Autore: Peretz Green

Traduzione dall'inglese: Davide Levi

 

 

Nuove Tavole – Libro 3 – Le cose invisibili

 

 

Tavola riguardante gli Angeli

 

Gnomen 1 – Gli angeli sono parte integrante e inseparabile della Tradizione. Chi non crede in loro non crede nella vera Tradizione della Torah. Allo stesso modo, chiunque non crede nell'esistenza degli sheddim o della magia non crede nella Tradizione. Il termine ebraico "malach" (angelo) è simile alla parola "melachà" (lavoro, opera).

Gnomen 2 – Gli angeli "lavorano" secondo la volontà e il comando di Dio. Ogni angelo compie il lavoro per il quale è stato creato. Ogni angelo ha un livello associato al suo scopo. Il mondo ha miriadi di categorie di "lavori" voluti da Dio Onnipotente, che vengono assegnati ad angeli specifici. Quindi il numero di angeli è innumerevole e per noi inconcepibile. Ad ogni livello dei sette cieli ci sono categorie di angeli. Questa conoscenza l'ho ricevuta direttamente dal Morè Haim.

Gnomen 3 - Anche nei 7 mondi inferiori gli sheddim sono deputati a svolgere la loro opera per preservare l'equilibrio della creazione; potremmo definirli gli angeli dei mondi inferiori. Essi, però, non sono direttamente comandati da Dio, poiché, se così fosse, verrebbero distrutti all'istante. I mondi inferiori sottostanno a gerarchie di gradi come avviene in ogni esercito. Il primo grado o livello, il più vicino alla terra, è il più alto delle sette "terre" inferiori. Per quanto riguarda i mondi degli angeli superiori, essi sono ripartiti in più livelli, uno sopra all'altro, e nei livelli superni ci sono i Serafim, gli Arelim. i Kerubim e così via. Essi sono i "Malachei sharet", gli angeli servitori, che stanno di fronte al Trono della Gloria, gli angeli del Signore delle Schiere, come Gabriel, Michael, Ariel, Oriel.

Gnomen 4 – A volte gli angeli vengono mandati nel mondo per parlare a nome di Dio, come l'angelo che parlò a Mosè dal roveto ardente o l'angelo del Signore delle Schiere (Adonai Tzevaot) che apparve a Giosuè. Talvolta, quando un angelo scende, assume sembianze umane e non viene riconosciuto come tale, come i tre angeli che apparvero ad Abramo o l'angelo che parlò con la moglie di Manoah (padre di Shimshon). La tradizione profetica è piena di angeli che trasmettono i messaggi di Adonai Tzevaot. Ci sono anche angeli dell'ira di Dio e angeli della protezione di Dio.

Gnomen 5 - Ci sono anche angeli "creati" dalle persone. Da ogni parola pronunciata e da ogni azione compiuta si formano angeli. Essi sono al livello della parola espressa o dell'azione fatta. Se l'azione è positiva e gradita a Dio, si creano angeli positivi, in caso contrario, angeli negativi. Quando una persona muore, gli angeli creati in vita dalla persona vengono a rendere testimonianza al suo operato davanti al Tribunale Supremo.

Gnomen 6 – Ci sono anche angeli legati al cibo che mangiamo. Se mangiamo adagio, con derech eretz, in un luogo pulito, e benediciamo e ringraziamo Dio per il mangiare che ci ha procurato, ecco che veniamo benedetti dall'angelo responsabile di quel cibo. Tale benedizione preserva la salute e il buon sangue, rafforza l'organismo ed eleva lo spirito; questo mi ha insegnato Ha Morè Haim.

Gnomen 7 – Gli angeli non possono mai diventare oggetti di culto e qualsiasi servizio reso loro è severamente proibito. Essi sono soltanto messaggeri di Dio (la parola greca ANGHELOS significa infatti MESSAGGERO), che ci fanno conoscere la Sua parola e volontà. Dobbiamo essere consapevoli della loro esistenza al fine di aumentare la nostra comprensione di ciò che esiste nel mondo e di ciò che viene creato continuamente dal Santo Benedetto Egli sia. Questo è lo scopo principale dei sogni riportati di seguito e che sono stati rivelati come vera e nuova ricezione (kabalà) della Redenzione Finale. C'è anche un fine concreto in questi sogni che ci aiutano a desiderare la Nuova Protezione della Quarta Generazione, venendo accompagnati da nuovi angeli protettivi creati a tal fine.

Gnomen 8 - 24 gennaio 1986, Milano, Anna Gasparotti: Anna sognò di essere a tavola con molte persone, familiari e allievi di Peretz. C’erano anche, come ospiti d’onore, tre giovanotti sui trenta anni, nel pieno del vigore e della bellezza; due erano biondi, uno castano. Parlavano continuamente di aiuto e protezione che avrebbero potuto dare al gruppo. Peretz di colpo si illuminò e li riconobbe come angeli venuti a proteggere il gruppo ed il lavoro. A quel punto ci furono baci ed abbracci di gioia fra tutti i presenti. Per avvalorare quella notizia, arrivò il padre di Anna (morto da molti anni) che con la sua presenza provocò quasi lo svenimento della sua vedova. Il padre era venuto a parlare della grande felicità che c’era nel mondo dei morti per il Nuovo Messaggio.

(Segno degli Angeli della Protezione che seguono l’andamento della Casa di Preghiera e della grande gioia esistente nel Mondo della Verità grazie alle notizie del Nuovo Messaggio)

Gnomen 9 - 6 febbraio 1986, Milano, Shimon Lupano: Shimon, in sogno, stava osservando la luna quando la vide muoversi velocemente da oriente verso occidente. Essa aveva quattro segni coperti da quattro nubi nere, allora esclamò: “Ecco è incominciato il Grande e Terribile Giorno del Giudizio del Signore!”. Egli capì che il quarto segno, visto nella luna, quello che stava più in basso era un segno di morte. Poi la luna prese ad avanzare, bassa tra le case e le strade, tutti ebbero un grandissimo timore, anche quelli che si erano rifugiati nelle case. Shimon capì che stavano giungendo gli angeli seminatori di morte e che nulla li avrebbe fermati. Sua figlia disse. “Nascondiamoci sotto il letto e mettiamoci sotto la protezione del Crocifisso!”. Egli si girò e disse: “No, siamo sotto la protezione di El Shaddaj ed è questo che serve per essere al sicuro!”. Shimon temette per i suoi peccati, ma sapendo che Iddio è clemente e misericordioso sperò che li risparmiasse; infatti il corpo celeste rimase fuori ed a loro non accadde nulla di male.

(Forse movimemti terroristici Islamici dal oriente al occidente, anche contro Cristiani. La protezione non è dal cristianesimo bensì da EL SHADDAI, lo Scudo di Abramo)

Gnomen 10 - 5 giugno 1986, Milano, Shimon Lupano: Shimon, in sogno, vide tre donne bruttissime e malconce. Una di esse portava nella mano un piccolo uomo in miniatura, che voleva mettere in un sacco di plastica trasparente come vetro. Shimon capì che così facendo lo avrebbero ucciso e pensò di salvarlo. La moglie gli suggerì di rivolgersi alla polizia. I poliziotti, inaspettatamente, dissero che quello era un decreto e che non avrebbero potuto farci niente e che, anzi, essi stessi, vista la loro impotenza, si sarebbero ritirati di sopra. Un poliziotto era molto alto ed autorevole, tanto da sembrare un giudice. Shimon, sconvolto dalla prospettiva dell’abbandono dei poliziotti, li supplicò: “Non potete fare così, lasciarci soli con i problemi. Se voi andrete di sopra, noi, grazie a Dio, verremo di sopra per portarvi giù!”. Il poliziotto a quel punto gli rispose: “Se è così, allora, grazie a Dio, rimarremo qui!”. “Grazie a Dio!”. “Grazie a Dio!”. Intanto uno dei poliziotti aveva preso il “bambino” e lo aveva portato in un’altra stanza, quest’ultimo aveva degli artigli intrecciati sulle braccia. Alle tre donne, che cercavano di inseguire la moglie di Shimon, se ne aggiunsero altre due in bicicletta, tutte insieme volevano farle del male. Egli le buttò a terra per neutralizzarle.

(I poliziotti sono angeli, ecco perché vogliono tornare di sopra. Il problema evidenziato è quello delle manipolazioni genetiche simboleggiate dal sacco di plastica trasparente come vetro in cui mettere il piccolo uomo. Questo è un sogno della Quarta Generazione relativo al Giorno Grande e Terribile del Signore)

Gnomen 11 - Talvolta gli angeli aiutano gli Asini a fare Segni dell'Asino che mangia il Pane: 

5 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà): Barbara sognò di essere in un bosco con Peretz e Rosa. Peretz disse che essi avrebbero dovuto fare il Segno di toccare terra. In seguito Barbara prese in mano una Bibbia e disse a Peretz che le piaceva aprirla a caso per vedere quale verso sarebbe capitato. Egli la invitò allora ad aprire il libro e promise che le avrebbe spiegato il significato dei versetti usciti. Capitò una pagina della Genesi. Peretz iniziò a leggerne un brano che spiegava, in modo profetico, sia i Segni fatti dall’Asino con la sua Coda in precedenza, sia quelli che si sarebbero dovuti fare in futuro. Barbara capì bene ciò che riguardava il passato, del futuro, invece, percepì solo che sarebbe stato bello, e che, per arrivare a fare quei Segni ci sarebbe voluto molto tempo ancora. Alla fine un uomo si avvicinò a Claudio, fratello di Barbara, e disse di essere un angelo venuto a vedere che cosa essi stessero facendo.

(Cosa sono i Segni dell’Asino con la Coda? Il primo Asino (Peretz) è il simbolo dell’incarico, proveniente dal Regno dei Cieli, che, grazie alla sua lunga Coda, effettua l’indispensabile collegamento con la terra, fornendo le notizie a misura del mondo. I collegamenti si completano quando la Coda dell'Asino tocca terra. Specialmente i sogni di Barbara (Deborah, Nodà) spiegano, rivelano, anticipano, il periodo di rinnovamento –genesi- del cielo e della terra)

Gnomen 12 - 7 agosto 1987, Milano, Barbara (Nodà): Barbara sognò di vedere un angelo che, apparso a lei ed a Rosa, una sua amica, disse: “Non temete, io sto vegliando su di voi!”.

(Già nel sogno di Anna del 24 gennaio 1984 - era stata comunicata la presenza di angeli della Protezione)

Gnomen 13 - 4 novembre 1987, Milano, Barbara (Nodà): Barbara sognò di vedere i componenti della Casa di Preghiera in riva all’Adda. In ginocchio essi ringraziavano Dio. Prima di immergersi nell’acqua, dopo aver bagnato la testa, vennero benedetti. Avevano il capo cosparso di sabbia e si tenevano uniti appoggiando la mano sopra la testa di chi avevano a fianco, mentre l’altra mano afferrava un pugnetto di sabbia, che sarebbe poi rimasta a loro. La Benedizione venne impartita alla presenza del Maestro Haim e dell’Angelo della Redenzione.

(Ulteriori precisazioni per un Segno evidentemente molto importante. Il giorno 8 di novembre 1987, in riva all’Adda, entro la settimana indicata dal sogno di Barbara del 2 novembre, venne fatto il Segno della Nuova Protezione su una trentina di Allievi della Casa di Preghiera. In quel momento Giuseppe e Daniele, fratelli gemelli, ebbero l’appellativo di appoggi messianici per la loro solerzia nell’aiuto a Peretz. Vennero seguite le indicazioni dei sogni relativi alla Nuova Benedizione: con la sabbia sulla testa, ognuno mise la mano sul capo del vicino. Quando tutti furono collegati, Peretz recitò le Nuove Benedizioni contro i mali della Quarta Generazione ed i più giovani del gruppo recitarono i nomi dei Segni della Redenzione. Venne schiacciato coi piedi un simbolico serpente. Poi tutti si baciarono ed abbracciarono nel Segno di riconciliazione tra Giacobbe ed Esaù, consapevoli di rappresentare, in quel momento, una Nazione, come suggerito dal sogno di Barbara del 10 luglio 1987. Alla fine, Peretz spiegò che una volta stabilita sulla terra, quella Benedizione non sarebbe più potuta andar via e che ora sarebbe potuta essere estesa agli altri uomini)

Gnomen 14 - 24 febbraio 1988, Milano, Deborah (Nodà): Deborah sognò di scendere da una nave e di superare un cancello. Le venne spiegato che quel cancello era speciale perché oltre alla chiusura normale, aveva una rientranza protettiva. In questo modo le persone, una volta entrate, si sarebbero sentite al sicuro e se si fossero girate non sarebbero scappate. Gli altri cancelli, invece, avevano forme strane e le persone entrate, quando si giravano a guardarli si spaventavano a tal punto da scappare via spaventate. A quel punto Deborah vide una serie di cancelli, poi si accorse che sulla sinistra di quello che lei aveva oltrepassato c’era un angelo biondo. Deborah si guardò intorno e si accorse che, in quel luogo pieno di luce e di salici, si trovavano diverse tombe bianche. Ella iniziò a pensare alle dieci tribù d’Israele disperse. In mezzo alla strada c’era un re con l’aspetto di Peretz, egli indossava una tunica color porpora. Il re disse a Deborah che avrebbe dovuto dare la Benedizione alle tredici tribù e pronunciò il loro nome dal primo all’ultimo e dall’ultimo al primo. Nello stesso modo dovette pronunciarli Deborah, che accentuò in particolare il nome di Dan.

Gnomen 15 - 13 marzo 1988, Milano, Carmine Saul: Carmine Saul, in sogno ricevette da un angelo il seguente messaggio: “Chi difende gli ebrei riceverà una santificazione”.

(La veridicità di questa affermazione è confortata da passi della Bibbia in cui si sostiene che: “Chi ti benedice sarà benedetto, chi ti maledice sarà maledetto!”, riferendosi ad Israele. Il Messaggio qui aggiunge che non solo chi lo benedice sarà benedetto ma ancora di più chi lo difende riceverà una santificazione. Ciò è particolarmente importante durante questa Quarta Generazione in cui c'è ancora molti antisemiti ed anti-Israeliani e perciò difendere il popolo d’Israele ha un grandissimo valore)

Gnomen 16 - 12 aprile 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso: Giuseppe sognò di vedere un uomo dagli occhi azzurri e dai capelli biondi che era sceso dal cielo. L’uomo gli si avvicinò e cominciò a parlare. Diceva tante cose giuste, poi gli propose di seguirlo e fare come lui faceva. Lo portò sotto, nella galleria della metropolitana e, invitando Giuseppe a seguirlo, si buttò sotto il primo treno. Giuseppe stupito, vide che, dopo essere stato fatto a pezzi, l’uomo ritornava in vita sano e salvo, senza alcun graffio. Nonostante ciò, Giuseppe pensò: “Non lo seguirò!”, e subito dopo gli disse con tutta semplicità: “Io sto con l’Asino!”.

(Dal cielo, a Giuseppe Bambino fu mandata una prova di fedeltà. La prova dimostrò che anche se un angelo del cielo scendesse e facesse miracoli stupefacenti, Giuseppe non lo seguirebbe in esibizioni inutili, perché fedele all’Asino)

Gnomen 17 - 10 luglio 1988, Milano, Giuseppe Manigrasso: Giuseppe sognò di essere sul balcone di casa sua, guardò in cielo e vide l’Angelo della Morte. Peretz che era al suo fianco destro gli disse: “Vedi tu quello che vedo io?”. Giuseppe rispose di sì. Peretz aggiunse: “Quello è l’Angelo della Morte. Ieri, invece, hai meritato di vedere l’Angelo She- Mesh (Angelo del Sole)”. Dopo di ciò Giuseppe si sedette sulla ringhiera con le gambe rivolte verso il vuoto, chiuse gli occhi ed aspettò che l’Angelo della Morte lo toccasse. Appena si sentì toccare si svegliò.

(questo Segno imprtante è stato compiuto il giorno dopo, a Ranzanico, Bergamo. Coloro collegati con il Patto Nuovo Finale, al loro tempo, non vengono presi dall'angelo della morte bensì da altri angeli della Redenzione Finale)

Gnomen 18 - 29 dicembre 1988, Milano, Deborah (Nodà): Deborah sognò di vedere, in cielo, un trono fatto di pietra, sotto al quale vi erano degli angeli. Poi vide il Maestro Haim, ma non in maniera nitida. Una voce disse che nessuno, neanche gli angeli, possono vedere com’è realmente il Trono del Regno dei Cieli!

(Il Maestro Haim venne visto seduto sulla Sedia del Regno dei Cieli già nel Secondo Segno Completo, da Renato, del settembre 1983 –CG3- chiamato Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli)

Gnomen 19 - 28 aprile 1990, Beer Sheva, Solly Kamkhaji: Solly sognò di vedere una strada di città trafficata, con uomini e auto. All’improvviso sentì una voce dal Cielo che disse: “Questa è la Voce di Dio, anche gli Angeli debbono stare zitti quando parla la Voce di Dio”. La gente, nell’udire quella Voce, rimase ferma, come pietrificata.

(Joel Joel, secondo figlio di Peretz e Deborah, dopo Ghila, era nato una settimana prima a Beer Sheva, in Israele).

Gnomen 20 - 30 luglio 1990, Milano, Giuseppe Manigrasso: Giuseppe, in sogno, si trovò in un orribile posto di campagna, in una casa, insieme con altre persone. Notò che c’erano anche animali, apparentemente naturali, che però divoravano tutto, anche gli uomini! Giuseppe capì che la causa di tutto era un essere, non umano, il quale emetteva quelle bestie divoratrici. Egli cercò di fermarlo in ogni modo, senza riuscire, cercò anche di maledirlo, ma anche questo non approdò a nulla. Quell’essere reagì attaccando Giuseppe con alcune parole particolari, ma grazie a Dio c’era la protezione che bloccava la sua bocca. Infine quell’essere rivelò: “Io vengo nel Giorno del Signore e sono un Angelo del Giorno del Signore!”. Giuseppe capì di non poter interferire. Intanto la natura scompariva e gli uomini morivano divorati da quegli animali.

(Sogno della Quarta Generazione)

Gnomen 21 - 29 settembre 1991, Milano, Giuseppe Manigrasso: Giuseppe, in sogno, si trovò in cielo. Vide eserciti di Angeli. Ogni esercito era diviso in squadre di vari colori, egli ne distinse due in particolare: il giallo e l’azzurro. Ogni squadra aveva un capo. I capi si recarono da Giuseppe e gli dissero: “Ora abbiamo ricevuto il permesso di scendere sulla terra e di compiere ciò che ci è stato ordinato!”. Finito di parlare essi scesero sulla terra e presero posto. Erano Angeli distruttori: chi andava verso il terreno, chi verso gli alberi, molti presero posto nelle piantagioni. Poi c’erano Angeli del vento, del fuoco, del mare. Il capo della squadra azzurra dichiarò: “Aspettiamo questo momento da tanto tempo. Ora che c’è il permesso, scenderemo giù e ci vendicheremo. Siamo noi che creiamo il panico e sconvolgiamo la terra!”. Dopo queste parole, Giuseppe vide, in una grande valle, un treno che viaggiava ad alta velocità e che andò a scontrarsi con un altro treno. Dopo questo, una moltitudine di persone venne presa dal panico.

(Sogno della Quarta Generazione)

Gnomen 22 - 13 dicembre 1992, Bergamo, Giuseppe Manigrasso: Giuseppe, in sogno, vide delle forze oscure che lo stavano mettendo alla prova. Era venuto da lui un Ministro che lo accusava di sentirsi ‘superiore’. L’accusa riguardava i profeti. Giuseppe si difese dicendo: “Io sono polvere!”, prendendo una manciata di terra per avvalorare l’affermazione. Il Ministro si mise a ridere e tentò di trascinarlo con sé con l’intento di farlo cadere. Ma Giuseppe resistette e ribadì: “Dalla terra veniamo ed alla terra torniamo!”. Dopo di ciò, si trovò di fronte a due palazzi che facevano parte di strutture ospedaliere e in cui si vedevano tanti bambini che erano stati concepiti e che erano morti a livello di feto. L’immagine era agghiacciante. Successivamente Giuseppe si trovò nella sua casa. C’era aria di festa e si sentiva musica. Tra le tante persone presenti e per lui riconoscibili, tra cui Adamo ed Eva, ne vide una vestita in modo molto semplice e soprattutto sconosciuta. Costui gli si avvicinò e gli chiese: “Non sai chi sono io?”, e ricevuto un: “Non lo so!” come risposta, riprese: “Io sono l’Arcangelo Michele ed annuncio i Tre Uomini della Redenzione: Mosé Magister Noster, Jeshua e Haim!”.In quel momento entrarono in casa i Profeti d’Israele. Tutti attendevano i Tre Uomini della Redenzione. Erano arrivati anche i Patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e molte categorie di Angeli. Per primo entrò in casa Mosé, poi Jeshua in abiti moderni, ed infine il Maestro Haim. Quest’ultimo salutò Giuseppe con una pacca sulla spalla, come per incoraggiarlo a fare una bella figura. In camera c’erano Daniele e Jackie che assistevano al grande avvenimento storico consistente nella riunificazione dei Padri d’Israele.

 

 

Tavola che riguarda gli spiriti dei defunti

 

Gnomen 1 - Quando una persona muore, la sostanza vitale del sangue, in ebraico NEFESH, si ritira con il corpo, ma lo spirito, in ebraico RUAH, non cessa di esistere, perché non rientra nella categoria della morte come lo è il corpo.

Gnomen 2 - Tuttavia, dopo la cerimonia di sepoltura, generalmente con un funerale e dopo che i presenti hanno lasciato il cimitero, avviene ciò che mi è stato riferito in una lezione dello Tzadik Haim. Lo spirito del defunto viene "svegliato" nella sua tomba, preso in custodia da due angeli che lo accompagnano al Tribunale Supremo.

Gnomen 3 – I Saggi spiegano: sia la neshamà (l'anima superiore) che il nefesh devono essere giudicati; perché se solo la neshamà venissa giudicata, si giustificherebbe per ogni peccato commesso dicendo: "E' il corpo che ha peccato, non io, dato che sono elevata e vicina a Dio, per cui non potrei peccare". Se, d'altro canto, fosse il corpo ad essere giudicato per i suoi peccati, si giustificherebbe dicendo: "Io sono solo un corpo senza vita, se non fosse per l'anima vivente che è in me, non avrei potuto peccare". Perciò il Santo Benedetto Egli sia, decreta che nel giudizio del Tribunale Supremo, sia il nefesh che la neshamà debbano stare insieme in giudizio, dato che nel mondo terreno qualsiasi peccato commesso era congiunto.

Gnomen 4 – Pertanto, subito dopo la sepoltura, la persona viene "svegliata", accompagnata e giudicata in Alto. E' ovviamente un momento terribile quando il defunto viene svegliato e viene a conoscenza del giudizio che lo attende. Molte persone che hanno commesso tanti e gravi peccati, intuiscono la gravità della punizione che li aspetta e gridano disperati, ma ciò non li aiuta; devono presentarsi davanti alla Corte Suprema.

March 12, 2016: Moshe Levi mi chiede: "Puoi forse spiegare qualcosa di più"? "Ricorda" gli rispondo, "che le questioni di nefesh, ruah e neshamà racchiudono migliaia di segreti: lo Tzadik Haim li conosceva, ma io non sono il Morè e non sono neanche uno Tzadik e certamente non uno Tzadik Nascosto per cui non li conosco; ho qualche minima cognizione che ho ricevuto, per nostra fortuna, dal Morè, per poterla trasmettere agli altri".

Il nefesh è l'anima vitale e risiede nel sangue della persona, come è scritto nella Torà riguardo al divieto di mangiare il sangue degli animali "poiché il nefesh è nel sangue" (Levitico, 17: 11). Il ruah è l'anima spirituale in particolare a livello di sentimenti, emozioni, amore, odio e così via e la sua sede principale è il cuore. La neshama è l'anima superiore ed è la più vicina ad Ha-Shem Baruch Hu. Sta davanti a lui e ne sente la presenza. In generale, solo in rare occasioni la persona sente qualcosa della sua neshamà.

Il Maestro Haim spiegò che quando c'era un decreto pesante sugli ebrei ovunque vivessero, essi sarebbero dovuti andare al cimitero dove erano sepolti i correligionari e con le loro preghiere ad Ha-Shem avrebbero chiesto al defunto di implorare per il loro ruah onde elevare la loro neshamà ad invocare la misericordia di Dio Onnipotente.

Il nefesh ha una natura fisica. Il ruah ha una essenza spirituale e la neshamà superiore ha la forma più elevata della persona, probabilmente quella che più strettamente corrisponde all'Elohim di Tzelem all'atto della creazione. In ogni caso queste tre entità corrispondono alla forma della persona. Se lo Tzadik Nascosto desidera parlare alla neshamà di una persona e la chiama, vede la neshamà della persona, non una forma che non riflette l'immagine di essa.

E' possibile che la neshamà abbia un altro nome, ma questo è diverso; in generale, la neshamà ha un nome originale di quando era nel mondo in precedenza. In generale, ogni persona, o più esattamente, la neshamà di ogni persona è stata nel mondo altre volte. Quando parliamo delle Radici delle Anime di Israele, ci riferiamo alle neshamot dei figli di Israele che furono presenti durante la Rivelazione dei 10 Comandamenti sul monte Sinai. Quelle anime non sono rimaste al di sopra dell'altro mondo per sempre, anche quelle che avevano meritato un posto nel Gan Eden Superiore.

Ovviamente questo argomento contiene i segreti noti allo Tzadik Haim. Io, non li conosco. In ogni caso, non stiamo parlando di ghilgul neshamot (il ciclo delle anime in diversi periodi della storia). L'unica cosa che ci spiegò lo Tzadik Haim fu la ragione per la quale anche le neshamot che meritano le loro elevate ricompense nell'altro mondo dovrebbero essere fatte scendere per venire nuovamente al mondo. Ha-Moreh Haim spiegava che anche a livello delle ricompense più alte, trascorso molto tempo, come tre o quattro secoli, la stessa neshamà sente il desiderio di elevarsi ancora di più. Per cui sono di nuovo mandate giù nel mondo, dalla Provvidenza di Dio, non per loro scelta, in modo da poter ottenere ancora ulteriori meriti e raggiungere una posizione superiore.

Per quanto io ne sappia, nessun neshamà vorrebbe scendere e rinascere nel mondo. Una tale discesa è un'impresa tremenda, da un livello all'altro in ordine decrescente. I 9 mesi di gravidanza, per la neshamà, sono 9 mesi della sua discesa fino a quando può ritornare nel mondo. Quando nasce la persona, c'è un angelo che la colpisce tra la parte inferiore del naso e il labbro superiore (per questo abbiamo una piccola fessura incavata) che ha l'effetto di far scordare al neonato gli eventi della sua precedente esistenza. Chi, quindi, già ad un livello meravigliosamente gioioso delle ricompense più alte vorrebbe discendere e rinascere nel mondo?

Come detto, non stiamo parlando di reincarnazione ma dei tre livelli della persona: nefesh, ruah e neshamà. Tutti e tre i livelli contengono la forma della persona. Sorprendente è il Creatore, Benedetto Egli sia, che ha creato ogni individuo con un volto particolare, riconoscibile, diverso da tutti gli altri. Il volto, tuttavia, ha i suoi aspetti esteriori e riflette la creazione di Dio di ogni persona nel quadro dello Tzelem Elohim (l'Immagine di Dio) che riguarda solo gli esseri umani che possiedono il Libero Arbitrio.

Quando la persona muore, significa che il sangue non contiene più nefesh. Qui iniziano le domande. Dove va il nefesh? Esiste da solo senza essere nel corpo? In che modo viene preso, come spiegato, per essere "svegliato", in modo da presentarsi in giudizio dinanzi al Tribunale Superiore? La risposta è che la persona si "sveglia" e il nefesh è portato sopra. Con il "risveglio" della persona, il nefesh "si completa"; in questo modo è nella sua pienezza che viene portato in tribunale per essere giudicato. La persona si rende pienamente conto di ciò che è o di ciò che ha fatto durante tutta la sua vita. Questo "risveglio" è simile alla visione del Taccuino Personale (Pinkass, dove sono trascritte tutte le azioni dell'individuo durante la sua vita) che sarà rivelata sopra nel Tribunale. E' un momento terribile soprattutto per chi ha peccato, sapendo che ora viene portato al Tribunale Superiore. Questo è lo scopo di detta pienezza, come il Pinkass su cui tutto è registrato. Spero di esser riuscito a spiegare in modo fedele l'insegnamento del Morè e di non averlo falsato in alcun modo. Lo Tzadik Haim diceva che la persona si sveglia nella tomba e viene portata al tribunale.

La tradizione ebraica crede che una parte dell'anima (nefesh) rimane con la persona nella tomba fino al tempo della risurrezione dei morti. Si tratta di un piccolo osso della nuca che non si decompone con il resto del corpo

Gnomen 5 – Parliamo comunque di coloro che hanno almeno il merito di essere giudicati. Ci sono persone così piene di peccati che non possono entrare neppure in giudizio e nemmeno "meritano" il Gehinom. E' in ogni caso il Tribunale Supremo che decide chi debba scendere nelle terribili punizioni infernali Quelle pene strazianti, tuttavia, sono comunque limitate nel tempo e hanno anche lo scopo di "purgare" la persona dai suoi peccati, per cui sono punizioni a fin di bene. Quindi il merito è necessario anche per ricevere, che Dio ci salvi, le pene infernali.

Gnomen 6 - Ci sono quelli le cui azioni sono così odiate dal Cielo da non meritare nemmeno il Gehinom. Esistono pene peggiori, Dio ci salvi, come quella che si chiama Ghilgul. La neshamà viene mandata nel corpo di un animale: un cane, un gatto, una pecora o qualunque altro deciso dal Tribunale Superiore. Anche se la persona non ha il merito di entrare in giudizio, è il Tribunale Superiore che decide la punizione. Ciò che è più terribile nel Ghilgul è che l'anima della persona è pienamente consapevole della propria neshamà, mentre è costretta a "sentire" e a "fare" tutto quello che fa l'animale. Le punizioni di Ghilgul, Dio ci salvi, sono le più terribili. Queste sono lezioni che lo Tzadik Haim mi ha dato non con piacere ma solo per la conoscenza necessaria in queste materie.

Gnomen 7 – Una volta in un bar di Milano, ero seduto con lo Tzadik e vedemmo un uomo che trattava il suo cane con estrema severità. Lo Tzadik Haim mi rivelò che in quel cane c'era un ghilgul: il fratello di quell'uomo era stato molto crudele con lui, lo picchiava e lo offendeva continuamente. Morì e tornò in questo mondo nel ghilgul di quel cane.

Gnomen 8 – Il Gehinom (l'Inferno) contiene sette livelli di punizioni, uno più duro e più terribile dell'altro. E' pieno di angeli crudeli che godono a punire i condannati. Anche un'ora di punizione nel Gehinom è orribile, quanto più un giorno intero o una settimana o un mese. La punizione non va oltre gli 11 mesi (per questo si recita per 11 mesi il Kadish sui genitori defunti).

Gnomen 9 - Ci sono punizioni col fuoco e punizioni col gelo e centinaia di altre punizioni che lo Tzadik Haim evitava di rivelare. Ricordo che una volta mi disse che le donne che mostrano il loro seno in pubblico per stimolare gli uomini sessualmente, nell'Inferno vengono appese e costrette a subire terribili punizioni fisiche e le loro mammelle vengono allungate fino a raggiungere il suolo. E la punizione si ripete continuamente. Quei dolori e quell'angoscia, Dio ci salvi, non sono simili ai dolori fisici perché si tratta di dolori dell'anima vitale (nefesh).

Gnomen 10 – Quando una persona arriva nel Tribunale Superiore, il suo Taccuino viene aperto. Si tratta del suo libro personale. In pochi istanti può vedere tutta la sua vita passata, ogni giorno, ogni cosa fatta, ogni cosa detta. Tutto è registrato nel Pinkas. La persona non può pertanto negare nulla di ciò che ha firmato notte dopo notte, quando la sua anima è salita in Alto, durante il sonno. Ad ogni notte c'è un giudizio che la neshamà ha sottoscritto.

Gnomen 11 - L'angelo della morte è davvero un angelo "terribile" che sradica l'anima dal corpo con la sua "spada", fa sì che il corpo ingiallisca e inizi la sua putrefazione. L'intera idea è difficile da assimilare, ma così è stato ed è tuttora per la maggior parte del mondo e nessuno può criticare la saggezza di Dio, Benedetto Egli sia, in tutte le sue opere. Tuttavia, ricordo alcune volte quando lo Tzadik Haim (che come un vero Tzadik Nascosto sapeva perfettamente che non avrebbe avuto niente a che fare con quell'angelo) parlando di quell'angelo, dimostrava visibilmente una sorta di disagio per l'intera faccenda. Se doveva succedere, doveva succedere ma lo Tzadik Haim ne era dispiaciuto. Non avrei detto questo se non per quello che ora riferirò.

Gnomen 12 – Noi, naturalmente, come Asini, possiamo solo ragliare. Ogni aspetto della Gheulà Shlemà è molto al di sopra della nostra comprensione. Il Segno Finale della Resurrezione dei Morti nella Resurrezione dello Tzadik Haim è ciò che porta al Rinnovamento dei Cieli e della Terra. Altri che hanno creduto nei Segni Completi della Gheulà Shlemà e che sono morti sono stati portati nell'altro mondo nel Segno della Resurrezione in merito alla Resurrezione del Goel Haim. Così anche il Segno è venuto, per mezzo di un sogno a Giuseppe Manigrasso, che NON PIÙ L'ANGELO DELLA MORTE HA IL PERMESSO DI TOCCARE UNA PERSONA CHE CREDE ALLA RISURREZIONE DELLO TZADIK HAIM.

Gnomen 13 – Abbiamo nelle testimonianze dei Segni questa nuova verità nella morte di Antonietta (la zia di Paolo), Vincenzo (lo zio di Paolo), David Banin, Domenico Manigrasso, Beniamino noster, Kamel Kamkhaji, Remo Levi e Nelda Levi. Altri che morirono raccontarono nei sogni di essere stati risuscitati nell'altro mondo in virtù della Resurrezione dello Tzadik Haim. E' inutile parlare troppo di una questione così alta. Esprimiamo la verità e chiunque crede avrà meritato.

Gnomen 14 – Tutti stanno in giudizio. Ogni persona vede e testimonia la sua intera vita. Quindi, nel terribile giudizio che si svolge, si presentano due distinti gruppi di angeli, quelli positivi e quelli negativi. Costoro rappresentano gli avvocati difensori e gli avvocati accusatori dell'individuo in giudizio. Quelli creati da buone azioni o mitzvoth amate da Dio richiedono la ricompensa della persona mentre quelli creati da cattive azioni e peccati richiedono la punizione.

Gnomen 15 – Tale è il segreto per vivere una vita di pienezza nonostante le difficoltà che si presentano lungo la strada. Se sai che c'è un solo Dio Vivente ed Egli è il Redentore, il primo di Israele, il Dio delle nazioni, tu hai un grande tesoro in te, ossia la vera fede. Dio Onnipotente, Artefice del tutto, ama la fede nella persona perché prima di tutto è la verità. In secondo luogo, la giusta fede nella costante presenza di Dio rende umile il cuore. In quell'umiltà, allora, la saggezza si risveglia per fare ciò che è gradito a Dio e per stare lontano da ciò che è da Lui odiato.

Gnomen 16 – Questo è il segreto della vita: riconoscere e amare Dio Onnipotente e sapere che tutta la storia è nelle sue mani. Riconosci quelli scelti da Lui per il bene dell'umanità: Abramo, Isacco e Giacobbe, Mosè, Aharon, Yeshua bin Nun, Elia il Profeta, Mordechai ha-Yehudi, Yeshua – l'Ariete sacrificato al posto di Isacco, nostro padre. E nel 1982 il Santo Benedetto ha scelto lo Tzadik Haim come Terzo e Ultimo Goel di Israele e delle Nazioni. Il Regno dei Cieli è stato completato. Le persone nel mondo per merito delle loro buone azioni possono elevarsi sulle Scale di Marmo Bianco del Palazzo di Ester per vivere una vita pura e giusta in questo mondo e ricevere meravigliosi tesori superiori di enorme piacere nell'aldilà dopo la morte. Come le parole di Mosè a Giosuè: "Magari tutta la nazione fossero profeti" (Numeri, 11: 29), In realtà, tutti ora possono diventare Asini profetici se desiderano partecipare alla Redenzione Finale.

 

 

Tavola che riguarda i dèmoni (SHEDDIM)

 

Gnomen 1 - Esiste un'enorme e giustificata confusione sul tema dei demoni. Grazie al Goel Finale, Haim, il Nuovo Patto intende dissipare la confusione e spiegare alcuni importanti termini che definiscono questa categoria della creazione. Fortunatamente, ho ricevuto molte lezioni dallo Tzadik Haim su questo argomento e cerco qui di sintetizzare in più gnomen le informazioni su una Tavola della Nuova Legge così da fornire una guida solida sui principi di questa conoscenza.

Gnomen 2 - Gli angeli inferiori delle sette terre di sotto sono chiamati SHEDDIM. Poiché ci sono 7 cieli sopra così ci sono 7 terre sotto questo mondo che sono di livello inferiore rispetto al nostro. Questa è la vera kabalà confermatami dallo Tzadik ha Shalem, Haim, che conosceva le verità superiori e inferiori.

Gnomen 3 - Gli Sheddim del settimo livello inferiore hanno sette teste, quelli del sesto hanno sei teste, quelli del quinto cinque teste e così via. Solo lo Tzadik della generazione è in grado di vedere queste inverosimili creazioni dal settimo al secondo livello e di conoscere i vari scopi della loro esistenza. Ma per quanto riguarda i demoni del primo livello sotterraneo che hanno una testa e del secondo livello, sono in molti che li hanno visti. Tra questi ci sono i Saggi dal cuore forte, gli stregoni estremamente potenti nelle loro arti magiche che sanno come evocare demoni e persino semplici contadini che conoscono la loro esistenza e a volte li vedono.

Gnomen 4 – Ai giorni nostri, la gente delle città ha perso di vista l'esistenza di queste creature. E' anche vero che generalmente gli sheddim non si fanno vedere in luoghi ben illuminati. Preferiscono foreste naturali, montagne o luoghi abbandonati. E non si mostrano a chi non crede nella loro esistenza, perché se uno che non crede in loro si trova all'improvviso uno shed di fronte potrebbe spaventarsi a morte. Il demone non ha il permesso di causare una simile morte e sarebbe ritenuto responsabile e punito dai suoi superiori nella gerarchia degli sheddim.

Gnomen 5 - Solo i demoni di un capo del primo livello possono avere il permesso dai loro superiori di uscire fuori in questo mondo. Ci sono molti milioni di questi esseri che arrivano in questo mondo ogni notte dopo la mezzanotte. Questo succede in tutto il mondo. Essi svolgono vari tipi di lavoro nelle foreste o sulle montagne o altrove. I tipi di lavoro che fanno non sono di comprensione umana. Essi considerano un grande onore operare in questo mondo, che è superiore al loro, e questo privilegio rappresenta per loro un piacere speciale.

Gnomen 6 - Quando questi sheddim escono fuori in questo mondo assumono una forma del tutto diversa dalla loro vera forma. Hanno, infatti, la capacità di trasformarsi a loro piacimento. Sono anche in grado di assumere la forma umana quasi perfettamente, tranne che per gli occhi e per i piedi. Se lo si guarda da vicino, si vedrà che uno shed ha gli occhi di un gatto, allungati invece che rotondi o leggermente allargati orizzontalmente. Se lo shed sembra venire in forma umana, non mostrerà i suoi piedi perché non può mutarli in piedi umani. I suoi piedi sono identici a quelli di un caprino.

GUSTI DELLA VITA: Il nascosto Tzadik, Haim, una volta, mentre mi spiegava qualcosa sugli sheddim, ne chiamò uno a fianco del tavolo del bar dove stavamo bevendo un caffè. (Nei 13 anni di studio con il Maestro a Milano, la maggior parte delle lezioni si svolgevano al bar. Le lezioni erano sempre orali e mai su testi scritti). Non disse che lo aveva fatto ma lo fece segretamente mentre parlava. Ciò era anche per mettermi alla prova perché, ovviamente, non chiamò lo shed per essere visto da tutti. Era necessario un certo livello di santità per poterlo vedere. Perciò non ne chiamò uno in forma umana, altrimenti tutti lo avrebbero notato. E anche se la gente non avesse riconosciuto che si trattava di uno shed, in forma umana, tuttavia qualcuno avrebbe potuto notare che un attimo prima non c'era nessuno. In quell'occasione ebbi il privilegio di vedere un meraviglioso portento della creazione di Dio. Lo shed era vicino al nostro tavolo, visto in un'ottica umana era molto robusto e forte, cambiava forme e colori, si trasformava con incredibile velocità. Mentre lo Tzadik parlava, potei vederlo per circa un quarto d'ora. Ha-Morè Haim non smise di parlare per non permettermi di parlare e sbagliare. Sarebbe stato un errore per me, per esempio dire "Morè, sto vedendo così e così" o qualcosa di simile. Perché questo era uno shed che mostrava il potere della sua metamorfosi obbedendo ai comandi dello Tzadik che non voleva affrontarlo direttamente. Qualsiasi mia parola avrebbe creato confusione. Infatti, quando il Maestro smise di parlare, disse che era ora di alzarsi e andarsene. Solo al di fuori del bar misi in relazione ciò che avevo visto. Lo Tzadik Haim era molto contento che io avessi raggiunto il livello per poter ricevere la sua lezione.

Vedere uno shed a questo livello non è cosa da poco e, come detto, richiede un livello di vera visione che viene raggiunto attraverso un livello di santità (kedushà) che lo Tzadik conferisce e rafforza ad ogni lezione, attraverso le parole e la vicinanza con lui. Questa kedushà mi è stato data dal Maestro Haim dopo due anni di assiduo studio con lui e dopo di ciò è stata una continua e graduale scalata nel mantenere quella santità, impararla e assimilarla, cercando continuamente di capire le intenzioni del Maestro nei miei confronti. Non parlerò qui delle centinaia di errori che ho commesso durante i miei 13 anni di studio con lo Tzadik, ogni errore che faceva scemare questa santità e gli causava grande dispiacere, richiedendo ogni volta correzioni severe.

Come accennato, anche le persone semplici della vecchia generazione che vivono, per lo più, in zone agricole dove l'antica cultura riconosce l'esistenza degli sheddim, a volte li hanno visti. Dico la generazione più anziana perché quella moderna è scettica e mette in dubbio la loro esistenza. Parlo di zone agricole perché agli sheddim non piacciono le luci che illuminano le città. Solitamente si trovano nelle foreste o in luoghi dove non c'è luce e vengono fuori dopo la mezzanotte.

Da ciò si può capire che in passato era molto più comune per le persone vedere sheddim. Primo, la credenza nei demoni era comune, e, secondo, quasi tutte le città erano poco illuminate prima dell'avvento dell'elettricità. A questo si può aggiungere un terzo motivo: in generale, le persone in passato erano molto più coraggiose e il loro cuore era molto più forte di adesso. La vita moderna ci ha ingabbiati in una schermatura protettiva da cui abbiamo paura di uscire. Questo ha i suoi vantaggi ma anche i suoi svantaggi. Crea debolezza di carattere e cuori deboli. Tuttavia, la misura è tale, poiché come siamo diventati più deboli, il Signore, nostro Dio, ha fornito al mondo nuove tecnologie per proteggerci.

Una volta accadde che stavo camminando lungo una strada principale di Milano con lo Tzadik, Haim. Ad un certo punto, un uomo piuttosto alto e ben vestito ci fermò cortesemente e mi chiese se avevo del fuoco per accendere la sua sigaretta (anch'io allora fumavo). Lo feci con piacere. Mi ringraziò e se ne andò. Circa 20 minuti dopo, al bar dove ci eravamo seduti il Morè mi chiese con un sorriso: "Non hai notato niente di particolare in quell'uomo che ti ha chiesto del fuoco"? "No" risposi "Era uno shed" disse lo Tzadik con una sottile risata di saggezza. "Quello era uno dei ministri molto alti, quasi un re. Aveva il permesso di testare il tuo derech eretz. Sanno che sei il mio talmid (allievo) e chi sarai dopo. Se avessi guardato attentamente i suoi occhi lo avresti capito. Ehi, Peretz, sei qui?". Ero alquanto sbalordito del fatto.

Si può considerare questo episodio come uno dei vari metodi usati dallo Tzadik, Haim, capo del 36 Tzadikim Nascosti, per insegnarmi le cose nascoste. Si può vedere la differenza tra lo shed materializzato di questo episodio e tra quello dei cui ho parlato in precedenza. Questa lezione, naturalmente, era, a dir poco, molto particolare, molto probabilmente "preparata" dallo stesso Tzadik che si dilettava a farmi ottenere meriti su questioni nascoste sconosciute al mondo. Devo ammettere che il tema degli sheddim mi ha sempre attratto e probabilmente, in tutti gli anni di studio passati con il Morè Haim, ho posto più domande su questo argomento rispetto ad altri. In effetti, a volte stancai lo Tzadik con il mio desiderio di conoscerli e di vederli. Potrebbe non essere facile capire che gli sheddim, e specialmente i più alti ministri tra loro, non solo sanno chi è il capo degli Tzadikim Nascosti, ma si contendono il privilegio di fare qualche missione per lui.

Gnomen 7 – sogno 464 - Giuseppe sognò (20.01.1989 - Milano) di scappare da un pericolo e di nascondersi dentro il tronco di un grande albero. All'improvviso un piccolo uomo azzurrognolo, grande come una mano, uscì dall'albero e gli intimò di andarsene via perché quello era il suo posto e la sua presenza lo disturbava. Giuseppe disse: "Scusami, ero venuto qui solo per nascondermi".

Gnomen 8 - sogno 738 - Giuseppe sognò (08.08.1991 - Milano) di essere a casa sua. Il Maestro Haim era presente. Giuseppe stava facendo dei cartelli e poi insieme al Maestro fece dei segni sui pilastri della casa. Poi Giuseppe, sempre alla presenza del Morè, fece un segno per cacciare gli spiriti e gli sheddim dalla casa.

Gnomen 9 – sogno 762 - Giuseppe sognò (11.11.1991 - Milano) di camminare per le strade di Milano. Prima di arrivare in un ritrovo notturno uscirono due sheddim dalle sembianze umane. Uno dei due chiese a Giuseppe: "Perché non ci servi?" Giuseppe rispose: "No, io servo solo Dio e nessun altro". Giuseppe poi vide come i due prendevano le persone e le portavano al loro posto di sotto, dove l'atmosfera era molto bassa.

Gnomen 10 - sogno 219 - Deborah sognò ()9.07.1987 - Milano) di trovarsi in un giardino a piedi scalzi. Trovò una Pietra del Secondo Comandamento e altre pietre. Peretz era contento del fatto che anche lei fosse scalza. Dal giardino, Deborah andò in strada e fu quasi investita per due volte dalle macchine, ma venne salvata ogni volta perché pensava a Dio e alla sua protezione. Continuò a camminare per strada dicendo "Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL SHADDAI è Uno". Deborah chiese a Peretz se pensava che fosse possibile che alcuni segni originassero dalle azioni dei demoni. Mentre formulava la domanda, lei stessa capì che i demoni non avevano un tale livello di intelligenza da riflettersi nei Segni. Comprendeva anche che il Maestro Haim è uno Tzadik e che anche se certi demoni possono assumere più aspetti, non possono assumere la parvenza del Maestro. Peretz stava per risponderle, ma vide che Deborah aveva già capito e annuì approvando.

Gnomen 11 – Una volta vidi tre sheddim nel giardino sotto a casa mia. Ero sul balcone della casa in Corso Plebisciti 1, a Milano. Era notte fonda (le 2:00). Mentre guardavo giù nel giardino della casa dirimpetto, notai tre "uomini". Uno alto, uno di media statura e uno basso. Capii che si trattava di sheddim. In qualche modo 'allestirono' uno spettacolo per me. Si muovevano velocemente mostrandomi che avevano del lavoro da fare. Poi si nascosero dietro ad una scala di pietra e uscirono tutti in abiti diversi. Poi gesticolarono verso di me, guardandomi ed era come se si fossero alzati sul balcone. Il mio cuore batteva forte. Alla fine, uno dopo l'altro si tuffarono in un buco e scomparvero. Lo spettacolo era finito ma avevo realizzato di aver visto tre sheddim. Capii anche che non erano venuti da soli. Era una lezione vivente dello Tzadik Haim.

 

 

Tavola che riguarda il malocchio (Hayin ha rà – h.h.)

 

Gnomen 1 – sogno 725 - Deborah sognò (dicembre 1990 - Milano) che diceva ad Anna che i suoi problemi originavano dalle parole negative che pronunciava sugli oggetti e sulle cose che le succedevano; con quelle parole attirava il malocchio su di sé.

Gnomen 2 – Se non fosse per l'h.h. la maggior parte delle persone nel mondo vivrebbe più a lungo. Lo Tzadik Haim, citando il Rambam, di benedetta memoria, diceva che il 99% dei decessi anzi tempo sono causati dall'h.h.. Capisco che è difficile accettare questa affermazione, ma il Morè Haim la confermava. La prima difficoltà nella comprensione riguarda la Provvidenza di Dio Onnipotente sul tema della nascita e della morte considerati entrambi decreti divini su cui nessuno può interferire.

Gnomen 3 – Esiste, tuttavia, un contrasto tra ciò che è decretato dal Creatore, che è positivo, e le forze negative che derivano dalle azioni umane. Se non fosse per i peccati, i vizi e le iniquità degli uomini, tutto sarebbe in sintonia con la perfezione dei decreti divini, che sono sempre e comunque positivi.

Gnomen 4 - I decreti di Dio sono perfetti e le azioni peccaminose dell'umanità li scalfiscono. Per quanto tempo Abele avrebbe vissuto se non fosse stato ucciso da Caino? C'era un decreto di Dio sulla durata della sua vita, ma questa mutò a causa del crimine di Caino. Quindi la verità generale è: i decreti di Dio Onnipotente sono perfetti e forniscono il massimo del bene all'individuo; le azioni malvage dell'uomo, invece, compromettono la possibilità di ricevere in pieno tale perfezione.

Gnomen 5 – I decreti di Dio Onnipotente non tengono conto, a priori, del male, dato che sono la manifestazione della perfezione divina. Diciamo allora che è l'uomo che si rattrista e si pente quando si rende conto che con le sue azioni negative ha allontanato da sé la grazia che il Signore gli aveva assegnato.

Gnomen 6 – E allorquando il decreto originale è annullato o diminuito lasciando il posto alla punizione, ecco che la persona cerca di essere perdonata per il suo peccato e supplica Dio per ottenere un nuovo decreto positivo. La possibilità che il decreto "originale" di Dio Onnipotente sia annullato o sminuito dalle azioni dell'umanità e venga sostituito da un "nuovo decreto" dopo il pentimento è il fondamento del Disegno di Dio nella storia. Se così non fosse stato, l'umanità, perseverando nel peccato senza considerare il pentimento, sarebbe stata distrutta (come la popolazione di Sodoma e Gomorra), senza la speranza di redenzione.

Gnomen 7 – Per questo motivo si ripete l'atto della creazione dell'umanità, la prima volta nel nome di ELOHIM e la seconda volta nel nome ADONAI ELOHIM, come noto che il Tetragramma (il Nome di 4 lettere) contiene la misericordia di Dio. Il nome ELOHIM (che appare 32 volte nella Torah prima del nome ADONAI ELOHIM) rappresenta l'assoluta perfezione dei decreti di Dio. Tutti gli elementi creati nell'universo non hanno libero arbitrio e non hanno bisogno di aggiungere la misericordia del nome ADONAI. Il Creatore, Benedetto Egli sia, aveva previsto che l'umanità avrebbe peccato e sarebbe caduta e se non fosse stato per il nome della Sua misericordia, non ci sarebbe stata continuazione. La storia del Diluvio Universale mandato a causa dei peccati dell'umanità e la necessità e l'adempimento di un NUOVO DECRETO per dare seguito all'umanità stessa, rappresenta il massimo insegnamento e cioè se non ci fosse stato un nuovo decreto dopo il decreto originale, il Disegno di Dio nella storia non si sarebbe potuto attuare.

Gnomen 8 – Tutta la storia, che principalmente significa la storia di Israele nelle sue varie fasi che portano alla Gheulà Shlemà, è associata ai cambiamenti dei decreti originali di Dio affinché il popolo d'Israele e i meritevoli delle Nazioni arrivino alla Redenzione Finale.

Gnomen 9 - C'è tuttavia un elemento da valutare nella Creazione come si può dedurre dal Midrash riguardante la richiesta egocentrica della luna di dominare da sola i cieli, dato che due re non possono regnare insieme. All'inizio la Torà racconta che c'era nel mondo una grande luce, grazie ai "due luminari" (Genesi, 1: 16): il Sole era in una categoria di luce appartenente al giorno e la luna alla notte. A causa della richiesta ingrata della luna, il Santo, Benedetto Egli sia, la diminuì. Poi a causa della sua grande tristezza per ciò che aveva perso, pianse amaramente finché Dio non ebbe pietà e creò le stelle per brillare insieme a lei di notte dandole una compagnia. Questo tipo di Midrash, tuttavia, contiene segreti di un ordine diverso e la sua forma favolistica occulta questioni della Creazione che non ci è dato conoscere.

Gnomen 10 – Il midrash riguardante la luna allude al fatto che avvenne un cambiamento nel decreto originale sostituito poi da un altro diverso. Pertanto, il decreto primordiale rappresentava il massimo per l'oggetto creato. Così doveva essere, altrimenti si potrebbe pensare che il Creatore Benedetto avesse creato qualcosa di imperfetto o difettoso. Era giusto all'atto della creazione che la luna ricevesse una luce perfetta e intensa quanto il sole. Il Santo Benedetto sapeva, tuttavia, che per il mondo che stava per nascere e avrebbe contenuto la libera scelta dell'umanità, la grande luce della luna doveva essere diminuita, altrimenti il mondo non sarebbe stato in grado di affrontare quell'incredibile intensità di luce lunare.

Gnomen 11 – Alla stessa stregua, Dio Onnipotente creò il grande Leviatan galattico e la sua consorte Leviatanit; poi castrò l'immenso Capidoglio Galattico in modo che non avesse il potere di figliare, altrimenti ciò avrebbe comportato uno squilibrio nel mondo che ne avrebbe causata la distruzione. Se la Leviatanit fosse rimasta in vita e il Leviathan avesse potuto vederla, per il suo grande amore per lei, si sarebbe comunque trasferito nelle sue acque e avrebbe generato grandi inondazioni in tutto il mondo. Quindi il Creatore soppresse la Leviatanit e la salò per offrirla in pasto nel futuro Grande Banchetto dei Giusti. Così il decreto originale doveva far sì che venissero creati nella loro completezza; avvenne poi un cambiamento in quella perfezione originale per il bene dell'umanità nelle generazioni della Redenzione Finale.

Gnomen 12 – Tutto questo studio ci permette di affrontare la domanda iniziale: come è possibile che il decreto sulla durata della vita di una persona per la maggior parte delle persone venga diminuito a causa dell'Aina Bisha (malocchio, in aramaico)? Il momento della nascita di un individuo nell'esatto anno, mese, giorno, ora e minuto è determinato dal decreto di Dio Onnipotente. Quel momento esatto viene "trascritto" sulla stella della persona sotto la quale nasce. Allo stesso modo, la durata della vita della persona è predeterminata ed è scritta sulla stella di ogni individuo. Lo Tzadik Haim, se voleva, era in grado di guardare la stella e sapere tutto sulla persona, inclusa la durata della sua vita. La domanda originale ritorna: come è possibile mantenerla per ragioni di h.h? Il 99% dell'umanità muore prima del tempo stabilito?

Gnomen 13 – Anche i Saggi di benedetta memoria sentenziarono: "banè, haiè u-mezonè ba-talyià milta". Questa è un'affermazione immensa, grande quanto il Grande Pesce Leviatan, ma i Saggi, perché anche loro erano Saggi nel loro silenzio, la lasciarono senza ulteriori chiarimenti. Si traduce: i figli (ossia il numero di figli), la durata della vita e il sostentamento economico (della persona) dipendono dalla stella sotto la quale si è nati. L'unica altra frase dei Saggi riguardante l'incredibile influenza delle stelle è "ha-col biyedei shamaim hutz mi-yirat Shamaim" (tutto è nelle mani del cielo (le stelle) tranne che il timore del Cielo (Dio)). Queste due grandi affermazioni generali sono state confermate dallo Tzadik Haim.

Gnomen 14 – Riferisco, tuttavia, un altro insegnamento del Maestro Haim che può aiutarci, almeno in una certa misura, a rispondere alla nostra domanda. Lo Tzadik Haim insegnò a me e ai fratelli Levi (Giordano, Renato, Davide) e a pochi altri allievi una questione importante riguardante la stella della persona. "E' come la grondaia sul tetto che raccoglie l'acqua piovana e la fa scendere a terra attraverso un apposito tubo di scarico. Se non ci sono ostacoli l'acqua scorre in modo regolare; se però ci sono ostacoli che bloccano la grondaia o il tubo di scarico, l'acqua scorrerà giù a gocce o addirittura non scolerà; così avviene anche per il Mazal (la stella) della persona. Ogni stella è piena di molte cose buone, sebbene ogni stella sia diversa dalle altre, molto spesso però la persona fa cose o dice cose o commette peccati che diventano ostacoli alla vera e piena influenza della sua stella, come il tubo di scarico che si ostruisce. In realtà, ognuno riceverebbe cose buone a sufficienza per vivere bene ed essere felice".

Gnomen 15 – Questo è ovviamente un tema profondo ed è anche difficile definire il rapporto tra ciò che la stella dà e ciò che la persona impedisce con le sue azioni e parole. C'è un altro aspetto della questione che la complica ancora di più. Qui si parla della persona riguardo alle sue azioni, ecc. che ostruisce i buoni influssi della stella. Che dire delle altre forze negative che si presentano lungo il percorso di ogni persona creando danni al suo benessere? Ci sono molti fattori che hanno effetti sulla vita della persona.

Gnomen 16 – Con questa cognizione di fondo, possiamo sapere che esiste un terribile elemento negativo nel mondo così potente e così dannoso, che diminuisce la longevità della maggior parte dell'umanità. La durata esatta della vita di una persona non sarebbe diminuita se non per l'Aina Bisha.

Gnomen 17 – Ma da dove proviene? Dove si trova? La sua esistenza deriva dal contrario di ciò che il Decimo Comandamento comanda (Esodo, 20: 13): "Non desiderare la casa altrui, non desiderare la moglie altrui, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che sia del tuo prossimo". Questa è l'origine dell'h.h. i cui effetti sono molteplici. Alcuni sono addirittura nati e danneggiano gli altri con gli occhi, con la loro parola e con il loro tocco.

Gnomen 18 – Nel mondo scientifico e tra la gente cosiddetta colta l'h.h. viene catalogato come una primitiva superstizione che non ha alcun riscontro scientifico. In passato, ma fino ad oggi in molte parti del mondo, esistono espressioni, gesti e amuleti per annullare il malocchio. Alcuni sputano tre volte o buttano il sale dietro le spalle o sulla porta dopo che lo "jettatore" è uscito, altri toccano oggetti (come cornetti o spicchi d'aglio) o i propri testicoli credendo di annullare l'h.h.. Si potrebbe scrivere un libro intero su tutti i modi e i mezzi usati nel mondo contro il malocchio. Tuttavia, noi crediamo nella verità dell'esistenza dell'h.h. basandoci sulla frase del Maimonide, secondo cui il 99% dell'umanità muore anzi tempo per sua causa.

Gnomen 19 – Nella Redenzione Finale abbiamo la nuova protezione del Grande Pesce Leviathan come ricevuta in Liguria: si fa con 8 elementi diversi (vedi le spiegazioni nei nostri testi). Ad eccezione di pochi, questa Nuova Protezione non è stata data ad altri. Anche con tutto il materiale, i testi e i Segni e persino con il nostro sito Web ecc, siamo ancora chiusi al mondo e nessuno, tranne noi, conosce la Grande Rivelazione della Gheulà Shlemà. La nuova Shemirà (protezione) protegge contro l'h.h. così come molti altri mali. Nel frattempo, se qualcuno scopre il nostro sito Web e crede nella Redenzione Finale per merito del Goel Haim, come ricevuto da noi, dicendo i Sei Segni della Redenzione ogni giorno sarà protetto contro l'h.h. Amen ve-ken yehi ratzon.

 

 

Tavola sulla magia e la stregoneria

 

Gnomen 1 - Pane dell'Asino vestito da Leone: sogno 445 - Deborah sognò (05.01.1989 - Milano) di prendere un'immagine malvagia di morte fatta da un mago contro di lei, di stracciarla in mille pezzi e bruciarla.

La "magia nera" impiega mezzi per evocare gli spiriti maligni dei morti e collegarli ad immagini di morte per nuocere o far morire le vittime oggetto della loro stregoneria.

Gnomen 2 - Pane dell'Asino vestito da Leone - sogno 479 - Paolo sognò (28.01.1989 - Milano) di aver fatto dei segni sui quattro angoli della Casa della Redenzione contro la magia. Tale magia era stata usata contro Paolo stesso e ora grazie al Maestro Haim era stata distrutta. -

Noi stessi abbiamo visto la magia spezzata attraverso i segni fatti secondo i Segni Completi per merito del Goel Finale, Haim. La Nuova Santità della Nuova Protezione della Redenzione Finale ha il potere di distruggere tutte le forme di magia e di liberare la gente dagli spiriti maligni. La persona deve tuttavia credere nella pura fede monoteista e nei Segni Completi Redenzionali della Terza e Finale Redenzione per merito del Goel Finale e del Maestro scelto, Haim.

Gnomen 3 – Pane dell'Asino vestito da Leone: - sogno 818 - Paolo sognò (18.11.1992) di essere con Peretz a Minervino. Peretz si fermò a parlare con un mago in una forma apparentemente amichevole. Quindi entrarono nella casa dei genitori di Anna (Anna degli Altari di Minervino); il mago era con un amico. Non appena entrarono in casa, il mago non riuscì neppure a muovere un dito perché Peretz aveva fatto un segno sui fianchi dell'uomo, bloccandolo. L'amico del mago, vedendolo in difficoltà, voleva colpire Peretz da dietro. Paolo rapidamente afferrò l'uomo e lo portò fuori. Peretz aveva così avuto il sopravvento sullo stregone.

Gnomen 4 – Pane dell'Asino vestito da Leone: sogno 805 - Daniele sognò (17.08.1992) di essere a Shanhai, in Cina. Camminava a piedi nudi. Un cinese che lo vide cercò di capirne il carattere tramite la conformazione dei suoi piedi. Allora l'uomo gli disse il suo pensiero che però era sbagliato. Daniele quindi fece un segno con la mano e il cinese lo interpretò a modo suo, disegnando un teschio. Daniele vide poi una ragazza europea che, sotto l'effetto della droga, uccise dei bambini e ora cercava di uccidere un bambino ebreo. Daniele intervenne e salvò il bambino. Un tale, dopo aver visto l'azione di Daniele, lo bloccò, impedendogli che lui inseguisse la ragazza assassina; ci fu una lotta; alla fine Daniele ebbe la meglio e gli infilò in testa una siringa con del veleno. L'uomo, in agonia, disse che era appena stato a un rito di magia nera e aveva provato una grande paura quando Daniele aveva fatto quel segno con la mano. Poi una voce dal cielo disse che siccome Daniel aveva salvato il bambino ebreo, aveva legato la Redenzione Finale a quasi un milione di ebrei cinesi. -

Gnomen 5 – Pane dell'Asino vestito da Leone: sogno 509 - Paolo sognò (04.03.1989 - Milano) di essere con suo fratello Carmine Saul. Paolo gli disse: "Ci sono molti stregoni che usano le lettere dell'alfabeto ebraico".

Infatti, molti di loro usano lettere ebraiche e simboli ebraici e i nomi di Dio per i quali non saranno perdonati. Tutto questo perché desiderano "rubare" le forze dalle Fonti di Santità usandole per rafforzare i propri poteri ed onori. Ci sono punizioni estremamente severe da parte del Cielo per coloro che usano ciò che è sacro come il sommergerli nei fetidi escrementi delle loro arti occulte. Oltre a ciò, negli ultimi decenni ci sono anche maghi che ricorrono a parole e formule della kabalà dello Zohar il cui sudiciume idolatra è stato tradotto in più lingue.

Gnomen 6 - Al momento di questa formulazione della Nuova Legge, il mondo è ancora pieno di molti livelli di magia e delle cosiddette "arti magiche" in tutti i paesi e in ogni città. Nella società moderna civilizzata, tuttavia, c'è una grande confusione sul'argomento: La vera magia esiste veramente? La magia è positiva o negativa? E' giusto pagare un mago per soddisfare una richiesta? E' giusto credere nella magia? E così via…

Gnomen 7 - Il tema della magia è davvero vasto e comprende tante categorie e sottocategorie; le librerie hanno un apposito reparto con migliaia di libri che trattano di pozioni, filtri, ricette di magia. Naturalmente, tali libri sono scritti per fare soldi e non c'è fine alle menzogne che contengono. Comunque, uno che si proclama mago o stregone e ha delle facoltà effettive, le ha ereditate da un altro mago e non certo dai libri. I veri maghi fanno un sacco di soldi con i loro segreti ed è ovvio che non li vogliano mettere per iscritto, altrimenti ognuno li potrebbe copiare. La vera magia nera, ereditata tramite formule per evocare spiriti e sheddim, non è certo propensa a rivelare i propri segreti sulla carta stampata.

Gnomen 8 - Non abbiamo bisogno di convincere chicchessia che la magia, cioè i veri poteri magici, esiste. Tutti sanno che i Hartumei Mitzraim, i maghi dell'antico Egitto, riuscirono a riprodurre, tramite i loro poteri, le prime due piaghe (sangue e rane) suscitate da Mosè e Aharon. Così la Torà, che è la Parola di Dio, dichiara apertamente che la vera magia esiste e che le sue fonti sono estremamente antiche. Nell'antichità il potere della magia era superiore rispetto a quello odierno; tuttavia, è diminuito nel tempo, ma, nel mondo la magia è ancora praticata con buoni risultati (specialmente in Africa, in Brasile e nelle Antille).

Gnomen 9 - In ogni caso, è noto nella tradizione che la magia, l'adorazione degli idoli e l'adorazione delle stelle raggiunsero il loro apice storico, senza eguali in nessun'altra epoca, nell'antico Egitto, al momento della prima redenzione.

Gnomen 10 - Un midrash riporta il "segreto" della bassezza dell'Egitto. L'Egitto era il bagno di Adamo prima della sua caduta. Adamo era incommensurabilmente alto prima di mangiare il frutto proibito perché viveva la vita della sua anima, esentata dalle restrizioni della natura nel Giardino del Piacere. E quando il suo pensiero era rivolto a Dio, era un gigante con la sua mente molto al di sopra della terra. Eppure la sua terra era il Giardino e lì egli vedeva i meravigliosi frutti degli alberi e il suo corpo appena creato iniziò le sue funzioni come essere vivente. Anche quel frutto aveva le sue radici nella terra e, poiché la natura sarebbe stata in seguito al di fuori del Giardino, una parte di ogni frutto aveva la sua utilità e parte di essa diventava inutile e doveva essere espulsa dal corpo. Quando il rifiuto venne espulso, la posizione del nostro primo padre fu tale che gli escrementi caddero sull'Egitto e fu questo che diede loro in seguito gli incredibili poteri magici come nessun altro paese.

Gnomen 11 - Questo 'segreto' spiegato col linguaggio del Midrash è utile per comprendere (1) che il potere della magia deriva da ciò che è impuro e sporco e (2) che anche l'impurità ha il suo potere.

In effetti, il mondo in generale non sa ancora che tutta la magia prospera sul sangue, in particolare il sangue mestruale, lo sperma, gli escrementi e l'urina.

Gnomen 12 - Esistono, tuttavia, molti livelli di magia praticata e molti livelli di stregoneria e quindi le generalità che spieghiamo qui devono essere prese come tali. A parte l'uso dell'impurità, come detto sopra, tutta la vera magia richiede l'evocazione e l'intervento degli sheddim per eseguire la volontà dallo stregone. La richiesta dello stregone viene esaudita dallo shed alla condizione richiesta dallo shed stesso.

Gnomen 13 - Spesso, ad esempio, lo shed esige il sangue sacrificale di un gatto o di un coniglio a suo nome. In passato, quando il sacrificio umano e l'omicidio erano frequenti, alcuni sheddim potevano perfino chiedere sacrifici umani a loro nome. A parte questi culti in villaggi remoti in Africa o in India, nel mondo di oggi, i sacrifici umani possono essere fatti solo nei riti satanici. Resta il fatto, però, che in alcune parti del mondo esistono ancora sacrifici umani da immolare a Satana.

Gnomen 14 - In verità, Satana è un angelo, l'unico angelo ad avere 'carta bianca' per concepire le sue strategie e gettare le persone nell'errore e nei peccati. E' l'unico angelo ad avere libera scelta perché l'equilibrio per buttare giù uomini e donne che hanno il libero arbitrio lo richiede. Satana non è uno shed o un demone qualunque e il suo regno è dall'alto come i livelli degli angeli, non nei regni inferiori delle 7 terre sotto questa terra. Alcuni riti satanici lo chiamano il re delle regioni inferiori, ma questo non è vero. E' piuttosto un re in questo mondo in cui il male o la totale inutilità fanno sì che i loro "regni" gli rimangano. I casinò per il gioco d'azzardo, i bordelli, le gang delinquenti e un milione di altre categorie gli danno il cibo della sua regalità e dei palazzi in cui dimorare sulla terra.

Gnomen 15 - Questi sono omaggi a Satana, ma noi stiamo qui parlando di riti e pratiche magiche. Lo Tzadik Haim spiegava che in passato c'erano molti stregoni che erano in grado di chiamare uno shed, di vederlo e di parlargli. Essi erano estremamente potenti e coraggiosi. Avevano un'iniziazione e una preparazione pluriennale, prima di poter diventare abbastanza forti da poter evocare uno shedd al loro servizio. In generale, oltre all'audacia, l'allievo selezionato doveva essere asservito al suo maestro-stregone che gli rivelava gradualmente i segreti dopo anni di servizio.

Gnomen 16 - Tutti i tipi di magia sono proibiti dall'Onnipotente come ordinato nella Sacra Torà. I due motivi principali sono compresi da quanto abbiamo testé spiegato: (1) l'impurità che la magia comporta, e (2) i sacrifici fatti in nome dello shed che sono analoghi a quelli di idolatria. La pena di morte da infliggere alla strega, contemplata nella Torà (Esodo, 22, 17) vale per ogni tipo di stregoneria.

Gnomen 17 - Perché la Torà parla di streghe donne? Una ragione è data dal fatto che le donne hanno un'inclinazione maggiore rispetto agli uomini di praticare le arti magiche. La legge, tuttavia, vale per entrambi, anche se, nella storia, furono i maghi a raggiungere i più alti livelli di magia.

Gnomen 18 - Non esiste più un tribunale, ma la pena di morte per la purificazione del mondo è sempre valida. "In generale" insegnava il Morè Haim, "chi pratica le arti magiche non muore mai di morte naturale, ma viene sradicato dal mondo con un'atroce morte innaturale dopo la quale viene giudicato e mandato alle pene del gehinam, conformemente a quello che ha fatto".

Gnomen 19 – Una preghiera dell'Asino vestito da Leone:

"Sono felice perché il Candore del Regno dei Cieli ha raggiunto le dita dei miei piedi. I Gradini di Marmo Bianco stanno spuntando sulle mie dita di Asino-Leone. Tzeref mi ha imbiancato con la polvere di marmo e poi è tornato sopra con frammenti di marmo ed è sceso di nuovo per vedere la mia gioia di Asino-Leone. Persino l'Orso Bianco è entrato in scena mentre l'Asino-Leone pronunciava la sua preghiera 'EHEYE ASHER EHEYE, abbatti la magia nel mondo rendendolo puro con il Candore del Regno dei Cieli. O Dio degli Eserciti, non commiserare gli amanti delle tenebre e distruggili senza pietà, per il male che fanno nel mondo. E ricopri il mondo con il meraviglioso biancore che scende dalle galassie di latte. Elimina gli odiatori di bambini innocenti e rinchiudili nelle prigioni sotterranee delle tenebre. Ora il Candore scende e rafforza i miei lombi mentre mi rifugio in Dio Eterno. Ti prego, ascolta la preghiera del tuo servo imbiancato, o Dio Vivente che rispondi alle mie suppliche di Asino-Leone. Ti prego, distruggi gli stregoni il cui male è senza scrupoli e ogni male ha il suo prezzo. Abbi pietà delle vittime che sono cadute nelle loro trappole e inconsapevolmente si sono lasciate irretire, schiavi stupidi di donne inique che hanno pagato agli stregoni lauti compensi per catturare mariti innocenti in catene di magica servitù. O Signore, nostro Dio, basta! distruggili e bruciali e spezza ogni oggetto che possiedono. Ti prego, da' spazio al Bianco che ami e purifica il mondo con oceani di Candore dal Regno dei Cieli. Ti prego, fallo presto, EL SHADDAI, poiché sei lodevole agli occhi di Abramo, Isacco e Giacobbe quando distruggi gli operatori d'iniquità e prepari il mondo con il Candore dei Patriarchi. Riversa la Tua ira e salva gli innocenti cosicché potremo gioire quando le loro catene saranno per sempre spezzate".

Gnomen 20 - Così è stato per tutta la storia passata, ma in questa Quarta Generazione tutta l'idolatria e tutta la magia saranno distrutte e tutti coloro che la praticano saranno estirpati con terribili morti. Infatti tra i molti scopi della Quarta Generazione c'è quello di purificare la terra dalle quattro grandi e spregevoli categorie del male: (1) idolatria (2) magia (3) ingiustizia e (4) abomini sessuali. Tutti coloro che li praticano saranno distrutti entro la fine del periodo del Grande e Terribile Giorno del Signore. Perché il mondo deve essere purificato per contenere la meravigliosa Nuova Santità della Terza e Ultima Redenzione.

Gnomen 21 - Ci sono milioni di persone che vanno da streghe e maghi. La maggior parte ci va per 2 motivi principali (1) per le guarigioni e (2) per "filtri amorosi". Migliaia di operatori dell'occulto lucrano e si arricchiscono. Nei paesi cattolici, difficilmente si percepisce la contraddizione fra l'essere un buon cristiano e il rivolgersi ai maghi per ottenere supposti benefici. Anche nei paesi arabi, i musulmani non hanno molti scrupoli a chiedere aiuto ai praticanti di magia. Nei paesi protestanti dove coloro che leggono la Bibbia leggono anche l'Antico Testamento, ci sono più persone che "sanno" che le pratiche magiche sono proibite dalla Legge di Dio, ma ciò non significa che tale pratica non manchi.

Gnomen 22 - Per quanto riguarda le guarigioni tramite la magia o la stregoneria, ci sono molti che all'inizio seguono la medicina convenzionale, poi cercano la fede e se non ci sono risultati, si rivolgono a maghi professionisti e stregoni sborsando cifre esagerate per i loro servizi. Le eventuali guarigioni non sono ovviamente dal Cielo e non sono amate da Dio perché derivano da pratiche proibite. E i soldi che pagano sono come sacrifici idolatri. Non siamo qui per criticare o giudicare costoro ma solo per informarli su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Molti pagano ingenti somme di denaro e non guariscono. C'è anche il fatto molto importante che i ciarlatani-stregoni e i falsi maghi abbondano e la maggior parte delle persone non è in grado di distinguere fra chi possiede i veri segreti della magia e chi no. In ogni caso, si tratta di sperperare il denaro a beneficio del Satan, sia che si tratti di falsi impostori o di veri praticanti di magia proibita.

Gnomen 23 – Chi si è rivolto prima ai medici e alla religione e non ha trovato la guarigione e poi si è rivolto ai maghi e l'ha trovata, va più commiserato che condannato. Non si dovrebbe giudicare una persona quando soffre. Tuttavia, sarebbe bene spiegare che nella maggior parte dei casi, le malattie e le esperienze dolorose vengono per aiutare ad espiare e a mondare la persona da errori e peccati, siano essi noti o ignoti. Se avviene che una persona guarisce tramite pratiche impure, quella guarigione rimanda solo il decreto stabilito dall'Alto ma non lo risolve.

Gnomen 24 - Andare dai medici è permesso e persino obbligatorio e ciò che è pagato fa parte del bene che la persona sta facendo per se stesso nel cercare la propria cura ed è anche parte della propria espiazione. Le preghiere a Dio che invocano la guarigione sono certamente encomiabili. Tutto ciò che viene da Dio è buono.

Però, Le guarigioni che derivano dalle preghiere alla "Vergine Maria" sono tuttavia guarigioni idolatriche e sono severamente proibite dalla vera legge di Dio. Ciò vale anche per le preghiere del culto cattolico ai "santi" con le promesse di voti e donazioni. Ciò rientra nell'idolatria e qualsiasi guarigione si trasforma in una pesante catena che impedisce all'individuo di elevare la sua anima a Dio.

Pane dell'Asino vestito da Leone: sogno 567 – Daniele sognò (25.06.1989 -Milano) di essere con Giuseppe in una località dell'Italia centrale. Daniele spiegava alla gente che le preghiere alla Vergine Maria e ai santi sono gravi peccati d'idolatria davanti a Dio Onnipotente. La gente lo derise e si rifiutò di ascoltarlo. Ma lui continuò a parlare. Poi, vedendo una testa incisa nella pietra su un muro, disse ad un ragazzo: "Non vedi che quella testa di pietra ha gli occhi ma non vede, ha le orecchie ma non sente e ha la bocca ma non parla?”. Il ragazzo considerò le parole di Daniele, ma lo spirito impuro, creato dalle preghiere e dal culto della gente, parlò attraverso la testa di pietra dicendo che aveva occhi e vedeva, aveva orecchie e ascoltava. Il ragazzo derise così Daniele che si arrabbiò e con una potente voce chiamò lo spirito idolatrico più volte. Lo spirito, tuttavia, rifiutò di scendere. Daniele allora alzò lo sguardo e vide molte anime collegate tra loro da un corpo bianco e da occhi neri. Queste erano anime che erano cadute nell'idolatria quando erano in vita. Daniele prese in mano della lana di roccia di colore rosso sangue e pronunciando alcune parole in ebraico e in italiano, fece scendere lo spirito. Daniele lo minacciò di distruzione immediata se avesse continuato a prenderlo in giro e lo invitò a far parte del Segno contro le false dottrine del Cattolicesimo. -

Gnomen 25 - In generale, la maggior parte dei guru dell'India praticano l'idolatria e la magia e alcuni di loro sono abbastanza potenti nelle guarigioni. Lo stesso vale per questo genere di guaritori nelle Filippine e in alcune aree del Sud America e dell'Africa. Ci sono anche guaritori nei paesi islamici. Tutti costoro, esclusi i ciarlatani, hanno ricevuto in eredità alcuni "segreti" di magia che usano per acquisire onori e ricchezze. Chi è stato guarito rimane legato a loro e sviluppa una sorta di sudditanza e non capisce che tale legame origina dall'idolatria.

Gnomen 26 – Chi partecipa allo Spirito Cristiano e trova la guarigione, ovviamente la associa alla fede e allo Spirito a cui si è votato. Tuttavia, come il cristianesimo tradizionale ha una base falsa e idolatra, così anche il suo spirito è legato ai limiti della sua teologia falsificatrice. Solo nel Nuovo Patto Finale della Terza e Finale Redenzione lo Spirito è corretto ed elevato nella pura fede monoteista. Il Nuovo Spirito della Redenzione Finale per merito del Giudice Unto del Regno dei Cieli, lo Tzadik Haim, ha anche poteri di guarigione per chi procede con il cuore pieno nei Segni Completi.

Gnomen 27 - Così anche la Nuova Protezione del Patto Finale, da noi chiamata la nuova protezione del Grande Pesce Leviathan, è il miglior mezzo al mondo per evitare il bisogno di impure guarigioni. Qui tutto è sanzionato da Dio Onnipotente ed è desiderato per tutti, poiché la Nuova Protezione contiene la Vera Fede ed è legata allo Scudo di Abramo, che è radicato nei cieli sopra e persino nelle terre sottostanti. La vera protezione per l'umanità deve rispondere a "Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza" (Genesi, 1, 21), quindi deve essere (1) desiderato e "sanzionato" da Dio (2) deve "includere" il "formato della creazione" che è in consonanza con la creazione del corpo umano (3) deve essere legato ai 7 cieli sopra e alle 7 terre sottostanti, poiché l'uomo ha in sé qualcosa da livelli di sopra e di sotto.

Gnomen 28 - Quando esisteva il Santo Tempio a Gerusalemme, avvenivano molte miracolose guarigioni ogni giorno, attraverso la vera fede e il vero pentimento, insieme ai sacrifici animali e ai santi servizi e benedizioni dei Sacerdoti e dei Leviti e alla santità del Tempio stesso. Quando la Casa dei 7 Piani della Redenzione Finale, il Terzo e Ultimo Tempio che non sarà mai più distrutto, sarà costruito a Gerusalemme e a Beer Sheva, possa il Signore, nostro Dio, portarlo rapidamente ai nostri giorni, il suo potere di guarigione sarà enorme e persino maggiore che in passato.

Gnomen 29 - Ciò perché al tempo della Finale Casa di Preghiera, il mondo sarà purificato e la fede sarà elevata dappertutto, anche se il lavoro del Segno della Redenzione Finale dovrà continuare per centinaia di anni anche dopo la Quarta Generazione. Tuttavia, entro la fine di questa Quarta Generazione e dopo il Grande e Terribile Giorno del Signore, le radici del male e dell'ingiustizia saranno state estirpate. E' quindi dato come necessità profetica, che il Tempio Finale della Casa dei 7 piani a Gerusalemme e Beer Sheva possa essere costruito subito dopo la fine di questa Quarta Generazione.

Gnomen 30 - Prima di quella terribile frattura tra il vecchio e il nuovo mondo, tuttavia, le forze della magia e i seguaci di stregoni e guru di ogni tipo, nonché nuove false religioni e nuovi culti idolatri di ogni tipo, aumenteranno, purtroppo in un costante crescendo fino alla loro definitiva distruzione alla fine della Quarta Generazione. Ma molte, molte distruzioni individuali cadranno sugli stregoni durante la Quarta Generazione. Tuttavia i pericoli esistenti sono grandi e in crescita e bisogna essere forti per evitare ogni contatto con gli stregoni e con qualsiasi tipo di magia, poiché bisogna essere forti per evitare molti altri mali imminenti di nuovi seguaci di guaritori e falsi Cristi, di spiritisti e sedute spiritiche, così come abomini spirituali come la Scientologia e i Testimoni di G., odiati da Dio e dalla maggior parte della gente.

 

 

Tavola del peccato di maldicenza

 

Gnomen 1 - sogno 425 - Giuseppe sognò (12.09.1988 - Milano) di essere con Peretz ad un incontro dove erano presenti molti nuovi giovani che ascoltavano il Nuovo Messaggio. Nella stanza Giuseppe notò una donna (che lui conosce davvero) che era contraria al Nuovo Messaggio, ma che non trovava nula da da dire contro il Messaggio stesso. Ad un certo punto, vide una ragazza che era stata salvata con il nuovo messaggio dalla droga. La donna, vedendola, disse: "Guarda, è una tossicodipendente. Quindi sei spacciatore di droga". Giuseppe rispose: "Non è vero, non siamo spacciatori di droga e non abbiamo nulla a che fare con le droghe". La donna insistette con la sua affermazione. Subito dopo venne inghiottita dalla terra. Giuseppe capì che era la punizione di quelli che sparlano e mettono in giro voci false.

Gnomen 2 – Molti ebrei conoscono il verso in Salmi (34: 13-14) "Chi è colui che desidera la vita e ama i suoi giorni? Custodisci la tua lingua dal male e le tue labbra dal fare maldicenza". Il Rav Hafetz Haim scrisse un intero libro sacro sulla custodia della lingua. In verità, ogni parola che pronunciamo sottostà al giudizio del Tribunale Supremo, quanto più per un ebreo che è comandato dalla Torà ed è responsabile per ogni parola che proferisce (incluso in cose scritte).

Gnomen 3 - Anche il fatto che Moshe Rabbenu fosse "kvad peh" (lett. pesante di bocca, non era cioè sciolto nel parlare) implica che anche noi, allievi di Mosè, dobbiamo rendere pesanti le nostre lingue misurando ogni parola prima di farla uscire dalla bocca. Va notato che la traduzione di "kvad peh" come "balbuziente" è sbagliata. Mosè, il nostro Maestro, non era affatto balbuziente. La sua lingua era stata leggermente scottata nella primissima infanzia alla corte imperiale, quando i Maghi (Hartumei Mitzraim) invidiosi della sua intelligenza precoce, avevano consigliato al Faraone di sopprimerlo perché in futuro quel bambino lo avrebbe spodestato dal trono d'Egitto; per questo, misero alla prova il piccolo Moshe mettendogli davanti un vassoio pieno di oro e pietre preziose e un vassoio con carboni ardenti. Se avesse optato per il primo, era manifesto che il bambino avrebbe aspirato a conquistare il potere. L'angelo Gabriele intervenne e mosse la mano del piccolo affinché afferrasse i carboni ardenti. Fu così che Mosè portò la mano alla bocca e si scottò la lingua: questo episodio lo rese così "appesantito nel parlare"ma non affatto balbuziente.

Gnomen 4 - Ho formulato nel quarto anno dei Segni Completi un nuovo giuramento relativo all'osservanza della lingua che è stato posto come opzione tra le 50 benedizioni del nuovo patto del 12 marzo. Questo giuramento serve ad aiutare le persone ad essere estremamente attente nel parlare:

(Chiunque prende su di sé questo giuramento lo pronuncia davanti ad almeno due persone fedeli al Nuovo Patto Finale).

Giuro davanti ad EL SHADDAI, in nome del Nuovo Patto Finale che viene per merito del Goel Haim scelto, che io, ------ di mia spontaneità e senza alcuna imposizione su di me, desidero entrare nel Nuovo Patto della Lingua. Io ------ assumo questo giuramento per circoncidere la mia lingua da tutti i termini, espressioni e spiegazioni di tutte le false teologie del passato, e invece userò la mia lingua per usare i termini, le espressioni e le spiegazioni del Nuovo Patto Finale della Redenzione Finale. Anch'io ------ accetto su me stesso d'ora in poi di mantenere il mio discorso pulito e distaccato da tutte le parole volgari e le espressioni che sono impure e/o le negazioni della vera fede. Proverò al meglio delle mie capacità, secondo la mia conoscenza e il livello del mio studio, di educare la mia lingua alla Nuova Lingua Chiara del Nuovo Messaggio. Questo giuramento rappresenta una barriera di protezione contro la maldicenza (lashon ha-rà). Questo patto con la lingua purifica lo spirito che esce dalla mia bocca nella formazione delle parole. Questo giuramento riconosce la verità che il Signore, il nostro Dio, è Uno e riconosce la Redenzione Finale per merito del Goel Haim scelto, e una volta preso non può essere annullato.

(Colui che fa questo giuramento fa un segno di un piccolo taglio sulla sua lingua) Benedetto è il Signore, nostro Dio, che ha circonciso la mia lingua e che ci ha permesso di entrare nel Nuovo Patto Finale della Redenzione Finale.

Gnomen 5 – La forza dietro questo Nuovo Giuramento è la Lingua Chiara (Safà Berurà) rivelata con il Nuovo Patto Finale. Il Nuovo Linguaggio Chiaro si basa sulle parole dei Segni Completi. Abbi quindi paura di ciò che dici su qualsiasi altra persona. Qualunque cosa tu dica potrebbe ostacolarla dal ricevere la buona fortuna dalle Stelle della Redenzione. Qualsiasi cosa tu dica potrebbe ostacolare la sua neshamà dall'essere collegata al Regno dei Cieli. Qualunque cosa tu dica potrebbe impedirgli di ricevere la Nuova Luce della Casa di Preghiera. Qualunque cosa tu dica potrebbe impedirgli di capire il Segno dell'Asino che mangia il pane. Qualunque cosa tu dica potrebbe ostacolarlo dal prendere in considerazione la Quarta Generazione. Qualunque cosa tu dica potrebbe impedirgli di essere benedetto nel Segno della Risurrezione dello Tzadik Haim. Perciò stai molto attento a quello che dici di un'altra persona, specialmente se lui o lei non è presente. Abbi paura di Dio Onnipotente e abbi paura della tua lingua e in questo sarai benedetto.

 

La Lingua e il Mazal personale

Gnomen 6 - Giuseppe ricevette: la Lingua rappresenta la porta di una persona in cui si esprime la sua volontà. Una buona lingua lega un buon Mazal alla stella individuale della persona, mentre una lingua cattiva chiude il Mazal dalla sua stella personale. Una lingua sana nuota nelle acque del cervello e una lingua di giustizia è difesa dai denti.

Gnomen 7 – Lo Tzadik Haim insegnò: Il Santo Benedetto Egli sia ha creato la lingua dentro la bocca tra il palato, i denti, le gengive e le labbra che chiudono la bocca. Ha protetto la lingua con tutte queste difese in modo che la persona faccia attenzione e si trattenga dal dire ciò che non deve dire. La gente, tuttavia, non ne tiene conto e usa la lingua in modo libero e sfrenato come se non ci fosse un giudizio per ogni parola detta. Infatti, ogni parola crea un angelo che, in giudizio, può diventare o difensore o accusatore della persona. Purtroppo, però, in tutto il mondo la gente sparla del prossimo fino a tal punto che sembra che le persone non abbiano altro da denigrarsi a vicenda, soprattutto dietro le spalle.

Gnomen 8 - Per molte persone il parlare può essere disimpegnato, ossia la parola è libera e senza peso e si può dire tutto ciò che si vuole. La Santa Torà insegna invece che bisogna essere estremamente cauti con ogni parola che esce dalla bocca (Deut. 23, 24): "motzà sefateha tishmor ve-asita" (ciò che è uscito dalle tue labbra dovrai mantenere e mettere in pratica). Ogni persona è in giudizio per ogni parola che ha detto e il giudizio non è leggero. Le parole e le frasi formate hanno un significato ed esprimono concetti giudicabili, sia positivamente che negativamente. Gli ebrei sono comandati ad osservare ciò che dicono perché ogni parola fuori posto o falsa o accusatoria o detta sotto giuramento viene giudicata dal Tribunale dell'Alto. Questo è vero per tutte le persone, ma il giudizio in sé è molto meno severo per i non ebrei perché non sono comandati dalla Santità della Torà.

Gnomen 9 - Ci sono quindi molti livelli di giudizio perché ogni persona viene giudicata in rapporto al suo background, all'educazione che ha ricevuto e alle nozioni che ha acquisito. Nella Tradizione si dice che "il Santo, Benedetto Egli sia è preciso nel giudizio con lo Tzadik fino alla spaccatura di un capello". Quanto maggiore è la conoscenza delle vie di Dio, tanto più severo è il giudizio. Le persone, ovviamente, devono studiare le leggi di Dio per acquisire conoscenza in materia, che non viene da sola. Anche questo fatto in sé, della severità a cui è sottoposta la persona giusta non è facilmente comprensibile ai più. Qualcuno potrebbe obiettare: non sarebbe meglio essere ignoranti e non dover sostenere giudizi così severi!?

Gnomen 10 – No, un ragionamento di questo tipo non è pertinente. La severità con la persona giusta, che conosce bene la Torah, ha lo scopo di mantenerla al suo livello e stimolarla a raggiungere livelli ancora più alti. La saggezza viene data ad una persona saggia, non ad una sciocca. Una persona che disprezza la saggezza non saprebbe cosa farsene o come usarla. E a tale proposito, Gesù disse: "non gettare le perle ai porci" (Matteo, 7: 6). In ogni caso, la saggezza richiede un costante autocontrollo nel parlare e noi diciamo che "la saggezza è tacere e tacere è saggezza" (Avot, 3: 16) e in Proverbi (17: 28) "anche il pazzo che tace è considerato saggio"; quando infatti apre la bocca si capisce subito che non è saggio.

Gnomen 11 – La gente che non è abituata a discernere le proprie parole spesso fa giuramenti senza rendersene conto e il non-adempimento diventa un onere a suo carico. La Torà mette in guardia a mettere in pratica ciò che ci si è impegnati a fare, dato che ciò è considerato come un giuramento che va adempiuto (Numeri, 30: 3). La conoscenza e le condizioni che costituiscono un giuramento o meno sono discusse a lungo dai Saggi del Talmud.

 

 

Tavola del Tentatore

 

Passo 1 - (Sogno n. 363) - Daniele sognò (20.09.1988 - Milano) di vedere in cielo un piccolo oggetto di colore rosso che, scendendo verso di lui, diventava sempre più grande e, alla fine, prendeva forma e gli cadeva vicino. Dall'interno di questa forma, uscì un uomo che disse “Io sono il Maestro Haim”. Daniele non disse niente ma aveva dei dubbi; tuttavia lo seguì e ne osservò i movimenti. L'uomo entrò in un piccolo refettorio, dove c'era anche Peretz che stava mangiando, Daniele notò che Peretz non aveva cambiato atteggiamento, in quanto continuava a parlare e a gioire con gli allievi che lo circondavano. L'uomo, che aveva dichiarato di essere il Maestro, si trasformò in una persona che si mise a mangiare in disparte. Poi, ad un tratto, cominciò a fare dei segni e ad esibirsi in giochi di prestigio; fece lievitare 4 cucchiai che quindi scescero lentamente e si adagiarono sulla tavola. Peretz, osservando il tutto, disse: “Non è il Maestro, ma è il Tentatore” e qui si concluse il sogno. Dopo un po', Daniele sognò di vedere Peretz che spiegava: “Quando il Maestro faceva un ‘segno’ non si mostrava a nessuno. Quelle che hai visto erano le strategie del Tentatore”. Peretz poi spiegò agli allievi le strategie del Tentatore. -

Passo 2 – Il Tentatore si presenta con ‘miracoli’ di sua fattura, che, tuttavia, non sono mai veri miracoli di Dio; egli conosce bene la stoltezza dei pensieri della gente e la impiega per farle pensare ciò che desidera. Intelligente, vero? Ma da dove gli viene un simile potere? Bene, non è mica nato ieri, come ben sapete. In realtà, è un grande angelo, è il Serpente di vecchia data! Altrimenti, come avrebbe potuto entrare nel Paradiso?! Egli, infatti, è a tal punto perspicace che conosce tutta la Torah. Quasi mai proviene dai mondi inferiori, come erroneamente molti sostengono. Viene invece dai cieli superni, trattandosi di un angelo alquanto distinto rispetto agli altri. È, infatti, l'unico angelo che possiede il libero arbitrio.

Passo 3 – Non è così semplice sbarazzarsi di lui. È un tipo che fa subito presa, sebbene parli dal di fuori e non sia autorizzato ad entrare dentro, a meno che non venga invitato a farlo. Egli stuzzica la mente umana tutto il giorno per poi farla cadere in errore di notte. Eppure, la maggior parte della gente gli vuole molto bene e, senza conoscerlo, lo considera come un amico e non capisce che lui la prende in giro con ogni tipo di espediente. Egli tiene gran parte del mondo sotto i suoi artigli e se volete vedere uno dei suoi templi preferiti, andate nel più vicino casinò o ricevitoria del lotto. Il mondo è sempre pronto a cadere nella trappola dei suoi spettacoli ed è disposto a pagare il biglietto a qualsiasi costo.

Passo 4 – Ma come fa? Come riesce a fare breccia in ognuno? Come fa ad ingannare sempre le persone facendo loro pensare di ragionare in modo autonomo mentre è lui che le dirige? Come fa a conquistarsi la simpatia della gente? Con quali astuti stratagemmi s'insinua nei cervelli degli esseri umani conducendoli ad agire secondo la sua volontà? Bisogna dargliene atto! Egli è davvero in gamba a far cadere la gente in errore e a farla deviare dai meriti che hanno acquisito. E' un genio impareggiabile. E' un grande mago che sfrutta al meglio le debolezze dell'umanità.

Passo 5 – Senza di lui il mondo sarebbe stato certamente noioso e l'insipida monotonia avrebbe regnato sovrana. Il Signore lo creò, perché sapeva che non avremmo ottenuto meriti se non cimentandoci con questo astuto Serpente, sempre pronto a farci cadere in errore. Il Signore, nostro Dio, non ci avrebbe abbandonati senza la consapevolezza della caduta, per cui ci ha dato la possibilità di imparare a rimetterci in piedi. Noi non lo vogliamo, ma, però, non possiamo farne a meno, in quanto si tratta di un angelo intelligente che se riusciamo a tenergli testa, ci gratifica, lasciandoci un po' della sua saggezza.

Passo 6 – A volte, la Torah viene paragonata ad un medicamento che sana le ferite che questo gigantesco Serpente infligge. Oh, come se la gode quando fa arrabbiare le persone o le fa cadere in depressione! E che sonore risate si fa quando si gusta la porzione offertagli dalle persone che lo hanno esaudito! E noi, esseri umani, siamo da sempre il suo pane e lui ci mangia in tutte le salse! E non si stanca mai. Al massimo, cambia strategia, ma è sempre pronto a fare gli straordinari. Certo, ha non pochi vantaggi rispetto a noi. Primo, non dorme e, poi, ha una pazienza lunga. Lui aspetta, aspetta e aspetta fino a quando arriva un momento di debolezza e, a quel punto, si avventa sulla sua preda, come se il tempo si fosse fermato.

Passo 7 – Comunque, questo Angelo non può essere soppresso. Se morisse, gli animali non potrebbero più accoppiarsi e gli esseri umani unirsi in matrimonio. Alla fine, c'è una sorta di compensazione, questo è vero, ma non pensate che tutto il male derivi da lui. Ci sono anche molti aspetti positivi che prodiga per il bene dell'umanità. Senza di lui, mancherebbero completamente le conquiste della saggezza e la pienezza nella comprensione. La gente, naturalmente, dovrebbe essere abbastanza savia per capire e riconoscere le sue strategie. E per essere saggi, abbiamo bisogno anche dell'astuzia del Serpente, per poter distinguere tra lecito e illecito. Perché lui lo sa già; essendo esperto nella Legge di Dio, sa in che modo tentarci.

Passo 8 – Il Tentatore conosce i punti deboli di ogni persona, anche quelli più profondi. Non ha scrupoli, né remore a navigare nei meandri reconditi della mente. Egli stimola e ravviva i sentimenti di amore passionale e di pietà, laddove sono proibiti da Dio. Ma non si ferma qui. Egli mette in campo dei ragionamenti che hanno una logica ferrea per giustificare azioni e desideri proibiti. Chi, se non un potente angelo, potrebbe possedere una conoscenza talmente maliziosa! Chi, se non un rettile velenoso di suprema sapienza, potrebbe sopraffarci in tal modo! In verità, questo Serpente è una creazione meravigliosa, con la quale dobbiamo battagliare giorno e notte.

Passo 9 – Ognuno ha bisogno di più stratagemmi per combattere la sua astuzia. Il problema è che è lui ad avere il sopravvento il più delle volte. Egli indebolisce le persone attraverso i loro difetti piuttosto che rafforzare le loro difese contro la sua furbizia. Oh, chiedetelo pure ad Israele, il suo primo e più eminente bersaglio da 3500 anni. “Voi siete quelli comandati da Dio” dichiara, “e vorreste soltanto sbarazzarvi di me!" In verità, egli comanda miriadi di eserciti e, a suo nome, invia i suoi generali alle nazioni. Ma con gli ebrei, è sempre indaffarato ed impiega le sue più alte strategie. I suoi generali, comunque, hanno imparato molto dalle sue tattiche con il popolo eletto, per cui le usano con le nazioni. La differenza è che Israele le sperimenta per primo.

Passo 10 – C'è un verso biblico di rara efficacia che dice "Iddio ti possa sgridare, o Satana!" (Yigar Hashem bechà, ha Satan) (Zaccaria, 3: 2). Per quanto potente possa essere, questo angelo non può sopportare queste parole e quando sente che sono dirette contro di lui, si dilegua il più lontano possibile. Ma il più delle volte, fa in modo che la gente dimentichi questa formula fino a quando è già caduta in errore. Egli ha la facoltà di trasformare una brutta pelle in un qualcosa di meraviglioso da leccare con irrefrenabile passione. Uno dovrebbe avere abbastanza senno per capire il suo modo di agire. Come fa ad insinuarsi nella persona se si trova fuori? Come sa dove finisce la razionalità e comincia la giustificazione logica?

Passo 11 – L'ira è il suo pane e l'impazienza il suo vino. I difetti dell'umanità sono i suoi migliori amici e l'arroganza è la sua preziosa servitrice. Giorno e notte assapora il suo pane e tracanna il suo vino, ridendosela di gusto. Una delle sue più infide consorti si chiama Paura e lui la manda nell'intimo delle persone deboli per creare delle grandi barriere contro la razionalità e per bloccare l'inconscio dall'affrontare la realtà e dal vedere i propri difetti. Indubbiamente, conosce bene la psicologia, dal momento che si fa beffe della psiche della gente. Non solo a livello di pelle, ma anche di cervello! E allora, in che modo possiamo sapere quando viene a importunarci?

Passo 12 – La prima regola di difesa è quella di credere che il Tentatore esiste e che è nelle vicinanze, pronto ad agire. Infatti, egli fa credere alla gente di non esistere. La sua menzognera reclame suona press'a poco così “Non credere in me e avrai una vita molto più facile e sarai come un bambino innocente che non sa distinguere tra giusto e sbagliato”. Quanta gente è caduta in questo suo tranello! Funziona bene, per questo lo usa. Conosce bene i suoi polli, questo angelo! E così si fa gioco di noi continuamente e noi ci rifiutiamo ancora di riconoscere che ci sta appresso. Chi di noi è più ostinato, noi o lui? E perché mai dovremmo essere responsabili di ciò che non possiamo vedere? Ma non fateci troppo caso, perché noi siamo, in verità, responsabili di molte cose che non possiamo vedere.

Passo 13 – Da parte mia, me lo immagino laido. La verità è che non l'ho mai visto da vicino. Forse è perché ha un brutto lavoro da fare, quello di far cadere in peccato la gente e di allontanarla dal Creatore. In verità, non è una cosa bella nell'ambito della perfetta creazione divina. Ma è anche vero che lui è comandato, per cui non può andare contro il volere del Creatore e svolge il compito assegnatogli con zelo e con tutte le sue forze. Forse è di belle sembianze. Veramente, non ne ho idea, ma una cosa è certa, senza di lui non saremmo mai stati capaci di distinguere tra brutto e bello. Egli sa dimostrare bene la falsa bellezza e noi dobbiamo studiare la verità della sua bruttezza per conoscere la falsa bellezza che ci mostra. Per cui, quale opera è più importante, la sua o la nostra? Non saprei; non ne ho la minima idea.

Passo 14 – Non lo si può umiliare così facilmente. Si tratta pur sempre di un angelo. E non gli si può anche ordinare cosa fare. A lui è stata data la facoltà di tentarci, per cui fa del suo meglio per farci cadere in peccato. Non possiamo prendercela con lui, ma possiamo fare in modo che lui se la prenda con noi e ci lasci in pace. Naturalmente, ci aspetterà pazientemente al varco, pronto a colpirci quando ci vedrà poco vigilanti o desiderosi di degradarci a livelli infimi. Sarà a quel punto che avrà vinto la sua battaglia. Se, invece, si rimane fermi nella propria decisione, lo si può fare arrabbiare e alla fine cacciarlo. Quando finirà di importunarci? Nel momento in cui la nostra perseveranza prevarrà sulla sua ostinazione, il Tentatore non oserà più venire, in quanto non è dignitoso, per un angelo così potente, venire respinto e umiliato da qualche parolina pronunciata con intenzione.

Passo 15 – A dire il vero, se, da una parte, possiamo giustamente rimanere meravigliati dalle sue facoltà e dal suo immenso regno, dobbiamo, non di meno, stupefarci dal potere che possiede la nostra lingua. È sufficiente una parola, espressa con la giusta intenzione, per sbarazzarci di questa creatura alata. E lui, con tutta la sua malizia e la sua potenza, avrà paura di accostarsi a noi. E noi, se saremo costanti e più furbi di lui, potremo liberarci per sempre del suo veleno. Possiamo sconfiggerlo, malgrado tutto; questo è uno straordinario dato di fatto su cui meditare. Noi, qualche chilo di pelle e ossa, siamo in grado di spaventare e mettere in fuga un angelo di Dio! Questo ha dell'incredibile, vero?

Passo 16 – Diciamolo pure, dobbiamo essere coraggiosi, guardarlo in faccia (anche se non lo vediamo), e dirgli con la giusta fede e con il potere della parola di Dio: "EL SHADDAI ti sgridi, vattene via lontano da qui!". Lo so, non è facile tirar fuori un simile coraggio, specialmente in questa generazione così debole fisicamente e spiritualmente. L'uomo, comunque, deve avere questa forza, in quanto gli è stata fornita la libera facoltà di scegliere. Egli è così forte perché possiede il libero arbitrio, il dono divino più potente concesso all'umanità. Ed è attraverso il libero arbitrio che si misurano i nostri meriti e i nostri errori. Quando respingiamo il Tentatore, esercitiamo bene il nostro libero arbitrio e, alla fine, la nostra perseveranza avrà l'effetto di vincere le nostre battaglie contro il Serpente.

Passo 17 – Il fatto è che le strategie possono funzionare solo se la persona è determinata ad avere la meglio nella sua battaglia contro il Tentatore. Gli ebrei, per il fatto di essere comandati, sono obbligati a confrontarsi in questa sfida. Rinunciare a combattere significa essere mandati al tappeto. Per questo i Saggi, di benedetta memoria, dissero che la Torah è il migliore farmaco aromatico contro il Maligno. Le spezie della Torah rappresentano i piaceri gustosi che derivano dalla comprensione di ogni regola o di ogni questione attinenti la vasta e ricca tradizione di Israele. Queste spezie aromatiche sono necessarie per combattere lo Yetzer ha-rà (l'inclinazione al male), giacché una persona ha bisogno di capire molte cose per sapere amministrare le strategie dell'avversario.

Passo 18 – Le nazioni, che non sono comandate nella Torah, devono cimentarsi in una battaglia molto meno impegnativa. Innanzi tutto, non devono ottemperare alle proibizioni riguardanti il Sabato e le Festività. Né si richiede loro di seguire particolari dettami alimentari o rigide regole di santificazione. Satana ha molto meno da guadagnare con loro. Per questo manda degli angeli meno potenti per far peccare la gente, anche se codesti angeli minori svolgono molto bene la loro opera, fanno gli straordinari e si dilettano a stimolare desideri illeciti e a far fare azioni abominevoli, ispirate da odio, calunnia, maldicenza, arroganza e simili. Per quanto ne sappia, questi angeli non hanno problemi di disoccupazione…

Passo 19 – Il fatto è che ciò ha poca rilevanza allorquando si raggiunge il periodo della Quarta Generazione. Sia nell'era antidiluviana che in altre successive epoche storiche, rimane questo sconsolante fatto e cioè che, a livello generale, o perché Satana è stato troppo forte o l'umanità troppo debole, la porzione da lui mangiata è stata immane, mentre le anime umane rimpiangono i meriti che si sarebbero potuti guadagnare e invano chiedono scusa, ma il fatto di non avere esaudito la volontà di Dio è ormai irreversibile. Possiamo soltanto dire "Grazie, Dio Santo, che ci hai fatto arrivare fino a qui e adesso, finalmente, al tempo della Redenzione Finale, la Nuova Legge arriva per tutti come un toccasana, nel merito del Goel Finale, Haim. Dobbiamo ricominciare ad avviarci lungo questo nuovo sentiero storico, cosicché tutti possano finalmente partecipare, con tutto il cuore, ad amare, temere e servire il Signore, nostro Dio. Dalla Nuova Legge dello Tzadik Haim, la gente imparerà ‘in che modo’ guadagnare meriti davanti a Dio, meriti che valgono sia in questo mondo che nel mondo futuro.

Passo 20 – Fate attenzione, comunque, a non cadere in errore, pur se la redenzione si prospetta all'orizzonte. Nessuno potrà elevarsi senza prima sperimentare, in prima persona, le dure battaglie contro lo Yetzer ha-rà, che viene per impedire il conseguimento dei meriti. Questo è il modo con il quale uno cresce e si sviluppa, conquistando sempre più forza e saggezza. È così che dimostra di essere un vero uomo o una vera donna davanti a Dio e davanti al mondo. Bisogna superare molti ostacoli per essere bene allenato. Bisogna conoscere tutti i tranelli prima di poter diventare guida. Bisogna provare il buio per poter apprezzare la luce.

Passo 21 – Avverranno grandi cambiamenti. Anche il livello del libero arbitrio diminuirà leggermente dopo la Quarta Generazione, in seguito alla Grande Rivelazione della Terza e Finale Redenzione e del contemporaneo ritorno dell'umanità al giusto equilibrio in tutte le cose. In quel tempo, la verità e la giustizia si verseranno come pioggia benedetta sull'umanità intera. Già fin d'ora, la forza del contrasto viene indebolita da chi procede onestamente con intelligenza e con cuore puro. Le strategie del Tentatore avranno meno peso quando verranno comprese dalla maggioranza delle persone nel mondo. Si capirà che i suoi stratagemmi sono semplici illusioni. Si riconosceranno per quello che sono. Fino ad ora, era molto difficile individuarli perchè l'oscurità che pervadeva il mondo li ammantava con false ed ingannevoli luci. In futuro, però, il potere di riconoscere la radice di un pensiero o di un desiderio verrà sostenuto dalla vivida luce di verità e di giustizia presente nell'aria respirata.

Passo 22 – In quel tempo, sarà l'umanità a ricorrere alle sue strategie invece di essere da esse ingannata. E lo farà a fin di bene, senza scopi illeciti ed immorali. Qualche spezia saporita e piccante resterà e andrà ad insaporire l'attrazione fra uomini e donne, che così continueranno ad accoppiarsi e a procreare. Le persone useranno molte strategie per servire Dio. E le bugie, proibite quando recano danno al prossimo o minano la credibilità, potranno essere dette a solo fin di bene, perché saranno figlie della saggezza e avranno lo scopo di pacificare o aiutare il nostro prossimo.

Passo 23 – Ho qui spiegato concisamente le proprietà della potenza di Satana. I dettagli delle sue strategie devono essere imparati, sperimentati e meditati giorno dopo giorno. Se, tuttavia, uno non possiede i parametri della vera fede nel Dio Unico Vivente, Creatore dell'Universo e i parametri dei Dieci Comandamenti, non avrà punti di riferimento su cui appoggiare i suoi giudizi e non sarà in grado di capire che ciò che è giusto proviene da Dio, mentre ciò che è sbagliato deriva da Satana o dal corrispondente yetzer ha-rà (l'inclinazione al male), che si insinua nella persona dall'interno. Da qui si deduce quanto sia necessario il Serpente; viene, infatti, ad aiutarci a restare saldi nella perfetta fede nel Dio Onnipotente.

Passo 24 – Diario dell'Asino vestito da Leone: Shabbat, 6 Menahhem Av 5757 – 9 Agosto 1997[1] - Segno davanti al Tribunale di Mordechai ha-Tzadik, Ho chiamato EL SHADDAI. Ho fatto il segno per chiedere che lo Yetzer ha-Rà fosse presente. Ho invocato EL SHADDAI: "Signore del mondo, come possono fare progressi gli allievi se lo Yetzer ha-Rà li butta giù ogni volta? Essi non sono in grado di tenergli testa. Ogni volta che viene, li butta a terra. Essi vorrebbero progredire e fanno sforzi tremendi per andare avanti, ma, ogni volta, lo Yetzer ha-Rà ritorna e li fa cadere, rovinando così i loro passi in avanti. Essi non sanno anche come condurre questa lotta con lo Yetzer ha-Rà. Non è alla loro portata.

Passo 25 – "Essi sono persone che vogliono vivere, non solo combattere contro lo Yetzer. Siamo ancora come sul Sinai dove lo Yetzer ha-Rà faceva cadere i figli di Israele in ogni occasione? In fondo, si tratta di un pugno di allievi che ha superato le prove dei passati 14 anni, sopravvissuto nella sua parte migliore; tuttavia, non è in grado di contendere con lo Yetzer ha-Rà. È troppo per loro. Ti prego, EL SHADDAI, opera un cambiamento nelle misure, altrimenti non possono fare alcun progresso. Io, che te lo chiedo, non sono niente, EL SHADDAI e non so niente. Ma Tu conosci le misure, EL SHADDAI, e io Ti supplico, cambia le misure per tutti coloro che si rifugiano sotto i Segni completi della Redenzione Finale. Il regno dello Yetzer non è abbastanza grande, che tiene tutto il mondo sotto i suoi artigli?

Passo 26 – "E anche gli allievi, fino ad ora, hanno dovuto sottoporsi ad una prova dietro l'altra, prove che si sono rivelate estremamente difficili e solo pochi di loro sono rimasti, dopo che hanno superato la prova della fedeltà. E nonostante ciò, lo Yetzer ha-Rà, la cui pazienza non ha fine, li aspetta continuamente al varco e li fa cadere in errore, vanificando così i loro progressi. Basta, EL SHADDAI. Ti supplico, nel Segno del Vero Asino, nel segno di Tzeref, Uomo delle Tavole, non so come, ma cambia questa misura in una misura che vada bene per loro, per il loro bene e per il bene di tutti quelli che verranno.

Passo 27 – "Se quelli che verranno dovranno superare le stesse prove, allora tutti fuggiranno dalla Missione. Dai agli allievi il merito che gli spetta e fa' che tutti quelli che entreranno a far parte della Missione, fin d'ora, siano esentati da questo stesso merito. Ti ringrazio EL SHADDAI, EL SHADDAI è Grande, EL SHADDAI è Uno". - -

Passo 28 – Avevo la sensazione che questa preghiera fosse stata accolta (oggi è lunedì), per cui l'ho annunciata a Paolo, Deborah, Shaul, Rahhel e ad Solly in Israele. Loro l'hanno ascoltata con grande gioia. C'era un'allusione, secondo la quale c'erano 250 (Tzadikim Nascosti) ‘presenti’ nel Tribunale quando ho fatto questa invocazione. L'allusione era in un sogno di Giuseppe, che indicava un ‘salto’ di livello da 36 Tzadikim Nascosti a 250. In quello stesso sogno Giuseppe aveva visto Davide che combatteva contro Golia. Golia era così gigantesco che la sua testa non si vedeva. Davide lo affrontò, gli si arrampicò sopra e lo abbattè, trionfando. Il sogno di Giuseppe è passato di qui sabato, di primo mattino, dopo l'una di notte.

Passo 29 – Siate umili, molto umili, sia con gli altri che dentro voi stessi. Non incensatevi. Se avete una buona qualità, lasciate che siano gli altri a dichiararla, non voi stessi. Lo Tzadik Haim mi insegnò un proverbio arabo che dice ‘Nessuno si lodi tranne che per Satana’. Siate obiettivi in ogni giudizio che vi riguarda; consideratevi colpevoli, da una parte, e innocenti, dall'altra, ma soppesate prima la colpa, in quanto non si raggiunge la saggezza senza una chiara introspezione e nessun esame di coscienza sarà tale se non si è in grado di vedere prima le proprie colpe e i propri difetti. Se una persona non sa guardare ai propri difetti con imparzialità, come un giudice, non potrà mai capire da che parte o che forma il Tentatore sceglierà per farlo cadere. Dovete conoscere voi stessi prima di poter capire che cosa intende farvi il Serpente.

Passo 30 – La vera umiltà è la virtù necessaria per fare una giusta introspezione; bisogna essere umili anche per non coprire i propri difetti. Chi è arrogante o presuntuoso non sopporterà di vedere dei difetti in se stesso, poiché non intende mettere in discussione l'alta stima che ha di se stesso. Il Serpente sarà allora in grado di farlo deviare facilmente dalla retta via perché questa è una sola. La sua strada sarà impedita dai difetti che sono in lui. Per continuare lungo il suo cammino, egli dovrà correggere i propri difetti e solo dopo potrà proseguire fino al difetto successivo con cui dovrà confrontarsi. Se, tuttavia, l'individuo rifiuta mentalmente di guardarsi dentro con imparzialità, allora non potrà continuare a procedere per la retta via, che gli è stata designata; questo lo farà deviare e gli farà prendere un'altra strada, più facile e più comoda da percorrere. Lasciate quindi che ogni persona cammini diritto, davanti al Signore, sul cammino della sua vita e ami questo percorso e sia zelante nel respingere chi cerca di fargli perdere questa sua preziosa porzione.

25 giugno 2006, Fermo, Italia, sogno di Giuseppe:

Nel suo sogno, Giuseppe ha visto Beniamino, su di lui la pace, che scendeva dal Regno dei Cieli su qualcosa di simile ad uno scivolo (dei bambini) rosa. Beniamino aveva i capelli lunghi e lisci uniti da dietro con un elastico. Giuseppe lo ha salutato affettuosamente e gli ha chiesto come stava. Beniamino ha risposto: “Grazie a Dio, bene. Sto molto bene qui". Poi ha detto di aver un incontro importante e ha invitato Giuseppe a seguirlo, senza fornire altri dettagli. In macchina, sono così andati a quell'appuntamento misterioso. Durante il tragitto, Beniamino è svanito e Giuseppe si è ritrovato in giro per Milano con sua moglie Sharonne alla ricerca di quel posto. Quindi Giuseppe è arrivato davanti all'entrata di un imponente edificio posizionato tra le nuvole. In quel momento è ricomparso Beniamino, che ha invitato Giuseppe ad entrarvi, spiegandogli che quello era il Regno dello Yetzer ha-Rà e che loro erano come in missione per sconfiggere Satana. Il palazzo era enorme, in apparenza senza fine. C'erano numerosissime stanze, ognuna di proporzioni immense. Giuseppe ha capito che in ogni stanza c'era un settore o livello del potere di Satana con all'interno le sue diverse strategie di battaglia. Giuseppe ha intuito che quel regno, posto tra cielo e terra, era la dimostrazione dei poteri e della forza di Satana; dominava il tutto e i suoi sudditi avevano molta paura del loro padrone. Uno di loro si è unito a Giuseppe e Beniamino. Era di color rosa e formato da una sostanza appiccicosa; ha cominciato a spiegare delle cose sui poteri di Satana e delle sue strategie nel mondo. Ha quindi proposto a Giuseppe di firmare un documento contro Satana. Giuseppe gli ha urlato contro dicendo che era impossibile andare contro il potere di Satana e vincerlo: "Una cosa è sconfiggere Satana, un'altra è andare contro di lui". Giuseppe aveva capito che quella creatura del male era un seguace di Satana che gli aveva mentito. La scena si era svolta all'interno di una delle stanze. Giuseppe ha continuato per la sua strada, stupito dagli enormi spazi che lo circondavano. Tutto era costruito in modo tale da creare caos nel mondo. Dopo aver camminato un po', Giuseppe è entrato in una sala molto grande con molte scalinate intorno alle pareti che si alzavano a spirale. I gradini erano di color castagna e le pareti di color arancione. Mentre le osservava, ha sentito di nuovo la presenza di Beniamino al suo fianco. Dopo essere salito su quei gradini, ognuno dei quali rappresentava un potere di Satana, ha scoperto che tramite l'ordine del linguaggio e l'alfabeto o tramite i numeri in serie, si poteva sconfiggere il Maligno. Con semplicità Giuseppe ha iniziato a recitare le lettere dell'alfabeto (a, b, c, ecc.) ed i numeri ( 1, 2, 3, ecc.); così facendo era riuscito a ridurre la potenza del Satan. Giuseppe ha così capito che il potere di Satana consisteva nel creare confusione e disordine attraverso le parole e i calcoli. Il segreto per sconfiggerlo era così piccolo che lo si poteva racchiudere in una scatoletta. Giuseppe aveva capito che si poteva sconfiggere Satana ritrovando la semplicità del linguaggio.

 

 



[1]. L'ho inserita qui al posto della Tavola 15 tra gli gnomen 2 e 3 nella preghiera fatta e accettata, mirata ad allentare la morsa dello Yetzer ha-rà (il Tentatore, l'Inclinazione al Male) su tutti gli allievi del Patto Nuovo Finale.