova Pasqua.

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La Cometa Linear – Fra 50 Anni

 

Cercherò di essere lineare nelle risposte mentre passa questa straordinaria cometa Linear.

Nel sogno di Anna si specifica 50 anni per la realizzazione delle profezie da noi ricevute. Di preciso ciò ci porta a 3 anni dopo i 65 anni della Quarta Generazione. Già Giuseppe aveva ricevuto che gli ultimi 5 anni dei 65 saranno nel segno della Ricostruzione ed abbiamo dichiarato la possibilità che proprio in quei 5 anni si entrerà nelle fasi di costruzione del Terzo Tempio a Gerusalemme. Il sogno di Anna dà ancora 3 anni che sono già oltre ai 65 e perciò è più che probabile che entro quel triennio il mondo vedrà tale costruzione (che ora sappiamo include la costruzione della Casa di Sette Piani anche a Beer Sheva). Cinque anni, quindi, di preparazioni in Israele mentre nel mondo saranno 5 anni di ricostruzione generale dopo i terribili anni del Giorno del Signore.

 Il calcolo regge bene a livello logico dato che il Segno dell’Asino non creerà un movimento di massa e il contesto storico sarà la Quarta Generazione. In seguito, però, ci sarà un'incredibile diffusione del Messaggio della Redenzione Finale. Non può essere diversamente, credo, perché il mondo sarà diverso e il male sarà stroncato dalla faccia della terra. Non possiamo immaginare in che modo ma presumiamo che le radici dell’idolatria saranno estirpate, la Chiesa di Roma e le Chiese Cristiane saranno ai minimi termini, la terribile Torre della Genetica sarà crollata, chi andava contro natura sarà tolto dalla faccia della terra, i malvagi non ci saranno più, l’arroganza degli uomini sarà umiliata per sempre e tutte le false costruzioni odiate della Quarta Generazione saranno distrutte. Insomma, tutto ciò che era stato profetizzato, annunciato e spiegato nei testi di Sefer Mishnat Haim sarà troverà conferma e tutti potranno vedere, leggere, studiare, capire e riconoscere le verità del Patto Nuovo Finale e della Terza Redenzione Finale. In effetti, abbiamo più volte espresso il fatto che non sarà il Nuovo Messaggio da solo a ‘convertire’ l’umanità bensì gli eventi della Quarta Generazione. Non ci sarà, quindi, una diretta ‘conversione’ dell’umanità al Patto Nuovo Finale, che, invece, consiste nel processo storico durante il quale, alla fine, si potrà verificarne la portata profetica. Fino a che non sarà trascorso il periodo terribile (che possiamo stimare come i 18 anni prima del sessantesimo anno - 2042 - della Quarta Generazione), non sarà possibile che il Segno dell’Asino diventi un movimento di massa.

Tutti i Segni, quindi, avverranno entro 50 anni ma allo stesso tempo nel mondo tutto sarà molto limitato. Solo pochi selezionati troveranno quello che stanno cercando e faranno parte della Scuola e del Segno dell'Asino, forse 500 Asini, tutt'altro che una massa di persone.

Usiamo spesso il termine 'l’umanità' o 'il mondo' per semplificare ma, in verità, l’umanità o il mondo di cui parliamo non è onnicomprensivo. Se intendiamo, per lo più, il mondo ebraico, il mondo musulmano ed il mondo cristiano, rimangono, però, tanti altri milioni di persone che appartengono ad altre religioni ed etnie. Questa sera, ad esempio, ho visto alla TV un documentario su una tribù dell’Amazzonia; uomini e donne vanno in giro nudi e adorano la luna, da cui dicono di provenire. Essi non sanno neanche che fanno parte del Brasile. Ammesso che tale tribù vada avanti nel tempo, quante generazioni ci vorranno prima di capire il Segno ‘E' arrivato il Tempo’?

Insomma, parliamo del ‘mondo’ ma il mondo è molto grande. Non a caso la Redenzione Finale viene data in termini di 400 a 500 anni. Un sogno di Daniele dice che se un bambino ebreo cinese verrà salvato nel Patto Nuovo Finale un milione di ebrei cinesi potranno essere salvati. Non so se ‘ebrei cinesi’ è da prendere alla lettera ma in ogni caso si potrebbe forse leggere ‘se un bambino-ebreo-cinese viene salvato durante questa Quarta Generazione, un milione di ebrei-cinesi verranno salvati dopo la Quarta Generazione nei periodi redenzionali che arriveranno. Se noi, dunque, del Segno dell’Asino, potremo essere strumenti idonei per salvare un solo bambino-ebreo-cinese durante questa Quarta Generazione, quello sarà il Segno di una più vasta salvezza in seguito. Io non so se veramente esista un milione di ebrei-cinesi, forse ci si riferisce a dei cinesi di radici buone che hanno un ‘cuore ebraico’.

Siamo Asini salvati e radicati per la salvezza altrui per volontà del nostro Creatore. I pochi Asini rimasti sino ad ora hanno delle anime alte ed amate da Dio in un modo particolare, come indicato da un sogno di Nodà. Le nostre anime questa volta sono state scelte per scendere nel mondo ed essere coinvolte nella salvezza della Quarta Generazione con la scelta di Dio del Goel Finale. Siamo stati mandati anche in basso, al livello delle masse, e poi salvati e redenti dal Maestro Haim. Tramite il Segno dell’Asino, siamo collegati con le Stelle della Redenzione, con il Nuovo Regno dei Cieli e con il Segno della Resurrezione dello Tzadik Haim. Quel sogno di Nodà dice che noi stessi non siamo in grado di riconoscere chi siamo in verità perché le nostre radici sono alte. Tutti gli allievi sono stati selezionati dal Cielo.

Ciò dimostra che, in verità, per merito del Maestro Haim, abbiamo la grandissima fortuna che con le nostre azioni, se sono giuste e con le giuste intenzioni ed il giusto timore di Dio, favoriamo la salvezza di molti. Questo spiega perchè in tutti questi anni siamo stati in pochi, perché tramite i pochi arriva la salvezza e più estesa è la salvezza che arrivase si aggiungono altri Asini. E più che tale salvezza arriva in modi nascosti in questi anni, tanto più arriverà in modi manifesti dopo la Quarta Generazione.

Ecco il sogno di Anna Gasparotti in cui Solly, arrivato da Israele, si abbraccia con Anna e Peretz ed una voce dichiara che le azioni degli allievi del Maestro Haim sono uguali alle azioni dei veri Giusti.

500 Asini, dunque, sarebbero tantissimi, certamente sufficienti per la Salvezza di tutti i meritevoli del mondo.

Siamo all’apertura dei Segni e perciò arriva adesso questa riflessione. Nodà dice che tutto questo discorso ci porta ad un altro approccio nel presentare la Terza Redenzione Finale, un approccio che si può definire la presentazione della Nuova Via della Vita offerta dal Maestro Haim. Cioè, il discorso di arrivare a 500 allievi è cosa nostra per ora. Noi, però, pubblichiamo testi sul Sito. Da questo, spiega Nodà, ci saranno numerose persone che tramite la lettura delle profezie e dei Messaggi, si meraviglieranno e troveranno che le spiegazioni sono convincenti. Le cose che presentiamo avranno un senso per loro ma senza impegnarle in modo ‘ufficiale’ a far parte del Patto Nuovo Finale.

Ciò risolve il problema; il nostro lavoro, oltre alla Scuola, è quello di offrire al mondo ciò che abbiamo ricevuto e ciò in cui crediamo; il nostro obbligo, in ogni caso, è di far conoscere le profezie e le meravigliose notizie e da ciò non possiamo scappare. Ciò che cambia è l’approccio. Non stiamo cercando adepti o appartenenti al Patto Nuovo Finale. Anche se arriveranno persone che vorranno partecipare attivamente nella Scuola e nei Segni, quel numero ristretto sarà di 500. Mi sembra che questa idea di Nodà risolva le discrepanze fra il trovare adepti alla Scuola e il diffondere il materiale ad un vasto pubblico. Così non diventiamo un movimento di massa ed allo stesso tempo rafforziamo gli strumenti della Redenzione Finale, Scuola ed Asini, per preparare le vie per i tempi dopo il grande e terribile giorno del Signore.

Probabilmente le misure che riguardano Israele e gli ebrei non saranno in essenza diverse. Nello stesso modo che nel mondo le masse, erudite o meno, per lo più non sono ora in grado di appartenere alla Scuola della Shoshanà, così le masse in Israele non sono in grado di far parte della Scuola di Ester o del Segno dell’Asino. Tramite gli scritti del Patto Nuovo Finale, però, si formerà piano piano una nuova mentalità mentre solo alcune persone vorranno veramente avvicinarsi. I problemi per gli ebrei sono diversi da quelli delle nazioni e non li discuto qui ma non cambia l’approccio che dobbiamo assumere.

Dobbiamo conoscere qual è il nostro approccio al pubblico per non sbagliare, per non stancare il pensiero con esagerazioni irrealizzabili e per presentare una strada in modo equilibrato.

Nodà dice che il concetto di Nuova Via della Vita sostituisce il concetto di appartenenza ad una ‘religione’ o ad un'istituzione religiosa. Per molti è il tempo della rottura da tali istituzioni e non vogliono sentirsi legati ad obblighi di appartenenza ecc. Stiamo parlando, però, di persone che hanno fede e vogliono la fede e vogliono procedere lungo la strada del Decalogo divino. E’ proprio tale ‘discrepanza’, il voler camminare nella fede con Dio e vivere secondo la Sua volontà e non contro la Sua volontà, risponde al concetto di Nuova Via della Vita. Si vede che con il passaggio di questa Cometa dobbiamo adottare questa Linea. Offriamo agli altri questa Nuova Via della Vita mandata dal Maestro Haim, senza impegni di appartenenza.

Inoltre Nodà sente che questa Cometa, venuta con le incredibili conclusioni di quest’ultimo periodo, risolve il Purim e anche la Pasqua.

Il Purim significa ‘la redenzione nascosta’; il nostro non diventare un movimento significa che i Tesori del Re rimangono nascosti nel Palazzo, cioè nel Sefer Mishnat Haim e nella Scuola ad un numero limitato di stretti allievi. Allo stesso tempo, la diffusione, anche a livello internazionale, rappresenta il modo della salvezza redenzionale, come stiamo spiegando, e ciò risolve la Pasqua e per molti l’uscita dall’Egitto del mondo. La Pasqua è anche nel Segno della Risurrezione dello Tzadik Haim, e così la Nuova Via della Vita è per merito del Maestro Risorto che si annuncia tre volte nella storia. Non è voluto che la fede nella resurrezione del Maestro Haim venga presa come un concetto ‘religioso’ bensì come una Nuova Via della Vita.

Non si risolve, invece, adesso, il Hanucat ha-Hanucot, intendo la Costruzione Propria della Casa di Preghiera di Sette Piani perché bisogna prima passare la Quarta Generazione come spiegato; si va avanti, comunque, con le preghiere del Nuovo Rito sui Nuovi Altari; Hanucat ha-Hanucot è al livello di Purim sino a quando arriverà il tempo. E speriamo, con l’aiuto di Dio, nel prossimo futuro di avere una nostra congregazione della Scuola della Rosa.

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 Per concludere questo colpif48 (48 = moah in ebraico ‘cervello’) aggiungo che le indicazioni sulla Cometa Linear dicono che conclude la fase della Redenzione Finale collegata con la prima lettera ‘ALEF’ del nome finale EHEYE ed inizia la lunga fase collegata con la seconda lettera ‘HEI’ del nome finale. Anche se ciò non è da intendere bianco su nero, ci sono le premesse per supporlo. Va ricordato che già dall’inizio del 17esimo anno, siamo entrati nel segno della Seconda Visione del Profeta Habakuk.

La Cometa passa nel punto più vicino alla terra, sotto il Grande Carro, questa notte, fra il 22 e 23 di Luglio. C’è, quindi, il segno della Nuova Apertura del Segno dell’Asino che mangia il Pane. Raglio con grande felicità per il fatto che ho finito di mangiare la terra, nonostante i gusti incredibili, ma ora si deve controllare ed analizzare tutto ciò che si è mangiato. E’ come nei 17 anni di testimonianze e testi scritti, siamo andati da uno all’altro senza avere mai il tempo o il modo adeguato per controllare ed analizzare le cose scritte e fatte. Ciò corrisponde col sogno di Solly dell'angelo sceso e del nuovo entusiasmo da parte degli allievi di migliorare gli scritti. E Giuseppe vide un Nuovo Spirito di Ba ha-Zman. Alla tv hanno detto che la Cometa passa il ’Muso’ di Orsa Maggiore e prosegue sino alla ‘Coda’. E noi ragliamo hi-haw, hi-haw. Si tratta di una nuova fase del Segno del Maestro Haim, dalla Quarta Stella alla Prima Stella.

Per tale felicità asinina, però, bisognava sapere che il secondo Segno Completo dell’Asino si era concluso; l’Asino aveva smesso di mangiare la terra e si era passati al controllo ed all’analisi. Ma ci voleva un cambiamento nell'ottica del nostro lavoro, spiegato qui in colpif 47 (Sogni di Giuseppe e Nodà sulla Quarta Generazione) e 48, con la Nuova Via della Vita.

Per percepire qualcosa della seconda lettera del nome, la si può paragonare al significato generale delle prime due lettere del primo nome EHEYE. In generale, la ALEF si riferisce alla fede in Dio nella redenzione dei figli d’Israele dall’Egitto, la fede, quindi, riflessa nel Primo Comandamento.

La seconda lettera si riferisce alla Rivelazione della Torà sul Sinai ed ai 40 anni nel deserto, 40 anni di studio della meravigliosa Torà di Dio. Paragonata alla fede del Primo Comandamento, la dichiarazione ‘semplice’ "Io sono il Signore tuo Dio che ti ho tratto dalla terra d’Egitto dalla casa della schiavitù", il Secondo Comandamento rappresenta lo studio, il controllo e l’analisi della giusta fede e la separazione fra la quarta generazione odiata e la clemenza di Dio per coloro che Lo amano e che custodiscono i Suoi comandamenti.

Il primo comandamento ha 9 parole, il secondo 50. Questo numero 50, che corrisponde alla lettera Nun (quattordicesima lettera dell’alfabeto ebraico) è indicativo della Mishnà di Yehoshua Bin Nun; studio, quindi, controllo ed analisi di ogni questione riguardante la fede stessa e la legge di Dio.

Nella Redenzione Finale, sino a questo punto, si trattava della ‘furiosa’ ricezione di migliaia di sogni importanti, i Segni Completi di tutte le questioni della Terza Redenzione Finale. Non c’era veramente tempo per i controlli e le analisi (come nella prima redenzione; chi in Egitto ebbe tempo o modo di contemplare veramente ciò che stava accadendo? Quello fu il tempo della realizzazione dei miracoli di Dio tramite Mosè e non il tempo della contemplazione, mentre dopo, nel deserto, ci furono 40 anni di tempo per studiare il tutto e quella generazione si chiama nella Tradizione ‘la Generazione della (Grande) Conoscenza’ , che aveva visto i miracoli in Egitto e sul Mar Rosso e la Rivelazione sul Sinai).

Il punto in cui ci troviamo, quindi, è quello dell’entrata nelle fasi della seconda lettera del nome e nel periodo della grande separazione e dello studio, controllo ed analisi di tutti i Meravigliosi Segni Completi ricevuti nel Segno della ALEF, la Grande Fede della Terza Redenzione Finale rivelata per merito del Goel Haim.

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Non siamo una Nuova Religione

 

Grazie EL SHADDAI per questo Nuovo Equilibrio: non siamo una nuova religione bensì una Nuova Via della Vita e di tutto ciò che concerne la vita, per merito del Maestro Haim. Noi siamo i suoi allievi e cerchiamo di seguire la strada che egli ci manda, dopo la sua morte, dal Nuovo Mondo del Regno dei Cieli. Dio Benedetto Egli sia, l’unico Creatore di tutto l’universo, ama moltissimo lo Tzadik Haim da Lui scelto per essere il Maestro dell'umanità nella Nuova Via della Vita. Noi, per dovere ma con amore, offriamo dei testi per aiutare le persone a conoscere questa Nuova Via della Vita.

Cerchiamo di comunicare, per quanto possibile, i messaggi da noi ricevuti sino ad ora, che riguardano questa generazione e la Nuova Via della Vita. E' un obbligo da parte nostra far conoscere le nuove profezie che, oltre a far conoscere gli insegnamenti inviateci dal Maestro Haim, avvertono anche contro i tanti pericoli dei tempi presenti.

Non siamo una nuova religione bensì coloro che ricevono dal Maestro Haim una Nuova Via della Vita, tramite i Messaggi ed i Segni Completi della Terza Redenzione Finale e le notizie profetiche di questa Quarta Generazione. La Nuova Via della Vita presentata richiede soltanto buona volontà e magari una grande felicità interiore per aver trovato cose che coincidono con la fede in Dio e con le giuste vie da seguire per compiere la Sua volontà e con la giusta guida scelta che ci insegna le cose amate e meritevoli davanti a Lui. Amen e così sia.

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Prima di partire per Israele per la seconda volta, qualcuno vide in sogno che non era un addio bensì un arrivederci.

Non sapevo se si fosse potuto dire la stessa cosa per questa terza volta, dato che i Segni dicevano chiaramente di andare in Israele ecc. Dovevamo andare con l’intenzione di rimanervi.

Ma non fu così. Dopo 4 mesi in Israele, dopo la Brit Milà di Yehoel Yehoel, Il Goel Haim ci indicò di andare in Texas e dopo 4 mesi in terra americana dovemmo tornare in Italia.

In sogno lodavo l’Italia quasi con le lacrime agli occhi.

L’Italia è stata la mia casa per 31 anni ininterrotti, eccetto il breve periodo trascorso fra Israele e Texas. Devo tanto all’Italia, la nostra bella e libera Italia, l’Italia dai mille aspetti colorati e dalle tante culture, ognuna col suo piatto di pastasciutta locale, l'Italia che si dice unita ma che non lo è, l'Italia di tanta brava gente.

Prima di venire per la prima volta nel 1969, pensavo che l’Italia fosse un paese tranquillo con migliaia di villette attorniate da orti e giardini con molti fiori colorati ed immaginavo che tutti gli Italiani girassero sempre felici cantando le canzoni napoletane o le arie d'opera. Non fu esattamente così, d’altronde non sono mai stato a Napoli.

Sentivo, comunque, un forte desiderio di vivere in Italia. Intravedevo pure, fra i miei pensieri un po’ romantici sulla genuinità spontanea e la felicità naturale del popolo italiano, una specie di sogno-mistico-nascosto che in Italia si sarebbe realizzato. Credevo, chissà perché, che proprio in Italia avrei trovato un ebreo nascosto, un maestro di vera Kabalà, che mi avrebbe rivelato i segreti della Sacra Torà e mi avrebbe fatto entrare nel ‘circolo’ degli illuminati. Strano pensiero, vero? Ma era così forte che oltre a sognare di notte i giardini di fiori colorati, pregavo pure di giorno che Dio mi facesse conoscere nella realtà un tale maestro.

Tutto ciò era davvero strano, dato che ero un fedele servo del movimento Habad; qui, infatti, tali pensieri e tali desideri venivano considerati poco ortodossi. E beh, non lo dicevo a nessuno. Sino a quando, dopo due mesi in Italia, il Maestro-Nascosto Yemenita, Haim, al nostro secondo incontro nella Sinagoga di via Cellini, mi disse, “In Francia sognavi bellissimi giardini con fiori colorati e pregavi Dio di trovare un Maestro che ti facesse entrare nei ‘segreti’, vero?”. Innegabilmente, l’Italia era il posto che faceva per me.

La mia vera vita è iniziata dopo aver conosciuto lo Tzadik Haim e perciò posso dire chiaramente che sono nato in Italia, all’età di 23 anni. Qui sono nato e qui sono cresciuto alla luce dello studio con il Maestro Haim. Qui sono entrato nei veri studi della Sacra Torà e qui sono entrato nelle Sacre Guerre contro la falsa Kabalà e le false dottrine dello Zohar e il falso messianismo di Habad.

Ho sempre voluto bene agli Italiani e come tutti gli Italiani li canzono con amore. Milioni di Italiani rientrano veramente nella categoria della brava gente, delle persone per bene, di gente che ha fede nel cuore. Italia è proprio un gran bel paese, e non mi riferisco al paesaggio, vero anche quello, bensì alle persone.

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LA GENERAZIONE DI ENOSH

 

Nella Bibbia, e più precisamente nel Libro della Genesi, è riportata una frase che, a prima vista potrebbe sembrare la normale relazione di un avvenimento, ma che non è sfuggita agli occhi attenti della Tradizione Orale. Infatti, da poche parole, cinque nel testo ebraico, deriva una spiegazione assai interessante e profonda sui meccanismi del pensiero umano che portano ad errori madornali nei confronti di Dio!

 “Ed anche a Set nacque un figlio e lo chiamò col nome di Enosh, allora si iniziò a chiamare il nome di Dio” (Genesi 4: 26).

Il linguaggio biblico, qui può essere interpretato in due maniere diverse, in quanto si può tradurre la stessa frase in due modi che possono sembrare diametralmente opposti.

Il problema testuale sta intorno alla parola “HUHHAL” che può essere tradotta con “si iniziò” oppure “si profanò”. Si potrebbe anche, associando i due termini, tradurre: “allora fu profanato il chiamare il nome di Dio”.

Soltanto la Tradizione Orale ha la chiave per capire il doppio significato.

In quell’epoca remota, durante la terza generazione da Adamo, detta “generazione di Enosh”, ebbe inizio la profanazione del Nome di Dio.

In che modo?

Al tempo di Enosh, figlio di Set, figlio di Adamo ed Eva, tutti sapevano che Iddio, Creatore dell’universo era Uno e che aveva determinato tutto.

Nella generazione di Enosh, però, gli uomini (ma non Enosh stesso), caddero in un errore di pensiero riguardo Dio, un errore che fece poi deviare ancora di più dalla vera fede le generazioni successive.

Maimonide, il Rambam, la Grande Aquila, spiegò nel libro Yad ha-Hazakah (La Mano Forte), qual era questo errore.

Gli uomini del tempo avevano una vasta conoscenza delle stelle e sapevano che gli astri dirigono, con i loro influssi, gli avvenimenti della terra.

Sapevano anche che, al di sopra degli astri, c’era Colui che li aveva creati.

Ad un certo punto del loro sviluppo storico, però, coloro che sapevano di astrologia, fecero questo ragionamento: “Perché Iddio, grande ed invisibile, ha fatto tutti questi astri per governare sulle nostre cose in terra? Non è, forse, Iddio stesso troppo in alto, troppo lontano da noi per governarci direttamente? Se Lui stesso ha conferito alle stelle la dignità ed il potere di governare il mondo, non è forse giusto che anche noi, molto più bassi di loro, rendiamo loro l’onore dovuto? Non è forse questa la realizzazione della bontà di Dio che ci permette di avere delle potenze visibili, più vicino a noi e di onorarle per avere i loro favori?”

Grazie a questi ragionamenti, decisero di voler rendere onore agli astri per volontà di Dio, ed incominciarono a rivolgersi a loro.

Qui, dunque, inizia la deviazione e da qui deriva la profanazione. Una volta che l’onore viene “spostato” da Dio all’astro, esso diventa oggetto di culto e richiama a sé la deificazione. Così fecero quelli della generazione di Enosh: incominciarono ad usare il Nome di Dio associato ad una stella. Se, per esempio, la stella si chiamava Cochav, la chiamavano Cochav El (Stella Dio). Ecco qui la profanazione del Nome di Dio in quanto associato a qualcosa che non è Dio.

Questa informazione sull’errore di quella generazione è estremamente importante per capire le radici del peccato idolatra. In particolare, si può studiare l’inizio del peccato “dei padri”. Mentre il peccato dei figli è più grossolano, sussistendo una logica accettabile.

Guardiamola bene: Dio, il Creatore, è al di sopra di ogni cosa e di ogni pensiero e di ogni nome. Egli ha creato tutte le forze che esistono nel mondo. Molte di queste forze hanno un’influenza diretta sulla nostra vita, come il sole, la luna, le stelle. Gli astri sono stati creati e scelti da Dio per regnare e governare sulla terra. Queste forze sono le più vicine alla nostra esistenza: le possiamo vedere ed osservare con grande concentrazione. Non è forse una conseguenza logica che il Creatore, trascendente ed invisibile, nella Sua misericordia, abbia concesso i suoi grandi ministri agli uomini, affinché essi li osservassero direttamente?

Per quanto riguarda la logica, tale ragionamento non fa una grinza.

Consideriamone le premesse: l’uomo riesce a concepire meglio le cose più vicine alla sua natura, Dio lo sa. Se Dio avesse voluto “governare” tutto da solo perché mai avrebbe creato le stelle per dirigere le cose terrene? Se la persona può ricevere gli influssi provenienti da tali ministri, perché non può onorarli e creare un rapporto diretto con loro? E se, riconoscenti a Dio che viene menzionato, perché non si può avere riconoscenza e menzionare anche il sole, la luna, le stelle?

Il peccato dei padri è sottile perché si basa su una logica che soddisfa la mente.

Non dicono, forse i cristiani che Dio Padre, che è al di sopra di ogni cosa, ha delegato i suoi poteri al suo Figlio sulla terra per essere più vicino agli uomini?

E non dicono, forse i cabalisti che essendo l’Ein Sof (l'Infinito) infinitamente al di sopra di ogni cosa, si è emanato a livelli discendenti fino a diventare l’Uomo Emanato nel mondo di emanazione per essere il Signore di tutte le creazioni?

E non rivolgono, i cristiani, le loro preghiere a Gesù Cristo?

E i cabalisti non si rivolgono in preghiera al Dio Uomo Emanato di Azilut?

I cattolici non credono anch’essi che i loro santi siano come dei ministri che possono parlare con Dio, mentre loro, gli uomini non sono degni di parlare con l’Altissimo?

Il primo stadio del peccato idolatra è, dunque, quello di considerare il Creatore troppo elevato per interessarsi degli affari degli uomini e, perciò, irraggiungibile.

Se la logica usata per arrivare all’errore è solida, dove sta lo sbaglio?

L’errore sta, principalmente, nell’aver scelto una logica umana.

Non si può giudicare la verità intrinseca di una data logica, dal momento che ogni logica può essere vera, se viene considerata solo in un certo contesto. Ma in una logica che riguarda il Creatore bisogna, innanzi tutto, seguire il principio: “Poiché i vostri pensieri non sono i Miei pensieri e le vostre vie non sono le Mie vie” (Isaia, 55: 8).

Il peccato della generazione di Enosh fu quello di applicare una logica umana, presumendo che tale logica rispecchiasse il pensiero di Dio. Enosh stesso, del resto, pur avendo una profonda conoscenza delle stelle e dei loro influssi, non cadde nell’errore della sua generazione, perché non osò utilizzare una tale logica.

Approfondendo la questione, è appropriato scavare in quella logica perché consente di scoprire dove si cela la falsità.

Se un concetto può mantenere la sua logica veritiera nel proprio contesto, non è detto che la mantenga nei confronti di una logica superiore che affronta un contesto più ampio.

Cosa significa che Dio è troppo elevato per avere a che fare con gli uomini e che per loro è irraggiungibile? C’è qui un errore di fondo in quanto non si tiene conto che l’elevazione di Dio è illimitata e dunque non è compresa solo tra ciò che è elevato per gli uomini.

L’alto e il basso sono pari davanti alla Sua illimitatezza.

Dire che Dio è troppo elevato per aver a che fare con le Sue creature è semplicemente sbagliato, in quanto l’elevazione di Dio viene concepita secondo parametri umani

Se uno crede che Dio stia di sopra e non di sotto è già caduto in errore e sta, mentalmente, limitando Dio.

 

DIO E’ ONNIPRESENTE E NON ESISTE POSTO CHE LO LIMITA.

 

Egli ascolta la preghiera di ogni sua creatura. Egli ascolta la preghiera di ogni individuo, anche quella pensata nell’intimo del cuore. Non esiste vicinanza più stretta di questa.

C’è, però, un mondo di differenza tra la semplicità del cuore e i concetti elaborati dalla mente. Per sentire la vicinanza del Creatore è necessaria la semplicità della fede sentita nel cuore. La mente, invece, distingue freddamente fra le categorie, relegando l’alto in alto ed il basso in basso; è qui che incomincia lo sbaglio: nel pensiero filosofico (anche se è molto elevato).

Coloro che hanno pensato che Iddio fosse troppo in alto per occuparsi delle cose del mondo hanno delimitato Dio secondo le categorie umane di “alto” e “basso”. Dio non è limitato in alcun modo!

Se gli uomini della generazione di Enosh non avevano tanti criteri per giudicare la questione, avevano però la tradizione di Adamo. Essi sapevano che Dio aveva parlato direttamente ad Adamo ed Eva, i loro progenitori, ed erano a conoscenza del racconto del Paradiso Terrestre. Tutti parlavano ancora lo stesso linguaggio, potevano benissimo pensare che Dio non avesse creato l’uomo per poi lasciarlo ai suoi ministri, ma volesse Egli stesso stargli vicino.

In ogni caso, pur sapendo dell’esistenza del Fattore Unico, ma non avendo un’idea chiara di ciò che avrebbe comportato uno “spostamento” di culto dal Creatore al creato, si permisero di sottostare ad una logica che avrebbe condotto in errore i discendenti, che scesero man mano di livello, fino ai gradi più bassi di idolatria.

Un po’ ci stupisce il fatto che la Torà, oltre ad usare soltanto cinque parole per informarci dell’errore idolatra di quell’epoca remota, non l’abbia espresso in modo chiaro, ma con una espressione enigmatica.

Anche dopo aver interpretato il doppio significato di huhhal con “l’inizio” della “profanazione” del Nome di Dio, rimane ancora il dilemma del perché la Torà abbia scritto una parola il cui significato più immediato ci induca a leggere: “allora si iniziò a chiamare il Nome di Dio”. Se il doppio significato fosse stato così importante, perché non scrivere due parole, per evitare confusione?

Evidentemente c’è un motivo valido!

Il doppio significato di huhhal ci induce a pensare che entrambi le interpretazioni abbiano un valore sacro ed insegnino una verità nei riguardi di quel periodo, nella terza generazione da Adamo ed Eva.

In tal caso sarebbe lecito leggere: “…allora si iniziò a chiamare il nome di Dio” che potrebbe riferirsi ad un fatto apparentemente molto positivo. Allo stesso tempo, sarebbe valido leggere: “…allora si profanò il chiamare il Nome di Dio” che ha un senso del tutto negativo.

La questione potrebbe essere risolta con una risposta che permetta le due possibilità, nella stessa realtà. E’ probabile che prima della generazione di Enosh, gli uomini non usassero chiamare Dio. Da quella generazione, invece, le persone incominciarono a far culto a Dio e a pregarlo. In quella stessa epoca, in base alla logica summenzionata, il chiamare Dio fu profanato in associazione alle stelle. Il fatto, però, di chiamare Dio, di pregarlo, di invocare il Suo Nome, ebbe inizio in quell’epoca. Così entrambi le letture sono valide. Se, invece, fossero state scritte due parole “iniziarono a profanare” non avremmo saputo che quella era la prima epoca in cui gli uomini ricorsero alla preghiera.

Anche questa risposta, però, ci induce ad un'ulteriore riflessione. Come mai le due realtà, quella di chiamare Dio e quella di profanare il Suo Nome, coincisero? Il doppio significato di huhhal ci fa intendere che la simultaneità dei due fatti non fu solamente in termini di tempo, ma che essi corrisposero anche in sostanza, dando, così, luogo ad una interdipendenza tra le due realtà.

In altre parole, sembrerebbe valido supporre che il fatto di iniziare a chiamare il Nome di Dio, desse luogo alla profanazione del Nome stesso di Dio, in associazione con le stelle e che, viceversa, il profanare il Nome di Dio spingesse gli uomini, per lo meno, a chiamare Dio, sia pure associandolo alla stella. Se ciò fosse vero, si tratterebbe di un’argomentazione sottile che sembrerebbe, quasi, dar ragione allo stesso pensiero frutto di quella logica che condusse alla deviazione dalla pura fede.

 Se, fino a quando gli uomini non incominciarono ad usare il nome di Dio in congiunzione con le stelle, le persone non pregavano Dio, ciò potrebbe significare che quella discesa culturale fosse servita, almeno, ad incamminare la generazione verso un, sia pure sbagliato, minimo servizio a Dio.

Forse che l’errata deificazione di Cristo non è servita allo stesso scopo?

Forse che il chiamare il nome di Dio sulle Sefirot dello Zohar non ha fatto credere a molti ebrei di essersi avvicinati a Dio?

In verità, però, non è tanto il ragionamento che si rafforza, quanto l’errore, che così si radica nella mente di colui che si accontenta di servire un Dio più accessibile ai suoi sensi.

Il peccato idolatra dei padri, dunque, non solo deriva da una logica sottile in cui si deve scavare per scoprire la falsità di base, ma istiga le masse a rafforzarsi nel culto perché esse sono attratte dal visibile e dal percepibile più che dall’invisibile e dall’illimitato.

L’uomo tende a non volere il vero Dio, infinito e assoluto, ma un Dio più piccolo nella forma di un uomo (o anche in qualsiasi altra forma), con cui può intendersi meglio. L’uomo tende a voler vedere l’oggetto del suo culto, in cielo, in terra o nelle acque sotto la terra.

Il fatto che l’uomo abbia questa tendenza, però, non prova nulla.

L’uomo nasce già ben predisposto anche ad altre molte tendenze stolte, come l’ira, la gelosia, la menzogna, l’invidia, la pigrizia, eccetera.

La tendenza idolatra è solo una delle molte debolezze naturali che devono essere sradicate nel bambino, tramite l’educazione dei genitori e dei maestri.

A questo punto qualcuno potrebbe contestare dicendo che qualità negative come l’invidia e la pigrizia possono essere innate, ma non la tendenza idolatra, che dipende esclusivamente da una falsa educazione.

Bisogna ribattere, però, che la vera educazione nell’unico Dio Vivente sradica subito questa tendenza, mentre un bambino lasciato da solo, senza guida, tende a formare idee fondamentalmente idolatre, nel senso che tende a collocare in cima alla scala dei valori qualcosa di diverso da Dio. In ogni caso, anche il contestatore ha ragione in quanto ciò che serve per combattere tutti i livelli della tendenza idolatra è la giusta educazione.

Ciò che stupisce sempre, invece, nell’uomo è la sua fortissima tendenza all’idolatria, anche dopo più di cinquemila anni dalla generazione di Enosh.

Vediamo ora di ricollegare alcuni punti del nostro studio.

Nello studio del vitello d’oro mettiamo in rilievo il fatto che soltanto Mosé fu in grado di riconoscere la radice del peccato idolatra della moltitudine mista. Dimostriamo inoltre che il peccato di base, nel caso del vitello, fu quello di rifarsi al concetto di figlio emanato da Dio e di applicarlo a Mosé; il che spiega perché la moltitudine mista disse: “Orsù, facci un dio che cammini davanti a noi". Non pensavano certamente al Dio Creatore dell’universo, ma ad un altro dio, come appariva Mosé ai loro occhi: un figlio emanato da Dio, mandato sulla terra per camminare davanti a loro.

Anch’essi, dunque, volevano un dio inferiore da poter seguire più da vicino.

L’errore della generazione di Enosh e l’errore della moltitudine mista sono paragonabili, in quanto ambedue “spostano” il vero servizio da Dio Altissimo, Creatore di tutto, ad un oggetto della creazione, ritenuto un “recipiente” amato da Dio, essendo Egli stesso troppo elevato per le sue creazioni. CIO’ RAPPRESENTA UNA RADICE DEL PECCATO IDOLATRA.

Indubbiamente i due contesti sono completamente diversi l’uno dall’altro, il primo verificatosi ai primi stadi della storia sacra, il secondo poco dopo la più grande comunicazione che Dio abbia mai fatto agli esseri umani: la diretta Rivelazione dei Dieci Comandamenti!

Il peccato della generazione di Enosh portò dietro di sé generazioni di figli idolatri, tutti distrutti poi nel diluvio universale.

Il peccato dei padri si riversò sui figli conducendoli a livelli sempre più bassi di idolatria.

La discesa poi comporta sempre altri errori, altre forme di egoismo, altri atteggiamenti negativi nei confronti di sé e degli altri.

Il processo idolatra, messo in moto dalla profanazione del nome di Dio, associandolo alla stella, non è molto difficile da studiare.

I padri infatti pronunciarono il nome di Dio riferendolo alla stella, riconoscendo però che al di sopra di tutto vi era il Creatore: questa si chiama fede associata.

I figli, invece, chiamarono la stella “dio”, senza pensare più al Creatore di tutte le stelle.

La terza generazione, quella dei nipoti, cercò di impiegare vari mezzi per stabilire punti fermi sulla terra che servissero a recepire gli influssi della stella servita: a questo proposito si usarono immagini di ogni genere, secondo le caratteristiche di ciascuna stella.

Tali immagini e tali forme divennero poi, a loro volta, idoli, oggetti di culto a tutti gli effetti.

Questa generazione si inchinò alla stella, la chiamò dio e si inchinò alla forma atta a riceverne gli influssi.

 La QUARTA GENERAZIONE, infine, quella “SPOSTATA”, non ebbe più alcun aggancio con l’idea iniziale: s'inchinò davanti all’idolo e lo chiamò dio!

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La Nuova Legge: 30 PASSI

 

Grazie El Shaddai

El Shaddai è Grande

El Shaddai è Uno

 

TAVOLA 1

 

Primo Comandamento

"Io sono il Signore, Dio vostro, che vi ho tratti dalla terra d’Egitto, dalla casa della schiavitù"

 

Dio della Storia e della Tradizione dei Patriarchi

Passo 1 - L’Onnipotente Dio dimostrò il Suo potere superiore, al di sopra della natura, tramite i miracoli che effettuò in Egitto ed al Mar Rosso per mezzo di Mosè, magister noster. Perciò quando i figli di Israele sentirono le parole: “Io sono il Signore, Dio vostro, che vi ho tratti dalla terra d’Egitto, dalla casa della schiavitù” non ebbero dubbi su ‘Chi’ fosse Colui che pronunciò quelle parole; era l’Unico Creatore dell’universo che aveva parlato, Dio che promise ad Abramo, Isacco e Giacobbe la Sua benedizione speciale e che iniziò a mantenere le Sue promesse con loro tramite Mosè, Suo servo; in breve ‘il Dio della Tradizione di Abramo, nostro padre’.

 

Soltanto due quinti salvati

 

Passo 2 - Soltanto i due quinti dei figli d’Israele furono salvati, però; gli altri non credettero e morirono durante i tre giorni della piaga del buio. Ciò dimostra che anche quando Dio opera miracoli meravigliosi davanti agli occhi di tutti, non toglie la facoltà del libero arbitrio.

Pane dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 508) - Giuseppe sognò (2 marzo 1989 - Milano) di dire: “Chi ha fede vedrà; chi non ha fede non vedrà niente, hee-haw”.

 

Fede ereditata e fede acquisita

 

Passo 3 - La Fede è un dono ereditato, ricevuto attraverso il filtro del libero arbitrio. Perciò è possibile ereditare la fede e poi perderla attraverso scelte cattive. Allo stesso tempo, è possibile che una persona, pur non avendo ereditato alcuna fede, possa arrivare ad afferrare la grande facoltà della fede tramite le sue buone scelte.

Pane dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 466) – Nodà sognò (20 gennaio 1989 - Milano) che una voce diceva: “Dio riconosce l’ebreo non dai simboli che porta, bensì dalla fede che è nel suo cuore e dalla sua semplicità di cuore nella fede (TEMIMUT)”.

 

La facoltà della Fede

La fede è una facoltà insita in ogni essere umano creato ad immagine di Dio.

(sogno 629) - Adam sognò (6 gennaio 1990 - Beer Sheva) di vedere il Maestro Haim che era insieme con una folla numerosa composta da gente di ogni genere e di ogni razza. Il Maestro Haim con estrema umiltà e grande amore, abbracciando indistintamente ognuno, disse: “Siamo tutti della stessa carne”.

E perciò tutti possono arrivare alla fede tramite l'umiltà e l'amore per il prossimo.

 

La facoltà della fede - o rivelata o nascosta

 

Passo 4 - Se la fede ereditata è una buona fortuna, tanto maggiore lo è la vera fede acquisita. Ciò perché nel primo caso la facoltà della fede è da sempre stata rivelata a quella persona, mentre nel secondo caso la facoltà della fede, che era ‘morta’, è stata ritrovata, riacquisita e risorta. La facoltà della fede è nascosta, profondamente, nel cuore di ognuno; fa parte della creazione dell’uomo. Essa può essere rivelata tramite l’eredità o l’educazione che deve accompagnarla, oppure può rimanere allo stato latente nella persona stessa.

 

Fede interiore dalla bocca del pesce

 

Passo 5 - Pane dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 429) - Giuseppe sognò (17 dicembre 1988 - Milano) di essere in un posto a lui sconosciuto quando sentì la voce di suo padre che diceva: “Io ho sempre avuto fede in Dio, Benedetto Egli sia, ma non sapevo bene le questioni”. Giuseppe fu commosso da quelle parole perché venivano dette col cuore. Giuseppe non vide suo padre, ma la sua voce gli perveniva attraverso un pesce nell’acqua. - -

Questo sogno straordinario muove le acque interne del cuore. La fede, quindi, rappresenta una facoltà a sé, come la facoltà della comprensione o la facoltà della sensibilità del cuore, che spesso tende a credere in una fede falsa. Infatti, la fede semplice molto spesso non discerne la sostanza o i concetti di quanto le viene impartito per tradizione, ma li accetta, appunto, in ‘buona fede’.

 

Ecco perché senza la giusta istruzione si può sbagliare

 

Passo 6 - In verità, solo la giusta istruzione nella vera fede può nutrire la facoltà della fede nella sua vera forma.

Perciò, nella rivelazione sul Sinai, Dio, per prima cosa, dimostrò ai presenti il Suo potere e solo dopo disse: “Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho tratti fuori della terra d’Egitto” ecc. “Non avrai altri dèi all'infuori di Me” ecc. Nello stesso modo, Dio insegnò ad Israele, nei suoi 40 anni di vita nel deserto, anche la santità del Sabato, attraverso la raccolta giornaliera della manna, che veniva fatta scendere ogni giorno (e il venerdì in doppia razione), ma ne veniva categoricamente proibita la raccolta di Shabbat.

 

Dio è l'Educatore di Israele

 

Passo 7 - Da ciò deduciamo che Dio stesso, Benedetto Egli sia e Benedetto è il Suo nome in eterno, è l’Educatore di Israele. Sebbene la fede sia una qualità naturale nell’umanità, essa è relativamente di poco valore se non viene istruita e alimentata da veri insegnamenti. Questo è il motivo per cui Dio comandò ad Israele di studiare la Sacra Torà giorno e notte e di non abbandonarla mai. Così come il corpo ha bisogno di essere alimentato giornalmente, così anche la fede va alimentata con lo studio, la preghiera e le buone azioni.

 

La Torà – Fede e Conoscenza

 

Passo 8 - Fra le ‘intenzioni’ del Signore, Dio nostro, nella Redenzione dall’Egitto e nella Rivelazione sul Sinai, ci fu la volontà che la facoltà della fede venisse portata assieme alla conoscenza di Dio e alla consapevolezza che Dio ama il cuore pieno di misericordia e di buone intenzioni. Tutto ciò fu insegnato e spiegato, in parte per iscritto ed in parte nella tradizione orale ricevuta da Moshè Rabbenu, direttamente da Dio e tramandata al popolo d’Israele.

 

La fede nel Secondo Comandamento senza la fede del Primo Comandamento non è valida

 

Passo 9 - In verità, dunque, non è soltanto il credere nella vera fede monoteistica che fa sì che la persona sia amata davanti al Dio delle Schiere. Quello è solo l’inizio, la vera base, la sola vera dottrina della vera fede, il Secondo Comandamento. Prima del comandamento relativo alla vera dottrina, viene il Primo Comandamento riguardante la vera tradizione proveniente da Dio, la vera fede in Dio, Redentore di Israele, che salvò il Suo popolo scelto dalla schiavitù del Faraone. Se questa fede manca, allora anche la vera fede monoteista sarà di poco valore, non riconoscendo la verità storica della Redenzione di Dio e della Rivelazione di Dio.

 

'Ed amerai il Signore, tuo Dio' ecc

 

Passo 10 - Sono necessarie entrambi, la fede viva nella redenzione e la salvezza di Dio e la vera dottrina della fede nell’Unicità di Dio, come afferma il verso: “Ascolta o Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”. Quando Israele proclama l’Unità di Dio, si è già costituita come nazione, avendo già testimoniato i miracoli della redenzione del Dio di Israele. Questo viene poi completato continuamente rammentando la redenzione dall'Egitto, studiando le parole e gli insegnamenti di Dio, applicando le virtù amate da Dio, come la Sua misericordia, la Sua compassione, la Sua bontà, la Sua pazienza ed il Suo perdono ecc. Come afferma il verso: “Ed amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza”.

 

La fede è dentro ciascuno di noi

 

Passo 11 - Pane dell’Asino Vestito da Leone : - (sogno 145) - Angela G. sognò (1 novembre 1986) di andare a salutare Peretz e gli altri allievi. Tutti sedevano intorno ad un caminetto; la prima persona che incontrò e salutò fu Paolo. Dopodiché Angela vide due bambini, un maschio ed una femmina, di circa quattro anni. Peretz stava dando una lezione di fede a quei due bambini. Peretz chiese loro di spiegare la lezione ricevuta ed uno di loro rispose: “La Fede è dentro ciascuno di noi e si esprime e si manifesta nel nostro comportamento con gli altri”. - [7]

Qui, in questo delizioso e prezioso sogno, vediamo l’equilibrio tra la facoltà della fede, proprio nel cuore di bambini, e le necessarie qualità di rettitudine e del giusto comportamento con gli altri. A questo sogno, per completezza, va aggiunto quello di Nodà che enfatizza quella base essenziale della pura fede monoteista di Abramo, nostro padre:

 

La storia di Abramo bambino e gli idoli del padre

 

Pane dell’Asino Vestito da Leone: (sogno 218) - Nodà sognò (8 luglio 1987 - Milano) che stava raccontando a Peretz la nota storia di Abramo bambino nel negozio di idoli del padre. La raccontò a Peretz convinta che egli fosse un bambino. Ad un certo punto Nodà si accorse che stava parlando con Peretz, che, nella realtà, le aveva insegnato questo racconto! Allora Nodà disse: “Non è a te che devo raccontare questa storia perché sei ebreo, bensì agli altri”.

 

Soltanto la vera Tradizione di Israele dà la vera fede

 

Passo 12 - L’umanità non trova la vera fede da sola. La facoltà della fede nel cuore ha bisogno della vera tradizione e delle vere istruzioni per essere una fede amata da Dio. La vera tradizione si trova nel Primo Comandamento: “Io sono Iddio che vi ho tratti dalla terra d’Egitto”. Nell’antichità ogni paese, nella propria tradizione, diceva che il suo dio lo aveva scelto primo fra tutte le nazioni. Nel caso di Israele, però, Dio l’ha detto. C’è solo una vera tradizione!

 

La fede in Dio richiede il seguire la volontà di Dio

 

Passo 13 - La Fede, dunque, non è solo la facoltà della fede nel cuore, ma la tradizione della vera fede che deve essere acquisita. La fede in Dio e nei Suoi miracoli richiede anche la fede nella Legge di Dio, non uccidere, non commettere adulterio, non rubare. La vera tradizione del credere nel vero Dio significa seguire i Suoi Comandamenti: “Da tutti gli alberi del Giardino si può mangiare, ma dall’albero della vita che sta nel mezzo del Giardino, non dovete mangiarne”. Non c’è da separare la fede in Dio dalla fede nel seguire la volontà di Dio.

 

La Fede in Dio è anche credere nelle scelte di Dio

 

Passo 14 - Perciò Dio scelse una nazione, per merito dei Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, una nazione scelta da redimere e a cui dare la Legge di Dio per farla conoscere al resto del mondo, come afferma il verso: “Una nazione di sacerdoti sarete per Me”. Perciò Dio diede la Torà ad Israele e santificò Israele nei comandamenti della Sacra Torà. La Redenzione dall’Egitto e la Rivelazione sul Sinai sono venute per essere le testimonianze per il mondo intero che Israele è stato eletto fra tutte le altre nazioni per ricevere dal Suo splendore, ma anche per portare il carico pesante attaccato alla rivelazione della gloria di Dio. Non si può parlare della vera fede senza riconoscere la scelta di Dio nei confronti del popolo d'Israele.

 

Anche l'Islam dovrà riconoscere la precedenza di Israele

 

Passo 15 – I Musulmani, all’inizio, rifiutano l'idea che la tradizione di Israele sia la sola vera tradizione. Anche la tradizione musulmana, dicono, è vera e proviene da Dio. I Musulmani dimenticano, però, che la Rivelazione sul Sinai avvenne 2000 anni prima di Maometto. La vera fede dell’Islam nell’Unicità di Dio deriva dalla vera tradizione di Israele e non viceversa. Il loro merito nella vera fede deriva dalle benedizioni date da Dio ad Ismaele, figlio di Abramo. Il merito della fede di Israele deriva dalle benedizioni di Dio ad Abramo, Isacco e Giacobbe, i Patriarchi scelti. Ismaele era il padre delle nazioni arabe, non uno dei tre Patriarchi scelti. (Vedasi Tavoletta 1, Messaggio agli Arabi).

 

Una separazione profetica, storica e necessaria

 

Passo 16 - Probabilmente Ismaele non ha mai accettato la sua posizione nei riguardi di Isacco. Probabilmente è proprio per questa ragione che Ismaele dovette essere separato dalla casa di Abramo, nonostante le benedizioni ricevute. Ismaele fu il primogenito di Abramo e ricevette benedizioni. Isacco fu l’erede scelto della benedizione di Abramo. Tale separazione fa parte della storia profetica, una separazione necessaria, quindi, che permette una riconciliazione globale in futuro.

 

La fede dell'Islam in Allah è la stessa di Israele in Dio

 

Passo 17 - La tradizione musulmana ha anch’essa una sua santificazione e la fede dell’Islam nell’Unico Dio Vivente è la stessa fede di Israele. Qui, dunque, non sussiste una correzione nella fede che permette la riconciliazione bensì la separazione fra le due tradizioni. E se le nazioni musulmane non possono ammettere del tutto la priorità della tradizione d’Israele, ciò non è grave, in quanto la separazione profetica giustifica un equilibrio separato per entrambi. Ma le nazioni musulmane devono correggere i propri atteggiamenti verso Israele ed il popolo ebraico, se desiderano che la loro fede venga accettata davanti a Dio. Il requisito redenzionale di voler bene al popolo di Israele (che anche nel Corano viene definito il ‘Popolo del Libro’), non deve mancare.

 

Pane dell’Asino Vestito da Leone: (sogno 564) - Giuseppe sognò (18 giugno 1989 - Milano) di dire: “Allah è grande”. Poi sentì le parole: “Deve essere rinnovato”. Poi apparve Peretz che spiegò: “Non è Allah che deve essere rinnovato perché Dio non ha bisogno di rinnovarsi, ma va riferito agli arabi”. -

 

Il Segno della Circoncisione e le Tende di Sem

 

Passo 18 - I popoli arabi discendono da Shem. Le nazioni cristiane derivano principalmente dai discendenti di Jafet mescolatisi con le nazioni di Esaù, figlio di Isacco. I popoli arabi, attraverso il merito di Ismaele, ricevettero il Segno della Circoncisione, Segno comandato da Dio per la conservazione della pura fede monoteista di Abramo, nostro padre. Il Cristianesimo, avendo abbandonato quel segno, è uscito dalla pura fede. Ciò corrisponde alla rivelazione profetica che: “Dio allargherà Jafet ed egli dimorerà nelle Tende di Shem”. I Cristiani sono orfani nella loro radice, non avendo il potere di mantenere la pura fede monoteista. Solo dimorando nelle tende di Shem, essi riescono a scrollarsi di dosso il giogo idolatra per acquisire la giusta fede. Questa è la Casa della Redenzione Finale in cui tutte le nazioni del mondo partecipano insieme nella vera fede, fede ricevuta nelle Tende di Shem.

 

L'Essenza è il cuore buono

 

Passo 19 - Ma che cosa diciamo allora alla persona semplice che non conosce nulla di storia, ma che ha un cuore pieno di fede? Gli diciamo che il Goel Finale, Haim, ha abbracciato tutte le genti senza distinzione e ha dichiarato: “Siamo tutti della stessa carne”! Ed i Saggi, di benedetta memoria, dichiarano che Dio desidera il cuore della persona. Qui è la facoltà della fede che conta. La confusione causata da tradizioni errate è una cosa, il cuore buono e pieno di fede, che conduce la persona a compiere azioni di bontà e di misericordia e ad amare gli altri davanti a Dio Onnipotente è un’altra! E ciò è amato da Dio. Costui, pertanto, non è colpevole di essere ignorante nella vera fede e le sue confusioni possono essere corrette nel tempo, ma l’essenza di una persona è il suo cuore.

 

Non esiste favoritismo davanti a Dio

 

Passo 20 - Così possiamo capire la storia, poiché Israele è la nazione scelta, amata nella ‘visione globale’ di Dio, ma quando il cuore di Israele è ingiusto e le sue azioni ne riflettono la cattiveria, il popolo ebraico viene punito. E siccome Israele è lo strumento di salvezza per le nazioni, la sua punizione avviene anche agli occhi delle nazioni; ciò affinché le nazioni non dicano che esiste favoritismo davanti al Signore, Benedetto Egli sia. E quando il cuore di Israele non è giusto, allora anche le nazioni, se il loro cuore è compassionevole e cerca il bene per gli altri, sono più amate di Israele, poiché non c'è favoritismo davanti all'Eterno, Benedetto Egli è e Benedetto è il Suo nome in eterno.

 

Solo il giusto comportamento comprova la fede nel cuore

 

Passo 21 - La fede, dunque, è nel cuore di ciascuna persona e la manifestazione di questa fede è nel giusto comportamento con il prossimo. Questa Nuova Mishnà è grande, estesa, profonda e vincolante. Non è sufficiente conoscere la vera fede della tradizione vera. Uno deve far sì che il suo cuore sia un cuore amato da Dio. Nella Redenzione Finale questo è il Cuore Nuovo del Patto Nuovo Finale profetizzato in Geremia e da altri Profeti di Israele. Sono il cuore amato e le buone azioni che rimangono sia per questo mondo sia per l’altro, mentre tutti i pensieri quotidiani dell’uomo periscono con il suo trapasso.

 

Il Patto Nuovo Finale e la Quarta Generazione

 

Passo 22 - La Torà è una cosa, la storia di Israele è un'altra, la storia del Cristianesimo è una cosa, la storia dell’Islam è un'altra, la storia e la religione di ogni nazione è una cosa, ed il Patto Nuovo della Finale Redenzione viene a rispondere a tutte le domande. La tradizione vera è una e la storia di quella tradizione è piena, anche di tristezza, per la disistima verso Israele nella sua elezione sacra. Negli Ultimi Giorni del Giudizio, il mondo sarà sommerso continuamente dal caos. Quando i Segni Completi della Redenzione Finale incominciano a scendere, il grande crescendo finale di quel caos riempirà il pianeta fino al termine della Quarta Generazione.

 

Il Patto Finale – L'unica vera continuazione della vera Tradizione

 

Passo 23 - Gli Ebrei ingiusti saranno buttati giù. Gli Arabi e i Cristiani che odiano gli ebrei saranno buttati giù. Le persone dal cuore buono, pieno di amore e di tolleranza, sincero, desideroso di verità e di giustizia, saranno elevati al riconoscimento più alto di Dio e verranno salvati in quell'ora terribile del Grande e Terribile Giorno di Dio. Possiamo parlare in generale; la Nuova Fede nei Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del Goel Finale, Haim, rappresenta la SOLA VERA CHIAVE di salvezza. Il Patto Nuovo Finale è la nuova ed unica Arca di Salvezza durante la spaventosa inondazione degli eventi della Quarta Generazione. Questo Patto Finale è l’unica continuazione della vera tradizione, che è solo una.

 

E' Dio soltanto che salva

 

Passo 24 - Non possiamo parlare, certamente, a livello individuale, perché questo è il lavoro di Dio e nessuno può sindacare la Sua opera. È Dio che salva ed Egli non ha bisogno del consiglio di nessuno per sapere chi salvare. Noi siamo obbligati a dare al mondo le Chiavi di questa Nuova Protezione e di spiegare le generalità della Nuova Mishnà della Nuova Legge, facendo conoscere la Nuova Tradizione Profetica della Quarta Generazione, per merito del Profeta Elia, di benedetta menzione. Ma è Dio Onnipotente che salva e nessuno è esente dal Suo giudizio e nessuna compiacenza è amata davanti a Lui in questa Quarta Generazione.

 

Passo 25 – 14 settembre 1991, (sogno 744), Giuseppe, in sogno, si trovava in una località prealpina, vicino ad un lago. Dalla montagna provenivano tremendi tuoni. Un tuono fragoroso scosse la base della montagna, facendo rotolare giù delle rocce che arrivarono fino alla casa in cui si trovava. Il fenomeno si ripetè con maggiore impeto. Giuseppe ebbe paura. Guardò in basso e vide delle formiche indaffarate. Nel frattempo, dal cielo iniziò a sentirsi il suono rimato di un tamburello. Allora le formiche cominciarono a parlare e dissero: “È Dio che salva”. Poi sentì una voce provenire dall’esterno che diceva: “È Dio che salva!”. Allo stesso modo gli uccelli in volo, gli alberi e gli arbusti, la terra stessa e gli spiriti dei defunti, che in quel momento erano usciti dalle case sorridendo, dicevano all'unisono: “È Dio che salva!”. Giuseppe era ancora impaurito e le voci divennero sempre più forti. Anche i tuoni dalla montagna si fecero più forti, accompagnati da esplosioni e crolli. Giuseppe uscì in giardino e si prostrò a terra. Da ogni parte, uomini, animali, insetti, alberi, terra, cielo, tutti, tenendo lo stesso ritmo continuavano a ripetere: “È Dio che salva!”. La montagna ora era simile a un vulcano; apparve un cane con due occhi rossi ed uno sguardo feroce, che disse: “È Dio che salva!”.

 

Il Giudizio è anche individuale

 

Passo 26 - La tradizione vera con la conoscenza corretta della pura fede monoteista è una cosa, ma le virtù che derivano dalla fede vera proveniente dal cuore sono quelle che rispondono davanti al Tribunale Superiore del Signore, Dio nostro. Egli solo conosce i meandri del cuore e i significati delle azioni di ognuno di noi e le sue vere intenzioni. Ogni persona è una Sua creazione e non esistono due creature simili; non esistono due persone che pensano esattamente nella stessa maniera o che fanno esattamente le stesse cose. Nessuno è giudicato secondo ciò che gli altri fanno, ma ognuno è giudicato secondo lo scopo per cui è stato mandato nel mondo.

 

La vera salvezza universale arriva con la venuta del Goel Haim

 

Passo 27 - Noi possiamo parlare in generale. Questo è il nostro dovere. La più grande salvezza di tutta la storia, passata e futura, viene promessa insieme all’arrivo del Goel Finale. Il Goel Finale, Haim, è stato scelto da Dio Onnipotente per portare l’umanità alla sua Redenzione Finale, tramite la grande salvezza che avviene in questa Quarta Generazione. Tale grande salvezza si compie attraverso il Patto Nuovo Finale e la fede nei Segni Completi della Redenzione Finale, gli storici Segni Redenzionali e Messianici di Giacobbe, nostro padre.

 

Tramite i Segni Completi ci sono Nuovi Profeti della Quarta Generazione

 

Passo 28 - Noi dobbiamo insegnare la fede vera della tradizione vera e le virtù amate da Dio e la Nuova Fede dei Segni Completi ai popoli del mondo, poiché questa è la Nuova Arca della Salvezza mandata da Dio Onnipotente. Tutti gli individui possono trovare il proprio altare nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale e tutti possono entrare nell’Arca della Salvezza. E come il Signore, Dio nostro, fece Segni e Miracoli in Egitto e sul Mar Rosso e si rivelò sul Sinai, per poter proclamare: “Io sono il Signore, Dio vostro, che vi ho tratti dalla terra d’Egitto, fuori della casa della schiavitù”, così anche la Redenzione Finale, mandata dall'Eterno, scende nel mondo con la testimonianza più incredibile mai nota alla storia umana. Questi sono, in genere, i Segni Completi, i loro contenuti, la maniera della loro ricezione e della loro realizzazione profetica durante questa Quarta Generazione. Coloro che si rifugiano sotto i Segni, se meritano, diventano come dei Nuovi Profeti che ricevono la parola di Dio Vivente. Come ricevuto:

Pane dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 355) - Giuseppe sognò (1 agosto 1988 - Milano) di aprire la Bibbia e di sentire una voce che diceva: “Con Mosè parlai faccia a faccia ma con voi parlo tramite sogni e visioni”. -

 

La Nuova Santità

 

Passo 29 - Il livello della Nuova Santità della Redenzione Finale è nascosto nei Segni Ricevuti in sogni e visioni. Questo livello prodigioso è simile alla Scrittura Divina delle Prime Tavole che potevano essere lette ugualmente da qualunque angolatura le si leggesse. La Nuova Santità della Rivelazione Finale, però, permette l’estensione della Nuova Santità a tutte le persone degne, nello stesso modo che è nella capacità di ogni persona di ricevere sogni e persino visioni vere. Se la Santità fosse venuta nella maniera della Rivelazione sul Sinai, non avrebbe potuto essere ricevuta dal mondo.

 

Lo Tzadik Haim si incarna tre volte

 

Pane dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 79) - Giordano sognò (2 novembre 1985 - Milano) che gli allievi del Maestro Haim stavano in un luogo, vicini ad un grande cancello. Dall’altra parte del cancello, stava il Maestro Haim, estremamente alto, circondato da una ‘nube incredibile’. Giordano, attraverso le sbarre del cancello teneva forte le gambe del Maestro. Lo Tzadik Haim annunciò: “Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte”.

 

Le Lettere dei Frammenti delle Prime Tavole scendono nella formulazione della Nuova Legge

Passo 30 - E se io, da primo allievo del Maestro Haim, posso aiutarvi a guadagnare meriti in questa Nuova Fede, allora, se desiderate, potete credere a quest’Asino Vestito da Leone, quando dico che le Lettere dei Frammenti delle Prime Tavole, rotte in mille pezzi, sono salite di sopra nel ‘nascondiglio’ della Rosa Segreta di Giacobbe. Con l’avvento del Goel Finale, Haim, e l’entrata del mondo nella fase della sua morte terribile e della sua resurrezione meravigliosa, quelle lettere delle Prime Tavole scendono nuovamente per aiutare Tzeref, l’Uomo delle Tavole, nella formulazione della Nuova Legge. Diretto dal Goel Finale, Haim, Tzeref si siede nella sua Tenda particolare fra le Costellazioni Redenzionali e l’Asino Vero scodinzola con la sua Coda mentre i Frammenti delle Tavole scendono e si collocano ai loro posti. Ed in questo modo la parola del Signore, Dio nostro, si adempie nella formulazione di questi insegnamenti ed essi si iscrivono interiormente e sulle Tavole del Nuovo Cuore Amato della Redenzione Finale.

 

 

TAVOLA 2

 

Secondo Comandamento

 

"Non avrai altri dei davanti a Me, non ti fare nessuna statua né ogni immagine di tutto ciò che è di sopra nel cielo o nelle acque sotto la terra. Non vi inchinate ad esse e non le servite; poiché Io sono un Dio Geloso che punisce il peccato dei padri sulla Terza e fino alla Quarta Generazione per coloro che Mi odiano. Ma uso clemenza fino alla millesima generazione per coloro che mi amano e custodiscono i Miei Comandamenti".

 

Altri dei davanti a Me

 

Passo 1 - Non avrai altri dei davanti a Me, letteralmente significa al Mio cospetto, al Mio viso. Questa affermazione di per sé include ogni livello di idolatria: non mettete ‘aspetti divini’ davanti al Mio vero cospetto che non ha aspetti. Dall’aspetto divino di Zeus, all’aspetto celeste di Maria vergine, dall’aspetto divino di zeir anpin dello Zohar, alle braccia di Buddha o al Verbo di Giovanni: state falsificando il Mio vero cospetto che non ha sembianza.

 

Non fate alcuna immagine

 

Passo 2 - Perciò non fatevi immagini, né statue, usate come oggetti di culto a Dio, poiché tutte le immagini e le statue hanno forme fisiche. Se le venerate, state mettendo altri dei con aspetti limitati davanti al Mio cospetto che non ha limiti e non ha forme. Sta scritto ‘non fatevi nessuna statua’ (pessel in ebraico), ‘o qualsiasi immagine’ (u kol temunà). Temunà vuol dire ‘immagine’ o ‘immagine visibile’. La parola kol (tutto, ogni), che si traduce qui ‘non fate alcuna immagine’ viene ad includere tutte le categorie proibite di immagini. Anche quei ‘quadri mentali’ o ‘immagini mentali’ o ‘immagini metafisiche o mistiche’ vengono aggiunte qui alle categorie proibite. Non fatevi, quindi, qualsiasi forma di immagine, né fisica né mentale di tutto ciò che sta nel cielo o sulla terra o nelle acque sotto la terra.

 

Passo 3 - Pane dell’Asino vestito da Leone: Daniele sognò (2 ottobre 1988, Milano) di trovarsi, in un primo tempo,fra un gruppo di persone che vendevano oggetti di culto, specialmente delle madonne; Daniele chiese loro, “Secondo voi, Iddio, Benedetto Egli Sia, ha una madre?” Poi Daniele disse tutto il Secondo Comandamento nella sua forma completa. Dopo di ciò Daniele aggiunse: “Il Signore Benedetto Egli Sia, proibì, in termini ben definiti, di non fare delle statue o immagini di culto, e di non inchinarsi ad esse e di non servirle o fare loro qualsiasi servizio. Perché allora voi vendete statue ed immagini che sono oggetti di culto?” - -

 

Non c'è una parola di più nella Torà

 

Passo 4 - La parola ‘kol’ (tutto, ogni) è molto significativo, perché sembrerebbe che le categorie menzionate di tutto ciò che sta nei cieli e di tutto ciò che sta sulla terra o che sono delle acque sotto la terra dovrebbe essere sufficiente ad includere tutte le immagini proibite possibili. Perché allora viene qui la Torà ad aggiungere la parola ‘kol’ che include tutte le proibizioni? Nella Torà non ci sono parole in più, quanto di più nei Dieci Comandamenti, e quanto di più nei primi Due Comandamenti che furono sentiti da tutto il popolo sul Sinai.*

 

Idolatria nascosta in dottrine sbagliate

 

Passo 5 - Il Secondo Comandamento, comunque, nel dichiarare le proibizioni di idolatria, non vieta soltanto le forme più manifeste di idolatria; ogni livello di idolatria deve essere incluso nella proibizione. Perciò la Torà dice ‘kol temunà’, ogni immagine, alludendo a tutte le categorie di immagini proibite, anche quelle che fanno parte di una concezione filosofica o metafisica o mistica o teologica e che sono, quindi, nascoste agli occhi della maggior parte della gente. ‘Kol temunà’ dice tutto questo in una maniera allusiva, essendo dette concezioni o dottrine idolatre, pur se la loro idolatria viene sapientemente occultata.

* Kol ha il valore numero di 50 (in ghematria), un numero che ha un nesso particolare con il Secondo Comandamento che in ebraico ha 50 parole. Questo kol, pertanto, include l’intero Comandamento contro l’idolatria, dalle forme più basse ai ragionamenti filosofici e metafisici così esaltati dalle dottrine mistiche.

 

Passo 6 - Pane dell’Asino vestito da Leone: Daniele sognò ( 1 dicembre 1988, Milano), che Peretz stava dando le regole contro l'idolatria nel campo ebraico.

 

Idolatria dallo Zohar sino al falso culto idolatra messianico di Habad

 

In un sogno di Paolo (28 ottobre 1989, Milano), egli era con Peretz e con altri allievi del Patto Nuovo nel centro di Milano. Vide tre Lubavicher che stavano correndo ed un cavallo marrone che li inseguiva. Dopo furono tutti insieme su un tram. Peretz disse che era il momento di agire. Paolo andò a sedersi davanti a loro e disse: “Io conosco la vostra dottrina dello Zohar; è una dottrina idolatra che non ha nulla a che fare con il Secondo Comandamento”. Uno di loro rispose: “Ma, guarda, la nostra fede è monoteista!” Paolo gli rispose: Non è vero, voi dite che la bestia di Brooklyn, che Dio ci salvi, fa corpo con Dio”. Peretz poi andò da loro e gli parlò con calma.

 

Dottrina idolatra delle Dieci Sefirot Emanate dello Zohar

 

Gli Ebrei pensano che la correzione dell’idolatria riguardi solo le Nazioni, in primis, i popoli cristiani. Avrebbe dovuto essere così, dato che il popolo ebraico possiede e mantiene la vera Tradizione della Torà. Purtroppo, però, negli ultimi 450 anni, c'è un peccato idolatra latente che rappresenta una piaga per Israele, ossia la dottrina delle Dieci Sefirot Emanate dello Zohar. Ciò viene spiegato a lungo nel testo "Ha-Hherem Mi-Deoraita", nel Le Cinque Tavole del Patto, Petalo 1 di Sefer Mishnat Haim e viene riportato il Libro Sefer Milhhamot HaShem del Saggio Yemenita, Yihhye ibn Shlomoh El Kapah.

Anche i rabbini degli ultimi 450 anni non hanno percepito l'insidiosa trappola idolatra di Emanazione e in essa sono rimasti invischiati, facendo cadere anche i propri fedeli.

 

L'intelligenza umana è limitata

 

Passo 7 - Quando l’intelletto umano specula su ciò che trascende le sue facoltà, arriverà a conclusioni false perché l’intelligenza umana è limitata alle conoscenze acquisite con l’esperienza. Per questo la Mishnà proibisce di ragionare su ciò che era prima (della creazione del mondo), su ciò che è di sopra, su ciò che è di sotto, su ciò che è dentro.

 

Tranne Dio, ogni esistenza ha un inizio ed una fine

 

Passo 8 - Chiunque cerchi di inoltrarsi nella conoscenza di Dio, come rivelata dalla Tradizione, cadrà nell’errore. "In principio Dio creò i cieli e la terra"; "Ascolta Israele, il Signore Dio nostro, il Signore è Uno". I saggi d’Israele, di benedetta memoria, una volta chiesero al Santo Benedetto Egli Sia cosa facesse prima di creare questo mondo. Ricevettero una nota dal Cielo con la risposta seguente: "Prima di questo mondo, creai altri mondi e li distruggevo, creai altri mondi e li distruggevo". A parte questa informazione molto particolare, non si può speculare su ciò che era prima della creazione di questo mondo, o su ciò che sarà dopo la fine della creazione di questo mondo. Si può solo credere nel principio ricevuto dai Saggi e cioè che "Dio esisteva prima del mondo, e Dio esisterà dopo che il mondo non ci sarà più". Poiché soltanto Dio nella sua vera ed assoluta Esistenza esiste in eterno. Tutto il resto dell’esistenza ha un inizio ed una fine.

 

Anche l'atto della creazione ex nihilo trascende la comprensione umana

 

Passo 9 - Anche questo non può essere veramente capito dall’intelletto umano ed è una saggezza ricevuta, in cui noi crediamo ed accettiamo con la fede. Non possiamo, comunque percepire l’Esistenza Eterna di Dio, poiché nella sua vera forma, come lo è nella Verità, è totalmente al di fuori del reame della percezione o della comprensione umana. Così anche non possiamo concepire l’atto della creazione ex nihilo, che dal nulla l’universo fu fatto esistere, creato dalla non esistenza. Dal nulla tutto posto in esistenza dall’atto della Creazione. Questa è la Tradizione ricevuta da Dio ma l’intelletto umano non può percepire in verità il venire in esistenza di ciò che precedentemente non esisteva. Ciò non si trova nell’esperienza umana. La facoltà della fede che è dentro di noi lo accetta in buona fede.

 

Non lasciarsi ingannare dalle 'costruzioni' in Dio

 

Passo 10 - Per capire la vera fede è essenziale sapere ciò che le appartiene, distinguendo fra ciò che appartiene al reame della vera percezione, e fra ciò che oltre il reame della speculazione umana. La dottrina dell’emanazione teorizza una ‘costruzione’ di Dio, di ‘divinità emanata’, prima ancora dell’atto (e del livello) della creazione, in un mondo ipotetico di Emanazione Divina. Ecco la vera regola: la dottrina di emanazione è di per sé idolatra ed è assolutamente proibita! Ed ogni speculazione su Aspetti (Partzufim) Emanati o Sefirot Emanate è vera e propria idolatria!.

(vedi capitolo 9 e 10 di "La Guerra contro lo Zohar", per la dimostrazione che la dottrina di Emanazione è in diretta opposizione alla Beit di Bereshit).

 

La Trinità, la dottrina di Emanazione e il Verbo del Quarto Vangelo sono 'costruzioni divine'

 

Passo 11 - Anche la religione induista è piena di emanazioni divine. Il Cristianesimo si basa sulla dottrina mistica della Trinità, il Dio Padre e Due Emanazioni Divine, lo Spirito Santo ed il Figlio. Di Tre dicono che è Uno e di Uno dicono Tre!. Per lo Zohar, il nostro Dio è una Manifestazione Emanata Cosmica, l'Uomo-Dio, nel mondo di Emanazione (Atzilut). Secondo la kabalà zohariana, il mondo racchiude cinque aspetti: la Corona, il Padre, la Madre, il Figlio e sua Moglie. Dicono che i 5 aspetti, o più dettagliatamente le Dieci Sefirot Emanate, siano un'unica entità con Dio.

Il Verbo di Giovanni deifica Gesù tramite una dottrina di emanazione, che sostiene che Gesù è l’Incarnazione Emanata del Verbo Divino. Si tratta di una concezione idolatra basata sul concetto di Emanazione che sta dietro alla ‘Divina Trinità’. Il concetto di ‘Emanazioni Divine’ è alla base di ogni idolatria. (vedi in "La Guerra contro lo Zohar).

 

Dio non dà la Sua Gloria ad un altro

 

Passo 12 - Queste dottrine sofisticate ed idolatre di Emanazione hanno in comune il fatto che speculano sull'opera di Dio prima della creazione del mondo. Esse antepongono un aspetto, o più aspetti, al vero Cospetto di Dio che è privo di aspetti. Trattano i rapporti fra gli aspetti dell'Emanazione Divina; sostengono che un aspetto emanato di Dio ha lo scopo di trattare e giudicare l’umanità, per cui bisogna invocare quel dio in preghiera, come Gesù o lo Zeir Anpin dello Zohar, il Figlio Emanato di Aba (l’Aspetto Emanato del Padre) e di Ema (l’Aspetto Emanato della Madre). Per lo Zohar, Zeir Anpin è il Figlio nelle cui mani l’Aspetto Divino di Padre e l’Aspetto Divino di Madre hanno prodigato tutte le cose del creato. Tutto ciò trasgredisce la prima legge della pura fede monoteista, per la quale Dio è Uno in assoluto, ed Egli non dà la sua Gloria ad un’altra divinità o ad un altro aspetto divino o ad un figlio divino.

 

La generazione di Enosh

 

Passo 13 - Il peccato della generazione di Enosh è nascosto nella Torà ma rivelato nella Tradizione: a quell'epoca, credevano sì che Dio fosse il Creatore, ma essendo Egli infinitamente al di sopra delle sue creazioni, aveva delegato ai suoi grandi Ministri e Governatori, ossia le stelle, l'opera di reggere il mondo. Così si cominciò a profanare il Nome di Dio tramite le stelle, per cui si aggiungeva al nome della stella il suffisso El (Dio).

Da qui si arrivò a venerare gli astri stessi, credendo che ciò corrispondesse alla volontà del Creatore, infinito e trascendente. Questo peccato è nascosto nella Torà e rappresenta un errore nascosto e sottile che è alla base di ogni forma di idolatria. Nel Secondo Comandamento si allude a ciò con il termine ‘peccato dei padri’. Questo errore, giustificato e ‘razionalizzato’ con sofismi, rappresenta il punto di rottura dalla Prima Causa di tutto ciò che esiste (termine, questo, usato dal Rambam, di benedetta memoria).

 

La vera fede monoteista

 

La vera fede ci insegna che Dio Infinito è Uno in Assoluto, Creatore di tutto; a Lui soltanto è diretto il nostro culto. Egli è l’Unico che ascolta le nostre preghiere. La vera fede ci insegna che Dio, nonostante il Suo essere illimitato, è vicino alle sue creature. Egli ascolta la preghiera di ogni bocca che Lo invoca con sincerità. Benedetto è il suo Nome in Eterno.

 

La discesa dal peccato dei padri

 

Passo 14 - Il peccato dei padri è la radice di tutte le idolatrie rappresentato da uno scambio o uno spostamento dell’oggetto di culto verso qualcosa di inferiore, che ammette, tuttavia, che il Dio Infinito è il Creatore di tutto. Il peccato dei padri farà sempre ricorso ad un linguaggio logico, acuto ed apparentemente accettabile, ma sostanzialmente falso. I suoi codificatori sostengono che la loro nuova forma linguistica, il Verbo o l’Emanazione, rappresenta la verità, dato che si basa sulla logica dell’intelligenza umana. Tale formulazione falsa, una volta radicatasi, si estende e dà vita ad una costruzione solida, supportata da un linguaggio ben strutturato di idee e concetti che dà forma ad una dottrina che diventa oggetto di fede.

 

Il peccato dei figli

 

Passo 15 - Tale è dunque il peccato dei figli: dopo aver ereditato il linguaggio falso dei loro padri, essi si dedicano ad allargarne la base, creando così una costruzione formidabile che riesce ad arginare gli attacchi di altre fedi. ‘Figlio’ (ben) in ebraico è connesso alla radice ‘costruire’ (b-n-a), essendo il figlio una costruzione di suo padre e di sua madre. L’estensione idolatra dei peccati dei figli si trova nella Torà nel racconto della città di Shin'ar e della Torre di Babele. Da esso si deduce che la base del peccato idolatra origina da una base linguistica, come dimostrato dal verso: "e tutta la terra aveva un'unica lingua e usava le stesse espressioni".

 

La forma linguistica cambia tutto

 

Passo 16 - La lingua unificata e le stesse espressioni di una base teologica falsa, sebbene abbiano il potere d’incoraggiare la formazione di una città e la costruzione di una grande torre teologica, sono infine la sorgente della Torre della Grande Confusione, la ‘babele’ (confusione) delle lingue. Tutta l'idolatria del mondo origina da una base teologica falsa. Il punto di rottura della generazione di Enosh, rappresentò il distacco dalla ‘vera’ teologia e l'inizio del culto idolatra agli astri. Con la Torre di Babele fu accettata la falsa teologia. Sappiamo dalla Tradizione che ciò viene alluso nella frase: "e fu quando essi partirono dall’Est". I Saggi, di benedetta memoria, interpretano: si allontanarono dalla Causa Prima. Quella fu la continuazione del peccato della generazione di Enosh, quando l’umanità cominciò a profanare il Nome di Dio con le Stelle, dichiarando che, la Causa Prima di tutti i creati è troppo lontana e rimossa dal mondo per potersene preoccupare.

 

I poteri della lingua di Adamo

I saggi di Nimrod sostituirono 'Nimrod' a Dio

 

Passo 17 - Sino alla generazione della Torre, esisteva soltanto una lingua, quella usata dal Creatore, Benedetto Egli sia, per parlare con Adamo. Ad Adamo, poi, fu concessa la facoltà di usare quella lingua per dare i nomi agli animali, alle piante ecc. Ad Adamo, il nostro progenitore, fu dato il potere di capire le radici delle lettere, le cui combinazioni rappresentano la loro essenza interiore. In quei momenti primordiali della creazione, l’intelletto era in grado di percepire la natura delle cose attraverso le lettere. Col tempo fu questa stessa lingua che si diffuse all'umanità. Era la lingua usata da Noè e dalla sua famiglia che venne parlata fino alla generazione della Torre, circa 500 anni dopo. E l’errore di distaccarsi dal Primo Fattore fu adottato dai saggi del Re Nimrod, che presero a prestare culto e ad adorare un Dio-Uomo-Re Emanato (Nimrod) al posto del Creatore.

 

Generazione di Enosh – solo speculazione umana

Generazione della Torre – cattive intenzioni

 

Passo 18 - Mentre nella generazione di Enosh la profanazione di Dio originò da speculazioni errate, nella successiva generazione della Torre di Babele, l'idolatria si caratterizzò con le intenzioni malvage dei suoi rappresentanti. "Orsù, costruiamoci una città ed una torre la cui cima arrivi fino al cielo; ci faremo un nome e non avverrà che ci sparpagliamo sulla faccia di tutta la terra" (Genesi, 11, 4). Al livello del peccato dei figli, viene rivelato il desiderio di 'catturare' le 'potenze divine' per usarle e 'farsi un nome'. I saggi di Nimrod riconoscevano il potere divino del linguaggio unico, della Lingua sacra e originale che Dio usò per parlare con Adamo ed Eva. Essi, però, intendevano impiegarla per stabilire Nimrod come Dio Eterno e Re del mondo, assicurandosi la posizione di suoi sacerdoti. In realtà, il culto al Creatore diventava il culto al loro Uomo Dio. Poiché se l’unità del linguaggio funzionava con il Creatore, perché non usarla per coronare Nimrod quale Dio dei cieli e della terra?

E per conformarsi alla nuova costruzione teologica, avrebbero costruito una città ed una torre per lui, affinchè potesse sedere come il Dio-Re fra i cieli di sopra e la terra di sotto.

 

Confusero e sconvolsero i significati delle parole

 

Passo 19 - Così facendo, confusero i significati della lingua unica, dono di Dio, e diedero vita ad una costruzione teologica falsa. E quanto più grande fu il loro peccato, tanto maggiore fu la punizione cosmica decretata da Dio, che confuse in modo irreversibile il loro modo di comunicare. Invece di apprezzare l’enorme privilegio di possedere una lingua sacra ed originale, usata da Dio stesso, cambiarono i significati delle parole per adeguarli ai loro malvagi scopi. Questa fu l'origine di tutte le innumerevoli costruzioni teologiche delle storia, che hanno in comune la proprietà di cambiare i veri significati delle parole rivelate da Dio, per conformarle alle proprie formazioni idolatre. Tale è il peccato di credere in un Figlio Emanato di Dio, come il faraone in Egitto, o la dottrina di Zeir Anpin dello Zohar, o il Figlio Incarnato di Dio di tutta la teologia cristiana.

 

La terza generazione – Dio Superiore, Dio-Uomo, ed il loro rapporto spirituale

 

Passo 20 - Sia la terza fase dell’idolatria rappresentata dalla Terza Generazione dal peccato dei padri che la quarta fase finale dell'odiata Quarta Generazione dal peccato dei padri, vengono studiate dalla Torà nel tragico episodio dell'errore idolatra del Vitello d’Oro. (Vedi Tav. 2 delle 5 Tavole del Patto). La discesa del peccato idolatra dei padri e dei figli arriva alla sua terza fase in un rapporto triangolare di base della forma di Dio superiore, Dio-Uomo inferiore ed il loro rapporto spirituale. Dopo l'originaria rottura delle radici, quella dei padri, e la successiva falsa costruzione teologica dei figli, ecco che i nipoti, distanti ormai dalla vera sorgente, desiderano soltanto il Dio-inferiore della loro salvezza, Nimrod, Faraone, Dagon, Tamus, Zeir Anpin, Buddha, Gesù. A volte, quel rapporto idolatra rimane trino, a volte si moltiplica a dieci. Nell'antico Egitto, sotto la regola severa dei sacerdoti di Eliopolis (i biblici Hartumei Mitzraim, i Maghi-Saggi d’Egitto), venne formulata e consacrata la dottrina dei Nove Dei Superiori e del Faraone, il decimo Dio-Emanato in terra, che serviva a collegare i loro poteri a favore dell’Egitto. Le dieci piaghe contro l’Egitto furono in corrispondenza a ciò, come è noto che nella redenzione dall’Egitto il Santo, Benedetto Egli Sia, combattè contro l’idolatria dell’Egitto. (Vedi 'Il messaggio dell’Arcangelo Gabriele' che spiega in modo dettagliato quelle dieci divinità e le corrispondenti punizioni).

 

Migliaia di libri teologici, mistici, filosofici ecc. non fanno altro che coprire e falsificare la vera fede

 

Passo 21 - Se si tratta di un Dualismo o di una Trinità, o di Cinque Aspetti o di Dieci Emanazioni Divine, la sostanza non cambia ! Sono tutte false teologie che dividono la Divinità in parti, o categorie, e fanno credere che si tratti di una parte intrinseca dell'Unità di Dio. Si tratta, invece, di concezioni estranee alla vera Tradizione, che distruggono l’essenza della pura fede monoteista e profanano l'unità di Dio, che diventa un disegno metafisico, fissato su uno schema di interscambio fra i vari Aspetti Divini (come nello Zohar). Ciò permette all’intelletto di meditare su di essi e di descriverne le relazioni attraverso le migliaia di testi teologici, filosofici e mistici esistenti. Scritti che sono basati su ragionamenti falsi, per cui tutto ciò che ne deriva è falso.

 

La mentalità idolatra della moltitudine mista

Lo Zohar – ritorno degli Dieci Dei Emanati d'Egitto

 

Passo 22 - Nella mente della moltitudine mista, Mosè era una specie di angelo oppure Uomo-Dio Emanato ricevitore e datore fra Dio e l’uomo. Quando temettero che Mosè fosse stato preso di sopra e non sarebbe più tornato, cercarono un altro tramite fra loro e Dio. Non si erano ancora liberati dalla dottrina egizia, che vedeva nel faraone un Dio-Uomo e dall'idea idolatra delle Dieci Divinità d’Egitto. Non è casuale che le prime Tavole dei Dieci Comandamenti dovettero essere rotte da Mosè; con quell'azione veniva espiato il peccato della moltitudine-mista che credeva nei Dieci Dei Egizi Emanati dal Creatore Superiore (che si chiamava Atum, e non veniva calcolato, trovandosi ad un livello superiore). Quando Moshe Rabbenu, vide l'idolatria in cui erano caduti, capì la radice del loro errore. Diversamente dal fratello maggiore, Aharon, Mosè era cresciuto alla corte faraonica e aveva appreso i segreti dell’Egitto, le loro dottrine, i loro culti, le loro magie. Mosè capì che il loro pensiero idolatra li avrebbe condotti a prestare culto anche alle Due Tavole con il Decalogo. In essenza, avrebbero falsificato la Vera Tradizione dei Dieci Comandamenti e li avrebbero fatti diventare Dieci Recipienti Emanati, radicati nelle Dieci Divinità Emanate. La dottrina dell’Emanazione dello Zohar è la realizzazione profetica-storica del Vitello d’Oro nel suo tempo.

 

Perché Mosè ruppe le Tavole?

Quarta generazione del peccato idolatra – il Vitello d'Oro

 

Passo 23 - Perciò Moshe frantumò le Tavole, intendendo sradicare per sempre il senso idolatra di Emanazione. Tale fu la Terza Generazione di idolatria. La Quarta Generazione Odiata è il Vitello d’Oro stesso e le pratiche idolatre intorno ad esso. Ricapitolando: la Terza Generazione completa: (1) l’errore teologico del non servire la Causa Prima; (2) eredita l’immensa costruzione teologica basata su tale errore; (3) si realizza attraverso la deificazione della costruzione stessa e degli elementi che la compongono. La Quarta Generazione Odiata è il risultato idolatra delle tre fasi che la precedono. Pertanto, c’è una sostanziale differenza fra le prime tre categorie e la quarta. Nelle prime tre, gli aspetti teorici e mentali pervadono le intenzioni di coloro che praticano idolatria. Nella Quarta Generazione domina l'idolatria stessa, attraverso la pratica dei culti agli idoli.

 

Sbarazzarsi dalle false dottrine

 

Passo 24 - Il Secondo Comandamento contiene la storia della idolatria del mondo fino alla sua distruzione finale nella Quarta Generazione Finale della Redenzione Finale, in cui si attua "ed uso clemenza sino alla millesima generazione per coloro che Mi amano e custodiscono i Miei Comandamenti". Questo è il grande Segno della doppia Quarta Generazione che corrisponde al Giorno Grande e Terribile del Signore. Grandi sono i miracoli di salvezza e Terribili sono le devastazioni, le catastrofi e le punizioni della Quarta Generazione. A noi preme avvertire tutti gli ebrei che credono nello Zohar e tutti i cristiani che credono nella teologia cristiana di sbarazzarsi dall'idolatria teologica che pervadono queste dottrine. Tutti possono ora appropriarsi della pura fede monoteista del Secondo Comandamento, che rappresenta la vera fede dei Patriarchi e la vera fede rivelata e santificata sul Sinai davanti ai figli d’Israele.

 

Israele deve pentirsi del peccato dello Zohar

 

Passo 25 - Lo Zohar contiene il terribile peccato idolatra che, a livelli nascosti, ha contaminato la pura fede d’Israele, il vero spirito della Torà. Ed anche dopo la Shoà esso persiste nel popolo anche dopo la sua resurrezione nel 1948. Ciò fa parte del Disegno Divino: questo peccato deve uscire alla luce, apertamente, per essere riconosciuto e distrutto dalla volontà cosciente del popolo ebraico. C’è, però, un requisito profetico "ed a Sion verrà il Redentore facendo sì che Giacobbe si penta del suo peccato". Israele stesso, quindi, non è consapevole del suo peccato fino a quando gli viene spiegato dal Goel Finale. Sefer Mishnat Haim rappresenta l’insegnamento del Goel Finale Haim che va a Sion per diffondere questo messaggio essenziale redenzionale: Israele deve sbarazzarsi dal peccato idolatra della Dottrina di Emanazione dello Zohar per poter ricevere la sua RF. L’importanza di questo messaggio perciò non può essere misurata. Israele deve capire e pentirsi dell’idolatria di quella falsa dottrina e soltanto dopo potrà ricevere i meravigliosi Segni Completi di Giacobbe, nostro padre.

 

Gesù pregava soltanto Dio

 

Passo 26 - Ai cristiani insegniamo che non c’è nulla di più errato che l'invocare un uomo Dio. Yeshua era ebreo, indossava tallet e tefillin sei giorni alla settima per la preghiera mattutina (shahrit) come ogni ebreo tradizionale. Egli pregava Dio, Creatore dell’Universo e Redentore d’Israele, Lo implorava come fa un figlio con suo Padre e insegnava ai suoi fratelli a seguire le vie desiderate dal Signore, nostro Dio. Ciò faceva parte della missione particolare che gli fu destinata. Gesù non intese certo creare una nuova teologia con un Dio Padre e un Dio Gesù suo Figlio Divino. Il Signore, Dio nostro, non ha bocca, né mani, né piedi; Egli non ha attributi umani e non ha forma. Chiamare ciò che ha una bocca, mani, piedi e attributi umani e una forma ‘Dio’ è pura idolatria ed è severamente proibito nella Legge di Dio, nel Secondo Comandamento.

(Vedi Petalo 5 di Sefer ha Mafli, il libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi". Ed anche i Vangeli Corretti di Yeshuat Yeshua)

 

Dio – Geloso della Sua verità

 

Passo 27 - "Poiché Io sono El Kanà, Dio Geloso, che punisce il peccato dei padri sui figli, sulla Terza Generazione fino alla Quarta Generazione per coloro che Mi odiano". Il Signore, Dio nostro, dall’inizio, desiderava che l’umanità arrivasse a conoscerLo e servirLo e non voleva che la vera fede si contaminasse per servire altri dei; per questo l'attributo della Gelosia viene proclamato per punire coloro che deviano dalla pura fede e non riconoscono la Sua Unità. Gli uomini, però, hanno corrotto la verità. E così anche l’attributo della Verità, alla fine, viene per distruggere tutte le false dottrine. Dio è, per cosi dire, Geloso per amore della Sua Verità, e, allo stesso tempo, ricompensa con grande misericordia coloro che riconoscono la Verità e aderiscono alla vera fede in Lui.

  

Mai la rivelazione del Dio Geloso fu nel mondo come lo sarà in questa Quarta Generazione

 

Passo 28 - A parte la Prima Redenzione dall’Egitto ed altre particolari istanze menzionate nelle Scritture, come il sacrificio del Profeta Elia, di benedetta menzione, o la distruzione di Dagon, dio dei filistei, non troviamo la Rivelazione Manifesta di EL KANA' nella storia. Per cosi dire, sino alla QGF le misure del libero arbitrio, dato all’umanità, permettono anche la continuazione degli errori idolatri nella storia. Soltanto nella Prima Redenzione El Kanà si manifestò apertamente contro l'idolatria, perché c’era il merito del Primo Redentore, Mosè, Magister Noster. Ma la piena e completa manifestazione di EL KANA', su scala universale, viene in questa Quarta Generazione Finale. Mai c’è stato qualcosa di simile precedentemente, né ci sarà mai in futuro. E nella RF, l'Eterno si manifesta grazie al grande merito del Goel Finale Haim che tramite i Segni Completi della RF insegna all’umanità come arrivare alla sua Redenzione.

 

Questi messaggi devono uscire per tutti

 

Passo 29 - Soltanto con l'avvento della RF e la rivelazione dei Segni Completi, le spiegazioni del peccato dello Zohar e la Correzione del Cristianesimo, spiegazioni scritte con l’autorità del Goel Finale Haim, nel Nome di EL KANA', possono essere trascritte e diffuse nel mondo. Sono richiesti anni, comunque, per formulare i messaggi che verranno conosciuti universalmente quando Dio lo vorrà. E mentre la conoscenza di tali messaggi si estenderà, si manifesterà nel mondo la terribile Gelosia di EL KANA' contro ogni forma di idolatria.

 

La purificazione del mondo per i tempi dei giusti

 

Passo 30 - Poiché non ci può essere redenzione nel mondo se non vengono prima rimossi tutti i culti idolatri e le dottrine teologiche false. EL KANA' regnerà nella Verità del Secondo Comandamento. Ciò che è contrario a quella verità, verrà distrutto. La longanimità di Dio si accorcia, per cosi dire, nella Quarta Generazione. Non per il desiderio di distruggere le Sue creature! Il desiderio dell'Eterno è che gli uomini si pentano e tornino a Lui con cuore contrito e sincero. Non per la distruzione bensì per il desiderio, per così dire, così atteso a lungo, di ricompensare i buoni, i giusti e coloro che Lo amano e custodiscono i Suoi Comandamenti con i Tesori del Regno dei Cieli. I Segni Meravigliosi della Terza Redenzione Finale, venuta in merito al Goel Haim, sono parte integrale di tali Tesori.

 

Gusti del Pane della Coda dell’Asino vestita da Leonessa: (24 giugno 1997). Debora nel sogno vide che lei, Peretz e Paolo indossavano una lunga tunica bianca; entravano in un'ampia e bianca chiesa cattolica e quindi in una stanza dove era seduto Gesù. Yeshua disse loro: "Dovete salvare i miei tefilin, ed altri oggetti sacri che usavo per la preghiera, perchè me li hanno rubati". C’era un’atmosfera di gioia e poi Peretz, Debora e Paolo, si misero a correre allegramente di qua e di là. Mentre correvano Peretz disse: "Dovete capire che ciò che noi siamo adesso, non è ciò che veramente siamo. Ciò è perché le nostre radici sono molto alte. Io ad esempio sono della radice della neshamà di Aharon, il Sommo Sacerdote. Debora è della radice della neshamà di Miriam, la sorella di Aharon e di Mosé. E per questo Debora è profetessa”. Continuavano a correre gioiosamente e Debora vide che avevano preso tefilin e tallet ed altri oggetti da quella Chiesa. - - -

Commento dell’Asino che mangia il Pane: Io nacqui anche il 1° del mese di Menahem Av considerata la data di nascita di Aharon. C’è anche un sogno di Daniele in cui si dice “Peretz è stato eletto il capo sacerdote di tutti i sacerdoti del mondo”. C’è anche il fatto che è caduto nel mio destino formulare il Herem Mi’Deoraita contro la falsa dottrina dello Zohar e contro il movimento messianico Habad (la Quarta Generazione odiata dal peccato dello Zohar). Questa Scomunica della Torà rappresenta la Correzione Finale del peccato del Vitello d’Oro, cioè la dottrina dell’Emanazione dello Zohar e del peccato della moltitudine mista, la fede e le azioni idolatre di Habad.

Aharon, il Sommo Sacerdote, era amato dal popolo, perché "amava la pace e ricercava la pace". Anche questo coincide col fatto che, in merito allo Tzadik Haim, mi è stato dato l’immenso privilegio di annunciare i Segni Completi della Grande Riconciliazione e della Grande Pace. Essi sono i Segni promessi dello scelto Profeta della Redenzione, Elia, di benedetta menzione. Ciò include la grande e nuova Riconciliazione fra ebrei e cristiani e lo strabiliante Nuovo Messaggio della vera Missione di Yeshua, Cristo delle Nazioni, nella chiave della realizzazione storica dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre. In quanto a Debora, è indubbio che sia la profetessa capo della RF. Altri sogni indicano che origina anche dalla Tribù di Levi.

Credo che il sogno di Debora indichi anche che Paolo sia radicato nella neshamà di Hur (che secondo Rashi era figlio di Miriam e Caleb ben Yifuneh) che fu ucciso dalla moltitudine mista. Mi ricordo di un sogno in cui vidi Hur (figlio di Miriam) che promise di aiutarmi nei lavori della Redenzione. Infatti il nostro Paolo Fierro, il Cavallo Bianco, spiritualmente ed intellettualmente è stato virtualmente ucciso dalle falsità della moltitudine mista del mondo cattolico. Ora egli torna a lavorare per la redenzione contro le dottrine delle moltitudine mista del mondo cristiano. E’ così egli ha risposato la sua antica moglie. Hur venne ucciso nella sua pura innocenza, e per una causa pura, quella di salvare la moltitudine mista dal suo errore di non aspettare il ritorno di Mosé. Anche il nostro Paolo Fierro è nel Segno del Cavallo Bianco ed innocenza bianca descrive tutto il suo essere.

Il sogno indica che i tefillin di Gesù e cioè la sua identità ebraica viene salvata per il mondo, tramite la Correzione del Cristianesimo in cui siamo coinvolti. E venuto qui durante la formulazione della Tavola 2, dove anche l'idolatria su Gesù viene spiegata e distrutta. Amen.

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TAVOLA SUI CIBI

 

Gnomen 1 - Gli Alimenti - Siamo tutti della stessa carne.

E' importante che le nazioni capiscano la santificazione della tavola di Israele. E' vero, le nazioni non sono comandate nelle Leggi di Israele, ma sicuramente chi viene sotto la Nuova Legge della Redenzione Finale cercherà di purificare ogni aspetto della propria vita, poiché la tavola della persona è l'Altare sul quale il proprio sangue viene purificato e santificato. D’altronde, la Nuova Legge si basa sul grande principio del Maestro di Vita, Haim, “Siamo tutti della stessa carne’. Buona salute significa buona salute per tutti. La santificazione della tavola di Israele rappresenta la salute anche per le nazioni.

Gnomen 2 - Il lavaggio della verdura - Pertanto, molte leggi comandate al popolo d’Israele, presenti nella Torà o nel Talmud o nella Halachà rabbinica, che riguardano gli alimenti, possono spesso far da guida a tutta l'umanità. Considerate, ad esempio, una regola (rabbinica) semplice che riguarda il lavaggio di ogni singola foglia di lattuga o verdura simile prima di consumarla. E' infatti noto che nelle foglie spesso si nascondono vermi e piccoli organismi che finiscono nei nostri intestini. Perciò tale legge rabbinica è preziosa e ha una valenza igienica fondamentale, che dovrebbe essere adottata da ogni persona che ha a cuore il proprio stato di salute.

Gnomen 3 – L'essere vegetariano – La Torà non impone il vegetarianismo e la maggior parte degli ebrei non è vegetariano, ciò perché il Signore, nostro Dio, ha permesso di mangiare la carne, per motivi di salute e di piacere alimentare. Tuttavia, la Mishnà avverte a non eccedere nel mangiare la carne, perché ciò può causare malattie da vermi. Il Maestro di Vita, Haim, ci spiegava che chi evita di mangiare carne, a lungo andare, rischia di indebolire il cuore. In questo caso, come sempre, la via di mezzo è d'oro.

Gnomen 4 - Sebbene la carne sia permessa, la distinzione fra animali puri ed impuri esisteva già dai tempi di Noè; nel racconto biblico, Dio ordinò a Noè di fare entrare nell'Arca sette coppie di animali puri ed una coppia di animali impuri. Tali separazioni erano già note nella tradizione orale antecedente Noè e certamente erano conosciute da Abramo, nostro padre e dai suoi discendenti. Più tardi, sul Sinai, con la rivelazione della Torà, Dio chiarì due principi fondamentali di distinzione, e cioè lo zoccolo fesso e l'essere ruminante, segni che contraddistinguono un animale puro che può essere mangiato. Evidentemente, gli animali puri e commestibili (bovini, ovini, caprini, cervidi), sono di gran lunga inferiori a quelli impuri e proibiti (cammelli, conigli, lepri, suini, equini, felini, cani, scimmie ecc).

Gnomen 5 - I Gusti della Vita: Il Maestro di Vita, Haim, insegnò che il motivo principale per cui è proibito cibarsi di sangue è che nel NEFESH, cioè nell'anima vitale del sangue, è contenuta la natura dell'animale. Eliminando il sangue, evitiamo di incorporare ed assimilare la natura animale. Perciò il Santo, Benedetto Egli sia, ha proibito severamente qualsiasi consumo del sangue.

Gnomen 6 - Deborah sognò (10.12.1988 - Milano) di spiegare a suo padre l'unione di anima e corpo; gli disse: "Questa è un'indicazione che Dio ha fornito all’umanità. Quando Dio disse ad Adamo di averlo creato di sangue e di corpo, gli spiegò che il sangue contiene l'anima; per questo motivo la vita risiede nel sangue della persona, mentre il corpo è il contenitore dell'anima." Suo padre non capì, così Deborah proseguì a spiegare delle cose sulla creazione, specialmente sul fatto che Dio è Uno. Poi nella visione Deborah vide un luogo a lei sconosciuto; il sole aveva una luce estremamente calda ed intensa e illuminava e riscaldava le montagne e le valli in un modo molto particolare. Improvvisamente, dal Cielo, Dio parlò con Adamo, spiegando che la vita di una persona è nel suo sangue, perché l'uomo è l'unione di anima e corpo e l’anima vitale è contenuta nel sangue. La voce che parlava riecheggiava forte nella valle. - -

Gnomen 7 - Nel quarto comandamento della Tavola dei 7 comandamenti di Noè, come li abbiamo ricevuti, troviamo ben 4 comandamenti: il divieto di commettere omicidio, la proibizione di cibarsi del sangue animale, il comandamento di avere pietà degli esseri umani ed il comandamento di avere misericordia degli animali. Ciò che accomuna questi 4 comandamenti è la misericordia; cosa ovvia per il primo, il terzo ed il quarto, ma meno chiara è la relazione fra la misericordia ed il non bere o mangiare il sangue. In effetti, il comandamento che vieta il sangue degli animali include, allo stesso tempo, il permesso di cibarsi della loro carne; per cui, il comandamento insegna: benché l’omicidio sia proibito e benché siamo comandati ad avere misericordia per le persone e gli animali, non dobbiamo pensare che l’uccisione dell’animale commestibile sia da vietare per motivi di pietà. I nostri Saggi ci hanno insegnato che l’uccisione dell'animale deve essere fatta in una modo misericordioso. Come? Con un coltello a tal punto affilato che l'animale non sente il taglio. Inoltre, il coltello usato per macellare non deve essere mostrato all'animale, che è molto sensibile e potrebbe presagire ciò che sta accadendo vedendo il coltello.

Gnomen 8 - I Gusti della Vita - Il Goel Finale, Haim, era un macellatore (shohet) estremamente competente e nei suoi 27 anni di vita al Cairo era il Capo dei macellatori della comunità ebraica locale ed in quegli anni insegnò e abilitò più di 70 shohatim. Io ho avuto il grande privilegio di assistere alle macellazioni fatte dallo Tzadik molte volte, ed ho anche ricevuto da lui il permesso di macellare polli e pecore. Il Maestro Haim era estremamente accorto a nascondere il coltello alla vista dell'animale. La notte prima di macellare, perfezionava la lama del suo coltello anche per diverse ore. Lo Tzadik mi spiegava spesso l’importanza di evitare qualsiasi genere di crudeltà verso l'animale; egli amava molto gli animali, parlava spesso di loro ed era molto sensibile alla loro natura. E' bene qui ricordare che lo Tzadik, fin dall'età di 7 anni, pascolava i greggi e gli armenti di famiglia nello Yemen. Suo padre, lo Tzadik Moshe, possedeva molti cavalli che allevava e vendeva. In famiglia, avevano anche pollame, anatre, piccioni, cani e altri animali.

Gnomen 9 - La Macellazione nella Nuova Legge del Patto Nuovo della Redenzione Finale viene rinnovata. Una Scuola della Macellazione verrà stabilita e in essa si studieranno le leggi per macellare, per affilare accuratamente il coltello e per controllare l'animale prima e dopo la macellazione. La maggior parte di queste leggi sono basate sulla halachà che viene alleggerita riguardo a chi ha competenza a macellare.

Gnomen 10 - Consultazione dell'Asino: Non lo so ancora, ma è possibile che ci saranno tre livelli di macellazione, ciò per evitare problemi tra l'Altare di Giuda e l'Altare di Efraim. Chi appartiene all'Altare di Giuda può esigere la macellazione tradizionale ebraica essendo abituato in tutti questi secoli a mangiare secondo la macellazione rituale rabbinica. I nuovi ebrei dell'Altare di Efraim, d’altro canto, possono avere un'analoga esigenza, per motivo della loro salita di livello e la loro conversione nei confronti della shechità per l'Altare di Malkitzedek.

Penso, comunque, che non ci sia trasgressione alcuna da parte di chi appartiene all'altare di Giuda di mangiare carne macellata da un appartenente all'Altare delle Nazioni del Patto Nuovo che ha imparato bene la macellazione e ha esperienza e timore di Dio. Siamo tutti nello stesso Patto. Ciononostante, gli ebrei sono comandati ed i figli di Israele ritornati all'ebraismo sono anch'essi comandati, mentre coloro che fanno parte delle Nazioni non sono comandati. Questi ultimi, però, son ben contenti di fare ciò che piace a Dio e fa bene alla salute. La difficoltà, comunque, sta nel fatto che chi è dell’Altare delle Nazioni non ha alcuna proibizione di sorta riguardo al tipo di carne da mangiare. Se desidera addossarsi degli obblighi del genere, lo può fare ma non è obbligato. Non è così per gli Altari di Giuda ed Efraim dove la Nuova Legge è obbligatoria.

Gnomen 11 - Chi desidera seguire la tradizione yemenita, può considerare la carne di pollo non alla stessa stregua della carne di bovino o di ovino. Si può cucinare il pollo con burro secondo la tradizione del Goel Finale, Haim. La macellazione del pollo, comunque, è sottoposta alle stesse regole della macellazione rituale. Nella tradizione talmudica, la carne è considerata ‘mi-deoraita’ (dalla Torà) mentre il pollo è considerato ‘mi-derabbanan’ (dai rabbini).

I Gusti della Vita: Il Maestro di Vita, Haim, spiegava che la tradizione yemenita riguardo ai polli è più precisa di quella rabbinica, perché in verità la carne di pollo non è nella stessa categoria della carne degli animali commestibili. "I Saggi Yemeniti” spiegò il Maestro "conoscevano il segreto dell'origine del pollo, e cioè che non fu creato, ma ‘generato’ dai corsi d'acqua poco profondi; perciò la sua carne è di un'altra categoria.

Gnomen 12 - Anche per ciò che riguarda i pesci, la Torà ci ha rivelato due segni determinanti che ne stabiliscono la commestibilità e cioè le pinne e le squame. I mitili e i crostacei sono "gli spazzini" del mare, per cui sono estremamente dannosi alla salute.

Gnomen 13 - Lo Sterco dell'Asino: Sicuramente non vorreste mangiare lo sterco dell'Asino né quello di altri animali, né gradireste piluccare le mosche che amano tanto sguazzare e cibarsi di feci animali. Ricordate, dunque, che i pesci non possono seppellire le loro deiezioni sotto la sabbia del mare. Se non grazie alle miriadi di "spazzini" marini, i pesci, in poco tempo, morirebbero nelle acque fetide e contaminate. Siate allora giudiziosi nel discernere se il vostro cibo marino deriva da un organismo pulito oppure da un "operatore ecologico".

Gnomen 14 – I Gusti della Vita - Il Maestro spiegava spesso, che, in genere, i mitili, i crostacei e i pesci proibiti (come il pesce-spada o gli squali) dalla Torà, una volta ingeriti nell'organismo umano, generano una sorta di 'crudeltà' del cuore. In ogni caso, il loro effetto è nocivo. Lo Tzadik Haim spiegava che molta gente, abituata a mangiare questi tipi di pesce, diventa, col tempo e senza accorgersene, cattiva e crudele dentro. Per esempio, invece di avere pietà per chi soffre, ne gode e prova piacere. Questo è solo un esempio di tante manifestazioni possibili di crudeltà. E’ importante, comunque, capire il principio, e cioè che il pesce proibito dalla Torà genera crudeltà nel cuore della persona, specialmente se consumato abitualmente.

Gnomen 15 - L’Asino ben Yosef - I cristiani, che vogliono sapere perché è stato loro permesso mangiare tutto, possono trovare la risposta leggendo il capitolo 10 degli Atti degli Apostoli. Dopo averlo letto, si domanderanno: "Ma è vero o no?". La risposta è: "Certo, è vero[8]". Ossia, in quel momento storico, se i Segni Cristiani non avessero aperto i cancelli del mangiare illimitato, senza proibizioni, il nuovo Cristianesimo non avrebbe potuto attecchire fra le nazioni, punto e stop. Era troppo per le nazioni cambiare le loro abitudini alimentari. Ciò fu necessario per favorire la divulgazione della nuova fede. La parte negativa di quella "carta bianca" fu che il Cristianesimo rimase senza leggi o consigli alimentari, a discapito della salute dei nuovi fedeli, che venivano a disconoscere le leggi di Dio comandate nella Sacra Torà.

Gnomen 16 – Ghid Ha-nashe – Nervo Ischiatico - La proibizione biblica del Ghid ha-nashe o nervo ischiatico viene rinnovata per gli Altari di Giuda ed Efraim. Questa proibizione è scritta nella Torà e rammenta la lotta di Giacobbe contro l'Angelo-ministro di Esaù. Giacobbe, nostro padre, ne uscì vincitore, ma rimase claudicante per un po’ di tempo perché l'Angelo lo colpì al fianco causandogli l’infiammazione del nervo sciatico. Per cui è scritto (Genesi 32, 33): "Perciò i figli di Israele ancora oggi non mangiano il nervo ischiatico che si trova nella parte posteriore della coscia".

Gnomen 17 - Dal racconto della Torà sembrerebbe che la proibizione sia direttamente collegata al ricordo di quella vittoria così significativa per la supremazia della fede di Israele sulle nazioni di Esaù. Si tratta anche di un Segno importante delle ‘azioni dei Padri che sono segni per i figli di Israele’. La Torà, comunque, rivela il motivo storico della proibizione, che non esclude, tuttavia, altre interpretazioni fra le 70 ‘facce’ della Torà. Una ‘faccia’ è quella di capire le leggi alimentari e il fatto che il mangiare puro aiuta la salute, come ricevuto dallo Tzadik, ha-Morè Haim. Ciò perché tutti i comandamenti della Sacra Torà, oltre ai molti livelli di santità che li accompagnano, sono in armonia con la natura creata da Dio. Perciò l'adempimento dei comandamenti comporta sempre un corrispondente beneficio fisico; quanto di più quando si tratta di comandamenti alimentari.

Gnomen 18 - I Gusti della Vita - Il Maestro Haim spiegò: l’infiammazione del nervo sciatico, una delle indisposizioni più dolorose, non esisteva nel mondo prima dell’episodio accaduto a Giacobbe, nostro padre, 4000 anni fa. Ciò, in effetti, causò un indebolimento di quella parte del corpo, rendendola vulnerabile a questo malanno. Spesso, la causa di questo male deriva proprio dalla consumazione del nervo sciatico e del grasso circostante. Pertanto è meglio evitare di mangiarlo. Così viene spiegato nella Tradizione Yemenite.

Gnomen 19 – La rimozione del nervo sciatico dell’animale richiede studio e pratica anche secondo i principi generali della halachà adattati alla Nuova Legge della Redenzione Finale. Gli eventuali macellai delle macellerie della Casa della Redenzione Finale dovranno essere abilitati a rimuovere il nervo ischiatico dell'animale macellato.

Gnomen 20 - La separazione fra i latticini e la carne: La proibizione di non mangiare prodotti di latte insieme alla carne deriva dalla proibizione della Torà di non cucinare un capretto nel latte di suo madre, una proibizione ripetuta tre volte nella Sacra Legge. Da tali ripetizioni, i Saggi, di benedetta memoria, estesero la proibizione includendo molte altre norme riguardanti la separazione tra i prodotti del latte e quelli della carne. In questo caso, la proibizione della Torà di cucinare il capretto nel latte di sua madre non è apparentamente collegato a questioni di salute o di igiene. La Torà rivela qui un aspetto ancora più elevato della legge, e cioè la pietà e la compassione che si deve avere nei confronti degli animali.

Gnomen 21 - La proibizione, dunque, è stata interpretata come un'estensione ad altre categorie di precauzione igienica e di dieta che sono fondamentalmente per la salute dell'organismo. Generalmente, nell'halachà ebraica, le norme alimentari non sono definite dai Saggi, di benedetta memoria, in termini di igiene o di salute, ma piuttosto di ciò che è lecito e proibito. Questa è una prerogativa della Sacra Tradizione di non presumere misure puramente umane nella determinazione di ciò che è lecito o proibito, ma piuttosto di far rientrare ogni norma nell'ambito dei 613 precetti. Come spiegato, comunque, esistono 70 facce di interpretazioni vere per spiegare la Torà, senza che una interpretazione invalidi l’altra. Fra questi possibili chiarimenti c’è quello di legare i comandamenti ad una comprensione dei loro benefici fisici.

Gnomen 22 - I Gusti della Vita: - Lo Tzadik Haim spiegava spesso che i prodotti di latte mescolati con la carne consumati insieme è dannoso al fegato. Se, comunque, il prodotto del latte viene mangiato prima, esso si assimila rapidamente e nessuno danno avviene, anche se la carne è consumata immediatamente dopo. E’ sufficiente bere qualche cosa e mangiare un piccolo pezzo di pane per fare la separazione. Riguardo alla quantità di tempo da aspettare tra carne e latte, è meglio aspettare 3 ore, a digestione finita. Alcuni aspettano 6 ore ed altri aspettano un'ora ma la via del mezzo è quella migliore.

Gnomen 23 – Per quanto riguarda l'abbinamento alimentare pollame-latticini, va detto che ci sono rabbini yemeniti che lo consentono, poiché la proibizione di consumarli insieme che è invalsa nei tempi si basa sul concetto di "mari't ha-hayin", cioè "apparentemente, secondo ciò che vede l'occhio"; in altre parole, un ebreo che vede un correligionario che mangia, per esempio, della carne di tacchino con del formaggio (e non sa che si tratta di pollame), potrebbe pensare che costui sia riprovevole, in quanto trasgredisce in modo ostentato un precetto rabbinico; per cui, onde evitare incomprensioni, si preferisce evitare di far cadere in errore il proprio prossimo con pensieri fallaci. Resta il fatto, però, che un ebreo, a casa sua, lontano da occhi indiscreti, è libero di mangiare insieme pollame e latticini.

Gnomen 24 – Molte famiglie ebraiche tradizionali usano due servizi distinti di piatti, di posate e di utensili da cucina, uno per i latticini e l'altro per la carne.

Gnomen 25 – Ecco alcune note da "Hilchot ma'achalot assurot" (Norme sui cibi proibiti) dal Mishnè Torà:

- un pesce puro trovato nello stomaco di un pesce impuro può essere mangiato, purché sia stato inghiottito intero.

halacha 2 - ogni animale ruminante che non ha denti superiori, tranne il cammello, ed ogni animale che ha gli zoccoli fessi è ruminante, tranne il maiale - -

halacha 8 - ci sono soltanto dieci tipi di animali che sono puri: questi sono i dieci generi menzionati nella Torà, 3 per ‘animali’ [zemda] e 7 per ‘bestie’ [zeig]: 3 per animali: toro, capra, pecora e 7 per bestie: ariete, gazzella, stambecco, capra-selvatica, antilope, cervo, pecora/capra montana- (ho preso i nomi in inglese dal Lessico dell'Oxford del Vecchio Testamento) questi animali e le loro famiglie sono tutti ruminanti e hanno zoccoli fessi.

Gnomen 26 – halacha 14 - Esistono 24 categorie di volatili impuri menzionati nella Torà; tali categorie sono di non facile individuazione e, per lo più, ci si basa sulla tradizione orale; tuttavia, possiamo elencare fra i generi proibiti: l'aquila, l'avvoltoio, il falco, il falcone reale, lo struzzo, il gabbiano, il gufo, il cormorano, la civetta, il pellicano, la cicogna, il pipistrello.

perek 2, halacha 5 - tutti gli insetti volanti come mosche, api, zanzare e simili sono proibiti dalla Torà.

halacha 6 – tutti i rettili come serpenti, scorpioni, bruchi, millepiedi e simili sono proibiti dalla Torà.

halacha 12 – gli animali marini, grandi e piccoli, sono proibiti dalla Torà.

perek 3 - halacha 1 – Per ciò che riguarda gli animali proibiti dalla Torà, è anche vietato cibarsi da ciò che deriva da essi, come il latte di un animale impuro o l’uovo di un uccello impuro o di un pesce impuro.

halacha 9 - se si trova del sangue nell'albume dell’uovo, si butta l'albume e si può mangiare il tuorlo; se si trova sangue nel tuorlo tutto l’uovo viene gettato via.

perek 4 - halacha 1 - tutti gli animali che non sono stati macellati nella giusta maniera non sono commestibili.

perek 5 - halacha 1 - è noto nella tradizione orale che ciò che è scritto nella Torà ‘non mangiare l’anima (dell’animale) con la carne’ viene per proibire la carne tagliata da un animale vivo. Ed a Noè fu prescritto: ‘ma la carne nella sua anima, non mangiarne il sangue’ - questa è la proibizione di non mangiare un arto di un animale vivo.

perek 6 - halacha 10 - la carne commestibile deve essere pulita del suo sangue tramite il sale ed il lavaggio.

Gnomen 27 - Fu visto in sogno (28 settembre 1985 - Milano): Su uno spiedo, usato solitamente per arrostire maiali, c'era un tacchino macellato, grasso come un vitello, il cui sangue grondava giù. Sotto di esso, agganciato ad un grosso gancio c'era un cammello sofferente. Giordano teneva in mano un grande coltello pronto per macellarlo. Una persona, a tale vista, ebbe pietà dell'animale e chiese a giordano di liberarlo. Giordano rispose che cìò era, invece, necessario e che il Maestro Haim stesso aveva ordinato così perché si trattava di una macellazione salvifica.

DIARIO DELL’ASINO VESTITO DA LEONE: 17 marzo 2000; 10 Adar 2, 5760; La Bellezza del Paradiso 25: Nodà sognò che Giordano mi accusava di fare le leggi a mio piacimento, permettendo anche la carne di maiale e la carne taref; Nodà mi difese vigorosamentee negando che fosse così e disse che Peretz si basava sulla legge della Torà e sui Segni della Nuova Legge in tutto ciò che faceva -

Gnomen 28 - Tali accuse vengono sicuramente perchè ho permesso per noi e per gli altri ebrei con noi nel Patto Nuovo che vogliono fare come noi, di comprare fuori carne bovina e pollame, in questo periodo, nonostante la proibizione rabbinica. Il motivo è la salute. Noi non possiamo comprare la carne nelle macellerie di Milano, perchè viene macellata da shohatim Habad, come espresso nel Herem Mi-Deoraita. Non avendo i soldi per ottenerla in un’altra maniera, siamo nella condizione di dover comprare la carne in negozi non kasher. Per la nostra salute ho permesso, in questa situazione, di consentire ciò che è illecito. Si tratta di ‘horaat sha’a’ dell’Asino vestito da Leone, ossia di ‘un decreto legge momentaneo e particolare che non dura nel tempo’.

Gnomen 29 - Per la Nuova Legge della Redenzione Finale la carne deve essere lavata bene e messa in acqua per mezz'ora. Tolta dall'acqua, si aspettano alcuni minuti per liberarla dall'acqua in eccesso. Poi, la si mette su una sorta di arnese a grossi buchi per favorire lo sgocciolamento del sangue. Poi la si sala con sale grosso (il sale fine non è indicato perché viene assorbito dalla carne ed ha meno effetto nel togliere il sangue). La salatura non deve essere in eccesso, è sufficiente uno strato di sale su ogni parte e non di più. Dopo mezz’ora la carne viene risciacquata molto bene, con acqua corrente. per almeno 15 minuti.

Gnomen 30 – Per liberare il fegato dal suo sangue ci vuole il fuoco, dato che il processo di lavaggio, salatura e risciacquatura non è sufficiente. E’ consigliabile mettere un po’ di sale grosso sul fegato e tenerlo sopra un fuoco, rotandolo fino a quando il sangue cessa di gocciolare giù. Dopo, esso può essere cucinato in qualsiasi modo. Così anche qualsiasi altro pezzo di carne purificato dal fuoco è pronto per essere cucinato senza necessitare alcuna salatura perché la purificazione nel fuoco è superiore a quella del sale.

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Un fanciullo ci è nato

 

Per gli allievi della Scuola della Shoshana

Per il 24 Gennaio, 2010

 

(Isaia 9: 5-6) "Un fanciullo ci è nato, un figlio ci è stato dato, e la missione sarà sulla sua spalla, egli verrà chiamato consigliere meraviglioso, il potente di Dio, un padre per sempre, principe della pace, per incrementare la missione ed una pace senza fine, sul trono di Davide e sul suo regno, per prepararla e appoggiarla (sostenerla) nella giustizia e nella carità (oppure nel giudizio e nella giustizia) da ora e per sempre, la gelosia del Dio degli Eserciti farà questo".

 

Iniziamo con qualche domanda su questa profezia:

 1) quale motivo c’è nei segni profetici dati per ‘fanciullo’ e per ‘figlio’; forse il redentore che arriva è un ‘fanciullo’?

2) se è un fanciullo, come farebbe uno così giovane a portare la missione della redenzione finale sulla sua spalla (nell’ebraico è al singolare). Che si tratti di redenzione finale è ovvio perchè si parla della pace finale.

3) i 4 attributi non sono molto chiari:

a) in che modo sarà un consigliere meraviglioso?

b) perché viene chiamato 'il potente di Dio'? L’espressione in ebraico, ‘EL GHIBOR’ è ancora più imponente, dato che EL è un nome di Dio, che a volte possiede anche il significato di potenza. Senza capire le giuste misure, comunque, il termine EL GHIBOR darebbe la Potenza di Dio nella Forza. Si capisce la gioia della falsa teologia cristiana per tale espressione!

c) Cosa significa 'un padre per sempre'? Perché proprio ‘padre’ dopo che la profezia ci ha parlato di un fanciullo? Sembra che il fanciullo avesse su di sé la ‘Missione’, una missione che richiede anni, sino a quando il fanciullo è diventato adulto ed eventualmente viene riconosciuto come ‘padre per sempre’ per tutte le generazioni seguenti. Non si capisce, però, perché proprio padre. Ed anche qui si incorre eventualmente in una certa confusione per l’espressione riferita a Dio soltanto ‘Padre nostro’?

d) Perché ‘principe della pace'? ‘SAR’ in ebraico, tradotto ‘principe’ significa ‘ministro’. Perchè non ‘Maestro della Pace’ oppure lo Tzadik che porta la Pace o simili?

4) Cosa significa poi 'per incrementare la missione'? Chi detiene sulla sua spalla la missione la incrementerà forse? Ma già nel verso precedente è stato nominato ’Consigliere’ - ‘Principe della Pace’ ecc. Perché si deve ancora incrementare la sua Missione? Questa espressione è già enigmatica nell’ebraico per il fatto che ‘Marbé (incrementa) ha-misrà' (la missione) è scritto con la MEM SOFIT invece della normale MEM. La MEM SOFIT si usa soltanto quando è alla fine della parola.

5) Comunque ‘incrementa la missione e la pace senza fine’ ossia il redentore incrementa la sua missione che è quella della pace fino a quando diventa una pace senza fine in tutto il mondo. Va bene ma poi mi sconvolgono non poco le parole seguenti ‘sul trono di Davide e sul suo regno’. Non si capisce cosa sia il trono di Davide o il suo regno, prima di tutto perché non ci sono più re ed in Israele c’è una repubblica democratica ecc. E se si trattasse del ‘Messia’ cioè il ‘Messia figlio di Davide’ nella terra di Israele, è forse questo lo stesso fanciullo che cresce e diventa adulto e viene conosciuto come ‘Consigliere Meraviglioso’ ‘Principe della Pace’ ecc. ed estende la pace in tutto il mondo?

6) non si ferma qui poi il verso e continua ‘per prepararla e per sostenerla nel Giudizio (mishpat) e nella Giustizia’ (Tzedakà). Chi lo prepara e chi lo sostiene? Va avanti il verso ‘da ora e per sempre’ - da quando? Ha già parlato della pace per sempre portata dal fanciullo che opera la sua missione, diventa adulto ecc. Inoltre se si parlasse del Messia, figlio di Davide, costui è perituro e non vivrà in eterno. E come farà, quindi, a prepararla ed a sostenerla per sempre nella Giustizia. E che succederà dopo la sua morte dato che non c’è una ‘garanzia’ di giustizia, sussistendo il libero arbitrio degli uomini. Perciò la ‘giustizia’ deve essere custodita continuamente. O forse il Messia porta la Resurrezione e non c’è più la morte? Ciò non avrebbe senso!

7) Il verso continua a stupirci ancor di più, con ‘la gelosia di Dio degli Eserciti farà questo’. Non ha detto che ‘l’amore del Signore, Dio nostro, farà questo’ oppure ‘l’amore del Dio di Israele farà questo’. No, la ‘GELOSIA’ del Dio degli Eserciti farà questo’! E’ stupefacente. Il fanciullo scelto è nato, il figlio prediletto ci è stato dato, a lui viene data la Missione tramite la quale si realizzano tutte le meravigliose profezie sulla Pace, sullo spirito di Riconciliazione e sull’amore per la giustizia ecc. Non è forse il grandissimo amore di Dio che fa questo? E perché nella GELOSIA di Dio?

Lascio a tutti voi, allievi ed Asini, la risposta a tutte queste domande per la prossima lezione. Ora vi aiuto, comunque, un po’. Già sapete bene che tutta la profezia è in riferimento al Goel Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, che non è il Messia figlio di Davide. E sapete che il Maestro Haim dal Regno dei Cieli dirige la Missione dell’Asino che Mangia il Pane. Ciò è un buon inizio. Ciò non risponde a tutte le domande di sopra e la questione del Messia figlio di Davide rimane in apnea.

Per quanto riguarda il fanciullo che nasce ed il figlio che viene dato, il Goel Haim ci ha mandato chiarissimi sogni: a Stella Forti in cui egli compare come un bimbo, cresce rapidamente e parla e dichiara di essere il Maestro Haim. Ed in un sogno di Davide Levi, dove i familiari sono tutti seduti al tavolo con il Goel Haim. Egli dice a Peretz di prepararsi per fare un segno, fa un segno ed il Maestro Haim diventa un bambino, poi fanciullo e dice “Non meravigliatevi, io sono il Morè”.

Chiaramente ci volevano tali segni per rispondere al fatto che il fanciullo ed il figlio della profezia si riferiscono al Goel Haim. Ciò non mi spiega, però, il perché. Cosa manca nella missione del Goel Haim che egli debba diventare fanciullo e figlio che ci viene dato? A cosa serve questo fanciullo? Non avrebbe, forse, più senso pensare che il fanciullo rappresenti la Missione in terra dell’Asino che mangia il Pane? E non è forse il Segno dell’Asino, nelle direttive dal Goel Haim, che porta le notizie della Redenzione Finale per il mondo ed estende la pace? E non sono, forse, gli Asini ad avere un cuore innocente come quello di un bambino? Invece no, il Goel Haim si mostra neonato e fanciullo e su di lui c’è la Missione qui profetizzata. Confondetevi un po’ con questa domanda, per favore. Non è di facile comprensione questa profezia.

OK, incominciamo ad uscire un po’ dallo Pshat (spiegazione semplice) perchè ci si creano troppe domande. Cosa vogliamo dalla Redenzione Finale? Certamente non vi siete mai posti la domanda. Ma anche alla risposta non avete mai pensato. Cerco di alludere al nocciolo. VOGLIO RINASCERE. Questo è lo scopo della Redenzione Finale. VOGLIAMO RINASCERE. Vogliamo rinascere, anima, spirito e corpo. Com’è possibile? Viene il Goel Haim e ci fa vedere che lui per primo RINASCE per dare a noi la forza di RINASCERE.

Il verso non dice ‘un fanciullo è nato ed un figlio dato’ bensì ci è nato e ci è dato. PER NOI il Goel Finale, nel Segno della sua Resurrezione, diventa un bambino ed un nostro figlio da noi amato. Ecco la felicità estatica di questa profezia. E’ rinato il Goel Haim per dar via nel mondo ad una rinascita totale della nostra esistenza. E su di lui è quell'unica Missione, dal Nuovo Regno dei Cieli, che ci può dare il potere di rinascere.

Ora il fatto sta che il Maestro Haim dirige la Missione in terra.

Il rinascere è come il seme piantato nella terra che prima di germogliare perde ogni sua forma e diventa una specie di ‘crema’ dalla quale inizia il germogliare. Per rinascere ci vuole lo scioglimento della propria persona e ciò richiede una flessibilità mentale capace di introspezione, come da spettatore, sapendosi giudicare obiettivamente senza le tante giustificazioni che per natura ci regaliamo. In realtà uno non ce la fa da solo, senza un vero maestro.

Con la morte e la resurrezione dello Tzadik Haim è iniziata la mia vera rinascita, ed i cambiamenti mentali che dovevo subire mi rendevano più flessibile che mai. Il Goel Haim mi fece asino pronto ad assumere ogni forma necessaria per compiere i Segni della Redenzione, hi-haw, hi-haw. La possibilità e la forza di poterlo fare è data dal Goel Haim che si trasforma in fanciullo rinascendo come un figlio dello scelto Figlio dell’Uomo. Ecco perché più avanti, nella storia, tutte le persone scelte per entrare nella Quinta Generazione rinasceranno e sapranno della potenza data da Dio al Maestro Haim e saranno come figli dello scelto Figlio dell’Uomo, lo scelto Goel Finale Haim. Per questo motivo il Maestro Haim verrà considerato un padre per sempre.

La Tradizione di Israele non poteva reggere i significati di questa profezia, ignara del Segno del Regno dei Cieli, così come non poteva capire l’allusione di colui che viene d’improvviso al suo palazzo o capire perché il re-Giusto ed umile cavalcava un asino. Mi sembra che la Tradizione non accolga neanche la contraddizione. Cosa significa un ‘re povero’? Il cristianesimo lo ha capito molto meglio dato che Gesù nel mondo era povero. Alla Tradizione comunque, mancava la Chiave per capire l’enorme differenza fra Goel e Messia. Si desume dai Segni Completi che la Giustizia che verrà mantenuta di continuo non è cosa data ad una persona in terra. Il Giudice Unto del Regno dei Cieli vede le cose dal mondo della verità e chiunque sia coinvolto nella Redenzione Finale è sotto il Giudizio del Regno dei Cieli.

La Missione del Messia figlio di Davide fa parte di un contesto ben diverso da quello immaginato nella Tradizione. Gli ebrei dicono e pregano sempre per la venuta del Messia ma nessuno ha un'idea precisa del suo ‘contesto’. Arriva, dove arriva? da chi va? quali ebrei lo accettano? ecc. ecc. Non c’è un ‘contesto’ nella tradizione ebraica tramandata la cui realizzazione si aspetta con fede ma di cui si ignorano le fasi e ciò che alcuni pretendono di sapere aggiunge solo confusione. Il Segno del Messia figlio di Davide, comunque, c’è, e questa profezia sotto scrutinio parla apertamente di una pace senza fine sul trono di Davide e sul suo regno. Avremmo voluto forse che la profezia usasse un altro linguaggio più adatto al mondo di oggi ma ogni cosa ha il suo motivo. Perché non può mancare il segno del trono di Davide e del suo regno? Dobbiamo, prima di tutto, capirne il contesto.

Il contesto più globale in cui la Missione Messianica del Figlio di Davide si svolge è quello della profetizzata Casa di Preghiera per tutti i popoli, quello da noi ricevuto di Sette Piani e Tredici Altari di Preghiera col Tappeto dell'Islam. Il contesto più specifico coinvolge tre Altari di Preghiera: l’Altare del Sacerdote Unto, l’Altare di Giuda e l’Altare del Grande Israele. Il Sacerdote su questi Altari deve essere ebreo dalla nascita che conosce e pratica la Tradizione di Israele. Non usiamo il termine Messia bensì Mashuah cioè ‘unto’. Queste tre posizioni ebraiche richiedono l’autorizzazione e con essa ‘l’unzione’ autorizzata dal Giudice UNTO dal Regno dei Cieli.

Il Sacerdozio del Sacerdote Unto, però, non è propriamente una ‘Missione’, come anche il Sacerdozio dell’Altare di Giuda. L’Unzione del Capo dell’Altare del Grande Israele non è propriamente sacerdotale; è, invece, l’unzione della 'Missione' dell’Asino che mangia il Pane (noi, però, diciamo sempre 'Segno' dell'Asino e non 'Missione'). Questo Altare ripresenta il Contesto della 'Missione' del figlio di Davide ed è in questo contesto lo Tzadik Abuhatzera disse a Peretz, nel sogno di Solly Kamkhaji, “Ah, az attà hu ha-hamor mashiah ben David” (Ah, allora sei tu l’Asino, Messia figlio di Davide). Ciò è prova che tale ‘missione’, storicamente nota come quella del Messia ben David, SI RISOLVE storicamente, nella Terza Redenzione Finale, nella Casa di Preghiera di 7 Piani e 13 Altari di Preghiera ed il Tappeto dell'Islam, sull’Altare del Grande Israele che rappresenta l’Altare della 'Missione' dell’Asino che mangia il Pane.

Storicamente, dove siamo ora? Siamo al livello dei Segni che, in progressione, sono stati riportati nel Sefer Mishnat Haim, tutti al livello del Patto Nuovo Finale. Siamo nel 27esimo anno dei Segni Completi. La Casa di Preghiera non potrà essere costruita sino a quando non entri la Quinta Generazione dal 2048 in poi.

Il mondo ora è lontano dalla Terza Redenzione Finale. Moltissimi eventi devono accadere. Il mondo cambierà. Non pretendo di sapere cosa avverrà nei prossimi 38 anni. Prevediamo però Segni di devastazioni, acque alte, terremoti, calamità, guerre e altro che non si vorrebbe pensare. Lo tzunami nel sud est asiatico ed il terremoto in Haiti, con più di 250.000 morti ciascuno sono stati terribili, e siamo ancora nella parte clemente della Quarta Generazione. Ghiacciai e iceberg si scioglieranno e ci saranno fenomeni di acque devastanti. I raggi del sole diventeranno nocivi e ci si dovrà rifugiare in rifugi per evitare le radiazioni nucleari. Ci saranno invasioni di alieni. La Chiesa Cattolica perderà il suo potere ed il cristianesimo teologico verrà discreditato. In campo ebraico, la falsa teologia dello Zohar verrà smascherata e spazzata via. Distinguiamo però fra le cose nefaste e i progressi che l'umanità farà arrivando ad una più elevata comprensione dell'Unità di Dio Benedetto. Abbiamo il segno-sogno di Nodà in cui la voce di Dio dichiara: "Nella prima redenzione ho redento i figli di Israele dalla schiavitù e dall’idolatria: nella redenzione finale Io redimerò il mondo dall’idolatria".

EL KANA farà ciò e nel mondo molte persone meritevoli proveranno il vero amore per il vero Dio. La disfatta del Verbo e delle Emanazioni anticiperà la ricezione, tramite il Nuovo Patto Finale, dei Segni Veri della Riconciliazione nella vera comprensione della Missione di Gesù. Ciò sarà un catalizzatore di riconciliazione dei cuori e di amore reciproco. Anche l’Islam si ri-proporzionerà e verrà messo a tacere il fondamentalismo.

È difficile immaginare i tanti eventi che cambieranno la faccia della terra e il modo di pensare della gente rimasta; tuttavia, è indubbio che la velocità contraddistinguerà il corso degli avvenimenti della Quarta Generazione. In tale fase storica verrà eretto il Tempio a Gerusalemme e anche a Beer Sheva. Allora il contesto del ‘Messia ben David’ verrà capito. Nel frattempo la 'Missione' dell’Asino che mangia il Pane, condotto dal Goel Haim dal Regno dei Cieli, porterà avanti i Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

 Per intendere qualcosa del ‘sigillo’ di questa profezia con le parole ’la gelosia di Dio farà questo’, un’espressione che in ebraico risulta molto potente, dobbiamo considerare il fatto storico-redenzionale che prima della Redenzione Finale, la stessa profezia ha sorretto 2000 anni di cristianesimo, che è sorto nella gelosia di Dio, una gelosia di collera, purtroppo, contro il popolo di Israele di allora. Se, per ipotesi, i sacerdoti ed i rabbini si fossero comportati nel giusto sentimento della fede, con rettitudine ed umiltà, l‘Ecco Io mando a voi il Profeta Elia ecc. avrebbe dato adito ad una grande missione messianica e redenzionale con al centro il Tempio di Gerusalemme.

Così l’esilio di Israele avvenne nella gelosia di Dio. Certamente l’amore di Dio per il popolo di Israele rimase nascosto nella sua diaspora, e la Provvidenza operò in un contesto buio, confuso e pesante, non già con Spirito Redenzionale. Il cristianesimo, invece, fu redenzionale per i popoli di Esaù-Giaffet ma inglobò la dottrina idolatra del Dio incarnato, della Trinità, del culto a Maria. E’ simile a certe affermazioni di Paolo in Romani, il rifiuto di Israele beneficiò le nazioni. Paolo, però, non poteva capire che la grazia ai gentili ‘causata’ dalla gelosia di Dio contro Israele non poteva essere una grazia completa. Egli percepì, comunque, dal suo nuovo spirito cristiano, che sarebbe arrivato un tempo futuro in cui Dio avrebbe usato la misericordia con tutti.

Paolo di Tarso fu estremamente felice per il messaggio ricevuto dal suo Spirito. Chissà se avrebbe mantenuto lo stesso entusiasmo sapendo che ci sarebbero voluti ancora 2000 anni di storia conflittuale, sanguinosa, corrotta e squilibrata! Il sacrificio di Gesù, comunque, fu quello dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre e rappresentò una salvezza nascosta per Israele e una grande elevazione per molti popoli.

 

La gelosia di Dio che porta la Redenzione Finale è la gelosia per l'adempimento delle Sue promesse ai Patriarchi, a Mosè, al popolo di Israele, al profeta Elia ed ai Profeti di Israele, nonostante la grande mancanza di merito nel mondo. Il merito che c’è stato per ‘mantenere’ il mondo in tutti i secoli passati è derivato dall’amore di Dio per i 36 Giusti Nascosti, per le loro sofferenze e per il loro servizio sacro, e non già per il merito di Israele o dei cristiani o dei Musulmani o di altri popoli ed altre fedi. Non che non esistessero meriti individuali (che sempre ci sono stati) ma tutti insieme non erano sufficienti a far pervenire la Redenzione Finale nel mondo.

Perché ci fosse la benedizione necessaria per far entrare il mondo nella Redenzione Finale, lo Tzadik Haim dovette subire il ‘terribile’ sacrificio finale, chiamato il Lungo Sacrificio di Isacco, nostro padre, e morire per annullare un decreto devastante sul mondo. Il Sacrificio dello Tzadik Haim, quindi, oltre a concludere il Ciclo di 2600 anni della Sofferenza dei 36 Giusti Nascosti, ha portato a compimento il loro lavoro sacrificale e sacro al proprio culmine. Tutti i 36 Giusti Nascosti delle generazioni, nell’altro mondo, hanno ricevuto un nuovo livello di ‘Finalità’, in nessun modo comprensibile a noi, grazie al Sacrificio Finale dello Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione. Ed egli fu scelto da Dio Benedetto per risorgere e per salire al Nuovo e Completo Regno dei Cieli già preparato per il Giudice Unto del Regno dei Cieli. Ed i Segni Completi Storici scesero in terra presso gli allievi e i fedeli del Maestro Haim. E nel compimento della Rinascita dell’umanità, il Goel Haim è rinato per diventare il fanciullo ed il figlio di questa profezia la cui Missione sulla sua spalla completa tutte le profezie redenzionali e messianiche per il popolo di Israele e per l'umanità intera.

 

 

 

 



[1] La verifica di ciò è che per il Cristianesimo, Gesù è considerato più del Profeta Elia (la ALEF) e certamente più dello Tzadik Mordechai (la SHIN) mentre in verità non c’è paragone fra di loro e Gesù, che non era un Giusto Nascosto.

[2]. la parte conclusiva è stata scritta stamattina 29, Sett., 1996, Tishrei 19, 5757. -

[3]Vedi Sefer ha-Yashar- Ho espresso permesso dallo Tzadik Haim di utilizzare questo testo midrashico come testo autorevole.

[4]Vedi Sefer ha-Yashar- Ho il permesso dallo Tzadik Haim di utilizzare questo testo midrashico come testo autorevole.

[5] Il secondo redentore per il popolo ebraico è Mordechai l'Ebreo della Meghilat Ester ed il Purim è la seconda redenzione per Israele. Ciò rimane per sempre e viene spiegato a lungo in Sefer Mishnat Haim. I tre uomini della redenzione, comunque, vanno riferiti alla 'redenzione universale'.

[6] L'ordine degli Altari qui si riferisce alla ricezione cronologica. Il conteggio degli Altari, però, segue l'ordine delle tredici Stelle della Shoshana: 1) l'Altare del Profeta, 2) l'Altare del Grande Israele, 3) l'Altare della Shoshana, 4) l'Altare del Sacerdote Unto, 5) l'Altare di Giuda, 6) l'Altare di Efraim, 7) l'Altare di Malchitzedek, 8) l'Altare delle Nazioni, 9)l'Altare Matrimoniale, 10) l'Altare della Sacerdotessa Unta, 11) l'Altare delle Figlie di Israele, 12) l'Altare delle Figlie di Giacobbe, 13) l'Altare della Leviatanit.

[7]. nota - segno che il Nuovo Messaggio viene capito anche da bambini e che essi sono in grado di afferrare questa lezione essenziale della fede - la fede non è tale se non conduce al giusto comportamento con il prossimo -

[8]. Nel 1984, andai con Davide Levi in quel posto che costeggia il mare di Giaffa e salii sul tetto dove Pietro ebbe la sua visione. Li recevetti anch’io alcune visioni dell'Asino. Dopo lavammo i nostri piedi nella fonte naturale, che si ritiene abbia poteri di guarigione.