Autore: Peretz Green

Traduzione: Davide Levi

 

Le Cinque Tavole del Patto – Prefazione

Testo scritto nel 1985. Revisionato il 10 gennaio 1984.

 

Abbiamo menzionato nel testo precedente le quattro generazioni generali del Peccato dello Zohar e le sette generazioni particolari del movimento Chabad del peccato sottoposto allo Herem mi Deoraita, che è l'anatema di odio che si manifesta alla fine, con la terribile rivelazione di El KANA' che punisce il peccato dei padri sui figli, "fino alla terza e alla quarta generazione per coloro che Mi odiano". Nonostante tutto quello che è successo negli ultimi quattrocento anni, non è stato rivelato del tutto il suo aspetto idolatra. Per questo la quarta generazione del peccato dello Zohar incontra la settima generazione di Chabad, e tutto il male si manifesta in questo movimento di falso messianesimo, disgustoso e odiato dal cielo e dalla terra.

Il Goel Finale, il Morè Haim, quando era ancora al mondo, a Milano, fu colui che proclamò lo Herem contro i Chabad, quando, invitato ad una "seudà" nella sinagoga ashkenazita di via Cellini, vide come il loro rabbino, il "serpente" Garelick, fece passare la fotografia di Schneerson intorno al prepuzio del figlio prima del brit milà. Il santo Morè, capo dei 36 Tzadikim Nistarim della sua generazione, vedendo questo disgustoso atto di idolatria, si riempì di collera e annunciò lo Herem contro i Chabad che venerano a tal punto il loro idolo umano. Lo Tzadik impose lo Herem sul cibo offerto in quella circostanza e si allontanò dicendo ai presenti che quella era una "seudà" in onore del Satàn. Lo Herem mi Deoraita ebbe inizio da quell'episodio. Da allora l'intera azione di Chabad nel suo insieme è invalidata e detestata e non è affatto accettata dall'Alto, perché non è un caso che l'episodio avvenne in presenza dello Tzadik della generazione, destinato ad essere eletto a Goel dopo la sua morte. La sua anima è un'anima generale e tutto ciò che avveniva era sotto la Hashgachà privata a beneficio del mondo.

Dal Cielo furono rivelate le loro iniquità in presenza di chi era il vero responsabile della generazione, cosicché nel suo sacro zelo egli denunciò, nel nome di Dio, l'idolatria di questo movimento e in particolare durante il rito del brit milà, per dimostrare che Chabad aveva violato il Patto di nostro padre Abramo e la purezza della fede nell'Unità del Creatore, sia il Suo Nome benedetto in eterno. Ricordate anche che l'Anatema dalla Torà fu pronunciato proprio dallo Tzadik che era nato già circonciso nel Segno della Completezza del Patto, come da noi spiegato  nei commenti sulla Completezza della Gheulà Shlemà.

Abbiamo accennato nell'interpretazione del verso "Non avrai altri dèi davanti al Mio cospetto" (Esodo, 20:2) il fatto che lo Herem mi Deoraita proviene dal Secondo Comandamento, che racchiude in sé il potere di annullare ogni forma di idolatria, da quella più grezza a quella più sofisticata. Pertanto, anche quando i Chabad vantano le tante allusioni (remazim) associate alle loro dottrine, ecco che è sufficiente un solo monito "Non avrai altri dèi davanti al Mio cospetto" per distruggere tutte le loro Sefirot vomitevoli e tutte le allusioni false, che sono per loro cibo che tuttavia non verrebbe digerito neppure dalle viscere di Og, re di Bashan.

Nella parashà di "Yitro" è scritto: "Poiché Io sono il Signore tuo Dio, un Dio geloso, che punisce il peccato dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che Mi odiano" (ibid. 4) - un'allusione ai 400 anni del Peccato dei Padri dello Zohar. I padri, i figli, la terza e la quarta generazione per coloro che Mi odiano – allude ai quattro mondi presenti nei testi dei kabalisti forsennati, che hanno eretto il falso edificio della Quarta Generazione.

"Non avrai altri dèi al Mio cospetto" è un'allusione ai cinque partzufim  di Atzilut: Arich Anpin, Aba, Ema, Zeir Anpin e Nukve. Pertanto: «Non ti farai alcuna scultura, né immagine qualsiasi di quanto esiste in cielo al di sopra o in terra al di sotto o nelle acque al di sotto delle terre" (ibid., 3 )  è un'allusione alle dieci Sefirot di Atzilut, le cui immagini e relative spiegazioni sono immagini false e idolatre. Il Secondo Comandamento   invalida pertanto tutti i libri, le opinioni, le allusioni e i metodi basati sul sistema dello Zohar. Il Secondo Comandamento nella sua vera Tradizione da Yehoshua ben Nun racchiude lo Herem mi Deoraita, che annulla a priori il falso sistema kabalistico dello Zohar. Nella Sacra Torà non c'è alcun accenno alle dieci Sefirot o ai dieci poteri emanati che non hanno niente a che fare con la nostra vera fede.

Esiste tuttavia un soggetto arcano che si chiama "eser sefirot bli ma", ossia "dieci emanazioni ex nihilo", chiuso alla speculazione, perché privo di una qualsiasi essenza di riferimento. Se ne parlassimo, daremmo vita ad immagini mentali inesistenti. E a maggior ragione: non si tratta affatto del mondo di Atzilut, poiché tutto fu portato in esistenza dopo la creazione dei cieli e della terra! Le Sefirot emanate esistono soltanto nella fertile immaginazione di chi le ha pensate, per cui è sufficiente uno spirito vero della Torà per distruggerle, non avendo esse consistenza reale.

Miei cari lettori, io, che ero precipitato negli abissi di questo piacere intellettuale malvagio, sono stato salvato. Mi riferisco al salvataggio operato dal mio santo Morè che è stata la mia guida per 13 anni, fino alla sua finale sofferenza e sacra dipartita. Per questo motivo ho avuto il permesso di prendere parte alle Guerre di Dio contro i metodi e le false dottrine della Kabalà ed il falso messianesimo di Chabad.

Il Libro dello Zohar è un abbaglio che acceca e distorce il lume della ragione e mostra all'intelletto delle immagini fasulle che oscurano la vera fede dell'Albero della Vita. Il presente scritto non viene per salvare coloro che sono già caduti e non intendono ascoltare le parole di chi distrugge la loro falsa fede. Lo scritto è destinato ai più che non sono ancora caduti, ed è sufficiente che sappiano la verità, poiché noi confidiamo nel Signore Fedele, che resuscita i morti, compie prodigi e innalza il misero dalla polvere.

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In un sogno, mi è arrivato l'ordine dal mio santo Morè, Haim, di scrivere un supplemento al libro "Milchamot ha Shem" del Hacham Yehye ibn Shlomo El Kapah, la pace sia con lui.

Il completamento è necessario per diversi motivi: A. Il Morè Haim diceva che il sacro zelo (ruach kin'à) del Hacham El Kapah era reale e proveniva da EL KANA' ed il suo libro si basava sulle fonti della vera Kabalà dei nostri Hachamim, di benedetta memoria. L'approvazione dello Tzadik della generazione, il Morè Haim, riguardante questo libro, anche se fu nascosta, venne accettata dal Santo Benedetto Egli sia, che, per così dire, la sottoscrisse. In fondo, il libro era quasi sconosciuto perché fu messo all'indice e boicottato dai rabbini kabalisti di Gerusalemme.

B. Pertanto, il comandamento di questa generazione è di purificare il popolo dal terribile errore idolatra. La mitzvà della generazione fa seguito alla mitzvà dello Tzadik della generazione che lottò in forma privata e soffrì in segreto per il bene comune. E chi ha merito consegue il merito dall'Alto, grazie allo Tzadik, di proseguire, secondo le sue facoltà, tale immensa mitzvà, anche se ignora l'operato dello Tzadik Haim.

C. Dopo essere stato scelto come Goel Finale, lo Tzadik Shalem Haim mi ha fatto sapere che d'ora in avanti il suo lavoro è quello di far tornare Giacobbe dal suo peccato, ossia il grande e terribile Peccato della Fine (avon ketz) nei Giorni Finali (aharit ha yamim), che il popolo d'Israele tuttora ignora. Pertanto, il Goel deve illuminare il popolo di Israele e  aprire i suoi occhi, affinché sappia in che cosa consiste questo terribile peccato. Se si trattasse di un peccato generale, lo saprebbero anche i Rabbini e i Saggi, che farebbero in modo di fare ammenda, mentre qui si tratta di un peccato nascosto che viene rivelato solo con l'avvento del Goel Finale.

D. Pertanto, "è giunto il momento di operare per il Signore, poiché hanno infranto la Tua Torà" e tutti coloro che partecipano a questa mitzvà ricevono una benedizione e partecipano al merito del Goel Finale Haim.

E. Lo scopo speciale dei nostri scritti è quello di collegare il peccato dello Zohar con il peccato ultimo di Chabad, che viene sottoposta allo Herem mi Deoraita, perché questo movimento idolatra è un grande pericolo per i figli di Israele.

Per questi motivi, miei cari lettori, capirete che queste aggiunte sono necessarie per seguire la vera tradizione della Torà.