Autore: Peretz Green
Traduzione: Davide Levi
I 5 Libri del Patto
Terza Tavola – Elia
Introduzione
(1 Re, 17, 1) Ed Elia, il Tishbita, uno di quelli che si
era stabilito a Ghilad, disse ad Achav: "Com'è vero che vive
l'Eterno, il Dio di Israele, al cui servizio io sto".
Questo passo nel Tanach è l'azione iniziale del
Profeta, l'angelo del Patto benedetto nella sua menzione per ciò che gli
fu trasmesso dal Cielo e venire rivelato per iscritto. Il verso rappresenta
un'introduzione generale, un annuncio particolare in base al quale solo i
profeti nascosti superiori possiedono un livello particolare davanti a Dio e alla
gente nel mondo quando arriva "il momento di agire poiché hanno
violato la tua Torà".
Non è nostro compito spiegare ciò che
è noto nel Talmud e nella Tradizione sul livello supremo e miracoloso
del profeta Elia, di menzione benedetta, a beneficio di Israele e dell'umanità,
dato che la Redenzione Completa e Finale arriva attraverso i suoi annunci.
Nel corso della storia sono state create molte leggende
popolari attorno alla sua figura, ma il Maestro Haim non mi ha lasciato
indulgere su tali 'agadot" evitando di confondermi.
Per 7 anni Ha Morè Haim ha sigillato nel mio cuore
la Torà di Moshe Rabbenu con le sue sante qualità risvegliando in
me "esh dat lamò" (una legge di fuoco è anche per loro).
Poi, per 6 anni, mi ha fatto entrare in una stanza "santificata"
(nella casa in cui vivevo) per iniziare a conoscere i modi amati della Kedushà.
Tuttavia, non sono entrato a livelli più elevati, anche se, rispetto ad
altri, fui separato.
Non mi dilungherò oltre. Un asino è lontano
dai livelli degli Tzadikim ma, tuttavia, vede cose che gli altri non vedono
perché non entra nella confusione intellettuale dei più eruditi.
Non è un profeta ma i sogni profetici della Redenzione Finale scendono sugli
Asini. Rispetto agli Tzadikim, egli è cieco e sordo come Meshullam, il
servitore di Dio.
Ma torniamo ora all'angelo del Patto, il profeta Elia, di
benedetta menzione.
Come è noto dalla Tradizione, il profeta Elia non morì
e in ogni generazione è stato a capo dei 36 Tzadikim Nascosti, ma non conteggiato
fra di loro. Questa realtà non è stata rivelata nel Tanach ma i
versi del Libro dei Re ci aiutano a capire alcuni eventi importanti che
rivelano il suo elevato livello: l'arresto di pioggia e rugiada per manifestare
la sua collera contro Achav; il suo soggiorno nella dimora della povera vedova
di Sarafand e la rianimazione del di lei figlio, apparentemente morto; il suo
sacrificio sul Monte Carmelo; l'uccisione dei profeti del Baal; il suo soggiorno
segreto in una grotta del Monte Sinai per concludere la sua missione in questo
mondo, come capo dei Profeti; la consegna della sua tradizione all'allievo
prescelto, Elisha (Eliseo).
Negli episodi summenzionati, il profeta Elia si rivela
come un vero 'kanai' (zelante) di Dio ed è noto che l'origine della
'kanaut' (lo zelo per Dio) risale a Pinhass. Alcuni Saggi sostengono che Elia sia
lo stesso Pinhass che non conobbe la morte terrena. Lo Tzadik Haim
chiarì per noi la questione, in questi termini: Elia ricevette l'anima
di Pinhass e non già che Pinhass visse fino al tempo del Profeta. Quando
arrivò al mondo, Elia ricevette l'anima di Pinhass per merito del suo
vero zelo per Dio. In questo modo, la completezza dell'anima e del fisico,
ossia il "patto di pace", si realizzò tramite il profeta Elia.
Dopo diversi secoli quell'anima svolse i suoi particolari scopi storici senza
la morte fisica.
"Com'è vero che vive l'Eterno, il Dio
di Israele, al cui servizio io sto" allude alla neshamà di colui
che era già stato al Suo servizio, ossia Pinhass. 'Il Dio Vivente di
Israele - dice l'anima - Benedetto Egli sia, è la Vita Eterna per
sempre, e io che sono al Suo servizio ho ricevuto il patto di pace, per essere
sempre vivo, anche in un corpo materiale".
(ibid 2-3) 'E
la parola dell'Eterno gli fu rivolta in questi termini: "Pàrtiti di
qua, vòlgiti verso oriente e nasconditi presso il torrente Kerith che
sta davanti al Giordano".
"Pàrtiti di qua", abbandona la tua collera
e ritorna al tuo precedente stato di elevazione nascosta in modo da attuare il
patto (Kerith - koret brit) che coinvolge i livelli interni della tua anima particolare.
Questo è stato l'inizio del suo compito storico di
"angelo del patto" (Malachia 3, 23) "Ecco, io vi sto per mandare
il profeta Elia". Quando entrò nel torrente Kerith, entrò
nel patto di pace per realizzare gli scopi storici a lui destinati.
(ibid. 4-6) "E tu berrai al torrente, ed io ho
comandato ai corvi che ti diano da mangiare". Egli partì e seguì
la parola di Dio; camminò e si stabilì presso il torrente Kerith,
che è davanti al Giordano. E i corvi gli portavano di mattina del pane e
della carne e così anche di sera; ed egli beveva al torrente.
Il significato semplice è chiaro ma quello recondito
allude all'entrata nel patto già sigillato nella sua neshamà. Chi
sono i corvi che gli portarono pane e carne? Allude alle gravi sofferenze che
subirono gli Tzadikim Nistarim nel corso delle generazioni, dato che il profeta
Elia fu a capo dei 36 Tzadikim Nascosti in ogni generazione che vivono nella giustizia
e nello zelo per Dio, e che vedono chiuse davanti a loro le porte del
sostentamento fino a quando il Santo Benedetto li salva dalla morte con le
acque del torrente Kerith e con il cibo che portano loro i corvi. Così
Ha-Shem ricorda le azioni dell'angelo del Patto e il suo fervente zelo e manda ai
suoi Giusti pezzi di pane e di carne affinché non muoiano di fame.
La Tavola del Profeta Elia
(1 Re, 18, 21) Allora Elia si presentò a tutto il
popolo e disse: "Fino a quando farete questo doppio gioco (lett. terrete i
piedi su due rami)? Se il Signore è Iddio andate dietro a Lui; se invece
è il Baal andate dietro a lui". Ma il popolo non gli rispose
parola.
Passo 1 – Anche altri profeti, come Amos e Isaia, lottarono
contro il fitto sincretismo che prevaleva ai loro tempi, tuttavia, il profeta
Elia, con estrema veemenza, tramite l'ordalia sul monte Carmelo, pose un chiaro 'ultimatum' al popolo:
se credeva che il Signore fosse il vero Dio, seguisse solo Lui e se credeva nel
Baal, seguisse allora quella divinità; la confusione era così
grande che il popolo, nella sua indecisione, se ne stette zitto.
Passo 2 – Per sincretismo si intende mescolare antiche pratiche
pagane con la fede nella Torà, cadendo in questo modo nell'idolatria. Il
termine viene usato in seguito anche per le credenze pagane che si fusero con
la nuova fede cristiana; infatti, non poche divinità e culti pagani
furono assorbiti e adottati dalla Chiesa che li 'santificò' nella
propria agiografia.
Passo 3 – Se facciamo un salto di alcuni secoli, ecco che
possiamo associare le parole del Profeta Elia al Patto Finale e allo Herem
Mi-Deoraita contro la dottrina di Atzilut che molti Saggi e Rabbini negli
ultimi 450 anni hanno introdotto erroneamente nell'ebraismo e nelle sinagoghe.
Ai tempi del Profeta Elia, la maggior parte delle tribù di Israele era
convinta che non ci fosse contraddizione tra il servizio al Baal e quello ad
Ha-Shem. Ritenevano Baal una potenza naturale che influiva positivamente sulla
semina e sulla crescita dei prodotti agricoli. Erano convinti che la
copulazione tra Baal e Ashtoreth, la sua controparte femminile, favorisse la fecondazione
dei campi; e ciò non era in contraddizione, per loro, con la fede in
Ha-Shem.
Passo 4 – Ritenevano, d'altronde, che anche il servizio
ad Ha-Shem portasse alla benedizione del raccolto, ma poiché erano
abituati a servire il Baal, quale entità che proteggeva gli agricoltori,
non si rendevano conto che quel culto idolatra sfociava nella
promiscuità e nella trasgressione dei divieti sessuali, dettagliati
nella Torà. Il Baal era un simbolo di virilità (come il Baal Peor
dei Moabiti) mentre Ashtoreth era un simbolo di femminilità. Questa
credenza comportava riti di sessualità aberrante e di prostituzione
"santificata" (all'epoca,
infatti, la prostituta veniva chiamata anche 'kedeshà' che ha la stessa
radice k-d-sh di santo). Non distinguevano tra il servizio casto ad
Ha-Shem nella purezza di pensiero e di azione e il servizio al Baal che comportava
uno spirito impuro e depravato.
Passo 5 – Il profeta Elia, di benedetta menzione,
è una delle grandi anime prescelte da Dio Onnipotente. E' anche il
profeta a cui è stato assegnato il compito di aprire la Redenzione Finale
e di portare la riconciliazione dei cuori fra padri e figli. Il sacrificio che fece
sul Monte Carmelo, sfidando i sacerdoti del Baal, intendeva estirpare per
sempre i culti idolatri che sacerdoti e popolani avevano assimilato da tempo.
Quando egli tuonò davanti a tutti loro contro l'ambiguità della
loro fede ("fino a quando terrete i piedi su due rami?") non
sentì partecipazione; anzi, le sue parole di biasimo non riuscirono a
scalfire minimamente la credenza nel Baal. A quel punto, Elia sembrò
voler rinunciare alla sua missione e dichiarò che non era migliore dei
suoi padri. Come i suoi padri non avevano avuto successo, così anche lui
non era riuscito nel suo compito. Per sottolineare l'importanza di quel giorno di
sfida sul monte Carmelo, i Saggi stabilirono di proclamare per 7 volte, alla
fine del Kippur, il giorno più santo dell'anno, "Adonai hu ha-Elohim"
(Dio è il Signore).
Passo 6 – Perché proprio questa affermazione
"Adonai hu ha-Elohim" contro il sincretismo è stata inserita
alla fine del Kippur? Poiché se un ebreo serve Ha-Shem in modo puro e
giusto, non cadrà nell'idolatria. Tuttavia, non tutte le mancanze morali
portano all'idolatria. Il Maestro Haim spiegava che il verso di Deuteronomio (32,
17) "e sacrificarono ai demoni, non a Dio, a nuovi dèi venuti di
recente, che i vostri padri non avevano immaginato" non va estrapolato dal
suo contesto, associandolo alla moralità o alla filosofia; esso parla chiaramente
di idolatria, non già di un qualcosa simile all'idolatria. E'
sincretista perché non parla degli stregoni che chiamano i demoni (sheddim)
sapendo quello che fanno, ma parla di chi pensa di rivolgersi ad Ha-Shem mentre
in effetti sta pregando ai demoni.
Passo 7 – Questo verso (in parashat Ha'azinu) allude al terribile errore di
chi crede di rivolgere le sue preghiere ad Ha-Shem mentre, in verità, le
sue orazioni scendono di sotto e sono accolte dagli sheddim ("sacrificano ai
demoni e non a Dio"). E, nel verso successivo, si parla di "nuovi dèi".
Come è possibile che i figli di Israele non abbiano potuto riconoscere questi
"nuovi dèi, venuti di recente che i vostri padri non avevano
immaginato"? I 'vostri padri' va riferito ovviamente ai Saggi, di benedetta
memoria. Se avessero riconosciuto questo peccato di idolatria, lo avrebbero certamente
spazzato via dall'ebraismo in quanto contrario alla fede della Torà. Ma
poiché erano relativamente recenti (vecchi di 8 secoli) ed erano
linguisticamente "nuovi insiemi di divinità" (di Emanazione),
i Saggi non poterono immaginare questo nuovo tipo di idolatria. Quindi la
profezia di Mosè in Ha'azinu ci fornisce una scadenza storica per quel
peccato parlando di nuove e recenti divinità. Essa dichiara che alla
fine arriverà un "goi naval" (un popolo malvagio) che
punirà Israele, macchiatosi del peccato di idolatria, privato
così del vero e unico Dio.
Passo 8 – Moshe Rabbenu, il capo di tutti i profeti, previde
gli eventi futuri e la Shoà, originata dal peccato di Atzilut,
ba-avonot, con il popolo rimasto senza Dio, e se Israele è orfano di Dio
non ha alcun motivo di esistere; in che cosa può aiutare la Torà
se il popolo è senza Dio? Ciò che resta è la morte, Dio non
voglia!.
Tuttavia, anche se diciamo mille volte 'hass ve halila' e
'hass ve shalom', non possiamo negare la Shoà e i sei milioni di ebrei assassinati
e non c'è altro peccato che risponda a un tale olocausto se non quello
di negare il vero Dio per scambiarlo con un altro o con altri "nuovi
dèi venuti di recente" propinati dall'impuro Libro dello Zohar e
dalle falsità mistiche in esso contenute. Ovviamente non è facile
immaginare come Israele possa servire Ha-Shem mentre, in verità, sta rivolgendosi
ai demoni! Ai tempi del profeta Elia, ma anche prima e dopo di lui, il popolo
di Israele era confuso sulla sua concezione di Dio: venerare il Baal era
ritenuto analogo al servizio di Ha-Shem e, anche oggi, sono tanti gli ebrei
religiosi che credono che Dio si sia contratto ed emanato dall'Ein Sof. In
entrambi i casi, il popolo ebraico deve riapprendere che Adonai hu ha-Elohim e
nessun altra entità (non i Bealim e le Ashtaroth del passato né le
Sefiroth e il pantheon di Partzufim, Zeir Anpin e Nukve del presente)
può sostituirLo.
Passo 9 – I Saggi
che fissarono questa espressione non alludevano ad un concetto morale o
filosofico, come detto, ma ad evitare al popolo cadute in pensieri idolatri.
Ecco, anche se i Saggi non erano a conoscenza del peccato
di Atzilut, conoscevano però le parole di Moshe Rabbenu dei "nuovi
dèi venuti di recente che i vostri padri nemmeno immaginavano".
Avrebbero anche potuto capire che la profezia di Mosè andava riferita
anche al futuro. I Saggi sapevano bene che "Adonai hu ha-Elohim"
esisterà fino alla fine dei tempi e che si tratta di un avvertimento
necessario affinché la Geula Shlemà si attui per Israele e per il
mondo.
Passo 10 – E' arrivato il Tempo che apre la Gheulà
Shlemà. Benedetto è Dio Onnipotente che ha scelto il Goel Haim,
che, in vita, era a capo dei 36 Tzadikim Nistarim della sua generazione e soffrì
un lungo e straziante "sacrificio" per la salvezza del mondo. Ha Shem
ha scelto il Goel, che ora è il Giudice Unto nel Regno dei Cieli. Egli collabora
col profeta Elia che fa scendere le profezie della Quarta Generazione e della
promessa Riconciliazione dei cuori. Dopo la morte dello Tzadik Haim sono
iniziate a scendere le correzioni per gli ebrei, per i cristiani e per i musulmani.
E' iniziata, in campo ebraico, la grande correzione per estirpare l'intera
dottrina di Emanazione dello Zohar, come spiegato dal rabbino yemenita Yihye
ibn Shlomo El Kapah in Milhamot Ha-Shem.
E come finirete il vostro Kippur? Le parole del profeta
Elia sono rivolte anche a voi: per quanto tempo ancora terrete i piedi su due rami?
Se credete al Signore, nostro Dio, seguiteLo e se credete che si sia emanato in
Zeir Anpin seguite Zeir Anpin !
Passo 11 – 'Venuti di recente' – Negli ultimi 750-800
anni, i Saggi non sono stati in grado di individuare il "linguaggio di
emanazione" dello Zohar perché lo ignoravano. Il popolo di Israele sottostà
tuttora ad un terribile errore, oscuro e sinistro; brancola
nell'oscurità senza la possibilità di vedere la luce; legge
dell'esistenza di Partzufim e Sefirot e crede nella loro esistenza pensando
trattarsi di emanazioni divine. In verità, le 'kavanot' (intenzioni) delle loro
preghiere scendono agli inferi, accolte come bocconcini appetitosi dagli sheddim,
che si dilettano e sguazzano gioiosamente nelle acque della falsa Kabalà
tra il Partzuf di Atik Yomin e quello di Arich Anpin, tra il Partzuf Aba e quello
di Ema, tra Zeir Anpin e sua moglie Nukve. Questo non è il
Signore, nostro Dio, ma idolatria allo stato puro! ba-avonot ha-rabim!
Passo 12 - '"Fino a quando terrete i piedi su due
rami?". Separaratevi e saprete cosa c'è qui e cosa c'è là;
il profeta Elia, di benedetta menzione, si manifesta con l'elezione del Goel
Haim. I tempi sono tristi per i figli d'Israele. I giorni piangono per la loro chiusura
mentale, i mesi protestano
per le scuole kabalistiche che diffondono il falso e i sabati si lamentano delle
false preghiere che i kabalisti hanno introdotto nelle sinagoghe. Come può
essere purificato il popolo dal 'chametz' se le Sefirot scorrono nel suo sangue?
Che senso ha bere i 4 calici di vino se si è sprofondati nel peccato di
padri, figli, terza e quarta generazione e le loro orazioni non sono gradite a
Dio, dato che le loro
intenzioni sono rivolte all'unione di Kudshe Brich Hu e Sh'hinte, due
entità distinte e non all'Unico e Vero Dio Vivente?
Passo 13 – Chiamate Ha Shem, alzate la voce; forse vi
risponderà e ascolterà le vostre preghiere. Ascoltate la voce del
profeta Elia: Adonai hu Ha-Elohim, non Zeir Anpin. Suonate il Grande Shofar per
il giorno che sta per arrivare e per il Kippur che espia i peccati.
Passo 14 – Il tempo va avanti, o Israele, e tu sei
indietro nella conoscenza e credi nei livelli emanati prima della Creazione! In
verità, questa idea è pura follia e non ha significato, proprio
come i Cristiani che credono che un uomo sia Dio! Ma la mente distorta in una
tale falsa fede va oltre ogni logica e la verità non può entrare nel
popolo che "non gli rispose parola". Cosa diremo e come ci
giustificheremo? Ha-Shem ci ha chiusi tutti nell'errore in modo da usare, alla
fine, la misericordia su tutti noi tramite la conoscenza della Gheulà
Shlemà. Usciremo così dagli errori mediante le Correzioni inviate
dal Goel Haim, e Dio Onnipotente avrà clemenza di tutti noi. Amen ve-ken
yehi ratzon.
Passo 15 – Pertanto l'affermazione "fino a quando terrete
i piedi su due rami" ha un posto importante nello Herem Mi-Deoraita
poiché il Profeta Elia è diverso da tutti gli altri in relazione
alla Redenzione Finale. Altrove abbiamo spiegato il peccato dell'Albero della Conoscenza,
il peccato della Generazione di Enosh, il peccato della Torre di Babele ed il
peccato del Vitello d'Oro con la rottura delle Tavole ma non avevamo spiegato
la posizione tra i due rami (pos'him – al plurale) espressi dal Profeta. Dopo
la prima redenzione il popolo peccò col Vitello d'Oro e prima della Redenzione
Finale il popolo cade nell'ultimo terribile peccato del nuovo Vitello d'Oro
(principalmente i capi del popolo e gli studiosi della Torà), la fede
nell'Emanazione dello Zohar.
Passo 16 – Moshe Rabbenu e il profeta Elia rappresentano
la completezza della Redenzione Finale a Malachia (ibid. 22) "Ricorda la
Torà di Moshe, Mio servo" e (ibid 23) "Ecco, Io vi mando il
profeta Elia". In Ha'azinu abbiamo spiegato "i nuovi dèi"
riferiti al pantheon dello Zohar. L'ondeggiare fra i due rami allude al mettere
per sempre fine al peccato di Atzilut.
Passo 17 – DIARIO: Due giorni fa, ho ricevuto un severo
sogno di correzione dal Goel Haim. Mi ha dato la mano dicendomi con sarcasmo:
"Ce l'hai fatta". Impaurito e quasi tremando ho chiesto: "In che
cosa ce l'ho fatta, ha Morè?" Il Maestro mi ha risposto: "In
hutzpà (sfacciataggine)". Mi sono sentito mortificato, ho ripetuto
la parola e mi sono svegliato.... Una volta desto, ho cercato di capire il mio
peccato da questo rimprovero estremamente grave. Mi sono reso conto che di sabato,
a causa dell'afa, ho letto a torso nudo un commento biblico, mancando
così di modestia. Ciò è considerato hutzpà.
Passo 18 – Cos'è il Nuovo Pesah della Redenzione Finale?
Nel 1987 Nodà sognò che Ha-Shem Baruch hu diceva: "Nella
prima redenzione ho redento Israele dall'idolatria egiziana. Nella Redenzione
Finale redimo il mondo dall'idolatria". Pesah è libertà. Il
Santo Benedetto redime i meritevoli da ciò che li rende schiavi. E' noto
che Dio colpì l'idolatria dell'antico Egitto. Nel "Messaggio
dell'Arcangelo Gabriele", abbiamo spiegato come le 10 piaghe contro le 10
principali divinità egizie corrispondano alle 10 Sefirot dello Zohar.
Per quanto riguarda il Vitello d'Oro abbiamo spiegato che
in quella circostanza Aharon si confuse e, fino a quando realizzò che i
promotori dell'atto idolatra intendevano veramente adorare il Vitello,
pensò che esso potesse essere incluso nel servizio ad Ha-Shem, dicendo
(Esodo 32, 5) "una festa per Ha-Shem è domani (hag la Shem mahar)".
Se avesse capito che si trattava di pura idolatria, non lo avrebbe detto.
Passo 19 – Tornando ai 'due rami' del discorso del
profeta Elia, essi esprimono il tipo di idolatria che il Profeta desiderava estirpare
definitivamente dalla radice, chiarendo che chi credeva nel Baal non poteva
anche servire Ha Shem. Ciò è simile al Logos del Cristianesimo o
alla dottrina di Emanazione della falsa Kabalà (mentre stavo scrivendo
quest'ultima frase ho sentito un frastuono provenire dalla cucina; uno scaffale
aveva ceduto rompendo più piatti. Nodà ha detto con gioia 'la
trappola si è rotta e noi siamo stati salvati (ha-pah nishbar ve-anahnu
nimlatnu)'. I cristiani tradizionali, infatti, non capiscono la contraddizione
di termini della loro fede, che
sostiene che Dio si è incarnato in un Uomo oppure che Uno è Tre e
Tre è Uno. Allo stesso modo, l'ebreo che crede nella Kabalà
dello Zohar pensa di servire Ha-Shem e non capisce che Dio non può
emanarsi in Zeir Anpin, una
Piccola Faccia che raccoglie in sé i suoi attributi.
Passo 20 – Queste due categorie sono alle radici dell'idolatria e quando saranno
estirpate con la comprensione dell'errore di base avranno fine anche tutte le
altre forme di idolatria nel mondo, che si basano sull'idea che l'Onnipotente
abbia bisogno di emanarsi concretamente per manifestarsi nel mondo. Chi
crede in una falsa fede è perché l'ha ricevuta per tradizione. I
cristiani credono nei dogmi che sono stati loro insegnati dalla Chiesa e molti
ebrei credono nella falsa Kabalà dello Zohar, perché grandi Saggi
della Torà l'hanno fatta entrare nella Tradizione ritenendo che fosse di
origine sacra. Per questo bisogna meditare bene sulle parole del Profeta
"se il Signore è Iddio andate dietro a Lui; se invece è il
Baal andate dietro a lui". Ossia, non fare affidamento sull'idea che tutto
sia al servizio di Dio; non è proprio così.
Passo 21 – (1 Re, 17- 40) (17) 'E quando Achav vide Elia,
gli disse: "Sei tu colui che perturba Israele?" (18) Ed egli gli
rispose: "Non io ho perturbato Israele, ma tu e la casa di tuo padre, in
quanto avete abbandonato i comandi del Signore andando dietro ai Baal".
(19) Ed ora manda a radunare presso di me al monte Carmelo tutto Israele e i
450 profeti di Baal e le 400 profetesse di Asherà, quelli che mangiano
alla tavola di Izevel". (20) E Achav mandò messi a tutti i figli
d'Israele e radunò i profeti sul Monte Carmelo. (21) Ed Elia si presentò
a tutto il popolo e disse: "Fino a quando ve ne starete su due rami? Se il
Signore è Iddio, andate dietro a Lui, se invece è il Baal, andate
dietro a lui". Ma il popolo non gli rispose parola. (22) Ed Elia disse al
popolo: "Io sono rimasto solo, unico profeta del Signore, mentre i profeti
del Baal sono 450". (23) Ci vengano portati due buoi, essi se ne scelgano
uno, lo taglino a pezzi e lo mettano sulla legna senza accendere il fuoco; io
preparerò l'altro e lo metterò sulla legna senza accendere il fuoco.
(24) Voi invocherete il nome del vostro dio ed io invocherò il nome di
Ha-Shem; la divinità che risponderà col fuoco è il vero
Dio". Tutto il popolo rispose dicendo "Sta bene" (25) Ed Elia
disse ai profeti del Baal: "Sceglietevi voi un bue e fate per primi,
perché voi siete i più numerosi, invocate il nome del vostro dio
e non appiccate il fuoco". Essi presero il bue che diede loro, lo
prepararono, invocarono il nome del Baal dalla mattina fino al mezzogiorno,
dicendo: "Baal, rispondici"! Ma non si udì voce e nessuno
rispondeva. Poi saltarono sull'altare che avevano allestito. (27) A mezzogiorno
Elia prese a schernirli, dicendo: "Gridate con voce più forte,
perché egli è il vero dio; ma ora sta forse conversando o si
è ritirato o è in viaggio o forse sta dormendo e poi si
sveglierà. (28) Essi gridarono ad alta voce e si fecero dei tagli con
spade e lance, secondo la loro consuetudine, tanto che colò del sangue
su di loro. Passato mezzogiorno, si diedero ad atti da invasati fino all'ora in
cui si offre il sacrificio pomeridiano (minhà), ma non si udì
voce, nessuno rispondeva né vi era segno che qualcuno ascoltasse. (30) Allora
Elia disse a tutto il popolo: "Avvicinatevi a me". Quando tutto il
popolo si fu avvicinato ad Elia, questi riparò (yerafeh) l'altare del
Signore che era stato calpestato. (31) Elia prese poi dodici pietre secondo il
numero delle tribù di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto 'Israele
sarà il tuo nome'. (32) E con le pietre costruì un altare dedicato
ad Ha-Shem, fece intorno all'altare un fossato per una estensione tale da
potervi seminare due seà. (33) Dispose la legna, tagliò a pezzi
il bue e lo collocò sulla legna. (34) Poi disse: "Riempite quattro brocche
d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna e quindi disse: "Ripetetelo"
ed essi rifecero la stessa azione. Poi disse: "Fate lo stesso per la terza
volta". Ed essi ripeterono l'azione per la terza volta. (35) L'acqua andò
intorno all'altare ed anche il fossato si riempì d'acqua". (36) All'ora
dell'offerta del sacrificio pomeridiano, il profeta Elia si avanzò e
disse: "O Signore, Dio di Abramo, Isacco e Israele, oggi si vedrà che
Tu sei Dio in Israele e che io sono Tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per
ordine Tuo". (37) "Rispondimi, o Signore, rispondimi e sappia questo
popolo che Tu, o Signore, sei Dio e Tu sei Colui che converte il loro cuore".
(38) Ed ecco che il fuoco di Dio discese e consumò l'olocausto, la legna,
le pietre, la terra e asciugò l'acqua che era nel fossato. (39) E tutto
il popolo, dopo aver visto ciò, si gettò con la faccia a terra e
disse: "Adonai hu ha-Elohim, Adonai hu ha Elohim".(40) Ed Elia disse
loro: "Catturate i profeti del Baal, neppure uno ne scampi". Ed essi li
catturarono ed Elia li fece scendere al torrente Kishon e qui li sgozzò.
Passo 22 – Elia è il santo profeta amato da Dio
per la sua gelosia verso la vera fede in EL HAI contro ogni adorazione del
Baal. Egli passò a fil di spada tutti i sacerdoti idolatri non
risparmiandone nessuno. Ciò potrebbe far storcere il naso ai nostri
tempi, ma la gravità dell'idolatria richiedeva allora una purificazione
totale e il concetto non cambia nel tempo.
(ibid. 19, 15) (15) E Dio gli disse: "Va', rifa'
la strada del deserto, fino a Damasco; e quando sarai giunto colà, ungerai
Hazael come re di Aram; (16) E ungerai anche Yehu, figlio di Nimshi, come re di
Israele; ed ungerai Elisha, figlio di Shafat, da Abel Mehola, come profeta al
posto tuo. (17) E avverrà che chi sarà scampato dalla spada di
Hazael, sarà ucciso da Yehu; e chi sarà scampato dalla spada di
Yehu, sarà ucciso da Elisha. (18) Ma Io lascerò in Israele un
resto di 7000 uomini, tutti coloro le cui ginocchia non si sono piegate dinanzi
al Baal e la cui bocca non lo ha baciato".
Passo 23 – Questa mattina ho sognato (agosto 2015)
circa 450 ebrei religiosi che marciavano e manifestavano contro di me
perché avevo osato dire la verità. Ero quasi solo e solo pochi
ebrei erano dalla mia parte....
Tutti quelli che credono nello Zohar e nella sua falsa Kabalà
in effetti tengono i piedi su due rami; sicuramente vorrebbero vedermi morto
perché maledico il loro Zeir Anpin che è diventato un dio in
terra, Dio ci salvi, e le loro dieci Sefirot.
E' vero, ai nostri tempi nessuno si sognerebbe di passare
a fil di spada un profeta del Baal, ma, dal momento che siamo vicini alla
seconda parte della Quarta Generazione, dobbiamo considerare che Ha-Shem ha promesso
di redimere il mondo dall'idolatria. Non pensate che si parli solo delle
nazioni cristiane e che gli ebrei siano esentati. Al contrario, il profeta Elia
non viaggiò forse in terra di Aram per combattere l'idolatria? Voi,
figli d'Israele di oggi, che credete nelle Emanazioni divine, vi trovate nella stessa
posizione del regno di Israele di allora e la credenza nelle Sefirot non solo è
proibita, ma contamina anche il resto della nazione. La dottrina di Atzilut dovrà
essere estirpata per sempre perché Israele non può sopravvivere
con questa falsa dottrina.
Passo 24 – La situazione è difficile, non abbiamo
il permesso di parlare con i religiosi anche se tanti di loro vivono nell'errore.
Qualcuno potrebbe obiettarmi: ma non hai detto che Aharon venne salvato dalla preghiera
di Mosè, sebbene non avesse servito il Vitello e non avesse compreso la
sua azione idolatra?. Sì, certo e la stessa cosa si può dire di
grandi rabbini del passato come Haim Vital (Solly vide in sogno che gli veniva
detto che "Haim Vital camminava nella santità (darcò
ba-kodesh)" o il Gaon di Vilna, o il Malbim ecc. che procedevano nella
santità della Torà ma non avevano compreso l'errore in cui erano
caduti, accettando lo Zohar come un testo sacro.
Questa giustificazione esiste ma ricordiamo, tuttavia,
che per quanto riguarda Aharon, la preghiera di Mosè lo aiutò
solo in parte, in quanto due suoi figli (dei quattro che aveva) morirono per
aver offerto un sacrificio non richiesto; e la Torà non nasconde il
fatto che Aharon commise un grave peccato (het gadol) e 3000 persone dovettero
essere uccise dai Leviti per espiare l'atto idolatra.
Non è improbabile che l'episodio di Aharon sia
venuto per aiutare a giustificare i Saggi, di benedetta memoria, che nelle
ultime generazioni sono caduti nel grave peccato idolatra di Atzilut.
All'inizio, Mosè bruciò il Vitello fino a renderlo polvere
sottile del tutto impura. I rabbini di oggi tengono i piedi su due rami e non
riconoscono la dottrina di Atzilut che deve essere polverizzata completamente dall'ebraismo
ma sappiamo però che l'Eterno ha lasciato in Israele un resto di 7000
uomini, tutti coloro le cui ginocchia non si sono piegate dinanzi al Baal e la
cui bocca non lo ha baciato.
Questa è l'ultima generazione prima della Gheulà
Shlemà, la generazione che racchiude "ogni tipo di fine". Chi
non avrà paura?
Passo 25 – DIARIO: (agosto 2015) Nodà ha
sognato di parlare con un nostro conoscente (una brava persona rimasta scapola
in età avanzata che lavora come shamash in una sinagoga milanese; costui
ha un fratello che è diventato Habad). Nodà gli chiedeva come stesse
e lui le rispose: "Grazie a Dio, sto bene e ora sono felice della mia vita,
soprattutto da quando posso guradare mio fratello nell'intimità con sua
moglie". Nodà, sorpresa da una tale frase, gli disse: "Quanto
è disgustoso il Libro dello Zohar!" e si svegliò...
I lettori comprenderanno in seguito quanto i nostri
scritti sono profeticamente collegati agli eventi del passato. Qui la fede nell'Emanazione
dello Zohar è simile a quella degli idolatri di Baal e di Ashtoreth, che
ritenevano che i rapporti sessuali delle due divinità rendessero fertili
i campi. Il solo pensiero li eccitava anche sessualmente. Ciò causava
una tremenda discesa morale contraria alla volontà di Ha-Shem che odia
la promiscuità.
Passo 26 - In un secondo sogno, una visione terribile e
spaventosa mostrava quanto sia sottile l'idolatria e quanto bisogni stare
attenti ad evitarla. Nel sogno due o tre persone erano venute a trovarmi per
pregare con me. Dicevo loro che ora era possibile inchinarsi alle 10 Sefirot
poiché erano state corrette e corrispondevano alle Stelle della
Redenzione. Nodà era estremamente turbata e contrariata da questa mia
dichiarazione. Poi comparve una donna ebrea che le chiese il suo nome e lei
rispose: "Nodà, come nel verso 'Nodà be Yehuda' (nota in
Giudea)". La donna non accettò la sua spiegazione e disse in
inglese "neck" (collo) aggiungendo: "Questo è ciò
che rende il legame" (come se associasse il nome nodà a nodo). La
scena mutò e si ritrovò al supermercato con 6 pannocchie di granoturco.
Passo 27 – Terribile correzione. Nel Nuovo Rito c'è
la Tripla Meditazione delle 127 Stelle della Redenzione. All'interno di queste
stelle ci sono le 3 NUN, la 50esima stella chiamata la Stella del Collo (le
lettere del Faraone che diventano la Stella di Yehoshua bin Nun); quindi la 119esima
Stella del Collo che diventa la Stella della NUN FINALE di Shushan; la 120esima
stella che per errore avevo considerato la Stella del Logos e di Atzilut che
diventa la pura fede della NUN di Leviathan. Viene il sogno per rivelare il mio
grave errore. Se il Logos e Atzilut diventassero pura fede, Dio ci salvi, sarebbero
collegati alle Stelle della Redenzione!. Per questo arriva la donna nel sogno
per dare la versione corretta della Stella del Collo che diventa la NUN FINALE
del Leviathan poiché la Stella del Collo ritorna e stabilisce il vero
legame per le 3 NUN.
Grazie a Dio, per questa Correzione che raddrizza la via
della Nuova Santità della Redenzione Finale. Le 6 pannocchie di mais
hanno il colore giallo-arancione che rappresenta la Nuova Santità;
quindi la correzione è per tutti e 6 i Segni Completi. E' interessante
notare che questo sogno è arrivato esattamente venerdì 14 agosto
tra la seconda e la terza aliyà, essendo la terza aliyà particolare
della Gheulà Shlemà nel secondo EHEYE che purifica la vera fede
monoteista.
Passo 28 - Non continuate a credere alle copulazioni
delle Sefirot dello Zohar che forniscono a chi ci crede forti 'piaceri
spirituali'. Si tratta solo di pensieri impuri a livello di cuore e di
cervello. Pensieri
analoghi a quelli prodotti dalla pornografia dei nostri tempi. Possiate
uscire da tutto questo pattume e fare vostro il verso "Sii tamim (ingenuo
e di cuore semplice) con il Signore, tuo Dio". Amen e
così possa essere.
Passo 29 – Siate ingenui come i bambini piccoli. Abbiate
paura di Dio! Direste forse alle persone intorno a voi di adempiere la
volontà di Dio per poi spiegare loro che l'Infinito si è
contratto in una miriade di emanazioni dal mondo di Atzilut prima di creare
questo mondo, sotto forma di Partzufim (aspetti divini) e Sefirot? E' forse
questa la vostra vera fede ?! In verità, sono tutte panzane che destano
la collera dall'Alto! 'Hanistarot la Shem ve haniglot lanu u-lebanenu ad olam',
le cose occulte appartengono al Signore, nostro Dio e le cose rivelate sono per
noi e per i nostri figli in eterno. E la Mishnà (Bavlì, Haghigà
11 bet) vieta di speculare su ciò che è in alto, ciò che
è in basso, ciò che è dentro e ciò che è
fuori. E' pertanto proibito cercare di comprendere le cose nascoste prima della
Creazione. Non sono di
nostra competenza e il nostro intelletto neppure le può concepire.
Passo 30 – Adonai è il Signore, non Zeir Anpin. Quando
i kabalisti parlano di Partzufim Emanati prima della creazione mentono e
trasgrediscono il divieto del Secondo Comandamento "non avrai altri
dèi al Mio cospetto". E costoro osano considerare ogni Partzuf
"pura divinità" (Elohut). O cari ebrei, il grande e terribile
giorno del Signore sta per arrivare. Fate in modo di spazzare via tutto questo
pattume idolatra dal popolo di Israele. Ritornate alla fede di Abramo, nostro
padre, e imparate ad avere il vero zelo del profeta Elia: Adonai hu ha Elohim.
Amen.
Si è ora aperta una nuova era con l'arrivo del
Goel Haim che dirige le questioni della Redenzione dal Regno dei Cieli. Il Morè
ama ed insegna la vera e semplice fede del cuore. La gente è confusa e
non è più in grado di di distinguerla da quella falsa e idolatra.
Pertanto è arrivato il Nuovo Tempo. Il Goel Haim lavora con il profeta
Elia, di benedetta menzione, per indicare la strada tramite la ALEF del nome
EHEYE nel Segno della Fede (Emunà) e della Correzione dagli errori del
passato.
Il 16 agosto 2015, ho avuto il privilegio di vedere lo
Tzadik in sogno. Aveva capelli e barba bianchi brillanti. Mi disse: "Cosa
pensi, che sia un traditore? Non sono un traditore!" Discese quindi da un
carro con un bambino di 8 anni, forse un suo scolaro e sulla faccia del bambino
erano visibili 3 cicatrici.
Le promesse della Redenzione Finale sono state rivelate in
questi ultimi 32 anni, meravigliosi segni e importanti studi. Il Goel Haim non
è un traditore, Dio ci salvi, e non andrà a vuoto nulla di tutto
ciò che ha promesso mediante i Segni Completi e le sue opere per la
redenzione di Israele e delle nazioni. Il bambino è un segno del tempo attuale
e la Quarta Generazione deve ancora passare, con le proprie ferite, ma
vivrà e sarà salvata.
Grazie al merito del Goel Haim, Ha-Shem stabilisce i
versi: (Isaia 46, 3-4) (3) "Ascoltatemi, o casa di Giacobbe e voi tutti,
residuo della casa di Israele, voi di cui mi son caricato dal giorno che
nasceste, che siete stati portati fin dal grembo materno. (4) Fino alla vostra vecchiaia
Io sarò lo stesso, fino alla vostra canizia Io vi porterò; Io vi
ho fatti ed Io vi sosterrò, sì, Io vi porterò e vi
salverò".
Si risvegli tutta la casa d'Israele. Adonai hu ha Elohim.
EHEYE ASHER EHEYE, Tu libererai il mondo dall'idolatria, poiché ciò
che prometti mantieni. Salva i cristiani, affinché sappiano che Adonai
hu ha Elohim e non il povero Gesù. Salva i figli di Israele dall'errore
oscuro e terribile delle Emanazioni Divine. Porta su tutta l'umanità una
nuova comprensione, per merito del Goel Haim, una nuova fede monoteista retaggio
della fede di Abramo, Isacco e Giacobbe, Amen veken yehì ratzon.