Alcuni
Testi dalla Collana del Piffero Rosso
Introduzione
Qui c'è la continuazione di testi scelti per
collegare il Piffero Rosso alla gente della terra. Non c'è un ordine
logico di questi 19 testi che sono distinti l'uno dall'altro. Ci sono testi sul
primo e secondo comandamento, sugli alimenti, sulla figura di Abramo, nostro
padre, spiegati alla tribù di Madumadu, sui Segni di Isacco, sulla
visita del Papa Wojtila in Israele, sulla Generazione di Enosh, sulle grandi
novità nella Correzione del Cristianesimo, sul Patto con l'Acqua ed
altri ancora preparati per gli allievi della Scuola della Shoshana.
Index
1. 5 Bombe: Missione di Yeshua e la Scuola degli Esseni.
2. Sul Nome di ASHER.
3. Parole d'Asino.
4. Sefer Mishnat Haim per i bambini - Trattato 2: Benedizione.
5. Sefer Mishnat Haim per i bambini - Trattato 3: Segulà.
6. Lettera agli Allievi della Scuola della Shoshanà
prima del Pesah 5760.
7. Risposta ad Anna Gasparotti, prima Sacerdotessa della
Altare delle Nazioni.
8. Essere Allievi.
9. I Segni di Isacco.
10. Papa
Woitija in Israele.
11. Il Patto
con l'Acqua.
12. Segni Importanti.
13. Sogni di Giuseppe e
Nodà sulla Quarta Generazione.
14. La
Cometa Linear – Fra 50 Anni.
15. Non
siamo una Nuova Religione.
16. La Generazione di Enosh.
17. La Nuova Legge – I primi due
Comandamenti.
18. La
Tavola degli Alimenti.
19. Un
fanciullo ci è nato.
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5
Bombe - Missione di Yeshua e
Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale risolve
tutti i grandissimi problemi storici della Missione Messianica di Gesù.
Allo scopo di esporre tale Nuovo Messaggio, il Sefer Mishnat Haim provvede il
Sefer Ha-Mafli, Libro che Stupisce, il quale contiene vari testi, Il Libro "fra
I Segni Iniziali e I Segni Completi", i Vangeli Corretti, Giovanni
Corretto, La Salvezza di Yeshua, Paolo Corretto, Amo il Vero Gesù,
Matteo Bambino, l'Asino del Nuovo Firmamento.
Il legame comune fra tutti questi testi consiste nel
confronto fra i Segni Iniziali, da cui derivano i Segni Cristiani che portarono
avanti il Cristianesimo storico e fra i Segni Completi della Terza Redenzione
Finale venuti per merito del Goel Finale, il Maestro Haim. In sintesi, i
Segni Completi arrivati ora sono in sintonia con i Segni Iniziali della
missione di Yeshua.
I Rotoli del Mar Morto
I documenti di Qumran, intorno ai quali gli studiosi
s’impegnano da oltre 40 anni per scoprire le origini del Cristianesimo ed i
possibili legami fra la missione di Yeshua e l'austero ordine messianico
degli Esseni, rappresentano, per noi, un SEGNO REDENZIONALE. Senza una
diffusione precedente nel mondo dei Rotoli del Mar Morto, non ci sarebbe stato
un terreno di riferimento per parlare del fatto, rivelatoci dal Maestro Haim,
che Gesù era stato tre anni nella Scuola degli Esseni.
Gli argomenti di base di questo studio
Elenco qui gli argomenti di base che devono essere intesi
per poterli collegare al confronto fra i Segni Iniziali ed i Segni Completi
(l'argomento viene approfondito in "fra I Segni Iniziali e I Segni
Completi").
1 - Il Maestro di Giustizia
a) come livello - Capo dei 36 Giusti Nascosti. Per una
comprensione maggiore riguardante gli argomenti della Redenzione Finale,
è necessario studiare i nostri documenti sui 36 Giusti Nascosti Sofferenti
di ogni generazione e sul Maestro Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti. Tale
conoscenza è fondamentale per capire l’opera del Maestro di Giustizia
che fondò
b) come fondatore della Scuola Segreta degli Esseni, con
l'intento di ‘salvare’ i Segni Redenzionali.
c) come il ‘Goel Nascosto’ degli Esseni (anche dopo la sua
morte).
2 -
a) l’altissimo livello della Scuola di Ester, kabalà
ma’assit inclusa.
b) i molti ‘segreti’ noti ai Saggi della Scuola di Ester,
che si impegnavano sotto giuramento a non rivelarli.
c) l’ordine messianico degli Esseni (noto dai documenti di
Qumran).
d) la contrapposizione fra Esseni e Dottori della Legge ed
il suo significato storico nel Disegno Divino.
3 - La posizione di Yohanan Ha-Matbil (Giovanni Battista)
nella Scuola degli Esseni
a) i Segni ricevuti da Yohanan nella Scuola degli Esseni
sul Regno dei Cieli riguardanti le distruzioni e le calamità da una
parte e le notizie meravigliose di redenzione e di salvezza messianica
dall’altra.
b) il voto a vita nella Scuola degli Esseni e la sua uscita
dalla Scuola.
c) il significato ‘messianico’ dell’immersione da lui
amministrata.
4 - I tre anni di Yeshua nella Scuola degli Esseni
a) e il suo rapporto (anche di parentela) con Yohanan
Ha-Matbil.
b) l’influenza profonda che Yohanan ebbe su Gesù sia
nella Scuola che nelle sue decisioni (la rottura del voto e l'uscita dalla
Scuola).
c) i segreti di kabalà ma'assit ricevuti da Yeshua.
d) la sua rottura con il voto e la sua uscita dalla Scuola.
5 - I Segni Iniziali nella Scuola degli Esseni
a) la forma generale dei Segni.
b) la segretezza dei Segni.
c) la discesa di livello e le storture derivate con lo
spostamento dei Segni Iniziali dalla segretezza della Scuola alla missione
aperta di Yeshua.
d)
e) l’Asino che non parlò dei Segni Iniziali.
a) i Segni Completi nei confronti dei Segni Iniziali.
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La conoscenza di tali argomenti offrirà le chiavi
per comprendere meglio le origini della missione di Yeshua e le origini del
Cristianesimo.
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5 Bombe Storiche
Ovviamente ogni parte di questa nuova rivelazione
rappresenta una bomba storica sia per il popolo d’Israele che per i Cristiani.
Ora non ci resta che collegare i punti di riferimento
menzionati nell’elenco. Cercherò di farlo entro i limiti di cinque bombe
a mano molto potenti, dando brevissime spiegazioni che collegano le varie
esplosioni:
La conoscenza definitiva dei suddetti punti sono pervenute esclusivamente tramite i Segni Completi
della Terza Redenzione Finale mandati dal Goel Haim. Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, invece, perviene con
le conclusioni presenti nei Segni.
1 -
Che cosa manca agli studiosi per arrivare a conclusioni
reali e definitive? Prima di tutto non
sanno il ‘segreto storico’ rivelatoci dal Goel Finale, Haim, e cioè che
Yeshua entrò nella Scuola e vi rimase per tre anni, durante i quali
ricevette gli studi segreti degli Esseni, incluso il segreto della
kabalà ma’assit che egli usò per compiere miracoli durante la sua
missione.
Questo fatto fa saltare la storia del Cristianesimo!
Esso rappresenta, in verità, un autentico ‘segreto
storico’, tramandato oralmente dal Capo dei Giusti Nascosti al suo successore,
che non poteva essere rivelato prima del tempo. Altrimenti ciò
avrebbe sconvolto la storia ed avrebbe pure mandato
2 - La seconda bomba esplode anche su Giovanni Battista
Yohanan Ha-Matbil
frequentò la Scuola per almeno 8 anni, ed era presente almeno un anno e
mezzo nel triennio di Gesù, prima di rompere il suo voto e lasciare
Il Maestro Haim mi spiegò la profonda influenza di
Giovanni su Gesù in tutto ciò che, dopo, formò la raison d’etre della missione di Yeshua
(spiegato) in "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi".
3 -
I circa due secoli, che precedettero la distruzione del
Secondo Tempio, corrispondono con il tempo dell’esistenza della Scuola degli
Esseni stabilita dalle direttive, orali e scritte, del Maestro di Giustizia,
circa 100 anni prima dell’entrata di Gesù nella Scuola.
Il Maestro di Giustizia era il Capo dei 36 Giusti Nascosti
della sua generazione. Egli fondò
La storia della Scuola e del
* Solly Kamkhaji all’inizio del 1996 ricevette in visione
la visita del Maestro di Giustizia che gli indicò con chiare visioni
l'enorme sofferenza subita dagli allievi della Scuola degli Esseni, a seguito
delle persecuzioni compiute dai religiosi tradizionali e dai sacerdoti di
allora. Solly vide anche la loro umiltà nel perseguire la fede e la loro
sofferenza causata dall'incomprensione altrui.
L’esplosione, tuttavia, proviene da un altro aspetto della
questione. Essendo
Per il mondo ebraico, è uno tsunami considerare che,
in un'epoca in cui si trovava
4 -
Il Maestro Haim
parlava dei poteri segreti noti alla Scuola degli Esseni. Per prima cosa, la
conoscenza dell’esistenza di tali
segreti nella Scuola fa capire i miracoli compiuti da Gesù e riportati
nei Vangeli. Tale conoscenza fa esplodere la mitologia cristologica intorno ai
prodigi e ai portenti di Gesù spiegandone la vera ragione. Tale
conoscenza origina dalla tradizione nascosta di Israele, la kabalà
ma’assit che era nota già ai Patriarchi. Troviamo, ad esempio, nella
Tradizione che Giuseppe riportò a suo padre Giacobbe parole di
rimprovero verso i fratelli maggiori, ciò perché Giuseppe non
sapeva che essi facevano alcune cose al di fuori della natura tramite la
kabalà ma’assit insegnata loro dal genitore. Tramite tali segreti, ad
esempio, creavano una capra e la mangiavano cruda, sangue compreso. Giuseppe
corse dal padre per riferirgli quello che aveva visto, accusando i propri
fratelli di aver trasgredito la proibizione di mangiare un animale vivo col suo
sangue. Giacobbe, nostro padre, però, per non sgridare il figlio
prediletto che faceva della maldicenza, evitava di spiegargli il fatto e
ascoltava le sue lamentele con grande indulgenza.
Con la conoscenza del fatto che il Maestro di Giustizia era
Capo dei Giusti Nascosti della sua generazione, e sapendo il rapporto stretto
fra il Capo dei Giusti Nascosti ed il Profeta Elia, Capo degli Uomini
dell’Ascesa di ogni generazione, si capisce come tali poteri segreti facevano
parte dell’eredità dei saggi della Scuola degli Esseni.
5 -
Prima della
rivelazione dei Segni Completi nessuno sapeva né poteva sapere che il
Goel Finale sarebbe stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti. Non è,
peraltro, noto neanche nella tradizione che anche Mordechai ha-Tzadik, il
secondo Goel del popolo ebraico, fu il Capo dei 36 Giusti Nascosti del suo
tempo. Tramite i Segni Completi della Redenzione Finale, viene rivelato che anche
il Maestro di Giustizia, fondatore della Scuola degli Esseni fu il Capo dei 36
Giusti Nascosti della sua generazione.
Dal tempo di Mordechai ha-Tzadik i veri ‘segreti
redenzionali e messianici’ erano esclusivamente presso il Capo dei 36 Giusti Nascosti
in ogni generazione. Ciò rappresenta un Grande Segreto Storico dai
Tesori del Regno dei Cieli, cioè i Segni collegati con la Redenzione
erano nelle mani di una singola persona
in ogni generazione. Circa 200 anni prima della distruzione del Secondo Tempio,
i Segni erano nelle mani del Maestro di Giustizia. Egli vide nella sua saggezza
profetica che il popolo tradizionale del Secondo Tempio andava verso la
distruzione e non verso la costruzione e capì la necessità
storica di creare un punto di rifugio e di conservazione affinché gli
elementi della redenzione avessero un punto di riferimento interno fino a
quando sarebbe arrivato il tempo per renderli pubblici, collegandoli al Nome
Finale. A questo scopo creò
Ad un certo punto di quella rivelazione, arrivarono i Segni
della Luce di Hanukà, una luce che deve diffondersi nel mondo. I Segni
di quella luce diedero i Segni Introduttivi a Yohanan ha-Matbil che
perciò vide la sua chiamata nel deserto, fuori e libero di agire per lo
diffondere quella luce. I Segni stessi di quella ‘Nuova Luce’ si rivelarono a
Yeshua nella Scuola ed egli si considerò il portatore di quella luce,
per cui uscì dalla Scuola per svolgere la sua missione.
In un modo o nell’altro una ‘luce’ dovette uscire per il
mondo. I Segni della Redenzione, però, portati fuori dalla Scuola da
Giovanni e poi da Gesù non erano più sotto un'autorizzazione
diretta dall’Alto. Perciò quei Segni Iniziali Redenzionali e Messianici
portati da Gesù non erano protetti da forze mistificatorie.
Se, per ipotesi, gli ebrei di allora avessero meritato e
fossero stati in grado di ricevere i Segni Redenzionali diffondendoli ad un
livello universale, tali forze mistificatorie sarebbero state annullate dalla
vera tradizione. Israele, invece, era in uno stato di profonda colpevolezza e
quella ‘luce universale’, destinata ad illuminare i popoli, uscì storta,
contaminata e squilibrata.
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Sul
Nome di ASHER
I Segni della Redenzione
Nei nostri testi ci sono molte spiegazioni sui modi con i
quali i Segni della Redenzione derivano dal triplo-nome EHEYE ASHER EHEYE, Dio
della Redenzione, rivelato a Mosè nel Roveto Ardente, (Esodo 3, 13-14) Disse
Mosè al Signore: «Ecco, io andrò dai figli d'Israele, e
dirò loro: - Il Dio dei padri vostri mi ha mandato a voi. - Se mi
domanderanno: - Qual è il suo nome? - che dirò loro?» E disse
SARO’QUEL CHE SARO’ - EHEYE ASHER EHEYE - Nella Prima Redenzione, tramite
Mosè, sono scesi i Segni della prima parte del nome EHEYE. Nella Seconda
Redenzione di Purim, tramite Mordechai ha-Tzadik, sono scesi i Segni della
seconda parte del nome ASHER e nella Terza Redenzione Finale, tramite il Goel
Finale Haim, sono scesi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della terza
parte del nome EHEYE.
Quando si arriva alla terza parte del nome si arriva alla
completezza di tutto il sacro nome di Dio, EHEYE ASHER EHEYE e si finalizzano
tutti gli aspetti della redenzione, anche quelli del passato.
Dal nome EHEYE ASHER EHEYE, la seconda parte ASHER é
collegata con la seconda redenzione di Purim tramite Mordechai ed Ester,
chiamata anche
Si vede questo aspetto occulto nel nome stesso
perché il nome EHEYE (IO SARO') è, nella lingua sacra, un nome
proprio di Dio, (contenente 3 delle 4 lettere del Tetragramma e invece della
VAV c'è la ALEF). Esso perciò rappresenta una rivelazione chiara di
Dio, Benedetto Egli sia, come lo era stata
Anche nella Redenzione Finale ci sono e ci saranno ad ogni passo
grandi miracoli manifesti, che, per lo più, vengono prima trascritti e solo
dopo manifestati al pubblico. Si tratta della rivelazione dei Segni Completi, delle
Nuove Tavole della Nuova Legge, della Costruzione della Casa della Redenzione
di Sette Piani a Gerusalemme ed a Beer Sheva. Inoltre, ci sono e ci saranno
miracoli grandi e visibili durante tutta
Per questi motivi la forma dei due nomi EHEYE è
uguale, trattandosi di rivelazioni manifeste e prodigiose. Solo che il primo
è la manifestazione di Dio nella rivelazione iniziale della Redenzione
mentre il secondo EHEYE rappresenta la manifestazione di Dio nella rivelazione
finale e conclusiva di EHEYE ASHER EHEYE.
Il nome ASHER, invece, rappresenta il collegamento e il
legame nascosto fra le due Rivelazioni Manifeste. La forma del nome ASHER – QUEL
CHE’non rispecchia la forma di un nome proprio di Dio. Sappiamo dalla
Tradizione che, come parte del nome intero EHEYE ASHER EHEYE, anche ASHER
è un nome; altrimenti di per sé sarebbe una semplice
congiunzione.
Il Periodo Storico Lunghissimo del nome ASHER
Si deve capire che questa congiunzione ha unito e collegato
2.600 anni di storia ed ha formato un legame redenzionale nascosto alla vista
dell'umanità, dal Purim babilonese fino alla Rivelazione dei Segni
Completi Finali del nome EHEYE. Tutta la storia, dunque, viene ricollegata
quando il nome ASHER è, per così dire, in grado di dimostrare
manifestamente la sua giusta posizione di collegamento fra la prima redenzione
di EHEYE e la redenzione finale di EHEYE.
Ovviamente, in tutti questi secoli e millenni era
impossibile ricollegare la prima redenzione con la redenzione finale
perché non c'erano ancora i Segni Completati con l'elezione del Goel
Finale. Significa che in tutto questo tempo non si poteva sapere né capire
né immaginare dove stesse il LEGAME NASCOSTO del nome ASHER.
Se, in quel ritorno a Sion e nel Secondo Tempio, ci fosse
stata una luce redenzionale percepita dagli ebrei e 'preparata' ai suoi scopi
redenzionali universali, una luce per le nazioni, ciò avrebbe avuto il
potere di diffondersi fra i popoli, di ricuperare le pecore smarrite della Casa
di Israele e di convertire le nazioni idolatre alla vera fede nell'Unico Dio
Vivente, il Santo Redentore di Israele.
In tal modo tutto il nome EHEYE ASHER EHEYE si sarebbe
manifestato per il mondo con miracoli grandiosi e si sarebbe rivelata
Invece, la completezza del nome ASHER di Purim non ebbe il
seguito per diventare l'Attivo Legame all' EHEYE FINALE. La fede del popolo non
raggiunse lo spirito di amore per diventare una nazione di sacerdoti per i
popoli.
Il nome ASHER rimase nel Purim ebraico senza poter svolgere
il suo ruolo unificatore dell'Operato Divino a compimento della Redenzione
Completa di EHEYE ASHER EHEYE. Il vero potere del nome ASHER rimase soltanto tra
i Capi dei Giusti Nascosti. Il Maestro di Giustizia in un tentativo di salvare i
Segni Redenzionali dalla sciagura storica che prevedeva, rivelò i Segni
nella Scuola degli Esseni; più precisamente essi erano i Segni del nome
ASHER che reggeva il Disegno della Redenzione dal tempo del Profeta Elia, di benedetta
menzione.
Il nome ASHER tramandato nella Scuola e la RESH del nome
ASHER della Missione di Yeshua, falsata poi nel Cristianesimo.
La RESH del nome ASHER alla quale appartiene
La vera Tradizione del nome ASHER rivelata nella Scuola fu
ripresa dai Capi dei 36 Giusti Nascosti di ogni generazione fino ad arrivare
allo Tzadik ha-Shalem, il Maestro Haim. Quando egli fu scelto da Dio come il
Goel Finale ed il Giudice Unto del Regno dei Cieli, iniziarono a scendere
presso gli allievi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della Terza
Redenzione Finale.
Dall'inizio di tale discesa, i Segni, ormai finali,
portarono anche i Segni della Correzione necessari per correggere le storture e
gli errori del passato; essi, pertanto, correggono il nome ASHER divenuto un
falso ROSH nel Cristianesimo. E per
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(PER L’INAUGURAZIONE DELLA
SCUOLA DI SHOSHANA - REGALO DI SUCCOT - UNA MEDITAZIONE PARTICOLARE DELL’ASINO
CHE MANGIA IL PANE AGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI SHOSHANA.)
Parole D'Asino
RISPOSTA DEL PRIMO ASINO QUANDO
FU CHIESTO NEI PRIMI ANNI SE CREDESSE CHE GESÙ FOSSE IL MESSIA O NO.[2]
RISPONDO SENZA INGANNO CHE SIAMO
GLI ASINI CHE NON AVETE CERCATO.
SI', SIAMO QUEI FIGLI D’ASINO ED
ONAGRO CAVALCATI DAL REDENTORE FINALE DAL REGNO DEI CIELI.
"CI DICI, ALLORA" CI
INFASTIDISCONO "CREDI IN GESU, SI' O NO?
SECONDO TE, GESU ERA IL MESSIA,
SI' O NO"?
VOGLIAMO FORSE QUALCHE COSA DA
VOI?
SIAMO ASINI, NIENTE DI PIU'.
E PER VOI CHE PORTIAMO I
GIOIELLI.
SIAMO ASINI,
ALL’INFERNO CON TUTTI I
PREGIUDIZI DEL PASSATO!
QUANTO E’ INUTILE PARLARE AI
CRISTIANI O AGLI EBREI A PROPOSITO DEL MESSIA.
ESSI NON CAPISCONO.
MA DI CHE COSA SONO TUTTI IN
ATTESA SE GIA' CONOSCONO TUTTO?
HANNO CERCATO LE PROFEZIE SU E
GIU' PER TROVARE LE PROVE DI CIO' CHE VOGLIONO TROVARE,
MA UNA PAROLA SEMPLICE E CHIARA IN ISAIA (48)
HANNO PERSO,
PER PARAFRASARE: COSE
COMPLETAMENTE NUOVE VENGONO,
COSE CHE NON AVETE MAI VISTO E
DI CUI NON AVETE
SU QUESTO HANNO SORVOLATO TUTTI,
GLI EBREI PER NON VEDERLO
E I CRISTIANI PER NON SENTIRLO.
SCONVOLGEREBBE LORO I PENSIERI.
ASPETTANO SOLTANTO
NON POTEVATE FORSE ESSERE
PIÙ ONESTI
E DIRE, “FINO AD ORA NON ABBIAMO
CAPITO NIENTE,
APRITE LA VOSTRA BOCCA, ASINI, E
SPIEGATECI DI CHE SI TRATTA”.
AVETE PAURA DI PERDERE QUELLO
CHE AVETE,
O QUELLO CHE PENSATE DI AVERE.
LE COSE NUOVE POTREBBERO CONTRADDIRE
IL VOSTRO MODO DI PENSARE.
PERCIO' NON DESIDERATE UNA VERA
SOLUZIONE
MA SOLO
CHI RAGLIERÀ CON NOI
INSIEME,
FACENDO ONDEGGIARE I NOSTRI
BASTONI?
UN CERVELLO NUOVO UMILE
SARÀ DATO AI VINCITORI
E UN MESSAGGIO NUOVO
GIOCHERÀ NELLO STADIO DEL MONDO.
POICHÈ NESSUN’ASINO
RAGLIEREBBE ALLE MASSE SOLTANTO,
SE NON C’ERAVATE ANCHE VOI,
GIOELLI PER RICEVERE LE PERLE.
MA ECCO, GRAZIE A DIO. VOI SIETE
LÌ,
E SE NON CI SIETE CI SARETE
E SE PRENDE TEMPO,
COS’È IL TEMPO SE NON PER
IL SUO ARRIVO!
DI NUOVO VI DICO, I MESSIA CHE
VERRANNO SARANNO SOLO ASINI CHE MANGIANO IL PANE.
MA NOI NON SIAMO 'MESSIA' MA
SOLTANTO ASINI ED ONAGRI, FIGLI DI ASINELLE.
QUANDO SARETE LA', CAPIRETE.
QUESTA PAROLA RISPONDE A TUTTE
LE VOSTRE DOMANDE,
NON C'ERA NESSUNO TANTO UMILE
QUANTO MOSÈ, MAGISTER NOSTER, SU TUTTA
QUESTA E’
I MESSIA, CHIUNQUE SIANO,
SARANNO SOLTANTO ASINI.
TALE E' LA PAROLA, SE
NON ROMPERETE PIU' LA TESTA CON
QUELLE DOMANDE.
RAGLIO AI VENTI DI LIBERAZIONE.
IL DIO, NOSTRO DIO E’ UNO.
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GESÙ ERA IL PROFETA DEI
SEGNI INIZIALI CHE DAVANO UN NUOVO SPIRITO PROFETICO IN QUELL’EPOCA.
COSI' ERA IL MESSIA, FIGLIO DI
GIUSEPPE E MARIA,
CRISTO DELLE NAZIONI.
ED EGLI ERA L'ARIETE SACRIFICATO
AL POSTO DI ISAACO.
NELLA TRADIZIONE EBRAICA, IL
MESSIA, FIGLIO DI GIUSEPPE, NON COMPLETO' LA SUA MISSIONE.
COSI' GESU', EGLI ERA IL BUON PASTORE CHE
AMAVA IL GREGGE,
MA NON POTE' COMPLETARE LA SUA
MISSIONE.
NELLA FORZA DEI SEGNI INIZIALI,
ERA IL ‘PRECURSORE MESSIANICO
CONCEPITO PRIMA DEL MATRIMONIO’.
IL GESU' DEL CRISTIANESIMO
TRADIZIONALE NON E' IL VERO GESU', PER VEDERE IL VERO CRISTO BISOGNA
DISTACCARLO COMPLETAMENTE DAL CRISTIANESIMO.
PER LA MANCANZA DI MERITO IN
QUELLE EPOCHE,
IL SACRIFICIO MESSIANICO DI
GESÙ FU ACCETTATO DA DIO,
NELLA GELOSIA DEL DIO DEGLI
ESERCITI,
PER MANTENERE UNA NUOVA EPOCA
STORICA,
IN VIRTÙ DEL SEGNO
DELL’UMILTÀ DI GESÙ,
SOSTENUTO DAL SEGNO DELLA
RESURREZIONE.
IL SACRIFICIO DI YESHUA, DUNQUE,
FU COMPLETO
ED EGLI DIEDE
TALE SACRIFICIO 'MESSIANICO'
CORRISPOSE AL SEGNO STORICO DELL'ARIETE SACRIFICATO AL POSTO DI ISACCO, NOSTRO
PADRE.
IL CRISTIANESIMO, INVECE, FU IL
RISULTATO PROFETICO DELLE CORNA DELL'ARIETE INTRAPPOLATE NELL’ARBUSTO DELLE COMPLICAZIONI
TEOLOGICHE.
D'ALTRONDE, PER SCOPI STORICI,
IL CRISTIANESIMO DOVETTE ESTENDERSI PER 2000 ANNI
E PER QUEGLI SCOPI UNIVERSALI
PREPARATORI, GESU' VIENE CHIAMATO IL SECONDO UOMO DELLA REDENZIONE.
NOI, INVECE, SIAMO I PRIMI
ASINI, HEE-HAW, HEE-HAW, HEE-HAW, CHE MANGIANO IL PANE DEI SEGNI COMPLETI DELLA
TERZA REDENZIONE FINALE PER MERITO DELLO SCELTO MAESTRO HAIM.
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SEFER
MISHNAT HAIM PER BAMBINI - Trattato 2: Benedizione
ALCUNI RAGLI DEL PRIMO ASINO
Vi redimerà ora nel presente
Una redenzione di vita, per completare il nome
EHEYE ASHER EHEYE.
Benedetto è Iddio la cui Saggezza e Pazienza
Ci ha permesso di contemplare 4000 anni di storia
Nel meraviglioso ciclo della Stella di Abramo.
E Benedetto è Dio Altissimo
Che possiede e domina i cieli e la terra,
E ci ha rivelato il segreto della Stella di Malchitzedek,
E ci ha benedetto con il Pane dell’Asino
E ci ha santificato nella benedizione redenzionale.
Benedetto è EHEYE ASHER EHEYE
Che Si rivelò a Mosè nel roveto ardente,
Egli è il Redentore di Israele
Egli è il Redentore di una moltitudine di nazioni
Egli è il Redentore del mondo nella Redenzione Finale;
Questo nome è una benedizione per chi procede nella
sua fede
Poiché in ogni momento Egli è il Redentore,
in ogni momento
Egli può essere ciò che Egli desidera essere
per redimerci.
Il Redentore, il Santo di Israele,
Benedice tutti coloro che credono nella Sua redenzione
Così anche Egli benedice coloro che credono nel
redentore
Scelto da Lui, il Goel Finale, Haim;
Poiché il Signore del mondo conosce il redentore
Da Lui scelto per amore dell’umanità;
Il Signore conosce il sentimento di colui che abbonda
Di amore per la salvezza dell’umanità.
Il Signore sa chi ha sofferto
Affinché il mondo rimanesse in esistenza;
Il Signore sa chi ha portato il segreto
Del redenzionale Albero della Vita
E chi ha amato l’umanità abbastanza
Per poter partecipare,
Quando il Regno dei Cieli
Sposerà la terra
E farà nascere il suo nuovo seme.
Ed io sono l’Asino beato
Sceso dalle meraviglie della Stalla Celeste
Caricato con le Chiavi della Redenzione
Per il vostro beneficio, a Dio piacendo,
Che porta le Notizie della venuta del Goel Finale, Haim.
Raglio 1 - Abramo, nostro padre,
fu scelto da Dio quale primo Patriarca. Qualche precisazione sulla genealogia
di Abramo: il padre di Abramo si chiamava Terah. Terah era discendente di Sem,
figlio di Noè; fra Noè ed Abramo si succedettero 10 generazioni.
Il padre di Terah si chiamava Nachor e sua moglie Amtilai[3]. Terah
ebbe tre figli: Nachor (lo stesso nome di suo nonno), Haran ed Abram (dopo Dio
aggiunse a questo nome la lettera ‘hei’ facendolo diventare Abraham). Terah era
un generale al servizio del re Nimrod, in una posizione elevata alla corte del
re e ben conosciuto in tutto il regno. Terah viveva nella città di Ur
Casdim (Ur dei Caldei) dove nacquero i suoi figli. Terah non era soltanto un
adoratore di idoli, ma era anche un artigiano che produceva idoli e statue ed
era noto nel regno di Nimrod quale rivenditore di idoli di legno e pietra.
Raglio 2 - Fra gli ebrei
Raglio
3 - Il giovane Abramo chiese a sua madre di preparargli un piatto speciale
perché desiderava offrirlo agli dei di suo padre, che forse lo avrebbero
accettato e benedetto per questa offerta. Sua madre lo accontentò e
cosi, una notte, egli portò quella deliziosa pietanza alla bottega e la
mise nelle mani del più grande dei dodici dei. Abramo, poi, con un'ascia
fece in mille pezzi tutti gli altri idoli. La mattina seguente, Terah
entrò nella bottega e, trovando tutto in frantumi, si adirò
furiosamente contro suo figlio. Abramo gli disse: “Non sono stato io, Padre, io
sono entrato per portare un'offerta a questi dei. Quando l'hanno vista, tutti
la volevano, ma il più grande di loro si è incollerito, ha preso
quest’ascia e ha frantumato tutte le altre statue.” “Che stupidaggini dici e
che bugie sono mai queste?!” urlò Terah, “Possono questi idoli tirarsi
su o usare le loro mani o mangiare o azzuffarsi fra loro? Essi sono di legno e
di pietra, senza vita!” “Perché allora li servi, padre mio?” rispose
Abramo. “Essi hanno occhi ma non vedono, hanno orecchi ma non sentono, hanno
bocche ma non parlano, hanno gambe ma non camminano. Non possono proteggere
anche se stessi, tanto meno gli altri”.
Raglio
4 - Viene riportato in Sefer ha-Yashar che quando Abramo nacque Terah
invitò a casa sua molti ministri importanti fra cui i Saggi di Nimrod.
Come in Egitto, i saggi di Nimrod avevano una grande conoscenza delle stelle,
dell'astrologia e del culto agli astri e così anche delle scienze
occulte della magia, dei demoni e degli spiriti. Dopo aver banchettato alla
festa di Terah, racconta il midrash, mentre uscivano dalla casa di Terah,
videro un segno strabiliante in cielo. Una stella estremamente luminosa
toccò i quattro angoli del cielo ed estinse la luce della stella che era
posizionata in ciascun angolo. Quei saggi che esaminarono il fenomeno, compresero
che era venuto in virtù del figlio nato a Terah in quel giorno. Furono
spaventati da quella visione eccezionale e cercarono di capirne il significato,
concludendo che il figlio di Terah sarebbe diventato un grande re che avrebbe
sopraffatto tutti gli altri re e reami della terra.
Raglio
5 - GUSTI DELLA VITA: - (Hochmei Nimrod oppure Hartumei Nimrod) i Saggi
di Nimrod oppure i Magi di Nimrod: Lo Tzadik Haim mi spiegò molte volte
che i saggi dei tempi antichi possedevano in verità una quantità
enorme di ‘segreti’ riguardanti i calcoli astronomici, gli influssi delle
stelle, i segreti del culto alle stelle, i prodigi fatti con la magia ecc. Una
conoscenza occulta delle stelle, ad esempio, era assolutamente necessaria ai
saggi di Nimrod per costruire la città di Shinar e
Raglio 6 - Il midrash continua a spiegare come i Magi di
Nimrod avessero informato il re di questo fatto e come il re avesse tentato di
uccidere il piccolo Abramo che ne uscì indenne. Ora, bambini di
Madumadu, desidero già in questi capitoli iniziali parlarvi dell'importantissimo
legame fra questo racconto della stella di Abramo ed il Segno Completo delle
Stelle della Redenzione Finale. Notate che ci sono allusioni nella Torà
(ed alcune cose sono conosciute nella Tradizione) che si riferiscono al fatto
che Abramo, nostro padre, era un grande esperto in materia di stelle.
C'è anche un'allusione nella Torà al ‘Libro delle Stelle’ di
Abramo. Tramite il Segno delle Stelle diventiamo anche noi eredi del ‘Segno’
del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre.
Raglio 7 - GUSTI DELLA VITA: Lo Tzadik Haim mi
spiegò molte volte che è assolutamente vero che Abramo, nostro
padre, era un grande conoscitore di stelle. Il Maestro Haim diceva che esiste
un ‘libro’ nascosto (noto solo al Capo dei 36 Giusti Nascosti in ogni generazione),
il Sefer Ha-Cochavim (Libro delle Stelle) che contiene segreti stupefacenti
sulle stelle. Questo libro è l'eredità di Abramo, nostro padre.
C'è un'allusione a questo Libro nella Sacra Torà dove Dio disse
ad Abramo, "Va' fuori e conta le stelle (u-sfor ha-cochavim) se riesci a
contarle". ‘Sfor ha-cochavim’ può essere letto anche ‘sefer
ha-cochavim’ - ‘Libro delle stelle’. La conoscenza di questa allusione mi fu
insegnata prima della rivelazione dei Segni Completi ed essa era importante per
la mia comprensione del Segno delle Stelle quando venne ricevuto da Gino
Tampieri nel 1983.
Raglio 8 - 2- Gino Tampieri
nell'aprile del
Poi Gino vide, da
un'altra parte del cielo, un'altra stella molto luminosa, e sempre il Maestro
spiegò: "Questa é la stella di Cristo, venuta per merito
dell'umiltà".
Raglio 9 - Da quella conoscenza precedente ricevuta dallo
Tzadik Haim, capii immediatamente che il Libro delle Stelle del Segno era la
rivelazione del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, per il mondo della
Redenzione Finale.
Questo Libro del Segno non è propriamente il Libro
Segreto stesso perché quel Libro contiene segreti più alti che
non possono essere rivelati al pubblico. Quei segreti sono estremamente potenti
e sarebbero molto pericolosi se rivelati ad altri senza un'autorità dal
di Sopra. Tuttavia, quel Libro Segreto contiene molte categorie di segreti. Il
Segno Completo delle Stelle rivela quei segreti dal Libro delle Stelle che
appartengono alla Redenzione Finale. Questi sono segreti storici destinati ad
essere rivelati con l'arrivo e per merito del Goel Finale.
Raglio 10 - Guardate, figli e figlie di Madumadu! Il
racconto noto nella Tradizione della Stella di Abramo che ‘divorò’ 4 grandi
stelle nei 4 angoli del cielo, è esso stesso un grande ‘segreto'
rivelato dal Midrash. La sua spiegazione è in linea con il riportato
messaggio dei Saggi di Nimrod: alla fine
Raglio 11 - Guardate! Il Segno Completo delle Stelle apre
con i nomi di una grande moltitudine di nazioni. Gli ebrei sono il popolo di
Abramo, tramite Isacco e Giacobbe. Gli arabi e più tardi i musulmani
sono discendenti di Abramo tramite Ismaele, figlio di Abramo. Tramite
Esaù, figlio di Isacco, le nazioni che derivano in parte da Giafet ed in
parte da Esaù e che diventano storicamente le nazioni del Cristianesimo,
sono discendenti di Abramo. Abramo fu anche padre di altri figli dopo la morte
di Sara e più tardi costoro vennero accomiatati con doni ricevuti dal
loro padre, affinché non si creassero conflitti intorno
all’eredità di Isacco. Abbiamo anche ricevuto un segno molto importante
che tutti coloro che alla fine aderiranno alla fede di Abramo sono considerati
davanti al Cielo discendenti di Abramo, qualunque origine possano avere.
Ciò viene rispecchiato anche nel Segno del Maestro Haim, in cui esclama
con amore sconfinato, mentre abbraccia i popoli del mondo, "Siamo tutti
della stessa carne”.
Raglio 12 - Il Segno Completo delle Stelle è
così, in verità, il Segno di Abramo, nostro padre. Il merito di
Abramo torna per insegnare ai redenti della Redenzione Universale la storia
della sua Stella. Il segno visto in cielo dai Magi di Nimrod era un enorme
Segno di Dio Onnipotente, il Creatore di tutte le stelle ordinate nel
firmamento dei cieli secondo
Raglio 13 - Certamente per Abramo, nostro padre, quella
storia ‘breve’ della redenzione non lo era affatto; quell'arco di tempo di 400
anni rappresentò tuttavia il ‘ciclo redenzionale’ del famoso Patto fra
le Parti riportato nella Sacra Torà (Genesi, 15, 8-21):
8 E Abramo domandò: «Signore Dio, come posso sapere
che la possederò?».
9 E il Signore: «Prendi una vitella di tre anni, una capra
di tre anni ed un montone di tre anni; poi una tortora ed un piccione».
10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e
pose la metà di ciascuno di fronte all'altra; non divise però gli
uccelli.
11 Gli avvoltoi calarono sulle carogne ed Abramo li
cacciò via.
12 Il sole stava per tramontare e una sonnolenza profonda
cadde su Abramo e subito dopo lo invase lo spavento, una grande
oscurità.
13 E gli fu detto: «Sappi fin d'ora che i tuoi discendenti
dimoreranno, stranieri, in un paese non loro; qui saranno resi schiavi ed
oppressi per quattrocento anni.
14 Ma Io giudicherò anche la nazione che li
avrà asserviti e poi ne usciranno con grandi ricchezze.
15 Quanto a te, ti ricongiungerai ai tuoi padri sepolto in
pace in buona e avanzata vecchiaia.
16 La quarta generazione, [i tuoi discendenti]
ritornerà qui; l'iniquità degli Emorei fino allora non
avrà raggiunto il colmo».
17 Il sole era tramontato e si era fatta oscurità
completa, quand'ecco che una fornace fumante e un tizzone ardente passò
fra quei corpi divisi.
18 In quel giorno, il Signore stabilì un patto con
Abramo dicendogli: «Alla tua discendenza ho assegnato questa terra, dal fiume
d'Egitto fino al grande fiume, il fiume Eufrate,
19 con i Chenei, Chenizei, Cadmonei,
20 Chittei, Perizei, Refaei,
21 Emorei, Cananei, Ghirgascei, Jevusei».
Raglio 14 - Anche il Segno delle Stelle parla prima di 4
stelle, 3 allineate ed una un po’ scostata (esse fanno parte del Grande Carro).
Il Maestro Haim comincia ad insegnarci il Segno delle Stelle dal Libro delle
Stelle di Abramo, nostro padre e padre di una moltitudine di nazioni. La prima
stella spiegata dal Goel Finale è
Raglio 15 - I GUSTI DELLA VITA: Lo Tzadik Haim, era
un grande esperto delle stelle e possedeva una conoscenza suprema di tale
saggezza segreta. Egli mi aveva rivelato in segreto che nessuno al mondo nella
sua generazione aveva raggiunto il suo livello di conoscenza delle stelle. Con
umiltà il Maestro me lo aveva rivelato, spiegandomi che ciò mi
sarebbe tornato utile in futuro. Lo Tzadik Haim era il Capo dei 36 Tzadikim Nascosti
e perciò egli aveva ereditato la conoscenza del Libro delle Stelle di
Abramo, nostro padre. Quanto siamo privilegiati, dunque, che il Signore, Dio
nostro, abbia scelto lo Tzadik Haim per insegnarci il Libro delle Stelle !
Raglio 16 - Il Maestro Haim annuncia che
Raglio 17- Il Maestro Haim collega
Raglio 18 - Ciò significa che il tempo che va dal
‘segno’ di apertura della Quarta Generazione sino alla fine della Quarta
Generazione rappresenta il ‘periodo di chiusura’ del ciclo di 4000 anni della
Stella di Abramo.
Raglio 19 - Vedete, dunque, l'importanza del ‘segno’ fatto
dal Goel Finale, Haim. Il segno dalla Quarta Stella Spostata alla Prima Stella
collega questa Quarta Generazione al suo inizio storico con
Raglio 20 - Nel processo di apprendimento dell'importanza
delle Stelle Redenzionali nello studio di aspetti vari della Redenzione Finale,
vediamo che anche nel Primo Segno Generale che precede il Segno delle Stelle,
il Maestro Haim prepara Peretz all'annuncio dell'Arrivo del Tempo Atteso.
L'intero Segno ha luogo di notte, fuori e sotto le stelle. L'annuncio ‘Il Tempo
è Arrivato’ viene fatto al cospetto delle stelle.
I tempi sono ‘scritti’ nelle stelle. Tutti i tempi e tutti
i momenti e tutti i tempi particolari sono ‘già’ scritti nelle stelle.
Il Maestro Haim prima alza lo sguardo verso le stelle e solo allora l’annuncio
scende e Peretz viene riempito con esso per annunciare, col permesso dello
Tzadik Haim, che il tempo della Redenzione Finale è venuto.
Raglio 21 - (1) Peretz Green 23
Giugno 1982, Milano
(Otto giorni dopo la dipartita dello Tzadik, Haim): in
sogno, Peretz si trovò di fronte alla volta stellata. Intorno a lui per
terra c'erano dei cerchi. Da una distanza, forse trenta metri, il suo Maestro,
Haim, fece un cenno verso il cielo. Dalla bocca di Peretz uscì un fortissimo
urlo verso il cielo, che annunciava in ebraico "Ba-ha-zman" (E'
venuto il tempo).
Raglio 22 - I tempi sono
determinati da cicli stellari e l'umanità è come un asino da loro
influenzato. Il Tempo Pervenuto, tuttavia, era IL GRANDE ED ATTESO TEMPO della
Redenzione Finale. Perciò l'asino fortunato avrebbe presto ricevuto una
A maiuscola. Cosa sapevo della Redenzione Finale o della relazione tra il Libro
delle Stelle di Abramo e
Raglio 23 - Quando
Raglio 24 - Nel Segno delle
Stelle, il Maestro Haim ci insegna ora che il Libro delle Stelle di Abramo, lo
scelto Patriarca di molti popoli, è stato aperto per il mondo. Il tempo
è arrivato e si chiama
Raglio 25 - Come è possibile che arrivi la
comprensione di detta Storia Profetica? Il Goel Haim spiega: ‘Tramite il Segno
delle Stelle della Redenzione Finale contenuto nel Libro delle Stelle di
Abramo, nostro padre, io collego tale comprensione al mondo. Non c’è
bisogno di studiare 4000 anni di storia. Si devono conoscere soltanto gli
eventi principali della Storia Profetica del Disegno di Dio. Perciò vi
spiego che siamo ora nella famosa e profetizzata Quarta Generazione e con il
‘segno’ che faccio, sto collegando 4000 di storia, che stanno sotto il grande
ciclo redenzionale della Stella di Abramo. In quel ciclo essenziale e globale
di 4 millenni tutti gli altri grandi cicli stellari della redenzione sono
contenuti. Dai contenuti di questi cicli Redenzionali stellari sarete in grado
di capire cos’è
Raglio 26 - Con una velocità incredibile i Segni
sono scesi giù dal cielo, nel contesto di sogni redenzionali
meravigliosi e sogni profetici. Alcuni di quei sogni spiegavano o annunciavano
altre Stelle della Redenzione Finale. Abbiamo imparato che le prime 4 stelle
che appaiono nel Segno delle Stelle, 3 allineate ed una, la quarta, un po’
spostata, sono le 4 stelle del Grande Carro. Questa costellazione consiste di 7
stelle. In astronomia essa viene chiamata il Grande Carro ed il suo significato
per
Raglio 27 - Con questi 7 nomi, insieme col nome della
Quinta Stella del Segno delle Stelle (facendo così 8 nomi) abbiamo
imparato, in sintesi e con velocità stupefacente, gli 8 Punti Basilari e
Storici di Riferimento che vengono ‘finalizzati’ nei Segni Completi della
Redenzione Finale. Così fu ‘disegnato’ dal Signore, Dio nostro,
cosicché, all'arrivo della Redenzione Finale, sarebbero esistiti i mezzi
per insegnare una complessità incredibile di storia passata in modo
semplice e comprensibile.
Raglio 28 - Tale è davvero uno scopo principale del
Segno delle Stelle ed, in genere, dei 6 Grandi Segni Completi della Redenzione
Finale. Essi rappresentano il modo nuovo e semplificato per studiare
Raglio 29 - Queste sono le Nuove Fondamenta rivelate per
Raglio 30 - Ciò che l'Asino sta cercando di farvi
capire, o figli innocenti di Madumadu, è che il mio lavoro sta
nell’insegnarvi le fondamenta del passato collegandole ai Segni della
Redenzione Finale. Non c’è bisogno di studiare l’intera Torà
oppure l’intera Tradizione (il che è un'impresa che richiede una vita)
per capire i Segni Completi della Redenzione Finale. Bisogna, d’altro canto,
conoscere le scelte di Dio nei confronti di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, di
Mosè, di Aronne Sommo Sacerdote, del Profeta Elia e di Mordechai il
Giusto. Ci sono anche certe parti della Torà che si devono conoscere
perché esse contengono Segni che vengono completati nei Segni Completi;
per esempio, l'episodio di Balaam e la sua asinella, la storia di Giuda e
Tamar, il bacio ed abbraccio tra Giacobbe ed Esaù. Ci sono similmente
alcune profezie dei Profeti di Israele che devono essere studiate.
Raglio 31 - Non c’è bisogno di conoscere tutte le
parole dei Profeti. L'Asino, con il permesso del Maestro Haim, vi guida attraverso
‘Percorsi Precisi’ che dovete conoscere e capire. Non preoccupatevi del fatto
che ancora non conoscete quasi nulla di tutto questo. Seguite i ragli
dell’Asino con piacere e fede e troverete presto la comprensione per collegare
4000 anni di storia, ognuno secondo il proprio livello di comprensione. Se
seguite tutte le generalità espresse dall'Asino e siete in buona fede,
non sbaglierete.
Raglio 32 - Siate modesti nelle vostre abitudini, nei
vostri discorsi e nel vostro abbigliamento. Cercate in ogni azione di essere
sicuri di non agire con arroganza. Non abbiate la supponenza di essere migliori
degli altri. State attenti a non offendere il prossimo e se avete offeso
qualcuno, cercate il suo perdono. Non pavoneggiate la vostra conoscenza davanti
ad altri ed esprimetela solo se ve la richiedono. Non denigrate mai un’altra
persona per la sua mancanza di conoscenza. State attenti agli ‘scherzi’ che
dite o che fate e, a maggior ragione, con le persone vulnerabili così da
non metterle in imbarazzo e da non offenderle. Non usate parole volgari e non
raccontate barzellette oscene. Sigillate le vostre labbra con la modestia
davanti a Dio perchè Iddio di Abramo ama la modestia ed il contenimento
(la via del mezzo) e la purezza di un cuore amoroso.
Raglio 33 - Lo Tzadik Haim spesso spiegava dalla Tradizione
la modestia immensa di Abramo, nostro padre, e di Sara, nostra madre. Abramo
aveva forse 85 anni e Sara 75 quando accadde che egli e Sara e la loro famiglia
furono costretti a scendere in Egitto a causa della carestia che flagellava la
terra di Canaan. Nel cammino verso l'Egitto, costretti dalle circostanze,
dovettero fare il bagno nel fiume per lavarsi. E fu quando si avvicinarono per
entrare in Egitto egli disse a sua moglie Sarai, "Ecco, ora so che tu sei
una donna di bell’aspetto". Di sicuro c’è da rimanere sorpresi da
questo verso. Era solo allora che Abramo scoprì quanto fosse bella sua
moglie Sara? I Saggi di Israele rispondono che è vero, Abramo fino ad
allora era così modesto che non aveva mai osservato la bellezza di Sara.
Il Maestro Haim spiegava "Sara, nostra madre, era estremamente modesta.
Ella era sempre coperta completamente e portava un velo per coprire il suo
viso. Nessuno poteva guardare Sara, nostra madre," diceva lo Tzadik Haim.
"E così anche Abramo, nostro padre, era molto, molto modesto e per
questo non aveva mai guardato sua moglie in quel modo per conoscere la sua
bellezza, sia fuori che nell'oscurità della loro tenda."
Raglio 34 - Anche tale grande modestia di Abramo e di Sara
rappresenta un fondamento della fede. Dio di Israele ama la modestia ed il
pudore. Egli non ama l'immodestia. Egli, Benedetto Egli sia, ama anche la
natura del mondo che ha creato e non ama ciò che va contro la natura.
Egli ama vedere un modesto contenimento fra le coppie sposate ed i figli che
nascono da tale modestia erediteranno anime santificate. Siate simili ad Abramo
e Sara, i genitori del popolo di Israele, o figli di Madumadu, e siate modesti
in tutto ciò che fate. Imparate le vie della modestia ora durante la
gioventù e la modestia vi insegnerà le sue vie per il resto della
vostra vita.
Raglio 35 - Non permettete al vostro intelletto di sopraffare
le vostre virtù ma permettete alla vostra virtù di sopraffare il
vostro intelletto. Poiché se una persona è intelligente ma il suo
cuore non è riempito con l'amore di fare il bene al prossimo, il suo
intelletto si asciugherà e sarà senza valore davanti a Dio e
davanti alla gente. Ma se il suo cuore è stabilito su un percorso
virtuoso, anche una piccola quantità di cose che conosce sarà una
sorgente di acqua che non si asciuga mai ed una fonte continua di maggiore
comprensione.
Raglio 36 - Fatevi semplici davanti a tutte le persone
anche se conoscete molto. Che volete che sia la conoscenza di un uomo davanti
alla conoscenza del Creatore di tutte le menti e tutti gli intelletti per tutti
i tempi ? Perciò l'umanità ha bisogno di un Asino ora per far ricordare
che siamo tutti asini davanti alle stelle del cielo, quanto di più
davanti agli angeli ministeriali, quanto di più davanti ai Giusti
Nascosti che conoscono i Suoi segreti e quanto incommensurabilmente di
più davanti al Creatore Onnipotente dell'universo, il Signore, Dio
nostro.
======================
SEFER MISHNAT HAIM PER BAMBINI - Trattato
3:
Segulà
La segulà (virtù) delle stelle della
Redenzione è un Nuovo Cuore ed un Nuovo Cervello Umile.
Raglio 1 - Abramo, nostro padre, fu scelto da Dio come il
primo Patriarca. Per studiare la figura di Abramo è bene accennare ad
alcune importanti nozioni della Tradizione di quanto avvenne alla sua nascita.
Cominciamo dalla geneologia di Abramo: il padre di Abramo
era Terah. Terah discendeva da Sem, figlio di Noè e fra Noè ed
Abramo trascorsero 10 generazioni. Il padre di Terah era Nachor sposato ad
Antilai[4]. La coppia generò tre figli: Nachor (stesso nome
del nonno), Haran ed Abram (in seguito Dio aggiunse a questo nome la lettera
“HEI” facendolo diventare Abraham). Terah era un generale dell’esercito al
servizio del re Nimrod, era in una posizione elevata alla corte reale ed era
conosciuto in tutto il regno. Egli viveva nella città di Ur Casdim.
Terah non era soltanto un adoratore di idoli, ma anche esperto artigiano ed era
conosciuto nel regno di Nimrod come fattore e venditore di idoli di legno e di
pietra.
Raglio 2 - Fra gli ebrei
Dall’età di sette anni egli detestava le
falsità dell’idolatria e capiva che tutti sbagliavano a prostarsi e a
venerare pezzi di legno o di pietra. In quei giorni regnava l’idolatria e la
verità su Dio Unico era sconosciuta al mondo, a parte poche persone che
non erano note in pubblico. Il piccolo Abramo concepì una strategia per
convincere suo padre ad abbandonare l'idolatria.
Raglio 3 - E così, un giorno, egli chiese a sua
madre di preparargli un piatto speciale che desiderava offrire agli idoli di
suo padre per esserne benedetto. La madre lo assecondò e la notte stessa
egli portò quella pietanza squisita nella bottega paterna e la mise
nelle mani del più grande dei dodici dei; poi, con una scure, fece a
pezzi tutti gli altri idoli. La mattina seguente, quando Terah entrò nel
negozio e trovò gli idoli in frantumi si adirò moltissimo contro
suo figlio. Ma Abramo si discolpò: “Non sono stato io, Padre, ieri ho
portato un'offerta a questi dei e quando l'hanno vista si sono messi a litigare
perché tutti la volevano; il più grande di loro però si
è arrabbiato, ha preso quest’ascia ed ha fatto a pezzi tutti gli altri!”
-- “Che stupidaggini e menzogne stai dicendo?! urlò Terah,
"potrebbero forse questi idoli alzarsi o usare le loro mani o mangiare o
distruggersi l’un l’altro? Essi sono di legno e di pietra, senza vita!”
“Perché allora li servi, padre mio? Essi hanno occhi
ma non vedono, hanno orecchi ma non sentono, hanno bocche ma non parlano, hanno
gambe ma non camminano, non possono proteggere se stessi, tanto meno gli
altri”.
Raglio 4 - Viene riportato in Sefer ha-Yashar che quando
Abramo nacque Terah invitò a casa sua molti dignitari di corte fra cui i
saggi di Nimrod, che possedevano una grande conoscenza degli astri e del culto
alle stelle come anche di scienze occulte, di magia e demonologia. Dopo il
banchetto, racconta il midrash, mentre si accomiatavano da Terah videro in
cielo un segno strabiliante. Una stella estremamente luminosa sfrecciò
ai quattro angoli del cielo e incorporò una stella a ciascun angolo. I
saggi capirono che il fenomeno era avvenuto in onore del neonato di Terah.
Meravigliati da quella visione, la interpretarono dicendo che il figlio di
Terah sarebbe diventato un grande re che avrebbe conquistato grandi re e
dominato grandi regni.
Raglio 5 (Gusti della vita) - Lo Tzadik Haim mi
spiegò più volte che i saggi di quei tempi antichi possedevano
molti ‘segreti’ riguardanti i calcoli astrali, gli influssi delle stelle, il
culto alle stelle, la magia ecc. Una conoscenza astrologica, ad esempio, era
assolutamente necessaria ai saggi di Nimrod per costruire la città di
Shinar e
Raglio 6 - In verità,
Raglio 7 - Secondo Sefer Ha-Yashar, Abramo aveva 50 anni
quando accadde ciò e fu Terah stesso che denunciò suo figlio dopo
che aveva fatto a pezzi i suoi idoli. I consiglieri ed i saggi di Nimrod, in
ogni caso, dissero al re: "Questo è, dunque, lo stesso figlio di
Terah di cui parlammo al re 50 anni fa consigliandogli di ucciderlo. Vedi,
quindi, che il neonato ucciso da Nimrod non era il figlio di Terah e che egli
aveva ingannato il re, consegnandogli un altro bambino." Il re allora si
adirò con Terah che ammise il fatto, raccontando di aver prelevato un
figlio maschio di una delle sue serve, nato nello stesso giorno di Abramo. Il
re che da molti anni era stato in ottimi rapporti con Terah gli domandò
chi fosse stato a dargli quella idea. Terah, impaurito per la propria vita,
mentì dicendo che era stato suo figlio Haran a proporgli quella
strategia. Era per questa ragione, secondo Sefer Ha-Yashar, che, come è
noto nella Tradizione, anche Haran, venne condannato con suo fratello Abramo
all'atroce supplizio e morte nella fornace.
Raglio 8 – E così
Raglio 9 – I due fratelli furono incatenati e gettati nella
fornace e ciò alla presenza di tutto il regno chiamato appositamente per
assistere al più unico che raro spettacolo. Il calderone venne allestito
in Ur Kasdim, città non molto lontana da Haran. Ciò probabilmente
fece parte del consiglio dato a Nimrod dai suoi magi che dissero che sarebbe
stato meglio sopprimere Abramo nella città dove era nato per scioglierlo
dai suoi legami stellari e dalle radici della sua stella. L’evento è
collegato al nome di quella città antica, Ur (Kasdim), la ‘luce’ oppure
il ‘fuoco’ di Kasdim, perché il fatto della salvezza di Abramo dalla
fornace di Nimrod divenne famoso in tutti i regni mediorentiali di allora. Dopo
la salvezza prodigiosa di Abramo egli diventò famoso e temuto in tutta
la terra e fu conosciuto come il ‘Principe di Dio'.
Raglio 10 - Le catene che li tenevano legati si fusero
immediatamente per l'alta temperatura e Haran morì all'istante, ma il
fuoco del calderone non sfiorò gli indumenti del Patriarca, che
poté resistervi per 3 giorni e 3 notti, rimanendo illeso e non toccato
da quelle fiamme terribili e da quel calore umanamente insopportabile. Anche i
servitori del Re Nimrod che avevano portato Abramo e Haran alla bocca del forno
rimasero ustionati e morirono. Haran divenne un tizzone ardente e non rimase
più niente di lui. Dalle impalcature costruite intorno alla fornace, ad
una certa distanza, si vide che Abramo era vivo e girava indenne fra le alte
fiamme. La cosa fu riportata al re che si impaurì e partì
immediatamente per Ur. Furono poi inviati dei servitori per verificare se
Abramo fosse ancora vivo e costoro vennero inghiottiti dalle fiamme. Alla fine,
Nimrod ordinò ad Abramo di uscire dalla fornace e il nostro padre,
probabilmente anch’esso per miracolo, sentì la voce di Nimrod ed
uscì dal calderone.
Raglio 11 - Il Re Nimrod rimase intimorito e impressionato
e trattò Abramo con molto rispetto da allora in poi. Sefer Ha-Yashar
conclude che fu in quella occasione che Nimrod diede ad Abramo due servitori
personali, Eliezer ed Utzi. Del primo
Raglio 12 - E’ anche contro la legge di Dio tentare un atto
di eroismo pericoloso e dire, ‘So che ciò è molto pericoloso ma
confido nella mia fede sul miracolo che Dio possa salvarmi’. Ciò si
chiama ‘fede stolta’ perché una persona non può giudicare da solo
se è degno davanti a Dio di un tale miracolo. Né è giusto
chiamare in causa un miracolo di Dio quando è la persona stessa che si
sta mettendo in pericolo. La persona che agisce in questo modo sta usando la
sua fede stoltamente e falsamente perché ha deciso da solo di fare
qualcosa che fondamentalmente è contro la volontà di Dio,
sperando, allo stesso tempo, che Dio lo salvi. Perciò i Saggi del Talmud,
di benedetta memoria, hanno sanzionato di "non contare sul miracolo"
(lo lismoch al haness) - non si può dire ‘Mi metterò in pericolo,
tanto, Dio mi salverà. - Abramo, nostro padre, fu gettato per forza e
contro la sua volontà nella fornace di Nimrod. Nessun mezzo naturale
avrebbe potuto salvarlo.
Raglio 13 - Abramo, nostro padre, non aveva paura. Nella
sua fede sulla verità di Dio, sapeva che il Creatore di tutto è
al di sopra dei 4 fondamenti (fuoco, acqua, aria e terra) e delle Sue
emanazioni. Egli sapeva anche che tutto ciò che accade proviene da Dio.
Quella prova voleva dimostrare ad un mondo che non aveva fede nel vero Creatore
che tutto da Lui dipende. Quello era un esempio vivente che mostrava al mondo
come il Fattore del creato potesse ordinare ai fondamenti di fare il contrario
della loro natura.
Raglio 14 - L'essenza della fede di Abramo
nell’Unità di Dio (del Suo essere Uno) richiede la credenza che l’Unico
Vero Dio sia al di sopra di tutto e, quindi, al di sopra della natura del mondo
da Lui creato. La natura è amata da Lui perché da Lui è
stata creata ed Egli conformò ogni aspetto ed ogni dettaglio della
natura secondo la Sua Saggezza ed i Suoi decreti. All'inizio le acque, a causa
della loro natura, si erano espanse al di sopra di tutto il mondo, coprendolo
totalmente fino a quando Dio decretò che esse recedessero e si raccogliessero
in aree specifiche senza superare quei limiti. Così si formarono la
terra asciutta ed i mari. Gli elementi della natura obbediscono alle decisioni
di Dio che è assolutamente libero di cambiare i Suoi decreti come Egli
vuole. Per il mondo un tale cambiamento rappresenta un miracolo di Dio in
quanto cambia gli ordini della natura decretati.
Raglio 15 - A quel tempo Abramo, nostro padre, era l’unico
nel mondo che possedeva la vera fede. Altri la impararono da lui, come è
noto in Tradizione ‘Abramo convertiva gli uomini alla vera fede in Dio e Sara
convertiva le donne’. Dopo la fornace di Nimrod, Abramo, nostro padre, divenne
un esempio vivente nel mondo che tramite la fede è possibile
‘collegarsi’ col Creatore dell'universo nonostante Egli sia al di sopra della
natura del mondo e possa salvare coloro che hanno fede da qualsiasi pericolo. E
questa fede a sua volta rivelò la verità che benché il
Creatore fosse al di sopra del mondo, fosse tuttavia in rapporto diretto con le
proprie creazioni. Nel nostro linguaggio diciamo che ‘Egli si ‘preoccupa’ di
noi, Egli si prende cura di noi, Egli ‘ama’ le Sue creazioni o Egli ‘desidera’
soltanto il vero bene per tutta l’umanità. Perciò Egli aveva
comandato ad Adamo ed Eva di mangiare una cosa e non un'altra, dimostrando loro
che il Creatore ‘desiderava’ con l'Uomo una relazione diretta.
Raglio 16 - Questa conoscenza era estremamente importante
in quei giorni perché ancora prevaleva l'idea che il Creatore
dell'universo fosse lontano ed al di sopra del mondo e perciò totalmente
distaccato. Perciò, credevano che Dio avesse creato le stelle come
grandi governatori dell'umanità in grado di aiutare le persone, che
avrebbero potuto così rivolgersi a loro per esaudire le loro richieste.
Anche riguardo ai 12 idoli grandi di Terah, ciascuno era il ‘dio’ per ognuno
dei 12 mesi stellari ed era collegato con una stella che diventava così
oggetto di culto e di preghiera. Nell'antichità, molti livelli di
adorazione agli idoli avevano uno stretto legame con il culto degli astri.
Quella falsa e sottile credenza ‘ragionata’ è nota nella Tradizione e si
fa risalire alla ‘Generazione di Enosh.' Ciò si deduce dal verso biblico
"In quei giorni, (durante la generazione di Enosh, figlio di Set, figlio
di Noè) il nome di Dio incominciò ad essere profanato sulla
terra". Ci sono 7 generazioni tra Enosh ed Abramo. Enosh stesso non cadde
nell'errore che, tuttavia, iniziò nel suo tempo.
Raglio 17 - Già in quel tempo la gente del mondo era
abituata ad associare il nome delle stelle al nome di Dio. Fu allora che
cominciarono a profanare il nome di Dio attraverso le stelle, che, come detto,
erano considerate i Grandi Governatori creati dall'unico Creatore, degni
pertanto di onore, culto e preghiera. Questa falsa concezione, ai tempi di
Abramo, era comune in tutto il mondo, tranne che per Ever e per alcuni
discendenti di Sem, figlio di Noè. Questi pochi individui che
possedevano i ‘segreti’ della santità del nome di Dio, tramandati da
Adamo, avevano superato il cambiamento cosmico causato dal peccato della Torre
di Babele e non erano stati ‘toccati’ dal cataclisma linguistico che ne
conseguì.
Raglio 18 - Costoro, comunque, non erano fuori dal mondo.
Vivevano appartati in caverne speciali e non avevano il permesso di uscire allo
scoperto, in pubblico. L'esistenza di questa Scuola Nascosta di Sem ed Ever
è nota nella Tradizione. Il Sefer Ha-Yashar ritiene che Abramo, nostro
padre, rimase nascosto in detta Scuola, con Sem ed Ever e pochi altri eletti,
per 39 anni, dai 10 ai 49 anni. Da quella Scuola Nascosta nella terra di
Canaan, Abramo tornò nel suo 50esimo anno per trovare suo padre, sua
madre e la famiglia in Haran e qui avvenne l'episodio della fornace. Abramo,
tuttavia, era ‘unico’ in terra perché solo lui aveva il permesso di
parlare apertamente e di insegnare ad altri la vera fede. Vi riferisco tutto
questo, figli di Madumadu, per capire che il miracolo del salvataggio di Abramo
dal fuoco della fornace fu pari alla redenzione dall'Egitto che Dio
operò con i figli di Israele, in epoca successiva.
Raglio 19 - Ambedue furono salvezze operate direttamente da
Dio tramite servitori eletti ed ambedue vennero per dimostrare che Dio è
al di sopra della natura del mondo e che può compiere qualsiasi miracolo
al di fuori dei limiti della natura. E, similmente, entrambe vennero per
distruggere l'idolatria imperante e i culti idolatri radicati. Quella salvezza
di Abramo era un ‘segno’ della redenzione di Dio che sarebbe stato destinato ai
promessi discendenti, i figli di Israele. Questo è un concetto
estremamente importante della Tradizione Orale di Israele, secondo cui ‘le
azioni dei Patriarchi sono segni per i figli di Israele’, ossia tutto
ciò che avvenne ai tre Patriarchi si ripresentò nella storia dei
figli di Israele.
Raglio 20 - Abramo, per esempio, dovette scendere in Egitto
per una carestia che colpì la terra di Canaan. Abramo e Sara vennero
salvati miracolosamente dalle mani del Faraone. Così anche Giacobbe,
nostro padre, coi suoi figli, le future tribù di Israele, nuovamente per
una carestia in Canaan, dovette scendere in Egitto; qui i figli di Israele si
insediarono, prolificarono e furono ‘riscattati’ dalla servitù a cui li
sottopose il Faraone. Ad Isacco, nostro padre, invece, non fu concesso di
uscire dalla terra di Canaan e questo fu un segno per il popolo di Israele per
cui la terra promessa gli sarebbe rimasta in eredità anche quando si
sarebbe disperso fra le nazioni nel suo prolungato esilio. Giacobbe, figlio di
Isacco, lasciò la terra promessa per andare a Haran e ci rimase per 20
anni mentre Isacco, suo padre, risiedeva nella terra di Canaan. Questo era un
segno profetico per i figli di Israele che indicava che anche durante la loro
lunga diaspora, durata 20 secoli, non sarebbe venuto meno il merito di Isaaco,
nostro padre, sul diritto a possedere la terra promessa.
Raglio 21 - I segni dei Patriarchi sono i segni del corso
della storia ebraica ed ogni dettaglio della loro vita ha il suo valore
storico-profetico. La storia del popolo d’Israele, comunque, segue sempre il
suo corso storico e sempre lo seguirà. Tutti i segni della Torà
continuano a mantenere il loro valore profetico col passare del tempo attraverso
l'adempimento delle molte promesse di Dio, Signore nostro, fatte al Suo popolo
scelto. Questo fatto, cari figli di Madumadu, che le azioni dei Patriarchi sono
segni profetici per i loro figli, ha un significato tutto particolare per
Raglio 22 - Questo è un concetto molto importante e
siccome non sapete ancora molto della storia passata di Israele, non è
certamente facile apprezzare ciò che s’intende con la storia futura di
Israele. Ciononostante, seguite la segnaletica dei Segni dell'Asino e vedrete
come le strade del passato possono essere attraversate agevolmente tramite i
Segni Completi. E ricordate che benché
Raglio 23 - E’ per questo motivo che tutti i popoli alla
fine dovranno conoscere la storia di Israele. La redenzione delle nazioni
dipende dalla promessa redenzione di Israele. Ascoltate bene: tutti i Segni di
Abramo, Isacco e Giacobbe ritornano per il loro completamento e per il loro
nuovo inizio storico nei Segni Completi della Redenzione Finale. Perciò
il primo Grande Segno, il Segno delle Stelle, si apre col Libro delle Stelle di
Abramo, nostro padre. Siamo ora coinvolti nel grande Nuovo Ciclo della Redenzione
Finale promessa ad Israele e progettata per la salvezza di tutti i popoli che
si mettono sotto i Segni di Dio.
Raglio 24 - Ricordate questo principio essenziale: i
Patriarchi sono tre; ad ogni Patriarca sono stati assegnati quei ‘Segni’ che
gli appartenevano. Ci sono perciò tre grandi categorie di Segni, ossia i
Segni di Abramo, i Segni di Isacco ed i Segni di Giacobbe. I Segni di Abramo
sono quelli della prima redenzione; i Segni di Isacco appartengono alla seconda
redenzione ed i Segni di Giacobbe alla Terza Redenzione Finale. Il Patto Nuovo
Finale rappresenta la rivelazione dei Segni Completi di Giacobbe, nostro padre.
Raglio 25 - Questa novità avrà ripercussioni
straordinarie su molti ebrei, confonderà totalmente i cristiani e provocherà
venti di tempesta tra i musulmani. Ed io mi ritengo un Asino fortunato, figli
di Madumadu, perché ho voi, di bel colore nero fuori e meravigliosamente
bianchi dentro. Non avete motivo di confondervi perché la
comprensibilità del nuovo linguaggio chiaro profetizzato per
Raglio 26 - Giacobbe, nostro padre, visse la sua vita,
santificandola in tutto, come descritto nella Sacra Torà. Dopo di lui i
Segni di Abramo, di Isacco e di Giacobbe rimasero con il popolo ebraico nel
corso della loro storia. I Segni di Abramo si realizzarono nella prima
redenzione con Mosè, magister noster. I Segni di Isacco, ossia i Segni
Nascosti, si realizzarono nella seconda redenzione durante l'esilio babilonese
con Mordechai il Giusto e
Raglio 27 - Perciò i Segni di Isacco, alla fine,
fecero da piattaforma per una ‘missione’ molto particolare che avrebbe avuto il
compito di diffondere la conoscenza dei Patriarchi, della redenzione di Israele
dall'Egitto, della rivelazione dei Dieci Comandamenti sul Sinai e della Legge e
delle parole dei Profeti di Israele per far conoscere la fede e la via del vero
servizio all’Unico Dio Vivente, il Redentore di Israele. Perciò
c’è una distinzione nei Segni Completi del secondo Patriarca, Isacco.
Essi si sono realizzati per il popolo di Israele nel miracolo di Purim. I Segni
Universali, comunque, hanno realizzato storicamente una salvezza parziale,
nonostante le dottrine corrotte che sono state costruite intorno ad esse, dando
Raglio 28 - Il popolo ebraico ha vissuto i ‘segni’ di
Giacobbe, nostro padre, specialmente quelli difficili, ma solo fino a e non
incluso il bacio profetico fra Giacobbe ed Esaù. La nascita dello Stato
di Israele è la premessa del Giacobbe che diventa Israele. I Segni del
bacio e dell’abbraccio, della riconciliazione tra Esaù e Giacobbe ed i
Segni dello Splendore di Israele quando tutte le nazioni si meraviglieranno
nella sua luce fanno parte esclusivamente dei Segni Completi della Terza
Redenzione Finale per merito del Goel Finale, Haim. Nei Segni Completi,
comunque, tutti i grandi Segni di Abramo, Isacco e Giacobbe, ritornano per il
loro grande completamento universale tramite il Patto Nuovo Finale. Tutto
questo è indicato nel Segno delle Stelle della Redenzione Finale. Le tre
stelle allineate sono
Raglio 29 - Diario dell'Asino con Tre Occhi: 1
febbraio 1998- 5 Shevat 5758- Sogno di Daniele di una settimana fa: C'erano
degli spiriti di persone uccise da magia vudù. Questi spiriti andavano
in giro toccando persone vive che morivano dal loro tocco e venivano trascinate
nel loro orrido reame. Poi c'era dell’altra gente che era stata colpita da morbi
terribili, tipo lebbrosi che diventavano zombi. Chi veniva toccato da loro
contraeva subito la piaga. Daniele, molto impaurito, iniziò a scappare
ma ad un certo punto egli vide l'Asino, nella forma di asino in piedi, assieme
ad altri alunni ed amici. Essi erano totalmente protetti ed erano gioiosi tra
preghiere e canti. Daniele li raggiunse e capì che l'occasione festiva
era per la completezza della Nuova Protezione del Patto Nuovo Finale. --
Raglio 30 - Vedete, figli di Madumadu, perché raglio
ogni tanto in mezzo agli scritti? Questo sogno ricevuto da Daniele viene
esattamente quando stiamo parlando della Protezione di Abramo, nostro padre. Abbiamo
parlato dell'elevazione della sua fede e della sua assoluta fiducia nel
Creatore, Benedetto Egli sia, che è al di sopra della natura del mondo
da Lui creato e protegge la persona amata da Lui contro tutti i nemici e tutti
i pericoli. Abramo, nostro padre, era il padre scelto di una moltitudine di
nazioni, protetto da Dio Onnipotente in ogni senso. Perciò, nella
Tradizione di Israele, la protezione di Dio è chiamata Maghen Avraham,
lo Scudo di Abramo. Quello era lo Scudo di Dio che protesse Abramo dal forno
fatidico del re Nimrod. Sappiate, dunque, che
Raglio 31 - Diario dell'Asino con Tre Occhi: Ed ora (stessa
data di sopra) il fratello gemello di Daniele, Giuseppe, mi ha appena
raccontato un suo sogno di 2 notti fa. Giuseppe vide i Tre Patriarchi, Abramo,
Isacco e Giacobbe. Avevano l’occorrente per scrivere e su una pergamena c’erano
segnalati codici nascosti. - - Questo sogno può avere molti significati
sul fatto, ad esempio, di decifrare dei Segni dei Patriarchi per poter spiegare
le tre Stelle allineate del Segno delle Stelle. In ogni caso, il Segno dei Tre
Patriarchi è un Segno di Redenzione Completa. Sicuramente questo sogno
intende rafforzare il lavoro qui intrapreso, o figli di Madumadu, per aiutarvi
a capire il grandissimo merito davanti al Dio dei Patriarchi.
Raglio 32 - Osservate bene, cari giovani, non stiamo forse
studiando le prime 4 stelle del Segno delle Stelle? Questi 2 sogni dei Fratelli
Manigrasso della Scuola dell'Asino che hanno ricevuto molti sogni veri dal
Maestro Haim, sono in relazione diretta con le dette 4 stelle,
Raglio 33 - Il sogno di Giuseppe è ‘redenzionale’.
Esso contiene anche ‘codici da decifrare’ cioè ‘nuovi messaggi’ che sono
ancora in codice. Ciò accade, grazie a Dio, attraverso questi scritti,
che rappresentano i recettori autorizzati per ricevere le spiegazioni del Patto
Nuovo della Terza Redenzione Finale. Il fatto proprio che questi scritti siano
collegati con le Stelle della Redenzione e che le Stelle Redenzionali li
sostengano con sogni meravigliosi e visioni vere, è un'assoluta
novità miracolosa della Terza Redenzione Finale. Questi mezzi totalmente
nuovi di riferimento, di collegamento e di ricezione dalle Stelle Redenzionali
danno luogo a Segni stupefacenti e meravigliosi, come il sogno menzionato in
trattato 1: ‘Nella prima redenzione, Mosè, magister noster, ricevette le
leggi. Nella Redenzione Finale tutti possono ricevere le leggi. Si deve,
però, ragliare un bel po’ per afferrare queste straordinarie e profetizzate
‘Cose Nuove’ della Redenzione Finale.
Raglio 34 - Il sogno di Daniele è chiaramente
profetico. Tutti i sogni nuovi profetici riguardo a questa Quarta Generazione
sono nel Doppio-Segno, come diciamo ‘Segno della Quarta Generazione e Segno
della Nuova Costruzione’. Ciò traduce in ‘distruzione' e ‘salvezza’ nel
Grande e Terribile Giorno del Giudizio di Dio di questa generazione. Tutti i
molti segni di distruzione ricevuta in sogni in questi 14 anni e mezzo passati
sono in contrapposizione alla Protezione Nuova per coloro che si mettono sotto
i Segni Completi del Patto Nuovo Finale per merito del Goel Finale, Haim.
Perché i decreti terribili e devastanti della Quarta Generazione,
specialmente nella seconda metà, richiedono il rinnovamento del vero Scudo
di Abramo contro i mali, le catastrofi, le carestie, le guerre, i terremoti, le
inondazioni, le esplosioni, le piaghe e le molte malattie e contro le magie, i
demoni e gli spiriti maligni che vengono a distruggere moltissime persone della
Quarta Generazione.
Raglio 35 - Parleremo, a Dio piacendo, della Nuova
Protezione in altri testi. Desidero qui solo menzionare il suo nome nel Codice
Redenzionale ‘
Raglio 36 - Ah, ora capisco
meglio i sogni di Daniele e di Giuseppe. Spiegando il Segno delle Stelle qui
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Lettera
agli Allievi della Scuola della Shoshanà
Prima di Pesah 5760
27 Marzo 2000; 2 Adar 20, 5760; L’Uccello Risorto 6, 3953
Giorno dell’Aniversario della morte di Beniamino Perico
Sognai: non ricordo i dettagli tranne il seguente: il
Maeestro Haim mi spronava ad agire: disse e mi faceva vedere “Dovresti essere
già così, come una palla di carta per leggerezza, che di qua ti
gettano in Israele e da Israele in Italia e da Italia in Israele e da Israele
in Italia a volontà”: vedevo così, diventavo come una palla di
carta e facevano con me una specie di ping-pong fra Italia ed Israele. - -
C’era un elemento di rimprovero ma forse di più era
uno spronamento agli obiettivi da compiere. Devo pensare prima all’aspetto di
rimprovero; non ho capito se era rivolto a me o agli allievi, o che non sono
abbastanza determinato o che gli allievi non si rendono conto ecc. o tutt’e
due.
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Prima del sogno
avevo acceso due candele, una per Aziza, madre di Michail-Esther sepolta a
Gerusalemme e per Beniamino noster sepolto a Bresso, Milano. Una candela era
sul banco da una parte della Tenda e l’altra sulla mia scrivania dall’altra
parte. Forse aiuteranno l’Asino dal di là a diventare una palla di carta
volante fra Israele e l’Italia? Ma, comunque, erano gli allievi a scaraventarmi
di qua e di là. Non potevo farlo da solo, essendo senza peso e
così piccolo che stavo nel palmo della mano.
Dalla Signora Aziza, su di lei la pace, avevo ricevuto
alcuni anni fa un segno importante quando lei mi raccontava che aveva visto il
Profeta Elia, di benedetta menzione, una volta in Persia. Mi disse anche che da
sempre lei era molto attaccata al Profeta, una cosa che sentiva dentro. Quel
suo discorso, a Milano, in occasione di una presentazione aperta al pubblico di
oggetti antichi dalla parte di Michail-Esther, era un ‘segno’ in relazione al
Profeta (forse il permesso di continuare con gli annunci profetici?).
Aziza, comunque, era una donna di grande fede ed amava
proprio il Profeta Elia. Ora Aziza era stata sepolta a Gerusalemme nello stesso
giorno (Giovedì, 16 marzo 2000) in cui il Papa si recò a Yad
Vashem, un momento veramente storico, un momento anche di lacrime in tutto il
mondo, in diretta. Io piangevo già dalla mattina presto, senza sapere il
perché, e non finii sino a qualche ora dopo la conclusione della
cerimonia a Yad Vashem.
Feci un segno dell’Asino seguendo l’avvenimento, anche perché
Sara aveva sognato che al momento in cui il Papa arrivava in Israele dovevo
ragliare per telefono con Sara, due volte, e poi Sara, la Testa dell’Asino,
avrebbe ragliato una volta e così abbiamo fatto. Poi seguii la diretta e
non smisi di piangere e sentivo la presenza del Maestro Haim e del Profeta
Elia, di benedetta menzione. Piangevo e ragliavo, piangevo e ragliavo. Era un
grande Purim nascosto e la sepoltura di Aziza concludeva il segno della Persia
in questo periodo della conclusione del Giro della Ruota di Ahashverosh.
Ieri c’era stato il segno del tuono alla conclusione della
lettura di "Hhanucat Ha-Hhanucot e La Salvezza Di Yeshua" (capitolo
4) alla Scuola della Shoshanna. E’ un segno molto positivo ma ci vuole il cuore
giusto di cui parlava Gesù, un cuore di amore e di perdono, il perdonare
chi ti ha fatto torto per essere perdonato per i propri peccati. La persona che
non perdona, poi, quando chiede perdono è odiata dal cielo e non viene
perdonata e così chi ha offeso qualcuno e non ha placato l’offeso non
verrà esaudito nelle proprie preghiere.
Il nostro primo dovere è di avere il cuore pulito,
come lo era il cuore di Beniamino noster che perdonava anche prima di essere
richiesto perché era umile e non si considerava qualcosa, anzi, vedeva
gli altri in una luce di superiorità rispetto a se stesso.
Quando si tratta della virtù di amare il prossimo,
si deve, prima di tutto, capire che è molto facile dirlo, specialmente
quando ‘il prossimo’ è lontano dalla realtà della persona.
Dedico questo studio al vero amore che Beniamino noster
ebbe per l’Asino e per tutti gli amici dell’Asino e non guardava difetti negli
altri ; faceva come se non li vedesse e rifiutò di parlarne anche una
parola per non essere accusatore; guardava la pagliuzza nel proprio occhio e
non voleva vedere neanche la trave nell’occhio del prossimo. Come spiegato
altrove, Beniamino rappresentava il vero Cristiano Corretto; amava Dio e nella
sua grandissima fede ed amore per Dio, non si permetteva di offendere o
accusare o odiare chicchessia, soffriva piuttosto dentro di sé e
perdonava l’altro.
Non sto parlando, comunque, di capi maligni di lavoro o
altri malvagi di fuori. Il mondo fuori è ancora cani e gatti, tigri e
leoni e bestie schifose di ogni genere pronte a calpestare e danneggiare il
buono che non sa reagire con forza e veemenza. Noi non stiamo parlando affatto
di porgere l’altra guancia ai nemici che vengono a farci del male.
L’epoca di Yeshua richiedeva un rimedio in extremis per
contrapporsi al terribile odio che esisteva allora ad ogni livello della
società, specialmente quella erudita e quella sacerdotale oltre all’odio
generale nel mondo. L’unico rimedio fu una chiamata all’amore ed al perdono
incondizionati ed al disfacimento totale degli egoismi e dell’arroganza interiore
che regnavano supremi in quella bruttissima generazione.
E, comunque, oltre alle guerre continue di 2000 anni, ci
sono stati i graduali progressi dell’umanità in tanti modi, anche
interiori, oltre a scientifici ed umanitari. Il mondo al tempo della Quarta
Generazione Finale si trova, nella prima metà, con anche il 55% di
persone per bene, penso. Questa è la generazione della guerra fra le
forze del bene e le forze del male, una generazione che arriva quando ci sono
anche le forze del bene che devono trionfare alla fin fine.
Nella seconda metà, però, il male
salirà e la sua percentuale sorpasserà di tanto quella del bene
sino a quando diventerà necessario il grande e terribile periodo di
immani distruzioni. A livello mondiale, dunque, non è il tempo di porgere
l’altra guancia bensì di proteggere tutt’e due. Gli atteggiamenti di
bontà, di carità e di amore devono essere canalizzati su piste
sicure, il bene deve estendersi ai buoni anche se sfortunati, vittime, poveri
di spirito; non è il tempo di alimentare le forze nemiche con la
speranza che tale amore convertirà il cuore del nemico. Non è il
tempo per ciò, né c’è tempo per ciò.
Il nostro compito, però, in questo senso, è radicalmente
semplificato, il compito dell’Asino, la diffusione delle Notizie, lo stabilirsi
della Scuola della Shoshana e della Scuola di Ester. Siamo arrivati, grazie a
Dio, con pochissime persone, sin qua. Il nostro primo lavoro è di avere
il cuore pulito ed amorevole, di misericordia e di perdono per le persone che
hanno a che fare con la nostra Scuola.
Ognuno di noi deve avere, prima di tutto, il cuore pulito,
il pensiero pulito e la bocca estremamente cauta e custodita dai mali che
derivano dall’odio, dalle permalosità, dagli egoismi interiori odiati
dal cielo e dalla gente in terra. Si deve avere l’amore per Dio nel parlare con
il prossimo quando è presente ed ancora di più si deve avere la
paura del giudizio di Dio parlando delle persone quando esse non sono presenti.
Bisogna temere di pronunciare critiche nei confronti degli altri, quando sono
presenti e, a maggior ragione, quando sono assenti se non che la persona
è sicura di essere motivata in ciò dall’amore per chi vuole correggere.
Anche di una smorfia bisogna stare attenti. Se, ad esempio,
qualcuno menziona un’altra persona e chi lo ascolta fa una smorfia, ciò
è come uccidere la persona di chi si è parlato agli occhi
dell’altra. Quanto di più e di più una parola negativa è un
peccato di maldicenza odiato dal Cielo. La maggiore parte dei peccati della
lingua, che sono poi peccati di un cuore non pulito, avviene dalle parole dette
non davanti alla persona di cui si parla. La persona di cui si sparla non
sente; Dio, però, sente ed il Tribunale di Sopra giudica.
I rapporti con tutti coloro che sono in qualche modo
collegati o che sono amici dell’Asino rappresentano i banchi di prova per avere
il merito di continuare in un ruolo redenzionale. I rapporti con le altre
persone in questo senso saranno determinanti e se non c’è il giusto
amore, la giusta preoccupazione, e la giusta misericordia, tale persona
verrà bloccata dal Cielo dal proseguire la sua frequentazione nella
Scuola.
Gli allievi ora qui in Italia hanno il permesso di fare, di
annunciare, di fare segni e di pescare dal mare del mondo anime preziose. Tale
compito in questo momento della storia contiene meriti storici incalcolabili
che non esistono in nessun’altra parte del mondo.
Si deve voler meritare a lavorare con se stessi per
diventare perfetti nell’amare il prossimo con le giuste intenzioni di un cuore
pulito.
Raglierò con coloro che possiedono un cuore di amore
e di perdono e che sanno criticare i propri difetti e lavorano sempre per
l’unità e l’armonia fra di noi, gli allievi del Maestro Haim. Chiunque
parla male di un altro allievo o amico della Redenzione, anche a casa propria,
distrugge l’unità e rompe l’armonia. Sappiatelo bene, la Scuola della
Shoshana è molto amata da Dio. Non dovremo indagare per vedere chi parla
in un modo giusto e chi non ha il cuore pulito. Al Cielo interessa ciò e
dal Cielo verrà il giudizio.
Il ciclo della sorta della salvezza messianica è
così, molti dei primi saranno gli ultimi e molto degli ultimi saranno i
primi.
Lo dico per aiutare gli ultimi arrivati a non giudicare con
severità se vedono dei difetti in coloro che sono nei Segni da prima,
anche da anni. Perdonateli perché tramite loro grandissimi fardelli vi
sono stati risparmiati. E per il fatto che li vedete ancora difettosi, non giudicateli
perché sono stati vittime di livelli bassi e di errori di educazione o
di problemi di salute o di situazioni angoscianti. Perdonateli ed anche voi
sarete perdonati per i vostri difetti perché non c’è chi è
senza peccato.
E per i primi dico che se fino ad ora avete subito molto ma
ancora vi trovate con seri difetti di carattere che devono ancora essere
corretti, non disperate. Raccoglietevi nel senso della correzione e sappiate
che il Pane c’è già. Lo Yetzer vi impedisce di mangiarlo, come ha
fatto in tutti questi anni. Ciò perché egli sa che una volta che
comincerete veramente a conoscere il suo vero gusto, non vi potrà
più fermare e le correzioni stanno nel Pane dell’Asino di tutto il Sefer
Mishnat Haim. Ci vuole ancora più umiltà e l’umiltà conduce
al giusto apprezzamento ed il giusto apprezzamento non fa scegliere zirconi al
posto di diamanti nè fa perdere tempo prezioso che ogni minuto vale
più di tutti i diamanti del mondo se usato nel servire EL SHADDAI,
Benedetto Egli sia.
Ricordiamo con amore intenso, più di parole che
possiamo esprimere, Beniamino noster, nel suo sacrificio per la salvezza nostra
contro l’insidiosa ed odiatissima profanazione del Segno ‘Bà-ha-Zman’
effettuato dal vero nemico. Beniamino fu scelto per il suo amore vero per Iddio,
per il Maestro Haim, per l’Asino e per la sua umiltà interiore amata da
Dio e per il cuore pulito da odii e rancori personali. il Segno ricevuto dice
che quando Beniamino lavava i denti di mattino, raggi di fede salivano al Cielo
tutto il giorno. Grande è la ricompensa del cuore pulito davanti a Dio
Altissimo.
Che il Signore, Dio nostro, elevi Beniamino ancora di
più nel suo lavoro sacro nel Regno dei Cieli nei compiti altissimi e
nascosti che egli svolge nella Scuola del Maestro Haim, compiti che coinvolgono
le preparazioni delle anime preziose che devono scendere nel mondo per ricevere
il Patto Nuovo Finale della Redenzione Finale per merito del Goel Finale, lo
Tzadik Risorto, il Maestro Haim. Amen.
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Risposta
ad Anna Gasparotti, prima Sacerdotessa della Altare delle Nazioni
Dopo la seconda lezione della Scuola della Shoshana, Anna
mi disse, “Ascolta, Peretz, io in questo periodo, alla Scuola, siccome ci sono
ora più allievi musulmani, sto facendo un corso sulla religione musulmana.
Fra l’altro, si è detto che sia la religione ebraica che quella
musulmana hanno la tendenza di formulare molte regole per ogni cosa.
Addirittura i musulmani hanno delle regole che riguardano anche l'azione
dell'orinare. Non sarebbe giusto dire che ciò è esagerato e che
le regole devono essere tenute ad un minimo, diciamo, poche ma importanti?”
Volevo rispondere ad Anna, “Si, hai ragione, è
così, ci vogliono poche regole, giuste e solide, e non troppe e non
troppi dettagli”. Solo che non volevo darle retta così facilmente,
altrimenti non potevo sfruttare la sua domanda per sfornare altro Pane, e
"mi sun un ciuc’ che'l ghe pias ciucià". Allora le risposi:
“Detto come lo stai dicendo tu non rispecchia del tutto la questione, anche se
in linea generale non hai torto. Detto così, però, è senza
definizione; quali regole, su quale argomento, e ci sono molti altri criteri
che non vengono considerati con una frase così semplice”. “Ma dai,
Peretz”, mi disse Anna, una regola per fare la pipì!”
“Ma tu sai, Anna, che il lavaggio delle mani prima di
mangiare, non si può fare nel bagno?” “Non lo sapevo” rispose Anna. “Bisogna
invece saperlo”, dissi, “perché il bagno è un posto impuro,
sempre, anche quando è pulito, c’è sempre dell’impurità
nel bagno”.
Spunto spunti per l'innocenza di Anna. Al telefono le dissi
che stavo pensando di scrivere una risposta alla sua domanda. Mi disse: “Ma non
è che pensi che sia ingenuità da parte mia, vero? Io ho valutato
il fatto di queste tante regole, ma anche per fare la pipì, dai!”
Ribadisco pertanto l'innocenza di Anna perché non
vuole essere accusata di ingenuità. Non la voglio offendere; non
è soltanto la prima Sacerdotessa dell’Altare delle Nazioni; è
anche la prima Maestra della Scuola della Shoshanà.
Come detto, Anna ha ragione, non ci vogliono tante regole,
bensì poche ma buone; è piuttosto la forma della domanda che
è ingenua. Prima di tutto, non è esatto dire che gli
Arabi-Musulmani e gli Ebrei amano tante regole per ogni cosa; si tratta di due
tradizioni ben separate tra loro.
Io, comunque, non conosco la Shari'aa islamica, cioè
i testi di leggi, pratiche ed usanze basate sulla legge del Corano. La Shari'aa
corrisponderebbe alla Halachà ebraica ma, come detto, si tratta di due
tradizioni completamente diverse. La frase ‘sia l’Islam che il Giudaismo amano
troppo le regole dettagliate’ non sta in piedi perché amare le regole
dettagliate di per sé non è una cosa negativa; tutto dipende
dall'argomento che si sta trattando.
Comunque, in termini redenzionali, non si possono confrontare
le due tradizioni. Tutta la nostra Nuova Tradizione della Redenzione Finale
consegue la tradizione di Israele basata sulla Torà e sulla tradizione
orale di Israele.
Anna dice ‘regole’. Io, però, non so cosa siano
‘regole’ in riferimento alla Nuova Legge. Ci sono leggi della Torà, ci
sono leggi della tradizione orale, ci sono anche usanze di vario genere che non
sono propriamente leggi ma diventano, se adottate, come regole di vita e poi ci
sono nella Halachà consigli di vita, specialmente per la salute.
Insomma, la parola ‘regola’ mi dice ben poco.
L’Asino sta facendo l’ebreo, direte? Non fa niente;
è appunto perché l'affermazione di Anna deriva dall’Altare delle
Nazioni che mi sento obbligato in qualche maniera di avvertire contro il cader
preda alla superficialità nei riguardi della Legge in genere, una
superficialità che deriva da duemila anni di un Cristianesimo 1) senza
regole di leggi valide 2) e pieno di regole fasulle e di usanze di culto ecc..
E’ pur vero che se parlo con Sa'id di legge, sebbene lui di
Corano o di Shari'aa ed io di Torà o di Halacha, ci capiamo meglio. Il
senso di ‘legge’ ‘legge di Dio’ o ‘una regola di legge voluta da Dio’ ha tutta
un'altra validità ed importanza ed entusiasmo interiore. Nella
società cristiana, manca terribilmente questo senso dell’amore di Dio
per la Legge, la Legge Divina, lo studio delle Leggi, l’applicazione delle
Leggi, il giudicare per stabilire giuste regole e leggi per tutte le cose della
vita. Figuriamoci In Italia poi dove si crede che le leggi siano state fatte
per arrivare al godimento di infrangerle. Scherzo, ma non troppo.
L'ignoranza, però, non può sostituire il
sapere. Le regole e le abitudini giuste aiutano le persone ad agire
correttamente ed educano i figli ad un tenore di vita sano. Probabilmente ai
cristiani disturba il fatto che tali insegnamenti vengano impartiti nel nome
della religione (perché per moltissimi cattolici quello che viene
'ordinato' nel nome della religione è da evitare, hi-haw).
Per ebrei e musulmani, invece, la ricerca sta nel capire
ciò che è voluto da Dio per il bene della persona e per questo
essi si appoggiano agli eruditi delle rispettive Tradizioni. Che problema
c'è nel parlare di regole che riguardano l'orinare? In passato, ho
lavorato per 5 anni alla Sit-Siemens (l'Italtel di oggi) come insegnante di
inglese al personale. Mi ricordo bene come rimanevo male nel vedere spesso
ingegneri e uomini di una certa cultura che uscivano dal bagno senza lavarsi le
mani.
La cosa mi stupiva assai. Un bambino ebreo impara fin da
piccolo che la lavanda delle mani è obbligatoria dopo aver fatto
pipì, per cui ciò diventa una regola di vita e un automatismo
giornaliero. E tali ingegneri uscivano dal bagno e stringevano poi la mano ad
altri! "Come è possibile che qui, dopo la pipì, non si ci
lavano le mani?" domandavo a volte e la risposta più comune era:
"Sì, hai ragione, ma è una questione di abitudine".
Capisco. Non è una regola per cristiani che va
insegnata. Bene, e allora dove sono le 'regole' di igiene che si insegnano fin
dall'asilo?
Oltre a lavare le mani dopo aver orinato, la Halachà
avverte anche a non trattenere la pipì e, se scappa forte, di girarsi in
un angolo e farla uscire poiché trattenerla può nuocere alla
salute; e per dare effetto a tale raccomandazione, i Saggi di Israele, nei loro
modi orientali, spesso esagerati, per ribadire il concetto e renderlo
indimenticabile, consigliano "di orinare anche in faccia alla propria
suocera pur di non trattenerla". Non si tratta di volgarità,
né tanto meno di astio verso le suocere, bensì di una regola che
viene qui espressa in toni iperbolici per il bene della salute.
Fare la pipì è anche un fatto di vita
giornaliera che coinvolge tutti i maschi e la Halachà avverte,
specialmente i giovani non ancora sposati, di preservare la propria modestia
nel bagno, non rivelando più del necessario la propria virilità,
tenendola più a lungo del necessario per non essere stimolato poi a fare
uscire il proprio seme invano.
Insomma, vedi, cara
Anna, impartire delle regole anche per un'azione così comune come
l'orinare ha scopi validi e precisi. E così tanti altri argomenti di
Halachà trattano il bene personale e vengono approfonditi dai Saggi
perché anche Dio Benedetto vuole che ogni persona si curi e stia attenta
a non sbagliare danneggiando in questo modo la salute del proprio corpo che
Egli concede così generosamente. Amen.
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Essere
Allievi
2 Aprile 2000; 2 Adar 26, 5760; L’Uccello Risorto 12, 3953
La visita del Papa in Israele è stato il segno del
bacio ed abbraccio fra Esaù e Giacobbe. Le moltissime preparazioni da
parte di Israele per ricevere il Papa sono state come l’offerta di Giacobbe al
fratello Esaù. E’ un grande segno di riconciliazione, un segno storico
irripetibile. Questo segno iniziò col segno del Papa che visitò
Non voglio diminuire l’operato del Papa né la sua
buona volontà né la sua sincerità; è un Papa di
pace, è buono e sincero. Abbiamo, tuttavia, l’obbligo di capire il
segno. Per noi il segno del bacio ed abbraccio si trova nel segno biblico (Gen.
33: 4) dei 6 Punti sulla parola vayishakeihu (si baciarono), che rappresentano
i 6 Segni della Redenzione Finale. Si deve capire che il segno è doppio,
come tutto il segno del cristianesimo è doppio, da scartare l’inutile ed
il falso e abbracciare i Segni Universali usciti dalla missione di Yeshua,
riconciliando i 'cuori' dei Segni Iniziali con i 'cuori' dei Segni Finali.
Il Papa nel venire in Israele questa volta portava con
sé i Segni Universali della grande Chiesa Cattolica Universale. Il Papa
poi torna a Seir, a Roma, ma i Segni Universali sono stati collegati con
Israele. Ciò è per il futuro; nel frattempo c’è stato un
vero avvicinamento dei cuori da entrambi le parti, un avvicinamento umano, un
livello di comprensione maggiore, in fondo, siamo tutti della stessa carne.
Rachel due giorni fa ha sognato di vedere una sua vecchia
compagna di classe; giravano insieme sul tram guardando le varie chiese che per
lo più erano vuote; poi si è vista una grande statua della
Madonna; Rachel disse all’amica, “Vedi, questo è l’errore idolatra della
Chiesa; tutto ciò è falso.” La ragazza chiese a Rachel se fosse
ebrea e lei le rispose di sì. Rachel chiese all'amica se era stata mai
in una Sinagoga e l'altra disse di no. Rachel disse, “Vedi, le chiese sono
piene di oro, di sfarzo e di oggetti di valore;
Questa grande notizia, che si commenta da sola, conferma in
pieno il doppio scopo della visita del Papa in Israele.
Shaul, allo stesso tempo, sognò che Peretz parlava
con un gruppo di giovani e diceva che ora arriveranno cose terribili nel mondo.
Chi non gli credeva se ne andò dicendo che si dice sempre così ma
poi non succede niente.
Il Sogno-Segno visto da Rachel è molto significativo
per
Rachel nel sogno dice di essere ebrea; il ché non
è vero anche se le sue radici sono ebraiche; ma fa questa affermazione
perché il segno indica il richiamo delle pecore, che si sono smarrite
nel cristianesimo, a far ritorno alla Tradizione d’origine. Ci sono milioni di
pecore smarrite; ecco perché nel sogno la fila di persone era
così lunga.
Si tratta pertanto di un segno importante che indica il
ritorno delle pecore smarrite; Segno questo collegato con
Tutti i Segni della Riconciliazione vengono collegati
tramite l’Altare di Efraim. Perché? La base della Riconciliazione dei
cuori sta nell'accettazione e nella nuova comprensione della Missione di
Yeshua. Tale riconoscimento si manifesta con la salvezza promessa da Yeshua
alle pecore smarrite perché quelli dell’Altare di Efraim diventano figli
d’Israele e allo stesso tempo la loro salvezza dipende dalla salvezza di
Yeshua. Per quelli dell’Altare di Giuda, c’è la stessa accettazione e
nuova comprensione ma la loro salvezza non dipende dalla salvezza di Yeshua in modo
diretto. I discendenti dell’Altare di Malchitzedek, la cui salvezza dipende dai
Segni Iniziali Universali completati nei Segni Completi Universali, non
diventano figli di Israele.
Perciò è solo tramite l’Altare di Efraim che
tutti pervengono alla Vera Riconciliazione. In questo senso, tutti, sia quelli
di Giuda che quelli di Malchitzedek, devono riconoscere che a causa della salvezza
delle pecore smarrite della Casa di Israele disperse fra i popoli, i Segni
Universali sono tornati e si sono completati nei Segni Universali Completi
della Vera Riconciliazione dei cuori. Ecco perché ‘Efraim è per
Me un figlio prediletto’.
Nella realtà, non c’è differenza alcuna per
ciò che riguarda la nostra Scuola o su quale Altare si pone il fedele; l'importante
è che sia nella giusta fede e nel giusto comportamento. Per
semplificare, possiamo sempre dire che gli allievi della Scuola della Rosa studiano
per diventare maestri delle pecore smarrite della Casa di Israele, e ciò
include tutti. Ora che c’è tale buona notizia, dobbiamo cominciare a
riflettere sui tanti significati di essere un allievo della Scuola della
Shoshana. Cioè, cosa significa essere un allievo?
Ecco qualche spiegazione da tener conto:
Io Indiano Mohicano, credente nel Patto Nuovo Finale della
Terza Redenzione Finale, per merito del Grande Maestro Haim, desidero essere
allievo della Grande Scuola Redenzionale della Beata Rosa.
(si dice Indiano Mohicano per uscire dai parametri
limitanti, non quindi io ebreo, io pecora smarrita, io discendente di
Malchitzedek, io musulmano: il Segno è stato ricevuto, nei primi anni,
quando Peretz, nel sogno, fece il Nuovo Patto con un Indiano Mohicano negli
Stati Uniti).
Io credo nell’Unico Dio, Creatore dell’universo. Io sono
allievo del Grande Maestro Haim. Io faccio parte del Segno dell’Asino che
Mangia il Pane. Io fumo il Calumet della Pace e della Grande Riconciliazione
portata del Grande Profeta, Elia, sia benedetto il suo grande spirito.
Abramo fu il Primo Grande Padre, Isacco fu il Secondo
Grande Padre e Giacobbe fu il Terzo Grande Padre. Mosè fu il Primo
Grande Maestro della Redenzione, Yeshua fu il Secondo Grande Maestro della
Redenzione, Haim è il Terzo Grande Maestro Finale della Redenzione
Finale.
Io credo nei 6 Grandi Segni, io credo nei 7 Cerchi
Profetici, io credo nei 10 Comandamenti, io credo nelle 10 Virtù, io
credo nei 10 Comandamenti del Giusto che vive nella sua Fede, io credo nei 13
Petali della Grande Shoshana, io credo nelle 13 Nuove Mazalot del Grande Pesce
Leviatano, io credo nelle 13 Virtù di Ester nascoste nel cuore, io credo
nei Nuovi Altari della Casa di Preghiera di 7 Piani e di 13 Altari di preghiera
ed il Tappeto dell’Islam.
Scrivo i 10 Comandamenti sulle dita dei piedi per camminare
nella Legge di Dio; e scrivo sulle dita delle mani i 10 Comandamenti del Giusto
che vive nella sua Fede; scrivo sul cuore le 10 facoltà delle
virtù, la fede, la benedizione, le virtù del cuore, la preghiera,
Io credo nel Grande Libro delle Stelle di Abramo, grande
Padre. Io credo nelle Stelle Redenzionali, 7 Stelle del Grande Carro, 7 Stelle
del Grande Tribunale, 5 Stelle di Ester nel Regno di Ahhashverosh, 13 Stelle
della Shoshana,
Ora il mio spirito è contento e desidero entrare
nella Grande Tripla Meditazione nella Scuola della Shoshana, attraverso il Cuore
Profetico, il Cuore della Rosa, il Cuore del Grande Pesce Leviatano. Mi siedo
per terra a piedi nudi nella mia Teepee da bravo Mohicano e contemplo il Grande
Spirito. E batto il mio Tamburo al Ritmo dei Flussi Stellari che scendono nel
mio cuore. E dico lentamente, hi-haw, hi-haw, hi-haw, sono un
Indiano-Mohicano-Asino e sto cercando l’entrata nella beata Rosa.
DIARIO: Sogno di
Nodà di non perdonare mai S. Gamo - - Sogno di Peretz che dice al
Rashà Zara di Zanzara di Muccania “Tu sei maledetto per tutto quello che
hai fatto” e poi io, Paolo e Nodà procediamo al digiuno di Kippur. - -
(aggiunta, Venerdì, Aprile 28, 2000: Giuseppe
sognò quello di Cernusco: Giuseppe gli disse che ciò che aveva
fatto era imperdonabile Ciò conclude il Triplo-Giudizio contro quelle
tre persone, segnalato nei Segni del Tribunale di Sopra).
Mercoledì dalle 6:30 sino alle 20:30 io e Paolo
abbiamo fatto digiuno totale e Nodà ha fatto il digiuno della parola.
Alle 21:00 Giordano telefona e mi racconta che quella
mattina ha sognato il Rav Kopciowski (allora Capo Rabbino della Sinagoga di via
Guastalla) a cui nessuno dava ascolto. Poi un Habadi viene da Giordano e gli
chiede come può fare per correggersi. Giordano gli dice che prima di
tutto deve tagliarsi la barba e cambiare i vestiti neri. Il Habadi se ne va e
torna più tardi con un vestito bianco e, sorridente, dice a Giordano,
“Baruch ha-Shem, adesso mi sento bene”. Giordano, felice, gli risponde “Baruch
ha-Shem, ora si può parlare”. - -
Il mio sogno e quello di Nodà indicano una chiusura
finale del giudizio fra noi e quelli della ribellione di Zara. Il sogno di
Giordano dimostra la chiusura finale del giudizio fra lui e fra la
comunità ebraica di Milano. Sono segni di vittoria in giudizio. Nel
sogno di Giordano è lui il vero ‘rabbino’ in grado di dare la correzione
al Habadi; e si tratta di una causa che risale ai primi anni Settanta, (ved.
introduzione Milhamot ha-Shem).
Ho sognato questa mattina (venerdì 7 Aprile 2000;
Nisan 2, 5760; L’Uccello Risorto 11, 3953) in un sogno continuo che gli allievi
non devono rimanere senza i Segni di Isacco, che sono in relazione col nome
ASHER, che collegano la prima redenzione alla redenzione finale.
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Senza dubbio, ciò è relativo agli studi da
svolgersi nella Scuola della Shoshana. In essenza, queste sono le Virtù
del cuore. Noi ora stiamo nella formazione degli allievi della Scuola, intendo
la formazione della persona stessa. Ecco perché in questi primi
documenti parlo dei nostri scopi, sapere che
Gli allievi vengono per essere Asini che mangiano il Pane e
poterlo dare a chi lo sta cercando. Essere Asini significa essere ‘collegamenti
vivi ed attivi fra il Regno dei Cieli e la terra. Grossa parola, grossa
verità. Non esisteva prima; fa parte della Redenzione Finale. Nella
Scuola si impara come diventare Segni Viventi e Collegamenti Veri fra il Regno
dei Cieli e la terra. Ma spiegatelo ad un Indiano Mohicano interessato ad
entrare nel Patto Nuovo Finale e vedrete che lo capisce meglio di voi; molti
degli ultimi saranno i primi.
Batto i tamburi per svegliare i cuori ai compiti
meravigliosi che ci aspettano, a Dio piacendo. Che non pensino gli allievi di
rimanere come prima, dico anche gli allievi che sono vicini da anni. Non
è possibile. Siamo appena all’inizio. Dobbiamo scrivere i Dieci Comandamenti
sulle dita dei piedi ed i Dieci Comandamenti del Giusto Vive nella sua Fede
sulle dita delle mani. Dobbiamo scrivere le 10 Virtù nel Cuore e
dobbiamo scoprire ed applicare le Tredici Virtù di Ester. Dobbiamo
studiare le vie della giustizia del Tribunale di Sopra di Mordechai il Giusto.
E tutto ciò dobbiamo fare nel contesto del Segno dell’Asino che mangia
il Pane. Il Pane è voluto in noi solo se è destinato a soddisfare
gli appetiti del prossimo.
Dobbiamo avere un cuore pulito; se non c’è il cuore
pulito dai rancori e dai sentimenti negativi e dai difetti di Esaù non
si può neanche iniziare ad entrare nel Nuovo Cuore ed il Nuovo Spirito
voluto e richiesto per la Redenzione Finale, un cuore davvero pulito dagli
egoismi, da stolte permalosità, da sottili invidie e gelosie e
così via. Né potrà una persona partecipare nel Nuovo
Spirito della Redenzione Finale se non è pronta a correggere tutti gli
errori di linguaggio precedenti, adottando il Nuovo Linguaggio.
Si deve uscire dalle vecchie abitudini ed assumere
abitudini migliori.
L'essere Asini, dunque, richiede un grosso lavoro su se
stessi. Se non hai fatto il tuo percorso, non potrai insegnare. Se non lavori
con te stesso, giorno per giorno, nel migliorarti, non vedrai progressi. Ci
vuole la preghiera; ci vuole l’aiuto di Dio per cambiarsi veramente e per
capire le cose nel modo giusto e per saper applicare gli insegnamenti nel modo
giusto. Non c’è
Vanno insieme gli studi con la formazione interiore della
persona, attraverso la preghiera, la costanza e l’applicazione dei Segni
dell’Asino che mangia il Pane.
Qualcuno contesterà: come si fa a presentare il
Credo della Scuola come quello dell’Indiano Mohicano di sopra a degli allievi
che sono appena arrivati e conoscono ancora molto poco di ciò che stiamo
insegnando? Ovviamente non si può usare tale credo sino a quando la
persona sappia di che si tratta. Per i primi allievi tale credo è palese
in quanto è fede. Chi sa, però, se hanno capito che esso è
un segno da fare fuori a piedi nudi con qualche vestito o segno d’Asino,
hi-haw, hi-haw?
Può darsi che i primi sanno un po’ di più
come essere Asini ma sanno ancora molto poco o niente di cosa significhi essere
allievi e forse i nuovi che arrivano sanno di più come essere allievi ma
non sanno ancora come essere Asini. Ecco perché insieme ragliamo e
studiamo, e così i primi impareranno ad essere allievi e gli ultimi
impareranno ad essere Asini.
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I
Segni di Isacco
Ho sognato questa mattina (Venerdì, 7 Aprile 2000;
Nissan 2, 5760; L’Uccello Risorto 11, 3953) in un sogno continuo, una voce che
diceva che gli allievi non devono rimanere senza i Segni di Isacco; veniva
detto in molti modi tutti relativi alla forza di legame coi Segni di Isacco
(Segni del nome ASHER) fra la prima redenzione e la redenzione finale: - -
Senza dubbio, ciò riguarda gli studi nella Scuola
della Shoshana. In essenza si tratta delle Virtù del cuore.
Noi ci trovamo ora nella formazione degli allievi della
Scuola, intendo cioè la formazione della persona stessa. La Scuola
è parte integrale della Redenzione Finale e perciò gli allievi
vengono per ricevere e per poter dare agli altri. Essi vengono per diventare
Asini e per estendere le Notizie, non come studenti che vengono per soddisfare
la loro curiosità intellettuale. Gli allievi vogliono diventare Asini
che mangiano il Pane della Redenzione Finale per poter offrirlo a chi lo sta
cercando. Essere Asini significa essere ‘collegamenti vivi ed attivi fra il
Regno dei Cieli e la terra’. Grossa parola, grossa verità. Non esisteva
prima. Nella Scuola si impara in che modo diventare Segni Viventi e
Collegamenti Veri fra il Regno dei Cieli e la terra.
Provate a spiegarlo ad un Indiano Mohicano interessato ad
entrare nel Patto Nuovo Finale e vedrete che lo capisce meglio di voi
poiché molti degli ultimi saranno i primi. Batto i tamburi per svegliare
i cuori ai compiti meravigliosi che ci aspettano, a Dio piacendo. Che non
pensino gli allievi di rimanere come prima, dico anche gli allievi che sono
vicini da anni. Non è possibile. Siamo appena all’inizio. Dobbiamo
scrivere i Dieci Comandamenti sulle dita dei piedi ed i Dieci Comandamenti del
Giusto che Vive nella sua Fede sulle dita delle mani. Dobbiamo scrivere le 10
Virtù nel Cuore e dobbiamo scoprire ed applicare le Tredici Virtù
di Ester. Dobbiamo studiare le vie della giustizia del Tribunale di Sopra di
Mordechai il Giusto. E tutto ciò dobbiamo farlo nel contesto del Segno
dell’Asino che mangia il Pane. Il Pane è voluto in noi solo se è
destinato a soddisfare l'appetito altrui.
Per fare ciò ci vuole un cuore pulito dai rancori e
dai sentimenti negativi, diciamo dai difetti di Esaù. Altrimenti non si
possono ricevere il Nuovo Cuore ed il Nuovo Spirito della Redenzione Finale.
Tutta l'enorme quantità di materiale da studiare ricevuta nei 17 anni
passati non entrerà davvero nel cuore se la persona non si libera
dall'egoismo, dalla stolta suscettibilità, dall'invidia e così
via.
Ogni persona, inoltre, deve essere pronta a correggere i
suoi precedenti errori linguistici, adottando il Nuovo Linguaggio. Ciò
è essenziale per la riuscita. Si deve uscire dalle vecchie abitudini per
assumerne delle nuove, migliori.
L'essere Asini, dunque, richiede un grosso lavoro su se
stessi; se non lo fai, non potrai insegnare. Se non cerchi di migliorarti, non
vedrai progressi. Ci vuole la preghiera e soprattutto ci vuole l’aiuto di Dio
per cambiare attitudine e capire le cose nel modo giusto. Per questo la Scuola
della Shoshana è collegata con l’Altare della Shoshana nella Casa di
Preghiera. Gli studi devono andare a pari passo con la fede, la preghiera, la
costanza e l’applicazione dei Segni dell’Asino che mangia il Pane.
Qualcuno contesterà: come fa un Indiano Mohicano che
arriva a capire gli insegnamenti meglio degli allievi? Ovviamente i primi
allievi conoscono già la fede. Chi sa, però, se hanno capito che
si tratta di un segno da fare fuori a piedi nudi con qualche vestito o segno
d’Asino, hi-haw, hi-haw?
Può darsi che i primi sappiano un po’ come essere
Asini ma sono ancora mancanti nel loro essere allievi; o forse i nuovi che
arrivano sanno di più come essere allievi ma non sanno ancora come
essere Asini. Ma se insieme ragliamo e studiamo, poi si vedrà chi sono i
primi e chi sono gli ultimi.
L’essenziale è che gli allievi della Shoshana non
devono rimanere senza i Segni di Isacco. Abramo, nostro padre, è
Nella Torà il più nascosto dei 3 Patriarchi
è Isacco. Ed anche nella persona la parte più nascosta è
il cuore, cioè l'enorme potenzialità delle Virtù del cuore
è quella più nascosta nella persona. Perciò gli allievi
della Shoshana non devono assolutamente rimanere senza i Segni di Isacco,
nostro padre.
Abbiamo ricevuto nei Segni (Le virtù di Ester) i
Dinosauri Amici che collegano il Regno dei Cieli con le Virtù nascoste
nelle Acque Profonde del nostro cuore. Ma così profonde sono le Acque
del cuore che ci sono anche Dinosauri Nemici che vi si nascondono senza essere
visti. Gli allievi della Shoshana, quindi, devono scavare nelle
profondità del cuore per scoprire le Virtù Nascoste di Ester e,
così facendo, scopriranno pure i Dinosauri Nemici. E così gli
allievi sapranno perché ci vuole l’aiuto di Dinosauri Amici per vincere la
battaglia, che è, senza dubbio, dura da vincere.
Essere mancanti nelle Virtù del cuore significa non
possedere ancora i legami che connettono
Forse si capirà meglio dal verso ‘Io sono il Primo
ed io sono l’Ultimo e all’infuori di Me non esiste altro Dio’ (Isaia, 44: 6):
Già dall’inizio dei Segni questo verso entra in vigore; scendono i Segni
Finali del nome finale e si entra nelle correzioni della ‘Resh’ del nome
‘ASHER’. Ci volevano però 17 anni per completare i segni di quelle
correzioni. Il 17esimo anno è l’anno della Quarta Generazione e tutto
l’anno è pieno delle completezze degli anni delle correzioni. In tutto
il tempo, dunque, sino alla fine delle completezze delle correzioni, il triplo
nome, sebbene rivelato da 17 anni, non era considerato in pieno vigore.
E’ chiaro che se il nome di mezzo non è ancora
completo non si può, per così dire, usare il nome finale nel suo
senso pieno. Una volta, però, che le Correzioni, specialmente quelle del
Cristianesimo, sono finite, in termini di Segni, tutto il triplo nome entra in
pieno vigore; non c’è più l’impedimento del ‘all’infuori di Me’
non c’è altro Dio’.
In quel momento si realizza il nuovo stadio della storica
entrata in vigore del nome intero. Ora con immensa felicità, invece
della Correzione del Cristianesimo entra la continuazione dei Segni di Isacco,
cioè
Che non si confondano gli allievi - ciò non
significa che nella Scuola non si studia più
Ora lo stesso verso ‘Io sono il Primo ed Io sono l’Ultimo e
all’infuori di Me non c’è altro Dio’ assume un livello più
interiore della fede: Io sono il Primo nella Legge di Mosè ed Io sono
l’Ultimo nella Nuova Legge della Terza Redenzione Finale ed ora che è
stata corretta la vera fede in cui sono state insegnate le virtù del
cuore da Yeshua, si può approfondire il cuore per eliminare per sempre
gli altri ‘dei interiori’ che impediscono il vero progresso nella fede.
Viene il sogno per annunciare ed avvertire, avvertire ed
annunciare. Se qualcuno crede di aver già imparato la pura fede
monoteista e perciò essere già a posto, dovrà sapere che
la vera battaglia comincia con le Virtù del cuore, ‘che non rimangano
gli allievi senza i Segni di Isacco’; se mancano, manca il tutto. Se manca il
cuore giusto, l’allievo non ha appreso la prima redenzione, non ha appreso la
seconda redenzione e non ha appreso la terza redenzione finale. Senza le
virtù del cuore l’allievo è vuoto.
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Papa Woitija in Israele
Pesah 5760, Domenica di Pasqua Cristiana:
Durante la sua storica visita nel Sinai ed in Israele, Papa
Woitija ha ribadito più volte la necessaria ripresa dello studio e
dell’applicazione del Decalogo, enfatizzando pure che Gesù non mise mai
alcuna barriera fra l’antica legge ed i suoi insegnamenti. Sono d’accordo col
Papa. Tuttavia, sono costretto a pensare secondo il Segno ricevuto in cui
l’Asino dice “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw, hi-haw”. E poi
aggiunge: “Andiamocene, non c’è tempo da perdere”.
Questo segno fu compiuto, insieme a Davide Levi e Solly
Kamkhaji, nell’anno in cui il Papa visitò la Sinagoga di Roma. E il
segno del bacio e dell’abbraccio di quella visita ora è stato completato
nel segno della Riconciliazione con questa visita in Israele, così anche
io ho completato il nostro Segno a Gerusalemme, Domenica delle Palme, sempre
con Davide Levi e Solly Kamkhaji, dichiarando, dopo una lettura di alcune parti
della nostra Nuova Hagadà, “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw,
hi-haw!”. Lo dissi anche ad alcuni cristiani che camminavano per strada con
delle palme. Poi andammo via di fretta perchè Davide doveva tornare a
Tel Aviv per il suo lavoro.
Insomma, non c’è dubbio che anche l’Asino è
un bravo Papa. In più, possiamo dedurre dalla forma del segno che l'augurio
dell’Asino ha qualcosa in più rispetto a quello del Papa. Altrimenti,
perché avrebbe dovuto dirlo, con l'aggiunta di ‘anch'io’? Ora,
però, che il Papa ha parlato con tale fervore a favore dei Dieci
Comandamenti, deduco che l’aggiunta necessaria dall’Asino si trova nel Secondo
Comandamento. Non è certamente per malafede, ma anzi, in buona fede,
dato che il Papa ha bisogno di aiuto in questo campo.
Così mi rivolgo a tutti i Cattolici ed a tutti i
Cristiani in genere e dico loro: “Vi auguro una buona Pasqua anch'io, hi-haw,
hi-haw. Ed ora non c’è tempo da perdere, vi devo spiegare subito gli aspetti
essenziali nella teologia cristiana e nel rito cristiano che sono assolutamente
proibiti dal Secondo Comandamento. Ufficialmente mi rivolgo a loro per chiarire
ciò che significa la pura fede nella Casa della Redenzione Finale
sull’Altare di Malchitzedek. Ecco il Decalogo che aiuta:
1) E’ assolutamente proibito credere che Gesù, il
Cristo delle Nazioni, sia Dio o Figlio di Dio (in un senso letterale).
2) E’ assolutamente proibito chiamare Gesù Dio o
Signore o Signore Dio e simili.
3) E’ assolutamente proibito credere nella dottrina del
Verbo-Cristo del prologo di Giovanni o di credere nella Trinità, Padre,
Figlio e Spirito Santo.
4) E’ assolutamente proibito rivolgersi in preghiera a
Gesù dato che bisogna pregare Dio soltanto come Gesù stesso
insegnò.
5) E’ assolutamente proibito fare culto alla Madonna in
qualsiasi forma ed è una falsa fede credere che Gesù nacque da
una madre vergine.
6) E’ assolutamente proibito mangiare l’ostia o credere nel
Corpo di Cristo in qualsiasi forma.
7) E’ assolutamente proibito prostrarsi davanti ad una
statua di Gesù ed è proibito fare il segno della Croce
poiché tale segno si basa sulla falsa Trinità teologica.
8) E’ assolutamente proibito fare culto a uno qualsiasi dei
cosiddetti Santi della Chiesa Cattolica o della Cristianità in generale.
E’ assolutamente proibito prostrarsi davanti ad una loro statua o immagine ed
è proibito tenere la loro immagine in casa o in tasca o nella borsa o
nel portafoglio o in macchina o in qualsiasi altra parte.
9) E’ assolutamente proibito fare immagini o sculture o
quadri che rappresentano Gesù o la Madonna o i Santi ecc. per venerarli
in preghiera.
10) E’ assolutamente proibito prostrarsi al Papa (o a
qualsiasi altra persona) come il rito d’inchino al Vicario di Cristo in terra.
Tale forma è idolatra perché in verità non esiste nessun
Vicario di Cristo in terra.
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Il Papa è in buona fede ma la fede del Papa è
idolatra. Hi-Haw, Hi-Haw, vi auguro una buona Pasqua anch’io.
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Un segno incredibile: un uomo che impersonava Giuda
Iscariota in una rappresentazione pasquale si è impigliato nella sua
maschera ed è morto strangolato. L’uomo era cattolico, non ebreo! E’ un
segno in piena regola. Il Giuda Iscariota della storia è morto; segue il
segno della Riconciliazione del Papa che cerca con immensi sforzi di eliminare
l’antisemitismo creato dal Cristianesimo in cui la figura dell’Iscariota, ebreo
traditore, ha sempre rappresentato la quintessenza dell'odio contro gli ebrei,
anzi i Giudei. Ed in Italia si dice "porco Giuda" tutto il giorno ed
anche se il porco qui è molto amato, Giuda, però, è
odiato. Questo segno è un avvertimento dall'Alto ai cristiani di
smettere di schernire i Giudei. E’ finito il tempo delle maledizioni contro i
Giudei e chiunque continua in quella odiata strada sarà maledetto. E’ un
segno incredibile, il morto strangolato impersonando Giuda. Attenti antisemiti,
la sorte del mondo è cambiata. Coloro che maledicono gli ebrei saranno
maledetti e realmente distrutti. L’antisemitismo non è più
tollerato dal Tribunale di Sopra. Gli schernitori degli ebrei verranno
strangolati dalle stesse parole che dicono.
Ascoltate l’Asino. Il tempo è arrivato!
----------
Dopo il summenzionato Decalogo, il cristiano medio potrebbe
chiedere: ‘E Gesù, allora, chi era in verità?”. Ci vuole un altro
Decalogo per rispondere, sperando poi di poter includere tutto l’essenziale in
solo 10 brevi punti. Mi faccio piccolo, piccolo, quindi con 10 ragli concisi,
quanto possibile. Eccoli:
1) Gesù nacque da Giuseppe e Maria in un segno
pre-matrimoniale, forse 6 mesi dopo il loro matrimonio, sotto
2) Yeshua ricevette i Segni Messianici, detti Segni Messianici
Iniziali, alla Scuola degli Esseni che frequentò per 3 anni interi. (Il
Libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi" tratta le questioni
del Maestro della Giustizia, dell’elevazione della Scuola, dei Segni Messianici
Iniziali ecc.)
3) Quando Gesù lasciò
4) Il fallimento di quella Missione, però, si
intrecciò con
5)
6) Per vari motivi la teologia cristiana di tutte le Chiese
è uscita totalmente falsa e distorta; la separazione dall'Ebraismo
separò il Nuovo Cristianesimo dalla vera Tradizione del Secondo
Comandamento; al bagliore immenso dei Segni Messianici Iniziali mancava il
contrappeso per riportare Gesù nella sua dimensione umana; i Padri della
Chiesa interpretarono
7) In verità le Redenzioni sono 3 e 3 sono gli
uomini della Redenzione, Mosè, Gesù e Haim.[5] Le 3
Redenzioni indicano le 3 redenzioni arrivate nel mondo per merito dei 3
Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. Ciò è corroborato dal
Triplice Nome EHEYE ASHER EHEYE rivelato a Mosè presso il Roveto
Ardente. Questo Nome contiene i Segni Redenzionali dei 3 Patriarchi ed è
il nome di Dio che dirige tutta la storia della redenzione che si divide,
appunto, in prima redenzione, seconda redenzione e terza redenzione finale. Il
Messianesimo di Gesù deriva dal nome mediano ‘ASHER’ ed è
collegato con i Segni di Isacco, come visto che
8) In ogni caso,
9)
10) Yeshua, quindi è 1) il Messia Pre-Matrimoniale
alla Redenzione Finale 2) Il Messia Fallimentare dell'ultima profezia di Malachia
3) l’Ariete Sacrificato 4) il Cristo delle Nazioni 5) il Giusto Messianico che
visse nella sua fede 6) il Giusto Sofferente di Isaia 53 7) Il Messia dei Segni
Messianici e Redenzionali Iniziali 8) il Messia dei Segni di Isacco del nome
ASHER 9) il Messia del Cuore delle Virtù 10) il Secondo Uomo della
Redenzione.
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Il Patto con l'Acqua
Domenica 29 Aprile; Nisan 24, 5760; Battaglia del Pesce 11,
3953:
Grande notizia in un sogno di Giuseppe in cui egli vedeva
che, in congiunzione con il Nuovo Altare della Leviatanit, c’è da
stabilire un Patto con l’acqua.
Non sapevo cosa si intendesse per un Patto con l’Acqua ma
credo ora di averlo capito.
La Tradizione riporta che il Santo Benedetto Egli sia fece
un patto con il sale, che mai sarebbe imputridito.
Dopo qualche settimana da quella storica scoperta, Giuseppe
ricevette il sogno del Nuovo Altare collegato con
Per capire in modo semplice: il nesso con
Ciò è come il Patto Nuovo Finale; è un
solo Patto che include però un Patto-Doppio: il Patto Nuovo Finale
sull’Altare di Malchitzedek per le Nazioni ed il Patto-Nuovo-Finale sull’Altare
del Sacerdote Unto per il popolo di Israele. Similmente non ci sarebbe permesso
di formulare
Sapevamo già che la doppia-coda del Grande Leviatano
ed anche la doppia-coda della Leviatanit rappresentavano i due piatti della
bilancia che, come scopo finale, mantengono l’armonia celeste che deve scendere
nel mondo nelle epoche della Redenzione Finale. Ciò non è
facilmente comprensibile ma si tratta di nuova vera Kabalà: i nuovi
equilibri storici stellari dei tempi della Redenzione sono collegati nella loro
discesa nel mondo con le doppie-code del Leviatano e della Leviatanit. Si
capì subito che il tredicesimo Altare non poteva che essere l’Altare dei
Matrimoni. Sull’Altare dei Matrimoni si finalizza l'armonia fra marito e
moglie. Ciò completa, quindi, i 13 Altari[6] nella Casa
della Redenzione Finale:
(1) Altare di Giuda (2) Altare delle figlie di Giacobbe (3)
Altare di Efraim (4) Altare delle figlie di Israele (5) Altare di Malchitzedek
(6) Altare delle Nazioni (7) Altare del Sacerdote Unto (8) Altare della
Sacerdotessa Unta (chiamata anche Altare della Gioia della Vita) (9) Altare del
Profeta (10) Altare del Grande Israele (11) Altare della Shoshana (12) Altare
della Leviatanit e (13) Altare dei Matrimoni. Polvere siamo ma così
è sceso dal Regno dei Cieli per merito del Maestro Haim.
Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL SHADDAI
è Uno.
Ma poi c’è sempre quell'ultima completezza che
scende al momento dovuto ed ecco che Giuseppe vide che si doveva fare un patto
con l’acqua sull’Altare della Leviatanit. Riflettendo, sentivo nel pensiero
questa frase: "Il sale non deve marcire e l’acqua non deve gonfiare".
Se l’acqua, ad esempio, gonfia la persona, gli danneggia la salute. Il sogno
poi arrivò l’ottavo giorno di Pesah dove ancora, fuori di Israele, si
mangia pane azzimo il cui simbolismo è l'essere senza gonfiore
interiore. Questo Patto Nuovo con l’Acqua, però, deve far parte del
Patto Nuovo Finale, cioè esso non è un Nuovo Patto Universale e
stop; non è come il Patto che Dio fece con il sale, senza chiedere a
nessuno e senza che venisse fatto segno di ciò in terra tramite gli
uomini ecc. Qui, invece, è un Patto Nuovo che Dio, Benedetto Egli sia,
fa con l’Acqua nel contesto del Patto Nuovo Finale per merito del Goel Haim. E’
diverso.
Si capisce che è diverso.
In cosa consiste il nuovo equilibrio? In un Nuovo Patto con
l’Acqua che non gonfia la persona. E cosa c’entra questo con le Nuove Mazalot
del Grande Pesce Leviatano? La risposta è che non stiamo parlando
soltanto di acqua materiale bensì delle acque della grande nuova
comprensione che scendono dalle 13 Nuove Mazalot. Nella Tradizione, infatti,
l’acqua simboleggia l’intelletto e l’intelligenza. Anche i flussi stellari
destinati a scendere dalle Nuove Mazalot della Redenzione Finale vengono
chiamati acqua, acqua di comprensione. Ora è giunto un Nuovo Patto per
cui queste acque, che contengono una grande e nuova comprensione per il mondo,
non gonfiano.
Sino ad ora, nella storia dell’umanità, sono sempre
state le ‘acque della comprensione e della scienza’ che hanno fatto gonfiare le
persone invece di renderle più umili. Anche nel nostro mondo, i più
arroganti si trovano spesso negli atenei. In ogni caso, uno degli aspetti
più difficili nel compimento della Redenzione Finale in terra è
che tutti i nuovi studi rimangono chiusi nel contesto del Nuovo Patto della
Terza Redenzione Finale.
Abbiamo visto cosa succede quando preziose informazioni
vengono rubate, plagiate e profanate nel proprio nome, che Dio ci salvi.
Comunque, da quella bruttissima esperienza, sono uscite, a livello ufficiale
del Patto Nuovo Finale, tutte le peggiori maledizioni contro chiunque osi
rubare dai nostri testi ecc. o sfruttarli indegnamente. Tali maledizioni devono
esserci per una protezione dal Cielo contro i malfattori che si trovano ancora
dappertutto in questa Quarta Generazione!
Questo per il Patto Nuovo in genere, quanto di più
per quelle deliziose porzioni del Grande Pesce per le quali
Il Patto Nuovo con l’acqua sull’Altare della Leviatanit
assicura che le nuove acque delle Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano
scendano tramite l’ottavo Mazal del Lago di Sale e sull’Altare della Leviatanit
dove c’è il Nuovo Patto in quanto le Acque delle Mazalot non gonfieranno
la persona che ci entra nello studio. E tale umiltà con cui verranno
mangiate le porzioni del Grande Pesce tramite l’Altare della Leviatanit
finalizza i Segni del Nuovo Cervello Umile. Grande festa storica, quindi,
quando arriva il Patto con l’Acqua.
In più impariamo che i vari giuramenti che si
collegano al Patto Nuovo Finale verranno eseguiti sull’Altare della Leviatanit.
Ed inoltre capiamo che l’Altare della Leviatanit, che rappresenta l’Altare
dell’armonia celeste che scende in terra, deve essere vicino all’Altare dei
Matrimoni e che questi due Altari si collocano al Settimo Piano della Casa
della Redenzione Finale, che è il Piano della Santificazione Sacerdotale
dove c’è il Nuovo Armadio Sacro con dentro
Per completare il Matrimonio, però, con il Patto con
l’Acqua c'è il Nuovo Patto Matrimoniale. E qui arriva il tredicesimo
Altare, che completa il tutto a livello Universale. Il Patto si chiama il Patto
della Pace fra marito e moglie.
Ecco i Patti del Patto Nuovo Finale: (1) Il Patto della
Circoncisione sull’Altare di Giuda (2) Il Patto della Circoncisione sull’Altare
di Efraim (3) Il Patto della Nuova Circoncisione per l’Altare di Malchitzedek
(4) il Nuovo Patto per le femmine (un taglio con una goccia di sangue sulla
parte sinistra del seno destro) (5) Il Patto della Lingua con il Nuovo
Linguaggio della Redenzione Finale (6) Il Patto della Sacra Torà
rinnovato con il Goel Finale Haim (7) Il Patto Nuovo con il Segno dell’Asino
che mangia il Pane (8) il Patto Nuovo di Geremia 31 (9) Esso è un Doppio
Patto, il Patto Nuovo Finale per le nazioni ed il Patto Nuovo Finale per
Israele, qui entrano le altre profezie sul Patto Nuovo(10) Il Patto Nuovo
chiamato il Patto dell’Arcobaleno in cui tutti i colori dell’arcobaleno entrano
in un Patto con i Sei Grandi Segni della Terza Redenzione Finale (11) Il Patto
della Pace ricevuto per primo da Pinhas e poi dal Profeta Elia ed è tale
Patto portato dal Profeta Elia per la Redenzione Finale con le Chiavi della
Grande Riconciliazione dei cuori e per la pace nel mondo (12) il Patto con
l’Acqua della Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatano che vengono ricevute con
umiltà sull’Altare della Leviatanit e (13) Il Patto Nuovo dei Matrimoni
sull’Altare dei Matrimoni che si chiama Patto della Pace fra marito e moglie.
Osservate bene che nella Tradizione si dice che riguardo al
Patto della Circoncisione fra Dio ed i discendenti di Abramo, nostro padre, ci
furono 13 Patti (ciò per le 13 volte che la parola ‘brit’ (Patto) viene
menzionata nel capitolo 17 della Genesi dove Abramo viene comandato nel Patto
della Circoncisione. E noi nel Patto Nuovo siamo nei 13 Patti summenzionati.
Maledetto è colui o colei che cerca di rubare
qualsiasi parte del Nuovo Patto Finale e di tutto ciò che ne fa parte
per usarla fuori contesto; sarà maledetto da Dio perchè questi
Patti e tutto quanto il Patto Nuovo Finale non sono nostri bensì di Dio.
Come detto, il nuovo matrimonio del Patto Nuovo Finale
sarà sul Settimo Piano della Casa della Redenzione Finale. Per il
matrimonio lo sposo e la sposa staranno prima sull’Altare della Leviatanit
perchè dovranno giurare sul Patto Nuovo e qui dovranno ricevere
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Segni Importanti
24 Sivan, 5760
Grande sogno di Giuseppe: C’era una stanza buia ma con
molti segni intorno; vide Moametto; c’erano il Rabbino Refael Peretz e Peretz
che erano felici per la felicità di Maometto. Il Messaggero degli Arabi
sorrideva mentre distribuiva delle preghiere dell’Islam in francese, con delle
aggiunte riguardanti la Redenzione Finale, ed era estremamente felice per il
fatto che le preghiere dell’Islam potevano essere usate sul Tappeto dell’Islam
nella Casa della Redenzione Finale. Il viso di Maometto era rigato marcatamente
ed aveva gli occhi luminosi ed intensi; aveva un corpo forte e robusto; tutti
erano contenti perché ora arabi ed ebrei potevano pregare insieme. - -
Sogno estremamente importante: è la prima volta che
Maometto viene in sogno dall’inizio dei Segni Completi. Siamo verso la fine
(ancora 8 mesi) del Terzo Periodo di 6 anni e ci vogliono assolutamente
i Segni Completi per gli arabi e per tutti gli Islamici prima che si concluda il
terzo periodo, e, come sapete, l’Asino ha Tre Occhi.
Il momento, comunque, è conclusivo come avrete
capito dai Segni: le conclusioni dei 13 Altari e 13 Patti, le conclusioni della
Correzione del Cristianesimo per il popolo di Israele; l’innalzamento dei 4
Altari del Nuovo Equilibrio ‘Profeta, Shoshana, Asino e Leviatanit’. Non poteva
mancare l’elevamento del Tappeto dell’Islam.
Il sogno di Giuseppe è arrivato per la festa del
Morè tra il 23 e il 24 Sivan. Era, peraltro, un giorno pieno di segni,
specialmente uno molto importante, chiamato ‘la Correzione della Madre Chiesa
Cattolica della Madonna e della Madre Chiesa Ortodossa e della Madre Chiesa
Protestante e della Madre Chiesa Neo-Protestante. Queste 4 Madri Malefiche
avevano formato una terribile crosta impura e soffocante intorno e dentro il
cervello del povero Cavallo Bianco. E lo spirito maligno quadruplo dalle 4
Madri Malefiche aveva formato una struttura quadrupla simile a plastica su
tutto il corpo del Cavallo Bianco.
Torture medievali lo avevano reso schiavo ed egli aveva
accolto ogni madre che gli offriva un piatto. I preti cristiani gli avevano
bloccato il flusso mentale, proibendogli qualsiasi pensiero autonomo e
minacciandolo con le pene dell’inferno; era come un albero senza tronco ed un
ruscello senza acqua, in Italia, in Grecia, in Spagna ed in Inghilterra,
distrutto mentalmente e spiritualmente dalla Madre Chiesa. Povero Cavallo,
povero Paolo, povero Bianco, inghiottito dalla Casa costruita da Paulus.
Per 4 giorni e 4 notti lo abbiamo operato, spalmando tutto
il suo corpo con polvere di gesso bianco dalle montagne, mescolata con olio di
ricino. Intervento complicato. Alla fine, il vecchio cervello è uscito,
dopo chissà quanti secoli e lo spirito maligno uscito è stato
ucciso da Nodà; ma lo spirito era uscito doppio come madre e figlio
collegati dal cordone ombelicale. Nodà non riusciva a separarli ma il
Cavallo Bianco stesso, con quell’ultimo filo di vitalità che gli era
rimasto, tagliò il cordone ombelicale separando i figli dalle loro madri.
Poi abbiamo aperto il cranio e Giuseppe con una Spugna Stellare, un po’ di
Acqua dal Lago di Sale e, per detersivo, un po’ di polvere del Nuovo Cervello
Umile gli ha pulito il cervello piano piano con ritmo galattico fino a quando
il povero Cavallo, con due zampe ormai quasi nella Stalla di Sopra, disse: “Non
so chi ero prima ma ora so che quello di prima non esiste più”. E
così sapevamo che l’operazione era riuscita, grazie
a Dio.
Nello stesso giorno, oltre alla grande farsa del terzo
messaggio di Fatima, abbiamo assistito al peggiore dei segni mondiali, un
discorso terribile fatto dal presidente Clinton; terribile è il
linguaggio usato e spaventoso il concetto espresso; ed è nel Segno, purtroppo,
del peccato di Babele tornato nella sua ultima forma, il peccato che dà
il via alla terribile costruzione odiata della Quarta Generazione, la
Costruzione Genetica. Parole di Clinton:
"Abbiamo scoperto il linguaggio con cui Dio
creò l’uomo, il linguaggio dell’albero della vita".
Battiamoci il petto e cerchiamo di non ripetere ciò
che fu detto, che Dio ci salvi e Dio salvi questa Quarta Generazione.
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Vedete la contrapposizione al Segno dell’Angelo dell’Albero
della Vita ricevuta dalla Coda dell’Asino.
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Mi ricordo le sante parole del Maestro Haim:
"Scopriranno ancora cose incredibili, cose che toccano questioni profonde
della creazione dell’uomo, che Dio ci salvi, e crederanno di possedere il
‘segreto’ della vita, che Dio ci scampi, e ciò scatenerà l’ira di
Dio sull’umanità, che Dio abbia misericordia del mondo che ha creato!
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Molti anni fa così parlava lo Tzadik Haim. Purtroppo
ci siamo.
Allo stesso tempo Anna Gasparotti sognò che le fu
detto “Tutte le profezie (da noi) ricevute si verificheranno entro 50 anni”.
Ciò significa che anche la porta di emergenza è stata chiusa e
non si può scappare. Le profezie ricevute dagli allievi e registrate per
iscritto, positive e negative, hanno raggiunto il livello di completezza
necessaria per chiudere definitivamente i tempi della Quarta Generazione.
Ciò è in sintonia con la riuscita del Segno dell’Asino che mangia
il Pane e i tempi fissati per le profezie negative vanno di pari passo con
l'adempimento di tutte le notizie redenzionali, grazie a Dio.
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E tutto ciò corrisponde con la prevista nascita, se
Dio vuole, del Segno della 'Missione' per il mondo, detto anche la Nascita di
Peretz figlio di Giuda e Tamar. Più precisamente, si tratta della
nascita di Peretz-Asino per il popolo di Israele e la nascita di Zerah-Asino
per le Nazioni. Zerah mette fuori la mano fra le nazioni ma poi la ritira;
quindi Peretz nasce per il popolo di Israele e Zerah nasce per tutto il mondo.
Nei primi sei anni Zerah-Asino tirò fuori la mano
prima di nascere, ma dovette ritirarla ben presto, permettendo, però,
che gli si legasse un Filo Scarlatto intorno al polso, ciò per
riconoscere il Segno del Sacerdozio Universale di Malchitzedek (rappresentato
dal colore scarlatto nei Segni) anche se avrebbe dovuto aspettare per nascere.
Si capirà più avanti perché fu così importante e
necessario che tale Filo di Riconoscimento indicasse che ‘questo è nato
per primo’. Ciò perché se non fosse stato stabilito l'Altare di
Malchitzedek per le Nazioni nel primo periodo di 6 anni, con la successiva
entrata dei Segni per Israele, non si sarebbe formato l'Altare di Malchitzedek.
Se, invece, Zerah fosse nato per le Nazioni prima di
Peretz, le Nazioni. a causa del loro numero migliaia di volta superiore, non
avrebbero lasciato posto ad Israele. Ecco perché Zerah iniziò a
nascere ma fu costretto a ritirare la mano e Peretz, in gran fretta e con
irruenza, lo precedette e uscì per primo, per assicurare l'Altare di
Giuda e tutte le Profezie riguardanti Israele.
Il Segno ci
indicò che l'Altare di Malchitzedek deve fare cinque passi indietro.
Ciò perché anche la mano con il filo scarlatto, essendo nel Segno
dell'Altare del Sacerdozio Universale di Malchitzedek, rappresenta un pericolo.
Qualcun altro, un impostore, non il giusto Zerah, vorrebbe pretendere di essere
Zerah e di possedere il Filo Scarlatto proclamandosi il Sacerdote Universale di
Malchitzedek nel Segno di Zerah. E così avvenne, come sapete: il vero
Zerah-Asino dovette ritirare la mano annullando i Segni Cristiani che erano
utili soltanto per la Correzione del Cristianesimo, disfacendo la Chiesa
Universale dei primi anni e facendo che il Sacerdozio dell'Altare di
Malchitzedek fosse inferiore a quello degli Altari del Sacerdote Unto, di
Giuda, di Efraim e del Grande Israele. Così il Segno del Sacerdozio
Universale di Malchitzedek fu segnalato dal Cielo e non potè più
essere negato se non nelle giuste misure.
Nel frattempo, si dovette andare in Israele all’inizio del
secondo periodo di 6 anni per vedere la nascita di Peretz, in fretta e furia perché
c’era poco tempo per ricevere e raccogliere i Segni della Nascita di Peretz per
il popolo di Giuda.
Prima nel sesto anno del primo periodo si innalzò il
falso Zerah che rifiutò di riconoscere che il vero Segno del Sacerdozio
Universale era già stato segnalato dal Cielo nelle giuste proporzioni. E
lo Zimbello si credeva il Cristo-Malchitzedek-Universale sceso dalla Croce a
Zanzara di Muccania.
Il vero Zerah, invece, ritirò la mano e nacque nel
vero equilibrio solo dopo la nascita di Peretz.
Ricevuti i Segni per gli ebrei, in fretta si dovette
lasciare Israele ed andare in America per completare i Segni per gli ebrei
degli Stati Uniti e i Segni Universali per la i Segni della Missione futura di
Zerah-Asino. Così si stabilirono i Segni della Scuola dello Yellow-Rose
a Houston, in Texas. Quei Segni, però, erano sufficienti per
rappresentare la nascita di Zerah-Asino, sempre dalla Tribù di Giuda ma
destinato a splendere come il sole per i popoli.
La Torà non parla più di Zerah dopo la sua
nascita; sono sufficienti il Segno del Filo Scarlatto ed il Segno della sua
Nascita. Completati quei Segni, dovemmo ritornare in Italia e lavorare sugli
scritti, sulla Nuova Legge e sul Nuovo Rito e completare la Correzione del
Cristianesimo e la Riforma nel Giudaismo.
Il secondo periodo finì nel 1995 e si entrò
nel terzo periodo, coi lavori del Sigillo dei testi, con grossi problemi da
ogni punto di vista, impediti anche dal falso Zerah-Cristo che aveva intercettato
i Segni Universali falsificandoli e profanandoli sul proprio nome, bloccando la
strada per le conclusioni necessarie della Correzione del Cristianesimo sino al
1999. Anche il sacrificio di Beniamino noster fu necessario purtroppo per
tenere il Segno dell’Asino in terra alla fine del tredicesimo anno.
Anche i Segni per l’Islam tardarono a concludersi ed ecco
l’importanza del Sogno di Giuseppe di Maometto, che è un Segno
Conclusivo per tutti popoli dell’Islam.
Ora, i Segni dei Gemelli di Peretz e di Zerah devono
crescere, Peretz-Asino per Israele e Zerah-Asino per i popoli. con l’arrivo
dell’Altare della Leviatanit hanno completato i 13 Altari di Preghiera ed i 13
Patti del Patto Nuovo Finale. Dopo più di 17 anni, Zerah-Asino cresce
con i Segni Completi dell’Apertura della Scuola della Shoshana e gli viene
consegnato il Filo Scarlatto del Sacerdote-Asino Universale di Malchitzedek.
I Segni poi lo fanno andare in Israele per racchiudere i
Segni della nascita di Peretz per Israele; egli deve, però, mantenere un
equilibrio fra i Segni di Peretz ed i Segni di Zerah: perciò, Italia-Israele,
Italia-Israele, Italia-Israele e poi come vuole Iddio. Perché tre volte?
Nell'irruente nascita di Peretz, il verso della Torà usa la radice di
'paratz' (rompere le barriere, fare una breccia) tre volte; 'ma paratzta alecha
poretz, va-yikrà shmò Paretz' (perchè hai rotto la
barriera – paratzta - facendo questa breccia – peretz - e fu chiamato Peretz)
(Genesi, 38: 29). Si vede che ci volevano 3 volte per completare il Segno della
nascita di Peretz-Asino, per dar vita al Segno della nascita di Zerah-Asino per
il mondo, con l’aiuto di Dio Altissimo.
E così è stato; ho dovuto viaggiare 3 volte
dall'Italia ad Israele per poter annunciare la Redenzione nella Sinagoga di Rav
Refael Peretz nel maggio dell'anno 2000.
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Grazie a Dio, è stato fatto questa sera (motzaei
Shabbat, 1 luglio 2000), su di Daniele il Grande Segno Quadruplo della Quarta
Generazione. E’ stato preceduto dal Grande Segno Quintuplo ’’stregato’’
anti-voodo da Nodà, Paolo, Peretz, Daniele e Giuseppe, contro la Magia
nel mondo. Poi Daniele entrò nel Ring-Messianico piegando davanti ad un
vasto pubblico quattro Grossi Ferri da Cavallo nel Segno
Asino-Cavallo-Leone-Toro. Poi attorcigliò i Quattro Ferri intorno ai due
piedi ed alle due braccia ed entrò nel Segno dell’Anti-Confessione,
descrivendo verbalmente in dettaglio i suoi più grossi peccati che per
dirli in quadruplo sono Arroganza-Interiore-Sottile, il Voler-Scappare-Via dai
Pesi della Missione, il Non Prendere-Meriti per sé e per la MIssione, e
soprattutto la Mancanza di Amore. Certamente questi sono i peccati gravi che
hanno afflitto gli allievi in questi anni passati. Poi, per spaventare le forze
negative, Daniele tolse la camicia e battè le mani sul petto nudo come
King Kong dicendo “Io sono il più potente di tutta la terra, anzi, sono
come Quattro Giganti Potenti in uno” nel Segno della Nuova Protezione del Cuore
dai Quattro Angoli della Terra. Poi abbiamo acceso un forno antico sciogliendo
i Quattro Ferri, prima tre e poi il quarto. Ed uscì il Nuovo Cuore Forte
della Quarta Generazione nel Segno della Distruzione Quadrupla dei Mali della
Quarta Generazione e della Nuova Costruzione Quadrupla del Nuovo Cuore Forte
della Quarta Generazione. Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL
SHADDAI è UNO.
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Grande Sogno di Giuseppe, 2 luglio 2000; 29 Sivan 5760;
Tartaruga Illuminata 19, 3953: C’eravamo noi, Daniele, Giuseppe, Nodà,
Paolo, io e qualche altro allievo; eravamo disturbati dai nemici intorno
(non-visibili); ad un certo punto scese il Maestro Haim, col suo bastone e fece
in modo che tramite Daniele tutti i nemici venissero ‘polverizzati e
distrutti’. Il Maestro Haim era arrabbiato come a voler dire “basta
così!”. Il Maestro Haim fece il segno col bastone come se tagliasse
giù i nemici e poi passò il segno a Daniele. Poi, Peretz, col
bastone del Maestro, disse: “Il Maestro Haim non tollera più che il suo
nome venga usato falsamente. La profanazione di quelli ha fatto diminuire, che
Dio ci scampi, il nome del Maestro e se andassero oltre tale profanazione, che
Dio ci salvi, non c’è salvezza. - - C’era grande rabbia dal Cielo. Poi
Giuseppe vide chiaramente che la distruzione dei nemici si scatenava anche
contro quelli di Genzano.
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Grande notizia in un sogno di Solly a Beer Sheva (2 luglio
2000): E’ venuto a trovare tutti i componenti della Casa della Redenzione
Finale un personaggio non umano, cioè un angelo; l’angelo era pieno di
spirito e quando Solly gli disse: “Grazie a Dio, abbiamo ricevuto segni
meravigliosi” l’angelo disse con un amore indescrivibile “Yishtabah Shmò
La-Ad” (che sia lodato il Nome di Dio in eterno). L’angelo poi si mise a letto
perché aveva un po’ di freddo e Solly lo coprì con una coperta.
Nel frattempo, l’arrivo dell’angelo aveva provocato un grande fermento tra gli
allievi e vi era un grande spirito di rinnovare gli scritti e di fare di
più e meglio.
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Sogni di Giuseppe e Nodà sulla Quarta
Generazione
20 luglio 2000; Tamuz 17, 5760;
Regno della Giraffa 9, 3953; Busnago
Sogno di Giuseppe sulla
situazione in Medio Oriente
Giuseppe vide Clinton, Arafat e
Solly che fungeva da Ehud Barak nella situazione del fallimento di Camp David;
Clinton era molto deluso; Arafat era invecchiato e tutt’altro che bello da
vedere. Giuseppe chiese a Solly di tradurre in arabo per Arafat ciò che
diceva; Giuseppe disse che era molto sbagliato ciò che aveva fatto
Arafat con l'esigere tutto il territorio; Giuseppe spiegò che aveva
visto di sopra i ministri sia di Israele che dell’Islam e che tutti quanti
erano molto arrabbiati con Arafat. - -
Arafat aveva dichiarato prima
dell’incontro di Camp David che il 13 settembre 2000 avrebbe proclamato
ufficialmente la nascita dello stato palestinese, a prescindere dall'assenso di
Israele. Egli aveva praticamente rovinato il processo di pace con una tale
mossa ed il sogno di Giuseppe lo conferma nella posizione del Tribunale di
Sopra. Almeno per il momento la situazione in Israele non è delle
migliori. Staremo a vedere. -
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Sogno importante di Giuseppe su
Ba-ha-Zman
Nella stessa notte (18 luglio)
Giuseppe sognò che era sceso un nuovo spirito nel Segno Ba-ha-Zman.
Ricordiamo il sogno di Solly la
settimana prima dell’angelo sceso che dichiarava un nuovo spirito da parte
degli allievi, in particolare per ciò che riguarda il lavoro degli
Scritti del Sefer Mishnat Haim, e, in generale, un nuovo spirito di
comprensione, di azione e di desiderio di miglioramento personale.
Intanto ricordiamo che siamo nel
periodo delle grandi conclusioni dei Segni Finali dopo la discesa dell’Altare
della Leviatanit, la completezza dei 13 Altari e dei 13 Patti del Patto Nuovo
Finale, le completezze della Correzione del Cristianesimo, inclusi i segni
contro i malfattori di Muccania ed i segni della ‘Bestia’ l’ultimo testo del
Nuovo Testamento Cristiano, il Segno dell’angelo dell’Albero della Vita che
è anche in contrapposizione al terribile peccato della genetica e del
genoma, il Segno della Casa di Sette Piani a Beer Sheva ed il ‘segreto’ della
diffusione della Casa di Preghiera di Sette Piani per il mondo. Tutti questi
sono Segni importanti e conclusivi del PATTO NUOVO FINALE.
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Sogno importante di Nodà
su Pasqua
Il 19 (luglio), ieri, Nodà
vide che era Pasqua anche se non c’era il pane azzimo; erano presenti Giuseppe
e Sharon e celebravamo la Pasqua con enorme felicità. - -
Siamo entrati, grazie a Dio,
nella Nuova Fase Storica del Segno dell’Asino che mangia il Pane di questa
Quarta Generazione.
Il giorno 18, Giuseppe era qui
nella Tenda, ha fatto un segno sull’Altare dell’Asino e ha ricevuto un
messaggio importante; eccolo in sintesi:
Il Segno dell’Asino che mangia il
Pane di questa Quarta Generazione non sarà un movimento di massa riconosciuto
da migliaia di persone che lo sostengono; anzi, in quanto al numero,
sarà relativamente ristretto. Dopo e non durante la Quarta Generazione
ci sarà un cambiamento radicale. - -
Sono 2 giorni che rifletto su
questo messaggio, anche con un sentimento di grande sollievo interiore, come
allegerito da un grande peso; è come se prima ero rivolto al mondo
esterno mentre ora mi trovo all’interno con gli allievi-Asini nella nostra
Scuola per formare adepti del Patto Nuovo Finale. Non stiamo cercando un pubblico,
stiamo aspettando che pochi selezionati dal Cielo trovino la Scuola. I messaggi
ed i testi del Sefer Mishnat Haim sono, si capisce, per il mondo e dopo la
Quarta Generazione verranno riconosciuti dalle generazioni ecc. ma
relativamente molto pochi sono coloro che in questa generazione potranno
partecipare direttamente nella Scuola o nel Segno dell’Asino che mangia il
Pane.
Quasi sicuramente, ciò si
ricollega con un sogno di Giuseppe di primo Giugno 1998, un sogno di altissima
allegria nei Segni della Risata di Isacco, in cui Peretz diceva a Giuseppe che
ora c’erano 500 allievi nel Patto Nuovo Finale ed i due ridevano a crepapelle e
Giuseppe era persino caduto dalla sedia senza però farsi male. –
500 persone non rappresenta che
un'infinitesimale frazione della popolazione mondiale; non è neanche
visibile ma nonostante ciò essa è motivo di grande gioia nel
Cielo per la Terza Redenzione Finale dell’umanità. E’ strabiliante
questo fatto, dato che si tratta della salvezza del mondo da parte di Dio di
tutte le generazioni future, per merito del Goel Finale, Haim.
Ieri pomeriggio, ho fatto un
sogno altrettanto stupefacente: mangiavo della terra, bella nera, fertile,
ricca di minerali e di vitamine e anche molto gustosa; continuavo a
raccoglierla e ad inghiottirla con gusto. Poi, ad un tratto, mi fermai,
pensando che non dovevo continuare a mangiarla perché non era stata
controllata ed analizzata per conoscerne il vero contenuto e quindi mi
svegliai. - -
Gli allievi ricorderanno bene che
nel sogno completo dell’Asino che mangia il Pane, ricevuto da Sara (Markus) nel
secondo anno dei Segni, un panino era rotolato per terra, accumulando molta
polvere, sino ad arrivare sotto la testa di un asino che trainava il carro
guidato da un uomo anziano. L’asino si rifiutava di mangiarlo ma alla fine lo
mangiò. - - Quello simboleggiava il Pane che viene dal Cielo ed è
destinato alle masse del mondo; anche gli allievi rappresentano vari generi di
umanità.
Si è concluso, grazie a
Dio, il periodo del mangiare la terra in cui il pane era avvolto; comincia il
periodo dell’analisi delle cose ed il perfezionamento dei testi, un periodo di
un Nuovo Spirito di comprensione, di auto-critica e correzione di se stessi. La
vitalità del Segno dell’Asino che mangia il Pane ha raggiunto lo Zoccolo
dell’Asino. La mamma della Coda dell’Asino ci ha fornito due giorni fa un vero
zoccolo d’asino e un tappeto di lana divenuta nella Tenda l’Altare dell’Asino,
altro nome dell’Altare del Grande Israele.
Ora l’Asino è felice
perché in questa generazione non si parla di un movimento di masse;
perciò può camminare, senza alzare la voce fuori. Se si fosse
trattato di un movimento di massa, come in qualche maniera pensavamo, avremmo
solo continuato ad inghiottire terra delle masse mescolata con chi sa quali
elementi estranei. Basta così, abbiamo già mangiato a sufficienza
di quel pane per la salvezza delle masse dell’umanità ma non possiamo
trattare le masse direttamente. Il nostro lavoro ora è di studiare e di
analizzare tutto ciò che rappresenta la salvezza dei salvabili fra le
masse ma non di essere un movimento che accoglie le masse a sé.
Le masse che si trovano ora nel
mondo, anche i milioni di persone che sono degni di salvezza e che verranno
salvate da Dio Benedetto Egli sia, non sono pronte ad affrontare la Redenzione
Finale direttamente. Esse sono ancora molto lontane dal Nuovo Messaggio. Ci
vorranno 500 allievi veri, allievi e maestri della grande rivelazione, allievi
del Maestro Haim. Non c’è fretta e non arriveranno subito. Quante
centinaia di decreti sono stati fermati dai meriti di pochissimi allievi-asini
facendo segni e preghiere e recando al livello di segni per il mondo grande
salvezza, pochissimi asini da 17 anni.
Il ‘segreto’ che sta in tutto
questo si può percepire da un sogno di Anna G. forse 5 mesi fa. Anna,
Solly ed io ci abbracciammo con amore e felicità e ci fu detto che gli
allievi del Patto Nuovo Finale nelle loro azioni verso la Redenzione Finale
erano al livello dei Veri Giusti. - -
Ciò significa che anche se
non sono veri giusti bensì giusti che camminano nella loro fede, per
merito del Maestro Haim, il Goel Finale, e tramite i Segni Completi della
Redenzione Finale, causano con le loro azioni e le loro preghiere grande
salvezza per gli altri, come i veri Giusti Nascosti che con le loro preghiere
ed azioni salvano il mondo, senza essere visti o conosciuti. I mezzi
incredibili ed immensi della Redenzione Finale per merito del Maestro e Giusto
Risorto che si annuncia tre volte, Haim, hanno reso le azioni degli allievi al
livello dei Giusti Veri. E’ incredibile ma è vero ed il sogno di Anna lo
ha confernato. Perciò dobbiamo dire sempre Hi-haw, hi-haw. Chi ha
orecchie d’Asino, intenda, siamo arrivati allo zoccolo d’Asino, hi-haw, hi-haw!
Tramite i nostri Siti (Camillo e
Beit-Sefer-Esther.com) molti testi della Redenzione Finale sono accessibili a
tutti a livello internazionale. Ma il mondo, ora, è ancora molto lontano
sia dalla grande fede nel Patto Nuovo Finale che dalla comprensione di ‘cose
vere’ che stanno in netta contrapposizione alle miriadi di correnti, movimenti,
filosofie e ideologie nel mondo. Non possiamo affrontarle direttamente. Quei
pochi che sono in essenza selezionati già dal Cielo e che stanno
cercando la verità saranno diretti da Dio Benedetto a trovarci. Noi
dobbiamo pregare e fare segni e ragliare e studiare e tenere la Scuola della
Shoshana.
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Come detto, sto riflettendo su
questa nuova ottica del nostro lavoro. Ovviamente l’argomento tocca molti
pensieri ed interrogativi. Se tutto il mondo ha bisogno del Nuovo Messaggio ma
sono molti pochi in questa Quarta Generazione che potranno riceverlo, cosa
c’è da rallegrarsi’?
La QUARTA GENERAZIONE non
è nostra, né la Redenzione Finale né i Segni Completi
né i Messaggi. In alcuni scritti ho spiegato, circa le varie epoche
storiche, che dall’Alto viene offerto il massimo possibile; poi gli uomini
sbagliano e non riescono a riceverlo e magari ne ricevono una parte, e,
comunque, in un contesto globale, che considera gli scopi ed i propositi del
Disegno Storico della Redenzione, così deve essere. Se Israele fosse
stato degno della Redenzione Finale dall’inizio, non si sarebbe arrivati alla
redenzione anche per le nazioni. O ancora più in generale, se la
Redenzione Finale fosse arrivata prima, come tramite la missione di Yeshua, il
mondo stesso non avrebbe avuto dietro di sé tutte le incredibili
esperienze di sviluppi storici, culturali, letterari, scientifici, ecc. in
più direzioni, che alla fine diventeranno il cibo storico e reale per
un’umanità più solida, vera e durevole.
In sintesi: si arriverà a
quanto voluto da Dio per l’umanità dopo un ritardo di 2000 anni, prima
della rivelazione del nome finale EHEYE ASHER EHEYE. Solo Dio Benedetto prevede
la fine e le reali capacità sfruttate in bene dall’umanità o
viceversa, per cui stabilisce l’inizio, la continuazione e la fase finale di
ogni cosa. Alla fine, ciò che è desiderato per il bene
dell’umanità nella storia è già stato previsto dal
Creatore, il Santo Redentore d’Israele, ed esteso in modi segreti nel Disegno
Storico. Già Mosè, magister noster, vide profeticamente 3 esili e
3 redenzioni dal nome che gli fu rivelato nel roveto ardente.
Quando arriva il Goel Finale, il
mondo opera in un caos di religioni, movimenti, ideologie che sono in
contrapposizione, per lo più, con la fede della Redenzione Finale. Forse
i più vicini saranno i meno eruditi che non appartengono attivamente ad
alcuna istituzione, gente semplice che ha mantenuto i valori interiori della
fede e possiede le virtù nascoste nel cuore.
All’inizio dei Segni cercavamo di
raggiungere anche loro ma si è visto cos’è successo. Dall’Alto fu
offerto il massimo ma troppi sono stati gli impedimenti. Tale genere di
'missione' era circoscritto e siamo rimasti in pochissimi a trainare il Carro
delle Buone Notizie e con miracoli ad ogni passo siamo riusciti ad accogliere
tutto ciò che è richiesto per la Redenzione Finale
dell’umanità. L’essenziale è stata la formulazione di testi che
rimarranno nel tempo e che verranno ricevuti, capiti, amati e praticati dalle
rimanenti parti dell’umanità dopo la Quarta Generazione e nel frattempo
si saranno adepti-allievi-asini-maestri del Patto Nuovo Finale e le Scuole
della Redenzione Finale saranno stabilite e funzionanti per quelli che
arriveranno. In generale, però, il Nuovo Messaggio ora come non è
sostenibile per l’umanità.
Tutti, anche i più buoni,
sono intrappolati in altre cose. Quasi nessuno riuscirebbe adesso a leggere le
cose nelle chiavi di lettura che noi stiamo dando: i Collegamenti Storici delle
Tre Redenzioni, la Tripla-Meditazione Storica del Disegno della Redenzione di
Dio, Nuova Casa di Preghiera di 13 Altari di Preghiera ed il Tappeto
dell'Islam, 13 Patti Nuovi del PATTO NUOVO FINALE, la Nuova Vera Kabalà
del Grande Pesce Leviatano, il Nuovo Linguaggio Puro Profetizzato, il Libro
delle Stelle di Abramo, nostro padre, i Segni Nascosti di Isacco, nostro padre,
i Segni Finali e Completi dello Splendore di Israele, la verità dei 36
Giusti Nascosti, un Asino che mangia il Pane di Betlemme della Stella che
Stupisce, la posizione finale di Questa Quarta Generazione, il Segno Finale della
Resurrezione del Maestro Haim, il Giusto che si annuncia tre volte nella
storia.
Non tutti sono pronti a ragliare.
Ed è solo per fortuna che, avendo ricevuti tutti questi Segni, sappiamo
che l’unica cosa da fare è di ragliare. Davanti alle realtà incredibili
e miracolose e meravigliose e spaventose di tutte le notizie ricevute,
cos’è poi che capiamo? Hi-haw, hi-haw.
Abbiamo fatto pochissimo ed
abbiamo anche sbagliato moltissimo e nonostante ciò, abbiamo ricevuto i
Segni Storici Completi, i Tesori Nascosti della Grande Redenzione Storica
promessa da Dio, per merito del Maestro Haim che dal Regno dei Cieli dirige i
Messaggi e li manda nei Sogni della REDENZIONE FINALE e della QUARTA GENERAZIONE.
Siamo noi stessi estremamente
lontani dal giusto Nuovo Spirito. E’ difficile; ci sono tanti motivi ma per
tutti gli Asini è stato molto difficile. E’ indicativo, però, di
ciò che stiamo dicendo. Se per noi, i ricevitori da vicino, è
stato così difficile, anche dopo 17 anni della più incredibile
rivelazione della storia, a maggior ragione lo è per gli altri!
Dobbiamo ancora riconciliare
alcuni punti. Se il Segno dell’Asino non sarà un movimento appartenente
alle masse durante questa Quarta Generazione, perché il sogno di Anna,
di qualche settimana fa, dichiara che tutte le profezie ricevute da noi si
verificheranno entro 50 anni? Se il Segno dell’Asino che mangia il Pane deve
raggiungere le masse ed il linguaggio puro deve essere recepito da tutti, perché
non è universale? Se entro 50 anni si verificheranno tutte le profezie,
ciò sembrerebbe includere almeno l'inizio della costruzione del Terzo
Tempio a Gerusalemme e la Casa di Sette Piani a Beer Sheva ed altre costruzioni
della Casa del Preghiera, come è possibile allora se il Segno dell’Asino
non raggiunge le masse?
Cercherò di rispondere in
Colpif 48 (La Cometa Linear). Ora passa una Nuova Cometa chiamata Linear e
passerà proprio sotto il Grande Carro delle Buone Novelle e poi, dopo
qualche giorno di passaggio, non ritornerà per qualche milioncino di
anni. Meno male che ieri abbiamo fatto il segno della Nuova Pasqua.
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La Cometa Linear – Fra 50 Anni
Cercherò di essere lineare nelle risposte mentre
passa questa straordinaria cometa Linear.
Nel sogno di Anna si specifica 50 anni per la realizzazione
delle profezie da noi ricevute. Di preciso ciò ci porta a 3 anni dopo i
65 anni della Quarta Generazione. Già Giuseppe aveva ricevuto che gli
ultimi 5 anni dei 65 saranno nel segno della Ricostruzione ed abbiamo
dichiarato la possibilità che proprio in quei 5 anni si entrerà
nelle fasi di costruzione del Terzo Tempio a Gerusalemme. Il sogno di Anna
dà ancora 3 anni che sono già oltre ai 65 e perciò
è più che probabile che entro quel triennio il mondo vedrà
tale costruzione (che ora sappiamo include la costruzione della Casa di Sette
Piani anche a Beer Sheva). Cinque anni, quindi, di preparazioni in Israele
mentre nel mondo saranno 5 anni di ricostruzione generale dopo i terribili anni
del Giorno del Signore.
Il calcolo regge
bene a livello logico dato che il Segno dell’Asino non creerà un
movimento di massa e il contesto storico sarà la Quarta Generazione. In
seguito, però, ci sarà un'incredibile diffusione del Messaggio
della Redenzione Finale. Non può essere diversamente, credo,
perché il mondo sarà diverso e il male sarà stroncato
dalla faccia della terra. Non possiamo immaginare in che modo ma presumiamo che
le radici dell’idolatria saranno estirpate, la Chiesa di Roma e le Chiese Cristiane
saranno ai minimi termini, la terribile Torre della Genetica sarà
crollata, chi andava contro natura sarà tolto dalla faccia della terra,
i malvagi non ci saranno più, l’arroganza degli uomini sarà
umiliata per sempre e tutte le false costruzioni odiate della Quarta
Generazione saranno distrutte. Insomma, tutto ciò che era stato
profetizzato, annunciato e spiegato nei testi di Sefer Mishnat Haim sarà
troverà conferma e tutti potranno vedere, leggere, studiare, capire e
riconoscere le verità del Patto Nuovo Finale e della Terza Redenzione
Finale. In effetti, abbiamo più volte espresso il fatto che non
sarà il Nuovo Messaggio da solo a ‘convertire’ l’umanità
bensì gli eventi della Quarta Generazione. Non ci sarà,
quindi, una diretta ‘conversione’ dell’umanità al Patto Nuovo Finale,
che, invece, consiste nel processo storico durante il quale, alla fine, si
potrà verificarne la portata profetica. Fino a che non sarà
trascorso il periodo terribile (che possiamo stimare come i 18 anni prima del
sessantesimo anno - 2042 - della Quarta Generazione), non sarà possibile
che il Segno dell’Asino diventi un movimento di massa.
Tutti i Segni, quindi, avverranno entro 50 anni ma allo
stesso tempo nel mondo tutto sarà molto limitato. Solo pochi selezionati
troveranno quello che stanno cercando e faranno parte della Scuola e del Segno
dell'Asino, forse 500 Asini, tutt'altro che una massa di persone.
Usiamo spesso il termine 'l’umanità' o 'il mondo'
per semplificare ma, in verità, l’umanità o il mondo di cui
parliamo non è onnicomprensivo. Se intendiamo, per lo più, il
mondo ebraico, il mondo musulmano ed il mondo cristiano, rimangono,
però, tanti altri milioni di persone che appartengono ad altre religioni
ed etnie. Questa sera, ad esempio, ho visto alla TV un documentario su una
tribù dell’Amazzonia; uomini e donne vanno in giro nudi e adorano la
luna, da cui dicono di provenire. Essi non sanno neanche che fanno parte del
Brasile. Ammesso che tale tribù vada avanti nel tempo, quante
generazioni ci vorranno prima di capire il Segno ‘E' arrivato il Tempo’?
Insomma, parliamo del ‘mondo’ ma il mondo è molto
grande. Non a caso la Redenzione Finale viene data in termini di 400 a 500
anni. Un sogno di Daniele dice che se un bambino ebreo cinese verrà
salvato nel Patto Nuovo Finale un milione di ebrei cinesi potranno essere
salvati. Non so se ‘ebrei cinesi’ è da prendere alla lettera ma in ogni
caso si potrebbe forse leggere ‘se un bambino-ebreo-cinese viene salvato
durante questa Quarta Generazione, un milione di ebrei-cinesi verranno salvati
dopo la Quarta Generazione nei periodi redenzionali che arriveranno. Se noi,
dunque, del Segno dell’Asino, potremo essere strumenti idonei per salvare un
solo bambino-ebreo-cinese durante questa Quarta Generazione, quello sarà
il Segno di una più vasta salvezza in seguito. Io non so se veramente
esista un milione di ebrei-cinesi, forse ci si riferisce a dei cinesi di radici
buone che hanno un ‘cuore ebraico’.
Siamo Asini salvati e radicati per la salvezza altrui per
volontà del nostro Creatore.
I pochi Asini rimasti sino ad ora hanno delle anime alte ed amate da Dio in un
modo particolare, come indicato da un sogno di Nodà. Le nostre anime
questa volta sono state scelte per scendere nel mondo ed essere coinvolte nella
salvezza della Quarta Generazione con la scelta di Dio del Goel Finale. Siamo
stati mandati anche in basso, al livello delle masse, e poi salvati e redenti
dal Maestro Haim. Tramite il Segno dell’Asino, siamo collegati con le Stelle
della Redenzione, con il Nuovo Regno dei Cieli e con il Segno della
Resurrezione dello Tzadik Haim. Quel sogno di Nodà dice che noi stessi
non siamo in grado di riconoscere chi siamo in verità perché le
nostre radici sono alte. Tutti gli allievi sono stati selezionati dal Cielo.
Ciò dimostra che, in verità, per merito del
Maestro Haim, abbiamo la grandissima fortuna che con le nostre azioni, se sono
giuste e con le giuste intenzioni ed il giusto timore di Dio, favoriamo la
salvezza di molti. Questo spiega perchè in tutti questi anni siamo
stati in pochi, perché tramite i pochi arriva la salvezza e più
estesa è la salvezza che arrivase si aggiungono altri Asini. E
più che tale salvezza arriva in modi nascosti in questi anni, tanto
più arriverà in modi manifesti dopo la Quarta Generazione.
Ecco il sogno di Anna Gasparotti in cui Solly, arrivato da
Israele, si abbraccia con Anna e Peretz ed una voce dichiara che le azioni
degli allievi del Maestro Haim sono uguali alle azioni dei veri Giusti.
500 Asini, dunque, sarebbero tantissimi, certamente
sufficienti per la Salvezza di tutti i meritevoli del mondo.
Siamo all’apertura dei Segni e perciò arriva adesso
questa riflessione. Nodà dice che tutto questo discorso ci porta ad un
altro approccio nel presentare la Terza Redenzione Finale, un approccio che si
può definire la presentazione della Nuova Via della Vita offerta dal Maestro
Haim. Cioè, il discorso di arrivare a 500 allievi è cosa nostra
per ora. Noi, però, pubblichiamo testi sul Sito. Da questo, spiega
Nodà, ci saranno numerose persone che tramite la lettura delle profezie
e dei Messaggi, si meraviglieranno e troveranno che le spiegazioni sono
convincenti. Le cose che presentiamo avranno un senso per loro ma senza
impegnarle in modo ‘ufficiale’ a far parte del Patto Nuovo Finale.
Ciò risolve il problema; il nostro lavoro, oltre
alla Scuola, è quello di offrire al mondo ciò che abbiamo
ricevuto e ciò in cui crediamo; il nostro obbligo, in ogni caso,
è di far conoscere le profezie e le meravigliose notizie e da ciò
non possiamo scappare. Ciò che cambia è l’approccio. Non stiamo
cercando adepti o appartenenti al Patto Nuovo Finale. Anche se arriveranno
persone che vorranno partecipare attivamente nella Scuola e nei Segni, quel
numero ristretto sarà di 500. Mi sembra che questa idea di Nodà
risolva le discrepanze fra il trovare adepti alla Scuola e il diffondere il
materiale ad un vasto pubblico. Così non diventiamo un movimento di
massa ed allo stesso tempo rafforziamo gli strumenti della Redenzione Finale,
Scuola ed Asini, per preparare le vie per i tempi dopo il grande e terribile
giorno del Signore.
Probabilmente le misure che riguardano Israele e gli ebrei
non saranno in essenza diverse. Nello stesso modo che nel mondo le masse,
erudite o meno, per lo più non sono ora in grado di appartenere alla
Scuola della Shoshanà, così le masse in Israele non sono in grado
di far parte della Scuola di Ester o del Segno dell’Asino. Tramite gli scritti
del Patto Nuovo Finale, però, si formerà piano piano una nuova
mentalità mentre solo alcune persone vorranno veramente avvicinarsi. I
problemi per gli ebrei sono diversi da quelli delle nazioni e non li discuto
qui ma non cambia l’approccio che dobbiamo assumere.
Dobbiamo conoscere qual è il nostro approccio al
pubblico per non sbagliare, per non stancare il pensiero con esagerazioni
irrealizzabili e per presentare una strada in modo equilibrato.
Nodà dice che il concetto di Nuova Via della Vita
sostituisce il concetto di appartenenza ad una ‘religione’ o ad un'istituzione
religiosa. Per molti è il tempo della rottura da tali istituzioni e non
vogliono sentirsi legati ad obblighi di appartenenza ecc. Stiamo parlando,
però, di persone che hanno fede e vogliono la fede e vogliono procedere
lungo la strada del Decalogo divino. E’ proprio tale ‘discrepanza’, il voler
camminare nella fede con Dio e vivere secondo la Sua volontà e non
contro la Sua volontà, risponde al concetto di Nuova Via della Vita. Si
vede che con il passaggio di questa Cometa dobbiamo adottare questa Linea.
Offriamo agli altri questa Nuova Via della Vita mandata dal Maestro Haim, senza
impegni di appartenenza.
Inoltre Nodà sente che questa Cometa, venuta con le
incredibili conclusioni di quest’ultimo periodo, risolve il Purim e anche la
Pasqua.
Il Purim significa ‘la redenzione nascosta’; il nostro non
diventare un movimento significa che i Tesori del Re rimangono nascosti nel
Palazzo, cioè nel Sefer Mishnat Haim e nella Scuola ad un numero
limitato di stretti allievi. Allo stesso tempo, la diffusione, anche a livello
internazionale, rappresenta il modo della salvezza redenzionale, come stiamo
spiegando, e ciò risolve la Pasqua e per molti l’uscita dall’Egitto del
mondo. La Pasqua è anche nel Segno della Risurrezione dello Tzadik Haim,
e così la Nuova Via della Vita è per merito del Maestro Risorto
che si annuncia tre volte nella storia. Non è voluto che la fede nella
resurrezione del Maestro Haim venga presa come un concetto ‘religioso’
bensì come una Nuova Via della Vita.
Non si risolve, invece, adesso, il Hanucat ha-Hanucot,
intendo la Costruzione Propria della Casa di Preghiera di Sette Piani
perché bisogna prima passare la Quarta Generazione come spiegato; si va
avanti, comunque, con le preghiere del Nuovo Rito sui Nuovi Altari; Hanucat
ha-Hanucot è al livello di Purim sino a quando arriverà il tempo.
E speriamo, con l’aiuto di Dio, nel prossimo futuro di avere una nostra
congregazione della Scuola della Rosa.
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Per concludere
questo colpif48 (48 = moah in ebraico ‘cervello’) aggiungo che le indicazioni
sulla Cometa Linear dicono che conclude la fase della Redenzione Finale
collegata con la prima lettera ‘ALEF’ del nome finale EHEYE ed inizia la lunga
fase collegata con la seconda lettera ‘HEI’ del nome finale. Anche se
ciò non è da intendere bianco su nero, ci sono le premesse per supporlo.
Va ricordato che già dall’inizio del 17esimo anno, siamo entrati nel
segno della Seconda Visione del Profeta Habakuk.
La Cometa passa nel punto più vicino alla terra,
sotto il Grande Carro, questa notte, fra il 22 e 23 di Luglio. C’è,
quindi, il segno della Nuova Apertura del Segno dell’Asino che mangia il Pane.
Raglio con grande felicità per il fatto che ho finito di mangiare la
terra, nonostante i gusti incredibili, ma ora si deve controllare ed analizzare
tutto ciò che si è mangiato. E’ come nei 17 anni di testimonianze
e testi scritti, siamo andati da uno all’altro senza avere mai il tempo o il
modo adeguato per controllare ed analizzare le cose scritte e fatte. Ciò
corrisponde col sogno di Solly dell'angelo sceso e del nuovo entusiasmo da
parte degli allievi di migliorare gli scritti. E Giuseppe vide un Nuovo Spirito
di Ba ha-Zman. Alla tv hanno detto che la Cometa passa il ’Muso’ di Orsa
Maggiore e prosegue sino alla ‘Coda’. E noi ragliamo hi-haw, hi-haw. Si tratta
di una nuova fase del Segno del Maestro Haim, dalla Quarta Stella alla Prima
Stella.
Per tale felicità asinina, però, bisognava
sapere che il secondo Segno Completo dell’Asino si era concluso; l’Asino aveva
smesso di mangiare la terra e si era passati al controllo ed all’analisi. Ma ci
voleva un cambiamento nell'ottica del nostro lavoro, spiegato qui in colpif 47 (Sogni di Giuseppe e Nodà
sulla Quarta Generazione) e 48, con la Nuova
Via della Vita.
Per percepire qualcosa della seconda lettera del nome, la
si può paragonare al significato generale delle prime due lettere del
primo nome EHEYE. In generale, la ALEF si riferisce alla fede in Dio nella
redenzione dei figli d’Israele dall’Egitto, la fede, quindi, riflessa nel Primo
Comandamento.
La seconda lettera si riferisce alla Rivelazione della
Torà sul Sinai ed ai 40 anni nel deserto, 40 anni di studio della
meravigliosa Torà di Dio. Paragonata alla fede del Primo Comandamento,
la dichiarazione ‘semplice’ "Io sono il Signore tuo Dio che ti ho tratto
dalla terra d’Egitto dalla casa della schiavitù", il Secondo
Comandamento rappresenta lo studio, il controllo e l’analisi della giusta fede
e la separazione fra la quarta generazione odiata e la clemenza di Dio per
coloro che Lo amano e che custodiscono i Suoi comandamenti.
Il primo comandamento ha 9 parole, il secondo 50. Questo
numero 50, che corrisponde alla lettera Nun (quattordicesima lettera
dell’alfabeto ebraico) è indicativo della Mishnà di Yehoshua Bin
Nun; studio, quindi, controllo ed analisi di ogni questione riguardante la fede
stessa e la legge di Dio.
Nella Redenzione Finale, sino a questo punto, si trattava
della ‘furiosa’ ricezione di migliaia di sogni importanti, i Segni Completi di
tutte le questioni della Terza Redenzione Finale. Non c’era veramente tempo per
i controlli e le analisi (come nella prima redenzione; chi in Egitto ebbe tempo
o modo di contemplare veramente ciò che stava accadendo? Quello fu il
tempo della realizzazione dei miracoli di Dio tramite Mosè e non il
tempo della contemplazione, mentre dopo, nel deserto, ci furono 40 anni di
tempo per studiare il tutto e quella generazione si chiama nella Tradizione ‘la
Generazione della (Grande) Conoscenza’ , che aveva visto i miracoli in Egitto e
sul Mar Rosso e la Rivelazione sul Sinai).
Il punto in cui ci troviamo, quindi, è quello
dell’entrata nelle fasi della seconda lettera del nome e nel periodo della
grande separazione e dello studio, controllo ed analisi di tutti i Meravigliosi
Segni Completi ricevuti nel Segno della ALEF, la Grande Fede della Terza
Redenzione Finale rivelata per merito del Goel Haim.
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Non siamo una Nuova Religione
Grazie EL SHADDAI per questo Nuovo Equilibrio: non siamo
una nuova religione bensì una Nuova Via della Vita e di tutto ciò
che concerne la vita, per merito del Maestro Haim. Noi siamo i suoi allievi e
cerchiamo di seguire la strada che egli ci manda, dopo la sua morte, dal Nuovo
Mondo del Regno dei Cieli. Dio Benedetto Egli sia, l’unico Creatore di tutto
l’universo, ama moltissimo lo Tzadik Haim da Lui scelto per essere il Maestro
dell'umanità nella Nuova Via della Vita. Noi, per dovere ma con amore,
offriamo dei testi per aiutare le persone a conoscere questa Nuova Via della
Vita.
Cerchiamo di comunicare, per quanto possibile, i messaggi
da noi ricevuti sino ad ora, che riguardano questa generazione e la Nuova Via
della Vita. E' un obbligo da parte nostra far conoscere le nuove profezie che,
oltre a far conoscere gli insegnamenti inviateci dal Maestro Haim, avvertono
anche contro i tanti pericoli dei tempi presenti.
Non siamo una nuova religione bensì coloro che
ricevono dal Maestro Haim una Nuova Via della Vita, tramite i Messaggi ed i Segni
Completi della Terza Redenzione Finale e le notizie profetiche di questa Quarta
Generazione. La Nuova Via della Vita presentata richiede soltanto buona
volontà e magari una grande felicità interiore per aver trovato
cose che coincidono con la fede in Dio e con le giuste vie da seguire per
compiere la Sua volontà e con la giusta guida scelta che ci insegna le
cose amate e meritevoli davanti a Lui. Amen e così sia.
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Prima di partire per Israele per la seconda volta, qualcuno
vide in sogno che non era un addio bensì un arrivederci.
Non sapevo se si fosse potuto dire la stessa cosa per
questa terza volta, dato che i Segni dicevano chiaramente di andare in Israele
ecc. Dovevamo andare con l’intenzione di rimanervi.
Ma non fu così. Dopo 4 mesi in Israele, dopo la Brit
Milà di Yehoel Yehoel, Il Goel Haim ci indicò di andare in Texas
e dopo 4 mesi in terra americana dovemmo tornare in Italia.
In sogno lodavo l’Italia quasi con le lacrime agli occhi.
L’Italia è stata la mia casa per 31 anni
ininterrotti, eccetto il breve periodo trascorso fra Israele e Texas. Devo
tanto all’Italia, la nostra bella e libera Italia, l’Italia dai mille aspetti
colorati e dalle tante culture, ognuna col suo piatto di pastasciutta locale,
l'Italia che si dice unita ma che non lo è, l'Italia di tanta brava
gente.
Prima di venire per la prima volta nel 1969, pensavo che
l’Italia fosse un paese tranquillo con migliaia di villette attorniate da orti
e giardini con molti fiori colorati ed immaginavo che tutti gli Italiani
girassero sempre felici cantando le canzoni napoletane o le arie d'opera. Non
fu esattamente così, d’altronde non sono mai stato a Napoli.
Sentivo, comunque, un forte desiderio di vivere in Italia.
Intravedevo pure, fra i miei pensieri un po’ romantici sulla genuinità
spontanea e la felicità naturale del popolo italiano, una specie di
sogno-mistico-nascosto che in Italia si sarebbe realizzato. Credevo,
chissà perché, che proprio in Italia avrei trovato un ebreo
nascosto, un maestro di vera Kabalà, che mi avrebbe rivelato i segreti
della Sacra Torà e mi avrebbe fatto entrare nel ‘circolo’ degli
illuminati. Strano pensiero, vero? Ma era così forte che oltre a sognare
di notte i giardini di fiori colorati, pregavo pure di giorno che Dio mi
facesse conoscere nella realtà un tale maestro.
Tutto ciò era davvero strano, dato che ero un fedele
servo del movimento Habad; qui, infatti, tali pensieri e tali desideri venivano
considerati poco ortodossi. E beh, non lo dicevo a nessuno. Sino a quando, dopo
due mesi in Italia, il Maestro-Nascosto Yemenita, Haim, al nostro secondo
incontro nella Sinagoga di via Cellini, mi disse, “In Francia sognavi
bellissimi giardini con fiori colorati e pregavi Dio di trovare un Maestro che
ti facesse entrare nei ‘segreti’, vero?”. Innegabilmente, l’Italia era il posto
che faceva per me.
La mia vera vita è iniziata dopo aver conosciuto lo
Tzadik Haim e perciò posso dire chiaramente che sono nato in Italia,
all’età di 23 anni. Qui sono nato e qui sono cresciuto alla luce dello
studio con il Maestro Haim. Qui sono entrato nei veri studi della Sacra
Torà e qui sono entrato nelle Sacre Guerre contro la falsa Kabalà
e le false dottrine dello Zohar e il falso messianismo di Habad.
Ho sempre voluto bene agli Italiani e come tutti gli
Italiani li canzono con amore. Milioni di Italiani rientrano veramente nella
categoria della brava gente, delle persone per bene, di gente che ha fede nel
cuore. Italia è proprio un gran bel paese, e non mi riferisco al paesaggio,
vero anche quello, bensì alle persone.
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LA
GENERAZIONE DI ENOSH
Nella Bibbia, e più precisamente nel Libro della
Genesi, è riportata una frase che, a prima vista potrebbe sembrare la
normale relazione di un avvenimento, ma che non è sfuggita agli occhi
attenti della Tradizione Orale. Infatti, da poche parole, cinque nel testo
ebraico, deriva una spiegazione assai interessante e profonda sui meccanismi
del pensiero umano che portano ad errori madornali nei confronti di Dio!
“Ed anche a Set
nacque un figlio e lo chiamò col nome di Enosh, allora si iniziò
a chiamare il nome di Dio” (Genesi 4: 26).
Il linguaggio biblico, qui può essere interpretato
in due maniere diverse, in quanto si può tradurre la stessa frase in due
modi che possono sembrare diametralmente opposti.
Il problema testuale sta intorno alla parola “HUHHAL” che
può essere tradotta con “si iniziò” oppure “si profanò”.
Si potrebbe anche, associando i due termini, tradurre: “allora fu profanato il
chiamare il nome di Dio”.
Soltanto la Tradizione Orale ha la chiave per capire il
doppio significato.
In quell’epoca remota, durante la terza generazione da
Adamo, detta “generazione di Enosh”, ebbe inizio la profanazione del Nome di
Dio.
In che modo?
Al tempo di Enosh, figlio di Set, figlio di Adamo ed Eva,
tutti sapevano che Iddio, Creatore dell’universo era Uno e che aveva
determinato tutto.
Nella generazione di Enosh, però, gli uomini (ma non
Enosh stesso), caddero in un errore di pensiero riguardo Dio, un errore che
fece poi deviare ancora di più dalla vera fede le generazioni
successive.
Maimonide, il Rambam, la Grande Aquila, spiegò nel
libro Yad ha-Hazakah (La Mano Forte), qual era questo errore.
Gli uomini del tempo avevano una vasta conoscenza delle
stelle e sapevano che gli astri dirigono, con i loro influssi, gli avvenimenti
della terra.
Sapevano anche che, al di sopra degli astri, c’era Colui
che li aveva creati.
Ad un certo punto del loro sviluppo storico, però,
coloro che sapevano di astrologia, fecero questo ragionamento: “Perché
Iddio, grande ed invisibile, ha fatto tutti questi astri per governare sulle
nostre cose in terra? Non è, forse, Iddio stesso troppo in alto, troppo
lontano da noi per governarci direttamente? Se Lui stesso ha conferito alle
stelle la dignità ed il potere di governare il mondo, non è forse
giusto che anche noi, molto più bassi di loro, rendiamo loro l’onore
dovuto? Non è forse questa la realizzazione della bontà di Dio
che ci permette di avere delle potenze visibili, più vicino a noi e di
onorarle per avere i loro favori?”
Grazie a questi ragionamenti, decisero di voler rendere
onore agli astri per volontà di Dio, ed incominciarono a rivolgersi a
loro.
Qui, dunque, inizia la deviazione e da qui deriva la
profanazione. Una volta che l’onore viene “spostato” da Dio all’astro, esso
diventa oggetto di culto e richiama a sé la deificazione. Così
fecero quelli della generazione di Enosh: incominciarono ad usare il Nome di
Dio associato ad una stella. Se, per esempio, la stella si chiamava Cochav, la
chiamavano Cochav El (Stella Dio). Ecco qui la profanazione del Nome di Dio in
quanto associato a qualcosa che non è Dio.
Questa informazione sull’errore di quella generazione
è estremamente importante per capire le radici del peccato idolatra. In
particolare, si può studiare l’inizio del peccato “dei padri”. Mentre il
peccato dei figli è più grossolano, sussistendo una logica
accettabile.
Guardiamola bene: Dio, il Creatore, è al di sopra di
ogni cosa e di ogni pensiero e di ogni nome. Egli ha creato tutte le forze che
esistono nel mondo. Molte di queste forze hanno un’influenza diretta sulla
nostra vita, come il sole, la luna, le stelle. Gli astri sono stati creati e
scelti da Dio per regnare e governare sulla terra. Queste forze sono le
più vicine alla nostra esistenza: le possiamo vedere ed osservare con
grande concentrazione. Non è forse una conseguenza logica che il
Creatore, trascendente ed invisibile, nella Sua misericordia, abbia concesso i
suoi grandi ministri agli uomini, affinché essi li osservassero
direttamente?
Per quanto riguarda la logica, tale ragionamento non fa una
grinza.
Consideriamone le premesse: l’uomo riesce a concepire
meglio le cose più vicine alla sua natura, Dio lo sa. Se Dio avesse
voluto “governare” tutto da solo perché mai avrebbe creato le stelle per
dirigere le cose terrene? Se la persona può ricevere gli influssi
provenienti da tali ministri, perché non può onorarli e creare un
rapporto diretto con loro? E se, riconoscenti a Dio che viene menzionato,
perché non si può avere riconoscenza e menzionare anche il sole,
la luna, le stelle?
Il peccato dei padri è sottile perché si basa
su una logica che soddisfa la mente.
Non dicono, forse i cristiani che Dio Padre, che è
al di sopra di ogni cosa, ha delegato i suoi poteri al suo Figlio sulla terra
per essere più vicino agli uomini?
E non dicono, forse i cabalisti che essendo l’Ein Sof
(l'Infinito) infinitamente al di sopra di ogni cosa, si è emanato a
livelli discendenti fino a diventare l’Uomo Emanato nel mondo di emanazione per
essere il Signore di tutte le creazioni?
E non rivolgono, i cristiani, le loro preghiere a
Gesù Cristo?
E i cabalisti non si rivolgono in preghiera al Dio Uomo
Emanato di Azilut?
I cattolici non credono anch’essi che i loro santi siano
come dei ministri che possono parlare con Dio, mentre loro, gli uomini non sono
degni di parlare con l’Altissimo?
Il primo stadio del peccato idolatra è, dunque,
quello di considerare il Creatore troppo elevato per interessarsi degli
affari degli uomini e, perciò, irraggiungibile.
Se la logica usata per arrivare all’errore è solida,
dove sta lo sbaglio?
L’errore sta, principalmente, nell’aver scelto una logica
umana.
Non si può giudicare la verità intrinseca di
una data logica, dal momento che ogni logica può essere vera, se viene
considerata solo in un certo contesto. Ma in una logica che riguarda il
Creatore bisogna, innanzi tutto, seguire il principio: “Poiché i vostri
pensieri non sono i Miei pensieri e le vostre vie non sono le Mie vie” (Isaia,
55: 8).
Il peccato della generazione di Enosh fu quello di
applicare una logica umana, presumendo che tale logica rispecchiasse il
pensiero di Dio. Enosh stesso, del resto, pur avendo una profonda conoscenza
delle stelle e dei loro influssi, non cadde nell’errore della sua generazione,
perché non osò utilizzare una tale logica.
Approfondendo la questione, è appropriato scavare in
quella logica perché consente di scoprire dove si cela la
falsità.
Se un concetto può mantenere la sua logica veritiera
nel proprio contesto, non è detto che la mantenga nei confronti di una
logica superiore che affronta un contesto più ampio.
Cosa significa che Dio è troppo elevato per avere a
che fare con gli uomini e che per loro è irraggiungibile? C’è qui
un errore di fondo in quanto non si tiene conto che l’elevazione di Dio
è illimitata e dunque non è compresa solo tra ciò che
è elevato per gli uomini.
L’alto e il basso sono pari davanti alla Sua illimitatezza.
Dire che Dio è troppo elevato per aver a che fare con
le Sue creature è semplicemente sbagliato, in quanto l’elevazione di Dio
viene concepita secondo parametri umani
Se uno crede che Dio stia di sopra e non di sotto è
già caduto in errore e sta, mentalmente, limitando Dio.
DIO E’ ONNIPRESENTE E NON ESISTE POSTO CHE LO LIMITA.
Egli ascolta la preghiera di ogni sua creatura. Egli
ascolta la preghiera di ogni individuo, anche quella pensata nell’intimo del
cuore. Non esiste vicinanza più stretta di questa.
C’è, però, un mondo di differenza tra la
semplicità del cuore e i concetti elaborati dalla mente. Per sentire la
vicinanza del Creatore è necessaria la semplicità della fede
sentita nel cuore. La mente, invece, distingue freddamente fra le categorie,
relegando l’alto in alto ed il basso in basso; è qui che incomincia lo
sbaglio: nel pensiero filosofico (anche se è molto elevato).
Coloro che hanno pensato che Iddio fosse troppo in alto per
occuparsi delle cose del mondo hanno delimitato Dio secondo le categorie umane
di “alto” e “basso”. Dio non è limitato in alcun modo!
Se gli uomini della generazione di Enosh non avevano tanti
criteri per giudicare la questione, avevano però la tradizione di Adamo.
Essi sapevano che Dio aveva parlato direttamente ad Adamo ed Eva, i loro
progenitori, ed erano a conoscenza del racconto del Paradiso Terrestre. Tutti
parlavano ancora lo stesso linguaggio, potevano benissimo pensare che Dio non
avesse creato l’uomo per poi lasciarlo ai suoi ministri, ma volesse Egli stesso
stargli vicino.
In ogni caso, pur sapendo dell’esistenza del Fattore Unico,
ma non avendo un’idea chiara di ciò che avrebbe comportato uno
“spostamento” di culto dal Creatore al creato, si permisero di sottostare ad
una logica che avrebbe condotto in errore i discendenti, che scesero man mano
di livello, fino ai gradi più bassi di idolatria.
Un po’ ci stupisce il fatto che la Torà, oltre ad
usare soltanto cinque parole per informarci dell’errore idolatra di quell’epoca
remota, non l’abbia espresso in modo chiaro, ma con una espressione enigmatica.
Anche dopo aver interpretato il doppio significato di
huhhal con “l’inizio” della “profanazione” del Nome di Dio, rimane ancora il
dilemma del perché la Torà abbia scritto una parola il cui
significato più immediato ci induca a leggere: “allora si iniziò
a chiamare il Nome di Dio”. Se il doppio significato fosse stato così
importante, perché non scrivere due parole, per evitare confusione?
Evidentemente c’è un motivo valido!
Il doppio significato di huhhal ci induce a pensare che
entrambi le interpretazioni abbiano un valore sacro ed insegnino una
verità nei riguardi di quel periodo, nella terza generazione da Adamo ed
Eva.
In tal caso sarebbe lecito leggere: “…allora si
iniziò a chiamare il nome di Dio” che potrebbe riferirsi ad un fatto
apparentemente molto positivo. Allo stesso tempo, sarebbe valido leggere:
“…allora si profanò il chiamare il Nome di Dio” che ha un senso del
tutto negativo.
La questione potrebbe essere risolta con una risposta che
permetta le due possibilità, nella stessa realtà. E’ probabile che
prima della generazione di Enosh, gli uomini non usassero chiamare Dio. Da
quella generazione, invece, le persone incominciarono a far culto a Dio e a
pregarlo. In quella stessa epoca, in base alla logica summenzionata, il
chiamare Dio fu profanato in associazione alle stelle. Il fatto, però,
di chiamare Dio, di pregarlo, di invocare il Suo Nome, ebbe inizio in
quell’epoca. Così entrambi le letture sono valide. Se, invece, fossero
state scritte due parole “iniziarono a profanare” non avremmo saputo che quella
era la prima epoca in cui gli uomini ricorsero alla preghiera.
Anche questa risposta, però, ci induce ad
un'ulteriore riflessione. Come mai le due realtà, quella di chiamare Dio
e quella di profanare il Suo Nome, coincisero? Il doppio significato di huhhal
ci fa intendere che la simultaneità dei due fatti non fu solamente in
termini di tempo, ma che essi corrisposero anche in sostanza, dando,
così, luogo ad una interdipendenza tra le due realtà.
In altre parole, sembrerebbe valido supporre che il fatto
di iniziare a chiamare il Nome di Dio, desse luogo alla profanazione del Nome
stesso di Dio, in associazione con le stelle e che, viceversa, il profanare il
Nome di Dio spingesse gli uomini, per lo meno, a chiamare Dio, sia pure
associandolo alla stella. Se ciò fosse vero, si tratterebbe di
un’argomentazione sottile che sembrerebbe, quasi, dar ragione allo stesso
pensiero frutto di quella logica che condusse alla deviazione dalla pura fede.
Se, fino a quando
gli uomini non incominciarono ad usare il nome di Dio in congiunzione con le
stelle, le persone non pregavano Dio, ciò potrebbe significare che
quella discesa culturale fosse servita, almeno, ad incamminare la generazione
verso un, sia pure sbagliato, minimo servizio a Dio.
Forse che l’errata deificazione di Cristo non è
servita allo stesso scopo?
Forse che il chiamare il nome di Dio sulle Sefirot dello
Zohar non ha fatto credere a molti ebrei di essersi avvicinati a Dio?
In verità, però, non è tanto il
ragionamento che si rafforza, quanto l’errore, che così si radica nella
mente di colui che si accontenta di servire un Dio più accessibile ai
suoi sensi.
Il peccato idolatra dei padri, dunque, non solo deriva da
una logica sottile in cui si deve scavare per scoprire la falsità di
base, ma istiga le masse a rafforzarsi nel culto perché esse sono
attratte dal visibile e dal percepibile più che dall’invisibile e
dall’illimitato.
L’uomo tende a non volere il vero Dio, infinito e assoluto,
ma un Dio più piccolo nella forma di un uomo (o anche in qualsiasi altra
forma), con cui può intendersi meglio. L’uomo tende a voler vedere
l’oggetto del suo culto, in cielo, in terra o nelle acque sotto la terra.
Il fatto che l’uomo abbia questa tendenza, però, non
prova nulla.
L’uomo nasce già ben predisposto anche ad altre
molte tendenze stolte, come l’ira, la gelosia, la menzogna, l’invidia, la
pigrizia, eccetera.
La tendenza idolatra è solo una delle molte
debolezze naturali che devono essere sradicate nel bambino, tramite
l’educazione dei genitori e dei maestri.
A questo punto qualcuno potrebbe contestare dicendo che
qualità negative come l’invidia e la pigrizia possono essere innate, ma
non la tendenza idolatra, che dipende esclusivamente da una falsa educazione.
Bisogna ribattere, però, che la vera educazione
nell’unico Dio Vivente sradica subito questa tendenza, mentre un bambino
lasciato da solo, senza guida, tende a formare idee fondamentalmente idolatre,
nel senso che tende a collocare in cima alla scala dei valori qualcosa di
diverso da Dio. In ogni caso, anche il contestatore ha ragione in quanto
ciò che serve per combattere tutti i livelli della tendenza idolatra
è la giusta educazione.
Ciò che stupisce sempre, invece, nell’uomo è
la sua fortissima tendenza all’idolatria, anche dopo più di cinquemila anni
dalla generazione di Enosh.
Vediamo ora di ricollegare alcuni punti del nostro studio.
Nello studio del vitello d’oro mettiamo in rilievo il fatto
che soltanto Mosé fu in grado di riconoscere la radice del peccato
idolatra della moltitudine mista. Dimostriamo inoltre che il peccato di base,
nel caso del vitello, fu quello di rifarsi al concetto di figlio emanato da Dio
e di applicarlo a Mosé; il che spiega perché la moltitudine mista
disse: “Orsù, facci un dio che cammini davanti a noi". Non
pensavano certamente al Dio Creatore dell’universo, ma ad un altro dio, come
appariva Mosé ai loro occhi: un figlio emanato da Dio, mandato sulla
terra per camminare davanti a loro.
Anch’essi, dunque, volevano un dio inferiore da poter
seguire più da vicino.
L’errore della generazione di Enosh e l’errore della
moltitudine mista sono paragonabili, in quanto ambedue “spostano” il vero
servizio da Dio Altissimo, Creatore di tutto, ad un oggetto della creazione,
ritenuto un “recipiente” amato da Dio, essendo Egli stesso troppo elevato per
le sue creazioni. CIO’ RAPPRESENTA UNA RADICE DEL PECCATO IDOLATRA.
Indubbiamente i due contesti sono completamente diversi
l’uno dall’altro, il primo verificatosi ai primi stadi della storia sacra, il
secondo poco dopo la più grande comunicazione che Dio abbia mai fatto
agli esseri umani: la diretta Rivelazione dei Dieci Comandamenti!
Il peccato della generazione di Enosh portò dietro
di sé generazioni di figli idolatri, tutti distrutti poi nel diluvio
universale.
Il peccato dei padri si riversò sui figli
conducendoli a livelli sempre più bassi di idolatria.
La discesa poi comporta sempre altri errori, altre forme di
egoismo, altri atteggiamenti negativi nei confronti di sé e degli altri.
Il processo idolatra, messo in moto dalla profanazione del
nome di Dio, associandolo alla stella, non è molto difficile da
studiare.
I padri infatti pronunciarono il nome di Dio riferendolo
alla stella, riconoscendo però che al di sopra di tutto vi era il
Creatore: questa si chiama fede associata.
I figli, invece, chiamarono la stella “dio”, senza pensare
più al Creatore di tutte le stelle.
La terza generazione, quella dei nipoti, cercò di
impiegare vari mezzi per stabilire punti fermi sulla terra che servissero a
recepire gli influssi della stella servita: a questo proposito si usarono
immagini di ogni genere, secondo le caratteristiche di ciascuna stella.
Tali immagini e tali forme divennero poi, a loro volta,
idoli, oggetti di culto a tutti gli effetti.
Questa generazione si inchinò alla stella, la
chiamò dio e si inchinò alla forma atta a riceverne gli influssi.
La QUARTA
GENERAZIONE, infine, quella “SPOSTATA”, non ebbe più alcun aggancio con
l’idea iniziale: s'inchinò davanti all’idolo e lo chiamò dio!
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La
Nuova Legge: 30 PASSI
Grazie El Shaddai
El Shaddai è Grande
El Shaddai è Uno
TAVOLA
1
Primo Comandamento
"Io sono il Signore, Dio vostro, che vi ho tratti
dalla terra d’Egitto, dalla casa della schiavitù"
Dio della Storia e della Tradizione dei Patriarchi
Passo 1 - L’Onnipotente
Dio dimostrò il Suo potere superiore, al di sopra della natura, tramite
i miracoli che effettuò in Egitto ed al Mar Rosso per mezzo di
Mosè, magister noster. Perciò quando i figli di Israele sentirono
le parole: “Io sono il Signore, Dio vostro, che vi ho tratti dalla terra
d’Egitto, dalla casa della schiavitù” non ebbero dubbi su ‘Chi’ fosse
Colui che pronunciò quelle parole; era l’Unico Creatore dell’universo
che aveva parlato, Dio che promise ad Abramo, Isacco e Giacobbe la Sua
benedizione speciale e che iniziò a mantenere le Sue promesse con loro
tramite Mosè, Suo servo; in breve ‘il Dio della Tradizione di Abramo,
nostro padre’.
Soltanto due quinti salvati
Passo 2 - Soltanto i due
quinti dei figli d’Israele furono salvati, però; gli altri non
credettero e morirono durante i tre giorni della piaga del buio. Ciò
dimostra che anche quando Dio opera miracoli meravigliosi davanti agli occhi di
tutti, non toglie la facoltà del libero arbitrio.
Pane
dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 508) - Giuseppe sognò (2 marzo
1989 - Milano) di dire: “Chi ha fede vedrà; chi non ha fede non
vedrà niente, hee-haw”.
Fede ereditata e fede acquisita
Passo 3 - La Fede è
un dono ereditato, ricevuto attraverso il filtro del libero arbitrio.
Perciò è possibile ereditare la fede e poi perderla attraverso
scelte cattive. Allo stesso tempo, è possibile che una persona, pur non
avendo ereditato alcuna fede, possa arrivare ad afferrare la grande facoltà
della fede tramite le sue buone scelte.
Pane
dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 466) – Nodà sognò (20
gennaio 1989 - Milano) che una voce diceva: “Dio riconosce l’ebreo non dai
simboli che porta, bensì dalla fede che è nel suo cuore e dalla
sua semplicità di cuore nella fede (TEMIMUT)”.
La facoltà della Fede
La fede è una
facoltà insita in ogni essere umano creato ad immagine di Dio.
(sogno
629) - Adam sognò (6 gennaio 1990 - Beer Sheva) di vedere il Maestro
Haim che era insieme con una folla numerosa composta da gente di ogni genere e
di ogni razza. Il Maestro Haim con estrema umiltà e grande amore,
abbracciando indistintamente ognuno, disse: “Siamo tutti della stessa carne”.
E perciò tutti possono arrivare alla fede tramite
l'umiltà e l'amore per il prossimo.
La facoltà della fede - o rivelata o nascosta
Passo 4 - Se la fede
ereditata è una buona fortuna, tanto maggiore lo è la vera fede
acquisita. Ciò perché nel primo caso la facoltà della fede
è da sempre stata rivelata a quella persona, mentre nel secondo caso la
facoltà della fede, che era ‘morta’, è stata ritrovata,
riacquisita e risorta. La facoltà della fede è nascosta,
profondamente, nel cuore di ognuno; fa parte della creazione dell’uomo. Essa
può essere rivelata tramite l’eredità o l’educazione che deve
accompagnarla, oppure può rimanere allo stato latente nella persona
stessa.
Fede interiore dalla bocca del pesce
Passo 5 - Pane dell’Asino
Vestito da Leone : (sogno 429) - Giuseppe sognò (17 dicembre 1988 -
Milano) di essere in un posto a lui sconosciuto quando sentì la voce di
suo padre che diceva: “Io ho sempre avuto fede in Dio, Benedetto Egli sia, ma
non sapevo bene le questioni”. Giuseppe fu commosso da quelle parole
perché venivano dette col cuore. Giuseppe non vide suo padre, ma la sua voce
gli perveniva attraverso un pesce nell’acqua. - -
Questo sogno straordinario muove le acque interne del
cuore. La fede, quindi, rappresenta una facoltà a sé, come la
facoltà della comprensione o la facoltà della sensibilità
del cuore, che spesso tende a credere in una fede falsa. Infatti, la fede
semplice molto spesso non discerne la sostanza o i concetti di quanto le viene
impartito per tradizione, ma li accetta, appunto, in ‘buona fede’.
Ecco perché senza la giusta istruzione si può
sbagliare
Passo 6 - In
verità, solo la giusta istruzione nella vera fede può nutrire la
facoltà della fede nella sua vera forma.
Perciò, nella rivelazione sul Sinai, Dio, per prima
cosa, dimostrò ai presenti il Suo potere e solo dopo disse: “Io sono il
Signore vostro Dio, che vi ho tratti fuori della terra d’Egitto” ecc. “Non avrai
altri dèi all'infuori di Me” ecc. Nello stesso modo, Dio insegnò
ad Israele, nei suoi 40 anni di vita nel deserto, anche la santità del
Sabato, attraverso la raccolta giornaliera della manna, che veniva fatta
scendere ogni giorno (e il venerdì in doppia razione), ma ne veniva
categoricamente proibita la raccolta di Shabbat.
Dio è l'Educatore di Israele
Passo 7 - Da ciò
deduciamo che Dio stesso, Benedetto Egli sia e Benedetto è il Suo nome in
eterno, è l’Educatore di Israele. Sebbene la fede sia una qualità
naturale nell’umanità, essa è relativamente di poco valore se non
viene istruita e alimentata da veri insegnamenti. Questo è il motivo per
cui Dio comandò ad Israele di studiare la Sacra Torà giorno e
notte e di non abbandonarla mai. Così come il corpo ha bisogno di essere
alimentato giornalmente, così anche la fede va alimentata con lo studio,
la preghiera e le buone azioni.
La Torà – Fede e Conoscenza
Passo 8 - Fra le
‘intenzioni’ del Signore, Dio nostro, nella Redenzione dall’Egitto e nella
Rivelazione sul Sinai, ci fu la volontà che la facoltà della fede
venisse portata assieme alla conoscenza di Dio e alla consapevolezza che Dio
ama il cuore pieno di misericordia e di buone intenzioni. Tutto ciò fu
insegnato e spiegato, in parte per iscritto ed in parte nella tradizione orale
ricevuta da Moshè Rabbenu, direttamente da Dio e tramandata al popolo
d’Israele.
La fede nel Secondo Comandamento senza la fede del Primo
Comandamento non è valida
Passo 9 - In
verità, dunque, non è soltanto il credere nella vera fede
monoteistica che fa sì che la persona sia amata davanti al Dio delle
Schiere. Quello è solo l’inizio, la vera base, la sola vera dottrina
della vera fede, il Secondo Comandamento. Prima del comandamento relativo alla
vera dottrina, viene il Primo Comandamento riguardante la vera tradizione
proveniente da Dio, la vera fede in Dio, Redentore di Israele, che salvò
il Suo popolo scelto dalla schiavitù del Faraone. Se questa fede manca,
allora anche la vera fede monoteista sarà di poco valore, non riconoscendo
la verità storica della Redenzione di Dio e della Rivelazione di Dio.
'Ed amerai il Signore, tuo Dio' ecc
Passo 10 - Sono necessarie
entrambi, la fede viva nella redenzione e la salvezza di Dio e la vera dottrina
della fede nell’Unicità di Dio, come afferma il verso: “Ascolta o
Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”. Quando Israele proclama
l’Unità di Dio, si è già costituita come nazione, avendo
già testimoniato i miracoli della redenzione del Dio di Israele. Questo
viene poi completato continuamente rammentando la redenzione dall'Egitto,
studiando le parole e gli insegnamenti di Dio, applicando le virtù amate
da Dio, come la Sua misericordia, la Sua compassione, la Sua bontà, la
Sua pazienza ed il Suo perdono ecc. Come afferma il verso: “Ed amerai il
Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta
la tua forza”.
La fede è dentro ciascuno di noi
Passo 11 - Pane dell’Asino
Vestito da Leone : - (sogno 145) - Angela G. sognò (1 novembre 1986) di
andare a salutare Peretz e gli altri allievi. Tutti sedevano intorno ad un
caminetto; la prima persona che incontrò e salutò fu Paolo.
Dopodiché Angela vide due bambini, un maschio ed una femmina, di circa quattro
anni. Peretz stava dando una lezione di fede a quei due bambini. Peretz chiese
loro di spiegare la lezione ricevuta ed uno di loro rispose: “La Fede è
dentro ciascuno di noi e si esprime e si manifesta nel nostro comportamento con
gli altri”. - [7]
Qui, in questo delizioso e prezioso sogno, vediamo
l’equilibrio tra la facoltà della fede, proprio nel cuore di bambini, e
le necessarie qualità di rettitudine e del giusto comportamento con gli
altri. A questo sogno, per completezza, va aggiunto quello di Nodà che
enfatizza quella base essenziale della pura fede monoteista di Abramo, nostro
padre:
La
storia di Abramo bambino e gli idoli del padre
Pane
dell’Asino Vestito da Leone: (sogno 218) - Nodà sognò (8
luglio 1987 - Milano) che stava raccontando a Peretz la nota storia di Abramo
bambino nel negozio di idoli del padre. La raccontò a Peretz convinta
che egli fosse un bambino. Ad un certo punto Nodà si accorse che stava
parlando con Peretz, che, nella realtà, le aveva insegnato questo
racconto! Allora Nodà disse: “Non è a te che devo raccontare
questa storia perché sei ebreo, bensì agli altri”.
Soltanto la vera Tradizione di Israele dà la vera
fede
Passo 12 - L’umanità
non trova la vera fede da sola. La facoltà della fede nel cuore ha
bisogno della vera tradizione e delle vere istruzioni per essere una fede amata
da Dio. La vera tradizione si trova nel Primo Comandamento: “Io sono Iddio che
vi ho tratti dalla terra d’Egitto”. Nell’antichità ogni paese, nella
propria tradizione, diceva che il suo dio lo aveva scelto primo fra tutte le
nazioni. Nel caso di Israele, però, Dio l’ha detto. C’è solo una
vera tradizione!
La fede in Dio richiede il seguire la volontà di Dio
Passo 13 - La Fede, dunque,
non è solo la facoltà della fede nel cuore, ma la tradizione della
vera fede che deve essere acquisita. La fede in Dio e nei Suoi miracoli
richiede anche la fede nella Legge di Dio, non uccidere, non commettere
adulterio, non rubare. La vera tradizione del credere nel vero Dio significa
seguire i Suoi Comandamenti: “Da tutti gli alberi del Giardino si può
mangiare, ma dall’albero della vita che sta nel mezzo del Giardino, non dovete
mangiarne”. Non c’è da separare la fede in Dio dalla fede nel seguire la
volontà di Dio.
La Fede in Dio è anche credere nelle scelte di Dio
Passo 14 - Perciò
Dio scelse una nazione, per merito dei Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe,
una nazione scelta da redimere e a cui dare la Legge di Dio per farla conoscere
al resto del mondo, come afferma il verso: “Una nazione di sacerdoti sarete per
Me”. Perciò Dio diede la Torà ad Israele e santificò Israele
nei comandamenti della Sacra Torà. La Redenzione dall’Egitto e la
Rivelazione sul Sinai sono venute per essere le testimonianze per il mondo
intero che Israele è stato eletto fra tutte le altre nazioni per
ricevere dal Suo splendore, ma anche per portare il carico pesante attaccato
alla rivelazione della gloria di Dio. Non si può parlare della vera fede
senza riconoscere la scelta di Dio nei confronti del popolo d'Israele.
Anche l'Islam dovrà riconoscere la precedenza di
Israele
Passo 15 – I Musulmani,
all’inizio, rifiutano l'idea che la tradizione di Israele sia la sola vera
tradizione. Anche la tradizione musulmana, dicono, è vera e proviene da
Dio. I Musulmani dimenticano, però, che la Rivelazione sul Sinai avvenne
2000 anni prima di Maometto. La vera fede dell’Islam nell’Unicità di Dio
deriva dalla vera tradizione di Israele e non viceversa. Il loro merito nella
vera fede deriva dalle benedizioni date da Dio ad Ismaele, figlio di Abramo. Il
merito della fede di Israele deriva dalle benedizioni di Dio ad Abramo, Isacco
e Giacobbe, i Patriarchi scelti. Ismaele era il padre delle nazioni arabe, non
uno dei tre Patriarchi scelti. (Vedasi Tavoletta 1, Messaggio agli Arabi).
Una separazione profetica, storica e necessaria
Passo 16 - Probabilmente
Ismaele non ha mai accettato la sua posizione nei riguardi di Isacco.
Probabilmente è proprio per questa ragione che Ismaele dovette essere
separato dalla casa di Abramo, nonostante le benedizioni ricevute. Ismaele fu
il primogenito di Abramo e ricevette benedizioni. Isacco fu l’erede scelto
della benedizione di Abramo. Tale separazione fa parte della storia profetica,
una separazione necessaria, quindi, che permette una riconciliazione globale in
futuro.
La fede dell'Islam in Allah è la stessa di Israele
in Dio
Passo 17 - La tradizione
musulmana ha anch’essa una sua santificazione e la fede dell’Islam nell’Unico
Dio Vivente è la stessa fede di Israele. Qui, dunque, non sussiste una
correzione nella fede che permette la riconciliazione bensì la
separazione fra le due tradizioni. E se le nazioni musulmane non possono
ammettere del tutto la priorità della tradizione d’Israele, ciò
non è grave, in quanto la separazione profetica giustifica un equilibrio
separato per entrambi. Ma le nazioni musulmane devono correggere i propri
atteggiamenti verso Israele ed il popolo ebraico, se desiderano che la loro
fede venga accettata davanti a Dio. Il requisito redenzionale di voler bene al
popolo di Israele (che anche nel Corano viene definito il ‘Popolo del Libro’),
non deve mancare.
Pane
dell’Asino Vestito da Leone: (sogno 564) - Giuseppe sognò (18
giugno 1989 - Milano) di dire: “Allah è grande”. Poi sentì le
parole: “Deve essere rinnovato”. Poi apparve Peretz che spiegò: “Non
è Allah che deve essere rinnovato perché Dio non ha bisogno di
rinnovarsi, ma va riferito agli arabi”. -
Il Segno della Circoncisione e le Tende di Sem
Passo 18 - I popoli arabi
discendono da Shem. Le nazioni cristiane derivano principalmente dai
discendenti di Jafet mescolatisi con le nazioni di Esaù, figlio di
Isacco. I popoli arabi, attraverso il merito di Ismaele, ricevettero il Segno
della Circoncisione, Segno comandato da Dio per la conservazione della pura
fede monoteista di Abramo, nostro padre. Il Cristianesimo, avendo abbandonato
quel segno, è uscito dalla pura fede. Ciò corrisponde alla
rivelazione profetica che: “Dio allargherà Jafet ed egli dimorerà
nelle Tende di Shem”. I Cristiani sono orfani nella loro radice, non avendo il
potere di mantenere la pura fede monoteista. Solo dimorando nelle tende di
Shem, essi riescono a scrollarsi di dosso il giogo idolatra per acquisire la
giusta fede. Questa è la Casa della Redenzione Finale in cui tutte le
nazioni del mondo partecipano insieme nella vera fede, fede ricevuta nelle
Tende di Shem.
L'Essenza è il cuore buono
Passo 19 - Ma che cosa
diciamo allora alla persona semplice che non conosce nulla di storia, ma che ha
un cuore pieno di fede? Gli diciamo che il Goel Finale, Haim, ha abbracciato
tutte le genti senza distinzione e ha dichiarato: “Siamo tutti della stessa
carne”! Ed i Saggi, di benedetta memoria, dichiarano che Dio desidera il cuore
della persona. Qui è la facoltà della fede che conta. La
confusione causata da tradizioni errate è una cosa, il cuore buono e
pieno di fede, che conduce la persona a compiere azioni di bontà e di
misericordia e ad amare gli altri davanti a Dio Onnipotente è un’altra!
E ciò è amato da Dio. Costui, pertanto, non è colpevole di
essere ignorante nella vera fede e le sue confusioni possono essere corrette
nel tempo, ma l’essenza di una persona è il suo cuore.
Non esiste favoritismo davanti a Dio
Passo 20 - Così
possiamo capire la storia, poiché Israele è la nazione scelta,
amata nella ‘visione globale’ di Dio, ma quando il cuore di Israele è
ingiusto e le sue azioni ne riflettono la cattiveria, il popolo ebraico viene
punito. E siccome Israele è lo strumento di salvezza per le nazioni, la
sua punizione avviene anche agli occhi delle nazioni; ciò
affinché le nazioni non dicano che esiste favoritismo davanti al Signore,
Benedetto Egli sia. E quando il cuore di Israele non è giusto, allora
anche le nazioni, se il loro cuore è compassionevole e cerca il bene per
gli altri, sono più amate di Israele, poiché non c'è
favoritismo davanti all'Eterno, Benedetto Egli è e Benedetto è il
Suo nome in eterno.
Solo il giusto comportamento comprova la fede nel cuore
Passo 21 - La fede, dunque,
è nel cuore di ciascuna persona e la manifestazione di questa fede
è nel giusto comportamento con il prossimo. Questa Nuova Mishnà
è grande, estesa, profonda e vincolante. Non è sufficiente
conoscere la vera fede della tradizione vera. Uno deve far sì che il suo
cuore sia un cuore amato da Dio. Nella Redenzione Finale questo è il Cuore
Nuovo del Patto Nuovo Finale profetizzato in Geremia e da altri Profeti di
Israele. Sono il cuore amato e le buone azioni che rimangono sia per questo
mondo sia per l’altro, mentre tutti i pensieri quotidiani dell’uomo periscono
con il suo trapasso.
Il Patto Nuovo Finale e la Quarta Generazione
Passo 22 - La Torà
è una cosa, la storia di Israele è un'altra, la storia del
Cristianesimo è una cosa, la storia dell’Islam è un'altra, la
storia e la religione di ogni nazione è una cosa, ed il Patto Nuovo della
Finale Redenzione viene a rispondere a tutte le domande. La tradizione vera
è una e la storia di quella tradizione è piena, anche di
tristezza, per la disistima verso Israele nella sua elezione sacra. Negli
Ultimi Giorni del Giudizio, il mondo sarà sommerso continuamente dal
caos. Quando i Segni Completi della Redenzione Finale incominciano a scendere,
il grande crescendo finale di quel caos riempirà il pianeta fino al
termine della Quarta Generazione.
Il Patto Finale – L'unica vera continuazione della vera
Tradizione
Passo 23 - Gli Ebrei
ingiusti saranno buttati giù. Gli Arabi e i Cristiani che odiano gli
ebrei saranno buttati giù. Le persone dal cuore buono, pieno di amore e
di tolleranza, sincero, desideroso di verità e di giustizia, saranno
elevati al riconoscimento più alto di Dio e verranno salvati in quell'ora
terribile del Grande e Terribile Giorno di Dio. Possiamo parlare in generale;
la Nuova Fede nei Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito del
Goel Finale, Haim, rappresenta la SOLA VERA CHIAVE di salvezza. Il Patto Nuovo
Finale è la nuova ed unica Arca di Salvezza durante la spaventosa
inondazione degli eventi della Quarta Generazione. Questo Patto Finale è
l’unica continuazione della vera tradizione, che è solo una.
E' Dio soltanto che salva
Passo 24 - Non possiamo
parlare, certamente, a livello individuale, perché questo è il
lavoro di Dio e nessuno può sindacare la Sua opera. È Dio che
salva ed Egli non ha bisogno del consiglio di nessuno per sapere chi salvare.
Noi siamo obbligati a dare al mondo le Chiavi di questa Nuova Protezione e di
spiegare le generalità della Nuova Mishnà della Nuova Legge,
facendo conoscere la Nuova Tradizione Profetica della Quarta Generazione, per
merito del Profeta Elia, di benedetta menzione. Ma è Dio Onnipotente che
salva e nessuno è esente dal Suo giudizio e nessuna compiacenza è
amata davanti a Lui in questa Quarta Generazione.
Passo 25 – 14 settembre
1991, (sogno 744), Giuseppe, in sogno, si trovava in una località
prealpina, vicino ad un lago. Dalla montagna provenivano tremendi tuoni. Un
tuono fragoroso scosse la base della montagna, facendo rotolare giù
delle rocce che arrivarono fino alla casa in cui si trovava. Il fenomeno si
ripetè con maggiore impeto. Giuseppe ebbe paura. Guardò in basso
e vide delle formiche indaffarate. Nel frattempo, dal cielo iniziò a
sentirsi il suono rimato di un tamburello. Allora le formiche cominciarono a
parlare e dissero: “È Dio che salva”. Poi sentì una voce
provenire dall’esterno che diceva: “È Dio che salva!”. Allo stesso modo
gli uccelli in volo, gli alberi e gli arbusti, la terra stessa e gli spiriti
dei defunti, che in quel momento erano usciti dalle case sorridendo, dicevano
all'unisono: “È Dio che salva!”. Giuseppe era ancora impaurito e le voci
divennero sempre più forti. Anche i tuoni dalla montagna si fecero
più forti, accompagnati da esplosioni e crolli. Giuseppe uscì in
giardino e si prostrò a terra. Da ogni parte, uomini, animali, insetti,
alberi, terra, cielo, tutti, tenendo lo stesso ritmo continuavano a ripetere:
“È Dio che salva!”. La montagna ora era simile a un vulcano; apparve un
cane con due occhi rossi ed uno sguardo feroce, che disse: “È Dio che
salva!”.
Il Giudizio è anche individuale
Passo 26 - La tradizione
vera con la conoscenza corretta della pura fede monoteista è una cosa,
ma le virtù che derivano dalla fede vera proveniente dal cuore sono
quelle che rispondono davanti al Tribunale Superiore del Signore, Dio nostro.
Egli solo conosce i meandri del cuore e i significati delle azioni di ognuno di
noi e le sue vere intenzioni. Ogni persona è una Sua creazione e non
esistono due creature simili; non esistono due persone che pensano esattamente
nella stessa maniera o che fanno esattamente le stesse cose. Nessuno è
giudicato secondo ciò che gli altri fanno, ma ognuno è giudicato
secondo lo scopo per cui è stato mandato nel mondo.
La vera salvezza universale arriva con la venuta del Goel
Haim
Passo 27 - Noi possiamo
parlare in generale. Questo è il nostro dovere. La più grande
salvezza di tutta la storia, passata e futura, viene promessa insieme all’arrivo
del Goel Finale. Il Goel Finale, Haim, è stato scelto da Dio Onnipotente
per portare l’umanità alla sua Redenzione Finale, tramite la grande
salvezza che avviene in questa Quarta Generazione. Tale grande salvezza si
compie attraverso il Patto Nuovo Finale e la fede nei Segni Completi della
Redenzione Finale, gli storici Segni Redenzionali e Messianici di Giacobbe,
nostro padre.
Tramite i Segni Completi ci sono Nuovi Profeti della Quarta
Generazione
Passo 28 - Noi dobbiamo
insegnare la fede vera della tradizione vera e le virtù amate da Dio e
la Nuova Fede dei Segni Completi ai popoli del mondo, poiché questa
è la Nuova Arca della Salvezza mandata da Dio Onnipotente. Tutti gli
individui possono trovare il proprio altare nella Casa di Preghiera della
Redenzione Finale e tutti possono entrare nell’Arca della Salvezza. E come il
Signore, Dio nostro, fece Segni e Miracoli in Egitto e sul Mar Rosso e si
rivelò sul Sinai, per poter proclamare: “Io sono il Signore, Dio vostro,
che vi ho tratti dalla terra d’Egitto, fuori della casa della
schiavitù”, così anche la Redenzione Finale, mandata dall'Eterno,
scende nel mondo con la testimonianza più incredibile mai nota alla
storia umana. Questi sono, in genere, i Segni Completi, i loro contenuti, la
maniera della loro ricezione e della loro realizzazione profetica durante
questa Quarta Generazione. Coloro che si rifugiano sotto i Segni, se meritano,
diventano come dei Nuovi Profeti che ricevono la parola di Dio Vivente. Come
ricevuto:
Pane
dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 355) - Giuseppe sognò (1 agosto
1988 - Milano) di aprire la Bibbia e di sentire una voce che diceva: “Con
Mosè parlai faccia a faccia ma con voi parlo tramite sogni e visioni”. -
La Nuova Santità
Passo 29 - Il livello della
Nuova Santità della Redenzione Finale è nascosto nei Segni
Ricevuti in sogni e visioni. Questo livello prodigioso è simile alla
Scrittura Divina delle Prime Tavole che potevano essere lette ugualmente da
qualunque angolatura le si leggesse. La Nuova Santità della Rivelazione
Finale, però, permette l’estensione della Nuova Santità a tutte
le persone degne, nello stesso modo che è nella capacità di ogni
persona di ricevere sogni e persino visioni vere. Se la Santità fosse
venuta nella maniera della Rivelazione sul Sinai, non avrebbe potuto essere
ricevuta dal mondo.
Lo
Tzadik Haim si incarna tre volte
Pane
dell’Asino Vestito da Leone : (sogno 79) - Giordano sognò (2
novembre 1985 - Milano) che gli allievi del Maestro Haim stavano in un luogo,
vicini ad un grande cancello. Dall’altra parte del cancello, stava il Maestro
Haim, estremamente alto, circondato da una ‘nube incredibile’. Giordano,
attraverso le sbarre del cancello teneva forte le gambe del Maestro. Lo Tzadik
Haim annunciò: “Dite loro che sono lo Tzadik che si incarna tre volte”.
Le Lettere dei Frammenti delle Prime Tavole scendono nella
formulazione della Nuova Legge
Passo 30 - E se io, da
primo allievo del Maestro Haim, posso aiutarvi a guadagnare meriti in questa
Nuova Fede, allora, se desiderate, potete credere a quest’Asino Vestito da
Leone, quando dico che le Lettere dei Frammenti delle Prime Tavole, rotte in
mille pezzi, sono salite di sopra nel ‘nascondiglio’ della Rosa Segreta di
Giacobbe. Con l’avvento del Goel Finale, Haim, e l’entrata del mondo nella fase
della sua morte terribile e della sua resurrezione meravigliosa, quelle lettere
delle Prime Tavole scendono nuovamente per aiutare Tzeref, l’Uomo delle Tavole,
nella formulazione della Nuova Legge. Diretto dal Goel Finale, Haim, Tzeref si
siede nella sua Tenda particolare fra le Costellazioni Redenzionali e l’Asino
Vero scodinzola con la sua Coda mentre i Frammenti delle Tavole scendono e si
collocano ai loro posti. Ed in questo modo la parola del Signore, Dio nostro,
si adempie nella formulazione di questi insegnamenti ed essi si iscrivono
interiormente e sulle Tavole del Nuovo Cuore Amato della Redenzione Finale.
TAVOLA
2
Secondo Comandamento
"Non avrai altri dei davanti
a Me, non ti fare nessuna statua né ogni immagine di tutto ciò
che è di sopra nel cielo o nelle acque sotto la terra. Non vi inchinate
ad esse e non le servite; poiché Io sono un Dio Geloso che punisce il
peccato dei padri sulla Terza e fino alla Quarta Generazione per coloro che Mi
odiano. Ma uso clemenza fino alla millesima generazione per coloro che mi amano
e custodiscono i Miei Comandamenti".
Altri dei davanti a Me
Passo 1 - Non avrai altri dei davanti a
Me, letteralmente significa al Mio cospetto, al Mio viso. Questa affermazione
di per sé include ogni livello di idolatria: non mettete ‘aspetti
divini’ davanti al Mio vero cospetto che non ha aspetti. Dall’aspetto divino di
Zeus, all’aspetto celeste di Maria vergine, dall’aspetto divino di zeir anpin
dello Zohar, alle braccia di Buddha o al Verbo di Giovanni: state falsificando
il Mio vero cospetto che non ha sembianza.
Non fate alcuna immagine
Passo 2 - Perciò non fatevi
immagini, né statue, usate come oggetti di culto a Dio, poiché
tutte le immagini e le statue hanno forme fisiche. Se le venerate, state
mettendo altri dei con aspetti limitati davanti al Mio cospetto che non ha
limiti e non ha forme. Sta scritto ‘non fatevi nessuna statua’ (pessel in
ebraico), ‘o qualsiasi immagine’ (u kol temunà). Temunà vuol dire
‘immagine’ o ‘immagine visibile’. La parola kol (tutto, ogni), che si traduce
qui ‘non fate alcuna immagine’ viene ad includere tutte le categorie proibite
di immagini. Anche quei ‘quadri mentali’ o ‘immagini mentali’ o ‘immagini
metafisiche o mistiche’ vengono aggiunte qui alle categorie proibite. Non
fatevi, quindi, qualsiasi forma di immagine, né fisica né mentale
di tutto ciò che sta nel cielo o sulla terra o nelle acque sotto la
terra.
Passo 3 - Pane dell’Asino vestito da
Leone: Daniele sognò (2 ottobre 1988, Milano) di trovarsi, in un
primo tempo,fra un gruppo di persone che vendevano oggetti di culto,
specialmente delle madonne; Daniele chiese loro, “Secondo voi, Iddio, Benedetto
Egli Sia, ha una madre?” Poi Daniele disse tutto il Secondo Comandamento nella
sua forma completa. Dopo di ciò Daniele aggiunse: “Il Signore Benedetto
Egli Sia, proibì, in termini ben definiti, di non fare delle statue o
immagini di culto, e di non inchinarsi ad esse e di non servirle o fare loro
qualsiasi servizio. Perché allora voi vendete statue ed immagini che
sono oggetti di culto?” - -
Non c'è una parola di
più nella Torà
Passo 4 - La parola ‘kol’ (tutto, ogni)
è molto significativo, perché sembrerebbe che le categorie
menzionate di tutto ciò che sta nei cieli e di tutto ciò che sta
sulla terra o che sono delle acque sotto la terra dovrebbe essere sufficiente
ad includere tutte le immagini proibite possibili. Perché allora viene
qui la Torà ad aggiungere la parola ‘kol’ che include tutte le
proibizioni? Nella Torà non ci sono parole in più, quanto di
più nei Dieci Comandamenti, e quanto di più nei primi Due
Comandamenti che furono sentiti da tutto il popolo sul Sinai.*
Idolatria nascosta in dottrine
sbagliate
Passo 5 - Il Secondo Comandamento,
comunque, nel dichiarare le proibizioni di idolatria, non vieta soltanto le
forme più manifeste di idolatria; ogni livello di idolatria deve essere
incluso nella proibizione. Perciò la Torà dice ‘kol
temunà’, ogni immagine, alludendo a tutte le categorie di immagini
proibite, anche quelle che fanno parte di una concezione filosofica o metafisica
o mistica o teologica e che sono, quindi, nascoste agli occhi della maggior
parte della gente. ‘Kol temunà’ dice tutto questo in una maniera
allusiva, essendo dette concezioni o dottrine idolatre, pur se la loro
idolatria viene sapientemente occultata.
* Kol ha il valore numero di 50
(in ghematria), un numero che ha un nesso particolare con il Secondo
Comandamento che in ebraico ha 50 parole. Questo kol, pertanto, include
l’intero Comandamento contro l’idolatria, dalle forme più basse ai
ragionamenti filosofici e metafisici così esaltati dalle dottrine
mistiche.
Passo 6 - Pane dell’Asino vestito da
Leone: Daniele sognò ( 1 dicembre 1988, Milano), che Peretz stava
dando le regole contro l'idolatria nel campo ebraico.
Idolatria dallo Zohar sino al falso
culto idolatra messianico di Habad
In un sogno di Paolo (28 ottobre
1989, Milano), egli era con Peretz e con altri allievi del Patto Nuovo nel
centro di Milano. Vide tre Lubavicher che stavano correndo ed un cavallo
marrone che li inseguiva. Dopo furono tutti insieme su un tram. Peretz disse
che era il momento di agire. Paolo andò a sedersi davanti a loro e
disse: “Io conosco la vostra dottrina dello Zohar; è una dottrina
idolatra che non ha nulla a che fare con il Secondo Comandamento”. Uno di loro
rispose: “Ma, guarda, la nostra fede è monoteista!” Paolo gli rispose:
Non è vero, voi dite che la bestia di Brooklyn, che Dio ci salvi, fa
corpo con Dio”. Peretz poi andò da loro e gli parlò con calma.
Dottrina idolatra delle Dieci
Sefirot Emanate dello Zohar
Gli Ebrei pensano che la
correzione dell’idolatria riguardi solo le Nazioni, in primis, i popoli
cristiani. Avrebbe dovuto essere così, dato che il popolo ebraico
possiede e mantiene la vera Tradizione della Torà. Purtroppo,
però, negli ultimi 450 anni, c'è un peccato idolatra latente che
rappresenta una piaga per Israele, ossia la dottrina delle Dieci Sefirot
Emanate dello Zohar. Ciò viene spiegato a lungo nel testo
"Ha-Hherem Mi-Deoraita", nel Le Cinque Tavole del Patto, Petalo 1 di
Sefer Mishnat Haim e viene riportato il Libro Sefer Milhhamot HaShem del Saggio
Yemenita, Yihhye ibn Shlomoh El Kapah.
Anche i rabbini degli ultimi 450
anni non hanno percepito l'insidiosa trappola idolatra di Emanazione e in essa
sono rimasti invischiati, facendo cadere anche i propri fedeli.
L'intelligenza umana è
limitata
Passo 7 - Quando l’intelletto umano
specula su ciò che trascende le sue facoltà, arriverà a
conclusioni false perché l’intelligenza umana è limitata alle
conoscenze acquisite con l’esperienza. Per questo la Mishnà proibisce di
ragionare su ciò che era prima (della creazione del mondo), su
ciò che è di sopra, su ciò che è di sotto, su
ciò che è dentro.
Tranne Dio, ogni esistenza ha un
inizio ed una fine
Passo 8 - Chiunque cerchi di inoltrarsi
nella conoscenza di Dio, come rivelata dalla Tradizione, cadrà
nell’errore. "In principio Dio creò i cieli e la terra";
"Ascolta Israele, il Signore Dio nostro, il Signore è Uno". I
saggi d’Israele, di benedetta memoria, una volta chiesero al Santo Benedetto
Egli Sia cosa facesse prima di creare questo mondo. Ricevettero una nota dal
Cielo con la risposta seguente: "Prima di questo mondo, creai altri mondi
e li distruggevo, creai altri mondi e li distruggevo". A parte questa
informazione molto particolare, non si può speculare su ciò che
era prima della creazione di questo mondo, o su ciò che sarà dopo
la fine della creazione di questo mondo. Si può solo credere nel
principio ricevuto dai Saggi e cioè che "Dio esisteva prima del
mondo, e Dio esisterà dopo che il mondo non ci sarà
più". Poiché soltanto Dio nella sua vera ed assoluta
Esistenza esiste in eterno. Tutto il resto dell’esistenza ha un inizio ed una
fine.
Anche l'atto della creazione ex
nihilo trascende la comprensione umana
Passo 9 - Anche questo non può
essere veramente capito dall’intelletto umano ed è una saggezza
ricevuta, in cui noi crediamo ed accettiamo con la fede. Non possiamo, comunque
percepire l’Esistenza Eterna di Dio, poiché nella sua vera forma, come
lo è nella Verità, è totalmente al di fuori del reame
della percezione o della comprensione umana. Così anche non possiamo
concepire l’atto della creazione ex nihilo, che dal nulla l’universo fu fatto
esistere, creato dalla non esistenza. Dal nulla tutto posto in esistenza
dall’atto della Creazione. Questa è la Tradizione ricevuta da Dio ma
l’intelletto umano non può percepire in verità il venire in
esistenza di ciò che precedentemente non esisteva. Ciò non si
trova nell’esperienza umana. La facoltà della fede che è dentro
di noi lo accetta in buona fede.
Non lasciarsi ingannare dalle
'costruzioni' in Dio
Passo 10 - Per capire la vera fede
è essenziale sapere ciò che le appartiene, distinguendo fra
ciò che appartiene al reame della vera percezione, e fra ciò che
oltre il reame della speculazione umana. La dottrina dell’emanazione teorizza
una ‘costruzione’ di Dio, di ‘divinità emanata’, prima ancora dell’atto
(e del livello) della creazione, in un mondo ipotetico di Emanazione Divina.
Ecco la vera regola: la dottrina di emanazione è di per sé idolatra
ed è assolutamente proibita! Ed ogni speculazione su Aspetti (Partzufim)
Emanati o Sefirot Emanate è vera e propria idolatria!.
(vedi capitolo 9 e 10 di "La
Guerra contro lo Zohar", per la dimostrazione che la dottrina di
Emanazione è in diretta opposizione alla Beit di Bereshit).
La Trinità, la dottrina di
Emanazione e il Verbo del Quarto Vangelo sono 'costruzioni divine'
Passo 11 - Anche la religione induista
è piena di emanazioni divine. Il Cristianesimo si basa sulla dottrina
mistica della Trinità, il Dio Padre e Due Emanazioni Divine, lo Spirito
Santo ed il Figlio. Di Tre dicono che è Uno e di Uno dicono Tre!. Per lo
Zohar, il nostro Dio è una Manifestazione Emanata Cosmica, l'Uomo-Dio,
nel mondo di Emanazione (Atzilut). Secondo la kabalà zohariana, il mondo
racchiude cinque aspetti: la Corona, il Padre, la Madre, il Figlio e sua
Moglie. Dicono che i 5 aspetti, o più dettagliatamente le Dieci Sefirot
Emanate, siano un'unica entità con Dio.
Il Verbo di Giovanni deifica
Gesù tramite una dottrina di emanazione, che sostiene che Gesù
è l’Incarnazione Emanata del Verbo Divino. Si tratta di una concezione
idolatra basata sul concetto di Emanazione che sta dietro alla ‘Divina
Trinità’. Il concetto di ‘Emanazioni Divine’ è alla base di ogni
idolatria. (vedi in "La Guerra contro lo Zohar).
Dio non dà la Sua Gloria
ad un altro
Passo 12 - Queste dottrine sofisticate ed
idolatre di Emanazione hanno in comune il fatto che speculano sull'opera di Dio
prima della creazione del mondo. Esse antepongono un aspetto, o più
aspetti, al vero Cospetto di Dio che è privo di aspetti. Trattano i
rapporti fra gli aspetti dell'Emanazione Divina; sostengono che un aspetto
emanato di Dio ha lo scopo di trattare e giudicare l’umanità, per cui
bisogna invocare quel dio in preghiera, come Gesù o lo Zeir Anpin dello
Zohar, il Figlio Emanato di Aba (l’Aspetto Emanato del Padre) e di Ema
(l’Aspetto Emanato della Madre). Per lo Zohar, Zeir Anpin è il Figlio
nelle cui mani l’Aspetto Divino di Padre e l’Aspetto Divino di Madre hanno prodigato
tutte le cose del creato. Tutto ciò trasgredisce la prima legge della
pura fede monoteista, per la quale Dio è Uno in assoluto, ed Egli non
dà la sua Gloria ad un’altra divinità o ad un altro aspetto
divino o ad un figlio divino.
La generazione di Enosh
Passo 13 - Il peccato della generazione
di Enosh è nascosto nella Torà ma rivelato nella Tradizione: a
quell'epoca, credevano sì che Dio fosse il Creatore, ma essendo Egli
infinitamente al di sopra delle sue creazioni, aveva delegato ai suoi grandi
Ministri e Governatori, ossia le stelle, l'opera di reggere il mondo.
Così si cominciò a profanare il Nome di Dio tramite le stelle,
per cui si aggiungeva al nome della stella il suffisso El (Dio).
Da qui si arrivò a
venerare gli astri stessi, credendo che ciò corrispondesse alla
volontà del Creatore, infinito e trascendente. Questo peccato è
nascosto nella Torà e rappresenta un errore nascosto e sottile che
è alla base di ogni forma di idolatria. Nel Secondo Comandamento si allude
a ciò con il termine ‘peccato dei padri’. Questo errore, giustificato e
‘razionalizzato’ con sofismi, rappresenta il punto di rottura dalla Prima Causa
di tutto ciò che esiste (termine, questo, usato dal Rambam, di benedetta
memoria).
La vera fede monoteista
La vera fede ci insegna che Dio
Infinito è Uno in Assoluto, Creatore di tutto; a Lui soltanto è
diretto il nostro culto. Egli è l’Unico che ascolta le nostre preghiere.
La vera fede ci insegna che Dio, nonostante il Suo essere illimitato, è
vicino alle sue creature. Egli ascolta la preghiera di ogni bocca che Lo invoca
con sincerità. Benedetto è il suo Nome in Eterno.
La discesa dal peccato dei padri
Passo 14 - Il peccato dei padri è
la radice di tutte le idolatrie rappresentato da uno scambio o uno spostamento
dell’oggetto di culto verso qualcosa di inferiore, che ammette, tuttavia, che
il Dio Infinito è il Creatore di tutto. Il peccato dei padri farà
sempre ricorso ad un linguaggio logico, acuto ed apparentemente accettabile, ma
sostanzialmente falso. I suoi codificatori sostengono che la loro nuova forma
linguistica, il Verbo o l’Emanazione, rappresenta la verità, dato che
si basa sulla logica dell’intelligenza umana. Tale formulazione falsa, una
volta radicatasi, si estende e dà vita ad una costruzione solida,
supportata da un linguaggio ben strutturato di idee e concetti che dà
forma ad una dottrina che diventa oggetto di fede.
Il peccato dei figli
Passo 15 - Tale è dunque il
peccato dei figli: dopo aver ereditato il linguaggio falso dei loro padri, essi
si dedicano ad allargarne la base, creando così una costruzione
formidabile che riesce ad arginare gli attacchi di altre fedi. ‘Figlio’ (ben)
in ebraico è connesso alla radice ‘costruire’ (b-n-a), essendo il figlio
una costruzione di suo padre e di sua madre. L’estensione idolatra dei peccati
dei figli si trova nella Torà nel racconto della città di Shin'ar
e della Torre di Babele. Da esso si deduce che la base del peccato idolatra
origina da una base linguistica, come dimostrato dal verso: "e tutta la
terra aveva un'unica lingua e usava le stesse espressioni".
La forma linguistica cambia tutto
Passo 16 - La lingua unificata e le
stesse espressioni di una base teologica falsa, sebbene abbiano il potere
d’incoraggiare la formazione di una città e la costruzione di una grande
torre teologica, sono infine la sorgente della Torre della Grande Confusione,
la ‘babele’ (confusione) delle lingue. Tutta l'idolatria del mondo origina da
una base teologica falsa. Il punto di rottura della generazione di Enosh,
rappresentò il distacco dalla ‘vera’ teologia e l'inizio del culto
idolatra agli astri. Con la Torre di Babele fu accettata la falsa teologia.
Sappiamo dalla Tradizione che ciò viene alluso nella frase: "e fu
quando essi partirono dall’Est". I Saggi, di benedetta memoria, interpretano:
si allontanarono dalla Causa Prima. Quella fu la continuazione del peccato
della generazione di Enosh, quando l’umanità cominciò a profanare
il Nome di Dio con le Stelle, dichiarando che, la Causa Prima di tutti i creati
è troppo lontana e rimossa dal mondo per potersene preoccupare.
I poteri della lingua di Adamo
I saggi di Nimrod sostituirono
'Nimrod' a Dio
Passo 17 - Sino alla generazione della
Torre, esisteva soltanto una lingua, quella usata dal Creatore, Benedetto Egli
sia, per parlare con Adamo. Ad Adamo, poi, fu concessa la facoltà di
usare quella lingua per dare i nomi agli animali, alle piante ecc. Ad Adamo, il
nostro progenitore, fu dato il potere di capire le radici delle lettere, le cui
combinazioni rappresentano la loro essenza interiore. In quei momenti
primordiali della creazione, l’intelletto era in grado di percepire la natura
delle cose attraverso le lettere. Col tempo fu questa stessa lingua che si
diffuse all'umanità. Era la lingua usata da Noè e dalla sua
famiglia che venne parlata fino alla generazione della Torre, circa 500 anni
dopo. E l’errore di distaccarsi dal Primo Fattore fu adottato dai saggi del Re
Nimrod, che presero a prestare culto e ad adorare un Dio-Uomo-Re Emanato
(Nimrod) al posto del Creatore.
Generazione di Enosh – solo
speculazione umana
Generazione della Torre – cattive
intenzioni
Passo 18 - Mentre nella generazione di
Enosh la profanazione di Dio originò da speculazioni errate, nella
successiva generazione della Torre di Babele, l'idolatria si caratterizzò
con le intenzioni malvage dei suoi rappresentanti. "Orsù,
costruiamoci una città ed una torre la cui cima arrivi fino al cielo; ci
faremo un nome e non avverrà che ci sparpagliamo sulla faccia di tutta
la terra" (Genesi, 11, 4). Al livello del peccato dei figli, viene
rivelato il desiderio di 'catturare' le 'potenze divine' per usarle e 'farsi un
nome'. I saggi di Nimrod riconoscevano il potere divino del linguaggio unico,
della Lingua sacra e originale che Dio usò per parlare con Adamo ed Eva.
Essi, però, intendevano impiegarla per stabilire Nimrod come Dio Eterno
e Re del mondo, assicurandosi la posizione di suoi sacerdoti. In realtà,
il culto al Creatore diventava il culto al loro Uomo Dio. Poiché se
l’unità del linguaggio funzionava con il Creatore, perché non
usarla per coronare Nimrod quale Dio dei cieli e della terra?
E per conformarsi alla nuova
costruzione teologica, avrebbero costruito una città ed una torre per
lui, affinchè potesse sedere come il Dio-Re fra i cieli di sopra e la
terra di sotto.
Confusero e sconvolsero i
significati delle parole
Passo 19 - Così facendo, confusero
i significati della lingua unica, dono di Dio, e diedero vita ad una
costruzione teologica falsa. E quanto più grande fu il loro peccato,
tanto maggiore fu la punizione cosmica decretata da Dio, che confuse in
modo irreversibile il loro modo di comunicare. Invece di apprezzare l’enorme
privilegio di possedere una lingua sacra ed originale, usata da Dio stesso,
cambiarono i significati delle parole per adeguarli ai loro malvagi scopi.
Questa fu l'origine di tutte le innumerevoli costruzioni teologiche delle
storia, che hanno in comune la proprietà di cambiare i veri significati
delle parole rivelate da Dio, per conformarle alle proprie formazioni idolatre.
Tale è il peccato di credere in un Figlio Emanato di Dio, come il
faraone in Egitto, o la dottrina di Zeir Anpin dello Zohar, o il Figlio
Incarnato di Dio di tutta la teologia cristiana.
La terza generazione – Dio
Superiore, Dio-Uomo, ed il loro rapporto spirituale
Passo 20 - Sia la terza fase
dell’idolatria rappresentata dalla Terza Generazione dal peccato dei padri che
la quarta fase finale dell'odiata Quarta Generazione dal peccato dei padri,
vengono studiate dalla Torà nel tragico episodio dell'errore idolatra
del Vitello d’Oro. (Vedi Tav. 2 delle 5 Tavole del Patto). La discesa del
peccato idolatra dei padri e dei figli arriva alla sua terza fase in un
rapporto triangolare di base della forma di Dio superiore, Dio-Uomo inferiore
ed il loro rapporto spirituale. Dopo l'originaria rottura delle radici, quella
dei padri, e la successiva falsa costruzione teologica dei figli, ecco che i
nipoti, distanti ormai dalla vera sorgente, desiderano soltanto il
Dio-inferiore della loro salvezza, Nimrod, Faraone, Dagon, Tamus, Zeir Anpin,
Buddha, Gesù. A volte, quel rapporto idolatra rimane trino, a volte si
moltiplica a dieci. Nell'antico Egitto, sotto la regola severa dei sacerdoti di
Eliopolis (i biblici Hartumei Mitzraim, i Maghi-Saggi d’Egitto), venne
formulata e consacrata la dottrina dei Nove Dei Superiori e del Faraone, il
decimo Dio-Emanato in terra, che serviva a collegare i loro poteri a favore
dell’Egitto. Le dieci piaghe contro l’Egitto furono in corrispondenza a
ciò, come è noto che nella redenzione dall’Egitto il Santo,
Benedetto Egli Sia, combattè contro l’idolatria dell’Egitto. (Vedi 'Il
messaggio dell’Arcangelo Gabriele' che spiega in modo dettagliato quelle dieci
divinità e le corrispondenti punizioni).
Migliaia di libri teologici, mistici,
filosofici ecc. non fanno altro che coprire e falsificare la vera fede
Passo 21 - Se si tratta di un Dualismo o
di una Trinità, o di Cinque Aspetti o di Dieci Emanazioni Divine, la
sostanza non cambia ! Sono tutte false teologie che dividono la Divinità
in parti, o categorie, e fanno credere che si tratti di una parte intrinseca
dell'Unità di Dio. Si tratta, invece, di concezioni estranee alla vera
Tradizione, che distruggono l’essenza della pura fede monoteista e profanano
l'unità di Dio, che diventa un disegno metafisico, fissato su uno schema
di interscambio fra i vari Aspetti Divini (come nello Zohar). Ciò
permette all’intelletto di meditare su di essi e di descriverne le relazioni
attraverso le migliaia di testi teologici, filosofici e mistici esistenti.
Scritti che sono basati su ragionamenti falsi, per cui tutto ciò che ne
deriva è falso.
La mentalità idolatra
della moltitudine mista
Lo Zohar – ritorno degli Dieci
Dei Emanati d'Egitto
Passo 22 - Nella mente della moltitudine
mista, Mosè era una specie di angelo oppure Uomo-Dio Emanato ricevitore
e datore fra Dio e l’uomo. Quando temettero che Mosè fosse stato preso
di sopra e non sarebbe più tornato, cercarono un altro tramite fra loro
e Dio. Non si erano ancora liberati dalla dottrina egizia, che vedeva nel
faraone un Dio-Uomo e dall'idea idolatra delle Dieci Divinità d’Egitto.
Non è casuale che le prime Tavole dei Dieci Comandamenti dovettero
essere rotte da Mosè; con quell'azione veniva espiato il peccato della
moltitudine-mista che credeva nei Dieci Dei Egizi Emanati dal Creatore
Superiore (che si chiamava Atum, e non veniva calcolato, trovandosi ad un
livello superiore). Quando Moshe Rabbenu, vide l'idolatria in cui erano caduti,
capì la radice del loro errore. Diversamente dal fratello maggiore,
Aharon, Mosè era cresciuto alla corte faraonica e aveva appreso i
segreti dell’Egitto, le loro dottrine, i loro culti, le loro magie. Mosè
capì che il loro pensiero idolatra li avrebbe condotti a prestare culto
anche alle Due Tavole con il Decalogo. In essenza, avrebbero falsificato la
Vera Tradizione dei Dieci Comandamenti e li avrebbero fatti diventare Dieci
Recipienti Emanati, radicati nelle Dieci Divinità Emanate. La dottrina
dell’Emanazione dello Zohar è la realizzazione profetica-storica del
Vitello d’Oro nel suo tempo.
Perché Mosè ruppe
le Tavole?
Quarta generazione del peccato
idolatra – il Vitello d'Oro
Passo 23 - Perciò Moshe
frantumò le Tavole, intendendo sradicare per sempre il senso idolatra di
Emanazione. Tale fu la Terza Generazione di idolatria. La Quarta Generazione
Odiata è il Vitello d’Oro stesso e le pratiche idolatre intorno ad esso.
Ricapitolando: la Terza Generazione completa: (1) l’errore teologico del non
servire la Causa Prima; (2) eredita l’immensa costruzione teologica basata su
tale errore; (3) si realizza attraverso la deificazione della costruzione
stessa e degli elementi che la compongono. La Quarta Generazione Odiata
è il risultato idolatra delle tre fasi che la precedono. Pertanto,
c’è una sostanziale differenza fra le prime tre categorie e la quarta.
Nelle prime tre, gli aspetti teorici e mentali pervadono le intenzioni di
coloro che praticano idolatria. Nella Quarta Generazione domina l'idolatria
stessa, attraverso la pratica dei culti agli idoli.
Sbarazzarsi dalle false dottrine
Passo 24 - Il Secondo Comandamento
contiene la storia della idolatria del mondo fino alla sua distruzione finale
nella Quarta Generazione Finale della Redenzione Finale, in cui si attua
"ed uso clemenza sino alla millesima generazione per coloro che Mi amano e
custodiscono i Miei Comandamenti". Questo è il grande Segno della
doppia Quarta Generazione che corrisponde al Giorno Grande e Terribile del
Signore. Grandi sono i miracoli di salvezza e Terribili sono le devastazioni,
le catastrofi e le punizioni della Quarta Generazione. A noi preme avvertire
tutti gli ebrei che credono nello Zohar e tutti i cristiani che credono nella
teologia cristiana di sbarazzarsi dall'idolatria teologica che pervadono queste
dottrine. Tutti possono ora appropriarsi della pura fede monoteista del Secondo
Comandamento, che rappresenta la vera fede dei Patriarchi e la vera fede
rivelata e santificata sul Sinai davanti ai figli d’Israele.
Israele deve pentirsi del peccato
dello Zohar
Passo 25 - Lo Zohar contiene il terribile
peccato idolatra che, a livelli nascosti, ha contaminato la pura fede
d’Israele, il vero spirito della Torà. Ed anche dopo la Shoà esso
persiste nel popolo anche dopo la sua resurrezione nel 1948. Ciò fa
parte del Disegno Divino: questo peccato deve uscire alla luce, apertamente,
per essere riconosciuto e distrutto dalla volontà cosciente del popolo
ebraico. C’è, però, un requisito profetico "ed a Sion
verrà il Redentore facendo sì che Giacobbe si penta del suo
peccato". Israele stesso, quindi, non è consapevole del suo peccato
fino a quando gli viene spiegato dal Goel Finale. Sefer Mishnat Haim
rappresenta l’insegnamento del Goel Finale Haim che va a Sion per diffondere
questo messaggio essenziale redenzionale: Israele deve sbarazzarsi dal peccato
idolatra della Dottrina di Emanazione dello Zohar per poter ricevere la sua RF.
L’importanza di questo messaggio perciò non può essere misurata.
Israele deve capire e pentirsi dell’idolatria di quella falsa dottrina e
soltanto dopo potrà ricevere i meravigliosi Segni Completi di Giacobbe,
nostro padre.
Gesù pregava soltanto Dio
Passo 26 - Ai cristiani insegniamo che
non c’è nulla di più errato che l'invocare un uomo Dio. Yeshua
era ebreo, indossava tallet e tefillin sei giorni alla settima per la preghiera
mattutina (shahrit) come ogni ebreo tradizionale. Egli pregava Dio, Creatore
dell’Universo e Redentore d’Israele, Lo implorava come fa un figlio con suo
Padre e insegnava ai suoi fratelli a seguire le vie desiderate dal Signore,
nostro Dio. Ciò faceva parte della missione particolare che gli fu
destinata. Gesù non intese certo creare una nuova teologia con un Dio
Padre e un Dio Gesù suo Figlio Divino. Il Signore, Dio nostro, non ha
bocca, né mani, né piedi; Egli non ha attributi umani e non ha forma.
Chiamare ciò che ha una bocca, mani, piedi e attributi umani e una forma
‘Dio’ è pura idolatria ed è severamente proibito nella Legge di
Dio, nel Secondo Comandamento.
(Vedi Petalo 5 di Sefer ha Mafli,
il libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi". Ed anche i
Vangeli Corretti di Yeshuat Yeshua)
Dio – Geloso della Sua
verità
Passo 27 - "Poiché Io sono El
Kanà, Dio Geloso, che punisce il peccato dei padri sui figli, sulla
Terza Generazione fino alla Quarta Generazione per coloro che Mi odiano".
Il Signore, Dio nostro, dall’inizio, desiderava che l’umanità arrivasse
a conoscerLo e servirLo e non voleva che la vera fede si contaminasse per
servire altri dei; per questo l'attributo della Gelosia viene proclamato per
punire coloro che deviano dalla pura fede e non riconoscono la Sua
Unità. Gli uomini, però, hanno corrotto la verità. E
così anche l’attributo della Verità, alla fine, viene per
distruggere tutte le false dottrine. Dio è, per cosi dire, Geloso per
amore della Sua Verità, e, allo stesso tempo, ricompensa con grande
misericordia coloro che riconoscono la Verità e aderiscono alla vera
fede in Lui.
Mai la rivelazione del Dio Geloso
fu nel mondo come lo sarà in questa Quarta Generazione
Passo 28 - A parte la Prima Redenzione
dall’Egitto ed altre particolari istanze menzionate nelle Scritture, come il
sacrificio del Profeta Elia, di benedetta menzione, o la distruzione di Dagon,
dio dei filistei, non troviamo la Rivelazione Manifesta di EL KANA' nella
storia. Per cosi dire, sino alla QGF le misure del libero arbitrio, dato all’umanità,
permettono anche la continuazione degli errori idolatri nella storia. Soltanto
nella Prima Redenzione El Kanà si manifestò apertamente contro
l'idolatria, perché c’era il merito del Primo Redentore, Mosè, Magister
Noster. Ma la piena e completa manifestazione di EL KANA', su scala universale,
viene in questa Quarta Generazione Finale. Mai c’è stato qualcosa di
simile precedentemente, né ci sarà mai in futuro. E nella RF,
l'Eterno si manifesta grazie al grande merito del Goel Finale Haim che tramite
i Segni Completi della RF insegna all’umanità come arrivare alla sua
Redenzione.
Questi messaggi devono uscire per
tutti
Passo 29 - Soltanto con l'avvento della
RF e la rivelazione dei Segni Completi, le spiegazioni del peccato dello Zohar
e la Correzione del Cristianesimo, spiegazioni scritte con l’autorità
del Goel Finale Haim, nel Nome di EL KANA', possono essere trascritte e diffuse
nel mondo. Sono richiesti anni, comunque, per formulare i messaggi che verranno
conosciuti universalmente quando Dio lo vorrà. E mentre la conoscenza di
tali messaggi si estenderà, si manifesterà nel mondo la terribile
Gelosia di EL KANA' contro ogni forma di idolatria.
La purificazione del mondo per i
tempi dei giusti
Passo 30 - Poiché non ci
può essere redenzione nel mondo se non vengono prima rimossi tutti i
culti idolatri e le dottrine teologiche false. EL KANA' regnerà nella
Verità del Secondo Comandamento. Ciò che è contrario a
quella verità, verrà distrutto. La longanimità di Dio si
accorcia, per cosi dire, nella Quarta Generazione. Non per il desiderio di
distruggere le Sue creature! Il desiderio dell'Eterno è che gli uomini
si pentano e tornino a Lui con cuore contrito e sincero. Non per la distruzione
bensì per il desiderio, per così dire, così atteso a lungo,
di ricompensare i buoni, i giusti e coloro che Lo amano e custodiscono i Suoi
Comandamenti con i Tesori del Regno dei Cieli. I Segni Meravigliosi della Terza
Redenzione Finale, venuta in merito al Goel Haim, sono parte integrale di tali
Tesori.
Gusti del Pane della Coda
dell’Asino vestita da Leonessa: (24 giugno 1997). Debora nel sogno vide che lei, Peretz e Paolo
indossavano una lunga tunica bianca; entravano in un'ampia e bianca chiesa
cattolica e quindi in una stanza dove era seduto Gesù. Yeshua disse
loro: "Dovete salvare i miei tefilin, ed altri oggetti sacri che usavo per
la preghiera, perchè me li hanno rubati". C’era un’atmosfera di
gioia e poi Peretz, Debora e Paolo, si misero a correre allegramente di qua e
di là. Mentre correvano Peretz disse: "Dovete capire che ciò
che noi siamo adesso, non è ciò che veramente siamo. Ciò
è perché le nostre radici sono molto alte. Io ad esempio sono
della radice della neshamà di Aharon, il Sommo Sacerdote. Debora
è della radice della neshamà di Miriam, la sorella di Aharon e di
Mosé. E per questo Debora è profetessa”. Continuavano a correre
gioiosamente e Debora vide che avevano preso tefilin e tallet ed altri oggetti
da quella Chiesa. - - -
Commento dell’Asino che mangia il
Pane: Io nacqui anche il 1° del mese di Menahem Av considerata la data di
nascita di Aharon. C’è anche un sogno di Daniele in cui si dice “Peretz
è stato eletto il capo sacerdote di tutti i sacerdoti del mondo”.
C’è anche il fatto che è caduto nel mio destino formulare il
Herem Mi’Deoraita contro la falsa dottrina dello Zohar e contro il movimento
messianico Habad (la Quarta Generazione odiata dal peccato dello Zohar). Questa
Scomunica della Torà rappresenta la Correzione Finale del peccato del
Vitello d’Oro, cioè la dottrina dell’Emanazione dello Zohar e del
peccato della moltitudine mista, la fede e le azioni idolatre di Habad.
Aharon, il Sommo Sacerdote, era
amato dal popolo, perché "amava la pace e ricercava la pace".
Anche questo coincide col fatto che, in merito allo Tzadik Haim, mi è stato
dato l’immenso privilegio di annunciare i Segni Completi della Grande
Riconciliazione e della Grande Pace. Essi sono i Segni promessi dello scelto
Profeta della Redenzione, Elia, di benedetta menzione. Ciò include la
grande e nuova Riconciliazione fra ebrei e cristiani e lo strabiliante Nuovo
Messaggio della vera Missione di Yeshua, Cristo delle Nazioni, nella chiave
della realizzazione storica dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro
padre. In quanto a Debora, è indubbio che sia la profetessa capo della
RF. Altri sogni indicano che origina anche dalla Tribù di Levi.
Credo che il sogno di Debora
indichi anche che Paolo sia radicato nella neshamà di Hur (che secondo
Rashi era figlio di Miriam e Caleb ben Yifuneh) che fu ucciso dalla moltitudine
mista. Mi ricordo di un sogno in cui vidi Hur (figlio di Miriam) che promise di
aiutarmi nei lavori della Redenzione. Infatti il nostro Paolo Fierro, il
Cavallo Bianco, spiritualmente ed intellettualmente è stato virtualmente
ucciso dalle falsità della moltitudine mista del mondo cattolico. Ora
egli torna a lavorare per la redenzione contro le dottrine delle moltitudine
mista del mondo cristiano. E’ così egli ha risposato la sua antica
moglie. Hur venne ucciso nella sua pura innocenza, e per una causa pura, quella
di salvare la moltitudine mista dal suo errore di non aspettare il ritorno di
Mosé. Anche il nostro Paolo Fierro è nel Segno del Cavallo Bianco
ed innocenza bianca descrive tutto il suo essere.
Il sogno indica che i tefillin di
Gesù e cioè la sua identità ebraica viene salvata per il
mondo, tramite la Correzione del Cristianesimo in cui siamo coinvolti. E venuto
qui durante la formulazione della Tavola 2, dove anche l'idolatria su
Gesù viene spiegata e distrutta. Amen.
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TAVOLA
SUI CIBI
Gnomen 1 - Gli Alimenti -
Siamo tutti della stessa carne.
E' importante che le nazioni
capiscano la santificazione della tavola di Israele. E' vero, le nazioni non
sono comandate nelle Leggi di Israele, ma sicuramente chi viene sotto la Nuova
Legge della Redenzione Finale cercherà di purificare ogni aspetto della
propria vita, poiché la tavola della persona è l'Altare sul quale
il proprio sangue viene purificato e santificato. D’altronde, la Nuova Legge si
basa sul grande principio del Maestro di Vita, Haim, “Siamo tutti della stessa
carne’. Buona salute significa buona salute per tutti. La santificazione della
tavola di Israele rappresenta la salute anche per le nazioni.
Gnomen 2 - Il lavaggio della
verdura - Pertanto, molte leggi comandate al popolo d’Israele, presenti
nella Torà o nel Talmud o nella Halachà rabbinica, che riguardano
gli alimenti, possono spesso far da guida a tutta l'umanità.
Considerate, ad esempio, una regola (rabbinica) semplice che riguarda il lavaggio
di ogni singola foglia di lattuga o verdura simile prima di consumarla. E'
infatti noto che nelle foglie spesso si nascondono vermi e piccoli organismi
che finiscono nei nostri intestini. Perciò tale legge rabbinica è
preziosa e ha una valenza igienica fondamentale, che dovrebbe essere adottata
da ogni persona che ha a cuore il proprio stato di salute.
Gnomen 3 – L'essere
vegetariano – La Torà non impone il vegetarianismo e la maggior
parte degli ebrei non è vegetariano, ciò perché il
Signore, nostro Dio, ha permesso di mangiare la carne, per motivi di salute e
di piacere alimentare. Tuttavia, la Mishnà avverte a non eccedere nel
mangiare la carne, perché ciò può causare malattie da
vermi. Il Maestro di Vita, Haim, ci spiegava che chi evita di mangiare carne, a
lungo andare, rischia di indebolire il cuore. In questo caso, come sempre, la
via di mezzo è d'oro.
Gnomen 4 - Sebbene la carne sia
permessa, la distinzione fra animali puri ed impuri esisteva già dai
tempi di Noè; nel racconto biblico, Dio ordinò a Noè di
fare entrare nell'Arca sette coppie di animali puri ed una coppia di animali
impuri. Tali separazioni erano già note nella tradizione orale
antecedente Noè e certamente erano conosciute da Abramo, nostro padre e
dai suoi discendenti. Più tardi, sul Sinai, con la rivelazione della
Torà, Dio chiarì due principi fondamentali di distinzione, e
cioè lo zoccolo fesso e l'essere ruminante, segni che contraddistinguono
un animale puro che può essere mangiato. Evidentemente, gli animali puri
e commestibili (bovini, ovini, caprini, cervidi), sono di gran lunga inferiori
a quelli impuri e proibiti (cammelli, conigli, lepri, suini, equini, felini,
cani, scimmie ecc).
Gnomen 5 - I Gusti della Vita:
Il Maestro di Vita, Haim, insegnò che il motivo principale per cui
è proibito cibarsi di sangue è che nel NEFESH, cioè
nell'anima vitale del sangue, è contenuta la natura dell'animale.
Eliminando il sangue, evitiamo di incorporare ed assimilare la natura animale.
Perciò il Santo, Benedetto Egli sia, ha proibito severamente qualsiasi
consumo del sangue.
Gnomen 6 - Deborah sognò
(10.12.1988 - Milano) di spiegare a suo padre l'unione di anima e corpo; gli
disse: "Questa è un'indicazione che Dio ha fornito
all’umanità. Quando Dio disse ad Adamo di averlo creato di sangue e di
corpo, gli spiegò che il sangue contiene l'anima; per questo motivo la
vita risiede nel sangue della persona, mentre il corpo è il contenitore
dell'anima." Suo padre non capì, così Deborah
proseguì a spiegare delle cose sulla creazione, specialmente sul fatto
che Dio è Uno. Poi nella visione Deborah vide un luogo a lei
sconosciuto; il sole aveva una luce estremamente calda ed intensa e illuminava
e riscaldava le montagne e le valli in un modo molto particolare.
Improvvisamente, dal Cielo, Dio parlò con Adamo, spiegando che la vita
di una persona è nel suo sangue, perché l'uomo è l'unione
di anima e corpo e l’anima vitale è contenuta nel sangue. La voce che
parlava riecheggiava forte nella valle. - -
Gnomen 7 - Nel quarto
comandamento della Tavola dei 7 comandamenti di Noè, come li abbiamo
ricevuti, troviamo ben 4 comandamenti: il divieto di commettere omicidio, la
proibizione di cibarsi del sangue animale, il comandamento di avere
pietà degli esseri umani ed il comandamento di avere misericordia degli
animali. Ciò che accomuna questi 4 comandamenti è la
misericordia; cosa ovvia per il primo, il terzo ed il quarto, ma meno chiara
è la relazione fra la misericordia ed il non bere o mangiare il sangue.
In effetti, il comandamento che vieta il sangue degli animali include, allo
stesso tempo, il permesso di cibarsi della loro carne; per cui, il comandamento
insegna: benché l’omicidio sia proibito e benché siamo comandati
ad avere misericordia per le persone e gli animali, non dobbiamo pensare che
l’uccisione dell’animale commestibile sia da vietare per motivi di
pietà. I nostri Saggi ci hanno insegnato che l’uccisione dell'animale
deve essere fatta in una modo misericordioso. Come? Con un coltello a tal punto
affilato che l'animale non sente il taglio. Inoltre, il coltello usato per macellare
non deve essere mostrato all'animale, che è molto sensibile e potrebbe
presagire ciò che sta accadendo vedendo il coltello.
Gnomen 8 - I Gusti della Vita
- Il Goel Finale, Haim, era un macellatore (shohet) estremamente competente e
nei suoi 27 anni di vita al Cairo era il Capo dei macellatori della
comunità ebraica locale ed in quegli anni insegnò e
abilitò più di 70 shohatim. Io ho avuto il grande privilegio di
assistere alle macellazioni fatte dallo Tzadik molte volte, ed ho anche
ricevuto da lui il permesso di macellare polli e pecore. Il Maestro Haim era
estremamente accorto a nascondere il coltello alla vista dell'animale. La notte
prima di macellare, perfezionava la lama del suo coltello anche per diverse
ore. Lo Tzadik mi spiegava spesso l’importanza di evitare qualsiasi genere di
crudeltà verso l'animale; egli amava molto gli animali, parlava spesso
di loro ed era molto sensibile alla loro natura. E' bene qui ricordare che lo
Tzadik, fin dall'età di 7 anni, pascolava i greggi e gli armenti di famiglia
nello Yemen. Suo padre, lo Tzadik Moshe, possedeva molti cavalli che allevava e
vendeva. In famiglia, avevano anche pollame, anatre, piccioni, cani e altri
animali.
Gnomen 9 - La Macellazione nella
Nuova Legge del Patto Nuovo della Redenzione Finale viene rinnovata. Una Scuola
della Macellazione verrà stabilita e in essa si studieranno le leggi per
macellare, per affilare accuratamente il coltello e per controllare l'animale
prima e dopo la macellazione. La maggior parte di queste leggi sono basate sulla
halachà che viene alleggerita riguardo a chi ha competenza a macellare.
Gnomen 10 - Consultazione
dell'Asino: Non lo so ancora, ma è possibile che ci saranno tre livelli
di macellazione, ciò per evitare problemi tra l'Altare di Giuda e
l'Altare di Efraim. Chi appartiene all'Altare di Giuda può esigere la
macellazione tradizionale ebraica essendo abituato in tutti questi secoli a
mangiare secondo la macellazione rituale rabbinica. I nuovi ebrei dell'Altare
di Efraim, d’altro canto, possono avere un'analoga esigenza, per motivo della
loro salita di livello e la loro conversione nei confronti della
shechità per l'Altare di Malkitzedek.
Penso, comunque, che non ci sia
trasgressione alcuna da parte di chi appartiene all'altare di Giuda di mangiare
carne macellata da un appartenente all'Altare delle Nazioni del Patto Nuovo che
ha imparato bene la macellazione e ha esperienza e timore di Dio. Siamo tutti
nello stesso Patto. Ciononostante, gli ebrei sono comandati ed i figli di
Israele ritornati all'ebraismo sono anch'essi comandati, mentre coloro che
fanno parte delle Nazioni non sono comandati. Questi ultimi, però, son
ben contenti di fare ciò che piace a Dio e fa bene alla salute. La
difficoltà, comunque, sta nel fatto che chi è dell’Altare delle
Nazioni non ha alcuna proibizione di sorta riguardo al tipo di carne da
mangiare. Se desidera addossarsi degli obblighi del genere, lo può fare
ma non è obbligato. Non è così per gli Altari di Giuda ed
Efraim dove la Nuova Legge è obbligatoria.
Gnomen 11 - Chi desidera seguire
la tradizione yemenita, può considerare la carne di pollo non alla
stessa stregua della carne di bovino o di ovino. Si può cucinare il
pollo con burro secondo la tradizione del Goel Finale, Haim. La macellazione
del pollo, comunque, è sottoposta alle stesse regole della macellazione
rituale. Nella tradizione talmudica, la carne è considerata
‘mi-deoraita’ (dalla Torà) mentre il pollo è considerato
‘mi-derabbanan’ (dai rabbini).
I Gusti della Vita: Il Maestro di Vita, Haim,
spiegava che la tradizione yemenita riguardo ai polli è più
precisa di quella rabbinica, perché in verità la carne di pollo
non è nella stessa categoria della carne degli animali commestibili.
"I Saggi Yemeniti” spiegò il Maestro "conoscevano il segreto
dell'origine del pollo, e cioè che non fu creato, ma ‘generato’ dai
corsi d'acqua poco profondi; perciò la sua carne è di un'altra
categoria.
Gnomen 12 - Anche per ciò
che riguarda i pesci, la Torà ci ha rivelato due segni determinanti che
ne stabiliscono la commestibilità e cioè le pinne e le squame. I
mitili e i crostacei sono "gli spazzini" del mare, per cui sono
estremamente dannosi alla salute.
Gnomen 13 - Lo Sterco
dell'Asino: Sicuramente non vorreste mangiare lo sterco dell'Asino
né quello di altri animali, né gradireste piluccare le mosche che
amano tanto sguazzare e cibarsi di feci animali. Ricordate, dunque, che i pesci
non possono seppellire le loro deiezioni sotto la sabbia del mare. Se non
grazie alle miriadi di "spazzini" marini, i pesci, in poco tempo,
morirebbero nelle acque fetide e contaminate. Siate allora giudiziosi nel
discernere se il vostro cibo marino deriva da un organismo pulito oppure da un
"operatore ecologico".
Gnomen 14 – I Gusti della Vita
- Il Maestro spiegava spesso, che, in genere, i mitili, i crostacei e i pesci
proibiti (come il pesce-spada o gli squali) dalla Torà, una volta
ingeriti nell'organismo umano, generano una sorta di 'crudeltà' del
cuore. In ogni caso, il loro effetto è nocivo. Lo Tzadik Haim spiegava
che molta gente, abituata a mangiare questi tipi di pesce, diventa, col tempo e
senza accorgersene, cattiva e crudele dentro. Per esempio, invece di avere
pietà per chi soffre, ne gode e prova piacere. Questo è solo un
esempio di tante manifestazioni possibili di crudeltà. E’ importante,
comunque, capire il principio, e cioè che il pesce proibito dalla
Torà genera crudeltà nel cuore della persona, specialmente se
consumato abitualmente.
Gnomen 15 - L’Asino ben Yosef
- I cristiani, che vogliono sapere perché è stato loro permesso
mangiare tutto, possono trovare la risposta leggendo il capitolo 10 degli Atti
degli Apostoli. Dopo averlo letto, si domanderanno: "Ma è vero o
no?". La risposta è: "Certo, è vero[8]".
Ossia, in quel momento storico, se i Segni Cristiani non avessero aperto i
cancelli del mangiare illimitato, senza proibizioni, il nuovo Cristianesimo non
avrebbe potuto attecchire fra le nazioni, punto e stop. Era troppo per le
nazioni cambiare le loro abitudini alimentari. Ciò fu necessario per
favorire la divulgazione della nuova fede. La parte negativa di quella
"carta bianca" fu che il Cristianesimo rimase senza leggi o consigli
alimentari, a discapito della salute dei nuovi fedeli, che venivano a
disconoscere le leggi di Dio comandate nella Sacra Torà.
Gnomen 16 – Ghid Ha-nashe – Nervo
Ischiatico - La proibizione biblica del Ghid ha-nashe o nervo ischiatico
viene rinnovata per gli Altari di Giuda ed Efraim. Questa proibizione è
scritta nella Torà e rammenta la lotta di Giacobbe contro
l'Angelo-ministro di Esaù. Giacobbe, nostro padre, ne uscì
vincitore, ma rimase claudicante per un po’ di tempo perché l'Angelo lo
colpì al fianco causandogli l’infiammazione del nervo sciatico. Per cui
è scritto (Genesi 32, 33): "Perciò i figli di Israele ancora
oggi non mangiano il nervo ischiatico che si trova nella parte posteriore della
coscia".
Gnomen 17 - Dal racconto della
Torà sembrerebbe che la proibizione sia direttamente collegata al
ricordo di quella vittoria così significativa per la supremazia della
fede di Israele sulle nazioni di Esaù. Si tratta anche di un Segno
importante delle ‘azioni dei Padri che sono segni per i figli di Israele’. La
Torà, comunque, rivela il motivo storico della proibizione, che non
esclude, tuttavia, altre interpretazioni fra le 70 ‘facce’ della Torà.
Una ‘faccia’ è quella di capire le leggi alimentari e il fatto che il
mangiare puro aiuta la salute, come ricevuto dallo Tzadik, ha-Morè Haim.
Ciò perché tutti i comandamenti della Sacra Torà, oltre ai
molti livelli di santità che li accompagnano, sono in armonia con la natura
creata da Dio. Perciò l'adempimento dei comandamenti comporta sempre un
corrispondente beneficio fisico; quanto di più quando si tratta di
comandamenti alimentari.
Gnomen 18 - I Gusti della Vita
- Il Maestro Haim spiegò: l’infiammazione del nervo sciatico, una delle
indisposizioni più dolorose, non esisteva nel mondo prima dell’episodio
accaduto a Giacobbe, nostro padre, 4000 anni fa. Ciò, in effetti,
causò un indebolimento di quella parte del corpo, rendendola vulnerabile
a questo malanno. Spesso, la causa di questo male deriva proprio dalla
consumazione del nervo sciatico e del grasso circostante. Pertanto è
meglio evitare di mangiarlo. Così viene spiegato nella Tradizione
Yemenite.
Gnomen 19 – La rimozione del
nervo sciatico dell’animale richiede studio e pratica anche secondo i principi
generali della halachà adattati alla Nuova Legge della Redenzione
Finale. Gli eventuali macellai delle macellerie della Casa della Redenzione
Finale dovranno essere abilitati a rimuovere il nervo ischiatico dell'animale
macellato.
Gnomen 20 - La separazione fra
i latticini e la carne: La proibizione di non mangiare prodotti di latte
insieme alla carne deriva dalla proibizione della Torà di non cucinare
un capretto nel latte di suo madre, una proibizione ripetuta tre volte nella
Sacra Legge. Da tali ripetizioni, i Saggi, di benedetta memoria, estesero la
proibizione includendo molte altre norme riguardanti la separazione tra i
prodotti del latte e quelli della carne. In questo caso, la proibizione della
Torà di cucinare il capretto nel latte di sua madre non è
apparentamente collegato a questioni di salute o di igiene. La Torà
rivela qui un aspetto ancora più elevato della legge, e cioè la
pietà e la compassione che si deve avere nei confronti degli animali.
Gnomen 21 - La proibizione,
dunque, è stata interpretata come un'estensione ad altre categorie di
precauzione igienica e di dieta che sono fondamentalmente per la salute
dell'organismo. Generalmente, nell'halachà ebraica, le norme alimentari
non sono definite dai Saggi, di benedetta memoria, in termini di igiene o di
salute, ma piuttosto di ciò che è lecito e proibito. Questa
è una prerogativa della Sacra Tradizione di non presumere misure
puramente umane nella determinazione di ciò che è lecito o
proibito, ma piuttosto di far rientrare ogni norma nell'ambito dei 613
precetti. Come spiegato, comunque, esistono 70 facce di interpretazioni vere
per spiegare la Torà, senza che una interpretazione invalidi l’altra.
Fra questi possibili chiarimenti c’è quello di legare i comandamenti ad
una comprensione dei loro benefici fisici.
Gnomen 22 - I Gusti della
Vita: - Lo Tzadik Haim spiegava spesso che i prodotti di latte mescolati
con la carne consumati insieme è dannoso al fegato. Se, comunque, il
prodotto del latte viene mangiato prima, esso si assimila rapidamente e nessuno
danno avviene, anche se la carne è consumata immediatamente dopo. E’
sufficiente bere qualche cosa e mangiare un piccolo pezzo di pane per fare la
separazione. Riguardo alla quantità di tempo da aspettare tra carne e
latte, è meglio aspettare 3 ore, a digestione finita. Alcuni aspettano 6
ore ed altri aspettano un'ora ma la via del mezzo è quella migliore.
Gnomen 23 – Per quanto riguarda
l'abbinamento alimentare pollame-latticini, va detto che ci sono rabbini yemeniti
che lo consentono, poiché la proibizione di consumarli insieme che
è invalsa nei tempi si basa sul concetto di "mari't ha-hayin",
cioè "apparentemente, secondo ciò che vede l'occhio";
in altre parole, un ebreo che vede un correligionario che mangia, per esempio,
della carne di tacchino con del formaggio (e non sa che si tratta di pollame),
potrebbe pensare che costui sia riprovevole, in quanto trasgredisce in modo
ostentato un precetto rabbinico; per cui, onde evitare incomprensioni, si
preferisce evitare di far cadere in errore il proprio prossimo con pensieri
fallaci. Resta il fatto, però, che un ebreo, a casa sua, lontano da
occhi indiscreti, è libero di mangiare insieme pollame e latticini.
Gnomen 24 – Molte famiglie
ebraiche tradizionali usano due servizi distinti di piatti, di posate e di
utensili da cucina, uno per i latticini e l'altro per la carne.
Gnomen 25 – Ecco alcune note da
"Hilchot ma'achalot assurot" (Norme sui cibi proibiti) dal
Mishnè Torà:
- un pesce puro trovato nello
stomaco di un pesce impuro può essere mangiato, purché sia stato
inghiottito intero.
halacha 2 - ogni animale
ruminante che non ha denti superiori, tranne il cammello, ed ogni animale che
ha gli zoccoli fessi è ruminante, tranne il maiale - -
halacha 8 - ci sono soltanto
dieci tipi di animali che sono puri: questi sono i dieci generi menzionati
nella Torà, 3 per ‘animali’ [zemda] e 7 per ‘bestie’ [zeig]: 3 per
animali: toro, capra, pecora e 7 per bestie: ariete, gazzella, stambecco,
capra-selvatica, antilope, cervo, pecora/capra montana- (ho preso i nomi in
inglese dal Lessico dell'Oxford del Vecchio Testamento) questi animali e le
loro famiglie sono tutti ruminanti e hanno zoccoli fessi.
Gnomen 26 – halacha 14 - Esistono
24 categorie di volatili impuri menzionati nella Torà; tali categorie
sono di non facile individuazione e, per lo più, ci si basa sulla
tradizione orale; tuttavia, possiamo elencare fra i generi proibiti: l'aquila,
l'avvoltoio, il falco, il falcone reale, lo struzzo, il gabbiano, il gufo, il
cormorano, la civetta, il pellicano, la cicogna, il pipistrello.
perek 2, halacha 5 - tutti gli
insetti volanti come mosche, api, zanzare e simili sono proibiti dalla
Torà.
halacha 6 – tutti i rettili come
serpenti, scorpioni, bruchi, millepiedi e simili sono proibiti dalla
Torà.
halacha 12 – gli animali marini,
grandi e piccoli, sono proibiti dalla Torà.
perek 3 - halacha 1 – Per
ciò che riguarda gli animali proibiti dalla Torà, è anche
vietato cibarsi da ciò che deriva da essi, come il latte di un animale
impuro o l’uovo di un uccello impuro o di un pesce impuro.
halacha 9 - se si trova del
sangue nell'albume dell’uovo, si butta l'albume e si può mangiare il
tuorlo; se si trova sangue nel tuorlo tutto l’uovo viene gettato via.
perek 4 - halacha 1 - tutti gli
animali che non sono stati macellati nella giusta maniera non sono
commestibili.
perek 5 - halacha 1 - è
noto nella tradizione orale che ciò che è scritto nella
Torà ‘non mangiare l’anima (dell’animale) con la carne’ viene per
proibire la carne tagliata da un animale vivo. Ed a Noè fu prescritto:
‘ma la carne nella sua anima, non mangiarne il sangue’ - questa è la
proibizione di non mangiare un arto di un animale vivo.
perek 6 - halacha 10 - la carne
commestibile deve essere pulita del suo sangue tramite
il sale ed il lavaggio.
Gnomen 27 - Fu visto in sogno (28
settembre 1985 - Milano): Su uno spiedo, usato solitamente per arrostire
maiali, c'era un tacchino macellato, grasso come un vitello, il cui sangue
grondava giù. Sotto di esso, agganciato ad un grosso gancio c'era un
cammello sofferente. Giordano teneva in mano un grande coltello pronto per
macellarlo. Una persona, a tale vista, ebbe pietà dell'animale e chiese
a giordano di liberarlo. Giordano rispose che cìò era, invece,
necessario e che il Maestro Haim stesso aveva ordinato così
perché si trattava di una macellazione salvifica.
DIARIO DELL’ASINO VESTITO DA
LEONE: 17 marzo 2000; 10 Adar 2, 5760; La Bellezza del Paradiso 25:
Nodà sognò che Giordano mi accusava di fare le leggi a mio
piacimento, permettendo anche la carne di maiale e la carne taref; Nodà
mi difese vigorosamentee negando che fosse così e disse che Peretz si
basava sulla legge della Torà e sui Segni della Nuova Legge in tutto
ciò che faceva -
Gnomen 28 - Tali accuse vengono
sicuramente perchè ho permesso per noi e per gli altri ebrei con noi nel
Patto Nuovo che vogliono fare come noi, di comprare fuori carne bovina e
pollame, in questo periodo, nonostante la proibizione rabbinica. Il motivo
è la salute. Noi non possiamo comprare la carne nelle macellerie di
Milano, perchè viene macellata da shohatim Habad, come espresso nel
Herem Mi-Deoraita. Non avendo i soldi per ottenerla in un’altra maniera, siamo
nella condizione di dover comprare la carne in negozi non kasher. Per la nostra
salute ho permesso, in questa situazione, di consentire ciò che è
illecito. Si tratta di ‘horaat sha’a’ dell’Asino vestito da Leone, ossia di ‘un
decreto legge momentaneo e particolare che non dura nel tempo’.
Gnomen 29 - Per la Nuova Legge
della Redenzione Finale la carne deve essere lavata bene e messa in acqua per
mezz'ora. Tolta dall'acqua, si aspettano alcuni minuti per liberarla dall'acqua
in eccesso. Poi, la si mette su una sorta di arnese a grossi buchi per favorire
lo sgocciolamento del sangue. Poi la si sala con sale grosso (il sale fine non
è indicato perché viene assorbito dalla carne ed ha meno effetto
nel togliere il sangue). La salatura non deve essere in eccesso, è
sufficiente uno strato di sale su ogni parte e non di più. Dopo mezz’ora
la carne viene risciacquata molto bene, con acqua corrente. per almeno 15
minuti.
Gnomen 30 – Per liberare il
fegato dal suo sangue ci vuole il fuoco, dato che il processo di lavaggio,
salatura e risciacquatura non è sufficiente. E’ consigliabile mettere un
po’ di sale grosso sul fegato e tenerlo sopra un fuoco, rotandolo fino a quando
il sangue cessa di gocciolare giù. Dopo, esso può essere cucinato
in qualsiasi modo. Così anche qualsiasi altro pezzo di carne purificato
dal fuoco è pronto per essere cucinato senza necessitare alcuna salatura
perché la purificazione nel fuoco è superiore a quella del sale.
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Un
fanciullo ci è nato
Per gli allievi della Scuola
della Shoshana
Per il 24 Gennaio, 2010
(Isaia 9: 5-6) "Un fanciullo
ci è nato, un figlio ci è stato dato, e la missione sarà
sulla sua spalla, egli verrà chiamato consigliere meraviglioso, il
potente di Dio, un padre per sempre, principe della pace, per incrementare la
missione ed una pace senza fine, sul trono di Davide e sul suo regno, per
prepararla e appoggiarla (sostenerla) nella giustizia e nella carità
(oppure nel giudizio e nella giustizia) da ora e per sempre, la gelosia del Dio
degli Eserciti farà questo".
Iniziamo con qualche domanda su
questa profezia:
1) quale motivo c’è nei segni profetici
dati per ‘fanciullo’ e per ‘figlio’; forse il redentore che arriva è un
‘fanciullo’?
2) se è un fanciullo, come
farebbe uno così giovane a portare la missione della redenzione finale
sulla sua spalla (nell’ebraico è al singolare). Che si tratti di redenzione
finale è ovvio perchè si parla della pace finale.
3) i 4 attributi non sono molto
chiari:
a) in che modo sarà un
consigliere meraviglioso?
b) perché viene chiamato
'il potente di Dio'? L’espressione in ebraico, ‘EL GHIBOR’ è ancora
più imponente, dato che EL è un nome di Dio, che a volte possiede
anche il significato di potenza. Senza capire le giuste misure, comunque, il
termine EL GHIBOR darebbe la Potenza di Dio nella Forza. Si capisce la gioia
della falsa teologia cristiana per tale espressione!
c) Cosa significa 'un padre per
sempre'? Perché proprio ‘padre’ dopo che la profezia ci ha parlato di un
fanciullo? Sembra che il fanciullo avesse su di sé la ‘Missione’, una
missione che richiede anni, sino a quando il fanciullo è diventato
adulto ed eventualmente viene riconosciuto come ‘padre per sempre’ per tutte le
generazioni seguenti. Non si capisce, però, perché proprio padre.
Ed anche qui si incorre eventualmente in una certa confusione per l’espressione
riferita a Dio soltanto ‘Padre nostro’?
d) Perché ‘principe della
pace'? ‘SAR’ in ebraico, tradotto ‘principe’ significa ‘ministro’.
Perchè non ‘Maestro della Pace’ oppure lo Tzadik che porta la Pace o
simili?
4) Cosa significa poi 'per
incrementare la missione'? Chi detiene sulla sua spalla la missione la
incrementerà forse? Ma già nel verso precedente è stato
nominato ’Consigliere’ - ‘Principe della Pace’ ecc. Perché si deve
ancora incrementare la sua Missione? Questa espressione è già
enigmatica nell’ebraico per il fatto che ‘Marbé (incrementa) ha-misrà'
(la missione) è scritto con la MEM SOFIT invece della normale MEM. La
MEM SOFIT si usa soltanto quando è alla fine della parola.
5) Comunque ‘incrementa la
missione e la pace senza fine’ ossia il redentore incrementa la sua missione
che è quella della pace fino a quando diventa una pace senza fine in
tutto il mondo. Va bene ma poi mi sconvolgono non poco le parole seguenti ‘sul
trono di Davide e sul suo regno’. Non si capisce cosa sia il trono di Davide o
il suo regno, prima di tutto perché non ci sono più re ed in
Israele c’è una repubblica democratica ecc. E se si trattasse del
‘Messia’ cioè il ‘Messia figlio di Davide’ nella terra di Israele,
è forse questo lo stesso fanciullo che cresce e diventa adulto e viene
conosciuto come ‘Consigliere Meraviglioso’ ‘Principe della Pace’ ecc. ed
estende la pace in tutto il mondo?
6) non si ferma qui poi il verso
e continua ‘per prepararla e per sostenerla nel Giudizio (mishpat) e nella
Giustizia’ (Tzedakà). Chi lo prepara e chi lo sostiene? Va avanti il verso
‘da ora e per sempre’ - da quando? Ha già parlato della pace per sempre
portata dal fanciullo che opera la sua missione, diventa adulto ecc. Inoltre se
si parlasse del Messia, figlio di Davide, costui è perituro e non
vivrà in eterno. E come farà, quindi, a prepararla ed a
sostenerla per sempre nella Giustizia. E che succederà dopo la sua morte
dato che non c’è una ‘garanzia’ di giustizia, sussistendo il libero
arbitrio degli uomini. Perciò la ‘giustizia’ deve essere custodita continuamente.
O forse il Messia porta la Resurrezione e non c’è più la morte?
Ciò non avrebbe senso!
7) Il verso continua a stupirci
ancor di più, con ‘la gelosia di Dio degli Eserciti farà questo’.
Non ha detto che ‘l’amore del Signore, Dio nostro, farà questo’ oppure
‘l’amore del Dio di Israele farà questo’. No, la ‘GELOSIA’ del Dio degli
Eserciti farà questo’! E’ stupefacente. Il fanciullo scelto è
nato, il figlio prediletto ci è stato dato, a lui viene data la Missione
tramite la quale si realizzano tutte le meravigliose profezie sulla Pace, sullo
spirito di Riconciliazione e sull’amore per la giustizia ecc. Non è
forse il grandissimo amore di Dio che fa questo? E perché nella GELOSIA
di Dio?
Lascio a tutti voi, allievi ed
Asini, la risposta a tutte queste domande per la prossima lezione. Ora vi
aiuto, comunque, un po’. Già sapete bene che tutta la profezia è
in riferimento al Goel Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, che non
è il Messia figlio di Davide. E sapete che il Maestro Haim dal Regno dei
Cieli dirige la Missione dell’Asino che Mangia il Pane. Ciò è un
buon inizio. Ciò non risponde a tutte le domande di sopra e la questione
del Messia figlio di Davide rimane in apnea.
Per quanto riguarda il fanciullo
che nasce ed il figlio che viene dato, il Goel Haim ci ha mandato chiarissimi
sogni: a Stella Forti in cui egli compare come un bimbo, cresce rapidamente e
parla e dichiara di essere il Maestro Haim. Ed in un sogno di Davide Levi, dove
i familiari sono tutti seduti al tavolo con il Goel Haim. Egli dice a Peretz di
prepararsi per fare un segno, fa un segno ed il Maestro Haim diventa un
bambino, poi fanciullo e dice “Non meravigliatevi, io sono il Morè”.
Chiaramente ci volevano tali
segni per rispondere al fatto che il fanciullo ed il figlio della profezia si
riferiscono al Goel Haim. Ciò non mi spiega, però, il
perché. Cosa manca nella missione del Goel Haim che egli debba diventare
fanciullo e figlio che ci viene dato? A cosa serve questo fanciullo? Non
avrebbe, forse, più senso pensare che il fanciullo rappresenti la
Missione in terra dell’Asino che mangia il Pane? E non è forse il Segno
dell’Asino, nelle direttive dal Goel Haim, che porta le notizie della
Redenzione Finale per il mondo ed estende la pace? E non sono, forse, gli Asini
ad avere un cuore innocente come quello di un bambino? Invece no, il Goel Haim
si mostra neonato e fanciullo e su di lui c’è la Missione qui
profetizzata. Confondetevi un po’ con questa domanda, per favore. Non è
di facile comprensione questa profezia.
OK, incominciamo ad uscire un po’
dallo Pshat (spiegazione semplice) perchè ci si creano troppe domande.
Cosa vogliamo dalla Redenzione Finale? Certamente non vi siete mai posti la
domanda. Ma anche alla risposta non avete mai pensato. Cerco di alludere al
nocciolo. VOGLIO RINASCERE. Questo è lo scopo della Redenzione Finale.
VOGLIAMO RINASCERE. Vogliamo rinascere, anima, spirito e corpo. Com’è
possibile? Viene il Goel Haim e ci fa vedere che lui per primo RINASCE per dare
a noi la forza di RINASCERE.
Il verso non dice ‘un fanciullo
è nato ed un figlio dato’ bensì ci è nato e ci è
dato. PER NOI il Goel Finale, nel Segno della sua Resurrezione, diventa un
bambino ed un nostro figlio da noi amato. Ecco la felicità estatica di
questa profezia. E’ rinato il Goel Haim per dar via nel mondo ad una rinascita
totale della nostra esistenza. E su di lui è quell'unica Missione, dal
Nuovo Regno dei Cieli, che ci può dare il potere di rinascere.
Ora il fatto sta che il Maestro
Haim dirige la Missione in terra.
Il rinascere è come il
seme piantato nella terra che prima di germogliare perde ogni sua forma e
diventa una specie di ‘crema’ dalla quale inizia il germogliare. Per rinascere
ci vuole lo scioglimento della propria persona e ciò richiede una
flessibilità mentale capace di introspezione, come da spettatore,
sapendosi giudicare obiettivamente senza le tante giustificazioni che per
natura ci regaliamo. In realtà uno non ce la fa da solo, senza un vero
maestro.
Con la morte e la resurrezione
dello Tzadik Haim è iniziata la mia vera rinascita, ed i cambiamenti
mentali che dovevo subire mi rendevano più flessibile che mai. Il Goel
Haim mi fece asino pronto ad assumere ogni forma necessaria per compiere i
Segni della Redenzione, hi-haw, hi-haw. La possibilità e la forza di
poterlo fare è data dal Goel Haim che si trasforma in fanciullo
rinascendo come un figlio dello scelto Figlio dell’Uomo. Ecco perché
più avanti, nella storia, tutte le persone scelte per entrare nella
Quinta Generazione rinasceranno e sapranno della potenza data da Dio al Maestro
Haim e saranno come figli dello scelto Figlio dell’Uomo, lo scelto Goel Finale
Haim. Per questo motivo il Maestro Haim verrà considerato un padre per
sempre.
La Tradizione di Israele non
poteva reggere i significati di questa profezia, ignara del Segno del Regno dei
Cieli, così come non poteva capire l’allusione di colui che viene
d’improvviso al suo palazzo o capire perché il re-Giusto ed umile
cavalcava un asino. Mi sembra che la Tradizione non accolga neanche la
contraddizione. Cosa significa un ‘re povero’? Il cristianesimo lo ha capito
molto meglio dato che Gesù nel mondo era povero. Alla Tradizione
comunque, mancava la Chiave per capire l’enorme differenza fra Goel e Messia.
Si desume dai Segni Completi che la Giustizia che verrà mantenuta di continuo
non è cosa data ad una persona in terra. Il Giudice Unto del Regno dei
Cieli vede le cose dal mondo della verità e chiunque sia coinvolto nella
Redenzione Finale è sotto il Giudizio del Regno dei Cieli.
La Missione del Messia figlio di
Davide fa parte di un contesto ben diverso da quello immaginato nella
Tradizione. Gli ebrei dicono e pregano sempre per la venuta del Messia ma
nessuno ha un'idea precisa del suo ‘contesto’. Arriva, dove arriva? da chi va?
quali ebrei lo accettano? ecc. ecc. Non c’è un ‘contesto’ nella
tradizione ebraica tramandata la cui realizzazione si aspetta con fede ma di
cui si ignorano le fasi e ciò che alcuni pretendono di sapere aggiunge
solo confusione. Il Segno del Messia figlio di Davide, comunque, c’è, e
questa profezia sotto scrutinio parla apertamente di una pace senza fine sul
trono di Davide e sul suo regno. Avremmo voluto forse che la profezia usasse un
altro linguaggio più adatto al mondo di oggi ma ogni cosa ha il suo
motivo. Perché non può mancare il segno del trono di Davide e del
suo regno? Dobbiamo, prima di tutto, capirne il contesto.
Il contesto più globale in
cui la Missione Messianica del Figlio di Davide si svolge è quello della
profetizzata Casa di Preghiera per tutti i popoli, quello da noi ricevuto di
Sette Piani e Tredici Altari di Preghiera col Tappeto dell'Islam. Il contesto
più specifico coinvolge tre Altari di Preghiera: l’Altare del Sacerdote
Unto, l’Altare di Giuda e l’Altare del Grande Israele. Il Sacerdote su questi
Altari deve essere ebreo dalla nascita che conosce e pratica la Tradizione di
Israele. Non usiamo il termine Messia bensì Mashuah cioè ‘unto’.
Queste tre posizioni ebraiche richiedono l’autorizzazione e con essa
‘l’unzione’ autorizzata dal Giudice UNTO dal Regno dei Cieli.
Il Sacerdozio del Sacerdote Unto,
però, non è propriamente una ‘Missione’, come anche il Sacerdozio
dell’Altare di Giuda. L’Unzione del Capo dell’Altare del Grande Israele non
è propriamente sacerdotale; è, invece, l’unzione della 'Missione'
dell’Asino che mangia il Pane (noi, però, diciamo sempre 'Segno'
dell'Asino e non 'Missione'). Questo Altare ripresenta il Contesto della
'Missione' del figlio di Davide ed è in questo contesto lo Tzadik
Abuhatzera disse a Peretz, nel sogno di Solly Kamkhaji, “Ah, az attà hu
ha-hamor mashiah ben David” (Ah, allora sei tu l’Asino, Messia figlio di
Davide). Ciò è prova che tale ‘missione’, storicamente nota come
quella del Messia ben David, SI RISOLVE storicamente, nella Terza Redenzione
Finale, nella Casa di Preghiera di 7 Piani e 13 Altari di Preghiera ed il
Tappeto dell'Islam, sull’Altare del Grande Israele che rappresenta l’Altare
della 'Missione' dell’Asino che mangia il Pane.
Storicamente, dove siamo ora?
Siamo al livello dei Segni che, in progressione, sono stati riportati nel Sefer
Mishnat Haim, tutti al livello del Patto Nuovo Finale. Siamo nel 27esimo anno
dei Segni Completi. La Casa di Preghiera non potrà essere costruita sino
a quando non entri la Quinta Generazione dal
Il mondo ora è lontano
dalla Terza Redenzione Finale. Moltissimi eventi devono accadere. Il mondo
cambierà. Non pretendo di sapere cosa avverrà nei prossimi 38
anni. Prevediamo però Segni di devastazioni, acque alte, terremoti,
calamità, guerre e altro che non si vorrebbe pensare. Lo tzunami nel sud
est asiatico ed il terremoto in Haiti, con più di 250.000 morti ciascuno
sono stati terribili, e siamo ancora nella parte clemente della Quarta
Generazione. Ghiacciai e iceberg si scioglieranno e ci saranno fenomeni di
acque devastanti. I raggi del sole diventeranno nocivi e ci si dovrà
rifugiare in rifugi per evitare le radiazioni nucleari. Ci saranno invasioni di
alieni. La Chiesa Cattolica perderà il suo potere ed il cristianesimo
teologico verrà discreditato. In campo ebraico, la falsa teologia dello
Zohar verrà smascherata e spazzata via. Distinguiamo però fra le
cose nefaste e i progressi che l'umanità farà arrivando ad una
più elevata comprensione dell'Unità di Dio Benedetto. Abbiamo il
segno-sogno di Nodà in cui la voce di Dio dichiara: "Nella prima
redenzione ho redento i figli di Israele dalla schiavitù e
dall’idolatria: nella redenzione finale Io redimerò il mondo
dall’idolatria".
EL KANA farà ciò e
nel mondo molte persone meritevoli proveranno il vero amore per il vero Dio. La
disfatta del Verbo e delle Emanazioni anticiperà la ricezione, tramite
il Nuovo Patto Finale, dei Segni Veri della Riconciliazione nella vera
comprensione della Missione di Gesù. Ciò sarà un
catalizzatore di riconciliazione dei cuori e di amore reciproco. Anche l’Islam
si ri-proporzionerà e verrà messo a tacere il fondamentalismo.
È difficile immaginare i
tanti eventi che cambieranno la faccia della terra e il modo di pensare della
gente rimasta; tuttavia, è indubbio che la velocità
contraddistinguerà il corso degli avvenimenti della Quarta Generazione.
In tale fase storica verrà eretto il Tempio a Gerusalemme e anche a Beer
Sheva. Allora il contesto del ‘Messia ben David’ verrà capito. Nel
frattempo la 'Missione' dell’Asino che mangia il Pane, condotto dal Goel Haim dal
Regno dei Cieli, porterà avanti i Segni Completi della Terza Redenzione
Finale.
Per intendere qualcosa del ‘sigillo’ di questa
profezia con le parole ’la gelosia di Dio farà questo’, un’espressione
che in ebraico risulta molto potente, dobbiamo considerare il fatto storico-redenzionale
che prima della Redenzione Finale, la stessa profezia ha sorretto 2000 anni di
cristianesimo, che è sorto nella gelosia di Dio, una gelosia di collera,
purtroppo, contro il popolo di Israele di allora. Se, per ipotesi, i sacerdoti
ed i rabbini si fossero comportati nel giusto sentimento della fede, con
rettitudine ed umiltà, l‘Ecco Io mando a voi il Profeta Elia ecc.
avrebbe dato adito ad una grande missione messianica e redenzionale con al
centro il Tempio di Gerusalemme.
Così l’esilio di Israele
avvenne nella gelosia di Dio. Certamente l’amore di Dio per il popolo di
Israele rimase nascosto nella sua diaspora, e la Provvidenza operò in un
contesto buio, confuso e pesante, non già con Spirito Redenzionale. Il
cristianesimo, invece, fu redenzionale per i popoli di Esaù-Giaffet ma
inglobò la dottrina idolatra del Dio incarnato, della Trinità,
del culto a Maria. E’ simile a certe affermazioni di Paolo in Romani, il
rifiuto di Israele beneficiò le nazioni. Paolo, però, non poteva
capire che la grazia ai gentili ‘causata’ dalla gelosia di Dio contro Israele
non poteva essere una grazia completa. Egli percepì, comunque, dal suo
nuovo spirito cristiano, che sarebbe arrivato un tempo futuro in cui Dio
avrebbe usato la misericordia con tutti.
Paolo di Tarso fu estremamente
felice per il messaggio ricevuto dal suo Spirito. Chissà se avrebbe
mantenuto lo stesso entusiasmo sapendo che ci sarebbero voluti ancora 2000 anni
di storia conflittuale, sanguinosa, corrotta e squilibrata! Il sacrificio di
Gesù, comunque, fu quello dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco,
nostro padre e rappresentò una salvezza nascosta per Israele e una
grande elevazione per molti popoli.
La gelosia di Dio che porta la
Redenzione Finale è la gelosia per l'adempimento delle Sue promesse ai
Patriarchi, a Mosè, al popolo di Israele, al profeta Elia ed ai Profeti
di Israele, nonostante la grande mancanza di merito nel mondo. Il merito che
c’è stato per ‘mantenere’ il mondo in tutti i secoli passati è
derivato dall’amore di Dio per i 36 Giusti Nascosti, per le loro sofferenze e
per il loro servizio sacro, e non già per il merito di Israele o dei
cristiani o dei Musulmani o di altri popoli ed altre fedi. Non che non
esistessero meriti individuali (che sempre ci sono stati) ma tutti insieme non
erano sufficienti a far pervenire la Redenzione Finale nel mondo.
Perché ci fosse la
benedizione necessaria per far entrare il mondo nella Redenzione Finale, lo
Tzadik Haim dovette subire il ‘terribile’ sacrificio finale, chiamato il Lungo Sacrificio
di Isacco, nostro padre, e morire per annullare un decreto devastante sul
mondo. Il Sacrificio dello Tzadik Haim, quindi, oltre a concludere il Ciclo di
2600 anni della Sofferenza dei 36 Giusti Nascosti, ha portato a compimento il
loro lavoro sacrificale e sacro al proprio culmine. Tutti i 36 Giusti Nascosti
delle generazioni, nell’altro mondo, hanno ricevuto un nuovo livello di
‘Finalità’, in nessun modo comprensibile a noi, grazie al Sacrificio
Finale dello Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti della sua generazione. Ed
egli fu scelto da Dio Benedetto per risorgere e per salire al Nuovo e Completo
Regno dei Cieli già preparato per il Giudice Unto del Regno dei Cieli.
Ed i Segni Completi Storici scesero in terra presso gli allievi e i fedeli del
Maestro Haim. E nel compimento della Rinascita dell’umanità, il Goel
Haim è rinato per diventare il fanciullo ed il figlio di questa profezia
la cui Missione sulla sua spalla completa tutte le profezie redenzionali e
messianiche per il popolo di Israele e per l'umanità intera.
[1] La verifica di ciò è che per il
Cristianesimo, Gesù è considerato più del Profeta Elia (la
ALEF) e certamente più dello Tzadik Mordechai (
[2]. la parte conclusiva è stata scritta stamattina 29,
Sett., 1996, Tishrei 19, 5757. -
[3]Vedi Sefer ha-Yashar- Ho espresso permesso dallo Tzadik
Haim di utilizzare questo testo midrashico come testo autorevole.
[4]Vedi Sefer ha-Yashar- Ho il permesso dallo Tzadik Haim di
utilizzare questo testo midrashico come testo autorevole.
[5] Il secondo redentore per il popolo ebraico è
Mordechai l'Ebreo della Meghilat Ester ed il Purim è la seconda
redenzione per Israele. Ciò rimane per sempre e viene spiegato a lungo
in Sefer Mishnat Haim. I tre uomini della redenzione, comunque, vanno riferiti
alla 'redenzione universale'.
[6] L'ordine degli Altari qui si
riferisce alla ricezione cronologica. Il conteggio degli Altari, però,
segue l'ordine delle tredici Stelle della Shoshana: 1) l'Altare del Profeta, 2)
l'Altare del Grande Israele, 3) l'Altare della Shoshana, 4) l'Altare del
Sacerdote Unto, 5) l'Altare di Giuda, 6) l'Altare di Efraim, 7) l'Altare di
Malchitzedek, 8) l'Altare delle Nazioni, 9)l'Altare Matrimoniale, 10) l'Altare
della Sacerdotessa Unta, 11) l'Altare delle Figlie di Israele, 12) l'Altare
delle Figlie di Giacobbe, 13) l'Altare della Leviatanit.
[7]. nota - segno che il Nuovo
Messaggio viene capito anche da bambini e che essi sono in grado di afferrare questa
lezione essenziale della fede - la fede non è tale se non conduce al
giusto comportamento con il prossimo -
[8]. Nel 1984, andai con Davide Levi in quel posto che
costeggia il mare di Giaffa e salii sul tetto dove Pietro ebbe la sua visione.
Li recevetti anch’io alcune visioni dell'Asino. Dopo lavammo i nostri piedi
nella fonte naturale, che si ritiene abbia poteri di guarigione.