Sogni
1982-93
1-900 sogni italiani:
LEGENDA
Il primo sogno della Redenzione, ricevuto da Peretz,
è del 23 giugno 1982, otto giorni dopo la dipartita del Maestro Haim,
Terzo Redentore dell’umanità.
Da allora, nell’ambito di un progetto celeste di
larghissimo respiro, centinaia di persone hanno ricevuto migliaia di Sogni, che
hanno dato e danno delle indicazioni personali e collettive, stabiliscono
situazioni, profetizzano avvenimenti, e, soprattutto, correggono le rotte
eventualmente sbagliate.
Il seguente Catalogo Definitivo (CD) si propone di
raccogliere i Sogni ed i Segni ricevuti dagli Allievi della ‘Casa di Preghiera’
detta anche ‘Casa di Redenzione’ o ‘Scuola della Rosa (Shoshanà)’.
La scansione è annuale, da una Pasqua a
quella successiva.
Per quanto possibile (dipenderà dall’ampiezza
dei files), si tenterà di mantenere blocchi di sei anni (corrispondenti
ai sei Segni).
Il primo blocco va dal 1982-83 alla Pasqua 1989 e
comprende 553 sogni. La raccolta dei sogni ha seguito la cadenza degli stessi,
mentre i commenti sono stati aggiunti o subito da Peretz stesso o
successivamente, anche a distanza di molti anni alla luce di informazioni, sempre
da sogni, successive.
(CG1) = Sogno
classificato nel Catalogo Generale originario, scritto a macchina, coi sogni
ordinati in gruppi da cento.
N.B. Nel precedente Catalogo Generale cartaceo erano
stati inclusi, erroneamente, sogni ripetuti, o troppo personali, che vengono
ora omessi. La loro mancanza si può desumere dal numero progressivo. I
sogni esclusi all’epoca della compilazione del Catalogo, ma riportati in altri
scritti, vengono ora aggiunti in questo che si pone come Catalogo Definitivo
(CD) e si caratterizzano per la mancanza della sigla (CG).
Dato l’alto numero di persone che raccolgono nei
diari i loro sogni, non solo è possibile, ma fisiologico, che questi
emergano con l’andar del tempo, in occasioni particolari o per associazione
d’idee. Catalogo Definitivo sì, ma sempre in fase di completamento, work in progress, dunque!
(AS1) = Sogno pubblicato nel libro: “Il Messaggio
dell’Asino che Mangia il Pane”.
(RP 16/1/87)= Sogno riportato nel Rapporto di Paolo
alla data riferita.
Caratteri speciali <riportati fra queste
parentesi> individuano le varie categorie di sogni:
* =
Simbolo che identifica tutti i sogni relativi alla Quarta Generazione o Giorno
del Signore.
^ = Sogno
in cui si parla di Cielo, Stelle o Regno dei Cieli.
M = Sogno
in cui appare il Maestro Haim, si avverte la sua presenza o viene nominato.
P =
Sogno in cui compare Peretz o si parla di lui
\ = Sogno
in cui si parla di un Bastone, una Tunica, una Pietra o un oggetto simbolico
importante.
I = Sogno
importante dal punto di vista morale e che fornisce un insegnamento
R = Riti
o Preghiere confermati o rinnovati per la Casa di Redenzione chiamata anche
Casa di Preghiera
m =
Miracolo, fatto prodigioso.
v =
Visione ad occhi aperti
<SEGNO> = Azione particolare, svolta sulla scorta
di un sogno, che ha la funzione di rendere ‘concreto’ qualcosa che fino ad
allora poteva essere solo immaginato.
1° sogno di…s’intende, ovviamente, nell’ambito dei
Sogni della Redenzione!
Per evitare confusioni sui nomi, anticipiamo che
Barbara, convertitasi all’ebraismo all’inizio di febbraio 1988, cambierà
il suo nome in Deborah, vedi il commento al suo sogno del 4 gennaio 1988
(CG281).
NB *********=La fila di asterischi segna la
scansione annuale da una Pasqua a quella successiva.
**************************************************************************
23 giugno 1982, Milano, Peretz Green (CG1) (AS1)
<* ^ M P> (CD1)
Sogno giunto otto giorni dopo la dipartita del
Maestro Haim.
Peretz sognò di trovarsi in piedi in uno dei
cerchi bianchi disegnati su una piattaforma nera, di fronte alla volta
stellata. Un po’ discosto, a circa trenta metri, il suo Maestro Haim, fece un
cenno verso il cielo. Anche Peretz alzò il viso e dalla sua bocca
uscì una voce potentissima che urlò in ebraico: “Ba ha-sman!” (“È arrivato il tempo!”).
(Il Segno
preliminare della Redenzione o Segno
È arrivato il tempo, giunse a Peretz, primo allievo del Maestro
Haim (ebreo d’origine yemenita nato a Sana’a nel 1914, Capo dei trentasei
Giusti Nascosti di questa generazione), otto giorni dopo la dipartita del
Maestro, avvenuta a Milano il 15 giugno 1982, corrispondente al 24 sivan 5742.
I Giusti Nascosti furono costituiti dal Profeta Elia circa duemila seicento
anni fa, fu ed è lo stesso Profeta a dirigerli nel corso del tempo Essi
sono chiamati anche ‘i Figli dell’Ascesa’, perché hanno la prerogativa
di poter ascendere al Tribunale di Sopra, conoscere i decreti prima che si
abbattano sulla terra e farsene carico a modo che non scendono nel mondo. Lo
Tzadik Haim si era fatto carico di un decreto che avrebbe devastato quasi per
intero la terra e morì per la completezza di quel decreto. In merito al
suo sacrificio incominciarono ad arrivare i Segni Completi della Redenzione
Finale dapprima a persone che lo conoscevano, poi a coloro che vennero via via
in contatto con i Segni Completi. Questo Segno annuncia che è arrivato
il tempo della realizzazione delle profezie, a partire dall’ultima di Malachia
3; 22-24, la quale ricorda la priorità della Legge che Dio diede a
Mosé e promette la venuta del Profeta Elia, prima del Giorno Grande e
Terribile del Signore, e da quella di Gioele 3; 1, 2; che parla di Sogni e
Visioni che giungeranno, come forma di comunicazione, a figli, figlie, anziani,
giovani... Il sogno autorizza Peretz a comunicare la novità ad alta voce
conferendogli, dunque, un incarico. Poco tempo dopo il Segno ‘Ba ha-Sman’,
Peretz vide, in sogno, lo Tzadik Haim molto imponente, che gli disse: “Tu hai
la chiave nella tua tasca ed il Santo, Benedetto Egli Sia, sta aspettando!”)
**************************************************************************3
aprile 1983, PASQUA
aprile 1983, Milano, Gino Tampieri (CG2) (AS2)
<^M> (CD2)
Gino sognò di vedere nelle mani di suo cognato
Giordano, il Libro delle Stelle con i nomi di molte nazioni. E si stupì.
Poi vide il Maestro Haim e, questa volta in cielo, osservò tre stelle
equidistanti ed in riga, una quarta stella era un po’ spostata. Gino chiese
impaziente al Maestro: “Ci vorrà molto tempo per arrivare alla quarta
stella?”. Il Maestro rispose: “Quando si arriverà alla quarta stella, io
farò un Segno e tutto andrà velocemente”. Così dicendo
fece un segno dalla quarta alla prima stella. Poi Gino vide, da un’altra parte
del cielo, un’altra stella molto luminosa e, sempre il Maestro gli
spiegò: “Questa è la Stella di Cristo venuta in virtù
dell’umiltà”.
(1° Segno della Redenzione o Segno delle
Stelle, ricevuto da Gino Tampieri, sposato con Iliade Levi, conosceva di
persona il Maestro Haim. Il suo sogno contiene l’importantissima chiave delle
Stelle della Redenzione e della Riunificazione fra Ebrei e Cristiani. Il Libro
delle Stelle racchiude in sé 4000 anni di storia ebraica, a partire da
Abramo, e 2000 anni di storia cristiana. Le prime Stelle rappresentano la
Tradizione della Pura Fede Monoteistica di Abramo. La Tradizione Cristiana,
è simboleggiata invece dalla Stella di Cristo, che ritorna, come spiega
il Maestro, in virtù dell’umiltà. Essa viene per la Grande
Correzione del del cristianesimo. La riconciliazione si realizza in modo
concreto nel Patto Nuovo Finale tramite la correzione del cristianesimo da una
parte, e la riforma del giudaismo dall’altra. Con l’apertura della Redenzione
Finale gli avvenimenti della Quarta Generazione (Quarta Stella) subiranno
un’accelerazione: “Farò un Segno e tutto andrà velocemente…”, e
situazioni che normalmente richiederebbero tempi lunghi per evolversi, si
risolveranno rapidamente. Tutti i settori della vita ne saranno coinvolti:
storico, religioso, sociale, tecnologico, ecc…)
giugno 1983, Milano, Iliade Tampieri (Levi) (CG8)
(AS8) <* M> (CD3)
Iliade vide, in sogno, il Maestro Haim che parlava
con tutti gli Allievi. Avvertiva: “In quest’anno dovete stare molto vicini al
maestro!”. Intorno, da tutte le parti, c’erano sparatorie, guerre, distruzioni,
sangue dappertutto. Era necessario che gli Allievi trovassero un rifugio. Lo
trovarono in una chiesa che non aveva né simboli cristiani né
simboli ebraici.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante i
rifugi; esso indica anche un luogo di culto nuovo: la Casa di Preghiera dellla
Casa della Redenzione. Iliade Levi è moglie di Gino che ricevette il
Primo Segno della Redenzione, ella conosceva da anni il Maestro Haim)
settembre 1983, Milano, Renato Levi (CG3) (AS3)
<^ M> (CD5) 1° sogno di Renato
Renato, in sogno, vide un palazzo reale di una
bellezza indescrivibile, di colori inimmaginabili. Ai piedi del palazzo c’era
una bellissima, incredibile scala di marmo bianco, alla cui sommità, su
una poltrona abbellita con ogni sorta di pietre preziose, magnificente, sedeva
il Maestro Haim. Le scale brillavano così intensamente che i
colori dell'arcobaleno ne venivano riflessi. Il
Goel Haim con un sorriso e con un cenno della mano invitò Renato a
salire le scale ed egli lentamente salì alcuni gradini. Ad ogni passo
che faceva Renato vedeva cose sempre più meravigliose. C'erano quattro
scale a forma piramidale, ognuna delle quali presentava un grande numero di
gradini e conduceva al luogo in cui stava seduto il Goel Haim.
(2° Segno della Redenzione o Segno del
Giudice Unto del Regno dei Cieli. Renato Levi, figlio del signor Remo
Levi e della signora Nelda Levi, conosceva di persona il Maestro. Questo
è il più segreto di tutti i Segni. I gradini di Marmo Bianco
rappresentano le Virtù amate nel Regno dei Cieli. L’umanità
è ancora ai piedi della salita, ma tramite i Segni della Redenzione
potrà riconoscere lo scelto Goel, il
Maestro Haim)
settembre 1983, Milano, sig. Banin (CG9) (AS25)
(CD6)
Il signor Banin sognò di andare verso la
Sinagoga e di portare in braccio un agnello bianco.
(Il signor Banin. di religione ebraica conosceva di
persona il Maestro Haim. L’agnello rappresenta il sacrificio del Maestro Haim,
come il Segno ricevuto, che il Goel Haim è l'Agnello di Dio)
settembre 1983, Milano, Iliade Tampieri (Levi)
(CG11) (CD7)
Iliade sognò di guardare il cielo. Vide una
bellissima luce blu che emanava sicurezza e pace. Poi vide la statua di una
Madonna. E, di seguito, tanta neve che cadde dappertutto e che la
ricoprì.
(La positiva luce blu è il segno della
Presenza Divina (Shechinà). Il culto idolatra alla Madonna è di
primario impedimento e richiede la Purificazione (in questo caso la neve) che
verrà per eliminarlo.)
ottobre 1983, Milano, sig. Remo Levi (CG4) (AS4)
<R> (CD9) 1° sogno del sig. Remo
In sogno, il signor Remo, era a casa sua e nel
salotto vide una Menorà o Hanucchia (candelabro a sette o ad otto luci),
grandissima. Quel candelabro, alto dal pavimento fino al soffitto, luccicava e
splendeva mirabilmente da ogni parte, emanando una luce così intensa da
impedirgli di osservarlo nei particolari.
(3° Segno della Redenzione o Segno della
Nuova Luce di Hanuccat Ha Hanuccot, indica la Grande Illuminazione a cui
conduce il Nuovo Messaggio. (La festa di Hanucca, festa della Dedicazione,
molto sentita nella spiritualità ebraica, ricorda un avvenimento
miracoloso e lo rievoca con l’accensione di candeline per otto sere. Dopo il
dominio ellenistico, che aveva devastato il Tempio e introdotto culti idolatri
in Israele, avvenne la riscossa per mano dei Maccabei. Quando finalmente, e con
grande trepidazione, venne riaccesa la lampada del Tempio, il poco olio
consacrato, ritrovato intatto, sarebbe dovuto bastare per un solo giorno. Esso
invece, sorprendentemente, durò fino a che non fu possibile prepararne
dell’altro: per otto giorni!) Il signor Remo, di religione ebraica, conosceva
di persona il Maestro Haim)
gennaio 1984, Milano, sig. Banin (CG12) (AS31)
<P> (CD10)
Il sig. Banin in sogno, vide un enorme dragone, alto
come un’intera costruzione. Poi vide quattro leoni grossi e potenti, con la
faccia umana, Uno di questi aveva il viso di Peretz.
(Segno del Leone di Giuda. Peretz ha anche
l’incarico di formulare la Nuova Legge della Terza Redenzione
marzo 1984, Milano, sig.ra Nelda Levi (CG5) (AS5)
<P> (CD11)
La signora Nelda, in sogno, vide un asino legato al
suo carretto. L’asino si fermò davanti ad una panetteria. Si
staccò dal suo carro, entrò nel negozio e si mise a mangiare il
pane. Peretz stava fuori ad un chiosco di verdura guardando tutta la scena.
(4° Segno della Redenzione o Segno
dell’Asino che mangia il Pane, è un Segno che comprende anche la
Missione di Gesù, infatti Betlemme significa Casa del Pane. L’Asino
è colui che si ciba di qualcosa
di un livello superiore al suo per poi fornirlo agli uomini. Nel 1996, dopo
dodici anni, la signora Nelda ricordò che nel suo sogno si trovava anche
Peretz, che, vicino ad un chiosco di verdura, osservava la scena. Questo
confermò quanto sostenuto fin da subito: il primo Asino che Mangia il
Pane è Peretz, che riceve le Notizie del Nuovo Messaggio proveniente dal
Regno dei Cieli, e le diffonde attraverso gli scritti. La signora Nelda, moglie
del signor Remo, conosceva di persona il Maestro Haim)
30 marzo 1984, Milano, Davide Levi (CG6) (AS6)
<*> (CD12)
Nel sogno Davide si trovò in Israele. C’era
un terremoto terribile: montagne che scendevano, valli che salivano. C’era una
confusione totale. Poi, da quel marasma, nacque una costruzione indescrivibile
per la sua bellezza e magnificenza; tutto era cambiato, c’era calma. Il sole
splendeva su stupendi prati verdi.
(5° Segno della Redenzione o Segno della
Quarta Generazione e della Nuova Costruzione, in questo Segno doppio
troviamo la chiave per capire le profezie riguardanti il più famoso dei
periodi storici: la Quarta Generazione odiata, caratterizzata da distruzioni e
sconvolgimenti terrificanti. Esso contiene anche la Nuova Costruzione del mondo
dalla scienza. Davide, di religione ebraica, figlio del signor Remo e della
signora Nelda, era un allievo del Maestro Haim)
aprile 1984, Milano, Giordano Levi (CG7) (AS7) <^
M> (CD14)
Giordano, in sogno, vide il Maestro Haim insieme
alla sua vedova, signora Mazal, in un giardino grandissimo, meraviglioso, verde,
con alberi e fiori colorati. Molta gente vi passeggiava piacevolmente,
perlopiù in coppia. Giordano si trovava vicino al Maestro e gli chiese:
“Come sta il Moré?”. “Bene, grazie a Dio, e tu?”. Giordano rispose:
“Bene, grazie a Dio!”. In quel momento giunse Gino, cognato di Giordano, che si
meravigliò tanto nel vedere il Maestro vivo. Si avvicinò ed il
suo stupore venne percepito dal Maestro che disse: “Sì, ero morto, ma
ora sono risorto!”. Gino fu ancora più confuso e, rivolgendosi a
Giordano, esclamò: “Ma è una cosa strabiliante, nessuno
può fare questo!”; e Giordano sorridendo: “Nessun altro può fare
questo, soltanto il Maestro può”.
(6° Segno della Redenzione o Segno della
Resurrezione del Maestro Haim che deriva dalla Tradizione Profetica.
Nella Tradizione dei Saggi, l’aspetto finale della Redenzione è il
ritorno delle anime nei corpi risorti. Nella preghiera tradizionale del mattino
del sabato, gli ebrei leggono: “Nessuno è simile a Te, nessuno è
uguale a Te, o Signore Dio nostro. In questa vita non c’è altro
all’infuori di Te, nostro Re della vita futura, All’infuori di Te nessuno ci
redimerà nei Giorni Messianici, nessuno Ti assomiglierà, nostro
Liberatore al tempo della Resurrezione
dei morti”. In questa preghiera, dopo aver menzionato l’unicità di Dio,
si parla di un periodo particolare chiamato ‘Giorni Messianici’ e dell’ultima
fase della Redenzione Finale, l’epoca della Resurrezione dei morti, che
costituisce l’aspetto più elevato dell’intera Redenzione, essa pertanto
avrà luogo solo quando tutte le correzioni e tutte le fasi storiche
della Terza Redenzione Finale saranno completate. La Terza Redenzione
(sintetizzata dall’ultimo SARO’ del Nome EHEYE ASHER EHEYE- che vuol dire SARO’
QUEL CHE SARO’-), inizia quando i suoi Segni cominciano a svelarsi alle persone
della terra, principalmente sotto forma di meravigliosi sogni profetici. La
Prima Redenzione avvenne per merito di Mosé, la Seconda ebbe luogo
grazie alla Missione Messianica di Gesù. La Terza, pervenuta nella
chiave della correzione e della riunificazione, è arrivata al mondo in
merito al Maestro Haim. Giordano, colui che ha ricevuto il sogno, appartiene ad
una famiglia di origine ebraica è figlio del signor Remo Levi e della
signora Nelda Levi ed ha avuto l’onore di conoscere e frequentare il Morè-
Maestro-, egli è stato nominato anche nel primo Segno, sognato da suo
cognato Gino, perché teneva in mano il Libro delle Stelle)
*************************************************************************22
aprile 1984, PASQUA
giugno 1984, Milano, Giordano Levi (CG14) (AS47)
<P R> (CD15) (festa di Shavuot)
Nel suo sogno, Giordano vide tutti gli Allievi
seduti ad un tavolo. Peretz parlava loro delle Nuvole della Gloria che
accompagnarono i figli di Israele nel deserto, per quarant’anni. Mentre Peretz
parlava era presente una Nube Miracolosa. Giordano ebbe grande timore.
(Segno della vicinanza della presenza Divina.
Rappresenta l’inizio del Nuovo Rito per la festa di Shavuot che ricorda la
consegna a Mosé delle tavole della Legge)
16 agosto 1984, Brescia, Anna Gasparotti (CG15)
(AS24) <M P R> (CD16)
Anna, in sogno, si trovò in un salotto
arredato con una certa ricercatezza, con i mobili in stile. C’era un signore
anziano seduto su una poltroncina, egli era affabile ed allegro, ma ad un certo
punto divenne serio e severo, tanto da redarguire con fermezza alcuni bambini
che continuavano a giocare rumorosamente. Anna non capiva cosa stesse
succedendo: era seduta su una poltroncina, dietro di lei, per terra c’era un
secchio. Peretz, molto solennemente prese una forbice e le tagliò i
capelli sulla testa come per fare una grossa chierica. Le raccolse i capelli ai
lati del capo e glieli pettinò in modo da nascondere la tonsura. Sapeva
che a distanza di tempo la stessa cosa sarebbe toccata al marito ed al figlio.
Poi Anna udì una voce che disse: “Vai, tu devi servire Roma!”. Ella si
trovò su una terrazza luminosissima e vide il panorama di Roma, sapeva
che dietro di lei c’era la casa in cui avrebbe dovuto abitare.
(Segno del permesso di istituire Sacerdoti e Sacerdotesse
nella Casa di Preghiera.)
settembre 1984, Milano, sig. Banin (CG17) <R>
(CD18)
Il signor Banin sognò di essere in Sicilia
dove vide dei cedri meravigliosi e recitò la preghiera di benedizione
chiamata “Shechianu” che si fa in occasione di ogni rinnovamento: “Benedetto
Sei Tu, Signore Dio nostro, che ci hai dato la vita, ci fai sussistere e che ci
hai fatto arrivare a questo momento”.
(Segno del Rinovamento della Festa di Succot nel
Nuovo Rito della Casa della Redenzione)
18 ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG18)
(AS21) (CD19)
Anna vide, in sogno, un campo di forma rettangolare,
incolto, appartenente ad un anziano contadino che, a causa di vicissitudini e
disgrazie familiari, non aveva più energia e speranza nella vita. Poi,
dall’alto, accompagnata da una guida
che le spiegava la situazione, vide lo stesso campo arato di fresco. C’erano
moderni trattori in movimento per ribaltare la terra che si presentava umida e
fertile. In quel campo non avrebbero però poi piantato o seminato.
Sarebbe cresciuta spontaneamente l’erba, sarebbero fioriti fiori meravigliosi e
nuovi. In mezzo al campo era stata tracciata una linea e lì sarebbero
state collocate le arnie per ospitare tante api.
(Segno del Ringiovanimento della nuova generazione)
20 ottobre 1984, Milano, Sarah Markus (CG19) (AS30)
<P M ^> (CD20)
Sarah, sognò di essere su una montagna da cui
vedeva una valle molto strana. Era in compagnia di Peretz ed avvertiva la
presenza del Maestro Haim. Ad un certo punto tutti guardarono in cielo e videro
la testa del capretto macellato. Il capretto era bello, con gli occhi vivi e
non aveva più le corna.
(Nella realtà Peretz, il giorno prima, aveva
macellato un capretto per la festa del Patto Rinnovato. Il sogno fu la conferma
del Segno, rappresentando, il Capretto salito in cielo, il collegamento al
Segreto del “Punto di incontro” ed il Sacrificio del Maestro Haim. Sacrificio
salito in cielo a beneficio dell’umanità.)
22 ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CD21)
Anna sognò di essere in una strada stretta, in
discesa. Davanti a lei volavano veloci alcune aquile, che si stavano recando in
fondo alla strada per poter vedere i primi raggi del sole nascente. Si trattava
di un rito molto importante e non potevano perdere il momento particolare e
fuggevole. Un’aquila le si rivolse col pensiero, le disse che anche lei avrebbe
dovuto vedere quei raggi e si dichiarò disposta a sollevarla, per
vedere. Anna, non molto rassicurata dal fatto di dover essere sollevata dal
becco di un’aquila, per quanto robusto, meditò prima di prendere una
decisione. Poi prevalse l’idea di voler partecipare ad un così
importante rito; si lasciò afferrare per i vestiti, provò la
sensazione di dondolio e vertigine, e finalmente, dall’alto, vide i raggi del
sole.
ottobre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG20) (AS22)
(CD22)
Sapendo
del Patto Rinnovato, Anna pregò Iddio perché la illuminasse e le
facesse capire quale fosse la scelta giusta. Poco dopo essersi addormentata, sognò di
sentire una voce che, in tono bonario, le disse che il discorso era da
ribaltare, dato che: “Tu non devi scegliere, perché tu sei stata
scelta!”.
(Segno della selezione del Sacerdozio nella Casa di
Preghiera)
ottobre 1984, Milano, sig. Banin (CG21) (AS27)
<R> (CD24)
Il signor Banin sognò di trovarsi in una
Sinagoga della sua città natale: Asmara. Vide circa quattrocento persone
che tenevano in mano un Lulav (palma). Egli doveva controllare che tutti i
Lulavim (mazzetti composti da rametti di palma, mirto e salice) fossero kasher
(cioè conformi alle regole ebraiche). Dopo un accurato controllo, tutti
i Lulavim risultarono a posto
(Segno redenzionale indicante il Rinnovamento della
Festa di Succot)
ottobre 1984, Milano, Sarah Markus (CG23)(AS28)
(CD25)
Sarah sognò di essere al suo paese, in
Sardegna e di camminare per strada. Ad un certo punto qualcuno le
comunicò che suo nonno era morto (in realtà era morto già
da parecchi anni). Disperata corse a casa per vederlo, facendosi indicare la
stanza del defunto. Con sua grande sorpresa, invece di trovare il nonno, vide
una culla con dentro un maschietto. Accanto al bimbo c’era un Lulav (palma).
(Sogno fatto durante la stessa notte del sogno sui
Lulavim del signor Banin-CG21- -AS27-, è un Segno di Rinascita)
05 novembre 1984, Milano, Anna Gasparotti (CG24)
(AS26) <R> (CD26)
Anna sognò di vedere una grande folla che
partecipava ad una processione. Il rito si sarebbe concluso con un’immersione
purificatrice nel mare. Più tardi si trovò in una casa molto
luminosa, sospesa nel cielo; ogni tanto si affacciava alla finestra per seguire
l’andamento del rito a cui partecipavano sua madre e suo figlio. Dall’alto
vedeva la folla che sembrava un formicaio di cui, però, poteva osservare
i particolari. Nel mare si erano già immersi i ragazzi; le persone
anziane che partecipavano al rito erano esentate dal bagno. Vide suo figlio,
più grande di quanto non fosse in realtà, che nuotava
vigorosamente davanti agli altri.
(Segno del Nuovo Rito di Immersione della Casa di
Redenzione)
novembre 1984, Milano, sig. Banin (CG25) (AS9)
<R> (CD27)
Il signor Banin sognò di trovarsi nel centro
di Milano: desiderava entrare in una Sinagoga. Vide delle scale, le scese ed
entrò in una Sinagoga dove si sedette. L’atmosfera era un po’ triste, ed
egli non si sentì a suo agio. Uscì dalla Sinagoga, scese altre
scale e si trovò in una Chiesa senza simboli di sorta. C’era molta gente
e l’atmosfera, buona, era di festa. Davanti alla folla, un sacerdote senza
simboli ebraici o cristiani leggeva il Libro di Ester in ebraico ed in
aramaico.
(Segno della Casa di Redenzione per tutte le
Nazioni)
07 dicembre 1984, Milano, Marco Federico <P>
(CD28) 1° sogno di Marco Federico
“Mamma
dov’è Sarah?” chiese il piccolo Marco Federico di due anni,
svegliandosi. “No, Sarah non c’è, ora è buio e si fa la nanna”. “No, mamma, Sarah è venuta a casa nostra con
Peretz e ci ha portato tanti pacchetti. Nei pacchetti c’era tanto, tanto
pane!”.
(Il Pane, presente per la prima volta nel sogno CG5
AS5, denominato Segno dell’Asino che Mangia il Pane e definito come Quarto
Segno della Redenzione, ricevuto nel marzo 1984 della signora Nelda,
simboleggia il Nuovo Messaggio proveniente dal Regno dei Cieli. I bambini e gli
umili della terra sono tra i privilegiati ricevitori del Nuovo Messaggio)
1984, Milano, Gino Tampieri (CG26) <M m>
(CD29)
Gino sognò di vedere il Maestro Haim e
Giordano. Essi camminavano in un lago. L’acqua arrivava fino al loro petto.
Gino, che si trovava dietro, si meravigliò del fatto che nonostante
fossero completamente vestiti, non fossero affatto bagnati.
(Essere in acqua e non bagnarsi è un Segno di
Protezione per coloro che seguono il Maestro Haim)
03 febbraio 1985, Milano, Sarah Markus (CG33) <M
P> (CD35)
Sarah sognò di ricevere in casa sua Anna
Gasparotti. con marito e figlio. Sulla tavola c’erano una scatoletta dorata e
due corone del rosario. Anna disse di aver visto una gonna a ventiquattromila
lire che le sembrava molto cara, ma Sarah le fece notare che in effetti quel
prezzo non era poi così elevato. Peretz disse “Ma noi abbiamo mai fatto
un regalo ad Anna?” e Sarah: “Veramente per ora è stata Anna a fare
regali a noi”. Allora Peretz si alzò e mettendo una collana blu al collo
di Anna, pronunciò solennemente queste parole: “Questa collana fu del
Moré! Ricordati che è molto preziosa: potresti anche avere un
grosso recipiente colmo d’oro, d’argento e pietre preziose, ma questo non
eguaglierebbe il suo valore!”.
(La collana di agata blu con 53 grani, simbolo del giardino in cui si trasformerà la
terra quando finalmente trionferà la pace, venne effettivamente donata
ad Anna)
07 febbraio 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG102)
<*> (CD36)
Anna sognò di essere nello spazio e di vedere
muoversi lentamente dei massi informi con bordi e spigoli vivi di colore grigio
biancastro: formavano il nucleo di una cometa. Poi vide una pioggia cadere in
laghetti circolari. Poi un salumiere che, per risollevare le sorti del suo
negozio, avrebbe dovuto cambiare il personale e controllare i conti alla lira.
(Segno della cometa Shumaker-Levi, del luglio 1994,
le piogge sono i frammenti della cometa contro Giove. Il salumiere è
colui che deve essere giusto, per esempio nell’usare i pesi della bilancia,
così come la cometa è nel segno della Giustizia)
21 febbraio 1985, Milano, Sarah Markus (CG34)
<*> (CD38)
Sarah sognò un gran signore cinese ed un
occidentale vestito da straccione. Il cinese mieteva il grano con una piccola
falce.
Segno profeico: Asiatici saranno i padroni in
occidente ma non è specificato dove.
29 febbraio 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG39)
(AS12) <^M> (CD39)
Solly, in sogno, sentì la voce del Maestro
Haim che gli diceva: “Questa notte guarda in cielo, vedrai la Stella della
Redenzione!”. Lui guardò nel cielo e vide che brillava bella, grande,
pulsante, luminosa, colorata da toni arancione, la Stella! Nel guardarla, Solly
fu colto da una fortissima emozione e si mise a piangere. La commozione
durò qualche buon minuto anche dopo il suo risveglio.
(Segno della Stella della Redenzione. Ripetizione
del 1° Segno delle Stelle)
febbraio 1985, Milano, Shimon Lupano (CG32)
<*> (CD40)
Shimon sognò di trovarsi, insieme con tutti
gli Allievi, in un palazzo con ampie vetrate che permettevano di vedere bene
tutto ciò che accadeva all’esterno. Il cielo era stupendo; da un
altoparlante provenne una voce che annunciò un imminente terremoto: “Non
ci saranno danni né alle persone né alle case né agli
oggetti”. Così avvenne. La gente procedeva tranquilla, nonostante il
terribile terremoto che si stava scatenando. Poi Shimon vide una Milano
diversa, più umana, con le strade più ampie, le case più belle:
una Milano Rinnovata.
febbraio 1985, Basilicata, V. (CG35) <P M>
(CD41)
V. sognò di vedere Peretz molto più
alto del normale: “Come sei alto!” gli disse. Peretz rispose: “Sì, sto
acquisendo la saggezza del Maestro Haim”.
(Segno della potenza del Nuovo Messaggio che educa
ed eleva le persone)
febbraio 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG36) (CD42)
All’inizio del mese zodiacale dei pesci, Solly
sognò di trovarsi tra via Sardegna e via Malachia a Milano dove vide
uscire, da una sorgente sotterranea, un pesce che lui afferrò.
(Il pesce, qui, rappresenta la grande notizia della
Terza Redenzione Finale che va afferrata; tale informazione era nella sorgente
sotterranea dell’ultima profezia di Malachia che dice: “Ricordatevi della legge
di Mosé, mio servo, che Io gli consegnai sull’Oreb per tutto Israele:
leggi e precetti. Ecco Io vi invio il Profeta Elia, prima che venga il giorno
del Signore, grande e terribile! Egli ricondurrà il cuore dei padri ai
figli e il cuore dei figli ai padri, affinché Io non venga a colpire il
paese di sterminio” Malachia 3; 22-24. Nella Bibbia queste sono le ultime
parole profetiche citate e, senz’altro, hanno un valore particolare anche di
raccordo con gli eventi successivi. Viene infatti messa in conto una
possibilità di fallimento, riferita principalmente alla non
conciliazione dei cuori, della Missione Messianica, nella quale Gesù
stesso ammette: “Non sono venuto a portare la pace…”. Crea però i
presupposti per questa riconciliazione, grazie alla venuta del Profeta Elia ed
all’attaccamento alla Legge di Mosé, durante la Terza ed Ultima
Redenzione, l’attuale. Essa, giunta al mondo in merito al Maestro Haim,
collegato, in quanto Giusto Nascosto, al profeta Elia, ritiene basilare il
Secondo Comandamento, e dunque la Legge, spiega da una rispettosa, ma diversa
ottica, la Missione Messianica di Gesù, e crea i presupposti per la
riconciliazione nella fede, dei padri con i figli e dei figli con i padri,
cioè degli ebrei con i cristiani e dei cristiani con gli ebrei, come importante
avvio per la riconciliazione di tutti gli uomini)
febbraio 1985, Milano, sig. Banin (CG37) (AS10)
<R> (CD43)
Il signor Banin sognò di trovarsi fuori, in
strada. C’era moltissima gente che festeggiava un matrimonio. Sentì una
voce femminile scendere dal cielo e dichiarare: “Voglio un matrimonio ebraico
perché sono protestante, non sono cristiano”. Vide, poi tra la folla
quattro ebrei con la testa coperta e si meravigliò molto di questo
fatto.
(Segno del Nuovo Matrimonio nella Casa di Preghiera)
febbraio 1985, Milano, Gino Tampieri (CG38) (AS11)
<M P R ^> (CD44)
Gino sognò di trovarsi su un pianerottolo in
impaziente attesa. Vide il Maestro Haim in una stanza accanto. Egli per ben due
volte gli fece cenno di stare tranquillo, dicendo: “Sta calmo, è
vicino!”. Poi Gino vide un’altra stanza dove c’era molta gente, qui Peretz,
primo allievo del Maestro stava officiando un rito di preghiera, c’era aria di
festa. Gino vide una palla bianca, luminosa come una stella, salire piano piano
dalla sua mano; e si meravigliò. Guardò di nuovo verso la stanza
dove c’era la gente che partecipava alla preghiera e disse al Maestro indicando
Peretz: “Allora è lui il Messia?”. Intanto, da una scala che portava
verso l’alto, provenivano suoni di accordi indescrivibilmente melodiosi e Gino
si diresse da quella parte. Trovò Davide. La musica meravigliosa
continuò fino a quando non si svegliò.
(L’appellativo Messia è da intendere
esclusivamente nella sua accezione letterale, ossia Unto)
01 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji (CG40)
<*> (CD45)
Solly sognò di vedere un pesciolino, da lui
precedentemente dimenticato in un cassetto, nella sua vaschetta di acqua
torbida. Egli lo spostò in una vasca grande, insieme con altri
pesciolini rossi (almeno tre) e, finalmente il pesciolino si riprese.
(Questo è un segno che nella Quarta
Generazione molti “pesciolini” non ce la faranno da soli; soltanto con altri
pesciolini rossi, che hanno
cioè forza ed energia, riusciranno a superare quel periodo)
01 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG41)
(AS32) <P> (CD46)
Solly sognò di trovarsi insieme con Peretz
all’aperto: avrebbero dovuto misurare un terreno. Solly, che teneva in mano la
misura, si meravigliò e fu felice perché constatò che
tutte le misure corrispondevano a quelle indicate da Peretz.
(Segno delle giuste misure del Nuovo Messaggio)
02 marzo 1985, Milano, Giordano Levi (CG42) (AS13)
<M> (CD47)
Giordano sognò il Maestro Haim, in piedi,
splendidamente vestito con abiti meravigliosi, colorati, pieni di pietre
preziose.
(Ripetizione del 2° Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli)
05 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG43)
(AS14) <P R> (CD48)
Solly sognò di essere in casa di Peretz
insieme a tutti gli Allievi. Peretz recitava una preghiera. Davanti a lui c’era
una Hanucchià (candelabro a otto luci), con tutte le luci accese.
(Ripetizione del 3° Segno della Nuova Luce di Hanuccat Hanuccot)
05 marzo 1985, Milano, Sarah Markus (CG44) (AS15)
<I ^ M> (CD49)
Sarah sognò di essere in Sardegna e di andare
a comprare il pane. Non comprò pane nel primo negozio perché la
negoziante le offriva tante cose buone, fatte con farina, ma non pane.
Così andò in un secondo negozio. Una volta comprato il pane,
tenendo il sacchetto sul braccio, ritornò verso casa sbocconcellando.
Pensò di fare una scorciatoia, passando nel cortile di una caserma, ma
le sentinelle la invitarono ad aggirare la costruzione. Girato l’angolo, vide
una strada in salita su cui si affacciava una chiesa. Da lontano, guidato da un
uomo anziano, vide un asinello che tirava un carretto e che veniva verso di
lei. Una pagnotta le uscì dal sacchetto e, contro ogni legge fisica,
anziché rotolare verso il basso o fermarsi, rotolò su per la
salita finendo dalla parte opposta della strada, proprio davanti alla testa
dell’asinello. L’asino si fermò, si sollevò ritraendosi
spaventato, fece per andarsene, ma poi retrocedette e finalmente mangiò
il pane.
(Ripetizione del 4° Segno, dell’Asino che Mangia il Pane. Il corrispondente sogno
dell’anno precedente, del marzo 1984 -CG5- -AS5-, fatto dalla signora Nelda,
conteneva elementi fuori dalla normalità: chi ha mai visto un asino
entrare in un negozio per mangiare il pane? Così come la Missione di duemila
anni fa di Gesù, a cui fa riferimento, conteneva elementi fuori dalla
normalità. Questo sogno precisa la situazione attuale, solo suggerita
dal sogno precedente. La Terza Redenzione Finale è condotta da un
venerabile uomo, il Maestro Haim, che conduce il primo Asino: Peretz.
Quest’ultimo dapprima si spaventa, e ciò è comprensibile visto il
colossale impegno che gli si prospetta, poi, però, mangia il suo Pane.
In questo sogno c’è anche un chiaro invito ad evitare le scorciatoie e ad evitare
il campo altrui nella conduzione dell’attuale impresa. Il carro è
simbolo del Grande Carro celeste carico di buone Notizie)
06 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG45)
(AS36) <M> (CD50) (Purim)
Solly sognò di essere in auto con due ebrei,
compagni di precedenti disavventure che, ricattandolo, lo costringevano a stare
con loro e a fare ciò che essi volevano. C’era, in macchina, una quarta
persona che sarebbe dovuta essere uccisa. Solly si trovò, poi, nella
casa dei suoi genitori e nell’ascensore, vide, vivo, il tizio che doveva essere
ucciso e gli disse: “Grazie a Dio sei salvo, ma ora vai e non combinarmi
più guai”. Fuori, in strada, Solly gridò ai due compagni: “Io ho
ammesso le mie colpe, ma voi che siete stati Allievi del Morè, dovreste
vergognarvi”. Solly sentì in quel momento, da un altoparlante installato
sulla casa dei suoi genitori, provenire la voce del Maestro Haim che diceva
incessantemente: “Ho buone notizie per il mondo, notizie di benedizione; stanno
arrivando tempi nuovi!”. Nel pomeriggio la gente passava distratta, senza dare
troppo peso alle parole. Alla sera, però, la strada era tutta illuminata
ed affollata di persone che ascoltavano le parole di benedizione e di pace.
(Segno della possibilità di riscatto, anche
da situazioni assai problematiche, fornita dal Nuovo Messaggio della Redenzione
e del permesso del Maestro Haim di annunciarlo e diffonderlo. Il Nuovo
Messaggio non verrà immediatamente recepito, esso verrà,
inizialmente, ascoltato distrattamente. Solo
verso sera, cioè quasi al limite del tempo stabilito, susciterà
interesse)
06 marzo 1985, Milano, Anna S. (CG47) (AS16)
<R> (CD51) (Purim)
Anna S. sognò di trovarsi a Gerusalemme nel
giorno di Purim. Stava cercando una Sinagoga. Nella strada vide una costruzione
dalla quale provenivano voci e canti religiosi. Incuriosita entrò. Si
trovò in una Casa di Preghiera. Una folla festante, composta da ebrei e
non ebrei, partecipava ad un rito officiato da un sacerdote e da una
sacerdotessa. Da una parte era attratta e avrebbe voluto restare, dall’altra
sentiva nostalgia della Sinagoga tradizionale. Qualcuno le disse che avrebbe
potuto fermarsi lì e compiere tutti i suoi obblighi come nella Sinagoga.
Dopo un po’ di contemplazione decise di rimanere.
(Il 5° Segno viene qui ripetuto per quel che
riguarda la parte positiva relativa alla Nuova
Costruzione in Israele)
06 marzo 1985, Milano, Sarah (Markus) (CG48) (AS33)
<M P R> (CD52) (Purim)
Sarah sognò che in casa sua era riunita della
gente per il matrimonio tra Chiesa Rinnovata e Sinagoga Universale. C’era il
Maestro Haim, c’era Peretz, c’erano altre persone. Peretz suonò lo
shofar, ma dallo strumento uscì un suono strano e diverso dal solito.
Poi fu la volta del Maestro e, per ben due volte, dallo shofar uscì un
suono pieno, intenso, molto bello.
(Segno di festa per la riunificazione di cristiani
ed ebrei) Dopo i primi 5 anni, la Chiesa Universale e la Sinagoga Universale
furono tolti e venivano al loro posto l'Altare di Giuda e l'Altare di Efraim
per gli ebrei e rimaneva l'Altare di Malchitzedek.
09 marzo 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG46) (AS35)
(CD53)
Anna sognò di essere al buio e di mangiare
una mela assai succosa e di darne alcuni pezzi al marito. Di colpo, poi,
arrivò la luce ed immediatamente ella aprì gli occhi.
(Segno della Correzione e del permesso, per Peretz,
di spiegare l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto)
21 marzo 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG49) (CD54)
Anna sognò di essere in una grande casa con
tanti fratelli e sorelle. Nel giardino c’erano piante esotiche.
(Con la Casa della Redenzione nasceranno nuove
fratellanze, anche fra le persone delle terre più lontane, il Giardino
della Fratellanza. )
28 marzo 1985, Milano, Peretz Green (CG50) <M
P> (CD55)
Peretz sognò di andare incontro al Maestro
Haim che scendeva da una montagna assieme ad altre due “persone”. Peretz corse
loro incontro e, vedendo il Morè triste e contrariato, cercò di
rabbonirlo con parole miti. Il Maestro esclamò: “La nostra sorellina
è ferita”.
(La sorellina
è la Torà, ferita dalle false dottrine dello Zohar contrarie al
Secondo Comandamento)
28 marzo 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG51)
(AS34) <P ^> (CD56)
Solly sognò di trovarsi a Roma, sulla sua
auto ferma. Dal finestrino chiuso osservò la scena che si stava
svolgendo alla sua sinistra. Era una mattina d’estate, c’era il sole e si
trovava in un parco in cui sacerdoti, vescovi e cardinali conversavano tra
loro. Peretz e Shimon cercavano qualcuno con una certa concitazione e, ad un
certo punto, si diressero decisi verso una panchina su cui erano seduti il Papa
ed un cardinale. Finalmente Peretz e Shimon, come per dovere, strinsero la mano
al Papa, gli consegnarono uno scritto e, quindi, se ne andarono. Dopo di questo
il Papa si inchinò ad una stella (che brillava in cielo, pur essendo
pieno giorno) ed ordinò ai suoi cardinali, con un gesto, di fare
altrettanto.
(Segno del grande rispetto per il Nuovo Messaggio,
in nome della Stella di Cristo, da parte della cristianità. Da notare
che già nel giugno 1984, dopo l’arrivo dei sei Segni della Redenzione,
il papa venne informato dell’avvenimento con una missiva a firma degli Allievi
del Maestro Haim)
marzo 1985, Milano, Shimon Lupano <*> (CD57)
Shimon, in sogno, vide partire da sud-est due
missili, uno a testata convenzionale, uno a testata nucleare, che si dirigevano
verso una città del nord Italia e la polverizzavano.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)
************************************************************************7
aprile 1985, PASQUA
05 maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG56)
(AS37) <I> (CD60)
Nella
realtà Peretz e Solly firmarono e consegnarono ad alcuni ebrei di Milano
una lettera contro le frasi idolatre riportate sul “Lubavich News”,
pubblicazione che viene spedita agli ebrei d’Italia. Durante la notte, Solly sognò che faceva
leggere la lettera ad alcune amiche di Concorezzo. C’erano anche due sposi,
tutti i presenti erano cristiani. Le ragazze, dopo aver espresso la loro
approvazione per la lettera, dissero: “È una cosa vergognosa. Questo
è contro la Legge di Mosé, Magister Noster!”.
(Questo Segno definisce, definitivamente, come
contraria alla Legge data a Mosé la dottrina dello Zohar, praticata
anche dal gruppo ebraico che si riconosce nei Lubavich. Indica inoltre che
durante la Terza Redenzione, quando il Nuovo Messaggio verrà capito, le
Nazioni, in particolare quelle di tradizione latina, riconosceranno Mosé
come Maestro.)
05 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti. (CG57)
(AS44) <M P > (CD61)
Anna sognò di trovarsi con Solly in un luogo
pubblico, tipo bar. C’erano dei tavolini rotondi posti all’esterno, attorno ai
quali la gente sorbiva tranquilla le varie bevande. Anna e Solly erano molto
indecisi sull’opportunità di divulgare il Messaggio dell’Annuncio
Ufficiale (in cui Peretz rivelava al mondo l’inizio della Terza Redenzione, per
merito del Maestro Haim). Poi, dopo uno sguardo d’intesa, si misero ad urlare:
“Gente, abbiamo un Messaggio meraviglioso!”. Di seguito, Anna vide, in un album
di fotografie, una foto in bianco e nero rappresentante una catena di montagne
con al centro una vetta alta, aguzza e nera. Qualcuno le fece osservare che, in
realtà, quella montagna non c’era più: era stata spostata da Dio
per merito della diffusione del Nuovo Messaggio.
(Segno della diffusione delle notizie relative alla
Terza Redenzione Finale: tanto è grande quel merito davanti a Dio che
Egli sposta la montagna nera che rappresenta l’ignoranza, l’invidia, la
cattiveria e tutto ciò che è negativo al mondo)
16 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti <I>
(CD62)
Anna sognò di essere in un museo. Molti quadri
esposti rappresentavano santi e madonne. Tra i visitatori c’era un sacerdote
cattolico che passando tra i quadri li benediceva. Un moto di ribellione
pervase Anna che gli andò dietro ripetendo: “Dio ti prego di sconfiggere
ogni forma di idolatria!”. Ad un tratto il terreno sussultò, come per un
terremoto. Si udirono dei rumori terribili. La gente impaurita, corse fuori a
vedere. Anna non ebbe paura e rimase. La causa di tutto era un enorme cane che,
prigioniero in una stanza adiacente, voleva liberarsi provocando terremoti e
assordanti rumori. Ella lo guardò da uno spioncino ricavato in una
robusta porta di legno: era terribile, bavoso e furente, ma impotente.
(I quadri possono essere ammirati in un museo, ma
NON essere considerati oggetto di culto. I culti idolatri, simboleggiati dal
cane furente, creano forze negative potenti e devastanti)
20 maggio 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG58)
(AS42) <* P> (CD63)
Anna sognò di essere in una piazza
lastricata, sconosciuta. Era buio, nel cielo c’era, circondata da nuvole, la
luna piena. Improvvisamente, avvenne un’eclissi totale, non attesa e
sicuramente fuori tempo. Suo figlio le fece notare la scomparsa della luna. A
quel punto nella luna buia si riuscirono ad intuire dei rapidi movimenti
rotatori segnati da brevi tracce luminose. Peretz, attraverso persone amiche,
avvisò di non guardare la luna e di non esporsi ai suoi raggi
perché sarebbe stato pericoloso! E di passare parola. Anna e gli altri
Allievi avvisarono, ma pochi capirono. Alla radio dissero che già quindici
persone erano morte per aver guardato la luna: esse erano state colpite da
radiazioni negative. Gli Allievi si ripararono in una grande casa con finestre
piccole e serramenti rossicci. Di giorno il sole era pallido e scuro, di notte
la luna era troppo luminosa. Vivevano e vegliavano da baraccati. Per cucinare
accendevano fuochi con legni di recupero, di notte si barricavano in casa e
chiudevano tutte le aperture per evitare i raggi lunari. C’erano scene
apocalittiche. Nonostante questo, gli Allievi del Maestro Haim non erano
angosciati, non avevano freddo né erano affamati.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante fenomeni
relativi alla luna ed al sole e della necessità di un rifugio)
maggio 1985, Milano, Shimon Lupano (CG60) <P
R> (CD64)
Shimon sognò di trovarsi in casa di Peretz,
assieme ad alcuni Allievi e ad amici israeliani. Ad un certo momento Peretz
disse che Shimon era pronto per la circoncisione; prese quindi uno strumento
scuro che non assomigliava né al coltello, né alla forbice,
né al bisturi, ma che era sicuro e tagliava senza produrre alcun dolore
fisico. Con tale strumento circoncise Shimon che si stupì molto
perché non provò dolore e si accorse che la ferita si era
istantaneamente rimarginata.
maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG52) (AS38)
<R> (CD65)
Solly sognò
di essere stato invitato da suo padre, con cui camminava per strada, ad entrare
in una villetta. Una volta entrati, Solly si accorse che l’atmosfera era un po’
pesante e chiese ad alcune persone che pregavano coperte da talleth: “Che
ricorrenza è?”. Esse risposero: “È Yom ha-Tikkunim (è il
Giorno delle Correzioni)”.
(Il giorno di Kippur, nella Casa di Preghiera
è anche il Giorno delle Correzioni)
maggio 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG53)
<*> (CD66)
Solly, in sogno, vide un campo militare in cui erano
raccolte persone di varie nazionalità che, gravemente ferite o ammalate,
versavano in pessime condizioni. Le zone riservate alle varie nazioni erano
segnate da cartellini di vario colore. Solly venne a sapere che c’era anche
Israele, ma che, grazie a Dio, rispetto alle altre nazioni, era in condizioni
migliori.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre,
ma anche indicativo della misericordia di Dio)
giugno 1985, Milano, Shimon Lupano (CG61) <P
R> (CD67)
Shimon sognò di essere con alcuni Allievi di
Peretz. Costoro gli fecero notare che la sua circoncisione era stata eseguita
solo per due terzi. Questo fatto lo rattristò. Allora Peretz, su invito
di un allievo, si decise a completare la circoncisione e, ancora una volta
Shimon si stupì perché non aveva provato dolore ed era guarito
istantaneamente. Solo allora gli amici israeliani lo accettarono come ebreo,
pur notando che la sua circoncisione era diversa dalla loro.
(Segno dell’eventuale riconoscimento da parte di
Israele del Nuovo Rito nella Casa della Redenzione. I due terzi rappresentano
il livello del Nuovo Rito della Circoncisione sull’Altare di Malchitzedek, in
nome della fede di Abramo. Quando la Sinagoga Tradizionale riconoscerà
il Rito, la circoncisione sarà completa. Shimon aveva già fatto
un sogno sull’argomento nel mese precedente -CG60-)
luglio 1985, Sardegna, Sarah (Markus) (CG64) <P
^\> (CD70)
Sarah sognò di vedere Peretz in una caverna,
dietro una grande quantità di lapislazzuli. Nel cielo c’era l’arcobaleno
ed un aereo, con la sua scia, ne completò la parte inferiore, facendolo
diventare un cerchio.
(I lapislazzuli rappresentano la riconciliazione
nella fede, tramite il Patto Nuovo. Il Segno indica il completamento del Patto
dell’Arcobaleno, stabilito dal Signore con Noè ed i suoi figli. Detta
conclusione si verifica attualmente durante la Terza Redenzione Finale, per
merito del Maestro Haim)
17 agosto 1985, Svizzera, Anna Passalaqua. (CG65)
(AS18) <M> (CD71)
Anna (venerdì
sera) sognò di camminare insieme con Solly lungo una strada. Vide
una luce che prese la forma di un uomo che camminava davanti a loro.
Sentì la voce del maestro Haim, molto gentile e melodiosa che disse:
“Vedi che io esisto! Ti piace la compagnia di Solly?”. Anna rispose di
sì. Allora il Maestro replicò: “Benissimo, Solly ha con noi un
impegno molto importante. Sono felice di vedervi insieme”. Ancora una volta
Anna vide la luce, poi il Maestro scomparve.
18 agosto 1985, Svizzera, Anna Passalaqua <M> (CD72)
31 agosto 1985, Bergamo, Miriam Lamberti <P>
(CD74)
Miriam sognò di vedere Peretz che teneva in
mano tre libri: il Libro del Pane, il Libro della Donna, Il Libro della Donna
che si affatica per il Pane.
07 settembre 1985, Bat Yam (Israele), Davide Levi
(CG67) (CD75)
Davide sognò di vedere davanti a sé un
campo molto vasto; un gatto nero scappò via dalle sue braccia. Poi vide
davanti a lui migliaia di copie del Libro di Ester e del Libro delle
Generazioni (Sefer ha-Yashar), (tradotti in tutte le lingue del mondo) Davide
fu molto stupito di questo fatto.
( Segno che il Sefer ha-Yashar ha grande valore come
la Meghilat Esther di Purim)
28 settembre 1985, Milano, Stella Forti. (CG71)
<* I M> (CD76)
Stella sognò di essere un agente segreto
israeliano, inseguito da una spia molto avvenente. Dopo essere entrata in casa,
vide un legno (su cui normalmente si mettono le porchette) su cui era
appoggiato un enorme tacchino macellato, esso era grasso come un vitello,
perdeva sangue e sotto, tenuto su da un grosso gancio da macelleria, c’era un
cammello sofferente. Ella, impietosita, chiese di liberare l’animale. Il marito
però le rispose che ciò era necessario e che il Morè
stesso glielo aveva ordinato, perché quella era una macellazione di
salvezza.
(Questo Segno rappresenta un’istruzione ufficiale
rivolta agli ebrei religiosi, quella di non preoccuparsi della kasherut delle
carni, allorquando scoppierà la guerra della Quarta Generazione. In quel
periodo conterà la sopravvivenza: questo è uno dei motivi per cui
la Tradizione Orale spiega che il maiale (hazir: la cui radice in ebraico
significa ritornante), nel periodo
più duro della Redenzione Finale tornerà ad essere kasher. Ci
sarà un periodo durante la Quarta Generazione in cui la carne del maiale
sarà da considerare kasherissima perché salverà la vita di
molti. Ecco perché il tacchino, qui, si trova sullo spiedo riservato ai
maiali. Il maiale diventerà kasher come lo è il tacchino. La sua
carne sarà salutare come quella del vitello. Analogamente anche la carne
di cammello, di gusto simile a quello del vitello, dovrà essere consumata
per sopravvivere)
settembre 1985, Milano, Miriam Lamberti (AS40)
<*> (CD77)
Miriam sognò di vedere una grande nube di gas
che invadeva la terra, inquinandola. Aprendo il frigorifero si accorse che
tutto il cibo in esso contenuto non poteva essere mangiato, allora si chiese:
“Di che cosa potremo cibarci?”. Qualcuno le suggerì: “Di tutto
ciò che è rimasto protetto in contenitori di metallo e vetro!”.
settembre 1985, Milano, Stella Forti (CG70)
<M> (CD79)
Stella sognò che tutti gli Allievi si
trovavano a pranzo con il Maestro Haim. Ad un certo punto il Morè disse:
“Quest’anno tutti i giudizi saranno diversi”. C’era la signora Mazal, sua
moglie, vestita in maniera diversa dal solito. Il Maestro dichiarò a
quel punto: “Da oggi si giudica in modo differente!”.
settembre 1985, Basilicata, V. <P m> (CD80)
V. sognò di vedere un gruppo di ragazzi che
aspettavano Peretz, tra questi uno era storpio. Lo storpio disse: “Io sono
amico di Peretz”, e guarì.
05 ottobre 1985, Milano, Solly Kamkhaji ( (CG72)
<P> (CD81)
Solly in sogno vide un ambiente collinare, forse
svizzero. Erano presenti Peretz, Mi. ed altre persone, forse due, entrate da
poco nel gruppo di Allievi. Queste due persone erano cristiane di ricca
famiglia. Tutti dovevano scendere dalla collina ed ognuno aveva una “mancanza”
a cui Peretz avrebbe cercato di porre rimedio e correzione con vari consigli.
Nel corso di tale discesa ognuno degli Allievi doveva dire una benedizione,
fermandosi ad un punto particolare.
30 ottobre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG75)
<*> (CD85)
Anna sognò di aver comprato un pezzo di
pollo, ma al momento di cucinarlo, qualcuno le disse che ciò non era
possibile, perché quel pezzo faceva parte di una partita di polli
proveniente dall’Austria: nonostante il loro aspetto non alterato, i polli
erano inquinati e perciò da buttare. Anche le uova presenti nella
confezione erano nere e, sebbene non puzzolenti, da gettare!
(Sogno della Quarta Generazione riguardante
inquinamenti. In questo caso si tratta di alimenti non più commestibili,
come nel sogno di Sarah del 21 ottobre 1985 –CG76- in cui erano dei pompelmi ad
essere immangiabili)
02 novembre 1985, Milano, Giordano Levi (CG79)
(AS23) <M> (CD89)
Giordano sognò di vedere, radunati, tutti gli
Allievi del Maestro Haim. Al di là di un cancello, circondato da una
nuvola meravigliosa c’era lui, il Moré stesso, molto più alto del
normale. Giordano attraverso la cancellata gli si aggrappò ai piedi ed
il Maestro guardandolo, pronunciò queste parole: “Di’ loro che io sono
lo Tzadik che si incarna tre volte!”.
(Il termine incarnato
significa che lo Spirito di Dio si è manifestato tre volte, in uomini da
Lui scelti, per completare il Disegno storico della Redenzione
dell’umanità. Nel Profeta Osea (6; 2) si trovano parole che si
riferiscono allo stesso concetto: “Dopo due giorni ci ridarà la vita e
il terzo giorno ci rimetterà
in piedi e noi vivremo davanti a Lui. Impareremo a conoscere il Signore! La sua
venuta è certa come l’aurora. E verrà a noi come la pioggia di
primavera che feconda la terra”. Il primo
giorno rappresenta la Redenzione di Israele tramite Mosé, il secondo giorno è l’estensione
della Redenzione alle Nazioni, tramite la Missione Messianica di Gesù.
Il terzo giorno è la
Redenzione del mondo intero, Israele e Nazioni, per merito del Maestro Haim. Il
Nuovo Messaggio, che ne riporta le Notizie, è come la pioggia che
feconda la terra, esso giunge agli uomini tramite Sogni che provengono dalle
Stelle, per insegnare la conoscenza di Dio e delle vie da Lui amate)
09 novembre 1985, Milano, Sarah Markus (CG80) (AS39)
<M P> (CD90)
Sarah sognò di sfogliare la Bibbia e di
trovarvi un passo riguardante le parole udite da Giordano nel suo sogno sullo
Tzadik Haim che si incarna tre volte. Prese il Libro e fece leggere a Peretz le
parole in ebraico: “Taghid she-Anì Elohim uga’alti etchem shelosh
pa’amim (Di’ che Io Sono il Signore e per tre volte vi Ho redento)”. Sarah
capì che quelle parole corrispondevano alla frase pronunciata dal
Maestro Haim nel sogno di Giordano.
(Il sogno cui si riferisce è del 2 novembre
1985 -CG79- AS23- nel quale il Maestro Haim dice: “Di’ loro che io sono lo
Tzadik che si incarna tre volte”)
novembre 1985, Bergamo, Miriam Lamberti<* ^>
(CD94)
Miriam, in sogno, vide una stella che, ad altissima
velocità entrava in collisione con un’altra stella. I quattro pezzi
usciti dallo scontro provocarono esplosioni ai quattro angoli dell’Europa, in
particolare in città col nome iniziante per M.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante fenomeni
celesti)
novembre 1985, Bergamo, Miriam Lamberti <*>
(CD95)
Miriam sognò di vedere una grande confusione,
poi un grosso rovescio di acqua. Qualcuno le disse: “G-N-A” che ha due
significati, 1) Protezione, 2)ha lo stesso valore alfanumerico di NOE’. Poi
venne a conoscenza di una data: 25 novembre.
01 dicembre 1985, Milano, Peretz Green <P M \
R> (CD96)
Peretz sognò di trovarsi in un luogo dove
c’era un piccolo baldacchino collocato in un giardino, in esso c’era il Maestro
Haim. Lo Tzadik gli diede una pera, poi lo invitò a leggere ad alta voce,
rivolto nelle quattro direzioni, il testo della Vera Nuova Kabbalah scritto su
un foglio che lui aveva in mano.
(La pera rappresenta un frutto del Giardino di cui
Peretz si deve cibare per poter spiegare l’Albero della Conoscenza del Bene e
del Male Correto riguardo alle dottrine della fede, per sgomberare le vie in
modo che siano pronte per accogliere la Nuova Vera Kabbalah. Questo termine si
completa poi con la Ricezione del Leviathan e diventa La Nuova Vera Kabbalah
del Grande Pesce Leviathan. Dopo alcuni anni, e con i lavori di base già
stesi in iscritto, giungerà un sogno che dichiarerà che il
Maestro Haim ‘aveva finito di mangiare la pera’, cioè che il Segno era
già sceso in terra e c’era il permesso di continuare)
21 dicembre 1985, Milano, Solly Kamkhaji <M P>
(CD101)
Solly sognò di essere seduto ad un tavolo. Di
fronte a lui c’era il Maestro Haim che lo esaminava interrogandolo. L’atmosfera
era seria. Solly, a testa china, riferì al Maestro d’essere Allievo di
Peretz e spiegò il lavoro che era stato fatto dagli Allievi. Il
Moré allora gli disse: “Tu ci sei utile perché colleghi il
progetto compositivo”.
23 dicembre 1985, Milano, sig. Banin. (CG89) (AS48)
<\ R> (CD102)
Il signor Banin sognò di essere in una casa
di cristiani. C’era sul tavolo una hanucchià (candelabro ad otto luci).
Il padrone di casa si accinse ad accendere le candeline. Quando si accorse di
non riuscire ad accenderne una si lasciò sfuggire una parola volgare.
Immediatamente fu rimproverato in maniera severa dalla moglie.
(Segno della festa di Hanuccat Hanuccot estesa anche
ai provenienti dal mondo cristiano, nella Casa di Preghiera. Ved. sogno del
signor Remo Levi dell’ottobre 1983 -CG4- AS4- Questo è pure un segno di
Correzione della Lingua fatta attraverso il Nuovo Messaggio)
23 dicembre 1985, Milano, Gino Tampieri (CG90)
<M> (CD103)
Gino sognò di essere in fila dietro a
Giordano, Renato, e Davide, suoi cognati. Entrati in una chiesa, dove si
svolgeva un funerale, videro in una stanza un Maghen David, un pezzo di marmo a
commemorazione dei morti. Gino vide poi il Maestro Haim steso per terra. Subito
dopo il Moré fu in piedi. Egli si meravigliò e chiese a suo
cognato perché il Maestro fosse lì. Il cognato rispose che il
Morè si doveva incarnare. Il Maestro era sorridente. Gino, commosso,
disse: ‘‘Sono felicissimo che il Maestro sia tornato fra noi’’, e pianse a
profusione. Il Moré allora gli disse: “A te piace la vecchia
compagnia!”.
(Segno dello Tzadik Risorto. Completezza del 6°
Segno della Redenzione CG7, AS7)
25 dicembre 1985, Sardegna, Sarah (Markus) (CG91)
<*> (CD104)
Sarah in sogno si trovò in una stradina, in
una giornata buia e nuvolosa. Camminando vide un piccolo altare su cui c’erano
le statue di una madonna e di alcuni santi. Improvvisamente arrivò una
nuvola di colore grigio scuro mossa da un vento così impetuoso da
spazzare via tutto.
(Segno dell’Ira Divina che spazzerà via tutte
le statue ed i culti idolatri durante la Quarta Generazione.)
27 dicembre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG92)
<P I> (CD105)
Anna sognò di passare, con i familiari, in
una stradina e di vedere un portone. Da una fessura del portone essi poterono
vedere un giardino ed una casa. In un vialetto c’era Peretz, più
vecchio, con barba e capelli grigi che indossava una tunica verde, logora e
sbiadita. Una volta entrati tutti lo salutarono gioiosamente e lui
ricambiò felice. Poi il discorso si fece molto serio. Peretz
spiegò perché quella casa e quella tenuta vastissima non potevano
prosperare. In quella casa, anticamente c’era una clinica tenuta da suore e
purtroppo, come testimoniavano alcune fotografie, scattate segretamente
all’epoca e misteriosamente ritrovate, in quel luogo avvenivano dei fatti
immorali. C’era perciò bisogno di purificare l’ambiente per renderlo di
nuovo prospero.
(Il sogno prevedeva la casa di Sombrero (Sovere,
Brescia) dove abiamo abitato da 1991 a 1994. Abiamo saputo poi che era stata
abitata prima da una famniglia di Suore e Preti)
28 dicembre 1985, Milano, Anna Gasparotti (CG93)
<* \ P> (CD106)
Anna sognò di dover portare una classe in
gita. Dopo aver attraversato un ponte di cemento armato sospeso ad un’altezza
vertiginosa, si accorse di aver dimenticato la borsa con i documenti ed il
portafoglio, allora, dopo aver pregato i ragazzi di aspettarla, ritornò
sui suoi passi, ma si rese conto di non poter più passare sul ponte reso
inagibile da un crollo proprio nella zona centrale. Sotto il ponte c’era un
deserto infuocato e pericoloso. Vista l’impossibilità di tornare
indietro e piuttosto affamata, ella si fermò in una trattoria gestita da
monache dove venne rifocillata. Anna comunicò di essere senza soldi e
senza documenti. Cosa avrebbe potuto fare in caso di necessità?. Una
suora le consegnò un pacchetto e le disse che in caso di bisogno avrebbe
dovuto indossare quella cosa, pregare Dio e tutto le sarebbe stato concesso.
Nel pacchetto c’era la tunica verde di Peretz, la tunica bianca di Anna, quella
cucita da Sarah, e la sua giubbina blu ricamata!
(Segno del terribile ponte della Quarta Generazione
e della protezione particolare, derivante dai Segni, necessaria per superarlo.
Il sogno riguarda la speranza per il futuro sostenuta dalla misericordia di
Dio)
dicembre 1985, Milano, Peretz Green (CG95) (AS41)
<P *> (CD107)
Peretz sognò di essere a circa duecento
miglia a sud di Milano. Una ditta italiana aveva costruito un ordigno destinato
ai siriani, ma quell’arma, che scavava nella terra, alla fine si rivolse contro
chi l’aveva costruita. Nello stesso tempo, una terribile nube nera minacciava
tutti, era tossica e si dovettero chiudere le finestre. Qualcuno disse che i
russi erano stati messi sui treni. Non c’era modo di tornare a Milano, c’era
una grande confusione.
(Marzo 2017 - Sembra rispecchiasse la situazione
attuale in Siria dove si parla di armi chimiche mentre i russi appoggiano Assad
ecc.)
16 gennaio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG97)
(AS51) <P I> (CD109)
Anna sognò di essere ad un tavolo con tante
persone, Allievi di Peretz ed altri. Peretz diceva che si sarebbe potuto
diffondere gli scritti a patto di essere sicuri che i riceventi portassero
rispetto ai testi. Poi, in un’altra parte della conversazione, Peretz disse che
finalmente si sarebbe compreso appieno il significato dell’espressione
“Sacerdozio Laico”.
(Segno del Sacerdozio Laico nella Casa di Preghiera)
24 gennaio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG98)
(AS52) <P ^> (CD110)
Anna sognò di essere a tavola con molte
persone, familiari e allievi di Peretz. C’erano anche, come ospiti d’onore, tre
giovanotti sui trenta anni, nel pieno del vigore e della bellezza; due erano
biondi, uno castano. Parlavano continuamente di aiuto e protezione che avrebbero potuto dare al gruppo. Peretz di
colpo si illuminò e li riconobbe come angeli venuti a proteggere il
gruppo ed il lavoro. A quel punto ci furono baci ed abbracci di gioia fra tutti
i presenti. Per avvalorare quella notizia, arrivò il padre di Anna
(morto da molti anni) che con la sua presenza provocò quasi lo
svenimento della sua vedova. Il padre era venuto a parlare della grande
felicità che c’era nel mondo dei morti per il Nuovo Messaggio.
(Segno degli Angeli
della Protezione che seguono l’andamento della Casa di Preghiera e della grande
gioia esistente nel Mondo della Verità grazie alle notizie del Nuovo
Messaggio)
25 gennaio 1986, Milano, sig. Banin (CG99) <\
R> (CD111)
Il signor B. in sogno, si trovò in Sinagoga.
Aveva l’incarico di prendere il Sefer Torà. Egli lo prese e notò
che era più grande del previsto. Poi si trovò a camminare in
strada con il Rotolo della Legge sotto il braccio. Qualcuno gli suggerì
che per portare il giusto rispetto al Sefer Torà, avrebbe dovuto
afferrarlo con due mani e tenerlo davanti a sé. Così fece e si
trovò alla Rinascente.
(Segno che il Rotolo della Legge uscirà per
il mondo, dando il via alla rinascita
della nuova Generazione)
27 gennaio 1986, Bat Yam (Israele), Davide Levi
(CG100) <* m> (CD112)
Nel sogno Davide si trovò in un oratorio per
assistere ad una partita di calcio giovanile. Un aereo in picchiata,
sorvolò i ragazzi e atterrò proprio a due passi da lui. Tutti
urlarono e scapparono spaventati. Davide, invece, si accostò e si
accorse che, dall’aereo stavano uscendo incolumi, nonostante le acrobazie, i
passeggeri: tutti bambini. Allora, entusiasta, gridò di gioia: “Lodate
il Signore perché eterna è la sua misericordia!”. Gli si avvicinò
il prete dell’oratorio che ripeté la stessa lode e tutti gioirono e
fecero festa per il miracolo.
(Segno della Misericordia Divina)
06 febbraio 1986, Milano, Shimon Lupano (CG101)
<* ^> (CD113)
Shimon, in sogno, stava osservando la luna quando la
vide muoversi velocemente da oriente verso occidente. Essa aveva quattro segni
coperti da quattro nubi nere, allora esclamò: “Ecco è
incominciato il Grande e Terribile Giorno del Giudizio del Signore!”. Egli
capì che il quarto segno, visto nella luna, quello che stava più
in basso era un segno di morte. Poi la luna prese ad avanzare, bassa tra le
case e le strade, tutti ebbero un grandissimo timore, anche quelli che si erano
rifugiati nelle case. Shimon capì che stavano giungendo gli angeli
seminatori di morte e che nulla li avrebbe fermati. Sua figlia disse.
“Nascondiamoci sotto il letto e mettiamoci sotto la protezione del
Crocifisso!”. Egli si girò e disse: “No, siamo sotto la protezione di El
Shaddaj ed è questo che serve per essere al sicuro!”. Shimon temette per
i suoi peccati, ma sapendo che Iddio è clemente e misericordioso
sperò che li risparmiasse; infatti il corpo celeste rimase fuori ed a
loro non accadde nulla di male.
(Forse movimemti terroristici Islamici dal oriente
al occidente, anche contro Cristiani. La protezione non è dal
cristianesimo bensì da EL SHADDAI, lo Scudo di Abramo)
27 febbraio 1986, Israele, Liat <*>(CD118)
Sempre nella stessa notte, ma in un secondo sogno
Liat si trovò, con il marito, in un luogo sconosciuto, nei pressi di una
stazione ferroviaria. All’improvviso iniziò un terremoto portentoso, nel
terreno si aprirono grosse voragini. I due trovarono rifugio in un edificio e,
con grande sorpresa, videro tanti, tanti bambini, tra i quali i loro figli:
tutti salvi!
(Il sogno riguarda la Quarta Generazione e
catastrofi sulla terra e alla Misericordia di Dio nei confronti degli
innocenti. Già nel sogno di Davide -CG100-del 27 gennaio 1986,
nonostante il pericolo corso, i passeggeri di un aereo, tutti bambini, si
salvano miracolosamente e questo suscita la spontanea preghiera di
ringraziamento a Dio)
28 marzo 1986, Milano, Anna Passalaqua (CG108)
<M\> (CD119)
Il sabato precedente la Pasqua cristiana, Anna
sognò di essere con Solly e Shimon, tutti indossavano delle tuniche
bianche. Quando arrivarono davanti al Maestro Haim, questi si alzò,
diede un bacio a ciascuno, poi prese il suo bastone e l’appoggiò sulla
spalla sinistra di ognuno di loro e li fece mettere con le mani giunte.
(Segno della Benedizione del Maestro per coloro che
partecipano ai Segni, facendo un Segno dal bastone sulla spalla sinistra)
************************************************************************30
marzo 1986, PASQUA
12 aprile 1986, Milano, sig. Remo Levi (CG110) (AS57)
<M> (CD120)
Il signor Remo, il giorno prima dello storico
incontro tra il Papa ed il Rabbino Toaff, sognò il Maestro Haim e
sperò che potesse fare qualcosa per lui, ma dato che era shabbat,
pensò che ciò non fosse possibile. Il Moré, invece, gli
disse che avrebbe fatto nonostante il sabato. Il Maestro stava segando un
grosso legno. “Il guardiano del cimitero sentirà il rumore”, disse
ansioso il signor Remo. “Non ti preoccupare”, sorrise il Moré. Il signor
Remo si prestò a tenergli il legno, ma il Moré non acconsentì,
dicendo che avrebbe fatto da solo.
(Segno del Taglio del Decreto. L’incontro tra il
Papa ed il Rabbino nella Sinagoga di Roma che avverrà all’indomani, il
13 aprile 1986, rappresenta la fine di quel Decreto superiore: due millenni di
conflitti tra ebrei e cristiani. Per merito del Maestro Haim quel Decreto
è stato annullato)
16 aprile 1986, Milano, Anna Gasparotti <*>
(CD121)
Anna ha sognato che per quel giorno…alle ore dieci,
ci sarebbe stata la possibilità di un pericolo atomico, quindi non
sarebbe bastata la protezione normale, ma ne sarebbe occorsa una speciale!
(Sogno di pericolo nucleare e della necessità
di una protezione particolare)
21 aprile 1986, Milano, Anna Passalaqua (CG111)
(AS54) <M P \ R> (CD122)
Anna sognò che tutti gli Allievi si trovavano
a casa sua per festeggiare la Pasqua. Prima di iniziare la cena sentì
suonare il campanello, aprì la porta e vide il Maestro Haim. Il
Moré disse ad Anna: “Sono felice di vedervi insieme”. Egli si diresse
poi nel corridoio dove era stato allestito un tavolo con delle pietre. Peretz
era già lì con il capo chino a pregare. Il Moré si
avvicinò, benedisse il tavolo e tutte le pietre, pregando in ebraico.
Poi, rivolgendosi ad Anna, disse: “Voglio del sangue da mettere sulla porta”.
Anna diede al Moré il sangue del capretto (o agnello) macellato, ed egli
lo mise sullo stipite della porta, sotto la mezuzà. C’era un’atmosfera
irreale; tutti mantenevano il silenzio. Il Moré si avvicinò al
tavolo apparecchiato, abbracciò tutti augurando buona Pasqua. Prima che
tutti si sedessero al tavolo, il Moré pregò in ebraico e rimase
con loro a festeggiare.
(Segno della Nuova Pasqua nella Casa di Preghiera
della Terza Redenzione e della Nuova Mezuza della Redenzione Finale. Ved. Esodo
12.
02 maggio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG114)
(AS58) <P> (CD124)
Dopo la festa di Pessah (Pasqua), Solly sognò
di essere insieme con Peretz in Russia, probabilmente a Mosca. Essi erano
all’interno di una Sinagoga piena di gente, e Peretz recitava, insieme con la
congregazione, lo ‘Shemà Israel’, ma invece della frase tradizionale
diceva: “Shemà Yisrael, El Shaddaj È Grande, El Shaddaj È
Uno…”.
(Ogni sogno redenzionale aggiunge qualcosa di Nuovo.
Se il sogno ribadisse lo Shemà nella forma tradizionale, cioè:
“Ascolta Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”, non rinnoverebbe
qualcosa. Ma è come quando Nodà ricevette in sogno che, nel Nuovo
Rito, al posto dello Shemà Yisrael tradizionale si dirà: “Grazie
EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno”. Questo Segno
dimostra che ambedue le forme sono uguali nella sostanza, perché
ribadiscono, in eterno, l’unicità di Dio . Questo sogno dà la
speranza di protezione e di salvezza agli ebrei russi, in merito al Patto Nuovo
Finale)
05 maggio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG112)
<*> (CD125)
Anna sognò che un grave inquinamento da
petrolio colpiva il Mediterraneo. Esperti del Nord Africa facevano vedere pezzi
di nafta coagulata a forma ogivale e sostenevano che essendo stagione
invernale, la cosa era passata sotto silenzio, poiché meno occhi erano
puntati verso il mare.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante
inquinamenti)
27 maggio 1986, Milano, Anna Gasparrotti (CG116)
(AS59) <* I> (CD128)
Anna sognò di essere in una casa disposta su
due piani. Ella era al piano superiore. Aprì lentamente la portafinestra
che dava sulla terrazza e, inorridita, si rese conto che la desolazione
circostante era dovuta ad una devastazione atomica ed era come se non fosse
tanto l’aria ad essere inquinata, quanto la terra. I pochi uomini che si
vedevano in giro erano interamente ricoperti di cenere per proteggersi dalle
radiazioni, Anna vedeva, infatti, un uomo che spingeva una carriola piena di
cenere destinata a quell’uso. Noé, che era in quella casa, disse ad una
donna, che aveva messo troppe olive nel suo piatto, che quel cibo era troppo, e
che avrebbe dovuto metterne via un po’ anche per l’indomani.
(Sogno della Quarta Generazione inquinamenti
nucleari e del necessario razionamento dei cibi, in questo caso gestito
addirittura da Noé, colui che per primo dovette attuarlo)
maggio 1986, Milano, Carmine Nino Fierro<*>
(CD129)
Nino sognò di vedere tanti feriti a causa di
una bomba, poi ricevette l’avvertimento di non frequentare luoghi affollati.
(avvertimento
per evitare attacchi terroristici)
maggio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG109) (AS55)
<*> (CD130)
Solly, in sogno, sentì una voce che gli
disse: “Il giorno 14 o shabbat sarà un giorno terribile e meraviglioso.
Il Signore mostrerà la Sua potenza ed il Suo amore per Israele”.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante la
speranza per il futuro, la protezione e la misericordia di Dio che mitiga le
sentenze e salva)
05 giugno 1986, Milano, Shimon Lupano (CG118) (AS60)
<* I> (CD131)
Shimon, in sogno, vide tre donne bruttissime e
malconce. Una di esse portava nella mano un piccolo uomo in miniatura, che
voleva mettere in un sacco di plastica trasparente come vetro. Shimon
capì che così facendo lo avrebbero ucciso e pensò di
salvarlo. La moglie gli suggerì di rivolgersi alla polizia. I
poliziotti, inaspettatamente, dissero che quello era un decreto e che non
avrebbero potuto farci niente e che, anzi, essi stessi, vista la loro
impotenza, si sarebbero ritirati di sopra. Un poliziotto era molto alto ed
autorevole, tanto da sembrare un giudice. Shimon, sconvolto dalla prospettiva
dell’abbandono dei poliziotti, li supplicò: “Non potete fare
così, lasciarci soli con i problemi. Se voi andrete di sopra, noi,
grazie a Dio, verremo di sopra per portarvi giù!”. Il poliziotto a quel
punto gli rispose: “Se è così, allora, grazie a Dio, rimarremo
qui!”. “Grazie a Dio!”. “Grazie a Dio!”. Intanto uno dei poliziotti aveva preso
il “bambino” e lo aveva portato in un’altra stanza, quest’ultimo aveva degli
artigli intrecciati sulle braccia. Alle tre donne, che cercavano di inseguire
la moglie di Shimon, se ne aggiunsero altre due in bicicletta, tutte insieme
volevano farle del male. Egli le buttò a terra per neutralizzarle.
(I poliziotti sono angeli, ecco perché
vogliono tornare di sopra. Il
problema evidenziato è quello delle manipolazioni genetiche simboleggiate
dal sacco di plastica trasparente come vetro in cui mettere il piccolo uomo.
Questo è un sogno della Quarta Generazione relativo al Giorno Grande e
Terribile del Signore)
22 giugno 1986, Milano, sig. Banin (CG120) <I>
(CD133)
Il signor Banin in sogno si trovò seduto su
un divano con un rabbino. Constatando che al tempio veniva poca gente, annoiata
da letture che non sempre comprendeva, il signor Banin suggerì al
rabbino di leggere i testi sacri in italiano.
(Segno che i nuovi riti devono essere officiati
nella lingua propria di ogni paese)
26 giugno 1986, Milano, Sarah Markus (CG121)
<P> (CD134)
Sarah sognò di camminare per strada e di
essere intervistata, per la televisione, da una ragazza: “Che ne pensa della
lira pesante?”. “Non cambierà niente!”. “Che cosa ne pensa dell’agnello
macellato da Peretz?”. “Ah, quella è cosa ben differente, quello
è l’agnello che porterà la Redenzione!”. E continuò
parlando dell’uscita degli ebrei dall’Egitto, come esempio di Redenzione, ed in
particolare dell’unzione degli stipiti con il sangue dell’agnello.
(L’agnello macellato
per la prima Pasqua in Egitto è uno dei simboli principali di contrasto
all’idolatria. Ai nostri giorni, purtroppo, l’agnello deificato è
costituito anche al terribile ‘dio mamon’, chiamato qui in allusione ‘la lira
pesante’, a parte dalle false dottrine teologiche o di idolatria vera e
propria. Ved. sogno di Anna Passalacqua. del 21 aprile 1986 –CG111- AS54-
è il Maestro Haim stesso che chiede del sangue di agnello da mettere
sulla porta come durante la prima Redenzione)
giugno 1986, Milano, Sarah Markus (CG117) <P
\> (CD136)
Sarah, in sogno vide Peretz che disseppellendo una
pietra incisa, disse: “Questo è il Segno della Vipera”.
(Segno del Serpente e della terribile guerra che
condurrà durante la Quarta Generazione: i Segni dell’Asino che Mangia il
Pane si contrapporranno alla ‘vipera’)
05 luglio 1986, Milano, Sarah Markus (CG123) <M
P> (CD137)
Sarah sognò di essere in una stanza con
Solly, Peretz ed un’altra persona. Ella stava uscendo per cercare qualcosa,
quando udì Solly urlare: “C’è il Maestro, c’è il
Maestro!”. Una volta rientrata vide Peretz in atteggiamento di preghiera. Sulla
poltrona c’era una densa nuvola e tutta la stanza era pervasa da una luce
sacra.
(Segno della vicinanza agli Allievi del Giusto
Risorto)
07 luglio 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG124)
<P> (CD138)
Anna sognò che Peretz le diceva, in francese:
“Tu as la mission, la plus importante! (Tu hai la missione, la più
importante)!”.
13 luglio 1986, Milano, Rebecca Trinidad (CG126)
(AS63) <^> (CD140)
Rebecca sognò di entrare in un bellissimo
giardino pieno di piante e fiori stupendi, alla guardia del quale, vicino al
cancello, c’erano due grossi cani che si misero vicino alle sue gambe, cercando
di calpestarle. Ella impaurita invocò un santo. Arrivò un
guardiano che, tranquillizzandola la invitò ad entrare. Rebecca
entrò e trovò il padrone del giardino seduto per terra, si
sedette accanto a lui ed ebbe la sensazione di essere sospesa in aria. Dietro
di loro vide tanti bellissimi e coloratissimi pavoni, davanti tartarughe
anch’esse colorate, bianche, gialle, viola. Il padrone le disse: “Qui vedi la
realtà e la verità”. Vide poi dei bambini che spennavano la
coscia di un pavone morto di morte naturale; essi fecero un buco per terra e vi
inserirono la coscia dicendo: “Questo è per Allah”. Parlando poi con
Rebecca, il padrone del giardino le fece capire che ella non avrebbe dovuto
meravigliarsi, poiché tutto andava bene e non c’erano problemi, neppure
per il mangiare. Poi le chiese se aveva fame e lei rispose che ne aveva un pochino.
Egli allora prese un gallo, fece un buco nel muro di terra con un coltello e vi
soffocò dentro il gallo; poi gli tagliò il collo e mentre versava
il sangue in una buca disse: “Il sangue non deve essere mai mangiato”. Dopo
questo il padrone chiese a Rebecca se avesse bisogno di qualcosa, lei rispose
di aver bisogno di un lavoro. Egli le suggerì di andare avanti. Rebecca
procedette e si trovò in una stanza con molte persone che le fecero
provare un abito bellissimo, composto da una tunica e da una fascia sui capelli,
quasi come un vestito arabo. A quel punto le venne offerto un lavoro: per
svolgerlo avrebbe avuto contatti con persone di varia nazionalità, in
particolare tedeschi e francesi. Il lavoro l’avrebbe impegnata a tempo pieno.
Rebecca pensò allora a suo marito: se avesse accettato quel lavoro non
avrebbe più potuto occuparsi di lui. Così decise di rinunciare al
lavoro.
(Sogno con dei riferimenti riguardanti la religione
Musulmana La spiegazione di questo sogno importante in sintesi è:
l’anima di Rebecca, figlia di Trinidad, rappresenta l’anima del terzo mondo
cristianizzato nella sua ricerca della verità della Rivelazione. Ella
viene confrontata con l’Islam, che contiene una Santità più alta
rispetto a quella cristiana. Infatti non c’è vera santità e conformità
alla vera fede in tutto il cristianesimo, basandosi esso sulla deificazione di
un uomo. Rebecca non è in grado di lasciare suo marito che è
cattolico. La sua salvezza, comunque è nel Patto Nuovo Finale in cui lei
non deve diventare né musulmana né ebrea per ricevere la nuova
Santità della Redenzione Finale)
29 luglio 1986, Milano, Paolo Fierro (CG128) <P M
\> (CD141)
Paolo sognò Peretz che teneva il bastone del
Maestro Haim con due mani, dalla parte opposta all’impugnatura. Peretz
alzò il bastone gridando: “Svegliati!” poi lo abbassò come se
volesse colpire o mandar via qualcosa in modo energico.
(L’incarico di Peretz viene per svegliare la nuova
generazione affinché possa lavorare energicamente per la Redenzione
Finale. Paolo che conosceva superficialmente Peretz, come amico di un amico di
suo fratello Nicola, qui ricevette una prima sveglia)
luglio 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG127) (AS62)
<P R> (CD143)
Solly, in sogno, vide un uomo che lo stava
aggredendo con un bastone. Peretz pronunciò una parola e l’aggressore si
afflosciò di colpo e si sedette, muto ed immobile su di un divano.
Peretz invitò Solly a pronunciare la frase: “Ha-Kol Ochlim
Mishelò” (Tutti Mangiano dalla Mano di Dio). L’uomo avrebbe dovuto
rispondere: “Amen!”. Questo, con l’andare del tempo, avrebbe rappresentato la
sua salvezza.
(Segno della Correzione degli atteggiamenti negativi
anche tramite la tavola, attraverso le Benedizioni da pronunciare prima di
mangiare, perché noi siamo anche quello che mangiamo e come lo mangiamo.
Le Benedizioni derivanti da questo sogno sono: Benedetto, Sei tu, Signore
Nostro Dio, che ci dai il nostro sostentamento/ Benedetto È El Shaddaj
che dà ad ogni creatura il cibo della sua natura/ Benedetti sono gli
uomini, le donne i bambini che mangiano dalle Mani di Dio, essi dicano: “Ha Kol
Ochlim Mishelò, Tutti Mangiano dalla Mano di Dio. Amen”)
03 settembre 1986, Milano, Anna Gasparotti (CG131)
<m> (CD145)
Anna sognò di vedere Anna Passalacqua. stesa
su un letto d’ospedale. Ella era appena stata operata ed aveva una cicatrice
che le percorreva tutto il busto; era molto dimagrita, ma stava bene. Anna le
disse: “Sono sicura che i dottori si sono accorti che hai un cuore nuovo!”.
(Segno del Nuovo Cuore. Anna Passalacqua. in un
momento drammatico della sua vita, aveva ricevuto il miracolo grande del cuore nuovo da parte del Maestro
Haim. Ved. Testimonianza di Solly.)
09 settembre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG132)
(AS66) <* m> (CD146)
Solly, in sogno, vide uno dei Profeti d’Israele, in
un campo aperto, in piedi, con la testa rivolta verso l’alto e le mani aperte,
pregando invocava Ha Kadosh Baruch Hu (il Santo, Benedetto Egli Sia). Mentre
pregava, il Profeta si trovava in un piccolo quadrato di terra consacrata
esclusivamente per la preghiera, dove a nessuno era dato di passare. In quel
fazzoletto di terra c’era anche un piccolo altare. Solly vide un serpente,
mandato da Dio, che ingoiava gli altri serpenti vicini, mandati dalle forze del
male o da qualche persona malvagia. Poi vide altri miracoli. In seguito passò
una seconda persona che, forse inavvertitamente, entrò nel fazzoletto di
terra consacrata. Il Profeta, a questo punto, si rivolse all’individuo in tono
sarcastico e gli disse: “Non ti è stato chiesto di stare qui, davanti a
Dio!”. Era un chiaro invito ad andare via.
(Il fatto che il Profeta sia autorizzato dall’Alto
è dimostrato dalla invocazione al vero Dio e dal miracolo dei serpenti,
che ricorda quello di Mosé. Viene allontanato chi non è
autorizzato. Il sogno stabilò l'Altare del Profeta nella Casa di
Preghiera della Redenzione Finale.
10 settembre 1986, Milano, Paolo (CG133) (AS67)
<\> (CD147)
Paolo sognò di trovarsi nella Sinagoga
universale. Indossava una tunica bianca ed era a piedi nudi. Con grande fatica,
ma grande soddisfazione, portava due cilindri pesanti, uno contenente dell’olio
e l’altro dell’acqua.
(Paolo aveva chiesto al Signore se era degno di
essere socio a Peretz. Durante la stessa notte ebbe la risposta affermativa. Il
vestito bianco ed i piedi nudi sono segni di sacerdozio, l’olio è il
segno dell’unzione, l’acqua è il segno della purificazione.
25 settembre 1986, Malta, Paolo (CG134) <P>
(CD148)
Paolo, in sogno, vide il viso di Peretz in primo
piano; le sue labbra ed i suoi denti erano sporchi di sangue. Gli disse: “Tu
dormi e io sono caduto!”. Paolo si svegliò immediatamente.
(Il sogno, ricevuto a Malta, luogo legato ai Segni
del Cristianesimo, è nel Segno della Correzione di Paolo di Tarso, che provocò al 'linguaggio' una caduta
sanguinosa, cioè con il linguaggio teologico cristiano)
08 ottobre 1986, Milano, Eusapia Tina (CG137)
<M> (CD151)
Non riuscendo a dormire, sentì il fratello
Nino parlare nel sonno: “Haim vuol dire pace!”.
(Il Maestro Haim porta il vero messaggio di pace
oltre che quello di Vita, come
suggerisce il suo nome)
10 ottobre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG139)
(AS70) <P \ R> (CD153)
Solly sognò di vedere Peretz in piedi che,
con le mani appoggiate sul tavolo della Casa di Preghiera e vestito con la
tunica verde, rivolto ad una congregazione stava spiegando il significato dello
Shabbat nella Casa di Preghiera.
(Segno del Sabato nella Casa di Preghiera)
12 ottobre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG141) (AS71)
<*> (CD154)
Paolo sognò di trovarsi seduto ad un tavolo
all’aperto, in compagnia di ragazzi drogati. Sui loro volti si leggeva
l’amarezza, l’insoddisfazione, la speranza ormai persa e non più
raggiungibile. Colpito da questo, Paolo prese le loro mani stringendole forte.
Con cuore e sincerità egli intese trasmettere loro la pace e la
sicurezza da lui ricevute, grazie a Dio, tramite il Nuovo Messaggio. A quel
punto, egli disse loro: “È una fortuna che ci siamo incontrati,
perché con il Nuovo Messaggio avete trovato la risposta al perché
si vive!”. Alla fine del discorso i loro volti erano completamente trasformati,
c’era come una luce che illuminava sia i loro occhi sia il loro viso; si vedeva
chiaramente che in loro c’era una nuova speranza di vita.
(Segno della possibilità di recupero per
tanti giovani smarriti a causa della droga, attraverso il Nuovo Messaggio)
21 ottobre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG142)
<M P> (CD155)
Solly sognò di vedere il volto di Peretz, il
suo sguardo, estremamente intenso e severo, era rivolto a lui. All’improvviso
gli occhi di Peretz diventarono quelli del Maestro Haim e Solly, dall’emozione,
si svegliò di colpo.
(Peretz, come primo allievo del Maestro Haim, cerca
di seguire le vie del Maestro sempre)
26 ottobre 1986, Milano, Davide Levi (CG143) <R
\> (CD156)
Davide sognò di essere in una stanza. Ad un
tavolino basso, suo padre giocava a scacchi con il Papa. Davide era dietro di
lui insieme con un Rabbino grande esperto di Halacha. Mentre i due giocavano,
essi capirono che era arrivato il momento di accendere la candela di
hanuccà, il candelabro era però posto a ridosso del Papa. Il
rabbino disse a Davide di spostarlo, per evitare di bruciargli il mantello, e
di accenderlo vicino alla finestra. Così fecero. Davide iniziò a
cantare il ‘Maoz zur (Asilo e Rocca è mia Salvezza)’, ne spiegò
il significato al Papa, il quale ascoltò molto interessato.
(Segno della Nuova Luce per ebrei e cristiani)
ottobre 1986, Basilicata, Orlando (CG140) (AS69)
(CD158)
O. dopo aver letto alcuni brani biblici,
sognò di vedere il Vitello d’Oro. Poi si trovò in cima ad un
monte dove, con un coltello tagliò in due la testa di un agnello, con
molta decisione. Ne prese poi il cervello e, stringendolo forte, fece schizzare
il sangue da tutte le parti. Afferrò poi la testa, l’appese ad un gancio
e la fece scivolare giù nella valle tramite una corda tesa. Vicino al
luogo dove lui si trovava c’era un vecchio brutto e cattivo.
(Segno di rottura delle forze del male. Segno che
anche non-ebrei possono compiere il diguino di Kippur per espiazione nella Casa
di Preghiera della Redenzione Finale.
01 novembre 1986, Basilicata, Angela (CG145) (AS73)
<P I> (CD159)
Nel sogno, Angela si recò a casa dello zio
per salutare Peretz e gli altri. In casa erano tutti intorno al camino. Peretz
stava tenendo un discorso sulla fede a due bambini di circa quattro anni,
questi ultimi, interrogati, risposero: “La Fede è dentro a ciascuno di
noi e si esprime nei rapporti con gli altri”.
(Segno che il Nuovo Messaggio può raggiungere
anche i bambini piccoli: essi possono già capire la lezione essenziale
sulla fede, che non è tale se non conduce al giusto comportamento nei
confronti degli altri)
02 novembre 1986, Milano, Solly Kamkhaji (CG146)
(AS75) <* I> (CD160)
Solly sognò che durante un week-end, si
trovò sprovvisto di soldi e di carne, avendoli precedentemente depositati
in una cella frigorifera industriale. Incontrò per caso Nino che si
dichiarò disposto ad aiutarlo a recuperare i suoi oggetti. Entrarono,
infatti nella cella, insieme con Tina. Mentre i due fratelli rovistavano, per
niente intimoriti dal freddo, Solly incominciò ad infreddolirsi. La
porta d’ingresso si richiuse di colpo intrappolandoli, ed una voce
intimò: “Se volete salvarvi, dovete inchinarvi allo spirito della
dianetica!”. Nino si rifiutò e si arrabbiò moltissimo.
(Segno fortissimo comtro la Dianetica. Nino si
rifiuta e si arrabbia perché sa che bisogna inchinarsi solo davanti a
Dio e non davanti ad una ideologia che congela soldi e carne = cuore.
05 novembre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG147)
<M> (CD161)
Nel sogno, Paolo si trovò a casa sua. C’era
festa, tutti erano a tavola. C’erano molte persone, ma una in particolare, con
la sua presenza, riempiva di gioia il cuore di tutti i presenti. Aveva un
aspetto molto distinto, rispettabile ed un grande portamento: era il Maestro
Haim (giovane, di circa trent’anni). Paolo andò in cucina a prendere
delle cose da portargli e rifletté: “È favoloso, il Maestro
è morto ed ora è qui con noi, è una cosa bellissima,
mangia e beve proprio come noi!”. Nello stesso sogno, Paolo si trovò poi
in una località marina. Passeggiando sul lungomare accompagnava il
Maestro, oramai anziano, su una sedia a rotelle.
22 novembre 1986, Milano, Anna Gasparotti. (CG149)
(AS74) <^> (CD163)
Anna sognò di entrare, dopo tanto tempo, in
una chiesa cattolica dove era in corso una celebrazione. Il sacerdote che stava
celebrando era ignorato, e tutti facevano cose diverse: c’era chi giocava, chi
alzava la voce, chi, da turista, osservava intorno. C’era un diacono che
leggeva passi del Vangelo, ma con accenti e punteggiatura sbagliati. In seguito,
parlandone con la sorella, Anna capì che le parole più
significative che le erano rimaste più impresse erano ‘Regno dei Cieli’
e ‘Segno dell’Asino’. Ella concluse che quelli erano i Segni della Redenzione,
incompleti. Anna si precipitò per parlare con il sacerdote che,
però, egli cercò di tergiversare dicendo di cercarsele sul
dizionario. Alla fine ammise che i Segni del Cielo e dell’Asino erano stati da
loro ricevuti e, quindi, le funzioni in chiesa avrebbero dovuto essere modificate.
Oramai, però, per Anna era tutto chiaro: i Segni ricevuti dalla chiesa
cattolica erano parte dei Veri Segni
della Redenzione. Gridando: “Sono i Segni del Regno dei Cieli e dell’Asino che
Mangia il Pane!”, ella si mise a ballare e saltare con un’euforia
incontenibile.
(La prima parte del sogno descrive la situazione
generale che esiste tra il clero ed i fedeli cattolici. La seconda parte spiega
che il Segno del Regno dei Cieli ed il Segno dell’Asino (che nel Vangelo
è la cavalcatura di Gesù all’entrata in Gerusalemme), ricevuti a
suo tempo dalla Chiesa Cattolica, erano incompleti. Essi vengono ora completati
nei Segni della Terza Redenzione Finale, dal Segno del Giudice Unto del Regno
dei Cieli e dal Segno dell’Asino che Mangia il Pane)
09 dicembre 1986, Milano, Carmine Nino (CG152)
(AS78) <P> (CD167)
Nino sognò di leggere sul giornale in prima
pagina la scritta a caratteri cubitali “Dio
esiste?” e sotto “Dio esiste!
Peretz ne è il portavoce”.
18 dicembre 1986, Milano, Paolo Fierro (CG154)
(AS77) <P \> (CD169)
Paolo sognò di trovarsi completamente nudo e
di voler entrare in una Sinagoga, si poneva, però, il problema della
mancanza della kipà (copricapo rituale ebraico). Subito dopo
arrivò Peretz che lo invitò ad entrare senza alcun problema.
All’interno della Sinagoga Paolo si sedette alla sinistra del rabbino che stava
leggendo il Libro del Talmud, molto più grande rispetto ai libri normali
(è da notare che Paolo non aveva mai visto un Libro del Talmud). Vide
poi un candelabro ad otto luci sul quale erano accese tre candele, Paolo chiese
di poter accendere la quarta candela, ed un ebreo, che egli non conosceva, gli
disse: “Sì, va bene, ma facciamo metà per uno”.
(Segno del ‘nuovo ebreo’ nudo, cioè innocente
come un neonato, che può persino partecipare ai riti della Sinagoga
tradizionale, se appoggiato da altri ebrei. Paolo il 28 novembre 1986 aveva
fatto la circoncisione nel Nuovo Patto, cominciò a partecipare anche a
quello ebraico, del resto la sua anima aveva già rivelato questa sua
appartenenza in un sogno precedente, quello del 10 settembre 1986 –CG133- AS67-
in cui si trova nella Sinagoga con addosso una tunica bianca)
dicembre 1986, Milano, Barbara (Nodà)(CG155)
(CD171)
Barbara, in sogno, si trovò all’inizio di una
scala bianca avente ai lati due leoni e iniziò a salirla. A circa
metà del percorso la scala si divise in due, e poco dopo si divise
ancora. Ella passò nella seconda scala, questa aveva i gradini bassi e
scivolosi, ed era simile ad una discesa. Barbara passò allora alla scala
a fianco e, finalmente, arrivò in cima. La scala, a quel punto
tornò ad essere unica.
(Con la Terza Redenzione, tutta la storia
redenzionale si unisce.)
08 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG158) <I> (CD177)
Barbara, in sogno, vide un leone ed una leonessa e
fece notare a qualcuno che le era accanto che anche negli animali la femmina
sta sotto ed il maschio sopra.
(Segno che ribadisce il rispetto per le leggi della
natura)
15 gennaio 1987, Milano, Barbara Nodà)
RP15/1/87) <P> (CD179)
Barbara sognò di assistere all’ultima cena e
subito dopo vide Peretz che salutava tutti gli Allievi.
(Già da alcuni giorni, anche ad altri
Allievi, stavano arrivando sogni che preannunciavano la dipartita di Peretz…)
L'Ultima Cena – fra i Segni del Cristianesimo Correto
16 gennaio 1987, Milano, Sarah (RP16/1/87) <P>
(CD180)
Sarah sognò di vedere Peretz avvolto in un
lenzuolo bianco che, seduto su un divano, saliva in cielo.
18 gennaio 1987, Milano, Rosa (CG162) (AS95) < P
M> (CD183)
Rosa, in sogno, si trovò nella sua stanza con
Sarah, Paolo ed un bambino di nove anni. Paolo e Sarah erano molto preoccupati
per la situazione di Peretz. Rosa disse loro: “Non vi preoccupate, Peretz si
salverà. Ma se lo vogliamo, dobbiamo dire queste parole: “Io conosco un
Asino che mangia il Pane e che Parla, ma è un Asino buono! Quest’Asino
sta completando un incarico che gli è stato affidato dal grande Maestro,
Haim. Il suo compito porta la Pace in tutto il mondo e l’unione tra le genti!”.
A quel punto, il bambino si girò verso Rosa rivolgendole uno sguardo
d’assenso, poi disse: “Quello che fai e dici è giusto”.
(I bambini innocenti di questa generazione approvano
l’incarico di Peretz. Il sogno di Rosa, che conobbe Peretz attraverso Barbara
(Nodà), sua amica, conferma la chiave per una soluzione positiva del
problema, parla della diffusione
della notizia dell’esistenza dell’Asino e dei Segni. Per rompere il decreto e
salvare l’Asino non restava che annunciare a più persone possibile che:
“È arrivato l’Asino che Mangia il Pane e che Parla” La frase era
destinata a rompere le barriere psicologiche, comunicando direttamente
all’anima della persona che al mondo erano iniziati i Segni della Redenzione.
Tutti gli Allievi si rivolsero a più persone possibili, riferendo la
frase citata. Ved. Testimonianza di Solly, il 16 gennaio, sulla la signora
Loredana.)
18 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG161) <^> (CD184)
Barbara sognò che, con altre persone, doveva
attraversare un ponte di marmo bianco nel cui punto centrale una crepa profonda
impediva di proseguire. Temendo che potesse crollare, essi decisero di
fermarsi. Una di quelle persone disse: “È strano che un ponte di marmo
abbia una crepa così profonda”. Poi udirono una voce che li
rassicurò: “Se aspettate, il ponte potrà essere riparato”.
Infatti, Barbara vide tante mani che, con cucchiai da minestra, riparavano la
crepa. A quel punto il ponte, che era sospeso nel cielo e andava verso l’alto,
venne rimesso in uso e tutti poterono passarci sopra.
(Il lavoro degli Asini fa scendere il Regno dei
Cieli in terra, anche durante il Ponte della Quarta Generazione, correggendo
pure ciò che impedisce a quella discesa)
22 gennaio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG163) (AS96) <\ P> (CD185)
Barbara, in sogno, vide di essere seduta con Paolo
ad un lungo tavolo in un salone bianco, illuminato da una grande luce. Paolo
disse: “Meno male che non devo più portare il vestito verde di Peretz,
perché è troppo pesante per me. Se dovessi continuare ad
indossarlo, comincerei a sudare e sarei costretto a togliermelo dopo poco
tempo”. Barbara continuò: “È vero, è pesante, ma non per
Peretz, egli lo indossa sempre, ma non suda mai”. A quel punto comparve Peretz
con il vestito verde, che, seduto a capotavola, li guardava sorridente.
(Segno della ‘corona’
rimessa al suo posto. Peretz, che è stato salvato dal decreto,
può continuare con il suo impegno )
22 gennaio 1987, Milano, Peretz Green (RP22/1/87)
<^> (CD186)
Peretz sognò che il primo gradino del Regno
dei Cieli stava per scendere sulla terra.
(Il primo gradino! Qualcosa di solido del Regno dei Cieli
sta per stabilirsi sulla terra! La prima visione del Regno dei Cieli venne
ricevuta da Renato, che, in sogno, si trovò ai piedi di una lunga e
meravigliosa scala di marmo bianco, nel settembre 1983- CG3- AS3- Ora, con
l’aggiustamento del ponte realizzato da tante mani, Barbara, 18 gennaio 1987
–CG161- finalmente il collegamento incomincia ad essere concreto ed il primo
gradino può scendere sulla terra. È incalcolabile il valore di
questa notizia!)
27 gennaio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG165)
(AS82) <P R> (CD188)
Solly sognò di essere con Peretz, Sara ed
un’altra persona, una di queste aveva comprato del pane affinché Peretz
lo santificasse: Peretz li invitò ad entrare in una drogheria per
acquistare qualcosa che addolcisse il pane, perché solo così
avrebbe potuto essere santificato.
(Segno che il Pane santificato della Casa di
Preghiera deve essere dolce)
05 febbraio 1987, Milano, Paolo Fierro (CG167) <M
P> (CD189)
Paolo sognò di trovarsi all’interno di un
ospedale, era in compagnia di Peretz ed altri Allievi. Aspettavano che il
Maestro Haim uscisse da una stanza. Tutti furono molto contenti ed emozionati
quando lo videro uscire, Paolo lo salutò, appoggiò la testa sulla
sua spalla e si mise a piangere dalla contentezza. Il Maestro aveva un aspetto
molto distinto, giovanile, dimostrava circa cinquant’anni, era molto contento,
pieno di gioia. Nella stanza dove si trovavano, c’era anche un egiziano del
Cairo. Il Moré saputo ciò gli chiese: “Sei del Cairo?”. Subito i
due si misero a conversare in arabo.
(Segno che il Moré aveva anche una grande
cultura araba. Egli, nato a San’a nello Yemen dove rimase per sedici anni, era
un ebreo di cultura orientale, parlava 14 lingue arabe, conosceva alla
perfezione il Corano. Aveva una conoscenza profonda ed un apprezzamento enorme
per la cultura araba, la sua storia, la sua tradizione)
14 febbraio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG170) (AS83) (CD192)
Barbara in sogno, vide una donna che si trovava al
suo paese natale e che chiedeva ai compaesani dove si potesse trovare un asino
parlante. Tutti le risposero che non esistono asini simili. La donna sostenne
che ciò non era vero in quanto lei da piccola ne aveva uno che ora
voleva rivedere. Chiese la stessa cosa anche ad un vecchietto che le rispose
che in paese c’erano due fratelli che nella loro fattoria tenevano un asino, ma
non parlante. La donna si diresse verso la fattoria. Entrò e chiese ad
uno dei due fratelli se possedesse un asino parlante. L’uomo confermò di
possedere un asino, ma non parlante. Nonostante ciò ella entrò
nella stalla e chiese all’asino di parlare, quello si mise a cantare. La donna
disse, poi, che le parole delle canzoni dell’asino dovevano essere capite,
perché in esse erano contenuti messaggi importanti.
(Segno dell’Asino che canta la Canzone contenente il
Nuovo Messaggio. Finalmente, l’Asino, dopo molti passaggi, può, non solo
parlare, ma addirittura cantare a cuore sereno)
24 febbraio 1987, Milano, Sarah Markus (CG172)
(AS85) <P \ M> (CD195)
Sarah, in sogno, vide Peretz davanti all’altare di
Malchitzedek. Era in punta di piedi rivolto al cielo e pregava. Egli disse per
quattro volte: “Io sono l’Asino che Mangia il Pane”. Ad ogni ripetizione
retrocedeva di un passo. Dopo la seconda frase, seguita da un inizio di pianto,
Sarah vide la Coda Bianca distesa sull’altare e disse: “Peretz, hai dimenticato
di mettere la Coda”. Peretz rispose: “Adesso non la devo mettere, dammi,
invece, il mio mantello bianco!”. Sarah gli portò il mantello, esso era
bellissimo, di volpe bianca, il suo pelo era lucente e dietro aveva delle code
dello stesso pelo che pendevano. Finito il Segno, Peretz si rivolse a Paolo,
quasi a rimproverarlo, perché lo credeva distratto. In realtà
Paolo era estraniato perché stava ascoltando il Maestro Haim. “Ho udito
la voce del Moré”, disse: “Vuole sapere se quando facciamo i Segni,
tutti noi avvertiamo la sua presenza”.
(Sogno che rappresenta il livello di completezza del
Segno dell’Asino che Mangia il Pane, dopo la soluzione positiva del decreto che
gravava su di lui, e della presenza costante, durante i Segni del Maestro Haim)
Segno del Riporzionamemto dell'Altare di Malchitzedek rispetto all'Altare del
Sacerdote Unto, l'Altare di Giuda, l'Altare di Efraim e l'Altare della Grande
Israele.
24 febbraio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG 173) (AS86)
<P ^> (CD196)
Solly sognò di trovarsi con Peretz in un
luogo indefinito: essi erano come sospesi nell’aria o nel vuoto. Peretz disse:
“Ordino alle porte di aprirsi per l’Altare del Sacerdote Unto e per l’Altare di
Malchitzedek”. Detto questo, una porta a due battenti si aprì
immediatamente. Peretz invitò Solly a ripetere la stessa formula. Solly
la ripeté e le porte si aprirono di nuovo.
(Segno indicante l’apertura dei due altari menzionati, nella Casa di
Preghiera della Redenzione Finale)
02 marzo 1987, Milano, Paolo (CG175) (AS87)
<P> (CD198)
Paolo, in sogno, era in compagnia di Peretz. Con lui
era andato ai quattro angoli del mondo.
(Paolo è nel Segno del Cavallo Bianco,
cioè nel Segno della diffusione del Nuovo Messaggio in tutto il mondo)
06 marzo 1987, Milano, Sarah Markus (CG176) (AS89)
(CD200)
Sarah, in sogno, vide scritto su un foglio: “Ed ecco
che Anna dalle mille grazie consolava la signora Serena”. Poi udì una
voce che disse: “Io sono Iddio e combatterò per voi, perché siete
il Mio popolo Hineni (EccoMi)”.
(Ved. la canzone di Anna, madre di Samuele)
14 marzo 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG177) <P
\ ^ M> (CD201)
In sogno, Solly vide Peretz, con la sua tunica
verde, che stava compiendo dei Segni. Ad un certo punto Peretz gli disse:
“C’è solo uno seduto su quel trono e lui ti guiderà!”.
(Il trono è quello del Regno dei Cieli, vedi
il sogno del settembre 1983 –CG3- AS3- denominato 2° Segno della Redenzione nel
quale Renato vede, alla sommità di una bellissima scala di marmo bianco,
un trono su cui siede il Maestro Haim. È proprio il Maestro che
guiderà Solly e gli Allievi nei loro compiti)
20 marzo 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG179)
<* ^> (CD203)
Barbara, in sogno, guardò fuori dalla
finestra e vide nel cielo tante lune bianche ed al centro la luna vera, tutta
rossa; allora chiese a Paolo come mai ci fossero così tante lune e lui
rispose che il Signore aveva iniziato a fare la selezione delle anime. Barbara
domandò ancora quando sarebbe venuto il giorno che dura tutta la notte,
Paolo affermò di non poter risponderle, perché avrebbe dovuto
riposare per prepararsi a rispondere alle domande di persone molto importanti
in campo politico e religioso.
(Durante la Quarta Generazione, incomincia la
selezione delle anime)
21 marzo 1987, Milano, Paolo Fierro (AS91) <P>
(CD204)
Paolo in sogno si trovò all’interno di un
salone in una località lontana. Con lui c’erano Peretz, ed altri
componenti della Casa di Preghiera che distribuivano i libri del Nuovo
Messaggio, a molte persone, dicendo che il Nuovo Messaggio si sarebbe esteso a
livello internazionale, ai quatro angoli della terra.
24 marzo 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG181)
<P> (CD206)
Anna sognò che non essendo possibile
comunicare telefonicamente, lei, il marito, il figlio, la madre, Peretz e Paolo
cercarono di raggiungere a piedi l’ufficio di un editore. Per arrivare alla
meta, che non era lontana dal punto di partenza, c’era da superare una strada
difficilissima ed una scala di metallo estremamente pericolosa. Peretz e Paolo
riuscirono ben presto a giungere sul posto, lei, invece, arrancava col bambino
sulle spalle, aiutata dal marito. L’atmosfera era di preoccupazione. Arrivati
alla meta, constatarono che l’accesso era possibile solo attraverso una porta
secondaria e nello studio non c’era anima viva. Anna, temendo una trappola,
comunicò a Peretz la sua preoccupazione, ma questi la rassicurò.
Poi in lontananza si aprì un cancello e tutti videro due cavalli
bianchi, uno dei quali un po’ più grande dell’altro, che correvano via.
Anna pensò che quello fosse un chiaro segno che indicasse di scappare
via da lì, ma di nuovo Peretz la invitò a resistere. Poi, di
colpo lo scenario cambiò, c’era molta più luce, ed un nugolo di
fotografi assediava pacificamente Peretz e Paolo. Anna, suo marito ed il bambino
si trattennero a parlare con un giornalista del ‘Corriere’ che era già
al corrente dell’esistenza del Nuovo Messaggio. Anna gli fece notare che questo
era il vero scoop del secolo poiché, grazie a Dio, le poche notizie
conosciute, che già sembravano incredibili, potevano essere paragonate
alla sommità del capo di un gigante che stava per emergere dalle acque.
(Segno che dopo il superamento di grosse
difficoltà, avverrà la diffusione degli scritti di Peretz
riguardanti il Nuovo Messaggio, e sarà lo scoop del secolo)
25 marzo 1987, Milano, Paolo Fierro (CG182) (AS93)
<^ P> (CD207)
Paolo, in sogno, si trovò in una
località di montagna. C’era un sole straordinario che emanava una luce
bianca ed intensa. Subito dopo vide, in cielo, un arcobaleno e capì che
quello era il simbolo del Patto. Paolo vide poi che l’arcobaleno si spostava
nel cielo e, piano, piano, si infilava in un grosso cilindro. Nel frattempo era
arrivato anche Peretz che osservava attentamente l’evento. L’arcobaleno era
entrato nel cilindro solo per metà, ma il desiderio di Peretz (lo si
capiva dalla sua espressione), era quello che entrasse completamente. Subito
dopo ciò avvenne ed il cilindro si chiuse ermeticamente. Peretz, a quel
punto, disse: “Grazie a Dio è stata fatta la pace fra le stelle”.
(Il Patto Nuovo è stato sigillato nel Nuovo
Rotolo della Redenzione. Fare la Pace fra le stelle vuol dire che le stelle si
stabiliscono per formare l’armonia che regna nel firmamento per portare la Pace
in terra!)
02 aprile 1987, Milano, Rosa (CG184) <P>
(CD209)
Rosa sognò di vedere Peretz che si trovava in
una grande stanza piena di luce, con tutti gli Allievi della Casa di Preghiera.
Peretz era cieco, ma non preoccupato. Gli Allievi lo tenevano per mano. Peretz
dichiarò: “Non mi preoccupo di questa mia cecità, in quanto ho
voi che mi guidate”.
(“Sordi sentite, ciechi aprite gli occhi per vedere.
Chi è cieco se non il Mio servo? Chi è sordo come colui al quale
mandavo il Mio messaggero? Chi è cieco al pari del Mio favorito
(Meshullam), e sordo come il servo del Signore?”. Isaia 42; 18, 19. Peretz, nel
suo stato di cecità, viene guidato dai sogni degli Allievi)
06 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG185) (CD210)
Barbara sognò di vedere il Segno della Mela e
del Serpente Morto.
(La mela simboleggia l’Albero della Conoscenza del
Bene e del Male il cui studio porta alla sconfitta del Serpente, quindi
l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto)
11 aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG186)
<*> (CD211)
Paolo, in sogno, vide le acque terribili relative al
Quinto Segno. Una grande diga aveva ceduto e molti erano i morti sommersi
dall'acqua.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante
catastrofi sulla terra.
16 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG187) < P *> (CD212)
Barbara in sogno vide Peretz, Paolo ed altre due
persone che, sopra una montagna stavano osservando il cielo. Peretz
spiegò che bisognava essere pronti ad affrontare un periodo in cui il
cibo sarebbe scarseggiato, poi disse una strana frase: “Nel seno materno che
Dio aprirà, sarà contenuto latte e miele e forse anche i vostri
mariti lo vorranno, state attente, però, perché anche il latte
finirà!”
(Sogno della Quarta Generazione riguardante la
scarsità del cibo)
16 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG188) <P
\ I> (CD213)
In sogno, Solly vide Peretz con la sua tunica
bianca, sul balcone al secondo piano di una casa. Peretz disse alla gente
raccolta: “Vi auguro una buona Pasqua anch’io”: Tutti risposero: “He-haw,
he-haw…” con molto entusiasmo. Poi Peretz entrò in fretta in un’auto con
l’atteggiamento di chi pensa: “Non c’è tempo da perdere, bisogna portare
avanti l’incarico!”.
-(Peretz augura la buona Pasqua a molti
Allievi-Asini cioè umili portatori di notizie. Il Segno venne
effettivamente compiuto durante il viaggio di Peretz in Israele del 12-18
aprile 2000 compiendo il 'anch’io',
per far sì il Segno tocchi terra.
Nei giorni precedenti, dal 23 al 26 marzo 2000 l’importante visita papale in
Israele, aveva sancito un riavvicinamento tra ebrei e cristiani. Peretz,
accompagnato da Davide ed Solly, quale Asino poté solo gioire,
confermare lo spirito di pacificazione e ricordare, però, da parte sua,
(anch’io) le indispensabili
correzioni esistenti nelle sue mani e provenienti da un livello alto (dal balcone), cioè dal Secondo
Comandamento. Perché il Papa è in buona fede, ma la fede del papa
è idolatra, infatti, egli, dopo aver ricordato l’importanza dei
Comandamenti, durante la permanenza in Israele, una volta tornato a Seir, a
Roma, ha riproposto i vecchi errori consacrando la Chiesa a Maria, durante la
visita a Fatima del 13 maggio 2000! Ecco spiegato il significato
dell’espressione anch’io: Peretz
è il 'Papa' che spiega nel modo giusto le questioni sul Cristianesimo)
16 aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG189)
<P> (CD214)
Paolo, in sogno, vide Peretz che parlava con molti
Allievi e li tramutava in asini.
(Segno che molti Allievi diventeranno Asini)
*************************************************************************19
aprile 1987, PASQUA
20 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG190)
(CD215)
Solly sognò di vedere, in una splendida
visione, Gesù che camminava in mezzo alla folla. Il Papa gli stava
vicino e dava precise istruzioni alla gente dicendo queste parole: “Non parlate
ad alta voce, né fate movimenti bruschi, perché la visione
potrebbe svanire!”.
(Questo sogno è stato fatto in concomitanza
con la Pasqua cristiana, ed è Segno che la Redenzione di Gesù
Cristo fu totalmente spirituale, tanto da non
toccare mai per terra)
20 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG191) <P *> (CD216)
Nel sogno, Barbara, Rosa, Peretz e Paolo si
trovavano in una stanza. Barbara disse a Peretz di volergli raccontare un sogno
fatto due o tre anni prima (come effettivamente era stato): il presidente degli
Stati Uniti stava parlando di guerra, vicino a lui c’era un enorme blocco di
ghiaccio dentro cui si intravedevano due teste, una di Reagan ed un'altra. Egli
entrò in una stanza per affrontare un’importante riunione, di cui
però Barbara non sentì parola. La scena cambiò, ora ella
si trovava su un’isola: la Svizzera. Ella si chiese come mai quella nazione si
trovasse staccata dai paesi confinanti, e capì che c’era stata una
guerra così feroce da coinvolgere anche i paesi neutrali, e da
sconvolgere la geografia dei continenti. La Svizzera era diventata un’isola
dove bisognava ricominciare tutto da capo.
(Segno della Quarta Generazione)
21 aprile 1987, Milano, Barbara (CG192) <I>
(CD217)
Barbara sognò di trovarsi a scuola e di
parlare dei Segni della Redenzione ad ogni compagna incontrata. Però,
ogni volta che arrivava ad elencare il Segno della Quarta Generazione e della
Nuova Costruzione perdeva l’attenzione dell’ascoltatrice che se ne andava via.
Senza scoraggiarsi, Barbara riprendeva da capo; allora una ragazza le
domandò come mai solo lei ed un’amica fossero veramente interessate
all’argomento e lei rispose con naturalezza: “Lei ascolta perché ha il
cuore semplice!”.
(Il Nuovo Messaggio può essere accolto solo
da chi ha il cuore semplice)
22 aprile 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG193) <P
I> (CD218)
Solly sognò di vedere Peretz camminare in via
Kramer, a Milano, di fronte al numero civico 33. Qui si arrestò e disse
ad alta voce: “Questa vecchia casa è come la Sinagoga, se non si
rinnova, passerà dei seri guai!”. Sempre nello stesso sogno Solly vide
Peretz che si rivolgeva ad alcuni Allievi poco interessati e diceva loro: “Voi
non sapete chi io sia!”.
(Segno del necessario rinnovamento della Sinagoga
Tradizionale)
23 aprile 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG195) <*> (CD220)
Barbara in sogno guardò fuori dalla finestra,
vide cadere una stella ed espresse un desiderio. Poi le vennero in mente le
parole di Paolo: “Ogni volta che cade una stella, vuol dire che è morta
una persona”. Nel frattempo la pioggia di stelle si fece più
consistente, vicino a lei c’erano la madre ed il fratello. Le stelle ora
andavano da sinistra a destra, dall’alto al basso. In alto, due stelle erano
unite da una striscia ed ella affermò che quello era il Segno delle
Stelle che si spostano.
(Segno delle Stelle che si Spostano durante la Quarta
Generazione)
25 aprile 1987, Milano, Sarah Markus (CG196) <P M
*> (CD221)
Sarah sognò di trovarsi con Peretz ed altre
persone in un posto buio, forse una caverna. Ad un certo punto iniziò un
forte terremoto. Ella incominciò a recitare lo Shemà Israel
(Ascolta, Israele, il Signore, Dio nostro, Dio è Uno). Per mantenersi in
equilibrio bisognava tenersi per mano e formare un cerchio. Sarah disse: “In
nome del Moré Redentore, in nome dei Segni della Redenzione: Segno
È Arrivato il Tempo, Segno delle Stelle, Segno del Regno dei Cieli,
Segno della Nuova Luce, Segno dell’Asino che Mangia il Pane, Segno della Quarta
Generazione…”. A questo punto fece una pausa e pensò che non era
possibile che tutto potesse essere distrutto, così mise enfasi sulle
parole: “E nel Segno della Ricostruzione!”. Ella guardò Peretz e si
stupì per il fatto che lui non stesse pregando e paresse rassegnato, era
come se pensasse: “Non può essere altrimenti!”. Sarah tornò alla
sua preghiera: “Dio Onnipotente, se non vuoi salvare noi che siamo peccatori,
salva tutti i bambini del mondo!”. In quel momento dell’acqua stagnante
cominciò a correre dentro la grotta e ad invaderla, tanto che ognuno
dovette sollevarsi in punta di piedi per non essere sommerso. Una persona che
era rimasta seduta, si bagnò il viso e si stropicciò gli occhi.
Peretz allora avvertì: “Non lasciate che quest’acqua tocchi i vostri
occhi!”. Sarah fece per dare il fazzoletto alla persona che si era bagnata il
viso, ma l’acqua l’aveva già accecata.
25 aprile 1987, Milano, Mariuccia (CG197) (CD222)
Maria sognò di camminare per strada con sua
figlia, all’improvviso divenne buio. Ella si guardò di fianco e vide
passare un uomo in bicicletta, poi guardò di fronte a sé e vide
una nebbia fittissima che le impediva di trovare la strada di casa.
Improvvisamente, da un sentiero di campagna, vide spuntare un asino e, felice,
disse alla figlia che se si fossero attaccate a lui, che conosceva la strada,
avrebbero potuto tornare a casa. Si trovò poi su un ponte di legno sotto
cui scorreva un fiume limpidissimo, tanto è vero che si vedevano molto
bene le pietre del fondo. Maria prese un sasso e lo gettò nel fiume per
far sentire il tonfo alla figlia, ma la caduta della pietra non provocò
alcun rumore.
(L’Asino conosce la strada e può condurre
alla meta coloro che gli si attaccano)
aprile 1987, Milano, Peretz Green (CG200) <P
M> (CD225)
Peretz, in sogno vide il Maestro Haim con in mano il
contratto della Casa di Preghiera. Peretz firmò immediatamente, anche se
non riuscì a decifrare ciò che vi era scritto. Poi lo Tzadik gli
disse: “Tra 400 o 500 anni non ci sarà più l’uso dei tefillin
nella Sinagoga Tradizionale?.
(Grande è l’equilibrio di questo Segno: tra
quattro-cinquecento anni la Sinagoga Tradizionale avrà raggiunto una
santità tale da non richiedere più l’uso individuale di simboli
di santità)
aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG201) <*>
(CD226)
Paolo, in sogno, vide cadere dal cielo tutti i tipi
di cibo. Molte persone lo raccoglievano e lo mettevano nel portabagagli delle
macchine.
(Nella Quarta Generazione mancherano i cibi)
aprile 1987, Milano, Paolo Fierro (CG202) <*>
(CD227)
Paolo, in sogno, vide il Quarto Segno delle acque
turbolente che si stavano alzando.
maggio 1987, Milano, Barbara (Nodà) (CG203)
<*> (CD228)
Gli Allievi della Casa di Preghiera erano chiusi in
una stanza buia, solo una fioca lampada ad olio la schiariva un poco. Le
persone erano tese, si tenevano strette perché avevano paura. Fuori
c’era molto rumore: lampi, palle di fuoco, cose che bruciavano, donne e uomini
che fuggivano senza scampo da una parte all’altra della strada. Il cibo mancava
e la gente moriva per strada per malattie come la peste, chi era in casa
piangeva dal dolore. Intanto gli Allievi sperando che tutto ciò finisse
presto, alternavano momenti di preghiera a momenti di attesa. All’improvviso
essi videro un fuoco che bruciò tutto e tutti, poi le acque del mare
uscirono dai loro limiti, portando via ciò che era rimasto.
01 giugno 1987, Brescia, sig.ra Carolina (CG204)
<P> (CD229) 1° sogno della signora C.
La signora Carolina sognò di vedere Peretz
uscire dalla messa. Egli le raccontò che il Prete non voleva
permettergli di fare la comunione, ma lui aveva tanto insistito che, alla fine,
gliel’aveva data. Peretz era molto orgoglioso di quella vittoria.
(Come mai il Prete non vuole dare la comunione a
Peretz? Come mai Peretz, che è ebreo, insiste per averla? E
perché poi è orgoglioso della vittoria conseguita? Il Prete gli
nega il pane ed il vino perché sa che attraverso di lui essi saranno
neutralizzati e perderanno la loro valenza idolatra. Peretz, del resto, insiste
perché vincendo potrà restituire al pane ed al vino il loro
valore equilibrato e naturale, con un rito di santificazione, che, nella Casa
di Preghiera non avrà, ovviamente, nulla a che spartire con corpo e
sangue!)
03 giugno 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG205)
<R> (CD230)
Solly sognò di essere in mezzo a due ebrei e
di conversare con loro. Era la mattina di Rosh ha-Shanà (capodanno
ebraico). Ad un certo punto li prese sottobraccio, dicendo di avere qualcosa di
molto importante da comunicare loro. Così incominciò a
pronunciare a bassa voce: “Ba ha-Sman!” e poi gridò con voce fortissima,
anche nella realtà, tanto da svegliarsi dal sonno: “È arrivato il
tempo!”.
(Ripetizione del Segno “È Arrivato il Tempo!”
nel quinto anno dei Segni, per il campo ebraico. Il Segno preliminare ai Segni
della Redenzione venne ricevuto da Peretz il 23 giugno 1982 –CG1- diede l’avvio
al periodo redenzionale e alla possibilità di annunciarlo)
12 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG206) <I> (CD231)
Barbara, in sogno incontrò suo cugino che le
fece vedere due suoi figli, poi in camera gliene fece vedere altri due, ma
così brutti da far volgere altrove lo sguardo di Barbara. C’era anche
sua cugina che non capiva le parole del marito il quale dichiarò di
voler ricorrere a metodi drastici pur di non avere altri bambini. Barbara
intervenne dicendo che si deve dare la giusta importanza al dono di Dio di
poter avere figli.
(Segno che consente di dare le equilibrate spiegazioni
su questo argomento. Per una coppia senza figli usare contraccettivi può
essere controproducente. Ci possono essere, invece, validi motivi per ragioni
di salute o per mancanza di mezzi o se i bambini sono già due; ma
può essere, però, che dal Cielo sia voluto che da quella coppia
nascano altri bambini…)
15 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG207) <\> (CD232)
Barbara in sogno vide che c’era una nuova corona per
la corona dei Segni.
(Dopo la correzione dei margini d’errore in campo
cristiano, c’è ora anche la necessaria ‘corona’ della correzione in
campo ebraico preannunciata dal sogno del 3 giugno 1987 –CG205- di Solly il
quale urla anche agli ebrei che è ‘arrivato il tempo!’)
21 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)(CG208)
<P> (CD233)
Barbara sognò di andare da Peretz per
chiedergli consiglio sui nomi da dare ai suoi futuri figli, per il maschio
aveva già deciso per Gioele. Poi si sedette a tavola con Peretz, Paolo,
Nino ed un altro. Peretz domandò: “Di cosa si nutre la Redenzione?”.
Ella rispose: “Della Verità!”. Peretz bevve e dopo di lui gli altri
nello stesso bicchiere, e continuò: “Di cosa si nutre la Legge?”. E
Barbara pronta: “Della Giustizia!”.
(Verità e Giustizia provengono direttamente
da Dio ecco da dove deriva la forza della Redenzione e della Legge)
22 giugno 1987, Milano, Carmine Nino (CG209) (CD234)
Nino sognò di trovarsi con tanta gente. Molte
di quelle persone erano tristi, altre, invece, molto contente. Nino,
rivolgendosi ad un suo vicino e riferendosi a queste ultime, mise in evidenza
gli effetti benefici della Fede.
22 giugno 1987, Milano, Barbara (CG210) <\>
(CD235)
Barbara sognò di camminare con in mano un
libretto intitolato: “L’Asino vestito da Leone”.
(Il Segno del leone prefigura la capacità di
formulare la Nuova Legge. Il primo Asino dei Segni, cioè Peretz per
questo compito si trasforma nel Leone di Giuda)
23 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG211) <*> (CD236)
Barbara sognò di essere sul balcone con Rosa,
stavano guardando una rosa che, non essendo stata bagnata da tre giorni, era
morta. Decisero di bagnarla lo stesso e la rosa marcì, ma subito dopo
Barbara notò che da un piccolo gambo era sbocciato un bocciolo. Le due
rientrarono in casa e si misero ad osservare il cielo, videro una fetta di
luna. Barbara poi guardò di fronte a sé e vide il sole che
sembrava la luna, allora riguardò lo spicchio di luna, ma questo non
c’era più, poi guardò di nuovo il sole ed invitò Rosa a
chiudere le finestre perché la luna che avevano visto emanava raggi
dannosi e non la si poteva guardare.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante luna,
sole, ed altri fenomeni celesti. Ved. sogno di Anna G. del 20 maggio 1985-
CG58- AS42-)
24 giugno 1987, Milano, Claudio (CG212) <P \
M> (CD237) 1° sogno di Claudio
Claudio sognò di trovarsi in auto, con
Barbara, Paolo e Peretz. Si fermarono in una radura, intorno a loro c’era un
bosco. Scesero dalla macchina e videro un burrone sul cui fondo alcuni muratori
stavano costruendo delle case. Si diressero poi verso il bosco accorgendosi
che, sotto i loro piedi, il terreno ricoperto di foglie rosse, aveva una
compattezza strana. Entrarono in una casa composta da due stanze scure. La
prima era vuota. Nella seconda Peretz, che aveva in mano il bastone del Maestro
Haim, si diresse verso un grosso armadio marrone e gli parlò. Claudio
vide un signore che si meravigliò nel vedere i movimenti di Peretz il
quale si spostò verso il tavolo e parlò anche a tre pietre
bianche, che si trovavano in un contenitore e che illuminavano la stanza.
Quando Peretz ebbe finito di parlare, l’armadio si spostò e
cominciò a seguirlo. Dopo aver chiamato Barbara, Claudio e Peretz si
diressero verso l’uscita, per raggiungere Paolo, e si girarono per accertarsi
che l’armadio li stesse seguendo.
(Nella Casa di Preghiera ci sarà un armadio
sacro. Claudio è fratello di Barbara ed è attraverso lei che
venne a conoscenza del Nuovo Messaggio)
26 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG213) <* ^ M> (CD238)
Barbara sognò di essere sul balcone con suo
padre. Era buio, guardarono in cielo e videro due stelle, ella spiegò al
padre che una era la Stella dei Segni, quella di Malchitzedek, l’altra la
Stella di Abramo. La loro unione avrebbe concluso un ciclo di quattromila anni;
a quel punto il Maestro Haim avrebbe fatto un Segno e tutto sarebbe andato
velocemente. Barbara vide anche la luna che aveva accanto due luci;
riguardò le due Stelle: esse erano più vicine, accanto ad esse
tre stelle formavano un triangolo. Per la terza volta osservò le due
Stelle: erano unite. La costellazione triangolare non c’era più, e
incominciò in quel momento, una pioggia di stelle cadenti. Ella inquieta
intuì che stava accadendo qualcosa e pregò il Signore
perché non si ripetesse l’olocausto, perché gli ebrei avevano già
troppo sofferto durante la seconda guerra mondiale.
(Già duemila anni fa, a metà del suo
percorso di quattromila anni, la Stella di Abramo e la Stella, che allora si
chiamava di Cristo, si incontrarono. Il bagliore di quest’ultima, però,
provocò un parziale offuscamento della Stella di Abramo, ciò
significò, per il mondo, il parziale offuscamento della Fede nell’Unico
Dio, a favore del bagliore provocato dalla divinizzazione di un uomo.
Finalmente, ora, le due Stelle s’incontrano di nuovo, ma in modo più
equilibrato. La Stella di Cristo ritorna, come già dichiarato nel 1°
Segno, quello delle Stelle, di Gino, dell’aprile 1983 –CG2- AS2-, ma viene
ridenominata come Stella di Malchitzedek, che era Sacerdote al Dio Altissimo ai
tempi di Abramo (Genesi 14; 18-20). Grazie a questo avvenimento, nel mondo
avverrà la correzione delle storture del passato, cioè la
Missione di Gesù verrà riconsiderata e capita a livelli diversi,
più elevati, di lui rimarrà l’importante insegnamento, che mai
volle scostarsi dalla Legge, ma la sua deificazione è destinata a
crollare. La costellazione a forma di triangolo era già stata vista da
Peretz, nel sogno dell’ottobre 1985 –CG74- AS43- e anche allora aveva una
valenza inquietante. Una volta avvenuto l’incontro fra le due Stelle si
aprirà quella che si chiama Quarta Generazione, periodo grande e
terribile che spaventa Barbara e la induce a pregare almeno per il popolo
d’Israele che, come dichiarato in altri sogni, avendo già pagato nella
Shoa, come nel sogno di Solly della primavera 1985 –CG53- e in molti della
sezione in cui sono stati raccolti i sogni della Quarta Generazione in cui
prevale la Misericordia di Dio)
28 giugno 1987, Milano, Paolo Fierro (CG214) <P
\> (CD239)
Paolo sognò che il Papa aveva dato le
dimissioni e abbandonato il Vaticano. A quel punto una voce disse: “Il successore
deve essere Peretz”. In seguito, Peretz, con un tallet bianco sulle spalle
(scialle rituale ebraico), entrò nella basilica vaticana gremita di
gente. Peretz camminava con passo lento verso l’altare vicino al quale era
posto lo scranno pontificio, Paolo lo seguì. Arrivati nei pressi
dell’altare, Peretz aumentò il ritmo della sua camminata, perché
alcuni vescovi e cardinali stavano tentando di soppiantarlo. Peretz li
precedette comunque. Fece un segno sullo scranno, poi tornò indietro con
calma.
(Peretz, in quanto responsabile per le correzioni in
campo cristiano, ha la vera 'autorità' sul 'cristianesimo', per
così dire 'Papa'; Ved. Sogno di Solly del 16 aprile 1987-CG188-. Per
quanto riguarda invece il tentativo di carpirgli ciò che gli è
stato affidato e di soppiantarlo, purtroppo è capitato davvero con un
individuo (C.D.) che era entrato in contatto con Peretz grazie a suo zio Mi.
Egli, però, si rivelò ben presto come l’altro fratello che non era degno, del sogno di Barbara del 17
gennaio 1987- CG159- AS80-. Nel 1990, infatti travisando tutto, modificò
perfino i Segni della Redenzione a suo piacimento, togliendo dall’elenco il
Segno dell’Asino, che garantisce l’umiltà; si attribuì titoli,
onori, addirittura sogni fatti da altri, arrivando ad autoproclamarsi il Cristo
Aspettato, gonfiato dalla sua stessa colossale presunzione e rivelandosi
l’ultimo patetico falso cristo uscito dall’errata teologia del Verbo di
Giovanni)
29 giugno 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG215) (CD240)
Barbara sognò di vedere in un sottoscala un
leone in libertà. Dietro a lui c’era un foglio con le parole: “Il leone
è stato messo in guardia per insegnare all’uomo le giuste leggi”. Poi
ancora: “Bisogna voler bene all’Asino che Mangia il Pane”. Ella chiese ad un bambino,
dopo averlo preso in braccio, se fosse d’accordo con l’ultima affermazione. Il
bimbo dichiarò di voler bene all’Asino. Non era dello stesso parere suo
fratello, molto cattivo ed attaccato al denaro, che insinuò delle
cattiverie sul conto di Peretz. Barbara non volle sentire altro, sapendo che il
giovanotto mentiva e se ne andò col bambino.
(Il Leone di Giuda, qui, si riferisce a Peretz,
responsabile per formulare la Nuova Legge della Redenzione Finale. Ved. sogno
del signor Banin del gennaio 1984-CG12- AS31- o quello di Barbara del 27 aprile
1987 –CG198- Chi vuole bene al primo Asino potrà accogliere quegli
insegnamenti. È favorita la nuova generazione di bambini che hanno la
mente più libera. )
02 luglio 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG216)
<* M> (CD241)
Anna sognò di trovarsi di fronte al Maestro
Haim. Egli era seduto a capo tavola ed aveva bisogno di un tritaghiaccio. Anna
felice di potersi rendere utile portò l’utensile al Maestro e, molto
emozionata, gli disse che le dispiaceva solo per la piccolezza del favore che
gli poteva fare. Il Moré sorridente le rispose: “Ognuno fa quello che
può e va bene così!”. Per l’emozione, Anna si accorse che si
stava svegliando, allora il Maestro la rassicurò: anche se si fosse
svegliata, sarebbe poi ritornata lì. Infatti, dopo essersi svegliata,
ella si riaddormentò e ritornò nello stesso luogo. Il Moré
stava ora conversando con due uomini che gli sottoponevano il caso di una terza
persona, che presentava strani e preoccupanti sintomi: il Maestro spiegò
che quel male era dovuto agli influssi della luna.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante luna,
sole ed altri fenomeni del cielo. Il Maestro conferma l’influsso negativo della
luna, sugli uomini, in questo periodo. Su questo argomento c’erano già
state avvisaglie nei sogni di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- AS42- e del 23
giugno 1987 –CG211- di Barbara)
08 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG218) <P I> (CD243)
Barbara sognò di raccontare la storia di
Abramo bambino, quella famosa storia di cosa fece Abramo nel negozio di idoli
di suo padre Terah, a Peretz. Ad un certo punto si accorse che non solo Peretz
non era un bambino, ma era stato lui, per primo, a raccontarle quella storia.
Dichiarò allora che non a lui doveva raccontare, ma ad altri bambini!
09 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG219) <P I \ M> (CD244)
Barbara sognò di essere in un giardino a
piedi nudi. Peretz era contento perché anche lei era scalza. Nell’erba,
ella trovò, insieme ad altre pietre, quella del Secondo Comandamento.
Poi si trovò per strada e per ben due volte sfuggì ad un
incidente perché al momento di essere travolta aveva pensato a Dio e
alla Sua protezione, infatti continuò a percorrere la strada gridando:
“Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno!”.
Barbara chiese poi a Peretz se avesse pensato alla possibilità che
alcuni Segni ricevuti potessero essere il frutto di scherzi di demoni
(sheddim). Mentre lo stava chiedendo capì da sola che i demoni non
possono progettare Segni in modo così meraviglioso. Poi pensò che
siccome il Maestro Haim sia uno Tzadik, anche se certi demoni possono
effettivamente prendere diversi aspetti, non è così riguardo alle
sembianze del Maestro. Peretz stava per darle una risposta, ma capì che
ella aveva già intuito la verità e le fece un cenno d’assenso.
(Questa è una rassicurazione sul fatto che
nei sogni non potranno presentarsi altri esseri con la forma del Maestro Haim)
10 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG220) <P> (CD245)
Barbara sognò di camminare in una via con un
ragazzo, essi si stavano dirigendo da Peretz per fare un Segno importante. Il
ragazzo le chiese informazioni sul da farsi, ella gli spiegò: “Pensa
solo a baciare e ad abbracciare tutti coloro che ti capiteranno davanti,
perché in quel momento ognuno di noi rappresenterà un popolo ed ogni
bacio ed abbraccio simboleggerà la futura pace per quella nazione,
attraverso la riconciliazione del Bacio e dell’Abbraccio tra Giacobbe ed
Esaù”. Arrivati vicino ad uno spiazzo si sedettero su una panchina, il
ragazzo si lamentò per le falsità con cui la chiesa aveva preso
in giro la gente facendole adorare un uomo per duemila anni. Insieme con
Barbara, parlò anche un ragazzo drogato che era lì: “Ora,
però, è giunto il momento di sapere la verità!”. Giunti da
Peretz andarono sul balcone, ma constatarono che la scarsa visibilità
delle stelle, causata dalla nebbia, avrebbe fatto rimandare il Segno.
(Sapere la verità su Gesù
aiuterà la Riconciliazione tra le Nazioni)
11 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG221) (CD246)
Barbara sognò di avvicinarsi ad una signora
anziana, tutta vestita di nero, che seduta sui gradini di un bar, sfogliava un
album di fotografie. La prima immagine rappresentava Rosa, una bambina di tre
anni., da lei conosciuta. Incuriosita guardò anche le altre foto:
rappresentavano coppie di giovani fidanzati, bambini, ragazzi. Finito di
sfogliare l’album ella ebbe la sensazione che tutte quelle persone, in futuro,
avrebbero conosciuto la Casa di Preghiera.
(La signora anziana rappresenta la vecchia
generazione. la Nuova Generazione, fatta di bambini, ragazzi, giovani coppie,
è il futuro, e, per quanto
riguarda la Fede, avrà contatti con la Casa di Preghiera)
16 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG222) <P I> (CD247)
Barbara sognò di camminare accanto ad una
suora. D’improvviso, sia lei, sia la suora si trovarono senza abiti. Si
diressero poi verso una via e la suora scrisse, per terra, una parola in greco.
Peretz si avvicinò e le chiese cosa avesse scritto. Barbara rispose che
aveva scritto: “Figlio”. Peretz guardò la parola e si mise a ridere
contento.
(Segno che, attraverso il Nuovo Messaggio, molte
suore si spoglieranno delle loro vesti, si sposeranno ed avranno figli.)
17 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG224) <P> (CD249)
Barbara sognò di essere con Peretz in una
piccola conca d’acqua. Essi stavano aspettando Paolo che sarebbe dovuto stare
alla destra di Peretz, mentre Barbara era alla sua sinistra. Ella pensava di
dover fare una benedizione, ma quando si rialzarono le venne detto che quello
era il Segno per la resurrezione di coloro che erano morti in acqua.
18 luglio 1987, Milano, Claudio (CG225) <\ P>
(CD250)
Claudio sognò di trovarsi in una foresta con
sua sorella Barbara. Egli voleva prendere il Pane dell’Asino che Mangia il
Pane, ma ecco che gli si avvicinò uno spirito maligno per impedirglielo.
Quest’ultimo, infatti, buttò via il Pane nonostante le accorate
spiegazioni del ragazzo. Lo spirito, in realtà, voleva impossessarsi di
lui. Claudio, una volta capito ciò, resistette con furbizia, facendogli
credere di essere riuscito nell’intento, per farlo smettere; poi se ne
andò col suo Pane per riferire a Peretz.
(Segno dell’Asino Astuto “con astuzia fa’ la tua
guerra”. Con la Nuova Protezione, uno spirito maligno non può entrare,
può solo far innervosire. Quando la persona lo capisce, può
adottare una strategia più lucida, e allo spirito non resta che
andarsene)
18 luglio 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG226) <M
P> (CD251)
Solly vide, in sogno, il Maestro Haim, che disse a
Peretz: “Peretz!”. Questi si alzò subito in piedi: “Chi sono io?”.
Peretz rispose: “Il Maestro Haim è il Goel (Redentore), anche se in
pochi ancora lo sanno!”.
(Segno del permesso di attribuire il titolo di
Redentore al Maestro Haim ancora prima che l'umanità lo riconosce)
19 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG228) (CD253)
Barbara, in sogno, vide un banchetto a cui
partecipava una famiglia poco onesta. Tutti mangiavano tranquilli; quando il
padre si alzò dicendo che bisognava andarsene, gli altri lo seguirono,
ma si bloccarono e si risedettero nello scorgere un asino ed un cavallo che
scendevano da un sentiero. Barbara, invece, non solo li guardò passare,
ma li seguì. Entrò poi in una casa di persone ricche, che
vivevano come estranee. Si girò e vide Solly che stava osservando il
pavimento diviso in contenitori rettangolari e si chiedeva cosa contenessero.
Barbara indicandoglieli con le mani gli mostrò oro argento, metalli,
rubini…
(I poco onesti hanno sempre paura di essere
osservati. I ricchi nascondono le loro ricchezze sotto il pavimento, per paura
di essere derubati. In contrasto ci sono un asino semplice ed un cavallo fiero,
da seguire, come fa Barbara!)
24 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG230) (CD255)
Barbara sognò di andare a vedere una gara di
salto, praticata da bambini. Giunse anche Paolo con tre bambini piccoli ai
quali doveva fare la balia. I tre bambini, ubbidienti seguirono Paolo fino in
cima alla salita. Arrivò poi il primogenito, un ragazzo spericolato, che
con la moto andò a sbattere sopra un marciapiedi ferendosi al naso.
Paolo lo prese in braccio e lo mise in auto, affidandolo a lei perché lo
accompagnasse in ospedale. Durante il viaggio, il ragazzo che era ateo,
ascoltò il discorso sul Nuovo Messaggio e ritrovò la fede.
(Molti, purtroppo, ritrovano la fede, soltanto dopo
aver corso un grave pericolo)
24 luglio 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG231) <\> (CD256)
Barbara sognò di trovarsi in un convento, con
molte ragazze che stavano diventando suore, ella si stava dirigendo dalla
Superiora. Le ragazze erano confuse, ognuna di loro teneva in mano una pietra e
sembrava pretendere una spiegazione adeguata, circa il significato della pietra
stessa. Esse arrivarono davanti alla Superiora, cieca. Anch’essa teneva in mano
una pietra. Ella ascoltò quanto le novizie avevano da dire, poi
leccò la pietra che teneva in mano e ritrovò la vista, lasciando nello
stupore le future suore. La Superiora iniziò così a parlare di
Peretz; le novizie ascoltavano con interesse, e alla fine non ebbero più
tanta voglia di diventare suore!
(Nei primi anni dei Segni era permesso leccare,
tipico Segno d’Asino, le pietre della Casa di Redenzione. Si trattava di Segni
relativi alle acque segrete del Regno dei Cieli, per legare i Segni alla terra
e le persone ai Segni. Le pietre del Segno dell’Asino sono contro l’idolatria e
fanno sì che tutta la cecità, relativa a quelle dottrine svanisca
per sempre. Il forzato celibato, cui sono stati sottoposti monaci e suore,
è cosa contraria alle leggi della natura. Ecco perché le ragazze,
sentito qualcosa del Nuovo Messaggio di Peretz, non sono più tanto
convinte di voler diventare suore. Anche in un altro sogno, sempre di Barbara
del 16 luglio 1987 – CG222- Peretz ride contento alla scritta “figlio” riferita
ad una suora, questo riporta alla naturalità anche la vita delle persone
che, in futuro, vorranno dedicarsi alle opere di bene)
05 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG232) <P \>(CD257)
Barbara sognò di essere in un bosco con
Peretz e Rosa. Peretz disse che essi avrebbero dovuto fare il Segno di toccare
terra. In seguito Barbara prese in mano una Bibbia e disse a Peretz che le
piaceva aprirla a caso per vedere quale verso sarebbe capitato. Egli la
invitò allora ad aprire il libro e promise che le avrebbe spiegato il
significato dei versetti usciti. Capitò una pagina della Genesi. Peretz
iniziò a leggerne un brano che spiegava, in modo profetico, sia i Segni
fatti dall’Asino con la sua Coda in precedenza, sia quelli che si sarebbero
dovuti fare in futuro. Barbara capì bene ciò che riguardava il
passato, del futuro, invece, percepì solo che sarebbe stato bello, e
che, per arrivare a fare quei Segni ci sarebbe voluto molto tempo ancora. Alla
fine un uomo si avvicinò a Claudio, fratello di Barbara, e disse di
essere un angelo venuto a vedere che cosa essi stessero facendo.
(Cosa sono i Segni dell’Asino con la Coda? Il primo
Asino (Peretz) è il simbolo dell’incarico, proveniente dal Regno dei
Cieli, che, grazie alla sua lunga Coda, effettua l’indispensabile collegamento
con la terra, fornendo le notizie a misura del mondo. I collegamenti si
completano quando la Coda dell'Asino tocca
terra. Specialmente i sogni di Barbara (Deborah, Nodà) spiegano,
rivelano, anticipano, il periodo di rinnovamento –genesi- del cielo e della
terra)
07 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG235) (CD260)
Barbara sognò di vedere un angelo che,
apparso a lei ed a Rosa, una sua amica, disse: “Non temete, io sto vegliando su
di voi!”.
(Già nel sogno di Anna del 24 gennaio 1984
–CG98- era stata comunicata la presenza di angeli della Protezione)
10 agosto 1987, Puglia, Paolo (CG236) <R P>
(CD261)
Paolo, in sogno vide una congregazione di persone,
la maggior parte di esse erano giovani, in fila per ricevere la santificazione
del Pane e del Vino. La Benedizione era celebrata da Peretz nella Casa di
Preghiera.
(Questa è la Benedizione del Pane, Vino,
Latte e Miele sull’Altare di Malchitzedek, nella Casa di Preghiera. Ved. sogno
dell’1 giugno 1987 della signora Carolina –CG204- che aveva visto Peretz che
era riuscito a ricevere la comunione ad un sacerdote reticente per adottarla al
Nuovo Rito nella giusta fede. Qui abbiamo la conferma di quel Segno)
12 agosto 1987, Milano, Anna Gasparotti (CG237)
<\ ^ M> (CD262)
Anna sognò di vedere tanti giovani con
decorazioni particolari sulle orecchie: dei piccoli brillantini disposti come
le tre stelle in fila e la quarta spostata, del Primo Segno della Redenzione, e
chiese loro spiegazioni. I giovani, però non sapevano esattamente a che
cosa si riferisse quel simbolo, pensavano che appartenesse ad una religione
orientale e che, comunque, volesse dire: “Dio ha concesso, all’uomo delle
Stelle di restare sulla terra fino a che sarà il tempo!”. Anna a quel
punto si commosse, perché intuì che l’Uomo delle Stelle era il
Maestro Haim.
(Nel futuro, perfino i Segni Stellari della
Redenzione Finale, sia pure usati inconsapevolmente, potranno rappresentare,
per l’umanità disorientata, dei punti di riferimento. Il Maestro Haim
che ci sta insegnando le Stelle della Redenzione viene qui definito l’Uomo
delle Stelle. Non si capisce, però, come ciò può coincide
con: “Dio ha concesso, all’uomo delle Stelle di restare sulla terra fino a che
sarà il tempo!” Il Maestro è nel Regno dei Cieli, non sulla
terra. Penso che si riferisca a me, Peretz, dato che il compito di spiegare i
Segni Stellari mandati del Goel Haim è una parte integrale del mio
lavoro, un lavoro, poi, che senza aver ricevuto dallo Tzadik Haim molte lezioni
sulle stelle, non avrei potuto fare. Perciò, se non erro, il Goel Haim
è il Maestro delle Stelle ed io sono l'Uomo delle Stelle. E' giusto,
però, che Anna percepisca che il Maestro Haim è l'Uomo delle
Stelle perché tutta la conoscenza delle stelle è sua, non mia. Io
soltanto ricevo Segni dal Maestro nei sogni agli allievi e li spiego.)
12 agosto 1987, Como, Barbara (Nodà) (CG238)
<* ^ P> (CD263)
Barbara sognò di essere dietro ad
un’automobile, all’angolo di una via e di guardare il cielo. Di fronte a lei
c’erano due grattacieli, in mezzo ad essi si vedeva la luna e più sotto
una stella. Una nuvola coprì la luna più o meno a metà,
poi si spostò più in alto, fino a coprirla totalmente, infine la
lasciò scoperta. Barbara andò da Peretz per raccontargli il
sogno. Questi le disse anche un numero: sessantacinque. Peretz, che era seduto
sotto un grande albero, le spiegò che la luna in quella posizione,
coperta da una nuvola formava il sessantacinque, numero che simboleggia i
seimila e cinquecento anni necessari per arrivare alla Redenzione Finale.
(Segno dei sessantacinque anni per arrivare alla conclusione della Quarta
Generazione che sarà divisa in due fasi; la prima, più o meno
a metà del percorso, in cui la
luna è parzialmente coperta dalla nuvola e c’è ancora un po’ di
chiarore, cioè c’è la Clemenza di Dio, sia pure ridotta rispetto
a prima. Nella seconda fase, c'è l’oscuramento totale della luna, il
Giudizio Divino, la fase più terribile della Quarta Generazione)
17 agosto 1987, Milano, Claudio (CG240) (CD265)
Claudio sognò di trovarsi in casa. Una
ragazza che gli era vicino, gli chiese spiegazioni sul Nuovo Messaggio. Claudio
per spiegarle meglio, entrò in una stanza dove c’era una scatola di
vetro contenente un cervello e le dimostrò di poter pensare e ragionare,
pur dando riposo al cervello.
(Il Nuovo Cervello del Nuovo Messaggio è trasparente, nel senso che rivela con
semplicità ciò che è veramente, e soprattutto non viene
costretto ai ritmi forsennati della società attuale, ma può e
deve riposare)
18 agosto 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG241) <P
\ *> (CD266)
Solly sognò di trovarsi all’interno di una
Moschea (dove in realtà non era mai stato), per eseguire un compito per
conto di Peretz. Solly era molto interessato a tutto ciò che vedeva
intorno a sé: c’era gente che pregava e tra il via vai di persone ne
notò una che, per sue convinzioni politiche, sosteneva che tutto quello
era sbagliato. La massa dei presenti non era a conoscenza del fatto che lui
fosse ebreo, ciò era noto solo ai capi. Sempre all’interno della
Moschea, ma non nella sala riservata al culto, vi erano cinque uffici, che servivano
per lo studio e per il rapporto con le altre fedi. Solly si diresse verso uno
di quegli uffici anche perché gli sembrò che la confusione
aumentasse, dato che lo stavano scoprendo come ebreo. Venne allora sollevato di
peso da due musulmani che lo trasportarono in un luogo convenuto, dove il
più autorevole di loro, prese una grossa pietra e con un arnese tipo
mazza, la spaccò in due.
(Segno importante dell'eventuale rottura delle
cocciutaggini che hanno caratterizzato, per secoli, i rapporti fra ebrei e
musulmani. Il sogno arrivò la notte stessa in cui Peretz aveva fatto un
Segno in tale senso)
26 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG244) (CD269)
Barbara si trovava in una chiesa e stava
distribuendo dei fogli che parlavano del Nuovo Messaggio. Era convinta che
così facendo i fedeli avrebbero appreso con fede ciò che in
un’altra situazione non avrebbero accettato. Essi infatti lessero con
attenzione, specialmente la parte che parlava di Giacobbe. Tra i fedeli c’era
un uomo che raccolse i fogli perché capì che essi costituivano un
libro, ella intuì allora che si trattava del libro dell’Asino che Mangia
il Pane. Barbara uscì poi dalla chiesa e sopra un muretto vide molti
rami ormai morti dai quali, però stavano sbocciando dei piccoli garofani
di colore molto intenso. Ella si domandò come fosse possibile quella
fioritura, ed un uomo che le stava accanto, le spiegò che i fiori
rappresentavano le dieci tribù d’Israele, rinate, perché i
cristiani avevano letto il Nuovo Messaggio. L’uomo continuò dicendo che
il primo fiore simboleggiava la tribù di Giuda.
(Segno della Rinascita o Rifiorire delle dieci
tribù d’Israele, assimilate nel mondo cristiano, in merito al Nuovo
Messaggio. Il riconoscimento della scelta della tribù di Giuda, come
rimanenza dell’antico popolo eletto, è un elemento importante)
27 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG254) <M> (CD270)
Barbara sognò che il Moré aveva finito
di mangiare la pera.
(Due anni prima, nel dicembre 1985, in sogno di
Peretz, il Maestro Haim gli consegnava una pera e lo invitava a leggere ad alta
voce, rivolto ai quattro angoli, il testo della Vera Nuova Kabbalah; la pera,
del Giardino era legata all’Albero della Conoscenza del Bene e del Male, contro
la falsa Kabbalah dello Zohar, dunque scrivere testi di Correzione. Il sogno
qui vuol dire che gli scritti relativi all’argomento potevano ritenersi finiti,
conclusi, così come lo era la pera)
03 settembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG247) <\^> (CD271)
Barbara sognò di essere in un luogo di
villeggiatura e di vedere un cartellone molto grande sul quale erano affissi
articoli che annunciavano, finalmente, l’avvenuta costituzione dello Stato
d’Israele. Barbara si stupì perché, in realtà, lo stato
d’Israele era già stato riconosciuto, dopo la Seconda Guerra Mondiale e
si chiese il perché di quella riconferma. Barbara s’incamminò, e
per via incontrò una ragazza alla quale spiegò il Nuovo
Messaggio. La ragazza ascoltò con attenzione e alla fine prese
volentieri una pietra, segnata con lo smalto, della Casa di Preghiera. Poi insieme
alzarono la testa e videro un grandissimo arcobaleno. Il cielo era limpidissimo
e sopra l’arcobaleno c’era una nuvola a forma di corona.
(L’arcobaleno è il simbolo del Patto Nuovo e
la nuvola a forma di corona è il segno della sua completezza. Il Nuovo
Messaggio insegna il giusto riconoscimento dello stato d’Israele)
06 settembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG248) <P \> (CD272)
Barbara sognò di essere con Peretz e Paolo
seduti ad un tavolo in una stanza buia. Un bambino, di circa tre anni, le si
avvicinò chiedendole di togliergli una spina che si trovava nella
posizione alta del collo e che gli procurava dolore. Ella prese per mano il
bambino, e dopo aver passeggiato per strada, gli tolse la spina. Subito dopo
notò che la strada non era facile da percorrere, si girò verso
sinistra e vide che al centro della via c’era una testa d’agnello, molto
grande, di colore verde, che era caduta dal cielo.
(Completamento dei Segni della Spina dorsale della
Quarta Generazione. Il Segno della testa d’agnello o capretto, rappresenta il
sacrificio del Maestro Haim. Ved. sogno di Sarah, durante il primo anno dei
Segni, il 20 ottobre 1984 – CG19- AS30- per l’accoglimento del sacrificio
stesso da parte del cielo e la sua discesa per beneficiare il mondo. Dopo
questo sogno fu trovato è comprato una pietra di lapislazioli verde con
la forma del capreto (naturale, non lavorato; infatti il venditore del negozio
non era cosciente del fatto). Essa sta nel nostro Armadio Sacro. lo viene
riconosciuto sulla terra ed è di colore verde, porta, cioè
speranza)
08 settembre 1987, Milano, Claudio (CG249) <*>
(CD274)
Claudio e la sorella Barbara passarono sopra un
ponte sotto cui scorreva un fiume. Ad un tratto un signore distinto si
avvicinò chiedendo loro se fossero tedeschi. Essi risposero di
sì. L’uomo, poi, chiese a Barbara se lei fosse l’anticristo. Ella
rispose di no. L’uomo continuò dicendo che lo stava cercando
perché portatore di guerra: una guerra più feroce della seconda
guerra mondiale. Claudio gli spiegò che non è l’anticristo a
provocare tutti i morti, egli fa solo una parte, il resto è un
susseguirsi di calamità naturali che possono durare, due, tre, quattro
anni. L’uomo si stupì e continuò ad ascoltare Claudio che gli
spiegava che esiste una casa –rifugio ( la Casa di Preghiera) per salvarsi da
tutto quello, grazie a Dio!
09 settembre 1987, Milano, Sarah Markus (CG250)
<P> (CD275)
Sarah sognò di trovarsi all’aperto, in un bel
prato verde, con Peretz ed altri Allievi. Arrivarono due uccelli che si
posarono sul prato. Uno di questi si chiamava Nachlieli o Lachlieli. Peretz si
avvicinò loro e cominciò a parlare, chiedendo ad uno: “Da dove
vieni?”, “Dall’Egitto”, “E dove vai?”, “A Ierushalaim!”, rispose l’uccellino.
Sarah, stupita si rivolse al signor Giuseppe: “Ha sentito cos’ha detto
quell’uccellino?”, “Sì ho sentito, ha detto ‘Le Ierushalaim”. Poi Sarah
vide che la signora Francesca e gli altri Allievi erano sì meravigliati
nel vedere e sentire l’uccellino parlante, ma soprattutto e al tempo stesso
essi erano molto timorosi. Allora Peretz, per tranquillizzarli, sorridendo
disse a tutti quanti: “Non tutti gli uccelli possono parlare, né possono
farlo con tutti!”.
(Segno del
rinnovo del rito di Pesah, Con un pacco sulle spalle, si chiede, "Da dove
vieni"?' risponde, "Da Egitto". "E dove vai"? "A
Gerusalemme")
22 settembre 1987, Milano, Daniele Manigrasso
(CG252) < ^ \ P>(CD277) 1° sogno di Daniele
Nel sogno, Daniele ed il suo amico Marco videro un
uomo vestito di bianco, molto elegante. Il suo viso era molto bello, aveva i
capelli biondi, corti ed ondulati, i suoi occhi erano azzurri. Costui disse a
Daniele: “Io sono la Terza Redenzione”. Poi, puntando il dito verso di lui gli
preannunciò che entro un anno sarebbe successo qualcosa. L’anno
passò in fretta e Daniele rivide l’uomo che gli aveva puntato il dito e
in quell’istante sentì, insieme con Marco, un grosso cambiamento
interiore, poi fu immerso in un’esplosione di stelle. La trasformazione
interiore si rivelò anche esteriormente e i due amici ora si potevano distinguere
solo da segni particolari, tra i quali un oggetto di metallo speciale, che
suscitò la contentezza e la gratitudine di Peretz nei confronti di Dio.
25 settembre 1987, Milano, Paolo Fierro (CG253)
(CD278)
Paolo, vide, in sogno, un grande albero senza
foglie. Una voce gli disse che quello era l’Albero del Giudizio.
04 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG255) <P \ M v> (CD281)
Barbara, verso le 10,30, da sveglia ebbe una
visione. Vide Peretz seduto al suo solito posto, come nel pomeriggio
precedente, egli aveva in mano il Bastone del Maestro Haim. Dietro a Peretz
c’era lo stesso Moré. A quel punto una voce disse: “Ci vuole più
rispetto, se si vuole vedere il Moré!”.
(È Segno che per avere il merito di vedere il
Maestro Haim, è necessario il giusto rispetto)
04 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG257) <P R I>(CD283)
Barbara sognò di essere in una sala con
Peretz e la sua mamma. Peretz invitò più volte la ragazza ad
accendere la luna, ma Barbara non capì e disse a Peretz che, essendo
giorno, ciò era impossibile, ma proprio mentre lo stava dicendo, vide la
luna. La sua mamma le spiegò che il ciclo delle donne segue il ciclo
della luna. Poi Peretz le disse di accendere il sole, ella allora accese una
lampada. Peretz la guardò soddisfatto, perché aveva finalmente capito:
fare Segni vuol dire rappresentare attraverso simboli ciò che si deve.
Successivamente Peretz chiese, per fare un Segno, del latte e del vino,
necessari rispettivamente per lui e per Claudio, fratello di Barbara.
08 ottobre 1987, Milano, Daniele Manigrasso (CG260)
<P *> (CD286)
In sogno, Daniele, entrò in una casa al cui
interno c’era una signora. Egli le spiegò di aver di nuovo ricevuto la
cartolina precetto e di dover rifare il militare. Quest’ultima lo
accompagnò da un signore, che, messo al corrente della situazione, gli
diede il congedo senza alcun problema. Il signore affermò di conoscere
Peretz ed il Nuovo Messaggio, ma di non conoscere il Secondo Comandamento.
Allora Daniele tolse dalla sua tasca un foglietto su cui sapeva fosse scritto
il testo completo del Secondo Comandamento. Stranamente sul foglio c’era
scritto solo: “Coloro che Mi Odiano”. Daniele non fece a tempo a stupirsi
perché un fortissimo vento fece volar via il foglio dalle sue mani. La
stanza cambiò aspetto; non c’era più il soffitto e si vedevano
un’infinità di stelle. Egli decise allora di recitare a memoria il
Secondo Comandamento. Al pronunciare di ogni frase sentì tuoni, vide
lampi e le stelle incominciarono a cadere, fino a diventare come una pioggia.
Poi si fece buio e Daniele capì che si trattava dell’Ira di Dio.
10 ottobre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG261) < P \ *> (CD287)
Barbara sognò di essere con Peretz, a scuola.
L’insegnante chiese se qualcuno avesse voluto disegnare i Dieci Comandamenti.
Una ragazza propose di farli disegnare a Barbara. Il disegno illustrava il
momento in cui Mosé, Magister Noster, riceveva le Tavole. In mano a
Peretz il disegno si trasformò nelle Tavole della Legge stesse. Barbara
chiese se avesse potuto vederle, Peretz le aprì un pochino, ma subito
chiuse dicendo che non era ancora il momento. Si diressero, a quel punto, verso
casa. Peretz salì le scale, lei prese l’ascensore, ma dato che non si
ricordava il piano schiacciò il pulsante del trentacinquesimo,
più o meno a metà della salita. Poi vide Peretz che stava
spiegando il Nuovo Messaggio ad una signora che era vestita di rosso come lui.
Barbara chiese informazioni circa il piano da raggiungere e le venne risposto
che avrebbe dovuto salire al 65° piano. Entrata in casa, insieme con Peretz e
alcuni Allievi della Casa di Preghiera, vide Peretz soddisfatto perché
il lavoro procedeva bene. Peretz affermò: “Grazie a Dio, siamo arrivati
all’inizio!”.
(La prima parte del sogno conferisce a Peretz il
permesso di spiegare la Nuova Legge sempre sulla base della Torà
ricevuta da Mosé, magister noster, per le esigense del tempo attuale e
per un estensione universale. La seconda parte precisa due numeri 35 e 65, i
due tempi della Quarta Generazione. Già nel sogno di Barbara, del 12 agosto
1987- CG238- c’era l’indicazione del 65, numero di anni necessari per giungere
alla conclusione della Quarta Generazione. Qui viene indicato la divisione di
35 e 30, la conferma del numero totale. Anche nel sogno sopra citato la luna
viene dapprima ricoperta più o meno a metà dalla nuvola. Il
parziale chiarore significava la parziale Clemenza e Protezione Divina nel
primo periodo della Quarta Generazione, qui definito con più precisione:
35 anni. Nel secondo periodo di 30 anni, invece, sarà il periodo
più disastroso della storia umana, ma c’è la speranza
rappresentata dalla Casa di Preghiera, il lavoro dei cui Allievi sarà
considerato soddisfacente. Dopo 65 anni della Quarta Generazione si arriva
all'inizio delle generazioni della Redenzione Finale.)
14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso <P \
M> (CD288) 1° sogno di Giuseppe.
Giuseppe, in sogno vide Peretz che parlava del Nuovo
Messaggio ad una moltitudine di persone. Queste ad un certo punto si alzarono
in silenzio. Peretz aveva con sé il Bastone del Maestro Haim.
(Giuseppe entrò in contatto con Peretz il 12
ottobre 1987, tramite suo fratello gemello, Vincenzo (che mutò ben
presto il suo nome in Daniele). Venuto a sapere che gli Allievi ricevevano
sogni meravigliosi inerenti la Terza Redenzione Finale, pregò Dio affinché
donasse anche a lui la possibilità di avere sogni. Il suo candore venne
esaudito. Nella stessa notte ricevette quattro sogni assai significativi e
già indicativi delle tematiche a lui più affini: il giusto
comportamento, la forte disapprovazione nei confronti dei comportamenti
idolatri, la percezione degli avvenimenti catastrofici della Quarta
Generazione. Il primo sogno riguarda il rispetto per il Maestro Haim,
simboleggiato dal suo Bastone)
14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso
<*> (CD289)
Durante la stessa notte del primo sogno, Giuseppe
sognò di essere in autostrada. Sull’altra corsia una macchina grigia con
a bordo una ragazza tagliò la strada alle altre auto, causando un
tamponamento gigantesco, con molte persone che urlavano perché imprigionate
nelle lamiere. Per fortuna, alla fine, un camion di colore rosso riuscì
a fermarsi in tempo evitando danni peggiori. A quel punto una voce dal cielo
disse: “Questo accadrà il 29 ottobre
(Il secondo sogno di Giuseppe riguarda il periodo
chiamato Quarta Generazione, in cui mancherà la Protezione Divina sugli
uomini che, a causa dei loro stessi comportamenti irresponsabili, avranno,
purtroppo, molti più ‘incidenti’)
14 ottobre 1987, Milano, Giuseppe Manigrasso
<*> (CD290)
In un altro sogno, Giuseppe vide molte vette nere,
alte e sottili, il cielo era di fuoco e le montagne si spezzarono una dietro
l’altra.
(le montagne nere ed aguzze sono indicative di
futuri avvenimenti devastanti e dall’altro rappresentativo dello spezzarsi di
tanti cumuli negativi calcificati nel tempo, come l’ignoranza, la cattiveria,
l’invidia, l’idolatria. Ved. sogno del 5 maggio 1985 –CG57-AS44- di Anna G.
della la montagna nera e aguzza, spostata da Dio in merito alla diffusione del
Nuovo Messaggio)
02 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG264) <P R *> (CD294)
Barbara, in sogno, udì queste parole: “L’ira
di Dio sta per scoppiare, coloro che non hanno ricevuto la Benedizione sono in
pericolo. Peretz ha una settimana di tempo per dare a tutti la Benedizione”.
Barbara si trovò poi su una spiaggia con tutti gli Allievi che stavano
per immergersi nell’acqua.
(Il sogno di Barbara fece seguito al suo precedente,
del 21 ottobre 1987 –CG263- che indicava la necessità di una Benedizione
particolare, chiarendo alcuni particolari sul rito e sui tempi: una settimana!)
04 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG265) <M R> (CD295)
Barbara sognò di vedere i componenti della
Casa di Preghiera in riva all’Adda. In ginocchio essi ringraziavano Dio. Prima
di immergersi nell’acqua, dopo aver bagnato la testa, vennero benedetti.
Avevano il capo cosparso di sabbia e si tenevano uniti appoggiando la mano
sopra la testa di chi avevano a fianco, mentre l’altra mano afferrava un
pugnetto di sabbia, che sarebbe poi rimasta a loro. La Benedizione venne
impartita alla presenza del Maestro Haim e dell’Angelo della Redenzione.
(Ulteriori precisazioni per un Segno evidentemente
molto importante. Vedi anche i sogni CG263-CG264- sempre di Barbara. Il giorno
8 di novembre
12 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG268) <I> (CD298)
Barbara sognò di camminare con fatica,
insieme al fratello e ad altre persone, sopra la cima di una montagna coperta
da molta neve. Correndo arrivò in un locale che ospitava molti anziani.
Un dottore si avvicinò a lei e le spiegò che per colpa di Paolo
quelle persone erano giù di morale. Egli infatti aveva pensato ad
impegnarle e a nutrirle, ma si era dimenticato di una cosa importante: essi
avevano bisogni naturali da soddisfare, e a questo Paolo non aveva pensato! Il
medico continuò dicendo che il seme dev’essere rinforzato, e che non si
potevano tenere quelle persone, sia pure anziane, come vecchi in un ospizio.
(Messaggio sull’errore di Paolo di Tarso con le sue
esagerazioni nel campo delle prescrizioni sessuali)
19 novembre 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG272)
(CD304)
Solly sognò i seguenti versi: “Questi sono
due fratelli./Lui era il più grande,/faceva l’aviatore/e la vita se
l’è presa./lei, invece, la vita l’ha subita./Sia lui che la vita se
l’è presa,/sia lei che la vita l’ha subita/risorgeranno.
23 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà)
(CG274) <\ R> (CD306)
Barbara sognò di vedere che Daniele, era in
cerchio con suo fratello Giuseppe ed altri componenti della Casa di Preghiera,
ognuno teneva in mano un bastone. Tutti insieme unirono i bastoni per fare il
Segno dell’Unione. Barbara collegò il Segno alla profezia riguardante la
riunificazione di Giuda ed Efraim.
02 dicembre 1987, Milano, Solly Kamkhaji (CG277)
<R> (CD309)
Solly sognò di essere in mare e di mettersi i
teffilin (filatteri). Non ricorda se fosse vestito o in costume. L’operazione
risultò piuttosto laboriosa. Le onde lo disturbavano, ma alla fine e con
molta fatica riuscì a mettere i teffilin. Solly si accorse di non aver
indossato il tallet (scialle di preghiera) e temette di aver sbagliato. Alla
fine tutto andò per il verso giusto.
(Anche se non è proibito per un ebreo mettere
i teffilin per dire la sua preghiera durante i Nuovi Riti della Casa di Redenzione,
non si usa però per motivo delle Nuove Acque del Patto Nuovo)
dicembre 1987, Israele, Davide Levi (CG279)
<M> (CD312)
Davide sognò di vedere il Maestro Haim che
gli disse di essere dispiaciuto per non esser potuto stare molto con loro, ma
che ora sarebbe rimasto molto più vicino.
(Il
Maestro nei primi 5 anni era concentrato sulla correzione del Cristianesimo, e
perciò in Italia)
03 gennaio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG280) <M
m P> (CD313)
Paolo sognò di trovarsi vicino ad un lago.
Vide una barca che navigava con una ragazza a bordo. Ad un tratto la ragazza
cadde in acqua e non sapendo nuotare invocò aiuto. Paolo istintivamente
si buttò per soccorrerla, l’afferrò e, miracolosamente, si mise a
camminare sull’acqua con in braccio la ragazza ormai salva. Il fatto
meravigliò molte persone che avevano assistito incuriosite all’accaduto;
un signore aveva perfino scattato una fotografia. Paolo, pure stupito,
capì che era meglio restare in incognito per non essere frainteso, e si
rifugiò in un luogo sicuro dove volle poi parlare solo con Peretz.
Peretz, dopo aver ascoltato il racconto, gli disse: “Si tratta di una strategia
del cielo; dovresti radunare tutti i capi religiosi del mondo ed annunciare
loro che è arrivato il tempo”.
Paolo chiese ai vari giornalisti convenuti di radunare tutti i capi religiosi,
e di trasmettere in mondovisione il discorso che lui stesso avrebbe fatto. Egli
era sempre in incognito ed aveva il viso coperto. Poi si trovò davanti
ai capi religiosi e ad altre personalità, ed iniziò il suo
discorso: “Non sono né il profeta Elia e nemmeno il Messia, ma parlo in
nome di El Shaddaj, il Signore Dio nostro, Dio di tutti i popoli, il Creatore. Ho il viso coperto poiché sono solo
le mie parole che vi devono interessare, non la mia persona. Tutti voi
avete sbagliato; la stessa misura di verità che conoscete è
equivalente all’errore di cui siete colpevoli. Inizio con la tradizione
ebraica, dai Padri della Fede, il popolo scelto da Dio per dare testimonianza
di Sé stesso. Non si può sfuggire dalla testimonianza storica di
cui il popolo ebraico è protagonista; gli ebrei hanno dovuto sopportare
il meraviglioso peso della Sacra Torà. Quale popolo ha subito tali e
tanti decreti e tante umiliazioni da quasi tutte le altre nazioni? Nonostante
ciò, i pochi ebrei sono sempre andati avanti, non si sono mai estinti
perché il Dio Onnipotente è stato sempre con loro. Ma le nazioni
non hanno mai capito questo, e si sono messe le vesti di giudici per giudicare
Israele, senza riconoscere che il suo solo, vero, ed unico Giudice è
Dio”. Paolo a quel punto intuì che i cattolici erano in fermento,
perché non aveva ancora parlato di Gesù. Egli li rassicurò
dicendo che avrebbe spiegato la vera storia della Missione Messianica di Cristo.
Alla fine del discorso, Paolo presentò Peretz dicendo: “Ora vi presento
lo scelto messaggero, il primo allievo del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il
Goel (Redentore) Finale, il Maestro Haim, risorto a beneficio
dell’umanità”. A questo punto comparve Peretz, molto serio, che meravigliò
i presenti.
06 gennaio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(vedi281) (CG282) <* P> (CD315)
Deborah, in sogno, udì Paolo che le diceva
che erano arrivati i segni della grandine, ma dato che il segno non si era
ancora verificato, sia Paolo sia Deborah pensarono che ciò non sarebbe
più avvenuto. Era una giornata di sole, ma all’improvviso si videro
lampi nel cielo e si sentirono tuoni. Una voce proclamò: “Ciò che
Dio dice nei Segni della Redenzione si avvererà, perché Dio non
dice le cose per niente!”. La voce era severa e mentre venivano pronunciate
quelle parole, dal cielo caddero violentemente, su Deborah e Paolo, dei pezzi
di ghiaccio. Essi erano spaventati, caddero in ginocchio, piansero e chiesero
perdono a Dio per aver dubitato. Quando tutto si calmò, Deborah
andò da Peretz e gli riferì ciò che era accaduto
dichiarando che non vedeva una cosa del genere da quando Dio diede il Secondo
Comandamento!
(Non dubitare dei Segni Completi)
09 gennaio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG283) <M
P> (CD316)
Paolo sognò di leggere la Bibbia nel punto in
cui si parla di Figlio dell’Uomo.
Mentre leggeva sentì dietro di se la presenza dl Maestro Haim, che gli
indicò di scrivere ciò che lui stesso gli avrebbe dettato. Dopo
aver finito di scrivere, Paolo vide il Maestro e dentro di sé
sentì una gioia così grande da ringraziare ripetutamente El
Shaddaj. Stranamente, però, l’immagine del Moré non era a colori,
ma in bianco e nero. Egli era impeccabile ed indossava dei pantaloni jeans ed
una camicia a righe. Sul tavolo c’era una rivista pornografica, Il Morè
chiese della lana di vetro, ma al momento non fu possibile trovarla, allora il
Maestro disse: “Fa niente, metterò la mia mano” e mise la mano sulla
rivista. Poi il Moré uscì dalla porta e sul pianerottolo fece
alcuni segni con le mani come se volesse collegare qualcosa. Peretz nel
frattempo eseguì, sempre con le mani, segni differenti.
(Segno che conferma a Paolo l’incarico di
segretario. Il Redentore Finale Haim effettua qui un ulteriore Segno di
protezione, questa volta contro le immagini pornografiche. Una persona, sotto
la Nuova Protezione non verrà danneggiata neanche dalla casuale visione
di tali figure)
10 gennaio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG284)
<\> (CD317)
Giuseppe sognò di essere con Paolo nella
giungla. Videro un serpente. Paolo coraggiosamente lo afferrò e lo mise
nella bocca di un coccodrillo. Tornati in città Giuseppe salì al
terzo piano di una casa dove un signore gli diede una pietra e dell’olio con
influssi così potenti da provocargli capogiri. Scese al secondo piano,
dove si erano fermati gli altri ragazzi e, mentre un sacerdote pregava che
Gesù e Dio fossero la stessa cosa.
15 gennaio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG286)
<P *> (CD319)
Giuseppe sognò di vedere Peretz molto
invecchiato, dimostrava oltre novant’anni di età. Egli era seduto in
mezzo a due alti leoni. Peretz era vestito di bianco e disse: “Gli ebrei devono
partire dalla stazione, ma poiché hanno già pagato, ora non
pagheranno più!”.
(Gli ebrei hanno già 'pagato' nella Shoa)
23 gennaio 1988, Milano, Carmine Nino (CG287)
<*> (CD320)
Nino, in sogno, guardava la luna che sembrava
bruciare come se ci fossero esplosioni di bombe, poi vide scendere dal cielo
dei ferri: sembravano cabine che andavano a finire sopra ai palazzi. Vide
macchine che si spostavano da sole, si aprivano, si spaccavano, era un vero
caos. Nino era tranquillo perché sapeva che quella era opera di Dio e
non poteva succedergli niente, egli disse alla suocera: “Questa è la
Mano di Dio che colpisce”. I suoi fratelli Paolo e Tina guardarono fuori e
videro un vigile che fece un segno: tutto era finito! Tutti guardarono il cielo
e videro le stelle che si muovevano continuamente, leggere come piume;
scendendo esse passavano vicino alle persone come per accarezzarle. Osservando
tutto ciò e ricordando quello che era successo in precedenza, Nino si
emozionò e pianse pensando a Dio. “Poi”, pensò “domani, i
giornali avranno di che scrivere, e tutto il mondo saprà che Dio
esiste!”.
01 febbraio 1988, Milano, Deborah
(Nodà)(CG289) <P> (CD322)
Deborah sognò di vedere dei giornalisti in
miniatura. Peretz dormiva. Quando si svegliò rise divertito: “Vedi come
sono buffi? Dall’alto è stato detto loro di non disturbarmi mentre
dormo!”.
02 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG290) <*> (CD323)
Barbara sognò di vedere la luna piena, di
colore rosso. La gente che la guardava cadeva a terra morta. Barbara, che era
nel suo letto, cominciò a provare una grande paura… quando vide una mano
che le teneva il braccio. Ella pensò che fosse la mano rassicurante del
Profeta Elia e portò il suo pensiero verso Dio tranquillizzandosi. Poi
vide Paolo che stava spiegando che la luna era nel Segno della luna di miele,
ma anche nella luna di sangue: i suoi raggi erano venuti per togliere le
persone cattive che non si rifugiano nel Signore.
(La Quarta Generazione riguardante la luna: Il
Profeta Elia, di benedetta menzione, insieme al Redentore Finale, Haim, portano
la Redenzione Finale. Quanto alla pericolosità dei raggi lunari Ved. Ad
esempio un sogno di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- un'altro di Deborah, del
23 giugno 1987-CG211-)
09 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG292) <P \ R> (CD325)
Deborah sognò di vedere Peretz che la
invitò a prendere il Velo Messianico e raccogliere acqua. Ella gli fece
notare che il velo era diviso in tre parti, lui allora le suggerì di
usare la parte più ampia. Deborah vide poi suo fratello che stava
spiegando ai loro genitori che lei sarebbe dovuta andare in Svizzera per
conoscere il Goel (Redentore).
(Segno del Velo Messianico e dei corrispondenti
Segni fatti effettivamente in Svizzera)
17 febbraio 1988, Milano, Jonathan (CG294) <^>
(CD326) 1° sogno di Jonathan
Jonathan sognò di vedere un asino che
trainava un carretto alla guida del quale c’era un uomo adulto. L’asino entrò
da una porta che dava accesso ad un giardino non molto fiorito e dall’aspetto
un po’ desolato. Il giardino era circondato da mura di marmo ed aveva al suo
interno una casetta, sempre di marmo, vicino c’era una panchina anch’essa di
marmo. Sulla panchina era seduta una donna anziana. L’uomo che era alla guida
del carretto diede alla donna tutte le monetine che si trovavano in un
sacchetto. La donna lo ringraziò con un: “Grazie figlio!”.
(Jonathan, figlio di Solly all’epoca aveva sei anni.
Sognò l’uomo anziano alla guida del carro trainato dall’asino, che
già Sarah aveva visto nel suo sogno del 5 marzo 1985 –CG44-. Il giardino
un po’ desolato, e le costruzioni di marmo, rappresentano il Regno dei Cieli
che sulla terra è già stato stabilito con la discesa del primo
gradino, vedi sogno di Peretz del 22 gennaio 1987, ma deve essere abbellito e fatto fiorire attraverso opere di misericordia e carità)
19 febbraio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG295) <*
P> (CD327)
In sogno Paolo si trovò in Israele, era
all’interno di un’abitazione frequentata da persone appartenenti alla Casa di
Preghiera. Egli si trovò a parlare con Raffaella che gli disse: “Capisco
dai tuoi occhi che sei concentrato per quello che devi fare per l’arrivo di
Mosé!”. Paolo si diresse verso un’altra abitazione, con l’intento di
avvisare le persone e radunarle perché stava arrivando il Giorno Grande
e Terribile del Signore. Giunti a destinazione videro Peretz emozionato e
timoroso per la presenza di Mosé.
23 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG296) <* P> (CD328)
Deborah vide in sogno che oltre a dover raccogliere
acqua di riserva per circa due ore, si doveva razionare il cibo, in segno di
carestia. Peretz, poi, spiegò che anche le tapparelle avrebbero dovuto
essere chiuse completamente perché i raggi della luna erano pericolosi.
(Segno dei raggi lunari pericolosi, ved. sogno
dell’inizio di febbraio 1988 –CG290-sempre di Deborah)
24 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG297) <P \> (CD329)
Deborah sognò di scendere da una nave e di
superare un cancello. Le venne spiegato che quel cancello era speciale
perché oltre alla chiusura normale, aveva una rientranza protettiva. In
questo modo le persone, una volta entrate, si sarebbero sentite al sicuro e se
si fossero girate non sarebbero scappate. Gli altri cancelli, invece, avevano
forme strane e le persone entrate, quando si giravano a guardarli si
spaventavano a tal punto da scappare via spaventate. A quel punto Deborah vide
una serie di cancelli, poi si accorse che sulla sinistra di quello che lei aveva
oltrepassato c’era un angelo biondo. Deborah si guardò intorno e si
accorse che, in quel luogo pieno di luce e di salici, si trovavano diverse
tombe bianche. Ella iniziò a pensare alle dieci tribù d’Israele
disperse. In mezzo alla strada c’era un re con l’aspetto di Peretz, egli
indossava una tunica color porpora. Il re disse a Deborah che avrebbe dovuto
dare la Benedizione alle tredici tribù e pronunciò il loro nome
dal primo all’ultimo e dall’ultimo al primo. Nello stesso modo dovette pronunciarli
Deborah, che accentuò in particolare il nome di Dan.
febbraio 1988, Milano, Solly (CG293) <* P>
(CD330)
Nella realtà, Solly si svegliò nel bel
mezzo della notte perché sentiva un forte dolore al petto ed un forte
senso di oppressione, si riaddormentò con un sonno leggero in cui
avvertiva sempre il dolore e sognò.
Solly sognò che Peretz, in un’atmosfera di
festa e soprattutto di pace, stringeva la mano ad una folla di palestinesi.
Risvegliatosi da quel breve flash si accorse che il
dolore era scomparso.
02 marzo 1988, Milano, Anna Gasparotti (CG300) <*
P M m> (CD331)
Anna sognò di vedere dall’alto una
costruzione fortificata caratterizzata da mura possenti e squadrate, in
particolare vide, sulla sommità di una torre, alcuni simboli militari,
tra cui un elmetto. Poi vide, in una stanza molto spoglia, Peretz seduto con le
mani molto premute sulle tempie come se desiderasse in modo molto intenso che
la costruzione di guerra si trasformasse in costruzione di pace e… lentamente
il prodigio si verificò. In quel momento tutte le campane e tutti gli
strumenti sonori religiosi del mondo si misero a suonare a distesa senza che
nessuno li azionasse. Quello era un segno del Maestro Haim.
(Nel sogno di Solly del febbraio 1988 –CG293- viene
profetizzata la pace tra Israele ed i Palestinesi, in questo sogno la pace si
estende in tutto il mondo sottolineata da suoni festosi. Del resto nel Segno
delle Stelle –CG2- ricevuto da Gino, il Moré stesso dice: “Io
farò un segno e tutto andrà velocemente”. Il Segno dell’incremento
della velocità degli avvenimenti farà sì che eventi anche
solo ipotizzati si svolgano, in realtà, secondo ritmi mai visti nella
storia umana e dunque la Pace, che sembra per ora irraggiungibile, potrà
giungere nel giro di poche generazioni!)
13 marzo 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG301)
<P \ M> (CD332)
In sogno, Giuseppe vide Peretz che indossava la sua
tunica verde, mentre parlava con gli Allievi della Casa di Preghiera. I ragazzi
sapevano che Peretz avrebbe dovuto morire, egli disse: “Quanti anni pensate che
io abbia?”. I ragazzi risposero: “Circa quarant’anni”. Peretz disse: “No” e
fece un segno col Bastone del Moré: “In verità io ho cento anni e
sono nato nel
(L’incarico Peretz si ricollega a quell’anno
importante, il 1914, che fu l’anno di nascita del Maestro Haim)
13 marzo 1988, Milano, Carmine Nino (CG302) (CD333)
Nino, in sogno ricevette da un angelo il seguente
messaggio: “Chi difende gli ebrei riceverà una santificazione”.
(La veridicità di questa affermazione
è confortata da passi della Bibbia in cui si sostiene che: “Chi ti
benedice sarà benedetto, chi ti maledice sarà maledetto!”,
riferendosi ad Israele. Il Messaggio qui aggiunge che non solo chi lo benedice
sarà benedetto ma ancora di più chi lo difende riceverà
una santificazione. Ciò è particolarmente importante durante
questa Quarta Generazione in cui c'è ancora molti antisemiti ed
anti-Israeliani e perciò difendere il popolo d’Israele ha un grandissimo
valore)
19 marzo 1988, Milano, Solly (CG303) <R \>
(CD335)
Solly sognò di vedere un sacerdote unto, che
indossava un tallet (scialle rituale). Egli, nel tempio, recitava le
Benedizioni: “Baruch ata Adonai eloheno malech haolam hagomel hassadim tovim
leamo yisroel (Benedetto Sei Tu Signore Nostro Re dell’universo che usi
bontà con il Tuo popolo Israele)”, dopo di che invitò due ragazzi
di circa quindici anni ad entrare e fare altrettanto. Essi, una volta recitate
le stesse Benedizioni, uscirono dalla porta opposta alla quale erano entrati.
Il tempio era all’aperto ed dall’uscita si vedeva un fiume.
La benedizione, poi, si estende verso il fiume, cioè alle
nazioni. Anche un non-ebreo può adottarla quando succede una cosa
positiva ad Israele e riceve da ciò una santificazione, come nel sogno
di Carmine Nino (CD333). Ecco che l'entrata è alla Sinagoga, ristretta
ad Israele, ma escono dalla porta opposta che è all'aperto e si vede un
fiume.
20 marzo 1988, Milano, Raffaella Foyer (CG304)
<*> (CD336) 1° sogno di Raffaella
Raffaella in sogno, era in compagnia di G. e voleva
andare a vedere un film sulla vita di Mosé, Magister Noster e sulla
liberazione degli ebrei dall’Egitto. Arrivati al cinema constatarono, con
grande disappunto, che tra i sei film proiettati, non c’era quello da loro
cercato. Senza sapere perché ella, aggiunse alle parole di rammarico:
“Io sono ebrea!”. Pronunciò la frase con enfasi di fronte ad un numeroso
gruppo di arabi che guardandola di traverso, dissero: “Ebrea!” con disprezzo ed
odio. Capì in quel momento di essere in Israele, durante il periodo
critico dei territori occupati. In un primo momento ebbe paura a passare tra
gli arabi, poi capì che le veniva offerta l’opportunità di
parlare con loro. Raffaella si rivolse loro in inglese e disse: “Non siete
stanchi di questa lotta senza fine? Non ne avete abbastanza di odiarci? Non
sarebbe meglio, invece, unire le nostre forze per vivere in pace e in armonia,
lavorare insieme per migliorare le condizioni di vita in Israele? Dopotutto
viviamo insieme nello stesso territorio da tanto tempo; a cosa serve odiarci se
non a fare il nostro stesso male? Adoriamo lo stesso Dio. Ricordatevi, inoltre,
che Israele è un paese democratico…”. Mentre Raffaella parlava si rese
conto che le sue parole cominciavano a fare effetto, ma quando pronunciò
l’ultima frase, un arabo, che stava leggendo, con spirito di contestazione
cercò di confonderla, dicendo, Gli ebrei venuti qui erano Socialisti!.
Raffaella disse, "Sì, è vero, ma ciò dimostra che in
Israele c'è la democrazia e la flessibilità di cambiare per il
bene di tutti". Ancora una volta ella trovò le parole giuste per
rispondere, e tutti furono d’accordo. Raffaella alla fine, si chiese dove
avesse potuto trovare le frasi e il coraggio di parlare così, e ne
rimase molto sorpresa.
(Per il colloquio di pace tra arabi ed israeliani
ved. sogno di Solly del febbraio 1988 –CG293- in cui vide Peretz, che in
un’atmosfera di festa e soprattutto di pace, stringeva la mano ad una folla di
palestinesi)
24 marzo 1988, Milano, Peretz Green (CG305) <P
I> (CD337)
Peretz sognò di trovarsi in Israele e di
camminare, insieme con Sarah, in una strada vicino al mare. Essi passarono
sopra un ponticello dove c’erano delle pietre scartate da loro in precedenza.
Sarah le prese e le infilò in vecchie scarpe lì abbandonate.
Attraversato il ponticello, Peretz indicò il mare a Sarah dicendo:
“Guarda che brutto segno, le acque non si muovono per niente!”. Era notte,
l’atmosfera era cupa e minacciosa. Ora Peretz si trovò in strada da
solo, alla ricerca di una casa per dormire. Trovò alloggio presso due
giovani sposi israeliani. Ringraziò loro per l’ospitalità e Dio
per tutto. Il marito, però lo guardava con sospetto. Egli andò a
letto ed ebbe alcune visioni: vide il marito che insieme ad alcuni amici di
origine askenazita si facevano beffa di lui, ritenendolo un religioso,
arrivando perfino a spegnergli una sigaretta sulle mani con grande disprezzo.
Peretz li rimproverò con decisione: “Non è perché voi non
siete religiosi, ma perché non avete il minimo timore di Dio!”. In
un’altra visione Peretz si trovò di nuovo per strada, un ebreo sefardita
orientale si mise a camminare accanto a lui e cercò di fare
conversazione. Per terra c’erano dei sassi piuttosto grossi, coperti di
caramelle, disegnati con strisce di cioccolato e, praticamente, confezionati,
ma nonostante il loro aspetto invitante, non erano commestibili perché
ogni sasso era sporco di terra e da gettare. Peretz si alzò dal letto e
raccontò alla sua ospite il contenuto delle due visioni spiegandole che
su Israele gravava un decreto perché c’era cattiveria nel cuore di
parecchi israeliani, specialmente d’origine askenazita, che non credono in
niente e si comportano male essendo egoisti, senza amore e senza rispetto per
le persone. D’altro canto, altri, fra cui molti sefarditi orientali, mostrano
dolci formalità a livello esteriore, ma celano un interiore di pietra.
Peretz aggiunse poi di aver capito anche che suo marito la trattava male, senza
motivo, dato che lei gli voleva bene, e questo segnalava un brutto trend in
Israele! Infatti quando il marito scese dalle scale trattò Peretz con
grande disprezzo insistendo perché andasse via subito, e questo
nonostante il fatto che la moglie non fosse d’accordo, ma il marito la
costrinse a mandarlo via.
(Segno della situazione esistente in Israele)
marzo 1988, Milano, Deborah (Nodà) (CG298)
<I> (CD339)
Deborah sognò di andare a trovare una
signora. Per poter entrare da lei si dovevano superare cinque cancelli. Ella fu
accolta molto bene da tutti tranne che dal figlio che, prepotentemente, le
chiese di fare le frittelle. Deborah gli rispose che non poteva farle,
perché non c’era il gas, e lui stizzito: “In quale Dio credi, se il tuo
Dio non è in grado di farti cuocere le frittelle senza il gas?”. Deborah
capì l’errore del ragazzo e cercò di farglielo capire raccontandogli
la storia del Monte Carmelo. Alla fine del racconto, il ragazzo si
spaventò e ritirò quanto detto, anche perché i suoi
genitori erano turbati dal fatto che avesse fatto un errore così
grossolano.
(L’errore nel credere che a Dio si possano chiedere
delle cose irragionevoli, o come in questo caso, dimostrative della Sua
esistenza e potenza, per qualcosa di futile e senza costrutto)
01 aprile 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG307) <I P> (CD341)
Deborah sognò di vedere Paolo che cercava di
spiegare le questioni relative ai Trentasei Giusti Nascosti. Paolo sembrava
convinto e sicuro di ciò che stava dicendo, tuttavia Peretz lo riprese
dopo solo tre parole, dicendo: “Stai attento, non puoi pretendere di spiegare
le questioni riguardanti i Giusti Nascosti così facilmente, quando in
realtà c’è dietro uno studio di molti anni!”. Allora Paolo si
fece serio e, per timore di sbagliare, disse a Peretz: “Hai pienamente
ragione!”.
(il giusto atteggiamento e massimo rispetto nel
parlare dei Giusti Nascosti)
************************************************************************3
aprile 1988, PASQUA
03 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG308)
<*> (CD342)
Daniele sognò di trovarsi in casa sua,
c’erano molti invitati, seduti ad una grande tavola. Tutti mangiavano di buon
gusto il cibo a loro disposizione. Solo lui non partecipava ed era molto
disgustato. Decise di uscire sul balcone. Qui vide un poliziotto che gli chiese
di dargli una mano ad archiviare il cibo. Daniele si mise subito al lavoro che
consisteva nel mettere il cibo in cartellette blu, sigillarle e collocarle su
scaffali. Il lavoro fu molto lungo e faticoso, alla fine, però, essi
avevano riempito un’intera stanza di cartellette. Il cibo archiviato era
costituito, in prevalenza, da pasta e carne.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante i rifugi
e le scorte alimentari. Anche in questo caso, il poliziotto è un angelo,
così come lo erano i poliziotti del sogno di Shimon del 5 giugno 1986
–CG118- o il vigile del sogno di Carmine Nino del 23 gennaio 1988 –CG287-)
03 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG309) <*
P m> (CD343)
Solly sognò di vedere Peretz che, insieme ad
un gruppo di persone a lui fedeli, tra le quali suo figlio Jonathan di circa
vent’anni, stava spiegando il significato della frase: “Non una pietra
rimarrà sull’altra”. Peretz disse: “La mente umana non può
neanche immaginare ciò che accadrà in quei giorni”.
All’improvviso, vicino a Peretz vi fu una fortissima esplosione, egli stesso
dovette spostarsi bruscamente per non venirne colpito. Subito dopo
scoppiò un vero e proprio pandemonio. La gente moriva a causa di una
mano nera che scendeva dal cielo e colpiva a morte tutti. Il momento era
terribile. Peretz invocò il Nome di Dio (il Sacro Tetragramma). Subito
dopo, grazie ad un movimento dal basso verso l’alto, le anime ritornarono nel
corpo delle persone morte, ridando loro nuova vita.
(Sogno della Quarta Generazione relativo al Giorno
Grande e Terribile del Signore. La mano nera è il simbolo di una delle
dieci piaghe d’Egitto. Qui per la prima ed unica volta Peretz pronuncia il
Sacro Tetragramma.
03 aprile 1988, Milano, Paolo Fierro (CG310) <M P
\> (CD344)
Paolo sognò di trovarsi all’esterno di un
ospedale, dal quale vide uscire il Maestro Haim accompagnato da Peretz. Il
Maestro era serio e non parlava. Insieme a sua moglie, la signora Mazal, si
recarono a casa loro. Paolo era seduto sui gradini, fuori dalla casa del
Moré ed era molto felice internamente, perché pensava: “Grazie a
Dio, ora si può e vedere e parlare col Go’el (Redentore)”. Più
tardi a Paolo fu offerto un lavoro, come istruttore di nuoto, per il quale
sarebbe stato pagato molto bene, ma lui rifiutò. Successivamente
entrò nella sua auto per recarsi dal Moré, con Peretz, che era
già all’interno della vettura, e vide con sorpresa che c’erano molti
pacchi regalo. Giunti a destinazione, Peretz gli disse: “Di’ agli altri che per
un po’ di giorni devo stare da solo, perché entro nel Segno del Velo
Messianico, per poter scrivere il Messaggio del Profeta”.
04 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG313)
<* ^> (CD347)
Daniele, in sogno, vide Carmine Nino molto
emozionato perché aveva ricevuto l’importante incarico di esplorare i
vari pianeti dello spazio. Daniele, insieme ad altri amici, decise di
accompagnarlo in macchina verso l’astronave con la quale avrebbe viaggiato nel
cosmo. Durante il tragitto si fermarono ad osservare le stelle dato che il
cielo era di una limpidezza incredibile. Ad un tratto videro fasce di stelle
spostarsi in mille direzioni. Daniele, Nino e Giuseppe rimasero incantati
davanti a tale stupendo spettacolo, ma poi si accorsero che, col passare dei
minuti e dopo un’infinità di spostamenti, i gruppi di stelle prendevano
forma e cominciavano a rivelare un corpo metallico. Daniele, con il dito
puntato, esclamò: “Un UFO!”. Il cielo fu presto invaso da quelle
macchine da guerra, che, dopo aver sorvolato la zona, presero a sparare,
colpendo per primo un parcheggio di automobili. Nella fuga, Daniele si
preoccupò anche della popolazione, cercò di avvertire la gente
indicando con i gesti che era in corso un attacco extraterrestre, ma le persone
del posto, del tutto indifferenti, si comportarono come se nulla fosse
avvenuto. Daniele venne ferito ben tre volte dai loro attacchi, ma non
poté difendersi, perché disarmato. Nel cercare riparo, egli vide
Giuseppe e Nino che si difendevano con antiquate pistole tipo far west e gliene
diedero una. Daniele controllò la pistola e notò che aveva un
solo colpo in canna e constatò anche che, in tutta quella confusione,
gli aggressori puntavano solo verso di loro. Daniele diede retta a Giuseppe e
salì sopra ad un treno da un cui finestrino vide che il cielo era sempre
pieno di macchine infernali. Capì in quel momento di essere in Giappone.
Dopo un po’ vide che tutto si era calmato e rivide Nino in procinto di affrontare
il suo incarico.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti
con extraterrestri)
07 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG314)
<*> (CD348)
Giuseppe sognò una giornata bellissima con un
sole stupendo, ma poco dopo vide in cielo una strana luna dai toni rosso acceso
e con molte nuvole intorno. Si trovò poi sul balcone e, rivolto ad un
gruppo di giovani annunciò: “Questo fenomeno era già stato
sognato, ora non potete più dire niente. Quando arriva questo Segno
iniziano a realizzarsi i Veri Segni della Quarta Generazione!”.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante la luna
che si fa inquietante. Ved. Sogno di Anna G. del 20 maggio 1985 –CG58- e del 2
luglio 1987 –CG216- e di Deborah del 23 giugno 1987 –CG211- e dell’inizio
febbraio 1988 –CG290-)
07 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG315)
<P \> (CD349)
Daniele sognò di essere in una casa con il
padre di una sua amica e Peretz, con la sua tunica verde. Il signore, il cui
volto sorridente faceva trasparire una grande contentezza, parlò con
Peretz per sapere qualcosa in più sul Nuovo Messaggio. Dopo alcune
spiegazioni, ascoltate da quel signore con grande attenzione, Peretz si
interruppe perché dovette recitare una preghiera: “Benedetto è il
Creatore di tutte le cose esistenti!”. Ciò suscitò la commozione
di quel signore, il quale piangendo disse: “Mentre lei stava pregando il
Creatore, io pregavo sant’Antonio, perché gli sono devoto, ma non vedo
l’ora che esca il libro del Nuovo Messaggio, perché così anch’io
potrò pregare il Creatore!”.
(Messaggio che ben rappresenta la gioia di coloro,
che, salvati dai culti improntati di idolatria, potranno trovare la purezza
della fede ribadita dal Nuovo Messaggio)
09 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG316) <P
I> (CD350)
Solly sognò di vedere Peretz che teneva una
lezione ad una folla eterogenea, composta anche da israeliani. Egli disse: “Per
quanto riguarda gli eventi che accadono nel corso della vita degli ebrei
è Dio stesso che decide, e questo per merito di Abramo. Per quanto
riguarda, invece gli altri popoli, ciò che accade dipende dal destino”.
(Ogni popolo ha il suo
destino stellare, come ogni persona; 'nasce' ognuno con la sua stella che
'muore' con lui quando muore. Così ogni popolo ha la sua nascita, il suo
percorso, la sua salita e la sua caduta, come i 4 regni Babilonia, Persia,
Grecia, Roma. Anche se ogni ebreo è anche sotto la sua stella, il popolo
in genere, non è governato da un destino stellare ed è Iddio
soltanto che decide il suo percorso storico. Il Sogno qui, inoltre, viene ad istruirci
che tale grandissimo privilegio di essere sotto Iddio e non sotto le stelle,
è per merito di Abramo, nostro padre, e l'intera storia delle prove
superate da lui e dai miracoli che Dio fece per lui, vegono per insegnarci in
che modo Dio Benedetto ha 'tolto' ed innalzato Abramo al di sopra del destino
stellare, e così, per suo merito, il popolo scelto è al di ssopra
di qualsiasi destino stellare. enormi. Tutta la storia del popolo ebraico lo
testimonia)
10 aprile 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG317) <P
\ m> (CD351)
Solly sognò di trovarsi di notte su un passo
di montagna nel deserto del Sinai, insieme con Peretz, Davide e Paolo. L’aria
era tersa, pulita e l’atmosfera era fantastica. Pur essendo notte fonda, la
strada era rischiarata dalla luna. Peretz, ad un certo punto, disse: “Vedete le
guglie di quelle montagne che si trovano lassù, in alto? Ebbene, esse
sono come l’uomo che deve essere sopra la donna!”. Più tardi, Peretz,
dopo aver fatto andare avanti gli altri due, rimase con Solly e fece dei rapidi
movimenti rotatori con il bastone. Apparve allora, per terra, all’improvviso,
un tappeto ovale, dalla forma simile a quella della cipolla, su cui era
scritto: “Adonai Zevaot (Signore degli Eserciti)”. Vi erano anche altre scritte
in ebraico che, se lette da lui, l’avrebbero aiutato a superare un grande
problema. Solly si svegliò subito impaurito per il fatto di aver letto
una scritta così sacra.
(Segno dell'Altare del Profeta)
10 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG318)
<M> (CD352)
Daniele sognò di trovarsi in automobile con
una ragazza e di dirigersi verso una montagna. Ad un certo punto vide un uomo
dai capelli e dalla barba lunghi, che fece loro cenno di fermarsi. Quell’uomo
disse a Daniele di essere un ebreo yemenita, e di aver deciso di vivere con sua
moglie in mezzo alla natura perché stanco della civiltà e della malvagità dell’uomo. Daniele non
perdette l’occasione di raccontargli che lui sapeva che il Maestro Haim, il
Redentore d’Israele e delle Nazioni, era di origine yemenita. L’uomo fu molto
felice di apprendere quella notizia.
(Gli ebrei yemeniti gioiscono alla meravigliosa
notizia che il Maestro Haim è l’aspettato Redentore)
12 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG319)
<m I> (CD353)
Giuseppe sognò di vedere un uomo dagli occhi
azzurri e dai capelli biondi che era sceso dal cielo. L’uomo gli si
avvicinò e cominciò a parlare. Diceva tante cose giuste, poi gli
propose di seguirlo e fare come lui faceva. Lo portò sotto, nella
galleria della metropolitana e, invitando Giuseppe a seguirlo, si buttò
sotto il primo treno. Giuseppe stupito, vide che, dopo essere stato fatto a
pezzi, l’uomo ritornava in vita sano e salvo, senza alcun graffio. Nonostante
ciò, Giuseppe pensò: “Non lo seguirò!”, e subito dopo gli
disse con tutta semplicità: “Io sto con l’Asino!”.
(Dal cielo, a Giuseppe Bambino fu mandata una prova
di fedeltà. La prova dimostrò che anche se un angelo del cielo
scendesse e facesse miracoli stupefacenti, Giuseppe non lo seguirebbe in
esibizioni inutili, perché fedele all’Asino)
14 aprile 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG320)
(CD354)
Daniele, in sogno, si trovò in mezzo ad una
moltitudine di gente che era molto preoccupata perché c’era una donna
che piangeva. Egli l’avvicinò per chiederle il motivo di tanto dolore e
in quel momento capì che era la madre di Gesù. Daniele le
parlò: “Perché piangi, donna?”. Ella rispose: “Sono preoccupata
per mio figlio, Gesù. Di solito, durante la sua Missione, mi viene
spesso a trovare”. “Da quanto tempo non lo vede?”, le chiese Daniele. Maria gli
rispose: “Ormai sono passate tre settimane”, e Daniele: “Suo figlio è
stato condannato a morte!”. Poi, Daniele si trovò sulla spiaggia con la
povera donna e cercò in ogni modo di consolarla. Ella, ripresasi un po’
dallo shock, decise di ritornare all’interno del suo territorio e quando vide
un centurione romano, lo accusò: “Siete degli assassini!”. Daniele si
accorse in quel momento di avere, alla sua destra, una lancia, la prese e la
scagliò contro il centurione, mancandolo per poco. Il soldato
guardò Daniele con la faccia inferocita, ma lui per niente intimidito
gli gridò: “Vattene via e non guardarmi, ti è andata bene che ti
ho mancato!”.
16 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG321)
<*> (CD355)
Giuseppe, in sogno, si trovò in una città
e avvertì un pericolo. All’improvviso, infatti, guardò in alto e
vide numerosi insetti che oscuravano il cielo. Decise di rifugiarsi in casa,
chiuse le finestre, ma le cavallette erano così tante e così
aggressive da spaccare i vetri e da attaccare da tutte le parti. Giuseppe
rimase immobile a guardare: non poteva fare altro! Vide un gruppo di cavallette
molto grosse che si riproducevano a vista d’occhio in numero impressionante,
anche dopo morte!
(Sogno della Quarta Generazione riguardante piaghe
bibliche)
21 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG323)
<P \ m> (CD357)
Giuseppe sognò di vedere un ragazzo che
maltrattava Peretz e lo buttava per terra. Peretz aveva la tunica verde ed il
ciuccio simbolo dell’ingenuità indispensabile per cogliere il Nuovo
Messaggio. Dal cielo si sentì una voce che disse: “Cosa volevi fare?” e
scoppiò in una risata. Il ragazzo guardò in alto con terrore, si
mise le mani nei capelli…poi prese fuoco! Dopo l’accaduto apparve un giornale
con la scritta: “Gerusalemme”.
26 aprile 1988, Milano, Giuseppe (CG324) <P *>
(CD358)
Giuseppe sognò di vedere Peretz sul tappeto
del profeta Elia che diceva: “La salvezza deriva dai quattro angoli della Casa
di Preghiera”.
(Il Profeta Elia, di benedetta menzione, è il
Capo dei Giusti Nascosti di ogni generazione. 'Il Maestro onorato che voi
cercate' insieme all' 'angelo del patto che voi desiderate' (Malachi 3,1) si
riferiscono al Goel Haim e al Profeta Elia. Per la Terza Redenzione Finale loro
mandano la profetizzata 'Casa di Preghiera per tutti i popoli' dalla quale esce
la salvezza per il mondo.)
21 maggio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG331)
<*> (CD365)
Paolo sognò che nel mondo c’era atmosfera di
paura e fra la gente serpeggiava molto sgomento. Si avvertiva che stava
arrivando un cataclisma. Paolo associò questo al Giorno Grande e
Terribile del Signore. Egli si trovò in seguito, passato quel ‘giorno’
(senza averlo né visto né subìto) a constatare che la
terra era semi deserta. Vide arrivare verso di lui alcuni uomini, tra cui due
russi in divisa, assai spaventati, essi erano disorientati e chiedevano in
quale località si trovassero. Paolo sapeva solo che era appena passato
il Giorno Grande e Terribile del Signore, ma anche lui non sapeva dove si
trovasse.
25 maggio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG332)
<*> (CD366)
Giuseppe sognò di avere in mano un libro
molto bello e di andare in giro ad annunciare il Nuovo Messaggio della Terza
Redenzione Finale. Incontrò un gruppo di ragazzi ai quali
comunicò la notizia; poi, quando fu il momento di leggere il libro,
questo si aprì da solo, incominciò a parlare e subito dopo sopra
di esso apparvero le immagini che presero la forma del globo terrestre che
girava. Il libro raccontò la storia della Redenzione del mondo col
sottofondo di una musica bellissima che avvolgeva il mappamondo animandolo con
molte voci che s’intrecciavano. Una signora assistendo all’avvenimento rimase
sbalordita. Giuseppe la informò che, purtroppo, così come ci sono
le notizie meravigliose, ci sono anche le notizie brutte, e questo
suscitò la perplessità della donna. In seguito, Giuseppe si
trovò in mano una cassetta musicale, che, una volta inserita
nell’apparecchio riproduttore rivelò una musica meravigliosa.
(il Nuovo Messaggio verrà divulgato anche con
tutti i moderni ed efficaci mezzi di comunicazione. Ved. sogno di Anna G. del 2
dicembre 1985 –CG84 in cui anche lei vide un libro, che una volta aperto mise
automaticamente in funzione una audio cassetta. Giuseppe qui vede addirittura
ologrammi.)
29 maggio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG333) <P \> (CD367)
Deborah sognò di avere le mani aperte e tese.
Accanto a lei c’erano Perez e Paolo. Ella meravigliata vide comparire nelle sue
mani un contenitore ovale di colore arancione, con impressa la figura di una
chiave. Deborah toccò l’oggetto e, con sorpresa, vide che si
moltiplicava, a chiavi si aggiunsero altre chiavi. A quel punto chiese a Peretz
e a Paolo di guardare ciò che stava accadendo, ma essi non videro. Così
ella spiegò loro di aver avuto una visione e di avere capito di aver
ricevuto tra le mani molte Chiavi Profetiche. I due rimasero stupiti.
(Segno delle Chiavi Profetiche di questa generazione
che si trovano nelle mani di Deborah)
06 giugno 1988, Basilicata, Paolo Fierro(CG334)
<P ^ M> (CD368)
Paolo sognò di essere con Peretz e di vedere
un cielo limpido con le stelle. Ad un certo punto vide una luce, con i colori
tendenti al rosso, che pulsava. Egli capì che quella luce era il Maestro
Haim. Preso da grande timore chiuse gli occhi per non vedere il Moré e
avvertì una grande emozione che gli fece venire i brividi.
(Subito dopo
il sogno, Paolo venne svegliato da Peretz il quale lo chiamò per fargli
vedere la Stella della Redenzione che era appena apparsa in cielo. Il fatto
di avere la sensazione che il Maestro sia in qualche cosa di collegato al
firmamento era già stata avvertita, per esempio da Barbara nel sogno del
20 luglio 1987 – CG229-, in cui lei percepiva la sua presenza in una cometa. In
tutti i casi questo rivela la grande affinità del Moré col mondo
delle Stelle di cui era profondo conoscitore, non a caso nel sogno di Anna G.
del 12 agosto 1987 –CG237-egli viene definito l’Uomo delle Stelle)
09 giugno 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG336)
<P m> (CD370)
Giuseppe sognò di andare in giro per le
strade di Milano a cavallo di un asino. Ad un certo punto l’asino si
fermò. Giuseppe si ricordò allora che Peretz gli aveva detto che
per farlo camminare bisognava fargli solletico sotto l’orecchio. Il metodo,
più volte applicato, non funzionò: l’asino non si muoveva, ma si
girò verso di lui mostrando tre
occhi, poi ricominciò a camminare. In seguito egli si trovò
in una valle verdeggiante dove, insieme ai componenti della Casa di Preghiera,
c’erano dei Palestinesi. Seduti sull’erba di fronte ad un lago, tutti stavano
aspettando un miracolo. All’improvviso l’acqua venne solcata da una barca senza
nocchiero, questa lasciò un segno e tornò da dove era venuta.
Tutti quanti erano felici perché si era verificato un avvenimento fuori
dal normale e ringraziarono chi Dio chi Allah. Qualcuno si era inchinato a
quell’avvenimento, ma Giuseppe deciso li ammonì dicendo: “Non
inchinatevi ad esso, ma a Dio, Benedetto Egli sia!”. In seguito Giuseppe si
trovò nella caserma dove aveva fatto il militare e portava in mano i
libri dell’Asino che Mangia il Pane. Tra di essi ne vide uno con la copertina
rossa che come titolo aveva la scritta: “Diario di Giuseppe Bambino”.
(L’Asino è fornito di tre occhi: uno per gli
Ebrei, uno per i Cristiani, uno per i Musulmani e con questi Tre Occhi per
tutti gli altri)
23 giugno 1988, Milano, Paolo Fierro (CG337)
<^> (CD371)
Paolo sognò di vedere in cielo, in pieno
giorno, la formazione delle tre stelle equidistanti e la quarta spostata. Le
stelle erano formate da pietre preziose che emanavano molti bellissimi colori.
(Le tre stelle in fila e la quarta spostata si
rivela per la prima volta in sogno nell’aprile del 1983 –CG2- a Gino, in quello
che sarebbe stato definito il Segno
delle Stelle in cui il Goel Haim ci insegna il Libro delle Stelle di Abramo,
nostro padre . Esso significa anche che, dal punto di vista stellare i
tempi sono maturi per la conclusione del ciclo di 4000 anni di Abramo, e per la
realizzazione della promessa riconciliazione dei popoli nella sua fede
nell’Unico Dio. Ved. sogno di Debora del 16 gennaio 1987 –CG159- ed nel sogno
di Anna G. del 12 agosto 1987 –CG237-. In questo sogno il paragone con le
pietre preziose che emanano colori meravigliosi annuncia che le Stelle della
Redenzione saranno, per l’umanità, conosciute come preziose apportatrici
di influssi benefici)
28 giugno 1988, Milano, Nicola Fierro (CG339)
(CD372)
Nicola sognò di essere tornato indietro nel
tempo e di vedere i suoi fratelli Paolo e Tina da bambini. Essi stavano
giocando, ad un certo punto Paolo cadde senza vita. Pochi istanti dopo
arrivò la mamma a cavallo che lo prese per portarlo alla sepoltura.
Nicola si diresse verso il luogo in cui Paolo era stato sepolto, lo prese e lo
portò in una cella frigorifera, e il giorno dopo lo appoggiò sul
suo letto in camera sua. Mentre Nicola e sua madre conversavano, sentirono una
voce provenire dalla camera: Paolo era in piedi allegro e sorridente!
(Segno della Resurrezione del Cavallo. Paolo,
infatti, nei Segni è designato quale Cavallo Bianco che correrà
ai quattro angoli del mondo per diffondere la Notizia della Redenzione Finale)
giugno 1988, Israele, Shimon Lupano (CG338) (CD373)
Shimon sognò di vedere alcuni bambini
eritrei. Costoro lo salutarono con la seguente frase: “Shalma- Shelémta
(Pace Completa)”.
(Ved. la Preghiera di
Minhat Shabbat)
04 luglio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG341)
<P> (CD374)
In sogno, Paolo, vide Peretz e Giuseppe che uscivano
dalla Casa di Preghiera. Peretz disse a Paolo che sarebbero andati a fare un
Segno indicante un cambiamento radicale. Paolo capì che il Segno era di
natura Sacerdotale.
(Segno del cambiamento radicale del Sacerdozio nella
Casa di Preghiera. Il sogno di Deborah del giorno seguente chiarì di
cosa si trattasse esattamente. Sogno del 5 luglio 1988 –CG343-)
04 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG342) <P I> (CD375)
Deborah sognò che in un piccolo paese si
stavano svolgendo delle votazioni. Si doveva votare a favore o a sfavore della
Madonna. Ella si trovava in una stanza buia dove vide alcune vecchiette
sorridenti, Peretz le disse che avrebbe votato per la Madonna, non per fede, ma
per quelle povere vecchiette. Deborah decisa lo sconsigliò e gli disse che
mai avrebbe dovuto fare quella scelta, tanto meno per assecondare qualcuno.
Peretz le guardò e, di nuovo: “Per loro, una volta si può fare
tre” (n.d.r. per assecondare le
vecchiette, per una volta si può cedere all’idolatria, quindi alla
trinità). Deborah insistette sulle sue posizioni. Peretz a quel
punto disse di aver cambiato idea e che avrebbe votato contro. Le vecchiette,
prima sorridenti s’incupirono, e cercarono di far cambiare la decisione di
Peretz. In seguito egli si trovò in una soffitta con Deborah che gli
stava spiegando che se avesse votato a favore della Madonna, per amore delle
vecchiette, ne avrebbe rafforzato il culto, avendo invece votato contro ed
essendo il culto già indebolito, lo si sarebbe potuto portare più
facilmente alla caduta.
(Messaggio del sogno: abbiamo recuperato tempo
prezioso per lo sviluppo della Redenzione, non avendo assecondato delle vecchie
bigotte che pregano la madonna!)
05 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG343) (CD376)
Deborah sognò di vedere, in una bella strada,
Anna G. e il suo bambino Marco Federico. Felice d’incontrarli ella
informò Anna della notizia che da quel giorno anche i bambini della Casa
di Preghiera sarebbero potuti diventare sacerdoti ed impartire le Benedizioni
inerenti la Protezione. Marco Federico, che stava ad ascoltare felice, si stava
già preparando per andare alla scuola dei sacerdoti bambini. Poco dopo
Deborah si trovò in un’aula con molti bambini che ascoltavano le sue
lezioni per diventare Sacerdoti.
(Ecco chiarito il cambiamento radicale in ambito
sacerdotale anticipato dal sogno di Paolo del giorno prima, 4 luglio 1988
–CG341-. Si tratta del fatto che nella Casa di Redenzione, date le basi
essenziali della pura fede, perfino i bambini potranno essere sacerdoti in grado di impartire Benedizioni.
Un bambino è anche candido, ingenuo, pulito, privo di complicate
sovrastrutture mentali, perciò se è educato secondo il Patto
Nuovo Finale nella Casa di Redenzione, può avere la giusta fiducia in
Dio per essere Sacerdote)
05 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG344) (CD377)
Deborah sognò di vedere diversi episodi
avvenuti durante la Prima Redenzione di Mosé. Poi udì una voce
che le disse: “Mosé Magister Noster, con la prima Redenzione, teneva le
Benedizioni corte”.
(Le Benedizioni corte nel senso della loro lunghezza
e del loro numero, mentre nella Redenzione Finale esse sono più lunghe e
più numerose)
08 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG345)
<M> (CD378)
Giuseppe sognò di vedere un signore che
voleva acquistare una copia del libro dell’Asino, e sarebbe stato disposto a
pagarlo più di un milione. Giuseppe vide poi il Maestro Haim,
sorridente, seduto sopra una poltrona.
(Il libro intitolato Il Massaggio dell’Asino che
Mangia il Pane, come già riferito a commento del sogno di Giuseppe del
25 gennaio 1988 –CG288- per vari motivi non poté essere venduto, ma in
futuro desterà l’interesse di coloro che vorranno risalire all’origine
dei documenti relativi al Nuovo Messaggio)
10 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG346)
<P> (CD379)
Giuseppe sognò di essere sul balcone di casa
sua, guardò in cielo e vide l’Angelo della Morte. Peretz che era al suo
fianco destro gli disse: “Vedi tu quello che vedo io?”. Giuseppe rispose di
sì. Peretz aggiunse: “Quello è l’Angelo della Morte. Ieri, invece,
hai meritato di vedere l’Angelo She- Mesh (Angelo del Sole)”. Dopo di
ciò Giuseppe si sedette sulla ringhiera con le gambe rivolte verso il
vuoto, chiuse gli occhi ed aspettò che l’Angelo della Morte lo toccasse.
Appena si sentì toccare si svegliò.
(questo
Segno imprtante è stato compiuto il giorno dopo, a Ranzanico, Bergamo.
Coloro collegati con il Patto Nuovo Finale, al loro tempo, non vengono presi
dall'angelo della morte bensì da altri angeli della Redenzione Finale)
11 luglio 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG347)
(CD380)
Daniele, in sogno, si trovò nella cripta di
una chiesa con Nino ed un Testimone di G. Quest’ultimo chiese a Daniele: “Tu,
con quale nome chiami Dio?”. Egli rispose: “EL SHADDAI, come gli ebrei”. Il
Testimone rimase molto meravigliato, e, animoso, cercò di controbattere,
ma si bloccò e s’impaurì molto quando dal cielo si udì una
voce che proclamò: “Guai a chi nomina il Nome di Dio invano,
poiché Dio non perdona chi nomina il Suo Nome invano!”.
(È qui esplicitamente ribadito il Terzo
Comandamento che impone di “Non nominare il Nome di Dio invano”. Ogni volta che
I Testimoni di G. pronunciano il nome come fanno, essi sono colpevoli di
trasgredire il Terzo Comandamento, anche perché lo dicono in
congiunzione ad una dottrina falsa ed idolatra. Si tratta del Sacro
Tettragrammo in particolare ma si deve temere pronunciare qualsiasi dei nomi di
Dio in vano, come il Sacro Tetragramma, Dio, El Shaddaj ecc. Nei Sogni della
Terza Redenzione il nome EL SHADDAI compare più volte, è
un’invocazione al Dio, Scudo di Abramo, che Protegge.)
13 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG348)
<^ M> (CD381)
Giuseppe sognò di essere sul balcone di casa
sua con il fratello ed il padre. Ad un certo punto Daniele gridò:
“Guardate, in cielo c’è la Stella della Costruzione che è
diventata grossa!”. Giuseppe alzò la testa e vide il Segno de Maestro
Haim: il Segno che va dalla quarta alla prima stella. Quando il Morè
toccò la prima stella, questa si spense e cadde giù. Poi Giuseppe
vide di nuovo le tre stelle in riga e la quarta spostata. Meravigliato, lo
riferì ai congiunti ribadendo: “Questo è il Segno del Maestro!”.
All’improvviso tutto incominciò a tremare forte, a causa di un terremoto
di vaste proporzioni che durò circa cinque minuti, per fortuna senza causare
danni. Vicino a lui comparve Tina, la sorella di Paolo che disse: “Questo Segno
viene nella prima fase del primo ciclo del Regno dei Cieli”. Dopo di che
Giuseppe guardò di nuovo in cielo e rivide il Segno del Moré di
collegamento fra la quarta e la prima stella.
(Vengono qui specificati alcuni aspetti del Segno
delle Tre Stelle in fila e la quarta spostata che si presentò per la
prima volta a Gino nell’aprile 1983 –CG2- Ved. Anche il sogno di Paolo del 23
giugno 1988 –CG337-)
18 luglio 1988, Milano, Paolo Fierro (CG349) <M
P> (CD382)
Paolo sognò di trovarsi nella casa del
Maestro Haim. Il Maestro era morto e si stavano facendo i preparativi per la
sepoltura. Peretz e Paolo trasportarono la bara tenendola verticale. Qualche
giorno dopo, con grande sorpresa, il Maestro si trovò in casa di Paolo,
egli era vivo, contento e godeva di perfetta salute. Disse a Paolo: “Guarda,
toccami, vedi che sono vivo!”. Paolo gli toccò la mano destra e fu molto
felice anche perché, consapevole del fatto che egli fosse morto, si
accorse di non provare alcuna paura nel vederlo e nel toccarlo. Si spostarono
in un’altra stanza. Qui il Maestro si spogliò e Paolo, nonostante
tenesse la testa bassa per rispetto, vide sia i suoi piedi sia il Patto della
Circoncisione, unti con olio. Anche Peretz si spogliò e si unse
profusamente davanti al Maestro Haim.
18 luglio 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG350) (CD383)
Deborah in sogno stava spiegando ad alcuni giovani
arroganti il Nuovo Messaggio. Prima di parlare del Secondo Comandamento, proibì
loro di pronunciare parole volgari. Una volta iniziato spiegò il segreto
della parola ogni. Mentre pronunciava
le parole: “Né delle cose che stanno su nel cielo, né delle cose
che stanno sulla terra, né delle cose che stanno nelle acque sotto la
terra…”ella vedeva le immagini corrispondenti alle parole pronunciate e ne
percepiva il significato profondo.
24 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG352)
<P \> (CD385)
Giuseppe sognò di trovarsi in spiaggia con
Peretz, che girava in mezzo alla gente con una tunica grigia e nera ed il
Bastone dell’Asino. I ragazzi della Casa di Preghiera erano tutti in una barca,
quando videro arrivare molta gente, quasi tutti ebrei. Una volta sulla
spiaggia, Paolo iniziò a cantare in ebraico: “Hanuccat Hanuccot” seguito
dal coro meraviglioso degli astanti. In seguito, guardando il sole, Giuseppe
pensò: “Questo è il Segno della Nuova Luce per gli ebrei che
arriveranno al Nuovo Messaggio”. Quando poi si trovò a casa sua, intento
a spiegare ad alcuni ebrei il Nuovo Messaggio, disse: “Io sono cristiano, ma
amo gli ebrei, spero un giorno di diventare ebreo come voi poiché la mia
anima è di radice ebraica. Io sono una Pecora Smarrita della Casa
d’Israele. Voi sapete chi è una Pecora Smarrita del gregge?”. Nessuno
gli rispose, allora proseguì dicendo: “Le Pecore Smarrite sono coloro
che, appartenenti alle dieci tribù d’Israele disperse, sono stati
assimilati dal cristianesimo. Noi veniamo salvati tramite il Patto Nuovo
mandato da Dio, Benedetto Egli Sia, che disse: “Farò con la Casa
d’Israele e con la Casa di Giuda un Patto Nuovo, ed esso non sarà come
quello fatto con i loro Padri”.
(Ecco la fondamentale spiegazione relativa alle
Pecore Smarrite della Casa d’Israele. Esse sono state assimilate nel tempo dal
cristianesimo, secondo le parole pronunciate dallo stesso Gesù che aveva
dichiarato "Non sono venuto se non per salvare le pecore smarrite della
casa di Israele".)
01 agosto 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG354) (CD386)
Deborah sognò di vedere Giovanni l’apostolo,
egli aveva la barba e i capelli di colore grigio biancastro all’altezza del
collo, aveva la fronte alta e le labbra piccole. Si sentivano due voci, una
dell’apostolo l’altra di Giovanni Battista. Essi stavano parlando di
Gesù, del Figlio dell’Uomo e delle frasi false dette su di lui.
(La Correzione del cristianesimo incomincia dalla
Correzione della Lingua, cioè dalle parole e dalle frasi che hanno
travisato la figura di Gesù. I due Giovanni fanno bene a parlare delle
frasi che hanno falsato la figura di Gesù: Giovanni Battista disse che
Dio avrebbe potuto trarre dei figli dalle pietre. E' ovvio che Dio, volendo
possa fare anche quello, ma quelle parole aprirono la strada a credenze
illogiche e fuori dalla natura umana, come per esempio a quella della
verginità di Maria anche dopo il parto. Giovanni l’Evangelista, poi, con
il prologo del suo Vangelo riguardante il Verbo, deformò completamente
l’ottica nei confronti di Gesù, innescando il meccanismo della sua
divinizzazione)
01 agosto 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG355)
(CD387)
Giuseppe sognò di aprire la Bibbia, poi
sentì una voce che disse: “A Mosè parlai faccia a faccia, con voi
parlo attraverso sogni e visioni!”.
(“E dopo tali cose, Io effonderò il Mio
Spirito su ogni mortale, i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i
vostri vecchi avranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”. Gioele 3; 1.
Questa è la conferma della nuova modalità di comunicazione
attraverso sogni e visioni, il che, tra l’altro, unisce tutti gli uomini
indipendentemente dal sesso, razza, lingua, cultura, religione, ceto sociale,
ecc.)
10 agosto 1988, Milano, Paolo Fierro (CG356) <* P
\> (CD388)
Paolo, in sogno, si trovò a Minervino (in
Puglia), con molti componenti della Casa di Preghiera. Essi si trovavano in un
rifugio a causa di una guerra stellare: molte astronavi UFO avevano attaccato
la terra. Peretz diede in mano a Paolo un oggetto circolare di metallo e gli
disse di uscire fuori e dire a tutti di pronunciare ripetutamente il nome di
Dio, El Shaddaj. Paolo uscì con quell’oggetto che attirava gli UFO,
sarebbe bastato distruggere il primo e questo avrebbe annullato anche gli
altri.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti
con extraterrestri)
agosto 1988, Israele, Solly Kamkhaji (CG353)
<I> (CD390)
Solly, in sogno, vide che, per Cristoff il peso era troppo pesante.
(In realtà, nel kibbutz dove si trovava
Solly, c’era un ragazzo tedesco di nome Cristoff che avrebbe dovuto convertirsi
all’ebraismo. A Solly faceva una certa impressione vederlo con la barba e il
tallet, mentre recitava le preghiere. In seguito Cristoff andò in una
Yeshivah (scuola tradizionale ebraica dove si studia la Torà) a
completare gli studi.)
(La
responsabilità che grava sugli ebrei è enorme e non tutti
riescono a reggerla e che uno che si
converte deve fare tutto ciò che fa un ebreo tradizionale è
pesante. Per questo motivo existe nella Nuova Casa di Preghiera oltre
all'Altare di Giuda per ebrei tradizionali l'Altare di Efraim per ebrei
convertiti che non hanno dietro di se tutto il 'bagaglio' della Tradizione.)
03 settembre 1988, Milano, Anna Gasparotti (CG361)
<M> (CD393)
Anna sognò di essere in una grande e
affollata aula universitaria con i banchi digradanti. Davanti a lei si
accomodarono parecchi giovani guidati da un docente; poi incominciò un
dibattito su argomenti religiosi. Nell’aula non c’era un conduttore e la
discussione si svolgeva civilmente tra i presenti. Da un intervento Anna
capì che il docente seduto davanti a lei sapeva del Maestro Haim e lo
ammirava molto. Verso la fine della discussione una suora cattolica, molto
autorevole, si rivolse ad Anna: “Vedo che sei molto interessata all’argomento
religioso, e questo va bene; ma ora devi farti battezzare!”. Anna perplessa
rispose di essere già stata battezzata a suo tempo, ma la suora insistette:
“Fatti battezzare!”. Anna capì allora che la suora aveva il dono di vedere lo spirito del battesimo sulle
persone, e con voce emozionata, ma sicura, replicò: “È vero, su
di me non c’è più lo spirito del Battesimo cattolico; ma credo in
Dio e su di me c’è il molto più importante spirito dei Segni
della Redenzione!”. La gioia di Anna era incontenibile, ed insieme al docente,
ugualmente emozionato, pronunciò i nomi dei Segni. Anna era felice: ora
sapeva con certezza che Peretz aveva ragione quando spiegava la differenza tra
Spirito del Battesimo e Spirito dei Segni.
22 settembre 1988, Israele, Solly Kamkhaji (CG364)
<P \ R> (CD396)
Solly sognò di vedere Peretz che, alla
presenza degli Allievi, gli mise dell’olio sulla testa e gli disse di benedire
una persona. Peretz in seguito dichiarò che ogni componente della Casa
di Preghiera avrebbe potuto benedire altre persone.
22 settembre 1988, Milano, Carmine Nino Fierro
(CG365) <P> (CD397)
Nino sognò di vedere Peretz con i ragazzi
della Casa di Preghiera che dibattevano su un argomento. Il discorso era
incentrato su chi sarebbe stato il Messia. Nino sentì una voce che
disse: “Il Messia) è colui che è dentro Deborah”.
(Il Messia (l'Unto) poi dentro di Deborah era Ghilat
Haim che nacque nel Segno Nuovo di Sacerdotessa Unta sull'Altare della
Sacerdotesse Unta. Senza i Segni del 'Messia' dentro di Deborah ed altri
aggiunti che dichiaravano lo stesso, non si avrebbe mai capito questo Nuovo
Altare e nuova posizione sacerdotale nella Casa di Preghiera della Redenzione
Finale.)
02 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG368)
<I> (CD401)
Daniele sognò di vedere un venditore di
immaginette della Madonna e di chiedergli: “Secondo te, Dio, Benedetto Egli
Sia, può avere una madre?”. Il venditore rispose: “Guarda, a me
interessa solo vendere!”. Si avvicinò in quel momento un ragazzo al
quale Daniele pose la stessa domanda. L’interpellato rispose adducendo in
favore della vendita i misteri della fede cattolica. Daniele sorrise e gli
chiese: “Conosci il Secondo Comandamento?”. Il ragazzo rispose di sì.
Daniele lo incalzò chiedendogli se lo conoscesse per intero, ed
incominciò a recitargli il precetto in modo che tutti coloro che erano
vicini potessero sentire: “Non avrai altro Dio all’infuori di Me, non ti fare
nessuna scultura né immagine di ciò che è nel cielo, sulla
terra e nelle acque sotto la terra, non ti prostrare ad essi né servir
loro, perché Io, il Signore Dio tuo sono un Dio Geloso che punisce
l’iniquità dei padri nei figli fino alla terza e quarta generazione di
coloro che Mi odiano, ma uso clemenza fino alla millesima generazione con
coloro che Mi amano e rispettano i Miei Comandamenti”. E aggiunse: “Dio ha
proibito tassativamente di fare sculture e immagini, di inchinarsi ad esse e di
servire loro, allora, perché voi vendete statuette ed immagini che
diventano poi oggetti di culto?”.
06 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG371)
<P> (CD404)
Daniele, in sogno, si trovò in una stanza
d’ospedale. Vide che si stava costruendo una vasca da bagno. Nella stanza c’era
Peretz che stava dando indicazioni su come doveva essere costruita. Il padre di
Daniele, su di lui la pace, che stava assistendo, approvò il lavoro che
si stava facendo.
(il padre di Daniele,
Domenico Manigrasso è mancato in settembre. Qui si tratta della vasca
per la purificazione dei defunti, per coloro che muoiono in Ospedale. Dopo ci
sarà un bagno preciso per questo scopo)
06 ottobre 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG374) <P R M I> (CD405)
In sogno Deborah vide Peretz che stava dando ai
ragazzi della Casa di Preghiera una benedizione con il vino. Nel momento stesso
in cui incominciò, il Maestro Haim lo chiamò e gli disse: “Prima
devi riceverla tu, la Benedizione, per poi darla agli altri!”.
13 ottobre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG376) <P
M I> (CD406)
Paolo, in sogno, si trovò con alcuni Allievi
della Casa di Preghiera in casa di Peretz. Questi stava interrogando sul Nuovo
Messaggio i ragazzi, che erano attenti, ma non sufficientemente concentrati.
Peretz allora disse: “Ragazzi state più attenti perché il Maestro
è qui e vi sta ascoltando, vuole sapere cosa avete imparato fino ad ora
del Nuovo Messaggio”.
16 ottobre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG378)
<P *> (CD408)
Giuseppe, in sogno, vide Peretz che diceva: “Il
Cavallo deve chiudere il quarto angolo della Casa di Preghiera, poiché
non è stato ancora chiuso. Questo rappresenta il Sigillo del sesto anno.
È il Cavallo colui che chiude il quarto angolo”. Il Segno a ciò
si doveva fare in un luogo in cui per terra era disegnato un quadrato. Il Cavallo,
rappresentato da Paolo, fece il Segno mettendosi all’interno del tracciato e
chiudendo l’angolo indicato. Questo Segno dava inizio alla prima fase del Regno
dei Cieli. Dopo di ciò si verificò un potente terremoto ed una
voce disse: “Il Giorno del Signore sarà Grande e Terribile per tutti!”.
Insieme con Giuseppe c’era anche Tina, sorella di Paolo.
(Il Segno fu compiuto poi a Cernusco.)
19 ottobre 1988, Milano, Deborah (Nodà) (Vedi
381) (CG380) <P \>(CD410)
Deborah sognò di essere in una stanza con Peretz
e Paolo. Solly, che si trovava in giardino, mise nella stanza, attraverso la
finestra, un Vangelo accompagnato da una G di metallo. In quel momento
passarono alcune suore. Solly disse a Peretz di non preoccuparsi, perché
quel Vangelo non era come quello delle suore. Intanto fuori passarono molti
giovani che stavano cercando il Vangelo in possesso di Peretz:
(Qui c'è il permesso di lavorare alla correzione del Vangelo di Giovanni,
correzione che sarà apprezzata specialmente dai giovani, perché
ripulita da ogni forma di idolatria. L’errore cristiano di confondere
Gesù con il Creatore, iniziò proprio con la dottrina del Verbo di
Giovanni, da qui la necessità della sua correzione alla luce del Secondo
Comandamento)
21 ottobre 1988, Milano, Solly Kamkhaji (CG382)
<P> (CD412)
Solly sognò di vedere Peretz, che, molto
concentrato, parlava al telefono con Davide e gli diceva: “Grazie a Dio,
abbiamo la chiave per sconfiggerli (e si riferiva a coloro che praticano la
dottrina dello Zohar)”.
(Ved. sogno precedente di
Solly, 19 ottobre 1988, -CG381-, Peretz comunica a Davide, che abita in
Israele, che c’è la chiave per sconfiggerle. Quella chiave è il
Libro delle Sacre Guerre del Saggio Yemeita ElGafeh)
23 ottobre 1988, Milano, Daniele Manigrasso (CG386)
<M P> (CD413)
In sogno, Daniele si trovò in camera. Nella
stanza c’erano anche il padre (defunto) e la sorella. Il padre
rimproverò la sorella dicendo: “Forse per te sono morto, ma io sono
vivo!” Poi si rivolse a Daniele: “Tocca con le tue mani il mio corpo, senti ho
un corpo vero, io sono risorto come il Moré”: Daniele manifestò
una grandissima gioia per quella meravigliosa notizia. Egli, in seguito si
trovò in casa di Peretz per raccontargli il sogno e Peretz
affermò: “Questa è una testimonianza da far sapere a tutta
l’umanità!”.
(Per merito del Maestro Haim, anche altre persone
possono risorgere. Il papà di Daniele e Giuseppe era morto il 7
settembre 1988)
25 ottobre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG390)
<M> (CD416)
In sogno Giuseppe vide alcuni Allievi tra i quali
Saeed che disse: “Noi aspettiamo un uomo che dia spiegazioni su ebrei,
cristiani e musulmani”. Nella stessa stanza c’era il Maestro Haim che
sorrideva.
(Sa'id, proveniente dall’Egitto, conferma qui il
credo popolare che arriverà il Mahdi che, con le sue spiegazioni
darà le chiavi per la riunificazione di Ebrei, Cristiani e Musulmani. Si
tratta, in verità, del Goel Haim)
01 novembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG396) <P M> (CD422)
In sogno Giuseppe si trovò nella sua stanza.
Udì le voci delle sorelle che dicevano: “Guarda mamma, è arrivato
papà!” (Il padre in realtà era morto circa due mesi prima). Egli,
nel sentire la notizia, si precipitò in cucina, qui si ricordò le
parole di Peretz, il quale gli aveva detto che, se per caso fosse venuto suo
padre, avrebbe dovuto portargli subito una sedia, per rispetto. Difatti prese
subito una sedia, fece accomodare il padre e gli chiese: “È nel vero,
papà, quel che stiamo facendo?”. (lui, in realtà non aveva dubbi,
ma fece la domanda per le sorelle). Il padre rispose con molta dolcezza:
“Sì, è vero!”. Giuseppe gli pose poi un’alta domanda
sull’aldilà, ma il padre rispose: “Non si può dire, questo
è un segreto!”. E poi ancora: “È vero che sei risorto?”. “Sì,
è vero”. “Grazie a Dio, per merito del Moré ?”. “Sì, per
merito del Maestro Haim”. Poi il padre li invitò a toccarlo per
confermare le sue parole e Giuseppe lo toccò. Il padre poi si mise a
fumare un sigaro e Giuseppe: “Papà, non ti fa male quel sigaro?”. Il
padre rispose: “Di qui non c’è dolore!”.
(Ved. il sogno del 23 ottobre 1988 -CG386- di
Daniele, nel quale sig. Manigrasso dichiara di essere risorto per merito del
Maestro Haim. Questo sogno lo conferma)
03 novembre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG397)
(CD423)
Paolo sognò di trovarsi in centro a Milano.
Vide una maestosa villa con scritto il nome del reverendo Moon. Un uomo lo
invitò ad entrare e a convertirsi alla loro religione. Paolo allora
disse: “Lo sapete che è arrivato il vero Figlio dell’Uomo?”. L’uomo,
spaventato per quella affermazione, disse: “Ma noi facciamo il bene!”. Paolo
rispose: “Fate pure, ma non spacciatevi per il Messia!”.
12 novembre 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG404) <I> (CD429)
Deborah sognò di vedere Saeed che stava
spiegando ad alcuni ragazzi drogati, che drogarsi equivale a suicidarsi, e che
uccidersi è peccato. I ragazzi sostenevano che così sarebbero
arrivati prima nel Regno dei Cieli, ma Saeed sostenne che se si fossero tolti
la vita, essi sarebbero andati contro il volere di Dio, che è il Donatore
della Vita, quindi: “Non vedrete il Regno dei Cieli, ma andrete in punizione,
di sotto!”.
12 novembre 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG405) <^ \> (CD430)
Deborah sognò di mettere la Pietra del
Capricorno sull’angolo del tappeto che simboleggia la Casa di Preghiera.
Sentì poi una voce che disse che quando Solly mise la pietra del Sigillo
del Capricorno sul primo angolo, era avvenuto il collegamento con il Regno dei
Cieli e che il Cancello del Regno dei Cieli si era aperto.
(La Pietra del Capricorno, già sognata da
Anna G. il 31 ottobre 1988 –CG394- è, evidentemente, molto importante
per il suo collegamento con il Regno dei Cieli. La Pietra del Capricorno
è stata da noi sepolta alle --------di Solomone)
16 novembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG406) (CD431)
Giuseppe, in sogno, si trovò in Fiera dove
c’erano dei ragazzi che compravano il libro del Messaggio dell’Asino che Mangia
il Pane e quello delle Sacre Guerre del Signore contro la falsa Kabbalah. Poi
vide suo padre defunto e camminò un po’ con lui. Giuseppe notò
che il padre era a piedi scalzi. Quando lo vide andare via, Giuseppe disse a
sua sorella: “Ciò rappresenta il Segno della Resurrezione di questa
Generazione”. La sorella gli chiese se tutto quello fosse scritto nella Bibbia.
Giuseppe rispose di sì.
(Il padre di Giuseppe è, per merito del
Maestro Haim, nel Segno della Resurrezione, così come già
affermato nel sogno di Giuseppe del 1 novembre 1988 –CG396-)
30 novembre 1988, Milano, Peretz Green (CG417) <M
P> (CD442)
Peretz sognò di passeggiare con il Maestro Haim.
Peretz, molto deciso, disse al Maestro che sentiva il desiderio di distruggere
l’idolatria. Il Moré acconsentì sorridendo.
01 dicembre 1988, Milano, Paolo Fierro (CG418)
<M> (CD443)
Paolo, in sogno, udì per quasi tutta la notte
la seguente frase: “Ha – Moré (il Maestro Haim) è il Go’el
(Redentore)”. Percepì il sorriso del Maestro e avvertì la
presenza di Angeli, portatori di molta felicità.
07 dicembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG423) <P I> (CD448)
Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo assai
brutto. Dal suo corpo uscì un raggio che distrusse quelle brutture. Si
trovò poi ad un funerale con Peretz ed alcuni componenti della Casa di
Preghiera. Ad un tratto apparve in scena una seconda bara che si alzò e
finì sulla prima rompendola. Peretz disse: “Perché è
successo questo? È successo perché ogni persona è diversa
da tutte le altre Queste sono le bare di due gemelli, nonostante ciò
ognuno di loro ha avuto la propria vita, dunque non si deve fare un rito uguale
per tutti”. Dopo il funerale Peretz invitò i presenti a lavarsi. Tutti
si bagnarono la testa e i piedi. Lavò anche il braccio di uno dei
defunti per insegnare che bisogna lavare il corpo di ogni componente della Casa
di Preghiera.
10 dicembre 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG426) <I ^> (CD451)
Deborah sognò di spiegare a suo padre che
l’uomo è l’unione di anima e corpo: “È questa un’indicazione data
da Dio stesso all’uomo. Quando Dio disse ad Adamo che era costituito di sangue
e di corpo, gli spiegò anche che il sangue contiene l’anima della
persona, per questo nel sangue sta la vita della persona, il corpo è il
contenitore dell’anima”. Il padre non capì, così Deborah
continuò con le sue spiegazioni sulla creazione, soffermandosi in
particolare sul concetto dell’Unicità di Dio. Poi ella si trovò
in un posto mai visto, il sole aveva una luce molto intensa e calda ed
illuminava in modo molto particolare le montagne ed il terreno, rendendoli
caldi. All’improvviso sentì, provenire dal cielo la Voce di Dio che
spiegò ad Adamo che l’uomo ha la vita nel sangue, perché l’uomo
è l’unione di anima e corpo e nel sangue è contenuta l’anima. La
voce che parlò risuonava per tutta la vallata con enormi boati.
11 dicembre 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG427) <^> (CD452)
Giuseppe sognò di essere in un planetario. Un
uomo gli mostrò, in alto, la Costellazione del Grande Carro e gli disse:
“Vedi il Grande Carro? Esso porta le notizie meravigliose del Regno dei Cieli
agli uomini e per il mondo intero!”.
(Le Stelle del Primo Segno Completo, Segno delle
Stelle, sono del Grande Carro. Ved. Anche il sogno di Sarah del 5 marzo 1985,
-CG44- in cui si vede un venerabile uomo anziano che conduce un carro trainato
da un asino. La costellazione del Grande Carro è portatrice di notizie
meravigliose provenienti dal Regno dei Cieli)
17 dicembre 1988, Milano, Giuseppe (CG429) (CD454)
Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo
sconosciuto dove sentì la voce di suo padre che gli disse: “Io ho sempre
avuto fede in Dio, Benedetto Egli Sia, solo che non sapevo bene le cose”.
Giuseppe si commosse, perché capì che erano parole dette col
cuore. Egli non vide il padre, ma notò che la sua voce proveniva da un
pesce dentro l’acqua.
29 dicembre 1988, Milano, Deborah (Nodà)
(CG436) <^ M> (CD460)
Deborah sognò di vedere, in cielo, un trono fatto
di pietra, sotto al quale vi erano degli angeli. Poi vide il Maestro Haim, ma
non in maniera nitida. Una voce disse che nessuno, neanche gli angeli, possono
vedere com’è realmente il Trono del Regno dei Cieli!
(Il Maestro Haim venne visto seduto sulla Sedia del
Regno dei Cieli già nel Secondo Segno Completo, da Renato, del settembre
1983 –CG3- chiamato Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli)
03 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG444)
<M m> (CD468)
Daniele sognò di trovarsi in una banca al
momento di una rapina, vide infatti i banditi che sparavano all’impazzata,
colpendo un bambino. La madre si mise a piangere disperata. Il padre di
Daniele, defunto, prese il bambino fra le sue braccia, lo innalzò e
pregò: “O Signore Iddio, fa’ risorgere il bambino!”. Quest’ultimo, che
era oramai inanimato, riaprì gli occhi ed incominciò a sorridere.
Tutti i presenti ringraziarono il Signore, Dio Creatore di tutte le cose
esistenti. A quel punto il Maestro Haim li aiutò a liberarsi dai
rapinatori.
07 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG448) <^> (CD472)
Deborah sognò di trovarsi con la sua amica
Rosa in un luogo di preghiera apparentemente protestante, ma dove si faceva
culto alla Madonna. Il sacerdote, in borghese, che aveva il compito di spiegare
il Vangelo, si scagliò contro loro due con frasi antisemite, accusandole
di essere ebree. Rosa dichiarò di studiare la Torà (Legge) e che
la Torà vietava il culto di qualsiasi creatura. Deborah precisò
che oltre alla Torà esse studiavano anche il Vangelo Corretto. Il
sacerdote ammutolì. Dal cielo provenne una voce che dichiarò: “I
cristiani non sono cristiani, ma pagani avvicinati al cristianesimo credendo di
seguire le parole di Gesù, ma nella realtà loro stessi non le
hanno ascoltate!”. Il sacerdote abbassò il capo umiliato.
08 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG449) <P> (CD473)
Deborah sognò di essere su una nave con
Peretz, Saeed ed altri componenti della Casa di Preghiera. Peretz stava
spiegando come conoscere il nome originale di ogni animale secondo la sua
specie. Ad una certa sequenza di domande sarebbe seguita una serie di risposte
che avrebbero definito l’animale. Questo perché non sempre gli animali
sono classificati col loro giusto nome. Peretz fece vedere anche come si
sarebbe dovuto fare in pratica, poi lo fece fare a Deborah che dimostrò
di aver capito. Quando toccò a Saeed, egli prese l’animale, un fagiano,
e cominciò a spennarlo e a guardargli dentro. Peretz gli chiese cosa
stesse facendo, Saeed rispose che stava facendo come faceva la sua mamma.
Peretz gli rispiegò e lui capì.
(Nel libro della Genesi viene riportato che con la
lingua originale data e parlata da Dio, Adamo sapeva come nominare gli animali
e tutte le cose. Gli ebrei con l'ebraico ed i musulmani coll'arabo mantengono
nel loro linguaggio importanti tracce della lingua originale comune)
10 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG450)
<^ M> (CD474)
Giuseppe vide, in sogno, il matrimonio tra Tina e
Saeed. In cielo vi era grande festa per quell’avvenimento. Giuseppe vide poi il
Maestro Haim che era molto contento e che parlava in arabo con Saeed.
(Nato nello Yemen, il Maestro Haim era un grande
cultore di vita, tradizione, lingua arabe. Saeed è il rappresentante per
i Musulmani nella Casa di Redenzione. Il matrimonio realmente avvenuto, tra
Tina, sorella di Paolo, e Saeed viene vista dal cielo con grande gioia
perché rappresenta la eventuale riconciliazione tra cristiani e
musulmani)
10 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG451) <P
^> (CD475)
In sogno, Paolo stava cercando un ampio locale. Poi
Peretz gli disse: “Il motivo per cui stai cercando il locale è che il
Regno dei Cieli è già sceso sulla terra!”.
(Il Regno dei Cieli, cioè l’armonia e la pace
che regnano nel firmamento trasferite anche sulla terra! I Segni stessi della Redenzione
sono stati i primi Messaggi di questa discesa. Nel Secondo Segno della
Redenzione di settembre 1983 –CG3- Renato vide una scala di marmo bianco nel
Palazzo del Regno dei Cieli. Deborah, il 18 gennaio 1987 –CG161- vide un ponte
di marmo bianco che dovette essere riparato da tante mani per poter essere
efficiente e svolgere la sua funzione di collegamento tra cielo e terra. Il 22
gennaio 1987 Peretz sognò che il primo gradino di marmo bianco del Regno
dei Cieli stava per scendere sulla terra. Jonathan, il 17 febbraio 1988 vide un
giardino un po’ desolato circondato da mura di marmo ed arredato da oggetti,
come panchine, sempre di marmo, che avrebbe dovuto essere trasformato dagli
uomini grazie alle opere di misericordia. Il 12 novembre 1988 Deborah, nel
sogno –CG405-, vide che grazie al posizionamento della pietra del Capricorno
sul tappeto che simboleggia la Casa di Preghiera, venne aperto il cancello del
Regno dei Cieli. In questo sogno di Paolo c’è la conferma: “Il Regno dei
Cieli è già sceso sulla terra!”. Esso per ora è
paragonabile ad un cono di luce proveniente dal cielo che illumini una parte
infinitesimale della terra, ma che, con l’impegno costante e determinato e le
azioni misericordiose degli uomini di buona volontà sulla terra, e lo
zelo di coloro che, trapassati, sono già nel Regno dei Cieli di sopra,
si estenderà a tutta la terra creando quelle condizioni, profetizzate,
di pace ed armonia)
11 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG452)
<^> (CD476)
Paolo sognò di guardare il cielo e di vedere
aprirsi un varco. Subito dopo, con tanto timore disse: “Benvenuto Regno dei
Cieli!”.
(Conferma del sogno, sempre di Paolo, del giorno
prima, 10 gennaio 1989 –CG451-)
12 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG453) (CD477)
In sogno, Deborah sentì una che disse,
"Nella Prima Redenzione Mosé Magister Noster ricevette le Leggi
direttamente da Dio; ora, nella Terza Redenzione tutti possono ricevono le
Leggi." (Attraverso i sogni tutti possono ricevere le Nuove Leggi)
14 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG455) <*> (CD479)
Deborah vide, in sogno, il Profeta Geremia che
annunciava alla gente. La gente rideva alle sue parole, allora il Profeta
disse: “Chi non crede nelle parole che Dio mi manda a dirvi, morirà per
avermi schernito, dato che quella che porto è la Parola di Dio!”. Dopo
di ciò anche Deborah annunciò, come prima aveva fatto il Profeta,
le sue parole, però, erano inerenti gli Annunci Profetici della Quarta
Generazione. Ripeté le parole del Profeta come avvertimento per coloro
che la schernivano.
(Sogno che conferma che Deborah, nel contesto della
Redenzione, può fare gli Annunci Profetici della Quarta Generazione. Le
Chiavi per la Profezia le erano state date nel sogno del 29 maggio 1988
–CG333-)
18 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG458)
(CD482)
Giuseppe sognò di trovarsi, insieme ad altri
Allievi della Casa di Preghiera, in una stanza dove si stavano effettuando
lavori di sistemazione per Altari ed Assemblea. Solly, con il metro in mano,
pareva indeciso, così come Paolo che era molto pensieroso.
All’improvviso apparve un muro che divise in due la stanza, poi una voce disse:
“Se fate il muro dove dite voi, lo spazio per la Congregazione risulterà
ristretto”. Il muro si abbassò fino a metà altezza, poi
sparì lasciando per terra un segno che indicava il punto esatto in cui
dividere la stanza in spazio per gli Altari e spazio per la Congregazione.
18 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG459) <*> (CD483)
In sogno, Deborah era sull’altare del Profeta, in un
giardino, e avvertiva la gente che la falsità degli altri messaggi
verrà distrutta dal Nuovo Messaggio. Una donna convinta della sua fede
falsa, pur sapendo che era menzognera, ascoltando le parole di Deborah si
arrabbiò e si fece avanti minacciosa per farle male, ma a Deborah
bastò guardarla negli occhi per farla scappare!
(Questo sogno completa quello di Solly del 9
settembre 1986 –CG132-, infatti dichiara che
Deborah è autorizzata a stare sull’altare del Profeta; ved. il sogno
di Deborah stessa del 14 gennaio 1989 –CG455- dove c’è un parallelo con
il Profeta Geremia, l’autorizzazione per lei a fare gli Annunci della Quarta
Generazione ed anche lo scherno e la derisione della gente)
18 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG462) (CD485)
Deborah sognò di vedere un uomo anziano che
stava osservando i molti fiori del suo giardino. Ella gli disse che a lui
pensavano i fiori. L’uomo le chiese il significato di tali parole: “Dio,
Benedetto Egli Sia, conosce l’anima di ogni persona e Sa quale sia la migliore
fonte di gioia per ogni singola anima”. Cominciò Deborah e
continuò poi, spiegandogli che per la sua anima la massima gioia era nel
profumo dei fiori, e per questo il Signore ne aveva fatto crescere molti nel
suo giardino. L’uomo capì che Deborah era ebrea e commosso le
riferì che anche lui era della stessa famiglia. Ella recitò lo
Shemà Israel (Ascolta Israele). Lui si mise a parlare in ebraico antico
tenendole le mani.
19 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG461)
<* P> (CD486)
Daniele sognò di trovarsi negli Stati Uniti,
insieme con Paolo, in un luogo molto bello. Erano ai piedi di una montagna,
nelle vicinanze scorreva un fiume. Molte persone stavano osservando una cascata
ed il panorama meraviglioso che le circondava. Paolo e Daniele decisero di
raggiungerle, ma per fare ciò c’era solo una possibilità:
bisognava attraversare il fiume camminando sulle rocce affioranti. Paolo
partì per primo seguito da Daniele, questi si accorse, però, che
le rocce si sgretolavano al passaggio del compagno, e dunque fece una grande
fatica a tenergli dietro. Daniele poi guardò la cima della montagna e
vide che franava, guardò il fiume e vide che incominciava a straripare,
alzandosi molto rapidamente. Daniele vide poi la cartina degli USA ed
indicò il punto esatto dove era successo il disastro: al centro degli
Stati Uniti, dove passa il fiume che nasce nella zona dei Grandi Laghi, il
Mississippi. Daniele raccontò tutto a Peretz il quale gli spiegò
che quello era il segno delle acque pericolose. Daniele chiese a Peretz anche
il motivo della sua paura, questi gli rispose che la paura fa parte del grande
equilibrio che proviene dalla Vera Tradizione e continuò assicurando che
suo fratello lo avrebbe potuto ospitare per qualche giorno, il 23 o il 24, nel
Texas affinché potesse fare il Segno delle acque pericolose.
20 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG464)
(CD488)
Giuseppe sognò di trovarsi a Milano e di
vedere una corsa campestre. Egli, avvertito un pericolo, si rifugiò nel
tronco cavo di un grosso albero. All’improvviso vide uscire dall’incavo dell’albero
un omino, grande quanto una mano, piuttosto seccato per l’invasione del suo
spazio. Giuseppe si scusò con lui dicendo che era lì solo
momentaneamente per nascondersi.
(Segno dei folletti e del rispetto per i loro spazi)
20 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG466) <I> (CD490)
Deborah, in sogno, sentì una voce che
affermò che Dio riconosce un ebreo non dal simbolo che porta, ma dalla
fede semplice che ha nel cuore.
20 gennaio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG467)
<P ^> (CD491)
Giuseppe sognò di trovarsi in un luogo
sconosciuto e più precisamente sott’acqua. Egli osservava molto bene il
meraviglioso paesaggio che lo circondava. Vide delle strane e bellissime
creature, le avvicinò e cominciò a parlare loro dei Segni. Un po’
alla volta si rese conto di essere in una città subacquea. Poi Giuseppe
incontrò tre arabi, parlò con loro ed essi risposero in arabo.
Disse loro: “Io amo il popolo arabo”. Dopo di ciò egli vide Peretz,
molto contento, che gli riferì: “Grazie a Dio sono molto felice per tuo
padre: se ultimamente non si è fatto sentire è perché si
sta istruendo nel Regno dei Cieli!”.
(Giuseppe anche sott’acqua si occupa dei Segni.
Molto significativa qui la dichiarazione di amore nei confronti del popolo
arabo, per l'eventuale riunificazione nella Casa di Redenzione fra ebrei,
cristiani e musulmani. L’Asino Redenzionale ha, infatti, tre occhi, uno per
ognuna di loro, come dice il sogno di Giuseppe del 9 giugno 1988 –CG336-.
Peretz annuncia che il padre di Giuseppe si sta “istruendo” nel Regno dei
Cieli. Il padre di Giuseppe aveva ammesso, sotto l'acqua dalla bocca di un
pesce (sogno del 17 dicembre 1988 –CG429) di avere sempre avuto fede in Dio, ma
di non conoscere bene le questioni. Ora egli studia le questioni direttamente
con il Maestro Haim nel Regno dei Cieli)
23 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG468) <P> (CD492)
Deborah, in sogno, si accorse di essere sul punto di
provocare un incidente, per strada. Resasi conto dell’errore, corse via. Fu
seguita da un ragazzo che le disse: “Devi stare attenta, così metti la
gente in pericolo!”. E poi: “Io odio lo Zohar!”. Deborah capì che era
ebreo e gli disse: “Anch’io odio lo Zohar, se vuoi ti mostro un libro, scritto
da un Saggio yemenita, che spiega l’errore idolatra del pensiero dello Zohar.
Ella gli fece vedere il libro e poi gli chiese come si chiamasse, questi le
rispose che il suo cognome era El Gafeh. Deborah si stupì che avesse lo
stesso cognome del Saggio yemenita e portò il ragazzo da Peretz
perché lo istruisse nel Nuovo Messaggio.
(Il libro di Yihhye ibn Sholmoh El Gafeh si
intitola: 'Milhamot Ha-Shem' “Le Guerre (Sante) di Dio”, pubblicato da noi
dalla Fiorintina tradotto da Davide Levi in Italiano, nel 1983, sotto la guida
del Maestro Haim, riprende il testo di El Gafeh pubblicato nel
24 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG470)
<M> (CD494)
Paolo sognò di vedere scendere, in una
stanza, un’illuminazione sacra. L’avvenimento suscitò moltissima gioia
tra i presenti perché questo rappresentava una salita di livello da
parte di tutti gli Allievi del Giusto Risorto, il Maestro Haim.
24 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG471) <^ M> (CD495)
Deborah, in sogno, vide che i piedi della Poltrona
del Maestro Haim erano d’oro ed erano scesi dal Cielo per toccare sulla terra.
Ella disse: “Questo è il collegamento tra il Regno dei Cieli e la Terra!
Le Stelle fanno da tramite per portare, attraverso i sogni, le buone Notizie al
mondo!”. Poi ella disse che Dio è il Medico di tutti noi, perché
solo Lui conosce quale sia il bene per ogni anima.
(nel sogno CG470, fatto da Paolo la stessa notte, si
rivela l’elevazione degli Allievi corrispondente al collegamento con il Regno
dei Cieli. Ved. Anche il commento al sogno di Paolo del 10 gennaio 1989
–CG451-. In questo sogno è indicata la poltrona del Maestro Haim come
collegamento tra cielo e terra. Il primo ad avere il privilegio di vedere colui
che è assiso sulla Poltrona del Regno dei Cieli fu Renato, nel settembre
1983 –CG3-. Il 28 dicembre 1988 sogno -CG436-, Deborah vide il trono sospeso e
fi indicato che neanche gli angeli possono vederlo in un modo chiaro! Per quel
che riguarda invece la vicinanza di Dio come vero Medico di tutti ved. il
sogno, di Deborah, del 18 gennaio 1989 –CG462- sull'uomo anziano alla cui anima
fa bene il profumo e la vista dei fiori)
28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG473) <I> (CD497)
Deborah sognò di una ragazza che aveva entrambi
i genitori cattivi. La madre era più cattiva del padre, ma la figlia non
poteva saperlo perché della mamma aveva colto solo il lato dolce, mentre
del padre sapeva bene. Il padre morì e la ragazza ne fu dispiaciuta,
perché di lui ricordò solo i bei momenti passati insieme. Una
vicina di casa, saputa la notizia della morte dell’uomo, si precipitò da
lei per dirle che non doveva piangere tanto per la morte del padre, quanto per
il fatto che la madre fosse ancora in vita! La sua lingua però fu
frenata da una donna più ragionevole che le disse anzi tutto di non
immischiarsi in faccende altrui e che quello non era certo il momento di
parlare. La ragazza sarebbe vissuta ancora alcuni anni con la madre, poi se ne
sarebbe andata, e allora avrebbe capito da sola.
28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG474) <I> (CD498)
Deborah sognò di vedere una madre molto
nervosa: non le era andata bene la giornata di lavoro e ciò l’aveva resa
quasi isterica. Giunta a casa ella incominciò a gridare con i figli,
facendo volare oggetti di tutti i tipi per la stanza. Un barattolo d’olio cadde
sopra la gonna bianca della figlia maggiore. La figlia cercò di farle
capire che si stava comportando male nei loro confronti, perché si stava
sfogando su di loro senza motivo. La madre le disse di non risponderle male per
due gocce d’olio e di nuovo la figlia, pacatamente, le fece vedere in
trasparenza, alla finestra, che la macchia era invece molto vistosa. La madre a
quel punto capì di aver sbagliato e per scusarsi disse che la figlia
aveva ragione, ma che in qualche modo lei doveva pur sfogarsi! La figlia allora
la invitò a mandare fuori dalla stanza le persone, in modo che lei
potesse dar sfogo ai propri malumori senza fare danni a qualcuno.
28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG475)
<I> (CD499)
Deborah sognò di vedere una coppia di coniugi
con due figli: Davide e Giuliano. Tra i genitori non c’era più
sentimento, provavano piacere solo prendendosi in giro l’un con l’altro ed
erano abituati a svergognarsi di fronte ai figli, ai parenti, agli amici. Il
padre disse cose cattive nei confronti della moglie, di fronte al figlio
Giuliano e ai suoi amici. Davide, che era accanto alla madre, vide la sua
vergogna e si rese conto di quanto soffrisse. Egli allora chiamò il
fratello, che stava ridendo delle battute del padre, e gli fece notare come
fosse scorretto il loro comportamento, mancandosi di rispetto l’un l’altro. Due
coniugi, anche se non si amano più, devono continuare a rispettarsi ed
avere un comportamento corretto tra loro, davanti alla gente e di fronte ai
figli, per la loro stessa educazione. Giuliano, che aveva riso alle battute del
padre, dovette contraddirlo di fronte ai presenti, per rispetto alla madre e
per far sì che il padre, sentendosi a disagio, capisse che il loro
comportamento era scorretto.
28 gennaio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG476) <I P> (CD500)
Deborah sognò che gli Allievi della Casa di
Preghiera si devono voler bene come fratelli. A questo proposito Peretz aveva
scritto un testo nel quale spiegava, tra l’altro, che se uno degli Allievi ha
un pezzo di torta e accanto a lui c’è qualcuno goloso del dolce, chi ha
il pezzo ne deve cedere metà perché, come si dice, ciò che
è mio è tuo e ciò che è tuo è mio! Dopo la
lettura, Aldo ricevette in regalo una scatola di costruzioni da collezionisti e
la lasciò sul tavolo senza aprirla. Entrò in casa Silvio che,
appassionato di costruzioni, appena vista la scatola la prese e propose ad
altri ragazzi di costruire l’oggetto contenuto. Giorgio, vedendo la scena,
fermò Silvio dicendogli che stava commettendo uno sbaglio, perché
l’oggetto non era suo e perché avrebbe dovuto chiedere il permesso ad
Aldo; in primo luogo perché non poteva sapere se a lui facesse piacere
costruire il suo gioco da solo o in compagnia, in secondo luogo non poteva
sapere se Aldo avesse destinato la costruzione a qualcun altro e che, in
definitiva, agendo così si era comportato scorrettamente. Silvio allora
si lamentò: “Ma come, non c’è forse scritto nel testo di Peretz
che ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo
è mio? Bene, io ho preso ciò che è mio! Nella Casa di
Preghiera non si amano forse tutti come fratelli? Se mi parli così vuol
dire che gli scritti non dicono il vero!”. A quel punto, Giorgio rispose che
è vero che gli Allievi si devono volere bene, ma che esiste il privato
ed esistono le cose personali. Anche se la persona te le cederebbe più
che volentieri, non significa che, per correttezza, tu non debba chiedere il
permesso per averle!
28 gennaio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG477)
<M \> (CD501)
Daniele sognò di trovarsi al cimitero con la
madre, la sorella ed un’amica della madre. Di fronte a loro erano allineati
quattro corpi senza vita. Daniele riconobbe il corpo del padre e quello di un
giapponese alla sua sinistra. L’amica di sua madre era la moglie del giapponese.
Daniele incominciò a recitare i sei Segni della Redenzione, ma si
fermò al quinto, dopo la parola ricostruzione,
perché gli fu impedito di proseguire. Col permesso della mamma di
Daniele, infatti, la signora giapponese stava pregando un suo idolo. Subito
calò su di loro un senso di indicibile pesantezza che cambiò
l’atmosfera. La madre di Daniele capì l’errore: aveva permesso di
mescolare alle parole pure dei Segni della Terza Redenzione Finale, voluta da
Dio, delle parole false, perché rivolte ad un idolo, cioè a
qualcuno che non poteva ascoltare e che con i Segni non aveva nulla a che fare.
All’improvviso comparve, tra le mani della madre, il Bastone del Maestro Haim,
ella fece dei segni sul corpo del giapponese, toccandolo in più punti
con grande decisione. Dopo di ciò la pesantezza sparì e Daniele
poté recitare l’ultimo Segno, quello del Risorto e ringraziare Dio
dicendo: “Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è
Uno”.
28 gennaio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG479)
<M> (CD503)
Paolo sognò di fare, nei Quattro Angoli della
Casa di Preghiera, dei Segni contro la magia che era stata fatta contro di lui,
ma che grazie a Dio, per merito del Maestro Haim, era stata distrutta.
(Il Maestro Haim conosceva tutte le varie forme di
magia per poterle disfare quando necessitava. La magia non è mai buona o positiva come vuole far credere chi la pratica. Essa fa ricorso, sempre, a forze negative cui il mago si
deve piegare, facendo così un culto idolatra. Ved. sogno di Deborah
–CG148- del 21 novembre 1986 e ribadito nel sogno del 5 gennaio 1989 –CG445-
sempre di Deborah)
02 febbraio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG481)
<* I> (CD505)
Anna sognò di doversi preparare per una gita
scolastica. Purtroppo la confusione era troppa e lei era in difficoltà a
trovare anche le cose più semplici. Ad un certo punto la scena
cambiò totalmente ed arrivò una comunicazione terribile: il
periodo degli Ultimi Giorni sarebbe iniziato con una interruzione dei sogni ai
componenti della Casa di Preghiera. I sogni sarebbero poi ripresi, ma quello
sarebbe stato il Segno dell’inizio! Preoccupati gli Allievi si accorsero che
stava accadendo quanto previsto, allora si diedero da fare per avvertire la
gente. Le persone però erano indifferenti o addirittura mettevano in burletta
le loro parole. In quello stesso periodo, un ragazzo fece del male al figlio di
Anna, ma lei non si azzardò a sgridarlo perché era consapevole
del fatto che ogni parola sua, e degli Allievi, nel bene e nel male, avrebbe
condizionato il destino di quell’anima. Capendo la pesantezza di quella
responsabilità, ella preferì astenersi da qualsiasi giudizio,
anche se capiva che il ragazzo aveva sbagliato.
(La confusione è caratteristica della Quarta
Generazione. C'è qui un’indicazione profetica: ci sarà una momentanea sospensione dei sogni agli Allievi del
Maestro Haim e quello sarà il segnale d’inizio degli Ultimi Giorni, periodo,
che durerà decine di anni. C’è anche un insegnamento molto
importante che riguarda il linguaggio ed il saper tacere. Anna preferisce tacere
per non aggravare la situazione del ragazzo che aveva fatto del male a suo
figlio. Giuseppe mette in pratica l’insegnamento nel sogno del 30 ottobre 1988
–CG392-, di fronte ad un uomo che l’aveva umiliato, preferisce tacere)
02 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG482) (CD506)
Deborah vide, in sogno, il Profeta Isaia che disse:
“Il Primo Comandamento definito come ‘il giusto vive nella sua fede’ (Abakuk 2,
4) non è solo per i giusti, ma anche per l’uomo semplice”. Una donna
sostenne che ciò non era vero e che i Comandamenti erano solo per i
giusti. Il Profeta Isaia ripeté che essi sono anche per l’uomo semplice.
(La semplicità nei confronti di Dio è
espressa in Deut. 18,12: “Sii di cuore semplice
con il Signore, Dio tuo!”. Ved. il 21 aprile 1987 –CG192- Barbara (Nodà)
riferendosi ad un’amica dice: “Lei capisce perché ha il cuore semplice”, anche per gli ebrei, il
Signore non li riconosce tanto per il simbolo che portano, quanto dalla fede
che hanno nel cuore e dalla loro semplicità,
come dice il sogno di Deborah –CG466- del 20 gennaio 1989. Solo chi
è umile e semplice di cuore è amato da Dio! La frase di Abakuk
'il giusto vive nella sua fede' si ricollega con il Primo Comandamento che
è il Comandamento della fede)
04 febbraio 1989, Milano, Anna Gasparotti (CG483)
<*> (CD507)
Anna sognò che: “Il Sud America sarà
avvantaggiato rispetto al Nord America, perché arriverà prima al
Nuovo Messaggio della Casa di Preghiera”.
04 febbraio 1989, Milano, Paolo Fierro (CG484) <P
\> (CD508)
Paolo si trovò in una casa con Peretz ed
altri Allievi della Casa di Preghiera. Egli udì una voce che disse: “Per
far sbocciare la Rosa bisogna toccare con la testa sopra una roccia!”. Subito
dopo vide, come in un flash, la roccia, ma si trovava sempre nella stessa stanza,
ed era in posizione rovesciata, con la testa in giù con il capo che
toccava il tappeto viola di Malchitzedek. Peretz disse: “Quello è il
punto esatto!” indicando il punto in cui Paolo toccava con la testa.
(L’Altare di Malchitzedek che raccoglie le Nazioni
è rappresentato dal color viola. Riguardo alla Rosa da far sbocciare,
questo è il primo riferimento alla Scuola della Rosa che
diventerà l’organismo di formazione degli Allievi)
04 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG485) <I P> (CD509)
Deborah sognò di vedere che Paolo aveva
portato nella Casa di Preghiera una sua parente che, pur non avendo mai
frequentato, aveva fede nel Nuovo Messaggio. La donna aveva un difetto dalla
nascita, dovuto alla sua stella: faceva cadere o rompeva tutto ciò che
toccava. Ella, incuriosita davanti alla scrivania di Peretz, incominciò
a toccare le varie cose, allora Deborah rimproverò Paolo, gli disse che
se anche la parente era buona, non doveva permetterle di toccare nulla senza il
permesso di Peretz e aggiunse che quando il bambino sarà nato e
comincerà a toccare ovunque, riceverà una pacchettina sulla mano,
perché prima di tutto si dovranno educare le sue mani a toccare
liberamente solo i suoi giochi.
05 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG486) <^ \ P> (CD510)
Giuseppe sognò di svegliarsi e di vedere sua
sorella che gli raccontava il sogno fatto durante la notte. Ella disse: “Ho
fatto uno strano sogno, ho visto dodici stelle ed il trono!”. “Quale trono?”
chiese Giuseppe e Daniele, suo fratello, spiegò: “Come, non ti ricordi,
l’abbiamo visto l’altro giorno!”. Giuseppe pensò alla Costellazione
della Casa di Preghiera, vide il tappeto viola dell’Altare di Malchitzedek e
Peretz che disse: “Abbiamo fatto la Nuova Santificazione, però bisogna
fare un altro Segno per il quale aspettiamo un’indicazione”. Nello stesso
momento alla televisione, lo speaker lesse i documenti del Nuovo Messaggio e
disse: “Per la santificazione del Tappeto di Malchitzedek bisogna fare anche un
Segno indietro di cinque passi e questo per il mondo intero”. Peretz
capì l’indicazione e ne fu molto contento. Giuseppe vide uno spostamento
veloce del Tappeto dell’Altare di Malchitzedek.
(Nella Casa di Preghiera della Redenzione Finale,
L’Altare di Malchitzedek, sacerdote a Dio Altissimo dalle Nazioni del mondo,
deve fare cinque passi indietro
rispetto all’Altare del Sacerdote Unto, l'Altare di Giuda, all'Altare di
Efraim, l'Unzione del Capo Asino dell'Altare della Grande Israele, e
dell'Altare del Profeta. Questa Santificazione minore rispetto agli altri Altari
raddrizza lo squilibrio del Cristianesimo in cui Cristo, fra l'altro, è
considerato Malchitzedek, sacerdote a Dio Altissimo)
05 febbraio 1989, Milano, Peretz Green (CG487) <P
M> (CD511)
Peretz sognò di trovarsi da solo in una
casetta e di essere molto agitato. Avvertì la presenza del Maestro Haim,
ma la sua agitazione non passò, non sapendo cosa fare lo chiamò.
Il Maestro gli chiese: “Perché dici di essere allievo di Giuda e neghi
di essere allievo del Moré?”. Peretz si difese accoratamente:
“Moré, non è vero, io non ho mai detto questo, io sono l’allievo
del Moré!”. Il Maestro gli si avvicinò e gli disse sorridendo:
“Sì, lo so, era solo per metterti alla prova!”. Ad una certa distanza
egli vide Paolo e seppe che, a sua insaputa lui era andato a casa del
Moré: “Sei stato abbastanza furbo” gli disse: “Sei andato dal
Moré e non mi hai detto nulla!”. A quel punto, Peretz sentì la
voce del Maestro che affermò: “Non fa niente, Peretz, Paolo ha il mazal
(fortuna) di Giuseppe!”.
08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG488) <I> (CD512)
Deborah sognò di essere in una stanza e di
vedere un panno con sangue mestruale. Nella stanza c’erano due ebrei, un’ebrea
ed un ragazzo prossimo alla conversione. La donna prese il panno sporco e
nonostante non fosse suo e per legge dovesse starne lontano, lo gettò
via. La donna spiegò al giovane che, anche se non era ancora ebreo
avrebbe dovuto iniziare a seguire le Leggi. In una seconda scena dove una donna
nel suo ciclo era seduta su un letto, un'altra donna voleva appoggiare suo
bambino sopra il letto ma fu detto di non farlo perché impuro.
(Insegnamento circa le leggi dell'impurità
del sangue menstruale)
08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG489) <M P I> (CD513)
Deborah, in sogno, vide il Maestro Haim che le disse
che il bambino avrebbe dovuto ricevere una Benedizione speciale. Ella
entusiasta andò da Peretz, che però, preso dal lavoro, non
poté ascoltarla. Deborah rammaricata disse: “Ecco, guarda, tu non mi dai
retta, ti parlo di Segni e tu non mi ascolti!”, e se ne andò via, ma
giunta nell’altra camera capì che le sue parole provenivano dallo Yetzer
ha-rà, il quale gode a far litigare le coppie, quello è uno dei
suoi massimi piaceri. Se la coppia desidera non litigare e vuole scacciare lo
Yetzer, non deve fare altro che il contrario di ciò che lui suggerisce:
se lui ti fa pensare di non parlare più al marito, basta chiamare il
marito e dirgli qualcosa di bello.
(Segno d’insegnamento di come sconfiggere il Yetzer
ha-Ra, fare esattamente al contrario di ciò che vuole: )
08 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG490) (CD514)
Deborah sognò di vedere un vero gigante ed un
Allievo della Casa di Preghiera. L’Allievo diventò alto come il gigante,
raggiungendo come lui il soffitto, ma gli disse di non poter salire oltre perché
superare il soffitto era fuori dalle sue possibilità. Il gigante,
invece, affermò che per lui non era così. Invocò infatti
EL SHADDAI, il soffitto si aprì e lui dichiarò che, volendo,
avrebbe potuto alzarsi oltre il soffitto. L’Allievo felice di aver sentito la
preghiera del gigante gli disse: “Ma allora tu sei dei nostri, sei come noi
della Casa di Preghiera, anche noi invochiamo EL SHADDAI!”.
(La Preghiera rivolta ad EL SHADDAI innalza l’anima
della persona come un angelo di Dio)
09 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG491) <M> (CD515)
Giuseppe sognò di trovarsi al sud Italia, nel
paese di sua zia e di salutare tutti i parenti. Avvertì anche la
presenza di suo padre, allora si recò nella stanza dov’era il genitore e
lo abbracciò con gioia non avendolo incontrato da molto tempo. Giuseppe
vide, poi, il Maestro Haim che gli fece cenno di seguirlo, egli parlava con i
parenti di Giuseppe nel loro dialetto e dietro di lui c’era sempre il padre di
Giuseppe che seguiva attentamente ogni mossa. Il Maestro ora era a letto e,
indicando la zona operata per cancro disse: “Dopo non ci sarà più
nessuno che soffrirà per questa malattia allo stomaco!”.
(Per merito della sofferenza dello Tzadik Haim, in
futuro verrà sconfitto definitivamente il tumore allo stomaco)
11 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG492) <I> (CD516)
Deborah sognò di vedere una bambina di nome
Dania che si trovava in casa da sola perché i suoi genitori erano al
lavoro. Ella, tranquilla, girava per casa senza alcun indumento e dato che
sapeva che alle tre sarebbe venuta a trovarla la cugina Stefania, le
aprì la porta così come si trovava. Stefania si arrabbiò
vedendo che la cuginetta le aveva aperto in quelle condizioni e disse: “Anche
ai bambini si deve insegnare il pudore!” e la mandò a vestirsi.
(il sentimento del pudore deve essere inculcato fin
da bambini)
12 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà)
(CG493) <I> (CD517)
Deborah sognò di vedere Anna, una ragazza di
quattordici anni, che dormiva tranquillamente in poltrona, mentre la madre
girava nuda per casa. Anna si svegliò improvvisamente, si
arrabbiò con la madre e le chiese di mettersi almeno gli indumenti
intimi. La madre li indossò, ma essi erano così piccoli e
trasparenti che era come se non li avesse. La ragazza, disgustata dal comportamento
della madre, la invitò a rivestirsi, dicendo che doveva farlo almeno per
rispetto nei confronti del marito e del figlio, che sarebbero tornati di
lì a poco.
(È interessante che in questa generazione sia
la figlia a reprendere la madre, e non vice versa!)
13 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG494) (CD518)
Giuseppe sognò che sua sorella gli riferiva
di aver sognato Lucifero che piangeva. Giuseppe sentendo quelle parole fu molto
contento perché capì che il Segno fatto contro le dieci Sefirot
emanate dallo Zohar era riuscito. Poi Giuseppe disse che era arrivato un altro
Segno come questo.
(Le dottrine dello Zohar di emanazioni Divine sono
contro il Secondo Comandamento. La loro sconfitta tramite il Hherem Mi'deoraita
nel nostro Testo 'Cinque Tavole del Patto', fa piangere Lucifero perché
gli tolgono un grosso bottino di anime perse nelle sue false luci)
17 febbraio 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso
(CG496) <P \> (CD520)
Giuseppe sognò di vedere la nascita del
bambino di Deborah. Egli, una volta cresciuto, era pronto per ricevere
un’educazione, ma non volle e preferì fare di testa sua. Tutti cercarono
di farlo rinsavire, ma non ci fu nulla da fare. Ad un certo punto, mentre
Peretz e Giuseppe gli stavano dietro, il bambino si trasformò in due
bastoni, uno dei quali andò a Peretz, l’altro a Giuseppe. All’improvviso
apparve un grosso cane bianco, ma dai bastoni uscì un fuoco che lo
distrusse.
(Segno dei bastoni contro il Cane Bianco che
rappresenta tutte le sdolcinature usate dai genitori nei confronti dei figli e
che invece di far bene crea molti atteggiamenti di debolezza e di diseducazione
ecc.)
19 febbraio 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG499)
<P \> (CD523)
Solly sognò di trovarsi in Israele, nella
mensa di un kibbutz, con Peretz e Paolo. Egli teneva in mano un libro molto
bello, riccamente decorato, scritto in ebraico, senza nekudot cioè i
puntini che indicano le vocali. Il libro iniziava con la lettera Alef, la prima
dell’alfabeto e per ogni lettera ebraica che dava inizio al capoverso vi era un
commento a spiegazione. Peretz, che aveva una fascia a mo’ di sindaco con la
scritta: “Gnomen”, disse a Solly di leggere la Tzadik, ma a lui risultò
difficile per la mancanza di vocali, allora decise di leggere la Khet.
(Segno dell'uso del termine Gnomen per i testi di
Esther)
19 febbraio 1989, Milano, Daniele Manigrasso (CG500)
<M ^> (CD524)
Daniele, in sogno, si trovò in una grande
casa con sua madre e tutti gli Allievi del Maestro Haim. Essi stavano cercando
un professore di musica per il pianoforte. Nel frattempo arrivò un
ragazzo che annunciò la triste notizia del ricovero in ospedale del
padre di Daniele. Daniele rifletté sul fatto che il padre, in
realtà, era già morto in settembre e già ‘risorto’ nel
Regno dei Cieli per merito del Maestro Haim, ma andò lo stesso in
ospedale con Deborah per verificare. Suo padre era effettivamente lì,
dietro ad una vetrata. Essi si salutarono e il padre disse con tono autorevole,
come un vero Allievo del Maestro: “Porta rispetto e onore!”, Daniele
abbassò il capo in segno di rispetto. Dietro al vetro c’era Saeed che
stava parlando con un medico, gli stava spiegando che il papà di Daniele
era morto e risorto in merito al Maestro Haim. Il medico si fece ripetere la
frase e Saeed aggiunse: “Sì quell’uomo è morto, ma è
risorto per merito del Goel”. Il dottore non capì, Daniele urlò
lettera per lettera la parola GOEL. Saeed, capendo la difficoltà del
dottore spiegò: “Gesù è stato il Redentore di quel tempo,
il Goel è il Redentore di questo tempo”, e mentre diceva ciò fece
il numero trentatré.
(Collegamento fra la Resurrezione Iniziale di
Gesù e la Resurrezione Finale del Goel Haim; si completa con Sa'id,
Musulmano, che riconosce la verità di ambedue le Resurrezioni.)
27 febbraio 1989, Milano, Peretz Green (CG503) <P>
(CD527)
Peretz sognò di trovarsi con Paolo, Solly ed
altri Allievi riuniti per fare un Consiglio, dove si discuteva con grande
serietà.
(formazione del Tribunale di Mordechai il Giusto per
il Patto Nuovo Finale)
27 febbraio 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG504)
<\ ^ P> (CD528)
Deborah sognò di percorre con Peretz una
strada in salita. Dietro di loro c’era una ragazza con cui Deborah cercò
un approccio per parlarle del Nuovo Messaggio: “Sono tanti, in questo periodo,
i falsi messaggi che sostengono di essere nel vero, ma sappi che lo stesso
Gesù disse che nel periodo in
cui ci saranno molti falsi messia, si riconoscerà quello vero per la
verità di cui sarà portatore: esso parlerà solo di
verità e chi lo ascolterà
potrà riconoscerlo! Se avrai pazienza di ascoltarmi per pochi minuti,
potrai giudicare da sola la verità contenuta nelle mie parole”. Poi,
Deborah vide Peretz che teneva in mano tre mazzi di fiori che sbocciarono uno
per volta.
01 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG506) <P ^
\> (CD530)
Paolo sognò di vedere, in una stanza, Peretz
con alcuni Allievi della Casa di Preghiera. Si stava svolgendo un Consiglio
molto elevato, lo si capiva dalla massima serietà dei presenti. Le
parole che venivano pronunciate erano misurate, concise ed improntate al giusto
comportamento. Paolo, poi spiegò a Peretz che sarebbe stato meglio fare
un Pre-consiglio, tenuto da due o tre persone, che sarebbe servito per
organizzare il Consiglio vero e proprio senza perdite di tempo e soprattutto
senza parole in più non inerenti il tema in discussione. Questo
perché nel momento in cui si svolge il Consiglio, il Regno dei Cieli
è aperto sopra la stanza in cui si svolge.
02 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG507) (CD531)
Paolo sognò di trovarsi in Israele, dove
svolgeva il suo lavoro di Cavallo Bianco e girava per molte località,
con la stessa cadenza con cui lavorava a Milano
(Il compito del Cavallo Bianco, è di correre
ai quattro angoli della terra per divulgare il Nuovo Messaggio)
02 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG508)
(CD532)
Giuseppe, in sogno, disse: “Chi ha fede
vedrà, invece chi non ha fede non vedrà niente!”
04 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG509) (CD533)
Paolo sognò di trovarsi col fratello Nino,
gli diceva, con rammarico, che alcuni maghi fanno uso delle lettere
dell’alfabeto ebraico.
(ved. L'invocazione contro i Maghi bel Nuovo Rito
rovesciando contro di loro le lettere dell’alfabeto ebraico)
04 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG510)
<I> (CD534)
Deborah sognò di vedere una coppia di coniugi
seduti al tavolo di un bar. Alla coppia si avvicinarono quattro uomini, un capo
e tre guardie del corpo. I tre, senza considerare il marito e con prepotenza,
si rivolsero alla donna chiedendole se desiderasse sposarsi col loro padrone.
La donna, meravigliata per la proposta così sfacciata, rispose che il
loro capo non avrebbe mai dovuto chiedere una cosa del genere, in quanto
essendo lei da anni felicemente sposata, era peccato da parte sua pensare di
prendere la donna di un altro. L’uomo potente è meglio che si umili
perché il suo potere non gli ha potuto dare ciò che desiderava.
(Leggi sull’adulterio)
06 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG511)
<\> (CD535)
Giuseppe sognò di essere con Saeed in una
stanza. Su un tavolo c’era un libro aperto con disegni che rappresentavano i
tre Patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe. Saeed disse in arabo il nome di
Abramo, Ismaele e l’Asino. Giuseppe dichiarò che il terzo è il
Giacobbe della storia. Saeed allora volle ripetere i nomi, ma si limitò
a pronunciare il nome di Abramo, al secondo posto, riferito al secondo
Patriarca, non disse nulla. Giuseppe ripeté che il terzo è il
Giacobbe della storia, sul disegno intanto c’era la forma di metà Asino
che si andava completando. Saeed infine confermò dicendo che il terzo
è l’Asino.
(ved Messaggi agli Arabi nella Nuova Legge. Saeed
è il primo rappresentante del Tappeto dei Musulmani nella Casa di
Preghiera. È marito di Tina sorella di Paolo, il Cavallo Bianco. Il
fatto che Saeed riconosca l’Asino, collegato al Giacobbe della storia, risolve
il fraintendimento tra ebrei e musulmani nella questione dei Tre Patriarchi e
sull'Akeidat Yitzhak.)
08 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG513)
<*> (CD537)
Deborah, in sogno, era con altri Allievi della Casa
di Preghiera, intorno a loro vi era molta gente. Gli Allievi fecero degli
annunci, dissero che ci sarebbe stata acqua alta e che dopo l’acqua ci sarebbe
stato il fuoco, e dopo il fuoco il terremoto. Dopo che tali parole furono
pronunciate, incominciò a piovere e dopo la pioggia si vide il fuoco.
Una persona disse che sarebbero morti molti bambini. Deborah, molto contrariata
la invitò a stare attenta alle parole pronunciate, dato che ogni cosa
detta poi si avvera. Deborah, dunque, corresse quelle parole dicendo che i
bambini si sarebbero salvati. Dopo di ciò vi fu un terremoto, nel
terreno si formarono grosse crepe che inghiottirono le persone che cercavano di
scappare. I componenti della Casa di Preghiera sapevano ciò che c’era da
fare: si misero in ginocchio e pregarono El Shaddaj. Il terremoto finì,
i bambini non furono toccati. I sopravvissuti temevano di uscire dalle case
perché non sapevano ciò che li aspettava. La paura era tale che
si passavano il cibo, grandi scatole di tonno, attraverso sistemi simili a
funivie.
08 marzo 1989, Milano, Rosa (CG514) <I>
(CD538)
Rosa sognò che prima di leggere qualsiasi
libro sacro, bisogna lavarsi le mani.
10 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG516)
<\> (CD540)
Giuseppe sognò di passeggiare per le vie di
Milano, quando ad un tratto si fermò colpito da una figura che vide da
lontano: un uomo con un abito meraviglioso e con bellissime collane. Egli
capì che quella persona era il Profeta Elia, di benedetta menzione, che
gli prese le mani fra le sue e pronunciò una Benedizione in ebraico
11 marzo 1989, Milano, Deborah (Nodà) (CG517)
(CD541)
Deborah sognò di vedere due madri, Serena e
Clara, ciascuna aveva un figlio di circa sei anni. Un giorno Serena chiese a
Clara di curarle il bambino. I due bambini, Dario e Rudy giocavano insieme.
Dario, figlio di Clara, aveva il sangue crudele e faceva giochi violenti: prese
dei vetri e giocando alla guerra, uccise Rudy. Il tribunale dichiarò la
colpevolezza di Clara perché avendo visto il pericoloso gioco del
figlio, avrebbe dovuto fermarlo, ella invece aveva goduto della sua prova di
forza superiore e gli aveva lasciato continuare il gioco.
12 marzo 1989, Milano, Paolo Fierro (CG518) <M
P> (CD542)
Nel dormiveglia, Paolo sentì una voce che
disse: “Guai a chi pronuncia il nome del Moré!”. Egli riferì a
Peretz che disse subito: “Questo è importante!”.
(Che non ci siano fraintendimenti fra un nome sacro
di Dio nel voler pronunciare il nome del Morè Haim come se lo fosse un
nome di Dio. Si deve sempre rivolgere a Dio Benedetto soltanto)
13 marzo 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG519) <P
\> (CD543)
Solly sognò di vedere Peretz che gli dava
istruzioni sul sacerdozio. Ricorda che si parlava della poltrona messianica.
Più tardi, Peretz gli disse: “Io sono nel Segno del Patto della Pace ed
oltre a questo ho altri due livelli”. Tale frase era riferita allo scritto sul
Profeta Elia di benedetta menzione, cioè gli altri due livelli, di cui
parlava Peretz erano citati nello scritto. Poi Peretz disse a Solly: “Di questi
miei tre livelli, tu ne hai uno”.
15 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG520)
<I> (CD544)
Giuseppe sognò di essere con un suo giovane
Allievo ed un suo collega di lavoro, Giovanni di cinquanta anni. Giovanni
parlava con il giovane in modo volgare, Giuseppe gli spiegò con
delicatezza che non è corretto parlare così. Poi il giovane, a
sua volta, parlò con Giovanni in modo volgare. Anche in questo caso
Giuseppe lo rimproverò dicendo: “Porta onore e rispetto per le persone
più grandi di te, perché su quell’atteggiamento c’è
giudizio e punizione, stai molto attento!”. Giuseppe, poi sorridendo, disse a
Giovanni: “Hai visto che equilibrio!”.
(Leggi sul comportamento corretto)
17 marzo 1989, Milano, Solly Kamkhaji (CG521)
<*> (CD545)
Solly sognò di vedere uno scritto in ebraico
e di udire una voce che lo leggeva. La traduzione in italiano era: “Il vento
della Sua bontà si estenderà a Gerusalemme e a tutte le isole
lontane”.
18 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG522)
(CD546)
In
realtà quella sera Giuseppe stava scrivendo il diario, che riferisce la
sua esperienza nell’ambito dei Segni dell’Asino che Mangia il Pane, ad un certo
punto, ebbe un dubbio su una frase. Pensò allora se Giovanni
l’Evangelista, quando scrisse il suo Vangelo, avesse mai dei dubbi. Dopo di che
andò a dormire e durante la notte sognò di essere su un’isola sconosciuta ed
insieme con lui c’era Giovanni l’Evangelista, vestito con una lunga tunica
marrone. Giuseppe era molto contento mentre Giovanni era molto triste. Giuseppe
gli chiese: “Come mai hai scritto così nel Vangelo? Non avevi dubbi su
ciò che scrivevi?”. Giovanni, con la testa bassa, rispose: “Io non
volevo…” e non pronunciò altre parole. Insieme andarono a cercare
Gesù; Giuseppe provò una certa pena per Giovanni.
(Segno del Quarto Vangelo Corretto. vedi il sogno di
Deborah del 19ottobre 1988 –CG380- quello, sempre di Deborah, del 6 gennaio
1989 –CG447-)
22 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG528)
<* M \ m> (CD551)
Giuseppe, in sogno, notò sul suo braccio
destro dei puntini verdi che diventarono delle chiazze dalle quali fuoriuscì
un liquido verdastro. Le macchie si fecero sempre più larghe fino a
prendere la forma di piaghe, che si estesero ben presto a tutto il corpo. Egli
vide anche altre persone colpite dallo stesso male, intanto sia il suo volto,
sia quello degli altri era diventato irriconoscibile. Poi Giuseppe vide di
fronte a sé una nuvola bianca ed il Bastone del Maestro Haim che lo
toccava, sentì dentro di sé scendere qualcosa e, istantaneamente,
guarì. Giuseppe disse alle persone attorno a lui: “Chi ha fede
può essere salvato anche da questa terribile piaga!”.
25 marzo 1989, Milano, Giuseppe Manigrasso (CG530)
<P *> (CD553)
Giuseppe, in sogno, si trovò in Egitto con
Peretz, Paolo, Saeed e suo fratello Daniele. Giuseppe vide un arabo che parlava
in tedesco e concludeva il discorso con: “Heil Hitler!”. Un altro uomo, dietro
all’arabo, si mise a cantare in tedesco e a fare il saluto nazista, seguito da
molte altre persone che erano nascoste tra la gente. Poi disse: “Meno due!”,
riferendosi agli ebrei morti. Giuseppe allora, ricordandosi di Purim, gli si
avvicinò, gli batté sul capo tre volte e disse a bassa voce:
“Contro Aman, Amalek, contro gli Amorrei!”. All’improvviso quell’uomo
diventò un prete.
************************************************************************26
marzo 1989, PASQUA
27 marzo 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG531) <*> (CD554)
Giuseppe, in sogno, si trovò in una classe di
circa trenta allievi. Il professore stava interrogando un allievo di nome
Galasso, costui incominciò a parlare e disse qualcosa contro gli ebrei.
Giuseppe si alzò in piedi e gli fece ripetere le frasi. Galasso
ripeté ciò che aveva pronunciato contro gli ebrei. Allora
Giuseppe dichiarò: “È ora che finisca questa storia, basta!
È arrivato il tempo in cui chi maledice gli ebrei sarà
maledetto!”.
03 aprile 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG532) <*> (CD555)
In sogno, Deborah vide un bambino di circa quattro
anni, dalla strana camminata, cieco, che aveva un aspetto freddo, quasi da
robot. Deborah notò nel suo volto molta crudeltà, a quel punto
capì che in quel bambino errava lo spirito di Hitler, tornato per fare
altro male. Quando Deborah lo riconobbe, questi esplose sconfitto,
perché riconoscendolo si poteva sapere da chi e come difendersi e,
dunque, non avrebbe avuto possibilità di vincere.
08 aprile 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG534) <P> (CD557)
Solly sognò di trovarsi in Sinagoga con
Peretz. Era Shabbat (Sabato). All’improvviso, durante il rito, entrò una
folla eterogenea composta da parecchi giovani, alcuni dei quali vestiti male o
a petto nudo. Uno di loro aveva una heth (lettera dell’alfabeto ebraico) sul
petto. Alla vista di quel gruppo di persone, i presenti rimasero molto
perplessi. Peretz, invece, fu imparziale nel valutare la situazione. Alcuni
degli ebrei presenti in Sinagoga dissero che forse i nuovi arrivati erano
cristiani e che comunque non si potevano mandare via, in quanto il Tempio era
un luogo di culto aperto a chiunque volesse pregare il Signore. I nuovi
arrivati fecero una gran festa.
12 aprile 1989,
Israele, Davide Levi (CG535) <M P \> (CD558)
In sogno, Davide, vide entrare il Maestro Haim nella
casa dei suoi genitori. Il Moré lo strinse forte e poi si sedette a
tavola dove, oltre ai suoi genitori, c’era Peretz che teneva il Bastone del
Maestro. Poi il Moré disse a Peretz: “Tieniti pronto affinché io
ti dia un Segno”. Peretz con il Bastone avrebbe dovuto picchiettare su una
specie di ciotola con dentro della polvere da sparo e provocare così una
fiammata. Dopo il Moré si trasformò in un neonato ed
incominciò a parlare come un bambino, meravigliando tutti i presenti
perché disse: “Non meravigliatevi io sono il Moré e sono
diventato bambino!”. Nel sentire quelle parole, i presenti risero allegramente
e nell’aria c’era felicità.
(Isaia 9,5) Un Fanciullo ci è nato, un figlio
ci è stato dato -
12 aprile 1989,
Milano, Peretz Green (CG536) <P M R> (CD559)
Peretz sognò di ricevere dal Maestro Haim, la
farina per le matzot (pani azzimi) della Nuova Pasqua. Il Maestro disse:
“Questa è per la nuova Santificazione degli Angoli della Casa di
Preghiera e per il rinnovamento della Torah!”.
16 aprile 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG537) <M> (CD560)
Solly sognò di trovarsi in piazza Duomo a
Milano e di incontrare il Maestro Haim. Era ben vestito, aveva sui cinquanta
anni, era snello, aveva i movimenti veloci ed agili. Il Moré gli disse:
“Ho sentito che partite. Bene, bene!”, e lo strinse molto forte tanto che a
Solly il suo braccio parve d’acciaio. Entrati all’interno del Duomo, si
sedettero in una fila di sedie. Il Maestro era a sinistra rispetto a Solly e
questi vedeva bene il suo viso di profilo. Dietro di loro c’erano, sul
pavimento, candele ed immagini idolatre. Il Moré incominciò a
pregare in modo meraviglioso, pieno di Spirito di Dio. Diceva ad alta voce:
“Baruch Ata Adonai (Benedetto sei Tu o Signore)” e cantava salmi in ebraico e
lodava Iddio con immensa partecipazione. Poco dopo un signore cristiano seduto
davanti a loro, colpito evidentemente dalla preghiera del Moré si
alzò e dichiarò: “Quest’uomo è veramente il Redentore!”.
(Solly, e non solo lui, perché il verbo
‘partite’ è al plurale, anche Peretz, Paolo e Deborà dovranno
partire per Israele. Il Maestro Haim, indicato come Redentore in molti sogni,
verrà riconosciuto come tale anche dalla cristianità
rappresentata dal signore cristiano. Ecco i sogni precedenti che confermano il
fatto che il Moré sia il Terzo Redentore. Nel suo sogno del 25 aprile
1987 –CG196- Sarah, in una situazione di pericolo, dopo aver recitato lo
Shemà Israel, disse: “In nome del Moré, Redentore..”. Nel suo
sogno del 18 luglio 1987 –CG226-, Solly vide il Maestro Haim che chiese a
Peretz: “Chi sono io?”. Peretz rispose: “Il Maestro Haim è il Goel
(Redentore) anche se in pochi ancora lo sanno”. Paolo, nel suo sogno del 3
gennaio 1988 –CG280-, dopo un evento miracoloso, comunicò ai
rappresentanti delle religioni che: “È arrivato il tempo della
Redenzione ed il Redentore Finale, risorto a beneficio dell’umanità,
è il Maestro Haim”. Nel sogno del 9 febbraio 1988 –CG292-, Deborah disse
di dover andare in Svizzera per conoscere il Goel. Nel sogno del 3 aprile 1988
-CG310-, Paolo disse: “Grazie a Dio, ora si può vedere e parlare con il
Goel”. Il 10 aprile 1988 –CG318- in sogno, Daniele comunicò ad un ebreo
yemenita che il Maestro Haim, Redentore d’Israele e delle Nazioni era di
origine yemenita. Il primo dicembre 1988 –CG418, Paolo sentì per quasi
tutta la notte la seguente frase: “Ha Moré è il Goel” (Il
Moré, cioè il Maestro Haim è il Redentore). Il 19 febbraio
1989 –CG500- in sogno, Daniele udì Saeed (rappresentante del mondo
musulmano nella Casa di Preghiera o di Redenzione, il che significa che anche i
musulmani, in futuro, accetteranno questa realtà), spiegare:
“Gesù è stato il Redentore di quel tempo, il Goel (riferito al
Maestro Haim), è il Redentore di questo tempo”)
20 aprile 1989,
Milano, Marco F. Gasparotti (CG538) <*> (CD561)
Marco (a 7 anni) sognò che tutti i buoni del
mondo avrebbero dovuto rifugiarsi sotto terra. Dio lanciò un fulmine che
mozzò, a quelle persone, le parti inferiori delle gambe, questo
però non solo non impedì, ma facilitò loro il camminare.
Tre uomini erano già sotto terra. Marco avrebbe dovuto seguirli con i
suoi familiari, ma tanta era l’angoscia che si svegliò. Una volta
riaddormentato riprese il sogno e vide che dal cielo cadeva tanta acqua e con
gocce così grosse che intrappolavano i cattivi. Finita la pioggia, Dio
lanciò altri fulmini per spostare le automobili che si erano accumulate
sopra la terra che nascondeva le persone rifugiate. Tutti uscirono da sotto terra,
c’era un bellissimo sole e le gambe erano ritornate normali.
23 aprile 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG540) <P I > (CD563)
Deborah sognò di essere in casa di Peretz e
di vedere un uomo parlare al telefono con una donna. Nella loro conversazione
vi erano parole volgari e offensive. Conclusa la telefonata, nel sogno le venne
detto che la casa avrebbe dovuto essere purificata dai due maiali. I maiali sono le persone che pronunciano
parole volgari e le volgarità stesse, che portano il male sia alla
persona sia al posto in cui sono state pronunciate, ecco perché il luogo
richiede una purificazione.
24 aprile 1989,
Milano, Beniamino Perico (CG542) <^> (CD565)
Beniamino sognò di vedere un cielo azzurro
nel quale c’era scritto in bianco: “Regno dei Cieli”.
(Il 22 gennaio 1987, Peretz, col sogno -RP22-1-87-
ebbe la notizia che sulla terra stava per scendere il primo gradino di marmo
bianco del Regno dei Cieli. Il 10 gennaio 1989 –CG451- in sogno, Paolo stava
cercando un locale perché “Il Regno dei Cieli è già sceso
sulla terra”. Deborah, il 27 febbraio 1989 –CG504- sognò che
effettivamente il Regno dei Cieli era già sceso sulla terra. Beniamino,
quale componente della Casa di Preghiera, lo sa, ed ha la gioia di vederlo
scritto nel Cielo, cioè di avere la conferma della sua stabilizzazione)
25 aprile 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG544) <M P \> (CD567)
Paolo sognò di trovarsi in una grande chiesa
cattolica con Peretz, che indossava una tunica verde. Peretz fece un discorso
sul Nuovo Messaggio e si riferiva a sé stesso come il Primo Asino dei
Segni, venuto a preparare le Vie Messianiche per le generazioni future. Tutti
rimasero stupiti. Paolo parlò poi con un cardinale e gli spiegò
che il Maestro Haim era il Capo dei 36 Giusti Nascosti. Sentendo quelle parole
il cardinale si emozionò e disse: “Ah, veri uomini, i Giusti Nascosti!”.
26 aprile 1989,
Milano, Daniele (CG545) <P \> (CD568)
Daniele sognò di trovarsi in un parco di
Milano dove si stava svolgendo una parata di carabinieri a cavallo. Gli
squadroni erano allineati ed immobili. Egli indossava una tunica, ed, insieme
con Paolo si stava chiedendo il motivo della festa. Intanto altri squadroni si
allineavano nel piazzale, in attesa della cerimonia. Poi arrivò una jeep
militare sulla quale c’erano: suo padre, sua madre, sua sorella, suo fratello
gemello Giuseppe e Peretz, tutti indossavano la tunica sacerdotale. Daniele
chiese al fratello il perché di tutto quello, Giuseppe rispose: “Peretz
è stato eletto Capo di tutti i Sacerdoti del mondo!” Alla notizia tutti
si rallegrarono molto, ringraziando Dio. Il padre di Daniele, in particolare,
era molto contento e per l’occasione fece un brindisi col vino.
(Peretz compare spesso nei sogni con la sua tunica
sacerdotale, a vari colori secondo l'incarico sacerdotale, in questo caso
è stato eletto “Capo di tutti i Sacerdoti del mondo”. Il suo incarico
infatti è molto impegnativo essendo lui il Portavoce della Terza
Redenzione Finale e Primo Asino dei Segni (vedi sogno precedente di Paolo del
25 aprile 1989 –CG544-).
27 aprile 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG546) <P M\> (CD569)
Solly sognò di vedere Peretz accompagnato da
una folla eterogenea composta da persone di varie culture. Camminava lentamente
con in mano il Bastone nero del Maestro Haim, e gli disse sorridendo: “Il
Moré mi aveva detto 'Mahar teyé im col minei sof' (Domani sarai
con tutti i generi di 'fine')” ed era molto soddisfatto perché aveva
trovato la conferma delle parole a lui dette dal Maestro. Il luogo dove si
trovavano era pieno di calcinacci e di macerie.
29 aprile 1989, Milano,
Paolo Fierro (CG547) <R> (CD570)
Paolo, in sogno, vide che nella Casa di Preghiera si
svolgeva il Kippur - Purim delle donne.
(Questo è un Segno per millioni di donne nel
mondo che purtroppo hanno perso il senso di pudore e della modestia. Quando faranno
parte della Casa della Redenzione, esse si pentiranno del loro passato e
verrano perdonate e nel tale perdono riceveranno la vera incondizionata
felicità di Purim.
06 maggio 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG549) <M P \> (CD572)
Giuseppe sognò di trovarsi su un pullman
insieme con il Maestro Haim, Peretz e Paolo. Il Maestro dava istruzioni a
Peretz su alcuni Segni che si dovevano fare, ma che dovevano rimanere segreti
agli occhi delle persone. Peretz era consapevole della serietà dei Segni
da lui compiuti. Giuseppe assistette al discorso del Moré, poi gli si
avvicinò dicendogli che anche lui voleva fare un Segno. Il Maestro gli
chiese: “Che cos’è un Segno?”. Intervenne Paolo che disse: “È
vero, questo è ciò che chiede la gente sui Segni”. Poi il Moré
fece vedere a Giuseppe come parla un uomo. Dopo si trovarono in una stanza, su
un tavolo c’era il simbolo di una Casa di Preghiera formata da quattro pietre
in mezzo alle quali si trovava una piccola ciotola d’acqua. Peretz e Giuseppe
stavano bagnando il pane nell’acqua, quando il Moré li fermò,
toccò la ciotola col Bastone, e fece loro cenno di intingere pure.
06 maggio 1989,
Milano, Anna Gasparotti (CG550) <M> (CD573)
Anna sognò di essere in un negozio il cui
spazio era sfruttato poco razionalmente, e stava parlando di questo con le
signore che lo gestivano. Ad un certo punto entrò una ragazza e tutti si
spostarono spaventati perché sapevano che era morta. Anna le diede la
mano e si accorse, dal gelo che essa emanava, che la ragazza veniva proprio
dall’aldilà. Ciò nonostante ella continuò la conversazione
con naturalezza. La ragazza era di malumore, per via di certi schiamazzi che la
infastidivano, e chiese ad Anna come mai stesse lo stesso a parlare con lei.
“Voglio che tu mi saluti il Moré!” disse Anna in un soffio. La ragazza
si illuminò di colpo, annuendo fece capire che i trapassati non solo
conoscevano bene il Maestro Haim, ma erano felici per tutto l’insieme dello
svolgimento dei lavori della Casa di Preghiera.
(La felicità dei morti per la notizia della
Redenzione; ved. sogno di Anna G. del 24 gennaio 1986 –CG98- che parlava di tre
Angeli venuti a proteggere i lavori per i Segni e del padre di Anna che
dall’aldilà era venuto per comunicare la felicità esistente nel
mondo dei morti )
19 maggio 1989,
Basilicata, Daniele Manigrasso (CG555) <P> (CD578)
Daniele sognò di trovarsi in una strada nel
centro di Milano, davanti a lui c’era un cartello che indicava, con una
freccia, un appartamento. Sul cartello c’era scritto: “In questa casa vissero
Peretz e Paolo”. Nella casa c’erano tutti gli scritti di Peretz e le
testimonianze dei Segni. Tutti gli studiosi del mondo le studiavano con grande
applicazione ed impegno.
01 giugno 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG556) <* ^> (CD579)
Paolo sognò di vedere, in cielo, l’esplosione
di un meteorite i cui frammenti formarono la Costellazione del Grande Carro.
Dopo ci fu molta gioia e si fece una grande festa.
(Segno del Grande Carro delle Buone Novelle, nel
sogno di Giuseppe dell’11 dicembre 1988 –CG427- al planetario, un uomo gli
mostrò la costellazione del Grande Carro e gli disse: “Vedi il Grande Carro? Esso porta le notizie
meravigliose del Regno dei Cieli agli uomini e per il mondo intero”)
16 giugno 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG560) <P> (CD583)
Giuseppe sognò di vedere Peretz che diceva:
“Ora dovrò andare avanti nel futuro per vedere i volti di gioia delle
persone per Ghila”. Poi vide lo stemma del Cavallo Bianco inciso su una pietra.
(Il nome di Ghilat Haim, figlia di Peretz, vuol dire
Gioia della Vita. In futuro, a Dio piacendo, ella sarà simbolo di gioia
per le persone perché portatrice del Nuovo Messaggio)
17 giugno 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG561) <P m> (CD584)
In sogno, Paolo, vide trascorrere, molto velocemente
un processo storico di guerre e conquiste, collocato a partire da circa duemila
anni fa. Subito dopo si trovò in una vecchia costruzione circondata da
prati. Si trovò, poi, in un luogo collinare, con Peretz ed un ragazzino
sconosciuto. Paolo raccontò la visione a Peretz e questi gli disse che
si trattava di un Segno di Rinnovamento. Mentre camminavano su uno stretto
sentiero, Peretz scivolò e precipitò lungo una scarpata. Paolo,
spaventato e preoccupatissimo, corse velocemente in suo soccorso. Peretz era
immobile e non dava alcun cenno. Paolo lo girò mettendolo con la schiena
a terra e lui, finalmente, aprì gli occhi, si accertò di non
avere nulla di rotto, e, con grande stupore, si accorse che tutto era a posto.
Paolo si ricordò allora di aver lasciato da solo il ragazzino,
guardò sopra alla collina e lo vide mentre stava osservando tutto
ciò che era accaduto. Paolo percepì, a quel punto, che il ragazzo
era il Profeta Elia, di benedetta menzione.
18 giugno 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG563) <I> (CD586)
Deborah sognò di essere in auto con Paolo ed
una ragazza, di fronte ad un bivio. Paolo avrebbe preferito la strada
più corta, mentre sia Deborah sia la ragazza avrebbero desiderato
prendere la strada più lunga. Poi una voce disse: “La strada più
corta è quella più lunga, e la strada più lunga è
quella più corta!”.
(Talvolta si crede che sia vantaggioso scegliere il
percorso più breve per raggiungere un determinato scopo: non è
così. Il sogno conferma la saggezza degli antichi: “Spesso, la strada
più lunga è quella più corta!”)
18 giugno 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG564) <I *> (CD587)
Giuseppe sognò di dire: “Allah è
grande!”. Poi sentì dire: “Si deve rinnovare!”, e Peretz spiegò:
“Non è Allah che si deve rinnovare, poiché Dio non si rinnova, ma
sono gli arabi che devono rinovarsi!”.
19 giugno 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG565) <M P I m> (CD588)
Deborah sognò di essere con Peretz ed alcuni
Allievi nel cimitero ebraico, davanti alla tomba del Maestro Haim. Il
Moré risorse materialmente in modo che tutti potessero vederlo. Peretz
ebbe subito un atteggiamento di rispetto e lo seguì. Il Maestro era
venuto per parlare con i giornalisti, poi tornò al suo posto, Deborah
capì che era risentito nei confronti degli Allievi che non avevano
l’adeguato derech eretz, il giusto comportamento. Ella, in seguito, si
trovò in casa ed entrò in una stanza dove Peretz stava parlando
con Paolo ed una ragazza. Peretz le disse che stavano parlando di cose private
ed ella uscì, ma si sentì a disagio ed una voce dal cielo disse
che quello non era il giusto comportamento: se qualcuno desidera parlare
privatamente con Peretz, non doveva creare disagio in altre persone. Poi le
venne detto che una donna non deve mai essere lasciata sola in casa,
specialmente se ha un bambino piccolo, perché se le succede qualcosa potrebbe
restare senza l’adeguata assistenza.
(Nuove Leggi sul Giusto Comportamento)
22 giugno 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG566) <P *> (CD589)
In sogno, Paolo si trovò con Peretz, Saeed e
Deborah in una Moschea incredibilmente bella. Saeed presentò Peretz agli
arabi ed essi erano rispettosi nei suoi confronti nonostante indossasse il
tallet, lo scialle ebraico. All’interno della Moschea vi erano tre capi
religiosi, seduti di fronte ai fedeli. Peretz conversava con loro e pregava in
ebraico, l’atmosfera di pace e d’allegria era meravigliosa.
(ved. commento al sogno di Giuseppe del 18 giugno
1989 –CG564-, in cui l'invito ad un cambio di atteggiamento da parte araba,
trova un’atmosfera serena e positiva. Qui Saeed, il rappresentante dei
Musulmani nella Casa di Preghiera, presenta Peretz agli arabi che si
dimostrarono rispettosi e concilianti)
27 giugno 1989,
Milano, Daniele Manigrasso (CG568) <I> (CD592)
Daniele sognò di recitare, per intero, il
Quarto Comandamento di Dio Altissimo: “Ricordati del giorno di Sabato per
santificarlo. Durante sei giorni lavorerai e farai ogni tua opera. Ma il
settimo giorno sarà giornata di cessazione dal lavoro dedicata al
Signore Dio tuo...”, davanti ad alcuni ragazzi cattolici. Spiegò loro
che la Chiesa Cattolica alterò questa Legge di Dio, deviando
completamente anche dallo stesso insegnamento di Gesù.
01 luglio 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG572) <P> (CD596)
Paolo sognò di vedere Peretz che gli disse
che bisognava fare un Segno per la correzione di Giovanni Battista. Il Segno venne
fatto al sud Italia in una specie di grotta, e consisteva nel mettere
parzialmente in bocca due foglie di lattuga. Peretz prese, poi, i lembi che
fuoriuscivano dalla bocca e, pronunciando alcune parole, li strappò con
decisione.
(Segno di Correzione del Linguaggio cristiano. Le
foglie di lattuga, che fuoriescono dalla bocca, rappresentano ciò che
è eccedente rispetto al parlare equilibrato, ed è ciò che
deve essere strappato via)
03 luglio 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG573) <P I> (CD597)
Deborah sognò di vedere Paolo che stava
ripetendo la lezione sull’esodo e spiegava che tutte le Nazioni erano uscite
dall’Egitto con Israele. Ella si stupì nell’ascoltare quelle parole
sulla Pasqua che dicevano che tutto il mondo, con Israele, venne redento dalla
terra dell’idolatria. In seguito Peretz, Paolo e Deborah si prepararono per
andare a vedere l’evento.
05 luglio 1989,
Milano, Anna Gasparotti (CD598)
Anna sognò che la Casa di Preghiera avrebbe
acquisito, col tempo, cinquanta proprietà piantumate.
09 luglio 1989,
Milano, Anna Gasparotti (CG574) <I> (CD599)
Anna sognò di prepararsi, con il marito ed
altre persone, per un viaggio in un paese dell’estremo nord, mettendosi
giacconi pesanti foderati di pelliccia. Giunti sul posto, videro un laghetto,
il terreno intorno era in pendenza e fitto di alberi che dovevano essere
tagliati. Il capo dei boscaioli, dopo aver salutato il marito di Anna come
un’autorità, fece amicizia con lui e poi diede il via ai lavori.
Rapidamente i boscaioli, che sembravano lapponi, sia per i tratti del viso sia
per l’abbigliamento, abbatterono gli alberi e sistemarono i tronchi. E mentre
il capo dei boscaioli presentava a Giorgio i suoi compagni di lavoro, Anna si
accorse che sul terreno c’erano già tanti pali che sorreggevano giovani
pianticelle. Ella si mise a piangere dalla gioia perché pensò che
quelle persone, a prima vista un po’ rozze e primitive, stavano dando
all’umanità una lezione di civiltà, infatti parlando, poi, con
uno di loro, questi confermò: “Per ogni albero tagliato, un albero
piantato!”.
(Messaggio sugli alberi. L’uso equilibrato del
territorio dovrebbe basarsi su regole semplici ed ispirate dal buon senso, come
quella del piantare un giovane albero dopo averne abbattuto uno)
12 luglio 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG575) <M P \> (CD600)
Solly, in sogno, vide il Maestro Haim che stava
scrivendo un accordo in cui Solly stesso veniva designato quale vice di Peretz.
In relazione all’accordo Solly si impegnava ad aiutare Peretz per quanto
riguarda gli scritti del Rotolo della Redenzione e ad assumersi la
responsabilità della sua unzione, come Sacerdote dell’Altare di Giuda.
28 luglio 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG577) <M P> (CD602)
Solly sognò di trovarsi in compagnia del
Maestro Haim e di Peretz. Essi erano in un’aula. Il Moré era seduto tra
lui e Peretz, che era seduto in fondo alla stanza. La sua sedia ed il suo
tavolino erano collocati sopra un rialzo di legno a mo’ di gradino. Il Maestro
sedeva dalla parte degli allievi. Essi stavano studiando la Torà, la
Legge. Solly era molto interessato ed affascinato dalle spiegazioni del
Moré, tanto è vero che ogni tanto si alzava per chiedergli
ulteriori spiegazioni. Ad un certo punto, alla fine del capitolo che stavano
studiando, Solly vide scritto in ebraico: “Il Signore fece un Patto con Ha Mori
Haim ed i figli d’Israele” e chiese a Peretz se quello fosse il primo
riferimento al Moré contenuto nella Torà. Peretz rispose
affermativamente. Allora si alzò, si avvicinò al tavolino del
Moré e gli chiese, come se fosse in un futuro lontano: “Moré,
come hanno commentato i Rabbini e gli studiosi di Torà, questo
riferimento ad Ha Mori Haim?”. Il Moré dapprima: “Non capisco bene,
parlano di Patto, forse di derech eretz…” poi, bonariamente: “Mi hanno rubato
un titolo!”.
30 luglio 1989, Ranzanico,
Giuseppe Manigrasso (CG581) <* P> (CD606)
Giuseppe vide, in sogno, terremoti di altissimo
livello su tutta la terra, crollavano perfino le case di cemento armato
antisismiche. Poi si trovò con Peretz, Deborah, Paolo ed il presidente
degli Stati Uniti, nella cantina di un palazzo crollato. Peretz disse al
presidente: “Per adesso resteremo fuori, entreremo nel rifugio quando il
vaticano crollerà, allora dovremo entrare e ci resteremo per dieci anni,
bisognerà anche vedere i Profeti Daniele e Gioele”.
(Sogno della Quarta
Generazione riguardante i rifugi) (Se preso alla lettera (che più spesso
non si può fare con i tempi dei Sogni Profetici) 2021 è dato come
'crollo' del Vaticano. Il tempo dei Rifugi, quindi, sarebbe da 2021 a 2032)
31 luglio 1989, Sardegna,
Anna Gasparotti (CG582) <M m> (CD607)
Anna sognò che il suo bambino, che era andato
a giocare in un bosco vicino a casa, si mise ad invocare aiuto. Ella ed il
marito corsero sul posto ed il figlio li informò di essere stato
molestato da un uomo. Quest’uomo, da loro conosciuto, era sposato e padre di un
bambino. Il marito di Anna gli parlò per fargli capire quanto sbagliasse
a comportarsi così. L’uomo sembrò comprendere. Alla conversazione
si aggiunse un uomo anziano (anch’egli omosessuale), che, mai sposato, aveva
sempre abitato con la madre e, diceva però, di aver sempre nascosto alla
donna questo suo modo di essere. Nel suo racconto parlò anche di un
sogno che aveva fatto, Anna glielo interpretò dicendogli che questo
rivelava invece che la madre aveva capito benissimo ed in breve tempo era morta
di crepacuore. L’uomo molto colpito da questa rivelazione, ricordò che,
in effetti, la donna aveva assunto un’espressione del viso molto addolorata e
quella maschera si era trasformata solo dopo la morte. Dato che i due
sembravano seriamente convinti di aver sbagliato a condurre quella vita, Anna e
Giorgio decisero di condurli da Peretz, che li accolse e li invitò ad
entrare in una stanza. Qui, tra lo stupore, l’incredulità e la gioia di
Peretz, Giorgio ed Anna, c’era il Moré. Il Maestro Haim era seduto sul
divano con il viso leggermente rivolto verso la finestra. Peretz mormorò
subito parole di ringraziamento a Dio. Anna si precipitò vicino al
Moré e gli disse della sua contentezza. I due uomini, però, non sapevano
chi fosse il Moré e neanche che, essendo morto, era lì per
miracolo. I due vennero lavati con sapone e risciacquati, nella zona genitale,
seguendo un segno ovale che passava sotto lo scroto, girava all’esterno e
passava sopra il pene. Finita la purificazione si incominciò a
conversare e solo al momento del commiato, uno dei due uomini, un po’ stupito,
disse che il Moré ha fatto un segno della purificazione, non visto dagli
altri. Questa informazione suscitò grande gioia perché voleva
dire che la guarigione dei due era completa e che si erano liberati
completamente del loro problema.
(Messaggio sull’omosessualità)
10 agosto 1989,
Milano, Daniele Manigrasso (CG584) <*> (CD609)
Daniele sognò che Israele distruggeva una
volta per sempre i discendenti di Amalek. Poi sentì una voce che disse
che Israele era diventata una luce per il mondo. Egli si trovò a
Gerusalemme, con gli ebrei della Grande Israele, in una grande via mentre si
avviavano ad inaugurare il Terzo Tempio. Insieme a loro c’era anche suo padre,
su di lui la pace.
17 agosto 1989,
Ranzanico, Daniele Manigrasso (CG585) <P> (CD610)
Daniele sognò di trovarsi in una sala
operatoria perché gli avrebbero dovuto cambiare il cuore. Venne operato.
Si svegliò dall’anestesia con un grande dolore al petto e chiese al
dottore per quanto tempo fosse durata l’operazione. Il medico gli rispose che
l’intervento era durato un’ora e venti. Peretz e Daniele osservarono il cuore appena
estratto e videro che era buono, infatti il dottore intervenne sostenendo che:
“L’operazione è stata eseguita non per motivi di salute, ma per motivi
di calcolo!”.
(Segno del Nuovo Cuore indispensabile per sostenere
gli avvenimenti della Quarta Generazione)
19 agosto 1989,
Milano, Daniele Manigrasso (586) <*> (CD611)
Daniele sognò di avere l’incarico,
conferitogli dal governo, di indagare sulla strana scomparsa, da un ospizio, di
anziani e bambini. Daniele scoprì che la causa di quelle scomparse era
da attribuire a bianchi travestiti da neri che rapivano anziani e bambini a
scopo cannibalesco, con la complicità di alcuni esponenti dell’esercito
di una nazione molto importante.
26 settembre 1989,
Milano, Anna Gasparotti (CG591) < P I> (CD615)
Anna sognò di vedere Paolo molto felice
perché gli era avanzato un milione di lire. Peretz gli fece osservare
che non era corretto tenere quei soldi, lo invitò a darli a persone
bisognose, tra le quali ce n’erano alcune di colore, questo gesto avrebbe
esteso la Benedizione al mondo.
05 ottobre 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG592) <P> (CD616)
Solly sognò di trovarsi in compagnia di
Peretz, Davide e Ghila. Davide e lui si ungevano i piedi e Ghila, unta in
precedenza sulla fronte da Peretz, disse: “Shalom, grazie”, in risposta
all’unzione.
13 ottobre 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG593) < M P> (CD617)
Solly, in sogno, sentì che Peretz gli diceva:
“Prima di studiare con il Moré, ho studiato per sette anni con
Mosé ed egli è stato molto severo con me”.
23 ottobre 1989,
Milano, Daniele Manigrasso (CG596) <M P \> (CD619)
Daniele sognò di trovarsi in una via di
Milano con Peretz e Paolo. Peretz vestiva un completo grigio, da cui spuntava
la Coda dell’Asino. Certamente non passava inosservato, tanto è vero che
tutti lo guardavano. Un vigile che si avvicinò a loro, attirato dalla
stranezza della cosa, non credeva ai suoi occhi. Chiese i documenti a Peretz,
gli domandò da dove venisse e, alla fine, voleva dargli una multa per il
disturbo che la Coda arrecava alla gente, ma una persona presente intervenne:
“Non si può, quant’è ignorante quel vigile a giudicare!
Quell’uomo è grande e saprà benissimo perché mette in
mostra la Coda dell’Asino!”. Poi Daniele con lo shofar del popolo, e Peretz con
il grande shofar, cercarono di suonare, ma nessuno dei due riuscì ad
ottenere un suono intonato, Daniele disse che il motivo per cui non usciva un
suono pulito era perché prima bisognava suonare lo shofar del Maestro
Haim.
(Segno dell’Asino che esce con la Coda. La Coda
è il simbolo delle notizie della Redenzione Finale che toccano terra.
Nonostante gli impedimenti, rappresentati dal vigile, la gente, rappresentata
dalla persona che interviene, coglie la particolarità della situazione
ed intuisce che dietro il Segno c’è certamente un motivo. In ogni caso,
per la riuscita della diffusione delle Notizie ci vuole lo Shofar del
Morè, senza che la gente sappia della Resurrezione del Goel Haim, non
può recepire la Redenzione Finale.)
28 ottobre 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG598) <P *> (CD621)
In sogno, Paolo si trovò, con Peretz ed
alcuni Allievi del Patto Nuovo, in centro a Milano. Vide tre ebrei Lubawitch
correre seguiti da un cavallo marrone. Si trovarono, poi, tutti su un tram,
Peretz disse che era il momento di agire e Paolo, immediatamente, andò a
sedersi di fronte a loro e disse: “Conosco la dottrina dello Zohar, si tratta
di una dottrina idolatra che non ha niente a che fare con la fede del Secondo
Comandamento”. Uno di essi, che sembrava il più buono, ribatté:
“Ma guarda che la nostra fede è monoteista”. Paolo riprese: “Non
è vero, voi infatti dite che la Bestia di New York, Dio ci salvi, fa
corpo con Dio!”. Poi sopraggiunse Peretz che, con calma, parlò con loro.
01 novembre 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG600) <P> (CD623)
Solly sognò di sentire Peretz che gli diceva
che per bloccare l’intifada, quattro ebrei sarebbero dovuti andare in
Cisgiordania, dove, a cielo aperto e in pieno giorno, avrebbero dovuto recitare
lo Shemà Israel. Gli arabi presenti avrebbero risposto male, volgarmente,
al che gli ebrei avrebbero dovuto replicare qualcosa che Solly non ricorda, ma
certamente non volgare. Non riuscendo però a trovare un accordo tra
ebrei, la cosa non riuscì.
09 novembre 1989,
Milano, Daniele Manigrasso (CG603) <P> (CD626)
Daniele sognò di trovarsi in Israele, a Beer
Sheva, con Peretz, Deborah, Solly e Giuseppe. Daniele trovò un lavoro
che fruttava molto bene. Poi vide che stava camminando per le strade di Beer
Sheva, con suo fratello Giuseppe, essi gustarono il clima mite ed ammirarono un
tramonto che rosseggiava il cielo. Daniele si fermò e disse: “Benedetto
è Dio Altissimo che santifica la terra d’Israele sulla quale
camminiamo!”.
18 novembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG608) <*> (CD629)
Giuseppe, in sogno, si trovò sul balcone di
casa sua, in compagnia di un uomo di colore di nome Roberto. Giuseppe nel cielo
vide un ufo che poi sparì. Dopo, in cielo apparve la luna, questa era
molto vicina alla terra, d’improvviso si spostò dalla sua posizione e
cambiò direzione. Sopra la terra il cielo era avvolto dal fuoco.
Giuseppe disse: “Ci sarà la collisione di due pianeti verso la terra (e
vedeva realizzarsi la collisione), ma solo Iddio, Benedetto Egli Sia, ci
salverà!”. Sulla terra, una marea di persone era posta in un recinto,
molte di loro avevano paura. Una voce dal cielo proclamò: “Chi
avrà fede si salverà!”. Poi apparve Deborah che disse: “Dieci
giorni di luce in quel periodo”. Si vedeva un grande bagliore di fuoco che
illuminava la terra.
(Sogno profetico della Quarta Generazione)
22 novembre 1989,
Milano, Paolo Fierro (CG609) <P> (CD630)
In sogno, Paolo si trovò con Peretz, Solly,
Deborah e Ghila a bordo di una nave. Essi stavano assistendo al processo
dell’alba. Il cielo era coperto da nuvoloni neri, ma dietro alle nuvole si
intravedeva una forte luminosità e soprattutto essi videro, con grande
stupore, apparire un arcobaleno stupendo con colori molto intensi e profondi.
Poi videro due esemplari di leone correre in un deserto: il deserto era quello
d’Israele.
27 novembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG610) <M\> (CD631)
Giuseppe, in sogno, si trovò a casa sua.
Oltre a suo fratello Daniele c’era il Maestro Haim. Il Moré, che era
sdraiato in un angolo della stanza, chiese a Daniele di passargli il suo
bastone. Daniele, nel porgerglielo ebbe un attimo di esitazione ed il bastone
rischiò di cadere, il Maestro però si accorse e lo prese al volo.
Il Moré diede una benedizione a Daniele, toccandolo con il bastone sulla
testa, poi benedisse un ragazzo sconosciuto e Giuseppe stesso. In seguito,
Giuseppe presentò ai ragazzi presenti il Maestro come Terzo ed Ultimo
Redentore dell’umanità. Il Maestro riprese Giuseppe con parole gentili,
dicendo: “Non va bene dire così…”. Un ragazzo presente disse: “Ho visto
il Moré, lo posso confermare e nessuno, ora, potrà dire niente!”.
Una ragazza aggiunse: “È vero, c’è il Goel, lo devo dire alla mia
mamma!”. Anna, la sorella di Giuseppe, stretta al braccio del Moré, con
gioia disse: “Spagna, Francia..”, allora Giuseppe: “No, il Patto Nuovo
dovrà essere esteso a tutto il mondo e bisognerà dire grazie a
Dio!”. Il Moré, sentendo quelle parole sorrise capendo le intenzioni di
Giuseppe, il quale continuò: “Il prossimo anno saremo nel ‘90”. Il
Maestro affermò in tono serio e drammatico: “Il ’90 sarà un anno
terribile!”.
28 novembre 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG611) <M P> (CD632)
Solly sognò di essere insieme con altri
Allievi in compagnia di Peretz. Ogni Allievo, dopo essersi alzato in piedi,
riferiva tutti i sogni che aveva fatto ed in cui compariva il Maestro Haim.
Solly fu l’ultimo a completare quel tipo di rapporto che si dovette fare a
Peretz.
30 novembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG612) <*> (CD633)
Giuseppe sognò di trovarsi a New York.
Camminava in una via, quando vide molte persone, si accostò loro e vide
che seguivano un funerale ebraico diretto dagli Habad. Egli si mise dietro al
corteo senza che nessuno se ne accorgesse. Nel camminare, Giuseppe udì
uscire dalle bocche dei partecipanti al rito, volgarità e parolacce, specialmente
da parte di un signore con cappello nero e barba lunga e, perfino, da parte di
bambini di sette o otto anni che erano dietro di lui. Giuseppe ci rimase molto
male, li fermò e disse: “Voi che siete ebrei, siete comandati di parlare
in modo corretto e addirittura di pensare in modo corretto…” Dopo di che si
sentì pungere sul braccio e vide che il cielo era pieno di locuste,
allora gridò: “Carestia! Carestia!”.
(Nel suo sogno le parolacce che lo indignano non
sono da intendere alla lettera, bensì rivelatrici di un’alterazione
della parola che deriva dalla deviazione dottrinale, derivante dallo Zohar, che
Dio abbia delle emanazioni ecc. Essa stravolge completamente l’Unicità
di Dio, e porta, proprio sulla terra, conseguenze devastanti, paragonabili alle
dieci piaghe d’Egitto, simboleggiate qui dalle locuste)
30 novembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG613) <*> (CD634)
In sogno, Giuseppe si trovò in centro a
Milano e, più precisamente in piazza Duomo. Guardò il cielo e
vide che le nuvole prendevano delle forme. Egli capì che erano segnali
in codice, allora, attaccato ad un palo, rispose ai segni. Le nubi cambiarono
di colore assumendo una tonalità arancione molto intensa e spaventando
la gente che si era fermata a guardare. Giuseppe disse, rivolgendosi ai
presenti: “Questi sono Segni che vengono dal cielo, come sta scritto
‘Farò segni di fuoco e colonne di fumo dal cielo!”. Poi, in cielo, vide
una nube che prendeva la forma dell’Italia e che si spezzò in due.
30 novembre 1989,
Milano, Deborah (Nodà) (CG614) <P \> (CD635)
Deborah sognò di trovarsi in una scuola i cui
alunni si stavano preparando per una breve vacanza. Ella raggiunse Peretz,
Paolo e Solly. Peretz stava rimproverando Paolo perché sui cappelli che
aveva fatto confezionare, e che rappresentavano i Segni, non aveva ancora fatto
scrivere a grandi lettere e nella posizione più alta “Ghila”. Deborah
andò quindi verso Solly, che aveva intorno a sé un po’ di
confusione e, con aria decisa gli disse: “L’incarico non è per te, né
per Sarah, né per qualcun altro. L’incarico è per Ghila, non
c’è Incarico senza Ghila!”. Poi ritornò da Peretz che continuava
a rimproverare Paolo perché non aveva ancora capito quanto fosse
importante scrivere “Ghila” sul cappello.
05 dicembre 1989,
Milano, Solly Kamkhaji (CG615) <I> (CD636)
Solly, in un sogno pomeridiano, brevissimo,
udì una voce che disse: “Nessun uomo ha mai visto Dio, ma possiamo
avvicinarci a Lui con lo Shemà”.
(Lo Shemà Israel è la preghiera che
dice: “Ascolta Israele, Il Signore, Dio nostro, Dio è Uno”.
19 dicembre 1989,
Atene, Solly Kamkhaji (CG619) <I R> (CD639)
A Solly, in sogno, venne spiegata la differenza che
esiste nell’uso dei due Nomi Sacri del Signore: El Shaddaj ed Elohenu. Come
esempio gli vennero date due valigie, ognuna rappresentava il contesto in cui
bisognava usare l’uno o l’altro Nome.
(Questo sogno è una chiave di spiegazione per
il Nuovo Rito)
21 dicembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG620) (CD640)
Giuseppe sognò di trovarsi sopra la terra
d’Israele. Vedeva il territorio illuminato da tante luci, vedeva Haifa,
Gerusalemme e Beer Sheva. Poi sentì, per il popolo d’Israele, un grande
amore nel cuore che si trasformò in un accorato canto di preghiera
rivolto a Dio.
25 dicembre 1989,
Tel Aviv, Deborah (Nodà) (CG621) <P> (CD641)
Deborah sognò di vedere Paolo che, felice,
mostrava ai ragazzi di Milano (Allievi della Casa di Preghiera o di
Redenzione), le fotografie da lui scattate e che raffiguravano delle colonne
antiche colorate con vari colori. Le colonne non erano né greche né
romane ed erano situate vicino a montagne. Ad un tratto comparve Peretz con in
mano una pietra che aveva un segno rosso. Peretz affermò: “Questo
è l’Inizio che stavo aspettando, è il Segno della Quarta
Generazione, è legato a Ghila e dobbiamo sbrigarci a farlo!”. In seguito
ella vide Peretz, ad un tavolo grande e ben imbandito, attorniato da tutti i
familiari e dagli Allievi. C’era anche il signor Banin che bonariamente giocava
con Ghila.
(Questo sogno completò e collegò i
Segni dell’incarico di Ghila durante la Quarta Generazione in Israele)
29 dicembre 1989,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG622) <I> (CD642)
Giuseppe sognò di essere presso la sede della
Casa di Preghiera. Vide una persona che stava telefonando e che parlava in modo
corretto, rispondendo sempre: “Grazie a Dio”. Giuseppe capì che chiunque
si fosse avvicinato ad un Allievo della Scuola della Rosa avrebbe, col tempo,
imparato ad usare un linguaggio corretto.
(Nuova Legge sul comportamento corretto)
01 gennaio 1990,
Brescia, Anna Gasparotti (CG623) <*> (CD643)
Anna, in sogno, vide dall’alto una grossa portaerei
o una piattaforma della marina che veniva colpita da un attacco aereo.
L’esplosione fu quasi atomica e procurò una guerra spaventosa. La gente,
presa dal panico, scappò in cerca di rifugio. Dopo di ciò Anna si
trovò nei pressi di un fiume dall’acqua minacciosa in cui confluivano,
da destra e da sinistra altri fiumi di acqua sporca e limacciosa. L’inquietante
situazione aumentò il terrore della gente ed il suo bisogno di riparo.
Anna ed i suoi familiari avevano una chiave: era quella di una casa,
parzialmente nascosta sotto terra, con tutto il necessario (compreso il cibo)
per poter vivere al sicuro. Anna tentò di spiegare ad una donna che
Peretz non aveva lavorato per sé, come qualcuno aveva immaginato, tanto
è vero che in quel momento egli era lontano, e concluse con un certo
rammarico: “E pensare che io gli avevo perfino detto di andare a lavorare!”
(Sogno della Quarta Generazione riguardante
catastrofi sulla terra e profetico per il tempo del ‘rifugio’)
02 gennaio 1990,
Beer Sheva, Peretz Green (CG625) <M P> (CD645)
Peretz sognò di vedere il Maestro Haim che
parlava con gli Allievi seduti intorno ad un grande tavolo. Il Maestro
consegnò a Peretz i soldi per l’affitto della Scuola di Ester. Il denaro
era nella forma di pezzi d’argento di varie misure che insieme formavano
qualcosa di simile ad una bomba a mano. Il Maestro disse a Peretz che bisognava
capire bene che quei soldi venivano dati solo a chi conoscesse bene tutta la
Torah (indicandogli il Pentateuco che gli stava davanti) e perciò che ci
sarebbe voluto un fortissimo rinnovamento in tutte le questioni. Portò
come per esempio quello dei riformisti che hanno effettuato un rinnovamento
completo.
02 gennaio 1990,
Milano, Daniele Manigrasso (CG626) < P I> (CD646)
Daniele sognò di trovarsi seduto ad un tavolo
di fronte ad una signora. Entrambi avevano un testo su cui si stavano
confrontando. Egli spiegò alla signora un argomento preso dal testo e
così fece anche lei. In quel momento giunse Peretz che parlò
attraverso Daniele e spiegò: “Per portare a termine un dibattito, una
lezione o uno studio con un risultato finale, bisogna annullarsi a vicenda,
ricominciando dal principio a studiare insieme e dimenticando ogni forma di
sapere individuale. Così facendo si arriva ad uno scopo ben preciso,
quello di poter capire gli errori del passato”. Poi Daniele, sempre come
tramite di Peretz, fece notare alla signora che sopra un ramo c’era una piccola
cosa che, a prima vista, sembrava superflua; ebbene, per capire l’importanza di
quella cosa era indispensabile mettersi ad un livello inferiore ad essa. Solo
così si può comprendere meglio quanto sia grande il Creatore
della terra che ha dato ad ogni piccola creatura uno scopo ben preciso. Nello
stesso modo, se ogni persona che vuole imparare davvero, si pone al di sotto
del suo interlocutore, potrà arrivare alla conclusione di qualsiasi
cosa.
(Messaggio sul giusto atteggiamento nei confronti
dello studio)
04 gennaio 1990,
Beer Sheva, Peretz Green (CG627) <* ^> (CD647)
In sogno, Peretz, vide molte stelle cadere dal cielo
e toccare terra. Poi gli fu detto che le stelle erano entrate nella nuova
formazione della Quarta Generazione.
(Sogno profetico, esso indica i nuovi collegamenti
stellari che preludono alla Quarta Generazione)
06 gennaio 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG629) <M I> (CD649)
In sogno, Solly vide il Maestro Haim in compagnia di
una folla molto numerosa, composta da genti di tutti i tipi e di tutte le
razze. Il Maestro Haim abbracciando tutti, uno per uno, i componenti di quella
enorme ed eterogenea folla, formata anche da persone molto, molto povere, con
estrema umiltà e con grande amore per tutti, senza alcuna distinzione,
disse: “Siamo tutti della stessa carne!”. Solly ebbe l’impressione di essere in
Sud America.
(Principio grande e fondamentale della Redenzione
Finale)
07 gennaio 1990,
Beer Sheva, Peretz Green (CG630) <P> (CD650)
Peretz, in sogno, si trovò con Paolo in
Basilicata, nel paese di Genzano. Nella congregazione della Casa di Preghiera,
filiale della Casa di Preghiera di Milano, vi erano una quarantina di persone
che recitavano preghiere scritte da Peretz stesso. Egli andò verso il
retro della stanza per pregare insieme con loro, ma l’uomo che conduceva la
congregazione nella preghiera, vedendolo, fermò il rito, puntò il
dito verso di lui e dichiarò: “Questa persona non può restare qui
a pregare insieme con noi!”. Sentendo quelle parole Peretz si arrabbiò e
ribatté: “Voi dite preghiere che io stesso ho scritto ed ora non mi
permettete di pregare insieme con voi, vedremo come andrà a finire
questa faccenda!” ed uscì adirato. Zara gli consegnò poi una
grande quantità di fogli con su scritti i sogni da loro ricevuti e le
nuove formule e spiegazioni da lui elaborate. Peretz prese i fogli tra le mani
e dichiarò immediatamente: “Questo è tutto kishuf (magia),
è tutto impuro!”. C’era una specie di computer che serviva a decifrare i
loro messaggi, mostrando immagini, che avevano la qualità dei cartoni
animati, corrispondenti e parlanti. Egli mise uno dei messaggi nel computer e
si vide l’immagine di uno strano personaggio, tra il mostro e l’essere umano
che dichiarò: “Grazie El Shaddaj, El Shaddaj è grande El Shaddaj
è TRE!”. Avvenne, però, che il grandissimo entusiasmo e clamore
suscitato dalla prima parte del messaggio non permettesse agli ascoltatori di
sentire l’ultima parola. Così i seguaci non poterono riconoscere la
terribile contraddizione insita nell’affermazione: “El Shaddaj è TRE!”.
Allora Peretz dichiarò che tutti i messaggi avrebbero dovuto essere
bruciati e che tutta la cittadina era stata infestata a causa di quella
impurità. Non c’era, però, da parte dei paesani alcuna intenzione
di ascoltarlo o crederlo. Erano già tutti presi da quello spirito impuro
e non potevano più capire ciò che Peretz andava spiegando.
Soltanto una ragazzina di circa nove anni capì e desiderò essere
purificata. Egli bruciò allora uno dei loro messaggi vicino al suo viso
e la liberò da tutto l’incantesimo. Il suo viso cambiò
completamente e tornò alla sua bellezza naturale e alla sua intelligenza
normale. Anche altri giovani, vedendo come la fanciulla avesse ripreso la sua
naturalezza, cercarono l’assistenza di Peretz.
10 gennaio 1990,
Beer Sheva, Peretz Green (CG633) <M> (CD653)
Peretz sognò di vedere il Maestro Haim in un
aeroporto vestito con indumenti molto poveri su cui c’erano alcuni strappi.
Aveva l’aspetto di un ebreo russo che viveva nel ghetto. Peretz, molto felice
di vederlo gli chiese dove stesse andando Lui gli rispose che stava partendo
per Israele dove si sarebbe trattenuto per quattro giorni. Peretz gli chiese se
potesse seguirlo, il Maestro acconsentendo gli fece vedere le tasche vuote e
disse: “Volentieri, se accetti queste condizioni”: Peretz, colmo di gioia,
seguì lo Tzadik.
(Segno del ritorno in Israele degli ebrei russi per
merito del Maestro Haim)
10 gennaio 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG634) <P> (CD654)
Solly in sogno vide Peretz che faceva dei Segni a
lui e a Paolo a Beer Sheva, nel punto più alto e nel punto più
basso della città.
(Segni di collegamento)
10 gennaio 1990,
Milano, Daniele Manigrasso (CG635) (CD655)
Daniele sognò di essere nei sotterranei della
metropolitana. Di colpo gli si avvicinò uno zingaro che lo buttò
a terra. Daniele reagì risolutamente ribaltando la situazione, ma fu ben
presto attorniato da altri zingari che lo volevano picchiare. Allora Daniele
invocò il Nome di El Shaddaj, poi li maledisse dicendo: “Voi siete
pagani ed idolatri, non conoscete il vero Dio, per questo siete odiati dal
Cielo!”. Gli zingari sentendo quelle parole si spaventarono.
(Messaggio contro la ‘religione’ degli zingari)
11 gennaio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG636) <*> (CD656)
Giuseppe, in sogno, si trovò nella redazione
di un quotidiano italiano e disse ai giornalisti: “Il Libro dell’Apocalisse
viene scartato perché contiene più confusione che
verità!”. Poi continuò: “Voi ora userete dei titoli apocalittici
ed attingerete alla Bibbia, come per esempio avete fatto per la questione delle
cavallette o dell’Iraq, dove avete parlato di paesaggio biblico”.
12 gennaio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG638) <P \> (CD658)
Deborah sognò di vedere Peretz seduto sulla
Poltrona del Sacerdote Unto con la sua tunica rossa. La poltrona era collocata
nella stanza di Peretz ed aveva intorno a sé quattro pilastri di legno.
Peretz dormiva, ella lo svegliò e si misero a parlare di cose nascoste.
12 gennaio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG639) <I> (CD659)
Deborah, in sogno, vide una ragazza colpita da una
parziale infermità, infatti camminava con le stampelle. Intorno a lei
aveva amici che le volevano bene e che, nel gruppo, le davano ruoli di
responsabilità e soddisfazione. Nonostante ciò, la ragazza si
lamentò con Deborah della sua vita, secondo lei, infelice. Deborah le
rispose in modo molto schietto e deciso e le disse: “Con la tua inutile depressione
tu stai rovinando la tua vita. Se non conosci la gioia di vivere non è
perché non hai nulla per cui gioire, ma perché è
più facile commiserarti per la tua malattia e non vedi, invece, che hai
intorno degli amici sinceri che ti vogliono bene. Se tu pensassi a questo e a ciò
che riesci a fare per loro, troveresti la gioia di vivere e la felicità,
che la tua inutile depressione ti impedisce di conoscere”.
(Nel sogno c’è l’indicazione di come rompere
gli stati psicologici negativi: l’apprezzare ciò che si è,
ciò che si ha e ciò che si può fare, invece di considerare
solo ciò che non si è, ciò che non si ha e ciò che
non si può fare. Nel libro della ‘Coda’, Deborah, c’è una sezione
che tratta l’argomento e che basa la soluzione del problema su un sistema a
cinque punti: psicologia – sogno – segno –fede – Legge di Dio -. Il Sogno
Psicologico può essere tramutato in Segni Redenzionali, Segni di
Correzione, Segni di Guarigione e Segni Profetici)
28 gennaio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG640) <*> (CD660)
Giuseppe, in sogno, vide una scritta. Essa diceva:
“Là dove risiedono i tesori della terra avverrà la distruzione!”.
Si riferiva alla Svizzera.
30 gennaio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG641) <P \ m> (CD661)
Deborah sognò di vedere Peretz che teneva in
mano due pietre e diceva: “Questa è il Pane e questa è il
Cervello. Bisogna dare Pane al Cervello!”. Peretz entrò, poi, in una
casa che si presentava rotta e malconcia all’esterno e che, però,
all’interno era ben imbiancata e ben arredata: era la Casa di Preghiera, con il
simbolo delle dodici tribù. All’interno della stanza vi era una grossa
bilancia, Peretz mise sul piatto a sinistra la pietra simboleggiante il
Cervello, e su quello a destra il simbolo del Pane. A quel punto il Pane
passò in modo miracoloso nell’altro piatto. Gli Allievi, stupiti,
espressero la loro gioia perché dal Cielo era giunta la conferma alle
parole di Peretz.
(Il Pane simbolo dei Segni del Nuovo Messaggio
diventa nutrimento per il Cervello)
01 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG643) <P \> (CD663)
Deborah sognò di vedere Peretz vestito con
una tunica bianca. Egli tenendo in mano una brocca si rivolse a Deborah
dicendo: “Quest’acqua è speciale, solo io posso berla per il mio
lavoro”. Ella capì che quell’acqua era di un Maestro Sacerdotale degli
Esseni. Poi vide Peretz mentre discuteva animatamente con Solly che doveva
prendere su di sé una responsabilità per Israele, ma non capiva.
Peretz gli spiegava che doveva assumersi quella responsabilità per dar
merito ad Israele, Solly ribatteva dicendo che in Israele c’era già
merito, Peretz ribadiva che serviva qualcuno che desse vero merito ad Israele.
Poi Peretz diede a Deborah la brocca ed il permesso di bere una goccia
dell’acqua in essa contenuta mentre faceva la doccia come segno di purificazione
e segno di merito per Israele. Successivamente, Paolo, con il permesso di
Peretz, le mostrò una heth ed una daleth (lettere dell’alfabeto
ebraico).
(la Hhet = 8 – il Patto, Dalet significa Porta, si
tratta della Porta della Scuola di Shoshanà)
01 febbraio 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG644) (CD664)
Beniamino sognò di avere in mano un foglio su
cui vi era scritto il suo nome e il suo cognome e l’indicazione che lui avrebbe
potuto liberare le anime.
03 febbraio 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG645) <*> (CD665)
In sogno, Beniamino si trovò in un locale
pubblico (forse un bar). Fuori c’era una grande confusione perché c’era
qualcuno che affermava che il sole aveva cambiato direzione. Beniamino udendo
ciò uscì per vedere il sole, ma una volta fuori, invece del sole
vide la luna, in pieno giorno, con colori che variavano dal rosso al viola. Il
tempo era molto brutto, nuvole nere avvolsero la luna. Beniamino vedendo
così disse alle persone presenti: “Questo è un Segno della Quarta
Generazione e bisogna stare molto attenti!”.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante la luna,
il sole ed altri fenomeni del cielo. Se il sole cambiasse davvero direzione e
il suo posto venisse preso dalla luna rossa e viola, si tratterebbe di un
cataclisma cosmico spaventevole e di proporzioni inimmaginabili. Senza giungere
ad un tale sovvertimento dell’ordine naturale degli astri, diciamo che questo
è, comunque un sogno profetico, che segna turbamenti considerevoli anche
nei moti dei corpi celesti. Se il sole cambiasse direzione ed invece del sole
ci fosse la luna, si tratterebbe di un sovvertimento cosmico come quello che
avvenne al tempo della Torre di Babele. Un tale cataclisma non si
verificherà, ma sarà tramutato in minori distruzioni distribuite
in vari tempi in posti diversi. Dio solo lo sa. In ogni caso il cambio di
direzione del sole non è da prendere alla lettera, altrimenti, che Dio
lo impedisca, il mondo sarebbe distrutto. Tutta la natura svanirebbe e
diventerebbe un’altra cosa, non consona con la volontà del Creatore. Così
il cambio di direzione del sole, o la luna che regna di giorno, o il
dislocamento delle stelle, deve essere capito nel contesto dei Segni della
Quarta Generazione e del Giorno Grande e Terribile di Dio. Ma le misure non
devono eccedere dalla realtà del mondo e della natura. Anche il Mar
Rosso tornò alla sua natura dopo il grande miracolo. Così adesso
ci saranno miracoli portentosi e disastri terribili, che usciranno dalla natura
per un momento per adempiere ai decreti, ma il mondo poi resterà della
sua natura. Queste misure devono essere meditate per una comprensione
più profonda, e comunque, il concetto può essere spiegato qui
grazie alla visione di Beniamino. Se il paventato cambio di direzione del sole
fosse costante, sarebbe poi seguito da una dichiarazione così fievole
quale: “…e bisogna stare molto attenti”? Proprio questo avvertimento, molto
serio, ma non esagerato, ci è di aiuto nella comprensione delle misure
corrette)
04 febbraio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG646) <* \ R> (CD666)
Giuseppe sognò di vedere un ragazzo che
diceva i nomi di due nazioni. Poi vide il sole che emanava raggi verso la
terra, essi formarono una grande nube da cui uscì del vapore. Gli venne
detto che questo avrebbe causato terremoti ed altri disastri sulla terra. Nelle
sue mani apparve un foglio con la rappresentazione delle nazioni della terra
distinte da colori, vide esattamente le due Americhe ed il continente
euroasiatico e capì che sulla terra sarebbero scesi dei decreti. Dopo di
ciò si trovò in una stanza con una ragazza che lo invitò a
leggere la Sacra Torah. Giuseppe, prima di iniziare pronunciò una
benedizione: “Benedetto è Dio Altissimo che ha comandato ai figli
d’Israele di leggere e studiare la Sacra Torah”. Finito di pronunciare quelle
parole, un vento fortissimo si levò per la stanza, uno spirito prese il
foglio che era nelle sue mani e lo fece roteare. Giuseppe non si scompose e con
una pietra che gli era stata data da Paolo lo bloccò.
(La Nuova Benedizione prima di leggere e studiare la
Sacra Torah o Sefer Shoshanat Mishnat Haim)
08 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG647) <P ^ I> (CD667)
Deborah sognò di indicare un alto pilastro di
ferro dicendo che era stato ricevuto da Peretz dal Regno dei Cieli. Peretz e
Deborah guardarono il pilastro e Deborah domandò come potesse
riconoscerlo come proveniente dal Regno dei Cieli se non era di marmo bianco.
Paolo la invitò a guardare meglio ed ella vide che il pilastro non aveva
inizio, come era stato detto. Deborah notò che la luna aveva un
collegamento con una stella vicina. Peretz, Paolo e Deborah erano su una
spiaggia, l’alta marea giunse fino alle loro ginocchia. Si trovarono poi in un
locale dove Peretz disse che lo spogliarello è proibito e che molte
malattie della pelle derivano da quella pratica. Poi Deborah entrò in un
giardino dov’erano molti anziani, ella ne cercò uno con cui parlare.
(Il pilastro è il Rotolo della Redenzione
‘arrivato’ in Israele, esso è di ferro, molto forte ma poco luminoso
cioè poco visibile, il che è la misura di questa fase storica, il
secondo periodo di sei anni, dal 1989 al 1995. Esso, però, proviene
sempre dalla stessa fonte di cui non si vede inizio)
09 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG648) <M P ^> (CD668)
Deborah sognò di essere insieme con Peretz e
Giuseppe in un campo di grano, con paglia e fieno. Essi tenendosi per mano e
saltando come bambini, cantavano: “Il Maestro Haim è il Goel
(Redentore), il Goel è seduto sul trono del Regno dei Cieli!”.
(Tre asini-bambini felici cantano la verità
del segreto più profondo della Redenzione Finale)
10 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG649) <P> (CD669)
Deborah, in sogno, andò verso Peretz, che era
seduto alla scrivania, e riferendosi al fratello, disse: “Claudio è uno
Tzadik con i bambini”, poi spiegò che la parola tzadik veniva usata per
dire ‘giusto’. Claudio si mise a quattro zampe come un asino e baciò la
terra.
11 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG650) <M P> (CD670)
Deborah, in sogno, vide il Maestro Haim uscire dalla
Sinagoga con aspetto bonario e felice. Dal Cielo una voce disse: “Il Maestro
Haim ha 666 allievi, Davide (Levi) è il seicentosessantaseiesimo, ma
è anche il sesto, perché è uno dei primi”. Deborah, felice
di ciò andò da Peretz per comunicargli la notizia. I due erano su
un tram che stava seguendo un percorso diritto. Deborah disse a Peretz che il
tram aveva il suo percorso, tracciato dai binari da seguire e che avrebbe
girato a destra. Esso non poteva andare sempre dritto e nello stesso tempo non
poteva sempre girare, sarebbe andato verso il capolinea. Peretz all’inizio non
la volle ascoltare, poi però le pose una domanda che la portò sul
discorso del fatto che il Moré avesse 666 allievi, dei quali Davide era
il 666° e anche il 6°. Poi Deborah vide che lei, insieme con tre uomini stava
pregando verso il cielo, quando vide la Signora Fortuné con il pancione.
Un pancione non reale, ma che rappresentava una richiesta: dentro di lei vi era
un seguito di parenti che con le mani protese verso Peretz, avanzavano con
velocità e speranza, con l’intento di chiedere qualcosa. Dal Cielo
provenne una voce che disse: “È come chiedere di voler guarire un cieco
dalla nascita”. A quel punto smisero di richiedere miracoli come fanno tanti
cristiani in nome di Gesù.
15 febbraio 1990,
Beer Sheva, Paolo Fierro (CG651) (CD671)
Paolo, in sogno, vide un asino meraviglioso,
così candido da suggerire l’idea di purezza.
15 febbraio 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG653) <P \> (CD672)
Solly sognò di trovarsi a Gerusalemme in
compagnia di Peretz, di suo figlio Jonathan e di altre due persone sconosciute
delle quali una era egiziana Il tempo era relativo al Seder di Pesah. Essi
stavano scendendo delle scale, arrivati al riposo di una rampa, Peretz si
fermò, e serio col viso leggermente chinato verso il basso, disse:
“Dovete capire che mi è difficile parlare di certe cose…Anche se non lo
vedete, qui c’è il Calice del Profeta Elia di Benedetta Memoria,
chiunque berrà da questo calice avrà la vita eterna”, poi,
rivolto direttamente a Solly, al quale nel sentire quelle parole sembrò
che fossero dello stesso Profeta Elia: “Ed ora lascia andare tuo figlio
Jonathan tra la gente (nel senso, anche, di essere meno rigido) fa’ che scenda
le scale e che annunci alla gente la Redenzione!”. Nel sentire quelle parole,
Jonathan scoppiò a piangere per la commozione e appoggiò la sua
testa sul fianco di Peretz.
17 febbraio 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG654) <P> (CD673)
Solly sognò di vedere Peretz, sulle stesse
scale dove erano stati per il Seder di Gerusalemme, che disse: “Invito le genti
di tutto il mondo ad unirsi con noi nella preghiera” Il punto in cui si
trovavano era un po’ più basso rispetto a quello del Seder, visto nel
sogno del 15 febbraio
(Fa testo il sogno del 15 febbraio, vedi i Segni
fatti a Gerusalemme nel rapporto da Israele)
19 febbraio 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG655) <P \> (CD674)
Il sogno, Solly si trovò con Peretz e Paolo.
Quest’ultimo era sorpreso perché era stato organizzato un incontro fra
Peretz ed il noto Giusto Abuhatzera. Solly spiegò a Paolo il motivo di
quell’incontro e gli disse: “A parte i ‘Giusti Nascosti’, Abuhatzera è l’unico,
qui in Israele a praticare la Vera Tradizione Orale Segreta (Kabbala Maassit)”.
Poi ci fu l’incontro. Entrambi erano in piedi, in un corridoio che portava in
una stanza. Abuhatzera era alto e magro, più alto di Peretz, ed
indossava una tunica bianca, mentre Peretz indossava una tunica verde.
Abuhatzera si rivolse a Peretz con tono molto amichevole e cordiale e gli disse
in ebraico: “Ah, ata hu ha-hhamor, mashiah ben David” (Ah tu sei l’Asino
Messia, figlio di Davide’). Peretz gli rispose sempre in ebraico: “Tisaher,
mipnei shé iesh ailé rabbanim” (si deve fare attenzione
perché ci sono tanti tipi di rabbini…nel senso … ‘i rabbini ci possono
ascoltare’). Abuhatzera disse dei rabbini con un gesto del braccio: “Sì,
ci sono dei resciaim (cattivi)”. Poi il loro colloquio procedette in segreto.
27 febbraio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG659) <P ^ *> (CD678)
Deborah sognò di vedere Gesù, che
camminava con Paolo di Tarso, e che sosteneva che si dovevano rinnovare i cieli
e la terra. Ella camminava al loro fianco e ascoltava le loro parole. Poi la
scena cambiò, ora era Peretz a camminare con Deborah. Anche Peretz disse
che si dovevano rinnovare i cieli e la terra. Deborah, a quel punto,
guardò il cielo e chiese a Peretz come fosse possibile operare quel cambiamento,
considerando che: “Il cielo è immenso, non lo conosciamo neanche tutto
per come è grande!”. A quel punto vide un uomo anziano che aveva una
grande fede e che pensava tutto il giorno a come lodare Iddio. Dal Cielo giunse
una voce che disse: “Quando tutti gli uomini crederanno nell’Unico Dio Vivente
e il loro cuore e la loro mente conosceranno Iddio, allora il cielo e la terra
si rinnoveranno, perché il Serpente non avrà più da
lavorare!”.
27 febbraio 1990,
Betlemme, Paolo Fierro <v> (CD679)
Paolo, nella realtà, una volta entrato nella
Tomba di Rachele, nostra madre, ebbe delle sensazioni fortissime e pianse
quando sentì la voce di Rachele stessa che gli disse di essere felice
perché aveva visto uno dei suoi figli – e si stava riferendo a lui – ‘ritornare’
e gli chiese di aiutarla a trovare gli altri.
(Rachele è la madre di tutte le Pecore
Smarrite della Casa d’Israele)
03 marzo 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG660) <*> (CD680)
Giuseppe, in sogno vide la carta geografica
d’Israele, in particolare vide la zona nord ed i paesi confinanti: Libano,
Siria, Giordania. Poi udì le voci di alcuni generali dell’esercito
israeliano che dissero: “Questa volta non ci fermeremo come abbiamo fatto
l’altra volta, verso Damasco, ma andremo fino in fondo!”.
05 marzo 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG661) <*> (CD681)
Giuseppe, in sogno, vide dall’alto l’Europa. Tutto
era distrutto (case, alberi…). Addirittura non riusciva a capire dove si
trovasse esattamente. Nel sogno qualcuno gli disse che tre erano i ‘regni’ che
si contendevano l’Europa. Poi vide una nube rossa che ricoprì la
Germania, nella quale era ancora evidente la lacerazione in due degli anni
passati.
19
marzo 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG665) <M P> (CD684)
In sogno, Peretz era molto emozionato perché
aspettava una telefonata del Maestro Haim. Poi si incontrò con lui ed il
Maestro gli consentì di camminare al suo fianco tenendolo sottobraccio.
Strada facendo il Moré disse a Peretz: “Hai visto che sofferenza?” e Peretz
ammise che nessuno aveva mai subìto una tale sofferenza (riferendosi ai
Giusti Nascosti) e che successivamente nessuno subirà più il peso
di un decreto simile.
01 aprile 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG667) <P R \> (CD686)
Solly sognò di assistere alla cerimonia
funebre che precedeva l’interramento della madre di Peretz. Era all’interno di
una costruzione adibita a luogo di preghiera. Un sacerdote giovane, vestito con
una tunica bianca, era ai piedi dell’altare (simile all’altare del Sefer Torah
–Libro della Legge-) e leggeva passi del Profeta Isaia. Peretz, anch’egli in
piedi, lo seguiva con molta attenzione. Peretz che insieme al sacerdote faceva
da hazan (officiante), disse in ebraico, ad alta voce e tante volte: “Melech,
Malach, Yimloch leolam vaied (Re che regnava, che regna e che regnerà in
eterno)”. Ogni volta la folla di fedeli ripeté la preghiera di Peretz.
04 aprile 1990,
Milano, Anna Gasparotti (CG668) <*> (CD687)
Anna sognò di sentire una voce che disse:
“Oggi è stato concepito un uomo estremamente pericoloso per l’umanità!”.
11 aprile 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG670) <I> (CD689)
Deborah sognò di vedere una donna che le
parlava del parto. Le disse che il parto più naturale è da seduta
e aggiunse che nostra madre Eva partorì così.
11 aprile 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG671) (CD690)
Beniamino, in sogno, udì una voce che disse:
“Per la Terza Redenzione Finale ci vogliono persone molto forti che lavorano”.
14 aprile 1990,
Beer Sheva, Peretz Green (CG674) (CD693)
Peretz sognò di trovarsi a Gerusalemme presso
i suoi figli. Un uomo capeggiante una grande tavolata disse che nonostante i
molti sforzi la situazione era agonizzante. Una donna di media età, che
ascoltava i discorsi con leggerezza e superficialità, disse: “Io non ci
credo, il Profeta Elia non permetterebbe mai una cosa del genere”. Sentendo
ciò Peretz si alzò di scatto e dichiarò con forza che
quello era un decreto dal cielo nel quale neanche il Profeta Elia aveva il
permesso di intervenire. La donna replicò: “Perché il Buon Dio
non fa qualcosa?”. Peretz la fissò negli occhi e severamente la
rimproverò: “È per le persone false, le persone che come lei non
conoscono il Vero Dio e che non hanno la Vera Fede nel cuore, che avvengono
queste cose!”.
14
aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG675) <P ^ R> (CD694)
Peretz sognò di ricevere dal cielo la
seguente benedizione (in ebraico): “Benedetto sei Tu Signore, Dio Nostro, che
separasti la santità ed il concetto di ‘Re Messia’ da tutte le
santificazioni ed i concetti di ‘Messia’ presso i popoli del mondo”.
(Questa Benedizione, inserita tra le preghiere del
Nuovo Rito, praticamente ‘purifica’ il vero concetto di ‘messianesimo’ per
Israele e per il mondo. È da notare che la forma della Benedizione
è quella tradizionale, ciò per indicare che essa è
applicabile anche al Rito tradizionale della Sinagoga. Nel Nuovo Rito, la
formula sarà: “Benedetto sei Tu, Signore, Dio Nostro, che separa la
santità ed il concetto di ‘Re Messia’ da tutte le santificazioni ed i
concetti di ‘Messia’ presso i popoli del mondo”).
*************************************************************************15
aprile 1990, PASQUA
15 aprile 1990,
Liguria, Anna Gasparotti (CG664) <M> (CD695)
Anna sognò che a casa sua c’era, come ospite
il Maestro Haim. Tutti erano contenti e lui era disponibile a parlare con tutti
e a rispondere ai loro problemi. Anna disse a sua madre: “Vedi che è
risorto? Lo puoi toccare!”. Infatti specialmente lei e suo figlio gli stavano
vicini e gli davano la mano. Ad un tratto, la stanza fu colma di pane di ogni
forma e misura. Il Moré prese una cesta gigantesca e ve ne mise molto di
riserva, scegliendo tra le varie forme. Il fatto di aver messo via del pane,
però non incise sulla quantità di quello che colmava la stanza,
infatti ne rimase una quantità enorme che il Moré
distribuì ai presenti. Poi mentre lui parlava con la gente che formava
una fila interminabile; una ragazzina portò ad Anna e a suo figlio una
medaglietta raffigurante una madonna. I due si precipitarono dal Maestro che
spezzò subito l’immagine. Da quei pezzi uscì come un teatrino
animato, con esseri umani e cavalli in miniatura che, in corteo si dirigevano
verso la Madonna di Lourdes. Anna e Marco Federico vennero presi dal vomito e
si accorsero che il loro sputo colpiva le figure e le trasformava in rappresentazioni
innocue: paesaggi, oggetti, ecc.
15
aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG676) <P M \ m R> (CD696)
Peretz sognò che con Solly, Paolo e Deborah,
andavano a trovare un amico che non vedevano da tanto tempo, sapevano
però che era in difficoltà e che aveva bisogno del loro aiuto per
combattere le forze negative che volevano buttarlo giù. Portarono con
loro dei Segni della Redenzione (pietre e oggetti). Lo trovarono in un
magazzino semi scoperchiato, si sedettero e Peretz incominciò a parlare
di questioni relative alla Redenzione. Una pioggia consistente
incominciò a cadere fino a che non divenne torrenziale, e tutti ebbero
paura. Peretz disse: “Non abbiate paura e vedrete la salvezza di Dio!”. In quel
momento stesso la pioggia si tramutò in vapore e poi in tante bolle
innocenti che gioiosamente galleggiavano intorno alle teste degli Allievi.
L’atmosfera tesa si mutò in gioiosa per il miracolo che era stato loro
mostrato. Peretz parlò con un Allievo e gli spiegò di cercare di
capire l’enorme profondità del miracolo che El Shaddaj aveva appena
mostrato per merito del Goel (Redentore), il Maestro Haim. Poi Peretz
alzò il bicchiere e disse: “Benedetto sei Tu, Signore Nostro Re
dell’universo che mi hai fatto Tuo Pane!”.
16 aprile 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG677) <^> (CD697)
Giuseppe sognò di trovarsi con Nino, Daniele
e Luana. Essi stavano studiando i Sogni della Redenzione, ognuno avrebbe dovuto
leggerne uno. Un Allievo prese un foglio su cui c’era scritto un sogno e si
accinse a leggerlo, ma lo fece con superficialità, allora Giuseppe gli
portò via il foglio dicendo: “Questi sono sogni che scendono dal Regno
dei Cieli! Per leggerli bisogna avere Timore di Dio, non si può
banalizzare nulla, perché sono segreti del Regno dei Cieli!”.
19 aprile 1990,
Milano, Daniele Manigrasso (CG678) <I> (CD698)
Daniele sognò di vedere alcuni bambini ebrei
che giocavano. Alcuni passanti li scacciarono proprio perché erano
ebrei. Daniele reagì difendendo i bambini. Dopo questo episodio, egli si
trovò in una stanza con ragazzi ebrei più grandi. Uno di loro si
sentiva superiore perché era ebreo, Daniele gli disse: “Secondo te tra
me e te che differenza c’è davanti a Dio? Forse che tu non hai due occhi
come me, un naso o una bocca come me? Forse hai quattro occhi e due bocche?
Entrambi per vivere abbiamo bisogno del cibo!”. Il ragazzo sentendo quelle
parole abbassò la testa. Intanto un bambino stava disturbando la
conversazione, Daniele lo riprese e poi gli disse: “Tu sei un giudeo, io no. Tu
sei circonciso, io no. Tu appartieni ad Israele. Israele è il popolo
eletto da Dio, voi siete la luce fra le nazioni, senza Israele non c’è la
Red.”. Uno dei ragazzi presenti chiese: “Cosa significa la parola Red.?”,
Daniele rispose: “Significa Redenzione. Per far parte della C. d P. bisogna
ricordare tutte queste cose”. Il ragazzo aggiunse: “Ma tu parli in codice?”, e
Daniele: “Sì, per il momento!”.
(Daniele difende infatti gli ebrei, ma critica la
presunzione. Nella seconda parte del sogno viene a segnalare ul periodo di non
palesare troppo le notizie della Redenzione, usando una parlata in codice. C d
P vuol dire Casa di Preghiera)
20 aprile 1990,
Beer Sheva, Paolo Fierro (CG679) <P> (CD699)
Paolo sognò di essere con Peretz e di andare
verso una nuova casa situata in collina. Peretz era sopra un rialzo di pietra,
intorno a lui erano disegnati, per terra, i quattro punti cardinali. Aveva le spalle
rivolte verso nord, davanti a lui c’era Paolo. Peretz gli mostrò i punti
cardinali del mondo e indicò, col braccio destro, la direzione ovest.
23
aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG680) <P M \> (CD700)
In sogno Peretz si trovava a Milano, su un autobus.
Egli vide il Maestro Haim che stava dirigendosi verso il tempio ed aveva in
testa un bellissimo cappello texano. Poi si trovò in Sinagoga con il
Moré e vide che c’erano persone di nazionalità diversa, c’era la
parte israeliana, la parte italiana, la parte americana. Il Maestro era dalla
parte degli israeliani e disse a Peretz di non stare con lui, ma di andare a
fare arvit con gli ebrei americani. Così fece, ma questi invece di
pregare, lo invitarono a mangiare.
(Il cappello texano e l’avvicinamento agli ebrei
americani indicavano la necessità di un viaggio in America e, più
precisamente nel Texas)
28
aprile 1990, Beer Sheva, Peretz Green (CG682) <P M \> (CD702)
Peretz, in sogno, vide il Maestro Haim seduto
all’esterno di un caffè che lo salutò e lo invitò a sedere
con lui. Il Maestro si fece molto serio, lo fissò e gli disse: “Sono
appena stato con Mosé che mi ha detto di dirti di togliere dalla tua
bocca il peccato che esprimesti ieri notte!”. Dopo di ciò, Peretz vide
appeso al muro un cappello estivo di colore chiaro e si ricordò di
averne uno uguale. Il padrone del locale gli disse che il cappello non era in
vendita e che era stato rifatto, e completamente rinnovato, sulla base del
cappello che proprio lui aveva a casa. Il copricapo, infatti, aveva un aspetto
nuovo che lo rendeva più piacevole rispetto all’altro. Dopo di
ciò, Peretz si trovò nell’appartamento di Gino, il quale gli
spiegò che l’appartamento era stato completamente rinnovato, i mobili
erano nuovi e vi erano tutte le comodità moderne con attrezzature
elettroniche.
(Nella prima parte del sogno il Moré corregge
Peretz. (per l'errore gravissimo di aver incominciato a scrivere una frase intera
per ogni lettera della Torà fino a l giorno di Shabbat, pensando di
rivelare cose nascoste nella Torà, come parte del Rinnovamento della
Legge della Nuova Legge. La seconda parte del sogno dà, invece, due
esempi della sostanza di tale Rinnovamento.)
28 aprile 1990,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG683) <^> (CD703)
Durante
la notte successiva alla Britt Milah (circoncisione) di Joel Joel, Gioele.
Solly sognò di vedere una strada di città trafficata, con uomini
e auto. All’improvviso sentì una voce dal Cielo che disse: “Questa
è la Voce di Dio, anche gli Angeli debbono stare zitti quando parla la
Voce di Dio”. La gente, nell’udire quella Voce, rimase ferma, come
pietrificata.
(Joel Joel, secondo figlio di Peretz e Deborah, dopo
Ghila, era nato una settimana prima a Beer Sheva, in Israele.
01 maggio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG684) <*> (CD704)
Dopo aver visto, in sogno, che i cristiani
tradizionali erano sotto accusa, Giuseppe dichiarò; “Ora è giunto
il tempo in cui Dio, Benedetto Egli Sia, non darà il Suo Nome a nessun
altro!”.
(Sogno relativo al Giorno Grande e Terribile del
Signore contro ogni forma di
idolatria, inclusa la deificazione di Gesù)
01 maggio 1990,
Beer Sheva, Paolo Fierro (CG685) (CD705)
Paolo sognò di essere con Solly e di piantare
con lui due grossi alberi. Quello di Solly era un eucalipto, quello di Paolo
era una palma da dattero.
(Gli alberi
alludono qui all’Altare di Giuda e l’Altare di Efraim)
08 maggio 1990,
Israele, Davide Levi (CG686) <M> (CD706)
Davide, in sogno, vide il Maestro Haim che stava
facendo la brit milà (circoncisione) al di sopra di quella
tradizionale. Davide assistette a
tutto l’intervento eseguito in ospedale.
(Questo è il Segno della nuova circoncisione
fatto sul patto antico in merito al Goel. Il Maestro Haim, era nato circonciso,
nel segno della completezza del Patto della Sacra Torah, nel giorno e nel
momento che ricordava il Matan Torah, la Consegna delle Tavole della Legge)
10 maggio 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG687) <^ \> (CD708)
Deborah sognò di vedere Gioele con una tunica
bianca, poi una voce disse: “Egli sarà conosciuto come il Sacerdote
della Pace!”. Poi vide Sarah che, insieme a loro, faceva festa in un giardino.
12 maggio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG690) <*> (CD710)
Giuseppe sognò di trovarsi in Africa. Alla
televisione dissero: “Il Giorno del Signore è vicino!”. Poi vide
formiche che mangiarono tutto causando una catastrofe.
15 maggio 1990,
Beer Sheva, Paolo Fierro (CG692) <P *> (CD711)
Paolo sognò di trovarsi con Peretz e Sarah in
Israele. Essi stavano osservando le stupefacenti esibizioni di aeroplani, ad
alta tecnologia, dell’aeronautica militare israeliana. Poi videro un’invasione
di UFO, c’era molto panico tra la gente, anche Peretz, Paolo e Sarah decisero
di andare in un posto sicuro, ma mentre camminavano per la strada, incontrarono
un extraterrestre e pensarono subito al peggio, invece, questi li salutò
amichevolmente. Poi si trovarono in un sotterraneo, salirono un’ampia scala di
pietra grezza e si trovarono all’aperto: il mondo era completamente nuovo, il
cielo aveva un colore meraviglioso ed intenso, il sole irradiava
tranquillità e benessere, la terra era di colore rosso e tutto aveva un
profumo di pace. Peretz, Sarah e Paolo erano estremamente meravigliati nel
vedere tale cambiamento e capirono che Dio aveva rinnovato i cieli e la terra.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante contatti
con extraterrestri. Sembra che gli UFO, anche nel periodo in cui attaccheranno
la terra, non toccheranno Israele. Segni di rinnovamento dei cieli e della
terra)
23 maggio 1990,
Milano, Daniele Levi (CG693) <*> (CD712)
Daniele, in sogno, vide gli ebrei lasciare la
Svizzera a causa dell’antisemitismo.
27 maggio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG694) <P> (CD713)
Giuseppe sognò di vedere suo padre, su di lui
la pace, in Israele. Egli si trovava in cima ad una montagna, aveva abiti come
quelli di Giovanni Battista e stava pregando Dio Altissimo. Dopo la preghiera,
scese dal monte e disse di stare attenti a non cadere dalla montagna,
riferendosi a Peretz e agli Allievi che si trovavano su un’altra cima.
04 giugno 1990, Milano,
Francesca. (CG695) <*> (CD714)
Francesca in sogno vide un uomo che disse:
“Apprezzate il cibo, ora, perché arriverà il momento in cui
mancherà!”.
11 giugno 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG696) <I> (CD715)
Giuseppe, in sogno, si trovò a parlare con
una signora e le disse: “Chi prega rivolgendosi ad una statua si lega ad essa
tramite uno spirito che poi non l’abbandona. Questa è l’idolatria
praticata dal cristianesimo” e aggiunse: “Io credo nel Dio d’Israele!”. La
signora, sentendo quelle parole, si rese conto di essere stata ingannata per
molto tempo. Su di lei scese una grande emozione per cui abbracciò
Giuseppe piangendo.
15 giugno 1990,
Beer Sheva, Deborah (Nodà) (CG698) <P> (CD717)
Deborah sognò di camminare con Peretz e
Paolo, insieme a molta gente proveniente da ogni parte del mondo, verso il
Terzo Tempio. Era sera ed il Tempio era una costruzione moderna di forma
circolare, aveva muri altissimi larghi e possenti del colore della sabbia del
deserto. Aveva il tetto sporgente e su di esso vi erano sette cerchi e vicino
ad essi vi erano delle luci che illuminavano i cerchi stessi e tutto intorno,
facendo luce anche nel cielo. Peretz, Paolo e Deborah incontrarono un allievo
della Jesciva –scuola religiosa- collegata al Tempio, egli parlò loro dei
Rabbini che insegnavano nella Scuola e spiegò che essi erano tutti
vestiti normalmente, erano senza barba e, sottolineò il giovane, avevano
tutti il giusto rispetto per le persone e per gli allievi stessi. A conferma di
ciò si avvicinò loro un Rabbino molto giovane e molto educato.
17 giugno 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG699) <*> (CD718)
Giuseppe, in sogno, vide che nevicava ed era il mese
di giugno. Le persone che assistevano allo strano fenomeno erano sbalordite.
Giuseppe dichiarò: “Chi può fare questo? Solo Dio, Benedetto Egli
Sia, può farlo!”.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante i
cambiamenti della natura.)
23 giugno 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG700) (CD719)
Beniamino sognò di trovarsi a Gerusalemme.
Stava pregando, in ebraico, con altre persone ma aveva qualche
difficoltà perché non conosceva bene la lingua.
(Segno di collegamento. Segni della radice ebraica
di Beniamino)
27 giugno 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG701) <M I ^ \> (CD720)
Giuseppe sognò di essere in compagnia del
Maestro Haim che, però, era diverso dal solito. Il suo comportamento era
quello di una persona anziana che non ragionava bene. Giuseppe aveva molto
rispetto nei suoi confronti e si occupava di ogni cosa in modo che non gli
mancasse nulla. Il Maestro, che non parlava tanto bene a causa di una
malformazione alla lingua, gli disse di passargli davanti: “No” dichiarò
Giuseppe: “Io non passo davanti al Maestro, perché gli porto rispetto”.
Il Moré si mise a ridere. Egli camminava a fatica e pronunciò
anche una parola negativa. Giuseppe gliene chiese ragione, ma continuò
col suo atteggiamento rispettoso ed il cammino insieme con lui. Poi si vide la
signora Mazal ed il Moré che erano molto felici, Giuseppe camminò
insieme con loro. Il Maestro gli disse: “Ti avevo messo alla prova!”. Ora il
sogno cambiò scena. Giuseppe si trovò ai piedi di una montagna
insieme con alcune persone. Sopra la montagna c’era un uomo, ma non si riusciva
a vedere chi fosse. Le persone vicino a Giuseppe, che erano otto ed indossavano
lunghe tuniche, si misero a parlare, ad un tratto tutti vennero avvolti da una
luce color arancione che li portò in cima alla montagna. Dal Cielo si
udì una voce che disse: “Il segreto del Sinai”. Giuseppe intuì,
per un attimo, che sul Sinai c’era un segreto che consentì a Mosé
di rimanere per quaranta giorni e quaranta notti senza mangiare e senza
dormire. Poi vide lo stesso Mosé, Magister Noster, con una tunica nera,
i capelli lunghi e la barba molto fitta,
(Messaggio sui modi di insegnamento del Moré,
mettere alla prova per dare una ricompensa nella riuscita della stessa)
28 giugno 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG702) <\> (CD721)
Beniamino sognò di trovarsi in Spagna con
Daniele, il quale era contrariato per il fatto che gli spagnoli parlassero male
di Dio. Beniamino sostenne che bisognasse portare dei bastoni. Poi vide Paolo,
con in mano il Libro dell’Asino che Mangia il Pane, che parlava con molte
persone.
(La durezza della Spagna è a causa
dell’idolatria e dei mali ivi commessi. I ‘bastoni’, si riferiscono alle
‘bastonate’ dal Cielo durante questa generazione. Solo alla fine arriva Paolo,
il Cavallo Bianco (che ha anche una radice spagnola) che porta il Segno
dell’Asino che Mangia il Pane)
03 luglio 1990,
Houston, Peretz (Nodà) (CG703) <P> (CD722)
Peretz sognò di vedere un Tribunale composto
da una cinquantina di Giudici che lo accusavano di violenza. Solo una
minoranza, otto o nove fra di essi erano a lui favorevoli. Condannato a morte
per mezzo dell’impiccagione fu condotto al patibolo. I Giudici che lo avevano
sostenuto erano lacerati internamente sia per la falsità delle accuse
sia per la totale incomprensione degli altri Giudici. Egli camminando verso il
patibolo, guardò in alto, rassegnato a Dio, sapendo nel suo cuore di
essere innocente. Fu impiccato e morì. Poi fu ancora vivo, ma solo per
quei Giudici che avevano creduto nel suo incarico.
(Nei Segni, invece, dopo 6 anni dei Segni nella
Correzione del Cristianesimo, ciò rappresentava la Correzione della
condanna e crocifissione di Gesù, compiuta nel Sogno da Peretz
condannato dai dissidenti dello Scisma, mentre in verità era
completamente innocente.)
08 luglio 1990,
Houston, Paolo Fierro (CG704) <M P> (CD723)
In sogno, Paolo si trovò in un cimitero. Vide
con stupore il Maestro Haim risorgere dalla tomba, andargli incontro e dirgli
con un sorriso: “Hai visto che sono risorto?”. Dopo, insieme fecero una
passeggiata, salirono dapprima delle scale mobili di colore bianco, poi si
trovarono a bordo di un’imbarcazione che stava navigando su un grande fiume. Le
acque erano assai turbolente, ma la presenza del Moré tranquillizzava
Paolo. Dopo qualche tempo le acque si calmarono e tutto tornò tranquillo
e sereno. In seguito il Maestro e Paolo raggiunsero Peretz, Deborah e i
bambini. Il Moré non voleva farsi riconoscere da coloro che sapevano chi
fosse. Si avvicinò a Peretz, quasi di nascosto e gli diede, bonariamente
una lieve sberla sulla guancia, dicendogli con un sorriso: “Ehi, che
c’è? Sono qui!” Il Moré parlò privatamente con Peretz, poi
continuò la sua passeggiata con Paolo.
(Il sogno indica la vicinanza del Maestro
a coloro che credono nella sua resurrezione)
18 luglio 1990,
Houston, Deborah (Nodà) (CG705) <P R> (CD724)
Deborah sognò di vedere Peretz che leggeva un
sefer (libro) seduto ad una tavolata in una stanza occupata da soli uomini.
Deborah era in un’altra stanza occupata da sole donne che lì
trascorrevano la Pasqua, ma senza la lettura del sefer. Deborah allibita decise
di tornare da Peretz. Egli stava leggendo un passo che parlava dell’uscita
dall’Egitto ed ella pregò ad alta voce: “Ti ringraziamo, Dio Altissimo,
per il dono della libertà!”. Poi vide uno scritto indirizzato a Daniele
che diceva che: “La vera Pasqua è nella Nuova Pasqua”. Deborah
entrò poi in una stanza dove vi erano molti cannoli e ne prese tre per
darli ai ragazzi della Casa di Preghiera, vide arrivare Nino e a lui diede il
primo dolce, gli altri furono donati a Giuseppe e a Daniele.
(nella Casa di Preghiera ci sono anche le
Sacerdotesse: sull'Altare della Sacerdotessa Unta e sull'Altare delle Figlie di
Giacobbe e sull'Altare delle Figlie di Israele)
20 luglio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG706) <P> (CD725)
Giuseppe sognò che i pacchi erano arrivati in
America. Dentro un pacco, esattamente nel libro di Giovanni, c’era un messaggio
per Peretz che diceva: “Peretz non devi preparare qui la legge” Peretz disse:
“D’ora in poi i sogni noi qui non dobbiamo riceverli, ma a Milano sì”.
(Milano, sta per Italia, punto di raccordo tra
Israele e America)
21 luglio 1990, Tel
Aviv, Solly Kamkhaji (CG707) <P> (CD726)
Solly in sogno, vide Peretz che gli diceva: “Paolo
dirige la grande Israele!”. Solly si diresse poi verso Hebron
30 luglio 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG708) <*> (CD727)
Giuseppe, in sogno, si trovò in un orribile
posto di campagna, in una casa, insieme con altre persone. Notò che
c’erano anche animali, apparentemente naturali, che però divoravano
tutto, anche gli uomini! Giuseppe capì che la causa di tutto era un
essere, non umano, il quale emetteva quelle bestie divoratrici. Egli
cercò di fermarlo in ogni modo, senza riuscire, cercò anche di
maledirlo, ma anche questo non approdò a nulla. Quell’essere
reagì attaccando Giuseppe con alcune parole particolari, ma grazie a Dio
c’era la protezione che bloccava la sua bocca. Infine quell’essere
rivelò: “Io vengo nel Giorno del Signore e sono un Angelo del Giorno del
Signore!”. Giuseppe capì di non poter interferire. Intanto la natura
scompariva e gli uomini morivano divorati da quegli animali.
(Sogno della Quarta Generazione)
26 agosto 1990,
Milano, Beniamino Perico (CG712) <P> (CD731)
Beniamino, in sogno, sentì una voce che gli
disse: “Ci vorranno dieci anni di studio e di preparazione per arrivare a
parlare come Peretz”.
(Pe – ratz = la ‘bocca’ che ‘corre’ in avanti per
annunciare la Redenzione Finale)
11 settembre 1990,
Houston, Peretz Green (CG714) <P> (CD733)
In sogno, Peretz vide che si doveva fare la Brit-
Milah (circoncisione) a suo figlio Joel Joel. Nella Sinagoga dove si svolgeva
il rito c’erano alcuni Lubavitch. Nel frattempo Peretz si assentò per un
attimo uscendo dalla Sinagoga. Al suo rientro, i Lubavitch avevano già
fatto la circoncisione a Joel Joel. Peretz chiese allora quale nome fosse stato
dato al bambino, uno di loro fece un cenno ad un bambino presente e questi
disse: “Shne'orzalman” (come il nome del Capo dei Lubavitch). Peretz, allora,
con grande determinazione disse: “Questo è il Segno che i Lubavitch
verranno tagliati fuori nel tempo di Joel Joel!”.
26 settembre 1990,
Milano, Anna Gasparotti <*> (CD734)
Anna sognò di essere col marito ed il figlio
in visita ad una famiglia di amici che abitavano su una collina prospiciente
una distesa d’acqua. All’improvviso sbucarono mezzi militari naviganti, grigi,
con forme ed equipaggiamenti strani, essi si dirigevano verso sud,
ordinatamente, determinatamente. Era un’avvisaglia di guerra, Anna si mise a
piangere
(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)
30 settembre 1990,
Milano, Jonathan Kamkhaji (CG716) <M P> (CD737)
Jonathan, in sogno, si trovò nella Sinagoga
dei Persiani. Con lui c’erano Peretz, suo padre Solly, Nino e Paolo. Il Maestro
Haim stava leggendo la penultima parascià (capitolo della Torà)
Ha'azinu (Ascoltate).
06 ottobre 1990,
Bergamo, Giuseppe (CG718) (CD739)
In sogno, Giuseppe vide tredici stanze. Ogni stanza
era attorniata da rose. Una voce disse che bisognava dare un nome ad ogni
stanza.
(Si tratta dei 13 Petali del Sefer Shoshanat Mishnat
Haim)
13 novembre 1990,
Milano, Daniele Manigrasso (CG721) <P I> (CD742)
Daniele sognò di essere con Peretz e di
percorrere, in bicicletta, una via di Milano. Peretz chiese a Daniele se avesse
la patente e lui, dopo un controllo, rispose di no. Così i due scesero
dalle biciclette ed andarono a piedi, ma sull’asfalto c’era del cemento con
calce idraulica che bruciò i piedi scalzi di Peretz. Daniele insistette
per far lavare i piedi a Peretz per alleviargli il dolore, ma questi rifiutò
dicendo: “Non sai che sono guidato da Mosé Magister Noster?”. Daniele
non dubitò delle sue parole, ma insistette finché Peretz non
acconsentì, saggiamente, a bagnarsi i piedi. Nel momento stesso in cui
Daniele si accinse a lavare i piedi di Peretz giunse sul posto una terza
persona, allora Peretz fermò Daniele, per non esibire comportamenti che
potessero dare nell’occhio.
(La Legge del Paese è Legge. Anche se guidato
da Mosé, Peretz deve seguire le regole del paese in cui si trova, se
ciò non va contro la Torà)
24 novembre 1990,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG722) <M P I> (CD743)
Giuseppe sognò di vedere Peretz il quale
disse: “Il Maestro Haim mi ha proposto con semplicità i suoi
insegnamenti!”. Dopo di che Peretz consegnò a Giuseppe un ramoscello.
03 dicembre 1990,
Milano, Deborah (Nodà) (CG724) <I> (CD745)
Deborah vide, in sogno, una ragazza che, per strada,
incontrò una vecchia signora acida e maligna che, in precedenza, aveva
fatto del male alla giovanetta. Nonostante ciò le si avvicinò per
chiederle aiuto; era un inverno molto freddo e non aveva un paio di calze per
coprirsi i piedi. La ragazza diede all’anziana signora l’unico paio di calze di
lana che aveva, nonostante le pessime vicende precedenti.
*************************************************************************31
marzo 1991, PASQUA
21 aprile 1991,
Milano, Deborah (Nodà) (CG731) (CD753)
Deborah sognò di vedere che suo figlio Joel
dovette essere gettato nell’acqua tre volte prima di essere asciugato dalla
Profezia Yehoel Yehoel.
23 aprile 1991, Milano,
Giuseppe Manigrasso (CG732) <*> (CD754)
Giuseppe, in sogno, vide scendere dallo spazio gli
extraterrestri. Uno di loro, molto seriamente, gli disse: “L’uomo ci sta
disturbando, se non la smettete, noi saremo costretti ad intervenire molto
presto!” Gli Allievi della casa di Preghiera erano chiusi in una stanza
rischiarata fiocamente da una lampada ad olio. Le persone erano tese e si
tenevano strette per la paura, ma fuori c’era di peggio: molto rumore, lampi,
fuoco, cose che bruciavano, donne e uomini che fuggivano senza scampo da una
parte all’altra della strada. Il cibo mancava e le persone morivano per strada
per malattie come la peste.
(Segno riguardante contatti con extraterrestri che
si verificheranno nella seconda parte della Quarta Generazione)
07 giugno 1991,
Milano, sig. Francesca Chieppa (madre di Paolo) (CG734) <M> (CD756)
In sogno, la signora Francesca vide che era nato un
bambino. Gli portarono in dono una grossa collana tutta d’oro, e una voce
disse: “Questo bambino è il figlio del Maestro!”.
09 giugno 1991,
Milano, sig. Banin (CG735) (CD757)
Il signor Banin sognò di vedere un gruppo di
arabi europei che commentavano alcuni brani del Corano. Poi arrivò un
numeroso gruppo di ebrei. D’improvviso la scena cambiò ed era
Hoshanà Rabba. Il signor Banin vide un rabbino che aveva una barba molto
lunga ed incolta ed un abito nero. Questi gli disse che così non andava
bene e si riferiva alla barba ed al vestito, infatti andò via e
tornò dopo poco con la barba tagliata e curata ed un abito normale.
06 agosto 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG737) <*> (CD759)
Giuseppe, in sogno, si trovò in un luogo di
montagna, con lui c’erano molte persone, ma nessuno riusciva a capire dove si
trovassero. L’atmosfera era spaventosa, il sole non c’era, era tutto buio, a
causa delle tenebre le stelle non si vedevano. L’aria era terribile, c’era un
buio fitto. L’unica cosa da fare era camminare senza fermarsi. Nessuno
conosceva la meta, le montagne erano molto fragili e vi erano scosse di
terremoto. Il mondo era senza luce, e la luce era la fede in Dio. Il buio era
così fitto che non si riusciva a vedere dove si poggiavano i piedi!
(Segno della seconda metà Quarta Generazione
riguardante piaghe bibliche che tornano. Ci sarà un periodo in cui ‘si
spegneranno le luci’)
09 agosto 1991,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG739) <I> (CD761)
Giuseppe sognò di essere seduto a tavola,
stava mangiando della carne. Una signora gli portò del formaggio e lui
le disse che non andava bene cibarsi di carne e formaggio insieme,
perché bisognava avere misericordia dell’animale. Allora Giuseppe prese
il formaggio, lo avvolse nell’alluminio, e lo portò via.
(Il motivo della misericordia per l’animale deriva
dal verso biblico: “Non cucinare il
capretto nel latte di sua madre”)
20 agosto 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG740) <* P> (CD762)
Giuseppe, in sogno, vide che c’era la guerra. Molti
alpini italiani partirono per il fronte, anche lui era stato richiamato in
servizio. Vide poi Peretz, tranquillo dietro al bancone di un bar, mentre stava
preparando un cocktail. Peretz disse: “Non bisogna aver paura, tutto
tornerà come alla prima guerra mondiale!” Poi Giuseppe vide la Germania
e la Russia. Sulle città di Berlino e di Mosca apparvero delle macchie
nere.
22 agosto 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG741) <*> (CD763)
Giuseppe vide, in sogno, le cartine geografiche
della Germania e della Russia (in particolare la zona di Mosca). Poi vide
l’immagine del cancelliere e del popolo tedesco. Dal cielo, una voce disse: “Si
ritornerà allo schiavismo!”. Sentendo quelle parole, Giuseppe si
spaventò molto e si rifiutò di credere. Fu bloccato e la voce gli
ripeté: “Si ritornerà allo schiavismo, e sarà
così!”.
(Sogno della Quarta Generazione. Giuseppe si rifiuta
di credere che nelle nazioni nominate ci potrà essere una nuova forma di
‘schiavismo’ ma, purtroppo, sarà così)
12 settembre 1991,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG742) <P R I> (CD764)
Deborah, in sogno, vide Peretz e Paolo che si
stavano recando in Sinagoga. Ella, invece, doveva fare il bagno rituale
chiamato mikvé. Giunta sul luogo indicatole da Sarah, vide che in
corridoio vi erano due stanze con le vasche, come in Israele, mentre in
un’altra stanza vi erano delle docce. Proprio lì c’erano due donne.
Deborah fece la doccia, la donna più anziana le versò una caraffa
d’acqua in testa, mentre l’altra gliela faceva scorrere dalla testa ai piedi.
La donna le spiegò che c’erano due tipi di mikvé.
(Nuove Leggi sul mikvé)
12 settembre 1991,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG743) <P \ M> (CD765)
Deborah sognò di vedere Peretz che indossava
una tunica bianca. Il suo viso, col passare del tempo, mutava fisionomia e
assomigliava sempre di più al Maestro Haim.
14 settembre 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG744) <*> (CD766)
Giuseppe, in sogno, si trovava in una località
prealpina, vicino ad un lago. Dalla montagna provennero tremendi tuoni. Un
colpo di tuono più forte colpì la culla della montagna e la
scosse facendo distaccare delle rocce che caddero giù fino alla casa in
cui lui era. Il fenomeno divenne sempre più forte. Giuseppe ebbe paura.
Guardò giù osservando le formiche. Nel frattempo dal cielo
partì una sorta di colpire ritmico, come di tamburello, con un suono
costante ed un ritmo preciso. Allora le formiche incominciarono a parlare e dissero:
“È Dio che salva”. Poi sentì una voce proveniente dall’esterno,
rispetto alla casa, che diceva: “È Dio che salva!”. Nella stessa maniera
gli uccelli che volavano di sopra, gli alberi e gli arbusti, la terra stessa e
gli spiriti dei defunti che, in quel momento, erano venuti fuori dalle case
sorridenti, tutti quanti dicevano: “È Dio che salva!”. Giuseppe sentiva
ancora una grande paura e le voci divennero sempre più forti. Anche i
tuoni della montagna divennero ancora più forti con esplosioni e crolli.
Giuseppe andò in giardino e si prostrò a terra. Da ogni parte,
uomini, animali, insetti, alberi, terra, cielo, tutti, tenendo lo stesso ritmo
continuavano a ripetere: “È Dio che salva!”. La montagna ora era
esplosiva, apparve un cane con due occhi rossi ed uno sguardo feroce. Anche il
cane disse: “È Dio che salva!”.
19 settembre 1991,
Bergamo, Deborah (CG746) <I> (CD768)
Deborah sognò di vedere i pazienti di un
ospedale. Man mano osservò i vari modi usati dai dottori per visitare i
malati e poi si lamentò specialmente per il trattamento riservato agli
anziani. C’erano, infatti, dei medici che, con aria arrogante e piena di
sé, guardavano i pazienti con aria di sufficienza, anche il personale
ausiliario era presuntuoso e tutti dimenticavano che il paziente è innanzi
tutto un uomo e, quindi si deve salvaguardare la sua dignità: va sempre
tenuto con indumenti decenti, i letti devono essere divisi da separé
perché uno non veda l’intimità dell’altro se non chi deve
medicarlo.
29 settembre 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG748) <P> (CD770)
Giuseppe sognò di vedere Peretz molto giovane
che indossava un elegante vestito nero. Peretz sembrava turbato da ciò
che si stava rivelando. Una voce dal Cielo disse: “Ora vi farò vedere
qualcosa del futuro!”. In quello stesso momento dal cielo scese ‘la nube del
tempo’ da cui uscì la visione. Era un’altra epoca, il cielo era diverso
da quello attuale, anche gli alberi erano cambiati. La terra era diversa, c’era
una calma indescrivibile. Si vide, poi, una specie di tenda dentro la quale vi
erano tre uomini molto anziani, pieni di saggezza, che godevano di ottima
salute. Giuseppe capì che costoro erano Gioele ed Haim, figli di Peretz
ed il marito di Ghila. Essi erano seduti ad un tavolo, dietro di loro vi erano
degli strumenti tecnologicamente avanzati. Gioele che era al centro del gruppo
prese uno scarabeo e con grande intensità disse: “In merito ai nostri
Padri!”. Detto questo si mise in bocca lo scarabeo. Giuseppe capì che
essi stavano meditando sul Patto Nuovo e che si riferivano a Peretz, Paolo,
Solly, Giuseppe, Daniele e a tutti gli altri.
29 settembre 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG749) <*> (CD771)
Giuseppe, in sogno, si trovò in cielo. Vide
eserciti di Angeli. Ogni esercito era diviso in squadre di vari colori, egli ne
distinse due in particolare: il giallo e l’azzurro. Ogni squadra aveva un capo.
I capi si recarono da Giuseppe e gli dissero: “Ora abbiamo ricevuto il permesso
di scendere sulla terra e di compiere ciò che ci è stato
ordinato!”. Finito di parlare essi scesero sulla terra e presero posto. Erano
Angeli distruttori: chi andava verso il terreno, chi verso gli alberi, molti
presero posto nelle piantagioni. Poi c’erano Angeli del vento, del fuoco, del
mare. Il capo della squadra azzurra dichiarò: “Aspettiamo questo momento
da tanto tempo. Ora che c’è il permesso, scenderemo giù e ci
vendicheremo. Siamo noi che creiamo il panico e sconvolgiamo la terra!”. Dopo
queste parole, Giuseppe vide, in una grande valle, un treno che viaggiava ad
alta velocità e che andò a scontrarsi con un altro treno. Dopo
questo, una moltitudine di persone venne presa dal panico.
(Sogno della Quarta Generazione)
04 ottobre 1991,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG751) <P> (CD773)
In sogno, Solly vide Peretz che gli disse di non
stupirsi perché quello shabbath era ‘particolare’ (ciò era
riferito al fatto che quella sera sarebbe stato Shabbath Bereshit) – e aggiunse
che era lo shabbath dei cinquanta in cui si hanno cinquanta o più visioni
notturne.
22 ottobre 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG755) <*> (CD778)
In sogno, Giuseppe era in compagnia di alcuni
ragazzi. Dalle loro bocche uscirono canti di morte nei confronti della chiesa
cattolica. Erano canti di accusa circa fatti passati ed attuali. Giuseppe vide
che uno di loro era avvolto da una magia della chiesa, allora fece dei segni su
di lui per spaccare il sortilegio e ci riuscì. Poi chiese ad uno di
loro: “Chi sei tu?” Il ragazzo gli fece vedere un documento caratterizzato dal
marchio di un drago e disse: “La chiesa sarà morta nel 2020, 2021!”.
23 ottobre 1991,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG756) <*> (CD779)
In sogno, Giuseppe si trovò tra la Siria ed
il Libano. C’erano manovre militari per far guerra contro Israele con armi pesanti.
Giuseppe allora chiese: “Ci sarà la guerra?” In quel momento apparve
Shaul che confermò: “Ci sarà la guerra!”
31 ottobre 1991,
Milano, Anna Gasparotti (CD783)
Anna sognò di essere insieme con i suoi
familiari in un bosco. Ad un certo punto, un branco di lupi, si avvicinò
loro con fare piuttosto minaccioso, ma nessuno diede segni di paura, quindi i
lupi si calmarono. Anna, sua madre e suo figlio si allontanarono, mentre
Giorgio, il marito di Anna rimase vicino ad essi. Anna udì distintamente
che un lupo, avvicinandosi a lui, gli chiese una benedizione. Giorgio benedisse
i lupi, pregando il Signore perché proteggesse, insieme a loro, tutti
gli animali.
12 dicembre 1991,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG765) <I M P> (CD789)
Nel sogno di Deborah c’erano delle donne che, venute
a conoscenza dell’esistenza della Scuola della Rosa, erano interessate a
saperne qualcosa di più circa gli insegnamenti. Deborah aprì un
libro che parlava della vita del Maestro Haim, dei suoi insegnamenti, dei suoi
discorsi. Ella lesse una frase inerente lo Shabbat: “Di shabbat le cucine sono
‘rotte’, perché non si può cucinare. Lo shabbat non consiste
soltanto nel non cucinare o accendere il fuoco. Di shabbat scende sulla persona
uno spirito di preghiera, ed è in questo giorno che si può
chiedere a Dio ciò che si ha nel cuore. Se si volesse chiedere a Dio di
aver misericordia verso coloro che non hanno cibo, vestiti e casa, il sabato
è il giorno propizio per tale preghiera”. Le donne, non avendo afferrato
bene tale discorso, non ne furono entusiaste. Poi Deborah vide il Maestro e
Peretz che le si avvicinavano. Ella li salutò e notò che Peretz
faceva da ‘coda’ al Moré e quando le furono davanti li abbracciò
tutti e due insieme.
(Messaggio sullo Shabbat della Nuova Legge)
25 dicembre 1991,
Bergamo, Paolo Fierro (CG767) <M> (CD791)
In sogno, Paolo, si trovò in compagnia del
Maestro Haim e di altre persone. Il Moré parlava con sicurezza e
determinazione trasmettendo ai presenti tranquillità e voglia di fare.
Era come se stesse dando ad ognuno un compito e le persone che ricevevano tali
incarichi si sentivano forti e pronte ad eseguirli.
11 gennaio 1992,
Milano, Anna Gasparooti <*> (CD793)
Anna sognò che alcuni tecnici stavano
analizzando la acque del Mar Ligure e dicevano che per fortuna non era ancora
arrivato un organismo le cui spore, a livello microscopico, avevano la forma di
un fiore. Questo avrebbe reso impraticabile ai nuotatori il mare stesso. Ancora
non era arrivato, ma ciò sarebbe certamente avvenuto successivamente…
(Sogno della Quarta Generazione riguardante
inquinamenti)
13 gennaio 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG771) (CD794)
In sogno, Deborah disse a Daniele: “Noi siamo qui
per completare i Segni facendoli scendere sulla terra. Siamo qui a ‘Sombrero’
per completare i Segni della Scuola di Shoshanà, poi si vedrà.
Qui l’edificio dev’essere considerato da tutti la Scuola della
Shoshanà!”.
(‘Sombrero’ è il nome in codice della
località della bergamasca, Sovere, in cui sono andati ad abitare Peretz
e famiglia di ritorno dagli Stati Uniti, insieme a Daniele, Giuseppe e
Beniamino)
08 febbraio 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG782) (CD804)
In sogno, Deborah vide uno skinhead che le si
avvicinava. Deborah teneva la sua bambina, Ghila, per mano. La bimba aveva un
braccialetto decorato con quattro stelle di Davide. Lo skinhead vide il
bracciale e guardò le due con viso minaccioso. Poi Deborah si accorse di
avere di fronte l’amico Shaul e gli disse che in qualsiasi situazione, anche la
più terribile, non si deve mai nascondere di essere ebrei se si vuole
mantenere alla propria identità.
26 febbraio 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG786) <^> (CD807)
Solly sognò di vedere il Gan Eden (Paradiso
Terrestre). Vide Adamo che, dopo aver conosciuto Eva, fece sul luogo
dell’incontro una piccola collina di terra. Era come se sul libro ‘Bereshit’
fosse scritto, ma in segreto: “E dopo aver conosciuto Eva, Adamo eresse sul
luogo una piccola collina”.
04 marzo 1992,
Milano, Anna Gasparotti <M> (CD808)
Anna sognò di vedere il Maestro Haim che la
liberava da una congestione che le avrebbe procurato dei problemi. Ella si
svegliò ringraziando Dio.
13 marzo 1992, Beer
Sheva, Solly Kamkhaji (CG788) <P I> (CD810)
Solly sognò di svegliarsi la mattina e di
prendere una mela. Si accinse a pronunciare la Benedizione quando Peretz gli
disse, con tono molto serio, che prima di tutto bisognava dire lo Shemà
Israel.
20 marzo 1992, Beer
Sheva, Solly Kamkhaji (CG789) (CD811)
Solly sognò di sentire una voce che quasi in
un grido, diceva: “Varod!”. Subito dopo vide un gruppo di persone vestite di
bianco, tra le quali gli sembrò di riconoscere Paolo, che camminavano
intonando un salmo di ringraziamento a Dio.
18 aprile 1992,
Milano, Shimon Lupano (CG790) <P> (CD812)
Shimon, in sogno vide tre giovani ebrei, senza
barba, di circa vent’anni Essi erano accovacciati seminudi e si coprivano la
testa con le braccia e le mani perché impauriti e pieni di vergogna. Con
Shimon c’era un amico ebreo che gli disse: “Vedi questi ragazzi? Facevano parte
del gruppo Lubawitch e ne sono usciti. Stanno ora aspettando l’unica persona in
grado di fare qualcosa per loro!”. La persona in questione era Peretz e stava
proprio andando verso i ragazzi. L’amico di Shimon continuò dicendogli
che anche lui aveva due fratelli appartenenti alla stessa setta ultraortodossa
ebraica, e che uno ne era uscito da solo mentre per l’altro, che si trovava a
Gerusalemme, invece, era cosa più difficile.
*************************************************************************19
aprile 1992, PASQUA
10 maggio 1992, Bergamo,
Deborah (Nodà) (CG791) <M P R> (CD813)
Deborah, in sogno, vide Peretz che copriva il capo a
tutti gli Allievi e dava loro, uno ad uno, un pezzo di pane, pronunciando una
Benedizione. La persona che riceveva il pane avrebbe poi dovuto dire il nome di
una persona cara, il nome della madre o di un defunto, per dar loro merito.
Deborah vide poi il Maestro Haim che, vestito con abiti da campagna, era in
compagnia di suo nonno Santo. Il Maestro sorrideva ed era apertamente felice.
16 maggio 1992,
Bergamo, Peretz Green (CG792) <M P> (CD814)
Peretz sognò di vedere il Maestro Haim. Essi
erano seduti intorno ad un tavolo, il Maestro era a capotavola e Peretz alla
sua destra. Peretz lesse il birchat ha-mazon (Benedizioni dopo i pasti), ma il
Moré lo fermò, molto disturbato dalle imprecisioni di lettura. Il
Maestro Haim pronunciò l’espressione: “Chefilat pé”
(raddoppiamento di un’espressione per rafforzarne il concetto). Vedendo il
Maestro così disturbato, Peretz si affrettò ad affiancarlo, e col
viso vicino al suo, lo implorò di non rimproverarlo in modo così
duro perché in quel momento non era in grado di sopportare la sua
inquietudine con lui. Il Maestro acconsentì e, in seguito, gli
parlò dolcemente.
01 giugno 1992,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG794) <M P \> (CD816)
Giuseppe vide, in sogno, Peretz seduto su di una
sedia. Indossava un vestito lungo fatto di pelli ed era molto contento, il suo
viso era, infatti, atteggiato al sorriso. Essi si trovavano in un luogo aperto,
c’era un pallido sole e vedevano immagini, in bianco e nero, relative alle due
guerre mondiali. Giuseppe doveva fare un Segno che consisteva nel prendere
influssi provenienti dal sole e trasmetterli a Peretz, ma era un po’ intimorito
in quanto sapeva che certi Segni non si potevano più fare, ma il sorriso
di Peretz lo incoraggiò. Giuseppe prese, dunque, gli influssi e li
trasmise a Peretz dicendo che erano per il lavoro sul Sefer Mishnat Haim.
Peretz a quel punto affermò che era il momento di chiudere, facendo un
segno di chiusura con le mani. Poi disse ancora: “Il Maestro Haim è
amato da Dio, nostro Padre che è in Cielo, e il Moré vuole che
ora non si perda più tempo!”.
10 giugno 1992,
Milano, Shaul Catucci(CG795) <P> (CD817)
Shaul sognò di vedere Peretz che gli disse:
“Tutte le mattine mangio pane e sale!”. Dopo vide un ragazzino ben pasciuto che
aveva tanti sacchi di farina.
13 giugno 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG797) <P \> (CD819)
Deborah sognò di vedere una persona che le
stava regalando un grande orologio. Dopo di che vide un altro uomo con tre
orologi, uno da donare a Peretz, uno a Paolo, uno a lei stessa. Questi orologi
avevano un aspetto tale da indurre allegria.
18 giugno 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG798) <M> (CD820)
Solly sognò di vedere il Maestro Haim che gli
disse che Adamo, il primo padre, conosceva i nomi appropriati di tutte le cose.
Aggiunse poi che lo stesso Adamo conosceva anche gli avvenimenti degli ultimi
giorni e perciò era al corrente della nostra situazione. Nel sogno Solly
avrebbe voluto chiedere al Moré qualcosa circa il ‘Figlio di Adamo’, ma
si vergognò a chiederlo.
28 giugno 1992,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG799) (CD821)
Giuseppe sognò di trovarsi a Beer Sheva, in
Israele ed era molto felice di esserci perché intorno c’era aria di
festa e felicità. Le persone erano molto felici. Nella città
c’era un gran movimento, si vedevano ebrei ed arabi seduti nelle strade a
vedere la televisione che trasmetteva notizie di pace. La città, sotto
un cielo celeste, era come fiorita di tanti alberi. Giuseppe decise di andare a
trovare Solly, il quale stava assistendo ad una riunione politica. Quando Solly
uscì si abbracciarono con grande affetto. Poi Giuseppe vide, in Beer
Sheva due conoscenti che vivevano in Italia e chiese loro come mai si
trovassero lì in Israele. I due risposero: “Siamo qui per le circostanze
che si sono presentate!”, e Giuseppe rifletté e pronunciò delle
parole sulla stranezza del destino.
10 luglio 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG800) (CD822)
Deborah sognò di vedere Daniele che parlava
dei territori. Dal cielo una voce disse: “Il terreno su cui voi vi trovate
è considerato terra dei nostri Padri, non viene considerata Italia!”. A
quel punto Daniele si mise a scrivere profezie in inglese.
30 luglio 1992,
Milano Aronne Minazzi <P> (CG802) (CD825)
Aronne sognò di andare al cinema per vedere
il film intitolato: “Il Nome”. All’interno del cinema incontrò Peretz,
erano entrambi senza soldi, ma Peretz col suo biglietto d’ingresso poteva
accedere a ciò che voleva e prendere ciò che desiderava nei
numerosi bar della struttura. Aronne lo seguì e mangiò con lui.
18 agosto 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG806) <* P> (CD829)
Daniele, in sogno, si trovò con Peretz,
Paolo, Deborah, Giuseppe e Beniamino. Essi avrebbero dovuto andare a fare un
Segno a Gerusalemme, nel Tempio, per stabilire i confini d’Israele. Peretz
prese una carta geografica e Daniele gli disse che i confini erano quelli
biblici. Peretz aggiunse che c’è un altro confine segreto, a nord
d’Israele, sul Mar Nero. Quel luogo appartiene ad Israele, si chiama Madiani o
Madian.
22 settembre 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG809) (CD832)
Daniele, in sogno, si trovò per strada: stava
spiegando ad un ragazzo il sorriso privilegiato dell’Asino.
23 ottobre 1992,
Bergamo, Paolo Fierro (CG811) <P> (CD834)
In sogno, Paolo vide che era morta sua zia
Antonietta, su di lei la pace (ciò era successo in realtà 21
giorni prima). Il suo corpo giaceva in una bara, senza coperchio, collocata in
una chiesa. Paolo era fuori dalla chiesa, quando ad un tratto, uno dei parenti
corse ad avvertirlo che il corpo della zia si stava muovendo. Paolo ebbe grande
timore perché capì ciò che stava accadendo, si fece
coraggio ed entrò nella chiesa, dove poté constatare che
effettivamente la zia stava riprendendo vita. Sconvolto dalla realtà che
aveva sotto gli occhi, cercò di chiamare Peretz, ma questi non era
disponibile e gli fece capire di essere forte e di restare lì. Paolo si
rafforzò ed assistette: vide il corpo che piano piano riprendeva vita in
una sequenza impressionante di movimenti che rivelavano il funzionamento degli
organi interni e le reazioni esterne. La zia si sedette e chiese qualcosa da
bere. Le diedero del vino che, però, le provocò bruciore di
stomaco. Allora le portarono dell’acqua. Finalmente si alzò e diede un calcio
alla bara come per significare che adesso non le sarebbe più servita.
08 novembre 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG815) <P> (CD839)
Daniele, in sogno, vide di avere una piaga sulla
mano destra. Involontariamente egli urtò la mano e dalla piaga uscì
un ragno. Daniele raccontò l’accaduto a Peretz il quale gli
spiegò che il ragno aveva costruito la sua casa sotto la pelle e quando
è arrivato il momento ne è uscito fuori. Questo significava che
è stata costruita la ‘Casa del Pane’, in segreto, in Israele e, quando
arriverà il momento sarà pronta per uscire in superficie.
14 novembre 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG817) (CD842)
In sogno, Solly vide Abramo, Nostro Padre, su di lui
la pace, che era in viaggio di trasferimento, di notte, in un paesaggio tipico
mediorientale; egli era con sua moglie Sara, Nostra Madre ed un piccolo bimbo
di tre – quattro anni, che era Isacco, Nostro Padre. Nel corso di tale viaggio,
Abramo accese delle torce per allontanare, a più riprese, le bestie
feroci che tentavano di avvicinarsi.
18 novembre 1992,
Bergamo, Paolo Fierro (CG818) <P> (CD843)
Paolo, in sogno, si trovò a Minervino nelle
Puglie, con Peretz. Peretz si fermò a parlare con un mago, il loro
dialogo era apparentemente socievole, ma quando entrarono nella casa dei
genitori di Anna con un amico del mago, quest’ultimo non fece a tempo a muovere
un dito che Peretz, istantaneamente, fece un segno sui suoi fianchi che lo
bloccò. L’amico del mago vedendolo in difficoltà tentò di
colpire Peretz alle spalle. Paolo tempestivamente lo afferrò e lo
portò fuori. Nel frattempo Peretz sconfisse il mago.
20 novembre 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG819) (CD844)
Nel sogno, Solly si trovò vicino ad una
grande cascata. Vi erano dei turisti e nei loro confronti la guida disse che
c’erano due tipi di comportamento: c’erano quelli che si mantenevano a distanza
dalla cascata perché ne avevano avuto subito paura, e c’erano quelli
che, dopo essersi inizialmente avvicinati ad essa senza timore, dopo, provavano
una paura mille volte maggiore. Dopo essersi svegliato, Solly pensò che
forse quella paura mille volte maggiore fosse il Timore di Dio.
25 novembre 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG820) <R> (CD845)
Verso l’alba, Solly sognò di trovarsi nella
comunità ebraica di Milano con Jonathan, suo figlio. Vi era anche un
altro padre con il figlio. Lui avrebbe dovuto dare 200 scekel israeliani per un
defunto ebreo e scrivere qualcosa sul libro per il defunto. 50 scekel li prese
qualcuno della Comunità, poi Solly scrisse sul libro: “Grazie El
Shaddaj, El Shaddaj è Grande, El Shaddaj è Uno”, e mentre
scriveva quella frase, Shimon Peres, il ministro israeliano, prese altri 50
scekel, cosicché per il defunto ne rimasero 100.
(Nuovo rito per i morti)
26 novembre 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG821) <P> (CD846)
In sogno, Deborah vide due donne che avevano appena
partorito un figlio. Una di esse piangeva disperatamente dicendo che il bimbo
che aveva davanti era cianotico, troppo piccolo, e privo di vita. L’altra donna
le disse: “Non piangere, tuo figlio è questo, quello vivo. Quello morto
è mio perché io dovrò avere un altro figlio più
avanti, non adesso”. Poi Deborah vide che Peretz e Paolo erano nella Scuola,
che si presentava come un grande mercato circolare. Vi era un uomo che le stava
mostrando della stoffa rossa. Lei disse che al momento non l’avrebbe presa, ma
più avanti sì. Poi, Peretz, Paolo, Deborah, e l’uomo che vendeva
stoffe, uscirono fuori in giardino: era notte e c’erano le stelle. L’uomo disse
a Peretz: “Io sono Malchitzedek e sono venuto a dire che la mia discendenza non
ci sarà più, dopo!”, Peretz rispose: “No, il mondo non
potrà essere costituito solo da ebrei, non ha senso. Non tutti potranno
diventare ebrei. Ci saranno tre categorie: Ebrei, Efraim e quelli che non
avranno la forza di tornare ebrei, saranno i tuoi discendenti!”.
27 novembre 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG822) (CD847)
Deborah, in sogno vide due cervelli umani: uno aveva
la traiettoria chiusa e l’altro aperta. Dissero, nel sogno, che quello con la
traiettoria chiusa era equilibrato ed elastico mentre l’altro era mancante e
rigido.
30 novembre 1992,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG825) <P> (CD850)
Deborah, in sogno, vide la regina Elisabetta
d’Inghilterra che indossava una grossa stella di Davide appesa ad una collana.
Dopo aver raccontato a Peretz ciò che aveva visto, questi, dopo essersi
accertato che il simbolo visto fosse proprio la stella di Davide, disse: “Ma il
Segno in Gran Bretagna non l’avete ancora fatto?”.
05 dicembre 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG827) <* P> (CD852)
Daniele, in sogno, vide una scuola piena di persone
che stavano pregando. Metà dello spazio era riservato alla preghiera,
l’altra metà allo studio. Nel momento in cui i fedeli s’inchinavano per
prostrarsi davanti a Dio, lo spazio si allargava per permettere a tutti di
restare entro il limite del luogo di preghiera. Egli osservava tutto
dall’esterno, poi Peretz gli chiese se lo stesse seguendo e lui rispose di
sì.
(come il miracolo nel Tempio a Gerusalemme)
09 dicembre 1992,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG828) <*> (CD853)
Solly, in sogno, vide, come in un film, la
situazione catastrofica della Russia. Vide a più riprese Gorbacev e le
condizioni terribili della Russia di quel momento: grande confusione,
prostituzione, spiriti maligni, problemi.
(Segno della Quarta Generazione)
12 dicembre 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG836) <* R> (CD854)
Daniele, in sogno, si trovò su un tram di
linea che stava percorrendo una strada in salita. Arrivati in cima non si vide
più terra, ma solo acqua. Il tram perse il controllo e precipitò.
Nel cadere, Daniele urlò: “El Shaddaj!” e, grazie a Dio, nessuno si fece
male. Tutti, poi, rimasero stupiti da un fenomeno che avevano di fronte:
l’acqua del mare tracimava dalla sommità della montagna ed inondava rapidamente
tutto! Un ragazzo chiese a Daniele cosa stesse succedendo ed egli rispose che
si trattava del segno del Diluvio Universale. Le persone cercarono un rifugio e
lo trovarono ai piani superiori di una casa nella quale tutto era rimasto in
ordine. Daniele prese un pane e, prima di mangiarlo disse la seguente
benedizione: “Benedetto è Dio Altissimo che benedice il pane che cresce
dalla terra!” poi mise del sale sul pane e lo distribuì alle persone
presenti. Dalla finestra di quella casa si osservava meglio la situazione:
l’acqua del mare stava piano piano coprendo la terra.
(Segno della Quarta Generazione. Qui c'è la
Nuova Benedizione sul Pane per il Nuovo Rito.)
13
dicembre 1992, Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG829) <M> (CD855)
Giuseppe, in sogno, vide delle forze oscure che lo
stavano mettendo alla prova. Era venuto da lui un Ministro che lo accusava di
sentirsi ‘superiore’. L’accusa riguardava i profeti. Giuseppe si difese
dicendo: “Io sono polvere!”, prendendo una manciata di terra per avvalorare l’affermazione.
Il Ministro si mise a ridere e tentò di trascinarlo con sé con
l’intento di farlo cadere. Ma Giuseppe resistette e ribadì: “Dalla terra
veniamo ed alla terra torniamo!”. Dopo di ciò, si trovò di fronte
a due palazzi che facevano parte di strutture ospedaliere e in cui si vedevano
tanti bambini che erano stati concepiti e che erano morti a livello di feto.
L’immagine era agghiacciante. Successivamente Giuseppe si trovò nella
sua casa. C’era aria di festa e si sentiva musica. Tra le tante persone
presenti e per lui riconoscibili, tra cui Adamo ed Eva, ne vide una vestita in
modo molto semplice e soprattutto sconosciuta. Costui gli si avvicinò e
gli chiese: “Non sai chi sono io?”, e ricevuto un: “Non lo so!” come risposta,
riprese: “Io sono l’Arcangelo Michele ed annuncio i Tre Uomini della
Redenzione: Mosé Magister Noster, Jeshua e Haim!”.In quel momento
entrarono in casa i Profeti d’Israele. Tutti attendevano i Tre Uomini della
Redenzione. Erano arrivati anche i Patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e molte
categorie di Angeli. Per primo entrò in casa Mosé, poi Jeshua in
abiti moderni, ed infine il Maestro Haim. Quest’ultimo salutò Giuseppe
con una pacca sulla spalla, come per incoraggiarlo a fare una bella figura. In
camera c’erano Daniele e Jackie che assistevano al grande avvenimento storico
consistente nella riunificazione dei Padri d’Israele.
25 dicembre 1992,
Milano, Beniamino Perico (CG831) <M \> (CD857)
In sogno, Beniamino vide il Maestro Haim seduto ad
una scrivania da lavoro, in una stanza; vicino a lui c’era Paolo. Il
Moré aveva nella mano destra un anello con incastonata una grossa pietra
azzurra, e nell’altra mano aveva un anello con una grossa pietra verde. Il
Moré era sorridente, lo baciò, poi gli disse: “Tu baci come il
Moré”.
26 dicembre 1992,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG832) <\ P> (CD858)
Giuseppe, in sogno, era immerso in una battaglia di
cuore, nel senso che sentiva nel suo cuore delle cose e, contemporaneamente
avvertiva lo spirito del cuore che combatteva. Dopo si trovò su una
spiaggia, egli entrò nell’acqua del mare e raccolse un sasso dal fondo.
La pietra aveva la forma delle Tavole della Legge, lui l’aprì e vide che
dentro c’erano delle incisioni con segni ebraici e codici segreti. Giuseppe,
allora, consegnò la pietra a Peretz che, in tono emozionato, disse:
“Questo significa che Giuda ha ritrovato il suo cuore!”.
31 dicembre 1992,
Milano, Daniele Manigrasso (CG835) <I> (CD861)
Daniele sognò che suo ‘figlio’ gli chiedeva
della carne di maiale. Lui gliela negò perché i grassi di quella
carne rendono il sangue poco fluido. Il cuore, di conseguenza, deve accelerare
i suoi battiti. Quell’accelerazione, con il tempo, indebolisce il cuore e si
rischia l’infarto.
07 gennaio 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG841) (CD865)
Paolo sognò di essere in viaggio, col padre e
la madre, verso Minervino, loro paese d’origine, a causa della morte improvvisa
di sua zia Antonietta. Il viaggio fu pieno di impedimenti. Arrivati a
destinazione, videro con stupore, che la zia era viva e felice. Le chiesero
spiegazioni ed ella rispose: “È vero ero morta, ma poi il sangue ha
ricominciato a circolare e sono risorta!”.
08 gennaio 1993,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG843) <*> (CD867)
Solly in sogno si trovò nella grande tomba di
Yosef ha Tzadik. Vide arrivare un folto gruppo di arabi con intenzioni cattive.
Essi cercarono di entrare, Solly, allora, disperatamente, tentò di
chiudere la porta d’ingresso, purtroppo sbagliò manovra ed invece di
precludere il loro accesso, lo favorì senza volere, aprendo una grossa
serratura. Essi, pertanto riuscirono ad entrare e scoppiò una vera e
propria battaglia tra ebrei ed arabi.
(Purtroppo il sogno di Solly si avvererà il 7
ottobre 2000, nel corso di una nuova e violenta intifada iniziata il mese
prima. A Nablus verrà issata la bandiera palestinese sulle rovine della
tomba di Giuseppe. Dal Corriere della Sera del giorno successivo: “È stata una giornata di guerra, con
decine di morti e feriti, cominciata con l’assalto dei palestinesi alla Tomba
di Giuseppe a Nablus in Cisgiordania. In base alla tregua, gli israeliani si
erano ritirati dal luogo sacro agli ebrei, ma la polizia palestinese non ha
impedito che la folla incendiasse la Tomba.” Nel sogno di Solly era anche
preventivato il fatto che “…invece di
precludere il loro accesso, lo favorì senza volere…” che corrisponde
a: “In base alla tregua, gli israeliani
si erano ritirati dal luogo sacro…”)
25 gennaio 1993,
Bergamo, Beniamino Perico (CG844) <P M> (CD868)
In sogno, Beniamino vide Peretz, Renato, Shimon, ed
altre persone sconosciute. Questi erano Allievi del Maestro Haim, quando lui
era ancora in vita. Il Moré disse: “I primi Allievi che ho scelto erano
Peretz e Renato”. Beniamino capì che Shimon credeva nella Resurrezione
del Moré, mentre fra altri c’era incertezza a tal riguardo. Alcuni
presenti chiesero a Beniamino informazioni su Peretz, lui rispose che in quel
periodo non si poteva dire nulla.
13 febbraio 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG846) <M> (CD870)
Paolo sognò il Maestro Haim sotto forma di
neonato. Il suo corpo emanava una candida luce bianca.
(Anche Davide, il 12 aprile 1989 aveva sognato il
Moré neonato “…Dopo il Moré
si trasformò in un neonato ed incominciò a parlare come un
bambino, meravigliando tutti i presenti perché disse: “Non
meravigliatevi io sono il Moré e sono diventato bambino!”. Nel sentire
quelle parole, i presenti risero allegramente e nell’aria c’era
felicità.”,)
16 febbraio 1993,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG848) (CD872)
Deborah, vide, in sogno, un grandissimo pesce molto
simile ad una balena. Questo saliva e scendeva da una scala mobile liscia, poi
si girava su se stesso. Durante la discesa il pesce si voltò verso di
lei e, sorridendo, le schiacciò l’occhio.
(Segno delle ‘allusioni' del Grande Pesce Leviatan
(in ebraico 'remez' allusione, significa pure schiacciare l'occhio’)
01 marzo 1993, Beer
Sheva, Solly Kamkhaji <*> (CD874)
Solly sognò di vedere una grande inondazione
nelle regioni della Georgia e dell’Armenia.
13 marzo 1993,
Milano, Daniele Manigrasso (CG850) <*> (CD875)
Daniele sognò di essere svegliato di
soprassalto da una persona impaurita perché aveva fatto uno strano
sogno. Nel sogno aveva visto tre shabbat (sabato), l’Ira di Dio ed un autobus
nuovo. Daniele gli spiegò che: “I tre giorni rappresentano i peccati che
fanno scatenare l’Ira di Dio, fra cui lo shabbat non riconosciuto dai Testimoni
di G. e dai cattolici, inoltre i Testimoni profanano il Nome di Dio. L’autobus
nuovo rappresenta la Nuova Rivelazione che i Testimoni non hanno.
17 marzo 1993,
Bergamo, Daniele Manigrasso (CG851) <P ^ *> (CD876)
Daniele sognò di trovarsi, di notte, in mezzo
ai monti. Con lui c’erano Peretz ed un giovane allievo. L’allievo voleva vedere
segni concreti. Daniele gli spiegò che i Segni non si potevano
programmare a seconda della volontà dell’uomo, ma che erano diretti
dagli scopi redenzionali della volontà di Dio. Il giovane si accorse che
la luna era arancione e disse a Daniele: “Questo è un Segno che deve
scendere sulla terra!”. Infatti la luna incominciò a scendere emanando
una luce arancione che spiccava nel buio della notte. Daniele disse al ragazzo:
“Ora guarda il cielo, come vedi si è riempito di nubi, ma tra un momento
ci sarà una stellata così meravigliosa che non si vedeva da
tempo!”. Infatti arrivò un vento fortissimo che spazzò via tutte
le nuvole. Il ragazzo guardò Daniele con stupore e lui subito si
annullò dicendo: “Io sono una nullità e quelli che hai visto sono
solo dei Segni!”. Daniele parlò con Peretz della luna arancione e lui fu
molto contento.
21 marzo 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG852) <P \> (CD877)
Paolo sognò che GhilatHaim gli consegnava uno
scettro fatto di quarzo bianco, Paolo lo prese in mano e questo
s’illuminò. Successivamente Paolo consegnò lo scettro a Peretz e
anche allora l’oggetto s’illuminò.
**************************************************************************11
aprile 1993, PASQUA
18 aprile 1993,
Milano, Shaul Catucci (CG853) (CD878)
In sogno, Shaul vide Paolo che gli disse: “Sai
quanti libri scrisse Mosé, Nostro Maestro?”. Shaul non conosceva la
risposta e non disse nulla. Paolo, allora precisò: “10 libri!”.
19 aprile 1993,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG854) <P> (CD879)
Giuseppe sognò di trovarsi al tempo di
Abramo, nostro padre. Abramo gli consegnò un pezzo di ferro. Il ferro
era grezzo, pesante ed aveva un’importanza particolare che Giuseppe non
riusciva a cogliere. In quel momento comparve Peretz che gli spiegò: “Il
ferro che ti è stato dato da Abramo, nostro Padre, rappresenta i Segni
che Abramo ricevette da Dio, Benedetto Egli Sia, e che egli fece con Isacco,
nostro Padre, ed Ishmael. In quanto al ferro esso è solo un oggetto, ma
ha un alto valore simbolico perché rappresenta anche la Tradizione
Segreta di Abramo”. Poi Giuseppe vide Abramo che rideva con Isacco.
24 aprile 1993,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG856) <M P> (CD881)
Deborah, in sogno, raccontò a Peretz di aver
sognato il Maestro Haim. Dopo aver ascoltato, Peretz le spiegò che il
Maestro si stava ‘allontanando’ perché durante quest’anno gli Allievi
avrebbero dovuto imparare ad essere autonomi e a risolvere i problemi senza
chiamarlo continuamente. Dopo, Paolo e Deborah uscirono di casa e al loro
ritorno, Deborah era con una ragazza che s’innamorò di Beniamino.
22 giugno 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG866) (CD890)
In sogno, Paolo si trovò nel cortile di casa,
era notte ed avrebbe dovuto sostenere uno scontro con sette serpenti. Paolo,
armato di un coltello molto affilato, sfidò uno alla volta i serpenti,
riuscendo a tagliare loro la testa. Tutta la sequenza fu pericolosa. Dopo,
Paolo si trovò in cima ad un albero, sempre nel cortile di casa, e
constatò che quell’albero si muoveva in quanto non aveva le radici ben
radicate. Vista la sua pericolosità decise di abbatterlo, poi prese la
motosega e lo tagliò a pezzi
08 luglio 1993,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG870) <P> (CD893)
Giuseppe sognò di essere in compagnia di
Peretz e Paolo, essi stavano spiegando il Nuovo Padre Nostro ad una moltitudine
di persone. Paolo introdusse l’argomento dicendo: “Bisogna ascoltare con molta
attenzione le parole del Nuovo Padre Nostro, perché esse sono ad un
livello superiore rispetto a quello che sentite, infatti nascondono molti
segreti”. Dopo di lui prese la parola Peretz che spiegò alle persone
presenti il contenuto delle frasi del Nuovo Padre Nostro.
(Il Nuovo Padre Nostro ha queste parole: “Padre
Nostro che sei nei cieli, Dio Altissimo al di sopra di ogni nome, sia
santificato il Tuo Nome in Eterno; elevaci nella Tua Legge, nella Tua Salvezza
e nella Tua Redenzione. Venga il Tuo Regno e rendici degni di entrare nel suo
splendore, sia fatta la Tua Volontà come in cielo così in terra,
perdona i nostri peccati e liberaci dal male. Dacci un cuore umile come quello
dei Giusti amati, mandaci oggi il nostro pane quotidiano e sii vicino a noi,
sempre, in ogni momento)
09 luglio 1993,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG871) <*> (CD894)
Giuseppe, in sogno, si trovò a Napoli,
girò per la città ed ovunque andasse trovò
iniquità. Egli era così schifato dal posto che dentro di lui
crebbe una rabbia molto forte. Dalla sua bocca uscirono sentenze: ordinò
ai cieli e alle acque di uscire e colpire. Il cielo si fece scuro, si udirono
tuoni, i venti si alzarono. Ogni parola che Giuseppe pronunciava si
concretizzava subito. La sua voce era in sintonia con le acque, il cielo, la
terra. Tutto era avvenuto a causa dell’arroganza e la città venne
portata alla distruzione totale: in quel luogo non c’era più
misericordia ed una volta iniziato il disfacimento, nessuno si poteva salvare.
(Sogno della Quarta Generazione)
10 luglio 1993, Liguria,
Anna Gasparotti (CG872) <*> (CD895)
Anna sognò di dover andare a prendere suo
figlio Marco Federico, in una casa sconosciuta, perché sarebbe stato
pericoloso esporlo ai raggi della luna. Infatti lo prese, insieme ad un altro
bambino che si trovava lì, e, dopo averlo avvolto completamente in una
coperta, lo portò via. Era pericoloso perfino essere raggiunti dai raggi
attraverso le fessure delle persiane, ma il massimo della pericolosità
sarebbe stato raggiunto a partire dal 5 maggio. Anna in quella casa vide i
resti di una cena: uno spreco incredibile! Si fermò a raccogliere almeno
le pagnotte solo iniziate, ma ancora buonissime, e ne riempì una borsa
da portare a casa.
(Parecchi sono i sogni che parlano della
pericolosità dei raggi lunari durante il periodo della Quarta
Generazione.)
10 luglio 1993,
Milano, Daniele Manigrasso (CG873) <* P M \> (CD896)
Durante la sera di sabato, Daniele ricevette, grazie
a Dio, la seguente, meravigliosa visione. Vide all’improvviso un’arcata
gigantesca, talmente grande che non ne vedeva la fine. C’erano delle
decorazioni dorate che emanavano una splendida luce. Poi Daniele vide l’interno
del Tempio, era così grande che non riusciva ad intravederne le pareti,
vedeva soltanto il pavimento in pietra rossa levigata. Udì inni di
preghiera a Dio Altissimo, molto suggestivi. Vide uno splendido sole che
illuminava Gerusalemme e, contemporaneamente, vide Peretz che camminava, molto
lentamente con delle tavole in mano. La scena si ripeté più
volte: il sole che illuminava Gerusalemme e Peretz che procedeva, lento, con le
tavole della Nuova Legge in mano. Giunto in prossimità dell’Arca
dell’Alleanza, Peretz incontrò Mosé, Magister Noster, che lo
stava aspettando e che gli disse: “Bravo, hai fatto un buon lavoro!”. Alzato il
coperchio dell’Arca, Peretz vi depositò le Nuove Tavole della Legge. Dal
cielo provenne una voce che disse: “Ecco, farò una Nuova Alleanza, tutti
Mi conosceranno, dal più piccolo al più grande. Stabilirò
la Mia Nuova Legge nel cuore di ciascuno di voi affinché resti incisa e
nessuno si chieda dov’è Dio? La Nuova Legge vi renderà semplici
davanti a Me”. A quel punto, dal cielo scese un grande cuore. Poi Daniele vide
il Maestro Haim, che aveva osservato tutto, ed era molto contento. Quando la
visione finì, Daniele si trovò in mano un grande cuore,
chiamò Paolo ed insieme lo depositarono nella tenda di Peretz.
10 agosto 1993,
Milano, Giuseppe Manigrasso (CG875) (CD898)
Giuseppe sognò di trovarsi in mezzo alle
acque del mare. Osservò creature marine di specie che non aveva mai
visto. C’erano anche dei mostri marini e lui era molto spaventato da quegli
esseri sconosciuti. Ad un tratto lui venne sollevato verso l’alto, verso il
cielo e dalla sua bocca uscì la parola: “Mosé, Mosé,
Mosé!”. Tutte le creature circostanti, i pesci, ma anche le acque ed il
mare si spaventarono. Qualsiasi cosa tremava. La voce non era quella di
Giuseppe, ma proveniva dal cielo e disse: “Dinanzi al nome di Mosé, la
pace su di lui, tutti si spaventano!”.
28 agosto 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG876) <M> (CD899)
Paolo, in sogno, vide gli Allievi attorno alla tomba
del Maestro Haim che cantavano con immensa gioia.
06 ottobre 1993,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG878) <*> (CD901)
In sogno, Giuseppe, vide l’America, la Russia e la
Cina. C’era un gioco di forza tra di loro, era come se ci fossero pressioni in
tutte le direzioni. L’argomento trattato era inerente le bombe atomiche.
(Sogno della Quarta Generazione riguardante guerre)
20 ottobre 1993,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG881) <^ \ P> (CD902)
Giuseppe sognò di trovarsi all’ultimo piano
della sua abitazione, quando si accorse di una lunga scala che conduceva al
cielo. Egli salì. Una volta raggiunta la sommità della scala si
avvide di essere nel deserto del Sinai. Ricordandosi della consegna della Legge
a Mosé avvenuta in quel luogo si mise a piangere dicendo: “Io in questo
posto c’ero, grazie a Dio, Benedetto Egli Sia”. Il suo pianto, causato dalla
commozione e dalla felicità, era profondo, appassionato ed
irrefrenabile. Giuseppe poi scese le scale e si trovò sul posto di
lavoro dove una ragazza dal radioso sorriso gli fece un regalo. Si trattava di
un anello con una pietra blu in cui si vedeva l’intero universo con galassie,
comete, migliaia di stelle. Una volta girato l’anello si vedeva il deserto del
Sinai. Giuseppe, stupito per quelle visioni, si ripromise di consegnare
l’anello a Peretz
12 novembre 1993,
Beer Sheva, Solly Kamkhaji (CG890) <P> (CD910)
Solly vide, in sogno,
Peretz che gli disse di leggere, in ebraico, i Dieci Comandamenti (non ricorda
se nella forma del Pilastro di Mezzo, Dieci Virtù o nella forma del
Pilastro di Destra: il Giusto che vive nella sua Fede). Lo lesse, comunque,
nella forma che aveva preparato in ebraico, in quanto diceva lui era della
stirpe di Aharon ha Koen. Solly ricorda anche di aver visto il ‘Nome’ scritto
col Tetragramma.. Più tardi, nella stessa notte, sognò di
riferire a Peretz il sogno ricevuto.
18 novembre 1993,
Bergamo, Giuseppe Manigrasso (CG896) <*> (CD912)
Giuseppe vide, in sogno, l’Italia dall’alto, in
particolare la zona del Vesuvio intorno a Napoli. C’era un giudizio dal cielo e
gli occhi erano puntati proprio sul vulcano. Alcune voci dissero: “Appena si
darà inizio al suono del grande shofar al Vesuvio sarà dato
ordine di eruttare con tutta la sua forza. Questo è uno dei decreti che
dovranno scendere sull’Italia!” Nello stesso momento Giuseppe vedeva l’interno
del cratere: la lava si era elevata fino alla cima ed era pronta a fuoriuscire
dal vulcano. Tutta la montagna era rossa a causa dell’incandescenza del fuoco,
oltre a questo si manifestarono terremoti, il cielo era di un buio fitto che
faceva paura. Dopo di questo, Giuseppe vide due anziane donne del meridione,
una diceva all’altra che tutto ciò che era stato loro insegnato era da
considerare falso e che Dio, Benedetto Egli Sia, è Uno. La donna si
riferiva principalmente al culto delle statue di santi e madonne e ribadiva che
tutto ciò è falso e che loro erano state ingannate.
(Sogno della Quarta Generazione)
03 dicembre 1993,
Bergamo, Deborah (Nodà) (CG897) <*> (CD913)
Deborah, in sogno vide incidenti di gravi
proporzioni, catastrofi naturali, inquinamenti dell’aria e dell’acqua,
decretati per il ponte della Quarta Generazione per l’Italia. Poi vide che la
clemenza di Dio li avrebbe spostati o modificati in una rivoluzione interna,
perché in Italia c’erano meriti.
(Sogno della Quarta Generazione)
04 dicembre 1993,
Bergamo, Paolo Fierro (CG893) (CD914)
Paolo, in sogno, vide il senatore Andreotti
(già primo ministro italiano e ministro degli esteri), che lo invitava a
passare una giornata a Buckingham Palace, a Londra, presso la regina. Paolo si
trovò all’interno del palazzo e poté cavalcare a piacimento.
Durante la visita ricevette una telefonata dalla madre che era in Italia. Dopo
incontrò e salutò la regina, vide come si svolgeva la vita di
corte e, verso sera, tornò in Italia.