Autore: Peretz Green

Traduzione: Davide Levi

 

I 5 Libri del Patto

 

Terza Tavola – Elia

 

Introduzione

(1 Re, 17, 1) Ed Elia, il Tishbita, uno di quelli che si era stabilito a Ghilad, disse ad Achav: "Com'è vero che vive l'Eterno, il Dio di Israele, al cui servizio io sto".

Questo passo nel Tanach è l'azione iniziale del Profeta, l'angelo del Patto benedetto nella sua menzione per ciò che gli fu trasmesso dal Cielo e venire rivelato per iscritto. Il verso rappresenta un'introduzione generale, un annuncio particolare in base al quale solo i profeti nascosti superiori possiedono un livello particolare davanti a Dio e alla gente nel mondo quando arriva "il momento di agire poiché hanno violato la tua Torà".

Non è nostro compito spiegare ciò che è noto nel Talmud e nella Tradizione sul livello supremo e miracoloso del profeta Elia, di menzione benedetta, a beneficio di Israele e dell'umanità, dato che la Redenzione Completa e Finale arriva attraverso i suoi annunci.

Nel corso della storia sono state create molte leggende popolari attorno alla sua figura, ma il Maestro Haim non mi ha lasciato indulgere su tali 'agadot" evitando di confondermi.

Per 7 anni Ha Morè Haim ha sigillato nel mio cuore la Torà di Moshe Rabbenu con le sue sante qualità risvegliando in me "esh dat lamò" (una legge di fuoco è anche per loro). Poi, per 6 anni, mi ha fatto entrare in una stanza "santificata" (nella casa in cui vivevo) per iniziare a conoscere i modi amati della Kedushà. Tuttavia, non sono entrato a livelli più elevati, anche se, rispetto ad altri, fui separato.

Non mi dilungherò oltre. Un asino è lontano dai livelli degli Tzadikim ma, tuttavia, vede cose che gli altri non vedono perché non entra nella confusione intellettuale dei più eruditi. Non è un profeta ma i sogni profetici della Redenzione Finale scendono sugli Asini. Rispetto agli Tzadikim, egli è cieco e sordo come Meshullam, il servitore di Dio.

Ma torniamo ora all'angelo del Patto, il profeta Elia, di benedetta menzione.

Come è noto dalla Tradizione, il profeta Elia non morì e in ogni generazione è stato a capo dei 36 Tzadikim Nascosti, ma non conteggiato fra di loro. Questa realtà non è stata rivelata nel Tanach ma i versi del Libro dei Re ci aiutano a capire alcuni eventi importanti che rivelano il suo elevato livello: l'arresto di pioggia e rugiada per manifestare la sua collera contro Achav; il suo soggiorno nella dimora della povera vedova di Sarafand e la rianimazione del di lei figlio, apparentemente morto; il suo sacrificio sul Monte Carmelo; l'uccisione dei profeti del Baal; il suo soggiorno segreto in una grotta del Monte Sinai per concludere la sua missione in questo mondo, come capo dei Profeti; la consegna della sua tradizione all'allievo prescelto, Elisha (Eliseo).

Negli episodi summenzionati, il profeta Elia si rivela come un vero 'kanai' (zelante) di Dio ed è noto che l'origine della 'kanaut' (lo zelo per Dio) risale a Pinhass. Alcuni Saggi sostengono che Elia sia lo stesso Pinhass che non conobbe la morte terrena. Lo Tzadik Haim chiarì per noi la questione, in questi termini: Elia ricevette l'anima di Pinhass e non già che Pinhass visse fino al tempo del Profeta. Quando arrivò al mondo, Elia ricevette l'anima di Pinhass per merito del suo vero zelo per Dio. In questo modo, la completezza dell'anima e del fisico, ossia il "patto di pace", si realizzò tramite il profeta Elia. Dopo diversi secoli quell'anima svolse i suoi particolari scopi storici senza la morte fisica.

 "Com'è vero che vive l'Eterno, il Dio di Israele, al cui servizio io sto" allude alla neshamà di colui che era già stato al Suo servizio, ossia Pinhass. 'Il Dio Vivente di Israele - dice l'anima - Benedetto Egli sia, è la Vita Eterna per sempre, e io che sono al Suo servizio ho ricevuto il patto di pace, per essere sempre vivo, anche in un corpo materiale".

 (ibid 2-3) 'E la parola dell'Eterno gli fu rivolta in questi termini: "Pàrtiti di qua, vòlgiti verso oriente e nasconditi presso il torrente Kerith che sta davanti al Giordano".

"Pàrtiti di qua", abbandona la tua collera e ritorna al tuo precedente stato di elevazione nascosta in modo da attuare il patto (Kerith - koret brit) che coinvolge i livelli interni della tua anima particolare.

Questo è stato l'inizio del suo compito storico di "angelo del patto" (Malachia 3, 23) "Ecco, io vi sto per mandare il profeta Elia". Quando entrò nel torrente Kerith, entrò nel patto di pace per realizzare gli scopi storici a lui destinati.

(ibid. 4-6) "E tu berrai al torrente, ed io ho comandato ai corvi che ti diano da mangiare". Egli partì e seguì la parola di Dio; camminò e si stabilì presso il torrente Kerith, che è davanti al Giordano. E i corvi gli portavano di mattina del pane e della carne e così anche di sera; ed egli beveva al torrente.

Il significato semplice è chiaro ma quello recondito allude all'entrata nel patto già sigillato nella sua neshamà. Chi sono i corvi che gli portarono pane e carne? Allude alle gravi sofferenze che subirono gli Tzadikim Nistarim nel corso delle generazioni, dato che il profeta Elia fu a capo dei 36 Tzadikim Nascosti in ogni generazione che vivono nella giustizia e nello zelo per Dio, e che vedono chiuse davanti a loro le porte del sostentamento fino a quando il Santo Benedetto li salva dalla morte con le acque del torrente Kerith e con il cibo che portano loro i corvi. Così Ha-Shem ricorda le azioni dell'angelo del Patto e il suo fervente zelo e manda ai suoi Giusti pezzi di pane e di carne affinché non muoiano di fame.

La Tavola del Profeta Elia

(1 Re, 18, 21) Allora Elia si presentò a tutto il popolo e disse: "Fino a quando farete questo doppio gioco (lett. terrete i piedi su due rami)? Se il Signore è Iddio andate dietro a Lui; se invece è il Baal andate dietro a lui". Ma il popolo non gli rispose parola.

Passo 1 – Anche altri profeti, come Amos e Isaia, lottarono contro il fitto sincretismo che prevaleva ai loro tempi, tuttavia, il profeta Elia, con estrema veemenza, tramite l'ordalia sul monte Carmelo, pose un chiaro 'ultimatum' al popolo: se credeva che il Signore fosse il vero Dio, seguisse solo Lui e se credeva nel Baal, seguisse allora quella divinità; la confusione era così grande che il popolo, nella sua indecisione, se ne stette zitto.

Passo 2 – Per sincretismo si intende mescolare antiche pratiche pagane con la fede nella Torà, cadendo in questo modo nell'idolatria. Il termine viene usato in seguito anche per le credenze pagane che si fusero con la nuova fede cristiana; infatti, non poche divinità e culti pagani furono assorbiti e adottati dalla Chiesa che li 'santificò' nella propria agiografia.

Passo 3 – Se facciamo un salto di alcuni secoli, ecco che possiamo associare le parole del Profeta Elia al Patto Finale e allo Herem Mi-Deoraita contro la dottrina di Atzilut che molti Saggi e Rabbini negli ultimi 450 anni hanno introdotto erroneamente nell'ebraismo e nelle sinagoghe. Ai tempi del Profeta Elia, la maggior parte delle tribù di Israele era convinta che non ci fosse contraddizione tra il servizio al Baal e quello ad Ha-Shem. Ritenevano Baal una potenza naturale che influiva positivamente sulla semina e sulla crescita dei prodotti agricoli. Erano convinti che la copulazione tra Baal e Ashtoreth, la sua controparte femminile, favorisse la fecondazione dei campi; e ciò non era in contraddizione, per loro, con la fede in Ha-Shem.

Passo 4 – Ritenevano, d'altronde, che anche il servizio ad Ha-Shem portasse alla benedizione del raccolto, ma poiché erano abituati a servire il Baal, quale entità che proteggeva gli agricoltori, non si rendevano conto che quel culto idolatra sfociava nella promiscuità e nella trasgressione dei divieti sessuali, dettagliati nella Torà. Il Baal era un simbolo di virilità (come il Baal Peor dei Moabiti) mentre Ashtoreth era un simbolo di femminilità. Questa credenza comportava riti di sessualità aberrante e di prostituzione "santificata" (all'epoca, infatti, la prostituta veniva chiamata anche 'kedeshà' che ha la stessa radice k-d-sh di santo). Non distinguevano tra il servizio casto ad Ha-Shem nella purezza di pensiero e di azione e il servizio al Baal che comportava uno spirito impuro e depravato.

Passo 5 – Il profeta Elia, di benedetta menzione, è una delle grandi anime prescelte da Dio Onnipotente. E' anche il profeta a cui è stato assegnato il compito di aprire la Redenzione Finale e di portare la riconciliazione dei cuori fra padri e figli. Il sacrificio che fece sul Monte Carmelo, sfidando i sacerdoti del Baal, intendeva estirpare per sempre i culti idolatri che sacerdoti e popolani avevano assimilato da tempo. Quando egli tuonò davanti a tutti loro contro l'ambiguità della loro fede ("fino a quando terrete i piedi su due rami?") non sentì partecipazione; anzi, le sue parole di biasimo non riuscirono a scalfire minimamente la credenza nel Baal. A quel punto, Elia sembrò voler rinunciare alla sua missione e dichiarò che non era migliore dei suoi padri. Come i suoi padri non avevano avuto successo, così anche lui non era riuscito nel suo compito. Per sottolineare l'importanza di quel giorno di sfida sul monte Carmelo, i Saggi stabilirono di proclamare per 7 volte, alla fine del Kippur, il giorno più santo dell'anno, "Adonai hu ha-Elohim" (Dio è il Signore).

Passo 6 – Perché proprio questa affermazione "Adonai hu ha-Elohim" contro il sincretismo è stata inserita alla fine del Kippur? Poiché se un ebreo serve Ha-Shem in modo puro e giusto, non cadrà nell'idolatria. Tuttavia, non tutte le mancanze morali portano all'idolatria. Il Maestro Haim spiegava che il verso di Deuteronomio (32, 17) "e sacrificarono ai demoni, non a Dio, a nuovi dèi venuti di recente, che i vostri padri non avevano immaginato" non va estrapolato dal suo contesto, associandolo alla moralità o alla filosofia; esso parla chiaramente di idolatria, non già di un qualcosa simile all'idolatria. E' sincretista perché non parla degli stregoni che chiamano i demoni (sheddim) sapendo quello che fanno, ma parla di chi pensa di rivolgersi ad Ha-Shem mentre in effetti sta pregando ai demoni.

Passo 7 – Questo verso (in parashat Ha'azinu) allude al terribile errore di chi crede di rivolgere le sue preghiere ad Ha-Shem mentre, in verità, le sue orazioni scendono di sotto e sono accolte dagli sheddim ("sacrificano ai demoni e non a Dio"). E, nel verso successivo, si parla di "nuovi dèi". Come è possibile che i figli di Israele non abbiano potuto riconoscere questi "nuovi dèi, venuti di recente che i vostri padri non avevano immaginato"? I 'vostri padri' va riferito ovviamente ai Saggi, di benedetta memoria. Se avessero riconosciuto questo peccato di idolatria, lo avrebbero certamente spazzato via dall'ebraismo in quanto contrario alla fede della Torà. Ma poiché erano relativamente recenti (vecchi di 8 secoli) ed erano linguisticamente "nuovi insiemi di divinità" (di Emanazione), i Saggi non poterono immaginare questo nuovo tipo di idolatria. Quindi la profezia di Mosè in Ha'azinu ci fornisce una scadenza storica per quel peccato parlando di nuove e recenti divinità. Essa dichiara che alla fine arriverà un "goi naval" (un popolo malvagio) che punirà Israele, macchiatosi del peccato di idolatria, privato così del vero e unico Dio.

Passo 8 – Moshe Rabbenu, il capo di tutti i profeti, previde gli eventi futuri e la Shoà, originata dal peccato di Atzilut, ba-avonot, con il popolo rimasto senza Dio, e se Israele è orfano di Dio non ha alcun motivo di esistere; in che cosa può aiutare la Torà se il popolo è senza Dio? Ciò che resta è la morte, Dio non voglia!.

Tuttavia, anche se diciamo mille volte 'hass ve halila' e 'hass ve shalom', non possiamo negare la Shoà e i sei milioni di ebrei assassinati e non c'è altro peccato che risponda a un tale olocausto se non quello di negare il vero Dio per scambiarlo con un altro o con altri "nuovi dèi venuti di recente" propinati dall'impuro Libro dello Zohar e dalle falsità mistiche in esso contenute. Ovviamente non è facile immaginare come Israele possa servire Ha-Shem mentre, in verità, sta rivolgendosi ai demoni! Ai tempi del profeta Elia, ma anche prima e dopo di lui, il popolo di Israele era confuso sulla sua concezione di Dio: venerare il Baal era ritenuto analogo al servizio di Ha-Shem e, anche oggi, sono tanti gli ebrei religiosi che credono che Dio si sia contratto ed emanato dall'Ein Sof. In entrambi i casi, il popolo ebraico deve riapprendere che Adonai hu ha-Elohim e nessun altra entità (non i Bealim e le Ashtaroth del passato né le Sefiroth e il pantheon di Partzufim, Zeir Anpin e Nukve del presente) può sostituirLo.

Passo 9 – I Saggi che fissarono questa espressione non alludevano ad un concetto morale o filosofico, come detto, ma ad evitare al popolo cadute in pensieri idolatri.

Ecco, anche se i Saggi non erano a conoscenza del peccato di Atzilut, conoscevano però le parole di Moshe Rabbenu dei "nuovi dèi venuti di recente che i vostri padri nemmeno immaginavano". Avrebbero anche potuto capire che la profezia di Mosè andava riferita anche al futuro. I Saggi sapevano bene che "Adonai hu ha-Elohim" esisterà fino alla fine dei tempi e che si tratta di un avvertimento necessario affinché la Geula Shlemà si attui per Israele e per il mondo.

Passo 10 – E' arrivato il Tempo che apre la Gheulà Shlemà. Benedetto è Dio Onnipotente che ha scelto il Goel Haim, che, in vita, era a capo dei 36 Tzadikim Nistarim della sua generazione e soffrì un lungo e straziante "sacrificio" per la salvezza del mondo. Ha Shem ha scelto il Goel, che ora è il Giudice Unto nel Regno dei Cieli. Egli collabora col profeta Elia che fa scendere le profezie della Quarta Generazione e della promessa Riconciliazione dei cuori. Dopo la morte dello Tzadik Haim sono iniziate a scendere le correzioni per gli ebrei, per i cristiani e per i musulmani. E' iniziata, in campo ebraico, la grande correzione per estirpare l'intera dottrina di Emanazione dello Zohar, come spiegato dal rabbino yemenita Yihye ibn Shlomo El Kapah in Milhamot Ha-Shem.

E come finirete il vostro Kippur? Le parole del profeta Elia sono rivolte anche a voi: per quanto tempo ancora terrete i piedi su due rami? Se credete al Signore, nostro Dio, seguiteLo e se credete che si sia emanato in Zeir Anpin seguite Zeir Anpin !

Passo 11 – 'Venuti di recente' – Negli ultimi 750-800 anni, i Saggi non sono stati in grado di individuare il "linguaggio di emanazione" dello Zohar perché lo ignoravano. Il popolo di Israele sottostà tuttora ad un terribile errore, oscuro e sinistro; brancola nell'oscurità senza la possibilità di vedere la luce; legge dell'esistenza di Partzufim e Sefirot e crede nella loro esistenza pensando trattarsi di emanazioni divine. In verità, le 'kavanot' (intenzioni) delle loro preghiere scendono agli inferi, accolte come bocconcini appetitosi dagli sheddim, che si dilettano e sguazzano gioiosamente nelle acque della falsa Kabalà tra il Partzuf di Atik Yomin e quello di Arich Anpin, tra il Partzuf Aba e quello di Ema, tra Zeir Anpin e sua moglie Nukve. Questo non è il Signore, nostro Dio, ma idolatria allo stato puro! ba-avonot ha-rabim!

Passo 12 - '"Fino a quando terrete i piedi su due rami?". Separaratevi e saprete cosa c'è qui e cosa c'è là; il profeta Elia, di benedetta menzione, si manifesta con l'elezione del Goel Haim. I tempi sono tristi per i figli d'Israele. I giorni piangono per la loro chiusura mentale, i mesi protestano per le scuole kabalistiche che diffondono il falso e i sabati si lamentano delle false preghiere che i kabalisti hanno introdotto nelle sinagoghe. Come può essere purificato il popolo dal 'chametz' se le Sefirot scorrono nel suo sangue? Che senso ha bere i 4 calici di vino se si è sprofondati nel peccato di padri, figli, terza e quarta generazione e le loro orazioni non sono gradite a Dio, dato che le loro intenzioni sono rivolte all'unione di Kudshe Brich Hu e Sh'hinte, due entità distinte e non all'Unico e Vero Dio Vivente?

Passo 13 – Chiamate Ha Shem, alzate la voce; forse vi risponderà e ascolterà le vostre preghiere. Ascoltate la voce del profeta Elia: Adonai hu Ha-Elohim, non Zeir Anpin. Suonate il Grande Shofar per il giorno che sta per arrivare e per il Kippur che espia i peccati.

Passo 14 – Il tempo va avanti, o Israele, e tu sei indietro nella conoscenza e credi nei livelli emanati prima della Creazione! In verità, questa idea è pura follia e non ha significato, proprio come i Cristiani che credono che un uomo sia Dio! Ma la mente distorta in una tale falsa fede va oltre ogni logica e la verità non può entrare nel popolo che "non gli rispose parola". Cosa diremo e come ci giustificheremo? Ha-Shem ci ha chiusi tutti nell'errore in modo da usare, alla fine, la misericordia su tutti noi tramite la conoscenza della Gheulà Shlemà. Usciremo così dagli errori mediante le Correzioni inviate dal Goel Haim, e Dio Onnipotente avrà clemenza di tutti noi. Amen ve-ken yehi ratzon.

Passo 15 – Pertanto l'affermazione "fino a quando terrete i piedi su due rami" ha un posto importante nello Herem Mi-Deoraita poiché il Profeta Elia è diverso da tutti gli altri in relazione alla Redenzione Finale. Altrove abbiamo spiegato il peccato dell'Albero della Conoscenza, il peccato della Generazione di Enosh, il peccato della Torre di Babele ed il peccato del Vitello d'Oro con la rottura delle Tavole ma non avevamo spiegato la posizione tra i due rami (pos'him – al plurale) espressi dal Profeta. Dopo la prima redenzione il popolo peccò col Vitello d'Oro e prima della Redenzione Finale il popolo cade nell'ultimo terribile peccato del nuovo Vitello d'Oro (principalmente i capi del popolo e gli studiosi della Torà), la fede nell'Emanazione dello Zohar.

Passo 16 – Moshe Rabbenu e il profeta Elia rappresentano la completezza della Redenzione Finale a Malachia (ibid. 22) "Ricorda la Torà di Moshe, Mio servo" e (ibid 23) "Ecco, Io vi mando il profeta Elia". In Ha'azinu abbiamo spiegato "i nuovi dèi" riferiti al pantheon dello Zohar. L'ondeggiare fra i due rami allude al mettere per sempre fine al peccato di Atzilut.

Passo 17 – DIARIO: Due giorni fa, ho ricevuto un severo sogno di correzione dal Goel Haim. Mi ha dato la mano dicendomi con sarcasmo: "Ce l'hai fatta". Impaurito e quasi tremando ho chiesto: "In che cosa ce l'ho fatta, ha Morè?" Il Maestro mi ha risposto: "In hutzpà (sfacciataggine)". Mi sono sentito mortificato, ho ripetuto la parola e mi sono svegliato.... Una volta desto, ho cercato di capire il mio peccato da questo rimprovero estremamente grave. Mi sono reso conto che di sabato, a causa dell'afa, ho letto a torso nudo un commento biblico, mancando così di modestia. Ciò è considerato hutzpà.

Passo 18 – Cos'è il Nuovo Pesah della Redenzione Finale? Nel 1987 Nodà sognò che Ha-Shem Baruch hu diceva: "Nella prima redenzione ho redento Israele dall'idolatria egiziana. Nella Redenzione Finale redimo il mondo dall'idolatria". Pesah è libertà. Il Santo Benedetto redime i meritevoli da ciò che li rende schiavi. E' noto che Dio colpì l'idolatria dell'antico Egitto. Nel "Messaggio dell'Arcangelo Gabriele", abbiamo spiegato come le 10 piaghe contro le 10 principali divinità egizie corrispondano alle 10 Sefirot dello Zohar.

Per quanto riguarda il Vitello d'Oro abbiamo spiegato che in quella circostanza Aharon si confuse e, fino a quando realizzò che i promotori dell'atto idolatra intendevano veramente adorare il Vitello, pensò che esso potesse essere incluso nel servizio ad Ha-Shem, dicendo (Esodo 32, 5) "una festa per Ha-Shem è domani (hag la Shem mahar)". Se avesse capito che si trattava di pura idolatria, non lo avrebbe detto.

Passo 19 – Tornando ai 'due rami' del discorso del profeta Elia, essi esprimono il tipo di idolatria che il Profeta desiderava estirpare definitivamente dalla radice, chiarendo che chi credeva nel Baal non poteva anche servire Ha Shem. Ciò è simile al Logos del Cristianesimo o alla dottrina di Emanazione della falsa Kabalà (mentre stavo scrivendo quest'ultima frase ho sentito un frastuono provenire dalla cucina; uno scaffale aveva ceduto rompendo più piatti. Nodà ha detto con gioia 'la trappola si è rotta e noi siamo stati salvati (ha-pah nishbar ve-anahnu nimlatnu)'. I cristiani tradizionali, infatti, non capiscono la contraddizione di termini della loro fede, che sostiene che Dio si è incarnato in un Uomo oppure che Uno è Tre e Tre è Uno. Allo stesso modo, l'ebreo che crede nella Kabalà dello Zohar pensa di servire Ha-Shem e non capisce che Dio non può emanarsi in Zeir Anpin, una Piccola Faccia che raccoglie in sé i suoi attributi.

Passo 20 – Queste due categorie sono alle radici dell'idolatria e quando saranno estirpate con la comprensione dell'errore di base avranno fine anche tutte le altre forme di idolatria nel mondo, che si basano sull'idea che l'Onnipotente abbia bisogno di emanarsi concretamente per manifestarsi nel mondo. Chi crede in una falsa fede è perché l'ha ricevuta per tradizione. I cristiani credono nei dogmi che sono stati loro insegnati dalla Chiesa e molti ebrei credono nella falsa Kabalà dello Zohar, perché grandi Saggi della Torà l'hanno fatta entrare nella Tradizione ritenendo che fosse di origine sacra. Per questo bisogna meditare bene sulle parole del Profeta "se il Signore è Iddio andate dietro a Lui; se invece è il Baal andate dietro a lui". Ossia, non fare affidamento sull'idea che tutto sia al servizio di Dio; non è proprio così.

Passo 21 – (1 Re, 17- 40) (17) 'E quando Achav vide Elia, gli disse: "Sei tu colui che perturba Israele?" (18) Ed egli gli rispose: "Non io ho perturbato Israele, ma tu e la casa di tuo padre, in quanto avete abbandonato i comandi del Signore andando dietro ai Baal". (19) Ed ora manda a radunare presso di me al monte Carmelo tutto Israele e i 450 profeti di Baal e le 400 profetesse di Asherà, quelli che mangiano alla tavola di Izevel". (20) E Achav mandò messi a tutti i figli d'Israele e radunò i profeti sul Monte Carmelo. (21) Ed Elia si presentò a tutto il popolo e disse: "Fino a quando ve ne starete su due rami? Se il Signore è Iddio, andate dietro a Lui, se invece è il Baal, andate dietro a lui". Ma il popolo non gli rispose parola. (22) Ed Elia disse al popolo: "Io sono rimasto solo, unico profeta del Signore, mentre i profeti del Baal sono 450". (23) Ci vengano portati due buoi, essi se ne scelgano uno, lo taglino a pezzi e lo mettano sulla legna senza accendere il fuoco; io preparerò l'altro e lo metterò sulla legna senza accendere il fuoco. (24) Voi invocherete il nome del vostro dio ed io invocherò il nome di Ha-Shem; la divinità che risponderà col fuoco è il vero Dio". Tutto il popolo rispose dicendo "Sta bene" (25) Ed Elia disse ai profeti del Baal: "Sceglietevi voi un bue e fate per primi, perché voi siete i più numerosi, invocate il nome del vostro dio e non appiccate il fuoco". Essi presero il bue che diede loro, lo prepararono, invocarono il nome del Baal dalla mattina fino al mezzogiorno, dicendo: "Baal, rispondici"! Ma non si udì voce e nessuno rispondeva. Poi saltarono sull'altare che avevano allestito. (27) A mezzogiorno Elia prese a schernirli, dicendo: "Gridate con voce più forte, perché egli è il vero dio; ma ora sta forse conversando o si è ritirato o è in viaggio o forse sta dormendo e poi si sveglierà. (28) Essi gridarono ad alta voce e si fecero dei tagli con spade e lance, secondo la loro consuetudine, tanto che colò del sangue su di loro. Passato mezzogiorno, si diedero ad atti da invasati fino all'ora in cui si offre il sacrificio pomeridiano (minhà), ma non si udì voce, nessuno rispondeva né vi era segno che qualcuno ascoltasse. (30) Allora Elia disse a tutto il popolo: "Avvicinatevi a me". Quando tutto il popolo si fu avvicinato ad Elia, questi riparò (yerafeh) l'altare del Signore che era stato calpestato. (31) Elia prese poi dodici pietre secondo il numero delle tribù di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto 'Israele sarà il tuo nome'. (32) E con le pietre costruì un altare dedicato ad Ha-Shem, fece intorno all'altare un fossato per una estensione tale da potervi seminare due seà. (33) Dispose la legna, tagliò a pezzi il bue e lo collocò sulla legna. (34) Poi disse: "Riempite quattro brocche d'acqua e versatele sull'olocausto e sulla legna e quindi disse: "Ripetetelo" ed essi rifecero la stessa azione. Poi disse: "Fate lo stesso per la terza volta". Ed essi ripeterono l'azione per la terza volta. (35) L'acqua andò intorno all'altare ed anche il fossato si riempì d'acqua". (36) All'ora dell'offerta del sacrificio pomeridiano, il profeta Elia si avanzò e disse: "O Signore, Dio di Abramo, Isacco e Israele, oggi si vedrà che Tu sei Dio in Israele e che io sono Tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per ordine Tuo". (37) "Rispondimi, o Signore, rispondimi e sappia questo popolo che Tu, o Signore, sei Dio e Tu sei Colui che converte il loro cuore". (38) Ed ecco che il fuoco di Dio discese e consumò l'olocausto, la legna, le pietre, la terra e asciugò l'acqua che era nel fossato. (39) E tutto il popolo, dopo aver visto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: "Adonai hu ha-Elohim, Adonai hu ha Elohim".(40) Ed Elia disse loro: "Catturate i profeti del Baal, neppure uno ne scampi". Ed essi li catturarono ed Elia li fece scendere al torrente Kishon e qui li sgozzò.

Passo 22 – Elia è il santo profeta amato da Dio per la sua gelosia verso la vera fede in EL HAI contro ogni adorazione del Baal. Egli passò a fil di spada tutti i sacerdoti idolatri non risparmiandone nessuno. Ciò potrebbe far storcere il naso ai nostri tempi, ma la gravità dell'idolatria richiedeva allora una purificazione totale e il concetto non cambia nel tempo.

 (ibid. 19, 15) (15) E Dio gli disse: "Va', rifa' la strada del deserto, fino a Damasco; e quando sarai giunto colà, ungerai Hazael come re di Aram; (16) E ungerai anche Yehu, figlio di Nimshi, come re di Israele; ed ungerai Elisha, figlio di Shafat, da Abel Mehola, come profeta al posto tuo. (17) E avverrà che chi sarà scampato dalla spada di Hazael, sarà ucciso da Yehu; e chi sarà scampato dalla spada di Yehu, sarà ucciso da Elisha. (18) Ma Io lascerò in Israele un resto di 7000 uomini, tutti coloro le cui ginocchia non si sono piegate dinanzi al Baal e la cui bocca non lo ha baciato".

 Passo 23 – Questa mattina ho sognato (agosto 2015) circa 450 ebrei religiosi che marciavano e manifestavano contro di me perché avevo osato dire la verità. Ero quasi solo e solo pochi ebrei erano dalla mia parte....

Tutti quelli che credono nello Zohar e nella sua falsa Kabalà in effetti tengono i piedi su due rami; sicuramente vorrebbero vedermi morto perché maledico il loro Zeir Anpin che è diventato un dio in terra, Dio ci salvi, e le loro dieci Sefirot.

E' vero, ai nostri tempi nessuno si sognerebbe di passare a fil di spada un profeta del Baal, ma, dal momento che siamo vicini alla seconda parte della Quarta Generazione, dobbiamo considerare che Ha-Shem ha promesso di redimere il mondo dall'idolatria. Non pensate che si parli solo delle nazioni cristiane e che gli ebrei siano esentati. Al contrario, il profeta Elia non viaggiò forse in terra di Aram per combattere l'idolatria? Voi, figli d'Israele di oggi, che credete nelle Emanazioni divine, vi trovate nella stessa posizione del regno di Israele di allora e la credenza nelle Sefirot non solo è proibita, ma contamina anche il resto della nazione. La dottrina di Atzilut dovrà essere estirpata per sempre perché Israele non può sopravvivere con questa falsa dottrina.

Passo 24 – La situazione è difficile, non abbiamo il permesso di parlare con i religiosi anche se tanti di loro vivono nell'errore. Qualcuno potrebbe obiettarmi: ma non hai detto che Aharon venne salvato dalla preghiera di Mosè, sebbene non avesse servito il Vitello e non avesse compreso la sua azione idolatra?. Sì, certo e la stessa cosa si può dire di grandi rabbini del passato come Haim Vital (Solly vide in sogno che gli veniva detto che "Haim Vital camminava nella santità (darcò ba-kodesh)" o il Gaon di Vilna, o il Malbim ecc. che procedevano nella santità della Torà ma non avevano compreso l'errore in cui erano caduti, accettando lo Zohar come un testo sacro.

Questa giustificazione esiste ma ricordiamo, tuttavia, che per quanto riguarda Aharon, la preghiera di Mosè lo aiutò solo in parte, in quanto due suoi figli (dei quattro che aveva) morirono per aver offerto un sacrificio non richiesto; e la Torà non nasconde il fatto che Aharon commise un grave peccato (het gadol) e 3000 persone dovettero essere uccise dai Leviti per espiare l'atto idolatra.

Non è improbabile che l'episodio di Aharon sia venuto per aiutare a giustificare i Saggi, di benedetta memoria, che nelle ultime generazioni sono caduti nel grave peccato idolatra di Atzilut. All'inizio, Mosè bruciò il Vitello fino a renderlo polvere sottile del tutto impura. I rabbini di oggi tengono i piedi su due rami e non riconoscono la dottrina di Atzilut che deve essere polverizzata completamente dall'ebraismo ma sappiamo però che l'Eterno ha lasciato in Israele un resto di 7000 uomini, tutti coloro le cui ginocchia non si sono piegate dinanzi al Baal e la cui bocca non lo ha baciato.

Questa è l'ultima generazione prima della Gheulà Shlemà, la generazione che racchiude "ogni tipo di fine". Chi non avrà paura?

 

Passo 25 – DIARIO: (agosto 2015) Nodà ha sognato di parlare con un nostro conoscente (una brava persona rimasta scapola in età avanzata che lavora come shamash in una sinagoga milanese; costui ha un fratello che è diventato Habad). Nodà gli chiedeva come stesse e lui le rispose: "Grazie a Dio, sto bene e ora sono felice della mia vita, soprattutto da quando posso guradare mio fratello nell'intimità con sua moglie". Nodà, sorpresa da una tale frase, gli disse: "Quanto è disgustoso il Libro dello Zohar!" e si svegliò...

I lettori comprenderanno in seguito quanto i nostri scritti sono profeticamente collegati agli eventi del passato. Qui la fede nell'Emanazione dello Zohar è simile a quella degli idolatri di Baal e di Ashtoreth, che ritenevano che i rapporti sessuali delle due divinità rendessero fertili i campi. Il solo pensiero li eccitava anche sessualmente. Ciò causava una tremenda discesa morale contraria alla volontà di Ha-Shem che odia la promiscuità.

Passo 26 - In un secondo sogno, una visione terribile e spaventosa mostrava quanto sia sottile l'idolatria e quanto bisogni stare attenti ad evitarla. Nel sogno due o tre persone erano venute a trovarmi per pregare con me. Dicevo loro che ora era possibile inchinarsi alle 10 Sefirot poiché erano state corrette e corrispondevano alle Stelle della Redenzione. Nodà era estremamente turbata e contrariata da questa mia dichiarazione. Poi comparve una donna ebrea che le chiese il suo nome e lei rispose: "Nodà, come nel verso 'Nodà be Yehuda' (nota in Giudea)". La donna non accettò la sua spiegazione e disse in inglese "neck" (collo) aggiungendo: "Questo è ciò che rende il legame" (come se associasse il nome nodà a nodo). La scena mutò e si ritrovò al supermercato con 6 pannocchie di granoturco.

Passo 27 – Terribile correzione. Nel Nuovo Rito c'è la Tripla Meditazione delle 127 Stelle della Redenzione. All'interno di queste stelle ci sono le 3 NUN, la 50esima stella chiamata la Stella del Collo (le lettere del Faraone che diventano la Stella di Yehoshua bin Nun); quindi la 119esima Stella del Collo che diventa la Stella della NUN FINALE di Shushan; la 120esima stella che per errore avevo considerato la Stella del Logos e di Atzilut che diventa la pura fede della NUN di Leviathan. Viene il sogno per rivelare il mio grave errore. Se il Logos e Atzilut diventassero pura fede, Dio ci salvi, sarebbero collegati alle Stelle della Redenzione!. Per questo arriva la donna nel sogno per dare la versione corretta della Stella del Collo che diventa la NUN FINALE del Leviathan poiché la Stella del Collo ritorna e stabilisce il vero legame per le 3 NUN.

Grazie a Dio, per questa Correzione che raddrizza la via della Nuova Santità della Redenzione Finale. Le 6 pannocchie di mais hanno il colore giallo-arancione che rappresenta la Nuova Santità; quindi la correzione è per tutti e 6 i Segni Completi. E' interessante notare che questo sogno è arrivato esattamente venerdì 14 agosto tra la seconda e la terza aliyà, essendo la terza aliyà particolare della Gheulà Shlemà nel secondo EHEYE che purifica la vera fede monoteista.

Passo 28 - Non continuate a credere alle copulazioni delle Sefirot dello Zohar che forniscono a chi ci crede forti 'piaceri spirituali'. Si tratta solo di pensieri impuri a livello di cuore e di cervello. Pensieri analoghi a quelli prodotti dalla pornografia dei nostri tempi. Possiate uscire da tutto questo pattume e fare vostro il verso "Sii tamim (ingenuo e di cuore semplice) con il Signore, tuo Dio". Amen e così possa essere.

Passo 29 – Siate ingenui come i bambini piccoli. Abbiate paura di Dio! Direste forse alle persone intorno a voi di adempiere la volontà di Dio per poi spiegare loro che l'Infinito si è contratto in una miriade di emanazioni dal mondo di Atzilut prima di creare questo mondo, sotto forma di Partzufim (aspetti divini) e Sefirot? E' forse questa la vostra vera fede ?! In verità, sono tutte panzane che destano la collera dall'Alto! 'Hanistarot la Shem ve haniglot lanu u-lebanenu ad olam', le cose occulte appartengono al Signore, nostro Dio e le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli in eterno. E la Mishnà (Bavlì, Haghigà 11 bet) vieta di speculare su ciò che è in alto, ciò che è in basso, ciò che è dentro e ciò che è fuori. E' pertanto proibito cercare di comprendere le cose nascoste prima della Creazione. Non sono di nostra competenza e il nostro intelletto neppure le può concepire.

Passo 30 – Adonai è il Signore, non Zeir Anpin. Quando i kabalisti parlano di Partzufim Emanati prima della creazione mentono e trasgrediscono il divieto del Secondo Comandamento "non avrai altri dèi al Mio cospetto". E costoro osano considerare ogni Partzuf "pura divinità" (Elohut). O cari ebrei, il grande e terribile giorno del Signore sta per arrivare. Fate in modo di spazzare via tutto questo pattume idolatra dal popolo di Israele. Ritornate alla fede di Abramo, nostro padre, e imparate ad avere il vero zelo del profeta Elia: Adonai hu ha Elohim. Amen.

Si è ora aperta una nuova era con l'arrivo del Goel Haim che dirige le questioni della Redenzione dal Regno dei Cieli. Il Morè ama ed insegna la vera e semplice fede del cuore. La gente è confusa e non è più in grado di di distinguerla da quella falsa e idolatra. Pertanto è arrivato il Nuovo Tempo. Il Goel Haim lavora con il profeta Elia, di benedetta menzione, per indicare la strada tramite la ALEF del nome EHEYE nel Segno della Fede (Emunà) e della Correzione dagli errori del passato.

Il 16 agosto 2015, ho avuto il privilegio di vedere lo Tzadik in sogno. Aveva capelli e barba bianchi brillanti. Mi disse: "Cosa pensi, che sia un traditore? Non sono un traditore!" Discese quindi da un carro con un bambino di 8 anni, forse un suo scolaro e sulla faccia del bambino erano visibili 3 cicatrici.

Le promesse della Redenzione Finale sono state rivelate in questi ultimi 32 anni, meravigliosi segni e importanti studi. Il Goel Haim non è un traditore, Dio ci salvi, e non andrà a vuoto nulla di tutto ciò che ha promesso mediante i Segni Completi e le sue opere per la redenzione di Israele e delle nazioni. Il bambino è un segno del tempo attuale e la Quarta Generazione deve ancora passare, con le proprie ferite, ma vivrà e sarà salvata.

Grazie al merito del Goel Haim, Ha-Shem stabilisce i versi: (Isaia 46, 3-4) (3) "Ascoltatemi, o casa di Giacobbe e voi tutti, residuo della casa di Israele, voi di cui mi son caricato dal giorno che nasceste, che siete stati portati fin dal grembo materno. (4) Fino alla vostra vecchiaia Io sarò lo stesso, fino alla vostra canizia Io vi porterò; Io vi ho fatti ed Io vi sosterrò, sì, Io vi porterò e vi salverò".

Si risvegli tutta la casa d'Israele. Adonai hu ha Elohim. EHEYE ASHER EHEYE, Tu libererai il mondo dall'idolatria, poiché ciò che prometti mantieni. Salva i cristiani, affinché sappiano che Adonai hu ha Elohim e non il povero Gesù. Salva i figli di Israele dall'errore oscuro e terribile delle Emanazioni Divine. Porta su tutta l'umanità una nuova comprensione, per merito del Goel Haim, una nuova fede monoteista retaggio della fede di Abramo, Isacco e Giacobbe, Amen veken yehì ratzon.