Autore:
Peretz Green
Traduzione:
Davide Levi
Le Virtù di Ester
Capitolo
1
L'amore interiore per proteggere il prossimo
Gnomen 1 - DIARIO: Questa mattina
(01.06.1998, 7 Sivan 5758) Giuseppe ha sognato di essere con Peretz che gli diceva
che ora c'erano 500 allievi del Nuovo Patto Finale. Entrambi hanno riso
così tanto che Giuseppe è caduto dalla sedia.
Gnomen 2 - Ho letto a Giuseppe la Tavola -
Messaggio su Verità e Giustizia.
Gnomen 3 – Ci sarà bisogno della Nuova Protezione
della Redenzione Finale per essere salvati dai futuri cataclismi della natura.
Gnomen 4 - DIARIO (01.06.1998) -
Stasera c'è un grande ve-nahafoch hu (cambiamento radicale), nel Segno
della Risata di Isacco, nostro padre. E' pervenuto in seguito alla formulazione
del Messaggio su Verità e Giustizia e al Messaggio "Chiunque
difende gli ebrei riceve una santificazione" e dopo il sogno di Giuseppe
summenzionato (dei 500 allievi).
Gnomen 5 – Si è trattato del Segno
della Risata di Isacco e della Felicità di Purim. 500 è il segno
della Doppia-Coda che ha toccato terra; infatti, siamo appena usciti dal Segno
dei 250 giorni della NUN SOFIT della Coda dell'Asino, per cui si è verificato
il suo raddoppiamento.
Gnomen
6 - Con la visione a "sorpresa" di Giuseppe, il momento è
propizio per fare una preghiera per il Mazal del nostro lavoro e per il Mazal
degli allievi. La situazione economica è difficoltosa e siamo limitati
nei nostri movimenti.
Gnomen 7 – E' una verità innegabile,
verificata dai Segni sin dall'inizio, che il Nuovo Patto Finale ha una Nuova
Protezione per gli eventi della Quarta Generazione. Giuseppe ha ricevuto il
segno e la benedizione legati alla conservazione della natura per il mondo
futuro, esattamente come l'Arca di Noè. Le previsioni non sono rosee e
hanno analogie con la generazione della Torre dove un terzo dell'umanità
fu soppresso, un terzo fu trasformato in scimmie ed elefanti (escluso
così dalla razza umana), e un terzo venne salvato ma fu disperso nel
mondo e cominciò a parlare nuove lingue che prima non esistevano.
Gnomen 8 - Il fatto di parlare una sola
lingua, quella originale e, per così dire, più amata dal
Creatore, perché più vicina all'espressione della volontà
di Dio, rappresentava certamente un livello più elevato per l'umanità
rispetto alle lingue che si svilupparono come punizione a causa della Torre.
Tuttavia, proprio come Adamo ed Eva furono cacciati dall'Eden per dare inizio
alla storia umana, allo stesso modo, le separazioni tra le nazioni, ognuna con
la propria lingua e con i propri codici di vita, dovettero formarsi ed
evolversi. Inoltre Israele non sarebbe potuta diventare la nazione
prescelta se non ci fosse stata una moltitudine di nazioni tra cui scegliere.
Gnomen 9 - La diversità linguistica e
culturale, d'altra parte, rappresenta un'enorme ricchezza per il mondo. In
futuro, quando tutte le lingue torneranno ad "unificarsi" mediante la
Nuova Lingua Pura della Redenzione Finale, l'eterogeneità
diventerà una ricchezza per il mondo.
Gnomen 10 - Si noti quindi che la Torre fu
distrutta e due terzi dei suoi artefici furono distrutti ma la dispersione del
rimanente terzo ebbe anche scopi positivi e importanti che facevano parte del
Disegno Divino. In verità, tutto ciò che accade nella storia ha
un proprio scopo nel Disegno Divino, anche se è collegato ai peccati
dell'umanità. Chi opera il male sarà distrutto e il male stesso
sarà distrutto, ma ci saranno sempre esiti positivi che diventeranno il
patrimonio dei giusti del genere umano che trarranno beneficio da quelle
"cose nuove" nel loro servizio a Dio Onnipotente.
Gnomen 11 - La Torre rappresentò anche
un'imponente impresa tecnica, che comportava calcoli estremamente precisi,
frutto di avanzate conoscenze matematiche, astronomiche e architettoniche.
Certamente parte di quelle cognizioni fu assimilata da coloro che erano stati
dispersi per venire utilizzata in seguito. Nella nostra èra, possiamo
vedere come la comunità degli scienziati abbia già iniziato ad
intraprendere una nuova Torre nello spazio e, ancor peggio, una odiata Torre Genetica
che si prefigge di manipolare il codice genetico. Gli scienziati che sfidano
Dio alla fine saranno distrutti perché porteranno solo calamità e
le loro intenzioni di sostituirsi al Signore, nostro Dio, Creatore
dell'universo, saranno punite inesorabilmente.
Gnomen 12 – Costoro sono odiati dal Cielo, rappresentano
un male per la terra e causeranno tremendi sconvolgimenti e cataclismi. Saranno
tuttavia estirpati per sempre. Il progresso e la scienza continueranno, comunque,
ma a beneficio dell'umanità, perché non può essere
scartato ciò che può essere di pubblica utilità e per fini
positivi.
Gnomen 13 - Ciò che è positivo
sarà di beneficio per le generazioni dopo il grande e terribile giorno
del Signore. Prima di allora, i tempi saranno caotici come lo furono ai tempi
della Torre. La scoperta di nuove medicine sarà accompagnata dalla
comparsa di nuove patologie. Le tecnologie si affineranno, ma, allo stesso
tempo, insorgeranno nuove problematiche che richiederanno innovazioni sempre
più sofisticate per risolverle.
Capitolo 2 – RICERCARE LA VIA DI MEZZO tramite il nome ASHER come
attuato nella Redenzione Finale
L'amore di vedere il prossimo felice e di aiutarlo a vivere in case
dignitose
Gnomen 51 - Dal 7 al 13 giugno, il mio errore
di aver inviato il messaggio delle case di rifugio ecc. a Milano! Shabbat, ho
sognato: il rifugio, una guerra terribile di fuori, la confusione, la paura, la
mia preghiera per 2 sorelle che avevano avuto un malinteso tra loro, il Maestro
Haim che mi diceva che era molto arrabbiato a causa dell'ultimo incontro.
Imploravo lo Tzadik affinché mi spiegasse il mio errore. Disse che ormai
quasi tutto era passato. Mi disse di dormire quella notte sul retro della
station wagon...
Gnomen 53
- Dopo quelle correzioni, verso la fine di Shabbat, Nodà, in un sogno,
mi vide in una nuova stanza con un grande tavolo e una grande finestra dove
c'erano tanti tipi di profumo e di incenso, creme, oli, ecc. Ero vestito di
bianco e indossavo una tunica con bordi d'oro e il mio viso era molto luminoso
e radioso... Baruch ha-Shem.
Gnomen 54
– 16.06.1998 – 22 Sivan 5758 : Ho sognato di trovarmi in una specie di grande
stanza, circondato da alcune persone. Nel mezzo della stanza sedeva lo Tzadik
Haim. Vicino alla sua sedia c'era una ragazza di circa 12 anni, alla quale dovevo
controllare lo stato fisico. Giaceva sul pavimento, a piedi nudi, su una
barella e mentre le ispezionavo mani e braccia, facevo molta attenzione a non
guardarle gli arti inferiori, consapevole di trovarmi davanti allo Tzadik Haim.
All'inizio le ho sollevato il braccio destro e poi quello sinistro e ho constatato
che aveva il polso sinistro debole. Le ho domandato se lo sapesse e lei ha
risposto di sì. Ho quindi sollevato la sua mano sinistra, mettendola
nella mano dello Tzadik, che, prendendole il polso sinistro, ha detto:
"È andata via". Lo Tzadik Haim ha poi spiegato a tutti coloro
che lo circondavano che Peretz aveva svolto il lavoro preliminare, ma aveva
dovuto mettere il polso della ragazza nella mano del Maestro per ricevere la
guarigione...
Gnomen 55
– 24 Sivan 5758, 18 giugno 1998 - Ho stabilito l'Altare del Grande Israele al
Quarto Piano della Casa di Preghiera. Questo è l'Altare del Segno
dell'Asino. Nodà è stata la prima a dire una preghiera al
riguardo, quella delle benedizioni per la protezione contro i mali della Quarta
Generazione. Questo Altare completa i 7 Piani della Casa di Preghiera. Avrebbe
dovuto essere stabilito entro il 14esimo anno. Chi appartiene direttamente al
Segno dell'Asino può aderire a questo Altare.
Gnomen 56
- Alcuni giorni fa Davide (Holon) ha sognato di guidare una macchina con una
donna al suo fianco (forse sua sorella Iliade o sua moglie Liat). Ha poi
arrestato la vettura e, indicando una casa, ha detto: "Questa è la
casa di Peretz". Fuori, di
fronte alla casa, c'erano 3 asini, 2 scuri e uno grigio...
Gnomen 57
- Davide ha sognato 2 giorni fa di essere con suo padre Remo Levi, la pace sia
con lui (che ha avuto il grande privilegio di essere sepolto, 12 anni dopo,
esattamente lo stesso giorno e la stessa ora dello Tzadik Haim, il 23 di
Sivan); il signor Remo, mostrando a suo figlio un giornale in cui veniva
offerta una borsa di studio per studiare Medicina, gli disse: "Guarda qui,
puoi finire i tuoi studi di Medicina, se vuoi". Davide rispose che non
aveva più l'età e poi, guardando il giornale, disse che in ogni
caso la borsa era per un solo un mese. Quindi
il sig. Remo scese dall'auto e
acquistò una bella pianta e disse a Davide di portarla alla mamma Nelda...
Gnomen 58
- Questo è un segno secondo il quale Davide potrebbe inserire
"segni" di guarigioni, in concomitanza con il segno del mio sogno che
mi concede il permesso di inserire "segni" di guarigioni, con le
giuste intenzioni.
Gnomen 59
- Be-23 sivan nitbarachti be-birchat ‘einei ha-’eda’ be-zcut ha-Goel Haim:
be-24 sivan nitbarachti be-kiddushin mei-’elyon, be-hatunat ha-simanim shel kol
ha-luhot, ve-she-nirtzeiti ‘eved lo Yishtabahh Shmò la’ad, be-ratzon
nafsho Yitbarach, bi-zcut halichati ahrei ha-Tzadik ha-Kadosh, Haim, ve-she-lo
yiishabeiru ‘od ha-luhot gam ‘ata bi-hiyotam iiti, lo yiishabeiru ve-lo
yistalku mei-iiti ‘ad hashlamatam k’fi sifreihem u-k’fi kitveihem be-Sefer Mishnat
Haim: amen ve-ken yehi ratzon: ve-nitbarachti be-birchat ruah-maim-esh-adamà
ve-kol daka: ve-nitbarachti mei-ha-Tzadik Haim be-kos shel maim haim: zeh
ha-ahron haya ‘al mizbeiahh Israel ha-Gadol.
Gnomen 60
- La benedizione di spirito, acqua, fuoco e terra è avvenuta per la
Nuova Protezione della Redenzione Finale, nel Patto di Pace che completa la
Protezione per il Nuovo Patto Finale nella nuova, vera Kabalà del Grande
Pesce, Leviathan.
Gnomen 61 - Solly mi ha chiamato (giugno
1988) per raccontarmi un suo sogno: gli allievi erano insieme. Peretz disse
loro: "Dobbiamo pregare". E aggiunse: "Dobbiamo pregare come il
profeta Geremia". Tutti hanno pregato insieme ma ognuno pregava dal suo
cuore in modo spontaneo. Una grande lampada a cilindro calò su di
loro...
Solly ha poi sognato che Peretz lavorava sui 7 Piani e
sui riadattamenti dovuti all'Altare del Grande Israele. L'Altare del Sacerdote
Unto è al settimo piano e così anche l'Arca Sacra ((àøåï ä÷åãù äçãù.
Gnomen 62
- Rosh Hodesh Tamuz 5759 - Ha-luah (gematria 44) hu ha-dam (gem. 44) shel ha-Gheulà
ha-Shlemà, ka-katuv ‘ktov hazon u-baer ‘al ha-luhot le-ma’an yarutz
korei bo’. – (Habakuk 2, 2-3)
Gnomen 63
– In un sogno mi hanno indicato che devo insistere sulle "Tavole" di
Mordechai ed Ester. Devono essere presenti. Il luah (Tavola, 44 in ghematria)
è il dam (sangue, 44 in ghematria) della Redenzione Finale. Le 5 stelle
del Tribunale Superiore e le 5 Stelle di Ester nel Regno di Ahashverosh sono la
vera sostanza ematica delle Nuove Tavole. Attraverso queste 10 Stelle si
può comprendere meglio la sostanza dei 10 Comandamenti e allo stesso
modo le Tavole del giusto che vive nella propria fede.
Gnomen 64
- Queste 10 Stelle rappresentano il "segreto intermedio stellare"
delle Tavole della Redenzione Finale. I comandamenti a Mosè, tuttavia,
furono ricevuti direttamente da Dio e furono scritti dal "dito" di
Dio Onnipotente su Tavole di Pietra. Probabilmente non c'erano relazioni
dirette con queste stelle in quel momento[1]. Le Tavole a quel tempo furono scritte su pietra: il
"sangue" degli israeliti di quel tempo era come "pietra".
Non è stato quindi possibile "convertire" in Tavole il loro
"sangue". I comandamenti furono scritti su cuori di pietra. Quindi
alla fine "Heferu Toratecha" (violarono la Tua Torà). Nel
Nuovo Patto Finale i comandamenti sono invece scritti nel cuore di ogni
persona. Tutta la storia passata arriva per sciogliere i cuori di pietra e
farli diventare cuori di carne e sangue.
Queste stesse 10 Stelle hanno vari livelli, simili ai 10
Comandamenti che contengono l'intera Torà che, a sua volta, contiene
aspetti manifesti e nascosti. Pertanto, nell'ambito di queste 10 Stelle,
troviamo anche le 10 Virtù che sono basate sui 10 Comandamenti. Le
Costellazioni del Tribunale e di Ester sono "radicate" nelle Stelle
di Mordechai ed Ester del Grande Carro, 2 delle 3 Stelle Nascoste. (La Stella del
Goel Haim le "completa" per la Redenzione Finale.) Anche queste 2 Stelle
racchiudono aspetti manifesti e nascosti. Così anche Mordechai ha-Tzadik
operò in modo manifesto per la Redenzione di Purim pur essendo uno
Tzadik Nascosto. E così Ester, che era per tutti la regina, moglie di
Ahashverosh, mentre occultava la sua identità ebraica e il suo cuore
ebraico.
Gnomen 65
- Tutti questi elementi del Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, vengono
rivelati solo ora dal Goel Haim per il tempo della Redenzione finale. I nomi di
queste stelle e di queste nuove costellazioni non erano stati rivelati prima.
Solo ora il nome completo EHEYE ASHER EHEYE è completato per la storia, e
il secondo nome ASHER, la Colonna di mezzo, racchiude le radici della
"Rosa Nascosta" di Giacobbe senza la quale non ci sarebbe alcun
legame fra la Prima Redenzione e la Redenzione Finale.
Gnomen 66
- Da dove proviene il Nuovo Equilibrio della Giusta Via di Mezzo in termini di
3 Ascese di Moshè Rabbenu? Proviamo a definire meglio le 3 Ascese. Quale
fu l'equilibrio della Prima Ascesa che Israele non meritò? E quale fu
l'equilibrio della Seconda Ascesa che rimase occultato nella Torà? E quale fu l'equilibrio della
Terza Ascesa che fu data a Israele?
Gnomen 67
- Ho appena spiegato in una risposta scritta ad Anna Gasparotti, riguardante l'Albero
della Vita, che nella Terza Ascesa discese la forza dell'Albero della
Conoscenza del Bene e del Male. La prima salita fu al livello dell'Albero della
Vita. Essa conteneva l'equilibrio della Via di Mezzo. Ma nella Redenzione
Finale associamo le Nuove Tavole della Nuova, Vera Kabalà del Giusto che
vive nella propria fede con la Terza Colonna in congiunzione con i Segni del
Grande Pesce. D'altra parte, non è propriamente l'Ascesa Media che
rappresenta le virtù dell'uomo giusto che vive nella sua fede?
Gnomen 68
- DIARIO: (01.07.1998): Giuseppe ha sognato che lui ed io diseppelivamo ciò
che era già stato sepolto, perché avevo dimenticato 2 cose. A una
profondità di 2 metri, ritrovavo 2 perle, una per ciascuna delle 2
scatole sigillate di plastica. Volevo mostrarle ad un giovane che era presente;
quando le vide, rimase impressionato e non osò toccarle...
Gnomen 69
- Di notte, nel "segno" fatto, Giuseppe ricevette le 2 perle. La
prima perla è nella chiave (la VAV) del "Va-yehì bimei
AHASHVEROSH" (la prima lettera della Meghilat Ester, che inizia con la
frase: e avvenne ai tempi di Ahashverosh); quindi il primo periodo (di 10 anni)
ha tutti e 4 gli elementi di AHASHVEROSH e AH viene alla ribalta; nel secondo
periodo AH-HASH viene alla ribalta; nel terzo periodo viene alla ribalta
AH-HASH-SHOR; nel quarto periodo è il giudizio di "costui è
AHASHVEROSH che regna".
Avevo considerato la domanda in termini di punizioni, ma
va considerata anche in termini di male che scende sulle quattro generazioni
fino al quarto periodo finale.
Gnomen 70
- Al tempo delle case di rifugio, tutte le benedizioni dovranno essere dette al
loro interno. - (Segno della diffusione della Benedizione dei 4 Fondamenti).
Gnomen 72
- Come nell'Eden, il Medio brilla all'inizio ma non si possono mangiare i suoi
frutti fino alla fine. L'Equilibrio della Giusta Via del Mezzo viene rivelato
con la Redenzione Finale.
Gnomen 71
- La Tripla Meditazione sta nel Nuovo Eden. Rappresenta un metodo per mangiare
e assaporare meglio i suoi frutti. Deriva dalle 3 Ascese e quindi ha una
corrispondenza col nome completo EHEYE ASHER EHEYE. Tutta
la meditazione, tuttavia, è nel Segno dell'uomo giusto che vive nella
propria fede.
Gnomen 73
- Le Tavole dei 30 Passi rappresentano il "riordinamento" dei
frammenti delle Prime Tavole. Possiedono così qualcosa di quella prima
Kabalà, la Kabalà della Fede del Primo Comandamento e la base
della Kabalà del Giusto che vive nella sua fede. Le Tavole di Mordechai
ed Ester devono appartenere in particolare all'Ascesa media. La rivelazione
della Redenzione finale arriva attraverso il Rotolo della Redenzione Finale,
come rivelato nei sogni del sig. Banin, di Deborah e Davide Levi. Quindi non 2 Tavole,
ma piuttosto un lungo Rotolo.
Gnomen 74
- Le lettere sacre scritte sulle Tavole di Pietra appartenevano alla Prima e
alla Terza Ascesa. Ciò che sarebbe arrivato dalla Seconda Ascesa non
doveva essere scritto su Tavole di Pietra ma sarebbe arrivato sotto forma di Rotolo
e Tradizione Orale. Il popolo, tuttavia, aveva bisogno di Tavole di Pietra con incise
le leggi scritte. Nella Redenzione Finale abbiamo il Segno delle Tavole
Allargate della Torà o come diciamo le Nuove Grandi Tavole del Grande
Pesce Leviathan. Esse sono le Tavole della Nuova Legge dei 30 Passi estese alla
Terza Colonna del Grande Pesce Leviathan.
Gnomen 75
- La prima Colonna rappresenta pertanto le Leggi dell'Uomo Giusto delle prime
Tavole. Le Tavole della Terza Ascesa avevano incise le stesse leggi delle prime
Tavole. Ciò che era diverso era la Kabalà in esse. Se Israele
avesse avuto il sopravvento sullo Yetzer ha-rà, avrebbe meritato di vivere
come giusti nella propria fede. Le prime Tavole della Colonna di 30 Passi
rappresentano quella "semplificazione".
Gnomen 76
- La Colonna Media rappresenta le Virtù, il completamento dell'Uomo
Giusto che vive nella sua fede. Questo è il cuore della persona giusta.
La Terza Colonna rappresenta la Nuova Kabalà per l'Uomo Giusto, tutto
ciò che riguarda le Novità della Redenzione Finale. Tutte e tre
le Colonne sono necessarie per il completamento dell'Uomo Giusto, che
porterà le Tavole della Legge (30 passi) nella mano sinistra, le Tavole
della Torà allargata del Leviathan nella mano destra e il Rotolo delle
Virtù nel cuore e nel corpo. Quindi camminerà nella vera Via di
Mezzo, mangiando i frutti dell'Albero della Vita, per merito del prescelto Goel
Haim.
Gnomen 77
- Nella prima redenzione, tuttavia, la terza Ascesa e le Tavole ricevute
rappresentavano la Via di Mezzo per il popolo di Israele. Le prime Tavole si
sono rivelate troppo "elevate". Allo stesso modo, la rivelazione
delle virtù era troppo astratta per il popolo di allora, che non era in
grado di "reggerle" e aveva bisogno di un'esposizione più
dettagliata di norme e divieti. Era una via di mezzo alla quale potevano aderire
meglio. Quello, tuttavia, non era il tempo della Via di mezzo storica che
è rappresentativa dell'Albero della Vita. È un grande decreto
storico quando il segno finale della risurrezione entra nel mondo. È un
decreto riguardante il tempo stesso e inizia solo quando viene scelto il Goel
finale. Quindi qualunque cosa avvenne prima non era nel Nuovo Equilibrio.
Gnomen 78
- Potremmo cercare le radici della Via di Mezzo nella prima Ascesa di
Mosè, nella seconda Ascesa (secondo la Nuova Mishnà ricevuta) e
persino nella terza Ascesa, ma la perfetta Via di Mezzo deriva da tutte e tre
ed è incorporata nelle nuove forme della Redenzione Finale. Ma il grande
perno della Via di Mezzo deriva dalla Colonna di Mezzo. Isacco è il
grande Connettore dei Patriarchi; il nome ASHER connette la redenzione storica.
Il profeta Elia è il grande Connettore della Torà di Mosè
e della rivelazione della Redenzione Finale. Purim collega la prima redenzione alla
redenzione finale.
Gnomen 79
- Le virtù che derivano dalla Colonna di Mezzo sono i grandi leganti tra
la luce dell'anima e le azioni, le parole e i pensieri della persona. Le Tavole
di Mordechai ed Ester (il Rotolo della Redenzione Finale) sono collegate alla
Colonna di Mezzo perché tutti i Nuovi Insegnamenti sono associati alla
perfetta Via di Mezzo delle Virtù. E i Ragli sono proprio nel mezzo di
tutto, perché gli Asini hanno avuto la fortuna di portare al mondo le
meravigliose Novità della Redenzione finale, a discapito degli esseri
umani? In che modo gli Asini è diventato così Centrale che è
stato concesso loro di spiegare all'umanità in che cosa consiste la Via
di Mezzo?
Gnomen 80 - È vero, non è
merito nostro; siamo solo asini cavalcati dal Goel Finale Haim. Eppure anche
l'asino è un segno scelto della Redenzione Finale. Perché dunque
un asino e non un essere umano? Devono esserci delle radici in questo straordinario
avvenimento redenzionale. Deve esserci un motivo per cui all'asino è
stato accordato un privilegio così grande. Il Goel Haim porta al mondo
la Grande Nuova Rivelazione dell'Albero della Vita, l'albero finale della vita
eterna. Ma anche l'Asino ha il grande merito di ragliare al mondo i suoi frutti.
E come potrebbe un Asino rimanere intrappolato nel meraviglioso ciclo della
vita eterna?
Gnomen 81
- È un segreto e non so se dovrei svelartelo. Ebbene, soltanto l'asino
nell'Eden leccò la corteccia dell'Albero della Vita e così potè
sentire l'aroma della sua meravigliosa fragranza. Gli altri animali del Giardino
non ebbero il privilegio di avvicinarsi così tanto.
Gnomen 82
- L'asino, tuttavia, ebbe il privilegio di essere stato creato per portare
l'uomo una volta creato. E così l'asino ragionò: quando
verrà l'uomo, mangerà questo frutto benedetto e vivrà per
sempre. Nel frattempo mi cavalcherà e io sarò per lui un amico
fedele. Sarebbe troppo triste per lui perdermi ad un certo punto dopo che siamo
diventati inseparabili. Forse almeno leccando la corteccia e conoscendo il
profumo dell'Albero, anche a me verrà dato qualcosa di quella vita
eterna per il bene e la felicità dell'umanità.
Gnomen 83
- E così fu. Le buone intenzioni dell'asino furono ascoltate da Dio che
gli permise di avvicinarsi all'Albero, di leccarne la corteccia e conoscerne la
meravigliosa fragranza. Purtroppo, l'uomo non meritò l'Albero della Vita
e ci sarebbero voluti circa 6000 anni di confusione prima di imbattersi in
quella benedetta Via di Mezzo che permette la vita eterna. Quindi considerate
la fortuna dell'Asino che ebbe un tale vantaggio rispetto alle altre creature.
Nessun altro si era avvicinato così tanto all'Albero della Vita in mezzo
al Giardino.
DIARY: Paolo ha
vinto 100.000 lire italiane (circa 25 dollari) con un Gratta e Vinci col numero
33. Anche a Scuola, questa domenica abbiamo letto il Siman 33. Dopo aver letto
a Paolo la Tavola degli Angeli, Nodà ha sognato Gesù che voleva
partecipare alla mia lezione, dopo le tante parole scritte sul suo conto.
Gnomen 84
- Perciò stasera cercherò di stare con Yeshua e di ascoltare e,
se potrò, scrivere tutto ciò che posso. È ovviamente un
momento di festa nel Regno dei Cieli per il Segno 33. Beniamino sarà
presente per tutto il tempo. È anche il momento di esporre la Colonna di
Mezzo quale colonna centrale della Via di Mezzo dell'Albero della Vita. Non
sono sicuro, ma mi sembra che l'annuncio dell'Arcangelo Michele che "i 3
uomini della redenzione sono Mosè, Yeshua e Haim" non sia ancora
stato portato a compimento nel Nuovo Equilibrio (vedi Ester 5 per la
finalizzazione di questo equilibrio).
Gnomen 85
– (parole di Yeshua): “Anche nella Scuola degli Esseni, si parlava di Tavole.
Le Tavole del Primo Tempio erano nascoste in una grotta. Mi è stato
permesso di vederle. Bisogna essere nel santo segreto per poterlo fare e
contemplarne la santità. Ma si parlava anche delle Tavole del Maestro di
Giustizia. Esse erano considerate le Nuove Tavole della Redenzione dopo la sua
tragica morte.
Gnomen 86
- “Il Maestro di Giustizia è stato, per noi, anche lo Tzadik che ha
portato giustizia tra il Regno dei Cieli Nascosto e il popolo della terra. La
scuola di Ester era il suo punto d'incontro sulla terra. E io ero l'agnello
della Provvidenza per collegare la rivelazione del Regno dei Cieli a Israele.
Anch'io ho cercato nella Via di Mezzo come fu rivelata a quel tempo. Vedi la
severità all'interno della Scuola e la clemenza con la gente semplice al
di fuori della Scuola. Io stesso mi sono creduto nelle nuove Tavole della
Redenzione, nelle Tavole che derivavano dalla Via di Mezzo, nelle Tavole del
Nuovo Patto promesso.
Gnomen 87
- Ora l'ho vista svilupparsi con te nel Nuovo Equilibrio. Ho seguito ogni
punto. Perché io stesso sono redento in ogni punto del Nuovo Equilibrio,
come hai dimostrato. Ora devi vedere Moshe Rabbenu e poi capirai, perché
Mosè era nel mezzo tra Ha-Shem e tra il popolo. Pertanto la prima
redenzione avrebbe potuto essere la redenzione finale con il passaggio della
Tradizione da Mosè a Giosuè. Tutti e 3 i nomi del nome completo
avrebbero potuto essere rivelati nella prima redenzione.
Gnomen 88
- Allo stesso modo nella seconda redenzione di ASHER tramite qualcuno nel Mezzo
[2] per interpretare la volontà di Dio, era
praticamente possibile che l'intera redenzione, nella Tradizione della
Torà e nella Tradizione profetica di Elia, di benedetta menzione, con le
Nuove Tavole della redenzione, potesse aver avuto luogo. La mia missione
è stata progettata per esporre quella possibilità. Devi capire
questo punto. La Missione messianica data dal nome ASHER ha in sé la
possibilità di portare l'intera redenzione. Per
questo motivo sono considerato uno dei tre uomini della redenzione.
Gnomen 89
- Ciò significa che la Via di Mezzo che alludeva all'Albero della Vita
era lì per essere rivelata attraverso quella missione del nome ASHER
perché, almeno virtualmente, avrebbe potuto portare con sé
l'intera redenzione. La mia frase "non ho visto una fede come questa in
Israele" (Matteo, 8, 10) era un segno che la Via di Mezzo dell'Albero
della Vita[3] raggiunge anche i livelli più comuni del mondo.
Quella missione fu progettata per raggiungere la gente più semplice.
Questo è il segno che avrebbe potuto essere una redenzione completa
anche per il mondo.
Gnomen 90
- Vedevo anche tutto dalla posizione della Via di Mezzo tramite la quale
risplendono le virtù nel cuore delle persone più semplici che
possono così servire il Signore, nostro Dio. Ora, tuttavia, si
può vedere meglio perché la redenzione completa non è
uscita dal nome ASHER ma dal terzo nome finale del nome completo. È solo
nella Redenzione finale, quindi, che la Via di Mezzo del nome ASHER diventa la
Via di Mezzo del Secondo Nome, rivelata nel Nome Finale. La sua radice è
nel nome ASHER ma si realizza solo nella Redenzione finale in cui viene
rivelata la Vera Via di Mezzo. Questo è il grande, lungo tronco
dell'Albero della Vita i cui frutti non sono maturi fino all'avvento della Gheulà
Shlemà.
Gnomen 91
- Pertanto, con la venuta del nome finale, la correzione degli errori storici
emersi sotto il nome ASHER, come hai visto negli ultimi 15 anni, fa sì
che gli Scalini Bianchi della Via di Mezzo possano scendere nel mondo. Per
questo motivo, il Rotolo viene associato a Mordechai ha-Tzadik e alla regina
Ester. La Via di Mezzo che deriva dal nome ASHER è legata agli Scalini
Bianchi del Regno dei Cieli. Amaro era il Calice da cui ho bevuto per il bene
della Via di Mezzo che sarebbe arrivata solo scoli dopo. Ma negli ultimi 15
anni quel lungo e storico sacrificio si era trasformato in un enorme piacere e
ogni parola scritta mi ha liberato dall'amarezza, gratificandomi col titolo di
uno dei Tre Uomini della Redenzione.
Gnomen 92
- Quindi il mio spirito è ora nel Segno della Risata di Isacco, che
è nato per il mondo, nella Redenzione finale, per merito del Goel
finale, Haim. Perché ciò è legato per sempre al Signore,
nostro Dio. Questo è ciò di cui avevi bisogno per completare il
Nuovo Equilibrio, dato che non avevi capito che la Risata storica di Isacco
della Redenzione Finale nasce nel mio spirito grazie al sacrificio dell'Ariete
nella Posizione di Isacco.
Gnomen 93
– Per questo dissi "se uno ti schiaffeggia sulla guancia sinistra, porgigli
anche la destra" (Ibid, 5, 39). Questo era destinato a coloro che
desideravano seguire le vie pacifiche del Regno dei Cieli. A quel tempo una
tale affermazione rappresentava una vera via di mezzo tra le vie della terra e
le vie del Regno dei Cieli. Nella Redenzione Finale il concetto viene
ridimensionato, ma la virtù che contiene continua perché è
legata alle virtù del Regno dei Cieli nascoste nel nome ASHER.
Gnomen 94
- Questo devi capire; il nome ASHER è associato alla Colonna di Mezzo,
nascosto agli occhi dell'umanità e lega il Regno dei Cieli alla terra.
Esso rappresenta il grande, lungo tronco dell'Albero della Vita Eterna,
nascosto fino alla sua rivelazione. Pertanto anche la mia missione doveva
contenere il Segno della Resurrezione.
Gnomen 95
– E' vero che la Via di Mezzo è rappresentata dall'affermazione dello
Tzadik Haim, "Siamo tutti della stessa carne"; infatti,
l'umiltà del carattere è la forza che collega il Regno dei Cieli
alla terra. Ecco perché lo Tzadik dichiara "Questa è la
stella di Cristo che viene in virtù dell'umiltà". Tale
è la Stella della Missione che connette il Regno dei Cieli alla terra
tramite la virtù dell'umiltà amata da Dio.
Gnomen 96
– Ecco, ora inizierai a capire. Tutto ciò che avvenne in quella missione
era giustificato alla luce dell'Uomo Giusto che vive nella sua fede, come del
resto hai spiegato nei tuoi scritti. Non così per la Prima Redenzione in
cui Mosè fu comandato direttamente dal Signore e non così per la
Redenzione Finale in cui l'Unto Giudice del Regno dei Cieli era in vita a capo
degli Tzadikim Nascosti. Solo la mia Missione si basò sull'Uomo Giusto che
vive nella propria fede. È da quella formazione sotto i Segni della
Missione messianica del nome ASHER che la Colonna di Mezzo ha raggiunto la
gente semplice del mondo.
Gnomen 97
- Tutti i veri segni legati al nome ASHER appartengono alla Redenzione Finale
affinché i Segni del Regno dei Cieli vengano rivelati al mondo. Il
potere vincolante del nome ASHER è necessario per tutti i tempi.
Perciò io sono uno dei 3 uomini della redenzione perché gli
aspetti essenziali del legame col Regno dei Cieli sono venuti attraverso la mia
missione.
Gnomen 98
– Non ti devi meravigliare quindi se le Tavole dei 30 Passi e le Grandi Tavole
del Leviathan sono unite fra di loro tramite il Rotolo di Mordechai ed Ester.
Ciò è necessario per diffondere il nome ASHER alla sua Nuova Vita
nella Redenzione Finale. La Nuova Vita dei Segni del nome ASHER nella Redenzione
Finale si realizza tramite i Segni della Risata di Isacco quando il mondo potrà
capire i veri scopi delle meraviglie del Disegno di Dio nella storia.
Gnomen 99
– In vita, mostrai amore per i poveri, i malati, gli umiliati. I miei comportamenti
divennero segni, come pilastri nascosti, tra il Regno dei Cieli e la terra. Miriadi
di fedeli mi avrebbero poi imitato praticando la compassione e l'amore per i
bisognosi e gli sfortunati. I pilastri nascosti verranno rivelati con la
Redenzione Finale. E così, quando le incrostazioni attorno a quei
pilastri saranno rimosse, si sprigionerà la vera luce che unisce il
Regno dei Cieli al mondo. E chi beneficerà della luce di quei pilastri
nascosti riceverà la grande gioia del mio spirito nel Segno della Risata
di Isacco.
Gnomen 100
– È per questo motivo che il Segno 33 ritorna nei Segni Finali; ASHER
nella ghematria riduttiva vale 6, come i 6 Segni, 3 e 3 come hai spiegato. 33
è quindi il Segno dei Segni del nome ASHER che deve tornare per il suo
completamento e rappresenta la vera entrata nei Segni della Risata di Isacco,
nostro padre" (fin qui le parole di Yeshua).
Capitolo 3
La virtù del saper perdonare e del chiedere perdono per
comportamenti o azioni o parole inopportune verso il prossimo
Gnomen 101 – Chi
è l'asino, del verso "voi rimanete qui con l'asino mentre io ed il
ragazzo andremo fin là per prostrarci e poi torneremo da voi"
(Genesi, 22, 5)? Ebbene, è l'asino che leccò la corteccia e annusò
la fragranza dell'Albero della Vita. E' lui l'asino che portò Isacco
verso l'altare del suo sacrificio e lo riportò indietro dopo la sua
"resurrezione" dal sacrificio.
Gnomen 102 - Conosco uno
scopo redenzionale per il quale Mosè, il nostro Maestro, scrisse il
Libro di Giobbe. Come è noto, Giobbe si lamenta per l'infausto destino
che lo ha colpito e le sue parole sono a volte aspre e amare. Egli viene
rimproverato per questo dai suoi tre amici, saggi dell'antichità, che gli
spiegano che la giustizia di Dio è perfetta e i Suoi decreti, comunque giusti,
sono imperscrutabili. Alla fine, nonostante le verità esposte, i loro
rimproveri non sono graditi a Dio che giustifica Giobbe e gli restituisce la
salute, una nuova famiglia e ulteriori ricchezze.
Gnomen 103 – Il prologo
del Libro di Giobbe è essenziale per comprenderne la profondità.
Dio, nel giorno del Giudizio dell'anno, ascolta la richiesta di Satana che
afferma che il procedere giusto di Giobbe dipende soltanto dalla prosperità
che ha ricevuto. "Se" insinua Satana "gli toglierai quanto egli
possiede, vedrai che Ti maledirà invece di benedirTi" (Giobbe, 1,
11). Il Signore "accetta la sfida" e permette a Satana di mettere
alla prova Giobbe; in breve tempo, i figli di Giobbe muoiono, la sua
proprietà viene distrutta dal fuoco e lui stesso viene colpito da un'ulcera
maligna 'dalla pianta dei piedi fino al sommo della testa'. La pelle del suo
corpo si corrode a tal punto che il malcapitato dice al verme che vede
strisciare dentro alle piaghe del suo addome: “Resta pure dove sei.
Perché lasciare un posto dove hai molto da mangiare e prosperare? ”
Gnomen 104 - In
verità, non è Dio a punire e ad affliggere Giobbe, ma l'opera di
Satana, permessa dal Giudice Supremo del creato. Quindi si evince dal racconto
che le afflizioni di Giobbe non sono causate dai suoi peccati, dato che Giobbe è
un uomo retto e integro e fondamentalmente un uomo giusto. Questo è il punto
cruciale della storia di Giobbe.
Gnomen 105 - Giobbe non
dice che Dio è ingiusto o imperfetto. I suoi lamenti scaturiscono dalla
sua afflizione inaspettata e apparentemente ingiustificata. Giobbe è sempre
stato un uomo giusto, ma non desidera essere sottoposto a sofferenze inaudite
per raggiungere livelli più alti di giustezza, né tanto meno li
avrebbe richiesti. E' questo punto che deve essere compreso perché, alla
fine, dopo i lunghi dibattiti, tutti di grande importanza teosofica (pieni di
"allusioni" stellari), è Dio stesso che dà ragione a
Giobbe e rimprovera i suoi accusatori.
Gnomen 106 - Esiste
quindi un livello di verità nei lamenti di Giobbe perché tutto
ciò che dichiara viene alla fine giustificato da Dio. Il lamento di
Giobbe rappresenta la situazione del "norà alilà al bnei
adam" (Salmi, 66: 5) - "tremende sono le opere di Dio verso i figli
dell'uomo". Giobbe è un uomo giusto nel mondo e del mondo. E' un
uomo giusto che vive nella propria fede, non uno Tzadik Nistar, che, in tempi
successivi, avrebbe accettato su di sé le sofferenze originate dai
peccati altrui.
Gnomen 107 - Giobbe non accusa
o maledice Dio, come si aspetta Satana. La moglie di Giobbe, disperata, gli
dice: "Ancora stai saldo nella tua integrità? Ma lascia stare Dio e
falla finita" (Ibid, 2, 9). La Tradizione spiega che anche la moglie di
Giobbe aveva una sua giustificazione a parlare in questo modo: la sua
intenzione era positiva: se maledici Dio, allora tutti sapranno che c'era una
ragione per la tua afflizione, ma se continui a benedirLo, allontanerai le
persone dal servirLo, perché diranno "Se tale è la
ricompensa per averLo servito, non voglio proprio avere a che fare con Dio".
Gnomen 108 - Giobbe si
lamenta ma non accusa il Signore, suo Dio, e per questo merito viene giustificato
e benedetto come un "uomo giusto che vive nella propria fede". Il
Signore Santo Benedetto permette ai suoi fedeli di cadere nelle "trappole
storiche" del "tremende sono le opere di Dio verso i figli dell'uomo".
Successivamente, è Dio stesso che giustifica la loro caduta, li solleva,
li redime e li benedice. Qui c'è
un'allusione ai decreti di esilio che devono precedere ogni redenzione.
Gnomen 109 - Ho ricevuto
direttamente dallo Tzadik Haim la verità della tradizione secondo cui
è Mosè, magister noster, l'autore del Libro di Giobbe. Possiamo
quindi, tramite la Tripla Meditazione, definire il Libro di Giobbe come quello
dell'uomo giusto che vive nella propria fede. Mosè ricevette e gli furono
mostrati tutti e tre i nomi del nome completo EHEYE ASHER EHEYE e i 3 decreti
di esilio prima della Redenzione Finale.
Gnomen 110 – Il Libro e
la figura di Giobbe simboleggiano il destino del popolo ebraico, le diaspore
che dovrà sopportare, la sua finale giustificazione e benedizione. Per
il popolo ebraico, nel suo insieme, rappresenta il livello dell'uomo giusto che
vive nella sua fede[4] che ha pagato
l'amaro fio delle sue redenzioni promesse. Norà alilà al bnei
adam.
Gnomen 111 – E' quindi
significativo che il primo comandamento rappresenti il livello di fede di
Mosè e la prima Ascesa rappresenti la Kabalà del Giusto che vive
nella propria fede, un principio ricevuto in seguito dal profeta Abacuc (2: 4)
come fondamento del primo comandamento che racchiude tutti i precetti della
Torà. Quella prima Kabalà, tuttavia, non poteva essere ricevuta
dal popolo. Si trovava a un livello estremamente elevato e santificato e
rappresentava in quel momento della storia l'essenza della fede di Mosè
stesso. Il popolo non era ancora maturo ad a riceverla. Cadde nel peccato del
vitello d'oro. Come Adamo ed Eva che dovettero comunque peccare ed essere
cacciati dall'Eden.
Gnomen 112 - Vengono
fornite ragioni per l'immediata caduta sia per la cacciata dal Giardino che per
l'esilio delle 10 tribù di Israele o la distruzione del Primo Tempio,
ma, in ultima analisi, "tremende sono le opere di Dio verso i figli
dell'uomo", specialmente verso coloro che cercano di servirLo ed essere
giusti che vivono nella propria fede. Di certo Mosè vide anche che i
peccati di idolatria, vicini e lontani, avrebbero condannato il popolo
d'Israele all'esilio.
Gnomen 113 – Moshe
Rabbenu vide anche che il peccato del vitello d'oro in quel momento della
storia era così grave che sarebbe stata la causa dell'afflizione storica
dell'odio verso Israele tra le nazioni. Pertanto il libro si chiama YIOV
-odiato. Credo quindi che Mosè, il nostro Maestro, ricevette l'essenza
del Libro di Giobbe nella sua seconda Ascesa sul Monte Sinai di 40 giorni e 40
notti, dopo la caduta di Israele col vitello d'oro. La seconda Ascesa rappresentò
un periodo di lutto per le Tavole che erano state rotte. Il dolore per il loro
peccato e per ciò che avevano perso fu estremamente pesante per Mosè.
Egli saliva e parlava con Dio, cercando il rimedio che avrebbe salvato la
neonata nazione israelita.
Gnomen 114 – Per cui
dovette considerare la difficile situazione del destino di Israele e i decreti
che lo avrebbero colpito per essere giustificato, alla fine, dal Signore,
nostro Dio, come l'uomo giusto che vive nella sua fede. E' qui che la prima
Kabalà della prima Ascesa, la Kabalà del Giusto che vive nella
sua fede, associata al primo comandamento, passa alla seconda fase sotto il
nome nascosto ASHER. E Mosè cercò i "segreti" delle
Virtù del cuore come rimedio alla pervicacia di Israele.
Gnomen 115 - Questa fu
l'Ascesa "nascosta" in quanto è nascosta dalla Torà
stessa e in questa Ascesa Moshe Rabbenu imparò i "segreti" del
Regno dei Cieli che sarebbero stati "segretamente" sviluppati in
lunghi processi storici fino alla loro rivelazione con la Redenzione Finale.
Mosè entrò nel Palazzo delle Virtù amato nel Regno dei
Cieli, in modo da pronunciare parole in qualche modo intelligibili alla mente. Egli cercò di portare queste
virtù nel mondo per poterle insegnare e per far sì che il popolo
le avrebbe seguite, rimanendo vincolato a quella Torà della vita eterna.
Gnomen 116 - Quei 40
giorni furono quindi un periodo di lutto per il popolo e un periodo
estremamente pesante per Mosè e tuttavia, allo stesso tempo, avvenne
l'Ascesa in cui il più grande dei Profeti ricevette i Segni Nascosti di
Isacco, col nome nascosto ASHER, i Segni del Regno dei Cieli, le ragioni
nascoste dell'esilio e la Kabalà Completata dell'Uomo Giusto che vive
nella sua fede. Quella prima Kabalà fu completata nella seconda Ascesa
dai Segni delle Virtù del Regno dei Cieli.
Gnomen 117 - Tramite
i Dieci Comandamenti ascoltati da tutto il popolo e le virtù del cuore
della seconda ascesa, Moshe Rabbenu cercò di "completare" il
"ciclo" redenzionale della Kabala dell'Uomo Giusto che vive nella sua
fede. La Seconda Ascesa rappresenta la Colonna di Mezzo che collega il Regno
dei Cieli all'umanità. La Legge
di Dio insieme alle Virtù del Cuore seguite dall'Uomo Giusto
rappresentano un grande completamento del corpo e dello spirito.
Gnomen 118 - In questa
pienezza della Legge e delle Virtù che completano la Kabalà del
Giusto che vive nella sua fede, la stessa Redenzione Finale sarebbe diventata
virtualmente possibile, se Mosè avesse avuto il permesso di portarla
giù.
DIARIO: Oggi (8
luglio 1998 – Tamuz 5788) Paolo, Nodà ed io siamo andati a Massa Carrara
e abbiamo comprato un pezzo rotondo di marmo bianco per l'Altare del Grande
Israele. L'abbiamo pagato 80.000 lire (circa 20 dollari). L'ho stabilito nella
Tenda. Sia Paolo che Nodà, dopo averci sostato sopra, hanno detto di
aver sentito il Grande Cilindro del Nuovo Patto Finale.
Gnomen 119 - DIARIO:
Oggi Giuseppe mi ha telefonato per raccontarmi il sogno che ha fatto in cui si
diceva che è arrivato il momento in cui tutti gli allievi, presenti e
futuri, si stacchino del tutto dal passato. Gli allievi devono separarsi da
tutti i legami passati, compresi gli oggetti o qualunque altro ricordo che non
abbia un vero scopo...
Paolo ha strappato circa 50
foto del passato per fare il Segno di questo nuovo inizio.
Ringrazio Dio che sto
cominciando a capire meglio il significato del nome ASHER nella prima Ascesa e
come è la Colonna di Mezzo della seconda Ascesa e come è la Colonna
di Mezzo delle Virtù della Redenzione Finale e come il Nuovo Spirito
della Risata di Isacco non perde mai di vista i Segni Iniziali.
Gnomen 120 – La seconda
Ascesa conteneva la Corona Nascosta della Torà. Anche Isacco, nostro
padre, rappresenta la Corona Nascosta dei Patriarchi. La Corona di Abramo,
nostro padre, fu rivelata per cui era conosciuto come un principe di Dio in
tutti i regni dell'epoca. Anche Giacobbe, nostro padre, era famoso in tutto il
paese e in Egitto. Isacco, nostro padre, tuttavia, rispetto a loro, raramente
usciva dalla sua Tenda e si mostrava alla gente. Amava il silenzio e la
contemplazione del suo santuario interiore.
Gnomen 121 - La Corona
di Isacco, nostro padre, è nascosta nell'Akeidat Yitzhak (la legatura
sull'Altare del Sacrificio di Isacco). Isacco fu "scelto" per quel
sacrificio e sebbene non fosse destinato da Dio alla morte, potenzialmente lo
era perché la Corona nascosta della scelta di Dio era su di lui. Se, per
ipotesi, Isacco fosse stato preso veramente come olocausto gradito a Dio,
l'intera Redenzione si sarebbe rivelata al mondo in quel frangente, tramite la
Rivelazione del Nuovo Regno dei Cieli che ne sarebbe diventato il responsabile,
vincolando così il Regno celeste alla terra.
Gnomen 122 - Il
"sacrificio" di Isacco, nostro padre, fu comunque
"accettato", come mi spiegò lo Tzadik Haim, dato che la lama
del coltello, trattenuto all'ultimo istante da un angelo divino, raggiunse il
collo di Isacco, tanto da far sprigionare una goccia di sangue. Questo era un
segno che il sacrificio era stato completato e accettato. L'ariete, poi, fu
sacrificato al posto di Isacco.
Gnomen 123 - Per quanto
ipotetica potesse essere l'attuazione del Regno dei Cieli in quel frangente,
essa riflette, tuttavia, la virtualità di una materia estremamente
nascosta. Che fosse troppo presto nella storia è ovvio, ma ciò
non esclude la sua realizzazione a livelli nascosti più elevati. Era
sufficiente che Abramo portasse Isacco a Moriyà, per legarlo sull'altare
e sacrificarlo. Ad un livello nascosto superiore, tutto avvenne realmente.
Perché è proprio nei Segni del nome ASHER che contengono i Segni
di Isacco collegati ai Segni del Regno dei Cieli. La possibilità
virtuale che Isacco venisse immolato e poi collegato al Regno dei Cieli, assume
una nuova prospettiva.
Gnomen 124 - Solo gli
incredibili termini contraddittori del vincolo stesso creavano la condizione
per contenere un segreto così nascosto come quello del Regno dei Cieli.
Le radici del fatto che il secondo nome ASHER è quello legato al segreto
del Regno dei Cieli risiedeva nel significato nascosto e nelle implicazioni
nascoste del legame di Isacco spiegato sopra. Il vincolo di Isacco
arrivò a stabilire le radici del Regno dei Cieli e a stabilire i meriti
del sacrificio che avrebbero legato segretamente il Regno dei Cieli alla terra
fino al momento della sua rivelazione.
Gnomen 125 - Le
virtù del sacrificio sono molto elevate. Questo perché gli scopi
del sacrificio sono elevati e totalmente altruistici. Isacco doveva essere
sacrificato per adempiere la parola di Dio ad Abramo e questo a sua volta
rappresentava una grande bontà per la ragione mondiale per la quale era
desiderata da Dio. Così Isacco, nostro padre, era pronto a donarsi
totalmente al suo Creatore. Non era per se stesso ma per il bene di tutti.
Gnomen 126 – DIARIO DELL'ASINO: La nuova anima della Tripla
Meditazione è discesa. Mi sento nuovo, come se non fossi mai stato qui
prima in questo mondo; la nuova anima nata dalla Triplice Meditazione è inviata
per consegnarla alle generazioni future. Essa è stata creata da Dio
Onnipotente, grazie alla sofferenza dello Tzadik Haim, e questo Nuovo Asino,
che scende nel mondo per merito del sacrificio di Beniamino Perico, rappresenta
l'altare circolare di marmo bianco del Grande Israele. Ora è il momento
per tutti gli allievi di separarsi dal passato.
Gnomen 127 – Questa
nuova anima dell'Asino che mangia il pane deriva dallo spirito di
felicità dello Tzadik Haim. Poiché il Nefesh dell'Asino deve
seguire la Legge di Mosè, il suo Ruach deve seguire le virtù del
cuore ricevute dal Morè Haim, e la sua Neshamà è legata
allo Tzadik Haim. Alla luce dei suoi insegnamenti, l'Asino sta davanti al
Signore, nostro Dio, per pregare. E nella sua felicità, l'Asino raglia:
"Io sono l'Asino della Via di Mezzo che leccò la corteccia
dell'Albero della Vita e annusò la sua meravigliosa fragranza nel giardino
dell'Eden. Hi-haw, Hi-haw, hi-haw”.
Gnomen 128 – Il Nuovo
Rotolo di Mordechai ha-Tzadik e della Regina Ester vincola il Regno dei Cieli
alla terra nella meravigliosa rivelazione della Redenzione Finale, per merito
del Goel finale, Haim. Questo Rotolo è stato ricevuto nel quarto anno
dei Segni. Ora è il quarto anno del terzo periodo, il 16esimo anno dei
Segni Completi, il Segno dell'Asino che mangia il Pane sotto il Segno della
Nuova Luce di Hanuccat ha-Hanuccot. Il Rotolo della Gheulà Shlemà
rappresenta la Colonna di Mezzo del Regno dei Cieli, il Cuore della Rosa.
Trenta passi della Nuova Legge sono legati alla Prima Colonna, Cuore del
Profeta. Il completamento della Via di Mezzo è della Terza Colonna,
Cuore dei Pesci Grossi, nel Segno delle Grandi Tavole dei Pesci Grossi, il Leviatano
del Giusto che vive nella sua Fede.
Gnomen 129 - Tra
l'asino del primo risveglio di Abramo, nostro padre e l'asino carico di
comandamenti che "procreò" Issacar, grande ricompensa per i
discendenti di Giacobbe, nostro padre, ci fu l'asino di Isacco, nostro padre, e
questo è l'asino che ottiene l'articolo determinativo [5]. Se, invece,
stai cercando un asino-profeta, vai dall'asina di Balaam. E con l'asino di
Habakuk su cui cavalca il Goel Finale arriviamo a 5 asini riuniti insieme.
Gnomen 130 - Perché
è scritto "su un asino (hamor) e su un onagro selvatico (ayar)
figlio di asinelle (ben atonot - plurale di aton - asina) (Zaccaria, 9: 9),
'Cavalcando un asino" allude all'asino di Abramo. L'asino selvatico
è storicamente quello di Isacco su cui cavalcò Yeshua. I due
asini sono l'asino carico di Giacobbe e l'asino di Balaam. Anche l'asino carico
che favorì la nascita di Issacar era esperto nei calcoli delle stelle e deteneva
i segreti della profezia tramite le stelle.
Gnomen 131 - Ma
l'asino selvatico di Isacco è chiamato AYAR le cui lettere di radice
sono "IR" (città) e la radice contiene la AYIN e la RESH che
significa anche sveglio. Questo allude alla grande città del
cristianesimo (Roma, la Urbis) che si è estesa in tutto il mondo.
L'asino di Isacco include i popoli dell'Islam, come dicono i Saggi (riguardo al
versetto della Genesi (22: 5)) 'non' im '(con) ma' am '(nazione), per cui
"rimanete qui, o nazione simile a un asino" riferito ai discendenti
di Ismaele. L'asino di Isacco è L'Asino storico dall'asina cavalcata da
Gesù all'asino che mangia il pane della redenzione finale.
Gnomen 132 - L'asino di
Isacco, nostro padre, è quindi L'Asino della Colonna di Mezzo e gli
altri 4 asini sono inclusi in esso. E senza L'Asino di Isacco, non ci sarebbero
asini da nessuna parte. Non è forse più che ovvio che l'Asino di
Isacco sia stato quello che ha leccato il tronco dell'Albero della Vita nel bel
mezzo dell'Eden? Quell'asino avrebbe dovuto aspettare 2000 anni fino a quando
Abramo lo avrebbe sellato all'alba. In questo era l'asino della fase della
storia di Abramo, fino alla fine del Secondo Tempio. 2000 anni dopo sarebbe
arrivata la fase storica della confusione di Isacco.
Gnomen 133 - Abramo,
nostro padre, sellò l'asino di Isacco per portarlo a Moriyà.
Quando Isacco cavalcò quell'asino, divenne l'Asino della Colonna di
Mezzo del Regno Celeste Nascosto. Perché le Radici del Regno dei Cieli
si formarono quando Isacco fu legato all'altare mentre l'asino ne attendeva il
ritorno. E la storia avrebbe dovuto aspettare 2000 anni nella fase storica
della confusione della legatura di Isacco e delle corna impigliate nel
cespuglio della confusione teologica. Fino a quando Isacco ritornò a cavalcare
quell'asino scelto del giardino che aveva leccato la corteccia dell'Albero
della Vita e annusato la sua meravigliosa fragranza.
Gnomen 134 - Isacco si stese
sull'altare ma alla fine tornò. L'ariete rimase impigliato nel cespuglio
vicino all'altare e fu sacrificato al posto di Isacco. Il suo sacrificio
effettivo completò quello virtuale di Isacco. Grazie a ciò,
l'ariete, elevato nel privilegio della sostituzione, mantenne la speranza della
venuta del Regno dei Cieli per 2000 anni nella fase della storia di Isacco.
Chiunque abbia orecchi d'asino, è bene che ragli. La perfetta Via di
Mezzo della Redenzione Finale non sarebbe potuta sussistere se la Via di Mezzo non
si fosse radicata nei Segni Messianici del nome ASHER.
Gnomen 135 - Vi sono 7
segni, in particolare, fatti o menzionati da Yeshua e registrati nei Vangeli,
che rappresentano i legami nascosti tra il Regno dei Cieli e i fedeli cristiani
nel mondo: (non parliamo, ovviamente, della teologia cristiana ma dei cristiani
che hanno meritato le virtù insegnate da Gesù): 1) Gesù
parlò contro la menzogna, l'ipocrisia, l'arroganza, la sostituzione dei
veri valori con altrettanti falsi; 2) parlò del Regno dei Cieli che
stava per arrivare; 3) parlò di un nuovo messaggio, un nuovo spirito, un
nuovo matrimonio, una nuova missione; 4) egli cavalcò su un'asinella a
Gerusalemme; 5) parlò del segno della sua risurrezione; 6) parlò
del "figlio dell'uomo" che sarebbe arrivato alla fine dei tempi; 7) fu
vicino ai semplici, ai poveri e ai bisognosi che avevano fede in Dio sebbene
fossero digiuni di Torà.
Gnomen 136 - Queste
7 categorie diventano 7 volte 7 nei Vangeli per la loro ripetizione o
variazione o per altri segni che rientrano in tali categorie. Questi segni
hanno vissuto nel mondo per 2000 anni per merito di Yeshua, la cui missione ebbe
effetti mondiali stimolando le virtù del cuore, della carità e
delle buone azioni tra i fedeli cristiani nel corso della storia. Yeshua si
sacrificò affinché le virtù del cuore fossero apprese
dalle masse. Yeshua
fu il Messia delle virtù del cuore. La sua era la più incredibile
missione messianica dei segni di ASHER che legò le virtù amate
nel Regno dei Cieli al cuore dell'umanità.
Gnomen 137 – Benedetto
è il Signore, nostro Dio, che ci ha racchiusi nel Patto di
Verità.
Isacco, nostro padre, non fu
immolato sull'altare. Fu, per così dire, "resuscitato"
all'età di 40 anni, e, tre anni dopo l'episodio sul monte Moriyà,
sposò Rebecca, nostra madre. Nella fase della storia bimillenaria, il
popolo ebraico stesso è sopravvissuto; l'altare era pronto ma la
salvezza di Dio lo redense. I Segni Nascosti di Isacco, tuttavia, sono rimasti nelle
mani dei 36 Tzadikim Nistarim, dal tempo di Mordechai ha-Tzadik fino al Goel Finale,
Haim, l'ultimo Capo dei 36 Giusti Nascosti. Essi hanno mantenuto, in segreto,
il merito del popolo ebraico e dell'umanità nel corso dei secoli.
Gnomen 138 – Anche
Isacco, nostro padre, fu un Giusto e grazie alla Provvidenza di Dio, l'ariete
che lo sostituì fu una necessità a beneficio del Disegno
Redenzionale. Yeshua non era al livello di uno Tzadik Nistar superiore. Yeshua
fu tuttavia l'ariete scelto della storia, immolato per far sì che la
storia di Israele potesse continuare. Yeshua, nella sua missione,
iniziò ad aprire all'umanità le Tavole dell'Uomo Giusto che vive
nella propria fede. Lui stesso non fu giudicato come Tzadik ma come un uomo
giusto che vive nella propria fede e per questo fu giustificato e gli fu dato
il permesso dall'altro mondo di completare il Segno della sua Risurrezione e di
aiutare a stabilire la sua missione di Cristo delle nazioni. Il concetto del
Regno dei Cieli, nonostante i numerosi impedimenti e limitazioni imposti da
quel pre-Regno dei Cieli, venne così consegnato all'umanità.
Gnomen 139 - Tuttavia,
era solo in quella forma, di "ariete messianico" che avrebbe potuto
rappresentare la "salvezza" che doveva raggiungere anche la gente
semplice. Questa categoria di "salvezza messianica" non ha nulla a
che fare con i livelli nascosti degli Tzadikim Nistarim. In una visione
più ampia e globale, ovviamente, anche l'opera di redenzione nascosta degli
Tzadikim Nistarim ha lo scopo generale di far pervenire il mondo alla sua
redenzione finale.
Gnomen 140 - DIARIO:
(10.07.1998)- Solly ha sognato che gli dicevo che avrei avuto un altro figlio,
il mio ultimo, e che lo avrei circonciso nel Tempio...
Non so esattamente cosa
significhi, ma in ogni caso non esiste un regalo di compleanno più
grande di questo. Ringrazio il Signore, mio Dio, per questa meravigliosa
notizia. Credo che rappresenti una buona notizia per la costruzione del terzo e
ultimo tempio a Gerusalemme e a Beersheva dopo i 65 anni della Quarta
Generazione.
Gnomen 141 - Qui nel
41esimo giorno del Segno dei 120 giorni nella Tripla Meditazione, descrivo un
segno particolare che feci. Poco prima di mezzanotte, mi accingo ad entrare
nella Tenda Interna. Entro, mi avvolgo nello scialle bianco e, in piedi, ricevo
hatzot (la mezzanotte) e recito lo Shemà Israel. Nella Tenda c'è
un tavolino quadrato su cui sono posizionate 5 pietre legate alla Costellazione
di Ester, 5 pietre alla Costellazione del Tribunale di Mordechai ha-Tzadik, 7
pietre molto piccole del Segno di Beer Sheva e del Segno dell'Occhio di Itrò
che è nel Segno degli Occhi della Congregazione.
Gnomen 142 - Dopo aver
detto lo Shemà, metto le mani e le braccia sul tavolo e dico (di solito)
in ebraico: "nel Segno del Rotolo di Mordechai ha Tzadik e della regina
Ester". Ricevo i Rotoli, che sono piccoli. Li tengo entrambi contro il mio
petto. Essi sono, tuttavia, estremamente luminosi. Poi li rimetto sul tavolo e
mi siedo sulla sedia della Tenda Interna.
Gnomen 143 - Chiedo
quindi il permesso di EHEYE ASHER EHEYE e del Giudice Unto del Regno dei Cieli
e prendo il Bastone del Tribunale. Rimuovo una delle 7 piccole pietre di Beer
Sheva dalla scatoletta nera che le contiene. Quando sono trascorsi 7 giorni e
le 7 pietre sono fuori dalla scatola, le rimetto tutte e 7 e riprendo daccapo.
Dopo di ciò rimango seduto e prendo il Bastone del Morè Haim e
guardo l'Occhio di Itrò e ora sono libero di meditare su qualsiasi cosa
o di lasciare la Tenda Interna. Anche il Bastone di Malchitzedek (il Bastone
della Saggezza Antica) è ora nella Tenda Interna, nel Segno del Cuore
Profetico della Tripla Meditazione.
Gnomen 144 - Dopo aver
lasciato la Tenda Interna, mi alzo sull'Altare del Profeta nella Tenda per
ricevere il lungo Rotolo della Colonna di Mezzo delle Virtù. Di solito
tengo con me il Bastone del Profeta. Qui c'è un lungo Rotolo che assume
forma cilindrica e si estende su tutto il mio corpo (queste sono le 36 Stelle
dell'Esagono). E' nero all'esterno ma estremamente luminoso all'interno.
All'interno del Rotolo cilindrico, il Mantello Profetico è su di me e il
Segno del Regno dei Cieli è davanti a me. Questo è il Segno del Cuore
della Rosa.
Gnomen 145 - In questo
Segno di Mezzo, il Patto dell'Arcobaleno è stato racchiuso nel Cilindro
del Nuovo Patto Finale e il Cilindro lega al suo interno il Mantello Profetico
della Quarta Generazione. Dopodiché sto sull'altare di marmo bianco e
rotondo del Grande Israele per ricevere le Grandi e Nuove Tavole del Leviathan,
mentre tengo il Bastone dell'Asino che mangia il Pane. Qui conto le NUN per la
Doppia Coda dell'Asino e per il Cavallo Bianco. Tuttavia, prima di salire
sull'altare del Grande Israele, ungo le mie 10 dita nel Segno del Sacerdozio Universale
di Malchitzedek e ungo la mia testa nel Segno del Sacerdote Unto sull'Altare
del Sacerdote Unto, con il permesso del Giudice Unto del Regno dei cieli, lo
Tzadik Haim.
Gnomen 146 - Tra il mio letto e la mia
scrivania per i testi scritti a mano della Colonna di Mezzo, c'è la
Pietra della Quarta Generazione e il Bastone dell'Equilibrio della Quarta
Generazione con allegato il Segno del Manto Profetico della Quarta Generazione,
la Collana Profetica del Tibet di 91 Perle e la Pietra Verde delle Acque
Profonde di Israele. Questo è il Quarto Angolo dell'attuale livello
della Tripla Meditazione.
Gnomen 147 - La piccola
"Arca", che per ora funge da Nuova Sacra Arca della Casa di Preghiera
della Redenzione Finale, si trova tra la Tenda Interna e l'Altare del Grande
Israele. In questo Sacro Sito per ora ci sono le Tavole dei 7 comandamenti dei
figli di Noè. C'è anche un segno delle 12 tribù di
Israele. Ci sono anche molte piccole pietre bianche rimaste dal segno dei 120
giorni dell'anno scorso, nel segno dei frammenti rotti delle prime Tavole
"ricostruite" per le 30 Tavole dei 30 Passi. I 2 oli per l'unzione
del Sacerdozio Universale di Malchitzedek e il Sacerdote Unto stanno davanti
all'Arca Sacra.
Gnomen 148 - Nel mezzo
della Tenda, un po' a nord, si trova la tabella dei testi scritti a mano del
Tribunale di Mordechai e le virtù di Ester della Colonna di Mezzo. Sono
seduto a sud. Sul lato ovest della Tenda c'è il computer e la scrivania
dove ora sto lavorando alle Tavole della Nuova Legge o alle Grandi Nuove Tavole
del Grande Pesce Leviathan.
Ieri, domenica 12 luglio,
Michail Ester mi ha inviato, con Shaul, uno splendido manto dell'Asino vestito
da Leone, una meravigliosa elaborazione di vera pelle di animale (non credo sia
di vero leone).
Gnomen 149 - Perché,
nella Redenzione Finale, è necessario rivelare la verità dei 36
Tzadikim della sofferenza nascosta? Uno dei motivi principali, sicuramente,
è che, grazie a questa rivelazione, le generazioni future saranno in
grado di comprendere meglio il livello segreto dello Tzadik Nistar e Goel
Finale, Haim. La questione, tuttavia, è anche generale della Redenzione
finale, ovvero la rivelazione della verità degli Tzadikim Nascosti
rappresenta una parte integrante del Nuovo Equilibrio della Redenzione finale.
Gnomen 150 - La questione
può essere rafforzata: il mondo stesso non è né
sarà coinvolto in tali livelli. I pochi eletti dell'Ascesa hanno un
livello di santità superiore rispetto a quello dei comuni mortali. Il
tema viene comunque trattato nei libri di Sefer Mishnat Haim affinché
venga compreso e assimilato nel cuore, nella mente e nello spirito di ogni
persona.
Capitolo 4
Rinnovare costantemente la compassione verso il prossimo
Gnomen 151 - La prima Chiave di comprensione
è che i Segni del nome ASHER di EHEYE ASHER EHEYE che racchiude anche i
Segni Nascosti degli Tzadikim Nascosti, non si sarebbero completati senza una
rivelazione generale e autorizzata della questione al momento della Redenzione
Finale.
Gnomen 152 - Abbiamo visto che la chiusura della
sacra istituzione dei 36 Tzadikim Nistarim Sofferenti e l'apertura del nuovo
ordine dei 250 Giusti che vivono nella loro fede è arrivata solo
nell'ultimo anno e abbiamo ricevuto il Segno che a un livello nascosto del Regno
dei Cieli, al 9 di Av si celebra la Resurrezione dello Tzadik Haim.
Gnomen 153 - Abbiamo anche spiegato che questo
importante evento storico, anche se nascosto per ora (e che alla fine
cambierà il periodo delle tre settimane dal 17 di Tamuz fino al 9 di Av
- bein ha metzarim - da un periodo di lutto ad uno nuovo di festa e
celebrazione) è arrivato in seguito al sacrificio di Beniamino noster.
Gnomen 154 - Come spiegato, quel sacrificio
avvenne per la conclusione dei Segni di Isacco del nome ASHER, onde assicurare
il merito necessario per il prosieguo e il successo del Segno dell'Asino che
mangia il Pane sulla terra. Arrivò anche il segno della conclusione del
periodo da Mordechai ha Tzadik fino al Goel Finale Haim, cioè il primo e
l'ultimo dei Capi dei 36 Tzadikim della sofferenza nascosta. All'inizio
dell'anno c'è stato il Segno della conclusione della
"correzione" effettuata dal Maestro di Giustizia.
Gnomen 155 - Tutti questi Segni riguardanti gli
Tzadikim Nascosti vengono rivelati con la conclusione della Correzione storica
del nome ASHER. E poiché il Segno dell'Asino che mangia il Pane deriva
dal nome ASHER nello stesso modo in cui i Segni Completi derivano dai Segni Iniziali,
fino al sacrificio di Beniamino noster per la salvezza del Segno, anche i segni
più alti e più nascosti degli Tzadikim Nascosti vengono completati.
Gnomen 156 – Va ricordato che anche i segni
nascosti e i segreti superiori dei Veri Tzadikim non erano conosciuti nella
Scuola degli Esseni. Quella Tradizione segreta fu ininterrotta dal profeta
Elia, di benedetta memoria, fino all'ultimo Goel, Haim. I "segreti"
conosciuti nella Scuola erano di un ordine diverso. Si trattava di segreti di Kabalà
Ma'assit (ricevuti tramite livelli di santificazione), di importanti segreti
delle stelle e di segreti sulle proprietà delle erbe medicinali. Gli
adepti della Scuola di Ester erano ebrei che procedevano nello spirito di
santità (ruah ha-kodesh).
Gnomen 157 – Costoro erano estremamente precisi
in ogni azione e in ogni parola e severi in materia di purezza e santificazione
dei propri pensieri e azioni. Conoscevano molti segreti che trasmettevano
oralmente in forma iniziatica, ma non erano in alcun modo al livello dei Lamed
Vav Tzadikim Nistarim di ogni generazione. Si tratta di due mondi completamente
diversi. Non vanno confusi fra loro. Anche i Segni Messianici e Redenzionali
Iniziali rivelati nella Scuola per mezzo del Morè Tzedek (Maestro di
Giustizia) NON HANNO NIENTE A CHE FARE CON IL LIVELLO DEGLI TZADIKIM NASCOSTI.
Gnomen 158 - Non bisogna pensare che
"qualcosa" della Tradizione segreta superiore degli Tzadikim Nascosti
esistesse nella Scuola degli Esseni. Deve essere chiaro che quando parliamo di
Segni Messianici e Redenzionali, siano essi Iniziali o Completati, non sconfiniamo
nella categoria dei livelli degli Tzadikim Nistarim. La Redenzione non riguarda
gli Tzadikim Nascosti, tanto meno i Segni messianici in qualsiasi relazione con
loro. La Redenzione è universale, è per il popolo ebraico, per il
gregge smarrito della Casa di Israele, per le nazioni cristiane, per i discendenti
di Ismaele, per tutti i popoli dell'umanità. Gli Tzadikim Nascosti non
hanno bisogno della Redenzione né di missioni messianiche.
Gnomen 159 - Ciò che deve essere compreso
è che senza il livello segreto e la sofferenza nascosta e le molte
azioni sconosciute degli Tzadikim Nistarim nelle generazioni passate, non ci
sarebbe potuta essere redenzione per nessuno. Gli Tzadikim sono stati i veri
pilastri che hanno sostenuto il mondo attraverso l'ininterrotta storia del nome
ASHER, sia per il mondo ebraico che per quello gentile. E se diciamo che il
mondo è stato salvato grazie alle parole dei bambini di Beit Rabban, allora
entriamo in un'altra categoria.
Gnomen 160 - Persino le sofferenze e le opere
nascoste degli Tzadikim Nascosti non sarebbero state sufficienti a salvare il
popolo ebraico nel corso delle generazioni se non ci fossero stati coloro che
hanno conservato gelosamente la Tradizione di Israele. Nel corso delle
generazioni, è stato così ed il residuo di Israele ha mantenuto
viva la Torà, dando merito anche a tutto il popolo.
Gnomen 161 - In generazioni come quelle della
distruzione del Secondo Tempio o della Shoà, persino gli Tzadikim
Nascosti non poterono mediare o addossarsi la pesantezza dei decreti. In quelle
2 generazioni, il popolo ebraico, nel suo insieme, fu giudicato indegno di
custodire la Torà.
Gnomen 162 - Nella generazione precedente a
quella della distruzione del Secondo Beit Hamikdash, la Torà era
sì studiata ma le virtù richieste dalla Torà non venivano
praticate. La Torà era come un corpo senza anima.
Gnomen 163 - La colpa ricadeva soprattutto sui
responsabili della Torà. I Vangeli, nonostante le tante incongruenze,
sono tuttavia una testimonianza autentica dell'atmosfera che regnava tra i Dottori
della Legge di allora: ipocrisia, corruzione, mancanza di derech eretz.
Gnomen 164 – Inoltre, a quel tempo, i 36
Tzadikim Nistarim non potevano entrare nel decreto che era in corso. La vera
Torà era praticamente assente. Nella generazione degli Ultimi Giorni del
Giudizio su Israele che si è conclusa con il terribile decreto della
Shoà, c'è stata una ragione "nascosta" per cui il
decreto di "hanno violato il Mio patto" (Geremia, 31: 31) ha
coinvolto quasi tutto il popolo, a causa di una nuova falsa Torà adottata
dalla grande maggioranza dei responsabili della Torà, che affermano che
grazie al misticismo dello Zohar, è dato speculare su Dio, sull'essenza
intima (pnimiut) della Torà e sulle "cose nascoste" (ha
nistarot), che, come è noto, appartengono a Dio soltanto.
Gnomen 165 - I rabbini che intrapresero i
percorsi malefici dello Zohar erano convinti di aver rinvenuto un testo antico che
rivelava loro le "cose nascoste" sopra. Non si erano resi conto
che era un'immane trappola, tesa con estremo acume da Satana. Se credo che il
libro contenga i segreti di realtà superiori segrete, non posso
più essere critico su ciò che sto leggendo perché sottoporrò
la mia ignoranza a livelli superiori di conoscenza che mi vengono rivelati,
tramite il linguaggio della Torà, ai quali certamente non avevo pensato
in precedenza.
Gnomen 166 - Il peccato, tuttavia, era occultato
nelle "cose nascoste" dello Zohar e i capi religiosi del popolo
caddero nella terribile trappola storica del Peccato degli Ultimi Giorni di
Giudizio del popolo eletto dal Signore.
Gnomen 167 - Quello fu l'ultimo terribile peccato
di "idolatria nascosta" che la nazione dovette espiare per potersi
purificare. Ci furono anche avvertimenti, ma non vennero ascoltati e, al
contrario, furono considerati blasfemi. Nel 1931, l'anno in cui uscì
alle stampe a Gerusalemme, il libro "Milhamot ha Shem", una potente e
dettagliata invettiva contro il libro dello Zohar, l'estabilishment rabbinico
di allora decise di scomunicare il suo autore, il saggio yemenita, Yihie Shlomo
El Kapah.
Gnomen 168 - Lo Zohar fu l'inizio (il peccato dei
padri) della caduta del popolo ebraico fino al decreto della Shoà. Basta
leggere la parashà "Ha-azinu" e i Profeti che parlano di
"shoà" e "avon ketz" per rendersene conto!
Gnomen 169 – Il popolo ebraico doveva essere
purificato da tale "livello nascosto" di "luci false e
idolatre" ma il peccato si era propagato a macchia d'olio e i capi
religiosi ne avevano impregnato ogni fibra dell'ebraismo, con l'adozione di nuove
formule sinagogali che minavano l'Unità di Dio Benedetto. Basti pensare
alla formula invalsa in quasi tutte le sinagoghe che recita: "le-shem
Yihud...a beneficio dell'Unità di Kadosh Baruch Hu e della
Shechinà" (come se esistessero due entità distinte, Dio ci
salvi!)
Gnomen 170 - Gli Tzadikim Nistarim sono di un
ordine superiore. Non sono i responsabili della Torà nel mondo, del suo
studio o della sua diffusione tra gli ebrei, a meno che, come nel caso del
Rambam, di benedetta memoria, siano stati inviati espressamente per tale scopo.
La Torà è sotto la responsabilità dei rabbini. Né
il lavoro degli Tzadikim Nascosti ha riguardato il solo popolo ebraico
perché con la loro sofferenza, specialmente negli ultimi 2000 anni di
esilio tra le nazioni, hanno anche trattenuto pesanti decreti sulle nazioni, il
più delle volte nei paesi di residenza dello Tzadik. Gli Tzadikim sono
ebrei della Torà, circoncisi nel Patto di Abramo, e, a causa del
principio dell'unità e della particolare responsabilità reciproca
fra correligionari, hanno beneficiato, prima di tutto, il loro popolo nel corso
dei secoli.
Gnomen 171 – Tale questione dovrà essere
compresa dal popolo ebraico.
DIARIO: (18.07.1998): Ho fatto un segno con
Ghilat Haim, Yehoel Yehoel e Haim Shimshon per scrivere i 10 comandamenti sulla
punta dei piedi. Di notte c'era il segno della Nuova Giustizia o del Nuovo
Albero di Giustizia che ha toccato la terra. Venerdì sera, a tavola, Ghilat
Haim si è vestita come un saggio cinese delle stelle, Yehoel Yehoel come
un saggio yemenita e Haim Shimshon come un pastore. Più tardi, dopo aver
mangiato, Nodà mi ha spiegato la sua storia di vita. Durante la
settimana c'erano stati dei segni di correzione della lingua lunga e dei
pensieri, eseguiti sulla Coda dell'Asino. L'Altare della Shoshanà è
stato stabilito nella Tenda per completare il Patto di Pace nel Segno del Patto
dell'Arcobaleno per gli allievi del Nuovo Patto Finale.
Gnomen
172 - Non possiamo annullare la virtualità del fatto che Isacco fu
effettivamente immolato a Dio, come spiegato in un capitolo precedente. C'era
qualcosa in quel grande "merito virtuale" in quel momento per il
quale non possiamo dire "è impossibile che Dio abbia effettivamente
preso Isacco". Non è così. Se Dio, per così dire,
avesse deciso di prendere Isacco, avrebbe potuto prenderlo e così
facendo, gli scopi della redenzione sarebbero stati adempiuti. Perché il
merito di Abramo sarebbe stato ancora più grande e così anche il
merito di Isacco tramite il suo desiderio di essere immolato a Dio come olocausto.
Gnomen 173 - All'inizio potrebbe essere
difficile comprendere questo concetto, riflettendo sul fatto che il Signore
sottopose Abramo alla sua decima prova (finale) per vedere se la sua fede
sarebbe stata "vincolante" per tutta la storia futura. Se, per ipotesi,
la Torà avesse spiegato che il Signore mise alla prova Abramo, il quale sacrificò
veramente Isacco e che Isacco, dopo essere morto, fosse stato miracolosamente
resuscitato alla vita in modo da continuare la storia promessa della redenzione
di Dio, è indubbio che ci avremmo creduto. Infatti, crediamo tutti
nel Segno della resurrezione dei morti.
Gnomen 174 - Allo stesso modo, per quanto
lontana possa sembrare la realtà, ipotizziamo per un attimo che Abramo
immolò Isacco e Isacco, invece di venir resuscitato in un corpo fisico
di questo mondo fosse risorto in un Nuovo Regno dei Cieli e da lì si
fosse rivelato inviando messaggi profetici a seconda delle necessità a
tutti coloro che, con la fede in Dio e con la fede in quella meravigliosa nuova
missione, ne fossero venuti a conoscenza: anche in questo caso noi ci avremmo
creduto.
Gnomen 175 - Di per sé, queste
eventualità sono possibili davanti a Dio. Se dobbiamo parlare
dell'impossibilità, ci riferiamo all'impossibilità del mondo in
quel momento storico di meritare tale rivelazione, anche se per Abramo e Isacco
un tale merito era del tutto possibile. O i pochi individui che lo avrebbero
ricevuto sarebbero stati ad un livello così elevato rispetto al resto
del mondo che avrebbero rappresentato la distruzione del resto del mondo e non
la sua salvezza e redenzione.
Gnomen 176 - Perciò
fu decretato davanti al Santo Benedetto Egli sia, che ci sono 3 Patriarchi e
non 2 e che tutta la storia si sarebbe evoluta all'interno del
"progetto" del Disegno Divino per portare una grande fetta di
umanità alla Redenzione Finale.
Gnomen 177 - Se allora l'evento ipotizzato non
rientrava nel Disegno Divino, perché allora speculare su una sua
possibile eventualità? Una ragione è che il "concetto"
di quella possibilità virtuale ci aiuta a collegare le radici del Regno
dei Cieli e della Risurrezione nascoste nei Segni di Isacco, nostro padre. Il
vero e ultimo Regno dei Cieli stabilito con la morte e la resurrezione del Goel
Haim finale, è la realizzazione finalizzata di ciò che era
veramente nascosto in tale eventualità.
Gnomen 178 - Che tale eventualità sia
rimasta occultata per circa 4000 anni fino alla sua realizzazione finale,
dimostra che anche la storia futura può essere nascosta in un piccolo
punto. In effetti, tutti e 6 i punti sopra 'va'yishakehu' racchiudono la storia
futura del Disegno divino necessario per portare alla realizzazione della
Riconciliazione dei segni nascosti di Isacco al tempo della Redenzione Finale.
Gnomen 179 - Questa non è una vana speculazione, ma in realtà
è "dimostrata" dall'ultima profezia di Malachia: la fallita
Riconciliazione che coinvolge lo stesso Profeta Elia. Se il suo adempimento
avesse richiesto 20 o 200 o 2000 anni, quella profezia non avrebbe mai lasciato
il suo terreno come eredità del profeta Elia, di benedetta memoria che
doveva prima o poi realizzarsi
Gnomen 180 - In effetti, da quella profezia e
dal possibile fallimento profetizzato in essa, ne deduciamo che la missione
messianica di Gesù faceva parte della Tradizione profetica di Israele.
Una volta compreso che la missione fallita era profetica, capiamo anche perché
la "missione" che ne derivò non poteva che essere piena di
errori. Altrimenti sarebbe stata una missione di successo del "portatore
messianico" dei Grandi Segni della Riconciliazione del Profeta Elia.
Gnomen 181 - Quella possibilità di
successo, quindi, lontana dalla realtà dei tempi, era radicata nella
possibilità virtuale che Isacco fosse preso a suo tempo. E la
possibilità che Isacco fosse preso era radicata nella possibilità
che Eva non mangiasse del frutto proibito. In tutti e tre gli sviluppi e l'evoluzione
necessari del genere umano sarebbero stati ostacolati, ognuno nel suo contesto
storico. Senza il frutto proibito di Eva, tuttavia, non ci sarebbe stata
l'umanità ad assaporare la conoscenza del bene e del male.
Gnomen 182 - E se Isacco fosse stato preso, il
mondo non avrebbe avuto Giacobbe. E se la missione di Gesù fosse stata accolta
da Israele, le nazioni del mondo avrebbero avuto poche possibilità di
parteciparvi a causa delle loro pratiche idolatriche. Tutte e tre le
eventualità erano possibili ma in realtà impossibili alla luce
dei decreti del Disegno Divino sulla redenzione dell'umanità nelle sue tre
grandi fasi storiche. Norà Alilà al bnei Adam. Incredibili sono i
decreti di Dio sull'umanità.
Gnomen
183 - Isacco non fu preso e qui non stiamo facendo delle ipotesi
filosofiche ma profetiche. Ciò è singolare perché anche
ciò che non è avvenuto nel mondo ha avuto delle ripercussioni
profetiche ad altri livelli. La speculazione filosofica è dell'uomo ma
la speculazione profetica viene da Dio. Il sacrificio virtuale di Isacco fu,
per così dire, accettato dal Santo Benedetto e distribuito a pochi
selezionati Tzadikim Nascosti in ogni generazione che hanno sofferto per il
dolore di Isacco legato all'altare e hanno poi gioito per la sua salvezza a livelli
più elevati e nascosti.
Gnomen 184 - Per questo motivo, la sofferenza
dei 36 Giusti Nascosti va riferita ai Segni di Isacco, nostro padre mentre la
sofferenza finale dello Tzadik Haim rappresenta il sacrificio finale della
lunga sofferenza di Isacco. E l'ariete al posto di Isacco fu sacrificato sul
Golgota, rappresentando una salvezza nascosta per Israele e una salvezza
manifesta per le nazioni per la futura Redenzione Finale.
Gnomen 185 - Anche il povero Ariete fu scelto
dal Creatore per essere immolato al posto di Isacco. I saggi di benedetta
memoria ricevettero che il montone che Abramo sgozzò era tra le 10 (o
13) cose create il venerdì sera, poco prima dell'entrata del primo
sabato.
Gnomen 186 - Un'altra Mishnà dichiara che
il nome del Messia fu proclamato prima della creazione del mondo (questo si
riferisce al Goel Haim finale, il Giudice Unto, ha-Shofet ha-Mashuah, del Regno
dei Cieli). Possiamo chiederci: perché l'Ariete non fu creato prima?
Gnomen 187 – Il nome del Giudice Unto Finale ha
rappresentato la Colonna di mezzo dell'ultimo scopo della creazione del mondo;
il mondo stesso non sarebbe stato creato se fosse mancato quello scopo finale.
L'Ariete, d'altra parte (e gli altri elementi menzionati nella stessa
Mishnà) rappresentava una necessità per il mondo.
Gnomen 188 - Se tale necessità non fosse
esistita, l'ariete non sarebbe stato creato affatto. Poco prima di concludere
l'ultimo giorno della creazione, l'Onnipotente, per così dire,
guardò attraverso la storia del mondo che stava per iniziare e vide che
se non fosse stato creato il montone, il mondo in generale non sarebbe stato in
grado di raggiungere gli scopi finali stabiliti, per cui creò anche l'ariete
che sarebbe stato sacrificato da Abramo al posto di suo figlio Isacco.
Gnomen 189 - Gli
Tzadikim Nascosti sono legati al Segno del sacrificio di Isacco e rappresentano
il nome vero ed eterno ASHER che non lascia mai la sua posizione nascosta e
viene rivelato quando è già collegato al secondo EHEYE. I Segni
Messianici Iniziali dati dalla RESH di ASHER che offrivano la
"correzione" dell'abusata "Luce del Tempio" e la
possibilità virtuale di legare il nome ASHER al nome finale in quel
momento "caddero" nel "destino" dei Segni dell'Ariete.
Gnomen 190 – E' quindi essenziale distinguere
tra il livello dello Tzadik Nistar dei segni nascosti di Isacco e tra il
livello del Segno profetico dell'Ariete sacrificato, come il livello di un
ariete rispetto a quello di Isacco.
Gnomen 191 - Ciò è simile a quello
che diciamo che la differenza di livello tra il "Messia" e il
"Goel" è quella fra un asino rispetto ad un uomo. La missione
di Yeshua, tuttavia, fu "messianica" ed essendo tale era legata alla
Luce del Tempio che doveva diventare una grande fonte di luce per il mondo.
L'asinella di Yeshua avrebbe dovuto aspettare 2000 anni ma, alla fine, chi la
cavalca è considerato unanimamente come la Colonna di Mezza del terzo
punto sulla parola va-yishakehu.
Gnomen 192 - Il quarto sorprendente Segno di
Isacco, nostro padre, è nascosto nell'ASINO: ora che l'ariete aveva
preso la sua parte di merito nel diventare un olocausto sacrificale al posto di
Isacco, arrivava il turno dell'asino di Isacco di ricevere il merito di essere
cavalcato da Isacco vivente.
Gnomen 193 - Per 2000 anni aveva atteso, fin dai
tempi dell'Eden, di vedere l'umanità corretta per portare l'uomo
prescelto. Con la venuta di Abramo, quell'asino vide l'umanità corretta
e con la nascita di Isacco, la benedizione di Abramo per l'umanità fu
completata e quando Isacco fu scelto per essere immolato a Dio per amore della
grande Redenzione dell'umanità, quell'asino ricevette il grande
privilegio di portare Isacco fino ad un certo punto poco prima del Monte
Moriyà.
Gnomen 194 - Se Isacco, nostro padre, fosse
stato portato come olocausto a Dio, allora quell'asino selezionato dell'Eden
sarebbe sicuramente stato cavalcato da Isacco nel Regno dei Cieli e, di sicuro,
il Signore avrebbe aperto la sua bocca per testimoniare tutto ciò che
aveva visto e conosciuto nell'attesa che Adamo venisse scelto e corretto,
affinché potesse adempiere al suo enorme privilegio di portare l'uomo
scelto. Pertanto la Torà ci informa che Abramo parlò dell'ASINO
prima di portare Isacco all'altare di Moriyà.
Gnomen 195 - Ciò allude al fatto che
proprio in quel momento, quando l'unica prospettiva di Abramo era di obbedire
al comando di Dio e di sacrificare Isacco, egli parla dell'ASINO.
Gnomen 196 - Quando Abramo disse ad Ismaele e all'altro
giovane: "Rimanete qui con l'asino mentre io e il ragazzo andiamo
lì per prostrarci e poi faremo ritorno" (Genesi, 22, 5), le sue
parole erano profetiche ma la sua intenzione era chiaramente che sarebbe
tornato da solo. L'ASINO (con l'articolo determinativo) è menzionato
insieme al pensiero del pieno adempimento del sacrificio di Isacco. Quando, d'altra
parte, Abramo ritorna con il figlio vivo, non si parla più dell'ASINO.
Tutto rimane su un livello nascosto e la lunga storia della redenzione continua
il suo corso.
Gnomen 197 - Duemila anni dopo, tempo della missione
messianica di Gesù, L'ASINO fu informato che i Segni di Isacco erano
tornati per il mondo, e che ora era il tempo del rinnovato Sacrificio di Isacco
e l'avvento del prescelto figlio dell'uomo con la rivelazione del Regno dei
Cieli. E così di nuovo All'ASINO veniva concesso il privilegio di
portare l'uomo scelto dai Segni di Isacco.
Gnomen
198 – L'asinella di Gesù, tuttavia, non aveva capito né avrebbe
potuto sapere che quelli non erano propriamente i Segni di Isacco stesso ma i
Segni dell'Ariete sacrificato al posto di Isacco. Nella trappola storica in cui
sarebbe caduta quella missione, anche l'ASINO vi fu coinvolto.
Gnomen 199 - Perciò all'asina di
Gesù non fu dato il permesso di dire una parola. Perché se avesse
parlato per dire ciò che sapeva e delle sue origini nell'Eden, nella sua
confusione, o avrebbe falsato tutti i Segni credendo
che fossero i Segni di Isacco stesso o avrebbe causato l'annullamento totale di
quella missione quando Yeshua nella sua risurrezione non era venuto per essere
il Goel che cavalca un asino.
Gnomen 200 - Non si desiderava, tuttavia, che
l'asino prescelto e innocente fosse causa di tale falsificazione e che non le
fosse concesso il permesso di parlare. Successivamente i Padri della Chiesa
Cristiana fecero esattamente ciò che non desiderava e interpretarono quei
Segni di Isacco come i Segni nascosti della lunga sofferenza di Isacco, come se
quel Sacrificio Messianico dell'Ariete fosse stato il Sacrificio Finale della
Redenzione Finale. Questo è ciò che si intende quando affermiamo
che i Padri della Chiesa hanno commesso un errore nell'interpretare i Segni
messianici e redenzionali iniziali come se fossero i segni Completati e Finali
della Redenzione Finale.
Capitolo 5
La virtù di vedere il prossimo elevarsi spiritualmente
Gnomen 201 - E perché era così
importante che l'asino non sbagliasse, lasciando che le persone cadessero nella
trappola storica? Questo perché l'asinella di Yeshua aveva leccato la
corteccia dell'Albero della Vita e non c'era in lei alcun peccato che nuocesse
all'umanità. Tale eventualità era riservata agli esseri umani.
Gnomen 202 - Ancora più importante,
tuttavia, è il fatto che quell'ASINO era occultato nel Regno dei Cieli
per il vero tempo della Redenzione finale, quando il figlio scelto di Adamo ed
Eva sarebbe stato rivelato al mondo cavalcando lo stupefacente asino che mangia
il pane della Redenzione Finale e dal cielo parla dei Segni Finali e Completi
grazie al merito del Goel Finale, Haim.
Gnomen 203 - La storia dell'Asino è
così lunga 6000 anni e in tale lungo periodo ha dovuto essere conservato
nella purezza e nel piacere che aveva assorbito dall'Albero della Vita.
Gnomen 204 - E poiché il Signore in Alto
sapeva che l'Asino avrebbe dovuto essere conservato e occultato fino all'adempimento
dei Segni Redenzionali, ecco che nella Sua grande misericordia per
quell'animale innocente, gli permise di assaporare l'Albero della Vita e i meravigliosi
profumi del suo frutto.
Gnomen 205 - Penso che, attraverso queste
spiegazioni, nessuno confonderà di nuovo il Sacrificio degli Tzadikim
Nascosti e il sacrificio finale dell'ultimo loro Capo con il Sacrificio
Messianico dell'Ariete.
Gnomen 206 - La confusione deriva dal fatto che
i Segni di Isacco sono rimasti sempre nascosti e vengono rivelati solo con la
Redenzione Finale. Esistono molti livelli diversi dei segni nascosti di Isacco
e quindi, prima della rivelazione del nome completo EHEYE ASHER EHEYE, tutto
ciò di cui si parlava riguardo al nome ASHER non poteva che creare
confusione.
Gnomen 207 - Questo fino a quando il
vero, fortunato Asino che leccò il tronco dell'Albero della vita 6000
anni fa, il benedetto Asino del Regno dei Cieli, i cui segni che indossiamo con
orgoglio e timore da 15 anni ormai, viene inviato dal Goel Finale per realizzare
lo scopo della sua creazione, in primo luogo, nell'Eden, quello di ragliare le
Novità riguardanti il prescelto Tzadik Haim, che viene per guidare
l'umanità tramite il frutto eterno dell'Albero della Vita che si erge in
mezzo al Giardino dell'Eden. Hi-haw, hi-haw, hi-haw!
Gnomen 208 - In sostanza, la confusione sorge
dal momento che sia i Segni degli Tzadikim Nascosti che quelli della Missione
Messianica erano legati al nome ASHER. Era necessario che facessero parte dello
stesso nome perché, alla fine, sarebbe stato il capo degli Tzadikim
Nascosti a meritare di essere il Goel Finale e il Giudice Unto del Regno dei
Cieli.
Gnomen 209 - Allo stesso tempo, i Segni
Messianici e Redenzionali Completati sarebbero scesi, completando e
finalizzando anche i Segni Iniziali emersi nel Segno dell'Ariete. Questi due
gruppi di Segni si uniscono per la Redenzione Finale anche se c'è un'enorme
differenza di livello tra le due categorie, quella del livello del Goel Finale nel
Regno e quella del livello del Segno dell'asino che mangia il pane di Betlemme.
E il Goel Finale scende nel mondo cavalcando un asino e un onagro, figlio di asine.
Gnomen 210 – Questa spiegazione ci aiuta a
collocare il sacrificio di Beniamino noster in modo più chiaro. Abbiamo
spiegato che Beniamino è stato preso per salvare il Segno dell'Asino che
mangia il Pane e che il suo sacrificio ha rappresentato la conclusione del
sacrificio finale dello Tzadik Haim.
Gnomen 211 - Fu la conclusione finale della
Correzione della RESH del nome ASHER e quindi dei Segni Storici di Isacco e
quindi del Legame del nome ASHER all'EHEYE finale.
Gnomen 212 - Il sacrificio dello Tzadik Haim ha
concluso la lunga storia della sofferenza degli Tzadikim Nistarim nel corso
della storia da parte del profeta Elia, e poi dal tempo di Mordechai ha-Tzadik.
Il suo sacrificio ha concluso così l'ALEF e la SHIN di ASHER e la Grande
Correzione Storica della RESH. Quella correzione, tuttavia, ci è stata
inviata per stabilirla tramite i Segni dell'Asino che mangia il Pane. Come
stiamo spiegando qui, la RESH corretta del nome ASHER riceve la ALEF e la SHIN
appartenenti principalmente agli Tzadikim Nascosto e rilascia i Segni di una
missione messianica per il mondo.
Gnomen 213 - Ci sono 2 livelli completamente
separati. Il sacrificio dello Tzadik Haim fu la conclusione dei segni nascosti
di Isacco riguardo al livello degli Tzadikim Nascosti. Il sacrificio di
Beniamino fu la Conclusione dei Segni dell'Ariete Sacrificato nascosto nei
Segni Messianici della RESH del nome ASHER, al livello di una persona giusta
che vive nella sua fede.[6]
Gnomen 214 – Questi due livelli disparati di
sacrificio hanno rappresentato una necessità per portare nel mondo la
salvezza della Redenzione Finale, per cui sono elementi essenziali del Disegno
di Dio nella storia.
Gnomen 215 - Se non fosse per il fatto che
questi due livelli completamente diversi derivano entrambi dal nome ASHER, non
ci sarebbe stato alcun punto d'incontro tra il merito degli Tzadikim Nistarim e
il merito delle persone di buon cuore e persino non istruite nel mondo.
Gnomen 216 - Per così dire, questi due
livelli di merito non avrebbero mai potuto riunirsi se non fossero stati
inclusi nello stesso nome ASHER, dato che senza il merito delle persone buone
nel mondo, tutti i meriti di tutti gli Tzadikim Nascosti in tutte le
generazioni messe insieme non avrebbero potuto portare la Redenzione Finale.
Gnomen 217 - Dopo il quarto straordinario Segno
dell'Asino di Isacco, arriva cronologicamente il segno di Isacco che è
stato benedetto e ha raccolto in quell'anno cento volte di più di quello
che aveva seminato.
Gnomen
218 - Dato che, tuttavia, sto cercando questi 6 segni di Isacco che
rivelano essi stessi ciò che era nascosto nei 6 puntini sopra
"va-yishakehu" devo posizionare qui i segni dei pozzi di Isacco che,
credo, corrispondono al segno della Quarta Generazione. Non intendo
approfondire in questa sede l'argomento dei Pozzi di Isacco che verrà
trattato, a Dio piacendo, in un testo a parte[7].
Gnomen 219 - Bisogna lottare per il Nuovo Cuore
del Nuovo Patto Finale perché è il Pozzo delle Acque Vive. E le
Acque Vive della Nuova Legge devono essere scritte sul Nuovo Cuore.
Gnomen 220 - Non si può ricevere il Nuovo
Cervello Umile senza il Nuovo Spirito del Nuovo Cuore. Senza di esso,
ciò che si studia e si impara non avrà la forza
dell'applicazione, e studiare senza applicazione è inutilità e
ipocrisia interiore. Le Acque del Cuore, tuttavia, scorrono in
profondità e solo esse possono completare il flusso della comprensione trasformandolo
in un fiume di applicazione.
Gnomen 221 - Quindi cerchiamo di approfondire i
pozzi del nostro cuore eliminando gli impedimenti fino a trovare l'acqua. Non
temere le Acque Profonde del Cuore perché solo in profondità il
cuore prende coscienza dell'enorme gioia del Pozzo delle Acque Vive di Isacco.
Gnomen 222 - Solo scavando profondamente nel nostro
cuore, rimuovendo le incrostazioni e i pregiudizi del passato, potremo
liberarlo e trasformarlo in un ricettacolo gioioso e fedele delle Nuove Grandi
Tavole del Grande Pesce Leviatano.
Gnomen 223 - Scavate nel vostro cuore, aspiranti
asini del mondo; usate pale e picconi per rimuovere tutto ciò che vi
impedisce di andare a fondo.
Gnomen 224 - Persevera e non arrenderti se, dopo
tanta fatica a scavare, il nemico ti fa un dispetto e ti riempie il pozzo di
terra. Se trovi in te stesso il beneficio dell'acqua, il nemico farà di
tutto per contrastarti.
Gnomen 225 – Ma se non ti dai per vinto e
continui a scavare e a rimuovere gli ostacoli e a raggiungere le acque salvifiche,
vedrai che riuscirai ad avere la meglio sui tuoi nemici. Tale è la
virtù del Pozzo delle Acque Vive di Isacco, nostro padre.
Gnomen 226 - Cerchiamo quindi il pozzo delle Acque
Vive di Isacco, raggiungendo le fibre più profonde del nostro cuore. Non
pensiamo, però, di trovarlo facilmente perché richiede tempo e prove
che dovremo superare.
Gnomen 227 - Non dobbiamo essere
superficiali, non appena inizieremo a lavorare su noi stessi, ci vedremo
sollevati e sentiremo la bontà delle Acque del Pozzo. Non pensiamo
ancora di aver vinto. Ciò che abbiamo assaporato è solo un
assaggio di ciò che stiamo cercando. Se così non fosse, ci saremmo
già arresi.
Gnomen 228 - Poiché le Acque Vive del
Pozzo di Isacco contengono le amate Virtù del Nuovo Cuore e le amate
Virtù di Ester, la degna Regina del Regno di Ahashverosh.
Gnomen 229 - Il Pozzo delle Acque Vive di Isacco
contiene così le acque profonde del Nuovo Cuore del Nuovo Patto Finale.
Dovremmo avere paura di trovare le meravigliose acque che scorrono dentro di noi
nelle acque sotterranee? No, la nostra unica paura deve essere nel rinunciare a
scavare, nel non cercare con perseveranza e le Acque Vive del Pozzo di Isacco.
Gnomen 230 - DIARIO: (26.07.1998): Stasera
sono un profondo Asino-Dinosauro e ho il mio uovo di dinosauro per dimostrarlo.
Shaul me l'ha portato oggi, un regalo incredibile di Michail Ester. Questo uovo
di dinosauro proviene dalle montagne del Gobi in Cina e gli scienziati
affermano che ha 85 milioni di anni. La terra che avvolge l'uovo fossilizzato
ha un leggero strato di polvere che ho asportato e per questo oggi mi sento
così grande e forte. Ho chiamato l'operazione il Segno della
Profondità Stellare del Tempo dei Dinosauri.
Gnomen 231 – Il Segno è arrivato appena
in tempo per essere collegato al Segno delle Acque Vive e Profonde del Pozzo di
Isacco. Lo abbiamo portato ad una fontana sul Monte Cecina, a 1261 metri sopra
il mare, e qui abbiamo fatto il solletico a Giuseppe sull'Altare di Marmo
Bianco di Isacco.
Gnomen 232 – Possiamo allora dirci vicini alla
Risata di Isacco che deriva dalle Acque Vive del pozzo di Isacco. E oggi
Michail-Ester parte per Israele per trascorrere 2 settimane al Mar Morto,
laddove abbiamo visto i cieli e la terra riunirsi nella nuova formazione della
Stella di Abramo e della Stella di Malchitzedek.
Gnomen 233 - Ascoltate gli amici dell'Asino che
desiderano ragliare con lui; fate scendere il Dinosauro nel vostro cuore! Non
sapete ancora cosa intendo, ma non perdete la pazienza perché essa serve
per trovare le Virtù di Ester.
Gnomen 234 - Leccate l'Uovo del Dinosauro con
me e quello che avete visto come piccolo diventerà all'improvviso un
immenso Jurasic Park. Perché questo è il problema dell'invidia
e del rancore che uno conserva verso il suo prossimo; la persona se ne rende
conto solo dopo aver commesso un errore o averlo danneggiato, anche se poi tende
ad autogiustificarsi.
Gnomen 235 - Ma l'invidia, il rancore, l'astio e
l'aggressività sono in realtà dei grandi dinosauri che devono
essere cercati nel proprio cuore e non considerati alla stregua di formichine.
Sono immense creature che si nascondono negli anfratti del cuore e riducono
l'intera statura della persona al livello di uno stupido.
Gnomen 236 - Stanate quindi quegli enormi
dinosauri che per anni ci hanno ingannato facendoci credere che fossero delle
formichine. Il Nuovo Cuore discende dal Regno dei Cieli, ma non potrà
risiedere in noi se non avremo prima rimosso quei bestioni preistorici che
hanno albergato a lungo nel cuore.
Gnomen 237 - Pertanto dobbiamo scavare
più a fondo nelle acque del tuo cuore; in quelle superficiali troveremo
solo piccole formiche; in quelle profonde troveremo i dinosauri che stiamo
cercando, sia quelli desiderati che quelli sgraditi.
Gnomen 238 - I dinosauri sono animali mastodontici
e non sono così sciocchi da nascondersi in acque basse. Preferiscono
inabissarsi nelle acque profonde del nostro cuore laddove non si puòi,
per cui bisogna rimuovere gli strati che li separano dal nostro vero io.
Gnomen 239 - Non dite quindi: "Sarò
vigile e se sbaglierò, catturerò quel perfido dinosauro per la
testa e gli taglierò la gola". Non funzionerà perché lui
non lascia le acque profonde in cui si nasconde a meno che tu stesso non entri
nel tuo oceano interno e lo cacci via! Anche se lo hai già detto mille
volte, non lo catturerai mai perché la debolezza di carattere rende la
persona più piccola di una formichina.
Gnomen 240 – Cerchiamo quindi le Acque Vive del
Pozzo di Isacco e liberiamoci dai feroci Dinosauri senza aver paura di
scovarli. Al contrario, puoi persino usarli a tuo vantaggio, una volta che ne
hai tirato fuori abbastanza da te stesso fino a diventare tu stesso un po'
dinosauro. Prendi il tuo odio e convertilo in amore. Prendi la tua collera e
trasformala in un sorriso amorevole di umiltà e in un fuoco di
compassione per compiere buone azioni.
Gnomen 241 - Lasciati guidare dai pensieri delle
virtù di Ester e cerca le vie della misericordia per il tuo prossimo e
trasforma le tue critiche, anche se corrispondono alla verità, in una preghiera
di misericordia per il fragile genere umano!
Gnomen 242 - Spesso lo Tzadik Haim mi spiegava
la profondità della verità dell'insegnamento di Yeshua:
"Perdona affinché anche tu possa essere perdonato; poiché
come giudichi gli altri, così sarai giudicato "(Luca, 6, 37). I
parametri con cui giudichi il tuo prossimo diventano i parametri del Tribunale
Superiore nel giudizio verso di te.
Gnomen 243 - Nel profondo del cuore c'è
una grande camera luminosa, divisa in 13 stanze. E' la camera segreta del
Palazzo nascosto di Ester in cui i 13 Attributi della Misericordia di Dio sono
"tradotti" nelle Virtù del Cuore. Questo è il cuore
fedele in cui risiede il "segreto" del Regno dei Cieli. Perché
il cuore è il nascondiglio segreto delle Virtù del Regno dei
Cieli che scende, con l'ascesa della persona sui Gradini di marmo bianco delle
Virtù. Pertanto dobbiamo cercare le Virtù del Cuore perché
senza di esse non si hanno gradini di marmo bianco su cui salire.
Gnomen 244 - Certamente sei sorpreso che il
nostro cuore sia pieno di così tante Tavole: le 5 Tavole del Patto, le 30
Tavole dei 30 Passi, le Grandi Tavole del Leviatano, le Tavole delle 10 Virtù,
eccetera.
Gnomen 245 - La Terza Virtù è
chiamata con il nome generale di Virtù Nascoste del Cuore. Quindi il
Palazzo di Ester e la Grande Camera di Luce delle 13 Stanze delle sue
Virtù sono nascosti nella Terza delle 10 Virtù del Cuore, tra la Benedizione
e la Preghiera.
Gnomen 246 - Unite sono le Nuove Tavole
dell'Albero della Vita portate al mondo dal Goel Haim. Ed un segn-sogno di Noda
dice che dovresti anche voler bene all'Asino che mangia il Pane - di queste
Tavole, che fa del suo meglio per formularle in testi scritti. Il Rotolo di
Mordechai ( 5 stelle) e il Rotolo di Ester ( 5 stelle) rappresentano quando
sono in sintonia le 2 nuove costellazioni tramite cui vengono rivelate tutte le
Tavole del Sefer Mishnat Haim. Essi correlano il Lato Destro Corretto e il Lato
Sinistro Corretto del Cuore.
Gnomen 247 - All'interno di una colonna centrale
"indefinita" del cuore ci sono 10 grandi facoltà delle
Virtù per le quali il servizio a Dio è amato. E nella Terza Virtù
di quella Colonna di Mezzo delle 10 Virtù staziona il palazzo nascosto
di Ester con i suoi 13 Gradini di Marmo Bianco delle virtù di Ester. Non
stupirti del fatto che il cuore abbia così tanto spazio per tutti questi
mari. Il cuore è un grande e profondo oceano. Anche enormi dinosauri
possono nascondervisi e non essere visti. E il cuore è anche una terra sconfinata
in cui lo Spirito di Dio vi risiede tra le Virtù. Cerca lo Spirito di
Dio e dividi le tue acque in Pozzi di comprensione e scrivi le parole di
comprensione sulle Tavole della Terra del tuo cuore.
Gnomen 248 – Che nesso c'è fra le Acque
Vive del Pozzo di Isacco con il quinto puntino sul va-yishakehu e con il Quinto
Segno, la Quarta Generazione e la Nuova Costruzione? La questione è
storica. Le spiegazioni (be'er in ebraico, ha la radice 'le-baer' che significa
chiarire, spiegare) delle 10 Virtù e delle 13 Virtù, nel contesto
della Rivelazione Finale, arrivano in questa Quarta Generazione Finale. Anche
la battaglia per la ricerca delle Acque Nascoste del Pozzo di Isacco, come
spiegato, è nel suo punto di contrasto più denso nella Quarta
Generazione Finale.
Gnomen 249 - Perché il Nuovo Cuore fa
parte della Rivelazione del Nuovo Patto Finale che viene rivelato solo dopo il
sacrificio finale dello Tzadik Nascosto prescelto, Haim. Quindi dal Nuovo Regno
dei Cieli, dove il Goel Haim è stato "unto" dal Signore,
nostro Dio, come Giudice Unto del Regno, scendono i 6 Grandi Segni della
Redenzione Finale e i meravigliosi sogni redenzionali e profetici come
profetizzato in Gioele. In essi arrivano i Segni delle Tavole della Nuova Legge
e i Segni del Nuovo Rotolo di Ester e si rivelano le Virtù richieste dal
Nuovo Tribunale Superiore di Mordechai ha-Tzadik per il giudizio nel Regno dei
Cieli.
Gnomen 250 – Il Nuovo Patto Finale porta con
sé le incredibili conclusioni dell'intera storia della Redenzione. Il Nuovo
Cuore Profetizzato, pertanto, non è stato rivelato in precedenza. Tutte
le cose di cui si parla, anche le Virtù del Cuore, si trovano in un
contesto totalmente nuovo. Questo perché i veri vincoli tra il Regno dei
Cieli e il cuore sono possibili solo ora nella loro rivelazione finale. Ora
è il momento di cercare le Acque Vive del Pozzo di Isacco nelle Acque
Profonde delle Virtù del Cuore.
Capitolo 6
La virtù di risvegliare le facoltà della mente per
desiderare la comprensione, la conoscenza e la saggezza
Gnomen 251 – "Ed Isacco seminò in
quella terra e trovò in quell'anno cento volte tanto e Dio lo
benedisse" (Genesi, 26, 12).
Questo
"centuplo" chiude il ciclo di 100 come spiegato riguardo al Segno Stellare
della nascita di Isacco. Vi è in esso una corrispondenza con il fatto
che il sesto Segno della Resurrezione si ricollega al Primo Segno delle Stelle,
come diciamo "Benedetto è il Signore, nostro Dio, che lega il Segno
della Resurrezione al Segno delle Stelle". In effetti, l'intera Nuova
Rivelazione della Redenzione Finale è anche nel Segno delle Centuplo,
cento volte più di quanto chiunque potesse immaginare. Aggiungi a questo
il Segno della Resurrezione dello Tzadik Haim che è cento volte
più sorprendente di qualsiasi cosa immaginabile da chiunque.
Gnomen 252 - Qualunque cosa avesse seminato in
quell'anno nostro padre Isacco, avrebbe prodotto cento volte più del
previsto. Una crescita tale è miracolosa, non naturale. La benedizione
di Dio fu sulla semina e sui prodotti per tutta la loro crescita. Come spiegava
ripetutamente lo Tzadik Haim "Ciò che conta è la benedizione
di Dio su ciò che possediamo, non la quantità. 1000 dollari senza
la benedizione valgono meno di 100 dollari benedetti". In molti modi lo
Tzadik Haim spiegava questo concetto fondamentale, dimostrandone l'importanza di
comprenderlo per non cadere negli errori del mondo.
Gnomen 253 - La semina racchiude la rinascita e
la resurrezione. Il seme si dissolve in una massa liquida prima di iniziare a
crescere. Il motto della resurrezione è: "Ero morto ma sono stato
resuscitato". Il corpo si consuma e si dissolve sotto terra ma lo spirito
e l'anima vengono resuscitati in una vita superiore e in una nuova essenza nel
mondo in cui vengono a trovarsi. Quanto più grande è la gioia
dell'umanità, cento volte e mille volte tanto, quando il Goel Finale
è resuscitato nel Nuovo Regno dei Cieli nel Segno Finale della Resurrezione.
Gnomen 254 - Abbiamo mostrato i 6 Segni nascosti
di Isacco, nostro padre, e la loro corrispondenza con i 6 Puntini su
'va-yishakehu' e con i 6 Segni Completi della Redenzione Finale. Corrispondono
quindi anche al Segno di 33, 3 e 3, 3 Segni Superiori e 3 Segni Inferiori della
Redenzione. Il Segno del 33 allude anche al sacrificio messianico di Yeshua. La
missione di Yeshua avvenne nel segno del conflitto di Isacco e della
conflittualità tra Esaù e Giacobbe. I 6 Puntini [8] su va-yishakehu sono i 6 Segni che risolvono il
conflitto fraterno e la loro rivelazione arriva al momento della
riconciliazione prospettata nella Redenzione Finale mentre nella missione di
Yeshua non erano solo irrisolti ma erano "impigliati nel cespuglio"
della conflittualtà, come lo stesso Yeshua dovette ammettere "Non
sono venuto per portare la pace ma la spada" (Matteo, 10, 34).
Gnomen 255 – Potremmo chiederci allora: se i 6
puntini su va-yishakehu alludono alla riconciliazione tra Esaù e
Giacobbe, i 6 Segni da cercare tra i Segni di Isacco non dovrebbero essere
quelli del conflitto? Come già spiegato, i Segni di Isacco hanno livelli
diversi. I 6 Segni citati sono i Segni Nascosti. Dovremmo anche essere in grado
di trovare 6 Segni del conflitto. 1) LA GRAVIDANZA E LA PROFEZIA DI REBECCA 2)
LA NASCITA DI ESAU' E GIACOBBE 3) LA PRIMOGENITURA DI ESAU' VENDUTA A GIACOBBE
4) IL CONFLITTO SULLA BENEDIZIONE E LA BENEDIZIONE IMPARTITA DA ISACCO A
GIACOBBE 5) LA FUGA DA ESAU' DI GIACOBBE AD ARAM E 6) LA STORIA DEL RITORNO DI GIACOBBE
A CANAAN, LE PREPARAZIONI DELL'INCONTRO CON ESAU' E IL BACIO E L'ABBRACCIO
FINALE TRA I DUE FRATELLI.
gNOMEN 256
- ANCHE QUESTI 6 SEGNI SONO INCLUSI NEI 6 PUNTI CHE SOLO ALLA FINE VENGONO
RISOLTI NELL'ULTIMO PUNTO. LA RICONCILIAZIONE STORICA HA ATTESO 4000 ANNI,
CONSIDERANDO CHE LA MISSIONE DI YESHUA AVVENNE 2000 ANNI DOPO IL CONFLITTO FRA
ESAU' E GIACOBBE. L'ULTIMO DI QUESTI 6 PUNTI È STATO PERDENTE E NON HA
AVUTO SUCCESSO. I 6 SEGNI NASCOSTI SOMMATI AI 6 SEGNI DI CONFLITTO CONTENENTI
L'ULTIMO SEGNO DELLA RICONCILIAZIONE SONO 12 MA LA MANCANZA DELL'ULTIMO SEGNO
CORRISPONDE A 11. QUESTO È IL SEGNO NEI VANGELI DELLA MISSIONE FALLITA DI
YESHUA A CAUSA DEL TRADIMENTO DI GIUDA ISH KARIOT.
Gnomen 257 - A causa di quel mancato adempimento
del Segno della Riconciliazione, i Segni Nascosti emersero nelle loro forme di
Segni Iniziali, ancora sostanzialmente nascosti e certamente incompleti. 1. I
Segni Stellari caddero nelle mani dei Re Magi. 2. Si iniziò a parlare
del Regno dei Cieli. 3. Veniva trasmesso un nuovo messaggio messianico. 4. Yeshua
cavalcò a Gerusalemme su un asino. 5. Fu annunciata la Quarta
Generazione di quell'epoca. 6. Il Segno Iniziale della Resurrezione fu
realizzato da Yeshua in seguito, per merito del suo doloroso sacrificio. E gli
altri 5 Segni di conflitto hanno fatto poi la loro storia.
Gnomen 258 - Dobbiamo, tuttavia, riconoscere che
gli elementi delle Virtù di Ester negli insegnamenti di Yeshua hanno
rappresentato la vera sostanza morale e spirituale del Cristianesimo. Tutta la
dottrina teologica cristiana è falsa e idolatra. Gli insegnamenti di
Gesù che riguardano l'amore, la compassione, la misericordia e la dedizione
disinteressata verso il prossimo sono tuttavia vere virtù amate da Dio
in ogni momento e ovunque. L'atteggiamento di Yeshua fu quello dell'uomo giusto
che vive nella propria fede.
Gnomen 259 - La potenza del Sermone della
Montagna (Matteo, 5) risiede nel suo rivolgersi ai semplici della terra, mettendo
in rilievo che è la vera fede nel proprio cuore che è amata da
Dio e che non è necessario essere un Dottore della Legge per possedere
le virtù gradite all'Onnipotente. Yeshua non era in alcun modo un
agitatore o un rivoluzionario che cercava di allentare le catene della
tradizione halachica. Era invece un vero avvocato difensore dei poveri, dei
malati, dei diseredati e dei poveri di spirito. Era direttamente contro gli
atteggiamenti antitetici alla Torà, prerogativa dei rabbini dell'epoca
che coprivano le loro malefatte sotto il velo del perbenismo.
Gnomen 260 – Gesù era contro l'ipocrisia
dei farisei: aveva avuto modo di sperimentare nei suoi pochi anni di vita la
totale mancanza di sensibilità, di empatia e di solidarietà dei
leader religiosi verso la popolazione più umile e ciò in totale
contrasto con i veri insegnamenti della Torà. Egli trovò conforto
e serenità solo nella Scuola degli Esseni, dove la stessa Torà veniva
messa in pratica nel contesto di una struttura messianica. Fino a quando le sue
corna di Ariete non rimasero impigliate nel Cespuglio della sua stessa chiamata
per portare la salvezza allo scoperto.
Gnomen 261 - La struttura interna della
Scuola e la struttura esterna della comunità degli Esseni erano
orientate ad aiutare e ad amare i poveri e gli sfortunati. Gli Esseni erano
estremamente sensibili alla sofferenza altrui ed essi stessi subivano le
angherie e le umiliazioni da parte della classe sacerdotale del Tempio in quel
periodo buio della storia. E la sofferenza e l'uccisione del Maestro di
Giustizia fu la testimonianza che i giusti erano perseguitati dagli ingiusti, dai
corrotti nel pensiero e nell'azione che giustificavano le loro malefatte in
nome della Torà.
Gnomen 262 - Erano studiosi di Torà e
attivisti di Halachà ma non avevano cuori virtuosi. Erano privi di veri
sentimenti reciproci. Il Bet Hamikdash funzionava ma regnavano l'ingiustizia e
la corruzione. Non c'era alcun vero spirito che accompagnava lo studio o la
pratica della Torà.
In
termini di Tripla Meditazione, le Virtù del Cuore della Seconda Ascesa
non sono mai scese correttamente e Mosè, il nostro Maestro, non ebbe il
permesso di portare quella rivelazione al popolo.
Gnomen 263 - Le Tavole della Prima Ascesa
racchiudevano lo Spirito delle Virtù del Cuore. Le Tavole della Terza
Ascesa erano simili alle prime, ma lo Spirito delle Virtù del Cuore non
brillava in esse. Erano "nascoste", come la Seconda Ascesa stessa. I
loro principi sono scritti nella Torà, ma è un'opera di grande
profondità e servizio costante a Dio che permette di ricevere il vero
Spirito.
Gnomen 264 - Poiché non è solo
la parola scritta che conta, ma la tradizione orale che accompagna quelle
parole e ancor di più il modo in cui viene insegnata e l'enfasi e
l'importanza che le vengono date.
DIARIO: 30 luglio 1998: Alcuni giorni fa
Anna Gasparotti ha sognato che i campi, un tempo fertili e coltivati, erano
diventati aridi. C'erano cilindri arrugginiti estremamente grandi e su uno di
essi c'era scritto AVRAM che Anna traduceva mentalmente "senza
acqua"...
Questo
è un decreto di siccità che sta per arrivare; non viene
specificato dove. (cfr. la carestia a Canaan quando Abramo era ancora chiamato
AVRAM)
Gnomen
265 - DIARIO: Paolo, Nodà e i bambini sono ritornati sul Monte Cecina
per concludere il segno dell'Altare Bianco della Risata di Isacco. Al loro
ritorno, Asher è quasi uscito dalla finestra. In quel momento, nella Tenda,
ho ricevuto il segno della paura di Isacco. Hanno riportato 2 pietre, una
è diventata una foglia nell'Albero della Vita e l'altra è entrata
nel giardino che ho formato sull'Altare della Rosa.
DIARIO: All'alba ho sognato che Paolo, Nodà,
i bambini ed io eravamo legati alla Costellazione di Ester.
Gnomen 266 - Suppongo che ci sia bisogno della
Costellazione di Ester per iniziare a cercare le radici delle sue Virtù.
"Ricorda,
fratello mio, che ti voglio bene e sento la tua sofferenza. Ammiro la forza del
tuo carattere e il tuo amaro potere di contrasto per il bene della vera
introspezione".
"Sei un fratello odioso senza veri
sentimenti e sei forte nell'arroganza e i tuoi pensieri e la tua lingua sono
una pianta velenosa".
I due
fratelli sono la stessa stella del Fratello cochav ah che e la prima stella
della costellazione di ester nei loro due aspetti contrastanti.
Gnomen 267 - Ahashverosh è il re
"neutrale" perché le 4 Stelle sono bilanciate in lui; quindi
è Ahashverosh che regna dall'India all'Etiopia, oltre 127 province.
Queste qualità nel Re potrebbero diventare virtù o potrebbero
diventare difetti. Così, nel sollevarsi per alimentare il malvagio
Haman, anche le sue qualità passarono al lato negativo. Tuttavia, la
regina Ester impiegò la rivelazione di ciò che era veramente nel
suo cuore, per risvegliare le qualità di Ahashverosh e portarle dalla
parte della virtù.
Gnomen 268 - La regina Ester era di
un'incredibile bellezza. Era così bella perché le virtù
del suo cuore e le qualità del suo carattere erano straordinarie. Era
anche bella per via della sua modestia. Era rimasta per molti anni nella casa
di Mordechai, suo zio, ed era sempre velata in modo che nessuno le mettesse gli
occhi addosso. Era anche bella per il latte che aveva bevuto da bambina. Rimase
orfana poco dopo la sua nascita e lo zio la adottò. Avvenne un miracolo,
racconta la Tradizione d'Israele, e a Mordechai crebbero due mammelle che
alimentarono la neonata. Anche ciò contribuì notevolmente alla
sua naturale bellezza, poiché Ester fu nutrita dal latte miracoloso di
un vero Tzadik.
Gnomen 269 - Ester fu nascosta per forse 40 anni
nella casa di Mordechai e in tutti quegli anni studiò con lui
Torà e Tradizione. Ester era il cuore di Mordechai ed era amata
moltissimo dallo zio. Era anche la sua fortuna nascosta e nel suo destino era
scritto che avrebbe salvato il suo popolo. Lo Tzadik Mordechai lo sapeva e
quindi la teneva così nascosta mentre allo stesso tempo la istruiva
sulle vere virtù della Torà. Avrebbe rappresentato un giorno
l'elevazione di Israele e per questo crebbe con Mordechai, che fu il primo Capo
dei 36 Tzadikim Nascosti.
Ad
Ester non fu insegnato solo l'amore per i correligionari, ma l'amore e il
rispetto per il prossimo. Gli Tzadikim Nascosti considerano le persone alla
stessa stregua, per le loro virtù. Poiché il Signore, nostro Dio,
giudica ognuno in base alle sue azioni e alla fede che uno ha nel suo cuore. Così
avviene anche nel Giudizio Superiore; essere ebreo, comandato dalle leggi della
Torà, non lo rende superiore rispetto ad un non ebreo, ma solo
più responsabile per ciò che fa.
Gnomen 270 - La Stella di Ester, in modi
nascosti, "traduce" in virtù le qualità di Fratellanza,
Sentimento, Forza e Contrasto.
Poiché l'Aria, l'Acqua, il Fuoco e la Terra sono i quattro
fondamenti che compongono gli elementi secondo le loro misure, per cui anche
Ah, Hash, Shor e Rosh sono le 4 sostanze di base coinvolte nella formazione del
carattere virtuoso. Analizziamo pertanto i concetti di base di queste 4
qualità. Dopo aver compreso, a Dio piacendo,
la sostanza di queste 4 qualità di base, chiederemo alla Regina Ester di
aiutarci a tradurre il loro concetto di base in un linguaggio generale comprensibile.
Gnomen 271 - Ah è la Fratellanza associata
alle buone azioni. Prima che Ester la leghi ad atti positivi di fratellanza, Ah
è di per sé neutrale; può entrare in un rapporto d'amore o
di odio. Ah rappresenta una relazione di sangue, come quella fra fratelli e
sorelle, e non la relazione di amore tra 2 individui, che, invece, proviene da
Hash. Ah rappresenta il vincolo tra i figli e le figlie di Seth, figlio di
Adamo ed Eva.
Gnomen 272 - Ah potrebbe mancare di manifesta
emotività ma se ci sono le azioni positive, esso conferma il legame
umano più profondo, quello di sangue, fra fratelli e sorelle. Ah
è associato all'Aria, allo spirito, alla parola. Vedi che non solo
l'offerta di Giacobbe ad Esaù "sigilla" la riconciliazione tra
di loro, ma il modo e la scelta delle parole di Giacobbe nel presentare la sua
offerta, se stesso e la sua famiglia a Esaù. E nonostante l'odio di
Esaù per i fatti passati, la grande manifestazione d'amore fraterno di
Giacobbe fa riemergere in Esaù il vero Ah occultato nei profondi
sentimenti di amore e di compassione radicati nel sangue.
Gnomen 273 - Hash è il sentimento d'amore,
come quello materno. Questo è un amore attivo, costante e partecipe in
cui il cuore ne è testimone manifesto. La fratellanza può essere
ottenuta con la strategia e quindi è anche il risultato di approcci
intelligenti e studiati usati per mettere in evidenza l'amore fraterno
"nascosto". Hash, invece, porta il cuore in primo piano con la
profondità dei suoi sentimenti.
Gnomen 274 - Hash, tuttavia, non è l'amore passionale legato al
fuoco di Shor, ma l'amore vivo, come acqua, di una madre o di un padre per i propri
figli. Così come l'acqua scorre e inonda i luoghi in cui
passa, allo stesso modo l'amore dei genitori viene offerto naturalmente per
soddisfare i bisogni della prole. Hash, tuttavia, non è solo amore ma
anche paura e timore. Ah è vincolo mentre Hash
è anche separazione.
Gnomen 275 - Per lo più, Ah e Hash sono
rivolti verso gli oggetti del loro amore e si offrono a beneficio degli altri. Shor
e Rosh, invece, possono indirizzarsi verso l'interno per il rafforzamento delle
virtù o possono usare strategie per il mantenimento delle virtù.
Non va sottovalutata la necessità di strategie intelligenti per ottenere
e mantenere le virtù anche se, alle volte, un chiodo piantato male potrebbe
piegarsi e non reggere, fallendo lo scopo per il quale era stato destinato.
Gnomen 276 - Shor ha la forza di un toro, la
forza di carattere necessaria per mantenere le condizioni in cui si rivelano le
virtù. Contiene l'entusiasmo che deve essere costantemente riacceso
per portare nel cuore le virtù dal loro Palazzo Nascosto tramite le
buone azioni. Perché è l'entusiasmo ardente e appassionato nel
servire Dio che mantiene vivi i sapori delle virtù nel cuore. Ma le
forze negative che agiscono contro l'adempimento delle virtù sono molteplici
e il contrasto dell'Assenzio (pianta velenosa, in ebraico Rosh) è
necessario per mantenere le giuste misure e contrastare l'amore di sé
che tende a falsare il vero valore delle virtù.
Gnomen 277 - Rosh ti fa dubitare di te stesso
anche quando pratichi le virtù. Ad esempio, hai fatto un'opera di
bene; ma l'hai davvero fatta in modo virtuoso? O hai iniziato a compiacerti
della tua generosità, ritenendoti "superiore" o sentendoti
importante? Ebbene, senza la forza del contrasto interiore, potremmo cadere
nelle sottili trappole dell'autocompiacimento che accompagnano le mitzvot ricompensate
da Dio. Pertanto, anche le virtù devono essere assaporate lentamente e
con cautela, senza dimenticare che le piante velenose potrebbero tentare di
infiltrarsi; ecco perché bisogna prestare molta attenzione onde evitarle.
Gnomen 278 - Queste sono pertanto le 4
sostanze di base che formano il cuore virtuoso: Fratellanza,
Sensibilità, Forza del Carattere e Forza del Contrasto. Ahashverosh
è il Re delle Virtù Sostanziali ma ha bisogno della Regina Ester
per portarle a risultati positivi. Ester è bellezza. Ester è la
modestia. Ester è la Regina Nascosta. Ester è una strategia
saggia. Per la sua bellezza era amata dal Re. Per la sua modestia era onorata
da tutti. Come regina ebrea nascosta di Ahashverosh era amata ed ammirata dal suo
popolo. La sua saggezza la rese famosa nel Regno di Ahashverosh che comprendeva
127 province.
Gnomen 279 – Mi risulta che gli gnomen sulle
virtuose Stelle di Ahashverosh e di Ester nel suo Regno rappresentino un
Dinosauro appena nato e uscito dal suo uovo. Questo è uno di quei grandi
e grandi dinosauri che arrivano ogni 85.000.000 di anni circa. Hi-Haw. Penso
che ora possiamo iniziare a collocare le sostanze virtuose della fratellanza,
della sensibilità umana, della forza del carattere e della forza di
contrasto nel Nuovo Cuore del Nuovo Patto Finale. Fino ad ora non sapevamo che
stavamo cercando la Regina Ester nel Regno di Ahashverosh nel nostro cuore
né che il Re delle Virtù avesse nascosto il suo Palazzo.
Gnomen 280 – Stabiliamo allora le basi del Regno
delle Virtù nei 4 angoli del cuore. Sul lato destro superiore del
cuore scriviamo "Fratellanza"; sul lato destro inferiore scriviamo
"Sensibilità"; sul lato sinistro superiore, scriviamo
"Forza del Carattere" e sul lato sinistro inferiore scriviamo
"Forza del Contrasto". Ora, nel bel mezzo dei 4 angoli, cerchiamo la
Regina Nascosta del nostro cuore che regna nel Regno di Ahashverosh.
Gnomen 281 - Puoi cercare la saggezza
nascosta del suo silenzio o la forza nascosta della sua fede. Puoi cercare la
sua modestia e l'umiltà dei suoi desideri. Ester ha rischiato la
vita per salvare il suo popolo. Sii pronto a rinunciare a ogni futilità,
linguaggio insensato e spreco di tempo per poter entrare nel suo Palazzo. Puoi
cercare la raffinatezza di Ester e la delicatezza del suo linguaggio e
l'eleganza delle sue maniere. Quindi potrai cercare le sue strategie prima di
rivelare la sua vera identità al Re in modo da imparare come rendere accettabili
le tue preghiere davanti all'Onnipotente.
Gnomen 282 - Ester è la Stella Nascosta
della Modestia che diventa Fortuna Nascosta. Ester insegna alle Acque Profonde
ad essere gentile con il sesso femminile. Perché le Virtù
Nascoste del Cuore sono profumate e bisogna imparare a riconoscerne il profumo tramite
il delicato olfatto femminile, altrimenti si potrebbe rimanere così
inebriati dalla fragranza da dimenticare i propri limiti, cadendo nel peccato. Procedi
adagio sulle scale di marmo bianco e controlla il tuo equilibrio ad ogni passo.
Ricorda che tutti e 4 gli angoli devono essere ben stabiliti prima che la tua
ricerca di Ester possa riuscire. Le Acque Profonde del Cuore sono un grande
privilegio e le loro porte ti saranno aperte se il tuo amore per il prossimo sarà
sincero, la tua sensibilità sarà vigile, se sarai forte di
carattere e sarai in grado di contrastare te stesso.
Gnomen 283 - I cristiani hanno dovuto seguire la
falsa teologia della deificazione di Cristo che li ha fatti cadere in dottrine
trinitarie e culti idolatri. Tuttavia, i valori etici del Cristianesimo sono
racchiusi nelle Virtù dell'Ester nascoste nel cuore. La base delle
Virtù che stiamo qui spiegando si riscontrano negli insegnamenti di
Yeshua. Possiamo sintetizzarli in questo modo: la vera Fratellanza; l'afflato e
la compassione per il prossimo, la forza del carattere e il contrasto con i
mali dell'epoca.
Gnomen 284 - In studi precedenti sulla Tripla
Meditazione, abbiamo parlato del 53 (Gan - Giardino) della Redenzione finale,
dei 30 Passi, più i 6 Segni, del raddoppio delle 10 Virtù e dei 7
Cerchi Profetici. Ora il Gan può essere calcolato in questo modo: 10 Comandamenti,
10 Virtù, 10 Comandamenti del Giusto, 13 Virtù di Ester, 5 Stelle
di Ester e 5 Stelle del Tribunale Superiore.
Gnomen 285 - La Stella della Pietra
dell'Equilibrio si collega alla Tradizione di Moshè Rabbenu. La Stella
della Pietra sopra la Pietra dell'Equilibrio si collega alla Tradizione del
profeta Elia, di benedetta memoria. La Stella della Lode del Piatto Destro
della Bilancia si collega alla Tradizione del Sommo Sacerdote Aharon. La Stella
della Vittoria del Piatto Sinistro della Bilancia si collega alla Tradizione di
Yeshua Bin Nun. La Stella di Mordechai ha-Tzadik si collega alla Giustizia del Tribunale
Superiore. Dobbiamo quindi anche posizionare Equilibrio, Sopra l'Equilibrio,
Lode e Vittoria ai 4 Angoli del nostro cuore e la Stella di Mordechai nel
mezzo, un po' a destra.
Gnomen 286 - C'è una differenza nella
formazione del Tribunale, poiché le Stelle di Ester vengono a cercare le
Virtù Nascoste del Cuore, mentre le Stelle di Mordechai cercano le Acque
Profonde per amore della verità e della giustizia. Questo è il
Rotolo di Ester e di Mordechai legato alle Virtù del cuore e
all'Intelletto del Cuore.
Gnomen
287 - Le 4 Stelle della Bilancia rappresentano anche il lato destro della
testa (occhio e orecchio), il lato sinistro della testa, la parte centrale
della testa e la parte superiore della testa. La Stella di Mordechai è
il Tribunale stesso, la verità e la giustizia che derivano dalle Tradizioni
di Mosè, Aharon, Yeshua Bin Nun e il profeta Elia. In piedi davanti a
queste 4 Stelle, se si allunga la mano destra, si afferra la grande Stella blu
di Mordechai. Questo è il Giudice Giusto che unisce i giudizi
risultanti della verità alla loro realtà nel mondo.
Gnomen 288 - La Costellazione di Mordechai si
basa ovviamente sull'intelletto. Il giudizio richiede una conoscenza vasta e
profonda e tutto si basa sulla Legge e sul ragionamento. Tuttavia, il Rotolo di
Mordechai ed Ester è del Nuovo Cuore. Per questo esiste un legame di
fede così forte tra la Stella di Mordechai e la Stella di Ester. Il
giudizio di verità del Tribunale Superiore deve essere equilibrato e
completato dalle Virtù del Cuore. La sensibilità umana è
profonda e deve anche essere valutata in giudizio.
Gnomen 289 – Se, per così dire, il
giudizio appartenesse solo al Tribunale, sarebbe troppo severo e favorirebbe lo
sforzo intellettuale sulle virtù praticate. Questo è, ovviamente,
più ipotetico che reale perché il Tribunale Superiore non emette
verdetti ingiusti. Tuttavia, possiamo purtroppo dare uno sguardo storico all"ebraismo
e al cristianesimo. Altrove abbiamo spiegato che le Costellazioni di Mordechai
ed Ester erano state "separate" negli ultimi 2000 anni dalla Stella
del Collo catturata nella Controparte cristiana-faraonica del Cristo deificato.
Fino a quando ciò venne risolto tramite il sacrificio di Beniamino
Perico noster.
Gnomen 290 - Nel
corso della storia cristiana hanno prevalso alcune idee generali e
semplicistiche sulla severità del Dio di Israele nel rispetto della
Legge rispetto al Dio di Gesù che giudica con amore e clemenza. I
critici cristiani hanno definito il Dio dell'Antico Testamento "intelletto
privo di cuore". Questa dicotomia riflette però qualcosa della
separazione tra le due Costellazioni redenzionali prima dei Segni Completi.
Gnomen 291 – Si può amare Dio e servirLo
senza una vasta conoscenza della verità e della giustizia. E'
sufficiente conoscere e vivere secondo diversi principi generali della vera
fede. Dicotomia millenaria: l'erudito e l'ignorante, il cervello e il cuore.
Solo quando lavorano in sintonia c'è completezza. L'Albero della Vita
è nel mezzo del giardino, ossia il cuore. L'Albero della Conoscenza del
Bene e del Male è il cervello. Il Nuovo Cervello Umile del Nuovo Patto Finale
risiede nel Segno dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto. Il
Nuovo Cuore risiede nel Segno dell'Albero della Vita.
Gnomen 292 - Non intendiamo separare il cervello
dal cuore o il cuore dal cervello ma stimolarli a fondersi fra loro in piena
armonia. Se le Nuove Tavole, tuttavia, fossero scritte nel cervello, non saremmo
certi di vederle scritte anche nel cuore. Se invece fossero scritte sulle
Tavole del Cuore, saremmo certi di vederle già scritte nel cervello.
Perciò il verso recita: "Metterò la Mia legge dentro di loro
e sul loro cuore la scriverò" (Geremia, 31, 32).
Gnomen 293 - Non è necessario definire
l'interazione tra cervello e cuore; sono intrecciati così strettamente e
sottilmente in una persona che è praticamente impossibile cercarne
l'inizio. Entrambi sono necessari per completare la comprensione che è
veramente sentita nel cuore. Lo Tzadik Haim mi ha redento dalla falsa barriera
che separa cervello e cuore, come insegnato nella dottrina Habad. La vera comprensione
risiede nel cuore e la sua sostanza deve passare tra il cervello e il cuore
migliaia di volte prima di diventare tale. Gli Habad non si definiscono uomini
di bontà e di carità ma uomini di saggezza e conoscenza !!!
Gnomen 294 - In effetti, hanno minato il vero
cuore e lo hanno rimosso dalla loro esistenza. La saggezza, la comprensione e
la conoscenza da loro studiate e insegnate sono l'antitesi assoluta del Nuovo
Cervello Umile del Nuovo Patto Finale. Il nome Habad rimarrà per sempre
sinonimo di arroganza interiore, odiato dal Dio di Israele, che, invece, adora
i semplici Asinelli che annunciano le novità redenzionali.
Gnomen 295 - La Chiave non è il cervello
o il cuore, ma l'umiltà è la vera chiave di entrambi. Se sei
umile [9] ti sarà dato capire e sentire la verità
della tua comprensione, permettendoti di entrare nei livelli più
profondi dei sentimenti nascosti nelle acque profonde del tuo cuore. Habad,
invece, è caduto nelle molteplici e sottili trappole dell'arroganza predisposte
dalla falsa Kabalà.
Gnomen 296 - Significativamente la caduta di
Habad venne prima che il Segno della Passione di Cristo si risolvesse con la
Grande Caduta della Stella del Collo. Habad rappresenta il blocco tra le stelle
del Tribunale e le Stelle di Ester. Habad è il Collo rigido che
impedisce la fusione della verità e della giustizia dell'intelletto
completate nel contesto delle Virtù del Cuore. Il Nuovo Cervello Umile,
d'altra parte, è nel segno della Riconciliazione tra il Cervello e il
Cuore. IL Goel Haim aiuta gli Asini ad abbattere l'arroganza del passato,
stabilendo la riunione delle Costellazioni di Mordechai ed Ester.
Gnomen 297 - Il Nuovo Patto Finale abbatte le
separazioni tra mente e cuore fondendole nella vera armonia. Questa fusione
armonica è simboleggiata dall'unione dei Rotoli di Mordechai e di Ester
scritti insieme nel cuore. Questo è il Rotolo del Cuore su cui è
impressa la Nuova Legge della Redenzione Finale e le Virtù del Cuore.
Pertanto è importante impostare la Chiave di Ester nel Regno di
Ahashverosh.
Gnomen 298 - Non è necessario scrivere
Equilibrio, Lode, Vittoria e Mordechai su una qualsiasi parte del cuore. Basta
conoscere i loro nomi e memorizzarli nel cuore. Si possono, tuttavia,
associarli dal cuore alla testa in modo da stabilire una linea di unità
tra il Nuovo Cervello Umile e il Nuovo Cuore.
DIARIO: Ho scritto questi ultimi gnomen con
Giordano che dormiva nella Tenda (è venuto in Israele). Michail-Ester
è al Mar Morto nel Segno di un nuovo spirito che sta scendendo sugli
ebrei e su Israele. Questo Nuovo Spirito è legato al tema che stiamo qui
trattando, la fusione armonica tra la Mente e il Cuore.
Gnomen 299 - Alcune questioni relative alla Giustizia
del Tribunale possono essere trovate nelle Cinque Tavole del Patto, nelle Tavole
della Nuova Legge dei 30 Passi, nelle Nuove Grandi Tavole del Grande Pesce
Leviathan e, in generale, in tutto il Sefer Mishnat Haim.
Gnomen 300 – Sto seguendo gli gnomen senza
sapere cosa verrà dopo; cerco le Porte che meglio corrispondono agli
Strumenti di Ricezione del Nuovo Spirito che scendono dal Nuovo Regno dei Cieli
per risvegliare le Virtù del Cuore. La Fratellanza, la
Sensibilità, la Forza di carattere e la Forza di contrasto di Ester
hanno bisogno che quei Cancelli cerchino le virtù stesse. Potremmo
trovarli, con l'aiuto di Dio.
Capitolo 7
Rinnovare costantemente la propria fede per far dominare il bene sul
male
Gnomen 301 - DIARIO dell'ASINO con Tre Occhi:
(05.08.1998):Solly è in procinto di dare vita ad un sito Web per
diffondere Milhamot Ha-Shem. Questo mentre l'Asino che mangia il Pane ha covato
sull'uovo di dinosauro donato da Michail-Ester e ha fatto nascere un piccolo
dinosauro. Ghilat Haim ha sognato una lucertola velenosa a cui tappava la bocca
per renderla un innocuo e buon dinosauro.
Gnomen 302 - In realtà, è un
ottimo Dinosauro, dopo che è stato trattato dalla Gioia della Vita
(ossia Ghilat Haim).
Gnomen 312 - DIARIO: (10.08.1998): Nodà
ha visto in sogno che lei, Paolo ed io eravamo in macchina. Ad un certo punto è
apparso un tacchino rosso estremamente grande, alto almeno un paio di metri.
Dopo di ciò, ci siamo imbattuti in un grande dinosauro femmina, che ha
dato a Nodà un suo uovo da cui è uscito un piccolo dinosauro.
Paolo
ha sognato che la piccola Noga stava partorendo (nella realtà, Noga ha
soli 7 mesi). Entrava in un fiume per dare alla luce il nascituro e
tutt'intorno c'era grande emozione e felicità....
Gnomen 313 - Noah Hana Noga è nel Segno
dell'Amore della Grande Luce del Nuovo Cuore. Tramite esso è possibile
svilupparsi con rapidità sproporzionata rispetto a qualsiasi sviluppo
naturale. Come un piccolo dinosauro che in breve tempo diventa enorme o, come
nel sogno, una neonata di 7 mesi che partorisce.
Elenco
qui sotto le 13 Virtù di Ester, una scelta personale di 13 punti da studiare.
Le ho ora esaminate in termini di concetti di base e vedo che inserendole nella
struttura di Ah-Hash-Shor-Rosh ci sono 3 virtù per ciascuna delle 4
stelle. E la Stella di Ester è la tredicesima Virtù generale (la Modestia).
Gnomen
314 - Le 13 virtù di Ester AH - Fratellanza - Spirito
1)
l'amore interiore per proteggere il prossimo
2) l'amore
nel vedere il prossimo felice e aiutarlo a vivere in case dignitose
3) la
virtù del saper perdonare e del chiedere perdono per comportamenti o
azioni o parole inopportune verso il prossimo
HASH
- Compassione - Acqua
4)
rinnovare costantemente la compassione verso il prossimo
5) la
virtù di vedere il prossimo elevarsi spiritualmente
6)
la qualità interiore di stimolare le facoltà della mente per
ricercare comprensione, conoscenza e saggezza
Gnomen 315 - SHOR – Forza di Carattere - Fuoco
7)
rinnovare costantemente la propria fede per far sì che il bene domini
sul male
8)
la forza interiore di percepire il potere vivente della Provvidenza di Dio
9)
l'amore di dire la verità sapendola distinguere dal falso; l'essere
precisi nel parlare, nel pensare e nell'agire, con senso autocritico
ROSH
– Forza del Contrasto - Terra
10)
la pazienza interiore che permette di apprendere le strategie per acquisire
l'armonia con se stessi e con il prossimo
Gnomen 316 - 11) la qualità di essere
costantemente coinvolti nell'auto-correzione
12)
la qualità di saper trasformare la propria debolezza originata da errori
passati in una forza di buone azioni
ESTER
- Modestia – la Benedizione della Bellezza Interiore
13)
la qualità di essere puliti nei propri pensieri
------
DIARIO: (aprile 2000) Mentre rileggo quanto ho scritto, ho sognato in una
prolungata visione che mi veniva detto che "gli allievi non devono
rimanere senza i Segni di Isacco che legano le due Redenzioni".
Gnomen 317 - Le 13 Virtù di Ester sono le
"virtù applicate" mentre le 10 Virtù della Colonna di Mezzo
sono le facoltà astratte del cuore: Fede, Benedizione, Virtù del
cuore, Preghiera, Presenza di Dio, Correzione, Santificazione, Rinnovamento dello
spirito, Gusto e Silenzio. Sono astratte ma reali nel cuore della persona e richiedono
la vera conoscenza per seguire la retta via. La maggior parte
dell'umanità ha fede, ma non tutti hanno la conoscenza della vera fede
monoteista. Molti potrebbero desiderare la benedizione, ma non tutti sanno come
portare la vera benedizione di Dio su se stessi. Molti potrebbero desiderare la
santificazione ma devono studiare molte leggi che la governano e così
via.
Gnomen 318 - Le 10 Virtù vengono per adempiere
la Legge e sono quindi legate alla struttura di base dei 10 Comandamenti. Se
una persona a cui vuoi bene vive lontano da te e ha bisogno di te ma non puoi
in alcun modo aiutarla, puoi comunque rivolgerti a Dio e pregare per lei. Se,
tuttavia, la persona a cui vuoi bene ti è vicina e ha bisogno, diciamo,
di un aiuto finanziario e tu sei in grado di aiutarla ma non lo fai, ecco che non
c'è assolutamente alcuna virtù nella tua preghiera. Aiutala
prima, e poi prega.
Gnomen 319 - Delle
10 Virtù summenzionate, forse la più astratta è la terza,
chiamata le Virtù del cuore. In generale, uno sa cosa sia la fede o cosa
significhi l'auto-correzione. Si capiscono i risultati positivi dell'essere
benedetti e si sa cos'è la preghiera. La quinta Virtù della Presenza
di Dio, si potrà capire studiando le leggi del Derech Eretz che sono
indissolubilmente legate alla sua ricezione. Si può desiderare la
santificazione anche senza ancora conoscere le leggi in questione perché
è una facoltà del cuore che può essere risvegliata per
"bramarla".
Gnomen 320 - Tutti hanno un'idea di cosa
significhi Rinnovamento dello Spirito. All'inizio non si può capire cosa
abbia a che fare il gusto con le virtù, ma la normale facoltà del
gusto è nota a tutti. Tutti sanno che la parola è d'argento e il
silenzio è oro e il saggio è colui che sa quando mostrare il suo
argento e quando serbare il suo oro. Le 10 Virtù sono 10 categorie
importanti e i termini per descriverle sono astratti e generali. Ma le
Virtù nascoste del cuore, come termine, nascondono ciò di cui si
sta parlando.
Gnomen 321 - Prima
di tutto, stiamo parlando delle 10 Virtù del cuore; ma perché
solo una di esse è chiamata "le Virtù nascoste del
cuore"? Le altre 9 virtù non hanno virtù nascoste? Sì,
le hanno certamente. Come la fede, ad esempio, di cui si dice "Il segreto
di Dio è per coloro che Lo temono" (Salmi, 25, 14). Inoltre, tutte
le virtù degli Tzadikim Nascosti possiedono livelli elevati ma segreti.
Gnomen 322 - Le 10 Virtù vengono per
farci conoscere le loro facoltà. Tutte le virtù hanno livelli
interni. La terza virtù rappresenta la porta verso le virtù
nascoste. Se uno è autorizzato ad entrare e può scoprire
l'esistenza di queste virtù nascoste, avrà la strada aperta per reperirle
in tutte le 10 virtù. Non è strano che la Porta delle
Virtù Nascoste si trovi nella posizione del Terzo Comandamento che,
secondo lo schema delle 5 Tavole del Patto, è rappresentativo della
Tradizione del Profeta Elia, che è la più segreta di tutte le
tradizioni.
Gnomen 323 – Chiariamo che le 13 Virtù di
Ester possiedono anche aspetti manifesti, come il prendersi cura degli altri, il
preoccuparsi dei bisogni fisici e spirituali altrui; esse riguardano le persone
comuni che sono stimolate a seguire le vie amate dal Signore.
Gnomen 324 – Le Virtù[10] rappresentano la Colonna di Mezzo che va dai livelli
più elevati degli Tzadikim Nascosti ai livelli della gente comune. Gli
Tzadikim Nascosti sono al livello delle Virtù stesse che praticano nel
mondo, in modi nascosti. Essi sono i Pilastri del mondo. Il loro servizio
segreto consente alle persone di essere stimolate alle Virtù del Cuore.
Se non ci fossero persone al mondo che possiedono un cuore virtuoso e che fanno
del bene agli altri, anche il grande servizio nascosto degli Tzadikim nascosti
non sarebbe sufficiente per tenere in vita il mondo.
Gnomen 325 – La virtù dell'Umiltà
non rientra nelle 10 Virtù o nelle 13 Virtù di Ester. Questo perché
l'umiltà (anavà) è il prerequisito generale per
tutte le virtù. È la Corona di tutte le Virtù e quindi
non è inclusa nel loro numero. È l'inizio e la fine di ogni
virtù. Lo scopo finale di tutte le virtù è di rendere la
persona umile davanti a Dio. Le virtù sono le vie amate da Dio
perché conducono o sono esse stesse la prova dell'umiltà della
persona.
Gnomen 326 - Bisogna abbassarsi. Non dobbiamo
considerarci più di qualsiasi altro. Lo studio è stato lo
sconvolgimento della libera scelta dell'umanità. Non appena uno sa
ciò che l'altro ignora, viene pervaso dall'auto-compiacimento che, come
noto, è una delle strategie messe in atto dallo Yetzer ha rà
(l'inclinazione al male). Impercettibilmente, il lievito della conoscenza lo fa
gonfiare dall'interno. Se la persona è umile, può meritare la
saggezza, e se merita la saggezza, non permetterà al lievito della
conoscenza di gonfiarlo.
Gnomen 327 - In verità, bisogna benedire ed
essere grati al Signore per ogni conoscenza e comprensione che si acquisisce.
Dio ci ha fornito le meravigliose facoltà dell'intelletto, grandi doni
celesti con cui percepiamo qualcosa dell'universo da Lui creato. Di noi stessi
non abbiamo nulla. Tutti sono i Suoi doni con i quali possiamo meritare di
apprezzare la Sua generosità verso di noi rimanendo umili davanti a Lui
e davanti al prossimo.
Gnomen 328 – L'insegnamento fondamentale dell'intera
Torà è questo: colui che fu il più umile davanti a Dio
fu scelto per acquisire sempre maggiore conoscenza, e più quel servitore
eletto acquisiva livelli di conoscenza, più umile diventava, davanti a
Dio e davanti alla gente. Così ho ricevuto dallo Tzadik Haim: la deduzione
più alta e più importante della Torà è quella
dell'umiltà di Mosè. Tutto il resto viene a spiegare cosa avvenne
in virtù della sua umiltà. Il comandamento "Ama il tuo
prossimo come te stesso" è il tramite e la testimonianza personale
dell'umiltà.
Gnomen 329 - DIARIO: Haim Shimshon ha
sognato (11 agosto) che ero vestito da re, con una corona, un mantello rosso e
uno scettro. Allo stesso tempo, la signora Mazal, moglie del Morè Haim,
era ospite a casa nostra e Nodà le faceva gli onori di casa...
Grazie
a Dio, siamo nei Segni della Grande Fortuna (Mazal) che discendono dal Regno
dei Cieli. I Segni scendono come piccoli Dinosauri, ma cresceranno rapidamente.
Nodà ha così ricevuto una benedizione dalla signora Mazal e anche
Lea, la figlia di Giordano, ha sognato di intrattenersi con la signora Mazal.
Gnomen 330 – Non sono un re, Dio mi scampi, ma
sono qui nel Segno del re Ah-Hash-Shor-Rosh e della regina Ester. Devo essere
modesto nel vestire e pulito interiormente perché Ester tiene le Chiavi
delle 4 Porte del Palazzo Reale di Ahashverosh. Chiuso da ogni immodestia, entro
e cerco mio fratello Ah. Varco la sua soglia nella parte superiore destra del
mio cuore e vi trovo 3 campi: 1) l'amore interiore per proteggere il prossimo;
2) l'amore nel vedere il prossimo felice e aiutarlo a vivere in case dignitose;
3) la virtù del saper perdonare e del chiedere perdono per comportamenti
o azioni o parole inopportune verso il prossimo.
Gnomen 331 – (1) L'amore interiore per
proteggere il prossimo. Perché mai dovrei preoccuparmi di proteggere il
prossimo? Sono forse io il custode di mio fratello? Caino non si
preoccupò affatto della protezione di Abele. La storia umana inizia con
un violento fratricidio. La celebre risposta di Caino "Sono forse io il
custode di mio fratello?" (Genesi, 4: 9) non piacque a Dio, per cui è
necessaria una correzione a tale risposta arrogante. Il Creatore ha piacere nel
vedere la persona che si cura e si preoccupa della sorte del proprio fratello.
Gnomen 332 - DIARIO: - Solly è
diventato ufficialmente il responsabile del sito web di Milhamot Ha-Shem. In
concomitanza, ha sognato che io gli consegnavo un documento in cui si certificava
a sua lode che era stato in un campo di concentramento.
Gnomen
333 - L'allusione è che con Milhamot Ha-Shem viene dimostrato in
modo inequivocabile che all'origine della Shoà c'è il peccato di
Emanazione dello Zohar e di tutta la successiva falsa Kabalà. Solly non
era ancora nato ma, come ebreo e per quanto riguarda i suoi sentimenti,
è degno di parlare dell'Olocausto.
Gnomen 334 – Pertanto Solly Kamkhaji ha il
permesso di usare i nostri testi per diffondere Milhamot Ha-Shem e questo
è un grande merito per lui, in quanto informa i figli di Israele sulla
gravità di tale peccato.
Gnomen 335 - AH (FRATELLO) si riferisce così
alla correzione dell'uccisione di Abele. E poiché AH è associato
a Roma, ecco che viene evocato chiaramente il conflitto fraterno
Esaù-Giacobbe con la riconciliazione finale. Il senso di questa
virtù è "Quando desideri per te la vera protezione che viene
da Dio, così devi desiderarla anche per il tuo prossimo". Il
desiderio a livello spirituale deve tradursi in azione per aiutare gli altri ad
essere protetti.
Gnomen 336 - DIARIO: Da un anno e mezzo
mi chiedevo come mai il terremoto ad Assisi fosse stato così devastante,
lasciando la popolazione senza case, al gelo e con tanti impedimenti sia
naturali che sociali. La risposta è arrivata in una trasmissione
televisiva durante la quale sono state intervistate delle suore del Convento di
Santa Clara ad Assisi. Queste religiose sono amate ad Assisi alla stregua dei
frati di San Francesco. Il loro culto sottolinea la povertà e la
sofferenza di Gesù. Esse si negano tutto e sono contrarie ai beni
materiali. Così anche le loro "preghiere" hanno favorito il
decreto di povertà e sofferenza per coloro che le sostengono e
rispettano il loro culto "inumano" e idolatra.
Gnomen 337 - (2) L'amore nel vedere il prossimo
felice e aiutarlo a vivere in case dignitose. Ci sono persone che nel loro
intimo amano vedere gli altri felici e ne provano una profonda gioia. Altre,
invece, sono invidiose della felicità altrui e augurano loro disgrazie. I
più distruggerebbero almeno la metà della popolazione mondiale in
determinati frangenti, se avessero il potere di poterlo fare. Grazie a Dio,
però, il Giudizio Supremo non si basa sulle inclinazioni insensate del
genere umano. I pensieri negativi, in ogni caso, non hanno nulla a che fare con
il Cuore Interiore anche quando uno ha talvolta pensieri di distruzione. Si
tratta in effetti di pensieri insulsi simili ai vapori che fuoriescono da una
pentola a pressione.
Gnomen 338 – Comunque, non giudicarti dai
pensieri vuoti che vanno e vengono. Non avere preconcetti su determinati popoli
(ma riguardo al popolo ebraico stai molto attento perché è il
popolo eletto da Dio!). Non mi riferisco qui ad odi atavici che diventano pregiudizi.
Qualunque critica costruttiva e intelligente è benvenuta. Anche i
pensieri passeggeri di augurare la morte agli altri sono naturali come le
migliaia di altri pensieri sciocchi che invadono quotidianamente la mente umana.
Gnomen 339 – E' bene giudicare se stessi in
merito ai propri sentimenti verso coloro che ci sono vicini e le persone che
conosciamo. Sei felice se sono felici? Provi gioia per il loro successo? Puoi
giudicarti solo con le persone che consideri fratelli o sorelle, amici. Se la
virtù risiede in te, può essere estesa agli altri quando li
incontri e li conosci. Se la virtù non si trova in te, sarai anche
difettoso in tutte le tue relazioni con le persone a te vicine.
Gnomen 340 - (3) La virtù del saper
perdonare e del chiedere perdono per comportamenti o azioni o parole
inopportune verso il prossimo.
In generale, ci vuole la forza di carattere
per chiedere perdono al prossimo e ciò spesso ostacola le nostre
preghiere e il nostro servizio a Dio. Yeshua fu irremovibile su questo punto:
"Se hai offeso qualcuno, prima vai a scusarti e solo dopo porta la tua
offerta sull'altare" (Matteo, 5: 24). Questo
perché se hai offeso qualcuno, le tue preghiere non saranno esaudite fino
a quando non sarai stato perdonato dall'offeso.
Gnomen 341 – Quante volte abbiamo sentito:
"Ma io ho ragione e lui ha torto, perché mai dovrei
scusarmi?". La domanda qui non riguarda chi ha ragione o chi ha torto.
Potresti benissimo avere ragione, eppure sei tu che hai offeso l'altra persona con
le tue parole o col tuo tono di voce aggressivo. Il tuo avere ragione non ha
spazio nel giudizio se lo accompagni con parole offensive. Sono tante le
persone che vorrebbero elevarsi ma non ci riescono perché non capiscono
che non è sufficiente avere ragione. Tre sono pertanto gli spiriti
della Fratellanza: Protezione, Felicità e Autocorrezione nei confronti
del prossimo.
Gnomen 342 – Trattiamo ora le Virtù della
Compassione - Hash: (4) Rinnovare costantemente la compassione per gli altri
"E amerai il tuo prossimo come te stesso" – La Torà parla di
amore, non di semplice simpatia. La Torà comandò ad Israele
questo principio fondamentale. Yeshua lo portò agli estremi per
dimostrarne la validità. Negli insegnamenti di Gesù, l'amore e la
compassione per il prossimo rappresentano la profondità dell'unità
di pensiero e azione che dovrebbero scorrere nel cuore umano.
Gnomen
343 - Si noti che tutte le 13 Virtù di Ester rappresentano gli
ingredienti puri ed essenziali della "missione" di chi aspira ad
essere Pastore. Non è strano quindi che Yeshua, che intendeva creare una
"Nuova Missione", mettesse in rilievo le Virtù del Cuore. Yeshua
rimproverò i Pastori di Israele dell'epoca e venne per insegnare le
virtù del vero cuore necessarie per diventare veri Pastori. Questo
è il punto fondamentale di tutta la sua predicazione.
Gnomen 344 - In effetti, i Segni Iniziali
contenevano le Chiavi della Missione Messianica di Israele, necessarie per
diffondere la luce del Tempio e della Torà anche ai quattro angoli della
terra come profetizzato 5 secoli prima. Le Chiavi di quella Missione Messianica
dovevano quindi offrire al popolo d'Israele i mezzi per attuarla; purtroppo,
tali mezzi mancavano e non erano ancora stati rivelati fino ad allora nella
Tradizione di Israele. Le Chiavi, derivanti dalla Tradizione del profeta Elia,
di benedetta menzione, avrebbero aperto le Sorgenti delle Virtù del Cuore
necessarie per creare veri Pastori e rendere Israele un Regno di Sacerdoti fra
le Nazioni.
Gnomen 345 - Pertanto, quando parliamo delle Virtù
di Ester, intendiamo considerare più da vicino gli insegnamenti di
Yeshua. Ci sono 4 stati fondamentali di carattere richiesti per ogni Virtù:
l'umiltà (anavà), la gioia (simhà), la serietà
(retzinut) e la modestia (tzniut). Essi sono collegati alle 4 Stelle della
Bilancia del Tribunale: umiltà - tradizione di Mosè; gioia -
tradizione di Aharon; serietà - tradizione di Yeshua Bin Nun; modestia -
Tradizione del profeta Elia.
Gnomen 346 - Queste vengono chiamate le 4 Porte
d'Oro mentre le 4 Porte delle Virtù Nascoste sono le 4 Porte d'Argento. Insieme
formano le 8 Luci del Candelabro della Nuova Hanuccat ha-Hanuccot: umiltà,
gioia, serietà, modestia, fratellanza, compassione, forza di carattere, forza
di contrasto.
Il Dinosauro
sta crescendo. Questo è un Nuovo Dinosauro e ora ci sono 2 Dinosauri in
crescita: queste sono le 4 Porte d'Argento e le 4 Porte d'Oro. Ritorneremo da
loro, a Dio piacendo, ma prima lasciatemi completare questi primi brevi
commenti sulle 13 Virtù di Ester.
Gnomen 347 - (5) La compassione nel vedere
l'elevazione altrui. Questa Virtù collega l'amore per gli altri con il
desiderio di vedere le persone beneducate e istruite, dato che la conoscenza
è la spina dorsale dell'umanità. E così la qualità
della conoscenza e la sua diffusione, permettono alla società di
rimanere in postura eretta. E, parimenti, la statura di ogni persona si regge
sulla vera conoscenza che ha acquisito, mentre la sua mancanza origina dagli
aspetti negativi del carattere, come l'arroganza, il pessimismo, la superficialità,
l'immodestia, l'odio, l'insensibilità, la mancanza di personalità
e la mancanza della forza di contrasto.
Gnomen 348 - (6) La qualità interiore di
stimolare le facoltà della mente per ricercare comprensione, conoscenza
e saggezza. Qui le virtù sono indirizzate verso l'interno; la persona
che desidera vedere il prossimo elevarsi nella conoscenza e nell'istruzione,
merita di capire quanto sia importante la conoscenza per la personalità
dell'individuo, per cui si sforza di acquisire la conoscenza per sé. Chi
ama il Nuovo Patto Finale, segue gli insegnamenti del Goel Haim e fa sì
che le Virtù pervadano il suo cuore; in questo modo, riuscirà ad
acquisire anche il Nuovo Cervello Umile della Terza Redenzione Finale.
Gnomen 349 - (7) Rinnovare costantemente la
propria fede per far sì che il bene domini sul male. Ci sono molti che
hanno in sé alcune delle inclinazioni virtuose di base della fratellanza
e della compassione, ma che non riescono a realizzarle a causa della debolezza
del carattere e della conseguente mancanza di costanza. Forza del carattere
significa, principalmente, seguire e sostenere un determinato percorso. Ogni
virtù racchiude beni enormi e ci sono sempre ostacoli ad ostruire la
strada. La determinazione costante riuscirà tuttavia a
superarli.
Gnomen 350 - DIARIO: 24 Menahem Av 5758: 16
agosto 1998: Giuseppe è venuto e mi ha portato dell'acqua di rose
regalatami da Clemy. Gli ho parlato delle 4 Porte d'Oro e delle 4 Porte
d'Argento. Più tardi, alle 3:50, all'aperto, ho osservato la Stella
della Vittoria nella Tradizione di Yeshua Bin Nun; mentre mi concentravo sulla
"serietà", una stella cadente è sfrecciata nelle sue
vicinanze.
Capitolo 8
La forza interiore di percepire il potere vivente della Provvidenza di
Dio
Gnomen 351 – La forza del carattere, tuttavia,
senza la vera fede nella bontà di Ha Shem, non sarà sufficiente
per far vincere il bene. Le 3 Virtù di SHOR richiedono una fede ferrea
perché spesso si brancola nell'oscurità prima di poter vedere la
luce; significa credere in una Nuova Alba prima che sorga. Spesso è la
pura determinazione a decidere l'esito finale. Bisogna avere una forte motivazione
per andare avanti e vincere. Solo la fede mantiene vivo il fuoco di quella
determinazione.
Gnomen 352 – La forza del carattere è
necessaria per combattere anche il male che è dentro di noi. Non stiamo
parlando di peccati, ma di debolezze e pigrizie che impediscono di salire sui Gradini
delle Virtù.
Gnomen 353 - Il male interiore più difficile
da scardinare è quando la persona si considera indegna di quella
scalata. Tale pensiero mina e preclude ogni possibilità di successo.
Gnomen 354 - La forza del carattere è
necessaria per superare i pensieri negativi che si insinuano da ogni parte per far
sbandare e mettere fuori strada la persona che vorrebbe migliorarsi. Questo
è ciò che si intende per "far sì che il bene domini
sul male".
Gnomen
355 – L'individuo deve specchiarsi in un'immagine di bontà, quella
stessa bontà desiderata dal Creatore, Benedetto Egli sia e Benedetto
è il Suo nome in eterno, e non in un'immagine di indegnità; deve
specchiarsi in un'immagine di forza, non di debolezza. Se uno si considera
indegno o debole, si convincerà ad adottare quell'immagine e abbasserà
la sua autostima.
Gnomen 356 – Pertanto è importante
lavorare su se stessi per acquisire queste Virtù, come ci vengono
insegnate dal Goel Haim in conformità con la Tripla Meditazione della
Redenzione Finale, per capire che la vera umiltà e la vera forza di
carattere operano in sintonia.
Gnomen 357 - Non è contro l'umiltà
specchiarsi in un'immagine di forza. Per combattere i nemici interni ed esterni,
bisogna essere come un soldato umile, buono, giusto e forte.
Gnomen 358 – (8) La forza interiore di percepire
il potere vivente della Provvidenza di Dio: secondo la forza della propria fede
attiva, l'individuo percepirà i segni della Provvidenza di Dio intorno a
sé e dentro sé.
Gnomen 359 - Questo non è naturale; deve
essere acquisito tramite l'esperienza, per cui l'individuo dovrebbe capire il
significato degli eventi che lo coinvolgono per canalizzarli nel servizio a Dio
e nella ricerca delle Virtù Nascoste di Ester. In verità, nulla
di ciò che accade è accidentale e ha uno scopo o più scopi,
anche se la gran parte degli eventi è incomprensibile. Per mezzo dei
Segni Completi, tuttavia, abbiamo delle chiavi di interpretazione che ci
aiutano a leggere i segni della Provvidenza.
Gnomen 360 – Ci sono più livelli di
lettura intorno alla vita di ogni persona. I Segni Completi, però, ci
permettono di percepire i segnali che il Signore ci manda, sia che si tratti di
segni profetici di questa Quarta Generazione o dei Segni meravigliosi delle Stelle,
del Regno dei Cieli, della Nuova Luce, dell'Asino che mangia il Pane o della
Resurrezione dello Tzadik Haim. Chi si applica allo studio dei Segni Completi
entra, per così dire, in una nuova ottica che gli rivela significati del
tutto nuovi.
Gnomen 361 – Chi intraprende lo studio delle
Virtù e cerca di trovare qualità più profonde dentro di
sé, troverà un'estensione dei Segni Completi all'interno dei suoi
pensieri e dei suoi sentimenti e capirà i "messaggi" forniti
da Dio.
Gnomen 362 – Come figli di Isacco, dobbiamo
assimilare la Tripla Meditazione con ostinata semplicità.
Gnomen 363 - Pertanto, dobbiamo rivolgerci verso
i Segni di Isacco, sempre, costantemente, alla ricerca delle virtù di
Ester che giacciono sotto la superficie, anche nelle acque profonde del cuore.
Poiché i Segni di Abramo stabiliranno l'intera statura di 248 arti e i
Segni di Giacobbe ci insegneranno la saggezza della nostra difficile condizione
e la gioia della resurrezione di Israele, mentre i Segni di Isacco ci
legheranno alla nostra statura.
Gnomen
364 - Abramo è il padre di una moltitudine di nazioni e Israele
è la nazione scelta, mentre Isacco ride felice sull'altare e lega il
cuore dell'umanità alla gioia della sua redenzione finale. Il sacrificio
di Isacco del nascosto Tzadik Haim principalmente a causa dei peccati dell'umanità
alimenta la ricezione dei Segni Completi della Redenzione Finale e con essi il
relativo addolcimento nei primi 35 anni della Quarta Generazione.
Gnomen 365 - Il sacrificio di Beniamino ha
legato il sacrificio finale di Isacco dello Tzadik al merito necessario per mantenere
nel mondo il Segno dell'Asino che mangia il pane. Come figli di Isacco, dobbiamo
cercare le virtù del nostro cuore che legano il Regno dei Cieli alla
terra in perfetta armonia.
(secondo
giorno di hol ha-moed Pesah 5760)
Gnomen 366 – Mentre l'allievo gira la ruota
delle Virtù nel suo cuore e riesce a sfidare ogni negatività
dall'interno, riuscirà a comprendere le maniere, i modi, i segni e le
indicazioni della Provvidenza di Dio.
Gnomen 367 – A questo punto è in grado di
pervenire alla Virtù che è (9) l'amore di dire la verità
sapendola distinguere dal falso; la Virtù di essere precisi nel parlare,
nel pensare e nell'agire, con senso autocritico.
Gnomen 368 - Le virtù sono, ovviamente, racchiuse
nella Torà e nella Tradizione, o meglio nelle due Grandi Tradizioni, quella
di Mosè, magister noster e quella del profeta Elia (nell'ultima profezia
di Malachia come rappresentante del Completamento della Torà).
Gnomen 369 - Questa virtù non può
essere mantenuta se non è accompagnata dalla precisione nel compiere i
comandamenti di Dio.
Gnomen 370 - Se, ad esempio, stai cercando la
virtù della protezione per il prossimo, devi anche mettere in atto il
precetto della Torà che obbliga a costruire una recinzione
(ma'akè) al terrazzo per evitare spargimento di sangue, nel caso uno
cadesse involontariamente (Deut. 22: 8). Le Virtù non hanno una vera
esistenza se non sono associate all'osservanza della Legge di Dio.
Gnomen 371 – (10) La pazienza interiore che
permette di apprendere le strategie per acquisire l'armonia con se stessi e con
il prossimo. L'inizio e il completamento dell'armonia sono vie "a senso
unico", dato che inizi a fare una cosa quando hai trovato l'armonia in te
stesso e segui quella strada fino alla fine.
Gnomen
372 –
Gnomen 373 - Non devi sottovalutare la forza
della luce che è stata presa in quella decisione originale. Sebbene
fosse solo un'occhiata, ha portato il tuo intero essere in un unico
"modo", creando una visione totalmente nuova di armonia dentro te
stesso. Eppure devi sapere che rispetto all'armonia interiore che devi
sforzarti di raggiungere, la scelta iniziale è come l'"idea"
di avere una casa meravigliosa rispetto a quella attuale. Tutto deve ancora
essere fatto per renderlo una realtà.
Gnomen 374 - La distanza è ancora grande
e la strada è piena di ostacoli che vogliono farti deviare dal modo che
hai scelto perché la via è piena di enormi meriti per la tua
anima, ad ogni passo. In che cosa consiste il merito? Nell'aver perseverato a
seguire la strada, superando gli ostacoli che si sono frapposti.
Gnomen 375 - Quindi hai bisogno di strategie per
portare a termine il tuo percorso, consapevole dei tanti impedimenti e ostacoli
che hanno cercato di farti uscire di strada, minando l'armonia che avevi
raggiunto con la tua decisione iniziale.
Gnomen 376 – Gli ostacoli sono, ovviamente,
diversi in ogni persona, ma la mancanza di pace interiore è uguale in
tutti. Non puoi camminare contemporaneamente in due direzioni diverse senza
cadere. La battaglia, tuttavia, è normale e più agisci,
più trovi conflittualità dentro di te.
Gnomen 377 – Non pensare che tali battaglie
siano segni della tua deviazione dalla strada che hai scelto. Sono invece segni
che stai combattendo e che il nemico (in generale è lo Yetzer
ha-Rà) ha notato la tua forza. Quindi ti sta sfidando per tastare la tua
forza e farti cadere dagli alti livelli che hai raggiunto.
Gnomen 378 - Perché lo Yetzer sa che la
tua elevazione è la sua rovina e cerca in ogni modo di minare la tua
virtuosa armonia. Quindi devi essere intelligente nelle tue strategie e anche
se cadi, devi saper rialzarti, consapevole del fatto che anche le cadute fanno
parte della scalata. L'importante è non
arrenderti e continuare il tuo percorso.
Gnomen 379 – Per cui sii pronto a cadere, per la
prima volta, 1000 volte prima di raggiungere 10 centimetri di verità;
poi cadrai 500 volte prima di raggiungere i seguenti 10 centimetri di
verità. E, raggiunta maggiore esperienza, cadrai solo 10 volte prima di
raggiungere i 40 centimetri della verità e cadrai ancora una volta prima
di arrivare a 50 centimetri dalla verità.
Gnomen 380 - Dopo di ciò, sarai in grado
di entrare nelle Virtù Nascoste del Cuore e il ciclo ricomincerà,
ma ad un livello più alto e più raffinato della Grande Ruota
Infinita delle Virtù.
Gnomen 381 – E' necessaria un'enorme pazienza in
tutto ciò perché facilmente ci si potrebbe adirare. E se ti
arrabbi, hai già perso l'equilibrio e sei caduto dal tuo piedistallo
stabile in balìa di Satan. Per questo, devi saperti dominare e imparare
le strategie che ti mantengono calmo. Puoi navigare attraverso mille tempeste ma
non abbandonare il timone della tua nave perché le Virtù del
Cuore sono più forte di mille uragani insieme.
Gnomen 382 – (11) La qualità di essere
costantemente coinvolti nell'auto-correzione. Come abbiamo scritto sul pollice
della mano sinistra, "l'uomo giusto che vive nella sua fede si corregge
costantemente". La tua caduta è per il bene della tua correzione,
ma la tua correzione è per il gusto di non cadere. Cadere è
certamente più spiacevole e spesso doloroso. La correzione non è
facile ma è assolutamente necessaria per arrivare alla sua virtù.
Gnomen 383 – Ricorda che in ogni
conflittualità di cui stiamo parlando, l'uomo è stato creato fra
gli estremi di alto e basso.
Gnomen 384 - DIARIO: (17.08.1998) – Sono
venuti a trovarci Rahel e Shaul. Shaul ha fumato un pezzo di guscio dell'uovo
di dinosauro. Ho fatto un segno per schiudere il terzo dinosauro. Paolo ha
sognato di essere in Cina. Era in barca con 3 amici e osservava incredibili
spettacoli di animali marini. Dopo di ciò, entrava in un grande palazzo
meraviglioso. Aveva con sé 3 sfere di marmo. La terza aveva un bel
colore verde, tra turchese e giada. Essa gli cadde dalle mani e rotolò
via e Paolo la dovette seguire fino a raccoglierla in una grande sala verde anch'essa
di indescrivibile bellezza.
Gnomen 385 – La terza sfera rappresenta il terzo
dinosauro che è nato (questo uovo di dinosauro proviene dalle montagne di
Gobi in Cina). È un importante legame del Regno dei Cieli alla terra.
È legato all'universalità del Grande Pesce Leviathan.
Gnomen 386 - Fra 5 giorni, motzei Shabbat (22
agosto), entro, a Dio piacendo, nella Terza Colonna delle Grandi e Nuove Tavole
del Grande Pesce Leviathan. Il segno del terzo Dinosauro doveva apparire per eseguire
la transizione. Allo stesso tempo, Nodà ha sognato di vedere il Texas e
il confine tra Messico e Stati Uniti.
Gnomen 387 - Il Texas è nel Segno del Grande
Pesce Leviathan che diffonde il Nuovo Messaggio su scala internazionale. Allo
stesso tempo, Yehoel Yehoel ha sognato un camaleonte velenoso che voleva
morderlo ma non poteva perché era al sicuro nella mia Tenda.
Gnomen 388 – L'umanità racchiude la gamma
che va dal più alto al più basso. Ma solo alla fine ha luogo il
vero matrimonio tra il Regno dei Cieli e la Terra. In virtù dei Segni
finali della Resurrezione dello Tzadik Haim, è stata aperta la Grande
Via di Mezzo.
Gnomen 389 – L'Albero della Vita, piantato nel
mezzo dell'Eden, ritorna nella nuova storia del mondo. I Segni di Isacco,
nostro padre, il Patriarca di mezzo, vengono rivelati; essi sono le Chiavi del Patto
tra le Parti (Brit bein ha Betarim) nel contesto delle Chiavi del Patto di Pace
del Profeta Elia. Viene rivelata la Colonna di Mezzo della Tripla Meditazione.
Le Chiavi delle Virtù del Cuore amate nel Regno dei Cieli vengono
rivelate.
Gnomen 390 - L'unica "via finale"
amata da Dio per l'umanità è stata rivelata. È desiderata
da Dio Onnipotente per le generazioni future. È la vera e unica via che
unisce anima e corpo.
Gnomen
391 – E' la via del Nuovo Legame del mondo delle anime nel Nuovo Regno dei
Cieli e della terra, il Nuovo Legame che in futuro, solo Dio sa quando,
porterà i due mondi a una vicinanza nuova nel meraviglioso periodo della
resurrezione fisica dei morti.
Gnomen 392 – Tutto questo si è reso
possibile nella storia dopo la caduta dell'umanità e la sua correzione
nelle fasi millenarie di lotta tra la vera e la falsa conoscenza. Pertanto non
disperarti se cadi. Riprenditi e continua ad arrampicarti.
Gnomen 393 - La correzione dei nostri errori fa
parte del Grande Scopo della Creazione. Correggiamoci con gioia interiore e
saremo come l'uomo giusto che si corregge costantemente. Sefer Mishnat Haim
rappresenta anche l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto.
Gnomen 394 – E' la gioia per una tale correzione
che conduce alla Virtù (12) di saper trasformare la propria debolezza
originata da errori passati in una forza di buone azioni. Ciò
rappresenta un livello elevato di servizio a Dio, corrispondente al livello di
pentimento che i Saggi, di benedetta memoria, riassunsero nella frase "af
zedonot na'assim zehuiot" (anche i peccati commessi volontariamente
diventano meriti).
Gnomen 395 - Questo perché la forza usata
per commettere un peccato è ora usata con forza raddoppiata per fare il
bene e servire Dio. Ciò deriva da una profonda virtù nascosta nel
cuore che ha il potere di convertire e trasformare i propri difetti in
qualità positive.
Gnomen 396 – (13) La qualità di essere
puliti nei pensieri. Questo ci porta alla Stella Nascosta di Ester che lega le
Virtù alla Porta d'oro della Modestia completando così
l'unificazione delle Tavole di Mordechai ha-Tzadik e delle Tavole di Ester nel
nostro cuore.
Gnomen 397 - 31 categorie riguardanti le
Virtù sono menzionate: le 4 Porte d'Oro, le 10 Virtù, le 4 Porte
d'Argento e le 13 Virtù Nascoste di Ester. Ma la tredicesima
Virtù ha anche una quinta Porta e la Stella di Ester completa 32 Segni
delle Virtù, nel Segno del Nuovo Cuore della Redenzione Finale.
Gnomen 398 - Perché, nel conteggio, viene
contata solo la Stella di Ester e non la Stella di Mordechai? Perché la
Stella di Ester è associata alle Virtù del Cuore che formano il
Nuovo Cuore della Redenzione Finale mentre la Stella di Mordechai è collegata
al Nuovo Cervello Umile della Redenzione Finale.
Gnomen 399 - Ma ora non vedo l'ora di trovare 13
Attributi del Cuore che possono essere associati alla Rosa di Giacobbe.
Perché non posso abbandonare l'intera gamma del cuore delle Pecore
Perdute della Casa di Israele né quella delle nazioni in generale. Vado
quindi al quinto Piano di Preghiera per portare a compimento la nuova
eredità del Cuore Buono profetizzato da Geremia e altrove.
Gnomen 400 –
Un
cuore di vero amore e di vero timore di Dio
un
cuore che cerca giustizia
un
cuore attivo
un
cuore generoso verso l'umanità
un
cuore largo e tollerante
un
cuore leale che considera gli altri
un
cuore buono
un
cuore fedele in cui risiede il Regno dei Cieli
un
cuore saggio
di
luce
di
speranza,
di
fede
un
cuore pulito come quello dei bambini di cui è detto "nel suo cuore
lo scriverò" (Geremia, 31: 32).
Capitolo 9
L'amore di dire e discernere la verità, di essere precisi nel
linguaggio, nel pensiero e nell'azione, con autocritica obiettiva
Gnomen 401 – Gli Attributi suddetti completano a
26 le 13 Virtù di Ester.
Gnomen 402 - DIARIO: Il presidente
Clinton ha reso testimonianza sull'affaire Levinsky; si sono manifestate le
virtù dell'ammissione e del pentimento.
Gnomen 403 - Paolo, Nodà, Shaul, Rahel e
i bambini hanno trovato e comprato una sfera di marmo (come aveva sognato
paolo), molto bella, di marmo verde di circa 15 cm. di diametro. L'hanno pagata
45.000 lire (circa 13 dollari).
Gnomen 404 - 27 Menahem Av 5758 (19.09.1998):
Paolo ha sognato di raccogliere pile di sterco di vacca (o di cavallo) con una
pala per poi dover ricoprire Peretz, che era completamente nudo, dalla testa ai
piedi. Paolo era piuttosto imbarazzato ma Peretz gli disse: "E' un
segno". In seguito, ha visto che suo figlio Asher che, pur investito da un
grosso camion, ne usciva miracolosamnte illeso, con una bottarella alla
spalla...
Gnomen 405 – E' questo il modo con il quale
Cavallo Bianco dovrebbe trattarmi dopo tanti anni insieme? E' questo il suo
apprezzamento? Ma povero Cavallo... cosa poteva fare? In fin dei conti, si tratta
di un segno....
Gnomen 406 – Non è colpa sua. E' dal Cielo
che hanno mandato un tale segno all'Asino! E' allora questa la ricompensa per
aver parlato delle Virtù del Cuore? Sarei proprio curioso di saperlo. E
perché eri lì, a guardare la mia nudità, a ridere a
crepapelle mentre Cavallo Bianco ricopriva di letame il povero asinello che
mangia il pane? L'imbarazzo dell'Asino è pane per la tua risata?
Gnomen 407 - Ovviamente non possiamo trascurare
il semplice significato di questo sogno. Lo sterco di vacca potrebbe
significare "soldi". Forse da qualche parte, in qualche modo,
arriveranno soldi per il bene del Segno dell'Asino che mangia pane. Il denaro
è come lo sterco. Puzza e sporca ma è anche un buon
fertilizzante.
Gnomen 408 - Il sogno-segno intende ricordarci a
non lasciarci macchiare dalla sporcizia del denaro né ad essere
assorbiti dal suo odore. L'odore del denaro viene fatto annusare come un
profumo meraviglioso dal dio Mamon.
Gnomen 409 – Questo viene subito dopo la
conclusione delle 45 categorie delle Virtù. La causa principale che
impedisce a questa generazione di ricevere il Nuovo Spirito delle Virtù
del Nuovo Cuore profetizzato della Redenzione finale è il denaro, non il
denaro in sé quanto l'attaccamento ad esso. Il peccato della Quarta
Generazione è che la gente ripone la propria fede nel denaro (Dio ci
salvi) anziché in Dio Onnipotente.
Gnomen 410 – Anche i peccati sessuali contro
natura e i peccati di idolatria vanno contro la vera fede in Dio. E così
la Torre di Babele scientifica-genetica si ribella contro la natura creata da
Dio Onnipotente. Il denaro, tuttavia, coinvolge ogni famiglia ed entra nella
vita della maggior parte delle persone ad ogni livello.
Gnomen 411 - Ci sono molti fattori nel mondo
moderno che allontanano la gente dalla vera fede. Il potere del male, sottile e
pertinace, riesce ad allontanare il cuore della persona dai veri valori per
prospettargli un sostegno infido, che deriva da uno spirito falso, il dio Mamon,
il dio del denaro. Si tratta di uno spirito puzzolente che pervade e offusca le
virtù del cuore, per cui chi ne è infettato non riesce più
a distinguirne il fetore.
Gnomen 412 – Solo poche persone, che hanno altri
meriti, dopo essere state contaminate dallo spirito infido del denaro e aver
perso tutti i loro beni, possono riconoscere alla fine il profumo insidioso e
il reale fetore del dio Mamon.
Gnomen 413 - Se, alla fine, fanno tesoro delle dure
lezioni di vita, le loro esperienze valgono più di tutti i beni che hanno
perso. Notate che Yeshua aprì profeticamente il tempo di Mamon, e, come
spiegato dal Maestro Haim: 2000 anni – furono contraddistinti dai peccati di
fornicazione, 2000 anni - dai peccati di idolatria e 2000 anni - dai peccati
del denaro.
Gnomen 414 – E l'acme viene raggiunto in questa
Quarta Generazione, che svetta più in alto rispetto alle precedenti
generazioni, poiché la differenza tecnologica tra una moderna astronave
e un modello di velivolo del primo Novecento rappresenta la differenza tra il
suo potere attuale e quello del passato.
Gnomen 415 - Anche così il mondo è
cresciuto nei suoi tanti bisogni di denaro e questo tocca la vita di ogni
individuo, non solo la vita di chi pecca per i soldi, di colui che mette i
soldi al di sopra dell'importanza delle virtù del cuore.
Gnomen 416 – Diciamo che la maggior parte della
gente non sarebbe schiava di Mamon, tuttavia, anche senza rendersene conto, cade
nelle sue sottili trappole e si allontana da Dio senza capire il perché.
Gnomen 417 – Ognuno dovrebbe fermarsi ogni tanto
e considerare qual è il suo rapporto col denaro per vedere se ha
modificato in qualche modo la sua fede dando più spazio e più
amore al dio Mamon.
Gnomen 418 - La lezione di Yeshua citata nei
Vangeli è chiara. La vera fede in Dio allontana Mamon mentre l'affidarsi
a Mamon allontana la persona da Dio. Non si possono servire contemporaneamente
due padroni.
Gnomen 419 - Abbi fede in Dio e fai affidamento
su di Lui, non sul denaro, poiché tutto appartiene a Dio e tutti i soldi
del mondo messi insieme non possono comprarLo né influenzarLo nel
pronunciare un solo giudizio. Benedici il denaro che guadagni dando la decima
parte in tzedakà prima di usare l'altro 90%.
Gnomen 420 - Purifica il tuo cuore dai pensieri
del denaro e non falli entrare nel Palazzo delle Virtù del Cuore. Non
pregare Dio chiedendo del denaro se non sei veramente nel bisogno estremo, ma
prega che la tua mente e il tuo cuore non siano invasi dai pensieri sui soldi.
Gnomen 421 - Non mostrare rispetto per i soldi
in sé, ma non mancare di rispetto per quelli guadagnati onestamente. Sii
neutrale e freddo nel contarli e nel toccarli e non guardarli compiaciuto, non
in questa Quarta Generazione del falso dio Mamon.
Gnomen 422 - Correggi te stesso perché
non c'è quasi nessuno che è esente da errori, sia nel pensiero, sia
nel linguaggio, nel proprio cuore o nelle proprie azioni, in questa Quarta
Generazione quando l'aria è inquinata dal fetore di Mamon e le persone
non riescono a distinguere ciò che stanno respirando.
Gnomen 423 - Santifica la tua vita, anche mentre
lavori, liberandola dalla brama del denaro. I soldi sono un mezzo necessario
per vivere e hanno il potere del loro valore, che Mamon usa per mostrarti false
visioni e renderti cieco ai veri valori che durano nel tempo davanti a Dio
Onnipotente, in questo mondo e nel prossimo.
Gnomen 424 - Per molte persone tutto ciò
non è facile. Devi essere costante nel ricordare i contenuti di questi
gnomen e nel rinnovarli sempre in te stesso. Per molti sono i falsi gusti di
Mamon, ma il gusto di una vera virtù risveglierà il palato del cuore
a desiderare solo i veri sapori.
Gnomen 425 - E sebbene tu debba usare la tua
competenza e le tue cognizioni per guadagnare e mantenerti, ricorda le parole
di saggezza qui espresse e scansa le trappole dell'infido dio Mamon.
Gnomen 426 – Bene, dopo esserci immersi, lavati e
purificati nelle acque della saggezza, cosa manca ancora per il bene di ASHER?
Gnomen 427 - Certamente la risata di Isacco, che
risuonerà fragorosa solo dopo che Giacobbe, nostro padre, si sarà
liberato dalla contaminazione dei 20 anni di vita con Labano e dall'odio e dalla
gelosia di Esaù. Al momento del "va-yishakehu" ha inizio la
Risata di Isacco. Il nome ASHER non può essere veramente risolto
storicamente fino al momento della sua attuazione storica che inizia con
l'avvento del Goel Finale Haim.
Gnomen 428 – Ciò, tuttavia, significa che
il nome ASHER non si completa storicamente fino al momento della rivelazione
del nome finale EHEYE ASHER EHEYE. Così la risata di Isacco che
rappresenta la conclusione e l'adempimento degli scopi storici del nome ASHER
arriva quando i Segni di Isacco raggiungono il punto della rivelazione storica
dei Segni di Giacobbe che sono anche i Segni dello splendore di Israele.
Gnomen 429 - L'ultimo sacrificio dello Tzadik
Haim ha concluso i segni storici di Isacco, nostro padre, e la rivelazione dei
6 Grandi Segni della Redenzione Finale rivela i Segni dello Splendore di
Israele.
Gnomen 430 - I 6 Grandi Segni della Redenzione Finale,
pertanto, sono i completamenti storici a cui alludono i 6 punti sopra "va-yishakehu".
Gnomen 431 - Abbiamo parlato dei 6 Segni di
Isacco nascosti in quei 6 punti e abbiamo menzionato i 6 Segni della Confusione
di Isacco citati in quei 6 punti. Il segno del va-yishakehu rappresenta il
punto storico della riconciliazione tra Giacobbe ed Esaù.
Gnomen 432 - Dobbiamo quindi cercare 6 punti di
tale riconciliazione. Dopo questo, dobbiamo cercare 6 Punti dello Splendore di
Israele perché solo allora possiamo parlare dei Segni della Risata di
Isacco, dato che fino a quando i Segni dello Splendore di Israele non vengono
rivelati, la Risata di Isacco non sarà completa.
Gnomen 433 - Non li cercherò qui, ma i Segni
della Riconciliazione sono legati al bacio e all'abbraccio e alla precedente
strategia di Giacobbe, nostro padre, nell'avvicinarsi a Esaù, mentre i Segni
dello Splendore di Israele sono legati ai versi che raccontano come egli
acquisì il nome di Israele.
Gnomen 434 – DIARIO DELL'ASINO: Tribunale:
Giuseppe ha sognato di tenere dei documenti (non i nostri) e che io gli dicevo
con tono arrabbiato e anche schifato: "Non importa. Sono l'asino che
mangia il pane e ho il timbro (sigillo) ". E poi aggiungevo: "Ti sei
venduto per due pezzi di cioccolato". Giuseppe all'inizio si trattenne ma
poi sbottò: "Non è vero!".
Gnomen 435 - 18 settembre 2015: sto riscrivendo
questo capitolo 8 dal testo originale poiché, non so come, mancano i
capitoli 8 e 9 dal testo sul computer che è anche il testo tradotto in
ebraico da Moshe Levi. Così ho cercato nei documenti già stampati
e ho trovato il capitolo 8. Lo riscrivo qui tra Rosh ha-Shanà
e Kippur.
Gnomen 436 - Mi trovo in difficoltà con
questo sogno di Giuseppe. Nei rimanenti gnomen di questo capitolo, avevo
scritto una difesa molto forte a favore di Giuseppe, riguardo alla sua
fedeltà allo Tzadik Haim, all'Asino che mangia il Pane e agli aspetti
della Redenzione Finale.
Gnomen 437 – L'atto di accusa, l'avevo
attribuito al rashà di Zanzara con tutta la sua cattiveria e, infatti, avevo
scritto molto contro di lui e i suoi seguaci. Avevo considerato i documenti
tenuti da Giuseppe come loro, e non nostri.
Gnomen 438 - Sono passati 15 anni da allora. Purtroppo
nel 2008, circa un anno dopo il divorzio fra Giuseppe e Sharonne e dopo aver
comprato un bilocale a Fara Gera d'Adda, Giuseppe è andato fuori rotta e
nella follia del momento, si può dire che si sia venduto per 2 pezzi di
cioccolato. La cioccolata era una donna.
Gnomen 439 – Nell'interpretare il
sogno, è innegabile che sia stato io a pronunciare l'accusa, e, in
effetti, in quel periodo Giuseppe si è, per così dire, ribellato
a me. In un sogno avevo visto lo Tzadik Haim che mi diceva che se avessi
continuato ad abitare nella casa di Giuseppe sarei morto. Quindi dovetti uscire
e cercare un'altra residenza.
Gnomen 440 - L'appartamento di Giuseppe era
vicino. Avevamo avuto una relazione così stretta in tutti quegli anni di
Segni dell'Asino, che non avevo dubbi sul fatto che, almeno allora, avrei
potuto abitare con Giuseppe. All'inizio, lui acconsentì, ma poco dopo chiamò
Paolo per dirgli che non aveva più piacere che restassi nel suo
appartamento.
Gnomen 441 - Questa fu per me una pugnalata alla
schiena che non riuscii a capire. Giuseppe era collegato a me con i Segni dell'Asino,
dal 1987 al 2008, e in tutti quegli anni c'era una perfetta armonia su tutte le
questioni della Redenzione e sulle questioni personali come fra amici. Giuseppe
aveva ricevuto circa 500 segni redenzionali tra cui sogni, visioni e segni
incredibili.
Gnomen 442 - Non ci potevo credere, specialmente
da quando gli avevo raccontato il mio sogno in cui lo Tzadik Haim mi aveva avvertito
che sarei morto se non avessi lasciato la casa dove abitavo. Mi era impossibile
pensare che a Giuseppe non sarebbe importato nulla se fossi morto.
Gnomen 443 - In seguito mi sono spesso pentito
di come mi comportai. Telefonai a Giuseppe e lo redarguii. Giuseppe, tuttavia, si
comportò ambiguamente; a volte Giuseppe piangeva per il suo errore e a
volte diceva frasi contro di me. Era terribilmente confuso.
Gnomen 444 - Il suo problema principale era la
mancanza di una donna. In seguito, conobbe Yafa, originaria dell'Ecuador, e
fino ad ora stanno insieme, ma per un po' anche lei distolse Giuseppe dalle
questioni della Redenzione. Suppongo che Yafa fossero il secondo pezzo di
cioccolato del sogno.
Gnomen 445 - Giuseppe,
con il tempo, si è pentito e ha anche convinto Yafa della verità
della Redenzione finale. Daniele, il fratello gemello di Giuseppe, aveva
sognato che un tribunale assolveva Giuseppe dai suoi errori passati.
Successivamente Giuseppe vide in un sogno lo Tzadik Haim che gli chiese cosa
gli fosse successo. Giuseppe rispose che a un certo punto si era sentito
soffocare e aveva completamente perso l'equilibrio.
Gnomen 446 – Riporto qui alcune parole di difesa
da me scritte in questo capitolo 8 (Gnomen 393 del testo originale): I
meravigliosi sogni che Giuseppe ha ricevuto per il mondo indicano che egli
è amato da Dio Onnipotente ed è allievo del Maestro Haim ed
è fedele ai Segni dell'Asino che mangia il pane. Ha visto e ascoltato i
Patriarchi nei sogni e alcuni dei Profeti di Israele. Le sue visioni
profetiche, quando è sveglio, sono state verificate (come autentiche
Gnomen 447 - Ci sono 2 angeli che accompagnano
Giuseppe ovunque vada. Ha mostrato enorme amore per ogni aspetto della
Redenzione Finale. Ama la verità, cammina nella verità e dice la
verità. Giuseppe non può essere comprato o venduto per tutto il
cioccolato del mondo.
Gnomen 448 – (gnomen 399 del testo originale) – Quindi
è vero che sin dal primo incontro con me, Giuseppe è entrato nel
segno della risata di Isacco. Venne a vedere l'asino e scoppiò a ridere.
Non senza motivo, ovviamente. Un
amico di Giuseppe era venuto con lui.
Gnomen 449 - Dopo che l'Asino ebbe spiegato
alcune cose sulle Correzioni del Cristianesimo, chiese a Daniele, a Giuseppe e
a questo amico di togliersi le scarpe. Ma i calzini bianchi dell'amico di
Giuseppe non erano puliti. Si può capire bene l'imbarazzo della
situazione. Mentre Giuseppe guardava i calzini del suo amico,
scoppiò in una fragorosa risata che contagiò tutti i presenti.
Gnomen 450 - (gnomen 400 del testo originale) - Chi
è ora così saggio da sapere il motivo della risata di Giuseppe?
Sono solo un Asino e la saggezza deve ancora venire, ma ci proverò. La
sua anima vide una visione profetica e vide sorgere dai piedi delle masse e
delle classi lavoratrici la Risata di Isacco che si rivelerà quando le
Pecore perdute della Casa d'Israele ritorneranno ai confini della vera fede e
della vera Tradizione mediante il Nuovo Patto Finale. La felicità di
Giuseppe era profetica ed esprimeva l'immensa gioia che verrà al mondo
quando i figli di Rahel si risveglieranno alla realtà delle loro vere
origini.
Capitolo 10
La pazienza interiore necessaria per apprendere le strategie di armonia
per sé e per il prossimo
Gnomen 451 - Le sfortunate convergenze del Segno
del Cespuglio di Yeshua fecero sì che il Segno di confusione della
benedizione di Isacco si sarebbe risolto solo con la fine del lungo conflitto
storico tra Giacobbe ed Esaù, con i 20 anni di assenza di Giacobbe dalla
terra promessa corrispondenti ai 20 secoli di Israele tra le nazioni. Questo
segno del conflitto tra Giacobbe-Esaù divenne paradigmatico del
conflitto storico-religioso tra Cristianesimo ed Ebraismo. Una volta che il
lato fallimentare della profezia di Malachia si avverò, il Segno
dell'Ariete entrò per il bene della salvezza di Israele. Allo stesso
tempo, il Segno del Conflitto marcò una netta divisione tra ebrei
tradizionali e seguaci di Yeshua. Ciononostante, c'erano anche segni messianici
che alla fine dovevano essere realizzati mediante quella divisione, come
espresso da Gesù "Non sono venuto se non per salvare le pecore smarrite
della Casa di Israele" (Matteo, 15, 24).
Gnomen
452 - Ciò ha rappresentato uno degli scopi principali dei Segni
Messianici di Yosef. Giuseppe fu allontanato dai suoi fratelli dalla casa di
Giacobbe. Giacobbe, tuttavia, non era completo senza di lui. I 12 figli
rappresentavano il suo completamento. 11 figli soltanto ne avrebbero
rappresentarono il fallimento. Alla fine, fu tramite Giuseppe che avvenne la
riconciliazione e lo spirito di Giacobbe, nostro padre, si rianimò e
solo allora il nostro Patriarca entrò veramente nel Segno dello Splendore
di Israele. Nella storia, la benedizione di Giacobbe, nostro padre, a Efraim e
Menashe, i due figli di Giuseppe nati in Egitto, diventa la benedizione a due
grandi nazioni, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.
Gnomen 453 – E' a causa della separazione di
Yosef dai suoi fratelli che esistono due "insiemi" di segni
messianici, i Segni di Giuda e i Segni di Yosef o i segni del Messia figlio di
Davide e i Segni del Messia figlio di Giuseppe. Il conflitto di Yosef con le
altre tribù di Giacobbe si manifestò nella storia con la triste e
amara spaccatura del Regno e la lotta fraterna tra il Regno di Giuda e il Regno
di Israele. Più tardi, ben prima della distruzione del Primo Tempio, le
10 Tribù di Israele furono conquistate e disperse. Alla fine, la gran
parte delle tribù si disperse e si assimilò fra le nazioni cristiane.
Il
cristianesimo divenne un tramite della Provvidenza atto a conservare le anime
delle pecore smarrite della Casa di Israele.
Gnomen 454 - La profezia divina, tuttavia, non
si arresta con la salvezza delle pecore perdute della Casa di Israele. La
salvezza del Signore, nostro Dio, deve raggiungere tutti i popoli. I popoli
cristiani derivano principalmente da Esaù e Giafet. Diciamo allora che
il Segno del conflitto fra Giacobbe-Esaù ha lo scopo di salvare anche
molte anime che fanno parte del mondo cristiano, mentre il conflitto fra
Giuseppe e i suoi fratelli ha lo scopo di salvare le pecore smarrite della Casa
di Israele. Per poterlo fare, i Segni del Messia figlio di Giuseppe erano nelle
mani di Yeshua che poteva dire "non sono venuto se non per salvare le
pecore smarrite della casa di Israele".
Gnomen 455 - Ciò a malapena può
essere considerato un piccolo fatto relativo alla storia di Israele, una volta
che è noto e compreso. Senza il ritorno dei figli perduti di Israele non
può esserci redenzione. E senza una vera riconciliazione basata sulla
vera fede monoteistica, tra un gran numero di persone delle nazioni di
Esaù e il popolo di Israele, non può esserci redenzione. Senza la
riunificazione totale dei segni di Giuseppe e dei segni di Davide non ci
può essere redenzione né vera missione messianica sulla terra.
DIARIO DEL PESCIOLINO NATIUL: In
questa riscrittura su Word 6 è ( 30.12.1998 – 11 Tevet 5759) il primo
giorno del nuovo mese del Profumo Celeste (e Beniamin 1). - - Questa è
la prima data raggiunta da quando il Cavallo Bianco ha completato la sua
revisione del Nuovo Calendario Stellare del Leviatano; gli ci sono voluti
più di 2 mesi e ha raggiunto in tempo il suo obiettivo con l'ingresso
del Profumo Celeste. D'ora in poi quindi abbiamo 3 date da inserire in tutti i
documenti. Questa è una notizia profumata dal Cielo, anche se
siamo lungi dall'essere in grado di sentire l'importanza che ciò
avrà per le generazioni future.
Gnomen 456 - Pertanto noi, come popolo di
Israele, dobbiamo valutare con la massima serietà il nuovo e vero
messaggio profetico ricevuto da Giuseppe in un sogno in cui l'Arcangelo
Michele, il grande angelo ministeriale di Israele dichiara inequivocabilmente
"Tre sono gli uomini della Redenzione, Mosè, Gesù e
Haim". Senza la comprensione dei veri segni messianici portati da Yeshua,
non c'è redenzione, per Israele o per chiunque altro. Consideriamo
quindi l'enorme quantità di Segni Redenzionali storici nascosti che sono
passati prima di arrivare ai Segni Completi della Redenzione Finale, per merito
del Goel finale, Haim.
Gnomen 457 - Il completamento storico di tutti
questi segni non arriva fino alla rivelazione finale di EHEYE ASHER EHEYE.
Pertanto, tutti i Segni del Conflitto trovano le loro soluzioni e le risposte a
tutte le domande nei Segni Completi. Esse ci vengono inviate e insegnate dal
Goel Haim e rappresentano il grande e storico inizio della Risata di Isacco. Il
Goel Finale Haim è nel segno dello Splendore di Israele, un titolo
riservato al terzo Goel, poiché il nome Israele è riservato a Giacobbe,
nostro padre, mentre la Risata di Isacco del nome ASHER non arriva fino a
quando il Segno dello Splendore di Israele si rivela nel secondo nome EHEYE.
Gnomen 458 - Vieni pure, Asino, entra e piangi
con me. Un angelo di Leviathan è sceso a prendermi, ma non capisco
ancora a cosa mi sto affezionando. Ho sentito solo questo: Sefer ha-Dag
ha-Gadol Leviathan.
“Perché ti sorprendi, piccolo Retzef?
Non sei forse nel Segno delle Grandi Nuove Tavole del Grande Pesce Leviathan? E
avresti paura di nuotare nelle sue acque? Non ricordi che lo Tzadik Haim non ti
ha mai dato il permesso di avere paura? Dimmi ora, cos'altro hai sentito?
".
"Ho
sentito dire che si basa sui 13 Nuovi Mesi del Calendario stellare del
Leviatano, secondo i nomi ricevuti".
Gnomen 459 - “Ah, comincio a capire. Il Regno
della Giraffa è passato e non hai ancora mangiato le foglie dalla cima
dell'albero. Non preoccuparti. Siamo entrati nella Stella del Progetto e il
Libro del Grande Pesce, Leviathan, non è stato pianificato ma fa parte
del Progetto Composito. L'angelo è venuto per aiutarti a programmare.
Dopo le 4 Porte d'Oro, le 10 Virtù, le 4 Porte d'Argento, le 13
Virtù di Ester, la Quinta Porta della Stella d'Ester e i 13 Attributi
del Cuore della Rosa, l'umiltà (nel segno di 45) del cuore è
pronta a meritare l'accoglienza del Nuovo Cervello Umile.
Gnomen 460 – Il secondo EHEYE rappresenta il
santo nome di Dio Onnipotente, le cui lettere sante rivelano al mondo la Nuova
Rivelazione della Terza Redenzione Finale per mano del Goel Finale prescelto.
La rivelazione della Redenzione Finale è una Nuova Tradizione, che
racchiude, naturalmente, la Tradizione del primo EHEYE e la Tradizione del nome
ASHER. Si tratta di una tradizione completamente nuova, dimostrata dal fatto
che dà una Nuova Legge, un Nuovo Rito, una Nuova Casa di Preghiera, un
nuovo linguaggio (e i nuovi linguaggi riguardano le Stelle: il Regno dei Cieli,
il Nuovo Messaggio, l'Asino che mangia il pane, la Quarta Generazione e la
Resurrezione) e i Nuovi Insegnamenti.
Gnomen 461 – Il termine Nuova Tradizione significa
che esiste una Nuova Ricezione (kabalà) che a sua volta diventa una
Nuova Tradizione. Ciò non annulla la tradizione ebraica ma ne rimane
separata nel suo stesso contesto. L'Halachà rimane per coloro che la
seguono, ma anche la Nuova Legge è valida davanti al Signore, il nostro
Dio, come l'Halacha.
DIARIO dell'ASINO: 08.08.1999: Giuseppe ha sognato che
Peretz gli diceva: "D'ora in avanti, con il crescere del male nel mondo,
anche la Missione[11] crescerà e si estenderà"....
Nodà
ha sognato di vedere due fratelli senza fissa dimora che facevano lavori
saltuari. Uno dei due trovò lavoro da qualche parte e un posto dove
dormire e in seguito suo fratello lo raggiunse. Poi il primo fratello se ne
andò per cercare fortuna altrove e lasciò al fratello delle
monete d'oro; partendo, prese con sé qualche moneta d'argento e degli
abiti logori...
Gnomen 462 – I due sogni dimostrano che il Nuovo
Ciclo della Costellazione di Ester è entrato nel suo tempo. Il sogno di
Nodà è chiaramente un "segno" di amore fraterno e
compassione; ciò allude alla prima e alla seconda stella della
costellazione di Ester nel regno di Ahashverosh. Le monete d'oro e le monete
d'argento alludono alle 4 Porte d'Oro e alle 4 Porte d'Argento.
Gnomen 463 - Il sogno di Nodà è
positivo e indica che le Virtù del Cuore sono state aperte in un ciclo
totalmente nuovo per il mondo, grazie a Dio. Questi Gnomen sulle virtù
di Ester sono stati benedetti con i dinosauri che si frappongono tra il Regno
dei Cieli e il Piccolo Regno dei Cieli nel Cuore di ogni persona.
Gnomen 464 - Ogni segno di buona notizia della
Redenzione Finale è estremamente positivo e rappresenta una buona
notizia per una moltitudine di persone che alla fine ne trarranno beneficio. E'
innegabile che per ogni segno positivo ci sia anche un segno negativo opposto
(la cosiddetta altra faccia della medaglia) nel contesto della Quarta
Generazione. Nello stesso momento in cui Nodà ricevette il Segno
dell'apertura del Nuovo Ciclo della Costellazione dell'Ester, Giuseppe
ricevette la notizia dell'altra faccia della medaglia. Il Nuovo Ciclo di
Virtù che sta scendendo nel cuore di coloro che meritano, allo stesso
tempo sarà usato da coloro che evitano e odiano le Virtù per operare
il male. Purtroppo, anche il male crescerà e a prolifererà nel mondo.
Gnomen
465 - La relazione fra la crescita del male nel mondo e la crescita della
Redenzione Finale può apparire strana. Perché confrontare i due
elementi? Il Segno dell'Asino che mangia il pane, tuttavia, è al
servizio dell'umanità. Viene mandato al mondo per aiutare la gente a
conoscere le notizie della Redenzione Finale dando loro la possibilità
di partecipare e guadagnare meriti davanti al Signore, nostro Dio. Con
l'aumento del male nel mondo aumenta anche la necessità di diffondere la
Redenzione finale. A causa del male che sta per arrivare, molte persone
perderebbero la fede se non fosse per la loro ricezione della notizia della
doppia Quarta Generazione.
Gnomen 466 - Ancora più pertinente
è la maggiore necessità di estendere la Nuova Protezione della
Redenzione Finale, poiché la diffusione del male aumenta i pericoli
fisici nel mondo.
Due
giorni fa Giuseppe ha sognato che l'angelo ministro degli arabi annunciava che
c'erano decreti contro l'Islam, da nord a sud e da est a ovest, in particolare
contro i musulmani fanatici che predicano l'odio, la jihad e il terrorismo come
forma di vita contro "gli infedeli", ossia i non musulmani. (vedi
Nuova Legge. Messaggio agli Arabi e Messaggio profetico ricevuto da
Nodà). Anche questo sogno è in sintonia con il Nuovo Ciclo delle
Stelle di Ester. Il loro peccato ostacola la vera fratellanza e il vero amore universale.
Gnomen 467 - In quello stesso sogno di Giuseppe,
il ministro arabo, dopo aver ascoltato la preghiera ispirata di un ebreo, disse:
"Dobbiamo pregare ad Allah tutti insieme e solo allora ci
ascolterà". Perché questa è la virtù
dell'amore fraterno amata dal Signore, nostro Dio. I decreti di distruzione
sono già stati emessi dal Tribunale Superiore e non c'è modo di revocarli
perché la misura è colma e il fanatismo islamico impedisce la
pace mondiale profetizzata nelle Sacre Scritture. I fanatici islamici generano un
grande odio da parte degli altri popoli verso tutti i musulmani e anche questo
è un elemento negativo che deve essere rimosso.
Gnomen 468 – DIARIO DELL'ASINO: (31.08.1998)
- Ho sdraiato Nodà sul mio letto nella Tenda. Ho ringraziato EL SHADDAI
e ho preso il permesso dal Goel Haim di invocare l'Asino che mangia il pane.
È venuto giù. Ho preso un coltello dopo aver appoggiato il piede
sull'uovo del Dinosauro antico 85 milioni di anni. Ho preso la sfera verde del
terzo Dinosauro che sta per ora sull'altare del Grande Israele e l'ho
arrotolata sulla coda dell'Asino. L'Asino, con un coltello, ha perforato la
testa della coda, ha estratto il vecchio cervello e ha creato lo spazio per uno
nuovo e lo ha diviso a metà per fare un nuovo passaggio verso il cuore
Gnomen 469 - L'Asino ha fatto quindi 4 fori nel
cuore della Coda, tirando fuori ogni forma di arroganza, tristezza, disagio e
superficialità. Poi con il coltello ha completato un nuovo passaggio
dalla testa al cuore e dal cuore al cervello e ha chiamato in servizio i tre
dinosauri neonati. Uno era sulla testa, uno sul cuore e uno sul collo. Si sono
insediati e hanno alzato la testa verso il Regno dei Cieli e hanno cominciato a
parlare. Il primo dinosauro ha detto "Cuore del Profeta", il secondo ha
detto "Cuore della Rosa" e il terzo "Cuore del Grande Pesce,
Leviathan".
Gnomen 470 - Quindi il primo dinosauro ha
cambiato posto e, collocandosi sul cuore di Nodà, ha detto:
"Umiltà, felicità del cuore, serietà e modestia
interiore". Il terzo dinosauro, che era sulla sua testa, ha detto:
"Fratellanza, compassione, forza di carattere e forza di contrasto". Il
dinosauro medio si è messo a strillare, a piangere e a lanciare grandi
guaiti dal Regno dei Cieli. In seguito, qualcosa che sembrava un immenso piatto
d'argento che si poteva allargare e contrarre, fu collocato nella bocca del
dinosauro che lo inghiottì. L'oggetto si muoveva su e giù nella
sua gola lungo il suo collo estremamente lungo.
Gnomen 471 - Mentre il disco d'argento si
muoveva su e giù nelle fauci del dinosauro, il Nuovo Passaggio nella
Coda dell'Asino si stabilì saldamente tra il cervello e il cuore. Il
primo dinosauro ha detto: "Il Nuovo Cervello Umile è disceso".
E il terzo ha detto: "Il Nuovo Cuore è disceso". Il dinosauro
medio voleva dire qualcosa, ma il disco d'argento inghiottito glielo impediva.
In quel momento, Nodà mi ha detto: "Sono stanca. Voglio
dormire". Quando il secondo dinosauro ha sentito le sue parole, ha
cominciato a ridere e il disco d'argento gli è uscito fuori dalla bocca
ed era così felice che non smetteva di ridere.
Gnomen 472 – Ha riso così tanto e
così forte che l'Asino non sapeva come chiudere il Segno. Per questo ho
guardato verso l'alto e ho detto: "Ti prego, EL SHADDAI, chiudi il
Segno". Una lettera SHIN è scesa sulla mia mano destra e l'ho messa
sulla fronte della Coda dell'Asino completando così il Segno. Ciò
è avvenuto stamattina alle 8.00 circa. L'intero Segno è durato
circa 5 minuti. Noda è andata subito a dormire nella sua stanza, dicendo
poi che si sentiva molto meglio e che aveva sognato 3 scene brevi: nella prima,
teneva dell'argilla nella mano destra; nel secondo, da una canzone alla radio,
sentì le parole "Mi spezzi il cuore"; nel terzo era in una
scuola elementare e teneva una Bibbia illustrata scritta per bambini.
Spiegò a una delle madri, incuriosita dal libro che teneva nella mano
destra, che questa Bibbia era diversa dalle altre, realizzata con illustrazioni
molto intelligenti che favoriscono la comprensione del bambino senza troppe
parole.
Gnomen 473 - Prima scena: l'argilla nella mano
destra è un segno meraviglioso e allude al Nuovo Potere del Nuovo Cuore
che è disceso dalla mano destra, ossia l'amore e la misericordia del
Signore, nostro Dio. Seconda scena: "Mi spezzi il cuore": questo
è il pentimento necessario e lo svuotamento del vecchio cuore. E'
un'invocazione a Dio affinché rimuova le vecchie incrostazioni del
cuore. Terza scena: la Bibbia illustrata per l'infanzia: dopo aver ricevuto
l'argilla della nuova formazione delle Virtù del Cuore e dopo le
preghiere (cantate nel sogno) del pentimento e le richieste di correzione, la Coda
dell'Asino inizia a ricevere, anche questo dalla mano destra, l'amore e la
misericordia di Dio Onnipotente, tramite il Nuovo Cervello Umile. La Nuova
Bibbia illustrata per i bambini indica anche nuovi sistemi umili ed
intelligenti di insegnare la vera storia della fede.
Gnomen 474 - Signore e signori delle future generazioni,
ai vostri tempi la mente e il cuore saranno fusi in perfetta armonia. Non
dimenticate i dinosauri che vi hanno aiutato ad arrivarci. Con il passare del
tempo sarà difficile per voi capire come nelle generazioni precedenti le
persone fossero così travagliate, così lacerate interiormente
dalle contraddizioni di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Non capirete quanto profondamente e miseramente le persone fossero arrivate a
odiare se stesse, senza poter distinguere le radici del bene da quelle del male.
Gnomen 475 - Ai vostri tempi, avrete
difficoltà a capire queste nostre generazioni affette da disturbi
psicologici e da sistemi nervosi fragili, pronte a flagellarsi con sensi di
autodistruzione e odio di sé. Ai vostri tempi, sarà definita la
conoscenza della fede e di conseguenza la vostra mente e il vostro cuore
saranno in sintonia. Vivranno in una simbiosi perfetta, completandosi fra loro.
Conosceranno i rispettivi regni e la loro unione rispetterà l'ambito altrui.
Gnomen 476 – Ricordate pertanto questi giorni
dell'anno 1998, quando Michail-Ester ci portò un uovo di dinosauro e tre
piccoli dinosauri nacquero tra il Nuovo Regno dei Cieli e la terra. Ricordate
quel nuovo passaggio tra la mente e il cuore creato dai dinosauri sulla Coda dell'Asino
che mangia il pane per il bene del mondo futuro, per salvare le persone di
buona fede e di buone azioni unendole in un nuovo progetto di armonia
interiore. Procedete, figli e figlie di Adamo ed Eva, nell'armonia
dell'immagine dell'universo di Dio, poiché il Creatore del cuore e della
mente è Uno.
Gnomen 477 - Molte persone non si rendono conto
di odiare se stesse. Esse evitano di fare del bene, giudicandosi indegne. Se ti
arrabbi e nella tua collera ti ritrovi a odiare gli altri, anche quelli vicino
a te o quelli che ti amano, questa è una chiara indicazione che odi te
stesso. Negli ultimi 30 o 40 anni la psicologia cerca di capire le cause che
spingono alcuni individui a diventare negativi e ad odiare se stessi con la
conseguenza di diventare esseri negativi e irrispettosi.
Gnomen 478 - Ogni persona dovrebbe rendersi
conto che gli è stata data la facoltà di fare il bene e di godere
del frutto della vita. Sono però molti a rifiutarlo. Non intendiamo
associare le questioni redenzionali alla psicologia, che è solo una
conoscenza intermedia, non necessariamente legata alla fede in Dio. Le 4 Porte
d'Oro, le 10 Virtù, le 4 Porte d'Argento, i 13 Scalini di marmo bianco
nel Palazzo dell'Ester, la Stella di Ester e i 13 Attributi del Nuovo Cuore
SONO TUTTI NUOVI, anche se le parole e i termini sono noti da tempo
immemorabile.
Gnomen 479 - Sono tutti nuovi perché
rappresentano una formazione totalmente nuova dal Regno dei Cieli al Regno
Nascosto nel cuore di ogni persona. Queste forze sono superiori a qualsiasi
blocco psicologico perché provengono dalla Nuova Santità concessa
da Dio, in virtù del nome finale EHEYE. Gli ostacoli psicologici possono
essere rimossi e sostituiti dall'applicazione dei termini, espressioni e
concetti delle Virtù amati dal Signore, nostro Dio. E' spesso
utile, tuttavia, comprendere il concetto di base di ciò che viene
chiamato, in generale, "proiezione psicologica".
Gnomen 480 - Esiste indubbiamente un meccanismo
psicologico che nasconde i propri difetti proiettandoli verso il prossimo. Se
uno ha la tendenza a dire bugie, sarà convinto che tutti mentono. Il
subconscio esiste; di sicuro c'è molto di più che la persona
ignora di sé rispetto a quanto conosce, ma la non conoscenza è
una necessità vitale analoga all'oblio. Se si mette a confronto la
sostanza di tutto ciò che è nascosto nell'animo umano con le
parti rivelate del corpo, si otterrà il rapporto fra subconscio e
coscienza di sé. Potremmo persino leggerlo nel verso di Deuteronomio
(29, 28): "Le cose occulte sono del Signore, nostro Dio, mentre le cose
rivelate sono per noi e per i nostri figli, per sempre".
Gnomen 481 – Ma non è necessario pensare
al subconscio bensì alla conoscenza delle proprie azioni. Non bisogna
avere paura del subconscio, bensì di peccare davanti a Dio o di fare
torto alla propria anima. Se sei onesto nell'agire e presti estrema attenzione
ad ogni parola che dici, vedrai che le correzioni a livello di subconscio
saranno automatiche senza che tu te ne debba occupare. Cambia le tue abitudini
"esterne" e le tue modalità "interne" si adatteranno
di conseguenza.
Gnomen 482 – L'Onnipotente ha ricoperto i nostri
corpi con la pelle per nascondere ciò che accade nel nostro interno. Non
potremmo vivere se tutti fossero trasparenti e vedessero come funzionano i
propri organi. Ringraziamo Dio che è così e ci fa piacere che sia
così. A chi piacerebbe vedere il proprio stomaco, il proprio fegato o i
propri intestini in azione, o vedere come il sangue circola in ogni distretto
del corpo o i movimenti dei muscoli quando camminiamo? Ciò che è
nascosto nel nostro organismo assomiglia in qualche modo alle stelle invisibili
del firmamento. Qui parliamo anche di dinosauri generati 85 milioni di anni fa!
Essi ti aiuteranno a portare le Virtù fino alle Acque Profonde del tuo
cuore, senza che tu sappia cosa guardano i loro occhi nel Regno dei Cieli.
Gnomen 483 – Ecco perché i Dinosauri
dovevano scendere per le Virtù; hanno una profondità tale da
poter raggiungere le Acque Profonde del Cuore dell'umanità. Non sono uno
strillone che vi convince a comprare dinosauri! Ma non esiste prezzo al mondo
che possa pagare il loro valore. Come gli angeli, anch'essi sono servi di Dio
Onnipotente, creati per aiutare a far scendere dal Nuovo Regno dei Cieli il
Grande-Nuovo-Triplo Passaggio fra Cuore e Cervello. Essi incanalano le amate
Virtù nel mare unico del Nuovo Patto Finale e noi, attraverso i Segni, partecipiamo
alla loro Nuova Formazione.
Gnomen 484 - Ora è il momento. Nella
rivelazione del nome finale EHEYE, per merito del Goel Finale Haim, abbiamo
l'incredibile fortuna di nuotare nel Grande Mare dei Segni Completi scesi dal
Regno dei Cieli. Il Signore, nostro Dio, ci aiuta a ricevere le meravigliose
notizie nascoste nella discesa del Nuovo Cuore Profetizzato all'umanità.
Se, nella Sua saggezza, ha usato i dinosauri angelici, significa che a noi
spetta accoglierli con gioia nel nostro cuore.
Gnomen 485 - Non avere timore delle profonde
radici cresciute nel subconscio che impediscono la scalata lungo i Gradini di
Marmo Bianco. Accogli i Dinosauri e premi i loro piedi giganteschi nel tuo cuore
fino a toccare le Acque Profonde e così ti ritroverai a camminare con i
pensieri collegati al Regno dei Cieli. E ti diletterai ad ogni passo e il tuo
piacere sradicherà le radici malsane che generano tristezza e paura.
Gnomen 486 – I Dinosauri sono venuti per
aiutarti a realizzare il tuo "lech lechà" (l'esortazione di
Dio ad Abramo a lasciare la sua patria per raggiungere la terra di Canaan). So
bene che non ti è facile abbandonare le tue abitudini e rimuovere i
difetti che tii sono stati trasmessi dalla nascita, eliminando i falsi
insegnamenti e gli stereotipi che hai assimilato nella tua casa paterna,
nell'oscurità, nella tristezza, nella fragilità e nella malattia
di questa terribile Quarta Generazione. Non a caso il veleno uscito dalla tua bocca
ti ha fatto cadere non permettendoti di rialzarti. E la paura di cambiare preclude
l'autocritica e il confronto con nuovi modelli di comportamento.
Gnomen 487 - Perciò dal profondo del tuo
cuore spezzato hai invocato la misericordia del Signore, nostro Dio. "Ora
ti aiuterò" dice l'Eterno "Ora ti libererò dalle catene
della schiavitù del tuo subconscio e dalle correnti nascoste di Edom,
dai riti falsi della lingua degli Amoriti e dai circoli viziosi del Grande
Abisso. Con il palmo della Mia mano destra raccolgo l'argilla della Nuova
Formazione. Ecco tre dinosauri per darti la forza di perforare le barriere del
tempo e del luogo. Ecco le chiavi per dissolvere gli impedimenti che
trattengono il tuo amore per Me”.
Gnomen 488 - “Dal profondo della tua anima
angosciata e tormentata Mi hai invocato e dal profondo Io ti rispondo. Ho
passato in rassegna le generazioni e ho visto la tua condizione. Sei rimasto
intrappolato nelle barriere del non ritorno. Sei rimasto recluso nella prigione
dei tuoi difetti. La tua mente è stata consumata dagli avvoltoi della
storia e il tuo cuore è stato devastato sull'altare del caos.
Perciò Ho avuto pietà di te per guarirti. E Mi sono rattristato
nel vederti zoppicare. Rialzati, con la forza di dinosauro. Ecco, Io ti mando
un Nuovo Cuore Profetico e il Cuore della Rosa Nascosta e il Nuovo Cervello
Umile del Grande Pesce, Leviatano".
Gnomen 489 - “Come si poggerà sulla Coda
di un Asino? Come cavalcherà sulla criniera di un cavallo? Come si
aggrapperà alle Radici della Perfezione e camminerà in una terra
di virtù sconosciute? Come pioverà sui campi vuoti? In che modo
accelererà i morti dello spirito e scaccerà i demoni del passato?
In che modo 6 giganteschi piedi di Dinosauri si tufferanno nelle Acque Profonde
del tuo cuore, se il Signore, tuo Dio, non ti amasse fino in fondo alla Sua
creazione?”
Gnomen 490 - “Non sono la grande task force
della Mia creazione, ma il Signore, tuo Dio. Non posso entrare negli oceani del
tuo cuore che ho creato? Il tuo subconscio è un mistero per me? Ci sono
acque così profonde di cui non possa capire il significato? Starò
con te e ti solleverò dal passato. Annullerò i nodi che hanno
legato i tuoi pensieri in celle separate di contraddizione. Manderò
nuove acque vive di perfetta memoria e ricostruirò la tua fiducia nella Mia
salvezza. Alleggerirò i tuoi dolori con neonata gioia e
asciugherò le tue lacrime con le ali dei Miei nuovi angeli di
compassione dal Regno dei Cieli”.
Gnomen 491 - DIARIO: (02.09.1998): Baruch
ha-Shem, grande giornata di buone notizie: Solly ha dato vita al sito web
Camillo a Beer Sheva: la Coda dell'Asino è arrivata a Beer Sheva: oggi
abbiamo stampato il primo Nuovo Cuore con tutti i 45 elementi.
Gnomen 492 - La Risata di Isacco è la
risata storica del mondo quando comprenderà i Segni di Isacco, i quali,
tuttavia, non possono essere compresi fino a quando non sono stati completati
storicamente con l'avvento del Goel Haim e con la rivelazione della Redenzione Finale.
Pertanto i Segni di Isacco arrivano alla Risata di Isacco tramite la
rivelazione del nome finale EHEYE, nei Segni dello Splendore di Israele.
L'ALEF
del secondo EHEYE porta con sé la Nuova Fede della Redenzione Finale,
che ha 2 significati fondamentali: 1) la vera fede rivelata ai Patriarchi e
santificata sul Sinai; per la gran parte del mondo, la conoscenza di questa
fede è nuova o deve essere corretta e rinnovata a causa delle
distorsioni teologiche; 2) la fede nella scelta di Dio del Goel finale, Haim e
nella rivelazione dei Segni Completi della Redenzione Finale.
Gnomen 493 - La fede della ALEF ha, per
così dire, già ricevuto la fede del nome EHEYE e la fede del nome
ASHER. In verità, questo triplice nome è uno; è uno dei Santi
nomi di Ha Kadosh Baruch Hu. La prova che si tratta di un nome è che fu rivelato
a Mosè nell'episodio del roveto ardente. E' suddiviso in tre parti a motivo
dei lunghi periodi storici che dovranno passare prima che la Completa
Redenzione del Signore, nostro Dio, si manifesti nel mondo.
Gnomen 494 - Sono passati circa 3500 anni dalla
promulgazione del Decalogo sul Sinai e solo ora viene rivelato il nome finale
EHEYE con la scelta di Dio del Goel Finale. Nello stesso momento dell'inizio
della sua rivelazione, inizia il periodo della Quarta Generazione finale,
doppia e spostata rispettivamente di 35 e 30 anni. L'ALEF del primo nome è
cominciata con Abramo. E' il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe che ha redento
Israele dall'Egitto e ha dato la Torà. In questo senso,
passano 4000 anni prima della Rivelazione Finale.
Gnomen 495 - Ci sono aspetti della Rivelazione
Finale che sono simili alla prima redenzione; ci sono aspetti simili alla
redenzione di Purim; ci sono aspetti simili a Hanuccà; ci sono aspetti
simili alla missione messianica di Yeshua. Questi elementi, tuttavia, sono
totalmente rinnovati nella Redenzione Finale. Ci sono aspetti della rivelazione
finale totalmente nuovi. L'ALEF del nome finale EHEYE rivela la Nuova Fede
della Redenzione Finale ed è sempre associato alla fede di Abramo
ricevuta 4000 anni fa.
Gnomen 496 - Giacobbe, nostro padre, è
chiamato il santo (kadosh) dei Patriarchi. Questo non perché fosse
più santo di Abramo o Isacco, ma perché la santità
(kedushà) desiderata dal Signore, nostro Dio, richiedeva la completezza della
triplice benedizione. Abramo, nostro padre, era il tronco dell'albero e le sue
radici; Isacco, nostro padre, si era ramificato in più rami e aveva
rafforzato le radici; Giacobbe, nostro padre, era il frutto dell'albero,
l'adempimento del suo scopo e la verifica della solidità delle radici.
Gnomen 497 - Il frutto, come prescritto nella
Torà, non può essere consumato nei suoi primi 3 anni di vita; nel
quarto anno, può essere santificato e mangiato, ma solo a Gerusalemme e
solo nel quinto anno, può essere mangiato ovunque, una volta che si è
assolto l'obbligo della decima. Forse per quanto riguarda la Redenzione Finale,
ciò allude al fatto che ora siamo nel periodo conclusivo del ciclo di
4000 anni della Stella di Abramo. Il frutto di Giacobbe può essere
santificato e mangiato nel Terzo e Ultimo Tempio di Gerusalemme, a Dio
piacendo, dopo la Quarta Generazione. Dopodiché diventerà
commestibile per tutto il mondo mentre la storia della Redenzione si sposta nel
suo quinto millennio. Poiché i segni della rivelazione del nome finale
EHEYE sono i segni storici di completamento di Giacobbe, chiamati i Segni dello
Splendore di Israele.
Gnomen 498 - Così anche la prima
redenzione è stata, è e sarà sempre il Tronco dell'Albero
della Verità e delle sue Radici. La seconda redenzione sotto i Segni di
Isacco rappresenta la ramificazione della redenzione e della salvezza e il
rafforzamento delle Radici Nascoste dell'Albero. La Redenzione Finale, per
merito dello Tzadik scelto e del santo Capo dei 36 Tzadikim Nascosti, Haim,
è il frutto santificato dell'intera redenzione storica. L'Albero della
Vita è completato per il mondo con l'avvento del Goel Finale.
Gnomen 499 - Il Tronco e le radici della prima
redenzione esistono nel mondo da allora. I Rami dell'Albero si sono diffusi nel
mondo separandosi in forme confuse, contrastanti e nascoste; alcuni si sono
rinforzati dalla linfa e dalle radici dei livelli nascosti superiori; altri si sono
estesi per la salvezza delle masse ebraiche nel loro esilio e altri si sono
diffusi in forma così ingarbugliata da nascondere il tronco stesso. In
tal modo ci sono ramificazioni incapaci di riconoscere il loro fusto e la sua
natura. Ma la benedizione del frutto dell'Albero della Vita deve essere tale
che chi merita di mangiarlo, venga benedetto nella verità.
Gnomen 500 - Solo con il Goel Haim vengono
fornite le Chiavi che uniscono il Tronco, le Radici e i Rami che generano il
Frutto benedetto da Dio che dà la vita eterna. Questa nuova benedizione
per il mondo inizia quando lo Tzadik Haim viene scelto da Dio e riceve i Segni
di completamento di Giacobbe, nostro padre, nei Segni dello Splendore di
Israele. Questo non perché la Nuova Santità della Redenzione
Finale sia superiore alla Santità della Redenzione di Purim, ma
perché solo nella Redenzione Finale, la Santità del Sinai e la
Santità nascosta di Purim sono completate con la Benedizione Finale e
Universale tramite i Segni dello Splendore di Israele.
Capitolo 11
La qualità di essere costantemente coinvolti
nell'auto-correzione
Gnomen 501 - Come può essere, chiedi? Il
popolo eletto di Israele non ha avuto frutti veri fino alla sua redenzione
finale? No! Israele ha la Santa Torà e la vera Tradizione e la
Torà stessa è l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male e
l'Albero della Vita è nel suo Giardino. La benedizione per Abramo, nostro
padre, fu vera ed eterna anche prima di Isacco e Giacobbe. Con la nascita di
Isacco, tuttavia, l'estensione di quella benedizione fu assicurata per sempre e
con Giacobbe, lo splendore di quella benedizione fu assicurato ai figli di
Israele per l'eternità.
Gnomen 502 – Ma chiediamoci: mancava qualcosa
nella prima redenzione che avesse bisogno della seconda e della redenzione
finale? Di per sé, non mancava nulla. Era totale e completa. Il disegno
della redenzione di Dio nella storia, tuttavia, non è "progettato"
per Dio ma per l'umanità. Ciò che Dio dà è perfetto
ma se quella perfezione non può essere raggiunta dalle persone è a
causa della loro debolezza e dei loro peccati. Pertanto, il Disegno di Dio
doveva, per così dire, prendere in considerazione la storia che avrebbe
portato Israele e il mondo ad un livello tale da meritare di ricevere la
redenzione finale.
Gnomen 503 - La perfezione del Disegno è il
vero equilibrio fra ciò che Dio rivela e ciò che l'umanità
riceve. E il popolo di Israele è il metro di misura di tale ricezione.
Il Signore, nostro Dio, vide in anticipo tutto ciò che i figli d'Israele
avrebbero fatto. Conosceva i tanti sviluppi storici che avrebbero condotto al
promesso splendore finale. Il Signore, nostro Dio, vide anche il terribile declino
spirituale di Israele dopo la morte di Yoshua bin Nun e la famigerata spartizione
tra Israele e Giuda. Dio contemplò anche le forze di Israele, che
l'avrebbero fatto risorgere dopo la sua caduta.
Gnomen 504 - Dal punto di vista della perfezione
di Dio Onnipotente, il primo EHEYE sarebbe bastato per portare la redenzione
completa al popolo di Israele e, di riflesso, al mondo intero. Ma il Signore,
nostro Dio, vide che non era così e che il Suo nome come Dio Redentore
di Israele avrebbe dovuto essere "esteso", per così dire, fino
alla completa redenzione di EHEYE ASHER EHEYE. Israele, tuttavia, era il
parametro della redenzione; la storia della redenzione sarebbe stata
"progettata" in base alla sua condotta.
Gnomen 505 - Questo fatto non era arbitrario, ma
faceva parte del Disegno di Dio. I discendenti delle Tribù di Israele,
figlio di Isacco e nipote di Abramo, furono gli eletti di Dio. E le loro anime
selezionate furono elevate e santificate per sempre nella rivelazione sul
Sinai. Al popolo di Israele fu data la Torà, fu elargita la benedizione
e la conoscenza. Agli ebrei venne mostrata la vicinanza di Dio, sconosciuta a
qualsiasi altro popolo. E se i rappresentanti del popolo eletto si fossero avvalsi
della loro fede e avessero superato le prove imposte dalla storia, si sarebbero
meritati il titolo di "popolo di sacerdoti" e avrebbero insegnato la
vera fede e impartito la benedizione universale, diventando modello di
comportamento per le nazioni.
Gnomen 506 - Le anime di due milioni di persone
furono elevate e santificate sul Sinai. Videro l'apertura dei Sette Cieli e
sentirono direttamente la voce di Dio. La Torà fu data loro per
santificare i loro corpi, le loro azioni, il loro cuore e i loro pensieri. Furono
testimoni diretti. Senza il popolo della Torà, come avrebbero mai potuto
le altre nazioni, totalmente idolatre e immerse in false leggi e in tante
abominazioni, raggiungere la verità?
Gnomen 507 - La domanda, in verità, non
è di nostra pertinenza, perché solo il Santo Benedetto conosce le
implicazioni della Storia e può programmare i tempi che portano alla
Grande e Terribile Quarta Generazione e alla rivelazione della Redenzione Finale
e Universale.
Gnomen 508 - Il fattore negativo più
importante nello sviluppo storico di Israele è stata la spaccatura tra
Israele e Giuda. Se il popolo avesse meritato di rimanere unito, la storia
successiva si sarebbe evoluta diversamente e non ci sarebbe stata la nascita
del Cristianesimo. Ma il popolo non meritò quell'unità e la
divisione ebbe ripercussioni nefaste.
Gnomen 509 - Si può, tuttavia, vedere
chiaramente che i "Segni" di quella divisione erano anche profetici
della separazione di Giuseppe dai suoi fratelli. Quei segni, infatti,
contenevano anche i segni nascosti dell'apparente giustificazione di Giuseppe e
i segni di apparente pentimento dei fratelli. La forma dell'episodio raccontata
nella Torà è volutamente "inclinata" a favore di
Giuseppe. Bisogna studiare a fondo la Tradizione per capire che è vero
esattamente il contrario.
Gnomen 510 – I fratelli di Giuseppe, figli di
Giacobbe, erano tutti Tzadikim. Giuseppe era molto più giovane di loro e
la sua conoscenza della fede e della santificazione era inferiore alla loro.
Era Giuseppe che non avrebbe dovuto sparlare dei propri fratelli maggiori prima
di capire il loro livello, quando riportava al padre le loro presunte
malefatte, sfruttando il benvolere che Giacobbe gli accordava, essendo egli il
figlio della prediletta Rachele. Non si può negare che in questa
materia, Giacobbe sbagliò e il palese favoritismo per Giuseppe, risvegliò
nei suoi dieci figli un giustificato senso di ingiustizia.
Gnomen 511 - Possiamo solo dire, come disse
Giuda a Giuseppe in Egitto, "Che cosa possiamo dire e come possiamo giustificarci?
Dato che il Signore ha trovato il peccato nei Suoi servitori" (Genesi, 44,
16). Dall'atteggiamento di Giacobbe derivò l'errore di Giuseppe e dalle
presunte calunnie di quest'ultimo verso i fratelli originò la loro
decisione di tagliare una radice arrogante che avrebbe nuociuto in futuro alla Casa
di Giacobbe. I figli di Giacobbe intendevano purificare la casa paterna e la
loro decisione di sopprimere Giuseppe si basava sui molti segni di arroganza manifestatisi
nel loro fratello più giovane.
Gnomen 512 - Eppure l'arroganza di Yosef
ha-Tzadik nei suoi primi anni non era semplicemente presunzione o narcisismo.
Era anche una "arroganza stellare" legata all'amore di Giacobbe per
Rachele. Giacobbe, nostro padre, trattava Giuseppe come un "principe"
e aveva confezionato, solo per lui, una preziosa tunica policroma degna di re e
principi. L'atteggiamento di Giacobbe era censurabile e, infatti, si
rivelò controproducente come lo erano, in passato, le sbilanciate
manifestazioni d'affetto verso Rachele rispetto a Lea. La "stella
fortunata di Giuseppe", tuttavia, contribuì non poco ad insuperbirlo
e per questo non fu visto di buon occhio dai suoi fratelli.
Gnomen 513 - Non ne abbiamo ancora parlato in
Sefer Mishnat Haim, ma sembra chiaro che Yosef ha-Tzadik nacque sotto la Stella
regale di Malchitzedek. Ci sono corrispondenze a riguardo. Si chiama Yosef e i
Segni del Messia, figlio di Giuseppe, sono legati ai Segni Universali della
Stella di Malchitzedek. Questa stella indica "Regalità" e la
terminologia messianica di "Re Messia" è associata alla "regalità
messianica" della Stella di Malchitzedek. Giuseppe divenne praticamente re
in Egitto e solo il Trono del Faraone lo sovrastava, ma era lui il leader
effettivo del paese perché, come spiegava lo Tzadik Haim, il Faraone era
molto pigro e lasciò le redini del comando a Giuseppe.
Gnomen 514 - Giuseppe si separò e perfino
si allontanò dalla casa di Giacobbe. Questo fu un segno, purtroppo, per
il quale le dieci tribù di Israele si sarebbero separate da Giuda e persino
allontanate dalla casa di Giacobbe. Questi sono infatti i figli d'Israele che andarono
persi, sui quali versa le sue lacrime profetiche Rachele, nostra madre, e a cui
Dio promette che alla fine ritorneranno ai loro confini (Geremia, 31: 14-16).
Chiaramente le lacrime di Rachele erano per le tribù perdute di Israele
chiamate nei Profeti nel nome di Efraim, figlio di Giuseppe, o nel nome di
Israele.
Gnomen 515 - Dato che le Tribù perdute
vengono attribuite ai segni di Yosef-Efraim, ne consegue che la missione
messianica di Yeshua, figlio di Giuseppe, è sotto la Stella di Cristo
che è anche la Stella di Malchitzedek; la missione aveva lo scopo di portare
la salvezza alle pecore smarrite della casa di Israele. Allo stesso modo, anche
Yeshua fu considerato "arrogante" dai suoi fratelli a causa delle sue
frecciate contro i Dottori della Legge. Ma Gesù non era arrogante. Era
umile ed il suo messaggio era profetico e il suo linguaggio polemico. Arroganti
furono in seguito le chiese cristiane nella storia. E così anche il
cristianesimo si separò e si estraniò completamente dall'ebraismo
nonostante i Segni di Yosef fossero nascosti in esso.
Gnomen 516 - Anche la tunica multicolore di
Giuseppe ricorda il Patto dell'Arcobaleno e i meravigliosi colori della Stella
che Stupisce. E anche il nome Yosef indica una "aggiunta" alla casa
di Giacobbe, nostro padre, che proviene dalle nazioni le cui radici sono in
Esaù e Giafet. I Segni di Giuseppe entrarono nella formazione del
Cristianesimo per il bene delle tribù perdute. Nella loro salvezza
finale, tuttavia, ci sono tante genti che provengono dal campo cristiano,
radicate in Esaù-Giafet, che meritano la vera fede per mezzo della
Redenzione Finale ed entrano nella Nuovo Patto Finale sull'Altare di
Malchitzedek.
Gnomen 517 - Malchitzedek fu, in un certo senso,
solo nella sua missione di Sacerdote a Dio in Alto (EL ELYON), anche se come re
di Salem, l'antico nome di Gerusalemme, sarà stato anche influente
nell'insegnare la vera fede. Fu chiamato Sacerdote perché, ovviamente,
aveva la sua congregazione. Giuseppe in Egitto era solo nella sua fede nel Dio
di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Grazie a lui, l'intera famiglia di suo
padre Giacobbe si trasferì nella terra di Goshen, la prima comunità
ebraica al di fuori della terra promessa, in un paese i cui abitanti conoscevano
solo idolatria e magia.
Gnomen 518 – La complessa storia di Giuseppe in
Egitto, dalla sua vendita alla sua ascesa alla corte del faraone, dalla sua
reggenza alla sua riconciliazione coi fratelli e alla riunificazione con l'intera
famiglia paterna, fa parte del Disegno di Dio Onnipotente che sfocia nella
salvezza di tutto Israele e dei Discendenti di Malchitzedek al tempo della
Redenzione Finale. Ora possiamo capire chiaramente che lo Splendore di Israele
dei Segni di Giacobbe coincide nel tempo con il Segno della Riconciliazione di
tutte le tribù di Israele per merito dei Segni di Giuseppe.
Gnomen 519 – E' anche chiaro che in quella fase
della storia, Giuseppe era sotto la Stella di Malchitzedek. Nella storia di
quella Stella dei Segni Universali, tuttavia, l'incontro fra Abramo e
Malchitzedek rappresenta il perfetto equilibrio tra la Stella di Abramo e la
Stella di Malchitzedek all'inizio del ciclo della Stella di Abramo. L'incontro
e la riunificazione di Giacobbe e la casa di Giacobbe con Giuseppe rappresentano
il periodo conclusivo della Stella di Giacobbe (anche chiamata la Stella della
Redenzione) nella sua posizione finalizzata o completata rispetto alla Stella
di Giuseppe.
Gnomen 520 - In questo, l'intera gamma del ciclo
di redenzione è completata, dalla Stella di Abramo alla Stella di
Giacobbe, ciascuna con la Stella di Malchitzedek nella rispettiva posizione di
perfetto equilibrio. Il primo rappresenta il perfetto equilibrio della vera
fede nell'unico Dio vivente. Il terzo rappresenta il perfetto equilibrio e
l'armonia della riconciliazione e della riunificazione della Redenzione Finale.
La stella di Malchitzedek al tempo di Isacco, nostro padre, era nella posizione
di risate messianiche molto nascoste mentre la stella di Isacco era nel segno
di risate redenzionali nascoste..
Gnomen 521 - Ancora una volta, Isacco, nostro
padre, fu in grado di ridere veramente dall'altro mondo, nel momento in cui suo
figlio Giacobbe riabbracciò Giuseppe in Egitto. Così la Risata di
Isacco arriva simultaneamente al compimento dei Segni dello Splendore di
Israele e contemporaneamente ai Segni della Grande Riconciliazione. L'incontro
si svolge nel periodo conclusivo della Stella di Giacobbe quando diventa la
Stella della Redenzione Finale. E così possiamo guardare indietro alla storia
e vedere come è stata progettata dal Signore, nostro Dio, per realizzare
la riunificazione dei segni messianici di Giuda e dei segni messianici di
Giuseppe.
Gnomen 522 - Perché allora fu necessario che l'episodio di Giuda e Tamar (con
gli annunciatori messianici gemelli Peretz e Zerah) avvenne prima dei Segni di
Giuseppe? Penso che il motivo risieda nel fatto che i segni messianici dovevano
avere una fase di completamento nella terra promessa prima della grande
riunione redenzionale dei Segni di Giacobbe e Giuseppe fuori dalla terra di
Israele. La storia di Giuda e Tamar si svolse quando Giuseppe era ancora un
servitore nella casa di Potifar. Tamar, come spiegato altrove, detiene i Segni Messianici
Universali di Malchitzedek mentre Giuda detiene i Segni Messianici della casa
di Giacobbe.
Gnomen 523 - Se non fosse stato per quella
fusione in Israele, i Segni Messianici della casa di Davide non avrebbero mai
potuto essere stabiliti. Era necessario che le radici messianiche fossero
piantate in Israele e per Israele per tutti i tempi. Se, d'altra parte, le
radici non fossero state in Israele e i Segni Universali di Giuseppe e i Segni
Redenzionali di Giacobbe non avessero raggiunto la loro grande conclusione nel
Segno Redenzionale fuori da Israele. Ciò lo si può vedere nel
discorso di inaugurazione del re Salomone in cui è chiara la confluenza
dei segni messianici della casa di David e dei segni universali per il mondo.
Gnomen 524 - Re Salomone (Shlomo, in ebraico) a
suo tempo, era sotto l'influenza della Stella di Malchitzedek e all'inizio del
suo regno c'era una pace (shalom) messianica che favorì la costruzione del
primo Tempio a Gerusalemme. E anche Malchitzedek era il re di Shalem, la
città della pace e della completezza che in seguito si sarebbe chiamata
Gerusalemme (che indica anche la completezza nel timore di Dio = yirà
shlemà). Ciò dimostra che entrambe le categorie dei Segni Messianici
erano racchiuse nel regno messianico di breve durata del re Salomone. Quel
regno non sarebbe stato possibile se le radici delle due categorie dei segni
messianici di Giuda e dei segni messicani universali di Malchitzedek non si fossero
fuse nell'unione di Tamar e Giuda circa otto secoli prima.
Gnomen 525 - Segni che si realizzarono sulla
terra; segni messianici e redenzionali della storia di Israele scritti nelle
Stelle della Redenzione. Con la nascita di Peretz e Zerah le due categorie di
Segni si fusero nei due gemelli, gli Annunciatori dell'apertura della futura
Missione Messianica per i figli di Israele e per il mondo. Peretz divenne il
progenitore messianico di Re David per i Segni di Giuda e Zerah l'annunciatore
universale il cui messaggio brilla nel mondo come lo splendore del sole.
Gnomen 526 - Vediamo nella Torà le radici
delle due categorie dei segni messianici, in una formazione di perfetto
equilibrio tra i due fratelli. Come segno di perfetto equilibrio tra la stella
di Abramo e la stella di Malchitzedek che doveva essere scritto nella santa Torà
per la sua futura comprensione nella Redenzione Finale, così anche la
storia di Giuda e Tamar e il Segno dei gemelli, Peretz e Zerah, dovettero
essere nella Torà per motivi di comprensione finale nella Redenzione
finale.
Gnomen 527 - E quando EHEYE ASHER EHEYE si
rivelò a Mosè nel roveto ardente i Segni messianici e
redenzionali erano già emersi nelle loro forme storiche originali e in
seguito li ricevemmo dalla Santa Torà e dalla Tradizione. Fu anche, in
vista di quei "segni storici", che il Signore, nostro Dio, per
così dire, guardò e programmò tutta la storia futura di
Israele fino alla Redenzione Finale e rivelò a Mosè il Suo santo
nome della Redenzione, EHEYE ASHER EHEYE.
Gnomen 528 - Una volta che Mosè seppe e
gli fu dato di vedere il lungo ed elaborato processo storico di esiliati e
redenti, venne anche a conoscenza che quella redenzione per la quale era stato
scelto come Goel era sotto il primo EHEYE e in effetti così lo trasmise
ai figli di Israele. E' anche per questo fatto che sappiamo che il Nome
è diviso in tre. Infatti, il primo EHEYE fu sufficiente per portare
l'intera redenzione tramite i Segni di Abramo, i Segni di Isacco e i Segni di
Giacobbe, nonché i Segni messianici di Abramo e Malchitzedek, il Segno
nascosto del Legame di Isacco e l'Ariete Sacrificato, il Segno di Giuda e
Tamar, Peretz e Zerah, il Segno della Riconciliazione di Giuseppe e i suoi
fratelli.
Gnomen 529 - A Mosè, tuttavia, fu
immediatamente dato sapere che quelle tre grandi categorie di Segni
redenzionali derivanti dal servizio a Dio Onnipotente dei Patriarchi sarebbero
state estese nella storia in corrispondenza del nome di Dio Redentore EHEYE
ASHER EHEYE. La storia ha ora raggiunto la terza e ultima fase della Redenzione
Finale per merito del Goel finale scelto, Haim, sotto il terzo e ultimo nome di
EHEYE ASHER EHEYE, Benedetto Egli sia e Benedetto è il Suo Nome in
eterno.
Gnomen 530 - Certamente più sorprendente è
che il primo e il terzo nome siano simili. Per mostrare questa relazione usiamo
spesso il versetto dei Profeti "Io sono il Primo e Io sono l'Ultimo e,
tranne Me, non c'è altro Dio" (Isaia, 44, 6). Ciò dimostra
che la prima e la terza redenzione saranno aperte e manifesteranno le rivelazioni
di Dio Onnipotente. Purim, tuttavia, fu una rivelazione nascosta e nella RESH
del nome ASHER si manifestò quella grande confusione storica dovuta alla
deificazione del povero Messia ebreo dei Segni Iniziali.
Gnomen 531 - "Io Mi manifesterò
nella Redenzione Finale come Mi manifestai nella redenzione dall'Egitto, ma nei
lunghi periodi storici tra le due redenzioni ci saranno grandi tenebre e
confusione, e non Mi manifesterò apertamente ma a livelli nascosti e
solamente ai Giusti. Per questo Mi nasconderò a lungo a causa dei tanti
peccati e ci sarà una grande confusione teologica fino al punto di non
sapere che io sono Uno e che non esiste altro Dio all'infuori di Me".
Gnomen 532 - "Passeranno i millenni e il
mondo evolverà, ma quando Mi rivelerò di nuovo al momento della
Redenzione Finale, tutti vedranno che "soltanto Io sono il Signore e non
c'è altro Dio con me" (Deuteronomio, 32, 39) - poiché come
Ho manifestato la Mia potenza e la Mia mano forte, i Miei miracoli, i Miei
segni e portenti, per redimervi dall'Egitto, così Mi manifesterò
con grande forza e potenza nella Redenzione Finale, con miracoli, segni e
portenti, per liberarti dalla fortezza egiziana dell'idolatria ancora
fortemente radicata in tutto il mondo".
Gnomen 533 - "E come nella prima
redenzione, tutto ciò che Ho fatto, l'Ho fatto per merito di
Mosè, il mio servitore, e suo tramite, così anche nell'ultima
redenzione, sceglierò il Mio servitore e tutto ciò che
Farò, Lo Farò per merito suo e suo tramite, poiché
"il desiderio di Dio avrà successo nelle sue mani" (Isaia, 53,
10). Ma le 10 piaghe che Ho inflitto all'Egitto è solo una piccola cosa
rispetto alle devastazioni e alla purificazione della Quarta Generazione
finale, poiché i due terzi (Dio ci preservi) saranno annientati, corpo e
anima, poiché non sono desiderati per la continuazione dell'umanità.
Gnomen 534 - "Perciò ora ho inviato
il Mio servitore, Haim, affinché il maggior numero possibile di persone
possa essere salvato. Nella prima redenzione, ho rivelato i 10 comandamenti e
la Torà ai figli di Israele e nella Redenzione finale, rivelo la Nuova Legge
per tutti i livelli dell'umanità. Nella prima redenzione, Mosè
ricevette la Mia Legge e la insegnò ai figli di Israele. Nella
Redenzione Finale, il Goel finale, Haim, dal Regno dei Cieli, invia le Nuove
Leggi nei sogni e tutte le persone possono riceverle se lo meritano.
Gnomen 535 - "Ora, per merito del Mio
servitore, Haim, il Mio nome completo EHEYE ASHER EHEYE viene rivelato
all'umanità. Tutti vedranno la Mia mano potente e avranno paura di
peccare davanti a Me e il loro cuore diventerà sensibile alla Mia
presenza e sapranno che Io procedo con i giusti e li proteggo e non li
abbandonerò nemmeno per un secondo. Non abbiate più dubbi
perché i sei giorni della creazione si stanno avvicinando per preparare
il mondo al Sabato di Pace".
Gnomen 536 - Le numerose profezie sulla
Redenzione Finale che logicamente non avrebbero potuto realizzarsi fino ad ora
arrivano al loro tempo e si legano al Segno del Goel Finale, Haim, per il bene
del mondo. (Isaia 49, 6): 'Ed egli disse: È troppo poco che tu sia il Mio
servitore per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli
scampati di Israele? Io voglio far di te la luce delle nazioni, lo strumento
della Mia salvezza fino alle estremità della terra". Le
tribù di Giacobbe sono il popolo ebraico ovunque si trovi. Gli scampati di
Israele sono le pecore smarrite della casa di Israele le cui anime si sono
preservate nel cristianesimo. Le nazioni islamiche e le nazioni che discendono
da Esaù-Giafeth, quando giungono alla conoscenza e al riconoscimento del
Goel finale, rappresentano la Completezza della Redenzione fino alle
estremità della terra.
Gnomen 537 - Le nazioni islamiche, tuttavia, non
fanno parte della tradizione messianica che deriva principalmente dai segni di
Isacco e Giacobbe. Sono in una tradizione separata le cui radici risiedono
nelle benedizioni e nelle promesse di Dio a Ismaele, figlio di Abramo. Tramite
l'Islam esse sono tornate alle loro radici, per cui l'Islam rappresenta la loro
salvezza. Per questo motivo non troviamo profezie che le riguardano
direttamente, dato che le profezie parlano in termini di redenzione di Israele,
di Goel Finale e di salvezza messianica che arriva per Israele e per il mondo.
Gnomen 538 - Chi sono quelli della tradizione
messianica? Coloro che credono nella Torà e nei Profeti di Israele.
Questo include i cristiani perché, in sostanza, credono nell'intera
tradizione scritta anche se i significati sono stati falsati dalla teologia
cristiana. Essi credono nelle promesse messianiche della Torà e dei
Profeti. Non sono, tuttavia, come i musulmani la cui salvezza è
già nella loro fede (se sono buoni, amanti della pace e tolleranti verso
gli altri e non fanatici che desiderano convertire il mondo all'Islam con la
forza); i cristiani saranno salvati dalla teologia idolatra quando capiranno
che "tranne Me non c'è altro Dio".
Gnomen 539 - Fondamentalmente anche l'Islam,
tramite il Corano, crede nella rivelazione al Sinai e nella Torà e nei
Profeti, ma, tuttavia, è distaccato dalla tradizione biblica e ha una
propria tradizione coranica. I musulmani non credono di far parte della
tradizione messianica della Torà e dei profeti e, in effetti, non ne
fanno parte. Hanno bisogno, tuttavia, del grande e santo Maestro inviato da EL
SHADDAI prima del grande e terribile giorno del Signore, il giorno della
giustizia, che spiega a ebrei, musulmani, cristiani e altri i meravigliosi Segni
Completi della Redenzione Finale.
Gnomen 540 - I Segni Iniziali della Missione
Messianica derivanti dalla RESH del nome ASHER entrarono nel destino di Yeshua
e quindi tutti i Segni della Storia precedenti dovevano passare attraverso
quella Missione. Per questo motivo le profezie riguardanti il Goel Finale, la
Redenzione Finale e le Promesse messianiche vengono associati a Yeshua nella
formazione del cristianesimo e sui suoi due millenni di storia. Il primo scopo,
per così dire, della ALEF del secondo EHEYE è di ristabilire la
vera fede laddove è stata falsata e manipolata per permettere ai
cristiani la correzione della odiosa divinizzazione e stabilire il Nuovo Altare
per i discendenti di Malchitzedek. "Io sono il Primo e Io sono l'Ultimo e
non c'è altro Dio con Me".
Gnomen 541 - Lo scopo riguardante la correzione
di tutte le false dottrine teologiche deve includere, in primis, l'errore in
campo ebraico delle false dottrine dello Zohar. Il popolo di Israele deve
conoscere e comprendere chiaramente il profetizzato peccato idolatra (avon
ketz) degli ultimi giorni, con il suo subdolo Pantheon dello Zohar e le successive
quattro generazioni di falsa Kabalà culminate in questa quarta
generazione col falso messianesimo di Habad.
Gnomen 542 – La ALEF dell'EHEYE finale racchiude
le promesse messianiche e redenzionali della Torà e dei Profeti per
merito del Goel Haim. La dottrina trinitaria, la divinizzazione del Cristo, i
culti mariani non avranno più senso. Per questo parliamo dei discendenti
di Malchitzedek e non dei cristiani. La correzione del cristianesimo
rappresenta l'annullamento di tutta la sua teologia. Allo stesso modo, lo Herem
Mi-deoraita, la Scomunica decretata in nome della Torà contro lo Zohar
non intende correggerlo ma distruggerlo e sradicarlo dall'ebraismo, per
permettere la purificazione del popolo che in esso ha creduto per più di
quattro secoli.
Gnomen 543 – Una volta eliminati gli errori
teologici del Cristianesimo, gli insegnamenti di Yeshua e dei Segni Messianici
Iniziali saranno compresi dai più e assumeranno un grande valore per la
storia redenzionale, come da noi ricevuto: "tre sono gli Uomini della
Redenzione, Mosè, Gesù e Haim". Tutto ciò che
è ora studiato su Yeshua, comprese le nuove conoscenze fornite dallo
Tzadik Haim sul Maestro di Giustizia, sulla Scuola degli Esseni, sui Segni Iniziali,
sulla Missione dell'Ariete Sacrificato e sulla missione fallita di Malachia, rientrano
nella nuova fede della Redenzione Finale.
Gnomen 544 – Nulla di ciò era noto o
compreso prima, non dai cristiani e non dagli ebrei. Le nuove spiegazioni
ricevute sono vere e fanno parte della Nuova Fede. Le nuove spiegazioni e
interpretazioni dei fatti passati e recenti sono vere e vanno credute, come gli
insegnamenti di Sefer Mishnat Haim. Quindi c'è un enorme merito nel
credere e riconoscere la verità così come viene rivelata in
questo momento della storia, che segue l'avvento del Goel Finale, Haim.
Gnomen 545 - Il prescelto Goel, nella sua
resurrezione, ha realizzato la profezia di Malachia (3, 1): "E subito
l'adon (signore, maestro) che voi cercate si stanzierà nella sua sede".
Allude alla sede del Palazzo del Nuovo Regno dei Cieli in cui il Goel finale
è consacrato come Giudice Unto. Ci vuole molta umiltà da parte
degli ebrei per fare i conti con il concetto di Nuovo Regno dei Cieli, sebbene esso
faccia parte della Nuova Fede della Redenzione Finale.
Gnomen 546 - All'inizio, essi non lo capiscono,
per lo più a causa della confusione che esiste nella Tradizione tra Goel
e Messia che fa credere che si tratti di un'unica persona. La ben nota profezia
in Isaia esclude titoli d'onore di tale livello per il prescelto che, al
contrario, confondono più di quanto rivelino. Inoltre, poiché la
stessa profezia è stata fortemente cristianizzata, gli ebrei tendono ad
evitarla e a non considerarla nelle sue implicazioni.
Gnomen 547 – Mi riferisco a (Isaia 9, 5-6):(5)
"Poiché un figlio ci è nato, un bimbo ci è stato dato:
e il governo (misrà – significa anche missione o posto di responsabilità)
sarà sulle sue spalle; sarà chiamato consigliere ammirabile, potente
di Dio (EL GHIBOR – significa che riceve la forza da Dio), padre perenne, principe
di pace (6) per dare incremento al suo regno e una pace senza fine al trono di Davide
e al suo regno, per stabilirlo saldamente e sostenerlo mediante il diritto e la
giustizia, da ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Dio delle
Schiere (Adonai Tzevaot)".
Una
domanda da asino: si parla qui di qualcuno che è vivo nel mondo terreno?
Gnomen 548 – Abbiamo ricevuto sogni profetici
estremamente chiari di questo segno, con lo Tzadik Haim, ritornato al mondo
come un bambino piccolo e cresciuto rapidamente (sogno n. 535 di Davide Levi e
altri). EL GHIBOR non va tradotto "Dio Potente", come nelle bibbie
cristiane, ma in "colui che riceve il Potere di Dio". EL significa
qui il Potere di Dio come EL alla fine dei nomi degli angeli di Dio (Gabriel,
Michael, Azriel, e via di seguito).
Gnomen
549 - La traduzione di EL GHIBOR fatta da James King è scandalosa e
incoraggia i cristiani nel loro errore con un fervore ancora maggiore,
totalmente al di fuori del contesto della profezia. E' forse Dio che ha il
governo sulle spalle? E' forse Dio un principe di pace o un ammirabile consigliere
? O è Dio ad essere lodato o onorato come "un padre perenne"? Tutto
ciò non ha senso. Qui si sta parlando degli attributi del Goel prescelto
da Dio.
Gnomen 550 – Vorrei qui spiegare alcuni punti della
summenzionata profezia che è rappresentativa della Nuova Fede racchiusa
nel nome finale EHEYE. Il bambino profetico che ci è nato indica le
novità della nuova fede. E i termini che accompagnano la nuova creatura
descrivono lo status del Goel Finale prescelto dall'Onnipotente. Quando l'elevato
livello del Goel sarà conosciuto, non si farà più
confusione fra il Datore e l'oggetto di tali titoli.
Capitolo 12
La qualità di saper trasformare la propria debolezza originata
da errori passati in una forza di buone azioni
Gnomen 551 - Nella seconda parte della profezia,
una volta stabiliti i "segreti" superiori e universali riguardanti il
Goel Finale, essi vengono posti in relazione con i più specifici segni
messianici ebraici della Casa di Davide. Questo non può mancare. Se
mancassero i Segni Messianici per Israele, mancherebbe l'intera redenzione e se
fossero stati dati solo i Segni Universali, Israele non avrebbe potuto
accettarli e avremmo ottenuto un cristianesimo e un ebraismo in una nuova
forma, Dio non voglia.
Gnomen 552 - La profezia spiega che attraverso
il potere del Goel Finale, in virtù dei Segni Universali, anche al
"regno messianico" del "figlio di David" verrà dato
il potere della sua esistenza eterna e pacifica. Questa profezia non avrebbe
potuto essere spiegata chiaramente nella Tradizione prima della Redenzione
Finale perché mancava la Chiave che chiarisce che il Goel non è
il Messia e che il livello del Messia è quello di un Asino. La vera
domanda a livello storico-redenzionale è la seguente: perché la
profezia afferma "per sempre"?. E' pur vero che il libero arbitrio
non viene tolto. Supponiamo che ci si allontani dal sentiero dell'umiltà
o della giustizia, chi potrà "garantire" che la Casa di David
rimarrà veramente umile e "da ora e per sempre"?
Gnomen 553 – Se siamo a conoscenza che il Goel Finale
rappresenta anche il Completamento dei Segni Universali ed è ora nel
Regno dei Cieli, dopo il Segno finale della Resurrezione, e che i Messia della
Casa di Davide sono "Asini" in terra "cavalcati" dal Goel
Finale, Haim, e che il Sacerdozio messianico della Casa di Preghiera è
direttamente sotto il Giudice Unto del Regno dei Cieli, allora possiamo capire che
giustizia e umiltà regneranno per sempre nella Casa di Davide.
Gnomen 554 - Quando ciò è
compreso, bisogna anche riconoscere che non il popolo ebraico, né gli
asini e nemmeno il Goel finale potranno realizzare tutto ciò. Solo lo
zelo di ADONAI TZEVAOT lo renderà attuabile.
Gnomen 555 - Tutto questo è parte
integrante della Nuova Fede, portata dalla ALEF del nome finale EHEYE. Di
sicuro dobbiamo continuare a parlare della pienezza e completezza della Terza
Redenzione Finale che perviene al mondo tramite il portentoso EHEYE ASHER
EHEYE. Dobbiamo, ovviamente, ricordare che Dio Onnipotente è Uno e il
suo nome è Uno e trascende il passato, il presente e il futuro.
Gnomen 556 - Quando leggiamo nella Torà
che EHEYE ASHER EHEYE si rivelò a Mosè, magister noster, nel
roveto ardente, sappiamo che un angelo di Dio Onnipotente fu inviato per
rivelarsi a Mosè e parlargli a nome di Dio. Con lo stesso nome che in
seguito avrebbe redento Israele (e tramite Israele, anche l'umanità). Ciò
non significa che comprendiamo il nome stesso ma che sappiamo che il nome di
Dio Onnipotente fu rivelato nel mondo e per il mondo.
Gnomen 557 – Nel normale studio della
Torà, il lettore apprende innanzi tutto da Rashi, alav ha shalom, il commentatore
principale della Torà e della Tradizione, che i tre esili e le tre conseguenti
redenzioni furono fatte vedere a Mosè tramite uno spirito profetico nel
roveto ardente. Per questo motivo Mosè non pronunciò il Triplice
Nome quando annunciò ai figli di Israele che EHEYE lo aveva mandato per redimerli
dalla schiavitù in Egitto. Era sufficiente, ragionò Moshè
Rabbenu, che il popolo si concentrasse su quella prima redenzione e non dovesse
sentire il peso degli eventi storici futuri.
Gnomen 558 - Di sicuro, questo commento
di Rashi (basato sugli insegnamenti del Talmud) racchiude circa 4000 anni di
storia. Questo perché il nome stesso è il Fattore della storia redenzionale
di Israele.
DIARIO dell'ASINO: È l'8 novembre 1998: vorrei
qui notare che ultimamente abbiamo sognato (io, Nodà e Paolo) terremoti
e una fitta nebbia dalla quale bisognava proteggersi chiudendo ermeticamente le
finestre. Del terremoto, si diceva che eravamo protetti e dovevamo posizionarci
al centro della stanza prendendo a mano le cose dalle altre stanze che
sarebbero potute cadere. Abbiamo fatto il segno…
Gnomen 559 - Una ragione per cui il nome finale
EHEYE è lo analogo al primo è che la storia della prima
redenzione ritorna per il suo completamento storico nella Redenzione finale. Perché
la terza redenzione è finale, come Giacobbe, nostro padre che è
il terzo e ultimo Patriarca.
Tutto
è avvenuto nel passato: i 3 Patriarchi, il triplo Nome rivelato a
Mosè nel roveto ardente, le 3 ascese di Mosè (la seconda è
sottaciuta). Perché nessuno poteva prevedere la terza e ultima
redenzione? La domanda non può essere posta ai cristiani: credono che
Gesù sia il Messia finale, il Goel finale e l'Eterno Figlio di Dio.
Devono prima rispondere a "Io sono il primo e Io sono l'ultimo e tranne Me
non c'è altro Dio" (Isaia, 44, 6). Essi attendono il secondo
avvento di Cristo, costretti ad ammettere che la prima venuta è stata
una faccenda piuttosto sanguinosa negli ultimi 2000 anni.
Gnomen 560 - Anche i musulmani sono esclusi
dalla redenzione finale, in quanto credono che l'Islam sia la religione finale
e che tutta l'umanità la deve adottare. Tuttavia, almeno una parte degli
islamici ha accettato l'idea che ciò non è realizzabile, anche
alla luce della credenza che negli ultimi giorni del Giudizio, Allah invierà
un grande saggio (ma'hdi) che spiegherà la verità all'umanità
intera.
Gnomen 561 - La domanda, tuttavia, riguarda
direttamente gli ebrei religiosi. Da quanto tempo aspettiamo la Redenzione
Finale? La tradizione, che attende il Re Messia al tempo della Redenzione
Finale, è piena di speranza, di preghiere che invocano la ricostruzione
prossima del Terzo e Ultimo Tempio a Gerusalemme. Ma nessuno dice "stiamo
aspettando i Segni finali di Giacobbe, nostro padre o stiamo aspettando la
rivelazione finale del nome finale EHEYE". Ci sono molte illazioni nella
stessa Tradizione su come saranno le cose nei giorni messianici ma è
noto e ufficialmente sigillato nel Mishnè Torà del Rambam che
queste sono solo speculazioni e opinioni formatesi nell'interpretazione di
alcuni versi della Torà e dei Profeti ma NON SONO vera kabalà,
per cui confondono più di quanto possano chiarire e insegnare.
Gnomen 562 - La risposta è che il
Signore, nostro Dio, dopo aver scelto il Goel finale, inizia a manifestare i
Suoi meravigliosi Segni che sono sotto la Nuova Santità del nome finale
EHEYE. Tutto ciò che può rappresentare i molteplici scopi della
prima Santità viene raggiunto storicamente quando il nome finale EHEYE viene
rivelato per la Redenzione finale. Tutta la storia ritorna, in un certo senso,
dopo aver compiuto ciò che doveva essere realizzato, completandosi nella
Grande Nuova Santificazione dell'EHEYE finale.
Gnomen 563 - Diciamo allora che l'ALEF del nome
EHEYE conduce alla Nuova Fede della Redenzione Finale. Come è possibile
parlare di una Nuova Fede? La vera fede in Dio è vecchia quanto Adamo e
cosa potrebbe essere considerato nuovo riguardo alla fede di Abramo? La vera
fede fu rivelata per tutto Israele sul Sinai. Gli ebrei conoscono la vera fede.
I musulmani pregano nella vera fede. Ci sono persino milioni di cristiani che
credono in Dio e molto meno nel cristianesimo.
Diciamo
allora che è la Nuova Fede racchiude il Completamento della Redenzione
finale, il Completamento di tutta la storia precedente e il Completamento di
tutti i Segni di Dio con i 3 Patriarchi, il Completamento dei Segni della
Torà, il Completamento dei Profeti, il Completamento del Patto di pace e
la promessa ad Elia, il completamento di Purim, il completamento di
Hanuccà nel completamento del terzo e ultimo tempio, il completamento di
tutti i segni della missione messianica di Yeshua, inclusi i segni dell'Ariete
sacrificato al posto di Isacco e i segni del cristianesimo, il completamento
dei segni messianici della casa di Giuseppe e i segni messianici della casa di
David, il grande completamento del nome finale EHEYE, sono tutti nuovi.
Gnomen 564 - Naturalmente, non stiamo parlando
di un completamento nella fede del secondo comandamento. E' che la forza del
secondo comandamento ritorna per il suo completamento nel mondo. Torna a
finalizzare la sua vera comprensione a livello universale perché grande
è la mancanza di conoscenza della vera fede monoteista nel mondo in
generale. C'era qualcosa della redenzione dall'Egitto e della rivelazione nel
Sinai che poteva essere considerata un completamento della pura fede monoteista
di Abramo? Certamente no. Quella fede fu ricevuta e tramandata in
eredità da Abramo, padre di molte genti.
Gnomen 565 - Non era la fede che era nuova, ma
le manifestazioni, i miracoli, i segni e i portenti di Dio, così come
gli insegnamenti, le leggi e le parole profetiche di Dio nella Torà che
erano storicamente nuove al momento della rivelazione del primo nome EHEYE. Per
ipotesi, possiamo dire che se Abramo fosse stato presente in Egitto, sul Mar
Rosso e sul Sinai, ogni miracolo manifesto avrebbe rappresentato un
rinnovamento della sua fede e ogni elemento di quei portenti sarebbe stato
chiamato Nuova Fede perché quei miracoli non erano avvenuti in
precedenza ma nel loro momento storico unico.
Gnomen 566 - La Quarta Generazione della
Redenzione finale rappresenta la Manifestazione ultima di Dio come Redentore di
Israele e dell'umanità. Avviene tramite incredibili miracoli ed eventi
terrificanti, con il Giudizio finale che coinvolge tutta l'umanità. E'
tutto nuovo. La Quarta Generazione Finale non è mai esistita prima e non
si ripeterà mai più. Così anche la meravigliosa venuta del
Goel Finale, Haim e gli incredibili e miracolosi Segni Completati della Redenzione
Finale sono rivelati qui e ora per tutti i tempi. Tutto ciò che è
accaduto in passato che appartiene al Disegno Storico della Redenzione Finale
ritorna per il suo completamento nel nome finale EHEYE.
Gnomen 567 - La fede stessa si rinnova e tutti
quegli aspetti che sono eterni, come la storia dei Patriarchi, le leggi e i
comandamenti della Torà, la Tradizione e la storia di Israele vengono
rinnovati nel Nuovo Patto della Redenzione Finale e tutto ciò che
è stato rivelato per la Redenzione finale è totalmente nuovo.
Credere nella Nuova Rivelazione significa credere nei Segni Redenzionali e
Messianici Completati inviati da Dio Onnipotente dopo l'elezione del Goel
finale.
Gnomen 568 - Cosa c'è di nuovo allora per
Israele? Tutto è nuovo per Israele come per tutte le persone che vengono
a conoscenza e credono nella Redenzione Finale mentre la storia segue il suo
corso. Il Nuovo Patto Finale è nuovo. L'avvento del Goel Haim e la
conoscenza della sua vera posizione sono nuove. Il segno delle stelle è
nuovo e tutti i suoi significati e connotazioni sono completamente nuovi e mai
conosciuti prima. Il Nuovo Regno dei Cieli è nuovo e i Gradini di marmo
bianco del cuore del Regno dei Cieli sono nuovi.
Gnomen 569 - Il Nuovo Messaggio e il Disegno
Nascosto nella missione di Cristo sono nuovi. Nulla di tutto ciò era
noto prima. La verità del Maestro di Giustizia e la vera ragione della
fondazione della Scuola degli Esseni e, in generale, le verità e la vera
storia dei Segni Iniziali, sono nuove. La missione di Yeshua come rivelata in
tutti i sensi nei Segni Completi della Seconda Venuta della Stella di Cristo (la
Stella che Stupisce) con il Nuovo Pane di Betlemme dei Segni Messianici
è nuova per cristiani ed ebrei.
Gnomen 570 - Per i cristiani è un
terremoto che favorisce però la correzione della loro fede. Per gli
ebrei, all'inizio, è uno scandalo, che, una volta capito, è fonte
di una nuova, lunga e profonda meditazione sulla storia di Israele e sulla
giustizia di Dio. Probabilmente il principale mutamento nel pensiero ebraico
tradizionale deriverà dal Nuovo Messaggio dell'Inaugurazione delle
Inaugurazioni della Nuova Casa di Preghiera di 7 piani e 13 altari e tappeto
dell'Islam a Gerusalemme e a Beer Sheva.
Gnomen 571 – La nuova comprensione che condurrà
ad una profonda meditazione su tutta la storia profetica, non intacca
però il regno della Halachà. Rappresenta invece una profonda
introspezione ad Israele per il futuro, in quanto solo il popolo eletto
è erede delle profezie della Torà e dei Profeti. Nella
rivelazione finale di EHEYE ASHER EHEYE è veramente Israele, alla fine,
che sarà in grado di apprezzare, con il suo nuovo umile spirito e il suo
nuovo cuore semplice, le relazioni profonde e la comprensione incessante del
nome completo di Dio, il Santo Redentore di Israele.
Gnomen
572 - Tale sarà la ricompensa storica del popolo ebraico grazie al
fatto che è riuscito a preservare la Torà e la Tradizione nel
corso della storia. E tutti gli errori nella sua storia diventeranno Recinti di
Correzione e Porte di Perfezione e il livello spirituale di Israele
verrà consacrato agli occhi dell'umanità. Grande e profonda
sarà l'introspezione di Israele nel comprendere la Provvidenza di Dio
attraverso i secoli e intensa sarà la vicinanza della Presenza di Dio.
Gnomen 573 - Più che la difficoltà
di venire a patti con la missione di Yeshua, per gli ebrei religiosi la Nuova
Legge, il Nuovo Rito e il Nuovo Sacerdozio del Terzo Nuovo Tempio a Gerusalemme
e a Beersheva creeranno inizialmente problemi che al presente appaiono
insormontabili.
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Gnomen 582 – Io sono Tamar che ti ha sedotto per
farti cadere nell'unione d'amore di cui avevi bisogno per la tua salvezza. Non
ti ho forse nascosto il viso dietro il velo messianico? Non sono io la dolce e
bella vedova a cui era stato promesso Shela? Non mi sono forse vestita da meretrice
per rivelarti la vera storia dell'Ariete messianico? Eppure hai amato la mia
seducente bellezza nel momento del tuo bisogno e perché mi hai dato
della prostituta quando ti è stato riferito che portavo nel mio grembo i
Segni Messianici sia della Casa di David che della Casa di Giuseppe?
Gnomen 583 – Eccomi qua, sono Peretz che abbatte
le barriere della tua precedente comprensione. E' forse dal mio lignaggio che
uscirà il tuo Asino unto? Eppure i segni di mio fratello brillano come
il sole alle estremità della terra. E mio fratello non ha tolto la mano
dall'utero di Tamar circa 2000 anni fa per aprire al mondo i Segni messianici
iniziali di Zerah? E non è stato firmato nel sangue scarlatto del suo
sacrificio in modo che la sua storica apertura non venisse mai dimenticata?
Gnomen 584 - Non sono io l'asinello di Betlemme
Efrat? Il Pane del mio panificio di Gnomen non soddisfa il tuo palato
messianico? Il figlio del Patto di Pace non porterà per te il Terzo e
Ultimo Tempio di Gerusalemme, con 7 piani e 13 altari e il tappeto dell'Islam, tramite
la Grande Fede Unificata nell'unico Dio Vivente di tutta l'umanità? Vedi
quindi a chi appartengono questo Sigillo del Nuovo Patto Finale e questo
Cordone dell'Eredità della Casa di Giacobbe e questo Bastone dell'Autorità
con il permesso del Goel Finale, Haim. Non sono venuti da te e non sono venuti
per adempiere le promesse messianiche fatte a te? Hi-Haw!
Gnomen 585 – E' vero, ora sono dietro il Velo
"messianico" dell'Asino, hi-haw, e del tutto sconosciuto a tutti. Mi
avvicino con la velocità della tartaruga nel trovare le parole per
aiutare a capire il Nuovo Linguaggio dei Segni Completi e a vedere la Grande
Illuminazione che è scesa sulla nostra Stalla per il bene della vera
pace e della vera riconciliazione che verrà dopo la Quarta Generazione.
La Nuova Santità viene per rinnovare il tutto. Rinnova Giuda e rinnova
Tamar. Rinnova il popolo ebraico nella Nuova Santità della Redenzione Finale.
Rinnova l'intera Torà nel Nuovo Patto Finale della Terza Redenzione Finale.
Rinnova lo spirito e rinnova il cuore. Rinnova la mente con il Nuovo Cervello
Umile in virtù dell'umiltà del prescelto Tzadik, il Goel Haim.
Gnomen 586 - Quando sarai anche tu un Asino Illuminato?
E anche più di quanto possa essere concepito da un povero cervello
d'asino, il tuo splendore sarà aumentato dalla vasta conoscenza umana
che possiedi. Hai bisogno del mio senno di Asino per illuminarti in modo da
poter usare il tuo splendore per brillare nella rivelazione finale della venuta
del Goel Haim. Siamo nel Giardino, per merito della resurrezione dello Tzadik
Haim. Cosa significa "siamo nel giardino"? Ci sono nuovi giardini
"creati" nel Segno Finale della Resurrezione, nuovi giardini tra due
mondi, il mondo dei viventi qui sulla terra e il mondo di quelli risorti nel Nuovo
Regno dei Cieli. 6000 anni di storia sono stati necessari per poter scrivere
queste parole.
Gnomen 587 - Se
mi consideri un essere umano, dai la colpa a Peretz, ma non mescolarmi con tali
fragili ambiguità; io sono un essere del Giardino. Anche prima della
creazione del Goel, io ero già pronto per servirlo quando il momento di
tale meravigliosa creazione di Dio sarebbe arrivato alla vigilia del Grande Sabato;
sono io il filo di cui hai bisogno per intrecciare i tuoi pensieri nei piaceri
del Giardino. Sono io la risata scaturita dalla gioia di Isacco per la
riconciliazione dei cuori dei discendenti di Adamo ed Eva. Bambini innocenti da
ogni parte del mondo mi danno una pacca sulla groppa e mi tirano le orecchie
per la felicità.
Gnomen 588 - Ma grandi studiosi ebrei mi cercano
nella Santa Torà perché in essa si parla anche di animali impuri.
Perché, allora, ho emesso forti ragli messianici nel linguaggio umano
per giustificare la situazione storica del popolo messianico prima che arrivassero
le profezie redenzionali di Balaam? Anche tu mi avresti picchiato se avessi
portato fedelmente il tuo fardello attraverso i tortuosi percorsi della storia
messianica? Fino a che la mia bocca fu riempita dall'Alto per annunciare
"è giunto il momento" e dalla mia stalla in Alto ero pronto
per la Grande Discesa finale.
Gnomen 589 – Io sono il filo scarlatto sulla
mano di Zerah intrecciato nella fibra di un Asino, sparigliato fra i Patriarchi
e le vesti sacre dei Profeti di Israele. Hi-Haw! Anche nel Rotolo di Ester sono
nascosto nei Segni di ASHER. Hi-Haw! E quando EL MISTATER occultò il Suo
nome, nascose anche l'Asino nel Palazzo Nascosto di Ester nel Regno dei Cieli
fino all'ultima volta in cui sarebbe stato in grado di ragliare liberamente le Virtù
dei Nuovo Gradini di marmo bianco. Hi-Haw! Potrei forse dirti questo se fossi
un essere umano? Hiii-Hawwww !!!
Gnomen 590 - Mi hanno fatto incontrare con
Peretz perché lui abbatte le barriere che mi permettono di uscire dalla
stalla e scendere nel mondo. La fede di Abramo mi ha sellato in modo che io
abbia la forza di portare le Novità del Goel Haim alla grande
santificazione del nome di Dio sul monte Moriyà.
Gnomen 591 - Perfino i maiali inizieranno a
ruminare quando sentiranno le preghiere di gioia e i canti di lode e vedranno
l'armonia dell'umanità deliziarsi nell'unico Dio Vivente del creato, nel
Terzo e Ultimo Tempio.
Gnomen 592 - Il nome finale EHEYE compare nel
Segno della Purificazione, che, ovviamente, ha diversi significati, ma
poiché la rivelazione della Redenzione Finale coincide con l'entrata
nella Grande e Terribile Quarta Generazione Finale ecco che il termine racchiude
anche molti segni di devastazioni, calamità, acque alte, epidemie,
malattie inguaribili e altre sventure. Nella Quarta Generazione Finale non solo
il male e i malvagi verranno distrutti, ma le radici stesse del male verranno
estirpate per sempre. E' proprio questa terribile purificazione che consente
alla Redenzione Finale di stabilirsi sulla terra.
Gnomen 593 - Esiste, tuttavia, una differenza
tra il giudizio sul popolo di Israele e quello sulle nazioni del mondo. Il
mondo ebraico ha sofferto il suo olocausto e ha già pagato per la
terribile purificazione della sua "selezionata" quarta generazione.
Il terribile sacrificio dei figli di Israele è stato accettato davanti
al Signore, nostro Dio, e dalla fine della Shoà il popolo ebraico nel
suo insieme è dalla parte del merito e continuerà ad elevarsi.
Gnomen 594 - "In quei giorni Io farò
un nuovo patto con la casa di Israele e con la Casa di Giuda; non come il patto
che stabilii con i loro padri il giorno che li presi per mano per trarli fuori
dalla terra d'Egitto; patto che essi violarono, benché Io li avessi
sposati" (Geremia 31, 31-32).
Gnomen 595 - Perché queste parole "benché
Io li avessi sposati (va-ani baalti bam)" vengono subito dopo il fatto
della loro violazione? In effetti, per spiegare l'assoluta necessità di
un nuovo patto da stipulare. Con la Torà violata, Dio ci salvi, che ne
sarebbe stato del patto tra Dio e Israele? Il verso non dice "non come il
patto che stipulai con i loro padri sul Sinai", ma piuttosto "nel
giorno in cui li presi per mano per trarli fuori dalla terra d'Egitto". Si
riferisce anche al patto della Torà che stava per essere stipulato, quel
patto che fu realizzato quando il popolo, dopo aver assistito ai miracoli e ai
segni della redenzione di Dio, lasciò l'Egitto con l'intenzione di
andare nel deserto e servire Dio.
Gnomen 596 – Il popolo non sapeva ancora quali
sarebbero state le "condizioni" della Torà, ma già
aveva ricevuto i comandamenti per quel primo Pesah in Egitto "Dio
parlò a Mosè e ad Aharon dicendo: Questo mese sarà per voi
il primo dei mesi, sarà per voi il primo dei mesi dell'anno. Parlate a
tutta la congregazione di Israele e dite loro: Il decimo giorno di questo mese,
ognuno prenda un agnello per famiglia" (Esodo, 12, 1-3) ecc. Queste erano
le leggi della Torà che erano state date prima della rivelazione sul
Sinai; facevano già parte del Patto che sarebbe stato rivelato e stipulato
sul Sinai. Questo ci aiuta a capire che oltre alla violazione della Torà,
il popolo aveva violato le condizioni già espresse in Egitto.
Gnomen 597 – Da un lato, la violazione delle
condizioni della Torà è peggiore della violazione delle leggi
stesse. Per capirci meglio, facciamo un esempio: una persona dice: "Credo
nella Torà e nelle sue Leggi, l'osservanza del sabato inclusa. Purtroppo,
però, per motivi di sostentamento, sono costretto a lavorare". In
sostanza, ha detto di credere nella Torà ma di non potere rispettare,
suo malgrado, tutte le sue condizioni. Se, tuttavia, la persona dicesse:
"Credo nel sabato come descritto nella Genesi, ma non credo nelle
condizioni alle quali mi devo attenere per osservarlo", ecco che egli ha
negato le radici della Torà e non ha semplicemente violato la legge del sabato
ma ha violato l'intera Torà.
Gnomen 598 – Analogamente, Dio ha detto "patto
che essi violarono" dalle sue stesse radici non accettando le sue condizioni,
che cominciarono ad essere promulgate in Egitto. Vi è, tuttavia, un
aspetto delle condizioni della Torà che fa sì che non sia la
Torà ad essere violata ma le sue condizioni soltanto. In questo caso, si
potrebbero modificare tramite un organo ufficiale del Tribunale ebraico, in
modo che la legge della Torà possa essere osservata con restrizioni meno
severe e impegnative. Ai Saggi e ai rabbini fu infatti dato il potere di invalidare
persino una norma della Legge Orale nel caso in cui la congregazione "non
potesse reggerla" per la difficoltà a metterla in pratica.
Gnomen 599 - Al tempo del Nuovo Patto Finale,
quindi, le condizioni del Patto della Torà vengono ristabilite e le
nuove condizioni vengono stipulate in un Nuovo Patto con il Signore, nostro
Dio. La questione stessa della Nuova Legge è certamente complessa, ma
credo che ci sia un'allusione nel verso di Geremia (31, 28-29) che precede il
nuovo patto con la chiave di comprensione delle "nuove condizioni" -
"In quei giorni non si dirà più che i padri hanno mangiato
uva acida e i denti dei figli si sono allegati, ma ognuno morrà a causa
del proprio peccato".
Gnomen
600 - Da tutto ciò si comprenderà che dopo la Shoà
è cambiato il metro di giudizio nei confronti del popolo ebraico da
parte del Tribunale di Dio. Ogni ebreo viene punito per il peccato che ha
commesso e non a causa del peccato collettivo dei padri. Questo cambiamento
di prospettiva nel Tribunale Superiore è analogo al cambiamento del Nuovo
Patto e ad esso collegato. Non è facile capirlo; non si tratta di bianco
e nero. Rimane pur sempre la condizione di "arevut", ossia la
responsabilità che un ebreo deve sentire nei riguardi della sua comunità,
ma è la misura che è cambiata, nel senso che il giudizio
dall'Alto è individuale e non più collettivo.
Capitolo 13
La qualità di essere puliti nei propri pensieri
Gnomen 601 – Il sacrificio di Israele in quel
decreto indicibile (chiamato con il nome profetico di Shoà) è
stato accettato dal Signore, nostro Dio, e il destino del popolo ebraico
è cambiato in bene per il resto della sua storia. L'immensità di quell'olocausto
ha trasformato il Giudizio superiore e profondo delle promesse di Dio, che sono
iniziate a realizzarsi. Non ci saranno più giudizi negativi sulla
nazione nel suo insieme e ogni singolo ebreo sarà esentato dai giudizi
negativi collettivi del passato.
Gnomen 602 - Non è nostro compito spiegare
in che modo vengono emesse le sentenze nel Tribunale Superiore. Ciò
è al di là della nostra capacità e solo gli Tzadikim che
si elevano al livello del Tribunale Superiore possono intervenire come
"avvocati difensori" per alleggerire i decreti sul popolo e sull'umanità.
Per quanto riguarda lo Shoà, tuttavia, gli Tzadikim Nistarim non ebbero
il permesso di intervenire, come ci spiegò in vita lo Tzadik Haim.
Gnomen 603 - Prima della Shoà, gli ebrei ortodossi
maledicevano i propri correligionari che avevano aderito ai nuovi movimenti di
riforma (la Haskalà) o ai nuovi ideali di libertà o al socialismo
o al comunismo. Allo stesso tempo, aggiungiamo noi, quegli stessi ebrei ortodossi
erano, purtroppo, trasgressori nel terribile peccato delle luci false e
idolatriche dello Zohar. Gli ortodossi e gli Hassidim che affermavano che gli ebrei
laici vivevano nel peccato erano più in colpa di loro perché
avevano violato, senza saperlo, il vero Patto e la vera fede nella Santa
Torà. I leader religiosi, infatti, che conoscevano bene la
Halachà, erano molto più colpevoli e il livello del danno
spirituale del loro peccato era assai più grave.
Gnomen 604 – Non è il caso di dilungarci;
il sacrificio di tutto Israele è stato accettato dal Signore, nostro
Dio. E il momento storico del grande cambiamento nel Tribunale Superiore che
giudica meno rigorosamente è iniziato nella storia di Israele. Siamo
entrati in un Nuovo Tempo.
Gnomen 605 – Ricordiamo che la violazione del
Patto è connessa all'avon ketz (il peccato della fine dei Giorni) con i
volti (partzufim) emanati dell'Uomo-Dio Cosmico, lo Zeir Anpin dello Zohar, e
questo peccato ha coinvolto tutto Israele, che davanti al Tribunale Superiore
fu riconosciuto colpevole. Dopo l'Olocausto, tutto Israele, a livello generale,
viene considerato "be-shogheg" e non "be-mezid", di chi sbaglia
involontariamente e non intenzionalmente.
Gnomen 606 - Tutto Israele era in errore. Prima
della Shoà, il popolo ebraico nel suo insieme fu sottoposto a un
giudizio di morte. Dopo la Shoà, il popolo ebraico nel suo insieme
è entrato in un giudizio di vita. Come prima era stata condannato nel
suo insieme, così ora è iniziata la sua benedizione nel suo
insieme[12]. L'intero Israele, che comprende gli ortodossi,
i religiosi, i tradizionalisti, i laici, i non religiosi non potrebbe
sottostare al giudizio severo della Torà come lo era in passato.
Gnomen 607 – I leader religiosi responsabili del
popolo erano caduti e la kedushà della Torà aveva richiesto di mantenere
quella responsabilità che li aveva abbandonati. Come spiegato, la
Shoà ha rappresentato l'acme della condanna profetica "e hanno violato
il Mio patto".
Gnomen 608 - Il popolo ebraico, alla stessa
stregua di nostro padre Giacobbe, zoppicò all'indomani dell'Olocausto
quando, dopo la sua lotta di 2000 anni di esilio, ne uscì vittorioso
tramite la benedizione di Isacco e il Tribunale Superiore decretò il
ritorno nella terra di Israele. I meriti dei sacrifici delle vittime della Shoà
erano davanti a Dio e pur se la rimanenza del popolo zoppicava, ecco che gli
angeli ministeriali delle nazioni dovevano ammettere che Giacobbe ne era uscito
vivo e meritava di essere chiamato Israele per sempre.
Gnomen
609 - Il Nuovo Patto Finale è stato rivelato con la Resurrezione
dell'eletto Tzadik Haim, 35 anni dopo la nascita dello Stato di Israele. Il
Goel Finale scelto, Haim, nacque circonciso esattamente nel giorno, nell'ora e
nel momento della Rivelazione dei Dieci Comandamenti sul Sinai. Lo Tzadik
scelto da Dio Onnipotente come Goel finale e Giudice Unto del Regno dei Cieli
nacque nel Segno della Completezza del Patto.
Gnomen 610 - L'opera nascosta del Goel Haim
è parte integrante della Completezza del Patto della Santa Torà nel
periodo storico in cui essa entra nella nuova fase storica del Nuovo Patto
profetizzato finale del profeta Geremia. Attraverso l'opera nascosta del Goel
Haim, le Radici del Nuovo Patto e della Nuova Legge della Redenzione Finale vengono
stabilite nel loro "Nuovo Livello Radicale" nel Tribunale Superiore.
Basta con i denti allegati dei figli a causa del consumo di uva acida da parte
dei padri! I religiosi erano ebrei, i non religiosi erano ebrei, la Haskalà
era ebraica, i riformisti erano ebrei. Tutto si era livellato. Tutti erano
be-shogheg, in errore. Gli ebrei ortodossi e chassidici che erano coinvolti
nella tradizione mistica dello Zohar erano considerati, per così dire,
"assenti" perché avevano lasciato il mondo reale per
ritagliarsi volti cosmici del loro Buddha emanato.
Gnomen
611 - Tuttavia, il giudizio di quei mali non sarebbe più caduto
sul giudizio del popolo intero[13]. Colui che pecca morirà lui stesso nel suo peccato. Le
virtù amate da Dio d'Israele divennero l'essenza del cambio di giudizio.
L'ebreo è tale non per i simboli che porta, ma per la vera fede che
porta nel suo cuore. La virtuosa Rosa di Giacobbe aveva guadagnato meriti e
stava sbocciando a suo tempo. Che cosa avevano gli ortodossi più dei
Riformisti? Uno può osservare tutte le norme della Halachà ed
avere un cuore cattivo o essere avaro, collerico e fare maldicenza mentre un
ebreo riformato senza osservare la Halachà, può avere un cuore
d'oro ed essere generoso, tollerante, pacifico ed essere amato dal Dio di
Israele.
Gnomen 612 – Sia ben chiaro: io non sto
inventando nulla su questo argomento tremendamente delicato. Lo Tzadik Haim, mi
ha trasmesso i "segni" necessari per capire l'argomento. Ogni
ebreo viene giudicato dalla bontà del suo cuore e dalle sue buone azioni
e il Signore, nostro Dio, sa come valutare le Mitzvot della sua Torà.
Meraviglioso è il Disegno di Dio attraverso la storia di Israele. E il
Goel nascosto, amato da Dio, ha portato su di sé la Completezza del
Patto della Santa Torà per il bene della Redenzione Finale.
Gnomen 613 - Il Goel Haim è lo Tzadik
scelto a cui vengono date da Dio Onnipotente le Tavole Finali della Terza
Redenzione Finale.
Parliamo
qui delle Radici, sia quelle storiche sia quelle nascoste della profetizzata
ricezione delle Nuove Tavole. Con "radici storiche" intendiamo l'assoluta
necessità del Nuovo Patto profetizzato come il risultato di tutte le
sfortunate condizioni di "hanno violato il Mio patto" riguardanti le
condizioni della Torà, che alla fine hanno portato alla Shoà.
Gnomen 614 – L'ebraismo aveva raggiunto il punto
critico della violazione. Era stato infranto il Patto tra il Dio di Israele e
la sua nazione eletta; e la terminologia idolatra della mistica dello Zohar
aveva offuscato ogni possibilità di riconoscere il vitello d'oro
idolatra degli Ultimi Giorni del Giudizio Finale di Israele. La Torà
è eterna e la sua Santità è eterna, "né
cambierà mai nemmeno una corona di una delle sue sante lettere", ma
la Santità della Torà si era staccata dal cuore del popolo e
nulla si potè fare per annullare il decreto.
Gnomen 615 - Il Capo dei 36 Tzadikim Nistarim
era al mondo, viveva al Cairo, ma non potè fare nulla per alleggerire o
modificare quel decreto. Egli stesso lo rivelò a me, a tutta la famiglia
Levi, a Sara (Markus), a Maurizio Piha e a pochi intimi. Nel 1939, lo Tzadik
Haim vide, a livello della sua saggezza, ciò che il malefico capo
nazista stava programmando contro il popolo ebraico. Lo Tzadik chiese la sua soppressione
davanti al Tribunale Superiore.
Gnomen 616 – Lo Tzadik Haim era a conoscenza del
terribile decreto che gravava sui figli di Israele per mano di quel mostro di
iniquità. Tuttavia, dopo aver perorato nel suo sacro zelo la causa del
suo popolo, sentì la voce possente del Giudice Superiore che
decretò: "È un decreto dall'Alto e nessuno ha il permesso di
intervenire".
Gnomen 617 – In tal modo il decreto fu rivelato
nel Tribunale Superiore al Capo dei Lamed Vav Tzadikim Nistarim, per cui
sappiamo che questi ultimi non ebbero il permesso di assumersi alcun peso dei
decreti della Shoà.
Gnomen 618 – Naturalmente, non possiamo
immaginare la sofferenza interiore dello Tzadik Haim in quegli anni,
impossibilitato ad intervenire. Dopo la Shoà, a livelli estremamente
elevati e segreti, lo Tzadik seppe che la punizione finale dell'orrenda e
disumana morte di sei milioni di ebrei era stata accettata con estrema
pietà dal Dio Misericordioso di Abramo, Isacco e Giacobbe, come un olocausto
santificato. Benedetto è il Signore, nostro Dio, perché non
è un uomo che cambia idea e non dimentica mai le Sue promesse.
Gnomen 619 - Sto cercando di spiegare la voce
profetica dei Sogni Redenzionali che il Goel Haim manda agli Asini. "Non
temere, piccolo verme di Giacobbe, poiché Io sono con te, non aver
paura" (Isaia, 41, 14).
Gnomen 620 - Grazie a Dio, lentamente ma
costantemente, si stanno formando le Tavole della Redenzione Finale. Quando
viene scelto il Goel finale, siamo i primi fortunati diffusori delle notizie
del Goel Haim. E gli asini sono gli strumenti per farlo. Hi-haw.
Gnomen 621 - Oh, adesso, non parli di Peretz,
dell'Uomo delle Tavole o dell'Uomo dei Segni, ma di un piccolo verme!
Gnomen 622 – E così parli del Goel Haim
in tutte le pagine di Sefer Mishnat Haim e spieghi i Segni Completi per merito
dello Tzadik scelto e amato da Dio Onnipotente per il bene della Redenzione
dell'umanità. Eppure, c'è una sorta di silenzio intoccabile che vuole
essere infranto dalle parole che ci aiutano a capire la persona che Peretz ha
frequentato assiduamente per 13 anni.
Gnomen 623 - Io stesso sono stimolato dal
desiderio di vedere la tua ardente curiosità soddisfatta dalle mie
risposte. I segni finali sono qui. Devo parlare senza paura. Sta arrivando il
momento in cui le persone non fraintenderanno più e non saranno
più confuse.
Gnomen 624 - Tuttavia, sono spaventato dai mille
ammonimenti "Questi sono per te, Peretz, non per gli altri". Eppure
so come distinguere tra ciò che si può dire e tra i
"segni" che mi vennero dati dallo Tzadik Haim con il "sappilo
perché ne avrai bisogno in futuro". Altre sue parole mi ritornano
attuali: "Cammini con il Maestro ormai da anni, Peretz, ma non sai ancora
con chi stai camminando...". Ora comincio a distinguere meglio tra Tzadik
Nascosto e Goel Nascosto.
Gnomen 625 - Non esiste certamente alcun
privilegio maggiore che l'essere il segretario del Goel Finale e prendere parte
alla formulazione dei testi di Sefer Mishnat Haim.
Gnomen 626 - Lo Tzadik Haim spesso mi diceva:
“Sei fortunato, Peretz, sei estremamente fortunato. Il Maestro non è
severo con te. Se fossi stato il talmid di uno degli altri Tzadikim Nistarim
non avresti avuto il minimo della tanta libertà che hai come mio talmid.
Gli altri non sono come me, Peretz; sono severi nella rettitudine della loro
Kedushà con il loro talmid fin dagli inizi. Non c'è destra
né sinistra. Yashar (dritto)!". Lo Tzadik accompagnava la frase con
la gestualità delle mani, facendo un taglio a destra e uno a sinistra e indicando
una linea retta nel mezzo. Quando lo Tzadik Haim diceva quelle parole, sentivo il
timore verso il Creatore dei cieli e della terra.
Gnomen 627 - “"Loro stessi non possono
raggiungere la larghezza di vedute e l'apertura mentale di
ha-Morè", mi diceva anche lo Tzadik. “Sono nella loro Santità
e camminano giorno e notte nella Santità, a volte nel mondo, a volte
nella loro ascesa e ogni minuto della loro vita è santificato al
Signore, nostro Dio. Il livello del Morè è al di sopra ed
è ad un livello di "larghezza" che non posso spiegarti a
parole, ma posso solo dirti, Peretz, che questo livello non esisteva prima. Il
Morè è diverso e tu sei semplicemente molto fortunato, Peretz.
Devi cercare di capire. Ti sto dicendo questo perché devi saperlo e solo
dopo capirai".
Gnomen 628 - Ad un certo punto del terzo o
quarto anno, lo Tzadik era così angosciato dai miei errori e dalle mie
debolezze che aveva deciso di abbandonarmi come suo talmid e di sottopormi alla
tutela di un altro Tzadik Nascosto, "ma", precisò "uno
con un livello molto alto e particolare che saprà soddisfare la tua
anima che piange". Lo Tzadik mi disse persino di prepararmi a lasciare
Milano per andare a Roma, dove avrei ricevuto ulteriori ordini perché
non avrei avuto il permesso di rimanere nella stessa città con lui.
Quando sono tornato a casa, ho pianto e pregato Dio e ho scosso tutta la mia
esistenza dalla testa ai piedi. Non volevo essere il talmid di nessun altro al
mondo. Il giorno successivo, lo Tzadik mi disse: “Ho cambiato idea, Peretz,
puoi rimanere con ha-Morè. Sei fortunato. Il mio cuore è piccolo
e conosco l'intimità del tuo cuore e so che non vuoi lasciare il Morè."
Gnomen 629 - “È tua fortuna che il
Maestro abbia ampie vedute. Ringrazia Dio per la tua buona fortuna per le ampie
vedute del Morè, per la sua pazienza, la sua tolleranza e il suo piccolo
cuore. Conosco il tuo amore per ha-Morè e per il "derech"
(modo di agire) del Morè. Attento, però, prendi questo come
lezione e non fare cose che mi costringono ad essere severo con te contro la
mia volontà. La situazione è molto grave e molto seria, Peretz,
non immagini quanto. Da stasera hai tre giorni di festa. Rallegrati perché
il cuore del Maestro è molto piccolo e ha avuto pietà di te e ha
sentito piangere la tua anima e non ha voluto vederti soffrire. Vai a bere vino
e festeggia perché la più grande fortuna del mondo non ti
è stata tolta ”.
Gnomen 630 - Spesso lo Tzadik Haim diceva che il
suo cuore era piccolo (lev katan), il che significa che non poteva sopportare
di vedere la sofferenza altrui. Anche il "cuoricino" del Morè
era un "segno" e un insegnamento che avrei dovuto apprendere e assimilare.
Lo Tzadik soffrì per tutti e non poteva sopportare la sofferenza altrui.
Avvenne poche volte, forse 3 o 4, che lo Tzadik mi disse che non sapevo ancora
con chi stavo camminando. Rimasi sempre meravigliato da quelle parole
poiché sapevo che lo Tzadik Haim era il Capo dei 36 Tzadikim Nistarim.
L'intera struttura e formazione del mio studio con lo Tzadik era stata
sigillata in segreto. Il modo di nascondere la vera identità e di non
rivelare segreti era parte integrante del mio studio. L'idea del Goel nella mia
mente si basava ancora su quella tradizionale della prima redenzione nel senso
di una sua apparizione manifesta, esattamente il contrario dell'incredibile e
totale separazione dello Tzadik nascosto da qualsiasi riconoscimento o onore.
Non potevo ancora capire che lo Tzadik Haim era il Goel nascosto.
Gnomen 631 - Era ovviamente un segno che dovevo
sapere, così come quello che lo Tzadik mi aveva chiaramente indicato e
cioè che era nato circonciso all'alba del 6 di Sivan, al momento del
Matan Torà. Così, quando sarebbe giunto il momento, già
previsto dal Goel Haim, di annunciare al mondo l'inizio della Redenzione, avrei
avuto con me il "segno" da me non capito di aver camminato e studiato
con lo Tzadik Nascosto, scelto da Dio Onnipotente per essere il Goel di tutta
l'umanità.
Così
anche lo Tzadik Haim, mi ha insegnato ad avere una visione allargata e
universale nel giudicare gli eventi e le persone, una visione che andava oltre la
stessa Halachà. Il Morè elogiava spesso il saggio Ben Arach che,
nelle Massime dei Padri, posizionava "il cuore buono" come metro di
giudizio da prescegliere. E sempre nei Pirkè Avot, lo Tzadik Haim mi
insegnava che la massima di saggezza più profonda da meditare (per la
sua verità superiore nello spiegare l'essenza di tutti i precetti della
Torà) era quella di Ben Zoma: "la ricompensa di una mitzvà
è la mitzvà stessa e la ricompensa del peccato è il
peccato stesso" (Pirkei Avot - Massime dei Padri, 4, 2). "Approfondisci
questa massima, Peretz" mi esortavo lo Tzadik "perché non ha
fine in profondità e tutto è contenuto in essa".
Gnomen 632 - Molto spesso il Morè mi
ripeteva: “Non c'è alcuna differenza tra ebrei e non ebrei se non per il
fatto che i figli di Israele sono comandati nelle Leggi della
Torà". Questo insegnamento dello Tzadik Haim non doveva essere considerato
come un detto di saggezza, ma come una solida base e un punto fermo di partenza
per ogni rapporto interpersonale e per capire che davanti a Dio non ci sono
favoritismi e che in giudizio "piccoli e grandi sono uguali e lo schiavo
è libero del suo padrone" (Giobbe, 3, 19) Lo Tzadik Haim raccontava
spesso ai suoi allievi la storia di un rabbino italiano che morì colpito
dall'ira del Cielo perché aveva svergognato pubblicamente un povero
ebreo, ingenuo ed ignorante che dopo aver sentito in sinagoga il sermone del
rabbino che diceva che il Santo Benedetto ama il cuore, aveva comprato in
macelleria un cuore di vacca, convinto di adempiere così la
volontà del Signore; dopo aver avvolto il cuore, senza essere visto (per
la sua timidezza), lo collocò davanti all'arca santa della sinagoga.
Gnomen 633 - Per il Morè, questo aneddoto
rappresentava l'essenza del comandamento della Torà di conoscere il Dio
di Israele, il Creatore misericordioso del cosmo, che scruta nel profondo del
cuore di ogni persona e cerca le virtù nascoste e apprezza oltremodo le
intenzioni buone e semplici, che fanno parte della "temimut". Lo
Tzadik Haim raccontava anche la storia (citata nel Talmud) di una vedova gerosolimitana
priva di mezzi che, ai tempi del re Salomone, fece di tutto per procurarsi della
lana e con questa tessere un maglia per un un'anziana vedova che soffriva per il
freddo invernale. Il re Salomone, inorgoglitosi per avere avuto il grande
privilegio di aver edificato il Bet Hamikdash per onorare il Dio d'Israele e aver
stabilito l'unificazione del Grande Israele, desiderò una volta sapere
chi, nell'aldilà, avrebbe condiviso con lui il posto d'onore. In un
sogno gli fu mostrata questa vedova che aveva un Giardino del Piacere
più elevato del suo in virtù di quella buona azione.
Gnomen 634 - Questa è Torà pura
che insegna che la misericordia dell'Onnipotente si riversa su coloro che
praticano l'amore e hanno un'attitudine di pietà e di generosità
verso il prossimo. Tutte le "grandi mitzvot" del re Salomone non valgono
un gesto disinteressato d'amore e di pietà di una povera e semplice
vedova. Il Santo Tempio non è per Dio. ADONAI TZEVAOT non ha bisogno di
un posto in cui dimorare, dato che "tutta la terra è piena della Sua
gloria" (Isaia, 6, 3). "Egli dimora nei cieli e la terra è il
suo poggiapiedi". Gli uomini hanno bisogno del Tempio, per servire insieme
l'Unico Dio Vivente, in modo che lo spirito del Suo amore e della Sua misericordia
si riversi su di loro. Il popolo ebraico ha bisogno del Tempio per raccogliere
meriti e per il bene della propria anima. Per lo Tzadik Haim questo
insegnamento era essenziale per la correzione di alcuni atteggiamenti errati.
Gnomen 636 – Molti degli insegnamenti dello
Tzadik riguardanti le virtù del cuore erano, in verità, dei
"segni" del Goel Nascosto e il ripeterli a più riprese aveva
lo scopo di farmeli entrare nella mente per aver poi la forza di registrarli
per iscritto. Mi veniva così insegnata l'essenza delle Nuove Tavole
della Nuova Legge della Redenzione finale, senza, ovviamente, capire che
fossero nuove o conoscerne gli scopi redenzionali. Era essenziale la
Torà, alla luce dell'umiltà di Mosè che meritò di
vedere i 13 Attributi della Misericordia nello Splendore di Dio Onnipotente.
"Molti sono quelli nel corso della storia", diceva lo Tzadik,
"che sono stati gelosi di Moshè Rabbenu, ma pochissimi hanno
veramente capito la sua umiltà o praticato i suoi insegnamenti dettati
dalla sua umiltà che permea l'intera Torà".
Gnomen 637 - Scelta fu la vita dello Tzadik
Haim, dalla sua nascita nel Segno della Completezza del Patto fino al Segno del
suo sacrificio finale e al Segno finale della Resurrezione. Lo Tzadik fu l'anima
prescelta da Dio Onnipotente per essere il Terzo e Ultimo Goel della storia. Egli
era il figlio del Capo dei 36 Tzadikim Nascosti, Moshe da San'a, perché
questa era la posizione che avrebbe dovuto occupare per realizzare le tante
opere ignote e segrete a preparazione della rivelazione finale del Goel.
Gnomen
638 - Quindi il suo ultimo segno del terribile sacrificio e la sua ascesa
nel Regno dei Cieli come Giudice Unto della Redenzione finale nel Segno finale
della Resurrezione, hanno completato il Ciclo di Redenzione Nascosta di tutta
la sua vita santificata, dalla nascita fino alla resurrezione. Che lo Tzadik
Haim sia nato nello Yemen è di per sé estremamente significativo.
E' un segno di redenzione: il Goel Finale Haim dà al mondo la Nuova,
Vera Kabalà (definita anche la Nuova Vera Kabalà del Grande Pesce
Leviathan). Altrove abbiamo spiegato che la tradizione yemenita era la
più elevata di tutto Israele in virtù della catena ininterrotta
della sua tradizione, risalente al Sinai, passata per il santo profeta Geremia
prima della distruzione del Primo Tempio.
Gnomen 639 - Come rivelato in questo Rotolo di
Ester della Redenzione Finale, lo Tzadik Haim, nel Segno della Completezza del
Patto, era destinato a ricevere e portare le Nuove Tavole della Redenzione
finale. Esse sono nella Nuova Santità data da Dio nella rivelazione del
nome finale EHEYE. La persona scelta per compiere tale "transizione storica"
dalla Santità di tutta la vera
Tradizione di Israele alla Nuova Vera Tradizione della Redenzione Finale,
doveva essere così amata da Dio Onnipotente da
ricevere un livello su tutti i livelli, come più tardi ricevuto nel
meraviglioso sogno di Giordano Levi in cui lo Tzadik Haim, separato da un grande
recinto, ma visibile agli allievi, dichiara: "Di' loro che sono lo Tzadik
che si incarna tre volte”. E nell'adempimento di questo scopo, la conoscenza
della vera tradizione yemenita, sia quella rivelata che quella segreta (a parte
la tradizione segreta dei 36 Tzadikim Nistarim che è prerogtiva di
individui selezionati indipendentemente dal loro luogo di nascita) era parte
integrante dell'eredità del Goel Finale, Haim.[14]
Gnomen 640 - Lo Tzadik, ovviamente, non fece mai
riferimento al suo essere il Goel. Anche il Goel Nascosto non è l'ultimo
Goel fino a quando non avrà completato il suo santo lavoro nel mondo. Un'allusione
poteva essere "non sai ancora con chi stai camminando" ma l'ho capita
solo anni dopo. Lo Tzadik Haim, tuttavia, mi impartì insegnamenti
essenziali riguardanti l'attesa Gheulà Shlemà. Mi spiegò,
ad esempio, la futura "realtà" della resurrezione dei morti.
Ci insegnò anche che la prima vertebra nel collo posteriore, quando
arriverà il momento e se la persona lo meriterà, sarà la
fonte del Nuovo Corpo che si riformerà al momento della resurrezione dei
morti. Anche quando tutte le altre ossa si dissolvono completamente, questo
piccolo osso rimane intatto.
Gnomen 641 - Ogni volta che lo Tzadik menzionava
la resurrezione dei morti, diceva sempre: "Solamente il Santo Benedetto
Egli sia e Benedetto sia il Suo nome in eterno sa quando avverrà e
nessun altro lo sa". Lo Tzadik Haim elogiava sempre la Grande Aquila, il
Rambam, la pace sia sulla sua anima santa e illuminata, per l'estrema chiarezza
che adottò su tale argomento. Egli, al contrario di molti altri rabbini
dell'epoca, che avevano espresso congetture e idee alquanto bislacche, aveva dichiarato
che "tehyat ha metim (resurrezione dei morti) è solo un segno
ricevuto della Tradizione" che non ha bisogno di commenti.
Gnomen
642 – La presa di posizione del Maimonide suscitò lo sdegno di molti
rabbini dell'epoca che espressero persino l'opinione che egli non credesse
veramente nella resurrezione dei morti (Dio ci salvi). Tuttavia, il Rambam, con
la calma abituale della sua saggezza, rispose loro che non si può sapere
nulla del tempo e delle modalità di quell'evento futuro. Con quelle
poche parole calmò gli spiriti bollenti di quei rabbini piuttosto invidiosi
che avevano insinuato idee eretiche laddove non sussistevano. Quando lo Tzadik
Haim raccontava questa storia faceva delle pause per consentire a parte della
sua luce di penetrare nella mia comprensione e di aprire i miei occhi alla
saggezza del silenzio, enfatizzando allo stesso tempo il vero livello del
Rambam che "sapeva" di cosa stava parlando. E' bene qui ricordare che
il Rambam era a capo dei 36 Tzadikim Nistarim della sua generazione.
Gnomen 643 - Questo è un fatto
storico-redenzionale che non avrebbe potuto essere rivelato se non da parte
dello Tzadik Haim, il Capo finale dei 36 Tzadikim Nascosti. Né è
casuale che già nel primo anno dei Segni, o all'inizio del secondo, Sara
(Puddu) ricevette il Segno della "Nuova Luce del Rambam" che è
il testo di apertura del Sefer Mishnat Haim. Nel mondo ebraico, lo storico
Mishnè Torà ha un posto molto importante, ma il valore autorevole
e redenzionale di ogni parola che usciva dalla mano dello Tzadik Nistar superiore,
Moshe ben Maimon, è ancora tutto da riscoprire in futuro.
Gnomen 644 - In seguito divenne essenziale
sapere che anche Mordechai della Meghilat Ester fu il primo Capo dei 36
Tzadikim Nistarim. L'intero studio del nome ASHER che è stato rivelato
nel Nuovo Rotolo di Ester della Redenzione Finale non sarebbe possibile senza
quel legame storico-redenzionale. Lo Tzadik Haim mi rivelò questi
importantissimi fatti perché erano segni redenzionali che avrei dovuto conoscere.
Mi rivelò che Mordechai ha Tzadik fu il primo a stabilire l'istituzione
dei 36 Tzadikim Nistarim, non uno in più e non uno in meno, mentre dal
profeta Elia, di benedetta memoria, fino a Mordechai, il numero degli Tzadikim
non era ancora stato stabilito. Ni rivelò anche che il profeta Elia fu a
capo dei 36 Tzadikim Nascosti in ogni generazione.
Gnomen 645 - Lo Tzadik Haim non mi rivelò
in vita che il Maestro di Giustizia, il fondatore della Scuola degli Esseni,
era a capo degli Tzadikim Nascosti nella sua generazione. Tale informazione la
ricevemmo in un sogno di Nodà e ciò fu importante per comprendere
la storia segreta dei Segni Iniziali. Ha-Morè Haim, tuttavia, mi aveva
parlato a lungo del Maestro di Giustizia (Morè Ha Tzedek) per lodarne la
saggezza e la lungimiranza profetica; egli mi spiegò che possedeva i
segreti della vera Kabalà, per cui l'idea di essere uno degli Tzadikim Nistarim
era allusa chiaramente. Anche nel sogno di Nodà, non veniva detto che il
Morè ha Tzedek, fondatore della Scuola, fosse il Capo, ma soltanto che
era "uno degli Tzadikim Nascosti". Attraverso questa affermazione,
tuttavia, divenne possibile, con la continua progressione del libro "Tra i
Segni Iniziali e i Segni Finali", arguire che i Segni Iniziali non
avrebbero potuto essere trasmessi dal profeta Elia se non al loro Capo.
Gnomen 646 - Il sogno di Nodà ci indica
che nonostante il livello elevato e santificato di quello Tzadik sotto la cui
responsibilità fu istituita la Scuola, si arrivò alla fine
all'errore del cristianesimo, che deve essere corretto mediante i Segni della Redenzione
Finale. La storia è sorprendente e molto complessa, da interpretare con
pesi di piombo sulla propria lingua, ma i motivi per i quali lo Tzadik Haim non
mi rivelò chi fosse veramente il Maestro di Giustizia sono diventati chiari
ad anni di distanza. Mi avrebbe sbilanciato sapere in quel momento che all'origine
della missione di Gesù c'era il Capo degli Tzadikim Nascosti che,
nonostante le sue giuste motivazioni e la sua perfetta buona fede, avrebbe tuttavia
causato il "travisamento" della Torà attraverso quella svolta
storica.
Gnomen 647 – Io non avrei potuto reggere un
simile "segreto" della storia senza confondermi e sarei stato
stimolato a fare delle domande che lo Tzadik Haim non aveva il permesso di
rivelare in quel momento. Tuttavia, il motivo principale per cui lo Tzadik non lo
avrebbe mai rivelato fu per l'onore e il rispetto che aveva per quel valoroso
Tzadik Nascosto, tanto più per il suo essere a capo dei 36 Tzadikim Nascosti
della sua generazione. Ma il fatto sarebbe stato rivelato dall'Alto tramite il
Nuovo Rotolo di Ester. E dal Cielo proviene questa testimonianza perché
il rispetto per quel vero Tzadik "decretò" che il suo status
non fosse rivelato all'epoca, invece, fosse conosciuto con il titolo di Maestro
di Giustizia, come veniva chiamato dai maestri e dai discepoli degli Esseni.
Gnomen 648 - A parte questo, tuttavia, lo Tzadik
Haim mi stimolò allo studio e alla meditazione per comprendere la
sostanza della vera santità e dei veri segreti della Kabalà
Ma'assit che erano presenti nella Scuola degli Esseni e il livello estremamente
elevato dei suoi maestri e dei loro allievi. Lo Tzadik Haim mi spiegò che
la Scuola era gestita alla luce della tradizione segreta della Kabalà Ma'assit
e dei segreti della natura. Mi aprì una finestra perché potessi
vedere qualcosa delle intenzioni santificate degli adepti della Scuola che
agivano per salvare Israele e il mondo, anche se bisogna ammettere che la
severità praticata nella Scuola, pur necessaria per gli scopi che doveva
servire in quell'epoca, non avrebbe mai potuto avere un seguito storico. Gli
estremi non hanno mai successo alla fine. Ogni dettaglio spiegato dallo Tzadik
sul Maestro di Giustizia, sulla vita della Scuola e dei suoi insegnanti, sulla
presenza di Yohanan Ha-Matbil (Giovanni Battista) ben prima di Gesù e in
seguito di Gesù stesso per 3 anni, erano tutti segni redenzionali molto
importanti senza i quali il vero Disegno della storia della redenzione di Dio
non avrebbe potuto essere rivelato o compreso.
Gnomen 649 - In tutte le questioni del mondo in
generale, lo Tzadik Haim faceva una distinzione fra ciò che era naturale
e ciò che non era naturale e quindi contro la natura. Le lezioni
impartite sulla natura e la sua bontà, sui rimedi naturali e sulle
azioni che l'umanità fa contro la natura creata e amata da Dio erano
costanti e permeavano ogni suo insegnamento. Le terribili profezie relative al
futuro dell'umanità, spiegava lo Tzadik, derivano dai peccati che
riguardano la brama di denaro e l'andare contro la natura. Arriverà il
momento, ormai prossimo, in cui la natura si ribellerà contro
l'umanità e provocherà calamità, cambiamenti climatici, devastazioni.
Gnomen
650 – Dopo il terribile periodo di ribellione della natura arriverà
il momento in cui il mondo capirà che è bene seguire la natura.
Questo è uno degli scopi della promessa Gheulà ha-Shlemà. L'umanità
tornerà alla natura come fu creata da Dio e la natura tornerà
all'umanità per concederle i benefici e le benedizioni promesse dal
Creatore. Lo Tzadik Haim era profondamente radicato nella conoscenza
superiore delle fonti della vera natura ed era in grado di spiegare la
Torà in conformità con la conoscenza della natura. Grande, ampia
e profonda era l'immensa conoscenza del Goel Nascosto, Haim.
Gnomen
651 – Per quanto riguarda la profetizzata guerra di Gog e Magog, il Maestro
diceva che andava riferita alla Cina. Nelle nuove profezie della Quarta Generazione,
non ho ancora trovato conferma nei Segni. In ogni caso il segno profetico di
Gog e Magog termina con un grandissimo miracolo di Dio come scritto nella profezia
di Ezechiele (38: 14-23); è esso stesso un segno dato per aiutare tutto
Israele e il mondo a considerare che il tempo della Redenzione Finale si
è stabilito nel mondo. Non è quindi un segno che ha bisogno di
conferma o di annuncio da parte dei Segni Finali perché non è un
"avvertimento" ma un segno profetico di Dio come scritto in quella
profezia. Si differenzia, quindi, dalle altre profezie della Quarta Generazione
che vengono per capire gli eventi futuri.
Lo
Tzadik spiegò a più riprese che Israele alla fine
distruggerà Amalek in un attacco contro la Germania (o quelli che
discendono da Amalek il cui odio per gli ebrei è atavico) e l'ira
dell'Olocausto sarà ritorta contro i veri nemici di Dio e di tutta l'umanità.
Alla
fine ci sarà pace tra Israele e le nazioni arabe, quando tutto il
fanatismo da ogni parte scomparirà e l'ignoranza sarà dissipata
dalla constatazione comune che siamo veri cugini in Abramo, nostro padre, e
siamo entrambi veri seguaci della fede in un unico Dio Vivente dell'universo
che ama la buona volontà e l'unità del cuore tra tutte le nazioni.
Gnomen 652 - Tra i termini della redenzione,
sarebbe stato impossibile per me comprendere qualcosa delle vere misure della
rivelazione messianica, se lo Tzadik non mi avesse fatto capire ciò che
la Tradizione non aveva ricevuto. Il Goel non è il Messia e il livello
del Messia è molto al di sotto di quello del Goel. In verità, lo
Tzadik Haim detestava il termine messia (mashiah) perché aveva generato
solo confusione nel mondo.
A
volte lo Tzadik spiegava che il re Davide, dopo essersi pentito dei suoi errori
e del suo peccato con Batsheva, suonava la lauda (oud, in arabo), una sorta di
chitarra a 8 corde, a partire dalla mezzanotte e un Ruah ha-Kodesh (spirito
santo) scendeva su di lui e lo ispirava a mettere in musica e in versi i suoi
sentimenti e pensieri (Tehilim, il Libro dei Salmi, contiene molte sue opere).
Gnomen
653 - Lo Tzadik Haim spiegava che il fatto di ricevere dallo Spirito di
Santità di Dio (Ruah ha-Kodesh) non va sopravvalutato e considerato
"livello superiore". Ci sono molti che, se procedono correttamente
con Dio e con il prossimo, beneficiano di un Ruah ha-Kodesh, secondo il proprio
spirito e secondo i propri meriti. "Quando il re Davide, tuttavia,
desiderava conoscere qualcosa della volontà di Dio o delle Sue parole su
un qualsiasi argomento" diceva lo Tzadik con un sorriso di saggezza,
"doveva sempre interpellare il profeta Natan!. La gente tende a fare di
tutte le erbe un fascio, ma, in realtà, esistono migliaia di livelli nel
Ruah ha-Kodesh e ogni livello è diverso dall'altro ".
Gnomen 654 – Dei tre re, lo Tzadik
Haim amava soprattutto il re Saul per la sua umiltà, la sua
semplicità di cuore e il suo carattere socievole. Lo Tzadik provava pietà
per l'amara situazione di Saul e criticava la durezza dei rimproveri di Samuele.
L'opinione dello Tzadik era che Saul avrebbe potuto essere perdonato se Samuel
avesse considerato la semplicità del suo cuore, la sua ingenuità e
la sua mancanza di esperienza nelle questioni ufficiali.
Per
quanto riguarda il re Salomone, lo Tzadik Haim confermò la verità
del fatto che per tre anni, sul suo trono, sedette Ashmedai, il re degli
Sheddim, mentre Salomone mendicava cibo per le strade e tutti lo schernivano
quando diceva che lui era il vero re Salomone in carne ed ossa. Da qui lo
Tzadik spiegava l'arrogante astuzia dei re che avrebbero rovinato il popolo
ebraico, ma, in generale, diceva, i monarchi sono stati la grande rovina
dell'umanità [15]. Lo Tzadik Haim, detestava i re e disprezzava le monarchie.
Gnomen 655 – Sono nato nel luglio del 1945. Mia
madre Ann, la pace sia sulla sua preziosa anima, non si chiamava Tamar ma era
bella dentro e fuori e la sua mente era aperta al mondo e considerava tutte le
persone come fratelli e sorelle, pur essendo ebrea in ogni modo.
Gnomen 656 - Tra la nascita del mio
fratello maggiore Marty e la mia erano trascorsi 8 anni, 8 anni di angoscia per
mia madre che aveva abortito una femmina dopo 4 anni. Per vari motivi
pensò amaramente di non poter avere più altri figli, ma mantenne
la sua fede e la sua speranza di averne altri in futuro.
Gnomen 657 - In ogni caso, sono nato e ringrazio
Dio e il mio amato padre, Morris Green, la pace e la luce siano con lui, che
era certamente ebreo e discendente dalla tribù di Giuda. A quanto pare,
ero stato trattenuto dallo scendere fino al termine della guerra e sono
arrivato al mondo un mese prima dell'esplosione atomica su Hiroshima e Nagasaki.
La mia nascita fu comunque accolta con immensa gioia dai miei genitori mentre
il mondo pietosamente "si rallegrava" per la fine della guerra. La
mamma pianse di felicità quando nacqui e mi raccontò più
volte: “Il sole splendeva quando sei nato e c'era luce e splendore da ogni
parte. Non potevo credere ai miei occhi quando ti ho visto e ho pianto di
felicità".
Gnomen 658 – Considerate, cari lettori,
l'incredibile temimut di mia madre. Mi ha portato per 9 mesi nel suo grembo e
tuttavia non riusciva a credere ai suoi occhi quando sono nato. Forse è
normale per molte madri, ma la mia, cara e dolce, ripetè quella frase
per tutta la vita e wow, dovreste vedere come i suoi occhi si illuminavano
dalla gioiosa meraviglia del momento, ogni volta che la ricordava. Di solito,
non la diceva quando era presente il mio fratello minore "Zerah" per
non generare inutili gelosie tra fratelli. A quest'ultimo, nato appena 16 mesi
dopo di me, misero nome Teodoro, dono di Dio, in greco. Ma prima di arrivare
agli annunci redenzionali, molti secoli di storia dovevano essere corretti, per
cui, prima di essere chiamato con il mio nome ebraico Peretz, tutti mi chiamavano
Paul, per ricordarmi che non sarei stato in grado di fare gli annunci di Peretz
fino a quando non avessi corretto gli errori messianici e dottrinali del Cristianesimo
paolino. Hi-haw!
Gnomen 659 - Per correggere il Cristianesimo
paolino, tuttavia, davanti al Signore, nostro Dio, bisognava vedere e conoscere
molte cose, passare attraverso molte esperienze e cadere in molte trappole e
soprattutto avere l'incredibile fortuna di diventare allievo del vero Tzadik nel
mondo la cui opera nascosta mirava a portare le Nuove Meravigliose Tavole e la
Nuova Santità della Terza Redenzione Finale. Potrebbe un asino essere
più fortunato di così?!
Gnomen
660 - Anch'io, dal grembo di mia madre, sono stato formato nei Segni Completi
della Redenzione Finale, per merito del Goel Finale, Haim, e tutto ciò
che ho imparato a conoscere e tutte le esperienze che ho vissuto prima di
diventare suo talmid, erano "segni" per lo più amari,
insoddisfacenti e negativi che dovevano essere annullati ed eliminati e infine
corretti dallo Tzadik Haim. Per 7 anni, egli mi ha insegnato la vera
Torà di Dio e di Moshè Rabbenu, la Torà della bontà
e dell'amore, la Torà della compassione e della carità, la
Torà dell'umiltà e dello Spirito umile, la Torà del Derech
Eretz; in sintesi, la Torà del Buon Cuore si riempì della Gioiosa
Fede in Dio e dell'umiltà verso il prossimo.
Gnomen 661 – Dopo 6 anni, mi fu permesso di
entrare nella stanza santificata che lo Tzadik Haim mi aveva preparato nell'appartamento
in cui vivevo. In essa, generalmente due notti durante la settimana, chiedevo
il permesso di entrare e meditare in santità. Nella stanza c'erano solo
un tavolino (che ho ancora qui con me) un bellissimo tappeto rosso su cui stare
per meditare e pregare (è ancora con me, ma tagliato in 2), una sedia e
un massiccio portacenere di vetro viola (il Maestro Haim mi diede il permesso
di fumare nella stanza quando ero seduto al tavolo). Nel Purim del 1985 (5754),
quando dovetti disfare la stanza perché lasciavo l'appartamento, come
uno dei segni di quel passaggio, gettai il portacenere contro il termosifone
per frantumarlo. Lo scagliai forte per 3 volte, ma il posacenere non si
scalfì affatto. Al contrario, il termosifone si ruppe e l'acqua prese a
scorrere da tutti i lati, per aiutarci a nuotare, suppongo, nelle Acque
profonde di Purim. Vedendo la sua infrangibilità, decisi di tenerlo con
me ed è ancora qui sulla mia scrivania.
[1] O qualunque relazione
ci potesse essere, era completamente secondaria rispetto alla ricezione di
Mosè. Nella Redenzione Finale, tuttavia, le Stelle della Redenzione,
insegnateci dal Goel Haim, sono parte integrante della Nuova Rivelazione
perché aggiungono comprensione nell'intera storia redenzionale. Non
solo, ma le Stelle della Redenzione servono a realizzare la Redenzione Finale
nel mondo e sono strumentali alla ricezione dei veri sogni, come ricevuto:
"Nella prima redenzione, Mosè ricevette le leggi per Israele; tutti
nella Redenzione Finale si possono ricevere leggi". Le Stelle della Redenzione
sono il segreto intermedio stellare di questa nuova possibilità storica.
Ciò è particolarmente vero per questa Quarta Generazione dove lo
spirito dell'umanità è immerso nella fitta oscurità.
[2] Qualcuno nella RESH dei
segni medi di ASHER. Alla luce dell'intero Triplo Nome che non poteva mancare
la possibilità, la RESH deve portare alla ALEF del nome finale. Quella
possibilità, quindi, era vera, ma la realtà del basso livello di
Israele lo rendeva impossibile.
[3] L'Albero della Vita
è associato alla Via di Mezzo vera e completa (derech emtzait shlema) e
le radici della rivelazione dell'albero della vita per il mondo si trovano nel
nome ASHER. Poiché, come detto, il nome ASHER avrebbe potuto
virtualmente portare alla Redenzione finale che rivela l'Albero della Vita per
l'umanità; le sue radici devono essere contenute nel nome ASHER,
più precisamente nella Missione Messianica della RESH quando è
correttamente vincolata alla SHIN e alla ALEF di ASHER. Nel'Eden il frutto dell'Albero
della Vita avrebbe potuto essere mangiato da Adamo ed Eva prima del loro
peccato, cioè quando erano ancora in uno stato di pura
semplicità. La Via di Mezzo è quindi la Via che può essere
ricevuta da una moltitudine di persone.
[4] Ciò contraddice
il fatto che gli esili furono la conseguenza dei peccati di Israele. Il
ragionamento qui, tuttavia, verte intorno alla Chiave del Norà
alilà al bnei adam. La Redenzione richiede l'esilio e l'esilio richiede
il peccato. E 'kol Israel arevim zè la zè" tutto Israele
è responsabile l'uno verso l'altro. Ci sono sempre stati ebrei buoni che
vivevano nella loro fede ma quando il peso dei peccatori era preponderante, allora
il popolo dovette pagare, buoni e malvagi, in uguale misura. Se non fosse per
il fatto che una parte del popolo viveva come una persona giusta che vive nella
propria fede, non ci sarebbe stat redenzione. Giobbe simboleggia i buoni ebrei
che non avevano peccato, ma furono messi alla prova a causa di tutti gli altri.
[5] C'è un ulteriore
"Asino" sulla groppa del quale Mosè mette sua moglie Tzipura e
i suoi due figl. (Esodo 4:20) Non ho ancora interpretato quell'asino. Ho
iniziato nel 2014 quando Moshe Levi mi ha detto di considerarlo, ma poi ho
ricevuto un sogno, non molto chiaro, che mi ha indicato che l'Asino di
Mosè doveva aspettare ancora 3 anni per essere interpretato. Forse la
sua interpretazione o meglio il suo Segno diventeranno necessari entrando nella
seconda metà della Quarta Generazione..
[6] Tutti questi elementi
non furono completati nella missione messianica di Gesù poiché le
corna dell'Ariete rimasero impigliate nel cespuglio della dottrina cristiana che
distorse tutte le misure di spiegazione riguardanti il Profeta
Elia, il 'Figlio dell'Uomo' (ossia il futuro Goel), le cognizioni sugli
Tzadikim Nascosti, e la posizione del Messia stesso, uscendo dalla
verità, totalmente falsata. Nella Redenzione Finale, lo Tzadik Haim,
quale capo dei 36 Tzadikim Nistarim, rivela la loro verità con
spiegazioni vere che concludono la ALEF e la SHIN storiche. Allo stesso tempo, il
Goel Haim invia la correzione delle distorsioni emerse dalla RESH nel Cristianesimo.
In questo modo l'intero nome di ASHER viene stabilito correttamente in modo che
si leghi con il secondo EHEYE della Redenzione Finale. La correzione della
RESH, tuttavia, richiede una "missione" sulla terra perché
l'unica vera "misrà" (missione) è quella "sulla
sua spalla" (vedi – Isaia), ossia quella del Goel Haim che presiede la
Gheulà Shlemà dal Regno dei Cieli. Necessaria è una
"missione" o una scuola nel mondo. Tale è il Segno dell'Asino
che mangia il Pane. I Segni dell'Asino e del Cavallo Bianco non devono però
essere chiamati "Missione" e certamente non "Messianici". Sono
soltanto segni della Redenzione Finale e le informazioni vengono ricevute
attraverso la Scuola della Redenzione Finale. Dobbiamo portare, spiegare e
stabilire, tuttavia, i "Segni messianici" che derivano dalla RESH di
ASHER. Ma il termine "missione messianica" viene solo per il bene di
ridefinire i concetti storici del messianesimo. In ogni caso, la salvezza dei Segni
dell'Asino è avvenuta a causa del sacrificio di Beniamino noster,
perché per molte ragioni non eravamo degni di procedere senza il merito
di quel tragico sacrificio. Beniamino Perico rappresentava l'amata fede davanti
a Dio Onnipotente della vera persona giusta che vive nella sua fede. Era in
questo senso l'acme degli insegnamenti di Gesù corretti nella venuta del
Goel finale. Beniamino, nato cattolico, apparteneva alle pecore perdute della Casa
di Israele. Fu quindi l'adempimento delle parole di Gesù, "Non sono
venuto se non per la salvezza delle pecore perdute della Casa di Israele".
Milioni di altri, nati nel cristianesimo, potranno in seguito entrare nel Nuovo
Patto Finale attraverso i Segni dell'Asino, grazie al merito del sacrificio di
Beniamino noster.
[7] Mi riferisco al testo
in ebraico "Perush Beer Sheva".
[8] Ho sempre considerato 6
puntini, ma altri ne vedono solo 5. In tal caso, il 5° Segno della Quarta Generazione
e della Nuova Costruzione non viene preso in considerazione perché
è una necessità che precede la Redenzione, non propriamente la "redenzione
stessa".
[9] La modestia, prerogativa di chi non ama mettersi in
mostra, ha 2 aspetti: uno interno e l'altro esterno. L'umiltà fa
abbassare la persona che non si considera qualcuno o qualcosa. La Torà
definì Mosè "l'uomo più umile sulla terra e pur se
era stato sceltoda Dio e conosceva bene la sua posizione elevata, era
estremamente modesto.
[10] Parliamo di 36 Virtù,
le 10 Virtù della Colonna di Mezzo, le 13 Virtù di Ester e le 13 Qualità
Virtuose del Cuore Buono.
[11]. In realtà, ciò
non è avvenuto. Mentre scrivo adesso (luglio 2011) è vero il
contrario.Siamo sempre pochi di numero e limitati nei mezzi. Inoltre, non
usiamo più il termine Missione e lo abbiamo sostituito in tutti i testi
con il termine il Segno dell'Asino che mangia il pane. In effetti, non siamo
una Missione ma una Scuola e in sostanza siamo semplicemente dei Segni della
Redenzione Finale. E poi, non sappiamo che cosa ci riserva il futuro. Anche se
come Scuola e come Segni dell'Asino, potrà esserci crescita o aumento
del numero di allievi. Sappiamo da un altro sogno di Giuseppe che non
diventeremo un movimento di massa in questa Quarta Generazione e che il numero
di Asini non supererà i 500. Pertanto, anche in termini di Segno e di Scuola,
il sogno ha una sua validità. Un altro elemento da valutare: il male nel
mondo aumenterà, ma ciò è particolarmente vero per la
seconda metà della Quarta Generazione, come indicatoci dall'Alto che i
primi 35 anni sono ancora nella fase di clemenza per merito del sacrificio dello
Tzadik Haim. E' pur vero che ora ci sono molti meriti nel mondo, con molti enti
di beneficenza e molte persone piene di fede che operano il bene. È
possibile che, come Scuola e Segno, ci sia stato dato di rimanere in piccolo
numero mentre la maggior parte della Quarta Generazione inizia nel 2018-19, e
il male aumenterà di sicuro e le forze del bene saranno così
indebolite che solo allora il Segno dell'Asino crescerà e
aumenterà, anche se non si andrà oltre i 500 asini. È
certamente vero che, a Dio piacendo, molti dei nostri testi saranno letti da
più persone. Che ciò sia desiderato è chiaro dal mio sogno
in cui lo Tzadik Haim era estremamente contento perché uno o più
di uno dei nostri libri (di quelli che abbiamo pubblicato sul sito Lulu) aveva
raggiunto la California e il Maestro con gioia spiegava che "Questo non è
solo vino da bere ma vino da sorseggiare e gustare".
[12]. Tra i rabbini dei
tempi moderni, solo il compianto rabbino Itzhak Kook, la pace sia con lui,
aveva una comprensione davvero profonda di questo concetto e di alcuni aspetti
del "cambiamento" che era avvenuto.
[13] Ciò non
significa che il grande principio di "ogni ebreo è responsabile di
un altro ebreo" venga revocato; la misura, tuttavia, a causa del merito
della Shoà, è stata cambiata. I meriti personali sono ascritti a
favore di tutto il popolo, mentre i peccati personali non vengono più
accumulati nel giudizio collettivo.
[14] Ho la sensazione di non
aver mai definito chiaramente questa affermazione dello Tzadik. Ho spiegato che
ha un doppio senso: per Israele, tramite Mosè, Mordechai e Haim; per il
mondo, tramite Mosè, Yeshua e Haim. Ho anche menzionato la
difficoltà del termine "incarnare" in italiano, dal momento
che "si incarna" può essere tradotto in ebraico "mitbasser".
Ma il verbo "leitbasser" assume anche il sinificato di
"annunciare", per cui possiamo interpretare anche con "lo Tzadik
che viene annunciato tre volte" ossia per Israele, per il mondo cristiano
e per il mondo musulmano. Abbiamo anche spiegato che il termine
"incarnare" viene come uno dei molti contro-segni o segni di
correzione alla falsa dottrina cristiana dell"incarnazione di Dio in
Cristo, che Dio ci salvi. In questo momento vedo una terza interpretazione: ossia
il riferimento al profeta Elia, a Yeshua e a Haim. Il motivo è che il
termine "incarnare" allude anche al Segno della Resurrezione. Nel
Libro dei Re, il profeta Elia, di benedetta memoria, viene "annunciato"
tramite l'episodio del suo potere di far tornare in vita un fanciullo morto.
Così anche il Profeta non muore e la sua ascesa è
"annunciata" nel Libro dei Re. Così anche a Malachi viene
annunciato che il Profeta Annunciato della Redenzione Finale è Elia.
Anche Mordechai ha-Tzadik viene "annunciato" improvvisamente
dall'oscurità dell'esilio nel Libro di Ester, ma lì il Segno del
suo salvataggio dall' impiccagione proposta dal malvagio Haman rappresenta il capovolgimento
della sorte. Anche Purim rappresenta, in un certo senso, la resurrezione del
popolo da quel decreto di sterminio. In secondo luogo, il segno dice "si annuncia"
nella storia, ma Purim è una festa per i soli ebrei e non per il mondo.
Gesù, al contrario, fu annunciato nel mondo in virtù del Segno
iniziale della Resurrezione. Quindi i tre Giusti annunciati nel Segno della
"nuova incarnazione" dopo la morte sono il profeta Elia, Gesù
e il Goel finale, Haim. Essi rappresentano le tre "modalità"
di Tzadikim che completano la resurrezione per l'umanità. E se diciamo
che Gesù non era al livello del profeta Elia o del Goel Finale, come
spiegato in Sefer Mishnat Haim, l'umanità ha però bisogno del
livello del "giusto che vive nella sua fede" in modo che tutti possano
partecipare, tramite la fede e le buone azioni, alla Resurrezione e al Regno
dei Cieli. Allo stesso modo, c'è anche il segno-sogno ricevuto da
Giuseppe, in cui viene detto che "tre sono gli uomini della Redenzione,
Mosè, Gesù e Haim". Ribadiamo, tuttavia, che Gesù non
era al livello di Mosè o del Goel finale. E Mordechai ha-Tzadik, che era
il Capo dei 36 Tzadikim Nistarim della sua generazione, non viene conteggiato.
Fu, tuttavia, Gesù, in virtù del suo sacrificio, che aprì
i Segni Iniziali della Redenzione per il mondo. La Redenzione, infatti, non
è per gli Tzadikim ma per la gente comune. E anche l'Asino del Goel non può
fare a meno di portare al mondo la notizia della Redenzione fino a quando la sua
Coda tocca terra. Riassumendo, la prima interpretazione allude a Mosè, Mordechai
e Haim che sono i tre Redentori di Israele. La seconda interpretazione allude,
invece, ai Tre Uomini della Redenzione, Mosè, Yeshua e Haim. Così
è stato ora chiarito, grazie a Dio, dopo 15 anni di pesantezza d'Asino,
che lo Tzadik che si è incarnato e si è annunciato nel Segno
della Resurrezione allude al profeta Elia, a Gesù e a Haim. (Ho rivisto il libro "Between the
Initial Signs and the Final Signs", Inzago, aprile 2006. Non ricordavo
più questa conclusione da almeno 10 anni, in cui affermavo che lo Tzadik
Incarnato tre volte può sicuramente alludere ai tre Uomini della
Redenzione, Mosè, Gesù e Haim. È anche vero che solo
più recentemente abbiamo ripristinato il termine Incarnato
anziché Annunciato. Nel determinare il profeta Elia sono stato
influenzato dall'idea che lo Tzadik Annunciato tre volte fosse strettamente
legato al Segno della Resurrezione dello Tzadik Haim. Questo, tuttavia, non
è corretto perché non indica "Risorto tre volte" ma "Incarnato".
La Resurrezione è solo uno dei 6 Grandi Segni. Incarnato è
qualcos'altro che va oltre ogni particolare Segno. Solo più recentemente
ho chiarito il suo significato in ciò che credo sia la misura corretta.
Il termine Incarnato si riferisce alla volontà di Dio che sceglie tre
uomini per portare al mondo la Redenzione Finale. Da queste tre persone scelte
la volontà di Dio si manifesta nel mondo. - Lascio la nota precedente
così come è stata scritta in modo che si possa avere una
prospettiva della difficoltà che ho avuto nello spiegare questo Segno.
[15] I 2 grandi mali che da
sempre hanno afflitto l'umanità, diceva lo Tzadik Haim, sono i re e i sacerdoti.