Responsabile: Peretz Green

Revisione: Anna Gasparotti & Davide Levi

 

 

I Sogni Della Terza Redenzione Finale

 

 

Sogni 1982-93

 

1-900 sogni italiani:

 

LEGENDA

 

Il primo sogno della Redenzione, ricevuto da Peretz, è del 23 giugno 1982, otto giorni dopo la dipartita del Maestro Haim, Terzo Redentore dell’umanità.

Da allora, nell’ambito di un progetto celeste di larghissimo respiro, centinaia di persone hanno ricevuto migliaia di Sogni, che hanno dato e danno delle indicazioni personali e collettive, stabiliscono situazioni, profetizzano avvenimenti, e, soprattutto, correggono le rotte eventualmente sbagliate.

Il seguente Catalogo Definitivo (CD) si propone di raccogliere i Sogni ed i Segni ricevuti dagli Allievi della ‘Casa di Preghiera’ detta anche ‘Casa di Redenzione’ o ‘Scuola della Rosa (Shoshanà)’.

La scansione è annuale, da una Pasqua a quella successiva.

Per quanto possibile (dipenderà dall’ampiezza dei files), si tenterà di mantenere blocchi di sei anni (corrispondenti ai sei Segni).

Il primo blocco va dal 1982-83 alla Pasqua 1989 e comprende 553 sogni. La raccolta dei sogni ha seguito la cadenza degli stessi, mentre i commenti sono stati aggiunti o subito da Peretz stesso o successivamente, anche a distanza di molti anni alla luce di informazioni, sempre da sogni, successive.

 

(CG1) = Sogno classificato nel Catalogo Generale originario, scritto a macchina, coi sogni ordinati in gruppi da cento.

N.B. Nel precedente Catalogo Generale cartaceo erano stati inclusi, erroneamente, sogni ripetuti, o troppo personali, che vengono ora omessi. La loro mancanza si può desumere dal numero progressivo. I sogni esclusi all’epoca della compilazione del Catalogo, ma riportati in altri scritti, vengono ora aggiunti in questo che si pone come Catalogo Definitivo (CD) e si caratterizzano per la mancanza della sigla (CG).

Dato l’alto numero di persone che raccolgono nei diari i loro sogni, non solo è possibile, ma fisiologico, che questi emergano con l’andar del tempo, in occasioni particolari o per associazione d’idee. Catalogo Definitivo sì, ma sempre in fase di completamento, work in progress, dunque!

 

(AS1) = Sogno pubblicato nel libro: “Il Messaggio dell’Asino che Mangia il Pane”.

(RP 16/1/87)= Sogno riportato nel Rapporto di Paolo alla data riferita.

 

Caratteri speciali <riportati fra queste parentesi> individuano le varie categorie di sogni:

 *  = Simbolo che identifica tutti i sogni relativi alla Quarta Generazione o Giorno del Signore.

 ^ = Sogno in cui si parla di Cielo, Stelle o Regno dei Cieli.

 M = Sogno in cui appare il Maestro Haim, si avverte la sua presenza o viene nominato.

 P  = Sogno in cui compare Peretz o si parla di lui

 \ = Sogno in cui si parla di un Bastone, una Tunica, una Pietra o un oggetto simbolico importante.

 I = Sogno importante dal punto di vista morale e che fornisce un insegnamento

 R = Riti o Preghiere confermati o rinnovati per la Casa di Redenzione chiamata anche Casa di Preghiera

 m = Miracolo, fatto prodigioso.

 v  = Visione ad occhi aperti

<SEGNO> = Azione particolare, svolta sulla scorta di un sogno, che ha la funzione di rendere ‘concreto’ qualcosa che fino ad allora poteva essere solo immaginato.

1° sogno di…s’intende, ovviamente, nell’ambito dei Sogni della Redenzione!

 

Per evitare confusioni sui nomi, anticipiamo che Barbara, convertitasi all’ebraismo all’inizio di febbraio 1988, cambierà il suo nome in Deborah, vedi il commento al suo sogno del 4 gennaio 1988 (CG281).

 

NB *********=La fila di asterischi segna la scansione annuale da una Pasqua a quella successiva.

 

 

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23 giugno 1982, Milano, Peretz Green (CG1) (AS1) <* ^ M P> (CD1)

Sogno giunto otto giorni dopo la dipartita del Maestro Haim.

Peretz sognò di trovarsi in piedi in uno dei cerchi bianchi disegnati su una piattaforma nera, di fronte alla volta stellata. Un po’ discosto, a circa trenta metri, il suo Maestro Haim, fece un cenno verso il cielo. Anche Peretz alzò il viso e dalla sua bocca uscì una voce potentissima che urlò in ebraico: “Ba ha-sman!” (“È arrivato il tempo!”).

(Il Segno preliminare della Redenzione o Segno È arrivato il tempo, giunse a Peretz, primo allievo del Maestro Haim (ebreo d’origine yemenita nato a Sana’a nel 1914, Capo dei trentasei Giusti Nascosti di questa generazione), otto giorni dopo la dipartita del Maestro, avvenuta a Milano il 15 giugno 1982, corrispondente al 24 sivan 5742. I Giusti Nascosti furono costituiti dal Profeta Elia circa duemila seicento anni fa, fu ed è lo stesso Profeta a dirigerli nel corso del tempo Essi sono chiamati anche ‘i Figli dell’Ascesa’, perché hanno la prerogativa di poter ascendere al Tribunale di Sopra, conoscere i decreti prima che si abbattano sulla terra e farsene carico a modo che non scendono nel mondo. Lo Tzadik Haim si era fatto carico di un decreto che avrebbe devastato quasi per intero la terra e morì per la completezza di quel decreto. In merito al suo sacrificio incominciarono ad arrivare i Segni Completi della Redenzione Finale dapprima a persone che lo conoscevano, poi a coloro che vennero via via in contatto con i Segni Completi. Questo Segno annuncia che è arrivato il tempo della realizzazione delle profezie, a partire dall’ultima di Malachia 3; 22-24, la quale ricorda la priorità della Legge che Dio diede a Mosé e promette la venuta del Profeta Elia, prima del Giorno Grande e Terribile del Signore, e da quella di Gioele 3; 1, 2; che parla di Sogni e Visioni che giungeranno, come forma di comunicazione, a figli, figlie, anziani, giovani... Il sogno autorizza Peretz a comunicare la novità ad alta voce conferendogli, dunque, un incarico. Poco tempo dopo il Segno ‘Ba ha-Sman’, Peretz vide, in sogno, lo Tzadik Haim molto imponente, che gli disse: “Tu hai la chiave nella tua tasca ed il Santo, Benedetto Egli Sia, sta aspettando!”)

 

**************************************************************************3 aprile 1983, PASQUA

 

aprile 1983, Milano, Gino Tampieri (CG2) (AS2) <^M> (CD2)

Gino sognò di vedere nelle mani di suo cognato Giordano, il Libro delle Stelle con i nomi di molte nazioni. E si stupì. Poi vide il Maestro Haim e, questa volta in cielo, osservò tre stelle equidistanti ed in riga, una quarta stella era un po’ spostata. Gino chiese impaziente al Maestro: “Ci vorrà molto tempo per arrivare alla quarta stella?”. Il Maestro rispose: “Quando si arriverà alla quarta stella, io farò un Segno e tutto andrà velocemente”. Così dicendo fece un segno dalla quarta alla prima stella. Poi Gino vide, da un’altra parte del cielo, un’altra stella molto luminosa e, sempre il Maestro gli spiegò: “Questa è la Stella di Cristo venuta in virtù dell’umiltà”.

(1° Segno della Redenzione o Segno delle Stelle, ricevuto da Gino Tampieri, sposato con Iliade Levi, conosceva di persona il Maestro Haim. Il suo sogno contiene l’importantissima chiave delle Stelle della Redenzione e della Riunificazione fra Ebrei e Cristiani. Il Libro delle Stelle racchiude in sé 4000 anni di storia ebraica, a partire da Abramo, e 2000 anni di storia cristiana. Le prime Stelle rappresentano la Tradizione della Pura Fede Monoteistica di Abramo. La Tradizione Cristiana, è simboleggiata invece dalla Stella di Cristo, che ritorna, come spiega il Maestro, in virtù dell’umiltà. Essa viene per la Grande Correzione del del cristianesimo. La riconciliazione si realizza in modo concreto nel Patto Nuovo Finale tramite la correzione del cristianesimo da una parte, e la riforma del giudaismo dall’altra. Con l’apertura della Redenzione Finale gli avvenimenti della Quarta Generazione (Quarta Stella) subiranno un’accelerazione: “Farò un Segno e tutto andrà velocemente…”, e situazioni che normalmente richiederebbero tempi lunghi per evolversi, si risolveranno rapidamente. Tutti i settori della vita ne saranno coinvolti: storico, religioso, sociale, tecnologico, ecc…)

 

giugno 1983, Milano, Iliade Tampieri (Levi) (CG8) (AS8) <* M> (CD3)

Iliade vide, in sogno, il Maestro Haim che parlava con tutti gli Allievi. Avvertiva: “In quest’anno dovete stare molto vicini al maestro!”. Intorno, da tutte le parti, c’erano sparatorie, guerre, distruzioni, sangue dappertutto. Era necessario che gli Allievi trovassero un rifugio. Lo trovarono in una chiesa che non aveva né simboli cristiani né simboli ebraici.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante i rifugi; esso indica anche un luogo di culto nuovo: la Casa di Preghiera dellla Casa della Redenzione. Iliade Levi è moglie di Gino che ricevette il Primo Segno della Redenzione, ella conosceva da anni il Maestro Haim)

 

settembre 1983, Milano, Renato Levi (CG3) (AS3) <^ M> (CD5) 1° sogno di Renato

Renato, in sogno, vide un palazzo reale di una bellezza indescrivibile, di colori inimmaginabili. Ai piedi del palazzo c’era una bellissima, incredibile scala di marmo bianco, alla cui sommità, su una poltrona abbellita con ogni sorta di pietre preziose, magnificente, sedeva il Maestro Haim. Le scale brillavano così intensamente che i colori dell'arcobaleno ne venivano riflessiIl Goel Haim con un sorriso e con un cenno della mano invitò Renato a salire le scale ed egli lentamente salì alcuni gradini. Ad ogni passo che faceva Renato vedeva cose sempre più meravigliose. C'erano quattro scale a forma piramidale, ognuna delle quali presentava un grande numero di gradini e conduceva al luogo in cui stava seduto il Goel Haim.

(2° Segno della Redenzione o Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli. Renato Levi, figlio del signor Remo Levi e della signora Nelda Levi, conosceva di persona il Maestro. Questo è il più segreto di tutti i Segni. I gradini di Marmo Bianco rappresentano le Virtù amate nel Regno dei Cieli. L’umanità è ancora ai piedi della salita, ma tramite i Segni della Redenzione potrà riconoscere lo scelto Goel, il Maestro Haim)

 

settembre 1983, Milano, sig. Banin (CG9) (AS25) (CD6)

Il signor Banin sognò di andare verso la Sinagoga e di portare in braccio un agnello bianco.

(Il signor Banin. di religione ebraica conosceva di persona il Maestro Haim. L’agnello rappresenta il sacrificio del Maestro Haim, come il Segno ricevuto, che il Goel Haim è l'Agnello di Dio)

 

settembre 1983, Milano, Iliade Tampieri (Levi) (CG11) (CD7)

Iliade sognò di guardare il cielo. Vide una bellissima luce blu che emanava sicurezza e pace. Poi vide la statua di una Madonna. E, di seguito, tanta neve che cadde dappertutto e che la ricoprì.

(La positiva luce blu è il segno della Presenza Divina (Shechinà). Il culto idolatra alla Madonna è di primario impedimento e richiede la Purificazione (in questo caso la neve) che verrà per eliminarlo.)

 

ottobre 1983, Milano, sig. Remo Levi (CG4) (AS4) <R> (CD9) 1° sogno del sig. Remo

In sogno, il signor Remo, era a casa sua e nel salotto vide una Menorà o Hanucchia (candelabro a sette o ad otto luci), grandissima. Quel candelabro, alto dal pavimento fino al soffitto, luccicava e splendeva mirabilmente da ogni parte, emanando una luce così intensa da impedirgli di osservarlo nei particolari.

(3° Segno della Redenzione o Segno della Nuova Luce di Hanuccat Ha Hanuccot, indica la Grande Illuminazione a cui conduce il Nuovo Messaggio. (La festa di Hanucca, festa della Dedicazione, molto sentita nella spiritualità ebraica, ricorda un avvenimento miracoloso e lo rievoca con l’accensione di candeline per otto sere. Dopo il dominio ellenistico, che aveva devastato il Tempio e introdotto culti idolatri in Israele, avvenne la riscossa per mano dei Maccabei. Quando finalmente, e con grande trepidazione, venne riaccesa la lampada del Tempio, il poco olio consacrato, ritrovato intatto, sarebbe dovuto bastare per un solo giorno. Esso invece, sorprendentemente, durò fino a che non fu possibile prepararne dell’altro: per otto giorni!) Il signor Remo, di religione ebraica, conosceva di persona il Maestro Haim)

 

gennaio 1984, Milano, sig. Banin (CG12) (AS31) <P> (CD10)

Il sig. Banin in sogno, vide un enorme dragone, alto come un’intera costruzione. Poi vide quattro leoni grossi e potenti, con la faccia umana, Uno di questi aveva il viso di Peretz.

(Segno del Leone di Giuda. Peretz ha anche l’incarico di formulare la Nuova Legge della Terza Redenzione

 

marzo 1984, Milano, sig.ra Nelda Levi (CG5) (AS5) <P> (CD11)

La signora Nelda, in sogno, vide un asino legato al suo carretto. L’asino si fermò davanti ad una panetteria. Si staccò dal suo carro, entrò nel negozio e si mise a mangiare il pane. Peretz stava fuori ad un chiosco di verdura guardando tutta la scena.

(4° Segno della Redenzione o Segno dell’Asino che mangia il Pane, è un Segno che comprende anche la Missione di Gesù, infatti Betlemme significa Casa del Pane. L’Asino è colui che si ciba di qualcosa di un livello superiore al suo per poi fornirlo agli uomini. Nel 1996, dopo dodici anni, la signora Nelda ricordò che nel suo sogno si trovava anche Peretz, che, vicino ad un chiosco di verdura, osservava la scena. Questo confermò quanto sostenuto fin da subito: il primo Asino che Mangia il Pane è Peretz, che riceve le Notizie del Nuovo Messaggio proveniente dal Regno dei Cieli, e le diffonde attraverso gli scritti. La signora Nelda, moglie del signor Remo, conosceva di persona il Maestro Haim)

 

30 marzo 1984, Milano, Davide Levi (CG6) (AS6) <*> (CD12)

Nel sogno Davide si trovò in Israele. C’era un terremoto terribile: montagne che scendevano, valli che salivano. C’era una confusione totale. Poi, da quel marasma, nacque una costruzione indescrivibile per la sua bellezza e magnificenza; tutto era cambiato, c’era calma. Il sole splendeva su stupendi prati verdi.

(5° Segno della Redenzione o Segno della Quarta Generazione e della Nuova Costruzione, in questo Segno doppio troviamo la chiave per capire le profezie riguardanti il più famoso dei periodi storici: la Quarta Generazione odiata, caratterizzata da distruzioni e sconvolgimenti terrificanti. Esso contiene anche la Nuova Costruzione del mondo dalla scienza. Davide, di religione ebraica, figlio del signor Remo e della signora Nelda, era un allievo del Maestro Haim)

 

aprile 1984, Milano, Giordano Levi (CG7) (AS7) <^ M> (CD14)

Giordano, in sogno, vide il Maestro Haim insieme alla sua vedova, signora Mazal, in un giardino grandissimo, meraviglioso, verde, con alberi e fiori colorati. Molta gente vi passeggiava piacevolmente, perlopiù in coppia. Giordano si trovava vicino al Maestro e gli chiese: “Come sta il Moré?”. “Bene, grazie a Dio, e tu?”. Giordano rispose: “Bene, grazie a Dio!”. In quel momento giunse Gino, cognato di Giordano, che si meravigliò tanto nel vedere il Maestro vivo. Si avvicinò ed il suo stupore venne percepito dal Maestro che disse: “Sì, ero morto, ma ora sono risorto!”. Gino fu ancora più confuso e, rivolgendosi a Giordano, esclamò: “Ma è una cosa strabiliante, nessuno può fare questo!”; e Giordano sorridendo: “Nessun altro può fare questo, soltanto il Maestro può”.

(6° Segno della Redenzione o Segno della Resurrezione del Maestro Haim che deriva dalla Tradizione Profetica. Nella Tradizione dei Saggi, l’aspetto finale della Redenzione è il ritorno delle anime nei corpi risorti. Nella preghiera tradizionale del mattino del sabato, gli ebrei leggono: “Nessuno è simile a Te, nessuno è uguale a Te, o Signore Dio nostro. In questa vita non c’è altro all’infuori di Te, nostro Re della vita futura, All’infuori di Te nessuno ci redimerà nei Giorni Messianici, nessuno Ti assomiglierà, nostro Liberatore al tempo della Resurrezione dei morti”. In questa preghiera, dopo aver menzionato l’unicità di Dio, si parla di un periodo particolare chiamato ‘Giorni Messianici’ e dell’ultima fase della Redenzione Finale, l’epoca della Resurrezione dei morti, che costituisce l’aspetto più elevato dell’intera Redenzione, essa pertanto avrà luogo solo quando tutte le correzioni e tutte le fasi storiche della Terza Redenzione Finale saranno completate. La Terza Redenzione (sintetizzata dall’ultimo SARO’ del Nome EHEYE ASHER EHEYE- che vuol dire SARO’ QUEL CHE SARO’-), inizia quando i suoi Segni cominciano a svelarsi alle persone della terra, principalmente sotto forma di meravigliosi sogni profetici. La Prima Redenzione avvenne per merito di Mosé, la Seconda ebbe luogo grazie alla Missione Messianica di Gesù. La Terza, pervenuta nella chiave della correzione e della riunificazione, è arrivata al mondo in merito al Maestro Haim. Giordano, colui che ha ricevuto il sogno, appartiene ad una famiglia di origine ebraica è figlio del signor Remo Levi e della signora Nelda Levi ed ha avuto l’onore di conoscere e frequentare il Morè- Maestro-, egli è stato nominato anche nel primo Segno, sognato da suo cognato Gino, perché teneva in mano il Libro delle Stelle)

 

*************************************************************************22 aprile 1984, PASQUA

 

giugno 1984, Milano, Giordano Levi (CG14) (AS47) <P R> (CD15) (festa di Shavuot)

Nel suo sogno, Giordano vide tutti gli Allievi seduti ad un tavolo. Peretz parlava loro delle Nuvole della Gloria che accompagnarono i figli di Israele nel deserto, per quarant’anni. Mentre Peretz parlava era presente una Nube Miracolosa. Giordano ebbe grande timore.

(Segno della vicinanza della presenza Divina. Rappresenta l’inizio del Nuovo Rito per la festa di Shavuot che ricorda la consegna a Mosé delle tavole della Legge)

 

16 agosto 1984, Brescia, Anna Gasparotti (CG15) (AS24) <M P R> (CD16)

Anna, in sogno, si trovò in un salotto arredato con una certa ricercatezza, con i mobili in stile. C’era un signore anziano seduto su una poltroncina, egli era affabile ed allegro, ma ad un certo punto divenne serio e severo, tanto da redarguire con fermezza alcuni bambini che continuavano a giocare rumorosamente. Anna non capiva cosa stesse succedendo: era seduta su una poltroncina, dietro di lei, per terra c’era un secchio. Peretz, molto solennemente prese una forbice e le tagliò i capelli sulla testa come per fare una grossa chierica. Le raccolse i capelli ai lati del capo e glieli pettinò in modo da nascondere la tonsura. Sapeva che a distanza di tempo la stessa cosa sarebbe toccata al marito ed al figlio. Poi Anna udì una voce che disse: “Vai, tu devi servire Roma!”. Ella si trovò su una terrazza luminosissima e vide il panorama di Roma, sapeva che dietro di lei c’era la casa in cui avrebbe dovuto abitare.

(Segno del permesso di istituire Sacerdoti e Sacerdotesse nella Casa di Preghiera.)

 

settembre 1984, Milano, sig. Banin (CG17) <R> (CD18)

Il signor Banin sognò di essere in Sicilia dove vide dei cedri meravigliosi e recitò la preghiera di benedizione chiamata “Shechianu” che si fa in occasione di ogni rinnovamento: “Benedetto Sei Tu, Signore Dio nostro, che ci hai dato la vita, ci fai sussistere e che ci hai fatto arrivare a questo momento”.

(Segno del Rinovamento della Festa di Succot nel Nuovo Rito della Casa della Redenzione)

 

18 ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG18) (AS21) (CD19)

Anna vide, in sogno, un campo di forma rettangolare, incolto, appartenente ad un anziano contadino che, a causa di vicissitudini e disgrazie familiari, non aveva più energia e speranza nella vita. Poi, dall’alto, accompagnata da una guida che le spiegava la situazione, vide lo stesso campo arato di fresco. C’erano moderni trattori in movimento per ribaltare la terra che si presentava umida e fertile. In quel campo non avrebbero però poi piantato o seminato. Sarebbe cresciuta spontaneamente l’erba, sarebbero fioriti fiori meravigliosi e nuovi. In mezzo al campo era stata tracciata una linea e lì sarebbero state collocate le arnie per ospitare tante api.

(Segno del Ringiovanimento della nuova generazione)

 

20 ottobre 1984, Milano, Sarah Markus (CG19) (AS30) <P M ^> (CD20)

Sarah, sognò di essere su una montagna da cui vedeva una valle molto strana. Era in compagnia di Peretz ed avvertiva la presenza del Maestro Haim. Ad un certo punto tutti guardarono in cielo e videro la testa del capretto macellato. Il capretto era bello, con gli occhi vivi e non aveva più le corna.

(Nella realtà Peretz, il giorno prima, aveva macellato un capretto per la festa del Patto Rinnovato. Il sogno fu la conferma del Segno, rappresentando, il Capretto salito in cielo, il collegamento al Segreto del “Punto di incontro” ed il Sacrificio del Maestro Haim. Sacrificio salito in cielo a beneficio dell’umanità.)

 

22 ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CD21)

Anna sognò di essere in una strada stretta, in discesa. Davanti a lei volavano veloci alcune aquile, che si stavano recando in fondo alla strada per poter vedere i primi raggi del sole nascente. Si trattava di un rito molto importante e non potevano perdere il momento particolare e fuggevole. Un’aquila le si rivolse col pensiero, le disse che anche lei avrebbe dovuto vedere quei raggi e si dichiarò disposta a sollevarla, per vedere. Anna, non molto rassicurata dal fatto di dover essere sollevata dal becco di un’aquila, per quanto robusto, meditò prima di prendere una decisione. Poi prevalse l’idea di voler partecipare ad un così importante rito; si lasciò afferrare per i vestiti, provò la sensazione di dondolio e vertigine, e finalmente, dall’alto, vide i raggi del sole.

 

ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG20) (AS22) (CD22)

Sapendo del Patto Rinnovato, Anna pregò Iddio perché la illuminasse e le facesse capire quale fosse la scelta giusta. Poco dopo essersi addormentata, sognò di sentire una voce che, in tono bonario, le disse che il discorso era da ribaltare, dato che: “Tu non devi scegliere, perché tu sei stata scelta!”.

(Segno della selezione del Sacerdozio nella Casa di Preghiera)

 

ottobre 1984, Milano, sig. Banin (CG21) (AS27) <R> (CD24)

Il signor Banin sognò di trovarsi in una Sinagoga della sua città natale: Asmara. Vide circa quattrocento persone che tenevano in mano un Lulav (palma). Egli doveva controllare che tutti i Lulavim (mazzetti composti da rametti di palma, mirto e salice) fossero kasher (cioè conformi alle regole ebraiche). Dopo un accurato controllo, tutti i Lulavim risultarono a posto

(Segno redenzionale indicante il Rinnovamento della Festa di Succot)

 

ottobre 1984, Milano, Sarah Markus (CG23)(AS28) (CD25)

Sarah sognò di essere al suo paese, in Sardegna e di camminare per strada. Ad un certo punto qualcuno le comunicò che suo nonno era morto (in realtà era morto già da parecchi anni). Disperata corse a casa per vederlo, facendosi indicare la stanza del defunto. Con sua grande sorpresa, invece di trovare il nonno, vide una culla con dentro un maschietto. Accanto al bimbo c’era un Lulav (palma).

(Sogno fatto durante la stessa notte del sogno sui Lulavim del signor Banin-CG21- -AS27-, è un Segno di Rinascita)

 

05 novembre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG24) (AS26) <R> (CD26)

Anna sognò di vedere una grande folla che partecipava ad una processione. Il rito si sarebbe concluso con un’immersione purificatrice nel mare. Più tardi si trovò in una casa molto luminosa, sospesa nel cielo; ogni tanto si affacciava alla finestra per seguire l’andamento del rito a cui partecipavano sua madre e suo figlio. Dall’alto vedeva la folla che sembrava un formicaio di cui, però, poteva osservare i particolari. Nel mare si erano già immersi i ragazzi; le persone anziane che partecipavano al rito erano esentate dal bagno. Vide suo figlio, più grande di quanto non fosse in realtà, che nuotava vigorosamente davanti agli altri.

(Segno del Nuovo Rito di Immersione della Casa di Redenzione)

 

novembre 1984, Milano, sig. Banin (CG25) (AS9) <R> (CD27)

Il signor Banin sognò di trovarsi nel centro di Milano: desiderava entrare in una Sinagoga. Vide delle scale, le scese ed entrò in una Sinagoga dove si sedette. L’atmosfera era un po’ triste, ed egli non si sentì a suo agio. Uscì dalla Sinagoga, scese altre scale e si trovò in una Chiesa senza simboli di sorta. C’era molta gente e l’atmosfera, buona, era di festa. Davanti alla folla, un sacerdote senza simboli ebraici o cristiani leggeva il Libro di Ester in ebraico ed in aramaico.

(Segno della Casa di Redenzione per tutte le Nazioni)

 

07 dicembre 1984, Milano, Marco Federico <P> (CD28) 1° sogno di Marco Federico

“Mamma dov’è Sarah?” chiese il piccolo Marco Federico di due anni, svegliandosi. “No, Sarah non c’è, ora è buio e si fa la nanna”. “No, mamma, Sarah è venuta a casa nostra con Peretz e ci ha portato tanti pacchetti. Nei pacchetti c’era tanto, tanto pane!”.

(Il Pane, presente per la prima volta nel sogno CG5 AS5, denominato Segno dell’Asino che Mangia il Pane e definito come Quarto Segno della Redenzione, ricevuto nel marzo 1984 della signora Nelda, simboleggia il Nuovo Messaggio proveniente dal Regno dei Cieli. I bambini e gli umili della terra sono tra i privilegiati ricevitori del Nuovo Messaggio)

 

1984, Milano, Gino Tampieri (CG26) <M m> (CD29)

Gino sognò di vedere il Maestro Haim e Giordano. Essi camminavano in un lago. L’acqua arrivava fino al loro petto. Gino, che si trovava dietro, si meravigliò del fatto che nonostante fossero completamente vestiti, non fossero affatto bagnati.

(Essere in acqua e non bagnarsi è un Segno di Protezione per coloro che seguono il Maestro Haim)

 

03 febbraio 1985, Milano, Sarah Markus (CG33) <M P> (CD35)

Sarah sognò di ricevere in casa sua Anna Gasparotti. con marito e figlio. Sulla tavola c’erano una scatoletta dorata e due corone del rosario. Anna disse di aver visto una gonna a ventiquattromila lire che le sembrava molto cara, ma Sarah le fece notare che in effetti quel prezzo non era poi così elevato. Peretz disse “Ma noi abbiamo mai fatto un regalo ad Anna?” e Sarah: “Veramente per ora è stata Anna a fare regali a noi”. Allora Peretz si alzò e mettendo una collana blu al collo di Anna, pronunciò solennemente queste parole: “Questa collana fu del Moré! Ricordati che è molto preziosa: potresti anche avere un grosso recipiente colmo d’oro, d’argento e pietre preziose, ma questo non eguaglierebbe il suo valore!”.

(La collana di agata blu con 53 grani, simbolo del giardino in cui si trasformerà la terra quando finalmente trionferà la pace, venne effettivamente donata ad Anna)

 

07 febbraio 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG102) <*> (CD36)

Anna sognò di essere nello spazio e di vedere muoversi lentamente dei massi informi con bordi e spigoli vivi di colore grigio biancastro: formavano il nucleo di una cometa. Poi vide una pioggia cadere in laghetti circolari. Poi un salumiere che, per risollevare le sorti del suo negozio, avrebbe dovuto cambiare il personale e controllare i conti alla lira.

(Segno della cometa Shumaker-Levi, del luglio 1994, le piogge sono i frammenti della cometa contro Giove. Il salumiere è colui che deve essere giusto, per esempio nell’usare i pesi della bilancia, così come la cometa è nel segno della Giustizia)

 

21 febbraio 1985, Milano, Sarah Markus (CG34) <*> (CD38)

Sarah sognò un gran signore cinese ed un occidentale vestito da straccione. Il cinese mieteva il grano con una piccola falce.

Segno profeico: Asiatici saranno i padroni in occidente ma non è specificato dove.

 

29 febbraio 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG39) (AS12) <^M> (CD39)

Solly, in sogno, sentì la voce del Maestro Haim che gli diceva: “Questa notte guarda in cielo, vedrai la Stella della Redenzione!”. Lui guardò nel cielo e vide che brillava bella, grande, pulsante, luminosa, colorata da toni arancione, la Stella! Nel guardarla, Solly fu colto da una fortissima emozione e si mise a piangere. La commozione durò qualche buon minuto anche dopo il suo risveglio.

(Segno della Stella della Redenzione. Ripetizione del 1° Segno delle Stelle)

 

febbraio 1985, Milano, Shimon Lupano (CG32) <*> (CD40)

Shimon sognò di trovarsi, insieme con tutti gli Allievi, in un palazzo con ampie vetrate che permettevano di vedere bene tutto ciò che accadeva all’esterno. Il cielo era stupendo; da un altoparlante provenne una voce che annunciò un imminente terremoto: “Non ci saranno danni né alle persone né alle case né agli oggetti”. Così avvenne. La gente procedeva tranquilla, nonostante il terribile terremoto che si stava scatenando. Poi Shimon vide una Milano diversa, più umana, con le strade più ampie, le case più belle: una Milano Rinnovata.

 

febbraio 1985, Basilicata, V. (CG35) <P M> (CD41)

V. sognò di vedere Peretz molto più alto del normale: “Come sei alto!” gli disse. Peretz rispose: “Sì, sto acquisendo la saggezza del Maestro Haim”.

(Segno della potenza del Nuovo Messaggio che educa ed eleva le persone)

 

febbraio 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG36) (CD42)

All’inizio del mese zodiacale dei pesci, Solly sognò di trovarsi tra via Sardegna e via Malachia a Milano dove vide uscire, da una sorgente sotterranea, un pesce che lui afferrò.

(Il pesce, qui, rappresenta la grande notizia della Terza Redenzione Finale che va afferrata; tale informazione era nella sorgente sotterranea dell’ultima profezia di Malachia che dice: “Ricordatevi della legge di Mosé, mio servo, che Io gli consegnai sull’Oreb per tutto Israele: leggi e precetti. Ecco Io vi invio il Profeta Elia, prima che venga il giorno del Signore, grande e terribile! Egli ricondurrà il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinché Io non venga a colpire il paese di sterminio” Malachia 3; 22-24. Nella Bibbia queste sono le ultime parole profetiche citate e, senz’altro, hanno un valore particolare anche di raccordo con gli eventi successivi. Viene infatti messa in conto una possibilità di fallimento, riferita principalmente alla non conciliazione dei cuori, della Missione Messianica, nella quale Gesù stesso ammette: “Non sono venuto a portare la pace…”. Crea però i presupposti per questa riconciliazione, grazie alla venuta del Profeta Elia ed all’attaccamento alla Legge di Mosé, durante la Terza ed Ultima Redenzione, l’attuale. Essa, giunta al mondo in merito al Maestro Haim, collegato, in quanto Giusto Nascosto, al profeta Elia, ritiene basilare il Secondo Comandamento, e dunque la Legge, spiega da una rispettosa, ma diversa ottica, la Missione Messianica di Gesù, e crea i presupposti per la riconciliazione nella fede, dei padri con i figli e dei figli con i padri, cioè degli ebrei con i cristiani e dei cristiani con gli ebrei, come importante avvio per la riconciliazione di tutti gli uomini)

 

febbraio 1985, Milano, sig. Banin (CG37) (AS10) <R> (CD43)

Il signor Banin sognò di trovarsi fuori, in strada. C’era moltissima gente che festeggiava un matrimonio. Sentì una voce femminile scendere dal cielo e dichiarare: “Voglio un matrimonio ebraico perché sono protestante, non sono cristiano”. Vide, poi tra la folla quattro ebrei con la testa coperta e si meravigliò molto di questo fatto.

(Segno del Nuovo Matrimonio nella Casa di Preghiera)

 

febbraio 1985, Milano, Gino Tampieri (CG38) (AS11) <M P R ^> (CD44)

Gino sognò di trovarsi su un pianerottolo in impaziente attesa. Vide il Maestro Haim in una stanza accanto. Egli per ben due volte gli fece cenno di stare tranquillo, dicendo: “Sta calmo, è vicino!”. Poi Gino vide un’altra stanza dove c’era molta gente, qui Peretz, primo allievo del Maestro stava officiando un rito di preghiera, c’era aria di festa. Gino vide una palla bianca, luminosa come una stella, salire piano piano dalla sua mano; e si meravigliò. Guardò di nuovo verso la stanza dove c’era la gente che partecipava alla preghiera e disse al Maestro indicando Peretz: “Allora è lui il Messia?”. Intanto, da una scala che portava verso l’alto, provenivano suoni di accordi indescrivibilmente melodiosi e Gino si diresse da quella parte. Trovò Davide. La musica meravigliosa continuò fino a quando non si svegliò.

(L’appellativo Messia è da intendere esclusivamente nella sua accezione letterale, ossia Unto)

 

01 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG40) <*> (CD45)

Solly sognò di vedere un pesciolino, da lui precedentemente dimenticato in un cassetto, nella sua vaschetta di acqua torbida. Egli lo spostò in una vasca grande, insieme con altri pesciolini rossi (almeno tre) e, finalmente il pesciolino si riprese.

(Questo è un segno che nella Quarta Generazione molti “pesciolini” non ce la faranno da soli; soltanto con altri pesciolini rossi, che hanno cioè forza ed energia, riusciranno a superare quel periodo)

 

01 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG41) (AS32) <P> (CD46)

Solly sognò di trovarsi insieme con Peretz all’aperto: avrebbero dovuto misurare un terreno. Solly, che teneva in mano la misura, si meravigliò e fu felice perché constatò che tutte le misure corrispondevano a quelle indicate da Peretz.

(Segno delle giuste misure del Nuovo Messaggio)

 

02 marzo 1985, Milano, Giordano Levi (CG42) (AS13) <M> (CD47)

Giordano sognò il Maestro Haim, in piedi, splendidamente vestito con abiti meravigliosi, colorati, pieni di pietre preziose.

(Ripetizione del 2° Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli)

 

05 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG43) (AS14) <P R> (CD48)

Solly sognò di essere in casa di Peretz insieme a tutti gli Allievi. Peretz recitava una preghiera. Davanti a lui c’era una Hanucchià (candelabro a otto luci), con tutte le luci accese.

(Ripetizione del 3° Segno della Nuova Luce di Hanuccat Hanuccot)

 

05 marzo 1985, Milano, Sarah Markus (CG44) (AS15) <I ^ M> (CD49)

Sarah sognò di essere in Sardegna e di andare a comprare il pane. Non comprò pane nel primo negozio perché la negoziante le offriva tante cose buone, fatte con farina, ma non pane. Così andò in un secondo negozio. Una volta comprato il pane, tenendo il sacchetto sul braccio, ritornò verso casa sbocconcellando. Pensò di fare una scorciatoia, passando nel cortile di una caserma, ma le sentinelle la invitarono ad aggirare la costruzione. Girato l’angolo, vide una strada in salita su cui si affacciava una chiesa. Da lontano, guidato da un uomo anziano, vide un asinello che tirava un carretto e che veniva verso di lei. Una pagnotta le uscì dal sacchetto e, contro ogni legge fisica, anziché rotolare verso il basso o fermarsi, rotolò su per la salita finendo dalla parte opposta della strada, proprio davanti alla testa dell’asinello. L’asino si fermò, si sollevò ritraendosi spaventato, fece per andarsene, ma poi retrocedette e finalmente mangiò il pane.

(Ripetizione del 4° Segno, dell’Asino che Mangia il Pane. Il corrispondente sogno dell’anno precedente, del marzo 1984 -CG5- -AS5-, fatto dalla signora Nelda, conteneva elementi fuori dalla normalità: chi ha mai visto un asino entrare in un negozio per mangiare il pane? Così come la Missione di duemila anni fa di Gesù, a cui fa riferimento, conteneva elementi fuori dalla normalità. Questo sogno precisa la situazione attuale, solo suggerita dal sogno precedente. La Terza Redenzione Finale è condotta da un venerabile uomo, il Maestro Haim, che conduce il primo Asino: Peretz. Quest’ultimo dapprima si spaventa, e ciò è comprensibile visto il colossale impegno che gli si prospetta, poi, però, mangia il suo Pane. In questo sogno c’è anche un chiaro invito ad evitare le scorciatoie e ad evitare il campo altrui nella conduzione dell’attuale impresa. Il carro è simbolo del Grande Carro celeste carico di buone Notizie)

 

06 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG45) (AS36) <M> (CD50) (Purim)

Solly sognò di essere in auto con due ebrei, compagni di precedenti disavventure che, ricattandolo, lo costringevano a stare con loro e a fare ciò che essi volevano. C’era, in macchina, una quarta persona che sarebbe dovuta essere uccisa. Solly si trovò, poi, nella casa dei suoi genitori e nell’ascensore, vide, vivo, il tizio che doveva essere ucciso e gli disse: “Grazie a Dio sei salvo, ma ora vai e non combinarmi più guai”. Fuori, in strada, Solly gridò ai due compagni: “Io ho ammesso le mie colpe, ma voi che siete stati Allievi del Morè, dovreste vergognarvi”. Solly sentì in quel momento, da un altoparlante installato sulla casa dei suoi genitori, provenire la voce del Maestro Haim che diceva incessantemente: “Ho buone notizie per il mondo, notizie di benedizione; stanno arrivando tempi nuovi!”. Nel pomeriggio la gente passava distratta, senza dare troppo peso alle parole. Alla sera, però, la strada era tutta illuminata ed affollata di persone che ascoltavano le parole di benedizione e di pace.

(Segno della possibilità di riscatto, anche da situazioni assai problematiche, fornita dal Nuovo Messaggio della Redenzione e del permesso del Maestro Haim di annunciarlo e diffonderlo. Il Nuovo Messaggio non verrà immediatamente recepito, esso verrà, inizialmente, ascoltato distrattamente. Solo verso sera, cioè quasi al limite del tempo stabilito, susciterà interesse)

 

06 marzo 1985, Milano, Anna S. (CG47) (AS16) <R> (CD51) (Purim)

Anna S. sognò di trovarsi a Gerusalemme nel giorno di Purim. Stava cercando una Sinagoga. Nella strada vide una costruzione dalla quale provenivano voci e canti religiosi. Incuriosita entrò. Si trovò in una Casa di Preghiera. Una folla festante, composta da ebrei e non ebrei, partecipava ad un rito officiato da un sacerdote e da una sacerdotessa. Da una parte era attratta e avrebbe voluto restare, dall’altra sentiva nostalgia della Sinagoga tradizionale. Qualcuno le disse che avrebbe potuto fermarsi lì e compiere tutti i suoi obblighi come nella Sinagoga. Dopo un po’ di contemplazione decise di rimanere.

(Il 5° Segno viene qui ripetuto per quel che riguarda la parte positiva relativa alla Nuova Costruzione in Israele)

 

06 marzo 1985, Milano, Sarah (Markus) (CG48) (AS33) <M P R> (CD52) (Purim)

Sarah sognò che in casa sua era riunita della gente per il matrimonio tra Chiesa Rinnovata e Sinagoga Universale. C’era il Maestro Haim, c’era Peretz, c’erano altre persone. Peretz suonò lo shofar, ma dallo strumento uscì un suono strano e diverso dal solito. Poi fu la volta del Maestro e, per ben due volte, dallo shofar uscì un suono pieno, intenso, molto bello.

(Segno di festa per la riunificazione di cristiani ed ebrei) Dopo i primi 5 anni, la Chiesa Universale e la Sinagoga Universale furono tolti e venivano al loro posto l'Altare di Giuda e l'Altare di Efraim per gli ebrei e rimaneva l'Altare di Malchitzedek.

 

09 marzo 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG46) (AS35) (CD53)

Anna sognò di essere al buio e di mangiare una mela assai succosa e di darne alcuni pezzi al marito. Di colpo, poi, arrivò la luce ed immediatamente ella aprì gli occhi.

(Segno della Correzione e del permesso, per Peretz, di spiegare l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto)

 

21 marzo 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG49) (CD54)

Anna sognò di essere in una grande casa con tanti fratelli e sorelle. Nel giardino c’erano piante esotiche.

(Con la Casa della Redenzione nasceranno nuove fratellanze, anche fra le persone delle terre più lontane, il Giardino della Fratellanza. )

 

28 marzo 1985, Milano, Peretz Green (CG50) <M P> (CD55)

Peretz sognò di andare incontro al Maestro Haim che scendeva da una montagna assieme ad altre due “persone”. Peretz corse loro incontro e, vedendo il Morè triste e contrariato, cercò di rabbonirlo con parole miti. Il Maestro esclamò: “La nostra sorellina è ferita”.

(La sorellina è la Torà, ferita dalle false dottrine dello Zohar contrarie al Secondo Comandamento)

 

28 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG51) (AS34) <P ^> (CD56)

Solly sognò di trovarsi a Roma, sulla sua auto ferma. Dal finestrino chiuso osservò la scena che si stava svolgendo alla sua sinistra. Era una mattina d’estate, c’era il sole e si trovava in un parco in cui sacerdoti, vescovi e cardinali conversavano tra loro. Peretz e Shimon cercavano qualcuno con una certa concitazione e, ad un certo punto, si diressero decisi verso una panchina su cui erano seduti il Papa ed un cardinale. Finalmente Peretz e Shimon, come per dovere, strinsero la mano al Papa, gli consegnarono uno scritto e, quindi, se ne andarono. Dopo di questo il Papa si inchinò ad una stella (che brillava in cielo, pur essendo pieno giorno) ed ordinò ai suoi cardinali, con un gesto, di fare altrettanto.

(Segno del grande rispetto per il Nuovo Messaggio, in nome della Stella di Cristo, da parte della cristianità. Da notare che già nel giugno 1984, dopo l’arrivo dei sei Segni della Redenzione, il papa venne informato dell’avvenimento con una missiva a firma degli Allievi del Maestro Haim)

 

marzo 1985, Milano, Shimon Lupano <*> (CD57)

Shimon, in sogno, vide partire da sud-est due missili, uno a testata convenzionale, uno a testata nucleare, che si dirigevano verso una città del nord Italia e la polverizzavano.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)

 

************************************************************************7 aprile 1985, PASQUA

 

05 maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG56) (AS37) <I> (CD60)

Nella realtà Peretz e Solly firmarono e consegnarono ad alcuni ebrei di Milano una lettera contro le frasi idolatre riportate sul “Lubavich News”, pubblicazione che viene spedita agli ebrei d’Italia. Durante la notte, Solly sognò che faceva leggere la lettera ad alcune amiche di Concorezzo. C’erano anche due sposi, tutti i presenti erano cristiani. Le ragazze, dopo aver espresso la loro approvazione per la lettera, dissero: “È una cosa vergognosa. Questo è contro la Legge di Mosé, Magister Noster!”.

(Questo Segno definisce, definitivamente, come contraria alla Legge data a Mosé la dottrina dello Zohar, praticata anche dal gruppo ebraico che si riconosce nei Lubavich. Indica inoltre che durante la Terza Redenzione, quando il Nuovo Messaggio verrà capito, le Nazioni, in particolare quelle di tradizione latina, riconosceranno Mosé come Maestro.)

 

05 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti. (CG57) (AS44) <M P > (CD61)

Anna sognò di trovarsi con Solly in un luogo pubblico, tipo bar. C’erano dei tavolini rotondi posti all’esterno, attorno ai quali la gente sorbiva tranquilla le varie bevande. Anna e Solly erano molto indecisi sull’opportunità di divulgare il Messaggio dell’Annuncio Ufficiale (in cui Peretz rivelava al mondo l’inizio della Terza Redenzione, per merito del Maestro Haim). Poi, dopo uno sguardo d’intesa, si misero ad urlare: “Gente, abbiamo un Messaggio meraviglioso!”. Di seguito, Anna vide, in un album di fotografie, una foto in bianco e nero rappresentante una catena di montagne con al centro una vetta alta, aguzza e nera. Qualcuno le fece osservare che, in realtà, quella montagna non c’era più: era stata spostata da Dio per merito della diffusione del Nuovo Messaggio.

(Segno della diffusione delle notizie relative alla Terza Redenzione Finale: tanto è grande quel merito davanti a Dio che Egli sposta la montagna nera che rappresenta l’ignoranza, l’invidia, la cattiveria e tutto ciò che è negativo al mondo)

 

16 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti <I> (CD62)

Anna sognò di essere in un museo. Molti quadri esposti rappresentavano santi e madonne. Tra i visitatori c’era un sacerdote cattolico che passando tra i quadri li benediceva. Un moto di ribellione pervase Anna che gli andò dietro ripetendo: “Dio ti prego di sconfiggere ogni forma di idolatria!”. Ad un tratto il terreno sussultò, come per un terremoto. Si udirono dei rumori terribili. La gente impaurita, corse fuori a vedere. Anna non ebbe paura e rimase. La causa di tutto era un enorme cane che, prigioniero in una stanza adiacente, voleva liberarsi provocando terremoti e assordanti rumori. Ella lo guardò da uno spioncino ricavato in una robusta porta di legno: era terribile, bavoso e furente, ma impotente.

(I quadri possono essere ammirati in un museo, ma NON essere considerati oggetto di culto. I culti idolatri, simboleggiati dal cane furente, creano forze negative potenti e devastanti)

 

20 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG58) (AS42) <* P> (CD63)

Anna sognò di essere in una piazza lastricata, sconosciuta. Era buio, nel cielo c’era, circondata da nuvole, la luna piena. Improvvisamente, avvenne un’eclissi totale, non attesa e sicuramente fuori tempo. Suo figlio le fece notare la scomparsa della luna. A quel punto nella luna buia si riuscirono ad intuire dei rapidi movimenti rotatori segnati da brevi tracce luminose. Peretz, attraverso persone amiche, avvisò di non guardare la luna e di non esporsi ai suoi raggi perché sarebbe stato pericoloso! E di passare parola. Anna e gli altri Allievi avvisarono, ma pochi capirono. Alla radio dissero che già quindici persone erano morte per aver guardato la luna: esse erano state colpite da radiazioni negative. Gli Allievi si ripararono in una grande casa con finestre piccole e serramenti rossicci. Di giorno il sole era pallido e scuro, di notte la luna era troppo luminosa. Vivevano e vegliavano da baraccati. Per cucinare accendevano fuochi con legni di recupero, di notte si barricavano in casa e chiudevano tutte le aperture per evitare i raggi lunari. C’erano scene apocalittiche. Nonostante questo, gli Allievi del Maestro Haim non erano angosciati, non avevano freddo né erano affamati.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante fenomeni relativi alla luna ed al sole e della necessità di un rifugio)

 

maggio 1985, Milano, Shimon Lupano (CG60) <P R> (CD64)

Shimon sognò di trovarsi in casa di Peretz, assieme ad alcuni Allievi e ad amici israeliani. Ad un certo momento Peretz disse che Shimon era pronto per la circoncisione; prese quindi uno strumento scuro che non assomigliava né al coltello, né alla forbice, né al bisturi, ma che era sicuro e tagliava senza produrre alcun dolore fisico. Con tale strumento circoncise Shimon che si stupì molto perché non provò dolore e si accorse che la ferita si era istantaneamente rimarginata.

(La circoncisione del sogno indica che il rito potrebbe essere esteso, in futuro, anche a non'ebrei (sull'Altare di Malchitzedek) ed anche ad adulti grazie a strumenti che lo rendano indolore)

 

maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG52) (AS38) <R> (CD65)

Solly sognò di essere stato invitato da suo padre, con cui camminava per strada, ad entrare in una villetta. Una volta entrati, Solly si accorse che l’atmosfera era un po’ pesante e chiese ad alcune persone che pregavano coperte da talleth: “Che ricorrenza è?”. Esse risposero: “È Yom ha-Tikkunim (è il Giorno delle Correzioni)”.

(Il giorno di Kippur, nella Casa di Preghiera è anche il Giorno delle Correzioni)

 

maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG53) <*> (CD66)

Solly, in sogno, vide un campo militare in cui erano raccolte persone di varie nazionalità che, gravemente ferite o ammalate, versavano in pessime condizioni. Le zone riservate alle varie nazioni erano segnate da cartellini di vario colore. Solly venne a sapere che c’era anche Israele, ma che, grazie a Dio, rispetto alle altre nazioni, era in condizioni migliori.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre, ma anche indicativo della misericordia di Dio)

 

giugno 1985, Milano, Shimon Lupano (CG61) <P R> (CD67)

Shimon sognò di essere con alcuni Allievi di Peretz. Costoro gli fecero notare che la sua circoncisione era stata eseguita solo per due terzi. Questo fatto lo rattristò. Allora Peretz, su invito di un allievo, si decise a completare la circoncisione e, ancora una volta Shimon si stupì perché non aveva provato dolore ed era guarito istantaneamente. Solo allora gli amici israeliani lo accettarono come ebreo, pur notando che la sua circoncisione era diversa dalla loro.

(Segno dell’eventuale riconoscimento da parte di Israele del Nuovo Rito nella Casa della Redenzione. I due terzi rappresentano il livello del Nuovo Rito della Circoncisione sull’Altare di Malchitzedek, in nome della fede di Abramo. Quando la Sinagoga Tradizionale riconoscerà il Rito, la circoncisione sarà completa. Shimon aveva già fatto un sogno sull’argomento nel mese precedente -CG60-)

 

luglio 1985, Sardegna, Sarah (Markus) (CG64) <P ^\> (CD70)

Sarah sognò di vedere Peretz in una caverna, dietro una grande quantità di lapislazzuli. Nel cielo c’era l’arcobaleno ed un aereo, con la sua scia, ne completò la parte inferiore, facendolo diventare un cerchio.

(I lapislazzuli rappresentano la riconciliazione nella fede, tramite il Patto Nuovo. Il Segno indica il completamento del Patto dell’Arcobaleno, stabilito dal Signore con Noè ed i suoi figli. Detta conclusione si verifica attualmente durante la Terza Redenzione Finale, per merito del Maestro Haim)

 

17 agosto 1985, Svizzera, Anna Passalaqua. (CG65) (AS18) <M> (CD71)

Anna (venerdì sera) sognò di camminare insieme con Solly lungo una strada. Vide una luce che prese la forma di un uomo che camminava davanti a loro. Sentì la voce del maestro Haim, molto gentile e melodiosa che disse: “Vedi che io esisto! Ti piace la compagnia di Solly?”. Anna rispose di sì. Allora il Maestro replicò: “Benissimo, Solly ha con noi un impegno molto importante. Sono felice di vedervi insieme”. Ancora una volta Anna vide la luce, poi il Maestro scomparve.

 

18 agosto 1985, Svizzera, Anna Passalaqua <M> (CD72)

Anna (sabato pomeriggio) nel sogno camminava insieme con Solly. Ancora una volta vide la luce e, di nuovo, le apparve il Maestro Haim. Anna gli chiese: “Perché non ti giri verso di noi?”, il Maestro le rispose con calma: “Ma tu mi vedi sempre. Ed ora seguitemi e non giratevi mai!”.

 

 

31 agosto 1985, Bergamo, Miriam Lamberti <P> (CD74)

Miriam sognò di vedere Peretz che teneva in mano tre libri: il Libro del Pane, il Libro della Donna, Il Libro della Donna che si affatica per il Pane.

 

07 settembre 1985, Bat Yam (Israele), Davide Levi (CG67) (CD75)

Davide sognò di vedere davanti a sé un campo molto vasto; un gatto nero scappò via dalle sue braccia. Poi vide davanti a lui migliaia di copie del Libro di Ester e del Libro delle Generazioni (Sefer ha-Yashar), (tradotti in tutte le lingue del mondo) Davide fu molto stupito di questo fatto.

( Segno che il Sefer ha-Yashar ha grande valore come la Meghilat Esther di Purim)

 

28 settembre 1985, Milano, Stella Forti. (CG71) <* I M> (CD76)

Stella sognò di essere un agente segreto israeliano, inseguito da una spia molto avvenente. Dopo essere entrata in casa, vide un legno (su cui normalmente si mettono le porchette) su cui era appoggiato un enorme tacchino macellato, esso era grasso come un vitello, perdeva sangue e sotto, tenuto su da un grosso gancio da macelleria, c’era un cammello sofferente. Ella, impietosita, chiese di liberare l’animale. Il marito però le rispose che ciò era necessario e che il Morè stesso glielo aveva ordinato, perché quella era una macellazione di salvezza.

(Questo Segno rappresenta un’istruzione ufficiale rivolta agli ebrei religiosi, quella di non preoccuparsi della kasherut delle carni, allorquando scoppierà la guerra della Quarta Generazione. In quel periodo conterà la sopravvivenza: questo è uno dei motivi per cui la Tradizione Orale spiega che il maiale (hazir: la cui radice in ebraico significa ritornante), nel periodo più duro della Redenzione Finale tornerà ad essere kasher. Ci sarà un periodo durante la Quarta Generazione in cui la carne del maiale sarà da considerare kasherissima perché salverà la vita di molti. Ecco perché il tacchino, qui, si trova sullo spiedo riservato ai maiali. Il maiale diventerà kasher come lo è il tacchino. La sua carne sarà salutare come quella del vitello. Analogamente anche la carne di cammello, di gusto simile a quello del vitello, dovrà essere consumata per sopravvivere)

 

settembre 1985, Milano, Miriam Lamberti (AS40) <*> (CD77)

Miriam sognò di vedere una grande nube di gas che invadeva la terra, inquinandola. Aprendo il frigorifero si accorse che tutto il cibo in esso contenuto non poteva essere mangiato, allora si chiese: “Di che cosa potremo cibarci?”. Qualcuno le suggerì: “Di tutto ciò che è rimasto protetto in contenitori di metallo e vetro!”.

 

settembre 1985, Milano, Stella Forti (CG70) <M> (CD79)

Stella sognò che tutti gli Allievi si trovavano a pranzo con il Maestro Haim. Ad un certo punto il Morè disse: “Quest’anno tutti i giudizi saranno diversi”. C’era la signora Mazal, sua moglie, vestita in maniera diversa dal solito. Il Maestro dichiarò a quel punto: “Da oggi si giudica in modo differente!”.

 

settembre 1985, Basilicata, V. <P m> (CD80)

V. sognò di vedere un gruppo di ragazzi che aspettavano Peretz, tra questi uno era storpio. Lo storpio disse: “Io sono amico di Peretz”, e guarì.

 

05 ottobre 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG72) <P> (CD81)

Solly in sogno vide un ambiente collinare, forse svizzero. Erano presenti Peretz, Mi. ed altre persone, forse due, entrate da poco nel gruppo di Allievi. Queste due persone erano cristiane di ricca famiglia. Tutti dovevano scendere dalla collina ed ognuno aveva una “mancanza” a cui Peretz avrebbe cercato di porre rimedio e correzione con vari consigli. Nel corso di tale discesa ognuno degli Allievi doveva dire una benedizione, fermandosi ad un punto particolare.

 

30 ottobre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG75) <*> (CD85)

Anna sognò di aver comprato un pezzo di pollo, ma al momento di cucinarlo, qualcuno le disse che ciò non era possibile, perché quel pezzo faceva parte di una partita di polli proveniente dall’Austria: nonostante il loro aspetto non alterato, i polli erano inquinati e perciò da buttare. Anche le uova presenti nella confezione erano nere e, sebbene non puzzolenti, da gettare!

(Sogno della Quarta Generazione riguardante inquinamenti. In questo caso si tratta di alimenti non più commestibili, come nel sogno di Sarah del 21 ottobre 1985 –CG76- in cui erano dei pompelmi ad essere immangiabili)

 

02 novembre 1985, Milano, Giordano Levi (CG79) (AS23) <M> (CD89)

Giordano sognò di vedere, radunati, tutti gli Allievi del Maestro Haim. Al di là di un cancello, circondato da una nuvola meravigliosa c’era lui, il Moré stesso, molto più alto del normale. Giordano attraverso la cancellata gli si aggrappò ai piedi ed il Maestro guardandolo, pronunciò queste parole: “Di’ loro che io sono lo Tzadik che si incarna tre volte!”.

(Il termine incarnato significa che lo Spirito di Dio si è manifestato tre volte, in uomini da Lui scelti, per completare il Disegno storico della Redenzione dell’umanità. Nel Profeta Osea (6; 2) si trovano parole che si riferiscono allo stesso concetto: “Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo giorno ci rimetterà in piedi e noi vivremo davanti a Lui. Impareremo a conoscere il Signore! La sua venuta è certa come l’aurora. E verrà a noi come la pioggia di primavera che feconda la terra”. Il primo giorno rappresenta la Redenzione di Israele tramite Mosé, il secondo giorno è l’estensione della Redenzione alle Nazioni, tramite la Missione Messianica di Gesù. Il terzo giorno è la Redenzione del mondo intero, Israele e Nazioni, per merito del Maestro Haim. Il Nuovo Messaggio, che ne riporta le Notizie, è come la pioggia che feconda la terra, esso giunge agli uomini tramite Sogni che provengono dalle Stelle, per insegnare la conoscenza di Dio e delle vie da Lui amate)

 

09 novembre 1985, Milano, Sarah Markus (CG80) (AS39) <M P> (CD90)

Sarah sognò di sfogliare la Bibbia e di trovarvi un passo riguardante le parole udite da Giordano nel suo sogno sullo Tzadik Haim che si incarna tre volte. Prese il Libro e fece leggere a Peretz le parole in ebraico: “Taghid she-Anì Elohim uga’alti etchem shelosh pa’amim (Di’ che Io Sono il Signore e per tre volte vi Ho redento)”. Sarah capì che quelle parole corrispondevano alla frase pronunciata dal Maestro Haim nel sogno di Giordano.

(Il sogno cui si riferisce è del 2 novembre 1985 -CG79- AS23- nel quale il Maestro Haim dice: “Di’ loro che io sono lo Tzadik che si incarna tre volte”)

 

novembre 1985, Bergamo, Miriam Lamberti<* ^> (CD94)

Miriam, in sogno, vide una stella che, ad altissima velocità entrava in collisione con un’altra stella. I quattro pezzi usciti dallo scontro provocarono esplosioni ai quattro angoli dell’Europa, in particolare in città col nome iniziante per M.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante fenomeni celesti)

 

novembre 1985, Bergamo, Miriam Lamberti <*> (CD95)

Miriam sognò di vedere una grande confusione, poi un grosso rovescio di acqua. Qualcuno le disse: “G-N-A” che ha due significati, 1) Protezione, 2)ha lo stesso valore alfanumerico di NOE’. Poi venne a conoscenza di una data: 25 novembre.

 

01 dicembre 1985, Milano, Peretz Green <P M \ R> (CD96)

Peretz sognò di trovarsi in un luogo dove c’era un piccolo baldacchino collocato in un giardino, in esso c’era il Maestro Haim. Lo Tzadik gli diede una pera, poi lo invitò a leggere ad alta voce, rivolto nelle quattro direzioni, il testo della Vera Nuova Kabbalah scritto su un foglio che lui aveva in mano.

(La pera rappresenta un frutto del Giardino di cui Peretz si deve cibare per poter spiegare l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male Correto riguardo alle dottrine della fede, per sgomberare le vie in modo che siano pronte per accogliere la Nuova Vera Kabbalah. Questo termine si completa poi con la Ricezione del Leviathan e diventa La Nuova Vera Kabbalah del Grande Pesce Leviathan. Dopo alcuni anni, e con i lavori di base già stesi in iscritto, giungerà un sogno che dichiarerà che il Maestro Haim ‘aveva finito di mangiare la pera’, cioè che il Segno era già sceso in terra e c’era il permesso di continuare)

 

 

21 dicembre 1985, Milano, Solly Kamkhaji <M P> (CD101)

Solly sognò di essere seduto ad un tavolo. Di fronte a lui c’era il Maestro Haim che lo esaminava interrogandolo. L’atmosfera era seria. Solly, a testa china, riferì al Maestro d’essere Allievo di Peretz e spiegò il lavoro che era stato fatto dagli Allievi. Il Moré allora gli disse: “Tu ci sei utile perché colleghi il progetto compositivo”.

 

23 dicembre 1985, Milano, sig. Banin. (CG89) (AS48) <\ R> (CD102)

Il signor Banin sognò di essere in una casa di cristiani. C’era sul tavolo una hanucchià (candelabro ad otto luci). Il padrone di casa si accinse ad accendere le candeline. Quando si accorse di non riuscire ad accenderne una si lasciò sfuggire una parola volgare. Immediatamente fu rimproverato in maniera severa dalla moglie.

(Segno della festa di Hanuccat Hanuccot estesa anche ai provenienti dal mondo cristiano, nella Casa di Preghiera. Ved. sogno del signor Remo Levi dell’ottobre 1983 -CG4- AS4- Questo è pure un segno di Correzione della Lingua fatta attraverso il Nuovo Messaggio)

 

23 dicembre 1985, Milano, Gino Tampieri (CG90) <M> (CD103)

Gino sognò di essere in fila dietro a Giordano, Renato, e Davide, suoi cognati. Entrati in una chiesa, dove si svolgeva un funerale, videro in una stanza un Maghen David, un pezzo di marmo a commemorazione dei morti. Gino vide poi il Maestro Haim steso per terra. Subito dopo il Moré fu in piedi. Egli si meravigliò e chiese a suo cognato perché il Maestro fosse lì. Il cognato rispose che il Morè si doveva incarnare. Il Maestro era sorridente. Gino, commosso, disse: ‘‘Sono felicissimo che il Maestro sia tornato fra noi’’, e pianse a profusione. Il Moré allora gli disse: “A te piace la vecchia compagnia!”.

(Segno dello Tzadik Risorto. Completezza del 6° Segno della Redenzione CG7, AS7)

 

25 dicembre 1985, Sardegna, Sarah (Markus) (CG91) <*> (CD104)

Sarah in sogno si trovò in una stradina, in una giornata buia e nuvolosa. Camminando vide un piccolo altare su cui c’erano le statue di una madonna e di alcuni santi. Improvvisamente arrivò una nuvola di colore grigio scuro mossa da un vento così impetuoso da spazzare via tutto.

(Segno dell’Ira Divina che spazzerà via tutte le statue ed i culti idolatri durante la Quarta Generazione.)

 

27 dicembre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG92) <P I> (CD105)

Anna sognò di passare, con i familiari, in una stradina e di vedere un portone. Da una fessura del portone essi poterono vedere un giardino ed una casa. In un vialetto c’era Peretz, più vecchio, con barba e capelli grigi che indossava una tunica verde, logora e sbiadita. Una volta entrati tutti lo salutarono gioiosamente e lui ricambiò felice. Poi il discorso si fece molto serio. Peretz spiegò perché quella casa e quella tenuta vastissima non potevano prosperare. In quella casa, anticamente c’era una clinica tenuta da suore e purtroppo, come testimoniavano alcune fotografie, scattate segretamente all’epoca e misteriosamente ritrovate, in quel luogo avvenivano dei fatti immorali. C’era perciò bisogno di purificare l’ambiente per renderlo di nuovo prospero.

(Il sogno prevedeva la casa di Sombrero (Sovere, Brescia) dove abiamo abitato da 1991 a 1994. Abiamo saputo poi che era stata abitata prima da una famniglia di Suore e Preti)

 

28 dicembre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG93) <* \ P> (CD106)

Anna sognò di dover portare una classe in gita. Dopo aver attraversato un ponte di cemento armato sospeso ad un’altezza vertiginosa, si accorse di aver dimenticato la borsa con i documenti ed il portafoglio, allora, dopo aver pregato i ragazzi di aspettarla, ritornò sui suoi passi, ma si rese conto di non poter più passare sul ponte reso inagibile da un crollo proprio nella zona centrale. Sotto il ponte c’era un deserto infuocato e pericoloso. Vista l’impossibilità di tornare indietro e piuttosto affamata, ella si fermò in una trattoria gestita da monache dove venne rifocillata. Anna comunicò di essere senza soldi e senza documenti. Cosa avrebbe potuto fare in caso di necessità?. Una suora le consegnò un pacchetto e le disse che in caso di bisogno avrebbe dovuto indossare quella cosa, pregare Dio e tutto le sarebbe stato concesso. Nel pacchetto c’era la tunica verde di Peretz, la tunica bianca di Anna, quella cucita da Sarah, e la sua giubbina blu ricamata!

(Segno del terribile ponte della Quarta Generazione e della protezione particolare, derivante dai Segni, necessaria per superarlo. Il sogno riguarda la speranza per il futuro sostenuta dalla misericordia di Dio)

 

dicembre 1985, Milano, Peretz Green (CG95) (AS41) <P *> (CD107)

Peretz sognò di essere a circa duecento miglia a sud di Milano. Una ditta italiana aveva costruito un ordigno destinato ai siriani, ma quell’arma, che scavava nella terra, alla fine si rivolse contro chi l’aveva costruita. Nello stesso tempo, una terribile nube nera minacciava tutti, era tossica e si dovettero chiudere le finestre. Qualcuno disse che i russi erano stati messi sui treni. Non c’era modo di tornare a Milano, c’era una grande confusione.

(Marzo 2017 - Sembra rispecchiasse la situazione attuale in Siria dove si parla di armi chimiche mentre i russi appoggiano Assad ecc.)

 

16 gennaio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG97) (AS51) <P I> (CD109)

Anna sognò di essere ad un tavolo con tante persone, Allievi di Peretz ed altri. Peretz diceva che si sarebbe potuto diffondere gli scritti a patto di essere sicuri che i riceventi portassero rispetto ai testi. Poi, in un’altra parte della conversazione, Peretz disse che finalmente si sarebbe compreso appieno il significato dell’espressione “Sacerdozio Laico”.

(Segno del Sacerdozio Laico nella Casa di Preghiera)

 

24 gennaio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG98) (AS52) <P ^> (CD110)

Anna sognò di essere a tavola con molte persone, familiari e allievi di Peretz. C’erano anche, come ospiti d’onore, tre giovanotti sui trenta anni, nel pieno del vigore e della bellezza; due erano biondi, uno castano. Parlavano continuamente di aiuto e protezione che avrebbero potuto dare al gruppo. Peretz di colpo si illuminò e li riconobbe come angeli venuti a proteggere il gruppo ed il lavoro. A quel punto ci furono baci ed abbracci di gioia fra tutti i presenti. Per avvalorare quella notizia, arrivò il padre di Anna (morto da molti anni) che con la sua presenza provocò quasi lo svenimento della sua vedova. Il padre era venuto a parlare della grande felicità che c’era nel mondo dei morti per il Nuovo Messaggio.

(Segno degli Angeli della Protezione che seguono l’andamento della Casa di Preghiera e della grande gioia esistente nel Mondo della Verità grazie alle notizie del Nuovo Messaggio)

 

25 gennaio 1986, Milano, sig. Banin (CG99) <\ R> (CD111)

Il signor B. in sogno, si trovò in Sinagoga. Aveva l’incarico di prendere il Sefer Torà. Egli lo prese e notò che era più grande del previsto. Poi si trovò a camminare in strada con il Rotolo della Legge sotto il braccio. Qualcuno gli suggerì che per portare il giusto rispetto al Sefer Torà, avrebbe dovuto afferrarlo con due mani e tenerlo davanti a sé. Così fece e si trovò alla Rinascente.

(Segno che il Rotolo della Legge uscirà per il mondo, dando il via alla rinascita della nuova Generazione)

 

27 gennaio 1986, Bat Yam (Israele), Davide Levi (CG100) <* m> (CD112)

Nel sogno Davide si trovò in un oratorio per assistere ad una partita di calcio giovanile. Un aereo in picchiata, sorvolò i ragazzi e atterrò proprio a due passi da lui. Tutti urlarono e scapparono spaventati. Davide, invece, si accostò e si accorse che, dall’aereo stavano uscendo incolumi, nonostante le acrobazie, i passeggeri: tutti bambini. Allora, entusiasta, gridò di gioia: “Lodate il Signore perché eterna è la sua misericordia!”. Gli si avvicinò il prete dell’oratorio che ripeté la stessa lode e tutti gioirono e fecero festa per il miracolo.

(Segno della Misericordia Divina)

 

06 febbraio 1986, Milano, Shimon Lupano (CG101) <* ^> (CD113)

Shimon, in sogno, stava osservando la luna quando la vide muoversi velocemente da oriente verso occidente. Essa aveva quattro segni coperti da quattro nubi nere, allora esclamò: “Ecco è incominciato il Grande e Terribile Giorno del Giudizio del Signore!”. Egli capì che il quarto segno, visto nella luna, quello che stava più in basso era un segno di morte. Poi la luna prese ad avanzare, bassa tra le case e le strade, tutti ebbero un grandissimo timore, anche quelli che si erano rifugiati nelle case. Shimon capì che stavano giungendo gli angeli seminatori di morte e che nulla li avrebbe fermati. Sua figlia disse. “Nascondiamoci sotto il letto e mettiamoci sotto la protezione del Crocifisso!”. Egli si girò e disse: “No, siamo sotto la protezione di El Shaddaj ed è questo che serve per essere al sicuro!”. Shimon temette per i suoi peccati, ma sapendo che Iddio è clemente e misericordioso sperò che li risparmiasse; infatti il corpo celeste rimase fuori ed a loro non accadde nulla di male.

(Forse movimemti terroristici Islamici dal oriente al occidente, anche contro Cristiani. La protezione non è dal cristianesimo bensì da EL SHADDAI, lo Scudo di Abramo)

 

27 febbraio 1986, Israele, Liat <*>(CD118)

Sempre nella stessa notte, ma in un secondo sogno Liat si trovò, con il marito, in un luogo sconosciuto, nei pressi di una stazione ferroviaria. All’improvviso iniziò un terremoto portentoso, nel terreno si aprirono grosse voragini. I due trovarono rifugio in un edificio e, con grande sorpresa, videro tanti, tanti bambini, tra i quali i loro figli: tutti salvi!

(Il sogno riguarda la Quarta Generazione e catastrofi sulla terra e alla Misericordia di Dio nei confronti degli innocenti. Già nel sogno di Davide -CG100-del 27 gennaio 1986, nonostante il pericolo corso, i passeggeri di un aereo, tutti bambini, si salvano miracolosamente e questo suscita la spontanea preghiera di ringraziamento a Dio)

 

28 marzo 1986, Milano, Anna Passalaqua (CG108) <M\> (CD119)

Il sabato precedente la Pasqua cristiana, Anna sognò di essere con Solly e Shimon, tutti indossavano delle tuniche bianche. Quando arrivarono davanti al Maestro Haim, questi si alzò, diede un bacio a ciascuno, poi prese il suo bastone e l’appoggiò sulla spalla sinistra di ognuno di loro e li fece mettere con le mani giunte.

(Segno della Benedizione del Maestro per coloro che partecipano ai Segni, facendo un Segno dal bastone sulla spalla sinistra)

 

************************************************************************30 marzo 1986, PASQUA

 

12 aprile 1986, Milano, sig. Remo Levi (CG110) (AS57) <M> (CD120)

Il signor Remo, il giorno prima dello storico incontro tra il Papa ed il Rabbino Toaff, sognò il Maestro Haim e sperò che potesse fare qualcosa per lui, ma dato che era shabbat, pensò che ciò non fosse possibile. Il Moré, invece, gli disse che avrebbe fatto nonostante il sabato. Il Maestro stava segando un grosso legno. “Il guardiano del cimitero sentirà il rumore”, disse ansioso il signor Remo. “Non ti preoccupare”, sorrise il Moré. Il signor Remo si prestò a tenergli il legno, ma il Moré non acconsentì, dicendo che avrebbe fatto da solo.

(Segno del Taglio del Decreto. L’incontro tra il Papa ed il Rabbino nella Sinagoga di Roma che avverrà all’indomani, il 13 aprile 1986, rappresenta la fine di quel Decreto superiore: due millenni di conflitti tra ebrei e cristiani. Per merito del Maestro Haim quel Decreto è stato annullato)

 

16 aprile 1986, Milano, Anna Gasparotti <*> (CD121)

Anna ha sognato che per quel giorno…alle ore dieci, ci sarebbe stata la possibilità di un pericolo atomico, quindi non sarebbe bastata la protezione normale, ma ne sarebbe occorsa una speciale!

(Sogno di pericolo nucleare e della necessità di una protezione particolare)

 

21 aprile 1986, Milano, Anna Passalaqua (CG111) (AS54) <M P \ R> (CD122)

Anna sognò che tutti gli Allievi si trovavano a casa sua per festeggiare la Pasqua. Prima di iniziare la cena sentì suonare il campanello, aprì la porta e vide il Maestro Haim. Il Moré disse ad Anna: “Sono felice di vedervi insieme”. Egli si diresse poi nel corridoio dove era stato allestito un tavolo con delle pietre. Peretz era già lì con il capo chino a pregare. Il Moré si avvicinò, benedisse il tavolo e tutte le pietre, pregando in ebraico. Poi, rivolgendosi ad Anna, disse: “Voglio del sangue da mettere sulla porta”. Anna diede al Moré il sangue del capretto (o agnello) macellato, ed egli lo mise sullo stipite della porta, sotto la mezuzà. C’era un’atmosfera irreale; tutti mantenevano il silenzio. Il Moré si avvicinò al tavolo apparecchiato, abbracciò tutti augurando buona Pasqua. Prima che tutti si sedessero al tavolo, il Moré pregò in ebraico e rimase con loro a festeggiare.

(Segno della Nuova Pasqua nella Casa di Preghiera della Terza Redenzione e della Nuova Mezuza della Redenzione Finale. Ved. Esodo 12.

 

02 maggio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG114) (AS58) <P> (CD124)

Dopo la festa di Pessah (Pasqua), Solly sognò di essere insieme con Peretz in Russia, probabilmente a Mosca. Essi erano all’interno di una Sinagoga piena di gente, e Peretz recitava, insieme con la congregazione, lo ‘Shemà Israel’, ma invece della frase tradizionale diceva: “Shemà Yisrael, El Shaddaj È Grande, El Shaddaj È Uno…”.

(Ogni sogno redenzionale aggiunge qualcosa di Nuovo. Se il sogno ribadisse lo Shemà nella forma tradizionale, cioè: “Ascolta Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”, non rinnoverebbe qualcosa. Ma è come quando Nodà ricevette in sogno che, nel Nuovo Rito, al posto dello Shemà Yisrael tradizionale si dirà: “Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno”. Questo Segno dimostra che ambedue le forme sono uguali nella sostanza, perché ribadiscono, in eterno, l’unicità di Dio . Questo sogno dà la speranza di protezione e di salvezza agli ebrei russi, in merito al Patto Nuovo Finale)

 

05 maggio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG112) <*> (CD125)

Anna sognò che un grave inquinamento da petrolio colpiva il Mediterraneo. Esperti del Nord Africa facevano vedere pezzi di nafta coagulata a forma ogivale e sostenevano che essendo stagione invernale, la cosa era passata sotto silenzio, poiché meno occhi erano puntati verso il mare.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante inquinamenti)

 

27 maggio 1986, Milano, Anna Gasparrotti (CG116) (AS59) <* I> (CD128)

Anna sognò di essere in una casa disposta su due piani. Ella era al piano superiore. Aprì lentamente la portafinestra che dava sulla terrazza e, inorridita, si rese conto che la desolazione circostante era dovuta ad una devastazione atomica ed era come se non fosse tanto l’aria ad essere inquinata, quanto la terra. I pochi uomini che si vedevano in giro erano interamente ricoperti di cenere per proteggersi dalle radiazioni, Anna vedeva, infatti, un uomo che spingeva una carriola piena di cenere destinata a quell’uso. Noé, che era in quella casa, disse ad una donna, che aveva messo troppe olive nel suo piatto, che quel cibo era troppo, e che avrebbe dovuto metterne via un po’ anche per l’indomani.

(Sogno della Quarta Generazione inquinamenti nucleari e del necessario razionamento dei cibi, in questo caso gestito addirittura da Noé, colui che per primo dovette attuarlo)

 

maggio 1986, Milano, Carmine Nino Fierro<*> (CD129)

Nino sognò di vedere tanti feriti a causa di una bomba, poi ricevette l’avvertimento di non frequentare luoghi affollati.

 (avvertimento per evitare attacchi terroristici)

maggio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG109) (AS55) <*> (CD130)

Solly, in sogno, sentì una voce che gli disse: “Il giorno 14 o shabbat sarà un giorno terribile e meraviglioso. Il Signore mostrerà la Sua potenza ed il Suo amore per Israele”.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante la speranza per il futuro, la protezione e la misericordia di Dio che mitiga le sentenze e salva)

 

05 giugno 1986, Milano, Shimon Lupano (CG118) (AS60) <* I> (CD131)

Shimon, in sogno, vide tre donne bruttissime e malconce. Una di esse portava nella mano un piccolo uomo in miniatura, che voleva mettere in un sacco di plastica trasparente come vetro. Shimon capì che così facendo lo avrebbero ucciso e pensò di salvarlo. La moglie gli suggerì di rivolgersi alla polizia. I poliziotti, inaspettatamente, dissero che quello era un decreto e che non avrebbero potuto farci niente e che, anzi, essi stessi, vista la loro impotenza, si sarebbero ritirati di sopra. Un poliziotto era molto alto ed autorevole, tanto da sembrare un giudice. Shimon, sconvolto dalla prospettiva dell’abbandono dei poliziotti, li supplicò: “Non potete fare così, lasciarci soli con i problemi. Se voi andrete di sopra, noi, grazie a Dio, verremo di sopra per portarvi giù!”. Il poliziotto a quel punto gli rispose: “Se è così, allora, grazie a Dio, rimarremo qui!”. “Grazie a Dio!”. “Grazie a Dio!”. Intanto uno dei poliziotti aveva preso il “bambino” e lo aveva portato in un’altra stanza, quest’ultimo aveva degli artigli intrecciati sulle braccia. Alle tre donne, che cercavano di inseguire la moglie di Shimon, se ne aggiunsero altre due in bicicletta, tutte insieme volevano farle del male. Egli le buttò a terra per neutralizzarle.

(I poliziotti sono angeli, ecco perché vogliono tornare di sopra. Il problema evidenziato è quello delle manipolazioni genetiche simboleggiate dal sacco di plastica trasparente come vetro in cui mettere il piccolo uomo. Questo è un sogno della Quarta Generazione relativo al Giorno Grande e Terribile del Signore)

 

22 giugno 1986, Milano, sig. Banin (CG120) <I> (CD133)

Il signor Banin in sogno si trovò seduto su un divano con un rabbino. Constatando che al tempio veniva poca gente, annoiata da letture che non sempre comprendeva, il signor Banin suggerì al rabbino di leggere i testi sacri in italiano.

(Segno che i nuovi riti devono essere officiati nella lingua propria di ogni paese)

 

26 giugno 1986, Milano, Sarah Markus (CG121) <P> (CD134)

Sarah sognò di camminare per strada e di essere intervistata, per la televisione, da una ragazza: “Che ne pensa della lira pesante?”. “Non cambierà niente!”. “Che cosa ne pensa dell’agnello macellato da Peretz?”. “Ah, quella è cosa ben differente, quello è l’agnello che porterà la Redenzione!”. E continuò parlando dell’uscita degli ebrei dall’Egitto, come esempio di Redenzione, ed in particolare dell’unzione degli stipiti con il sangue dell’agnello.

(L’agnello macellato per la prima Pasqua in Egitto è uno dei simboli principali di contrasto all’idolatria. Ai nostri giorni, purtroppo, l’agnello deificato è costituito anche al terribile ‘dio mamon’, chiamato qui in allusione ‘la lira pesante’, a parte dalle false dottrine teologiche o di idolatria vera e propria. Ved. sogno di Anna Passalacqua. del 21 aprile 1986 –CG111- AS54- è il Maestro Haim stesso che chiede del sangue di agnello da mettere sulla porta come durante la prima Redenzione)

 

giugno 1986, Milano, Sarah Markus (CG117) <P \> (CD136)

Sarah, in sogno vide Peretz che disseppellendo una pietra incisa, disse: “Questo è il Segno della Vipera”.

(Segno del Serpente e della terribile guerra che condurrà durante la Quarta Generazione: i Segni dell’Asino che Mangia il Pane si contrapporranno alla ‘vipera’)

 

05 luglio 1986, Milano, Sarah Markus (CG123) <M P> (CD137)

Sarah sognò di essere in una stanza con Solly, Peretz ed un’altra persona. Ella stava uscendo per cercare qualcosa, quando udì Solly urlare: “C’è il Maestro, c’è il Maestro!”. Una volta rientrata vide Peretz in atteggiamento di preghiera. Sulla poltrona c’era una densa nuvola e tutta la stanza era pervasa da una luce sacra.

(Segno della vicinanza agli Allievi del Giusto Risorto)

 

07 luglio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG124) <P> (CD138)

Anna sognò che Peretz le diceva, in francese: “Tu as la mission, la plus importante! (Tu hai la missione, la più importante)!”.

 

13 luglio 1986, Milano, Rebecca Trinidad (CG126) (AS63) <^> (CD140)

Rebecca sognò di entrare in un bellissimo giardino pieno di piante e fiori stupendi, alla guardia del quale, vicino al cancello, c’erano due grossi cani che si misero vicino alle sue gambe, cercando di calpestarle. Ella impaurita invocò un santo. Arrivò un guardiano che, tranquillizzandola la invitò ad entrare. Rebecca entrò e trovò il padrone del giardino seduto per terra, si sedette accanto a lui ed ebbe la sensazione di essere sospesa in aria. Dietro di loro vide tanti bellissimi e coloratissimi pavoni, davanti tartarughe anch’esse colorate, bianche, gialle, viola. Il padrone le disse: “Qui vedi la realtà e la verità”. Vide poi dei bambini che spennavano la coscia di un pavone morto di morte naturale; essi fecero un buco per terra e vi inserirono la coscia dicendo: “Questo è per Allah”. Parlando poi con Rebecca, il padrone del giardino le fece capire che ella non avrebbe dovuto meravigliarsi, poiché tutto andava bene e non c’erano problemi, neppure per il mangiare. Poi le chiese se aveva fame e lei rispose che ne aveva un pochino. Egli allora prese un gallo, fece un buco nel muro di terra con un coltello e vi soffocò dentro il gallo; poi gli tagliò il collo e mentre versava il sangue in una buca disse: “Il sangue non deve essere mai mangiato”. Dopo questo il padrone chiese a Rebecca se avesse bisogno di qualcosa, lei rispose di aver bisogno di un lavoro. Egli le suggerì di andare avanti. Rebecca procedette e si trovò in una stanza con molte persone che le fecero provare un abito bellissimo, composto da una tunica e da una fascia sui capelli, quasi come un vestito arabo. A quel punto le venne offerto un lavoro: per svolgerlo avrebbe avuto contatti con persone di varia nazionalità, in particolare tedeschi e francesi. Il lavoro l’avrebbe impegnata a tempo pieno. Rebecca pensò allora a suo marito: se avesse accettato quel lavoro non avrebbe più potuto occuparsi di lui. Così decise di rinunciare al lavoro.

(Sogno con dei riferimenti riguardanti la religione Musulmana La spiegazione di questo sogno importante in sintesi è: l’anima di Rebecca, figlia di Trinidad, rappresenta l’anima del terzo mondo cristianizzato nella sua ricerca della verità della Rivelazione. Ella viene confrontata con l’Islam, che contiene una Santità più alta rispetto a quella cristiana. Infatti non c’è vera santità e conformità alla vera fede in tutto il cristianesimo, basandosi esso sulla deificazione di un uomo. Rebecca non è in grado di lasciare suo marito che è cattolico. La sua salvezza, comunque è nel Patto Nuovo Finale in cui lei non deve diventare né musulmana né ebrea per ricevere la nuova Santità della Redenzione Finale)

 

29 luglio 1986, Milano, Paolo Fierro (CG128) <P M \> (CD141)

Paolo sognò Peretz che teneva il bastone del Maestro Haim con due mani, dalla parte opposta all’impugnatura. Peretz alzò il bastone gridando: “Svegliati!” poi lo abbassò come se volesse colpire o mandar via qualcosa in modo energico.

(L’incarico di Peretz viene per svegliare la nuova generazione affinché possa lavorare energicamente per la Redenzione Finale. Paolo che conosceva superficialmente Peretz, come amico di un amico di suo fratello Nicola, qui ricevette una prima sveglia)

 

luglio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG127) (AS62) <P R> (CD143)

Solly, in sogno, vide un uomo che lo stava aggredendo con un bastone. Peretz pronunciò una parola e l’aggressore si afflosciò di colpo e si sedette, muto ed immobile su di un divano. Peretz invitò Solly a pronunciare la frase: “Ha-Kol Ochlim Mishelò” (Tutti Mangiano dalla Mano di Dio). L’uomo avrebbe dovuto rispondere: “Amen!”. Questo, con l’andare del tempo, avrebbe rappresentato la sua salvezza.

(Segno della Correzione degli atteggiamenti negativi anche tramite la tavola, attraverso le Benedizioni da pronunciare prima di mangiare, perché noi siamo anche quello che mangiamo e come lo mangiamo. Le Benedizioni derivanti da questo sogno sono: Benedetto, Sei tu, Signore Nostro Dio, che ci dai il nostro sostentamento/ Benedetto È El Shaddaj che dà ad ogni creatura il cibo della sua natura/ Benedetti sono gli uomini, le donne i bambini che mangiano dalle Mani di Dio, essi dicano: “Ha Kol Ochlim Mishelò, Tutti Mangiano dalla Mano di Dio. Amen”)

 

03 settembre 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG131) <m> (CD145)

Anna sognò di vedere Anna Passalacqua. stesa su un letto d’ospedale. Ella era appena stata operata ed aveva una cicatrice che le percorreva tutto il busto; era molto dimagrita, ma stava bene. Anna le disse: “Sono sicura che i dottori si sono accorti che hai un cuore nuovo!”.

(Segno del Nuovo Cuore. Anna Passalacqua. in un momento drammatico della sua vita, aveva ricevuto il miracolo grande del cuore nuovo da parte del Maestro Haim. Ved. Testimonianza di Solly.)

 

09 settembre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG132) (AS66) <* m> (CD146)

Solly, in sogno, vide uno dei Profeti d’Israele, in un campo aperto, in piedi, con la testa rivolta verso l’alto e le mani aperte, pregando invocava Ha Kadosh Baruch Hu (il Santo, Benedetto Egli Sia). Mentre pregava, il Profeta si trovava in un piccolo quadrato di terra consacrata esclusivamente per la preghiera, dove a nessuno era dato di passare. In quel fazzoletto di terra c’era anche un piccolo altare. Solly vide un serpente, mandato da Dio, che ingoiava gli altri serpenti vicini, mandati dalle forze del male o da qualche persona malvagia. Poi vide altri miracoli. In seguito passò una seconda persona che, forse inavvertitamente, entrò nel fazzoletto di terra consacrata. Il Profeta, a questo punto, si rivolse all’individuo in tono sarcastico e gli disse: “Non ti è stato chiesto di stare qui, davanti a Dio!”. Era un chiaro invito ad andare via.

(Il fatto che il Profeta sia autorizzato dall’Alto è dimostrato dalla invocazione al vero Dio e dal miracolo dei serpenti, che ricorda quello di Mosé. Viene allontanato chi non è autorizzato. Il sogno stabilò l'Altare del Profeta nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale.

 

10 settembre 1986, Milano, Paolo (CG133) (AS67) <\> (CD147)

Paolo sognò di trovarsi nella Sinagoga universale. Indossava una tunica bianca ed era a piedi nudi. Con grande fatica, ma grande soddisfazione, portava due cilindri pesanti, uno contenente dell’olio e l’altro dell’acqua.

(Paolo aveva chiesto al Signore se era degno di essere socio a Peretz. Durante la stessa notte ebbe la risposta affermativa. Il vestito bianco ed i piedi nudi sono segni di sacerdozio, l’olio è il segno dell’unzione, l’acqua è il segno della purificazione.

25 settembre 1986, Malta, Paolo (CG134) <P> (CD148)

Paolo, in sogno, vide il viso di Peretz in primo piano; le sue labbra ed i suoi denti erano sporchi di sangue. Gli disse: “Tu dormi e io sono caduto!”. Paolo si svegliò immediatamente.

(Il sogno, ricevuto a Malta, luogo legato ai Segni del Cristianesimo, è nel Segno della Correzione di Paolo di Tarso, che provocò al 'linguaggio' una caduta sanguinosa, cioè con il linguaggio teologico cristiano)

 

08 ottobre 1986, Milano, Eusapia Tina (CG137) <M> (CD151)

Non riuscendo a dormire, sentì il fratello Nino parlare nel sonno: “Haim vuol dire pace!”.

(Il Maestro Haim porta il vero messaggio di pace oltre che quello di Vita, come suggerisce il suo nome)

 

10 ottobre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG139) (AS70) <P \ R> (CD153)

Solly sognò di vedere Peretz in piedi che, con le mani appoggiate sul tavolo della Casa di Preghiera e vestito con la tunica verde, rivolto ad una congregazione stava spiegando il significato dello Shabbat nella Casa di Preghiera.

(Segno del Sabato nella Casa di Preghiera)

 

12 ottobre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG141) (AS71) <*> (CD154)

Paolo sognò di trovarsi seduto ad un tavolo all’aperto, in compagnia di ragazzi drogati. Sui loro volti si leggeva l’amarezza, l’insoddisfazione, la speranza ormai persa e non più raggiungibile. Colpito da questo, Paolo prese le loro mani stringendole forte. Con cuore e sincerità egli intese trasmettere loro la pace e la sicurezza da lui ricevute, grazie a Dio, tramite il Nuovo Messaggio. A quel punto, egli disse loro: “È una fortuna che ci siamo incontrati, perché con il Nuovo Messaggio avete trovato la risposta al perché si vive!”. Alla fine del discorso i loro volti erano completamente trasformati, c’era come una luce che illuminava sia i loro occhi sia il loro viso; si vedeva chiaramente che in loro c’era una nuova speranza di vita.

(Segno della possibilità di recupero per tanti giovani smarriti a causa della droga, attraverso il Nuovo Messaggio)

 

21 ottobre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG142) <M P> (CD155)

Solly sognò di vedere il volto di Peretz, il suo sguardo, estremamente intenso e severo, era rivolto a lui. All’improvviso gli occhi di Peretz diventarono quelli del Maestro Haim e Solly, dall’emozione, si svegliò di colpo.

(Peretz, come primo allievo del Maestro Haim, cerca di seguire le vie del Maestro sempre)

 

26 ottobre 1986, Milano, Davide Levi (CG143) <R \> (CD156)

Davide sognò di essere in una stanza. Ad un tavolino basso, suo padre giocava a scacchi con il Papa. Davide era dietro di lui insieme con un Rabbino grande esperto di Halacha. Mentre i due giocavano, essi capirono che era arrivato il momento di accendere la candela di hanuccà, il candelabro era però posto a ridosso del Papa. Il rabbino disse a Davide di spostarlo, per evitare di bruciargli il mantello, e di accenderlo vicino alla finestra. Così fecero. Davide iniziò a cantare il ‘Maoz zur (Asilo e Rocca è mia Salvezza)’, ne spiegò il significato al Papa, il quale ascoltò molto interessato.

(Segno della Nuova Luce per ebrei e cristiani)

 

ottobre 1986, Basilicata, Orlando (CG140) (AS69) (CD158)

O. dopo aver letto alcuni brani biblici, sognò di vedere il Vitello d’Oro. Poi si trovò in cima ad un monte dove, con un coltello tagliò in due la testa di un agnello, con molta decisione. Ne prese poi il cervello e, stringendolo forte, fece schizzare il sangue da tutte le parti. Afferrò poi la testa, l’appese ad un gancio e la fece scivolare giù nella valle tramite una corda tesa. Vicino al luogo dove lui si trovava c’era un vecchio brutto e cattivo.

(Segno di rottura delle forze del male. Segno che anche non-ebrei possono compiere il diguino di Kippur per espiazione nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale.

 

01 novembre 1986, Basilicata, Angela (CG145) (AS73) <P I> (CD159)

Nel sogno, Angela si recò a casa dello zio per salutare Peretz e gli altri. In casa erano tutti intorno al camino. Peretz stava tenendo un discorso sulla fede a due bambini di circa quattro anni, questi ultimi, interrogati, risposero: “La Fede è dentro a ciascuno di noi e si esprime nei rapporti con gli altri”.

(Segno che il Nuovo Messaggio può raggiungere anche i bambini piccoli: essi possono già capire la lezione essenziale sulla fede, che non è tale se non conduce al giusto comportamento nei confronti degli altri)

 

02 novembre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG146) (AS75) <* I> (CD160)

Solly sognò che durante un week-end, si trovò sprovvisto di soldi e di carne, avendoli precedentemente depositati in una cella frigorifera industriale. Incontrò per caso Nino che si dichiarò disposto ad aiutarlo a recuperare i suoi oggetti. Entrarono, infatti nella cella, insieme con Tina. Mentre i due fratelli rovistavano, per niente intimoriti dal freddo, Solly incominciò ad infreddolirsi. La porta d’ingresso si richiuse di colpo intrappolandoli, ed una voce intimò: “Se volete salvarvi, dovete inchinarvi allo spirito della dianetica!”. Nino si rifiutò e si arrabbiò moltissimo.

(Segno fortissimo comtro la Dianetica. Nino si rifiuta e si arrabbia perché sa che bisogna inchinarsi solo davanti a Dio e non davanti ad una ideologia che congela soldi e carne = cuore.

 

05 novembre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG147) <M> (CD161)

Nel sogno, Paolo si trovò a casa sua. C’era festa, tutti erano a tavola. C’erano molte persone, ma una in particolare, con la sua presenza, riempiva di gioia il cuore di tutti i presenti. Aveva un aspetto molto distinto, rispettabile ed un grande portamento: era il Maestro Haim (giovane, di circa trent’anni). Paolo andò in cucina a prendere delle cose da portargli e rifletté: “È favoloso, il Maestro è morto ed ora è qui con noi, è una cosa bellissima, mangia e beve proprio come noi!”. Nello stesso sogno, Paolo si trovò poi in una località marina. Passeggiando sul lungomare accompagnava il Maestro, oramai anziano, su una sedia a rotelle.

 

22 novembre 1986, Milano, Anna Gasparotti. (CG149) (AS74) <^> (CD163)

Anna sognò di entrare, dopo tanto tempo, in una chiesa cattolica dove era in corso una celebrazione. Il sacerdote che stava celebrando era ignorato, e tutti facevano cose diverse: c’era chi giocava, chi alzava la voce, chi, da turista, osservava intorno. C’era un diacono che leggeva passi del Vangelo, ma con accenti e punteggiatura sbagliati. In seguito, parlandone con la sorella, Anna capì che le parole più significative che le erano rimaste più impresse erano ‘Regno dei Cieli’ e ‘Segno dell’Asino’. Ella concluse che quelli erano i Segni della Redenzione, incompleti. Anna si precipitò per parlare con il sacerdote che, però, egli cercò di tergiversare dicendo di cercarsele sul dizionario. Alla fine ammise che i Segni del Cielo e dell’Asino erano stati da loro ricevuti e, quindi, le funzioni in chiesa avrebbero dovuto essere modificate. Oramai, però, per Anna era tutto chiaro: i Segni ricevuti dalla chiesa cattolica erano parte dei Veri Segni della Redenzione. Gridando: “Sono i Segni del Regno dei Cieli e dell’Asino che Mangia il Pane!”, ella si mise a ballare e saltare con un’euforia incontenibile.

(La prima parte del sogno descrive la situazione generale che esiste tra il clero ed i fedeli cattolici. La seconda parte spiega che il Segno del Regno dei Cieli ed il Segno dell’Asino (che nel Vangelo è la cavalcatura di Gesù all’entrata in Gerusalemme), ricevuti a suo tempo dalla Chiesa Cattolica, erano incompleti. Essi vengono ora completati nei Segni della Terza Redenzione Finale, dal Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli e dal Segno dell’Asino che Mangia il Pane)

 

09 dicembre 1986, Milano, Carmine Nino (CG152) (AS78) <P> (CD167)

Nino sognò di leggere sul giornale in prima pagina la scritta a caratteri cubitali “Dio esiste?” e sotto “Dio esiste! Peretz ne è il portavoce”.

 

18 dicembre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG154) (AS77) <P \> (CD169)

Paolo sognò di trovarsi completamente nudo e di voler entrare in una Sinagoga, si poneva, però, il problema della mancanza della kipà (copricapo rituale ebraico). Subito dopo arrivò Peretz che lo invitò ad entrare senza alcun problema. All’interno della Sinagoga Paolo si sedette alla sinistra del rabbino che stava leggendo il Libro del Talmud, molto più grande rispetto ai libri normali (è da notare che Paolo non aveva mai visto un Libro del Talmud). Vide poi un candelabro ad otto luci sul quale erano accese tre candele, Paolo chiese di poter accendere la quarta candela, ed un ebreo, che egli non conosceva, gli disse: “Sì, va bene, ma facciamo metà per uno”.

(Segno del ‘nuovo ebreo’ nudo, cioè innocente come un neonato, che può persino partecipare ai riti della Sinagoga tradizionale, se appoggiato da altri ebrei. Paolo il 28 novembre 1986 aveva fatto la circoncisione nel Nuovo Patto, cominciò a partecipare anche a quello ebraico, del resto la sua anima aveva già rivelato questa sua appartenenza in un sogno precedente, quello del 10 settembre 1986 –CG133- AS67- in cui si trova nella Sinagoga con addosso una tunica bianca)

 

dicembre 1986, Milano, Barbara (Nodà)(CG155) (CD171)

Barbara, in sogno, si trovò all’inizio di una scala bianca avente ai lati due leoni e iniziò a salirla. A circa metà del percorso la scala si divise in due, e poco dopo si divise ancora. Ella passò nella seconda scala, questa aveva i gradini bassi e scivolosi, ed era simile ad una discesa. Barbara passò allora alla scala a fianco e, finalmente, arrivò in cima. La scala, a quel punto tornò ad essere unica.

(Con la Terza Redenzione, tutta la storia redenzionale si unisce.)

 

08 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG158) <I> (CD177)

Barbara, in sogno, vide un leone ed una leonessa e fece notare a qualcuno che le era accanto che anche negli animali la femmina sta sotto ed il maschio sopra.

(Segno che ribadisce il rispetto per le leggi della natura)

 

15 gennaio 1987, Milano, Barbara Nodà) RP15/1/87) <P> (CD179)

Barbara sognò di assistere all’ultima cena e subito dopo vide Peretz che salutava tutti gli Allievi.

(Già da alcuni giorni, anche ad altri Allievi, stavano arrivando sogni che preannunciavano la dipartita di Peretz…) L'Ultima Cena – fra i Segni del Cristianesimo Correto

 

16 gennaio 1987, Milano, Sarah (RP16/1/87) <P> (CD180)

Sarah sognò di vedere Peretz avvolto in un lenzuolo bianco che, seduto su un divano, saliva in cielo.

 

18 gennaio 1987, Milano, Rosa (CG162) (AS95) < P M> (CD183)

Rosa, in sogno, si trovò nella sua stanza con Sarah, Paolo ed un bambino di nove anni. Paolo e Sarah erano molto preoccupati per la situazione di Peretz. Rosa disse loro: “Non vi preoccupate, Peretz si salverà. Ma se lo vogliamo, dobbiamo dire queste parole: “Io conosco un Asino che mangia il Pane e che Parla, ma è un Asino buono! Quest’Asino sta completando un incarico che gli è stato affidato dal grande Maestro, Haim. Il suo compito porta la Pace in tutto il mondo e l’unione tra le genti!”. A quel punto, il bambino si girò verso Rosa rivolgendole uno sguardo d’assenso, poi disse: “Quello che fai e dici è giusto”.

(I bambini innocenti di questa generazione approvano l’incarico di Peretz. Il sogno di Rosa, che conobbe Peretz attraverso Barbara (Nodà), sua amica, conferma la chiave per una soluzione positiva del problema, parla della diffusione della notizia dell’esistenza dell’Asino e dei Segni. Per rompere il decreto e salvare l’Asino non restava che annunciare a più persone possibile che: “È arrivato l’Asino che Mangia il Pane e che Parla” La frase era destinata a rompere le barriere psicologiche, comunicando direttamente all’anima della persona che al mondo erano iniziati i Segni della Redenzione. Tutti gli Allievi si rivolsero a più persone possibili, riferendo la frase citata. Ved. Testimonianza di Solly, il 16 gennaio, sulla la signora Loredana.)

 

18 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG161) <^> (CD184)

Barbara sognò che, con altre persone, doveva attraversare un ponte di marmo bianco nel cui punto centrale una crepa profonda impediva di proseguire. Temendo che potesse crollare, essi decisero di fermarsi. Una di quelle persone disse: “È strano che un ponte di marmo abbia una crepa così profonda”. Poi udirono una voce che li rassicurò: “Se aspettate, il ponte potrà essere riparato”. Infatti, Barbara vide tante mani che, con cucchiai da minestra, riparavano la crepa. A quel punto il ponte, che era sospeso nel cielo e andava verso l’alto, venne rimesso in uso e tutti poterono passarci sopra.

(Il lavoro degli Asini fa scendere il Regno dei Cieli in terra, anche durante il Ponte della Quarta Generazione, correggendo pure ciò che impedisce a quella discesa)

 

22 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG163) (AS96) <\ P> (CD185)

Barbara, in sogno, vide di essere seduta con Paolo ad un lungo tavolo in un salone bianco, illuminato da una grande luce. Paolo disse: “Meno male che non devo più portare il vestito verde di Peretz, perché è troppo pesante per me. Se dovessi continuare ad indossarlo, comincerei a sudare e sarei costretto a togliermelo dopo poco tempo”. Barbara continuò: “È vero, è pesante, ma non per Peretz, egli lo indossa sempre, ma non suda mai”. A quel punto comparve Peretz con il vestito verde, che, seduto a capotavola, li guardava sorridente.

(Segno della ‘corona’ rimessa al suo posto. Peretz, che è stato salvato dal decreto, può continuare con il suo impegno )

 

22 gennaio 1987, Milano, Peretz Green (RP22/1/87) <^> (CD186)

Peretz sognò che il primo gradino del Regno dei Cieli stava per scendere sulla terra.

(Il primo gradino! Qualcosa di solido del Regno dei Cieli sta per stabilirsi sulla terra! La prima visione del Regno dei Cieli venne ricevuta da Renato, che, in sogno, si trovò ai piedi di una lunga e meravigliosa scala di marmo bianco, nel settembre 1983- CG3- AS3- Ora, con l’aggiustamento del ponte realizzato da tante mani, Barbara, 18 gennaio 1987 –CG161- finalmente il collegamento incomincia ad essere concreto ed il primo gradino può scendere sulla terra. È incalcolabile il valore di questa notizia!)

 

27 gennaio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG165) (AS82) <P R> (CD188)

Solly sognò di essere con Peretz, Sara ed un’altra persona, una di queste aveva comprato del pane affinché Peretz lo santificasse: Peretz li invitò ad entrare in una drogheria per acquistare qualcosa che addolcisse il pane, perché solo così avrebbe potuto essere santificato.

(Segno che il Pane santificato della Casa di Preghiera deve essere dolce)

 

05 febbraio 1987, Milano, Paolo Fierro (CG167) <M P> (CD189)

Paolo sognò di trovarsi all’interno di un ospedale, era in compagnia di Peretz ed altri Allievi. Aspettavano che il Maestro Haim uscisse da una stanza. Tutti furono molto contenti ed emozionati quando lo videro uscire, Paolo lo salutò, appoggiò la testa sulla sua spalla e si mise a piangere dalla contentezza. Il Maestro aveva un aspetto molto distinto, giovanile, dimostrava circa cinquant’anni, era molto contento, pieno di gioia. Nella stanza dove si trovavano, c’era anche un egiziano del Cairo. Il Moré saputo ciò gli chiese: “Sei del Cairo?”. Subito i due si misero a conversare in arabo.

(Segno che il Moré aveva anche una grande cultura araba. Egli, nato a San’a nello Yemen dove rimase per sedici anni, era un ebreo di cultura orientale, parlava 14 lingue arabe, conosceva alla perfezione il Corano. Aveva una conoscenza profonda ed un apprezzamento enorme per la cultura araba, la sua storia, la sua tradizione)

 

14 febbraio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG170) (AS83) (CD192)

Barbara in sogno, vide una donna che si trovava al suo paese natale e che chiedeva ai compaesani dove si potesse trovare un asino parlante. Tutti le risposero che non esistono asini simili. La donna sostenne che ciò non era vero in quanto lei da piccola ne aveva uno che ora voleva rivedere. Chiese la stessa cosa anche ad un vecchietto che le rispose che in paese c’erano due fratelli che nella loro fattoria tenevano un asino, ma non parlante. La donna si diresse verso la fattoria. Entrò e chiese ad uno dei due fratelli se possedesse un asino parlante. L’uomo confermò di possedere un asino, ma non parlante. Nonostante ciò ella entrò nella stalla e chiese all’asino di parlare, quello si mise a cantare. La donna disse, poi, che le parole delle canzoni dell’asino dovevano essere capite, perché in esse erano contenuti messaggi importanti.

(Segno dell’Asino che canta la Canzone contenente il Nuovo Messaggio. Finalmente, l’Asino, dopo molti passaggi, può, non solo parlare, ma addirittura cantare a cuore sereno)

 

24 febbraio 1987, Milano, Sarah Markus (CG172) (AS85) <P \ M> (CD195)

Sarah, in sogno, vide Peretz davanti all’altare di Malchitzedek. Era in punta di piedi rivolto al cielo e pregava. Egli disse per quattro volte: “Io sono l’Asino che Mangia il Pane”. Ad ogni ripetizione retrocedeva di un passo. Dopo la seconda frase, seguita da un inizio di pianto, Sarah vide la Coda Bianca distesa sull’altare e disse: “Peretz, hai dimenticato di mettere la Coda”. Peretz rispose: “Adesso non la devo mettere, dammi, invece, il mio mantello bianco!”. Sarah gli portò il mantello, esso era bellissimo, di volpe bianca, il suo pelo era lucente e dietro aveva delle code dello stesso pelo che pendevano. Finito il Segno, Peretz si rivolse a Paolo, quasi a rimproverarlo, perché lo credeva distratto. In realtà Paolo era estraniato perché stava ascoltando il Maestro Haim. “Ho udito la voce del Moré”, disse: “Vuole sapere se quando facciamo i Segni, tutti noi avvertiamo la sua presenza”.

(Sogno che rappresenta il livello di completezza del Segno dell’Asino che Mangia il Pane, dopo la soluzione positiva del decreto che gravava su di lui, e della presenza costante, durante i Segni del Maestro Haim) Segno del Riporzionamemto dell'Altare di Malchitzedek rispetto all'Altare del Sacerdote Unto, l'Altare di Giuda, l'Altare di Efraim e l'Altare della Grande Israele.

 

24 febbraio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG 173) (AS86) <P ^> (CD196)

Solly sognò di trovarsi con Peretz in un luogo indefinito: essi erano come sospesi nell’aria o nel vuoto. Peretz disse: “Ordino alle porte di aprirsi per l’Altare del Sacerdote Unto e per l’Altare di Malchitzedek”. Detto questo, una porta a due battenti si aprì immediatamente. Peretz invitò Solly a ripetere la stessa formula. Solly la ripeté e le porte si aprirono di nuovo.

(Segno indicante l’apertura dei due altari menzionati, nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale)

 

02 marzo 1987, Milano, Paolo (CG175) (AS87) <P> (CD198)

Paolo, in sogno, era in compagnia di Peretz. Con lui era andato ai quattro angoli del mondo.

(Paolo è nel Segno del Cavallo Bianco, cioè nel Segno della diffusione del Nuovo Messaggio in tutto il mondo)

 

06 marzo 1987, Milano, Sarah Markus (CG176) (AS89) (CD200)

Sarah, in sogno, vide scritto su un foglio: “Ed ecco che Anna dalle mille grazie consolava la signora Serena”. Poi udì una voce che disse: “Io sono Iddio e combatterò per voi, perché siete il Mio popolo Hineni (EccoMi)”.

(Ved. la canzone di Anna, madre di Samuele)

 

14 marzo 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG177) <P \ ^ M> (CD201)

In sogno, Solly vide Peretz, con la sua tunica verde, che stava compiendo dei Segni. Ad un certo punto Peretz gli disse: “C’è solo uno seduto su quel trono e lui ti guiderà!”.

(Il trono è quello del Regno dei Cieli, vedi il sogno del settembre 1983 –CG3- AS3- denominato 2° Segno della Redenzione nel quale Renato vede, alla sommità di una bellissima scala di marmo bianco, un trono su cui siede il Maestro Haim. È proprio il Maestro che guiderà Solly e gli Allievi nei loro compiti)

 

20 marzo 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG179) <* ^> (CD203)

Barbara, in sogno, guardò fuori dalla finestra e vide nel cielo tante lune bianche ed al centro la luna vera, tutta rossa; allora chiese a Paolo come mai ci fossero così tante lune e lui rispose che il Signore aveva iniziato a fare la selezione delle anime. Barbara domandò ancora quando sarebbe venuto il giorno che dura tutta la notte, Paolo affermò di non poter risponderle, perché avrebbe dovuto riposare per prepararsi a rispondere alle domande di persone molto importanti in campo politico e religioso.

(Durante la Quarta Generazione, incomincia la selezione delle anime)

 

21 marzo 1987, Milano, Paolo Fierro (AS91) <P> (CD204)

Paolo in sogno si trovò all’interno di un salone in una località lontana. Con lui c’erano Peretz, ed altri componenti della Casa di Preghiera che distribuivano i libri del Nuovo Messaggio, a molte persone, dicendo che il Nuovo Messaggio si sarebbe esteso a livello internazionale, ai quatro angoli della terra.

 

24 marzo 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG181) <P> (CD206)

Anna sognò che non essendo possibile comunicare telefonicamente, lei, il marito, il figlio, la madre, Peretz e Paolo cercarono di raggiungere a piedi l’ufficio di un editore. Per arrivare alla meta, che non era lontana dal punto di partenza, c’era da superare una strada difficilissima ed una scala di metallo estremamente pericolosa. Peretz e Paolo riuscirono ben presto a giungere sul posto, lei, invece, arrancava col bambino sulle spalle, aiutata dal marito. L’atmosfera era di preoccupazione. Arrivati alla meta, constatarono che l’accesso era possibile solo attraverso una porta secondaria e nello studio non c’era anima viva. Anna, temendo una trappola, comunicò a Peretz la sua preoccupazione, ma questi la rassicurò. Poi in lontananza si aprì un cancello e tutti videro due cavalli bianchi, uno dei quali un po’ più grande dell’altro, che correvano via. Anna pensò che quello fosse un chiaro segno che indicasse di scappare via da lì, ma di nuovo Peretz la invitò a resistere. Poi, di colpo lo scenario cambiò, c’era molta più luce, ed un nugolo di fotografi assediava pacificamente Peretz e Paolo. Anna, suo marito ed il bambino si trattennero a parlare con un giornalista del ‘Corriere’ che era già al corrente dell’esistenza del Nuovo Messaggio. Anna gli fece notare che questo era il vero scoop del secolo poiché, grazie a Dio, le poche notizie conosciute, che già sembravano incredibili, potevano essere paragonate alla sommità del capo di un gigante che stava per emergere dalle acque.

(Segno che dopo il superamento di grosse difficoltà, avverrà la diffusione degli scritti di Peretz riguardanti il Nuovo Messaggio, e sarà lo scoop del secolo)

 

25 marzo 1987, Milano, Paolo Fierro (CG182) (AS93) <^ P> (CD207)

Paolo, in sogno, si trovò in una località di montagna. C’era un sole straordinario che emanava una luce bianca ed intensa. Subito dopo vide, in cielo, un arcobaleno e capì che quello era il simbolo del Patto. Paolo vide poi che l’arcobaleno si spostava nel cielo e, piano, piano, si infilava in un grosso cilindro. Nel frattempo era arrivato anche Peretz che osservava attentamente l’evento. L’arcobaleno era entrato nel cilindro solo per metà, ma il desiderio di Peretz (lo si capiva dalla sua espressione), era quello che entrasse completamente. Subito dopo ciò avvenne ed il cilindro si chiuse ermeticamente. Peretz, a quel punto, disse: “Grazie a Dio è stata fatta la pace fra le stelle”.

(Il Patto Nuovo è stato sigillato nel Nuovo Rotolo della Redenzione. Fare la Pace fra le stelle vuol dire che le stelle si stabiliscono per formare l’armonia che regna nel firmamento per portare la Pace in terra!)

 

02 aprile 1987, Milano, Rosa (CG184) <P> (CD209)

Rosa sognò di vedere Peretz che si trovava in una grande stanza piena di luce, con tutti gli Allievi della Casa di Preghiera. Peretz era cieco, ma non preoccupato. Gli Allievi lo tenevano per mano. Peretz dichiarò: “Non mi preoccupo di questa mia cecità, in quanto ho voi che mi guidate”.

(“Sordi sentite, ciechi aprite gli occhi per vedere. Chi è cieco se non il Mio servo? Chi è sordo come colui al quale mandavo il Mio messaggero? Chi è cieco al pari del Mio favorito (Meshullam), e sordo come il servo del Signore?”. Isaia 42; 18, 19. Peretz, nel suo stato di cecità, viene guidato dai sogni degli Allievi)

 

06 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG185) (CD210)

Barbara sognò di vedere il Segno della Mela e del Serpente Morto.

(La mela simboleggia l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male il cui studio porta alla sconfitta del Serpente, quindi l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto)

 

11 aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG186) <*> (CD211)

Paolo, in sogno, vide le acque terribili relative al Quinto Segno. Una grande diga aveva ceduto e molti erano i morti sommersi dall'acqua.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante catastrofi sulla terra.

 

16 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG187) < P *> (CD212)

Barbara in sogno vide Peretz, Paolo ed altre due persone che, sopra una montagna stavano osservando il cielo. Peretz spiegò che bisognava essere pronti ad affrontare un periodo in cui il cibo sarebbe scarseggiato, poi disse una strana frase: “Nel seno materno che Dio aprirà, sarà contenuto latte e miele e forse anche i vostri mariti lo vorranno, state attente, però, perché anche il latte finirà!”

(Sogno della Quarta Generazione riguardante la scarsità del cibo)

 

16 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG188) <P \ I> (CD213)

In sogno, Solly vide Peretz con la sua tunica bianca, sul balcone al secondo piano di una casa. Peretz disse alla gente raccolta: “Vi auguro una buona Pasqua anch’io”: Tutti risposero: “He-haw, he-haw…” con molto entusiasmo. Poi Peretz entrò in fretta in un’auto con l’atteggiamento di chi pensa: “Non c’è tempo da perdere, bisogna portare avanti l’incarico!”.

-(Peretz augura la buona Pasqua a molti Allievi-Asini cioè umili portatori di notizie. Il Segno venne effettivamente compiuto durante il viaggio di Peretz in Israele del 12-18 aprile 2000 compiendo il 'anch’io', per far sì il Segno tocchi terra. Nei giorni precedenti, dal 23 al 26 marzo 2000 l’importante visita papale in Israele, aveva sancito un riavvicinamento tra ebrei e cristiani. Peretz, accompagnato da Davide ed Solly, quale Asino poté solo gioire, confermare lo spirito di pacificazione e ricordare, però, da parte sua, (anch’io) le indispensabili correzioni esistenti nelle sue mani e provenienti da un livello alto (dal balcone), cioè dal Secondo Comandamento. Perché il Papa è in buona fede, ma la fede del papa è idolatra, infatti, egli, dopo aver ricordato l’importanza dei Comandamenti, durante la permanenza in Israele, una volta tornato a Seir, a Roma, ha riproposto i vecchi errori consacrando la Chiesa a Maria, durante la visita a Fatima del 13 maggio 2000! Ecco spiegato il significato dell’espressione anch’io: Peretz è il 'Papa' che spiega nel modo giusto le questioni sul Cristianesimo)

 

16 aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG189) <P> (CD214)

Paolo, in sogno, vide Peretz che parlava con molti Allievi e li tramutava in asini.

(Segno che molti Allievi diventeranno Asini)

 

*************************************************************************19 aprile 1987, PASQUA

 

20 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG190) (CD215)

Solly sognò di vedere, in una splendida visione, Gesù che camminava in mezzo alla folla. Il Papa gli stava vicino e dava precise istruzioni alla gente dicendo queste parole: “Non parlate ad alta voce, né fate movimenti bruschi, perché la visione potrebbe svanire!”.

(Questo sogno è stato fatto in concomitanza con la Pasqua cristiana, ed è Segno che la Redenzione di Gesù Cristo fu totalmente spirituale, tanto da non toccare mai per terra)

 

20 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG191) <P *> (CD216)

Nel sogno, Barbara, Rosa, Peretz e Paolo si trovavano in una stanza. Barbara disse a Peretz di volergli raccontare un sogno fatto due o tre anni prima (come effettivamente era stato): il presidente degli Stati Uniti stava parlando di guerra, vicino a lui c’era un enorme blocco di ghiaccio dentro cui si intravedevano due teste, una di Reagan ed un'altra. Egli entrò in una stanza per affrontare un’importante riunione, di cui però Barbara non sentì parola. La scena cambiò, ora ella si trovava su un’isola: la Svizzera. Ella si chiese come mai quella nazione si trovasse staccata dai paesi confinanti, e capì che c’era stata una guerra così feroce da coinvolgere anche i paesi neutrali, e da sconvolgere la geografia dei continenti. La Svizzera era diventata un’isola dove bisognava ricominciare tutto da capo.

(Segno della Quarta Generazione)

 

21 aprile 1987, Milano, Barbara (CG192) <I> (CD217)

Barbara sognò di trovarsi a scuola e di parlare dei Segni della Redenzione ad ogni compagna incontrata. Però, ogni volta che arrivava ad elencare il Segno della Quarta Generazione e della Nuova Costruzione perdeva l’attenzione dell’ascoltatrice che se ne andava via. Senza scoraggiarsi, Barbara riprendeva da capo; allora una ragazza le domandò come mai solo lei ed un’amica fossero veramente interessate all’argomento e lei rispose con naturalezza: “Lei ascolta perché ha il cuore semplice!”.

(Il Nuovo Messaggio può essere accolto solo da chi ha il cuore semplice)

 

22 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG193) <P I> (CD218)

Solly sognò di vedere Peretz camminare in via Kramer, a Milano, di fronte al numero civico 33. Qui si arrestò e disse ad alta voce: “Questa vecchia casa è come la Sinagoga, se non si rinnova, passerà dei seri guai!”. Sempre nello stesso sogno Solly vide Peretz che si rivolgeva ad alcuni Allievi poco interessati e diceva loro: “Voi non sapete chi io sia!”.

(Segno del necessario rinnovamento della Sinagoga Tradizionale)

 

23 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG195) <*> (CD220)

Barbara in sogno guardò fuori dalla finestra, vide cadere una stella ed espresse un desiderio. Poi le vennero in mente le parole di Paolo: “Ogni volta che cade una stella, vuol dire che è morta una persona”. Nel frattempo la pioggia di stelle si fece più consistente, vicino a lei c’erano la madre ed il fratello. Le stelle ora andavano da sinistra a destra, dall’alto al basso. In alto, due stelle erano unite da una striscia ed ella affermò che quello era il Segno delle Stelle che si spostano.

(Segno delle Stelle che si Spostano durante la Quarta Generazione)

 

25 aprile 1987, Milano, Sarah Markus (CG196) <P M *> (CD221)

Sarah sognò di trovarsi con Peretz ed altre persone in un posto buio, forse una caverna. Ad un certo punto iniziò un forte terremoto. Ella incominciò a recitare lo Shemà Israel (Ascolta, Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno). Per mantenersi in equilibrio bisognava tenersi per mano e formare un cerchio. Sarah disse: “In nome del Moré Redentore, in nome dei Segni della Redenzione: Segno È Arrivato il Tempo, Segno delle Stelle, Segno del Regno dei Cieli, Segno della Nuova Luce, Segno dell’Asino che Mangia il Pane, Segno della Quarta Generazione…”. A questo punto fece una pausa e pensò che non era possibile che tutto potesse essere distrutto, così mise enfasi sulle parole: “E nel Segno della Ricostruzione!”. Ella guardò Peretz e si stupì per il fatto che lui non stesse pregando e paresse rassegnato, era come se pensasse: “Non può essere altrimenti!”. Sarah tornò alla sua preghiera: “Dio Onnipotente, se non vuoi salvare noi che siamo peccatori, salva tutti i bambini del mondo!”. In quel momento dell’acqua stagnante cominciò a correre dentro la grotta e ad invaderla, tanto che ognuno dovette sollevarsi in punta di piedi per non essere sommerso. Una persona che era rimasta seduta, si bagnò il viso e si stropicciò gli occhi. Peretz allora avvertì: “Non lasciate che quest’acqua tocchi i vostri occhi!”. Sarah fece per dare il fazzoletto alla persona che si era bagnata il viso, ma l’acqua l’aveva già accecata.

 

25 aprile 1987, Milano, Mariuccia (CG197) (CD222)

Maria sognò di camminare per strada con sua figlia, all’improvviso divenne buio. Ella si guardò di fianco e vide passare un uomo in bicicletta, poi guardò di fronte a sé e vide una nebbia fittissima che le impediva di trovare la strada di casa. Improvvisamente, da un sentiero di campagna, vide spuntare un asino e, felice, disse alla figlia che se si fossero attaccate a lui, che conosceva la strada, avrebbero potuto tornare a casa. Si trovò poi su un ponte di legno sotto cui scorreva un fiume limpidissimo, tanto è vero che si vedevano molto bene le pietre del fondo. Maria prese un sasso e lo gettò nel fiume per far sentire il tonfo alla figlia, ma la caduta della pietra non provocò alcun rumore.

(L’Asino conosce la strada e può condurre alla meta coloro che gli si attaccano)

 

aprile 1987, Milano, Peretz Green (CG200) <P M> (CD225)

Peretz, in sogno vide il Maestro Haim con in mano il contratto della Casa di Preghiera. Peretz firmò immediatamente, anche se non riuscì a decifrare ciò che vi era scritto. Poi lo Tzadik gli disse: “Tra 400 o 500 anni non ci sarà più l’uso dei tefillin nella Sinagoga Tradizionale?.

(Grande è l’equilibrio di questo Segno: tra quattro-cinquecento anni la Sinagoga Tradizionale avrà raggiunto una santità tale da non richiedere più l’uso individuale di simboli di santità)

 

aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG201) <*> (CD226)

Paolo, in sogno, vide cadere dal cielo tutti i tipi di cibo. Molte persone lo raccoglievano e lo mettevano nel portabagagli delle macchine.

(Nella Quarta Generazione mancherano i cibi)

 

aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG202) <*> (CD227)

Paolo, in sogno, vide il Quarto Segno delle acque turbolente che si stavano alzando.

 

maggio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG203) <*> (CD228)

Gli Allievi della Casa di Preghiera erano chiusi in una stanza buia, solo una fioca lampada ad olio la schiariva un poco. Le persone erano tese, si tenevano strette perché avevano paura. Fuori c’era molto rumore: lampi, palle di fuoco, cose che bruciavano, donne e uomini che fuggivano senza scampo da una parte all’altra della strada. Il cibo mancava e la gente moriva per strada per malattie come la peste, chi era in casa piangeva dal dolore. Intanto gli Allievi sperando che tutto ciò finisse presto, alternavano momenti di preghiera a momenti di attesa. All’improvviso essi videro un fuoco che bruciò tutto e tutti, poi le acque del mare uscirono dai loro limiti, portando via ciò che era rimasto.

 

01 giugno 1987, Brescia, sig.ra Carolina (CG204) <P> (CD229) 1° sogno della signora C.

La signora Carolina sognò di vedere Peretz uscire dalla messa. Egli le raccontò che il Prete non voleva permettergli di fare la comunione, ma lui aveva tanto insistito che, alla fine, gliel’aveva data. Peretz era molto orgoglioso di quella vittoria.

(Come mai il Prete non vuole dare la comunione a Peretz? Come mai Peretz, che è ebreo, insiste per averla? E perché poi è orgoglioso della vittoria conseguita? Il Prete gli nega il pane ed il vino perché sa che attraverso di lui essi saranno neutralizzati e perderanno la loro valenza idolatra. Peretz, del resto, insiste perché vincendo potrà restituire al pane ed al vino il loro valore equilibrato e naturale, con un rito di santificazione, che, nella Casa di Preghiera non avrà, ovviamente, nulla a che spartire con corpo e sangue!)

 

03 giugno 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG205) <R> (CD230)

Solly sognò di essere in mezzo a due ebrei e di conversare con loro. Era la mattina di Rosh ha-Shanà (capodanno ebraico). Ad un certo punto li prese sottobraccio, dicendo di avere qualcosa di molto importante da comunicare loro. Così incominciò a pronunciare a bassa voce: “Ba ha-Sman!” e poi gridò con voce fortissima, anche nella realtà, tanto da svegliarsi dal sonno: “È arrivato il tempo!”.

(Ripetizione del Segno “È Arrivato il Tempo!” nel quinto anno dei Segni, per il campo ebraico. Il Segno preliminare ai Segni della Redenzione venne ricevuto da Peretz il 23 giugno 1982 –CG1- diede l’avvio al periodo redenzionale e alla possibilità di annunciarlo)

 

12 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG206) <I> (CD231)

Barbara, in sogno incontrò suo cugino che le fece vedere due suoi figli, poi in camera gliene fece vedere altri due, ma così brutti da far volgere altrove lo sguardo di Barbara. C’era anche sua cugina che non capiva le parole del marito il quale dichiarò di voler ricorrere a metodi drastici pur di non avere altri bambini. Barbara intervenne dicendo che si deve dare la giusta importanza al dono di Dio di poter avere figli.

(Segno che consente di dare le equilibrate spiegazioni su questo argomento. Per una coppia senza figli usare contraccettivi può essere controproducente. Ci possono essere, invece, validi motivi per ragioni di salute o per mancanza di mezzi o se i bambini sono già due; ma può essere, però, che dal Cielo sia voluto che da quella coppia nascano altri bambini…)

 

15 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG207) <\> (CD232)

Barbara in sogno vide che c’era una nuova corona per la corona dei Segni.

(Dopo la correzione dei margini d’errore in campo cristiano, c’è ora anche la necessaria ‘corona’ della correzione in campo ebraico preannunciata dal sogno del 3 giugno 1987 –CG205- di Solly il quale urla anche agli ebrei che è ‘arrivato il tempo!’)

 

21 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)(CG208) <P> (CD233)

Barbara sognò di andare da Peretz per chiedergli consiglio sui nomi da dare ai suoi futuri figli, per il maschio aveva già deciso per Gioele. Poi si sedette a tavola con Peretz, Paolo, Nino ed un altro. Peretz domandò: “Di cosa si nutre la Redenzione?”. Ella rispose: “Della Verità!”. Peretz bevve e dopo di lui gli altri nello stesso bicchiere, e continuò: “Di cosa si nutre la Legge?”. E Barbara pronta: “Della Giustizia!”.

(Verità e Giustizia provengono direttamente da Dio ecco da dove deriva la forza della Redenzione e della Legge)

 

22 giugno 1987, Milano, Carmine Nino (CG209) (CD234)

Nino sognò di trovarsi con tanta gente. Molte di quelle persone erano tristi, altre, invece, molto contente. Nino, rivolgendosi ad un suo vicino e riferendosi a queste ultime, mise in evidenza gli effetti benefici della Fede.

 

22 giugno 1987, Milano, Barbara (CG210) <\> (CD235)

Barbara sognò di camminare con in mano un libretto intitolato: “L’Asino vestito da Leone”.

(Il Segno del leone prefigura la capacità di formulare la Nuova Legge. Il primo Asino dei Segni, cioè Peretz per questo compito si trasforma nel Leone di Giuda)

 

23 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG211) <*> (CD236)

Barbara sognò di essere sul balcone con Rosa, stavano guardando una rosa che, non essendo stata bagnata da tre giorni, era morta. Decisero di bagnarla lo stesso e la rosa marcì, ma subito dopo Barbara notò che da un piccolo gambo era sbocciato un bocciolo. Le due rientrarono in casa e si misero ad osservare il cielo, videro una fetta di luna. Barbara poi guardò di fronte a sé e vide il sole che sembrava la luna, allora riguardò lo spicchio di luna, ma questo non c’era più, poi guardò di nuovo il sole ed invitò Rosa a chiudere le finestre perché la luna che avevano visto emanava raggi dannosi e non la si poteva guardare.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante luna, sole, ed altri fenomeni celesti. Ved. sogno di Anna G. del 20 maggio 1985- CG58- AS42-)

 

24 giugno 1987, Milano, Claudio (CG212) <P \ M> (CD237) 1° sogno di Claudio

Claudio sognò di trovarsi in auto, con Barbara, Paolo e Peretz. Si fermarono in una radura, intorno a loro c’era un bosco. Scesero dalla macchina e videro un burrone sul cui fondo alcuni muratori stavano costruendo delle case. Si diressero poi verso il bosco accorgendosi che, sotto i loro piedi, il terreno ricoperto di foglie rosse, aveva una compattezza strana. Entrarono in una casa composta da due stanze scure. La prima era vuota. Nella seconda Peretz, che aveva in mano il bastone del Maestro Haim, si diresse verso un grosso armadio marrone e gli parlò. Claudio vide un signore che si meravigliò nel vedere i movimenti di Peretz il quale si spostò verso il tavolo e parlò anche a tre pietre bianche, che si trovavano in un contenitore e che illuminavano la stanza. Quando Peretz ebbe finito di parlare, l’armadio si spostò e cominciò a seguirlo. Dopo aver chiamato Barbara, Claudio e Peretz si diressero verso l’uscita, per raggiungere Paolo, e si girarono per accertarsi che l’armadio li stesse seguendo.

(Nella Casa di Preghiera ci sarà un armadio sacro. Claudio è fratello di Barbara ed è attraverso lei che venne a conoscenza del Nuovo Messaggio)

 

26 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG213) <* ^ M> (CD238)

Barbara sognò di essere sul balcone con suo padre. Era buio, guardarono in cielo e videro due stelle, ella spiegò al padre che una era la Stella dei Segni, quella di Malchitzedek, l’altra la Stella di Abramo. La loro unione avrebbe concluso un ciclo di quattromila anni; a quel punto il Maestro Haim avrebbe fatto un Segno e tutto sarebbe andato velocemente. Barbara vide anche la luna che aveva accanto due luci; riguardò le due Stelle: esse erano più vicine, accanto ad esse tre stelle formavano un triangolo. Per la terza volta osservò le due Stelle: erano unite. La costellazione triangolare non c’era più, e incominciò in quel momento, una pioggia di stelle cadenti. Ella inquieta intuì che stava accadendo qualcosa e pregò il Signore perché non si ripetesse l’olocausto, perché gli ebrei avevano già troppo sofferto durante la seconda guerra mondiale.

(Già duemila anni fa, a metà del suo percorso di quattromila anni, la Stella di Abramo e la Stella, che allora si chiamava di Cristo, si incontrarono. Il bagliore di quest’ultima, però, provocò un parziale offuscamento della Stella di Abramo, ciò significò, per il mondo, il parziale offuscamento della Fede nell’Unico Dio, a favore del bagliore provocato dalla divinizzazione di un uomo. Finalmente, ora, le due Stelle s’incontrano di nuovo, ma in modo più equilibrato. La Stella di Cristo ritorna, come già dichiarato nel 1° Segno, quello delle Stelle, di Gino, dell’aprile 1983 –CG2- AS2-, ma viene ridenominata come Stella di Malchitzedek, che era Sacerdote al Dio Altissimo ai tempi di Abramo (Genesi 14; 18-20). Grazie a questo avvenimento, nel mondo avverrà la correzione delle storture del passato, cioè la Missione di Gesù verrà riconsiderata e capita a livelli diversi, più elevati, di lui rimarrà l’importante insegnamento, che mai volle scostarsi dalla Legge, ma la sua deificazione è destinata a crollare. La costellazione a forma di triangolo era già stata vista da Peretz, nel sogno dell’ottobre 1985 –CG74- AS43- e anche allora aveva una valenza inquietante. Una volta avvenuto l’incontro fra le due Stelle si aprirà quella che si chiama Quarta Generazione, periodo grande e terribile che spaventa Barbara e la induce a pregare almeno per il popolo d’Israele che, come dichiarato in altri sogni, avendo già pagato nella Shoa, come nel sogno di Solly della primavera 1985 –CG53- e in molti della sezione in cui sono stati raccolti i sogni della Quarta Generazione in cui prevale la Misericordia di Dio)

 

28 giugno 1987, Milano, Paolo Fierro (CG214) <P \> (CD239)

Paolo sognò che il Papa aveva dato le dimissioni e abbandonato il Vaticano. A quel punto una voce disse: “Il successore deve essere Peretz”. In seguito, Peretz, con un tallet bianco sulle spalle (scialle rituale ebraico), entrò nella basilica vaticana gremita di gente. Peretz camminava con passo lento verso l’altare vicino al quale era posto lo scranno pontificio, Paolo lo seguì. Arrivati nei pressi dell’altare, Peretz aumentò il ritmo della sua camminata, perché alcuni vescovi e cardinali stavano tentando di soppiantarlo. Peretz li precedette comunque. Fece un segno sullo scranno, poi tornò indietro con calma.

(Peretz, in quanto responsabile per le correzioni in campo cristiano, ha la vera 'autorità' sul 'cristianesimo', per così dire 'Papa'; Ved. Sogno di Solly del 16 aprile 1987-CG188-. Per quanto riguarda invece il tentativo di carpirgli ciò che gli è stato affidato e di soppiantarlo, purtroppo è capitato davvero con un individuo (C.D.) che era entrato in contatto con Peretz grazie a suo zio Mi. Egli, però, si rivelò ben presto come l’altro fratello che non era degno, del sogno di Barbara del 17 gennaio 1987- CG159- AS80-. Nel 1990, infatti travisando tutto, modificò perfino i Segni della Redenzione a suo piacimento, togliendo dall’elenco il Segno dell’Asino, che garantisce l’umiltà; si attribuì titoli, onori, addirittura sogni fatti da altri, arrivando ad autoproclamarsi il Cristo Aspettato, gonfiato dalla sua stessa colossale presunzione e rivelandosi l’ultimo patetico falso cristo uscito dall’errata teologia del Verbo di Giovanni)

 

29 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG215) (CD240)

Barbara sognò di vedere in un sottoscala un leone in libertà. Dietro a lui c’era un foglio con le parole: “Il leone è stato messo in guardia per insegnare all’uomo le giuste leggi”. Poi ancora: “Bisogna voler bene all’Asino che Mangia il Pane”. Ella chiese ad un bambino, dopo averlo preso in braccio, se fosse d’accordo con l’ultima affermazione. Il bimbo dichiarò di voler bene all’Asino. Non era dello stesso parere suo fratello, molto cattivo ed attaccato al denaro, che insinuò delle cattiverie sul conto di Peretz. Barbara non volle sentire altro, sapendo che il giovanotto mentiva e se ne andò col bambino.

(Il Leone di Giuda, qui, si riferisce a Peretz, responsabile per formulare la Nuova Legge della Redenzione Finale. Ved. sogno del signor Banin del gennaio 1984-CG12- AS31- o quello di Barbara del 27 aprile 1987 –CG198- Chi vuole bene al primo Asino potrà accogliere quegli insegnamenti. È favorita la nuova generazione di bambini che hanno la mente più libera. )

 

02 luglio 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG216) <* M> (CD241)

Anna sognò di trovarsi di fronte al Maestro Haim. Egli era seduto a capo tavola ed aveva bisogno di un tritaghiaccio. Anna felice di potersi rendere utile portò l’utensile al Maestro e, molto emozionata, gli disse che le dispiaceva solo per la piccolezza del favore che gli poteva fare. Il Moré sorridente le rispose: “Ognuno fa quello che può e va bene così!”. Per l’emozione, Anna si accorse che si stava svegliando, allora il Maestro la rassicurò: anche se si fosse svegliata, sarebbe poi ritornata lì. Infatti, dopo essersi svegliata, ella si riaddormentò e ritornò nello stesso luogo. Il Moré stava ora conversando con due uomini che gli sottoponevano il caso di una terza persona, che presentava strani e preoccupanti sintomi: il Maestro spiegò che quel male era dovuto agli influssi della luna.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante luna, sole ed altri fenomeni del cielo. Il Maestro conferma l’influsso negativo della luna, sugli uomini, in questo periodo. Su questo argomento c’erano già state avvisaglie nei sogni di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- AS42- e del 23 giugno 1987 –CG211- di Barbara)

 

08 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG218) <P I> (CD243)

Barbara sognò di raccontare la storia di Abramo bambino, quella famosa storia di cosa fece Abramo nel negozio di idoli di suo padre Terah, a Peretz. Ad un certo punto si accorse che non solo Peretz non era un bambino, ma era stato lui, per primo, a raccontarle quella storia. Dichiarò allora che non a lui doveva raccontare, ma ad altri bambini!

 

09 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG219) <P I \ M> (CD244)

Barbara sognò di essere in un giardino a piedi nudi. Peretz era contento perché anche lei era scalza. Nell’erba, ella trovò, insieme ad altre pietre, quella del Secondo Comandamento. Poi si trovò per strada e per ben due volte sfuggì ad un incidente perché al momento di essere travolta aveva pensato a Dio e alla Sua protezione, infatti continuò a percorrere la strada gridando: “Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno!”. Barbara chiese poi a Peretz se avesse pensato alla possibilità che alcuni Segni ricevuti potessero essere il frutto di scherzi di demoni (sheddim). Mentre lo stava chiedendo capì da sola che i demoni non possono progettare Segni in modo così meraviglioso. Poi pensò che siccome il Maestro Haim sia uno Tzadik, anche se certi demoni possono effettivamente prendere diversi aspetti, non è così riguardo alle sembianze del Maestro. Peretz stava per darle una risposta, ma capì che ella aveva già intuito la verità e le fece un cenno d’assenso.

(Questa è una rassicurazione sul fatto che nei sogni non potranno presentarsi altri esseri con la forma del Maestro Haim)

 

10 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG220) <P> (CD245)

Barbara sognò di camminare in una via con un ragazzo, essi si stavano dirigendo da Peretz per fare un Segno importante. Il ragazzo le chiese informazioni sul da farsi, ella gli spiegò: “Pensa solo a baciare e ad abbracciare tutti coloro che ti capiteranno davanti, perché in quel momento ognuno di noi rappresenterà un popolo ed ogni bacio ed abbraccio simboleggerà la futura pace per quella nazione, attraverso la riconciliazione del Bacio e dell’Abbraccio tra Giacobbe ed Esaù”. Arrivati vicino ad uno spiazzo si sedettero su una panchina, il ragazzo si lamentò per le falsità con cui la chiesa aveva preso in giro la gente facendole adorare un uomo per duemila anni. Insieme con Barbara, parlò anche un ragazzo drogato che era lì: “Ora, però, è giunto il momento di sapere la verità!”. Giunti da Peretz andarono sul balcone, ma constatarono che la scarsa visibilità delle stelle, causata dalla nebbia, avrebbe fatto rimandare il Segno.

(Sapere la verità su Gesù aiuterà la Riconciliazione tra le Nazioni)

 

11 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG221) (CD246)

Barbara sognò di avvicinarsi ad una signora anziana, tutta vestita di nero, che seduta sui gradini di un bar, sfogliava un album di fotografie. La prima immagine rappresentava Rosa, una bambina di tre anni., da lei conosciuta. Incuriosita guardò anche le altre foto: rappresentavano coppie di giovani fidanzati, bambini, ragazzi. Finito di sfogliare l’album ella ebbe la sensazione che tutte quelle persone, in futuro, avrebbero conosciuto la Casa di Preghiera.

(La signora anziana rappresenta la vecchia generazione. la Nuova Generazione, fatta di bambini, ragazzi, giovani coppie, è il futuro, e, per quanto riguarda la Fede, avrà contatti con la Casa di Preghiera)

 

16 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG222) <P I> (CD247)

Barbara sognò di camminare accanto ad una suora. D’improvviso, sia lei, sia la suora si trovarono senza abiti. Si diressero poi verso una via e la suora scrisse, per terra, una parola in greco. Peretz si avvicinò e le chiese cosa avesse scritto. Barbara rispose che aveva scritto: “Figlio”. Peretz guardò la parola e si mise a ridere contento.

(Segno che, attraverso il Nuovo Messaggio, molte suore si spoglieranno delle loro vesti, si sposeranno ed avranno figli.)

 

17 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG224) <P> (CD249)

Barbara sognò di essere con Peretz in una piccola conca d’acqua. Essi stavano aspettando Paolo che sarebbe dovuto stare alla destra di Peretz, mentre Barbara era alla sua sinistra. Ella pensava di dover fare una benedizione, ma quando si rialzarono le venne detto che quello era il Segno per la resurrezione di coloro che erano morti in acqua.

 

18 luglio 1987, Milano, Claudio (CG225) <\ P> (CD250)

Claudio sognò di trovarsi in una foresta con sua sorella Barbara. Egli voleva prendere il Pane dell’Asino che Mangia il Pane, ma ecco che gli si avvicinò uno spirito maligno per impedirglielo. Quest’ultimo, infatti, buttò via il Pane nonostante le accorate spiegazioni del ragazzo. Lo spirito, in realtà, voleva impossessarsi di lui. Claudio, una volta capito ciò, resistette con furbizia, facendogli credere di essere riuscito nell’intento, per farlo smettere; poi se ne andò col suo Pane per riferire a Peretz.

(Segno dell’Asino Astuto “con astuzia fa’ la tua guerra”. Con la Nuova Protezione, uno spirito maligno non può entrare, può solo far innervosire. Quando la persona lo capisce, può adottare una strategia più lucida, e allo spirito non resta che andarsene)

 

18 luglio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG226) <M P> (CD251)

Solly vide, in sogno, il Maestro Haim, che disse a Peretz: “Peretz!”. Questi si alzò subito in piedi: “Chi sono io?”. Peretz rispose: “Il Maestro Haim è il Goel (Redentore), anche se in pochi ancora lo sanno!”.

(Segno del permesso di attribuire il titolo di Redentore al Maestro Haim ancora prima che l'umanità lo riconosce)

 

19 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG228) (CD253)

Barbara, in sogno, vide un banchetto a cui partecipava una famiglia poco onesta. Tutti mangiavano tranquilli; quando il padre si alzò dicendo che bisognava andarsene, gli altri lo seguirono, ma si bloccarono e si risedettero nello scorgere un asino ed un cavallo che scendevano da un sentiero. Barbara, invece, non solo li guardò passare, ma li seguì. Entrò poi in una casa di persone ricche, che vivevano come estranee. Si girò e vide Solly che stava osservando il pavimento diviso in contenitori rettangolari e si chiedeva cosa contenessero. Barbara indicandoglieli con le mani gli mostrò oro argento, metalli, rubini…

(I poco onesti hanno sempre paura di essere osservati. I ricchi nascondono le loro ricchezze sotto il pavimento, per paura di essere derubati. In contrasto ci sono un asino semplice ed un cavallo fiero, da seguire, come fa Barbara!)

 

24 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG230) (CD255)

Barbara sognò di andare a vedere una gara di salto, praticata da bambini. Giunse anche Paolo con tre bambini piccoli ai quali doveva fare la balia. I tre bambini, ubbidienti seguirono Paolo fino in cima alla salita. Arrivò poi il primogenito, un ragazzo spericolato, che con la moto andò a sbattere sopra un marciapiedi ferendosi al naso. Paolo lo prese in braccio e lo mise in auto, affidandolo a lei perché lo accompagnasse in ospedale. Durante il viaggio, il ragazzo che era ateo, ascoltò il discorso sul Nuovo Messaggio e ritrovò la fede.

(Molti, purtroppo, ritrovano la fede, soltanto dopo aver corso un grave pericolo)

 

24 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG231) <\> (CD256)

Barbara sognò di trovarsi in un convento, con molte ragazze che stavano diventando suore, ella si stava dirigendo dalla Superiora. Le ragazze erano confuse, ognuna di loro teneva in mano una pietra e sembrava pretendere una spiegazione adeguata, circa il significato della pietra stessa. Esse arrivarono davanti alla Superiora, cieca. Anch’essa teneva in mano una pietra. Ella ascoltò quanto le novizie avevano da dire, poi leccò la pietra che teneva in mano e ritrovò la vista, lasciando nello stupore le future suore. La Superiora iniziò così a parlare di Peretz; le novizie ascoltavano con interesse, e alla fine non ebbero più tanta voglia di diventare suore!

(Nei primi anni dei Segni era permesso leccare, tipico Segno d’Asino, le pietre della Casa di Redenzione. Si trattava di Segni relativi alle acque segrete del Regno dei Cieli, per legare i Segni alla terra e le persone ai Segni. Le pietre del Segno dell’Asino sono contro l’idolatria e fanno sì che tutta la cecità, relativa a quelle dottrine svanisca per sempre. Il forzato celibato, cui sono stati sottoposti monaci e suore, è cosa contraria alle leggi della natura. Ecco perché le ragazze, sentito qualcosa del Nuovo Messaggio di Peretz, non sono più tanto convinte di voler diventare suore. Anche in un altro sogno, sempre di Barbara del 16 luglio 1987 – CG222- Peretz ride contento alla scritta “figlio” riferita ad una suora, questo riporta alla naturalità anche la vita delle persone che, in futuro, vorranno dedicarsi alle opere di bene)

 

05 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG232) <P \>(CD257)

Barbara sognò di essere in un bosco con Peretz e Rosa. Peretz disse che essi avrebbero dovuto fare il Segno di toccare terra. In seguito Barbara prese in mano una Bibbia e disse a Peretz che le piaceva aprirla a caso per vedere quale verso sarebbe capitato. Egli la invitò allora ad aprire il libro e promise che le avrebbe spiegato il significato dei versetti usciti. Capitò una pagina della Genesi. Peretz iniziò a leggerne un brano che spiegava, in modo profetico, sia i Segni fatti dall’Asino con la sua Coda in precedenza, sia quelli che si sarebbero dovuti fare in futuro. Barbara capì bene ciò che riguardava il passato, del futuro, invece, percepì solo che sarebbe stato bello, e che, per arrivare a fare quei Segni ci sarebbe voluto molto tempo ancora. Alla fine un uomo si avvicinò a Claudio, fratello di Barbara, e disse di essere un angelo venuto a vedere che cosa essi stessero facendo.

(Cosa sono i Segni dell’Asino con la Coda? Il primo Asino (Peretz) è il simbolo dell’incarico, proveniente dal Regno dei Cieli, che, grazie alla sua lunga Coda, effettua l’indispensabile collegamento con la terra, fornendo le notizie a misura del mondo. I collegamenti si completano quando la Coda dell'Asino tocca terra. Specialmente i sogni di Barbara (Deborah, Nodà) spiegano, rivelano, anticipano, il periodo di rinnovamento –genesi- del cielo e della terra)

 

07 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG235) (CD260)

Barbara sognò di vedere un angelo che, apparso a lei ed a Rosa, una sua amica, disse: “Non temete, io sto vegliando su di voi!”.

(Già nel sogno di Anna del 24 gennaio 1984 –CG98- era stata comunicata la presenza di angeli della Protezione)

 

10 agosto 1987, Puglia, Paolo (CG236) <R P> (CD261)

Paolo, in sogno vide una congregazione di persone, la maggior parte di esse erano giovani, in fila per ricevere la santificazione del Pane e del Vino. La Benedizione era celebrata da Peretz nella Casa di Preghiera.

(Questa è la Benedizione del Pane, Vino, Latte e Miele sull’Altare di Malchitzedek, nella Casa di Preghiera. Ved. sogno dell’1 giugno 1987 della signora Carolina –CG204- che aveva visto Peretz che era riuscito a ricevere la comunione ad un sacerdote reticente per adottarla al Nuovo Rito nella giusta fede. Qui abbiamo la conferma di quel Segno)

 

12 agosto 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG237) <\ ^ M> (CD262)

Anna sognò di vedere tanti giovani con decorazioni particolari sulle orecchie: dei piccoli brillantini disposti come le tre stelle in fila e la quarta spostata, del Primo Segno della Redenzione, e chiese loro spiegazioni. I giovani, però non sapevano esattamente a che cosa si riferisse quel simbolo, pensavano che appartenesse ad una religione orientale e che, comunque, volesse dire: “Dio ha concesso, all’uomo delle Stelle di restare sulla terra fino a che sarà il tempo!”. Anna a quel punto si commosse, perché intuì che l’Uomo delle Stelle era il Maestro Haim.

(Nel futuro, perfino i Segni Stellari della Redenzione Finale, sia pure usati inconsapevolmente, potranno rappresentare, per l’umanità disorientata, dei punti di riferimento. Il Maestro Haim che ci sta insegnando le Stelle della Redenzione viene qui definito l’Uomo delle Stelle. Non si capisce, però, come ciò può coincide con: “Dio ha concesso, all’uomo delle Stelle di restare sulla terra fino a che sarà il tempo!” Il Maestro è nel Regno dei Cieli, non sulla terra. Penso che si riferisca a me, Peretz, dato che il compito di spiegare i Segni Stellari mandati del Goel Haim è una parte integrale del mio lavoro, un lavoro, poi, che senza aver ricevuto dallo Tzadik Haim molte lezioni sulle stelle, non avrei potuto fare. Perciò, se non erro, il Goel Haim è il Maestro delle Stelle ed io sono l'Uomo delle Stelle. E' giusto, però, che Anna percepisca che il Maestro Haim è l'Uomo delle Stelle perché tutta la conoscenza delle stelle è sua, non mia. Io soltanto ricevo Segni dal Maestro nei sogni agli allievi e li spiego.)

 

12 agosto 1987, Como, Barbara (Nodà) (CG238) <* ^ P> (CD263)

Barbara sognò di essere dietro ad un’automobile, all’angolo di una via e di guardare il cielo. Di fronte a lei c’erano due grattacieli, in mezzo ad essi si vedeva la luna e più sotto una stella. Una nuvola coprì la luna più o meno a metà, poi si spostò più in alto, fino a coprirla totalmente, infine la lasciò scoperta. Barbara andò da Peretz per raccontargli il sogno. Questi le disse anche un numero: sessantacinque. Peretz, che era seduto sotto un grande albero, le spiegò che la luna in quella posizione, coperta da una nuvola formava il sessantacinque, numero che simboleggia i seimila e cinquecento anni necessari per arrivare alla Redenzione Finale.

(Segno dei sessantacinque anni per arrivare alla conclusione della Quarta Generazione che sarà divisa in due fasi; la prima, più o meno a metà del percorso, in cui la luna è parzialmente coperta dalla nuvola e c’è ancora un po’ di chiarore, cioè c’è la Clemenza di Dio, sia pure ridotta rispetto a prima. Nella seconda fase, c'è l’oscuramento totale della luna, il Giudizio Divino, la fase più terribile della Quarta Generazione)

 

17 agosto 1987, Milano, Claudio (CG240) (CD265)

Claudio sognò di trovarsi in casa. Una ragazza che gli era vicino, gli chiese spiegazioni sul Nuovo Messaggio. Claudio per spiegarle meglio, entrò in una stanza dove c’era una scatola di vetro contenente un cervello e le dimostrò di poter pensare e ragionare, pur dando riposo al cervello.

(Il Nuovo Cervello del Nuovo Messaggio è trasparente, nel senso che rivela con semplicità ciò che è veramente, e soprattutto non viene costretto ai ritmi forsennati della società attuale, ma può e deve riposare)

 

18 agosto 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG241) <P \ *> (CD266)

Solly sognò di trovarsi all’interno di una Moschea (dove in realtà non era mai stato), per eseguire un compito per conto di Peretz. Solly era molto interessato a tutto ciò che vedeva intorno a sé: c’era gente che pregava e tra il via vai di persone ne notò una che, per sue convinzioni politiche, sosteneva che tutto quello era sbagliato. La massa dei presenti non era a conoscenza del fatto che lui fosse ebreo, ciò era noto solo ai capi. Sempre all’interno della Moschea, ma non nella sala riservata al culto, vi erano cinque uffici, che servivano per lo studio e per il rapporto con le altre fedi. Solly si diresse verso uno di quegli uffici anche perché gli sembrò che la confusione aumentasse, dato che lo stavano scoprendo come ebreo. Venne allora sollevato di peso da due musulmani che lo trasportarono in un luogo convenuto, dove il più autorevole di loro, prese una grossa pietra e con un arnese tipo mazza, la spaccò in due.

(Segno importante dell'eventuale rottura delle cocciutaggini che hanno caratterizzato, per secoli, i rapporti fra ebrei e musulmani. Il sogno arrivò la notte stessa in cui Peretz aveva fatto un Segno in tale senso)

 

26 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG244) (CD269)

Barbara si trovava in una chiesa e stava distribuendo dei fogli che parlavano del Nuovo Messaggio. Era convinta che così facendo i fedeli avrebbero appreso con fede ciò che in un’altra situazione non avrebbero accettato. Essi infatti lessero con attenzione, specialmente la parte che parlava di Giacobbe. Tra i fedeli c’era un uomo che raccolse i fogli perché capì che essi costituivano un libro, ella intuì allora che si trattava del libro dell’Asino che Mangia il Pane. Barbara uscì poi dalla chiesa e sopra un muretto vide molti rami ormai morti dai quali, però stavano sbocciando dei piccoli garofani di colore molto intenso. Ella si domandò come fosse possibile quella fioritura, ed un uomo che le stava accanto, le spiegò che i fiori rappresentavano le dieci tribù d’Israele, rinate, perché i cristiani avevano letto il Nuovo Messaggio. L’uomo continuò dicendo che il primo fiore simboleggiava la tribù di Giuda.

(Segno della Rinascita o Rifiorire delle dieci tribù d’Israele, assimilate nel mondo cristiano, in merito al Nuovo Messaggio. Il riconoscimento della scelta della tribù di Giuda, come rimanenza dell’antico popolo eletto, è un elemento importante)

 

27 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG254) <M> (CD270)

Barbara sognò che il Moré aveva finito di mangiare la pera.

(Due anni prima, nel dicembre 1985, in sogno di Peretz, il Maestro Haim gli consegnava una pera e lo invitava a leggere ad alta voce, rivolto ai quattro angoli, il testo della Vera Nuova Kabbalah; la pera, del Giardino era legata all’Albero della Conoscenza del Bene e del Male, contro la falsa Kabbalah dello Zohar, dunque scrivere testi di Correzione. Il sogno qui vuol dire che gli scritti relativi all’argomento potevano ritenersi finiti, conclusi, così come lo era la pera)

 

03 settembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG247) <\^> (CD271)

Barbara sognò di essere in un luogo di villeggiatura e di vedere un cartellone molto grande sul quale erano affissi articoli che annunciavano, finalmente, l’avvenuta costituzione dello Stato d’Israele. Barbara si stupì perché, in realtà, lo stato d’Israele era già stato riconosciuto, dopo la Seconda Guerra Mondiale e si chiese il perché di quella riconferma. Barbara s’incamminò, e per via incontrò una ragazza alla quale spiegò il Nuovo Messaggio. La ragazza ascoltò con attenzione e alla fine prese volentieri una pietra, segnata con lo smalto, della Casa di Preghiera. Poi insieme alzarono la testa e videro un grandissimo arcobaleno. Il cielo era limpidissimo e sopra l’arcobaleno c’era una nuvola a forma di corona.

(L’arcobaleno è il simbolo del Patto Nuovo e la nuvola a forma di corona è il segno della sua completezza. Il Nuovo Messaggio insegna il giusto riconoscimento dello stato d’Israele)

 

06 settembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG248) <P \> (CD272)

Barbara sognò di essere con Peretz e Paolo seduti ad un tavolo in una stanza buia. Un bambino, di circa tre anni, le si avvicinò chiedendole di togliergli una spina che si trovava nella posizione alta del collo e che gli procurava dolore. Ella prese per mano il bambino, e dopo aver passeggiato per strada, gli tolse la spina. Subito dopo notò che la strada non era facile da percorrere, si girò verso sinistra e vide che al centro della via c’era una testa d’agnello, molto grande, di colore verde, che era caduta dal cielo.

(Completamento dei Segni della Spina dorsale della Quarta Generazione. Il Segno della testa d’agnello o capretto, rappresenta il sacrificio del Maestro Haim. Ved. sogno di Sarah, durante il primo anno dei Segni, il 20 ottobre 1984 – CG19- AS30- per l’accoglimento del sacrificio stesso da parte del cielo e la sua discesa per beneficiare il mondo. Dopo questo sogno fu trovato è comprato una pietra di lapislazioli verde con la forma del capreto (naturale, non lavorato; infatti il venditore del negozio non era cosciente del fatto). Essa sta nel nostro Armadio Sacro. lo viene riconosciuto sulla terra ed è di colore verde, porta, cioè speranza)

 

08 settembre 1987, Milano, Claudio (CG249) <*> (CD274)

Claudio e la sorella Barbara passarono sopra un ponte sotto cui scorreva un fiume. Ad un tratto un signore distinto si avvicinò chiedendo loro se fossero tedeschi. Essi risposero di sì. L’uomo, poi, chiese a Barbara se lei fosse l’anticristo. Ella rispose di no. L’uomo continuò dicendo che lo stava cercando perché portatore di guerra: una guerra più feroce della seconda guerra mondiale. Claudio gli spiegò che non è l’anticristo a provocare tutti i morti, egli fa solo una parte, il resto è un susseguirsi di calamità naturali che possono durare, due, tre, quattro anni. L’uomo si stupì e continuò ad ascoltare Claudio che gli spiegava che esiste una casa –rifugio ( la Casa di Preghiera) per salvarsi da tutto quello, grazie a Dio!

 

09 settembre 1987, Milano, Sarah Markus (CG250) <P> (CD275)

Sarah sognò di trovarsi all’aperto, in un bel prato verde, con Peretz ed altri Allievi. Arrivarono due uccelli che si posarono sul prato. Uno di questi si chiamava Nachlieli o Lachlieli. Peretz si avvicinò loro e cominciò a parlare, chiedendo ad uno: “Da dove vieni?”, “Dall’Egitto”, “E dove vai?”, “A Ierushalaim!”, rispose l’uccellino. Sarah, stupita si rivolse al signor Giuseppe: “Ha sentito cos’ha detto quell’uccellino?”, “Sì ho sentito, ha detto ‘Le Ierushalaim”. Poi Sarah vide che la signora Francesca e gli altri Allievi erano sì meravigliati nel vedere e sentire l’uccellino parlante, ma soprattutto e al tempo stesso essi erano molto timorosi. Allora Peretz, per tranquillizzarli, sorridendo disse a tutti quanti: “Non tutti gli uccelli possono parlare, né possono farlo con tutti!”.

 (Segno del rinnovo del rito di Pesah, Con un pacco sulle spalle, si chiede, "Da dove vieni"?' risponde, "Da Egitto". "E dove vai"? "A Gerusalemme")

22 settembre 1987, Milano, Daniele Manigrasso (CG252) < ^ \ P>(CD277) 1° sogno di Daniele

Nel sogno, Daniele ed il suo amico Marco videro un uomo vestito di bianco, molto elegante. Il suo viso era molto bello, aveva i capelli biondi, corti ed ondulati, i suoi occhi erano azzurri. Costui disse a Daniele: “Io sono la Terza Redenzione”. Poi, puntando il dito verso di lui gli preannunciò che entro un anno sarebbe successo qualcosa. L’anno passò in fretta e Daniele rivide l’uomo che gli aveva puntato il dito e in quell’istante sentì, insieme con Marco, un grosso cambiamento interiore, poi fu immerso in un’esplosione di stelle. La trasformazione interiore si rivelò anche esteriormente e i due amici ora si potevano distinguere solo da segni particolari, tra i quali un oggetto di metallo speciale, che suscitò la contentezza e la gratitudine di Peretz nei confronti di Dio.

 

25 settembre 1987, Milano, Paolo Fierro (CG253) (CD278)

Paolo, vide, in sogno, un grande albero senza foglie. Una voce gli disse che quello era l’Albero del Giudizio.

 

04 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG255) <P \ M v> (CD281)

Barbara, verso le 10,30, da sveglia ebbe una visione. Vide Peretz seduto al suo solito posto, come nel pomeriggio precedente, egli aveva in mano il Bastone del Maestro Haim. Dietro a Peretz c’era lo stesso Moré. A quel punto una voce disse: “Ci vuole più rispetto, se si vuole vedere il Moré!”.

(È Segno che per avere il merito di vedere il Maestro Haim, è necessario il giusto rispetto)

 

04 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG257) <P R I>(CD283)

Barbara sognò di essere in una sala con Peretz e la sua mamma. Peretz invitò più volte la ragazza ad accendere la luna, ma Barbara non capì e disse a Peretz che, essendo giorno, ciò era impossibile, ma proprio mentre lo stava dicendo, vide la luna. La sua mamma le spiegò che il ciclo delle donne segue il ciclo della luna. Poi Peretz le disse di accendere il sole, ella allora accese una lampada. Peretz la guardò soddisfatto, perché aveva finalmente capito: fare Segni vuol dire rappresentare attraverso simboli ciò che si deve. Successivamente Peretz chiese, per fare un Segno, del latte e del vino, necessari rispettivamente per lui e per Claudio, fratello di Barbara.

 

08 ottobre 1987, Milano, Daniele Manigrasso (CG260) <P *> (CD286)

In sogno, Daniele, entrò in una casa al cui interno c’era una signora. Egli le spiegò di aver di nuovo ricevuto la cartolina precetto e di dover rifare il militare. Quest’ultima lo accompagnò da un signore, che, messo al corrente della situazione, gli diede il congedo senza alcun problema. Il signore affermò di conoscere Peretz ed il Nuovo Messaggio, ma di non conoscere il Secondo Comandamento. Allora Daniele tolse dalla sua tasca un foglietto su cui sapeva fosse scritto il testo completo del Secondo Comandamento. Stranamente sul foglio c’era scritto solo: “Coloro che Mi Odiano”. Daniele non fece a tempo a stupirsi perché un fortissimo vento fece volar via il foglio dalle sue mani. La stanza cambiò aspetto; non c’era più il soffitto e si vedevano un’infinità di stelle. Egli decise allora di recitare a memoria il Secondo Comandamento. Al pronunciare di ogni frase sentì tuoni, vide lampi e le stelle incominciarono a cadere, fino a diventare come una pioggia. Poi si fece buio e Daniele capì che si trattava dell’Ira di Dio.

 

10 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG261) < P \ *> (CD287)

Barbara sognò di essere con Peretz, a scuola. L’insegnante chiese se qualcuno avesse voluto disegnare i Dieci Comandamenti. Una ragazza propose di farli disegnare a Barbara. Il disegno illustrava il momento in cui Mosé, Magister Noster, riceveva le Tavole. In mano a Peretz il disegno si trasformò nelle Tavole della Legge stesse. Barbara chiese se avesse potuto vederle, Peretz le aprì un pochino, ma subito chiuse dicendo che non era ancora il momento. Si diressero, a quel punto, verso casa. Peretz salì le scale, lei prese l’ascensore, ma dato che non si ricordava il piano schiacciò il pulsante del trentacinquesimo, più o meno a metà della salita. Poi vide Peretz che stava spiegando il Nuovo Messaggio ad una signora che era vestita di rosso come lui. Barbara chiese informazioni circa il piano da raggiungere e le venne risposto che avrebbe dovuto salire al 65° piano. Entrata in casa, insieme con Peretz e alcuni Allievi della Casa di Preghiera, vide Peretz soddisfatto perché il lavoro procedeva bene. Peretz affermò: “Grazie a Dio, siamo arrivati all’inizio!”.

(La prima parte del sogno conferisce a Peretz il permesso di spiegare la Nuova Legge sempre sulla base della Torà ricevuta da Mosé, magister noster, per le esigense del tempo attuale e per un estensione universale. La seconda parte precisa due numeri 35 e 65, i due tempi della Quarta Generazione. Già nel sogno di Barbara, del 12 agosto 1987- CG238- c’era l’indicazione del 65, numero di anni necessari per giungere alla conclusione della Quarta Generazione. Qui viene indicato la divisione di 35 e 30, la conferma del numero totale. Anche nel sogno sopra citato la luna viene dapprima ricoperta più o meno a metà dalla nuvola. Il parziale chiarore significava la parziale Clemenza e Protezione Divina nel primo periodo della Quarta Generazione, qui definito con più precisione: 35 anni. Nel secondo periodo di 30 anni, invece, sarà il periodo più disastroso della storia umana, ma c’è la speranza rappresentata dalla Casa di Preghiera, il lavoro dei cui Allievi sarà considerato soddisfacente. Dopo 65 anni della Quarta Generazione si arriva all'inizio delle generazioni della Redenzione Finale.)

 

14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso <P \ M> (CD288) 1° sogno di Giuseppe.

Giuseppe, in sogno vide Peretz che parlava del Nuovo Messaggio ad una moltitudine di persone. Queste ad un certo punto si alzarono in silenzio. Peretz aveva con sé il Bastone del Maestro Haim.

(Giuseppe entrò in contatto con Peretz il 12 ottobre 1987, tramite suo fratello gemello, Vincenzo (che mutò ben presto il suo nome in Daniele). Venuto a sapere che gli Allievi ricevevano sogni meravigliosi inerenti la Terza Redenzione Finale, pregò Dio affinché donasse anche a lui la possibilità di avere sogni. Il suo candore venne esaudito. Nella stessa notte ricevette quattro sogni assai significativi e già indicativi delle tematiche a lui più affini: il giusto comportamento, la forte disapprovazione nei confronti dei comportamenti idolatri, la percezione degli avvenimenti catastrofici della Quarta Generazione. Il primo sogno riguarda il rispetto per il Maestro Haim, simboleggiato dal suo Bastone)

 

14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso <*> (CD289)

Durante la stessa notte del primo sogno, Giuseppe sognò di essere in autostrada. Sull’altra corsia una macchina grigia con a bordo una ragazza tagliò la strada alle altre auto, causando un tamponamento gigantesco, con molte persone che urlavano perché imprigionate nelle lamiere. Per fortuna, alla fine, un camion di colore rosso riuscì a fermarsi in tempo evitando danni peggiori. A quel punto una voce dal cielo disse: “Questo accadrà il 29 ottobre 1987”.

(Il secondo sogno di Giuseppe riguarda il periodo chiamato Quarta Generazione, in cui mancherà la Protezione Divina sugli uomini che, a causa dei loro stessi comportamenti irresponsabili, avranno, purtroppo, molti più ‘incidenti’)

 

14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso <*> (CD290)

In un altro sogno, Giuseppe vide molte vette nere, alte e sottili, il cielo era di fuoco e le montagne si spezzarono una dietro l’altra.

(le montagne nere ed aguzze sono indicative di futuri avvenimenti devastanti e dall’altro rappresentativo dello spezzarsi di tanti cumuli negativi calcificati nel tempo, come l’ignoranza, la cattiveria, l’invidia, l’idolatria. Ved. sogno del 5 maggio 1985 –CG57-AS44- di Anna G. della la montagna nera e aguzza, spostata da Dio in merito alla diffusione del Nuovo Messaggio)

 

02 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG264) <P R *> (CD294)

Barbara, in sogno, udì queste parole: “L’ira di Dio sta per scoppiare, coloro che non hanno ricevuto la Benedizione sono in pericolo. Peretz ha una settimana di tempo per dare a tutti la Benedizione”. Barbara si trovò poi su una spiaggia con tutti gli Allievi che stavano per immergersi nell’acqua.

(Il sogno di Barbara fece seguito al suo precedente, del 21 ottobre 1987 –CG263- che indicava la necessità di una Benedizione particolare, chiarendo alcuni particolari sul rito e sui tempi: una settimana!)

 

04 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG265) <M R> (CD295)

Barbara sognò di vedere i componenti della Casa di Preghiera in riva all’Adda. In ginocchio essi ringraziavano Dio. Prima di immergersi nell’acqua, dopo aver bagnato la testa, vennero benedetti. Avevano il capo cosparso di sabbia e si tenevano uniti appoggiando la mano sopra la testa di chi avevano a fianco, mentre l’altra mano afferrava un pugnetto di sabbia, che sarebbe poi rimasta a loro. La Benedizione venne impartita alla presenza del Maestro Haim e dell’Angelo della Redenzione.

(Ulteriori precisazioni per un Segno evidentemente molto importante. Vedi anche i sogni CG263-CG264- sempre di Barbara. Il giorno 8 di novembre 1987, in riva all’Adda, entro la settimana indicata dal sogno di Barbara del 2 novembre, venne fatto il Segno della Nuova Protezione su una trentina di Allievi della Casa di Preghiera. In quel momento Giuseppe e Daniele, fratelli gemelli, ebbero l’appellativo di appoggi messianici per la loro solerzia nell’aiuto a Peretz. Vennero seguite le indicazioni dei sogni relativi alla Nuova Benedizione: con la sabbia sulla testa, ognuno mise la mano sul capo del vicino. Quando tutti furono collegati, Peretz recitò le Nuove Benedizioni contro i mali della Quarta Generazione ed i più giovani del gruppo recitarono i nomi dei Segni della Redenzione. Venne schiacciato coi piedi un simbolico serpente. Poi tutti si baciarono ed abbracciarono nel Segno di riconciliazione tra Giacobbe ed Esaù, consapevoli di rappresentare, in quel momento, una Nazione, come suggerito dal sogno di Barbara del 10 luglio 1987 –CG220-. Alla fine, Peretz spiegò che una volta stabilita sulla terra, quella Benedizione non sarebbe più potuta andar via e che ora sarebbe potuta essere estesa agli altri uomini)

 

12 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG268) <I> (CD298)

Barbara sognò di camminare con fatica, insieme al fratello e ad altre persone, sopra la cima di una montagna coperta da molta neve. Correndo arrivò in un locale che ospitava molti anziani. Un dottore si avvicinò a lei e le spiegò che per colpa di Paolo quelle persone erano giù di morale. Egli infatti aveva pensato ad impegnarle e a nutrirle, ma si era dimenticato di una cosa importante: essi avevano bisogni naturali da soddisfare, e a questo Paolo non aveva pensato! Il medico continuò dicendo che il seme dev’essere rinforzato, e che non si potevano tenere quelle persone, sia pure anziane, come vecchi in un ospizio.

(Messaggio sull’errore di Paolo di Tarso con le sue esagerazioni nel campo delle prescrizioni sessuali)

 

19 novembre 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG272) (CD304)

Solly sognò i seguenti versi: “Questi sono due fratelli./Lui era il più grande,/faceva l’aviatore/e la vita se l’è presa./lei, invece, la vita l’ha subita./Sia lui che la vita se l’è presa,/sia lei che la vita l’ha subita/risorgeranno.

 

23 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG274) <\ R> (CD306)

Barbara sognò di vedere che Daniele, era in cerchio con suo fratello Giuseppe ed altri componenti della Casa di Preghiera, ognuno teneva in mano un bastone. Tutti insieme unirono i bastoni per fare il Segno dell’Unione. Barbara collegò il Segno alla profezia riguardante la riunificazione di Giuda ed Efraim.

 

02 dicembre 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG277) <R> (CD309)

Solly sognò di essere in mare e di mettersi i teffilin (filatteri). Non ricorda se fosse vestito o in costume. L’operazione risultò piuttosto laboriosa. Le onde lo disturbavano, ma alla fine e con molta fatica riuscì a mettere i teffilin. Solly si accorse di non aver indossato il tallet (scialle di preghiera) e temette di aver sbagliato. Alla fine tutto andò per il verso giusto.

(Anche se non è proibito per un ebreo mettere i teffilin per dire la sua preghiera durante i Nuovi Riti della Casa di Redenzione, non si usa però per motivo delle Nuove Acque del Patto Nuovo)

 

dicembre 1987, Israele, Davide Levi (CG279) <M> (CD312)

Davide sognò di vedere il Maestro Haim che gli disse di essere dispiaciuto per non esser potuto stare molto con loro, ma che ora sarebbe rimasto molto più vicino.

     (Il Maestro nei primi 5 anni era concentrato sulla correzione del Cristianesimo, e perciò in Italia)

 

03 gennaio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG280) <M m P> (CD313)

Paolo sognò di trovarsi vicino ad un lago. Vide una barca che navigava con una ragazza a bordo. Ad un tratto la ragazza cadde in acqua e non sapendo nuotare invocò aiuto. Paolo istintivamente si buttò per soccorrerla, l’afferrò e, miracolosamente, si mise a camminare sull’acqua con in braccio la ragazza ormai salva. Il fatto meravigliò molte persone che avevano assistito incuriosite all’accaduto; un signore aveva perfino scattato una fotografia. Paolo, pure stupito, capì che era meglio restare in incognito per non essere frainteso, e si rifugiò in un luogo sicuro dove volle poi parlare solo con Peretz. Peretz, dopo aver ascoltato il racconto, gli disse: “Si tratta di una strategia del cielo; dovresti radunare tutti i capi religiosi del mondo ed annunciare loro che è arrivato il tempo”. Paolo chiese ai vari giornalisti convenuti di radunare tutti i capi religiosi, e di trasmettere in mondovisione il discorso che lui stesso avrebbe fatto. Egli era sempre in incognito ed aveva il viso coperto. Poi si trovò davanti ai capi religiosi e ad altre personalità, ed iniziò il suo discorso: “Non sono né il profeta Elia e nemmeno il Messia, ma parlo in nome di El Shaddaj, il Signore Dio nostro, Dio di tutti i popoli, il Creatore. Ho il viso coperto poiché sono solo le mie parole che vi devono interessare, non la mia persona. Tutti voi avete sbagliato; la stessa misura di verità che conoscete è equivalente all’errore di cui siete colpevoli. Inizio con la tradizione ebraica, dai Padri della Fede, il popolo scelto da Dio per dare testimonianza di Sé stesso. Non si può sfuggire dalla testimonianza storica di cui il popolo ebraico è protagonista; gli ebrei hanno dovuto sopportare il meraviglioso peso della Sacra Torà. Quale popolo ha subito tali e tanti decreti e tante umiliazioni da quasi tutte le altre nazioni? Nonostante ciò, i pochi ebrei sono sempre andati avanti, non si sono mai estinti perché il Dio Onnipotente è stato sempre con loro. Ma le nazioni non hanno mai capito questo, e si sono messe le vesti di giudici per giudicare Israele, senza riconoscere che il suo solo, vero, ed unico Giudice è Dio”. Paolo a quel punto intuì che i cattolici erano in fermento, perché non aveva ancora parlato di Gesù. Egli li rassicurò dicendo che avrebbe spiegato la vera storia della Missione Messianica di Cristo. Alla fine del discorso, Paolo presentò Peretz dicendo: “Ora vi presento lo scelto messaggero, il primo allievo del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel (Redentore) Finale, il Maestro Haim, risorto a beneficio dell’umanità”. A questo punto comparve Peretz, molto serio, che meravigliò i presenti.

 

06 gennaio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (vedi281) (CG282) <* P> (CD315)

Deborah, in sogno, udì Paolo che le diceva che erano arrivati i segni della grandine, ma dato che il segno non si era ancora verificato, sia Paolo sia Deborah pensarono che ciò non sarebbe più avvenuto. Era una giornata di sole, ma all’improvviso si videro lampi nel cielo e si sentirono tuoni. Una voce proclamò: “Ciò che Dio dice nei Segni della Redenzione si avvererà, perché Dio non dice le cose per niente!”. La voce era severa e mentre venivano pronunciate quelle parole, dal cielo caddero violentemente, su Deborah e Paolo, dei pezzi di ghiaccio. Essi erano spaventati, caddero in ginocchio, piansero e chiesero perdono a Dio per aver dubitato. Quando tutto si calmò, Deborah andò da Peretz e gli riferì ciò che era accaduto dichiarando che non vedeva una cosa del genere da quando Dio diede il Secondo Comandamento!

(Non dubitare dei Segni Completi)

 

09 gennaio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG283) <M P> (CD316)

Paolo sognò di leggere la Bibbia nel punto in cui si parla di Figlio dell’Uomo. Mentre leggeva sentì dietro di se la presenza dl Maestro Haim, che gli indicò di scrivere ciò che lui stesso gli avrebbe dettato. Dopo aver finito di scrivere, Paolo vide il Maestro e dentro di sé sentì una gioia così grande da ringraziare ripetutamente El Shaddaj. Stranamente, però, l’immagine del Moré non era a colori, ma in bianco e nero. Egli era impeccabile ed indossava dei pantaloni jeans ed una camicia a righe. Sul tavolo c’era una rivista pornografica, Il Morè chiese della lana di vetro, ma al momento non fu possibile trovarla, allora il Maestro disse: “Fa niente, metterò la mia mano” e mise la mano sulla rivista. Poi il Moré uscì dalla porta e sul pianerottolo fece alcuni segni con le mani come se volesse collegare qualcosa. Peretz nel frattempo eseguì, sempre con le mani, segni differenti.

(Segno che conferma a Paolo l’incarico di segretario. Il Redentore Finale Haim effettua qui un ulteriore Segno di protezione, questa volta contro le immagini pornografiche. Una persona, sotto la Nuova Protezione non verrà danneggiata neanche dalla casuale visione di tali figure)

 

10 gennaio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG284) <\> (CD317)

Giuseppe sognò di essere con Paolo nella giungla. Videro un serpente. Paolo coraggiosamente lo afferrò e lo mise nella bocca di un coccodrillo. Tornati in città Giuseppe salì al terzo piano di una casa dove un signore gli diede una pietra e dell’olio con influssi così potenti da provocargli capogiri. Scese al secondo piano, dove si erano fermati gli altri ragazzi e, mentre un sacerdote pregava che Gesù e Dio fossero la stessa cosa.

 

15 gennaio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG286) <P *> (CD319)

Giuseppe sognò di vedere Peretz molto invecchiato, dimostrava oltre novant’anni di età. Egli era seduto in mezzo a due alti leoni. Peretz era vestito di bianco e disse: “Gli ebrei devono partire dalla stazione, ma poiché hanno già pagato, ora non pagheranno più!”.

(Gli ebrei hanno già 'pagato' nella Shoa)

 

23 gennaio 1988, Milano, Carmine Nino (CG287) <*> (CD320)

Nino, in sogno, guardava la luna che sembrava bruciare come se ci fossero esplosioni di bombe, poi vide scendere dal cielo dei ferri: sembravano cabine che andavano a finire sopra ai palazzi. Vide macchine che si spostavano da sole, si aprivano, si spaccavano, era un vero caos. Nino era tranquillo perché sapeva che quella era opera di Dio e non poteva succedergli niente, egli disse alla suocera: “Questa è la Mano di Dio che colpisce”. I suoi fratelli Paolo e Tina guardarono fuori e videro un vigile che fece un segno: tutto era finito! Tutti guardarono il cielo e videro le stelle che si muovevano continuamente, leggere come piume; scendendo esse passavano vicino alle persone come per accarezzarle. Osservando tutto ciò e ricordando quello che era successo in precedenza, Nino si emozionò e pianse pensando a Dio. “Poi”, pensò “domani, i giornali avranno di che scrivere, e tutto il mondo saprà che Dio esiste!”.

 

01 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà)(CG289) <P> (CD322)

Deborah sognò di vedere dei giornalisti in miniatura. Peretz dormiva. Quando si svegliò rise divertito: “Vedi come sono buffi? Dall’alto è stato detto loro di non disturbarmi mentre dormo!”.

 

02 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG290) <*> (CD323)

Barbara sognò di vedere la luna piena, di colore rosso. La gente che la guardava cadeva a terra morta. Barbara, che era nel suo letto, cominciò a provare una grande paura… quando vide una mano che le teneva il braccio. Ella pensò che fosse la mano rassicurante del Profeta Elia e portò il suo pensiero verso Dio tranquillizzandosi. Poi vide Paolo che stava spiegando che la luna era nel Segno della luna di miele, ma anche nella luna di sangue: i suoi raggi erano venuti per togliere le persone cattive che non si rifugiano nel Signore.

(La Quarta Generazione riguardante la luna: Il Profeta Elia, di benedetta menzione, insieme al Redentore Finale, Haim, portano la Redenzione Finale. Quanto alla pericolosità dei raggi lunari Ved. Ad esempio un sogno di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- un'altro di Deborah, del 23 giugno 1987-CG211-)

 

09 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG292) <P \ R> (CD325)

Deborah sognò di vedere Peretz che la invitò a prendere il Velo Messianico e raccogliere acqua. Ella gli fece notare che il velo era diviso in tre parti, lui allora le suggerì di usare la parte più ampia. Deborah vide poi suo fratello che stava spiegando ai loro genitori che lei sarebbe dovuta andare in Svizzera per conoscere il Goel (Redentore).

(Segno del Velo Messianico e dei corrispondenti Segni fatti effettivamente in Svizzera)

 

17 febbraio 1988, Milano, Jonathan (CG294) <^> (CD326) 1° sogno di Jonathan

Jonathan sognò di vedere un asino che trainava un carretto alla guida del quale c’era un uomo adulto. L’asino entrò da una porta che dava accesso ad un giardino non molto fiorito e dall’aspetto un po’ desolato. Il giardino era circondato da mura di marmo ed aveva al suo interno una casetta, sempre di marmo, vicino c’era una panchina anch’essa di marmo. Sulla panchina era seduta una donna anziana. L’uomo che era alla guida del carretto diede alla donna tutte le monetine che si trovavano in un sacchetto. La donna lo ringraziò con un: “Grazie figlio!”.

(Jonathan, figlio di Solly all’epoca aveva sei anni. Sognò l’uomo anziano alla guida del carro trainato dall’asino, che già Sarah aveva visto nel suo sogno del 5 marzo 1985 –CG44-. Il giardino un po’ desolato, e le costruzioni di marmo, rappresentano il Regno dei Cieli che sulla terra è già stato stabilito con la discesa del primo gradino, vedi sogno di Peretz del 22 gennaio 1987, ma deve essere abbellito e fatto fiorire attraverso opere di misericordia e carità)

 

19 febbraio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG295) <* P> (CD327)

In sogno Paolo si trovò in Israele, era all’interno di un’abitazione frequentata da persone appartenenti alla Casa di Preghiera. Egli si trovò a parlare con Raffaella che gli disse: “Capisco dai tuoi occhi che sei concentrato per quello che devi fare per l’arrivo di Mosé!”. Paolo si diresse verso un’altra abitazione, con l’intento di avvisare le persone e radunarle perché stava arrivando il Giorno Grande e Terribile del Signore. Giunti a destinazione videro Peretz emozionato e timoroso per la presenza di Mosé.

 

23 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG296) <* P> (CD328)

Deborah vide in sogno che oltre a dover raccogliere acqua di riserva per circa due ore, si doveva razionare il cibo, in segno di carestia. Peretz, poi, spiegò che anche le tapparelle avrebbero dovuto essere chiuse completamente perché i raggi della luna erano pericolosi.

(Segno dei raggi lunari pericolosi, ved. sogno dell’inizio di febbraio 1988 –CG290-sempre di Deborah)

 

24 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG297) <P \> (CD329)

Deborah sognò di scendere da una nave e di superare un cancello. Le venne spiegato che quel cancello era speciale perché oltre alla chiusura normale, aveva una rientranza protettiva. In questo modo le persone, una volta entrate, si sarebbero sentite al sicuro e se si fossero girate non sarebbero scappate. Gli altri cancelli, invece, avevano forme strane e le persone entrate, quando si giravano a guardarli si spaventavano a tal punto da scappare via spaventate. A quel punto Deborah vide una serie di cancelli, poi si accorse che sulla sinistra di quello che lei aveva oltrepassato c’era un angelo biondo. Deborah si guardò intorno e si accorse che, in quel luogo pieno di luce e di salici, si trovavano diverse tombe bianche. Ella iniziò a pensare alle dieci tribù d’Israele disperse. In mezzo alla strada c’era un re con l’aspetto di Peretz, egli indossava una tunica color porpora. Il re disse a Deborah che avrebbe dovuto dare la Benedizione alle tredici tribù e pronunciò il loro nome dal primo all’ultimo e dall’ultimo al primo. Nello stesso modo dovette pronunciarli Deborah, che accentuò in particolare il nome di Dan.

 

febbraio 1988, Milano, Solly (CG293) <* P> (CD330)

Nella realtà, Solly si svegliò nel bel mezzo della notte perché sentiva un forte dolore al petto ed un forte senso di oppressione, si riaddormentò con un sonno leggero in cui avvertiva sempre il dolore e sognò.

Solly sognò che Peretz, in un’atmosfera di festa e soprattutto di pace, stringeva la mano ad una folla di palestinesi.

Risvegliatosi da quel breve flash si accorse che il dolore era scomparso.

 

02 marzo 1988, Milano, Anna Gasparotti (CG300) <* P M m> (CD331)

Anna sognò di vedere dall’alto una costruzione fortificata caratterizzata da mura possenti e squadrate, in particolare vide, sulla sommità di una torre, alcuni simboli militari, tra cui un elmetto. Poi vide, in una stanza molto spoglia, Peretz seduto con le mani molto premute sulle tempie come se desiderasse in modo molto intenso che la costruzione di guerra si trasformasse in costruzione di pace e… lentamente il prodigio si verificò. In quel momento tutte le campane e tutti gli strumenti sonori religiosi del mondo si misero a suonare a distesa senza che nessuno li azionasse. Quello era un segno del Maestro Haim.

(Nel sogno di Solly del febbraio 1988 –CG293- viene profetizzata la pace tra Israele ed i Palestinesi, in questo sogno la pace si estende in tutto il mondo sottolineata da suoni festosi. Del resto nel Segno delle Stelle –CG2- ricevuto da Gino, il Moré stesso dice: “Io farò un segno e tutto andrà velocemente”. Il Segno dell’incremento della velocità degli avvenimenti farà sì che eventi anche solo ipotizzati si svolgano, in realtà, secondo ritmi mai visti nella storia umana e dunque la Pace, che sembra per ora irraggiungibile, potrà giungere nel giro di poche generazioni!)

 

13 marzo 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG301) <P \ M> (CD332)

In sogno, Giuseppe vide Peretz che indossava la sua tunica verde, mentre parlava con gli Allievi della Casa di Preghiera. I ragazzi sapevano che Peretz avrebbe dovuto morire, egli disse: “Quanti anni pensate che io abbia?”. I ragazzi risposero: “Circa quarant’anni”. Peretz disse: “No” e fece un segno col Bastone del Moré: “In verità io ho cento anni e sono nato nel 1914”.

(L’incarico Peretz si ricollega a quell’anno importante, il 1914, che fu l’anno di nascita del Maestro Haim)

 

13 marzo 1988, Milano, Carmine Nino (CG302) (CD333)

Nino, in sogno ricevette da un angelo il seguente messaggio: “Chi difende gli ebrei riceverà una santificazione”.

(La veridicità di questa affermazione è confortata da passi della Bibbia in cui si sostiene che: “Chi ti benedice sarà benedetto, chi ti maledice sarà maledetto!”, riferendosi ad Israele. Il Messaggio qui aggiunge che non solo chi lo benedice sarà benedetto ma ancora di più chi lo difende riceverà una santificazione. Ciò è particolarmente importante durante questa Quarta Generazione in cui c'è ancora molti antisemiti ed anti-Israeliani e perciò difendere il popolo d’Israele ha un grandissimo valore)

 

19 marzo 1988, Milano, Solly (CG303) <R \> (CD335)

Solly sognò di vedere un sacerdote unto, che indossava un tallet (scialle rituale). Egli, nel tempio, recitava le Benedizioni: “Baruch ata Adonai eloheno malech haolam hagomel hassadim tovim leamo yisroel (Benedetto Sei Tu Signore Nostro Re dell’universo che usi bontà con il Tuo popolo Israele)”, dopo di che invitò due ragazzi di circa quindici anni ad entrare e fare altrettanto. Essi, una volta recitate le stesse Benedizioni, uscirono dalla porta opposta alla quale erano entrati. Il tempio era all’aperto ed dall’uscita si vedeva un fiume.

     La benedizione, poi, si estende verso il fiume, cioè alle nazioni. Anche un non-ebreo può adottarla quando succede una cosa positiva ad Israele e riceve da ciò una santificazione, come nel sogno di Carmine Nino (CD333). Ecco che l'entrata è alla Sinagoga, ristretta ad Israele, ma escono dalla porta opposta che è all'aperto e si vede un fiume.

 

20 marzo 1988, Milano, Raffaella Foyer (CG304) <*> (CD336) 1° sogno di Raffaella

Raffaella in sogno, era in compagnia di G. e voleva andare a vedere un film sulla vita di Mosé, Magister Noster e sulla liberazione degli ebrei dall’Egitto. Arrivati al cinema constatarono, con grande disappunto, che tra i sei film proiettati, non c’era quello da loro cercato. Senza sapere perché ella, aggiunse alle parole di rammarico: “Io sono ebrea!”. Pronunciò la frase con enfasi di fronte ad un numeroso gruppo di arabi che guardandola di traverso, dissero: “Ebrea!” con disprezzo ed odio. Capì in quel momento di essere in Israele, durante il periodo critico dei territori occupati. In un primo momento ebbe paura a passare tra gli arabi, poi capì che le veniva offerta l’opportunità di parlare con loro. Raffaella si rivolse loro in inglese e disse: “Non siete stanchi di questa lotta senza fine? Non ne avete abbastanza di odiarci? Non sarebbe meglio, invece, unire le nostre forze per vivere in pace e in armonia, lavorare insieme per migliorare le condizioni di vita in Israele? Dopotutto viviamo insieme nello stesso territorio da tanto tempo; a cosa serve odiarci se non a fare il nostro stesso male? Adoriamo lo stesso Dio. Ricordatevi, inoltre, che Israele è un paese democratico…”. Mentre Raffaella parlava si rese conto che le sue parole cominciavano a fare effetto, ma quando pronunciò l’ultima frase, un arabo, che stava leggendo, con spirito di contestazione cercò di confonderla, dicendo, Gli ebrei venuti qui erano Socialisti!. Raffaella disse, "Sì, è vero, ma ciò dimostra che in Israele c'è la democrazia e la flessibilità di cambiare per il bene di tutti". Ancora una volta ella trovò le parole giuste per rispondere, e tutti furono d’accordo. Raffaella alla fine, si chiese dove avesse potuto trovare le frasi e il coraggio di parlare così, e ne rimase molto sorpresa.

(Per il colloquio di pace tra arabi ed israeliani ved. sogno di Solly del febbraio 1988 –CG293- in cui vide Peretz, che in un’atmosfera di festa e soprattutto di pace, stringeva la mano ad una folla di palestinesi)

 

24 marzo 1988, Milano, Peretz Green (CG305) <P I> (CD337)

Peretz sognò di trovarsi in Israele e di camminare, insieme con Sarah, in una strada vicino al mare. Essi passarono sopra un ponticello dove c’erano delle pietre scartate da loro in precedenza. Sarah le prese e le infilò in vecchie scarpe lì abbandonate. Attraversato il ponticello, Peretz indicò il mare a Sarah dicendo: “Guarda che brutto segno, le acque non si muovono per niente!”. Era notte, l’atmosfera era cupa e minacciosa. Ora Peretz si trovò in strada da solo, alla ricerca di una casa per dormire. Trovò alloggio presso due giovani sposi israeliani. Ringraziò loro per l’ospitalità e Dio per tutto. Il marito, però lo guardava con sospetto. Egli andò a letto ed ebbe alcune visioni: vide il marito che insieme ad alcuni amici di origine askenazita si facevano beffa di lui, ritenendolo un religioso, arrivando perfino a spegnergli una sigaretta sulle mani con grande disprezzo. Peretz li rimproverò con decisione: “Non è perché voi non siete religiosi, ma perché non avete il minimo timore di Dio!”. In un’altra visione Peretz si trovò di nuovo per strada, un ebreo sefardita orientale si mise a camminare accanto a lui e cercò di fare conversazione. Per terra c’erano dei sassi piuttosto grossi, coperti di caramelle, disegnati con strisce di cioccolato e, praticamente, confezionati, ma nonostante il loro aspetto invitante, non erano commestibili perché ogni sasso era sporco di terra e da gettare. Peretz si alzò dal letto e raccontò alla sua ospite il contenuto delle due visioni spiegandole che su Israele gravava un decreto perché c’era cattiveria nel cuore di parecchi israeliani, specialmente d’origine askenazita, che non credono in niente e si comportano male essendo egoisti, senza amore e senza rispetto per le persone. D’altro canto, altri, fra cui molti sefarditi orientali, mostrano dolci formalità a livello esteriore, ma celano un interiore di pietra. Peretz aggiunse poi di aver capito anche che suo marito la trattava male, senza motivo, dato che lei gli voleva bene, e questo segnalava un brutto trend in Israele! Infatti quando il marito scese dalle scale trattò Peretz con grande disprezzo insistendo perché andasse via subito, e questo nonostante il fatto che la moglie non fosse d’accordo, ma il marito la costrinse a mandarlo via.

(Segno della situazione esistente in Israele)

 

marzo 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG298) <I> (CD339)

Deborah sognò di andare a trovare una signora. Per poter entrare da lei si dovevano superare cinque cancelli. Ella fu accolta molto bene da tutti tranne che dal figlio che, prepotentemente, le chiese di fare le frittelle. Deborah gli rispose che non poteva farle, perché non c’era il gas, e lui stizzito: “In quale Dio credi, se il tuo Dio non è in grado di farti cuocere le frittelle senza il gas?”. Deborah capì l’errore del ragazzo e cercò di farglielo capire raccontandogli la storia del Monte Carmelo. Alla fine del racconto, il ragazzo si spaventò e ritirò quanto detto, anche perché i suoi genitori erano turbati dal fatto che avesse fatto un errore così grossolano.

(L’errore nel credere che a Dio si possano chiedere delle cose irragionevoli, o come in questo caso, dimostrative della Sua esistenza e potenza, per qualcosa di futile e senza costrutto)

 

01 aprile 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG307) <I P> (CD341)

Deborah sognò di vedere Paolo che cercava di spiegare le questioni relative ai Trentasei Giusti Nascosti. Paolo sembrava convinto e sicuro di ciò che stava dicendo, tuttavia Peretz lo riprese dopo solo tre parole, dicendo: “Stai attento, non puoi pretendere di spiegare le questioni riguardanti i Giusti Nascosti così facilmente, quando in realtà c’è dietro uno studio di molti anni!”. Allora Paolo si fece serio e, per timore di sbagliare, disse a Peretz: “Hai pienamente ragione!”.

(il giusto atteggiamento e massimo rispetto nel parlare dei Giusti Nascosti)

 

 

************************************************************************3 aprile 1988, PASQUA

 

 

03 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG308) <*> (CD342)

Daniele sognò di trovarsi in casa sua, c’erano molti invitati, seduti ad una grande tavola. Tutti mangiavano di buon gusto il cibo a loro disposizione. Solo lui non partecipava ed era molto disgustato. Decise di uscire sul balcone. Qui vide un poliziotto che gli chiese di dargli una mano ad archiviare il cibo. Daniele si mise subito al lavoro che consisteva nel mettere il cibo in cartellette blu, sigillarle e collocarle su scaffali. Il lavoro fu molto lungo e faticoso, alla fine, però, essi avevano riempito un’intera stanza di cartellette. Il cibo archiviato era costituito, in prevalenza, da pasta e carne.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante i rifugi e le scorte alimentari. Anche in questo caso, il poliziotto è un angelo, così come lo erano i poliziotti del sogno di Shimon del 5 giugno 1986 –CG118- o il vigile del sogno di Carmine Nino del 23 gennaio 1988 –CG287-)

 

03 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG309) <* P m> (CD343)

Solly sognò di vedere Peretz che, insieme ad un gruppo di persone a lui fedeli, tra le quali suo figlio Jonathan di circa vent’anni, stava spiegando il significato della frase: “Non una pietra rimarrà sull’altra”. Peretz disse: “La mente umana non può neanche immaginare ciò che accadrà in quei giorni”. All’improvviso, vicino a Peretz vi fu una fortissima esplosione, egli stesso dovette spostarsi bruscamente per non venirne colpito. Subito dopo scoppiò un vero e proprio pandemonio. La gente moriva a causa di una mano nera che scendeva dal cielo e colpiva a morte tutti. Il momento era terribile. Peretz invocò il Nome di Dio (il Sacro Tetragramma). Subito dopo, grazie ad un movimento dal basso verso l’alto, le anime ritornarono nel corpo delle persone morte, ridando loro nuova vita.

(Sogno della Quarta Generazione relativo al Giorno Grande e Terribile del Signore. La mano nera è il simbolo di una delle dieci piaghe d’Egitto. Qui per la prima ed unica volta Peretz pronuncia il Sacro Tetragramma.

 

03 aprile 1988, Milano, Paolo Fierro (CG310) <M P \> (CD344)

Paolo sognò di trovarsi all’esterno di un ospedale, dal quale vide uscire il Maestro Haim accompagnato da Peretz. Il Maestro era serio e non parlava. Insieme a sua moglie, la signora Mazal, si recarono a casa loro. Paolo era seduto sui gradini, fuori dalla casa del Moré ed era molto felice internamente, perché pensava: “Grazie a Dio, ora si può e vedere e parlare col Go’el (Redentore)”. Più tardi a Paolo fu offerto un lavoro, come istruttore di nuoto, per il quale sarebbe stato pagato molto bene, ma lui rifiutò. Successivamente entrò nella sua auto per recarsi dal Moré, con Peretz, che era già all’interno della vettura, e vide con sorpresa che c’erano molti pacchi regalo. Giunti a destinazione, Peretz gli disse: “Di’ agli altri che per un po’ di giorni devo stare da solo, perché entro nel Segno del Velo Messianico, per poter scrivere il Messaggio del Profeta”.

 

 

04 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG313) <* ^> (CD347)

Daniele, in sogno, vide Carmine Nino molto emozionato perché aveva ricevuto l’importante incarico di esplorare i vari pianeti dello spazio. Daniele, insieme ad altri amici, decise di accompagnarlo in macchina verso l’astronave con la quale avrebbe viaggiato nel cosmo. Durante il tragitto si fermarono ad osservare le stelle dato che il cielo era di una limpidezza incredibile. Ad un tratto videro fasce di stelle spostarsi in mille direzioni. Daniele, Nino e Giuseppe rimasero incantati davanti a tale stupendo spettacolo, ma poi si accorsero che, col passare dei minuti e dopo un’infinità di spostamenti, i gruppi di stelle prendevano forma e cominciavano a rivelare un corpo metallico. Daniele, con il dito puntato, esclamò: “Un UFO!”. Il cielo fu presto invaso da quelle macchine da guerra, che, dopo aver sorvolato la zona, presero a sparare, colpendo per primo un parcheggio di automobili. Nella fuga, Daniele si preoccupò anche della popolazione, cercò di avvertire la gente indicando con i gesti che era in corso un attacco extraterrestre, ma le persone del posto, del tutto indifferenti, si comportarono come se nulla fosse avvenuto. Daniele venne ferito ben tre volte dai loro attacchi, ma non poté difendersi, perché disarmato. Nel cercare riparo, egli vide Giuseppe e Nino che si difendevano con antiquate pistole tipo far west e gliene diedero una. Daniele controllò la pistola e notò che aveva un solo colpo in canna e constatò anche che, in tutta quella confusione, gli aggressori puntavano solo verso di loro. Daniele diede retta a Giuseppe e salì sopra ad un treno da un cui finestrino vide che il cielo era sempre pieno di macchine infernali. Capì in quel momento di essere in Giappone. Dopo un po’ vide che tutto si era calmato e rivide Nino in procinto di affrontare il suo incarico.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti con extraterrestri)

 

07 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG314) <*> (CD348)

Giuseppe sognò una giornata bellissima con un sole stupendo, ma poco dopo vide in cielo una strana luna dai toni rosso acceso e con molte nuvole intorno. Si trovò poi sul balcone e, rivolto ad un gruppo di giovani annunciò: “Questo fenomeno era già stato sognato, ora non potete più dire niente. Quando arriva questo Segno iniziano a realizzarsi i Veri Segni della Quarta Generazione!”.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante la luna che si fa inquietante. Ved. Sogno di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- e del 2 luglio 1987 –CG216- e di Deborah del 23 giugno 1987 –CG211- e dell’inizio febbraio 1988 –CG290-)

 

07 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG315) <P \> (CD349)

Daniele sognò di essere in una casa con il padre di una sua amica e Peretz, con la sua tunica verde. Il signore, il cui volto sorridente faceva trasparire una grande contentezza, parlò con Peretz per sapere qualcosa in più sul Nuovo Messaggio. Dopo alcune spiegazioni, ascoltate da quel signore con grande attenzione, Peretz si interruppe perché dovette recitare una preghiera: “Benedetto è il Creatore di tutte le cose esistenti!”. Ciò suscitò la commozione di quel signore, il quale piangendo disse: “Mentre lei stava pregando il Creatore, io pregavo sant’Antonio, perché gli sono devoto, ma non vedo l’ora che esca il libro del Nuovo Messaggio, perché così anch’io potrò pregare il Creatore!”.

(Messaggio che ben rappresenta la gioia di coloro, che, salvati dai culti improntati di idolatria, potranno trovare la purezza della fede ribadita dal Nuovo Messaggio)

 

09 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG316) <P I> (CD350)

Solly sognò di vedere Peretz che teneva una lezione ad una folla eterogenea, composta anche da israeliani. Egli disse: “Per quanto riguarda gli eventi che accadono nel corso della vita degli ebrei è Dio stesso che decide, e questo per merito di Abramo. Per quanto riguarda, invece gli altri popoli, ciò che accade dipende dal destino”.

(Ogni popolo ha il suo destino stellare, come ogni persona; 'nasce' ognuno con la sua stella che 'muore' con lui quando muore. Così ogni popolo ha la sua nascita, il suo percorso, la sua salita e la sua caduta, come i 4 regni Babilonia, Persia, Grecia, Roma. Anche se ogni ebreo è anche sotto la sua stella, il popolo in genere, non è governato da un destino stellare ed è Iddio soltanto che decide il suo percorso storico. Il Sogno qui, inoltre, viene ad istruirci che tale grandissimo privilegio di essere sotto Iddio e non sotto le stelle, è per merito di Abramo, nostro padre, e l'intera storia delle prove superate da lui e dai miracoli che Dio fece per lui, vegono per insegnarci in che modo Dio Benedetto ha 'tolto' ed innalzato Abramo al di sopra del destino stellare, e così, per suo merito, il popolo scelto è al di ssopra di qualsiasi destino stellare. enormi. Tutta la storia del popolo ebraico lo testimonia)

 

 

10 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG317) <P \ m> (CD351)

Solly sognò di trovarsi di notte su un passo di montagna nel deserto del Sinai, insieme con Peretz, Davide e Paolo. L’aria era tersa, pulita e l’atmosfera era fantastica. Pur essendo notte fonda, la strada era rischiarata dalla luna. Peretz, ad un certo punto, disse: “Vedete le guglie di quelle montagne che si trovano lassù, in alto? Ebbene, esse sono come l’uomo che deve essere sopra la donna!”. Più tardi, Peretz, dopo aver fatto andare avanti gli altri due, rimase con Solly e fece dei rapidi movimenti rotatori con il bastone. Apparve allora, per terra, all’improvviso, un tappeto ovale, dalla forma simile a quella della cipolla, su cui era scritto: “Adonai Zevaot (Signore degli Eserciti)”. Vi erano anche altre scritte in ebraico che, se lette da lui, l’avrebbero aiutato a superare un grande problema. Solly si svegliò subito impaurito per il fatto di aver letto una scritta così sacra.

(Segno dell'Altare del Profeta)

 

10 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG318) <M> (CD352)

Daniele sognò di trovarsi in automobile con una ragazza e di dirigersi verso una montagna. Ad un certo punto vide un uomo dai capelli e dalla barba lunghi, che fece loro cenno di fermarsi. Quell’uomo disse a Daniele di essere un ebreo yemenita, e di aver deciso di vivere con sua moglie in mezzo alla natura perché stanco della civiltà e della malvagità dell’uomo. Daniele non perdette l’occasione di raccontargli che lui sapeva che il Maestro Haim, il Redentore d’Israele e delle Nazioni, era di origine yemenita. L’uomo fu molto felice di apprendere quella notizia.

(Gli ebrei yemeniti gioiscono alla meravigliosa notizia che il Maestro Haim è l’aspettato Redentore)

 

12 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG319) <m I> (CD353)

Giuseppe sognò di vedere un uomo dagli occhi azzurri e dai capelli biondi che era sceso dal cielo. L’uomo gli si avvicinò e cominciò a parlare. Diceva tante cose giuste, poi gli propose di seguirlo e fare come lui faceva. Lo portò sotto, nella galleria della metropolitana e, invitando Giuseppe a seguirlo, si buttò sotto il primo treno. Giuseppe stupito, vide che, dopo essere stato fatto a pezzi, l’uomo ritornava in vita sano e salvo, senza alcun graffio. Nonostante ciò, Giuseppe pensò: “Non lo seguirò!”, e subito dopo gli disse con tutta semplicità: “Io sto con l’Asino!”.

(Dal cielo, a Giuseppe Bambino fu mandata una prova di fedeltà. La prova dimostrò che anche se un angelo del cielo scendesse e facesse miracoli stupefacenti, Giuseppe non lo seguirebbe in esibizioni inutili, perché fedele all’Asino)

 

14 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG320) (CD354)

Daniele, in sogno, si trovò in mezzo ad una moltitudine di gente che era molto preoccupata perché c’era una donna che piangeva. Egli l’avvicinò per chiederle il motivo di tanto dolore e in quel momento capì che era la madre di Gesù. Daniele le parlò: “Perché piangi, donna?”. Ella rispose: “Sono preoccupata per mio figlio, Gesù. Di solito, durante la sua Missione, mi viene spesso a trovare”. “Da quanto tempo non lo vede?”, le chiese Daniele. Maria gli rispose: “Ormai sono passate tre settimane”, e Daniele: “Suo figlio è stato condannato a morte!”. Poi, Daniele si trovò sulla spiaggia con la povera donna e cercò in ogni modo di consolarla. Ella, ripresasi un po’ dallo shock, decise di ritornare all’interno del suo territorio e quando vide un centurione romano, lo accusò: “Siete degli assassini!”. Daniele si accorse in quel momento di avere, alla sua destra, una lancia, la prese e la scagliò contro il centurione, mancandolo per poco. Il soldato guardò Daniele con la faccia inferocita, ma lui per niente intimidito gli gridò: “Vattene via e non guardarmi, ti è andata bene che ti ho mancato!”.

 

16 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG321) <*> (CD355)

Giuseppe, in sogno, si trovò in una città e avvertì un pericolo. All’improvviso, infatti, guardò in alto e vide numerosi insetti che oscuravano il cielo. Decise di rifugiarsi in casa, chiuse le finestre, ma le cavallette erano così tante e così aggressive da spaccare i vetri e da attaccare da tutte le parti. Giuseppe rimase immobile a guardare: non poteva fare altro! Vide un gruppo di cavallette molto grosse che si riproducevano a vista d’occhio in numero impressionante, anche dopo morte!

(Sogno della Quarta Generazione riguardante piaghe bibliche)

 

21 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG323) <P \ m> (CD357)

Giuseppe sognò di vedere un ragazzo che maltrattava Peretz e lo buttava per terra. Peretz aveva la tunica verde ed il ciuccio simbolo dell’ingenuità indispensabile per cogliere il Nuovo Messaggio. Dal cielo si sentì una voce che disse: “Cosa volevi fare?” e scoppiò in una risata. Il ragazzo guardò in alto con terrore, si mise le mani nei capelli…poi prese fuoco! Dopo l’accaduto apparve un giornale con la scritta: “Gerusalemme”.

 

26 aprile 1988, Milano, Giuseppe (CG324) <P *> (CD358)

Giuseppe sognò di vedere Peretz sul tappeto del profeta Elia che diceva: “La salvezza deriva dai quattro angoli della Casa di Preghiera”.

(Il Profeta Elia, di benedetta menzione, è il Capo dei Giusti Nascosti di ogni generazione. 'Il Maestro onorato che voi cercate' insieme all' 'angelo del patto che voi desiderate' (Malachi 3,1) si riferiscono al Goel Haim e al Profeta Elia. Per la Terza Redenzione Finale loro mandano la profetizzata 'Casa di Preghiera per tutti i popoli' dalla quale esce la salvezza per il mondo.)

 

21 maggio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG331) <*> (CD365)

Paolo sognò che nel mondo c’era atmosfera di paura e fra la gente serpeggiava molto sgomento. Si avvertiva che stava arrivando un cataclisma. Paolo associò questo al Giorno Grande e Terribile del Signore. Egli si trovò in seguito, passato quel ‘giorno’ (senza averlo né visto né subìto) a constatare che la terra era semi deserta. Vide arrivare verso di lui alcuni uomini, tra cui due russi in divisa, assai spaventati, essi erano disorientati e chiedevano in quale località si trovassero. Paolo sapeva solo che era appena passato il Giorno Grande e Terribile del Signore, ma anche lui non sapeva dove si trovasse.

25 maggio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG332) <*> (CD366)

Giuseppe sognò di avere in mano un libro molto bello e di andare in giro ad annunciare il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale. Incontrò un gruppo di ragazzi ai quali comunicò la notizia; poi, quando fu il momento di leggere il libro, questo si aprì da solo, incominciò a parlare e subito dopo sopra di esso apparvero le immagini che presero la forma del globo terrestre che girava. Il libro raccontò la storia della Redenzione del mondo col sottofondo di una musica bellissima che avvolgeva il mappamondo animandolo con molte voci che s’intrecciavano. Una signora assistendo all’avvenimento rimase sbalordita. Giuseppe la informò che, purtroppo, così come ci sono le notizie meravigliose, ci sono anche le notizie brutte, e questo suscitò la perplessità della donna. In seguito, Giuseppe si trovò in mano una cassetta musicale, che, una volta inserita nell’apparecchio riproduttore rivelò una musica meravigliosa.

(il Nuovo Messaggio verrà divulgato anche con tutti i moderni ed efficaci mezzi di comunicazione. Ved. sogno di Anna G. del 2 dicembre 1985 –CG84 in cui anche lei vide un libro, che una volta aperto mise automaticamente in funzione una audio cassetta. Giuseppe qui vede addirittura ologrammi.)

 

29 maggio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG333) <P \> (CD367)

Deborah sognò di avere le mani aperte e tese. Accanto a lei c’erano Perez e Paolo. Ella meravigliata vide comparire nelle sue mani un contenitore ovale di colore arancione, con impressa la figura di una chiave. Deborah toccò l’oggetto e, con sorpresa, vide che si moltiplicava, a chiavi si aggiunsero altre chiavi. A quel punto chiese a Peretz e a Paolo di guardare ciò che stava accadendo, ma essi non videro. Così ella spiegò loro di aver avuto una visione e di avere capito di aver ricevuto tra le mani molte Chiavi Profetiche. I due rimasero stupiti.

(Segno delle Chiavi Profetiche di questa generazione che si trovano nelle mani di Deborah)

 

06 giugno 1988, Basilicata, Paolo Fierro(CG334) <P ^ M> (CD368)

Paolo sognò di essere con Peretz e di vedere un cielo limpido con le stelle. Ad un certo punto vide una luce, con i colori tendenti al rosso, che pulsava. Egli capì che quella luce era il Maestro Haim. Preso da grande timore chiuse gli occhi per non vedere il Moré e avvertì una grande emozione che gli fece venire i brividi.

(Subito dopo il sogno, Paolo venne svegliato da Peretz il quale lo chiamò per fargli vedere la Stella della Redenzione che era appena apparsa in cielo. Il fatto di avere la sensazione che il Maestro sia in qualche cosa di collegato al firmamento era già stata avvertita, per esempio da Barbara nel sogno del 20 luglio 1987 – CG229-, in cui lei percepiva la sua presenza in una cometa. In tutti i casi questo rivela la grande affinità del Moré col mondo delle Stelle di cui era profondo conoscitore, non a caso nel sogno di Anna G. del 12 agosto 1987 –CG237-egli viene definito l’Uomo delle Stelle)

 

09 giugno 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG336) <P m> (CD370)

Giuseppe sognò di andare in giro per le strade di Milano a cavallo di un asino. Ad un certo punto l’asino si fermò. Giuseppe si ricordò allora che Peretz gli aveva detto che per farlo camminare bisognava fargli solletico sotto l’orecchio. Il metodo, più volte applicato, non funzionò: l’asino non si muoveva, ma si girò verso di lui mostrando tre occhi, poi ricominciò a camminare. In seguito egli si trovò in una valle verdeggiante dove, insieme ai componenti della Casa di Preghiera, c’erano dei Palestinesi. Seduti sull’erba di fronte ad un lago, tutti stavano aspettando un miracolo. All’improvviso l’acqua venne solcata da una barca senza nocchiero, questa lasciò un segno e tornò da dove era venuta. Tutti quanti erano felici perché si era verificato un avvenimento fuori dal normale e ringraziarono chi Dio chi Allah. Qualcuno si era inchinato a quell’avvenimento, ma Giuseppe deciso li ammonì dicendo: “Non inchinatevi ad esso, ma a Dio, Benedetto Egli sia!”. In seguito Giuseppe si trovò nella caserma dove aveva fatto il militare e portava in mano i libri dell’Asino che Mangia il Pane. Tra di essi ne vide uno con la copertina rossa che come titolo aveva la scritta: “Diario di Giuseppe Bambino”.

(L’Asino è fornito di tre occhi: uno per gli Ebrei, uno per i Cristiani, uno per i Musulmani e con questi Tre Occhi per tutti gli altri)

 

23 giugno 1988, Milano, Paolo Fierro (CG337) <^> (CD371)

Paolo sognò di vedere in cielo, in pieno giorno, la formazione delle tre stelle equidistanti e la quarta spostata. Le stelle erano formate da pietre preziose che emanavano molti bellissimi colori.

(Le tre stelle in fila e la quarta spostata si rivela per la prima volta in sogno nell’aprile del 1983 –CG2- a Gino, in quello che sarebbe stato definito il Segno delle Stelle in cui il Goel Haim ci insegna il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre . Esso significa anche che, dal punto di vista stellare i tempi sono maturi per la conclusione del ciclo di 4000 anni di Abramo, e per la realizzazione della promessa riconciliazione dei popoli nella sua fede nell’Unico Dio. Ved. sogno di Debora del 16 gennaio 1987 –CG159- ed nel sogno di Anna G. del 12 agosto 1987 –CG237-. In questo sogno il paragone con le pietre preziose che emanano colori meravigliosi annuncia che le Stelle della Redenzione saranno, per l’umanità, conosciute come preziose apportatrici di influssi benefici)

 

28 giugno 1988, Milano, Nicola Fierro (CG339) (CD372)

Nicola sognò di essere tornato indietro nel tempo e di vedere i suoi fratelli Paolo e Tina da bambini. Essi stavano giocando, ad un certo punto Paolo cadde senza vita. Pochi istanti dopo arrivò la mamma a cavallo che lo prese per portarlo alla sepoltura. Nicola si diresse verso il luogo in cui Paolo era stato sepolto, lo prese e lo portò in una cella frigorifera, e il giorno dopo lo appoggiò sul suo letto in camera sua. Mentre Nicola e sua madre conversavano, sentirono una voce provenire dalla camera: Paolo era in piedi allegro e sorridente!

(Segno della Resurrezione del Cavallo. Paolo, infatti, nei Segni è designato quale Cavallo Bianco che correrà ai quattro angoli del mondo per diffondere la Notizia della Redenzione Finale)

 

giugno 1988, Israele, Shimon Lupano (CG338) (CD373)

Shimon sognò di vedere alcuni bambini eritrei. Costoro lo salutarono con la seguente frase: “Shalma- Shelémta (Pace Completa)”.

(Ved. la Preghiera di Minhat Shabbat)

 

04 luglio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG341) <P> (CD374)

In sogno, Paolo, vide Peretz e Giuseppe che uscivano dalla Casa di Preghiera. Peretz disse a Paolo che sarebbero andati a fare un Segno indicante un cambiamento radicale. Paolo capì che il Segno era di natura Sacerdotale.

(Segno del cambiamento radicale del Sacerdozio nella Casa di Preghiera. Il sogno di Deborah del giorno seguente chiarì di cosa si trattasse esattamente. Sogno del 5 luglio 1988 –CG343-)

 

04 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG342) <P I> (CD375)

Deborah sognò che in un piccolo paese si stavano svolgendo delle votazioni. Si doveva votare a favore o a sfavore della Madonna. Ella si trovava in una stanza buia dove vide alcune vecchiette sorridenti, Peretz le disse che avrebbe votato per la Madonna, non per fede, ma per quelle povere vecchiette. Deborah decisa lo sconsigliò e gli disse che mai avrebbe dovuto fare quella scelta, tanto meno per assecondare qualcuno. Peretz le guardò e, di nuovo: “Per loro, una volta si può fare tre” (n.d.r. per assecondare le vecchiette, per una volta si può cedere all’idolatria, quindi alla trinità). Deborah insistette sulle sue posizioni. Peretz a quel punto disse di aver cambiato idea e che avrebbe votato contro. Le vecchiette, prima sorridenti s’incupirono, e cercarono di far cambiare la decisione di Peretz. In seguito egli si trovò in una soffitta con Deborah che gli stava spiegando che se avesse votato a favore della Madonna, per amore delle vecchiette, ne avrebbe rafforzato il culto, avendo invece votato contro ed essendo il culto già indebolito, lo si sarebbe potuto portare più facilmente alla caduta.

(Messaggio del sogno: abbiamo recuperato tempo prezioso per lo sviluppo della Redenzione, non avendo assecondato delle vecchie bigotte che pregano la madonna!)

 

05 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG343) (CD376)

Deborah sognò di vedere, in una bella strada, Anna G. e il suo bambino Marco Federico. Felice d’incontrarli ella informò Anna della notizia che da quel giorno anche i bambini della Casa di Preghiera sarebbero potuti diventare sacerdoti ed impartire le Benedizioni inerenti la Protezione. Marco Federico, che stava ad ascoltare felice, si stava già preparando per andare alla scuola dei sacerdoti bambini. Poco dopo Deborah si trovò in un’aula con molti bambini che ascoltavano le sue lezioni per diventare Sacerdoti.

(Ecco chiarito il cambiamento radicale in ambito sacerdotale anticipato dal sogno di Paolo del giorno prima, 4 luglio 1988 –CG341-. Si tratta del fatto che nella Casa di Redenzione, date le basi essenziali della pura fede, perfino i bambini potranno essere sacerdoti in grado di impartire Benedizioni. Un bambino è anche candido, ingenuo, pulito, privo di complicate sovrastrutture mentali, perciò se è educato secondo il Patto Nuovo Finale nella Casa di Redenzione, può avere la giusta fiducia in Dio per essere Sacerdote)

 

05 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG344) (CD377)

Deborah sognò di vedere diversi episodi avvenuti durante la Prima Redenzione di Mosé. Poi udì una voce che le disse: “Mosé Magister Noster, con la prima Redenzione, teneva le Benedizioni corte”.

(Le Benedizioni corte nel senso della loro lunghezza e del loro numero, mentre nella Redenzione Finale esse sono più lunghe e più numerose)

 

08 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG345) <M> (CD378)

Giuseppe sognò di vedere un signore che voleva acquistare una copia del libro dell’Asino, e sarebbe stato disposto a pagarlo più di un milione. Giuseppe vide poi il Maestro Haim, sorridente, seduto sopra una poltrona.

(Il libro intitolato Il Massaggio dell’Asino che Mangia il Pane, come già riferito a commento del sogno di Giuseppe del 25 gennaio 1988 –CG288- per vari motivi non poté essere venduto, ma in futuro desterà l’interesse di coloro che vorranno risalire all’origine dei documenti relativi al Nuovo Messaggio)

 

10 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG346) <P> (CD379)

Giuseppe sognò di essere sul balcone di casa sua, guardò in cielo e vide l’Angelo della Morte. Peretz che era al suo fianco destro gli disse: “Vedi tu quello che vedo io?”. Giuseppe rispose di sì. Peretz aggiunse: “Quello è l’Angelo della Morte. Ieri, invece, hai meritato di vedere l’Angelo She- Mesh (Angelo del Sole)”. Dopo di ciò Giuseppe si sedette sulla ringhiera con le gambe rivolte verso il vuoto, chiuse gli occhi ed aspettò che l’Angelo della Morte lo toccasse. Appena si sentì toccare si svegliò.

     (questo Segno imprtante è stato compiuto il giorno dopo, a Ranzanico, Bergamo. Coloro collegati con il Patto Nuovo Finale, al loro tempo, non vengono presi dall'angelo della morte bensì da altri angeli della Redenzione Finale)

 

11 luglio 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG347) (CD380)

Daniele, in sogno, si trovò nella cripta di una chiesa con Nino ed un Testimone di G. Quest’ultimo chiese a Daniele: “Tu, con quale nome chiami Dio?”. Egli rispose: “EL SHADDAI, come gli ebrei”. Il Testimone rimase molto meravigliato, e, animoso, cercò di controbattere, ma si bloccò e s’impaurì molto quando dal cielo si udì una voce che proclamò: “Guai a chi nomina il Nome di Dio invano, poiché Dio non perdona chi nomina il Suo Nome invano!”.

(È qui esplicitamente ribadito il Terzo Comandamento che impone di “Non nominare il Nome di Dio invano”. Ogni volta che I Testimoni di G. pronunciano il nome come fanno, essi sono colpevoli di trasgredire il Terzo Comandamento, anche perché lo dicono in congiunzione ad una dottrina falsa ed idolatra. Si tratta del Sacro Tettragrammo in particolare ma si deve temere pronunciare qualsiasi dei nomi di Dio in vano, come il Sacro Tetragramma, Dio, El Shaddaj ecc. Nei Sogni della Terza Redenzione il nome EL SHADDAI compare più volte, è un’invocazione al Dio, Scudo di Abramo, che Protegge.)

 

13 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG348) <^ M> (CD381)

Giuseppe sognò di essere sul balcone di casa sua con il fratello ed il padre. Ad un certo punto Daniele gridò: “Guardate, in cielo c’è la Stella della Costruzione che è diventata grossa!”. Giuseppe alzò la testa e vide il Segno de Maestro Haim: il Segno che va dalla quarta alla prima stella. Quando il Morè toccò la prima stella, questa si spense e cadde giù. Poi Giuseppe vide di nuovo le tre stelle in riga e la quarta spostata. Meravigliato, lo riferì ai congiunti ribadendo: “Questo è il Segno del Maestro!”. All’improvviso tutto incominciò a tremare forte, a causa di un terremoto di vaste proporzioni che durò circa cinque minuti, per fortuna senza causare danni. Vicino a lui comparve Tina, la sorella di Paolo che disse: “Questo Segno viene nella prima fase del primo ciclo del Regno dei Cieli”. Dopo di che Giuseppe guardò di nuovo in cielo e rivide il Segno del Moré di collegamento fra la quarta e la prima stella.

(Vengono qui specificati alcuni aspetti del Segno delle Tre Stelle in fila e la quarta spostata che si presentò per la prima volta a Gino nell’aprile 1983 –CG2- Ved. Anche il sogno di Paolo del 23 giugno 1988 –CG337-)

 

18 luglio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG349) <M P> (CD382)

Paolo sognò di trovarsi nella casa del Maestro Haim. Il Maestro era morto e si stavano facendo i preparativi per la sepoltura. Peretz e Paolo trasportarono la bara tenendola verticale. Qualche giorno dopo, con grande sorpresa, il Maestro si trovò in casa di Paolo, egli era vivo, contento e godeva di perfetta salute. Disse a Paolo: “Guarda, toccami, vedi che sono vivo!”. Paolo gli toccò la mano destra e fu molto felice anche perché, consapevole del fatto che egli fosse morto, si accorse di non provare alcuna paura nel vederlo e nel toccarlo. Si spostarono in un’altra stanza. Qui il Maestro si spogliò e Paolo, nonostante tenesse la testa bassa per rispetto, vide sia i suoi piedi sia il Patto della Circoncisione, unti con olio. Anche Peretz si spogliò e si unse profusamente davanti al Maestro Haim.

 

18 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG350) (CD383)

Deborah in sogno stava spiegando ad alcuni giovani arroganti il Nuovo Messaggio. Prima di parlare del Secondo Comandamento, proibì loro di pronunciare parole volgari. Una volta iniziato spiegò il segreto della parola ogni. Mentre pronunciava le parole: “Né delle cose che stanno su nel cielo, né delle cose che stanno sulla terra, né delle cose che stanno nelle acque sotto la terra…”ella vedeva le immagini corrispondenti alle parole pronunciate e ne percepiva il significato profondo.

 

24 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG352) <P \> (CD385)

Giuseppe sognò di trovarsi in spiaggia con Peretz, che girava in mezzo alla gente con una tunica grigia e nera ed il Bastone dell’Asino. I ragazzi della Casa di Preghiera erano tutti in una barca, quando videro arrivare molta gente, quasi tutti ebrei. Una volta sulla spiaggia, Paolo iniziò a cantare in ebraico: “Hanuccat Hanuccot” seguito dal coro meraviglioso degli astanti. In seguito, guardando il sole, Giuseppe pensò: “Questo è il Segno della Nuova Luce per gli ebrei che arriveranno al Nuovo Messaggio”. Quando poi si trovò a casa sua, intento a spiegare ad alcuni ebrei il Nuovo Messaggio, disse: “Io sono cristiano, ma amo gli ebrei, spero un giorno di diventare ebreo come voi poiché la mia anima è di radice ebraica. Io sono una Pecora Smarrita della Casa d’Israele. Voi sapete chi è una Pecora Smarrita del gregge?”. Nessuno gli rispose, allora proseguì dicendo: “Le Pecore Smarrite sono coloro che, appartenenti alle dieci tribù d’Israele disperse, sono stati assimilati dal cristianesimo. Noi veniamo salvati tramite il Patto Nuovo mandato da Dio, Benedetto Egli Sia, che disse: “Farò con la Casa d’Israele e con la Casa di Giuda un Patto Nuovo, ed esso non sarà come quello fatto con i loro Padri”.

(Ecco la fondamentale spiegazione relativa alle Pecore Smarrite della Casa d’Israele. Esse sono state assimilate nel tempo dal cristianesimo, secondo le parole pronunciate dallo stesso Gesù che aveva dichiarato "Non sono venuto se non per salvare le pecore smarrite della casa di Israele".)

 

01 agosto 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG354) (CD386)

Deborah sognò di vedere Giovanni l’apostolo, egli aveva la barba e i capelli di colore grigio biancastro all’altezza del collo, aveva la fronte alta e le labbra piccole. Si sentivano due voci, una dell’apostolo l’altra di Giovanni Battista. Essi stavano parlando di Gesù, del Figlio dell’Uomo e delle frasi false dette su di lui.

(La Correzione del cristianesimo incomincia dalla Correzione della Lingua, cioè dalle parole e dalle frasi che hanno travisato la figura di Gesù. I due Giovanni fanno bene a parlare delle frasi che hanno falsato la figura di Gesù: Giovanni Battista disse che Dio avrebbe potuto trarre dei figli dalle pietre. E' ovvio che Dio, volendo possa fare anche quello, ma quelle parole aprirono la strada a credenze illogiche e fuori dalla natura umana, come per esempio a quella della verginità di Maria anche dopo il parto. Giovanni l’Evangelista, poi, con il prologo del suo Vangelo riguardante il Verbo, deformò completamente l’ottica nei confronti di Gesù, innescando il meccanismo della sua divinizzazione)

 

01 agosto 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG355) (CD387)

Giuseppe sognò di aprire la Bibbia, poi sentì una voce che disse: “A Mosè parlai faccia a faccia, con voi parlo attraverso sogni e visioni!”.

(“E dopo tali cose, Io effonderò il Mio Spirito su ogni mortale, i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri vecchi avranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”. Gioele 3; 1. Questa è la conferma della nuova modalità di comunicazione attraverso sogni e visioni, il che, tra l’altro, unisce tutti gli uomini indipendentemente dal sesso, razza, lingua, cultura, religione, ceto sociale, ecc.)

 

10 agosto 1988, Milano, Paolo Fierro (CG356) <* P \> (CD388)

Paolo, in sogno, si trovò a Minervino (in Puglia), con molti componenti della Casa di Preghiera. Essi si trovavano in un rifugio a causa di una guerra stellare: molte astronavi UFO avevano attaccato la terra. Peretz diede in mano a Paolo un oggetto circolare di metallo e gli disse di uscire fuori e dire a tutti di pronunciare ripetutamente il nome di Dio, El Shaddaj. Paolo uscì con quell’oggetto che attirava gli UFO, sarebbe bastato distruggere il primo e questo avrebbe annullato anche gli altri.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti con extraterrestri)

 

agosto 1988, Israele, Solly Kamkhaji (CG353) <I> (CD390)

Solly, in sogno, vide che, per Cristoff il peso era troppo pesante.

(In realtà, nel kibbutz dove si trovava Solly, c’era un ragazzo tedesco di nome Cristoff che avrebbe dovuto convertirsi all’ebraismo. A Solly faceva una certa impressione vederlo con la barba e il tallet, mentre recitava le preghiere. In seguito Cristoff andò in una Yeshivah (scuola tradizionale ebraica dove si studia la Torà) a completare gli studi.)

 (La responsabilità che grava sugli ebrei è enorme e non tutti riescono a reggerla e che uno che si converte deve fare tutto ciò che fa un ebreo tradizionale è pesante. Per questo motivo existe nella Nuova Casa di Preghiera oltre all'Altare di Giuda per ebrei tradizionali l'Altare di Efraim per ebrei convertiti che non hanno dietro di se tutto il 'bagaglio' della Tradizione.)

 

03 settembre 1988, Milano, Anna Gasparotti (CG361) <M> (CD393)

Anna sognò di essere in una grande e affollata aula universitaria con i banchi digradanti. Davanti a lei si accomodarono parecchi giovani guidati da un docente; poi incominciò un dibattito su argomenti religiosi. Nell’aula non c’era un conduttore e la discussione si svolgeva civilmente tra i presenti. Da un intervento Anna capì che il docente seduto davanti a lei sapeva del Maestro Haim e lo ammirava molto. Verso la fine della discussione una suora cattolica, molto autorevole, si rivolse ad Anna: “Vedo che sei molto interessata all’argomento religioso, e questo va bene; ma ora devi farti battezzare!”. Anna perplessa rispose di essere già stata battezzata a suo tempo, ma la suora insistette: “Fatti battezzare!”. Anna capì allora che la suora aveva il dono di vedere lo spirito del battesimo sulle persone, e con voce emozionata, ma sicura, replicò: “È vero, su di me non c’è più lo spirito del Battesimo cattolico; ma credo in Dio e su di me c’è il molto più importante spirito dei Segni della Redenzione!”. La gioia di Anna era incontenibile, ed insieme al docente, ugualmente emozionato, pronunciò i nomi dei Segni. Anna era felice: ora sapeva con certezza che Peretz aveva ragione quando spiegava la differenza tra Spirito del Battesimo e Spirito dei Segni.

 

22 settembre 1988, Israele, Solly Kamkhaji (CG364) <P \ R> (CD396)

Solly sognò di vedere Peretz che, alla presenza degli Allievi, gli mise dell’olio sulla testa e gli disse di benedire una persona. Peretz in seguito dichiarò che ogni componente della Casa di Preghiera avrebbe potuto benedire altre persone.

 

22 settembre 1988, Milano, Carmine Nino Fierro (CG365) <P> (CD397)

Nino sognò di vedere Peretz con i ragazzi della Casa di Preghiera che dibattevano su un argomento. Il discorso era incentrato su chi sarebbe stato il Messia. Nino sentì una voce che disse: “Il Messia) è colui che è dentro Deborah”.

(Il Messia (l'Unto) poi dentro di Deborah era Ghilat Haim che nacque nel Segno Nuovo di Sacerdotessa Unta sull'Altare della Sacerdotesse Unta. Senza i Segni del 'Messia' dentro di Deborah ed altri aggiunti che dichiaravano lo stesso, non si avrebbe mai capito questo Nuovo Altare e nuova posizione sacerdotale nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale.)

 

02 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG368) <I> (CD401)

Daniele sognò di vedere un venditore di immaginette della Madonna e di chiedergli: “Secondo te, Dio, Benedetto Egli Sia, può avere una madre?”. Il venditore rispose: “Guarda, a me interessa solo vendere!”. Si avvicinò in quel momento un ragazzo al quale Daniele pose la stessa domanda. L’interpellato rispose adducendo in favore della vendita i misteri della fede cattolica. Daniele sorrise e gli chiese: “Conosci il Secondo Comandamento?”. Il ragazzo rispose di sì. Daniele lo incalzò chiedendogli se lo conoscesse per intero, ed incominciò a recitargli il precetto in modo che tutti coloro che erano vicini potessero sentire: “Non avrai altro Dio all’infuori di Me, non ti fare nessuna scultura né immagine di ciò che è nel cielo, sulla terra e nelle acque sotto la terra, non ti prostrare ad essi né servir loro, perché Io, il Signore Dio tuo sono un Dio Geloso che punisce l’iniquità dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione di coloro che Mi odiano, ma uso clemenza fino alla millesima generazione con coloro che Mi amano e rispettano i Miei Comandamenti”. E aggiunse: “Dio ha proibito tassativamente di fare sculture e immagini, di inchinarsi ad esse e di servire loro, allora, perché voi vendete statuette ed immagini che diventano poi oggetti di culto?”.

 

06 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG371) <P> (CD404)

Daniele, in sogno, si trovò in una stanza d’ospedale. Vide che si stava costruendo una vasca da bagno. Nella stanza c’era Peretz che stava dando indicazioni su come doveva essere costruita. Il padre di Daniele, su di lui la pace, che stava assistendo, approvò il lavoro che si stava facendo.

(il padre di Daniele, Domenico Manigrasso è mancato in settembre. Qui si tratta della vasca per la purificazione dei defunti, per coloro che muoiono in Ospedale. Dopo ci sarà un bagno preciso per questo scopo)

 

06 ottobre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG374) <P R M I> (CD405)

In sogno Deborah vide Peretz che stava dando ai ragazzi della Casa di Preghiera una benedizione con il vino. Nel momento stesso in cui incominciò, il Maestro Haim lo chiamò e gli disse: “Prima devi riceverla tu, la Benedizione, per poi darla agli altri!”.

 

13 ottobre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG376) <P M I> (CD406)

Paolo, in sogno, si trovò con alcuni Allievi della Casa di Preghiera in casa di Peretz. Questi stava interrogando sul Nuovo Messaggio i ragazzi, che erano attenti, ma non sufficientemente concentrati. Peretz allora disse: “Ragazzi state più attenti perché il Maestro è qui e vi sta ascoltando, vuole sapere cosa avete imparato fino ad ora del Nuovo Messaggio”.

 

16 ottobre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG378) <P *> (CD408)

Giuseppe, in sogno, vide Peretz che diceva: “Il Cavallo deve chiudere il quarto angolo della Casa di Preghiera, poiché non è stato ancora chiuso. Questo rappresenta il Sigillo del sesto anno. È il Cavallo colui che chiude il quarto angolo”. Il Segno a ciò si doveva fare in un luogo in cui per terra era disegnato un quadrato. Il Cavallo, rappresentato da Paolo, fece il Segno mettendosi all’interno del tracciato e chiudendo l’angolo indicato. Questo Segno dava inizio alla prima fase del Regno dei Cieli. Dopo di ciò si verificò un potente terremoto ed una voce disse: “Il Giorno del Signore sarà Grande e Terribile per tutti!”. Insieme con Giuseppe c’era anche Tina, sorella di Paolo.

(Il Segno fu compiuto poi a Cernusco.)

 

19 ottobre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (Vedi 381) (CG380) <P \>(CD410)

Deborah sognò di essere in una stanza con Peretz e Paolo. Solly, che si trovava in giardino, mise nella stanza, attraverso la finestra, un Vangelo accompagnato da una G di metallo. In quel momento passarono alcune suore. Solly disse a Peretz di non preoccuparsi, perché quel Vangelo non era come quello delle suore. Intanto fuori passarono molti giovani che stavano cercando il Vangelo in possesso di Peretz:

(Qui c'è il permesso di lavorare alla correzione del Vangelo di Giovanni, correzione che sarà apprezzata specialmente dai giovani, perché ripulita da ogni forma di idolatria. L’errore cristiano di confondere Gesù con il Creatore, iniziò proprio con la dottrina del Verbo di Giovanni, da qui la necessità della sua correzione alla luce del Secondo Comandamento)

 

21 ottobre 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG382) <P> (CD412)

Solly sognò di vedere Peretz, che, molto concentrato, parlava al telefono con Davide e gli diceva: “Grazie a Dio, abbiamo la chiave per sconfiggerli (e si riferiva a coloro che praticano la dottrina dello Zohar)”.

(Ved. sogno precedente di Solly, 19 ottobre 1988, -CG381-, Peretz comunica a Davide, che abita in Israele, che c’è la chiave per sconfiggerle. Quella chiave è il Libro delle Sacre Guerre del Saggio Yemeita ElGafeh)

 

23 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG386) <M P> (CD413)

In sogno, Daniele si trovò in camera. Nella stanza c’erano anche il padre (defunto) e la sorella. Il padre rimproverò la sorella dicendo: “Forse per te sono morto, ma io sono vivo!” Poi si rivolse a Daniele: “Tocca con le tue mani il mio corpo, senti ho un corpo vero, io sono risorto come il Moré”: Daniele manifestò una grandissima gioia per quella meravigliosa notizia. Egli, in seguito si trovò in casa di Peretz per raccontargli il sogno e Peretz affermò: “Questa è una testimonianza da far sapere a tutta l’umanità!”.

(Per merito del Maestro Haim, anche altre persone possono risorgere. Il papà di Daniele e Giuseppe era morto il 7 settembre 1988)

 

25 ottobre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG390) <M> (CD416)

In sogno Giuseppe vide alcuni Allievi tra i quali Saeed che disse: “Noi aspettiamo un uomo che dia spiegazioni su ebrei, cristiani e musulmani”. Nella stessa stanza c’era il Maestro Haim che sorrideva.

(Sa'id, proveniente dall’Egitto, conferma qui il credo popolare che arriverà il Mahdi che, con le sue spiegazioni darà le chiavi per la riunificazione di Ebrei, Cristiani e Musulmani. Si tratta, in verità, del Goel Haim)

 

01 novembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG396) <P M> (CD422)

In sogno Giuseppe si trovò nella sua stanza. Udì le voci delle sorelle che dicevano: “Guarda mamma, è arrivato papà!” (Il padre in realtà era morto circa due mesi prima). Egli, nel sentire la notizia, si precipitò in cucina, qui si ricordò le parole di Peretz, il quale gli aveva detto che, se per caso fosse venuto suo padre, avrebbe dovuto portargli subito una sedia, per rispetto. Difatti prese subito una sedia, fece accomodare il padre e gli chiese: “È nel vero, papà, quel che stiamo facendo?”. (lui, in realtà non aveva dubbi, ma fece la domanda per le sorelle). Il padre rispose con molta dolcezza: “Sì, è vero!”. Giuseppe gli pose poi un’alta domanda sull’aldilà, ma il padre rispose: “Non si può dire, questo è un segreto!”. E poi ancora: “È vero che sei risorto?”. “Sì, è vero”. “Grazie a Dio, per merito del Moré ?”. “Sì, per merito del Maestro Haim”. Poi il padre li invitò a toccarlo per confermare le sue parole e Giuseppe lo toccò. Il padre poi si mise a fumare un sigaro e Giuseppe: “Papà, non ti fa male quel sigaro?”. Il padre rispose: “Di qui non c’è dolore!”.

(Ved. il sogno del 23 ottobre 1988 -CG386- di Daniele, nel quale sig. Manigrasso dichiara di essere risorto per merito del Maestro Haim. Questo sogno lo conferma)

 

03 novembre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG397) (CD423)

Paolo sognò di trovarsi in centro a Milano. Vide una maestosa villa con scritto il nome del reverendo Moon. Un uomo lo invitò ad entrare e a convertirsi alla loro religione. Paolo allora disse: “Lo sapete che è arrivato il vero Figlio dell’Uomo?”. L’uomo, spaventato per quella affermazione, disse: “Ma noi facciamo il bene!”. Paolo rispose: “Fate pure, ma non spacciatevi per il Messia!”.

 

12 novembre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG404) <I> (CD429)

Deborah sognò di vedere Saeed che stava spiegando ad alcuni ragazzi drogati, che drogarsi equivale a suicidarsi, e che uccidersi è peccato. I ragazzi sostenevano che così sarebbero arrivati prima nel Regno dei Cieli, ma Saeed sostenne che se si fossero tolti la vita, essi sarebbero andati contro il volere di Dio, che è il Donatore della Vita, quindi: “Non vedrete il Regno dei Cieli, ma andrete in punizione, di sotto!”.

 

12 novembre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG405) <^ \> (CD430)

Deborah sognò di mettere la Pietra del Capricorno sull’angolo del tappeto che simboleggia la Casa di Preghiera. Sentì poi una voce che disse che quando Solly mise la pietra del Sigillo del Capricorno sul primo angolo, era avvenuto il collegamento con il Regno dei Cieli e che il Cancello del Regno dei Cieli si era aperto.

(La Pietra del Capricorno, già sognata da Anna G. il 31 ottobre 1988 –CG394- è, evidentemente, molto importante per il suo collegamento con il Regno dei Cieli. La Pietra del Capricorno è stata da noi sepolta alle --------di Solomone)

 

16 novembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG406) (CD431)

Giuseppe, in sogno, si trovò in Fiera dove c’erano dei ragazzi che compravano il libro del Messaggio dell’Asino che Mangia il Pane e quello delle Sacre Guerre del Signore contro la falsa Kabbalah. Poi vide suo padre defunto e camminò un po’ con lui. Giuseppe notò che il padre era a piedi scalzi. Quando lo vide andare via, Giuseppe disse a sua sorella: “Ciò rappresenta il Segno della Resurrezione di questa Generazione”. La sorella gli chiese se tutto quello fosse scritto nella Bibbia. Giuseppe rispose di sì.

(Il padre di Giuseppe è, per merito del Maestro Haim, nel Segno della Resurrezione, così come già affermato nel sogno di Giuseppe del 1 novembre 1988 –CG396-)

 

30 novembre 1988, Milano, Peretz Green (CG417) <M P> (CD442)

Peretz sognò di passeggiare con il Maestro Haim. Peretz, molto deciso, disse al Maestro che sentiva il desiderio di distruggere l’idolatria. Il Moré acconsentì sorridendo.

 

01 dicembre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG418) <M> (CD443)

Paolo, in sogno, udì per quasi tutta la notte la seguente frase: “Ha – Moré (il Maestro Haim) è il Go’el (Redentore)”. Percepì il sorriso del Maestro e avvertì la presenza di Angeli, portatori di molta felicità.

 

07 dicembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG423) <P I> (CD448)

Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo assai brutto. Dal suo corpo uscì un raggio che distrusse quelle brutture. Si trovò poi ad un funerale con Peretz ed alcuni componenti della Casa di Preghiera. Ad un tratto apparve in scena una seconda bara che si alzò e finì sulla prima rompendola. Peretz disse: “Perché è successo questo? È successo perché ogni persona è diversa da tutte le altre Queste sono le bare di due gemelli, nonostante ciò ognuno di loro ha avuto la propria vita, dunque non si deve fare un rito uguale per tutti”. Dopo il funerale Peretz invitò i presenti a lavarsi. Tutti si bagnarono la testa e i piedi. Lavò anche il braccio di uno dei defunti per insegnare che bisogna lavare il corpo di ogni componente della Casa di Preghiera.

 

10 dicembre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG426) <I ^> (CD451)

Deborah sognò di spiegare a suo padre che l’uomo è l’unione di anima e corpo: “È questa un’indicazione data da Dio stesso all’uomo. Quando Dio disse ad Adamo che era costituito di sangue e di corpo, gli spiegò anche che il sangue contiene l’anima della persona, per questo nel sangue sta la vita della persona, il corpo è il contenitore dell’anima”. Il padre non capì, così Deborah continuò con le sue spiegazioni sulla creazione, soffermandosi in particolare sul concetto dell’Unicità di Dio. Poi ella si trovò in un posto mai visto, il sole aveva una luce molto intensa e calda ed illuminava in modo molto particolare le montagne ed il terreno, rendendoli caldi. All’improvviso sentì, provenire dal cielo la Voce di Dio che spiegò ad Adamo che l’uomo ha la vita nel sangue, perché l’uomo è l’unione di anima e corpo e nel sangue è contenuta l’anima. La voce che parlò risuonava per tutta la vallata con enormi boati.

 

11 dicembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG427) <^> (CD452)

Giuseppe sognò di essere in un planetario. Un uomo gli mostrò, in alto, la Costellazione del Grande Carro e gli disse: “Vedi il Grande Carro? Esso porta le notizie meravigliose del Regno dei Cieli agli uomini e per il mondo intero!”.

(Le Stelle del Primo Segno Completo, Segno delle Stelle, sono del Grande Carro. Ved. Anche il sogno di Sarah del 5 marzo 1985, -CG44- in cui si vede un venerabile uomo anziano che conduce un carro trainato da un asino. La costellazione del Grande Carro è portatrice di notizie meravigliose provenienti dal Regno dei Cieli)

 

17 dicembre 1988, Milano, Giuseppe (CG429) (CD454)

Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo sconosciuto dove sentì la voce di suo padre che gli disse: “Io ho sempre avuto fede in Dio, Benedetto Egli Sia, solo che non sapevo bene le cose”. Giuseppe si commosse, perché capì che erano parole dette col cuore. Egli non vide il padre, ma notò che la sua voce proveniva da un pesce dentro l’acqua.

 

29 dicembre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG436) <^ M> (CD460)

Deborah sognò di vedere, in cielo, un trono fatto di pietra, sotto al quale vi erano degli angeli. Poi vide il Maestro Haim, ma non in maniera nitida. Una voce disse che nessuno, neanche gli angeli, possono vedere com’è realmente il Trono del Regno dei Cieli!

(Il Maestro Haim venne visto seduto sulla Sedia del Regno dei Cieli già nel Secondo Segno Completo, da Renato, del settembre 1983 –CG3- chiamato Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli)

 

03 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG444) <M m> (CD468)

Daniele sognò di trovarsi in una banca al momento di una rapina, vide infatti i banditi che sparavano all’impazzata, colpendo un bambino. La madre si mise a piangere disperata. Il padre di Daniele, defunto, prese il bambino fra le sue braccia, lo innalzò e pregò: “O Signore Iddio, fa’ risorgere il bambino!”. Quest’ultimo, che era oramai inanimato, riaprì gli occhi ed incominciò a sorridere. Tutti i presenti ringraziarono il Signore, Dio Creatore di tutte le cose esistenti. A quel punto il Maestro Haim li aiutò a liberarsi dai rapinatori.

 

07 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG448) <^> (CD472)

Deborah sognò di trovarsi con la sua amica Rosa in un luogo di preghiera apparentemente protestante, ma dove si faceva culto alla Madonna. Il sacerdote, in borghese, che aveva il compito di spiegare il Vangelo, si scagliò contro loro due con frasi antisemite, accusandole di essere ebree. Rosa dichiarò di studiare la Torà (Legge) e che la Torà vietava il culto di qualsiasi creatura. Deborah precisò che oltre alla Torà esse studiavano anche il Vangelo Corretto. Il sacerdote ammutolì. Dal cielo provenne una voce che dichiarò: “I cristiani non sono cristiani, ma pagani avvicinati al cristianesimo credendo di seguire le parole di Gesù, ma nella realtà loro stessi non le hanno ascoltate!”. Il sacerdote abbassò il capo umiliato.

 

08 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG449) <P> (CD473)

Deborah sognò di essere su una nave con Peretz, Saeed ed altri componenti della Casa di Preghiera. Peretz stava spiegando come conoscere il nome originale di ogni animale secondo la sua specie. Ad una certa sequenza di domande sarebbe seguita una serie di risposte che avrebbero definito l’animale. Questo perché non sempre gli animali sono classificati col loro giusto nome. Peretz fece vedere anche come si sarebbe dovuto fare in pratica, poi lo fece fare a Deborah che dimostrò di aver capito. Quando toccò a Saeed, egli prese l’animale, un fagiano, e cominciò a spennarlo e a guardargli dentro. Peretz gli chiese cosa stesse facendo, Saeed rispose che stava facendo come faceva la sua mamma. Peretz gli rispiegò e lui capì.

(Nel libro della Genesi viene riportato che con la lingua originale data e parlata da Dio, Adamo sapeva come nominare gli animali e tutte le cose. Gli ebrei con l'ebraico ed i musulmani coll'arabo mantengono nel loro linguaggio importanti tracce della lingua originale comune)

 

10 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG450) <^ M> (CD474)

Giuseppe vide, in sogno, il matrimonio tra Tina e Saeed. In cielo vi era grande festa per quell’avvenimento. Giuseppe vide poi il Maestro Haim che era molto contento e che parlava in arabo con Saeed.

(Nato nello Yemen, il Maestro Haim era un grande cultore di vita, tradizione, lingua arabe. Saeed è il rappresentante per i Musulmani nella Casa di Redenzione. Il matrimonio realmente avvenuto, tra Tina, sorella di Paolo, e Saeed viene vista dal cielo con grande gioia perché rappresenta la eventuale riconciliazione tra cristiani e musulmani)

 

10 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG451) <P ^> (CD475)

In sogno, Paolo stava cercando un ampio locale. Poi Peretz gli disse: “Il motivo per cui stai cercando il locale è che il Regno dei Cieli è già sceso sulla terra!”.

(Il Regno dei Cieli, cioè l’armonia e la pace che regnano nel firmamento trasferite anche sulla terra! I Segni stessi della Redenzione sono stati i primi Messaggi di questa discesa. Nel Secondo Segno della Redenzione di settembre 1983 –CG3- Renato vide una scala di marmo bianco nel Palazzo del Regno dei Cieli. Deborah, il 18 gennaio 1987 –CG161- vide un ponte di marmo bianco che dovette essere riparato da tante mani per poter essere efficiente e svolgere la sua funzione di collegamento tra cielo e terra. Il 22 gennaio 1987 Peretz sognò che il primo gradino di marmo bianco del Regno dei Cieli stava per scendere sulla terra. Jonathan, il 17 febbraio 1988 vide un giardino un po’ desolato circondato da mura di marmo ed arredato da oggetti, come panchine, sempre di marmo, che avrebbe dovuto essere trasformato dagli uomini grazie alle opere di misericordia. Il 12 novembre 1988 Deborah, nel sogno –CG405-, vide che grazie al posizionamento della pietra del Capricorno sul tappeto che simboleggia la Casa di Preghiera, venne aperto il cancello del Regno dei Cieli. In questo sogno di Paolo c’è la conferma: “Il Regno dei Cieli è già sceso sulla terra!”. Esso per ora è paragonabile ad un cono di luce proveniente dal cielo che illumini una parte infinitesimale della terra, ma che, con l’impegno costante e determinato e le azioni misericordiose degli uomini di buona volontà sulla terra, e lo zelo di coloro che, trapassati, sono già nel Regno dei Cieli di sopra, si estenderà a tutta la terra creando quelle condizioni, profetizzate, di pace ed armonia)

 

11 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG452) <^> (CD476)

Paolo sognò di guardare il cielo e di vedere aprirsi un varco. Subito dopo, con tanto timore disse: “Benvenuto Regno dei Cieli!”.

(Conferma del sogno, sempre di Paolo, del giorno prima, 10 gennaio 1989 –CG451-)

 

12 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG453) (CD477)

In sogno, Deborah sentì una che disse, "Nella Prima Redenzione Mosé Magister Noster ricevette le Leggi direttamente da Dio; ora, nella Terza Redenzione tutti possono ricevono le Leggi." (Attraverso i sogni tutti possono ricevere le Nuove Leggi)

 

14 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG455) <*> (CD479)

Deborah vide, in sogno, il Profeta Geremia che annunciava alla gente. La gente rideva alle sue parole, allora il Profeta disse: “Chi non crede nelle parole che Dio mi manda a dirvi, morirà per avermi schernito, dato che quella che porto è la Parola di Dio!”. Dopo di ciò anche Deborah annunciò, come prima aveva fatto il Profeta, le sue parole, però, erano inerenti gli Annunci Profetici della Quarta Generazione. Ripeté le parole del Profeta come avvertimento per coloro che la schernivano.

(Sogno che conferma che Deborah, nel contesto della Redenzione, può fare gli Annunci Profetici della Quarta Generazione. Le Chiavi per la Profezia le erano state date nel sogno del 29 maggio 1988 –CG333-)

 

18 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG458) (CD482)

Giuseppe sognò di trovarsi, insieme ad altri Allievi della Casa di Preghiera, in una stanza dove si stavano effettuando lavori di sistemazione per Altari ed Assemblea. Solly, con il metro in mano, pareva indeciso, così come Paolo che era molto pensieroso. All’improvviso apparve un muro che divise in due la stanza, poi una voce disse: “Se fate il muro dove dite voi, lo spazio per la Congregazione risulterà ristretto”. Il muro si abbassò fino a metà altezza, poi sparì lasciando per terra un segno che indicava il punto esatto in cui dividere la stanza in spazio per gli Altari e spazio per la Congregazione.

 

18 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG459) <*> (CD483)

In sogno, Deborah era sull’altare del Profeta, in un giardino, e avvertiva la gente che la falsità degli altri messaggi verrà distrutta dal Nuovo Messaggio. Una donna convinta della sua fede falsa, pur sapendo che era menzognera, ascoltando le parole di Deborah si arrabbiò e si fece avanti minacciosa per farle male, ma a Deborah bastò guardarla negli occhi per farla scappare!

(Questo sogno completa quello di Solly del 9 settembre 1986 –CG132-, infatti dichiara che Deborah è autorizzata a stare sull’altare del Profeta; ved. il sogno di Deborah stessa del 14 gennaio 1989 –CG455- dove c’è un parallelo con il Profeta Geremia, l’autorizzazione per lei a fare gli Annunci della Quarta Generazione ed anche lo scherno e la derisione della gente)

 

18 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG462) (CD485)

Deborah sognò di vedere un uomo anziano che stava osservando i molti fiori del suo giardino. Ella gli disse che a lui pensavano i fiori. L’uomo le chiese il significato di tali parole: “Dio, Benedetto Egli Sia, conosce l’anima di ogni persona e Sa quale sia la migliore fonte di gioia per ogni singola anima”. Cominciò Deborah e continuò poi, spiegandogli che per la sua anima la massima gioia era nel profumo dei fiori, e per questo il Signore ne aveva fatto crescere molti nel suo giardino. L’uomo capì che Deborah era ebrea e commosso le riferì che anche lui era della stessa famiglia. Ella recitò lo Shemà Israel (Ascolta Israele). Lui si mise a parlare in ebraico antico tenendole le mani.

 

19 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG461) <* P> (CD486)

Daniele sognò di trovarsi negli Stati Uniti, insieme con Paolo, in un luogo molto bello. Erano ai piedi di una montagna, nelle vicinanze scorreva un fiume. Molte persone stavano osservando una cascata ed il panorama meraviglioso che le circondava. Paolo e Daniele decisero di raggiungerle, ma per fare ciò c’era solo una possibilità: bisognava attraversare il fiume camminando sulle rocce affioranti. Paolo partì per primo seguito da Daniele, questi si accorse, però, che le rocce si sgretolavano al passaggio del compagno, e dunque fece una grande fatica a tenergli dietro. Daniele poi guardò la cima della montagna e vide che franava, guardò il fiume e vide che incominciava a straripare, alzandosi molto rapidamente. Daniele vide poi la cartina degli USA ed indicò il punto esatto dove era successo il disastro: al centro degli Stati Uniti, dove passa il fiume che nasce nella zona dei Grandi Laghi, il Mississippi. Daniele raccontò tutto a Peretz il quale gli spiegò che quello era il segno delle acque pericolose. Daniele chiese a Peretz anche il motivo della sua paura, questi gli rispose che la paura fa parte del grande equilibrio che proviene dalla Vera Tradizione e continuò assicurando che suo fratello lo avrebbe potuto ospitare per qualche giorno, il 23 o il 24, nel Texas affinché potesse fare il Segno delle acque pericolose.

 

20 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG464) (CD488)

Giuseppe sognò di trovarsi a Milano e di vedere una corsa campestre. Egli, avvertito un pericolo, si rifugiò nel tronco cavo di un grosso albero. All’improvviso vide uscire dall’incavo dell’albero un omino, grande quanto una mano, piuttosto seccato per l’invasione del suo spazio. Giuseppe si scusò con lui dicendo che era lì solo momentaneamente per nascondersi.

(Segno dei folletti e del rispetto per i loro spazi)

 

20 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG466) <I> (CD490)

Deborah, in sogno, sentì una voce che affermò che Dio riconosce un ebreo non dal simbolo che porta, ma dalla fede semplice che ha nel cuore.

 

20 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG467) <P ^> (CD491)

Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo sconosciuto e più precisamente sott’acqua. Egli osservava molto bene il meraviglioso paesaggio che lo circondava. Vide delle strane e bellissime creature, le avvicinò e cominciò a parlare loro dei Segni. Un po’ alla volta si rese conto di essere in una città subacquea. Poi Giuseppe incontrò tre arabi, parlò con loro ed essi risposero in arabo. Disse loro: “Io amo il popolo arabo”. Dopo di ciò egli vide Peretz, molto contento, che gli riferì: “Grazie a Dio sono molto felice per tuo padre: se ultimamente non si è fatto sentire è perché si sta istruendo nel Regno dei Cieli!”.

(Giuseppe anche sott’acqua si occupa dei Segni. Molto significativa qui la dichiarazione di amore nei confronti del popolo arabo, per l'eventuale riunificazione nella Casa di Redenzione fra ebrei, cristiani e musulmani. L’Asino Redenzionale ha, infatti, tre occhi, uno per ognuna di loro, come dice il sogno di Giuseppe del 9 giugno 1988 –CG336-. Peretz annuncia che il padre di Giuseppe si sta “istruendo” nel Regno dei Cieli. Il padre di Giuseppe aveva ammesso, sotto l'acqua dalla bocca di un pesce (sogno del 17 dicembre 1988 –CG429) di avere sempre avuto fede in Dio, ma di non conoscere bene le questioni. Ora egli studia le questioni direttamente con il Maestro Haim nel Regno dei Cieli)

 

23 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG468) <P> (CD492)

Deborah, in sogno, si accorse di essere sul punto di provocare un incidente, per strada. Resasi conto dell’errore, corse via. Fu seguita da un ragazzo che le disse: “Devi stare attenta, così metti la gente in pericolo!”. E poi: “Io odio lo Zohar!”. Deborah capì che era ebreo e gli disse: “Anch’io odio lo Zohar, se vuoi ti mostro un libro, scritto da un Saggio yemenita, che spiega l’errore idolatra del pensiero dello Zohar. Ella gli fece vedere il libro e poi gli chiese come si chiamasse, questi le rispose che il suo cognome era El Gafeh. Deborah si stupì che avesse lo stesso cognome del Saggio yemenita e portò il ragazzo da Peretz perché lo istruisse nel Nuovo Messaggio.

(Il libro di Yihhye ibn Sholmoh El Gafeh si intitola: 'Milhamot Ha-Shem' “Le Guerre (Sante) di Dio”, pubblicato da noi dalla Fiorintina tradotto da Davide Levi in Italiano, nel 1983, sotto la guida del Maestro Haim, riprende il testo di El Gafeh pubblicato nel 1931 a Gerusalemme, contro le dottrine dello Zohar)

 

24 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG470) <M> (CD494)

Paolo sognò di vedere scendere, in una stanza, un’illuminazione sacra. L’avvenimento suscitò moltissima gioia tra i presenti perché questo rappresentava una salita di livello da parte di tutti gli Allievi del Giusto Risorto, il Maestro Haim.

 

24 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG471) <^ M> (CD495)

Deborah, in sogno, vide che i piedi della Poltrona del Maestro Haim erano d’oro ed erano scesi dal Cielo per toccare sulla terra. Ella disse: “Questo è il collegamento tra il Regno dei Cieli e la Terra! Le Stelle fanno da tramite per portare, attraverso i sogni, le buone Notizie al mondo!”. Poi ella disse che Dio è il Medico di tutti noi, perché solo Lui conosce quale sia il bene per ogni anima.

(nel sogno CG470, fatto da Paolo la stessa notte, si rivela l’elevazione degli Allievi corrispondente al collegamento con il Regno dei Cieli. Ved. Anche il commento al sogno di Paolo del 10 gennaio 1989 –CG451-. In questo sogno è indicata la poltrona del Maestro Haim come collegamento tra cielo e terra. Il primo ad avere il privilegio di vedere colui che è assiso sulla Poltrona del Regno dei Cieli fu Renato, nel settembre 1983 –CG3-. Il 28 dicembre 1988 sogno -CG436-, Deborah vide il trono sospeso e fi indicato che neanche gli angeli possono vederlo in un modo chiaro! Per quel che riguarda invece la vicinanza di Dio come vero Medico di tutti ved. il sogno, di Deborah, del 18 gennaio 1989 –CG462- sull'uomo anziano alla cui anima fa bene il profumo e la vista dei fiori)

 

28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG473) <I> (CD497)

Deborah sognò di una ragazza che aveva entrambi i genitori cattivi. La madre era più cattiva del padre, ma la figlia non poteva saperlo perché della mamma aveva colto solo il lato dolce, mentre del padre sapeva bene. Il padre morì e la ragazza ne fu dispiaciuta, perché di lui ricordò solo i bei momenti passati insieme. Una vicina di casa, saputa la notizia della morte dell’uomo, si precipitò da lei per dirle che non doveva piangere tanto per la morte del padre, quanto per il fatto che la madre fosse ancora in vita! La sua lingua però fu frenata da una donna più ragionevole che le disse anzi tutto di non immischiarsi in faccende altrui e che quello non era certo il momento di parlare. La ragazza sarebbe vissuta ancora alcuni anni con la madre, poi se ne sarebbe andata, e allora avrebbe capito da sola.

 

28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG474) <I> (CD498)

Deborah sognò di vedere una madre molto nervosa: non le era andata bene la giornata di lavoro e ciò l’aveva resa quasi isterica. Giunta a casa ella incominciò a gridare con i figli, facendo volare oggetti di tutti i tipi per la stanza. Un barattolo d’olio cadde sopra la gonna bianca della figlia maggiore. La figlia cercò di farle capire che si stava comportando male nei loro confronti, perché si stava sfogando su di loro senza motivo. La madre le disse di non risponderle male per due gocce d’olio e di nuovo la figlia, pacatamente, le fece vedere in trasparenza, alla finestra, che la macchia era invece molto vistosa. La madre a quel punto capì di aver sbagliato e per scusarsi disse che la figlia aveva ragione, ma che in qualche modo lei doveva pur sfogarsi! La figlia allora la invitò a mandare fuori dalla stanza le persone, in modo che lei potesse dar sfogo ai propri malumori senza fare danni a qualcuno.

 

28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG475) <I> (CD499)

Deborah sognò di vedere una coppia di coniugi con due figli: Davide e Giuliano. Tra i genitori non c’era più sentimento, provavano piacere solo prendendosi in giro l’un con l’altro ed erano abituati a svergognarsi di fronte ai figli, ai parenti, agli amici. Il padre disse cose cattive nei confronti della moglie, di fronte al figlio Giuliano e ai suoi amici. Davide, che era accanto alla madre, vide la sua vergogna e si rese conto di quanto soffrisse. Egli allora chiamò il fratello, che stava ridendo delle battute del padre, e gli fece notare come fosse scorretto il loro comportamento, mancandosi di rispetto l’un l’altro. Due coniugi, anche se non si amano più, devono continuare a rispettarsi ed avere un comportamento corretto tra loro, davanti alla gente e di fronte ai figli, per la loro stessa educazione. Giuliano, che aveva riso alle battute del padre, dovette contraddirlo di fronte ai presenti, per rispetto alla madre e per far sì che il padre, sentendosi a disagio, capisse che il loro comportamento era scorretto.

 

28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG476) <I P> (CD500)

Deborah sognò che gli Allievi della Casa di Preghiera si devono voler bene come fratelli. A questo proposito Peretz aveva scritto un testo nel quale spiegava, tra l’altro, che se uno degli Allievi ha un pezzo di torta e accanto a lui c’è qualcuno goloso del dolce, chi ha il pezzo ne deve cedere metà perché, come si dice, ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio! Dopo la lettura, Aldo ricevette in regalo una scatola di costruzioni da collezionisti e la lasciò sul tavolo senza aprirla. Entrò in casa Silvio che, appassionato di costruzioni, appena vista la scatola la prese e propose ad altri ragazzi di costruire l’oggetto contenuto. Giorgio, vedendo la scena, fermò Silvio dicendogli che stava commettendo uno sbaglio, perché l’oggetto non era suo e perché avrebbe dovuto chiedere il permesso ad Aldo; in primo luogo perché non poteva sapere se a lui facesse piacere costruire il suo gioco da solo o in compagnia, in secondo luogo non poteva sapere se Aldo avesse destinato la costruzione a qualcun altro e che, in definitiva, agendo così si era comportato scorrettamente. Silvio allora si lamentò: “Ma come, non c’è forse scritto nel testo di Peretz che ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio? Bene, io ho preso ciò che è mio! Nella Casa di Preghiera non si amano forse tutti come fratelli? Se mi parli così vuol dire che gli scritti non dicono il vero!”. A quel punto, Giorgio rispose che è vero che gli Allievi si devono volere bene, ma che esiste il privato ed esistono le cose personali. Anche se la persona te le cederebbe più che volentieri, non significa che, per correttezza, tu non debba chiedere il permesso per averle!

 

28 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG477) <M \> (CD501)

Daniele sognò di trovarsi al cimitero con la madre, la sorella ed un’amica della madre. Di fronte a loro erano allineati quattro corpi senza vita. Daniele riconobbe il corpo del padre e quello di un giapponese alla sua sinistra. L’amica di sua madre era la moglie del giapponese. Daniele incominciò a recitare i sei Segni della Redenzione, ma si fermò al quinto, dopo la parola ricostruzione, perché gli fu impedito di proseguire. Col permesso della mamma di Daniele, infatti, la signora giapponese stava pregando un suo idolo. Subito calò su di loro un senso di indicibile pesantezza che cambiò l’atmosfera. La madre di Daniele capì l’errore: aveva permesso di mescolare alle parole pure dei Segni della Terza Redenzione Finale, voluta da Dio, delle parole false, perché rivolte ad un idolo, cioè a qualcuno che non poteva ascoltare e che con i Segni non aveva nulla a che fare. All’improvviso comparve, tra le mani della madre, il Bastone del Maestro Haim, ella fece dei segni sul corpo del giapponese, toccandolo in più punti con grande decisione. Dopo di ciò la pesantezza sparì e Daniele poté recitare l’ultimo Segno, quello del Risorto e ringraziare Dio dicendo: “Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno”.

 

28 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG479) <M> (CD503)

Paolo sognò di fare, nei Quattro Angoli della Casa di Preghiera, dei Segni contro la magia che era stata fatta contro di lui, ma che grazie a Dio, per merito del Maestro Haim, era stata distrutta.

(Il Maestro Haim conosceva tutte le varie forme di magia per poterle disfare quando necessitava. La magia non è mai buona o positiva come vuole far credere chi la pratica. Essa fa ricorso, sempre, a forze negative cui il mago si deve piegare, facendo così un culto idolatra. Ved. sogno di Deborah –CG148- del 21 novembre 1986 e ribadito nel sogno del 5 gennaio 1989 –CG445- sempre di Deborah)

 

02 febbraio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG481) <* I> (CD505)

Anna sognò di doversi preparare per una gita scolastica. Purtroppo la confusione era troppa e lei era in difficoltà a trovare anche le cose più semplici. Ad un certo punto la scena cambiò totalmente ed arrivò una comunicazione terribile: il periodo degli Ultimi Giorni sarebbe iniziato con una interruzione dei sogni ai componenti della Casa di Preghiera. I sogni sarebbero poi ripresi, ma quello sarebbe stato il Segno dell’inizio! Preoccupati gli Allievi si accorsero che stava accadendo quanto previsto, allora si diedero da fare per avvertire la gente. Le persone però erano indifferenti o addirittura mettevano in burletta le loro parole. In quello stesso periodo, un ragazzo fece del male al figlio di Anna, ma lei non si azzardò a sgridarlo perché era consapevole del fatto che ogni parola sua, e degli Allievi, nel bene e nel male, avrebbe condizionato il destino di quell’anima. Capendo la pesantezza di quella responsabilità, ella preferì astenersi da qualsiasi giudizio, anche se capiva che il ragazzo aveva sbagliato.

(La confusione è caratteristica della Quarta Generazione. C'è qui un’indicazione profetica: ci sarà una momentanea sospensione dei sogni agli Allievi del Maestro Haim e quello sarà il segnale d’inizio degli Ultimi Giorni, periodo, che durerà decine di anni. C’è anche un insegnamento molto importante che riguarda il linguaggio ed il saper tacere. Anna preferisce tacere per non aggravare la situazione del ragazzo che aveva fatto del male a suo figlio. Giuseppe mette in pratica l’insegnamento nel sogno del 30 ottobre 1988 –CG392-, di fronte ad un uomo che l’aveva umiliato, preferisce tacere)

 

02 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG482) (CD506)

Deborah vide, in sogno, il Profeta Isaia che disse: “Il Primo Comandamento definito come ‘il giusto vive nella sua fede’ (Abakuk 2, 4) non è solo per i giusti, ma anche per l’uomo semplice”. Una donna sostenne che ciò non era vero e che i Comandamenti erano solo per i giusti. Il Profeta Isaia ripeté che essi sono anche per l’uomo semplice.

(La semplicità nei confronti di Dio è espressa in Deut. 18,12: “Sii di cuore semplice con il Signore, Dio tuo!”. Ved. il 21 aprile 1987 –CG192- Barbara (Nodà) riferendosi ad un’amica dice: “Lei capisce perché ha il cuore semplice”, anche per gli ebrei, il Signore non li riconosce tanto per il simbolo che portano, quanto dalla fede che hanno nel cuore e dalla loro semplicità, come dice il sogno di Deborah –CG466- del 20 gennaio 1989. Solo chi è umile e semplice di cuore è amato da Dio! La frase di Abakuk 'il giusto vive nella sua fede' si ricollega con il Primo Comandamento che è il Comandamento della fede)

 

04 febbraio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG483) <*> (CD507)

Anna sognò che: “Il Sud America sarà avvantaggiato rispetto al Nord America, perché arriverà prima al Nuovo Messaggio della Casa di Preghiera”.

 

04 febbraio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG484) <P \> (CD508)

Paolo si trovò in una casa con Peretz ed altri Allievi della Casa di Preghiera. Egli udì una voce che disse: “Per far sbocciare la Rosa bisogna toccare con la testa sopra una roccia!”. Subito dopo vide, come in un flash, la roccia, ma si trovava sempre nella stessa stanza, ed era in posizione rovesciata, con la testa in giù con il capo che toccava il tappeto viola di Malchitzedek. Peretz disse: “Quello è il punto esatto!” indicando il punto in cui Paolo toccava con la testa.

(L’Altare di Malchitzedek che raccoglie le Nazioni è rappresentato dal color viola. Riguardo alla Rosa da far sbocciare, questo è il primo riferimento alla Scuola della Rosa che diventerà l’organismo di formazione degli Allievi)

 

04 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG485) <I P> (CD509)

Deborah sognò di vedere che Paolo aveva portato nella Casa di Preghiera una sua parente che, pur non avendo mai frequentato, aveva fede nel Nuovo Messaggio. La donna aveva un difetto dalla nascita, dovuto alla sua stella: faceva cadere o rompeva tutto ciò che toccava. Ella, incuriosita davanti alla scrivania di Peretz, incominciò a toccare le varie cose, allora Deborah rimproverò Paolo, gli disse che se anche la parente era buona, non doveva permetterle di toccare nulla senza il permesso di Peretz e aggiunse che quando il bambino sarà nato e comincerà a toccare ovunque, riceverà una pacchettina sulla mano, perché prima di tutto si dovranno educare le sue mani a toccare liberamente solo i suoi giochi.

 

05 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG486) <^ \ P> (CD510)

Giuseppe sognò di svegliarsi e di vedere sua sorella che gli raccontava il sogno fatto durante la notte. Ella disse: “Ho fatto uno strano sogno, ho visto dodici stelle ed il trono!”. “Quale trono?” chiese Giuseppe e Daniele, suo fratello, spiegò: “Come, non ti ricordi, l’abbiamo visto l’altro giorno!”. Giuseppe pensò alla Costellazione della Casa di Preghiera, vide il tappeto viola dell’Altare di Malchitzedek e Peretz che disse: “Abbiamo fatto la Nuova Santificazione, però bisogna fare un altro Segno per il quale aspettiamo un’indicazione”. Nello stesso momento alla televisione, lo speaker lesse i documenti del Nuovo Messaggio e disse: “Per la santificazione del Tappeto di Malchitzedek bisogna fare anche un Segno indietro di cinque passi e questo per il mondo intero”. Peretz capì l’indicazione e ne fu molto contento. Giuseppe vide uno spostamento veloce del Tappeto dell’Altare di Malchitzedek.

(Nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale, L’Altare di Malchitzedek, sacerdote a Dio Altissimo dalle Nazioni del mondo, deve fare cinque passi indietro rispetto all’Altare del Sacerdote Unto, l'Altare di Giuda, all'Altare di Efraim, l'Unzione del Capo Asino dell'Altare della Grande Israele, e dell'Altare del Profeta. Questa Santificazione minore rispetto agli altri Altari raddrizza lo squilibrio del Cristianesimo in cui Cristo, fra l'altro, è considerato Malchitzedek, sacerdote a Dio Altissimo)

 

05 febbraio 1989, Milano, Peretz Green (CG487) <P M> (CD511)

Peretz sognò di trovarsi da solo in una casetta e di essere molto agitato. Avvertì la presenza del Maestro Haim, ma la sua agitazione non passò, non sapendo cosa fare lo chiamò. Il Maestro gli chiese: “Perché dici di essere allievo di Giuda e neghi di essere allievo del Moré?”. Peretz si difese accoratamente: “Moré, non è vero, io non ho mai detto questo, io sono l’allievo del Moré!”. Il Maestro gli si avvicinò e gli disse sorridendo: “Sì, lo so, era solo per metterti alla prova!”. Ad una certa distanza egli vide Paolo e seppe che, a sua insaputa lui era andato a casa del Moré: “Sei stato abbastanza furbo” gli disse: “Sei andato dal Moré e non mi hai detto nulla!”. A quel punto, Peretz sentì la voce del Maestro che affermò: “Non fa niente, Peretz, Paolo ha il mazal (fortuna) di Giuseppe!”.

 

08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG488) <I> (CD512)

Deborah sognò di essere in una stanza e di vedere un panno con sangue mestruale. Nella stanza c’erano due ebrei, un’ebrea ed un ragazzo prossimo alla conversione. La donna prese il panno sporco e nonostante non fosse suo e per legge dovesse starne lontano, lo gettò via. La donna spiegò al giovane che, anche se non era ancora ebreo avrebbe dovuto iniziare a seguire le Leggi. In una seconda scena dove una donna nel suo ciclo era seduta su un letto, un'altra donna voleva appoggiare suo bambino sopra il letto ma fu detto di non farlo perché impuro.

(Insegnamento circa le leggi dell'impurità del sangue menstruale)

 

08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG489) <M P I> (CD513)

Deborah, in sogno, vide il Maestro Haim che le disse che il bambino avrebbe dovuto ricevere una Benedizione speciale. Ella entusiasta andò da Peretz, che però, preso dal lavoro, non poté ascoltarla. Deborah rammaricata disse: “Ecco, guarda, tu non mi dai retta, ti parlo di Segni e tu non mi ascolti!”, e se ne andò via, ma giunta nell’altra camera capì che le sue parole provenivano dallo Yetzer ha-rà, il quale gode a far litigare le coppie, quello è uno dei suoi massimi piaceri. Se la coppia desidera non litigare e vuole scacciare lo Yetzer, non deve fare altro che il contrario di ciò che lui suggerisce: se lui ti fa pensare di non parlare più al marito, basta chiamare il marito e dirgli qualcosa di bello.

(Segno d’insegnamento di come sconfiggere il Yetzer ha-Ra, fare esattamente al contrario di ciò che vuole: )

 

08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG490) (CD514)

Deborah sognò di vedere un vero gigante ed un Allievo della Casa di Preghiera. L’Allievo diventò alto come il gigante, raggiungendo come lui il soffitto, ma gli disse di non poter salire oltre perché superare il soffitto era fuori dalle sue possibilità. Il gigante, invece, affermò che per lui non era così. Invocò infatti EL SHADDAI, il soffitto si aprì e lui dichiarò che, volendo, avrebbe potuto alzarsi oltre il soffitto. L’Allievo felice di aver sentito la preghiera del gigante gli disse: “Ma allora tu sei dei nostri, sei come noi della Casa di Preghiera, anche noi invochiamo EL SHADDAI!”.

(La Preghiera rivolta ad EL SHADDAI innalza l’anima della persona come un angelo di Dio)

 

09 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG491) <M> (CD515)

Giuseppe sognò di trovarsi al sud Italia, nel paese di sua zia e di salutare tutti i parenti. Avvertì anche la presenza di suo padre, allora si recò nella stanza dov’era il genitore e lo abbracciò con gioia non avendolo incontrato da molto tempo. Giuseppe vide, poi, il Maestro Haim che gli fece cenno di seguirlo, egli parlava con i parenti di Giuseppe nel loro dialetto e dietro di lui c’era sempre il padre di Giuseppe che seguiva attentamente ogni mossa. Il Maestro ora era a letto e, indicando la zona operata per cancro disse: “Dopo non ci sarà più nessuno che soffrirà per questa malattia allo stomaco!”.

(Per merito della sofferenza dello Tzadik Haim, in futuro verrà sconfitto definitivamente il tumore allo stomaco)

 

11 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG492) <I> (CD516)

Deborah sognò di vedere una bambina di nome Dania che si trovava in casa da sola perché i suoi genitori erano al lavoro. Ella, tranquilla, girava per casa senza alcun indumento e dato che sapeva che alle tre sarebbe venuta a trovarla la cugina Stefania, le aprì la porta così come si trovava. Stefania si arrabbiò vedendo che la cuginetta le aveva aperto in quelle condizioni e disse: “Anche ai bambini si deve insegnare il pudore!” e la mandò a vestirsi.

(il sentimento del pudore deve essere inculcato fin da bambini)

 

12 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG493) <I> (CD517)

Deborah sognò di vedere Anna, una ragazza di quattordici anni, che dormiva tranquillamente in poltrona, mentre la madre girava nuda per casa. Anna si svegliò improvvisamente, si arrabbiò con la madre e le chiese di mettersi almeno gli indumenti intimi. La madre li indossò, ma essi erano così piccoli e trasparenti che era come se non li avesse. La ragazza, disgustata dal comportamento della madre, la invitò a rivestirsi, dicendo che doveva farlo almeno per rispetto nei confronti del marito e del figlio, che sarebbero tornati di lì a poco.

(È interessante che in questa generazione sia la figlia a reprendere la madre, e non vice versa!)

 

13 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG494) (CD518)

Giuseppe sognò che sua sorella gli riferiva di aver sognato Lucifero che piangeva. Giuseppe sentendo quelle parole fu molto contento perché capì che il Segno fatto contro le dieci Sefirot emanate dallo Zohar era riuscito. Poi Giuseppe disse che era arrivato un altro Segno come questo.

(Le dottrine dello Zohar di emanazioni Divine sono contro il Secondo Comandamento. La loro sconfitta tramite il Hherem Mi'deoraita nel nostro Testo 'Cinque Tavole del Patto', fa piangere Lucifero perché gli tolgono un grosso bottino di anime perse nelle sue false luci)

 

17 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG496) <P \> (CD520)

Giuseppe sognò di vedere la nascita del bambino di Deborah. Egli, una volta cresciuto, era pronto per ricevere un’educazione, ma non volle e preferì fare di testa sua. Tutti cercarono di farlo rinsavire, ma non ci fu nulla da fare. Ad un certo punto, mentre Peretz e Giuseppe gli stavano dietro, il bambino si trasformò in due bastoni, uno dei quali andò a Peretz, l’altro a Giuseppe. All’improvviso apparve un grosso cane bianco, ma dai bastoni uscì un fuoco che lo distrusse.

(Segno dei bastoni contro il Cane Bianco che rappresenta tutte le sdolcinature usate dai genitori nei confronti dei figli e che invece di far bene crea molti atteggiamenti di debolezza e di diseducazione ecc.)

 

19 febbraio 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG499) <P \> (CD523)

Solly sognò di trovarsi in Israele, nella mensa di un kibbutz, con Peretz e Paolo. Egli teneva in mano un libro molto bello, riccamente decorato, scritto in ebraico, senza nekudot cioè i puntini che indicano le vocali. Il libro iniziava con la lettera Alef, la prima dell’alfabeto e per ogni lettera ebraica che dava inizio al capoverso vi era un commento a spiegazione. Peretz, che aveva una fascia a mo’ di sindaco con la scritta: “Gnomen”, disse a Solly di leggere la Tzadik, ma a lui risultò difficile per la mancanza di vocali, allora decise di leggere la Khet.

(Segno dell'uso del termine Gnomen per i testi di Esther)

 

19 febbraio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG500) <M ^> (CD524)

Daniele, in sogno, si trovò in una grande casa con sua madre e tutti gli Allievi del Maestro Haim. Essi stavano cercando un professore di musica per il pianoforte. Nel frattempo arrivò un ragazzo che annunciò la triste notizia del ricovero in ospedale del padre di Daniele. Daniele rifletté sul fatto che il padre, in realtà, era già morto in settembre e già ‘risorto’ nel Regno dei Cieli per merito del Maestro Haim, ma andò lo stesso in ospedale con Deborah per verificare. Suo padre era effettivamente lì, dietro ad una vetrata. Essi si salutarono e il padre disse con tono autorevole, come un vero Allievo del Maestro: “Porta rispetto e onore!”, Daniele abbassò il capo in segno di rispetto. Dietro al vetro c’era Saeed che stava parlando con un medico, gli stava spiegando che il papà di Daniele era morto e risorto in merito al Maestro Haim. Il medico si fece ripetere la frase e Saeed aggiunse: “Sì quell’uomo è morto, ma è risorto per merito del Goel”. Il dottore non capì, Daniele urlò lettera per lettera la parola GOEL. Saeed, capendo la difficoltà del dottore spiegò: “Gesù è stato il Redentore di quel tempo, il Goel è il Redentore di questo tempo”, e mentre diceva ciò fece il numero trentatré.

(Collegamento fra la Resurrezione Iniziale di Gesù e la Resurrezione Finale del Goel Haim; si completa con Sa'id, Musulmano, che riconosce la verità di ambedue le Resurrezioni.)

 

27 febbraio 1989, Milano, Peretz Green (CG503) <P> (CD527)

Peretz sognò di trovarsi con Paolo, Solly ed altri Allievi riuniti per fare un Consiglio, dove si discuteva con grande serietà.

(formazione del Tribunale di Mordechai il Giusto per il Patto Nuovo Finale)

 

27 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG504) <\ ^ P> (CD528)

Deborah sognò di percorre con Peretz una strada in salita. Dietro di loro c’era una ragazza con cui Deborah cercò un approccio per parlarle del Nuovo Messaggio: “Sono tanti, in questo periodo, i falsi messaggi che sostengono di essere nel vero, ma sappi che lo stesso Gesù disse che nel periodo in cui ci saranno molti falsi messia, si riconoscerà quello vero per la verità di cui sarà portatore: esso parlerà solo di verità e chi lo ascolterà potrà riconoscerlo! Se avrai pazienza di ascoltarmi per pochi minuti, potrai giudicare da sola la verità contenuta nelle mie parole”. Poi, Deborah vide Peretz che teneva in mano tre mazzi di fiori che sbocciarono uno per volta.

 

01 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG506) <P ^ \> (CD530)

Paolo sognò di vedere, in una stanza, Peretz con alcuni Allievi della Casa di Preghiera. Si stava svolgendo un Consiglio molto elevato, lo si capiva dalla massima serietà dei presenti. Le parole che venivano pronunciate erano misurate, concise ed improntate al giusto comportamento. Paolo, poi spiegò a Peretz che sarebbe stato meglio fare un Pre-consiglio, tenuto da due o tre persone, che sarebbe servito per organizzare il Consiglio vero e proprio senza perdite di tempo e soprattutto senza parole in più non inerenti il tema in discussione. Questo perché nel momento in cui si svolge il Consiglio, il Regno dei Cieli è aperto sopra la stanza in cui si svolge.

 

02 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG507) (CD531)

Paolo sognò di trovarsi in Israele, dove svolgeva il suo lavoro di Cavallo Bianco e girava per molte località, con la stessa cadenza con cui lavorava a Milano

(Il compito del Cavallo Bianco, è di correre ai quattro angoli della terra per divulgare il Nuovo Messaggio)

 

02 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG508) (CD532)

Giuseppe, in sogno, disse: “Chi ha fede vedrà, invece chi non ha fede non vedrà niente!”

 

04 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG509) (CD533)

Paolo sognò di trovarsi col fratello Nino, gli diceva, con rammarico, che alcuni maghi fanno uso delle lettere dell’alfabeto ebraico.

(ved. L'invocazione contro i Maghi bel Nuovo Rito rovesciando contro di loro le lettere dell’alfabeto ebraico)

 

04 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG510) <I> (CD534)

Deborah sognò di vedere una coppia di coniugi seduti al tavolo di un bar. Alla coppia si avvicinarono quattro uomini, un capo e tre guardie del corpo. I tre, senza considerare il marito e con prepotenza, si rivolsero alla donna chiedendole se desiderasse sposarsi col loro padrone. La donna, meravigliata per la proposta così sfacciata, rispose che il loro capo non avrebbe mai dovuto chiedere una cosa del genere, in quanto essendo lei da anni felicemente sposata, era peccato da parte sua pensare di prendere la donna di un altro. L’uomo potente è meglio che si umili perché il suo potere non gli ha potuto dare ciò che desiderava.

(Leggi sull’adulterio)

 

06 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG511) <\> (CD535)

Giuseppe sognò di essere con Saeed in una stanza. Su un tavolo c’era un libro aperto con disegni che rappresentavano i tre Patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe. Saeed disse in arabo il nome di Abramo, Ismaele e l’Asino. Giuseppe dichiarò che il terzo è il Giacobbe della storia. Saeed allora volle ripetere i nomi, ma si limitò a pronunciare il nome di Abramo, al secondo posto, riferito al secondo Patriarca, non disse nulla. Giuseppe ripeté che il terzo è il Giacobbe della storia, sul disegno intanto c’era la forma di metà Asino che si andava completando. Saeed infine confermò dicendo che il terzo è l’Asino.

(ved Messaggi agli Arabi nella Nuova Legge. Saeed è il primo rappresentante del Tappeto dei Musulmani nella Casa di Preghiera. È marito di Tina sorella di Paolo, il Cavallo Bianco. Il fatto che Saeed riconosca l’Asino, collegato al Giacobbe della storia, risolve il fraintendimento tra ebrei e musulmani nella questione dei Tre Patriarchi e sull'Akeidat Yitzhak.)

 

08 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG513) <*> (CD537)

Deborah, in sogno, era con altri Allievi della Casa di Preghiera, intorno a loro vi era molta gente. Gli Allievi fecero degli annunci, dissero che ci sarebbe stata acqua alta e che dopo l’acqua ci sarebbe stato il fuoco, e dopo il fuoco il terremoto. Dopo che tali parole furono pronunciate, incominciò a piovere e dopo la pioggia si vide il fuoco. Una persona disse che sarebbero morti molti bambini. Deborah, molto contrariata la invitò a stare attenta alle parole pronunciate, dato che ogni cosa detta poi si avvera. Deborah, dunque, corresse quelle parole dicendo che i bambini si sarebbero salvati. Dopo di ciò vi fu un terremoto, nel terreno si formarono grosse crepe che inghiottirono le persone che cercavano di scappare. I componenti della Casa di Preghiera sapevano ciò che c’era da fare: si misero in ginocchio e pregarono El Shaddaj. Il terremoto finì, i bambini non furono toccati. I sopravvissuti temevano di uscire dalle case perché non sapevano ciò che li aspettava. La paura era tale che si passavano il cibo, grandi scatole di tonno, attraverso sistemi simili a funivie.

 

08 marzo 1989, Milano, Rosa (CG514) <I> (CD538)

Rosa sognò che prima di leggere qualsiasi libro sacro, bisogna lavarsi le mani.

 

10 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG516) <\> (CD540)

Giuseppe sognò di passeggiare per le vie di Milano, quando ad un tratto si fermò colpito da una figura che vide da lontano: un uomo con un abito meraviglioso e con bellissime collane. Egli capì che quella persona era il Profeta Elia, di benedetta menzione, che gli prese le mani fra le sue e pronunciò una Benedizione in ebraico

 

11 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG517) (CD541)

Deborah sognò di vedere due madri, Serena e Clara, ciascuna aveva un figlio di circa sei anni. Un giorno Serena chiese a Clara di curarle il bambino. I due bambini, Dario e Rudy giocavano insieme. Dario, figlio di Clara, aveva il sangue crudele e faceva giochi violenti: prese dei vetri e giocando alla guerra, uccise Rudy. Il tribunale dichiarò la colpevolezza di Clara perché avendo visto il pericoloso gioco del figlio, avrebbe dovuto fermarlo, ella invece aveva goduto della sua prova di forza superiore e gli aveva lasciato continuare il gioco.

 

12 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG518) <M P> (CD542)

Nel dormiveglia, Paolo sentì una voce che disse: “Guai a chi pronuncia il nome del Moré!”. Egli riferì a Peretz che disse subito: “Questo è importante!”.

(Che non ci siano fraintendimenti fra un nome sacro di Dio nel voler pronunciare il nome del Morè Haim come se lo fosse un nome di Dio. Si deve sempre rivolgere a Dio Benedetto soltanto)

 

13 marzo 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG519) <P \> (CD543)

Solly sognò di vedere Peretz che gli dava istruzioni sul sacerdozio. Ricorda che si parlava della poltrona messianica. Più tardi, Peretz gli disse: “Io sono nel Segno del Patto della Pace ed oltre a questo ho altri due livelli”. Tale frase era riferita allo scritto sul Profeta Elia di benedetta menzione, cioè gli altri due livelli, di cui parlava Peretz erano citati nello scritto. Poi Peretz disse a Solly: “Di questi miei tre livelli, tu ne hai uno”.

 

15 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG520) <I> (CD544)

Giuseppe sognò di essere con un suo giovane Allievo ed un suo collega di lavoro, Giovanni di cinquanta anni. Giovanni parlava con il giovane in modo volgare, Giuseppe gli spiegò con delicatezza che non è corretto parlare così. Poi il giovane, a sua volta, parlò con Giovanni in modo volgare. Anche in questo caso Giuseppe lo rimproverò dicendo: “Porta onore e rispetto per le persone più grandi di te, perché su quell’atteggiamento c’è giudizio e punizione, stai molto attento!”. Giuseppe, poi sorridendo, disse a Giovanni: “Hai visto che equilibrio!”.

(Leggi sul comportamento corretto)

 

17 marzo 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG521) <*> (CD545)

Solly sognò di vedere uno scritto in ebraico e di udire una voce che lo leggeva. La traduzione in italiano era: “Il vento della Sua bontà si estenderà a Gerusalemme e a tutte le isole lontane”.

 

18 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG522) (CD546)

In realtà quella sera Giuseppe stava scrivendo il diario, che riferisce la sua esperienza nell’ambito dei Segni dell’Asino che Mangia il Pane, ad un certo punto, ebbe un dubbio su una frase. Pensò allora se Giovanni l’Evangelista, quando scrisse il suo Vangelo, avesse mai dei dubbi. Dopo di che andò a dormire e durante la notte sognò di essere su un’isola sconosciuta ed insieme con lui c’era Giovanni l’Evangelista, vestito con una lunga tunica marrone. Giuseppe era molto contento mentre Giovanni era molto triste. Giuseppe gli chiese: “Come mai hai scritto così nel Vangelo? Non avevi dubbi su ciò che scrivevi?”. Giovanni, con la testa bassa, rispose: “Io non volevo…” e non pronunciò altre parole. Insieme andarono a cercare Gesù; Giuseppe provò una certa pena per Giovanni.

(Segno del Quarto Vangelo Corretto. vedi il sogno di Deborah del 19ottobre 1988 –CG380- quello, sempre di Deborah, del 6 gennaio 1989 –CG447-)

 

22 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG528) <* M \ m> (CD551)

Giuseppe, in sogno, notò sul suo braccio destro dei puntini verdi che diventarono delle chiazze dalle quali fuoriuscì un liquido verdastro. Le macchie si fecero sempre più larghe fino a prendere la forma di piaghe, che si estesero ben presto a tutto il corpo. Egli vide anche altre persone colpite dallo stesso male, intanto sia il suo volto, sia quello degli altri era diventato irriconoscibile. Poi Giuseppe vide di fronte a sé una nuvola bianca ed il Bastone del Maestro Haim che lo toccava, sentì dentro di sé scendere qualcosa e, istantaneamente, guarì. Giuseppe disse alle persone attorno a lui: “Chi ha fede può essere salvato anche da questa terribile piaga!”.

 

25 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG530) <P *> (CD553)

Giuseppe, in sogno, si trovò in Egitto con Peretz, Paolo, Saeed e suo fratello Daniele. Giuseppe vide un arabo che parlava in tedesco e concludeva il discorso con: “Heil Hitler!”. Un altro uomo, dietro all’arabo, si mise a cantare in tedesco e a fare il saluto nazista, seguito da molte altre persone che erano nascoste tra la gente. Poi disse: “Meno due!”, riferendosi agli ebrei morti. Giuseppe allora, ricordandosi di Purim, gli si avvicinò, gli batté sul capo tre volte e disse a bassa voce: “Contro Aman, Amalek, contro gli Amorrei!”. All’improvviso quell’uomo diventò un prete.

 

************************************************************************26 marzo 1989, PASQUA

 

27 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG531) <*> (CD554)

Giuseppe, in sogno, si trovò in una classe di circa trenta allievi. Il professore stava interrogando un allievo di nome Galasso, costui incominciò a parlare e disse qualcosa contro gli ebrei. Giuseppe si alzò in piedi e gli fece ripetere le frasi. Galasso ripeté ciò che aveva pronunciato contro gli ebrei. Allora Giuseppe dichiarò: “È ora che finisca questa storia, basta! È arrivato il tempo in cui chi maledice gli ebrei sarà maledetto!”.

 

03 aprile 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG532) <*> (CD555)

In sogno, Deborah vide un bambino di circa quattro anni, dalla strana camminata, cieco, che aveva un aspetto freddo, quasi da robot. Deborah notò nel suo volto molta crudeltà, a quel punto capì che in quel bambino errava lo spirito di Hitler, tornato per fare altro male. Quando Deborah lo riconobbe, questi esplose sconfitto, perché riconoscendolo si poteva sapere da chi e come difendersi e, dunque, non avrebbe avuto possibilità di vincere.

 

08 aprile 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG534) <P> (CD557)

Solly sognò di trovarsi in Sinagoga con Peretz. Era Shabbat (Sabato). All’improvviso, durante il rito, entrò una folla eterogenea composta da parecchi giovani, alcuni dei quali vestiti male o a petto nudo. Uno di loro aveva una heth (lettera dell’alfabeto ebraico) sul petto. Alla vista di quel gruppo di persone, i presenti rimasero molto perplessi. Peretz, invece, fu imparziale nel valutare la situazione. Alcuni degli ebrei presenti in Sinagoga dissero che forse i nuovi arrivati erano cristiani e che comunque non si potevano mandare via, in quanto il Tempio era un luogo di culto aperto a chiunque volesse pregare il Signore. I nuovi arrivati fecero una gran festa.

 

12 aprile 1989, Israele, Davide Levi (CG535) <M P \> (CD558)

In sogno, Davide, vide entrare il Maestro Haim nella casa dei suoi genitori. Il Moré lo strinse forte e poi si sedette a tavola dove, oltre ai suoi genitori, c’era Peretz che teneva il Bastone del Maestro. Poi il Moré disse a Peretz: “Tieniti pronto affinché io ti dia un Segno”. Peretz con il Bastone avrebbe dovuto picchiettare su una specie di ciotola con dentro della polvere da sparo e provocare così una fiammata. Dopo il Moré si trasformò in un neonato ed incominciò a parlare come un bambino, meravigliando tutti i presenti perché disse: “Non meravigliatevi io sono il Moré e sono diventato bambino!”. Nel sentire quelle parole, i presenti risero allegramente e nell’aria c’era felicità.

(Isaia 9,5) Un Fanciullo ci è nato, un figlio ci è stato dato -

 

12 aprile 1989, Milano, Peretz Green (CG536) <P M R> (CD559)

Peretz sognò di ricevere dal Maestro Haim, la farina per le matzot (pani azzimi) della Nuova Pasqua. Il Maestro disse: “Questa è per la nuova Santificazione degli Angoli della Casa di Preghiera e per il rinnovamento della Torah!”.

 

16 aprile 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG537) <M> (CD560)

Solly sognò di trovarsi in piazza Duomo a Milano e di incontrare il Maestro Haim. Era ben vestito, aveva sui cinquanta anni, era snello, aveva i movimenti veloci ed agili. Il Moré gli disse: “Ho sentito che partite. Bene, bene!”, e lo strinse molto forte tanto che a Solly il suo braccio parve d’acciaio. Entrati all’interno del Duomo, si sedettero in una fila di sedie. Il Maestro era a sinistra rispetto a Solly e questi vedeva bene il suo viso di profilo. Dietro di loro c’erano, sul pavimento, candele ed immagini idolatre. Il Moré incominciò a pregare in modo meraviglioso, pieno di Spirito di Dio. Diceva ad alta voce: “Baruch Ata Adonai (Benedetto sei Tu o Signore)” e cantava salmi in ebraico e lodava Iddio con immensa partecipazione. Poco dopo un signore cristiano seduto davanti a loro, colpito evidentemente dalla preghiera del Moré si alzò e dichiarò: “Quest’uomo è veramente il Redentore!”.

(Solly, e non solo lui, perché il verbo ‘partite’ è al plurale, anche Peretz, Paolo e Deborà dovranno partire per Israele. Il Maestro Haim, indicato come Redentore in molti sogni, verrà riconosciuto come tale anche dalla cristianità rappresentata dal signore cristiano. Ecco i sogni precedenti che confermano il fatto che il Moré sia il Terzo Redentore. Nel suo sogno del 25 aprile 1987 –CG196- Sarah, in una situazione di pericolo, dopo aver recitato lo Shemà Israel, disse: “In nome del Moré, Redentore..”. Nel suo sogno del 18 luglio 1987 –CG226-, Solly vide il Maestro Haim che chiese a Peretz: “Chi sono io?”. Peretz rispose: “Il Maestro Haim è il Goel (Redentore) anche se in pochi ancora lo sanno”. Paolo, nel suo sogno del 3 gennaio 1988 –CG280-, dopo un evento miracoloso, comunicò ai rappresentanti delle religioni che: “È arrivato il tempo della Redenzione ed il Redentore Finale, risorto a beneficio dell’umanità, è il Maestro Haim”. Nel sogno del 9 febbraio 1988 –CG292-, Deborah disse di dover andare in Svizzera per conoscere il Goel. Nel sogno del 3 aprile 1988 -CG310-, Paolo disse: “Grazie a Dio, ora si può vedere e parlare con il Goel”. Il 10 aprile 1988 –CG318- in sogno, Daniele comunicò ad un ebreo yemenita che il Maestro Haim, Redentore d’Israele e delle Nazioni era di origine yemenita. Il primo dicembre 1988 –CG418, Paolo sentì per quasi tutta la notte la seguente frase: “Ha Moré è il Goel” (Il Moré, cioè il Maestro Haim è il Redentore). Il 19 febbraio 1989 –CG500- in sogno, Daniele udì Saeed (rappresentante del mondo musulmano nella Casa di Preghiera o di Redenzione, il che significa che anche i musulmani, in futuro, accetteranno questa realtà), spiegare: “Gesù è stato il Redentore di quel tempo, il Goel (riferito al Maestro Haim), è il Redentore di questo tempo”)

 

20 aprile 1989, Milano, Marco F. Gasparotti (CG538) <*> (CD561)

Marco (a 7 anni) sognò che tutti i buoni del mondo avrebbero dovuto rifugiarsi sotto terra. Dio lanciò un fulmine che mozzò, a quelle persone, le parti inferiori delle gambe, questo però non solo non impedì, ma facilitò loro il camminare. Tre uomini erano già sotto terra. Marco avrebbe dovuto seguirli con i suoi familiari, ma tanta era l’angoscia che si svegliò. Una volta riaddormentato riprese il sogno e vide che dal cielo cadeva tanta acqua e con gocce così grosse che intrappolavano i cattivi. Finita la pioggia, Dio lanciò altri fulmini per spostare le automobili che si erano accumulate sopra la terra che nascondeva le persone rifugiate. Tutti uscirono da sotto terra, c’era un bellissimo sole e le gambe erano ritornate normali.

 

23 aprile 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG540) <P I > (CD563)

Deborah sognò di essere in casa di Peretz e di vedere un uomo parlare al telefono con una donna. Nella loro conversazione vi erano parole volgari e offensive. Conclusa la telefonata, nel sogno le venne detto che la casa avrebbe dovuto essere purificata dai due maiali. I maiali sono le persone che pronunciano parole volgari e le volgarità stesse, che portano il male sia alla persona sia al posto in cui sono state pronunciate, ecco perché il luogo richiede una purificazione.

 

24 aprile 1989, Milano, Beniamino Perico (CG542) <^> (CD565)

Beniamino sognò di vedere un cielo azzurro nel quale c’era scritto in bianco: “Regno dei Cieli”.

(Il 22 gennaio 1987, Peretz, col sogno -RP22-1-87- ebbe la notizia che sulla terra stava per scendere il primo gradino di marmo bianco del Regno dei Cieli. Il 10 gennaio 1989 –CG451- in sogno, Paolo stava cercando un locale perché “Il Regno dei Cieli è già sceso sulla terra”. Deborah, il 27 febbraio 1989 –CG504- sognò che effettivamente il Regno dei Cieli era già sceso sulla terra. Beniamino, quale componente della Casa di Preghiera, lo sa, ed ha la gioia di vederlo scritto nel Cielo, cioè di avere la conferma della sua stabilizzazione)

 

25 aprile 1989, Milano, Paolo Fierro (CG544) <M P \> (CD567)

Paolo sognò di trovarsi in una grande chiesa cattolica con Peretz, che indossava una tunica verde. Peretz fece un discorso sul Nuovo Messaggio e si riferiva a sé stesso come il Primo Asino dei Segni, venuto a preparare le Vie Messianiche per le generazioni future. Tutti rimasero stupiti. Paolo parlò poi con un cardinale e gli spiegò che il Maestro Haim era il Capo dei 36 Giusti Nascosti. Sentendo quelle parole il cardinale si emozionò e disse: “Ah, veri uomini, i Giusti Nascosti!”.

 

26 aprile 1989, Milano, Daniele (CG545) <P \> (CD568)

Daniele sognò di trovarsi in un parco di Milano dove si stava svolgendo una parata di carabinieri a cavallo. Gli squadroni erano allineati ed immobili. Egli indossava una tunica, ed, insieme con Paolo si stava chiedendo il motivo della festa. Intanto altri squadroni si allineavano nel piazzale, in attesa della cerimonia. Poi arrivò una jeep militare sulla quale c’erano: suo padre, sua madre, sua sorella, suo fratello gemello Giuseppe e Peretz, tutti indossavano la tunica sacerdotale. Daniele chiese al fratello il perché di tutto quello, Giuseppe rispose: “Peretz è stato eletto Capo di tutti i Sacerdoti del mondo!” Alla notizia tutti si rallegrarono molto, ringraziando Dio. Il padre di Daniele, in particolare, era molto contento e per l’occasione fece un brindisi col vino.

(Peretz compare spesso nei sogni con la sua tunica sacerdotale, a vari colori secondo l'incarico sacerdotale, in questo caso è stato eletto “Capo di tutti i Sacerdoti del mondo”. Il suo incarico infatti è molto impegnativo essendo lui il Portavoce della Terza Redenzione Finale e Primo Asino dei Segni (vedi sogno precedente di Paolo del 25 aprile 1989 –CG544-).

27 aprile 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG546) <P M\> (CD569)

Solly sognò di vedere Peretz accompagnato da una folla eterogenea composta da persone di varie culture. Camminava lentamente con in mano il Bastone nero del Maestro Haim, e gli disse sorridendo: “Il Moré mi aveva detto 'Mahar teyé im col minei sof' (Domani sarai con tutti i generi di 'fine')” ed era molto soddisfatto perché aveva trovato la conferma delle parole a lui dette dal Maestro. Il luogo dove si trovavano era pieno di calcinacci e di macerie.

 

29 aprile 1989, Milano, Paolo Fierro (CG547) <R> (CD570)

Paolo, in sogno, vide che nella Casa di Preghiera si svolgeva il Kippur - Purim delle donne.

(Questo è un Segno per millioni di donne nel mondo che purtroppo hanno perso il senso di pudore e della modestia. Quando faranno parte della Casa della Redenzione, esse si pentiranno del loro passato e verrano perdonate e nel tale perdono riceveranno la vera incondizionata felicità di Purim.

 

06 maggio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG549) <M P \> (CD572)

Giuseppe sognò di trovarsi su un pullman insieme con il Maestro Haim, Peretz e Paolo. Il Maestro dava istruzioni a Peretz su alcuni Segni che si dovevano fare, ma che dovevano rimanere segreti agli occhi delle persone. Peretz era consapevole della serietà dei Segni da lui compiuti. Giuseppe assistette al discorso del Moré, poi gli si avvicinò dicendogli che anche lui voleva fare un Segno. Il Maestro gli chiese: “Che cos’è un Segno?”. Intervenne Paolo che disse: “È vero, questo è ciò che chiede la gente sui Segni”. Poi il Moré fece vedere a Giuseppe come parla un uomo. Dopo si trovarono in una stanza, su un tavolo c’era il simbolo di una Casa di Preghiera formata da quattro pietre in mezzo alle quali si trovava una piccola ciotola d’acqua. Peretz e Giuseppe stavano bagnando il pane nell’acqua, quando il Moré li fermò, toccò la ciotola col Bastone, e fece loro cenno di intingere pure.

 

06 maggio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG550) <M> (CD573)

Anna sognò di essere in un negozio il cui spazio era sfruttato poco razionalmente, e stava parlando di questo con le signore che lo gestivano. Ad un certo punto entrò una ragazza e tutti si spostarono spaventati perché sapevano che era morta. Anna le diede la mano e si accorse, dal gelo che essa emanava, che la ragazza veniva proprio dall’aldilà. Ciò nonostante ella continuò la conversazione con naturalezza. La ragazza era di malumore, per via di certi schiamazzi che la infastidivano, e chiese ad Anna come mai stesse lo stesso a parlare con lei. “Voglio che tu mi saluti il Moré!” disse Anna in un soffio. La ragazza si illuminò di colpo, annuendo fece capire che i trapassati non solo conoscevano bene il Maestro Haim, ma erano felici per tutto l’insieme dello svolgimento dei lavori della Casa di Preghiera.

(La felicità dei morti per la notizia della Redenzione; ved. sogno di Anna G. del 24 gennaio 1986 –CG98- che parlava di tre Angeli venuti a proteggere i lavori per i Segni e del padre di Anna che dall’aldilà era venuto per comunicare la felicità esistente nel mondo dei morti )

 

19 maggio 1989, Basilicata, Daniele Manigrasso (CG555) <P> (CD578)

Daniele sognò di trovarsi in una strada nel centro di Milano, davanti a lui c’era un cartello che indicava, con una freccia, un appartamento. Sul cartello c’era scritto: “In questa casa vissero Peretz e Paolo”. Nella casa c’erano tutti gli scritti di Peretz e le testimonianze dei Segni. Tutti gli studiosi del mondo le studiavano con grande applicazione ed impegno.

 

01 giugno 1989, Milano, Paolo Fierro (CG556) <* ^> (CD579)

Paolo sognò di vedere, in cielo, l’esplosione di un meteorite i cui frammenti formarono la Costellazione del Grande Carro. Dopo ci fu molta gioia e si fece una grande festa.

(Segno del Grande Carro delle Buone Novelle, nel sogno di Giuseppe dell’11 dicembre 1988 –CG427- al planetario, un uomo gli mostrò la costellazione del Grande Carro e gli disse: “Vedi il Grande Carro? Esso porta le notizie meravigliose del Regno dei Cieli agli uomini e per il mondo intero”)

 

16 giugno 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG560) <P> (CD583)

Giuseppe sognò di vedere Peretz che diceva: “Ora dovrò andare avanti nel futuro per vedere i volti di gioia delle persone per Ghila”. Poi vide lo stemma del Cavallo Bianco inciso su una pietra.

(Il nome di Ghilat Haim, figlia di Peretz, vuol dire Gioia della Vita. In futuro, a Dio piacendo, ella sarà simbolo di gioia per le persone perché portatrice del Nuovo Messaggio)

 

17 giugno 1989, Milano, Paolo Fierro (CG561) <P m> (CD584)

In sogno, Paolo, vide trascorrere, molto velocemente un processo storico di guerre e conquiste, collocato a partire da circa duemila anni fa. Subito dopo si trovò in una vecchia costruzione circondata da prati. Si trovò, poi, in un luogo collinare, con Peretz ed un ragazzino sconosciuto. Paolo raccontò la visione a Peretz e questi gli disse che si trattava di un Segno di Rinnovamento. Mentre camminavano su uno stretto sentiero, Peretz scivolò e precipitò lungo una scarpata. Paolo, spaventato e preoccupatissimo, corse velocemente in suo soccorso. Peretz era immobile e non dava alcun cenno. Paolo lo girò mettendolo con la schiena a terra e lui, finalmente, aprì gli occhi, si accertò di non avere nulla di rotto, e, con grande stupore, si accorse che tutto era a posto. Paolo si ricordò allora di aver lasciato da solo il ragazzino, guardò sopra alla collina e lo vide mentre stava osservando tutto ciò che era accaduto. Paolo percepì, a quel punto, che il ragazzo era il Profeta Elia, di benedetta menzione.

 

18 giugno 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG563) <I> (CD586)

Deborah sognò di essere in auto con Paolo ed una ragazza, di fronte ad un bivio. Paolo avrebbe preferito la strada più corta, mentre sia Deborah sia la ragazza avrebbero desiderato prendere la strada più lunga. Poi una voce disse: “La strada più corta è quella più lunga, e la strada più lunga è quella più corta!”.

(Talvolta si crede che sia vantaggioso scegliere il percorso più breve per raggiungere un determinato scopo: non è così. Il sogno conferma la saggezza degli antichi: “Spesso, la strada più lunga è quella più corta!”)

 

18 giugno 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG564) <I *> (CD587)

Giuseppe sognò di dire: “Allah è grande!”. Poi sentì dire: “Si deve rinnovare!”, e Peretz spiegò: “Non è Allah che si deve rinnovare, poiché Dio non si rinnova, ma sono gli arabi che devono rinovarsi!”.

 

19 giugno 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG565) <M P I m> (CD588)

Deborah sognò di essere con Peretz ed alcuni Allievi nel cimitero ebraico, davanti alla tomba del Maestro Haim. Il Moré risorse materialmente in modo che tutti potessero vederlo. Peretz ebbe subito un atteggiamento di rispetto e lo seguì. Il Maestro era venuto per parlare con i giornalisti, poi tornò al suo posto, Deborah capì che era risentito nei confronti degli Allievi che non avevano l’adeguato derech eretz, il giusto comportamento. Ella, in seguito, si trovò in casa ed entrò in una stanza dove Peretz stava parlando con Paolo ed una ragazza. Peretz le disse che stavano parlando di cose private ed ella uscì, ma si sentì a disagio ed una voce dal cielo disse che quello non era il giusto comportamento: se qualcuno desidera parlare privatamente con Peretz, non doveva creare disagio in altre persone. Poi le venne detto che una donna non deve mai essere lasciata sola in casa, specialmente se ha un bambino piccolo, perché se le succede qualcosa potrebbe restare senza l’adeguata assistenza.

(Nuove Leggi sul Giusto Comportamento)

 

22 giugno 1989, Milano, Paolo Fierro (CG566) <P *> (CD589)

In sogno, Paolo si trovò con Peretz, Saeed e Deborah in una Moschea incredibilmente bella. Saeed presentò Peretz agli arabi ed essi erano rispettosi nei suoi confronti nonostante indossasse il tallet, lo scialle ebraico. All’interno della Moschea vi erano tre capi religiosi, seduti di fronte ai fedeli. Peretz conversava con loro e pregava in ebraico, l’atmosfera di pace e d’allegria era meravigliosa.

(ved. commento al sogno di Giuseppe del 18 giugno 1989 –CG564-, in cui l'invito ad un cambio di atteggiamento da parte araba, trova un’atmosfera serena e positiva. Qui Saeed, il rappresentante dei Musulmani nella Casa di Preghiera, presenta Peretz agli arabi che si dimostrarono rispettosi e concilianti)

 

27 giugno 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG568) <I> (CD592)

Daniele sognò di recitare, per intero, il Quarto Comandamento di Dio Altissimo: “Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e farai ogni tua opera. Ma il settimo giorno sarà giornata di cessazione dal lavoro dedicata al Signore Dio tuo...”, davanti ad alcuni ragazzi cattolici. Spiegò loro che la Chiesa Cattolica alterò questa Legge di Dio, deviando completamente anche dallo stesso insegnamento di Gesù.

 

01 luglio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG572) <P> (CD596)

Paolo sognò di vedere Peretz che gli disse che bisognava fare un Segno per la correzione di Giovanni Battista. Il Segno venne fatto al sud Italia in una specie di grotta, e consisteva nel mettere parzialmente in bocca due foglie di lattuga. Peretz prese, poi, i lembi che fuoriuscivano dalla bocca e, pronunciando alcune parole, li strappò con decisione.

(Segno di Correzione del Linguaggio cristiano. Le foglie di lattuga, che fuoriescono dalla bocca, rappresentano ciò che è eccedente rispetto al parlare equilibrato, ed è ciò che deve essere strappato via)

 

03 luglio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG573) <P I> (CD597)

Deborah sognò di vedere Paolo che stava ripetendo la lezione sull’esodo e spiegava che tutte le Nazioni erano uscite dall’Egitto con Israele. Ella si stupì nell’ascoltare quelle parole sulla Pasqua che dicevano che tutto il mondo, con Israele, venne redento dalla terra dell’idolatria. In seguito Peretz, Paolo e Deborah si prepararono per andare a vedere l’evento.

 

05 luglio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CD598)

Anna sognò che la Casa di Preghiera avrebbe acquisito, col tempo, cinquanta proprietà piantumate.

 

09 luglio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG574) <I> (CD599)

Anna sognò di prepararsi, con il marito ed altre persone, per un viaggio in un paese dell’estremo nord, mettendosi giacconi pesanti foderati di pelliccia. Giunti sul posto, videro un laghetto, il terreno intorno era in pendenza e fitto di alberi che dovevano essere tagliati. Il capo dei boscaioli, dopo aver salutato il marito di Anna come un’autorità, fece amicizia con lui e poi diede il via ai lavori. Rapidamente i boscaioli, che sembravano lapponi, sia per i tratti del viso sia per l’abbigliamento, abbatterono gli alberi e sistemarono i tronchi. E mentre il capo dei boscaioli presentava a Giorgio i suoi compagni di lavoro, Anna si accorse che sul terreno c’erano già tanti pali che sorreggevano giovani pianticelle. Ella si mise a piangere dalla gioia perché pensò che quelle persone, a prima vista un po’ rozze e primitive, stavano dando all’umanità una lezione di civiltà, infatti parlando, poi, con uno di loro, questi confermò: “Per ogni albero tagliato, un albero piantato!”.

(Messaggio sugli alberi. L’uso equilibrato del territorio dovrebbe basarsi su regole semplici ed ispirate dal buon senso, come quella del piantare un giovane albero dopo averne abbattuto uno)

 

12 luglio 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG575) <M P \> (CD600)

Solly, in sogno, vide il Maestro Haim che stava scrivendo un accordo in cui Solly stesso veniva designato quale vice di Peretz. In relazione all’accordo Solly si impegnava ad aiutare Peretz per quanto riguarda gli scritti del Rotolo della Redenzione e ad assumersi la responsabilità della sua unzione, come Sacerdote dell’Altare di Giuda.

 

28 luglio 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG577) <M P> (CD602)

Solly sognò di trovarsi in compagnia del Maestro Haim e di Peretz. Essi erano in un’aula. Il Moré era seduto tra lui e Peretz, che era seduto in fondo alla stanza. La sua sedia ed il suo tavolino erano collocati sopra un rialzo di legno a mo’ di gradino. Il Maestro sedeva dalla parte degli allievi. Essi stavano studiando la Torà, la Legge. Solly era molto interessato ed affascinato dalle spiegazioni del Moré, tanto è vero che ogni tanto si alzava per chiedergli ulteriori spiegazioni. Ad un certo punto, alla fine del capitolo che stavano studiando, Solly vide scritto in ebraico: “Il Signore fece un Patto con Ha Mori Haim ed i figli d’Israele” e chiese a Peretz se quello fosse il primo riferimento al Moré contenuto nella Torà. Peretz rispose affermativamente. Allora si alzò, si avvicinò al tavolino del Moré e gli chiese, come se fosse in un futuro lontano: “Moré, come hanno commentato i Rabbini e gli studiosi di Torà, questo riferimento ad Ha Mori Haim?”. Il Moré dapprima: “Non capisco bene, parlano di Patto, forse di derech eretz…” poi, bonariamente: “Mi hanno rubato un titolo!”.

 

30 luglio 1989, Ranzanico, Giuseppe Manigrasso (CG581) <* P> (CD606)

Giuseppe vide, in sogno, terremoti di altissimo livello su tutta la terra, crollavano perfino le case di cemento armato antisismiche. Poi si trovò con Peretz, Deborah, Paolo ed il presidente degli Stati Uniti, nella cantina di un palazzo crollato. Peretz disse al presidente: “Per adesso resteremo fuori, entreremo nel rifugio quando il vaticano crollerà, allora dovremo entrare e ci resteremo per dieci anni, bisognerà anche vedere i Profeti Daniele e Gioele”.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante i rifugi) (Se preso alla lettera (che più spesso non si può fare con i tempi dei Sogni Profetici) 2021 è dato come 'crollo' del Vaticano. Il tempo dei Rifugi, quindi, sarebbe da 2021 a 2032)

 

31 luglio 1989, Sardegna, Anna Gasparotti (CG582) <M m> (CD607)

Anna sognò che il suo bambino, che era andato a giocare in un bosco vicino a casa, si mise ad invocare aiuto. Ella ed il marito corsero sul posto ed il figlio li informò di essere stato molestato da un uomo. Quest’uomo, da loro conosciuto, era sposato e padre di un bambino. Il marito di Anna gli parlò per fargli capire quanto sbagliasse a comportarsi così. L’uomo sembrò comprendere. Alla conversazione si aggiunse un uomo anziano (anch’egli omosessuale), che, mai sposato, aveva sempre abitato con la madre e, diceva però, di aver sempre nascosto alla donna questo suo modo di essere. Nel suo racconto parlò anche di un sogno che aveva fatto, Anna glielo interpretò dicendogli che questo rivelava invece che la madre aveva capito benissimo ed in breve tempo era morta di crepacuore. L’uomo molto colpito da questa rivelazione, ricordò che, in effetti, la donna aveva assunto un’espressione del viso molto addolorata e quella maschera si era trasformata solo dopo la morte. Dato che i due sembravano seriamente convinti di aver sbagliato a condurre quella vita, Anna e Giorgio decisero di condurli da Peretz, che li accolse e li invitò ad entrare in una stanza. Qui, tra lo stupore, l’incredulità e la gioia di Peretz, Giorgio ed Anna, c’era il Moré. Il Maestro Haim era seduto sul divano con il viso leggermente rivolto verso la finestra. Peretz mormorò subito parole di ringraziamento a Dio. Anna si precipitò vicino al Moré e gli disse della sua contentezza. I due uomini, però, non sapevano chi fosse il Moré e neanche che, essendo morto, era lì per miracolo. I due vennero lavati con sapone e risciacquati, nella zona genitale, seguendo un segno ovale che passava sotto lo scroto, girava all’esterno e passava sopra il pene. Finita la purificazione si incominciò a conversare e solo al momento del commiato, uno dei due uomini, un po’ stupito, disse che il Moré ha fatto un segno della purificazione, non visto dagli altri. Questa informazione suscitò grande gioia perché voleva dire che la guarigione dei due era completa e che si erano liberati completamente del loro problema.

(Messaggio sull’omosessualità)

 

10 agosto 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG584) <*> (CD609)

Daniele sognò che Israele distruggeva una volta per sempre i discendenti di Amalek. Poi sentì una voce che disse che Israele era diventata una luce per il mondo. Egli si trovò a Gerusalemme, con gli ebrei della Grande Israele, in una grande via mentre si avviavano ad inaugurare il Terzo Tempio. Insieme a loro c’era anche suo padre, su di lui la pace.

 

17 agosto 1989, Ranzanico, Daniele Manigrasso (CG585) <P> (CD610)

Daniele sognò di trovarsi in una sala operatoria perché gli avrebbero dovuto cambiare il cuore. Venne operato. Si svegliò dall’anestesia con un grande dolore al petto e chiese al dottore per quanto tempo fosse durata l’operazione. Il medico gli rispose che l’intervento era durato un’ora e venti. Peretz e Daniele osservarono il cuore appena estratto e videro che era buono, infatti il dottore intervenne sostenendo che: “L’operazione è stata eseguita non per motivi di salute, ma per motivi di calcolo!”.

(Segno del Nuovo Cuore indispensabile per sostenere gli avvenimenti della Quarta Generazione)

 

19 agosto 1989, Milano, Daniele Manigrasso (586) <*> (CD611)

Daniele sognò di avere l’incarico, conferitogli dal governo, di indagare sulla strana scomparsa, da un ospizio, di anziani e bambini. Daniele scoprì che la causa di quelle scomparse era da attribuire a bianchi travestiti da neri che rapivano anziani e bambini a scopo cannibalesco, con la complicità di alcuni esponenti dell’esercito di una nazione molto importante.

 

26 settembre 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG591) < P I> (CD615)

Anna sognò di vedere Paolo molto felice perché gli era avanzato un milione di lire. Peretz gli fece osservare che non era corretto tenere quei soldi, lo invitò a darli a persone bisognose, tra le quali ce n’erano alcune di colore, questo gesto avrebbe esteso la Benedizione al mondo.

 

05 ottobre 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG592) <P> (CD616)

Solly sognò di trovarsi in compagnia di Peretz, Davide e Ghila. Davide e lui si ungevano i piedi e Ghila, unta in precedenza sulla fronte da Peretz, disse: “Shalom, grazie”, in risposta all’unzione.

 

13 ottobre 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG593) < M P> (CD617)

Solly, in sogno, sentì che Peretz gli diceva: “Prima di studiare con il Moré, ho studiato per sette anni con Mosé ed egli è stato molto severo con me”.

 

23 ottobre 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG596) <M P \> (CD619)

Daniele sognò di trovarsi in una via di Milano con Peretz e Paolo. Peretz vestiva un completo grigio, da cui spuntava la Coda dell’Asino. Certamente non passava inosservato, tanto è vero che tutti lo guardavano. Un vigile che si avvicinò a loro, attirato dalla stranezza della cosa, non credeva ai suoi occhi. Chiese i documenti a Peretz, gli domandò da dove venisse e, alla fine, voleva dargli una multa per il disturbo che la Coda arrecava alla gente, ma una persona presente intervenne: “Non si può, quant’è ignorante quel vigile a giudicare! Quell’uomo è grande e saprà benissimo perché mette in mostra la Coda dell’Asino!”. Poi Daniele con lo shofar del popolo, e Peretz con il grande shofar, cercarono di suonare, ma nessuno dei due riuscì ad ottenere un suono intonato, Daniele disse che il motivo per cui non usciva un suono pulito era perché prima bisognava suonare lo shofar del Maestro Haim.

(Segno dell’Asino che esce con la Coda. La Coda è il simbolo delle notizie della Redenzione Finale che toccano terra. Nonostante gli impedimenti, rappresentati dal vigile, la gente, rappresentata dalla persona che interviene, coglie la particolarità della situazione ed intuisce che dietro il Segno c’è certamente un motivo. In ogni caso, per la riuscita della diffusione delle Notizie ci vuole lo Shofar del Morè, senza che la gente sappia della Resurrezione del Goel Haim, non può recepire la Redenzione Finale.)

 

28 ottobre 1989, Milano, Paolo Fierro (CG598) <P *> (CD621)

In sogno, Paolo si trovò, con Peretz ed alcuni Allievi del Patto Nuovo, in centro a Milano. Vide tre ebrei Lubawitch correre seguiti da un cavallo marrone. Si trovarono, poi, tutti su un tram, Peretz disse che era il momento di agire e Paolo, immediatamente, andò a sedersi di fronte a loro e disse: “Conosco la dottrina dello Zohar, si tratta di una dottrina idolatra che non ha niente a che fare con la fede del Secondo Comandamento”. Uno di essi, che sembrava il più buono, ribatté: “Ma guarda che la nostra fede è monoteista”. Paolo riprese: “Non è vero, voi infatti dite che la Bestia di New York, Dio ci salvi, fa corpo con Dio!”. Poi sopraggiunse Peretz che, con calma, parlò con loro.

 

01 novembre 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG600) <P> (CD623)

Solly sognò di sentire Peretz che gli diceva che per bloccare l’intifada, quattro ebrei sarebbero dovuti andare in Cisgiordania, dove, a cielo aperto e in pieno giorno, avrebbero dovuto recitare lo Shemà Israel. Gli arabi presenti avrebbero risposto male, volgarmente, al che gli ebrei avrebbero dovuto replicare qualcosa che Solly non ricorda, ma certamente non volgare. Non riuscendo però a trovare un accordo tra ebrei, la cosa non riuscì.

 

09 novembre 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG603) <P> (CD626)

Daniele sognò di trovarsi in Israele, a Beer Sheva, con Peretz, Deborah, Solly e Giuseppe. Daniele trovò un lavoro che fruttava molto bene. Poi vide che stava camminando per le strade di Beer Sheva, con suo fratello Giuseppe, essi gustarono il clima mite ed ammirarono un tramonto che rosseggiava il cielo. Daniele si fermò e disse: “Benedetto è Dio Altissimo che santifica la terra d’Israele sulla quale camminiamo!”.

 

18 novembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG608) <*> (CD629)

Giuseppe, in sogno, si trovò sul balcone di casa sua, in compagnia di un uomo di colore di nome Roberto. Giuseppe nel cielo vide un ufo che poi sparì. Dopo, in cielo apparve la luna, questa era molto vicina alla terra, d’improvviso si spostò dalla sua posizione e cambiò direzione. Sopra la terra il cielo era avvolto dal fuoco. Giuseppe disse: “Ci sarà la collisione di due pianeti verso la terra (e vedeva realizzarsi la collisione), ma solo Iddio, Benedetto Egli Sia, ci salverà!”. Sulla terra, una marea di persone era posta in un recinto, molte di loro avevano paura. Una voce dal cielo proclamò: “Chi avrà fede si salverà!”. Poi apparve Deborah che disse: “Dieci giorni di luce in quel periodo”. Si vedeva un grande bagliore di fuoco che illuminava la terra.

(Sogno profetico della Quarta Generazione)

 

22 novembre 1989, Milano, Paolo Fierro (CG609) <P> (CD630)

In sogno, Paolo si trovò con Peretz, Solly, Deborah e Ghila a bordo di una nave. Essi stavano assistendo al processo dell’alba. Il cielo era coperto da nuvoloni neri, ma dietro alle nuvole si intravedeva una forte luminosità e soprattutto essi videro, con grande stupore, apparire un arcobaleno stupendo con colori molto intensi e profondi. Poi videro due esemplari di leone correre in un deserto: il deserto era quello d’Israele.

 

27 novembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG610) <M\> (CD631)

Giuseppe, in sogno, si trovò a casa sua. Oltre a suo fratello Daniele c’era il Maestro Haim. Il Moré, che era sdraiato in un angolo della stanza, chiese a Daniele di passargli il suo bastone. Daniele, nel porgerglielo ebbe un attimo di esitazione ed il bastone rischiò di cadere, il Maestro però si accorse e lo prese al volo. Il Moré diede una benedizione a Daniele, toccandolo con il bastone sulla testa, poi benedisse un ragazzo sconosciuto e Giuseppe stesso. In seguito, Giuseppe presentò ai ragazzi presenti il Maestro come Terzo ed Ultimo Redentore dell’umanità. Il Maestro riprese Giuseppe con parole gentili, dicendo: “Non va bene dire così…”. Un ragazzo presente disse: “Ho visto il Moré, lo posso confermare e nessuno, ora, potrà dire niente!”. Una ragazza aggiunse: “È vero, c’è il Goel, lo devo dire alla mia mamma!”. Anna, la sorella di Giuseppe, stretta al braccio del Moré, con gioia disse: “Spagna, Francia..”, allora Giuseppe: “No, il Patto Nuovo dovrà essere esteso a tutto il mondo e bisognerà dire grazie a Dio!”. Il Moré, sentendo quelle parole sorrise capendo le intenzioni di Giuseppe, il quale continuò: “Il prossimo anno saremo nel ‘90”. Il Maestro affermò in tono serio e drammatico: “Il ’90 sarà un anno terribile!”.

 

28 novembre 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG611) <M P> (CD632)

Solly sognò di essere insieme con altri Allievi in compagnia di Peretz. Ogni Allievo, dopo essersi alzato in piedi, riferiva tutti i sogni che aveva fatto ed in cui compariva il Maestro Haim. Solly fu l’ultimo a completare quel tipo di rapporto che si dovette fare a Peretz.

 

30 novembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG612) <*> (CD633)

Giuseppe sognò di trovarsi a New York. Camminava in una via, quando vide molte persone, si accostò loro e vide che seguivano un funerale ebraico diretto dagli Habad. Egli si mise dietro al corteo senza che nessuno se ne accorgesse. Nel camminare, Giuseppe udì uscire dalle bocche dei partecipanti al rito, volgarità e parolacce, specialmente da parte di un signore con cappello nero e barba lunga e, perfino, da parte di bambini di sette o otto anni che erano dietro di lui. Giuseppe ci rimase molto male, li fermò e disse: “Voi che siete ebrei, siete comandati di parlare in modo corretto e addirittura di pensare in modo corretto…” Dopo di che si sentì pungere sul braccio e vide che il cielo era pieno di locuste, allora gridò: “Carestia! Carestia!”.

(Nel suo sogno le parolacce che lo indignano non sono da intendere alla lettera, bensì rivelatrici di un’alterazione della parola che deriva dalla deviazione dottrinale, derivante dallo Zohar, che Dio abbia delle emanazioni ecc. Essa stravolge completamente l’Unicità di Dio, e porta, proprio sulla terra, conseguenze devastanti, paragonabili alle dieci piaghe d’Egitto, simboleggiate qui dalle locuste)

 

30 novembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG613) <*> (CD634)

In sogno, Giuseppe si trovò in centro a Milano e, più precisamente in piazza Duomo. Guardò il cielo e vide che le nuvole prendevano delle forme. Egli capì che erano segnali in codice, allora, attaccato ad un palo, rispose ai segni. Le nubi cambiarono di colore assumendo una tonalità arancione molto intensa e spaventando la gente che si era fermata a guardare. Giuseppe disse, rivolgendosi ai presenti: “Questi sono Segni che vengono dal cielo, come sta scritto ‘Farò segni di fuoco e colonne di fumo dal cielo!”. Poi, in cielo, vide una nube che prendeva la forma dell’Italia e che si spezzò in due.

 

30 novembre 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG614) <P \> (CD635)

Deborah sognò di trovarsi in una scuola i cui alunni si stavano preparando per una breve vacanza. Ella raggiunse Peretz, Paolo e Solly. Peretz stava rimproverando Paolo perché sui cappelli che aveva fatto confezionare, e che rappresentavano i Segni, non aveva ancora fatto scrivere a grandi lettere e nella posizione più alta “Ghila”. Deborah andò quindi verso Solly, che aveva intorno a sé un po’ di confusione e, con aria decisa gli disse: “L’incarico non è per te, né per Sarah, né per qualcun altro. L’incarico è per Ghila, non c’è Incarico senza Ghila!”. Poi ritornò da Peretz che continuava a rimproverare Paolo perché non aveva ancora capito quanto fosse importante scrivere “Ghila” sul cappello.

 

05 dicembre 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG615) <I> (CD636)

Solly, in un sogno pomeridiano, brevissimo, udì una voce che disse: “Nessun uomo ha mai visto Dio, ma possiamo avvicinarci a Lui con lo Shemà”.

(Lo Shemà Israel è la preghiera che dice: “Ascolta Israele, Il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”.

 

19 dicembre 1989, Atene, Solly Kamkhaji (CG619) <I R> (CD639)

A Solly, in sogno, venne spiegata la differenza che esiste nell’uso dei due Nomi Sacri del Signore: El Shaddaj ed Elohenu. Come esempio gli vennero date due valigie, ognuna rappresentava il contesto in cui bisognava usare l’uno o l’altro Nome.

(Questo sogno è una chiave di spiegazione per il Nuovo Rito)

 

21 dicembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG620) (CD640)

Giuseppe sognò di trovarsi sopra la terra d’Israele. Vedeva il territorio illuminato da tante luci, vedeva Haifa, Gerusalemme e Beer Sheva. Poi sentì, per il popolo d’Israele, un grande amore nel cuore che si trasformò in un accorato canto di preghiera rivolto a Dio.

 

25 dicembre 1989, Tel Aviv, Deborah (Nodà) (CG621) <P> (CD641)

Deborah sognò di vedere Paolo che, felice, mostrava ai ragazzi di Milano (Allievi della Casa di Preghiera o di Redenzione), le fotografie da lui scattate e che raffiguravano delle colonne antiche colorate con vari colori. Le colonne non erano né greche né romane ed erano situate vicino a montagne. Ad un tratto comparve Peretz con in mano una pietra che aveva un segno rosso. Peretz affermò: “Questo è l’Inizio che stavo aspettando, è il Segno della Quarta Generazione, è legato a Ghila e dobbiamo sbrigarci a farlo!”. In seguito ella vide Peretz, ad un tavolo grande e ben imbandito, attorniato da tutti i familiari e dagli Allievi. C’era anche il signor Banin che bonariamente giocava con Ghila.

(Questo sogno completò e collegò i Segni dell’incarico di Ghila durante la Quarta Generazione in Israele)

 

29 dicembre 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG622) <I> (CD642)

Giuseppe sognò di essere presso la sede della Casa di Preghiera. Vide una persona che stava telefonando e che parlava in modo corretto, rispondendo sempre: “Grazie a Dio”. Giuseppe capì che chiunque si fosse avvicinato ad un Allievo della Scuola della Rosa avrebbe, col tempo, imparato ad usare un linguaggio corretto.

(Nuova Legge sul comportamento corretto)

 

01 gennaio 1990, Brescia, Anna Gasparotti (CG623) <*> (CD643)

Anna, in sogno, vide dall’alto una grossa portaerei o una piattaforma della marina che veniva colpita da un attacco aereo. L’esplosione fu quasi atomica e procurò una guerra spaventosa. La gente, presa dal panico, scappò in cerca di rifugio. Dopo di ciò Anna si trovò nei pressi di un fiume dall’acqua minacciosa in cui confluivano, da destra e da sinistra altri fiumi di acqua sporca e limacciosa. L’inquietante situazione aumentò il terrore della gente ed il suo bisogno di riparo. Anna ed i suoi familiari avevano una chiave: era quella di una casa, parzialmente nascosta sotto terra, con tutto il necessario (compreso il cibo) per poter vivere al sicuro. Anna tentò di spiegare ad una donna che Peretz non aveva lavorato per sé, come qualcuno aveva immaginato, tanto è vero che in quel momento egli era lontano, e concluse con un certo rammarico: “E pensare che io gli avevo perfino detto di andare a lavorare!”

(Sogno della Quarta Generazione riguardante catastrofi sulla terra e profetico per il tempo del ‘rifugio’)

 

02 gennaio 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG625) <M P> (CD645)

Peretz sognò di vedere il Maestro Haim che parlava con gli Allievi seduti intorno ad un grande tavolo. Il Maestro consegnò a Peretz i soldi per l’affitto della Scuola di Ester. Il denaro era nella forma di pezzi d’argento di varie misure che insieme formavano qualcosa di simile ad una bomba a mano. Il Maestro disse a Peretz che bisognava capire bene che quei soldi venivano dati solo a chi conoscesse bene tutta la Torah (indicandogli il Pentateuco che gli stava davanti) e perciò che ci sarebbe voluto un fortissimo rinnovamento in tutte le questioni. Portò come per esempio quello dei riformisti che hanno effettuato un rinnovamento completo.

 

02 gennaio 1990, Milano, Daniele Manigrasso (CG626) < P I> (CD646)

Daniele sognò di trovarsi seduto ad un tavolo di fronte ad una signora. Entrambi avevano un testo su cui si stavano confrontando. Egli spiegò alla signora un argomento preso dal testo e così fece anche lei. In quel momento giunse Peretz che parlò attraverso Daniele e spiegò: “Per portare a termine un dibattito, una lezione o uno studio con un risultato finale, bisogna annullarsi a vicenda, ricominciando dal principio a studiare insieme e dimenticando ogni forma di sapere individuale. Così facendo si arriva ad uno scopo ben preciso, quello di poter capire gli errori del passato”. Poi Daniele, sempre come tramite di Peretz, fece notare alla signora che sopra un ramo c’era una piccola cosa che, a prima vista, sembrava superflua; ebbene, per capire l’importanza di quella cosa era indispensabile mettersi ad un livello inferiore ad essa. Solo così si può comprendere meglio quanto sia grande il Creatore della terra che ha dato ad ogni piccola creatura uno scopo ben preciso. Nello stesso modo, se ogni persona che vuole imparare davvero, si pone al di sotto del suo interlocutore, potrà arrivare alla conclusione di qualsiasi cosa.

(Messaggio sul giusto atteggiamento nei confronti dello studio)

 

04 gennaio 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG627) <* ^> (CD647)

In sogno, Peretz, vide molte stelle cadere dal cielo e toccare terra. Poi gli fu detto che le stelle erano entrate nella nuova formazione della Quarta Generazione.

(Sogno profetico, esso indica i nuovi collegamenti stellari che preludono alla Quarta Generazione)

 

06 gennaio 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG629) <M I> (CD649)

In sogno, Solly vide il Maestro Haim in compagnia di una folla molto numerosa, composta da genti di tutti i tipi e di tutte le razze. Il Maestro Haim abbracciando tutti, uno per uno, i componenti di quella enorme ed eterogenea folla, formata anche da persone molto, molto povere, con estrema umiltà e con grande amore per tutti, senza alcuna distinzione, disse: “Siamo tutti della stessa carne!”. Solly ebbe l’impressione di essere in Sud America.

(Principio grande e fondamentale della Redenzione Finale)

 

07 gennaio 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG630) <P> (CD650)

Peretz, in sogno, si trovò con Paolo in Basilicata, nel paese di Genzano. Nella congregazione della Casa di Preghiera, filiale della Casa di Preghiera di Milano, vi erano una quarantina di persone che recitavano preghiere scritte da Peretz stesso. Egli andò verso il retro della stanza per pregare insieme con loro, ma l’uomo che conduceva la congregazione nella preghiera, vedendolo, fermò il rito, puntò il dito verso di lui e dichiarò: “Questa persona non può restare qui a pregare insieme con noi!”. Sentendo quelle parole Peretz si arrabbiò e ribatté: “Voi dite preghiere che io stesso ho scritto ed ora non mi permettete di pregare insieme con voi, vedremo come andrà a finire questa faccenda!” ed uscì adirato. Zara gli consegnò poi una grande quantità di fogli con su scritti i sogni da loro ricevuti e le nuove formule e spiegazioni da lui elaborate. Peretz prese i fogli tra le mani e dichiarò immediatamente: “Questo è tutto kishuf (magia), è tutto impuro!”. C’era una specie di computer che serviva a decifrare i loro messaggi, mostrando immagini, che avevano la qualità dei cartoni animati, corrispondenti e parlanti. Egli mise uno dei messaggi nel computer e si vide l’immagine di uno strano personaggio, tra il mostro e l’essere umano che dichiarò: “Grazie El Shaddaj, El Shaddaj è grande El Shaddaj è TRE!”. Avvenne, però, che il grandissimo entusiasmo e clamore suscitato dalla prima parte del messaggio non permettesse agli ascoltatori di sentire l’ultima parola. Così i seguaci non poterono riconoscere la terribile contraddizione insita nell’affermazione: “El Shaddaj è TRE!”. Allora Peretz dichiarò che tutti i messaggi avrebbero dovuto essere bruciati e che tutta la cittadina era stata infestata a causa di quella impurità. Non c’era, però, da parte dei paesani alcuna intenzione di ascoltarlo o crederlo. Erano già tutti presi da quello spirito impuro e non potevano più capire ciò che Peretz andava spiegando. Soltanto una ragazzina di circa nove anni capì e desiderò essere purificata. Egli bruciò allora uno dei loro messaggi vicino al suo viso e la liberò da tutto l’incantesimo. Il suo viso cambiò completamente e tornò alla sua bellezza naturale e alla sua intelligenza normale. Anche altri giovani, vedendo come la fanciulla avesse ripreso la sua naturalezza, cercarono l’assistenza di Peretz.

 

10 gennaio 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG633) <M> (CD653)

Peretz sognò di vedere il Maestro Haim in un aeroporto vestito con indumenti molto poveri su cui c’erano alcuni strappi. Aveva l’aspetto di un ebreo russo che viveva nel ghetto. Peretz, molto felice di vederlo gli chiese dove stesse andando Lui gli rispose che stava partendo per Israele dove si sarebbe trattenuto per quattro giorni. Peretz gli chiese se potesse seguirlo, il Maestro acconsentendo gli fece vedere le tasche vuote e disse: “Volentieri, se accetti queste condizioni”: Peretz, colmo di gioia, seguì lo Tzadik.

(Segno del ritorno in Israele degli ebrei russi per merito del Maestro Haim)

 

10 gennaio 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG634) <P> (CD654)

Solly in sogno vide Peretz che faceva dei Segni a lui e a Paolo a Beer Sheva, nel punto più alto e nel punto più basso della città.

(Segni di collegamento)

 

10 gennaio 1990, Milano, Daniele Manigrasso (CG635) (CD655)

Daniele sognò di essere nei sotterranei della metropolitana. Di colpo gli si avvicinò uno zingaro che lo buttò a terra. Daniele reagì risolutamente ribaltando la situazione, ma fu ben presto attorniato da altri zingari che lo volevano picchiare. Allora Daniele invocò il Nome di El Shaddaj, poi li maledisse dicendo: “Voi siete pagani ed idolatri, non conoscete il vero Dio, per questo siete odiati dal Cielo!”. Gli zingari sentendo quelle parole si spaventarono.

(Messaggio contro la ‘religione’ degli zingari)

 

11 gennaio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG636) <*> (CD656)

Giuseppe, in sogno, si trovò nella redazione di un quotidiano italiano e disse ai giornalisti: “Il Libro dell’Apocalisse viene scartato perché contiene più confusione che verità!”. Poi continuò: “Voi ora userete dei titoli apocalittici ed attingerete alla Bibbia, come per esempio avete fatto per la questione delle cavallette o dell’Iraq, dove avete parlato di paesaggio biblico”.

 

12 gennaio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG638) <P \> (CD658)

Deborah sognò di vedere Peretz seduto sulla Poltrona del Sacerdote Unto con la sua tunica rossa. La poltrona era collocata nella stanza di Peretz ed aveva intorno a sé quattro pilastri di legno. Peretz dormiva, ella lo svegliò e si misero a parlare di cose nascoste.

 

12 gennaio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG639) <I> (CD659)

Deborah, in sogno, vide una ragazza colpita da una parziale infermità, infatti camminava con le stampelle. Intorno a lei aveva amici che le volevano bene e che, nel gruppo, le davano ruoli di responsabilità e soddisfazione. Nonostante ciò, la ragazza si lamentò con Deborah della sua vita, secondo lei, infelice. Deborah le rispose in modo molto schietto e deciso e le disse: “Con la tua inutile depressione tu stai rovinando la tua vita. Se non conosci la gioia di vivere non è perché non hai nulla per cui gioire, ma perché è più facile commiserarti per la tua malattia e non vedi, invece, che hai intorno degli amici sinceri che ti vogliono bene. Se tu pensassi a questo e a ciò che riesci a fare per loro, troveresti la gioia di vivere e la felicità, che la tua inutile depressione ti impedisce di conoscere”.

(Nel sogno c’è l’indicazione di come rompere gli stati psicologici negativi: l’apprezzare ciò che si è, ciò che si ha e ciò che si può fare, invece di considerare solo ciò che non si è, ciò che non si ha e ciò che non si può fare. Nel libro della ‘Coda’, Deborah, c’è una sezione che tratta l’argomento e che basa la soluzione del problema su un sistema a cinque punti: psicologia – sogno – segno –fede – Legge di Dio -. Il Sogno Psicologico può essere tramutato in Segni Redenzionali, Segni di Correzione, Segni di Guarigione e Segni Profetici)

 

28 gennaio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG640) <*> (CD660)

Giuseppe, in sogno, vide una scritta. Essa diceva: “Là dove risiedono i tesori della terra avverrà la distruzione!”. Si riferiva alla Svizzera.

 

30 gennaio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG641) <P \ m> (CD661)

Deborah sognò di vedere Peretz che teneva in mano due pietre e diceva: “Questa è il Pane e questa è il Cervello. Bisogna dare Pane al Cervello!”. Peretz entrò, poi, in una casa che si presentava rotta e malconcia all’esterno e che, però, all’interno era ben imbiancata e ben arredata: era la Casa di Preghiera, con il simbolo delle dodici tribù. All’interno della stanza vi era una grossa bilancia, Peretz mise sul piatto a sinistra la pietra simboleggiante il Cervello, e su quello a destra il simbolo del Pane. A quel punto il Pane passò in modo miracoloso nell’altro piatto. Gli Allievi, stupiti, espressero la loro gioia perché dal Cielo era giunta la conferma alle parole di Peretz.

(Il Pane simbolo dei Segni del Nuovo Messaggio diventa nutrimento per il Cervello)

 

01 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG643) <P \> (CD663)

Deborah sognò di vedere Peretz vestito con una tunica bianca. Egli tenendo in mano una brocca si rivolse a Deborah dicendo: “Quest’acqua è speciale, solo io posso berla per il mio lavoro”. Ella capì che quell’acqua era di un Maestro Sacerdotale degli Esseni. Poi vide Peretz mentre discuteva animatamente con Solly che doveva prendere su di sé una responsabilità per Israele, ma non capiva. Peretz gli spiegava che doveva assumersi quella responsabilità per dar merito ad Israele, Solly ribatteva dicendo che in Israele c’era già merito, Peretz ribadiva che serviva qualcuno che desse vero merito ad Israele. Poi Peretz diede a Deborah la brocca ed il permesso di bere una goccia dell’acqua in essa contenuta mentre faceva la doccia come segno di purificazione e segno di merito per Israele. Successivamente, Paolo, con il permesso di Peretz, le mostrò una heth ed una daleth (lettere dell’alfabeto ebraico).

(la Hhet = 8 – il Patto, Dalet significa Porta, si tratta della Porta della Scuola di Shoshanà)

 

01 febbraio 1990, Milano, Beniamino Perico (CG644) (CD664)

Beniamino sognò di avere in mano un foglio su cui vi era scritto il suo nome e il suo cognome e l’indicazione che lui avrebbe potuto liberare le anime.

 

03 febbraio 1990, Milano, Beniamino Perico (CG645) <*> (CD665)

In sogno, Beniamino si trovò in un locale pubblico (forse un bar). Fuori c’era una grande confusione perché c’era qualcuno che affermava che il sole aveva cambiato direzione. Beniamino udendo ciò uscì per vedere il sole, ma una volta fuori, invece del sole vide la luna, in pieno giorno, con colori che variavano dal rosso al viola. Il tempo era molto brutto, nuvole nere avvolsero la luna. Beniamino vedendo così disse alle persone presenti: “Questo è un Segno della Quarta Generazione e bisogna stare molto attenti!”.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante la luna, il sole ed altri fenomeni del cielo. Se il sole cambiasse davvero direzione e il suo posto venisse preso dalla luna rossa e viola, si tratterebbe di un cataclisma cosmico spaventevole e di proporzioni inimmaginabili. Senza giungere ad un tale sovvertimento dell’ordine naturale degli astri, diciamo che questo è, comunque un sogno profetico, che segna turbamenti considerevoli anche nei moti dei corpi celesti. Se il sole cambiasse direzione ed invece del sole ci fosse la luna, si tratterebbe di un sovvertimento cosmico come quello che avvenne al tempo della Torre di Babele. Un tale cataclisma non si verificherà, ma sarà tramutato in minori distruzioni distribuite in vari tempi in posti diversi. Dio solo lo sa. In ogni caso il cambio di direzione del sole non è da prendere alla lettera, altrimenti, che Dio lo impedisca, il mondo sarebbe distrutto. Tutta la natura svanirebbe e diventerebbe un’altra cosa, non consona con la volontà del Creatore. Così il cambio di direzione del sole, o la luna che regna di giorno, o il dislocamento delle stelle, deve essere capito nel contesto dei Segni della Quarta Generazione e del Giorno Grande e Terribile di Dio. Ma le misure non devono eccedere dalla realtà del mondo e della natura. Anche il Mar Rosso tornò alla sua natura dopo il grande miracolo. Così adesso ci saranno miracoli portentosi e disastri terribili, che usciranno dalla natura per un momento per adempiere ai decreti, ma il mondo poi resterà della sua natura. Queste misure devono essere meditate per una comprensione più profonda, e comunque, il concetto può essere spiegato qui grazie alla visione di Beniamino. Se il paventato cambio di direzione del sole fosse costante, sarebbe poi seguito da una dichiarazione così fievole quale: “…e bisogna stare molto attenti”? Proprio questo avvertimento, molto serio, ma non esagerato, ci è di aiuto nella comprensione delle misure corrette)

 

04 febbraio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG646) <* \ R> (CD666)

Giuseppe sognò di vedere un ragazzo che diceva i nomi di due nazioni. Poi vide il sole che emanava raggi verso la terra, essi formarono una grande nube da cui uscì del vapore. Gli venne detto che questo avrebbe causato terremoti ed altri disastri sulla terra. Nelle sue mani apparve un foglio con la rappresentazione delle nazioni della terra distinte da colori, vide esattamente le due Americhe ed il continente euroasiatico e capì che sulla terra sarebbero scesi dei decreti. Dopo di ciò si trovò in una stanza con una ragazza che lo invitò a leggere la Sacra Torah. Giuseppe, prima di iniziare pronunciò una benedizione: “Benedetto è Dio Altissimo che ha comandato ai figli d’Israele di leggere e studiare la Sacra Torah”. Finito di pronunciare quelle parole, un vento fortissimo si levò per la stanza, uno spirito prese il foglio che era nelle sue mani e lo fece roteare. Giuseppe non si scompose e con una pietra che gli era stata data da Paolo lo bloccò.

(La Nuova Benedizione prima di leggere e studiare la Sacra Torah o Sefer Shoshanat Mishnat Haim)

 

08 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG647) <P ^ I> (CD667)

Deborah sognò di indicare un alto pilastro di ferro dicendo che era stato ricevuto da Peretz dal Regno dei Cieli. Peretz e Deborah guardarono il pilastro e Deborah domandò come potesse riconoscerlo come proveniente dal Regno dei Cieli se non era di marmo bianco. Paolo la invitò a guardare meglio ed ella vide che il pilastro non aveva inizio, come era stato detto. Deborah notò che la luna aveva un collegamento con una stella vicina. Peretz, Paolo e Deborah erano su una spiaggia, l’alta marea giunse fino alle loro ginocchia. Si trovarono poi in un locale dove Peretz disse che lo spogliarello è proibito e che molte malattie della pelle derivano da quella pratica. Poi Deborah entrò in un giardino dov’erano molti anziani, ella ne cercò uno con cui parlare.

(Il pilastro è il Rotolo della Redenzione ‘arrivato’ in Israele, esso è di ferro, molto forte ma poco luminoso cioè poco visibile, il che è la misura di questa fase storica, il secondo periodo di sei anni, dal 1989 al 1995. Esso, però, proviene sempre dalla stessa fonte di cui non si vede inizio)

 

09 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG648) <M P ^> (CD668)

Deborah sognò di essere insieme con Peretz e Giuseppe in un campo di grano, con paglia e fieno. Essi tenendosi per mano e saltando come bambini, cantavano: “Il Maestro Haim è il Goel (Redentore), il Goel è seduto sul trono del Regno dei Cieli!”.

(Tre asini-bambini felici cantano la verità del segreto più profondo della Redenzione Finale)

 

10 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG649) <P> (CD669)

Deborah, in sogno, andò verso Peretz, che era seduto alla scrivania, e riferendosi al fratello, disse: “Claudio è uno Tzadik con i bambini”, poi spiegò che la parola tzadik veniva usata per dire ‘giusto’. Claudio si mise a quattro zampe come un asino e baciò la terra.

 

11 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG650) <M P> (CD670)

Deborah, in sogno, vide il Maestro Haim uscire dalla Sinagoga con aspetto bonario e felice. Dal Cielo una voce disse: “Il Maestro Haim ha 666 allievi, Davide (Levi) è il seicentosessantaseiesimo, ma è anche il sesto, perché è uno dei primi”. Deborah, felice di ciò andò da Peretz per comunicargli la notizia. I due erano su un tram che stava seguendo un percorso diritto. Deborah disse a Peretz che il tram aveva il suo percorso, tracciato dai binari da seguire e che avrebbe girato a destra. Esso non poteva andare sempre dritto e nello stesso tempo non poteva sempre girare, sarebbe andato verso il capolinea. Peretz all’inizio non la volle ascoltare, poi però le pose una domanda che la portò sul discorso del fatto che il Moré avesse 666 allievi, dei quali Davide era il 666° e anche il 6°. Poi Deborah vide che lei, insieme con tre uomini stava pregando verso il cielo, quando vide la Signora Fortuné con il pancione. Un pancione non reale, ma che rappresentava una richiesta: dentro di lei vi era un seguito di parenti che con le mani protese verso Peretz, avanzavano con velocità e speranza, con l’intento di chiedere qualcosa. Dal Cielo provenne una voce che disse: “È come chiedere di voler guarire un cieco dalla nascita”. A quel punto smisero di richiedere miracoli come fanno tanti cristiani in nome di Gesù.

 

15 febbraio 1990, Beer Sheva, Paolo Fierro (CG651) (CD671)

Paolo, in sogno, vide un asino meraviglioso, così candido da suggerire l’idea di purezza.

 

15 febbraio 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG653) <P \> (CD672)

Solly sognò di trovarsi a Gerusalemme in compagnia di Peretz, di suo figlio Jonathan e di altre due persone sconosciute delle quali una era egiziana Il tempo era relativo al Seder di Pesah. Essi stavano scendendo delle scale, arrivati al riposo di una rampa, Peretz si fermò, e serio col viso leggermente chinato verso il basso, disse: “Dovete capire che mi è difficile parlare di certe cose…Anche se non lo vedete, qui c’è il Calice del Profeta Elia di Benedetta Memoria, chiunque berrà da questo calice avrà la vita eterna”, poi, rivolto direttamente a Solly, al quale nel sentire quelle parole sembrò che fossero dello stesso Profeta Elia: “Ed ora lascia andare tuo figlio Jonathan tra la gente (nel senso, anche, di essere meno rigido) fa’ che scenda le scale e che annunci alla gente la Redenzione!”. Nel sentire quelle parole, Jonathan scoppiò a piangere per la commozione e appoggiò la sua testa sul fianco di Peretz.

 

17 febbraio 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG654) <P> (CD673)

Solly sognò di vedere Peretz, sulle stesse scale dove erano stati per il Seder di Gerusalemme, che disse: “Invito le genti di tutto il mondo ad unirsi con noi nella preghiera” Il punto in cui si trovavano era un po’ più basso rispetto a quello del Seder, visto nel sogno del 15 febbraio 1990, in quanto si intravedeva il Kotel, il Muro del Pianto.

(Fa testo il sogno del 15 febbraio, vedi i Segni fatti a Gerusalemme nel rapporto da Israele)

 

19 febbraio 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG655) <P \> (CD674)

Il sogno, Solly si trovò con Peretz e Paolo. Quest’ultimo era sorpreso perché era stato organizzato un incontro fra Peretz ed il noto Giusto Abuhatzera. Solly spiegò a Paolo il motivo di quell’incontro e gli disse: “A parte i ‘Giusti Nascosti’, Abuhatzera è l’unico, qui in Israele a praticare la Vera Tradizione Orale Segreta (Kabbala Maassit)”. Poi ci fu l’incontro. Entrambi erano in piedi, in un corridoio che portava in una stanza. Abuhatzera era alto e magro, più alto di Peretz, ed indossava una tunica bianca, mentre Peretz indossava una tunica verde. Abuhatzera si rivolse a Peretz con tono molto amichevole e cordiale e gli disse in ebraico: “Ah, ata hu ha-hhamor, mashiah ben David” (Ah tu sei l’Asino Messia, figlio di Davide’). Peretz gli rispose sempre in ebraico: “Tisaher, mipnei shé iesh ailé rabbanim” (si deve fare attenzione perché ci sono tanti tipi di rabbini…nel senso … ‘i rabbini ci possono ascoltare’). Abuhatzera disse dei rabbini con un gesto del braccio: “Sì, ci sono dei resciaim (cattivi)”. Poi il loro colloquio procedette in segreto.

 

27 febbraio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG659) <P ^ *> (CD678)

Deborah sognò di vedere Gesù, che camminava con Paolo di Tarso, e che sosteneva che si dovevano rinnovare i cieli e la terra. Ella camminava al loro fianco e ascoltava le loro parole. Poi la scena cambiò, ora era Peretz a camminare con Deborah. Anche Peretz disse che si dovevano rinnovare i cieli e la terra. Deborah, a quel punto, guardò il cielo e chiese a Peretz come fosse possibile operare quel cambiamento, considerando che: “Il cielo è immenso, non lo conosciamo neanche tutto per come è grande!”. A quel punto vide un uomo anziano che aveva una grande fede e che pensava tutto il giorno a come lodare Iddio. Dal Cielo giunse una voce che disse: “Quando tutti gli uomini crederanno nell’Unico Dio Vivente e il loro cuore e la loro mente conosceranno Iddio, allora il cielo e la terra si rinnoveranno, perché il Serpente non avrà più da lavorare!”.

 

27 febbraio 1990, Betlemme, Paolo Fierro <v> (CD679)

Paolo, nella realtà, una volta entrato nella Tomba di Rachele, nostra madre, ebbe delle sensazioni fortissime e pianse quando sentì la voce di Rachele stessa che gli disse di essere felice perché aveva visto uno dei suoi figli – e si stava riferendo a lui – ‘ritornare’ e gli chiese di aiutarla a trovare gli altri.

(Rachele è la madre di tutte le Pecore Smarrite della Casa d’Israele)

 

03 marzo 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG660) <*> (CD680)

Giuseppe, in sogno vide la carta geografica d’Israele, in particolare vide la zona nord ed i paesi confinanti: Libano, Siria, Giordania. Poi udì le voci di alcuni generali dell’esercito israeliano che dissero: “Questa volta non ci fermeremo come abbiamo fatto l’altra volta, verso Damasco, ma andremo fino in fondo!”.

 

05 marzo 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG661) <*> (CD681)

Giuseppe, in sogno, vide dall’alto l’Europa. Tutto era distrutto (case, alberi…). Addirittura non riusciva a capire dove si trovasse esattamente. Nel sogno qualcuno gli disse che tre erano i ‘regni’ che si contendevano l’Europa. Poi vide una nube rossa che ricoprì la Germania, nella quale era ancora evidente la lacerazione in due degli anni passati.

 

19 marzo 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG665) <M P> (CD684)

In sogno, Peretz era molto emozionato perché aspettava una telefonata del Maestro Haim. Poi si incontrò con lui ed il Maestro gli consentì di camminare al suo fianco tenendolo sottobraccio. Strada facendo il Moré disse a Peretz: “Hai visto che sofferenza?” e Peretz ammise che nessuno aveva mai subìto una tale sofferenza (riferendosi ai Giusti Nascosti) e che successivamente nessuno subirà più il peso di un decreto simile.

 

01 aprile 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG667) <P R \> (CD686)

Solly sognò di assistere alla cerimonia funebre che precedeva l’interramento della madre di Peretz. Era all’interno di una costruzione adibita a luogo di preghiera. Un sacerdote giovane, vestito con una tunica bianca, era ai piedi dell’altare (simile all’altare del Sefer Torah –Libro della Legge-) e leggeva passi del Profeta Isaia. Peretz, anch’egli in piedi, lo seguiva con molta attenzione. Peretz che insieme al sacerdote faceva da hazan (officiante), disse in ebraico, ad alta voce e tante volte: “Melech, Malach, Yimloch leolam vaied (Re che regnava, che regna e che regnerà in eterno)”. Ogni volta la folla di fedeli ripeté la preghiera di Peretz.

 

04 aprile 1990, Milano, Anna Gasparotti (CG668) <*> (CD687)

Anna sognò di sentire una voce che disse: “Oggi è stato concepito un uomo estremamente pericoloso per l’umanità!”.

 

11 aprile 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG670) <I> (CD689)

Deborah sognò di vedere una donna che le parlava del parto. Le disse che il parto più naturale è da seduta e aggiunse che nostra madre Eva partorì così.

 

11 aprile 1990, Milano, Beniamino Perico (CG671) (CD690)

Beniamino, in sogno, udì una voce che disse: “Per la Terza Redenzione Finale ci vogliono persone molto forti che lavorano”.

 

14 aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG674) (CD693)

Peretz sognò di trovarsi a Gerusalemme presso i suoi figli. Un uomo capeggiante una grande tavolata disse che nonostante i molti sforzi la situazione era agonizzante. Una donna di media età, che ascoltava i discorsi con leggerezza e superficialità, disse: “Io non ci credo, il Profeta Elia non permetterebbe mai una cosa del genere”. Sentendo ciò Peretz si alzò di scatto e dichiarò con forza che quello era un decreto dal cielo nel quale neanche il Profeta Elia aveva il permesso di intervenire. La donna replicò: “Perché il Buon Dio non fa qualcosa?”. Peretz la fissò negli occhi e severamente la rimproverò: “È per le persone false, le persone che come lei non conoscono il Vero Dio e che non hanno la Vera Fede nel cuore, che avvengono queste cose!”.

 

14 aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG675) <P ^ R> (CD694)

Peretz sognò di ricevere dal cielo la seguente benedizione (in ebraico): “Benedetto sei Tu Signore, Dio Nostro, che separasti la santità ed il concetto di ‘Re Messia’ da tutte le santificazioni ed i concetti di ‘Messia’ presso i popoli del mondo”.

(Questa Benedizione, inserita tra le preghiere del Nuovo Rito, praticamente ‘purifica’ il vero concetto di ‘messianesimo’ per Israele e per il mondo. È da notare che la forma della Benedizione è quella tradizionale, ciò per indicare che essa è applicabile anche al Rito tradizionale della Sinagoga. Nel Nuovo Rito, la formula sarà: “Benedetto sei Tu, Signore, Dio Nostro, che separa la santità ed il concetto di ‘Re Messia’ da tutte le santificazioni ed i concetti di ‘Messia’ presso i popoli del mondo”).

 

*************************************************************************15 aprile 1990, PASQUA

 

 

15 aprile 1990, Liguria, Anna Gasparotti (CG664) <M> (CD695)

Anna sognò che a casa sua c’era, come ospite il Maestro Haim. Tutti erano contenti e lui era disponibile a parlare con tutti e a rispondere ai loro problemi. Anna disse a sua madre: “Vedi che è risorto? Lo puoi toccare!”. Infatti specialmente lei e suo figlio gli stavano vicini e gli davano la mano. Ad un tratto, la stanza fu colma di pane di ogni forma e misura. Il Moré prese una cesta gigantesca e ve ne mise molto di riserva, scegliendo tra le varie forme. Il fatto di aver messo via del pane, però non incise sulla quantità di quello che colmava la stanza, infatti ne rimase una quantità enorme che il Moré distribuì ai presenti. Poi mentre lui parlava con la gente che formava una fila interminabile; una ragazzina portò ad Anna e a suo figlio una medaglietta raffigurante una madonna. I due si precipitarono dal Maestro che spezzò subito l’immagine. Da quei pezzi uscì come un teatrino animato, con esseri umani e cavalli in miniatura che, in corteo si dirigevano verso la Madonna di Lourdes. Anna e Marco Federico vennero presi dal vomito e si accorsero che il loro sputo colpiva le figure e le trasformava in rappresentazioni innocue: paesaggi, oggetti, ecc.

 

15 aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG676) <P M \ m R> (CD696)

Peretz sognò che con Solly, Paolo e Deborah, andavano a trovare un amico che non vedevano da tanto tempo, sapevano però che era in difficoltà e che aveva bisogno del loro aiuto per combattere le forze negative che volevano buttarlo giù. Portarono con loro dei Segni della Redenzione (pietre e oggetti). Lo trovarono in un magazzino semi scoperchiato, si sedettero e Peretz incominciò a parlare di questioni relative alla Redenzione. Una pioggia consistente incominciò a cadere fino a che non divenne torrenziale, e tutti ebbero paura. Peretz disse: “Non abbiate paura e vedrete la salvezza di Dio!”. In quel momento stesso la pioggia si tramutò in vapore e poi in tante bolle innocenti che gioiosamente galleggiavano intorno alle teste degli Allievi. L’atmosfera tesa si mutò in gioiosa per il miracolo che era stato loro mostrato. Peretz parlò con un Allievo e gli spiegò di cercare di capire l’enorme profondità del miracolo che El Shaddaj aveva appena mostrato per merito del Goel (Redentore), il Maestro Haim. Poi Peretz alzò il bicchiere e disse: “Benedetto sei Tu, Signore Nostro Re dell’universo che mi hai fatto Tuo Pane!”.

 

16 aprile 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG677) <^> (CD697)

Giuseppe sognò di trovarsi con Nino, Daniele e Luana. Essi stavano studiando i Sogni della Redenzione, ognuno avrebbe dovuto leggerne uno. Un Allievo prese un foglio su cui c’era scritto un sogno e si accinse a leggerlo, ma lo fece con superficialità, allora Giuseppe gli portò via il foglio dicendo: “Questi sono sogni che scendono dal Regno dei Cieli! Per leggerli bisogna avere Timore di Dio, non si può banalizzare nulla, perché sono segreti del Regno dei Cieli!”.

 

19 aprile 1990, Milano, Daniele Manigrasso (CG678) <I> (CD698)

Daniele sognò di vedere alcuni bambini ebrei che giocavano. Alcuni passanti li scacciarono proprio perché erano ebrei. Daniele reagì difendendo i bambini. Dopo questo episodio, egli si trovò in una stanza con ragazzi ebrei più grandi. Uno di loro si sentiva superiore perché era ebreo, Daniele gli disse: “Secondo te tra me e te che differenza c’è davanti a Dio? Forse che tu non hai due occhi come me, un naso o una bocca come me? Forse hai quattro occhi e due bocche? Entrambi per vivere abbiamo bisogno del cibo!”. Il ragazzo sentendo quelle parole abbassò la testa. Intanto un bambino stava disturbando la conversazione, Daniele lo riprese e poi gli disse: “Tu sei un giudeo, io no. Tu sei circonciso, io no. Tu appartieni ad Israele. Israele è il popolo eletto da Dio, voi siete la luce fra le nazioni, senza Israele non c’è la Red.”. Uno dei ragazzi presenti chiese: “Cosa significa la parola Red.?”, Daniele rispose: “Significa Redenzione. Per far parte della C. d P. bisogna ricordare tutte queste cose”. Il ragazzo aggiunse: “Ma tu parli in codice?”, e Daniele: “Sì, per il momento!”.

(Daniele difende infatti gli ebrei, ma critica la presunzione. Nella seconda parte del sogno viene a segnalare ul periodo di non palesare troppo le notizie della Redenzione, usando una parlata in codice. C d P vuol dire Casa di Preghiera)

 

20 aprile 1990, Beer Sheva, Paolo Fierro (CG679) <P> (CD699)

Paolo sognò di essere con Peretz e di andare verso una nuova casa situata in collina. Peretz era sopra un rialzo di pietra, intorno a lui erano disegnati, per terra, i quattro punti cardinali. Aveva le spalle rivolte verso nord, davanti a lui c’era Paolo. Peretz gli mostrò i punti cardinali del mondo e indicò, col braccio destro, la direzione ovest.

 

23 aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG680) <P M \> (CD700)

In sogno Peretz si trovava a Milano, su un autobus. Egli vide il Maestro Haim che stava dirigendosi verso il tempio ed aveva in testa un bellissimo cappello texano. Poi si trovò in Sinagoga con il Moré e vide che c’erano persone di nazionalità diversa, c’era la parte israeliana, la parte italiana, la parte americana. Il Maestro era dalla parte degli israeliani e disse a Peretz di non stare con lui, ma di andare a fare arvit con gli ebrei americani. Così fece, ma questi invece di pregare, lo invitarono a mangiare.

(Il cappello texano e l’avvicinamento agli ebrei americani indicavano la necessità di un viaggio in America e, più precisamente nel Texas)

 

28 aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG682) <P M \> (CD702)

Peretz, in sogno, vide il Maestro Haim seduto all’esterno di un caffè che lo salutò e lo invitò a sedere con lui. Il Maestro si fece molto serio, lo fissò e gli disse: “Sono appena stato con Mosé che mi ha detto di dirti di togliere dalla tua bocca il peccato che esprimesti ieri notte!”. Dopo di ciò, Peretz vide appeso al muro un cappello estivo di colore chiaro e si ricordò di averne uno uguale. Il padrone del locale gli disse che il cappello non era in vendita e che era stato rifatto, e completamente rinnovato, sulla base del cappello che proprio lui aveva a casa. Il copricapo, infatti, aveva un aspetto nuovo che lo rendeva più piacevole rispetto all’altro. Dopo di ciò, Peretz si trovò nell’appartamento di Gino, il quale gli spiegò che l’appartamento era stato completamente rinnovato, i mobili erano nuovi e vi erano tutte le comodità moderne con attrezzature elettroniche.

(Nella prima parte del sogno il Moré corregge Peretz. (per l'errore gravissimo di aver incominciato a scrivere una frase intera per ogni lettera della Torà fino a l giorno di Shabbat, pensando di rivelare cose nascoste nella Torà, come parte del Rinnovamento della Legge della Nuova Legge. La seconda parte del sogno dà, invece, due esempi della sostanza di tale Rinnovamento.)

 

28 aprile 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG683) <^> (CD703)

Durante la notte successiva alla Britt Milah (circoncisione) di Joel Joel, Gioele. Solly sognò di vedere una strada di città trafficata, con uomini e auto. All’improvviso sentì una voce dal Cielo che disse: “Questa è la Voce di Dio, anche gli Angeli debbono stare zitti quando parla la Voce di Dio”. La gente, nell’udire quella Voce, rimase ferma, come pietrificata.

(Joel Joel, secondo figlio di Peretz e Deborah, dopo Ghila, era nato una settimana prima a Beer Sheva, in Israele.

 

01 maggio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG684) <*> (CD704)

Dopo aver visto, in sogno, che i cristiani tradizionali erano sotto accusa, Giuseppe dichiarò; “Ora è giunto il tempo in cui Dio, Benedetto Egli Sia, non darà il Suo Nome a nessun altro!”.

(Sogno relativo al Giorno Grande e Terribile del Signore contro ogni forma di idolatria, inclusa la deificazione di Gesù)

 

01 maggio 1990, Beer Sheva, Paolo Fierro (CG685) (CD705)

Paolo sognò di essere con Solly e di piantare con lui due grossi alberi. Quello di Solly era un eucalipto, quello di Paolo era una palma da dattero.

(Gli alberi alludono qui all’Altare di Giuda e l’Altare di Efraim)

 

08 maggio 1990, Israele, Davide Levi (CG686) <M> (CD706)

Davide, in sogno, vide il Maestro Haim che stava facendo la brit milà (circoncisione) al di sopra di quella tradizionale. Davide assistette a tutto l’intervento eseguito in ospedale.

(Questo è il Segno della nuova circoncisione fatto sul patto antico in merito al Goel. Il Maestro Haim, era nato circonciso, nel segno della completezza del Patto della Sacra Torah, nel giorno e nel momento che ricordava il Matan Torah, la Consegna delle Tavole della Legge)

 

10 maggio 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG687) <^ \> (CD708)

Deborah sognò di vedere Gioele con una tunica bianca, poi una voce disse: “Egli sarà conosciuto come il Sacerdote della Pace!”. Poi vide Sarah che, insieme a loro, faceva festa in un giardino.

 

12 maggio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG690) <*> (CD710)

Giuseppe sognò di trovarsi in Africa. Alla televisione dissero: “Il Giorno del Signore è vicino!”. Poi vide formiche che mangiarono tutto causando una catastrofe.

 

15 maggio 1990, Beer Sheva, Paolo Fierro (CG692) <P *> (CD711)

Paolo sognò di trovarsi con Peretz e Sarah in Israele. Essi stavano osservando le stupefacenti esibizioni di aeroplani, ad alta tecnologia, dell’aeronautica militare israeliana. Poi videro un’invasione di UFO, c’era molto panico tra la gente, anche Peretz, Paolo e Sarah decisero di andare in un posto sicuro, ma mentre camminavano per la strada, incontrarono un extraterrestre e pensarono subito al peggio, invece, questi li salutò amichevolmente. Poi si trovarono in un sotterraneo, salirono un’ampia scala di pietra grezza e si trovarono all’aperto: il mondo era completamente nuovo, il cielo aveva un colore meraviglioso ed intenso, il sole irradiava tranquillità e benessere, la terra era di colore rosso e tutto aveva un profumo di pace. Peretz, Sarah e Paolo erano estremamente meravigliati nel vedere tale cambiamento e capirono che Dio aveva rinnovato i cieli e la terra.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti con extraterrestri. Sembra che gli UFO, anche nel periodo in cui attaccheranno la terra, non toccheranno Israele. Segni di rinnovamento dei cieli e della terra)

 

23 maggio 1990, Milano, Daniele Levi (CG693) <*> (CD712)

Daniele, in sogno, vide gli ebrei lasciare la Svizzera a causa dell’antisemitismo.

 

27 maggio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG694) <P> (CD713)

Giuseppe sognò di vedere suo padre, su di lui la pace, in Israele. Egli si trovava in cima ad una montagna, aveva abiti come quelli di Giovanni Battista e stava pregando Dio Altissimo. Dopo la preghiera, scese dal monte e disse di stare attenti a non cadere dalla montagna, riferendosi a Peretz e agli Allievi che si trovavano su un’altra cima.

 

04 giugno 1990, Milano, Francesca. (CG695) <*> (CD714)

Francesca in sogno vide un uomo che disse: “Apprezzate il cibo, ora, perché arriverà il momento in cui mancherà!”.

 

11 giugno 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG696) <I> (CD715)

Giuseppe, in sogno, si trovò a parlare con una signora e le disse: “Chi prega rivolgendosi ad una statua si lega ad essa tramite uno spirito che poi non l’abbandona. Questa è l’idolatria praticata dal cristianesimo” e aggiunse: “Io credo nel Dio d’Israele!”. La signora, sentendo quelle parole, si rese conto di essere stata ingannata per molto tempo. Su di lei scese una grande emozione per cui abbracciò Giuseppe piangendo.

 

15 giugno 1990, Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG698) <P> (CD717)

Deborah sognò di camminare con Peretz e Paolo, insieme a molta gente proveniente da ogni parte del mondo, verso il Terzo Tempio. Era sera ed il Tempio era una costruzione moderna di forma circolare, aveva muri altissimi larghi e possenti del colore della sabbia del deserto. Aveva il tetto sporgente e su di esso vi erano sette cerchi e vicino ad essi vi erano delle luci che illuminavano i cerchi stessi e tutto intorno, facendo luce anche nel cielo. Peretz, Paolo e Deborah incontrarono un allievo della Jesciva –scuola religiosa- collegata al Tempio, egli parlò loro dei Rabbini che insegnavano nella Scuola e spiegò che essi erano tutti vestiti normalmente, erano senza barba e, sottolineò il giovane, avevano tutti il giusto rispetto per le persone e per gli allievi stessi. A conferma di ciò si avvicinò loro un Rabbino molto giovane e molto educato.

 

17 giugno 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG699) <*> (CD718)

Giuseppe, in sogno, vide che nevicava ed era il mese di giugno. Le persone che assistevano allo strano fenomeno erano sbalordite. Giuseppe dichiarò: “Chi può fare questo? Solo Dio, Benedetto Egli Sia, può farlo!”.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante i cambiamenti della natura.)

 

23 giugno 1990, Milano, Beniamino Perico (CG700) (CD719)

Beniamino sognò di trovarsi a Gerusalemme. Stava pregando, in ebraico, con altre persone ma aveva qualche difficoltà perché non conosceva bene la lingua.

(Segno di collegamento. Segni della radice ebraica di Beniamino)

 

27 giugno 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG701) <M I ^ \> (CD720)

Giuseppe sognò di essere in compagnia del Maestro Haim che, però, era diverso dal solito. Il suo comportamento era quello di una persona anziana che non ragionava bene. Giuseppe aveva molto rispetto nei suoi confronti e si occupava di ogni cosa in modo che non gli mancasse nulla. Il Maestro, che non parlava tanto bene a causa di una malformazione alla lingua, gli disse di passargli davanti: “No” dichiarò Giuseppe: “Io non passo davanti al Maestro, perché gli porto rispetto”. Il Moré si mise a ridere. Egli camminava a fatica e pronunciò anche una parola negativa. Giuseppe gliene chiese ragione, ma continuò col suo atteggiamento rispettoso ed il cammino insieme con lui. Poi si vide la signora Mazal ed il Moré che erano molto felici, Giuseppe camminò insieme con loro. Il Maestro gli disse: “Ti avevo messo alla prova!”. Ora il sogno cambiò scena. Giuseppe si trovò ai piedi di una montagna insieme con alcune persone. Sopra la montagna c’era un uomo, ma non si riusciva a vedere chi fosse. Le persone vicino a Giuseppe, che erano otto ed indossavano lunghe tuniche, si misero a parlare, ad un tratto tutti vennero avvolti da una luce color arancione che li portò in cima alla montagna. Dal Cielo si udì una voce che disse: “Il segreto del Sinai”. Giuseppe intuì, per un attimo, che sul Sinai c’era un segreto che consentì a Mosé di rimanere per quaranta giorni e quaranta notti senza mangiare e senza dormire. Poi vide lo stesso Mosé, Magister Noster, con una tunica nera, i capelli lunghi e la barba molto fitta,

(Messaggio sui modi di insegnamento del Moré, mettere alla prova per dare una ricompensa nella riuscita della stessa)

 

28 giugno 1990, Milano, Beniamino Perico (CG702) <\> (CD721)

Beniamino sognò di trovarsi in Spagna con Daniele, il quale era contrariato per il fatto che gli spagnoli parlassero male di Dio. Beniamino sostenne che bisognasse portare dei bastoni. Poi vide Paolo, con in mano il Libro dell’Asino che Mangia il Pane, che parlava con molte persone.

(La durezza della Spagna è a causa dell’idolatria e dei mali ivi commessi. I ‘bastoni’, si riferiscono alle ‘bastonate’ dal Cielo durante questa generazione. Solo alla fine arriva Paolo, il Cavallo Bianco (che ha anche una radice spagnola) che porta il Segno dell’Asino che Mangia il Pane)

 

03 luglio 1990, Houston, Peretz (Nodà) (CG703) <P> (CD722)

Peretz sognò di vedere un Tribunale composto da una cinquantina di Giudici che lo accusavano di violenza. Solo una minoranza, otto o nove fra di essi erano a lui favorevoli. Condannato a morte per mezzo dell’impiccagione fu condotto al patibolo. I Giudici che lo avevano sostenuto erano lacerati internamente sia per la falsità delle accuse sia per la totale incomprensione degli altri Giudici. Egli camminando verso il patibolo, guardò in alto, rassegnato a Dio, sapendo nel suo cuore di essere innocente. Fu impiccato e morì. Poi fu ancora vivo, ma solo per quei Giudici che avevano creduto nel suo incarico.

(Nei Segni, invece, dopo 6 anni dei Segni nella Correzione del Cristianesimo, ciò rappresentava la Correzione della condanna e crocifissione di Gesù, compiuta nel Sogno da Peretz condannato dai dissidenti dello Scisma, mentre in verità era completamente innocente.)

 

08 luglio 1990, Houston, Paolo Fierro (CG704) <M P> (CD723)

In sogno, Paolo si trovò in un cimitero. Vide con stupore il Maestro Haim risorgere dalla tomba, andargli incontro e dirgli con un sorriso: “Hai visto che sono risorto?”. Dopo, insieme fecero una passeggiata, salirono dapprima delle scale mobili di colore bianco, poi si trovarono a bordo di un’imbarcazione che stava navigando su un grande fiume. Le acque erano assai turbolente, ma la presenza del Moré tranquillizzava Paolo. Dopo qualche tempo le acque si calmarono e tutto tornò tranquillo e sereno. In seguito il Maestro e Paolo raggiunsero Peretz, Deborah e i bambini. Il Moré non voleva farsi riconoscere da coloro che sapevano chi fosse. Si avvicinò a Peretz, quasi di nascosto e gli diede, bonariamente una lieve sberla sulla guancia, dicendogli con un sorriso: “Ehi, che c’è? Sono qui!” Il Moré parlò privatamente con Peretz, poi continuò la sua passeggiata con Paolo.

(Il sogno indica la vicinanza del Maestro a coloro che credono nella sua resurrezione)

 

18 luglio 1990, Houston, Deborah (Nodà) (CG705) <P R> (CD724)

Deborah sognò di vedere Peretz che leggeva un sefer (libro) seduto ad una tavolata in una stanza occupata da soli uomini. Deborah era in un’altra stanza occupata da sole donne che lì trascorrevano la Pasqua, ma senza la lettura del sefer. Deborah allibita decise di tornare da Peretz. Egli stava leggendo un passo che parlava dell’uscita dall’Egitto ed ella pregò ad alta voce: “Ti ringraziamo, Dio Altissimo, per il dono della libertà!”. Poi vide uno scritto indirizzato a Daniele che diceva che: “La vera Pasqua è nella Nuova Pasqua”. Deborah entrò poi in una stanza dove vi erano molti cannoli e ne prese tre per darli ai ragazzi della Casa di Preghiera, vide arrivare Nino e a lui diede il primo dolce, gli altri furono donati a Giuseppe e a Daniele.

(nella Casa di Preghiera ci sono anche le Sacerdotesse: sull'Altare della Sacerdotessa Unta e sull'Altare delle Figlie di Giacobbe e sull'Altare delle Figlie di Israele)

 

20 luglio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG706) <P> (CD725)

Giuseppe sognò che i pacchi erano arrivati in America. Dentro un pacco, esattamente nel libro di Giovanni, c’era un messaggio per Peretz che diceva: “Peretz non devi preparare qui la legge” Peretz disse: “D’ora in poi i sogni noi qui non dobbiamo riceverli, ma a Milano sì”.

(Milano, sta per Italia, punto di raccordo tra Israele e America)

 

21 luglio 1990, Tel Aviv, Solly Kamkhaji (CG707) <P> (CD726)

Solly in sogno, vide Peretz che gli diceva: “Paolo dirige la grande Israele!”. Solly si diresse poi verso Hebron

 

30 luglio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG708) <*> (CD727)

Giuseppe, in sogno, si trovò in un orribile posto di campagna, in una casa, insieme con altre persone. Notò che c’erano anche animali, apparentemente naturali, che però divoravano tutto, anche gli uomini! Giuseppe capì che la causa di tutto era un essere, non umano, il quale emetteva quelle bestie divoratrici. Egli cercò di fermarlo in ogni modo, senza riuscire, cercò anche di maledirlo, ma anche questo non approdò a nulla. Quell’essere reagì attaccando Giuseppe con alcune parole particolari, ma grazie a Dio c’era la protezione che bloccava la sua bocca. Infine quell’essere rivelò: “Io vengo nel Giorno del Signore e sono un Angelo del Giorno del Signore!”. Giuseppe capì di non poter interferire. Intanto la natura scompariva e gli uomini morivano divorati da quegli animali.

(Sogno della Quarta Generazione)

 

26 agosto 1990, Milano, Beniamino Perico (CG712) <P> (CD731)

Beniamino, in sogno, sentì una voce che gli disse: “Ci vorranno dieci anni di studio e di preparazione per arrivare a parlare come Peretz”.

(Pe – ratz = la ‘bocca’ che ‘corre’ in avanti per annunciare la Redenzione Finale)

 

11 settembre 1990, Houston, Peretz Green (CG714) <P> (CD733)

In sogno, Peretz vide che si doveva fare la Brit- Milah (circoncisione) a suo figlio Joel Joel. Nella Sinagoga dove si svolgeva il rito c’erano alcuni Lubavitch. Nel frattempo Peretz si assentò per un attimo uscendo dalla Sinagoga. Al suo rientro, i Lubavitch avevano già fatto la circoncisione a Joel Joel. Peretz chiese allora quale nome fosse stato dato al bambino, uno di loro fece un cenno ad un bambino presente e questi disse: “Shne'orzalman” (come il nome del Capo dei Lubavitch). Peretz, allora, con grande determinazione disse: “Questo è il Segno che i Lubavitch verranno tagliati fuori nel tempo di Joel Joel!”.

 

26 settembre 1990, Milano, Anna Gasparotti <*> (CD734)

Anna sognò di essere col marito ed il figlio in visita ad una famiglia di amici che abitavano su una collina prospiciente una distesa d’acqua. All’improvviso sbucarono mezzi militari naviganti, grigi, con forme ed equipaggiamenti strani, essi si dirigevano verso sud, ordinatamente, determinatamente. Era un’avvisaglia di guerra, Anna si mise a piangere

(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)

 

30 settembre 1990, Milano, Jonathan Kamkhaji (CG716) <M P> (CD737)

Jonathan, in sogno, si trovò nella Sinagoga dei Persiani. Con lui c’erano Peretz, suo padre Solly, Nino e Paolo. Il Maestro Haim stava leggendo la penultima parascià (capitolo della Torà) Ha'azinu (Ascoltate).

 

06 ottobre 1990, Bergamo, Giuseppe (CG718) (CD739)

In sogno, Giuseppe vide tredici stanze. Ogni stanza era attorniata da rose. Una voce disse che bisognava dare un nome ad ogni stanza.

(Si tratta dei 13 Petali del Sefer Shoshanat Mishnat Haim)

 

13 novembre 1990, Milano, Daniele Manigrasso (CG721) <P I> (CD742)

Daniele sognò di essere con Peretz e di percorrere, in bicicletta, una via di Milano. Peretz chiese a Daniele se avesse la patente e lui, dopo un controllo, rispose di no. Così i due scesero dalle biciclette ed andarono a piedi, ma sull’asfalto c’era del cemento con calce idraulica che bruciò i piedi scalzi di Peretz. Daniele insistette per far lavare i piedi a Peretz per alleviargli il dolore, ma questi rifiutò dicendo: “Non sai che sono guidato da Mosé Magister Noster?”. Daniele non dubitò delle sue parole, ma insistette finché Peretz non acconsentì, saggiamente, a bagnarsi i piedi. Nel momento stesso in cui Daniele si accinse a lavare i piedi di Peretz giunse sul posto una terza persona, allora Peretz fermò Daniele, per non esibire comportamenti che potessero dare nell’occhio.

(La Legge del Paese è Legge. Anche se guidato da Mosé, Peretz deve seguire le regole del paese in cui si trova, se ciò non va contro la Torà)

 

24 novembre 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG722) <M P I> (CD743)

Giuseppe sognò di vedere Peretz il quale disse: “Il Maestro Haim mi ha proposto con semplicità i suoi insegnamenti!”. Dopo di che Peretz consegnò a Giuseppe un ramoscello.

 

 

03 dicembre 1990, Milano, Deborah (Nodà) (CG724) <I> (CD745)

Deborah vide, in sogno, una ragazza che, per strada, incontrò una vecchia signora acida e maligna che, in precedenza, aveva fatto del male alla giovanetta. Nonostante ciò le si avvicinò per chiederle aiuto; era un inverno molto freddo e non aveva un paio di calze per coprirsi i piedi. La ragazza diede all’anziana signora l’unico paio di calze di lana che aveva, nonostante le pessime vicende precedenti.

 

*************************************************************************31 marzo 1991, PASQUA

 

 

21 aprile 1991, Milano, Deborah (Nodà) (CG731) (CD753)

Deborah sognò di vedere che suo figlio Joel dovette essere gettato nell’acqua tre volte prima di essere asciugato dalla Profezia Yehoel Yehoel.

 

23 aprile 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG732) <*> (CD754)

Giuseppe, in sogno, vide scendere dallo spazio gli extraterrestri. Uno di loro, molto seriamente, gli disse: “L’uomo ci sta disturbando, se non la smettete, noi saremo costretti ad intervenire molto presto!” Gli Allievi della casa di Preghiera erano chiusi in una stanza rischiarata fiocamente da una lampada ad olio. Le persone erano tese e si tenevano strette per la paura, ma fuori c’era di peggio: molto rumore, lampi, fuoco, cose che bruciavano, donne e uomini che fuggivano senza scampo da una parte all’altra della strada. Il cibo mancava e le persone morivano per strada per malattie come la peste.

(Segno riguardante contatti con extraterrestri che si verificheranno nella seconda parte della Quarta Generazione)

 

07 giugno 1991, Milano, sig. Francesca Chieppa (madre di Paolo) (CG734) <M> (CD756)

In sogno, la signora Francesca vide che era nato un bambino. Gli portarono in dono una grossa collana tutta d’oro, e una voce disse: “Questo bambino è il figlio del Maestro!”.

 

09 giugno 1991, Milano, sig. Banin (CG735) (CD757)

Il signor Banin sognò di vedere un gruppo di arabi europei che commentavano alcuni brani del Corano. Poi arrivò un numeroso gruppo di ebrei. D’improvviso la scena cambiò ed era Hoshanà Rabba. Il signor Banin vide un rabbino che aveva una barba molto lunga ed incolta ed un abito nero. Questi gli disse che così non andava bene e si riferiva alla barba ed al vestito, infatti andò via e tornò dopo poco con la barba tagliata e curata ed un abito normale.

 

06 agosto 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG737) <*> (CD759)

Giuseppe, in sogno, si trovò in un luogo di montagna, con lui c’erano molte persone, ma nessuno riusciva a capire dove si trovassero. L’atmosfera era spaventosa, il sole non c’era, era tutto buio, a causa delle tenebre le stelle non si vedevano. L’aria era terribile, c’era un buio fitto. L’unica cosa da fare era camminare senza fermarsi. Nessuno conosceva la meta, le montagne erano molto fragili e vi erano scosse di terremoto. Il mondo era senza luce, e la luce era la fede in Dio. Il buio era così fitto che non si riusciva a vedere dove si poggiavano i piedi!

(Segno della seconda metà Quarta Generazione riguardante piaghe bibliche che tornano. Ci sarà un periodo in cui ‘si spegneranno le luci’)

 

09 agosto 1991, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG739) <I> (CD761)

Giuseppe sognò di essere seduto a tavola, stava mangiando della carne. Una signora gli portò del formaggio e lui le disse che non andava bene cibarsi di carne e formaggio insieme, perché bisognava avere misericordia dell’animale. Allora Giuseppe prese il formaggio, lo avvolse nell’alluminio, e lo portò via.

(Il motivo della misericordia per l’animale deriva dal verso biblico: “Non cucinare il capretto nel latte di sua madre”)

 

20 agosto 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG740) <* P> (CD762)

Giuseppe, in sogno, vide che c’era la guerra. Molti alpini italiani partirono per il fronte, anche lui era stato richiamato in servizio. Vide poi Peretz, tranquillo dietro al bancone di un bar, mentre stava preparando un cocktail. Peretz disse: “Non bisogna aver paura, tutto tornerà come alla prima guerra mondiale!” Poi Giuseppe vide la Germania e la Russia. Sulle città di Berlino e di Mosca apparvero delle macchie nere.

 

22 agosto 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG741) <*> (CD763)

Giuseppe vide, in sogno, le cartine geografiche della Germania e della Russia (in particolare la zona di Mosca). Poi vide l’immagine del cancelliere e del popolo tedesco. Dal cielo, una voce disse: “Si ritornerà allo schiavismo!”. Sentendo quelle parole, Giuseppe si spaventò molto e si rifiutò di credere. Fu bloccato e la voce gli ripeté: “Si ritornerà allo schiavismo, e sarà così!”.

(Sogno della Quarta Generazione. Giuseppe si rifiuta di credere che nelle nazioni nominate ci potrà essere una nuova forma di ‘schiavismo’ ma, purtroppo, sarà così)

 

12 settembre 1991, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG742) <P R I> (CD764)

Deborah, in sogno, vide Peretz e Paolo che si stavano recando in Sinagoga. Ella, invece, doveva fare il bagno rituale chiamato mikvé. Giunta sul luogo indicatole da Sarah, vide che in corridoio vi erano due stanze con le vasche, come in Israele, mentre in un’altra stanza vi erano delle docce. Proprio lì c’erano due donne. Deborah fece la doccia, la donna più anziana le versò una caraffa d’acqua in testa, mentre l’altra gliela faceva scorrere dalla testa ai piedi. La donna le spiegò che c’erano due tipi di mikvé.

(Nuove Leggi sul mikvé)

 

12 settembre 1991, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG743) <P \ M> (CD765)

Deborah sognò di vedere Peretz che indossava una tunica bianca. Il suo viso, col passare del tempo, mutava fisionomia e assomigliava sempre di più al Maestro Haim.

 

14 settembre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG744) <*> (CD766)

Giuseppe, in sogno, si trovava in una località prealpina, vicino ad un lago. Dalla montagna provennero tremendi tuoni. Un colpo di tuono più forte colpì la culla della montagna e la scosse facendo distaccare delle rocce che caddero giù fino alla casa in cui lui era. Il fenomeno divenne sempre più forte. Giuseppe ebbe paura. Guardò giù osservando le formiche. Nel frattempo dal cielo partì una sorta di colpire ritmico, come di tamburello, con un suono costante ed un ritmo preciso. Allora le formiche incominciarono a parlare e dissero: “È Dio che salva”. Poi sentì una voce proveniente dall’esterno, rispetto alla casa, che diceva: “È Dio che salva!”. Nella stessa maniera gli uccelli che volavano di sopra, gli alberi e gli arbusti, la terra stessa e gli spiriti dei defunti che, in quel momento, erano venuti fuori dalle case sorridenti, tutti quanti dicevano: “È Dio che salva!”. Giuseppe sentiva ancora una grande paura e le voci divennero sempre più forti. Anche i tuoni della montagna divennero ancora più forti con esplosioni e crolli. Giuseppe andò in giardino e si prostrò a terra. Da ogni parte, uomini, animali, insetti, alberi, terra, cielo, tutti, tenendo lo stesso ritmo continuavano a ripetere: “È Dio che salva!”. La montagna ora era esplosiva, apparve un cane con due occhi rossi ed uno sguardo feroce. Anche il cane disse: “È Dio che salva!”.

 

19 settembre 1991, Bergamo, Deborah (CG746) <I> (CD768)

Deborah sognò di vedere i pazienti di un ospedale. Man mano osservò i vari modi usati dai dottori per visitare i malati e poi si lamentò specialmente per il trattamento riservato agli anziani. C’erano, infatti, dei medici che, con aria arrogante e piena di sé, guardavano i pazienti con aria di sufficienza, anche il personale ausiliario era presuntuoso e tutti dimenticavano che il paziente è innanzi tutto un uomo e, quindi si deve salvaguardare la sua dignità: va sempre tenuto con indumenti decenti, i letti devono essere divisi da separé perché uno non veda l’intimità dell’altro se non chi deve medicarlo.

 

29 settembre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG748) <P> (CD770)

Giuseppe sognò di vedere Peretz molto giovane che indossava un elegante vestito nero. Peretz sembrava turbato da ciò che si stava rivelando. Una voce dal Cielo disse: “Ora vi farò vedere qualcosa del futuro!”. In quello stesso momento dal cielo scese ‘la nube del tempo’ da cui uscì la visione. Era un’altra epoca, il cielo era diverso da quello attuale, anche gli alberi erano cambiati. La terra era diversa, c’era una calma indescrivibile. Si vide, poi, una specie di tenda dentro la quale vi erano tre uomini molto anziani, pieni di saggezza, che godevano di ottima salute. Giuseppe capì che costoro erano Gioele ed Haim, figli di Peretz ed il marito di Ghila. Essi erano seduti ad un tavolo, dietro di loro vi erano degli strumenti tecnologicamente avanzati. Gioele che era al centro del gruppo prese uno scarabeo e con grande intensità disse: “In merito ai nostri Padri!”. Detto questo si mise in bocca lo scarabeo. Giuseppe capì che essi stavano meditando sul Patto Nuovo e che si riferivano a Peretz, Paolo, Solly, Giuseppe, Daniele e a tutti gli altri.

 

29 settembre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG749) <*> (CD771)

Giuseppe, in sogno, si trovò in cielo. Vide eserciti di Angeli. Ogni esercito era diviso in squadre di vari colori, egli ne distinse due in particolare: il giallo e l’azzurro. Ogni squadra aveva un capo. I capi si recarono da Giuseppe e gli dissero: “Ora abbiamo ricevuto il permesso di scendere sulla terra e di compiere ciò che ci è stato ordinato!”. Finito di parlare essi scesero sulla terra e presero posto. Erano Angeli distruttori: chi andava verso il terreno, chi verso gli alberi, molti presero posto nelle piantagioni. Poi c’erano Angeli del vento, del fuoco, del mare. Il capo della squadra azzurra dichiarò: “Aspettiamo questo momento da tanto tempo. Ora che c’è il permesso, scenderemo giù e ci vendicheremo. Siamo noi che creiamo il panico e sconvolgiamo la terra!”. Dopo queste parole, Giuseppe vide, in una grande valle, un treno che viaggiava ad alta velocità e che andò a scontrarsi con un altro treno. Dopo questo, una moltitudine di persone venne presa dal panico.

(Sogno della Quarta Generazione)

 

04 ottobre 1991, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG751) <P> (CD773)

In sogno, Solly vide Peretz che gli disse di non stupirsi perché quello shabbath era ‘particolare’ (ciò era riferito al fatto che quella sera sarebbe stato Shabbath Bereshit) – e aggiunse che era lo shabbath dei cinquanta in cui si hanno cinquanta o più visioni notturne.

 

22 ottobre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG755) <*> (CD778)

In sogno, Giuseppe era in compagnia di alcuni ragazzi. Dalle loro bocche uscirono canti di morte nei confronti della chiesa cattolica. Erano canti di accusa circa fatti passati ed attuali. Giuseppe vide che uno di loro era avvolto da una magia della chiesa, allora fece dei segni su di lui per spaccare il sortilegio e ci riuscì. Poi chiese ad uno di loro: “Chi sei tu?” Il ragazzo gli fece vedere un documento caratterizzato dal marchio di un drago e disse: “La chiesa sarà morta nel 2020, 2021!”.

 

23 ottobre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG756) <*> (CD779)

In sogno, Giuseppe si trovò tra la Siria ed il Libano. C’erano manovre militari per far guerra contro Israele con armi pesanti. Giuseppe allora chiese: “Ci sarà la guerra?” In quel momento apparve Shaul che confermò: “Ci sarà la guerra!”

 

31 ottobre 1991, Milano, Anna Gasparotti (CD783)

Anna sognò di essere insieme con i suoi familiari in un bosco. Ad un certo punto, un branco di lupi, si avvicinò loro con fare piuttosto minaccioso, ma nessuno diede segni di paura, quindi i lupi si calmarono. Anna, sua madre e suo figlio si allontanarono, mentre Giorgio, il marito di Anna rimase vicino ad essi. Anna udì distintamente che un lupo, avvicinandosi a lui, gli chiese una benedizione. Giorgio benedisse i lupi, pregando il Signore perché proteggesse, insieme a loro, tutti gli animali.

 

12 dicembre 1991, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG765) <I M P> (CD789)

Nel sogno di Deborah c’erano delle donne che, venute a conoscenza dell’esistenza della Scuola della Rosa, erano interessate a saperne qualcosa di più circa gli insegnamenti. Deborah aprì un libro che parlava della vita del Maestro Haim, dei suoi insegnamenti, dei suoi discorsi. Ella lesse una frase inerente lo Shabbat: “Di shabbat le cucine sono ‘rotte’, perché non si può cucinare. Lo shabbat non consiste soltanto nel non cucinare o accendere il fuoco. Di shabbat scende sulla persona uno spirito di preghiera, ed è in questo giorno che si può chiedere a Dio ciò che si ha nel cuore. Se si volesse chiedere a Dio di aver misericordia verso coloro che non hanno cibo, vestiti e casa, il sabato è il giorno propizio per tale preghiera”. Le donne, non avendo afferrato bene tale discorso, non ne furono entusiaste. Poi Deborah vide il Maestro e Peretz che le si avvicinavano. Ella li salutò e notò che Peretz faceva da ‘coda’ al Moré e quando le furono davanti li abbracciò tutti e due insieme.

(Messaggio sullo Shabbat della Nuova Legge)

 

25 dicembre 1991, Bergamo, Paolo Fierro (CG767) <M> (CD791)

In sogno, Paolo, si trovò in compagnia del Maestro Haim e di altre persone. Il Moré parlava con sicurezza e determinazione trasmettendo ai presenti tranquillità e voglia di fare. Era come se stesse dando ad ognuno un compito e le persone che ricevevano tali incarichi si sentivano forti e pronte ad eseguirli.

 

11 gennaio 1992, Milano, Anna Gasparooti <*> (CD793)

Anna sognò che alcuni tecnici stavano analizzando la acque del Mar Ligure e dicevano che per fortuna non era ancora arrivato un organismo le cui spore, a livello microscopico, avevano la forma di un fiore. Questo avrebbe reso impraticabile ai nuotatori il mare stesso. Ancora non era arrivato, ma ciò sarebbe certamente avvenuto successivamente…

(Sogno della Quarta Generazione riguardante inquinamenti)

 

13 gennaio 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG771) (CD794)

In sogno, Deborah disse a Daniele: “Noi siamo qui per completare i Segni facendoli scendere sulla terra. Siamo qui a ‘Sombrero’ per completare i Segni della Scuola di Shoshanà, poi si vedrà. Qui l’edificio dev’essere considerato da tutti la Scuola della Shoshanà!”.

(‘Sombrero’ è il nome in codice della località della bergamasca, Sovere, in cui sono andati ad abitare Peretz e famiglia di ritorno dagli Stati Uniti, insieme a Daniele, Giuseppe e Beniamino)

 

08 febbraio 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG782) (CD804)

In sogno, Deborah vide uno skinhead che le si avvicinava. Deborah teneva la sua bambina, Ghila, per mano. La bimba aveva un braccialetto decorato con quattro stelle di Davide. Lo skinhead vide il bracciale e guardò le due con viso minaccioso. Poi Deborah si accorse di avere di fronte l’amico Shaul e gli disse che in qualsiasi situazione, anche la più terribile, non si deve mai nascondere di essere ebrei se si vuole mantenere alla propria identità.

 

26 febbraio 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG786) <^> (CD807)

Solly sognò di vedere il Gan Eden (Paradiso Terrestre). Vide Adamo che, dopo aver conosciuto Eva, fece sul luogo dell’incontro una piccola collina di terra. Era come se sul libro ‘Bereshit’ fosse scritto, ma in segreto: “E dopo aver conosciuto Eva, Adamo eresse sul luogo una piccola collina”.

 

04 marzo 1992, Milano, Anna Gasparotti <M> (CD808)

Anna sognò di vedere il Maestro Haim che la liberava da una congestione che le avrebbe procurato dei problemi. Ella si svegliò ringraziando Dio.

 

13 marzo 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG788) <P I> (CD810)

Solly sognò di svegliarsi la mattina e di prendere una mela. Si accinse a pronunciare la Benedizione quando Peretz gli disse, con tono molto serio, che prima di tutto bisognava dire lo Shemà Israel.

 

20 marzo 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG789) (CD811)

Solly sognò di sentire una voce che quasi in un grido, diceva: “Varod!”. Subito dopo vide un gruppo di persone vestite di bianco, tra le quali gli sembrò di riconoscere Paolo, che camminavano intonando un salmo di ringraziamento a Dio.

 

18 aprile 1992, Milano, Shimon Lupano (CG790) <P> (CD812)

Shimon, in sogno vide tre giovani ebrei, senza barba, di circa vent’anni Essi erano accovacciati seminudi e si coprivano la testa con le braccia e le mani perché impauriti e pieni di vergogna. Con Shimon c’era un amico ebreo che gli disse: “Vedi questi ragazzi? Facevano parte del gruppo Lubawitch e ne sono usciti. Stanno ora aspettando l’unica persona in grado di fare qualcosa per loro!”. La persona in questione era Peretz e stava proprio andando verso i ragazzi. L’amico di Shimon continuò dicendogli che anche lui aveva due fratelli appartenenti alla stessa setta ultraortodossa ebraica, e che uno ne era uscito da solo mentre per l’altro, che si trovava a Gerusalemme, invece, era cosa più difficile.

 

*************************************************************************19 aprile 1992, PASQUA

 

 

10 maggio 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG791) <M P R> (CD813)

Deborah, in sogno, vide Peretz che copriva il capo a tutti gli Allievi e dava loro, uno ad uno, un pezzo di pane, pronunciando una Benedizione. La persona che riceveva il pane avrebbe poi dovuto dire il nome di una persona cara, il nome della madre o di un defunto, per dar loro merito. Deborah vide poi il Maestro Haim che, vestito con abiti da campagna, era in compagnia di suo nonno Santo. Il Maestro sorrideva ed era apertamente felice.

 

16 maggio 1992, Bergamo, Peretz Green (CG792) <M P> (CD814)

Peretz sognò di vedere il Maestro Haim. Essi erano seduti intorno ad un tavolo, il Maestro era a capotavola e Peretz alla sua destra. Peretz lesse il birchat ha-mazon (Benedizioni dopo i pasti), ma il Moré lo fermò, molto disturbato dalle imprecisioni di lettura. Il Maestro Haim pronunciò l’espressione: “Chefilat pé” (raddoppiamento di un’espressione per rafforzarne il concetto). Vedendo il Maestro così disturbato, Peretz si affrettò ad affiancarlo, e col viso vicino al suo, lo implorò di non rimproverarlo in modo così duro perché in quel momento non era in grado di sopportare la sua inquietudine con lui. Il Maestro acconsentì e, in seguito, gli parlò dolcemente.

 

01 giugno 1992, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG794) <M P \> (CD816)

Giuseppe vide, in sogno, Peretz seduto su di una sedia. Indossava un vestito lungo fatto di pelli ed era molto contento, il suo viso era, infatti, atteggiato al sorriso. Essi si trovavano in un luogo aperto, c’era un pallido sole e vedevano immagini, in bianco e nero, relative alle due guerre mondiali. Giuseppe doveva fare un Segno che consisteva nel prendere influssi provenienti dal sole e trasmetterli a Peretz, ma era un po’ intimorito in quanto sapeva che certi Segni non si potevano più fare, ma il sorriso di Peretz lo incoraggiò. Giuseppe prese, dunque, gli influssi e li trasmise a Peretz dicendo che erano per il lavoro sul Sefer Mishnat Haim. Peretz a quel punto affermò che era il momento di chiudere, facendo un segno di chiusura con le mani. Poi disse ancora: “Il Maestro Haim è amato da Dio, nostro Padre che è in Cielo, e il Moré vuole che ora non si perda più tempo!”.

 

10 giugno 1992, Milano, Shaul Catucci(CG795) <P> (CD817)

Shaul sognò di vedere Peretz che gli disse: “Tutte le mattine mangio pane e sale!”. Dopo vide un ragazzino ben pasciuto che aveva tanti sacchi di farina.

 

13 giugno 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG797) <P \> (CD819)

Deborah sognò di vedere una persona che le stava regalando un grande orologio. Dopo di che vide un altro uomo con tre orologi, uno da donare a Peretz, uno a Paolo, uno a lei stessa. Questi orologi avevano un aspetto tale da indurre allegria.

 

18 giugno 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG798) <M> (CD820)

Solly sognò di vedere il Maestro Haim che gli disse che Adamo, il primo padre, conosceva i nomi appropriati di tutte le cose. Aggiunse poi che lo stesso Adamo conosceva anche gli avvenimenti degli ultimi giorni e perciò era al corrente della nostra situazione. Nel sogno Solly avrebbe voluto chiedere al Moré qualcosa circa il ‘Figlio di Adamo’, ma si vergognò a chiederlo.

 

28 giugno 1992, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG799) (CD821)

Giuseppe sognò di trovarsi a Beer Sheva, in Israele ed era molto felice di esserci perché intorno c’era aria di festa e felicità. Le persone erano molto felici. Nella città c’era un gran movimento, si vedevano ebrei ed arabi seduti nelle strade a vedere la televisione che trasmetteva notizie di pace. La città, sotto un cielo celeste, era come fiorita di tanti alberi. Giuseppe decise di andare a trovare Solly, il quale stava assistendo ad una riunione politica. Quando Solly uscì si abbracciarono con grande affetto. Poi Giuseppe vide, in Beer Sheva due conoscenti che vivevano in Italia e chiese loro come mai si trovassero lì in Israele. I due risposero: “Siamo qui per le circostanze che si sono presentate!”, e Giuseppe rifletté e pronunciò delle parole sulla stranezza del destino.

 

10 luglio 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG800) (CD822)

Deborah sognò di vedere Daniele che parlava dei territori. Dal cielo una voce disse: “Il terreno su cui voi vi trovate è considerato terra dei nostri Padri, non viene considerata Italia!”. A quel punto Daniele si mise a scrivere profezie in inglese.

 

30 luglio 1992, Milano Aronne Minazzi <P> (CG802) (CD825)

Aronne sognò di andare al cinema per vedere il film intitolato: “Il Nome”. All’interno del cinema incontrò Peretz, erano entrambi senza soldi, ma Peretz col suo biglietto d’ingresso poteva accedere a ciò che voleva e prendere ciò che desiderava nei numerosi bar della struttura. Aronne lo seguì e mangiò con lui.

 

18 agosto 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG806) <* P> (CD829)

Daniele, in sogno, si trovò con Peretz, Paolo, Deborah, Giuseppe e Beniamino. Essi avrebbero dovuto andare a fare un Segno a Gerusalemme, nel Tempio, per stabilire i confini d’Israele. Peretz prese una carta geografica e Daniele gli disse che i confini erano quelli biblici. Peretz aggiunse che c’è un altro confine segreto, a nord d’Israele, sul Mar Nero. Quel luogo appartiene ad Israele, si chiama Madiani o Madian.

 

 

22 settembre 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG809) (CD832)

Daniele, in sogno, si trovò per strada: stava spiegando ad un ragazzo il sorriso privilegiato dell’Asino.

 

23 ottobre 1992, Bergamo, Paolo Fierro (CG811) <P> (CD834)

In sogno, Paolo vide che era morta sua zia Antonietta, su di lei la pace (ciò era successo in realtà 21 giorni prima). Il suo corpo giaceva in una bara, senza coperchio, collocata in una chiesa. Paolo era fuori dalla chiesa, quando ad un tratto, uno dei parenti corse ad avvertirlo che il corpo della zia si stava muovendo. Paolo ebbe grande timore perché capì ciò che stava accadendo, si fece coraggio ed entrò nella chiesa, dove poté constatare che effettivamente la zia stava riprendendo vita. Sconvolto dalla realtà che aveva sotto gli occhi, cercò di chiamare Peretz, ma questi non era disponibile e gli fece capire di essere forte e di restare lì. Paolo si rafforzò ed assistette: vide il corpo che piano piano riprendeva vita in una sequenza impressionante di movimenti che rivelavano il funzionamento degli organi interni e le reazioni esterne. La zia si sedette e chiese qualcosa da bere. Le diedero del vino che, però, le provocò bruciore di stomaco. Allora le portarono dell’acqua. Finalmente si alzò e diede un calcio alla bara come per significare che adesso non le sarebbe più servita.

 

08 novembre 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG815) <P> (CD839)

Daniele, in sogno, vide di avere una piaga sulla mano destra. Involontariamente egli urtò la mano e dalla piaga uscì un ragno. Daniele raccontò l’accaduto a Peretz il quale gli spiegò che il ragno aveva costruito la sua casa sotto la pelle e quando è arrivato il momento ne è uscito fuori. Questo significava che è stata costruita la ‘Casa del Pane’, in segreto, in Israele e, quando arriverà il momento sarà pronta per uscire in superficie.

 

14 novembre 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG817) (CD842)

In sogno, Solly vide Abramo, Nostro Padre, su di lui la pace, che era in viaggio di trasferimento, di notte, in un paesaggio tipico mediorientale; egli era con sua moglie Sara, Nostra Madre ed un piccolo bimbo di tre – quattro anni, che era Isacco, Nostro Padre. Nel corso di tale viaggio, Abramo accese delle torce per allontanare, a più riprese, le bestie feroci che tentavano di avvicinarsi.

 

18 novembre 1992, Bergamo, Paolo Fierro (CG818) <P> (CD843)

Paolo, in sogno, si trovò a Minervino nelle Puglie, con Peretz. Peretz si fermò a parlare con un mago, il loro dialogo era apparentemente socievole, ma quando entrarono nella casa dei genitori di Anna con un amico del mago, quest’ultimo non fece a tempo a muovere un dito che Peretz, istantaneamente, fece un segno sui suoi fianchi che lo bloccò. L’amico del mago vedendolo in difficoltà tentò di colpire Peretz alle spalle. Paolo tempestivamente lo afferrò e lo portò fuori. Nel frattempo Peretz sconfisse il mago.

 

20 novembre 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG819) (CD844)

Nel sogno, Solly si trovò vicino ad una grande cascata. Vi erano dei turisti e nei loro confronti la guida disse che c’erano due tipi di comportamento: c’erano quelli che si mantenevano a distanza dalla cascata perché ne avevano avuto subito paura, e c’erano quelli che, dopo essersi inizialmente avvicinati ad essa senza timore, dopo, provavano una paura mille volte maggiore. Dopo essersi svegliato, Solly pensò che forse quella paura mille volte maggiore fosse il Timore di Dio.

 

25 novembre 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG820) <R> (CD845)

Verso l’alba, Solly sognò di trovarsi nella comunità ebraica di Milano con Jonathan, suo figlio. Vi era anche un altro padre con il figlio. Lui avrebbe dovuto dare 200 scekel israeliani per un defunto ebreo e scrivere qualcosa sul libro per il defunto. 50 scekel li prese qualcuno della Comunità, poi Solly scrisse sul libro: “Grazie El Shaddaj, El Shaddaj è Grande, El Shaddaj è Uno”, e mentre scriveva quella frase, Shimon Peres, il ministro israeliano, prese altri 50 scekel, cosicché per il defunto ne rimasero 100.

(Nuovo rito per i morti)

 

26 novembre 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG821) <P> (CD846)

In sogno, Deborah vide due donne che avevano appena partorito un figlio. Una di esse piangeva disperatamente dicendo che il bimbo che aveva davanti era cianotico, troppo piccolo, e privo di vita. L’altra donna le disse: “Non piangere, tuo figlio è questo, quello vivo. Quello morto è mio perché io dovrò avere un altro figlio più avanti, non adesso”. Poi Deborah vide che Peretz e Paolo erano nella Scuola, che si presentava come un grande mercato circolare. Vi era un uomo che le stava mostrando della stoffa rossa. Lei disse che al momento non l’avrebbe presa, ma più avanti sì. Poi, Peretz, Paolo, Deborah, e l’uomo che vendeva stoffe, uscirono fuori in giardino: era notte e c’erano le stelle. L’uomo disse a Peretz: “Io sono Malchitzedek e sono venuto a dire che la mia discendenza non ci sarà più, dopo!”, Peretz rispose: “No, il mondo non potrà essere costituito solo da ebrei, non ha senso. Non tutti potranno diventare ebrei. Ci saranno tre categorie: Ebrei, Efraim e quelli che non avranno la forza di tornare ebrei, saranno i tuoi discendenti!”.

 

27 novembre 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG822) (CD847)

Deborah, in sogno vide due cervelli umani: uno aveva la traiettoria chiusa e l’altro aperta. Dissero, nel sogno, che quello con la traiettoria chiusa era equilibrato ed elastico mentre l’altro era mancante e rigido.

 

30 novembre 1992, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG825) <P> (CD850)

Deborah, in sogno, vide la regina Elisabetta d’Inghilterra che indossava una grossa stella di Davide appesa ad una collana. Dopo aver raccontato a Peretz ciò che aveva visto, questi, dopo essersi accertato che il simbolo visto fosse proprio la stella di Davide, disse: “Ma il Segno in Gran Bretagna non l’avete ancora fatto?”.

 

05 dicembre 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG827) <* P> (CD852)

Daniele, in sogno, vide una scuola piena di persone che stavano pregando. Metà dello spazio era riservato alla preghiera, l’altra metà allo studio. Nel momento in cui i fedeli s’inchinavano per prostrarsi davanti a Dio, lo spazio si allargava per permettere a tutti di restare entro il limite del luogo di preghiera. Egli osservava tutto dall’esterno, poi Peretz gli chiese se lo stesse seguendo e lui rispose di sì.

(come il miracolo nel Tempio a Gerusalemme)

 

09 dicembre 1992, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG828) <*> (CD853)

Solly, in sogno, vide, come in un film, la situazione catastrofica della Russia. Vide a più riprese Gorbacev e le condizioni terribili della Russia di quel momento: grande confusione, prostituzione, spiriti maligni, problemi.

(Segno della Quarta Generazione)

 

12 dicembre 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG836) <* R> (CD854)

Daniele, in sogno, si trovò su un tram di linea che stava percorrendo una strada in salita. Arrivati in cima non si vide più terra, ma solo acqua. Il tram perse il controllo e precipitò. Nel cadere, Daniele urlò: “El Shaddaj!” e, grazie a Dio, nessuno si fece male. Tutti, poi, rimasero stupiti da un fenomeno che avevano di fronte: l’acqua del mare tracimava dalla sommità della montagna ed inondava rapidamente tutto! Un ragazzo chiese a Daniele cosa stesse succedendo ed egli rispose che si trattava del segno del Diluvio Universale. Le persone cercarono un rifugio e lo trovarono ai piani superiori di una casa nella quale tutto era rimasto in ordine. Daniele prese un pane e, prima di mangiarlo disse la seguente benedizione: “Benedetto è Dio Altissimo che benedice il pane che cresce dalla terra!” poi mise del sale sul pane e lo distribuì alle persone presenti. Dalla finestra di quella casa si osservava meglio la situazione: l’acqua del mare stava piano piano coprendo la terra.

(Segno della Quarta Generazione. Qui c'è la Nuova Benedizione sul Pane per il Nuovo Rito.)

 

13 dicembre 1992, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG829) <M> (CD855)

Giuseppe, in sogno, vide delle forze oscure che lo stavano mettendo alla prova. Era venuto da lui un Ministro che lo accusava di sentirsi ‘superiore’. L’accusa riguardava i profeti. Giuseppe si difese dicendo: “Io sono polvere!”, prendendo una manciata di terra per avvalorare l’affermazione. Il Ministro si mise a ridere e tentò di trascinarlo con sé con l’intento di farlo cadere. Ma Giuseppe resistette e ribadì: “Dalla terra veniamo ed alla terra torniamo!”. Dopo di ciò, si trovò di fronte a due palazzi che facevano parte di strutture ospedaliere e in cui si vedevano tanti bambini che erano stati concepiti e che erano morti a livello di feto. L’immagine era agghiacciante. Successivamente Giuseppe si trovò nella sua casa. C’era aria di festa e si sentiva musica. Tra le tante persone presenti e per lui riconoscibili, tra cui Adamo ed Eva, ne vide una vestita in modo molto semplice e soprattutto sconosciuta. Costui gli si avvicinò e gli chiese: “Non sai chi sono io?”, e ricevuto un: “Non lo so!” come risposta, riprese: “Io sono l’Arcangelo Michele ed annuncio i Tre Uomini della Redenzione: Mosé Magister Noster, Jeshua e Haim!”.In quel momento entrarono in casa i Profeti d’Israele. Tutti attendevano i Tre Uomini della Redenzione. Erano arrivati anche i Patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e molte categorie di Angeli. Per primo entrò in casa Mosé, poi Jeshua in abiti moderni, ed infine il Maestro Haim. Quest’ultimo salutò Giuseppe con una pacca sulla spalla, come per incoraggiarlo a fare una bella figura. In camera c’erano Daniele e Jackie che assistevano al grande avvenimento storico consistente nella riunificazione dei Padri d’Israele.

 

25 dicembre 1992, Milano, Beniamino Perico (CG831) <M \> (CD857)

In sogno, Beniamino vide il Maestro Haim seduto ad una scrivania da lavoro, in una stanza; vicino a lui c’era Paolo. Il Moré aveva nella mano destra un anello con incastonata una grossa pietra azzurra, e nell’altra mano aveva un anello con una grossa pietra verde. Il Moré era sorridente, lo baciò, poi gli disse: “Tu baci come il Moré”.

 

26 dicembre 1992, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG832) <\ P> (CD858)

Giuseppe, in sogno, era immerso in una battaglia di cuore, nel senso che sentiva nel suo cuore delle cose e, contemporaneamente avvertiva lo spirito del cuore che combatteva. Dopo si trovò su una spiaggia, egli entrò nell’acqua del mare e raccolse un sasso dal fondo. La pietra aveva la forma delle Tavole della Legge, lui l’aprì e vide che dentro c’erano delle incisioni con segni ebraici e codici segreti. Giuseppe, allora, consegnò la pietra a Peretz che, in tono emozionato, disse: “Questo significa che Giuda ha ritrovato il suo cuore!”.

 

31 dicembre 1992, Milano, Daniele Manigrasso (CG835) <I> (CD861)

Daniele sognò che suo ‘figlio’ gli chiedeva della carne di maiale. Lui gliela negò perché i grassi di quella carne rendono il sangue poco fluido. Il cuore, di conseguenza, deve accelerare i suoi battiti. Quell’accelerazione, con il tempo, indebolisce il cuore e si rischia l’infarto.

 

07 gennaio 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG841) (CD865)

Paolo sognò di essere in viaggio, col padre e la madre, verso Minervino, loro paese d’origine, a causa della morte improvvisa di sua zia Antonietta. Il viaggio fu pieno di impedimenti. Arrivati a destinazione, videro con stupore, che la zia era viva e felice. Le chiesero spiegazioni ed ella rispose: “È vero ero morta, ma poi il sangue ha ricominciato a circolare e sono risorta!”.

 

08 gennaio 1993, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG843) <*> (CD867)

Solly in sogno si trovò nella grande tomba di Yosef ha Tzadik. Vide arrivare un folto gruppo di arabi con intenzioni cattive. Essi cercarono di entrare, Solly, allora, disperatamente, tentò di chiudere la porta d’ingresso, purtroppo sbagliò manovra ed invece di precludere il loro accesso, lo favorì senza volere, aprendo una grossa serratura. Essi, pertanto riuscirono ad entrare e scoppiò una vera e propria battaglia tra ebrei ed arabi.

(Purtroppo il sogno di Solly si avvererà il 7 ottobre 2000, nel corso di una nuova e violenta intifada iniziata il mese prima. A Nablus verrà issata la bandiera palestinese sulle rovine della tomba di Giuseppe. Dal Corriere della Sera del giorno successivo: “È stata una giornata di guerra, con decine di morti e feriti, cominciata con l’assalto dei palestinesi alla Tomba di Giuseppe a Nablus in Cisgiordania. In base alla tregua, gli israeliani si erano ritirati dal luogo sacro agli ebrei, ma la polizia palestinese non ha impedito che la folla incendiasse la Tomba.” Nel sogno di Solly era anche preventivato il fatto che “…invece di precludere il loro accesso, lo favorì senza volere…” che corrisponde a: “In base alla tregua, gli israeliani si erano ritirati dal luogo sacro…”)

 

25 gennaio 1993, Bergamo, Beniamino Perico (CG844) <P M> (CD868)

In sogno, Beniamino vide Peretz, Renato, Shimon, ed altre persone sconosciute. Questi erano Allievi del Maestro Haim, quando lui era ancora in vita. Il Moré disse: “I primi Allievi che ho scelto erano Peretz e Renato”. Beniamino capì che Shimon credeva nella Resurrezione del Moré, mentre fra altri c’era incertezza a tal riguardo. Alcuni presenti chiesero a Beniamino informazioni su Peretz, lui rispose che in quel periodo non si poteva dire nulla.

 

13 febbraio 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG846) <M> (CD870)

Paolo sognò il Maestro Haim sotto forma di neonato. Il suo corpo emanava una candida luce bianca.

(Anche Davide, il 12 aprile 1989 aveva sognato il Moré neonato “…Dopo il Moré si trasformò in un neonato ed incominciò a parlare come un bambino, meravigliando tutti i presenti perché disse: “Non meravigliatevi io sono il Moré e sono diventato bambino!”. Nel sentire quelle parole, i presenti risero allegramente e nell’aria c’era felicità.”,)

 

16 febbraio 1993, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG848) (CD872)

Deborah, vide, in sogno, un grandissimo pesce molto simile ad una balena. Questo saliva e scendeva da una scala mobile liscia, poi si girava su se stesso. Durante la discesa il pesce si voltò verso di lei e, sorridendo, le schiacciò l’occhio.

(Segno delle ‘allusioni' del Grande Pesce Leviatan (in ebraico 'remez' allusione, significa pure schiacciare l'occhio’)

 

01 marzo 1993, Beer Sheva, Solly Kamkhaji <*> (CD874)

Solly sognò di vedere una grande inondazione nelle regioni della Georgia e dell’Armenia.

 

13 marzo 1993, Milano, Daniele Manigrasso (CG850) <*> (CD875)

Daniele sognò di essere svegliato di soprassalto da una persona impaurita perché aveva fatto uno strano sogno. Nel sogno aveva visto tre shabbat (sabato), l’Ira di Dio ed un autobus nuovo. Daniele gli spiegò che: “I tre giorni rappresentano i peccati che fanno scatenare l’Ira di Dio, fra cui lo shabbat non riconosciuto dai Testimoni di G. e dai cattolici, inoltre i Testimoni profanano il Nome di Dio. L’autobus nuovo rappresenta la Nuova Rivelazione che i Testimoni non hanno.

 

17 marzo 1993, Bergamo, Daniele Manigrasso (CG851) <P ^ *> (CD876)

Daniele sognò di trovarsi, di notte, in mezzo ai monti. Con lui c’erano Peretz ed un giovane allievo. L’allievo voleva vedere segni concreti. Daniele gli spiegò che i Segni non si potevano programmare a seconda della volontà dell’uomo, ma che erano diretti dagli scopi redenzionali della volontà di Dio. Il giovane si accorse che la luna era arancione e disse a Daniele: “Questo è un Segno che deve scendere sulla terra!”. Infatti la luna incominciò a scendere emanando una luce arancione che spiccava nel buio della notte. Daniele disse al ragazzo: “Ora guarda il cielo, come vedi si è riempito di nubi, ma tra un momento ci sarà una stellata così meravigliosa che non si vedeva da tempo!”. Infatti arrivò un vento fortissimo che spazzò via tutte le nuvole. Il ragazzo guardò Daniele con stupore e lui subito si annullò dicendo: “Io sono una nullità e quelli che hai visto sono solo dei Segni!”. Daniele parlò con Peretz della luna arancione e lui fu molto contento.

 

21 marzo 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG852) <P \> (CD877)

Paolo sognò che GhilatHaim gli consegnava uno scettro fatto di quarzo bianco, Paolo lo prese in mano e questo s’illuminò. Successivamente Paolo consegnò lo scettro a Peretz e anche allora l’oggetto s’illuminò.

 

**************************************************************************11 aprile 1993, PASQUA

 

 

18 aprile 1993, Milano, Shaul Catucci (CG853) (CD878)

In sogno, Shaul vide Paolo che gli disse: “Sai quanti libri scrisse Mosé, Nostro Maestro?”. Shaul non conosceva la risposta e non disse nulla. Paolo, allora precisò: “10 libri!”.

 

19 aprile 1993, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG854) <P> (CD879)

Giuseppe sognò di trovarsi al tempo di Abramo, nostro padre. Abramo gli consegnò un pezzo di ferro. Il ferro era grezzo, pesante ed aveva un’importanza particolare che Giuseppe non riusciva a cogliere. In quel momento comparve Peretz che gli spiegò: “Il ferro che ti è stato dato da Abramo, nostro Padre, rappresenta i Segni che Abramo ricevette da Dio, Benedetto Egli Sia, e che egli fece con Isacco, nostro Padre, ed Ishmael. In quanto al ferro esso è solo un oggetto, ma ha un alto valore simbolico perché rappresenta anche la Tradizione Segreta di Abramo”. Poi Giuseppe vide Abramo che rideva con Isacco.

 

24 aprile 1993, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG856) <M P> (CD881)

Deborah, in sogno, raccontò a Peretz di aver sognato il Maestro Haim. Dopo aver ascoltato, Peretz le spiegò che il Maestro si stava ‘allontanando’ perché durante quest’anno gli Allievi avrebbero dovuto imparare ad essere autonomi e a risolvere i problemi senza chiamarlo continuamente. Dopo, Paolo e Deborah uscirono di casa e al loro ritorno, Deborah era con una ragazza che s’innamorò di Beniamino.

 

22 giugno 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG866) (CD890)

In sogno, Paolo si trovò nel cortile di casa, era notte ed avrebbe dovuto sostenere uno scontro con sette serpenti. Paolo, armato di un coltello molto affilato, sfidò uno alla volta i serpenti, riuscendo a tagliare loro la testa. Tutta la sequenza fu pericolosa. Dopo, Paolo si trovò in cima ad un albero, sempre nel cortile di casa, e constatò che quell’albero si muoveva in quanto non aveva le radici ben radicate. Vista la sua pericolosità decise di abbatterlo, poi prese la motosega e lo tagliò a pezzi

 

08 luglio 1993, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG870) <P> (CD893)

Giuseppe sognò di essere in compagnia di Peretz e Paolo, essi stavano spiegando il Nuovo Padre Nostro ad una moltitudine di persone. Paolo introdusse l’argomento dicendo: “Bisogna ascoltare con molta attenzione le parole del Nuovo Padre Nostro, perché esse sono ad un livello superiore rispetto a quello che sentite, infatti nascondono molti segreti”. Dopo di lui prese la parola Peretz che spiegò alle persone presenti il contenuto delle frasi del Nuovo Padre Nostro.

(Il Nuovo Padre Nostro ha queste parole: “Padre Nostro che sei nei cieli, Dio Altissimo al di sopra di ogni nome, sia santificato il Tuo Nome in Eterno; elevaci nella Tua Legge, nella Tua Salvezza e nella Tua Redenzione. Venga il Tuo Regno e rendici degni di entrare nel suo splendore, sia fatta la Tua Volontà come in cielo così in terra, perdona i nostri peccati e liberaci dal male. Dacci un cuore umile come quello dei Giusti amati, mandaci oggi il nostro pane quotidiano e sii vicino a noi, sempre, in ogni momento)

 

09 luglio 1993, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG871) <*> (CD894)

Giuseppe, in sogno, si trovò a Napoli, girò per la città ed ovunque andasse trovò iniquità. Egli era così schifato dal posto che dentro di lui crebbe una rabbia molto forte. Dalla sua bocca uscirono sentenze: ordinò ai cieli e alle acque di uscire e colpire. Il cielo si fece scuro, si udirono tuoni, i venti si alzarono. Ogni parola che Giuseppe pronunciava si concretizzava subito. La sua voce era in sintonia con le acque, il cielo, la terra. Tutto era avvenuto a causa dell’arroganza e la città venne portata alla distruzione totale: in quel luogo non c’era più misericordia ed una volta iniziato il disfacimento, nessuno si poteva salvare.

(Sogno della Quarta Generazione)

 

10 luglio 1993, Liguria, Anna Gasparotti (CG872) <*> (CD895)

Anna sognò di dover andare a prendere suo figlio Marco Federico, in una casa sconosciuta, perché sarebbe stato pericoloso esporlo ai raggi della luna. Infatti lo prese, insieme ad un altro bambino che si trovava lì, e, dopo averlo avvolto completamente in una coperta, lo portò via. Era pericoloso perfino essere raggiunti dai raggi attraverso le fessure delle persiane, ma il massimo della pericolosità sarebbe stato raggiunto a partire dal 5 maggio. Anna in quella casa vide i resti di una cena: uno spreco incredibile! Si fermò a raccogliere almeno le pagnotte solo iniziate, ma ancora buonissime, e ne riempì una borsa da portare a casa.

(Parecchi sono i sogni che parlano della pericolosità dei raggi lunari durante il periodo della Quarta Generazione.)

 

10 luglio 1993, Milano, Daniele Manigrasso (CG873) <* P M \> (CD896)

Durante la sera di sabato, Daniele ricevette, grazie a Dio, la seguente, meravigliosa visione. Vide all’improvviso un’arcata gigantesca, talmente grande che non ne vedeva la fine. C’erano delle decorazioni dorate che emanavano una splendida luce. Poi Daniele vide l’interno del Tempio, era così grande che non riusciva ad intravederne le pareti, vedeva soltanto il pavimento in pietra rossa levigata. Udì inni di preghiera a Dio Altissimo, molto suggestivi. Vide uno splendido sole che illuminava Gerusalemme e, contemporaneamente, vide Peretz che camminava, molto lentamente con delle tavole in mano. La scena si ripeté più volte: il sole che illuminava Gerusalemme e Peretz che procedeva, lento, con le tavole della Nuova Legge in mano. Giunto in prossimità dell’Arca dell’Alleanza, Peretz incontrò Mosé, Magister Noster, che lo stava aspettando e che gli disse: “Bravo, hai fatto un buon lavoro!”. Alzato il coperchio dell’Arca, Peretz vi depositò le Nuove Tavole della Legge. Dal cielo provenne una voce che disse: “Ecco, farò una Nuova Alleanza, tutti Mi conosceranno, dal più piccolo al più grande. Stabilirò la Mia Nuova Legge nel cuore di ciascuno di voi affinché resti incisa e nessuno si chieda dov’è Dio? La Nuova Legge vi renderà semplici davanti a Me”. A quel punto, dal cielo scese un grande cuore. Poi Daniele vide il Maestro Haim, che aveva osservato tutto, ed era molto contento. Quando la visione finì, Daniele si trovò in mano un grande cuore, chiamò Paolo ed insieme lo depositarono nella tenda di Peretz.

 

10 agosto 1993, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG875) (CD898)

Giuseppe sognò di trovarsi in mezzo alle acque del mare. Osservò creature marine di specie che non aveva mai visto. C’erano anche dei mostri marini e lui era molto spaventato da quegli esseri sconosciuti. Ad un tratto lui venne sollevato verso l’alto, verso il cielo e dalla sua bocca uscì la parola: “Mosé, Mosé, Mosé!”. Tutte le creature circostanti, i pesci, ma anche le acque ed il mare si spaventarono. Qualsiasi cosa tremava. La voce non era quella di Giuseppe, ma proveniva dal cielo e disse: “Dinanzi al nome di Mosé, la pace su di lui, tutti si spaventano!”.

 

28 agosto 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG876) <M> (CD899)

Paolo, in sogno, vide gli Allievi attorno alla tomba del Maestro Haim che cantavano con immensa gioia.

 

06 ottobre 1993, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG878) <*> (CD901)

In sogno, Giuseppe, vide l’America, la Russia e la Cina. C’era un gioco di forza tra di loro, era come se ci fossero pressioni in tutte le direzioni. L’argomento trattato era inerente le bombe atomiche.

(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)

 

20 ottobre 1993, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG881) <^ \ P> (CD902)

Giuseppe sognò di trovarsi all’ultimo piano della sua abitazione, quando si accorse di una lunga scala che conduceva al cielo. Egli salì. Una volta raggiunta la sommità della scala si avvide di essere nel deserto del Sinai. Ricordandosi della consegna della Legge a Mosé avvenuta in quel luogo si mise a piangere dicendo: “Io in questo posto c’ero, grazie a Dio, Benedetto Egli Sia”. Il suo pianto, causato dalla commozione e dalla felicità, era profondo, appassionato ed irrefrenabile. Giuseppe poi scese le scale e si trovò sul posto di lavoro dove una ragazza dal radioso sorriso gli fece un regalo. Si trattava di un anello con una pietra blu in cui si vedeva l’intero universo con galassie, comete, migliaia di stelle. Una volta girato l’anello si vedeva il deserto del Sinai. Giuseppe, stupito per quelle visioni, si ripromise di consegnare l’anello a Peretz

 

12 novembre 1993, Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG890) <P> (CD910)

Solly vide, in sogno, Peretz che gli disse di leggere, in ebraico, i Dieci Comandamenti (non ricorda se nella forma del Pilastro di Mezzo, Dieci Virtù o nella forma del Pilastro di Destra: il Giusto che vive nella sua Fede). Lo lesse, comunque, nella forma che aveva preparato in ebraico, in quanto diceva lui era della stirpe di Aharon ha Koen. Solly ricorda anche di aver visto il ‘Nome’ scritto col Tetragramma.. Più tardi, nella stessa notte, sognò di riferire a Peretz il sogno ricevuto.

 

 

18 novembre 1993, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG896) <*> (CD912)

Giuseppe vide, in sogno, l’Italia dall’alto, in particolare la zona del Vesuvio intorno a Napoli. C’era un giudizio dal cielo e gli occhi erano puntati proprio sul vulcano. Alcune voci dissero: “Appena si darà inizio al suono del grande shofar al Vesuvio sarà dato ordine di eruttare con tutta la sua forza. Questo è uno dei decreti che dovranno scendere sull’Italia!” Nello stesso momento Giuseppe vedeva l’interno del cratere: la lava si era elevata fino alla cima ed era pronta a fuoriuscire dal vulcano. Tutta la montagna era rossa a causa dell’incandescenza del fuoco, oltre a questo si manifestarono terremoti, il cielo era di un buio fitto che faceva paura. Dopo di questo, Giuseppe vide due anziane donne del meridione, una diceva all’altra che tutto ciò che era stato loro insegnato era da considerare falso e che Dio, Benedetto Egli Sia, è Uno. La donna si riferiva principalmente al culto delle statue di santi e madonne e ribadiva che tutto ciò è falso e che loro erano state ingannate.

(Sogno della Quarta Generazione)

 

03 dicembre 1993, Bergamo, Deborah (Nodà) (CG897) <*> (CD913)

Deborah, in sogno vide incidenti di gravi proporzioni, catastrofi naturali, inquinamenti dell’aria e dell’acqua, decretati per il ponte della Quarta Generazione per l’Italia. Poi vide che la clemenza di Dio li avrebbe spostati o modificati in una rivoluzione interna, perché in Italia c’erano meriti.

(Sogno della Quarta Generazione)

 

04 dicembre 1993, Bergamo, Paolo Fierro (CG893) (CD914)

Paolo, in sogno, vide il senatore Andreotti (già primo ministro italiano e ministro degli esteri), che lo invitava a passare una giornata a Buckingham Palace, a Londra, presso la regina. Paolo si trovò all’interno del palazzo e poté cavalcare a piacimento. Durante la visita ricevette una telefonata dalla madre che era in Italia. Dopo incontrò e salutò la regina, vide come si svolgeva la vita di corte e, verso sera, tornò in Italia.