Autore: Peretz Green
Traduzione dall'inglese: Davide Levi
Lettere al Rabbino Berger[1]
Lettera 1
A
Rav Berger
8 maggio 2002, 28 Iyar 5762, Beer Sheva[2]
Caro Rabbino David Berger, she-yihyeh (che Il
Signore ti dia lunga vita)
Shalom u-Beracha (Pace e Benedizione)
Dal momento che Lei è esperto di Cristianesimo,
gradirei che considerasse il mio seguente pensiero. È ovvio che
l'idolatria di "eloheinu" riguardante Shneerson è pari a
quella del Cristo Deificato, non minore ma certo milioni di volte peggiore,
poiché è dichiarata nel nome della Santa Torà.
Consideri pertanto la morte della Bestia e il suo
ritorno alla vita analogo ad una resurrezione. In un documento in ebraico di 15
anni fa, dimostravo che era possibile interpretare la Bestia (almeno nel mondo
ebraico) come un episodio di falso messianesimo e di culto idolatra per il Rebbe
di Habad. Facevo notare che la ghematria di Shneerson, se il nome viene scritto
come in ebraico (שנרסון), corrisponde
a 666.
Ometto qui gli altri dettagli di tale
interpretazione. Ciò che a noi interessa è la ferita mortale dalla
quale la Bestia si è rialzata per ritornare a vivere. Ciò avvenne
dal 1994 ben dopo aver scritto quel documento. Il fatto è che nemmeno io
credevo che un seguace di Habad potesse dichiarare pubblicamente (in
segreto magari sì) la deificazione di Shneerson, come i cristiani lo
fanno con il loro Cristo!
Ma ora mi diletta l'idea (perché non prendo
molto sul serio l'Apocalisse tranne alcuni possibili "Segni" che
contiene) dell'analogia fra la Bestia Deificata dell'Apocalisse e il Deificato
666 di Habad. La pubblicazione da parte di un seguace vero e puro di Habad
porta in pareggio il Cristo Deificato e il Rebbe Deificato.
Ritengo che ciò rappresenti l'apice storico
del peccato idolatra del Vitello d'Oro della storia perché il peccato
non sarebbe stato completato dal Cristianesimo, se lo stesso livello di
deificazione non fosse emerso nella piega ortodossa dell'ebraismo. La ragione
principale di ciò è che le radici di questo Vitello d'oro
divinizzato devono essere estirpate affinché la purificazione storica avvenga
in campo ebraico pur se il peccato originò dalla moltitudine mista. Tale
perfida radice idolatra non poteva essere estirpata dal Cristianesimo, privo della
forza d'urto della Vera Tradizione di Israele.
Ciò significa che il suo importante libro rappresenta
un grande e forte colpo in grado di far barcollare sia la Bestia Deificata di
Brooklyn che il Vitello d'Oro Deificato della Storia. La caduta finale della
Bestia, ovviamente, dipende da un Herem (Anatema) emesso dall'ebraismo ortodosso
tradizionale, nel giusto e vero Timore di Dio, che certamente ha ispirato la sua
opera.
Non vorrei qui affaticarla con le spiegazioni di
come il Deificato Rebbe sia il risultato del terribile peccato degli Ultimi
Giorni di Israele, dell'insidioso peccato della Dottrina del Mondo di
Emanazione dello Zohar e delle Quattro Generazioni (falsa Kabalà di
Spagna, Tzfat, Hasidut e Habad). Né spiegherò qui il corollario
del peccato di Emanazione nel Cristianesimo, con il Logos di Giovanni. È
sufficiente dire che la Deificazione di Shneerson, pari al livello del Cristo
Deificato, ha portato il mondo a una nuova fase storica nelle Guerre di Dio
contro l'idolatria, necessarie per purificare Israele e il mondo intero ai
tempi della Redenzione Finale.
Peretz Green
P.S. Se Lei è interessato a leggere il 'Sefer
Milhhamot ha-Shem neged ha-Kabala shel sefer ha-Zohar' di Rav Yihye Ibn Shlomoh
El Kapach di Sana, Yemen, lo può trovare nel nostro sito web a Beer Sheva
con i supplementi che ho scritto, chiamati lo 'Herem Mi-De Oraita'. Per quanto
ne so, questo Sefer non si trova da nessuna parte tranne che sul nostro sito
Web.
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Egregio Rav Berger, sono affascinato dalla sua
profondità di percezione riguardo alla avodah zarah. Mi permetta di indicarle
il vero nocciolo della questione e cioè la dottrina dell'Emanazione
dello Zohar. L'incarnazione nel corpo del Rebbe deriva dalla
"incarnazione" di Dio (EinSof) in forme emanate di partzufim e sfirot
nel Divino Mondo di Atzilut. Per questo motivo ho spiegato per diciannove anni
che il peccato della dottrina di emanazione dello Zohar è l'"avon
avot" (il peccato dei padri) e che l' "emanato Rebbe" rappresenta
la Quarta Generazione odiata dell'avon avot dello Zohar". La catena di
quattro generazioni del peccato idolatra origina dal sottile, dottrinale,
mistico e persino logico avon avot. Da lì procede tramite falsi modi di
pensare, false dottrine, false kabalot con spiegazioni prolifiche, per poi cadere
in culti idolatri, nuovi minhagim, fanatismo e mente ottusa e chiusa. Nella sua
quarta generazione, la sua forma è del tutto idolatra e ormai lontana dalla
vera Fede di Israele. La deificazione di Schneerson rappresenta la quarta realizzazione
generazionale della terribile deificazione del Dio-uomo emanato, lo Zeir Anpin
dello Zohar e di tutto la successiva falsa kabalà.
Il suo libro rappresenta per me un segno che indica
che il peccato di emanazione ha raggiunto il suo culmine con la deificazione del
Rebbe. Indica anche che EL KANA sta per intraprendere la Sua guerra contro le teologie,
le dottrine e le pratiche idolatre al falso messia di Habad. Le parole del suo libro
non possono sfuggire al mondo religioso ebraico, che fino ad ora non poteva
avere la forza di delegittimare Habad, perché l'apice del suo peccato
non era ancora stato raggiunto e ci volevano almeno un paio d'anni per vederne
radicata l'idolatria. Ma Habad verrà estirpato e messo sotto Herem. In un
futuro prossimo le menti dei rabbini si apriranno per capire la vera causa del
peccato idolatra che si è manifestato in questo movimento di falso messianesimo.
Giorno verrà, in un grande e festoso Lag Ba-Omer,
in cui in Israele saranno gettati nei falò i libri dello Zohar e tutti i
testi cabalistici e hassidici che ad esso si rifanno e saranno bruciate le foto
e le immagini di Schneerson. Grande sarà in quel giorno l'onore fatto al
santo Tanai, rav Shimon bar Yohai. E tutto Israele sarà purificato dagli
dèi stranieri, elohei neichar, conservati per lungo tempo nell'accampamento
di Giacobbe. Amen. Sto scrivendo qui a Lag Be-Omer, 5762, Beer Sheva.
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Shalom Rav Berger,
mi sento molto vicino a Lei nella sua battaglia
contro Habad. Anch'io sono in guerra con loro da più di trenta anni,
dopo essere stato un "Lubovitcher Hassid" a tutti gli effetti per ben
cinque anni. Il mio Maestro, la pace sia con lui, Haim ben Moshe, nato a Sana,
Yemen, mi ha redento da loro e mi ha salvato dai loro artigli. Ciò
avvenne a Milano dove ho vissuto per più di trenta anni prima di fare
l'aliyà. Sono nato a Newark, nel New Jersey, nel 1945. Ho studiato alla
Yeshiva University per un anno e poi sono stato catturato nella trappola
Lubovitch, testa e piedi, barba e uniforme e tutto il resto. Non sono caduto
nella trappola messianica di Habad, ma certamente nelle fosse del culto del
Rebbe. Ho creduto in "u-paratzta" (ndt: il motto del movimento ha
preso a prestito il versetto dell Torà "e ti estenderai ai quattro
angoli della terra") anche se il mio studio preferito era il hassidut.
Giorno e notte divoravo le sefirot e i partzufim e il binyan ha-olamot e avodat
ha-adam, spiegati e commentati col hassidut di Habad. Non ero molto propenso al
Talmud o allo Shulhan Aruch, ma mi dedidavo soprattutto al Tanach e al hassidut
Habad così come ad altri testi di Kabalà che mi ero comprato. Non
racconterò qui come il Morè Haim lavorò su di me piano
piano ma efficacemente fino a quando arrivai a capire in che abisso ero prima sprofondato.
Circa un anno prima del mio arrivo a Milano, in
occasione del brit milà del figlio del capo serpente di Habad a Milano, rav
Garelick, invece del minhag tradizionale di porre il nome EL SHADDAI vicino
alla nuova circoncisione, il Garelick pose la fotografia del Rebbe. Il
Morè Haim, vedendo ciò, preso da Kinà Le-Toharat Ha-Shem (zelo
per la purezza del Nome) proruppe ad alta voce: “Zè assur, bar minan, zu
avodah zarah mamash, ani mahrim et ha-minhag ha-rà ha-zeh shel avodah
zarah ve ani mahrim et ha-ochel shel se'udat ha-mitzvah, einà mitzvà,
ki im avodah zarah ve-kol ha-ochel mi-se'udah zu ka-ochel mi-zivhhei avodah
zarah" (N.d.tr. dall'ebraico: Ciò è proibito, Dio ci salvi,
questa è idolatria vera e propria, io interdico questa usanza idolatra e
interdico il cibo di questo banchetto di mitzvà, non trattandosi affatto
di mitzvà, e chiunque mangi di questo cibo e come se mangiasse cibo
destinato all'idolatria). E uscì indignato dalla sinagoga (la sinagoga
Habad di via Cellini). Alcuni presenti lo seguirono o ascoltando le sue parole preferirono
non mangiare da quel banchetto di avodah zarah.
Alla fine abbandonai Habad e diventai il
talmid del Morè Haim. Ho avuto il grande privilegio di studiare con lui,
a Milano, per 13 anni prima della sua dipartita nel giugno 1982. Inutile dire
che Habad era in guerra contro di noi perché Ha Morè Haim aveva
rubato un mattone dal loro edificio. In effetti, il Maestro Haim ed io eravamo
in guerra contro Habad, contro il loro culto idolatra per il Rebbe, contro le
loro midot raot (qualità negative), la loro ipocrisia, la loro arroganza
interiore e le falsità che predicavano per catturare nuove vittime. So
benissimo che non è così per tutti i Habad, ma si aveva
l'impressione che i loro peggiori elementi fossero stati mandati proprio a
Milano.
"Alla fine saranno espulsi dall'ebraismo" ripeteva
ha Morè Haim "perché credono di essere i veri rappresentanti
dell'ebraismo e così facendo si sono separati dal resto di Israele. Lo
vedrai, Peretz, verrà il giorno; si divideranno in fazioni e ci saranno quelli
che si raderanno la barba e cambieranno i vestiti e si vergogneranno di
ammettere che una volta erano Habad".
Il Maestro Haim detstava la loro propaganda e si scandalizzava
nel vedere i milioni di dollari che sperperavano con le loro inutili menzogne
propagandistiche. Soldi che avrebbe potuto usare per fare vere mitzvot.
Ha Morè Haim mi aveva anche detto che la
guerra che avrei dovuto combattere non riguardava soltanto Habad, ma anche la
falsa Kabalà e la dottrina idolatra dell'Emanazione. Habad era il
risultato dell'errore idolatra che persisteva da 400 anni nel mondo religioso
ebraico. Per iniziare quella guerra, disse Ha Morè, dovevo aspettare il
momento in cui, in un modo o nell'altro, avremmo ottenuto una copia del Sefer
Milhamot ha-Shem del rabbino yemenita Yihye ibn Shlomoh El Kapah. Passarono
dieci anni e il libro arrivò dopo che un nostro talmid, David Levi,
residente in Israele, dopo averlo cercato invano nelle più grandi
librerie di Israele, lo trovò e ottenne tramite una ragazza yemenita che
aveva incontrato in un negozio di orificeria yemenita a Gerusalemme e che gli
disse che suo padre ne conservava una copia pubblicata a Gerusalemme nel 1931.
Quando David, invitato a casa del padre della ragazza, gli disse di essere un allievo
di un Rabbino e Hacham yemenita in Italia che necessitava del libro per portare
avanti la guerra contro l'idolatria dello Zohar per il bene di tutto Israele, ricevette
in regalo il libro con un sentito augurio: "prendi questo libro con una
benedizione da Dio Onnipotente; che possiate avere successo nella vostra guerra
contro le dottrine idolatre che si sono radicate nel campo ebraico“. David
portò il Sefer a Milano e lo consegnò al Morè Haim che era
ricoverato in ospedale durante il periodo della sua ultima e terribile
sofferenza prima della sua morte. Ha-Morè Haim posò una mano sul
Sefer e lo benedisse dicendo "Sefer zeh yiyé kadosh (Questo libro
sarà santo)".
Trascorsi alcuni giorni, il Morè Haim
mi diede il Sefer e mi disse di leggerlo molto attentamente. In quel periodo,
durato un anno e mezzo, fui totalmente preso, anima e mente, (anche
perché non lavoravo) con lo stato di salute del Morè, che era
debilitato fisicamente dopo un'operazione complicata per rimuovere dei tumori
all'apparato digerente. Io ero estremamente appesantito e avevo una
serietà assoluta per tutto il tempo e cercavo di assistere il
Morè Haim quante più ore possibili durante il giorno. Parlai
molto poco in quei diciotto mesi evitando comportamenti superficiali.
Leggevo di notte il Sefer Milhamot Ha-Shem; questo
testo, basato su Torà, Talmud, Poskim, Rambam e altri Saggi, contiene la
grande Chiave che dimostra che la dottrina teologica dello Zohar, su cui poggia
tutta la cosiddetta Kabalà, è del tutto idolatra, per cui
è proibita dal Secondo Comandamento. Il Hacham El Kapah spiega che la
dottrina dell'Emanazione è estranea e contraria alla fede ebraica come
lo sono il buddismo o il cristianesimo.
Non solo, ma in un contesto proclamato di una
creazione AL DI SOPRA del Mondo Emanato ma INFERIORE rispetto all'EinSof, ogni
parola e ogni forma usata per descrivere la Divinità crea altre
entità divine, come i cinque partzufim di Emanazione o le dieci Sefirot
di Emanazione. E chiamando questi Aspetti e Sefirot con i nomi di Dio, commettono
il peccato idolatra della generazione di Enosh, che abbassava il Dio Infinito
Superiore a regni inferiori più vicini ai nostri sensi. E tale dottrina
è di per sé shituf (ndt: associare Dio ad altri enti) e ribui
reshuyot (molteplicità di poteri governanti) ed elohim aherim al panai
(altre divinità al Mio cospetto).
Mi scusi, Rav Berger, se mi sono dilungato sulla mia
guerra quando è ben evidente che anche Lei è coinvolto nella
guerra contro Habad che non è impresa da poco. Lei ha messo in pratica
la massima dei Padri che dice "be-makom she-ein anashim hishtadel lihiyot
ish" (ndt. Laddove non ci sono persone di valore sforzati di esserlo tu). La
sua guerra è un grande servizio per Israele davanti a Dio. Il suo amore
per la purezza della fede monoteista di Abramo e la fede del Sinai le hanno
dato il merito di percepire una verità che tutti dovrebbero vedere ma
che ben pochi percepiscono. Possa il Dio di Israele e il Dio dell'universo
aiutare a salvare molte neshamot (anime) dalla caduta nella trappola. Non si
arrenda alla grande indifferenza generata dalla grande confusione di questi
tempi. Lei vincerà la sua guerra, se si ostinerà a combatterla
dalla sua posizione, trattandosi di una guerra che non è personale ma fa
parte delle guerre di Dio contro ogni forma di idolatria in questa generazione
profetizzata.
La guerra contro la falsa Kabalà dello Zohar
è più difficile della sua guerra contro l'idolatria di Habad che
le permette di rimanere nel contesto dell'ebraismo ortodosso mettendo a nudo la
terribile deificazione di tale movimento. Supponiamo che lei voglia protestare
e gridare contro il tremendo errore idolatra che ha compromesso l'equilibrio
dell'ebraismo (per non dire altro) negli ultimi 400-500 anni. La sua posizione,
credo, nella maggior parte dei circoli ortodossi, verrebbe messa in pericolo.
La verità è, tuttavia, che Sefer
Milhamot Ha-Shem di Yihye ibn Shlomo El Kapah è un Sefer Kadosh totalmente
ortodosso. È un Sefer di vera Torà sulla scia della tradizione
contro la falsa prostituta che si è insinuata nel nostro campo. Quando
il libro uscì a Gerusalemme nel 1931, i "cabalisti" di
Gerusalemme lo misero immediatamente all'indice (herem) e andarono scalzi al
cimitero, spargendosi cenere sulla fronte e piansero per il peccato che una
tale libro profano aveva macchiato la loro presunta kabalà. In
verità, temevano questo testo perché ha la forza di distruggere la
dottrina cabalistica dello Tzimtzum e dell'Emanazione secondo le fonti
tradizionali della Torà e della Tradizione che riguardano le dottrine
idolatre, dimostrando che il Dio dello Zohar, Zeir Anpin di Atzilut, è vera
e propria idolatria.
Arrivare alla comprensione della verità della
Torà secondo cui l'intera dottrina dell'Emanazione è idolatra
è una conclusione illuminante che svergogna però l'incredibile
spessore del'hester panim (omissione) di questi ultimi secoli in campo ebraico.
A causa della profondità dei suoi studi sull'idolatria, sono certo che
Sefer Milhamot Ha Shem Le interesserebbe. Ma anche la ricerca per comprendere
le radici idolatre della deificazione di Habad e la deviazione dalla vera fede
di Israele fa parte del suo lavoro. Perché se credesse di poter
conoscere la vera fonte "nascosta" dell'idolatria di Habad che ha
creato un tale abominio nel mondo della Torà, sono sicuro che lo ricercherebbe
subito.
Tradussi il libro in inglese e Davide Levi in
italiano e per onorare il primo anniversario della dipartita del Morè, lo
pubblicammo in Italia, in italiano, presso la casa editrice Giuntina di
Firenze. Nel testo tradotto, aggiunsi un'introduzione che avevo scritto quando
lo Tzadik Haim era nella sua ultima sofferenza e gliela lessi e lui la approvò
e corresse dove era opportuno. Dopo la sua dipartita, in un sogno, ha-Morè
Haim mi sgridò perché non avevo ancora scritto dei supplementi al
Sefer Milhamot Ha-Shem. Successivamente, li scrissi sotto forma di libro che
intitolai le Cinque Tavole del Patto che racchiudeva sia lo Herem Mi-Deoraita
contro la falsa Kabalà dello Zohar che contro il falso movimento
messianico di Habad.
Questa mitzvà è la prima per importanza
in questa generazione, che ha visto già la realizzazione di molte
profezie con la nascita dello Stato di Israele. Ribadisco il concetto che la
kabalà dello Zohar rappresenta gli 'elohei neichar' che devono essere
rimossi dal campo di Giacobbe prima di raggiungere Beth El. Perché Habad
non è soltanto un movimento idolatra all'interno del campo ortodosso
della Torà, ma è anche un movimento ortodosso che ha erroneamente
"santificato", attivamente e tacitamente, la "bella ma infida e
miserabile prostituta idolatra" dello Zohar. Secondo la nostra opinione (mia
e degli altri allievi) questa è la ragione "nascosta" per la
quale l'ortodossia tradizionale non ha avuto il merito di concentrarsi sul
significato stesso di avodah zarah. I suoi occhi sono ancora coperti dal
"decreto" di avon ketz, il terribile e profetizzato peccato idolatra
di aharit ha-yamim.
Secondo la nostra stima, la Shoà rappresenta
il periodo finale di Aharit ha-Yamim. Dal 1948 al 2047 si svolge il secolo
storico chiamato Yemot ha-Mashiah. In esso vengono rivelate grandi notizie
redenzionali e si attuano le profezie che riguardano il Grande e Terribile
Giorno del Signore, che non è un singolo giorno bensì un periodo storico, in particolare dal
2024-6 al 2042. Non sono qui per convincerla sulla veridicità di questi
numeri, ma per spiegarle il contesto della mia affermazione che sostiene che
è arrivato il grande momento storico delle Guerre di Dio contro
l'idolatria. Anche se la Shoà rappresenta la fine di un periodo di 400
anni di Aharit ha-Yamim, le cause di quel decreto, non ancora capite da Israele,
lo saranno solo in futuro. Il popolo d'Israele ritorna nella sua terra e intraprende
un lungo processo di comprensione dei suoi errori per poi correggersi. A causa
dell'errore idolatra dello Zohar l'intero mondo della Torà vive in uno
stato di oscurità.
La deificazione del Rebbe è l'apice dell'incarnazione
della teoria idolatra dell'Emanazione in un essere umano e abbatte la
Santità della Torà e della Tradizione. Tale è il peccato
dell'odiata Quarta Generazione che dà il via alle Guerre di Dio contro
il peccato dei padri, dei figli, della terza e della quarta generazione. La
deificazione di Shneerson è "necessaria" per attuare il
peccato di Emanazione che servirà da catalizzatore per rinvenire la vera
causa idolatra nascosta che ha afflitto il mondo ebraico in questi secoli
passati.
Ciò a cui assistiamo è uno
sconcertante residuo della mentalità di Galut (esilio) degli ultimi
secoli, confusa nelle molteplici luci delle false dottrine mistiche. Ma il
momento del risveglio sta per arrivare e l'abominio disgustoso della
divinizzazione di un essere umano, prima e dopo la sua morte, rappresenta un
segno che il tempo del risveglio è vicino. Il peccato ha raggiunto il
suo culmine. EL KANA inizierà ora a scendere per giudicare la
Città e la Torre.
Pertanto, si conforti, Rav Berger, perché se
ho ragione, ciò significa che, dal punto di vista storico, abbiamo
raggiunto l'inizio delle guerre contro l'idolatria. Come Le ho già detto,
per me, il suo libro è un segno che il Giudizio Superiore non deve
più attendere il completamento del peccato idolatra; è stato
completato, come chiaramente testimoniato nel suo libro. Sento che
succederà qualcosa: alcune persone importanti verranno risvegliate, Lubavitch
inizierà a perdere molti "clienti", si spaccherà in
fazioni, e i meshihistim alzeranno la voce ancora più forte e la
deificazione del Rebbe sarà ascoltata da un vasto pubblico di ebrei
scandalizzati e i rabbinati ufficiali saranno costretti ad emettere un anatema
contro di loro. Dopo di ciò e per quel merito i rabbini saranno
sensibilizzati a ricercare le cause.
Possa l'Onnipotente Signore, nostro Dio, risvegliare
rapidamente le menti del popolo ebraico in questi giorni in modo che riconosca
le macchie idolatre da cui deve mondarsi.
Lei ha visto le tenebre che offuscano gli ebrei
della Torà di questo tempo. Ha sperimentato la frustrazione del venire a
contatto con la verità mentre quelli che dovrebbero conoscere, vedere e
sentire la stessa abominazione idolatra filosofeggiano e chiudono un occhio
sulla avodah zarah, e sembrano fare proprio il verso "medakdekim be-Eicha
u-mezalzelim be-kriat Shemà" (sono pignoli nella lettura del Libro
di Eicha e sprezzano la lettura dello Shemà Israel), purtroppo.
Non si scoraggi, rav Berger, è iniziato un
nuovo tempo nella storia, una fase che porterà alla purificazione dall'idolatria
in Israele e nel mondo. Una volta vinte le Guerre di Ha Shem, non ci saranno più
Habad, Hassidut, Kabalat Zohar, Kabalat Luria e Ari, Emanazioni e Logos.
Sicuramente la mitzvà di Milhamot ha-Shem in questo momento è
molto grande dato che rappresenta un'importante realizzazione storica che
introduce la Gheulà Shelemà.
con grande rispetto, Peretz Green
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Lettera 2
A
Rav Berger
3
maggio 2002 - Beersheva[3]
Caro
Rav David Berger,
Non
ho intenzione di inviarle questa lettera, almeno non ora. Penso che sarebbe
troppo gravoso per lei valutarla con un senso di autorità.
Poiché, tuttavia, percepisco la sua profonda comprensione non solo del Cristianesimo,
ma anche del modo di pensare dei cristiani, sono certo che in alcuni momenti
delle sue riflessioni sarà pieno di timore reverenziale nei confronti
delle vie di Dio, considerando che il Cristianesimo e l'Islam fanno parte della
Redenzione
Ma
il problema non è dell'Islam bensì del Cristianesimo. Il nodo
messianico della missione di Gesù è davvero un problema redenzionale.
Tutti concordano sul fatto che la Gheulà Shlemà sia particolare
per Israele ma riguardi anche tutte le nazioni. Pertanto anche le nazioni
cristiane entreranno nel Nuovo Patto della Redenzione Finale. Ciò
significa che usciranno dal precedente Nuovo Patto (Brit Hadashà)
cristiano per accettare il Brit ha-Shlemà della Gheulà
Shlemà.
Ritengo
che lei concorderà sul fatto che molti cristiani potranno vivere anche senza
la loro teologia tradizionale, ma non potranno vivere senza il loro grande amore
e rispetto per Gesù come Maestro, Messia e Profeta. Questo è
significativo perché rappresenta il contesto per la Correzione del
Cristianesimo, condizione indispensabile per la Redenzione Finale.
Più propriamente è la correzione dei cristiani perché le istituzioni
del cristianesimo teologico cadranno quando il mondo vivrà nella vera
fede monoteista al momento della Redenzione Finale.
I
cristiani sono legati a un nodo messianico dal quale non possono essere sciolti
a meno che non vi sia un nuovo patto finale che non è solo saldamente
stabilito nella Vera Tradizione di tutto Israele, ma che risponde anche alla loro
necessità legittima di comprendere la vera posizione di Yeshua nel
contesto redenzionale della storia.
Ho
ricevuto le basi per ridefinire la missione di Yeshua dal Maestro Haim che era
uno Tzadik Nistar e conosceva molti segreti della storia antica che sono
nascosti agli occhi del mondo. Egli mi disse più volte che nessuno aveva
capito la missione di Gesù, non gli ebrei, né i cristiani. Mi
spiegò che Gesù aveva frequentato la Scuola degli Esseni per tre
anni interi per poi impegnarsi nella sua missione. Nella Scuola aveva appreso
alcuni segreti di Kabalà Ma’assit che in seguito usò per compiere
miracoli, sebbene ciò andasse contro il giuramento fatto a non usarli in
pubblico. Gesù trasgredì anche al giuramento di rimanere nella Scuola
per sempre. Lo Tzadik Haim mi disse che gli insegnamenti di Yeshua erano veri
ma dovevano essere compresi nel loro giusto contesto; i rabbini dell'epoca non
li capirono né, del resto, erano disposti ad ascoltare nuove direttive
di insegnamento.
Yeshua
non insegnava l'Halachà. C'erano i rabbini per insegnare l'Halachà,
che, in sostanza, riguarda le norme per il nefesh. Gesù insegnava le
leggi dello spirito, il ruah, che ha parametri diversi rispetto al nefesh.
In
generale, la peccaminosità dei Sacerdoti e l'ipocrisia dei Farisei
dell'epoca non erano graditi a Dio. Così mi disse Ha Morè Haim, spiegandomi
anche che il Morè Tzedek, fondatore della Scuola degli Esseni, circa 150
anni prima della distruzione del Tempio, era uno Tzadik vero che aveva previsto
nella sua saggezza profetica la caduta del Beth Ha Mikdash, per cui agì
per salvare la nazione. In verità, a livello spirituale, le preghiere
del Tempio non salivano al Cielo a causa dell'odio gratuito che regnava nel
paese. Abbiamo spiegato altrove che il Maestro di Giustizia era il Capo dei 36
Tzadikim Nascosti della sua generazione, per cui possedeva le Chiavi Redenzionali
che contengono anche le Chiavi Messianiche (fondamentalmente sono quelle del
Messia figlio di David per Israele e quelle universali del Messia figlio di Yosef
per le nazioni). Ciò che il Morè Tzedek possedeva erano i Segni Redenzionali
e Messianici Iniziali. Nel contesto di quei Segni, egli stabilì l'Ordine
Messianico nella Scuola e fu qui che Yeshua venne a conoscenza dei Segni e intuì
la sua chiamata. Yohanan ha Matbil (Giovanni Battista) frequentò la
Scuola per otto anni prima dell'entrata di Gesù. L'influenza di Yohanan
che lasciò la Scuola (circa un anno e mezzo prima della defezione di Gesù)
fu determinante sulla missione di Gesù.
Rav
Berger, potrà pertanto capire bene le profonde ripercussioni di questo
segreto storico quando sarà reso noto, poiché rivoluziona il modo
di pensare. Le mistificazioni del Cristianesimo non annullano il fatto storico
che nelle mani di Yeshua c'erano i Segni Redenzionali e Messianici Iniziali
che, storicamente, dovevano uscire per il mondo. Se Israele avesse meritato, sarebbero
potuti e dovuti uscire tramite il secondo Tempio, ma ciò non fu
possibile a causa del degrado morale che vi regnava.
Una
volta che sappiamo come si svolsero gli eventi, dobbiamo ridefinire la natura
di quella missione messianica e redenzionale, gli insegnamenti di Gesù e,
in generale, i "Segni" dei Vangeli. Chiaramente parliamo di un
Gesù totalmente ebreo, immerso nella vera fede monoteista di Israele,
illuminato da "segreti" e "segni" messianici e redenzionali,
che caratterizzarono la sua peculiare missione storica.
Se
uno accetta le parole del Morè Haim capirà l'incredibile scenario
che gli si apre davanti. E anche se non le accetta, ma segue l'argomento fino
alle sue conclusioni, vedrà che la rivelazione di questo segreto storico
è necessaria per capire la missione di Yeshua a beneficio della
Redenzione Finale con la necessaria riconciliazione tra ebrei e cristiani, nel
contesto della vera fede monoteista che spiega e risolve anche il nodo storico
della missione messianica e redenzionale di Gesù.
Tale
preziosa informazione rivelata dallo Tzadik Haim si è completata, dopo
la sua scomparsa, tramite Segni e Sogni Meravigliosi, che devono essere considerati
come i Segni Conclusivi della Terza Redenzione Finale. Essi sono, infatti, i
segni storici che ebrei, cristiani e musulmani stanno aspettando. E, a riguardo
della vera missione di Gesù, il Corano è più vicino alla
verità del Cristianesimo. Desidero non discutere qui questi segni
finali, ma li menziono in questa discussione sulla missione di Gesù. Le
informazioni fornite da Tzadik Haim erano la base; le conferme e le conclusioni
dell'intera questione sono arrivati con i Segni Finali. Perché loro tramite
i Segni Iniziali vengono compresi retrospettivamente nelle loro vere
proporzioni e contesti.
Dai
Segni Finali, ad esempio, veniamo a sapere che ci sono 6 Segni particolari nei
Vangeli che erano veri Segni Iniziali: la Stella di Cristo, il Regno dei Cieli,
il Nuovo Messaggio, l'Asinella su cui Gesù cavalcò a Gerusalemme,
il Regno dei Cieli che scende nel mondo e la Resurrezione.
Prima
dei Segni Finali non sapevamo nulla della Stella di Cristo, che è anche
la Stella della missione messianica universale. È anche la Stella di
Malchitzedek e nei Segni Finali è chiamata la Stella che Stupisce (Kochav
ha-maflì). Per duemila anni fu la Stella di Malchitzedek; con la
missione di Yeshua divenne la Stella di Cristo. Nei Segni Finali anche la
Stella di Cristo viene rivelata dopo la rivelazione delle Stelle di Abramo, di
Isacco, di Giacobbe e della Quarta Stella Spostata. Questo è tutto nel
primo dei 6 Segni Finali, chiamato il Segno delle Stelle della Redenzione Finale.
In esso viene rivelato il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, e il
Morè Haim ci indica e ci spiega le Stelle della Redenzione Finale, durante
il periodo generazionale in cui siamo entrati, chiamato la Quarta Generazione Finale,
in cui la Vera Fede di Abramo ritorna nel mondo. Il ciclo di 4000 anni della Stella
di Abramo ha raggiunto la sua conclusione e coincide con la lunghezza di questa
Quarta Generazione (che dagli altri segni ricevuti nei sogni è una
doppia generazione: la prima parte di 35 anni e la seconda parte di 30 anni, da
Pesah 1983 fino a Pesah 2047. Gli ultimi cinque anni, tuttavia, sono nel Segno
della Ricostruzione, dopo il terribile periodo dal 2024-6 al 2042 in cui si
verifica il periodo designato profeticamente come il Grande e Terribile Giorno
del Signore).
Il
Maestro Haim disse in quel segno: "Con l'arrivo della Quarta Stella,
farò un segno e tutto procederà con grande velocità"
e accompagnò le sue parole facendo un segno tra la quarta e la prima
stella (Stella di Abramo). Egli ci indica così che la caratteristica di
questa generazione è l'incredibile velocità dei suoi eventi. In
termini di fede, significa che la vera fede di 4000 anni di nostro padre Abramo
è ora entrata nel mondo per attuare la promessa di Dio e cioè che
Abramo è il padre di una moltitudine di nazioni che aderiscono alla vera
fede in un Dio Uno.
Da
ciò, caro Rav Berger, potrà capire perché le dico che
siamo nel tempo storico delle Guerre di Dio per purificare la fede nell'unico Dio,
Creatore vivente dell'Universo. Per quanto riguarda il mio dovere, sono stato
destinato ad essere un soldato che combatte contro il falso e idolatra messianesimo
di Habad, contro la dottrina idolatra dell'Emanazione dello Zohar ed il Logos
deificante del Cristianesimo. Nello stesso sogno-segno appare una quinta
stella, estremamente luminosa. Il Maestro delle Stelle
della Redenzione spiega: "Questa è la
stella di Cristo che viene in virtù dell'umiltà".
Wow,
siamo rimasti scioccati quando Gino Tampieri, marito di Iliade Levi, ci ha
raccontato in dettaglio il suo sogno. Ma non avevo paura; anzi, ero
estremamente felice. Compresi immediatamente che l'annuncio della Stella di
Cristo arrivava per fornirci le Chiavi della Terribile Correzione Storica del
Cristianesimo, con la distruzione di tutta la teologia cristiana e la spiegazione
della missione redenzionale di Yeshua che, in verità, era umile davanti
a Dio e il suo sacrificio messianico fu gradito e accettato dal Dio di Israele,
in quanto viene come parte integrante dei Segni Finali e lo Tzadik, Haim, Capo
dei 36 Tzadikim Nascosti di questa generazione passata, lo annuncia. La "Seconda
Venuta" della Stella di Cristo viene per distruggere il falso Cristo
Deificato della storia e, allo stesso tempo, per ribadire l'innocenza e
l'umiltà di quel giovane ebreo serio e sincero che desiderava solo il
bene del suo popolo.
La
sua vera storia è anche la nostra storia. Se è così, che
in verità, ci fu una "missione messianica" su Gesù e
che la sua crocifissione fu considerata un sacrificio di espiazione davanti al
Dio di Israele, dobbiamo cercare di capire da subito come quella missione si
adatta al Progetto Redenzionale. Bisogna capire che senza i Segni Finali della
Terza Redenzione Finale, il Disegno era sconosciuto nella Tradizione, come
spiegato precisamente dalla Grande Aquila in Hilchot Melachim. Così
anche riguardo alla "missione messianica" di Yeshua, non avrebbe
potuto essere conosciuta o compresa prima dei Segni Finali che rappresentano il
Completamento del Progetto Redenzionale di Dio nella storia. Il Morè
Haim conferma la verità di quella missione di 2000 anni fa, ma solo ora
quando è iniziato il Nuovo Tempo della Redenzione Finale.
Per
comprendere la posizione di quella missione bisogna sapere che i Segni Redenzionali
e Messianici Finali derivano dal secondo EHEYE, che fa parte del triplo nome
EHEYE ASHER EHEYE. La Nuova Tradizione Redenzionale, che nemmeno i Profeti ricevettero,
motivo per cui la verità di queste questioni è ignorata dalla
Tradizione dei Saggi di Israele, rappresenta la Rivelazione dei Segni Completi
della Terza Redenzione Finale, la Gheulà Shlemà che è per
Israele e per tutte le nazioni del mondo. Quando Dio Onnipotente sceglie il
Goel Finale della storia, rivela al mondo quei segni storici finali, che
racchiudono molte novità mai viste e sconosciute alla tradizione. Questa
è la Nuova Tradizione che, grazie a Dio, riceviamo da 19 anni per merito
del Maestro Scelto Haim.
Aspetti
un momento, Rav Berger, prima di giudicare. Questo elemento essenziale era
sconosciuto alla Tradizione. L'ho ricevuto direttamente dal Maestro Haim ed
è stato confermato da tutti i Segni Finali, e cioè che il Goel
non è il Messia ben David e il Messia ben David non è il Goel. I
livelli elevati riferiti alla "figura messianica" nei Profeti alludono
al Goel, non al Mashiach ben David. Il Messia figlio di Davide è un
segno nel mondo, in Israele, nel contesto del Terzo Tempio. Il Maestro (ADON)
che state cercando, non è il Messia ben David ma l'ultimo Goel che si
unisce alla Tradizione del Profeta Elia, di benedetta memoria.
La
missione messianica di Gesù deriva dalla RESH del secondo nome ASHER.
Questo è il "Nome nascosto" che è collegato a un lungo
periodo di storia che sfocia nella RESH di ASHER e fa da ponte al nome finale
della redenzione finale. La ALEF rappresenta la tradizione del profeta Elia, zichrò
le-tov. La SHIN rappresenta la SHIN di SHUSHAN, la Tradizione Nascosta di
Mordechai ha-Tzadik. La RESH è la Luce del Secondo Tempio. Se Israele
avesse meritato, la Luce del Tempio sarebbe stata il tramite per diffondere la
vera fede e la verità della storia di Israele al resto del mondo.
Tuttavia,
nel mondo doveva esserci una "missione" che rappresentasse la RESH.
Se Israele avesse meritato, quella missione profetizzata avrebbe avuto
successo, ma, purtroppo, ciò non avvenne, il Tempio fu distrutto e
Israele iniziò la sua lunga diaspora tra le nazioni. In ogni caso,
doveva esserci una missione storica a testimonianza di quell'evento; e
ciò per evitare che la terra fosse colpita da un anatema (Malachia, 3,
24). Queste parole danno la profetizzata possibilità che la
"missione" della riconciliazione dei cuori di padri e figli, mediante
il profeta Elia, non fu accettata. Possiamo anche comprendere
retrospettivamente dal Rambam che è molto probabile che il profeta Elia
stesso non verrà, ma si leverà un "profeta" che
preparerà i cuori e correggerà le vie. È chiaro che se il
santo Profeta stesso fosse arrivato, avrebbe portato la riconciliazione ma il
popolo non la meritò. Durante la Redenzione Finale, il Goel prescelto
viene rivelato al mondo tramite i Segni Finali e per merito suo la Tradizione
del profeta Elia viene tramandata al mondo. Se il Morè Haim e il Profeta
Elia fossero arrivati fisicamente per annunciare la Redenzione Finale e la
Quarta Generazione, non sarebbero stati accolti come avrebbero dovuto e il
mondo intero sarebbe incorso in un grave pericolo.
Pertanto
il verso sentenzia: "verrà subito nella sua sede (hechalò), l'Adon
che cercate" (ibid, 1). "Hechal" allude al Regno dei Cieli. E insediatosi
subito nella sua sede, scendono le Notizie dei Segni della Redenzione Finale e
sia la Tradizione della Riconciliazione che la Nuova Tradizione Profetica per
questa Quarta Generazione del profeta Elia, Messaggero del Patto della Gheulà
Shlemà.
Yeshua
entrò in contatto con quei Segni Messianici e Redenzionali nella Scuola
degli Esseni e intuì che era su di lui quella missione praticamente
impossibile. I Segni Profetici che cadono su una persona non gli lasciano altra
scelta perché la paura di disattendere la chiamata profetica è
maggiore di qualsiasi altra paura. La chiamata proviene da Dio. E' la Provvidenza
che ti ha condotto a trovarti nella situazione in cui la responsabilità
profetica, nel nome della Torà, è su di te e la sua verità
ti viene rivelata.
A
quel punto non puoi rinunciare ad agire, perché ciò andrebbe contro
il volere di Dio e contro il bene di Israele, oltre al fatto che la tua
autostima ne verrebbe compromessa, dal momento che la tua debolezza ti ha fatto
indietreggiare e ti ha trattenuto dal compiere un'importante mitzvà
davanti a Dio, che è benefica perché coinvolge tutto il popolo.
Alcuni di noi sono stati portati a chiamate difficili ma privilegiate. Se
sappiamo che è Dio che ci chiama dobbiamo essere forti fino alla morte pur
di assecondarLo: "come un agnello che è stato portato al macello ma
non ha aperto la bocca" (Isaia, 53, 7). Quella storica lezione messianica
è stata apprezzata e amata da persone di tutto il mondo negli ultimi
2000 anni. Questo perché le sue radici sono, in verità, le radici
della chiamata profetica di Israele.
E
per quanto riguarda l'enigmatica invocazione sulla croce "Mio Dio, mio
Dio, perché mi hai abbandonato" (Matteo, 27, 46), va detto che
Gesù non si lamentò della sua morte, ma era quella una protesta
profetica sul suo destino. In quel frangente, egli sentì l'abbandono di
Dio per ciò che sarebbe diventato agli occhi delle nazioni, il Figlio
divino di Dio. Gesù vide profeticamente la coppa amara che nessun altro ebreo
avrebbe mai più bevuto. Se uno pensa adesso alla realtà
messianica che coinvolse Gesù in quella missione, capirà che non
furono gli ebrei a fargli del male ma i cristiani che lo avrebbero deificato e avrebbero
perseguitato il suo stesso popolo per quel suo sacrificio che avrebbe dovuto
rappresentare un'importante espiazione in quel periodo terribile della storia.
Dopo
aver appreso dal Maestro Haim le basi della vera storia della Scuola degli
Esseni e il fallimento della missione messianica di Gesù come
profetizzato da Malachia, siamo costretti a rivedere il senso di alcune
profezie. Non stiamo più cercando il Messia ben David che fa parte della
Redenzione Finale. Stiamo cercando una "missione messianica"
profetizzata di quel tempo, sostanzialmente nel nome del profeta Elia che non
è stata accettata da Israele. I Segni di quella missione, tuttavia,
erano veri e quindi, una volta rivelati al mondo, dovevano uscire per tutte le
nazioni. I segni fatti o menzionati da Yeshua nei Vangeli erano segni
messianici e redenzionali. Una volta che furono portati fuori dalla Scuola, il
solo parlare di loro o menzionarli, li rivelò al mondo intero.
Ho
ricevuto direttamente dallo Tzadik Haim la chiave di questa comprensione. Egli
mi spiegò che era proibito ad uno Tzadik, che conosce il segreto,
parlare del Regno dei Cieli, Malchut Ha-Shamaim. Gesù, rivelandone
alcuni aspetti, mise in subbuglio il mondo intero; perché si tratta di
veri e propri segreti legati ai Cieli e se vengono rivelati pubblicamente vengono
immediatamente scritti nelle stelle e quindi portati avanti storicamente.
Ha
Morè Haim sputava fuoco e fiamme contro la frase del Battista relativa
ai "figli di Abramo nati dalle rocce" (Matteo, 3: 9). "Era
uscito di senno" affermava "non capiva più quello che diceva. Non
bastava che avesse infranto il suo giuramento nella Scuola ma diceva anche cose
false, che vanno contro la vera fede e contro il buon senso, nel contesto dei
"segreti" sul Regno dei Cieli. Certo, Ha-Kadosh Baruch Hu può
fare tutto quello che vuole. Chi non lo sa?! Ma Dio non va contro le Sue stesse
promesse, né fa cose al di fuori della natura del mondo. Non ha figli
nati dalle rocce, figli di Abramo! Non è per niente che al Battista fu
tagliata la testa!".
Certamente
l'attacco del Morè Haim non lascia spazio a speculazioni filosofiche. Egli
sapeva come quelle parole distorte avevano generato nei secoli successivi una indiscriminata
fede nell'assurdo. "La logica dell'assurdo" sostiene che più una
cosa è assurda e al di fuori dei limiti della natura, più la sua credenza
è considerata lodevole. Come diceva uno dei primi filosofi cristiani,
Tertulliano, "Credo quia absurdum". In verità i bambini simili
a Dio creati dalla rocce lisce anticipavano la successiva credenza nel Figlio
di Dio nato dalla verginità di una donna.
Mentre
combattiamo la dottrina teologica cristiana, dobbiamo pur sempre capire il
messianesimo di quella missione. Ebbene, i segni c'erano e il Cristianesimo
derivava da loro. E in che modo possiamo oggi sentirne l'effetto? I Segni Finali,
dopo anni di lavoro di Correzione e dopo aver distrutto il Logos del Cristo
Deificato, si ripresentano per contestualizzare la figura di Yeshua, Cristo
delle Nazioni. Togliere il termine Cristo a chi è nato cristiano sarebbe
come mozzargli la lingua. Con la Correzione, tuttavia, viene a cadere la deificazione;
pertanto il termine "Cristo" una volta purificato può essere
usato nella nuova terminologia dei Segni Finali.
Ci
si pone tuttavia una domanda più profonda, col "messianesimo" menzionato
in Isaia 53. Alcuni commentatori lo riferiscono ad Israele nel suo insieme; Ibn
Ezra lo riferisce a Geremia. Io l'ho riferito agli Tzadikim Nascosti e in
particolare al sacrificio finale dello Tzadik Haim. Ma non si può
scappare: Gesù è apertamente segnato in quella profezia più
di chiunque altro. Era lui ad aver ricevuto i Segni Iniziali e la sua missione
fallita, allusa in Malachia, conteneva scopi messianici e redenzionali
universali. Il servitore della sofferenza messianica deve essere rivalutato.
Yeshua nella sua tragica e ingiusta morte fu servitore di Dio. E ciò
sicuramente ci tocca da vicino. Non avevamo creduto nei Profeti e peccammo, ci
pentimmo e tornammo a peccare, per cui non meritammo di ricevere una missione
che parlava ai cuori e cercava di risvegliare gli ebrei ad osservare i veri
precetti della Torà. E un decreto dall'Alto escluse ogni
possibilità di comprendere quella missione prima del tempo della
Rivelazione Finale.
Il
sacrificio di Yeshua non fu simile al sacrificio del servitore sofferente,
Israele, né a quello degli Tzadikim Nistarim né al sacrificio
finale dello Tzadik Haim. Si trattò di un sacrificio messianico storico
molto particolare, che dopo un lungo periodo di incomprensione, confusione e
mistificazione, verrà compreso in futuro. Dio ha pianificato il tutto
per darci, alla fine, lezioni profonde di Mussar (morale), che dopo 2000 anni
di errori, illumineranno i cuori e le menti. Ciò fa parte della
Redenzione Finale di Israele che arriverà a comprendere i suoi errori
storici, dalla distruzione del Secondo Tempio alla tragedia della Shoà.
Dobbiamo essere estremamente umili in questo. La gelosia di Dio, a causa della
durezza del nostro cuore, lo ha voluto. Dio è libero di portare a
compimento il Suo Disegno come vuole. Noi dobbiamo essere come asini davanti
alla conoscenza e alla volontà dell'Onnipotente.
Pertanto
i messaggi profondi che ci arrivano a fronte dei precedenti pensieri, ci aprono
spiragli per capire le vie occulte di Ha Shem da una posizione di estrema umiltà.
La Stella di Cristo viene in virtù dell'umiltà. Questo nuovo
messaggio della vera storia messianica di Yeshua riveste ora un valore
messianico. Tramite esso
apprendiamo molte importanti lezioni.
Se
quella missione fu amata da Dio, fu profetica e messianica ed il sacrificio di
Yeshua venne accettato da Dio, significa che almeno in una certa misura, la sua
morte ha rappresentato un'espiazione per i figli di Israele di quell'epoca, che
furono comunque puniti con la distruzione del Tempio e con l'esilio.
Ciò
che possiamo dedurre dai numerosi livelli di studio dei Segni Finali è
che l'Anatema sulla terra, sanzionato mediante la distruzione del Bet Hamikdash
e l'esilio, fu di per sé un decreto mitigato rispetto alla Klayià,
l'annientamento totale, Dio ci salvi, che pendeva su tutto il popolo (come a
Purim), appunto grazie al sacrificio messianico di Gesù. Meravigliose
sono le vie nascoste della misericordia del Dio di Israele.
Il
fatto che il sacrificio di Gesù rappresentò una salvezza per
Israele, per aver trasformato un decreto di sterminio in uno di sopravvivenza, racchiude
una conclusione incredibile. Quei Segni erano sotto il secondo nome ASHER, che
sono anche chiamati i Segni di Isacco, nostro padre, che fu il più
nascosto ed enigmatico dei tre Patriarchi. Il popolo di Israele era sotto i Segni
di Isacco. In quell'epoca la storia di Israele era in una fase di declino. Solo
uno spaventoso sacrificio di morte e sterminio, Dio non voglia, dell'intera
nazione, avrebbe rappresentato l'unica forma possibile di espiazione. Ma
poiché la morte di Isacco avrebbe rappresentato una contraddizione con le
promesse di Dio, così anche la Klayià avrebbe reso irrealizzabili
le promesse di Dio ad Israele.
Il
sacrificio di Yeshua rappresentò pertanto la realizzazione profetica
dell'Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre. Non fu così
nel caso di Purim, in cui lo Tzadik Mordechai rappresentava Isacco, nostro
padre, che venne salvato mentre era legato sull'altare pronto per essere
immolato. Mordechai, ai suoi tempi, era nel segno di Isacco; Yeshua, ai suoi
tempi, era nel segno dell'Ariete Sacrificato della storia. Yeshua era l'Ariete le
cui corna si erano impigliate nello s'vach, il cespuglio della storica confusione
teologica.
Incredibile
è la nuova conoscenza dei Segni Finali venuti per merito dello Tzadik
Haim.
Non
rimangono distorsioni teologiche una volta che il Cristo deificato è
stato soppresso e viene rivelata la verità sull'umiltà di
Gesù. Né quella missione è la missione dei Segni Finali,
ma, come detto, il messianesimo che ora percepiamo è associato alle
lezioni di umiltà che ogni nuova comprensione della materia ci offre. Le
barriere dell'odio si trasformano in amore, meraviglia e comprensione. E mentre
perdoniamo, così siamo perdonati dal Creatore della Storia che ha programmato
la storia della Redenzione a nostro beneficio.
Se
lei, Rav Berger, è in anticipo nella comprensione del male di Habad,
quanto più lo sono io nello spiegare ad ebrei e cristiani il peccato
idolatra di Emanazione o nell'invalidare il Logos divinizzante dei cristiani o
nel chiarire la vera storia messianica di Yeshua, Cristo delle Nazioni. Ma non è merito mio. Io sono l'asino fortunato del
Goel, Haim.
E'
normale chiedersi come mai la terminologia del Messia figlio di David o del
Messia figlio di Giuseppe possa essere associata a Gesù. Yeshua discendeva
dalla tribù di Giuda e aveva anche radici nella Tribù di Dan (ho
ricevuto questo ultimo fatto in un sogno dal Goel Haim, in Israele, circa
dodici anni fa a casa di Davide Levi). Esistono due serie di Segni, i Segni
Universali di Giuseppe e i Segni di Davide per Israele. Entrambi riguardano la
formazione del segno messianico. Apprendiamo questo dai Segni Finali in cui le
due categorie vengono rivelate insieme per far sì che la Riconciliazione
si realizzi dalla stessa fonte di Redenzione. I Segni Finali sono essi stessi
nel Segno della Riconciliazione dei cuori, a molti livelli.
Questo
vale anche per i Segni Iniziali. Yeshua aveva entrambi i set di segni. Il suo
lavoro principale, tuttavia, era a livello ebraico, nei Segni del Messia,
figlio di David, ma poiché le speranze svanirono rapidamente, l'universalità
dei suoi discorsi è tuttora ben percepibile. In ogni caso, i segni che
in realtà uscirono per il mondo erano i Segni Universali di Yosef. Un
altro modo di considerarlo: Israele, non avendo accettato i Segni messianici di
David, ha continuato come sempre nella sua convinzione messianica. I Segni Universali
che anche loro avrebbero dovuto essere di Israele furono presi dal Cristianesimo.
Nella Torà sono i segni profetici della separazione di Giuseppe da suo
padre e dai suoi fratelli, che dimoravano altrove.
Yeshua
viene allora considerato il Messia figlio di Giuseppe che muore prima di
completare la sua missione? Penso che tale associazione sia appropriata
perché, come spiegato, i Segni stabiliscono che Yeshua è il
Cristo delle Nazioni. La sua missione fu recepita a livello universale dalle
nazioni in virtù dei Segni Universali di Yosef di quei Segni Iniziali.
Nella loro separazione dai segni di Davide, i Segni Universali non possedevano lo
Scudo di Abramo per la protezione all'interno della vera fede monoteista. Gli
ebrei andarono in esilio tra le nazioni e i Segni Universali andarono in esilio
tra le nazioni cristiane.
Perché
tutto questo? Di sicuro il Cristianesimo aveva uno scopo. Dopo aver compreso la
fallita missione messianica di Malachia, la sofferenza del servitore messianico
di Dio e il Sacrificato Ariete, il quarto filone di grandi scopi di quella
missione viene rivelato apertamente nei Segni Finali, con la conferma profetica
che Yeshua venne per salvare le pecore smarrite della Casa di Israele.
Anche
qui ho ricevuto le chiavi dal Maestro Haim, che mi ha spiegato che a parte gli
appartenenti alle dieci tribù oltre il fiume Sambation e a parte i resti
delle dieci tribù perdute ritrovate recentemente in più luoghi,
per lo più le anime degli appartenenti alle Dieci Tribù di
Israele, che erano presenti sul Sinai, si trovano in campo cristiano. Sono nati
cristiani ma le loro anime sono ebraiche. E' per loro che piange Rachele,
perché hanno perso la loro vera identità come parte di Israele;
tuttavia, enorme sarà la loro felicità quando ritroveranno le
loro radici e rientreranno entro i confini mediante il Nuovo Patto Finale che
le eleva al di sopra del precedente patto cristiano e le suggella nel Patto Finale
nella pura fede monoteista.
L'affermazione
di Gesù relativa alle pecore perdute della Casa di Israele si è
realizzata inizialmente tramite il Cristianesimo; tuttavia il loro riscatto
finale avverrà definitivamente ai tempi della Redenzione Finale. Natzrut
ha rappresentato una riserva custodita per quelle anime nei secoli passati, che
ha permesso loro di rimanere collegate ai Patriarchi e credere nella Redenzione
dall'Egitto e nella Rivelazione sul Sinai per non dover rimanere per sempre nei
culti idolatri delle nazioni che non riconoscono il Dio Uno di Israele.
E'
vero che la morte di Yeshua prima di concludere la sua missione lo esclude
dall'essere chiamato il Messia ben David. Bisogna, tuttavia, considerare che
Gesù conosceva bene tutte le profezie messianiche e redenzionali, per
cui si deve prestare grande attenzione alla sua affermazione "Non crediate
che io sia venuto per portare la pace, non sono venuto per portare la pace ma
la spada" (Matteo, 10, 34).
Una
volta inteso che i Segni Iniziali di Davide non furono accettati, Gesù
capì bene che non sarebbe stato lui a portare la pace. Dovette
rinunciare al suo essere Mashiah ben David e la sua missione passò ai Segni
Universali. La missione messianica fallita di Malachia, nei Segni di David, non
poteva continuare nel mondo nella persona di Yeshua. Era come un grande dono di
Dio ad Israele; se, per miracolo, la leadership del popolo si fosse risvegliata
e avesse adottato la correzione che Gesù predicava, bene; in caso
contrario, la missione sarebbe stata data per un tempo molto breve e
Gesù avrebbe dovuto entrare nei Segni Messianici del servitore
sofferente mettendo in atto quel sacrificio messianico. Gesù sapeva di
essere entrato nei Segni menzionati nel capitolo 53 di Isaia. Con umiltà,
si assunse la responsabilità di quella chiamata profetica. Sapeva comunque
di non essere il Messia ben David e sapeva di dover essere processato e
condannato, quantunque innocente, e ucciso ingiustamente affinché la
missione di Isaia 53 si attuasse.
Può
così vedere, Rav Berger, che il Segno delle Stelle col Segno della
Stella di Cristo contiene un po' più della Stella di Cristo dei Vangeli.
Dopo
il Segno delle Stelle seguì il Segno del Giudice Unto del Regno dei
Cieli, il Maestro Haim. In un altro sogno-segno fondamentale, lo Tzadik Haim annunciava:
"Dite loro che sono lo Tzadik che si annuncia tre volte". Poi venne
il (terzo) Segno della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot che contiene i Segni
della Costruzione del Terzo Tempio Finale. Poi arrivò il (quarto) Segno
dell'Asino che mangia il pane della Redenzione Finale, che raglia e spiega per
iscritto le novità. Poi venne il (quinto) Segno della Quarta Generazione
e della Ricostruzione in Israele. E infine, il (sesto) Segno finale della Resurrezione
del Maestro Haim nel segno finale della Resurrezione dei morti.
Poiché il Goel Finale non è il
Messia figlio di David (lo Tzadik Haim apparteneva alla Tribù di Beniamino),
non c'è alcun problema con il suo essere nell'altro mondo fino a che ci
viene assicurato dai Segni che questo è ora il vero Regno dei Cieli che viene
rivelato. Questo è uno degli arcani da svelare, la verità di un
Nuovo Regno stabilito in Cielo, che al tempo della Redenzione finale si rivela
sulla terra. Quindi se i cristiani sono stati ispirati nel corso dei secoli da
un Regno dei Cieli incompleto insieme a una falsa teologia, quanto più
dovrebbe essere ora ispirato dall'istituzione del vero Regno dei Cieli, per
merito del Goel scelto, Haim, il Giudice Unto nel Regno dei Cieli.
Fino
ad ora nessuno ha capito le proporzioni corrette. Se, per amor di discussione,
i cristiani avessero creduto che Gesù fosse stato il loro Maestro
messianico nel Regno dei Cieli e che nessuna forma di divinità avesse
dovuto essergli associata, con tanto di culti idolatri, non sarebbero caduti nell'errore
idolatra. Il fatto che il concetto sia nuovo nella tradizione ebraica non lo
rende idolatra. E', in effetti, un segreto da svelare al tempo della Redenzione
Finale. Ciò che può sembrare strano per noi è che il
concetto del Regno dei Cieli "cristiano" che ha in sé qualche
elemento di verità è più vicino alla verità dell'Ebraismo,
che ne è privo.
Il
fatto è questo: gli ebrei sono fortunati. Apprendono il segreto del
Regno dei Cieli solo dopo che è stato scelto il Goel Finale ed è
stato stabilito il Regno dei Cieli Finale. I cristiani, d'altra parte, ne avevano
bisogno per fortificare la loro fede. Se i segni del Regno dei Cieli non
fossero stati presenti nel Cristianesimo, il mondo cristiano non sarebbe mai
stato pronto a comprendere la verità del completamento del Regno dei Cieli.
Quando
Yeshua ritornerà in Israele con kippà, talet e tefillin, le menti
ebraiche potranno ridefinire la nostra storia in vista delle sorprese che Dio
riserverà al tempo della Redenzione Finale. Non si tratta di una semplice
conoscenza ma piuttosto di una riflessione che procederà per molte
generazioni. E' un grande segno messianico che viene per insegnare
l'umiltà.
Ma
il Cristianesimo non avrebbe potuto mantenere la forza necessaria per la sua
costruzione solo con il Segno del Regno dei Cieli. In ogni caso, il Regno dei Cieli
è nascosto. Erano necessari due grandi segni per mantenere la
stabilità della sua fede, il Regno dei Cieli e il Segno della
Resurrezione. La credenza nella resurrezione di Gesù è la condicio
sine qua non dell'esistenza del Cristianesimo.
Dal
Segno Finale della Resurrezione del Morè Haim, abbiamo capito con enorme
sorpresa che il Segno della Resurrezione di Gesù dai morti, per
mostrarsi resuscitato ai suoi discepoli in diverse occasioni, era un vero segno,
necessario nei Segni Iniziali.
Anche
in questo, è un po' più vicino all'ottica cristiana l'idea della
resurrezione di una persona, in particolare se rappresenta un segno importante
per il mondo. Nella tradizione ebraica, il segno della resurrezione dei morti è
riferito ad un periodo futuro della storia in cui i meritevoli risorgeranno dai
loro sepolcri. Il Morè Haim mi spiegava che la tradizione ebraica
è confusa sull'argomento. Tehiat ha-metim verrà in un momento che
solo Dio conosce; non è prevedibile. Ci sono molte fasi storiche che
Israele e il mondo dovranno attraversare prima di essa.
Con
la scelta del Goel finale, il Maestro Haim realizza il Segno Finale della Resurrezione:
Giordano Levi vide in sogno meravigliosi giardini, in un mondo di indescrivibile
bellezza. Poi vide il Morè Haim che camminava con la moglie Mazal. Giordano
si affrettò a salutare: "Shalom Ha Morè", "Shalom
Giordano", rispose il Maestro. A questo punto, entrò Gino (che nel
primo Segno delle Stelle aveva visto il Libro delle Stelle nelle mani di suo
cognato Giordano), che si meravigliò di vedere vivo il maestro Haim, che,
a sua volta, disse a Gino: "E' vero, ero morto, ma sono risorto nella resurrezione".
Gino, sbalordito, si rivolse a Giordano per chiedere lumi. "Sì,
Gino, è vero" disse Giordano, "solo il Maestro Haim può
farlo".
Questo
è il Segno Storico della Resurrezione necessario per la Redenzione Finale
e per la continuazione di questo Segno a beneficio di tutte le generazioni
future fino ai tempi futuri di Tehiat ha metim.
Ancora
una volta, in un certo senso, gli ebrei non avevano bisogno del Segno della Resurrezione
del Goel fino a che arriva e viene mostrato ad Israele. Una volta rivelata la
nuova struttura del Redenzione Finale, tutto viene compreso nel suo contesto. Lo
Tzadik Haim completa così il segno storico-redenzionale della Resurrezione
dei Morti.
Abbiamo
testimonianze nei sogni che certe persone nell'aldilà sono risorte per
merito della Resurrezione dello Tzadik Haim. Nell'aldilà c'è chi
ha meritato di conoscere il Maestro Haim e chi ha detto di aver sentito parlare
del Goel Haim o del Morè Haim. In verità, si tratta di
rivelazioni meravigliose e importanti. Non possiamo sapere cosa avvenga nell'aldilà,
tuttavia, dai sogni riceviamo delle indicazioni che ci aiutano a capire alcune
cose.
I
cristiani, però, avevano bisogno del Segno della Resurrezione di
Gesù, che è un fondamento della loro fede. Gli ebrei, che hanno
nella Tradizione il Segno della Resurrezione dei morti, arriveranno a
comprendere in che modo si rivela la Resurrezione del Goel Finale, il Giudice Unto
del Regno dei Cieli. Ma senza il Segno della Resurrezione di Gesù, le
nazioni non avrebbero avuto una tradizione e il concetto sarebbe stato del
tutto teorico.
Un
problema per il mondo ebraico lo crea il segno ricevuto da Giuseppe Manigrasso
in Italia nel 1998: egli vide in sogno l'arcangelo Michael, angelo ministro d'Israele,
che gli annunciava: “Tre sono gli uomini della Redenzione: Moshe, Yeshua e Haim
”.
Se
l'angelo non lo avesse detto, non avremmo potuto riferirlo. E molto
probabilmente Michael, l'angelo ministro di Israele, è stato inviato da
Dio per trasmettere questo messaggio. La difficoltà di recepirlo da
parte di Israele è compensata solo dalla fede nei Segni ricevuti, e,
qui, dalla verità di un messaggio mandato mediante l'angelo del Popolo
della Torà.
Ma
riflettiamo un attimo. O questo intero nuovo messaggio della Redenzione Finale
è vero oppure si tratta di un grande abbaglio. Siamo in pochi, ma siamo
convinti che è vero perchè verificato dai Segni Finali stessi.
Una volta che uno capisce e crede che il Maestro Haim è stato veramente
scelto da Dio Onnipotente come Terzo e Finale Goel e che i Segni Finali sono
mezzi per ricevere i nuovi insegnamenti redenzionali dall'amato Tzadik, ogni
parola di ogni Segno sarà studiata come una Mishnà. Il concetto stesso
di "tre uomini della Redenzione" è del tutto nuovo.
Tuttavia,
per il popolo ebraico sarebbe stato più facile se l'angelo avesse detto
"Tre sono gli uomini della redenzione: Moshe, Mordechai e Haim".
Ritornerò
su questo punto, ma ora vorrei far presente che questo sogno di Giuseppe è
arrivato dopo 17 anni di Segni, dopo molte conclusioni necessarie per la
Correzione del Cristianesimo. Nel 1985, il Morè Haim si era rivelato in
sogno a Giordano Levi. Lo Tzadik era in piedi in una specie di giardino
recintato; era di statura imponente e appariva molto forte. Dall'esterno della
recinzione, in una parte che gli permetteva di protendere le braccia verso l'interno,
Giordano riuscì ad afferrare le gambe del Maestro Haim e a tenersi
avvinghiato con forza. E il Goel Haim dichiarò: "Di' loro che sono lo
Tzadik che si annuncia tre volte".
Questo
segno non è altro che un'attestazione necessaria dello stesso Tzadik
Haim, che è stato scelto da Dio come Goel della Redenzione finale. Se
qualcuno, studiando i Segni, chiede quali prove ci siano dallo stesso Tzadik
Haim che si proclama Goel, viene questo annuncio in sogno per rispondere loro.
Un segno analogo fu ricevuto da Solly Kamkhaji a Beer Sheva (1987). Era vicino
allo Tzadik Haim e Peretz era presente. Il Maestro chiese a Peretz "Chi
sono io?" e Peretz rispose: "Lo Tzadik Haim è il Goel Finale,
anche se ancora pochi lo sanno".
In
precedenza, ho spiegato che Mordechai ha-Tzadik era nel segno di nostro padre Isacco,
mentre Yeshua era nel segno dell'Ariete Sacrificato. Mordechai era anche uno Tzadik
Nistar della Tradizione segreta e abbiamo ricevuto che era il Capo dei 36
Tzadikim Nascosti. Egli, pertanto, conosceva i segreti del mondo superiore e
della Suprema Santità, nonché i segreti di Kabalà Ma'assit.
Gesù,
invece, non era uno Tzadik Nascosto e non aveva conoscenza dei segreti superiori.
Ciò che ricevette nella Scuola degli Esseni rientrava nella categoria
dei "Segreti del Regno dei Cieli". Anche i Segni Iniziali rivelavano
però dei segreti del Regno Celeste; per questo motivo chi li riceveva
giurava solennemente di non rivelarli. In ogni generazione c'era un Capo dei 36
Tzadikim nascosti, che conosceva i "segreti del Regno dei Cieli" che
sono l'eredità del profeta Elia, di benedetta memoria; va comunque qui
sottolineato che il profeta Elia non vive nel mondo anche se vi discende molto
spesso per presenziare ad ogni brit milà. Egli è a capo degli
Tzadikim Nistarim in ogni generazione, ma non viene conteggiato nel numero
degli Tzadikim.
Detti
segreti appartengono ad una categoria molto particolare, diversa dai segreti
superiori che conoscono gli Tzadikim Nascosti e che sono al di sopra della
natura di questo mondo; per accedervi bisogna essere ad un livello di
santificazione supremo. Il vero Tzadik raggiunge tali livelli nascosti e presta
un servizio estremamente elevato a Dio. Si tratta, pertanto, di segreti che non
possono essere rivelati al mondo, non verbalmente e non per iscritto,
poiché sono i segreti dei cieli e non della terra. I cieli sono i cieli
per Dio e le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre.
Tuttavia "il segreto di Dio è per coloro che Lo temono"
(Salmi, 25, 14).
I
segreti del Regno dei Cieli, invece, sono di tutt'altra natura. Rappresentano
una conoscenza nascosta di nuove realtà redenzionali che iniziano a
rivelarsi nel mondo con l'avvento del Goel Finale. Per quanto riguarda i veri
Livelli Superiori, Yeshua non era al livello di Mosè, né dello
Tzadik Mordechai né del Goel Finale, Haim. Yeshua seguì la sua
vocazione e in virtù della serietà della sua fede e del suo
sincero desiderio di vedere il suo popolo procedere nello spirito della
Torà, fu guidato nella sua missione dalla Provvidenza di Dio.
Gesù
era nella categoria del "giusto che vive nella sua fede" (Abakuk, 2,
4). Tale verso di saggezza profetica racchiude tutti i fedeli della Torà.
Riguarda non solo i veri Tzadikim, ma anche le persone semplici che credono in
un Unico Dio Vivente e operano in modo onesto, seguendo la loro fede.
Se
estendiamo il concetto al mondo intero, non ci resta che augurarci che il
maggior numero di persone possibile raggiunga il livello del giusto che vive
nella sua fede. Tale
livello è alla portata di tutta l'umanità. Tale era lo scopo della missione
messianica al tempo di Gesù, in grado di attirare a sé ogni tipo
di giusto che vive nella sua fede.
Quel
messianesimo era lo strumento per poter vincolare il Regno dei Cieli alla
terra. E tale è il messaggio messianico che lega il mondo ai veri
insegnamenti di Gesù nei Vangeli. Fu l'enorme "illuminazione"
di quella posizione vincolante che confuse le menti dei padri della Chiesa. Essi
non possedevano i mezzi per reggere quell'incredibile rivelazione entro i suoi confini
e nella gioia illimitata che derivava da quello splendore usarono nuove
formulazioni che portarono alla costruzione di una nuova Torre Deificata.
Se
lasciamo da parte la questione della colpa ebraica, ciò che emerse, in
verità, dalla missione di Gesù non furono tanto gli errori di
Paolo o di Giovanni o di chiunque altro, quanto, la natura stessa di quel messianesimo,
che divenne una pietra miliare nella storia dell'umanità.
Possiamo
affermare che quella deificazione era stata profeticamente prevista nel
versetto "Io sono il Primo e Io sono l'Ultimo e all'infuori di Me non
c'è altro Dio" (Isaia, 44, 6). Non vi è alcun dubbio sulla vera
fede di Israele nella prima redenzione e non vi è alcun dubbio sulla
vera fede di Israele nella terza e ultima redenzione, ma per quanto riguarda la
missione della seconda redenzione di Yeshua, è necessario il tikkun per reinsegnare
la vera fede, perché non c'è all'infuori di Dio un altro Dio e "non
darò la Mia gloria ad un altro".
La
seconda redenzione doveva rappresentare un'immensa luce per le nazioni, come
spiegato, con la RESH di ASHER che doveva diventare una luce per le nazioni in
modo che il Nome Finale riguardasse Israele e tutte le nazioni. Ecco
perché il Cristianesimo dovette uscire. Mancando quella luce in Israele,
doveva spuntarne una alternativa in grado di diffondere un messaggio che avrebbe
raggiunto i quattro angoli della terra.
Tutte
le novità della Redenzione Finale sono vere e sono in linea con la
Tradizione scritta e orale di Israele. I Segni Finali, tuttavia, completano i Segni
storici del passato e li portano alle nuove forme che appartengono alla
Redenzione Finale. E qui dichiaro: "Noi, i pochi asini del Goel Haim,
viviamo alla luce della resurrezione del Morè Haim; non sto diventando
cristiano, sono perfettamente ebreo, ma ebreo della Redenzione Finale".
------
Purim
non fu una redenzione universale né una redenzione completa, dal momento
che le Dieci Tribù di Israele non erano incluse in essa. Purim rimane pertanto
una festività ebraica (Hag la-Yehudim).
La
redenzione di Mordechai ed Ester arrivò per ricollegare Israele alla sua
fede originale e fu una conclusione di ciò che era iniziato sul Sinai, dopo
il ravvedimento del popolo che seguì al peccato del Vitello d'Oro. Il
popolo di Israele, in esilio, era morto spiritualmente e non era più il
popolo della Torà. Attraverso l'opera di Mordechai ha-Tzadik e al
miracolo di Purim, a Israele fu ridata nuova vita, una vera e propria
resurrezione. La nuova luce di Purim era però nascosta, era la luce di
EL MISTATER (Dio che si occulta) che opera miracoli attraverso le
"stelle" e attraverso i canali naturali. E non è cosa da poco,
perché rappresentava una particolare vicinanza di Dio al Suo popolo.
Quella luce nascosta di EL MISTATER è nascosta nella SHIN del nome
ASHER. SHIN è anche la lettera centrale dell'intero nome; è la
Colonna di mezzo vincolante che lega la prima alla terza redenzione finale per
il popolo ebraico. Questo è per tutti i tempi, ma la redenzione storica
di Purim ha portato Israele alla costruzione del Secondo Tempio, quindi al
tempo storico della RESH, il tempo storico dato alla luce di Israele per
diventare faro per le nazioni.
La
SHIN, tuttavia, sebbene avesse redento Israele, non aveva in sé una
missione messianica per diventare una luce per il mondo, anche se il nome di Mordechai
divenne famoso in tutto il mondo. Ma non diventò mai una redenzione
riconosciuta a livello mondiale, rimanendo hag la yehudim bilvad, festa per i
soli ebrei.
Pertanto,
sebbene Mordechai ha-Tzadik sia senza dubbio il secondo redentore di Israele
nel suo senso esclusivo, la Missione messianica data dalla RESH uscì nel
mondo tramite Gesù con l'intento di portare la salvezza alle Pecore Smarrite
della Casa di Israele, mentre a livello messianico nascosto, rappresentò
l'Ariete Sacrificato al posto di Isacco; in questo senso, Yeshua è
chiamato il secondo uomo della redenzione.
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Purtroppo,
ci sono implicazioni messianiche sul fatto che prima del tempo in cui Yeshua
"ritorna" in seno all'ebraismo (per mezzo della Correzione) si
riscontra qualcosa di analogo, in senso negativo, tra i rabbini di oggi e quelli
del suo tempo. Mi riferisco alla superbia al posto dell'umiltà, all'ottusità,
al business in nome della religione, all'ipocrisia, alla ricerca di onori e
titoli, all'estremismo che rasenta la follia per ciò che riguarda il
kasherut, alla mancanza di derech eretz. E parlo soprattutto degli ebrei ortodossi.
Il
riconoscimento della storica missione messianica di Yeshua da parte
dell'ortodossia ebraica coinciderà con il tempo dell'amorevole perdono
di Dio per i peccati del popolo ebraico. Perdonate e sarete perdonati. I
rabbini del futuro cambieranno; saranno amorevoli e il derech eretz sarà
praticato e sentito verso tutti gli esseri umani. Crederanno e agiranno secondo
l'affermazione del Goel Finale, Haim, "Siamo tutti della stessa
carne". La loro Torà si allargherà nell'amore per tutta
l'umanità.
Quando
si accenderà la luce, anche i messaggi di Yeshua saranno compresi e
studiati perché rappresentano veri segni messianici. Con umiltà
scopriranno in che modo la saggezza di Dio abbia pianificato la storia per far
sì che tutti i punti si incontrassero alla fine, dopo 2000 anni di
incomprensioni. Una nuova comprensione ci innalzerà tutti alla saggezza superiore
della Torà, nel contesto della vera tradizione di Israele.
Temere
quei segni messianici ci fa capire la loro potenza. Non sono i Segni di Gesù;
sono i Segni che provengono dal Signore, nostro Dio, che ha progettato la
Redenzione Storica. Sono segni che devono giungere alle loro conclusioni
storiche.
Grazie
a Dio, lo Shoà è passata. I peccati collettivi di Israele sono
stati perdonati. E il Goel Finale è stato scelto da Dio nel giugno 1982.
E da Asino che mangia il Pane nei primi sei anni ho combattuto la mia fiera
battaglia contro il Cristo Deificato. Da asino integrale, ho mangiato i Segni
della Grande Falsa Costruzione Teologica e li ho bruciati nel fuoco del Secondo
Comandamento. Sono un Asino pieno di buone intenzioni, hi-haw hi-haw!
Solo
come primo Asino del Goel Finale sono potuto sopravvivere in quel periodo di
elevazione stellare senza ritenermi chissà che cosa. La
centralità degli influssi "messianici" stellari possono
elevare la persona su un'immensa convergenza provvidenziale storica. Per sei
anni interi ho mangiato i Segni Cristiani e li ho convertiti in "sheine
yiddishe kinderlich".
Mi
sono recato nelle chiese, ho annunciato i Segni Finali ai sacerdoti cattolici e
ho inviato lettere al Papa con ragli di gioia. Vede, caro Rav Berger, con i Segni
dell'Asino addosso, ho potuto neutralizzare anche l'idolatria più
spessa, bruciare la formula magica più spessa, rivelare i legami storici
dei torti commessi contro gli ebrei in tutti i secoli e demolire le basi del
cristianesimo teologico.
Ovviamente,
non avevo ancora finito con i Segni dell'Asino di Cristo. Nei sei anni seguenti
sono stato nei Segni dell'Asino del Messia, figlio di David. Perfino lo Tzadik
Abuhatzeira (Baba Sali) in un sogno di Solly Kamkhaji a Beer Sheva (nel 1990),
disse a Peretz: "Ah, quindi sei tu l'Asino, il Messia figlio di
David". Sono uscito da un grande Centro Universale per essere spostato nel
Centro dell'Israele Universale, vestito con belle pelli di asino.
Dopo
dodici anni passati a nuotare nei Segni messianici dell'Asino, il Morè
Haim, mi venne in un sogno, mi baciò sulle labbra e mi spintonò
via, dicendomi con fare severo: "Ti sei creduto Messia!". Mi sono
svegliato rotto da qualsiasi aspirazione subconscia o semi-cosciente di titoli
messianici. Il bacio era come il bacio di Giacobbe e Rachel, dei Segni
Messianici di Yosef e dei Segni Messianici di Davide ricevuti e
sufficientemente documentati per il bene dei Segni della Redenzione finale. Con
ciò compiuto, grazie a Dio, l'Asino o Peretz o entrambi avevano bisogno
di aiuto per spogliarsi dalle visioni messianiche di dodici anni. Il Goel Haim mi
aveva dato un segno indicandomi che il segno era finito e realizzato e bisogna
separarsi dalle forze di quei segni "messianici" pericolosi. Il segno
è redenzionale; abbatte un livello errato in modo che tutti i futuri
messia della casa di David rimangano con la semplicità di un Asino e non
si insuperbiscano con indesiderata autostima messianica.
Non
sono un messia! L'Asino è un essere speciale della Stalla del Regno dei
Cieli. Scende nel mondo come l'Asino del Goel Finale che viene a dire ai Messia
del futuro di essere dei buoni somari. Ma non si stupisca, Rav Berger, se alcuni
somarelli come noi sono stati in grado di chiarire 2000 anni di errori in soli
dodici anni di correzione e di riforma, correzione del Cristianesimo e riforma
dell'Ebraismo. Ha ragione, ma questo è un miracolo dei Segni Finali. Hi-haw,
hi-haw!
Il
vero problema nella missione di Gesù era che l'asina su cui cavalcava
non era ancora in grado di parlare. L'Asino Completato mangia il Pane e parla
solo sotto i Segni di Giacobbe del nome finale. Per questo motivo i musulmani
alla fine capiranno la linea chiara di Abramo, Isacco e Giacobbe e non diranno
che fu Ismaele ad essere immolato al posto di Isacco. Perché essi sono
una nazione simile ad un asino e capiranno l'Asino nella sua forma completa.
Per
sei anni, dal tredicesimo alla fine del diciottesimo anno dei Segni, sono stato
un Asino abbastanza illuminato nella Nuova Luce degli Altari della Casa di Preghiera
di Sette Piani, Tredici Altari di Preghiera e tappeto dell'Islam. Il dodicesimo
Altare, chiamato l'Altare della Leviatanit, fu ricevuto in Italia e stabilito
in Israele durante il diciottesimo anno dei Segni, immediatamente completato
dal tredicesimo Altare chiamato l'Altare del Matrimonio.
Quindi
eccoci a Beer Sheva, ben nascosti dal mondo esterno nei nostri abiti da asini.
Ma ora il Grande Segno è presente, dal diciannovesimo alla fine del
venticinquesimo anno dei Segni sotto il segno dell'Asino che mangia il Pane.
Con Pesah siamo entrati nel secondo anno sotto il Segno del Regno dei Cieli. La
ringrazio tanto per avermi aperto il mio cuore ragliante.
Paul
(Peretz) Green
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Lettera 3
A
Rav Berger,
Dopo
le prime due lettere che le ho inviato, aggiungo qui un altro documento, da me
scritto nel 2006, che riguarda Habad. Tutti i miei testi sono scritti nel contesto
dei Segni Completi della Redenzione Finale, come menzionato nella seconda
lettera e quindi mi rendo pienamente conto della sua difficoltà ad
apprezzare per ora il Segno della Resurrezione del Goel Haim, ma penso che il
materiale qui presentato stimolerà il suo interesse:
Dietro il portone di ferro del 770
Ho
fatto questo sogno circa tre settimane fa: ero con lo Tzadik Nistar e prescelto
Goel Finale, Haim, davanti all'edificio 770 dei Habad a New York. Eravamo di
fronte ad un imponente portone di ferro. Lo Tzadik Haim mi stava rampognando
per qualcosa che non aveva gradito. Non si trattava di qualcosa di attuale ma
di un ché riferito agli anni passati. Quindi egli aprì il grosso
portone di ferro, entrò e, chiudendolo, mi lasciò fuori. In
quello stesso momento, l'edificio 770 si trasformò in una sorta di
Palazzo, che potrei associare a quello della Regina Ester (nei Segni Completi
della Terza e Finale Redenzione), con colori viola su fondo nero. --
Non
compresi il significato del sogno, che però mi restò impresso
nella mente. Che cosa c'era in me o che cosa avevo fatto o scritto che non era
piaciuto allo Tzadik Haim? Dovevo capire che cosa mai c'entrasse il movimento
di Habad.
La
questione cominciò a chiarirsi quando lessi nuovamente i testi che avevo
scritto nel
In
quel primo sogno, dopo aver mangiato la pera, in un giardino, sotto una specie
di baldacchino, lo Tzadik Haim mi fece alzare e mi mise nelle mani alcuni fogli
che avrei dovuto leggere ad alta voce annunciando la Nuova Vera Kabalà.
Su uno di quei fogli, che tenevo in mano, c'erano molti simboli, alcuni in
ebraico, altri in caratteri cuneiformi, altri ancora in greco, etc. Cominciai
ad annunciare la Nuova Vera Kabalà, ma la mia voce era troppo forte e lo
Tzadik mi invitò ad abbassarla, mentre facevo quel proclama. - -
Un
altro sogno del
Questo
sogno mi illuminò; che cosa incredibile veniva detta! Shimon, è
vero, aveva inteso la resurrezione dello Tzadik Haim in un senso reale,
concreto. Egli, infatti, si guardava spesso intorno, pronto a vedere comparire all'improvviso
lo Tzadik. Una volta Shimon, che era nel suo negozio di gioielleria, intravedendo
un uomo che stava guardando la sua vetrina, credette di riconoscervi lo Tzadik
Haim. Quando si precipitò fuori dal negozio per osservarlo da vicino,
l'uomo era scomparso. – La verità è che per Shimon la
resurrezione dello Tzadik Haim rappresentava un dato di fatto reale.
Rilessi
allora i sogni riportati nel Sefer ha-Tzadik Haim (il nono Petalo del Sefer
Mishnat Haim) nei quali compare il Goel Risorto. La maggior parte di questi
sogni mostra lo Tzadik Haim vivente nel mondo terreno, non già nel Regno
dei Cieli. Questi Segni aprono il Portone che mette in comunicazione il Regno
dei Cieli con il mondo terreno.
E
in un altro sogno lo Tzadik Haim viene al mondo sotto forma di neonato, che
cresce velocemente, diventa un ragazzo e dichiara: "Io sono il Maestro
Haim" etc. (è chiara l'allusione al verso di Isaia 'ecco ci
è nato un bambino'). In un sogno di Paolo (Fierro), lo Tzadik Haim gli
dice: "Toccami, vedi che sono qui!". In un sogno di Giuseppe
(Manigrasso), lo Tzadik Haim mette alla prova il suo livello di buona creanza,
presentandosi come un uomo molto anziano. E anche in un sogno più
recente di Daniele, lo Tzadik Haim si presenta come un vegliardo, che viene
sorretto dallo stesso Daniele, che lo accompagna passo dopo passo, molto
lentamente, mentre il Goel Finale Risorto parla di questioni della Redenzione
Finale.
A
parte i sogni veri e propri del Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli
(come quello del Secondo Grande Segno Completo del Giudice Unto nel Regno dei
Cieli, ricevuto da Renato Levi nel 1983, oppure quello di Noda, riguardante il
"Seggio" dello Tzadik Haim nel Regno dei Cieli), il Goel Finale
'scende' nel mondo, parlando o agendo o facendo dei 'segni' con gli allievi
(talmidim) in questo mondo e non altrove.
Il
Segno del Regno dei Cieli è a buon diritto nel Regno dei Cieli stesso e
manca di parole, ad indicarne la sua segretezza. Renato Levi, comunque,
è in questo mondo, e sta di fronte ad una Grande Scalinata con i Gradini
di Marmo Bianco che rappresenta le Virtù Recondite del Cuore, necessarie
per elevare la persona a vivere sotto la protezione e la benedizione del Regno
dei Cieli. Pertanto, questo Segno ha uno scopo di elevazione spirituale in
questo mondo.
Il
Regno dei Cieli è nondimeno molto arcano, come il 'segreto' del 'Seggio'
del Giudice Unto del Regno dei Cieli. E quanto più è arcano,
tanto maggiore lo è nei suoi aspetti reconditi. E così anche lo
è la segretezza del Goel Finale Haim nel Regno dei Cieli. Tale
segretezza e tale arcana posizione devono continuare a sussistere per la
Redenzione Finale. Così è stato da noi spiegato in relazione con
la 'lettera mem chiusa' del termine 'marbeh ha-misra', che rappresenta
la Porta che santifica la curiosità della ricerca della mente umana
nelle arcane e portentose vie dell'Onnipotente.
Il
Sesto Grande Segno Completo della Resurrezione dello Tzadik Haim (ricevuto da
Giordano Levi nel 1984) è un 'luogo di incontro' tra due mondi, un mondo
di nuovi giardini con alberi meravigliosi e fiori profumati, nei quali si
trovano insieme persone meritevoli ormai trapassate e persone meritevoli
che sono tuttora nel mondo. È "al di fuori" e distinto in
ciò dal Segno del Regno dei Cieli che si trova "all'interno del
Palazzo".
Nel
Primo Grande Segno Completo delle Stelle (ricevuto da Gino Tampieri nel 1983)
lo Tzadik e Goel Risorto Haim annuncia l'attuale e storica Epoca Stellare della
Quarta Generazione Finale e fa un 'segno' tra la Quarta Stella Spostata e la
Stella di Abramo collegando, in questo modo, 4000 anni di 'Storia Redenzionale'
all'Epoca della Redenzione Finale. Anche questo Segno non avviene nel Regno dei
Cieli ma piuttosto in questo mondo, al di fuori, davanti ai Cieli.
Il
Terzo Grande Segno Completo della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot, ricevuto
dal signor Remo Levi, di benedetta memoria, è propriamente la Nuova Luce
del Meraviglioso Disegno di Dio della Casa di Preghiera con Sette Piani e
Tredici Altari, la profetizzata Casa di Preghiera per tutte le Nazioni e la
profetizzata Casa di Preghiera della Pace Universale, ancor più grande
del Grande Santuario della storia passata. Si tratta della Nuova Luce della
Grande Riconciliazione dei Cuori, promessa da Dio al Profeta Elia, di benedetta
menzione. Questo Segno è di questo mondo e per il mondo.
Il
Quarto Grande Segno Completo dell'Asino che mangia il Pane Redenzionale di Betlemme,
ricevuto dalla signora Nelda Levi, di benedetta memoria, si riferisce alla
Missione Messianica dell'Asino che è in questo mondo ed è per il
mondo. E rappresenta anche il Segno del Grande Nuovo Equilibrio della Redenzione
Finale che stabilisce l'umiltà delle Missioni Messianiche e del Nuovo
Sacerdozio nella Casa di Preghiera. Ed è per questo che viene dopo la
Nuova Luce, come a voler bilanciare l'immane fulgore della Nuova Rivelazione,
cosicché nessuno possa usare la Grande Illuminazione per innalzarsi
sopra agli altri o per un qualsiasi altro scopo indegno.
Il
Segno dell'Asino che mangia il Pane rappresenta lo strumento messianico della
Redenzione Finale che traina il Calesse delle Grandi Novità, riguardanti
la Scelta di Dio del Goel Finale, Haim, che, seduto sul calesse, guida l'Asino
portando nel mondo le Novità dei Segni Completi della Redenzione Finale.
Il segreto finora sconosciuto della Redenzione Finale è questo: il
Messia (Mashiah) non è il Redentore (Goel) e il Goel non è il
Mashiah; il livello del Mashiah confrontato al Goel è come quello di un
asino confrontato ad un essere umano. Il Goel è il Giudice Unto nel
Regno dei Cieli dopo la sua morte e la sua resurrezione. Gli Asini Messianici
del Goel Finale sono nel mondo terreno.
La
Grande Chiave del 'Nuovo Mondo' è il Segno Finale della Resurrezione
dello Tzadik Haim in questo mondo e per questo mondo. Ma su questa questione,
ho mancato in tutti questi anni. Ho tenuto la Resurrezione dello Tzadik Haim al
livello di un 'Nuovo Mondo' tra il cielo e la terra, invece di portarla al
livello di questo mondo.
Ma
adesso, grazie a Dio, ne sono consapevole; prima, non lo ero. Sono sulla giusta
strada per eseguire questa correzione. Tuttavia, rimane un grande interrogativo.
Cosa c'entra Habad con tutto questo? E il 770 Eastern Parkway, Brooklyn, che
rappresenta l'abitazione dell'ultimo Lubovitcher Rebbe? E come mai si è
trasformato nel Palazzo di Ester? Il Segno non sembra qui indicare la
Resurrezione né tanto meno il Regno dei Cieli. È il Palazzo di
Ester che indica, infatti, il Regno dei Cieli.
Ci
sono, comunque, altre allusioni che vanno ricercate. Habad è speciale
per molti aspetti ed è anche l'esatto contrario della vera
Redenzione Finale e della Vera Nuova Kabalà. Habad rappresenta
il Segno dell'Odiata Quarta Generazione e i suoi proclami e la sua propaganda
causano terribili decreti, Dio ci salvi, come provato nei Segni Completi.
Tuttavia, da tanto strazio si può ricavare qualcosa. C'è il
merito della luce amata che si sprigiona nella sua battaglia contro le forze
del buio.
I
seguaci di Habad hanno creduto per molti anni che il loro Rebbe fosse il
Mashiah ben David. Hanno continuato a crederlo anche dopo la sua morte, ma,
ovviamente, hanno dovuto adottare una nuova strategia per il nuovo status del
loro leader. Queste sono le loro principali conclusioni: il Rebbe in
realtà non è morto ma è vivo sotto una forma invisibile.
Il Rebbe, dopo la sua non-morte, è divenuto onnisciente e, poiché
adesso può conoscere e vedere chiunque, ci si può rivolgere a lui
con preghiere e richieste varie. Si può ben dire che i Habad hanno
raggiunto un altissimo livello di logica con queste loro assurde
falsità.
Essi
hanno toccato dei temi che possono e devono essere corretti per mezzo dei veri
Segni Finali del Regno dei Cieli e della Resurrezione del prescelto Goel Haim.
Lo
Tzadik Haim, dopo la sua resurrezione, può conoscere tutte le persone
nel mondo, a livello personale. Questa è una prerogativa del Goel
Finale.
Ciò
non significa però che egli lo faccia realmente, ma che ha la
facoltà di poterlo fare e la facoltà di sapere ciò che
vorrebbe sapere su una certa persona con le correzioni da farsi. Lo Tzadik Haim
era in grado di sapere queste cose anche quando era in vita in questo mondo. A
maggior ragione lo potrebbe fare adesso nella sua suprema posizione di Goel e
di Giudice Unto del Regno dei Cieli!
Lo
Tzadik Haim ci ha comunicato: "Sono morto ma sono resuscitato". La
resurrezione deve essere preceduta dalla morte, in quanto resurrezione significa
nuova vita.
Il
Signore Onnipotente stabilì che soltanto il Profeta Elia non conoscesse
la morte terrena, per cui lo fece salire direttamente al Regno dei Cieli.
È falso e va contro la tradizione asserire che il Lubovitcher Rebbe non
è morto. Si tratta di un pastone che neppure i maiali gradirebbero
trangugiare!
Il
Lubovitcher Rebbe non è il Goel e neppure il Mashiah ben David e non
è stato prescelto da Dio per una qualsiasi missione redenzionale o
messianica, né in vita né dopo la sua morte. È pertanto
falso asserire una sua 'onniscienza' etc. In verità, Dio soltanto,
Creatore dei cieli e della terra, è Onnisciente. Il fatto che il Goel
Haim possa conoscere ogni persona nel mondo ha, in verità, poco a che
fare con l'onniscienza del Signore Onnipotente.
Circa
un anno fa, sognai che ero al 770 per un appuntamento con il Lubovitcher Rebbe.
All'interno del suo ufficio, cominciò a dire qualcosa ma io lo
interruppi e dissi: "I tuoi seguaci ti fanno un culto idolatra". Lui
voleva rispondere, ma io, guardando verso l'alto, proseguii: "Io sono un
messaggero, ho una missione da compiere" e lui fu costretto a stare zitto.
Continuai col dire: "I tuoi seguaci si odiano tra loro ed il loro cuore
è pieno di astio". A questo punto, il Lubovitcher Rebbe cadde
all'indietro, turbato. Stavo per andarmene e, notando il suo disagio la sua
posizione sul dorso, gli domandai: "Cosa c'è?" Egli, cercando
di sollevare la testa, disse: "Avrei preferito che tu pregassi per
noi". Gli risposi duramente: "No, quelli si detestano a vicenda e le
loro azioni sono sgradite".
Uscendo
dal suo ufficio, prima di lasciare l'edificio, notai che c'era una sala da
pranzo. Qui c'era Paolo con un'altra persona, un tipo che aveva organizzato il
mio incontro con il Lubovitcher Rebbe. Volevo andarmene ma Paolo insistette e
mi fece capire che non era educato nei riguardi di quel signore. Così
entrai in quella stanza e sulla sedia, su cui stavo per sedermi, c'era
un'enorme pagnotta di pane. La raccolsi e la misi sulla tavola e, a questo
punto, mi destai dal sogno. - -
Sarebbe
stato praticamente impossibile ricevere un sogno di questo genere, un sogno
chiaramente mandato dal Tribunale Celeste, se il Lubovitcher Rebbe fosse il
Goel. Egli non è il Goel, né il Mashiah, né il Giudice
Unto, né è risorto ed il movimento di Habad deve essere corretto
e purificato.
8
marzo 2006; 8 Adar 5766; 8 La Bellezza del Paradiso 3958:
Si deve tuttavia riconoscere che il loro falso
messianesimo ha fatto fare loro molta strada. "Sapevano" che il
Mashiah ben David deve essere vivo! Sono andati fuori di testa ma non al punto
da non rendersi conto che le "novità" creeranno loro dei guai
con la tradizione ebraica. Essi sono giunti alla conclusione che il Rebbe non
è morto, per cui la grande novità della redenzione finale
è costui sia tuttora vivo. Guai o meno con la tradizione ebraica, essi
ci credono e hanno l'ardore di proclamarlo.
Fortunatamente
per l'Ebraismo e per il mondo, Menahem Mendel Shneerson non è il Mashiah
e neppure il Goel; non lo è mai stato e non lo sarà mai. Il
Lubovitcher Rebbe non ha niente a che fare con il vero Segno della
Resurrezione. Il 'messianesimo' del Rebbe non è altro che un mito creato
dall'imponente macchina propagandistica di Habad. 770 Eastern Parkway ha
rappresentato il centro del movimento Habad, con il Rebbe nel suo studio,
pronto a rispondere alle centinaia di lettere pervenutegli ogni giorno. A Kfar
Habad, in Israele, i suoi seguaci hanno costruito una copia esatta della sua
abitazione al 770; è stata realizzata quando credevano ancora che egli
sarebbe venuto in Israele e avrebbe rivelato la sua identità. Suppongo
che dopo la sua morte stiano ora aspettando il suo fantasma.
Chiariamo
il punto. Habad rappresenta L'ALTRA PARTE (la sitrà ahrà) della
verità. È la falsità assoluta che pretende di essere la
verità. Ad un certo punto, forse nel 1990, scrissi che Habad, dopo la
morte di Shneerson, sarebbe diventato ancora più pericoloso. Ero sicuro
di ciò perché era arrivato il tempo del vero Goel prescelto,
Haim, e il vero Segno Finale della Resurrezione riguardava lo Tzadik Haim e
nessun altro. L'Haman, posto a 180 gradi, doveva mostrare la sua
contrapposizione. L'ALTRA PARTE doveve fare il suo corso.
La
verità doveva arrivare e quando la verità arriva, la Sitrà
Ahrà fa appello a tutte le sue ultime energie, aumentando la forza delle
sue pretese ad un livello simile alla verità, e si colloca a 180 gradi
nella direzione opposta, nel buio della falsità. Ero già allora
sicuro che Habad avrebbe proclamato il suo redentore e lo avrebbe chiamato
Mashiah.
Senza
una vera autorità a farlo e senza un vero testimone a proclamarlo,
l'Odiata Quarta Generazione del peccato di emanazione idolatra dello Zohar non
sarebbe riuscita nella sua finale forma idolatra. Il Rebbe non è mai
morto! Certo che no. Rabbi Shneerson era il Grande Ricevitore Habad del Mondo
di Emanazione che esisteva prima della creazione del mondo, per cui era
più forte della morte. Il Rebbe non poteva morire; egli era soltanto
emanato di nuovo attraverso la "discesa in lui" del mondo di
Emanazione, era così il conclamato Re Messia figlio di Davide. Questo
era, per i Habad, il "grande segreto" della Redenzione Completa
Finale (Gheulà ha-Shlemà). Il Cristo deificato era stato creato
nuovamente!
La
resurrezione dalla morte non avvenuta del Lubovitcher Rebbe, tuttavia, ha
ingannato i Habad stessi per colpa del loro nefando indottrinamento in scuole e
yeshivot.
Chi
può immaginare lo stupefacente potere dello Tzadik Haim, risorto nel
Segno della Finale e Completa Resurrezione del Morto!
Lo
Tzadik Haim è morto ed è stato fatto rivivere e la sua
resurrezione rappresenta una nuova vita per il mondo, tra i vivi sulla terra.
Anche
nel mio sogno, il 770 conteneva la 'stanza da lavoro' e lo 'studio' del
Lubovitcher Rebbe. Chiudendo la porta, lo Tzadik rimaneva dentro e io rimanevo
fuori.
Mi
sembra che dentro al Palazzo, lo Tzadik Haim stesse per 'usare' quella
'stanza'.
L'ALTRA
PARTE ruba dalla verità le sue principali risorse ed energie, ma le
colloca in un contesto mendace, per cui è costretta a nascondere e a
falsificare la verità. Alla fine del ciclo, però, la
verità viene rivelata, le menzogne smascherate e la luce dissolve le
tenebre. Alla fine, dopo l'abbraccio e il bacio, Giacobbe, nostro padre,
è chiamato Israele mentre Esau fa ritorno a Seir.
La
vera Torà, la vera Tradizione, la vera Kabalà, il vero Goel
Finale e i 'Segni' della vera Redenzione Finale, incluso il Segno della
Resurrezione, sono stati falsificati nell'edificio del 770, nello studio del
Lubovitcher Rebbe. Il vero Goel, prescelto da Dio Onnipotente, scende dal Regno
dei Cieli in quell'edificio e nello studio del Rebbe per distruggere la
menzogna del nuovo messianesimo di Menahem Mendel Shneerson e cacciarlo dal suo
studio, redimendo così la vera Torà, la vera Tradizione, la vera
Kabalà, il vero Goel Finale e i veri 'Segni' della vera Redenzione
Finale, incluso il Segno Finale della Resurrezione dello Tzadik Haim.
Il
risorto Tzadik Haim è entrato nel 770 di Habad per salvare il mondo
ebraico da quella piaga, che, altrimenti, potrebbe avere gravi ripercussioni,
Dio ci salvi. Habad rappresenta la Quarta Odiata Generazione, che sta
infestando migliaia di comunità ebraiche nel mondo con la sua perniciosa
invadenza. Le sue radici devono essere estirpate una volta per sempre. Non
è una cosa da poco. Il Giudice Unto del Regno dei Cieli è sceso
nel mondo ed è entrato nel 770 per realizzare un enorme e positivo Ve-nahafoch-hu
(capovolgimento) attraverso la neutralizzazione del malefico macchinario
propagandistico di Habad-Haman e promuovere la sua impiccagione, insieme coi
suoi dieci figli, sull'albero di 50 cubiti, che egli aveva preparato per il
Goel Finale, amato e prescelto dal Signore Benedetto.
Non
c'è 'misticismo' nella Resurrezione del vero Goel. Lo Tzadik Risorto
Haim scende nel mondo e si rivela ai talmidim, soprattutto attraverso i sogni
redenzionali. Leggete e studiate le testimonianze e giudicate voi stessi.
Nonostante
ciò, non posso dire di essere riuscito a portare la Resurrezione dello
Tzadik Haim alla conoscenza del mondo.
Forse è per questo che lo Tzadik Haim
mi ha lasciato fuori dal portone del 770 e non mi ha fatto entrare all'interno
dell'annuncio della Resurrezione.
Per
più di 50 anni, la capillare propaganda Habad ha strombazzato un sacco
di corbellerie ad ogni starnuto del suo Rebbe. E tu, Peretz, con migliaia di
testimonianze vere che hai nel tuo arco, non sei stato capace neppure di
scoccare una freccia come si deve! Tu non puoi immaginare cosa sarebbero
riusciti a fare i Lubavitcher con un solo millesimo di vera testimonianza
riguardante il Nuovo Patto Finale nel merito dello scelto Tzadik Haim!
Ora,
comunque, comincio a capire qualcosa su quella pera, che quel Habad, di nome
Shalom, consegnava allo Tzadik Haim.
Per
questo, faccio questo annuncio per voi, anime smarrite della Casa di Giuda, che
siete cadute nella grande trappola propagandistica di Habad. È per voi
che piango davanti al Signore, nostro Dio, affinché possiate essere
liberate da quell'insidiosa trappola messianica, così difficile da scardinare,
una volta che siete rimasti catturati al suo interno.
Per
me non è facile capire il sogno fatto. Dopo 23 anni di proclami,
riguardanti la Terza e Finale Redenzione, per merito dello scelto Tzadik Haim e
dopo oltre 30 anni di denunce contro Habad, ecco che il Goel Finale mi manda un
sogno nel quale egli stesso si inoltra nel 770. Anch'io lo avrei dovuto
seguire, ma il Goel ha chiuso quel pesante e grande portone di ferro
perché c'era qualcosa che non gli era piaciuto, in relazione a Habad.
Lo
Tzadik Haim è il vero Goel. Come mai è entrato nell'edificio del
falso messia, Shneerson? Ascoltate il mio appello, amici ebrei. Siete voi che
dovete essere mondati e purificati dal culto del Rebbe e dovete essere liberati
dalle catene di Habad. Rabbino David
Berger, hai annotato nel tuo illuminante libro "Il Messia, il Rebbe, e lo
scandalo dell'Ebraismo Ortodosso" che esistono più di 2000
istituzioni Habad nel mondo. Per cui ci sono almeno 60.000 vittime
intrappolate. Ed è a loro che io mi rivolgo.
Non
mi rivolgo a chi è nato in una famiglia Habad. Costui non può
essere salvato. Purtroppo è prigioniero del suo indottrinamento. Mi
rivolgo, invece, a voi, che provenite da famiglie ebraiche, molto spesso
non-religiose, e sieti rimasti irretiti dal diabolico e sottile carisma Habad,
entrando a far parte delle loro istituzioni. Siete voi che dovete essere
salvati dal falso ebraismo e dal falso messianesimo Habad, altrimenti perderete
la vera Torà. Vi hanno fatto il lavaggio del cervello e siete come
automi che eseguono falsi dettami. Il Lubovitcher Rebbe non è il Mashiah
e mai lo è stato. Egli era ed è il falso messia di un potente
carrozzone propagandistico, che è stato messo in moto 40 anni prima
della sua morte. Considerate quanti miliardi di dollari sono stati
sprecati per annunciarlo! Quante centinaia di migliaia di menti brancolano in
farneticazioni mistiche e ripetono come pappagalli le menzogne di Habad!
Io
ho il diritto di parlare. Lo Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti della
passata generazione, mi ha liberato dalle catene di Habad che mi avevano
completamente immobilizzato per 5 lunghi anni. Ero, infatti, un Lubovitcher
Hassid, con tanto di vestito e cappello nero a mezza tesa all'ingiù e
barba incolta, allorquando il nascosto Tzadik yemenita decise di salvare la mia
anima da quel terribile carcere. Allora avevo conosciuto Habad dal suo interno,
2 anni al 770 e 3 anni nella Lubovitcher Yeshive di Brunoi, in Francia. E
quando poi fui mandato a Milano per lavorare per Habad, lo Tzadik ebbe subito
misericordia di me e decise di salvarmi. Anch'io ero una pecora smarrita della
Casa di Giuda e con un'insospettata semplicità di cuore nella mia fede,
ero precipitato in quella buia prigione sotterranea, convinto di trovarmi nella
luce. Lo Tzadik Haim mi tirò fuori da quella sentina e mi fece vedere la
vera luce. Per questo ho il diritto e il dovere di parlare.
Questo
avvenne prima che il Nascosto Tzadik Haim fosse scelto, dopo la sua terribile
sofferenza e morte, come Goel Finale, risorto come Terzo e Finale Redentore di
Israele e dell'Umanità. Ed è a voi che mi sto rivolgendo, care
anime della Casa di Giuda. Io sono stato redento dal mostruoso inganno
dell'intero meccanismo Habad, cosicché posso aiutare gli altri a non
cadere nella trappola della propaganda messianica. Però non ho ancora
pienamente svolto il mio compito, lanciandovi un'ancora di salvataggio.
Potrebbe essere questo il motivo per cui lo Tzadik Haim mi rimprovera e non mi
fa entrare nel Palazzo di Ester. Quando il Goel Haim entra nel 770 questo si
trasforma, infatti, nell'arcano Palazzo di Ester. Si tratta di un Segno di
've-nahafoch hu', una svolta completa nel corso degli eventi che vanifica le
fantasie Habad.
È
da 23 anni che sono impegnato a scrivere la verità sul Nascosto Tzadik
Haim, Capo dei 36 Nascosti Tzadikim della sua generazione e, dopo la sua morte
e resurrezione, Scelto e Unto Giudice nel Regno dei Cieli. In tutti questi
anni, grazie al Signore Onnipotente, spiego per iscritto i Segni Completi della
Redenzione Finale e registro le testimonianze ricevute, per lo più attraverso
i sogni, dagli Asinelli del Goel.
Non
mi preoccupa se non mi credono. Ci sono una trentina di volumi che testimoniano
la verità di quanto sto affermando. Si tratta di testi che non sono
ancora conosciuti al pubblico. Niente mi appartiene. È stato mandato da
Dio Onnipotente ed è stato dato in una forma tale, che quando
arriverà il tempo, sarà capita e verificata. In realtà,
non spetta a me convincere le persone di questa verità. La Redenzione
Finale e questa Quarta Generazione rappresentano il TEMPO della verità,
che si dimostrerà tale, a Dio piacendo. Sarà Dio Onnipotente
stesso che dimostrerà la verità della Redenzione Finale
così come fece nella Prima Redenzione, tramite il nostro Maestro
Mosé. Noi siamo semplicemente degli Asini che preparano i testi di
verità per coloro che verranno.
E
così anche in questo annuncio affermo la verità riguardante il
Goel Finale risorto, ma non è mio scopo convincervi di questa
verità. Qui parlo del sogno da me fatto, in cui il prescelto Tzadik Haim
entrava nell'edificio al 770 di Eastern Parkway, Brooklyn. Egli mi rimproverava
del fatto che io, salvato, avessi fatto ben poco per aiutare a mettere in salvo
le pecore smarrite della Casa di Giuda. Svegliatevi! La Rivelazione Messianica
non proviene da Habad o da un qualsiasi altro movimento. La Gheulà
ha-Shlemà proviene dall'Onnipotente al tempo da Lui deciso e nel merito
del Goel da Lui prescelto. La Redenzione Finale è completa e nuova e si
presenta con i Nuovi Messaggi e le Novità scritti e testimoniati, offerti
a coloro che li vogliono studiare e capire. E dalla comprensione ne usciranno
fuori l'auspicato Nuovo Spirito e il Patto della Sacra Torah, che entreranno in
ogni persona e rimarranno incisi nei cuori.
Ma
non ci facciamo illusioni. In questi 23 anni abbiamo assistito, da ogni parte,
ad una totale chiusura. Non oso dire 'non mi crederanno' per timore di quanto
successe al nostro Maestro Mosè. Non è affar nostro se in
quest'epoca sono tutti confusi e rinchiusi nei pregiudizi del passato. Il mondo
non è nostro. La storia non è nostra. La Redenzione Finale non
è nostra. Noi non abbiamo un apparato propagandistico che illude e
irretisce le ingenue menti delle pecore smarrite della Casa di Giuda e fa loro
credere nella resurrezione del falso messia Habad, proclamato tale senza alcuna
autorizzazione dall'Alto, senza alcun nuovo messaggio promesso per la
Redenzione Finale, senza alcun vero testimone che riferisce le correzioni
storiche necessarie per un cambiamento dello stato mentale generale e per un
rinnovamento del cuore, come profetizzato per l'epoca della Gheulà
Shlemà.
Il
messianesimo Habad è una finzione dell'immaginazione, partorita da menti
di seguaci plagiati, che non hanno assolutamente alcuna idea dei veri
requisiti, del vero carattere e delle vere testimonianze amati dall'Onnipotente
per la scelta del Goel Finale.
Vi
hanno fatto credere di essere bersagliati da palle di neve in mezzo all'estate.
Vi hanno fatto fluttuare in un mare di fate morgane, spacciandovele per visioni
miracolose. Ma io posso parlare. I nostri sogni sono veri e provengono
dall'Alto. Essi contengono dei messaggi veri, che comunicano la volontà
del Signore. Questi messaggi hanno un senso perché sono autorizzati
dall'Alto. Essi vengono dati perché la gente li possa intendere. Considerate
il mio sogno, in cui entro nell'edificio del 770 e divulgo la sentenza del
Tribunale Celeste, che decreta che il culto per il Lubovitcher Rebbe è
idolatra e che l'odio e l'acrimonia si manifesta, a tutti i livelli, tra i
Habad stessi.
Quello
che riceviamo si è spesso avverato in questi ultimi 23 anni. Le nostre
testimonianze si ergono davanti al Cielo, perchè è da Esso che
sono discese, attraverso il Regno dei Cieli e per opera dello Scelto Goel e
Giudice unto del Regno dei Cieli, Haim. Si tratta di messaggi veri ed eterni.
Habad è una pattumiera. Il messianesimo di Shneerson è un
miraggio di menti insane. È il pasto escrementizio della falsa teologia
zoharistica, concretizzatasi nel mito del 770.
Tiratevi
fuori finché potete. Se c'è ancora un briciolo di raziocinio in
voi, alzatevi, uscite e diventate spettatori della farsa a cui avete preso
parte. Salvatevi da una vita di nullità e dallo scriteriato
compiacimento di miraggi messianici e di allucinazioni hassidiche. Salvatevi
dalla grande delusione che, alla fine, vi farà stramazzare a terra,
facendovi amaramente comprendere in che modo abbiate sprecato i vostri giorni,
brancolando come ciechi, all'oscuro della realtà della vera tradizione ebraica.
Ho
il diritto e l'obbligo di parlare. Conosco la vera rivelazione della Redenzione
Finale e la scelta di Dio riguardante il Goel Finale Haim. Posso gridarlo al
cospetto dei Cieli, davanti alla gente del mondo, davanti agli Ebrei e
giurandolo sulla Sacra Torà. Non importa se le persone non sanno ancora
di che cosa sto parlando. Lo Tzadik Haim è lo Scelto Goel Finale di
Israele e del mondo, pur se fino ad ora sono pochissimi a saperlo. Lo dice
anche un Segno ricevuto da Solly Kamkhaji in un sogno redenzionale. La
Redenzione proviene da Dio, Benedetto Egli sia, e non già da centinaia
di migliaia di Habad che urlano all'impazzata "Vogliamo il Messia
subito". Baggianate, sciocchezze, trovate propagandistiche, inganni
spudorati, aneliti frustrati di una falsa forma di speranza ebraica. Chiamate
il Baal tutto il giorno e gridate forte, nel caso fosse un po' duro d'orecchio.
Considerate
con timore ciò che vi dico. Il vero Nascosto Tzadik e il vero Giudice
Unto del Regno dei Cieli è sceso ed è entrato nel 770 per
distruggerne le menzognere e false fondamenta. Voi, Habad, state impedendo
l'instaurazione nel mondo della vera Redenzione Finale. Pertanto verrete
abbattuti e separati. Fate attenzione. Il Rebbe non è mai morto. Se
è così è perché non ha mai vissuto un'esistenza di
vera Torà e vi ha nutrito con assurdità filosofiche e vi ha
intimato di censurare i Topolini, i Porcellini e gli altri animali non-kosher
dai fumetti dei vostri bambini. Questo, vi spiegava, avrebbe affrettato la
Redenzione! La falsa saggezza, in nome della Sacra Torà, profanata con
escrementi profumati!
Io
posso parlare e so che la mia voce verrà ascoltata, o presto o tardi,
perché non è da me che fuoriesce. La vera saggezza di questo
periodo, che sale come incenso profumato al Cielo, proviene dal fuoco che
brucia ogni fotografia del Lubovitcher Rebbe che vi capita per mano. Date pure
fuoco alla propaganda che vi ha carpito la mente in tutti questi anni e
lasciate vivere Mickey Mouse a Disneyland! Bruciando le fotografie di Shneerson
farete una grande mitzvah. La sua immagine è detestata dal Signore, nostro
Dio, poiché falsifica la verità e insozza le menti con vanità
messianiche. E se voi pensate di amarlo, fategli un grande favore e
alleggeritelo dalla spudorataggine che gli si è creata intorno. Ogni
immagine e ogni foto che bruciate lo aiuta in qualche modo, ma ogni immagine e
foto, che viene custodita con venerazione, lo fa precipitare sempre più
giù. Io dico il vero e il Tribunale Celeste lo sottoscrive. Habad
rappresenta un danno per la vera Redenzione di Israele e fa cadere a terra
l'ebraismo della Torà.
Togliete
le nere uniformi di Habad che avete indossato e bruciatele. È una
mitzvah da fare ora. Non leggete qualsiasi libro di Torà scritto da un
Habad. Le mezuzot scritte dai Habad non sono valide e le parole e i nomi
scritti, invece di proteggere le vostre case dagli spiriti maligni e dagli
sheddim, li chiamano e li invitano ad insediarvisi in esse. Non mangiate carne
macellata da un Habad; essi sacrificano ai demoni, non a Dio. E dopo la sua
morte, il Rebbe è stato deificato, un nuovo dio arrivato di recente. I
padri della Torà non avrebbero voluto credere che sarebbe successa una
cosa simile, ma, purtroppo, è successa: il Lubovitcher Rebbe è
diventato onnisciente e ci si può rivolgere a lui in preghiera, Dio ci
salvi! Salvatevi dall'idolatria e non credete alle coperture. Con l'astuta arte
dell'inganno, i Habad coprono la loro nudità con il misticismo
intellettuale e voi ne siete vittime.
Avete
vissuto nell'inganno per tutti gli anni che siete stati con Habad. Non
continuate oltre, neppure per un minuto! Lavatevi dal peccato della Quarta
Odiata Generazione e salvatevi dalla collera che si abbatterà su coloro
che impediscono la vera Redenzione Finale. Ascoltate le mie parole se i vostri
orecchi non sono ancora aperti a farlo. Nel giugno del 1982, il sacrificio di
vita dello Tzadik Haim fu completato. Si trattava del sacrificio finale
necessario per la salvezza redenzionale di coloro che lo avrebbero meritato nel
corso della Quarta Generazione. Ventiquattro anni sono passati da allora. La
collera del Cielo contro Habad è cresciuta ogni giorno da allora. Non
rimane molto tempo, vi avverto. Non vi sto prendendo in giro. Non vi sto
ingannando. Non vi sto raggirando. Non rimane molto tempo. Quelli che possono
essere salvati, possono farlo in questo periodo. Dopo sarà troppo tardi.
Quelli che sono imprigionati nel peccato, non saranno più in grado di
uscirne fuori.
La
situazione è disperata. Altrimenti il vero Goel Finale Haim non sarebbe
entrato nel 770 dopo avermi rimproverato severamente per non aver fatto io
abbastanza per la vostra salvezza. Ed è a voi che parlo, a tutti voi che
siete vicini a Habad, ma non a quelli che sono nati all'interno del movimento.
Costoro non hanno orecchi per ascoltare e cuore per intendere. Solo per qualche
miracolosa eccezione qualcuno di loro potrebbe essere salvato. Essi sono ormai
avviluppati nella falsa visione messianica di Shneerson. Non possono venirne
fuori e fino al loro ultimo respiro evocheranno in aria spiriti che torneranno
sotto forma di immagini detestate dai cieli e dalla terra, trasformandosi in
pensieri idolatri che vanificheranno tutta la loro esistenza.
Shneerson
non ha la facoltà di scendere giù e di raccontare la
verità. Egli è caduto a terra a causa dei peccati dei suoi
seguaci e non può venir loro in sogno per correggere il loro grave
errore. Egli stesso, in vita, gli aveva dato forma e lo aveva accresciuto con
la sua ambiguità. Avrebbe potuto sradicarlo e invece lo ha fomentato. Le
tende di Habad si sono riempite di idoli ma il loro Capo, invece di esortarli a
ripulire le dimore dai falsi culti, li ha incoraggiati a perseverare, per cui
Habad non capisce minimamente di vivere in una realtà idolatra. Se non
li ha corretti quando era in vita, come potrebbe farlo ora dopo la sua morte?
Pertanto, non aspettatevi da lui che vi dica qualcosa. Ritornate in voi e
riprendetevi la vostra libertà di pensiero, che vi permetterà di
capire obiettivamente l'inesorabile piaga che vi ha colpito.
Io
dico la verità. Sono stato salvato da quella piaga e anche voi potrete
ora essere salvati perché il vero e finale Goel della storia è
entrato nel 770 per attuare il "ve-nahafoch hu" e per salvarvi dal
regno idolatra di Habad. Non vi ho forse detto che nel mio sogno sono stato
rampognato dallo Tzadik Haim? E, nonostante il rimprovero, non mi è
stato detto chiaramente in che cosa avessi mancato; ciò è
perché devo prendere dei meriti, spiegandovi per iscritto la natura
dell'errore comune. Lo Tzadik Haim viene per correggerci. Questa è la
vera forza dei Segni Completi, i Segni della Correzione che abbiamo ricevuto.
Il Goel è morto ma è risorto per il bene del mondo. Egli dirige
nel Regno dei Cieli ma è il Goel risorto per tutta l'umanità.
Quindi scende giù per correggerci e ciò dimostra la forza della
verità che rende eterna la Redenzione Finale.
Abbiamo spiegato a lungo che il peccato della
teologia dell'Emanazione rappresenta il ritorno del Vitello d'Oro, che va prima
chiarito e poi definitivamente estirpato, e che Habad personifica la Quarta
Odiata Generazione del peccato dello Zohar e di tutta la successiva falsa Kabalà.
Dopo la morte del loro Rebbe, i Habad lo hanno deificato, attribuendogli
l'onniscienza e l'onnipresenza. L'odiosità dei loro pensieri e delle
loro azioni è salita al cielo in una spirale di vano misticismo teologico
che da sempre li ha supportati. Salvatevi dal cosiddetto misticismo ebraico
della Spagna, di Tzfat, del hassidismo e della quarta generazione odiata di
Habad. Ne siete stati risucchiati dentro e ora non riuscite a venirne fuori.
Il
vero e scelto Tzadik è venuto per frantumare il mito del 770. Egli
è venuto nel vero Segno Finale della Resurrezione per distruggere la
falsa ed idolatra resurrezione del Lubovitcher Rebbe. Egli è venuto nel
vero Segno Finale del Regno dei Cieli per abbattere il falso palazzo messianico
del 770.
Sono
stato costretto a rimanere fuori per poter svolgere il mio compito di parlarvi.
Se rimarrete all'interno del movimento di Habad, non verrete salvati. Se
però lo abbandonerete e tornerete all'ebraismo tradizionale, sarete redenti.
È tutto un grande imbroglio, una costruzione che, dopo tanti anni, ha
raggiunto ora, con il suo apice, il peccato della Quarta Odiata Generazione,
che vi ha plagiato mentalmente e spiritualmente, facendovi credere nella falsa
e idolatra teologia delle Emanazioni.
Se
presterete ascolto alle mie parole e le metterete in pratica, potrete ancora
essere salvati. Le vostre anime sono più elevate di quelle nate dentro a
Habad ed esiste ancora della misericordia su di voi da parte del Signore, Dio
di Israele. Siete stati traviati ma potrete ancora redimervi. Avete sprecato le
vostre energie spirituali in false chimere, ma potrete ritornare alla
realtà. E se state cercando dei sogni veri, potrete trovarli nel Nuovo
Patto Finale della Terza e Finale Redenzione, per merito del Goel Haim. Non si
tratta di sogni che vi sviano dalla realtà, ma di sogni veri, che vi
insegnano a vivere giustamente, in ogni senso, nella realtà del mondo,
anche in quella rappresentata dalla Finale Redenzione.
Voi
credete nell'esistenza dei Partzufim di Arich Anpin, di Aba, di Ema, di Zeir
Anpin e di Nukvei, ma, attraverso la conoscenza del peccato dello Zohar,
potrete ancora farvi beffe della farsa degli "altri dèi" e
purificarvi dai Quattro Mondi del peccato idolatra dello Zohar. Potrete ancora
essere salvati da questo persistente, profondo, insidioso e idolatra errore e
ritornare in voi stessi, al vostro senno, alla vostra giusta fede. Potrete
ancora servire l'Onnipotente con semplicità di cuore, mettendo in
pratica l'imperativo 'tamim teheyé im ha-Shem Elohecha'. Potrete ancora
venirne fuori e salvare le vostre preziose anime dal profetizzato peccato
dell'Aharit ha-Yamim. Dovrete, tuttavia, prendere al volo questa
opportunità. Il tempo scorre veloce e quando la mente e il cuore superano
certe barriere, non possono tornare indietro. Come posso sapere, allora, se
rimane ancora del tempo, se è ormai agli sgoccioli? Il Segno dello
scelto Tzadik Haim, che scende dal Regno dei Cieli nel 770, rappresenta un
segno finale. Si tratta di un "terribile" segno in un ultimo
tentativo di salvare quante più persone possibili. Lo Tzadik Haim,
esprimendo il suo grande amore per quelle anime, che possono ancora essere
redente, si è "calato" nel palazzo idolatra di Habad per
sconvolgerlo dal suo interno, per vedere così la realizzazione del
"ve-nahafoch hu" col fine ultimo di redimere i meritevoli.
Le
vostre anime piangono da dentro, senza che voi lo sappiate, perché sanno
di essere rimaste intrappolate nel terribile peccato degli Ultimi Giorni del
Giudizio. Piangono e chiedono aiuto, ma voi lo ignorate. Tuttavia, dall'Alto
giungono la compassione e la pietà ed un ultimo salvagente vi viene
lanciato affinché lo possiate afferrare. E la profezia afferma che 'il
desiderio del Signore riuscirà ad attuarsi nelle sue mani'. Questo va
riferito all'arrivo del Goel Finale. Entrate dunque nel mare della
verità e verrete salvati dai vortici infernali dell'idolatria mistica.
Grazie
a Dio, io sono stato salvato e redento dal peccato di Habad e dalla catena,
lunga quattro secoli, del peccato dello Zohar, grazie all'opera dello Tzadik
Haim; e anche voi potrete essere salvati e redenti grazie
all'opportunità che offre il Signore, per merito del Goel Finale. Il
peccato di Habad ha raggiunto il suo colmo. Rimane poco tempo. È il momento
della grazia e della misericordia. Non lasciatevelo scappare.
Peretz Green, 22 marzo
2006
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29 settembre 2007 Hol ha-moed Succot: da Davide
Levi e Solly, ho ricevuto l'annuncio pubblicitario apparso il 19 settembre 2007
su Maariv a nome di Meir Menahem Barns, il portavoce del Mashiah, Shneerson. Così
scrive:
הברכות
בראיית מלך המשיח הרבי מליובוויטש הוא האלוהים, אין עוד מלבדו.
ניתן
להתפלל לרבי מליובוויטש הקב''ה. רצוי לנסוע לבית משיח 770 בברוקלין שזה ממש בית
המקדש השלישי. מאיר מנחם ברנס הדובר של המשיח.
Le benedizioni vanno rivolte al re Messia, il
Rebbe di Lubavitch, che è Dio, e non c'è altro che Lui. Si
può pregare il Rebbe di Lubavitch, il Santo Benedetto Egli sia. E' bene
andare a visitare la Casa del Messia al 770 a Brooklyn, poiché essa è
veramente il Terzo Tempio. (-) Meir Menahem Barns, portavoce del Mashiah.
L'annuncio pubblicitario include 5 benedizioni per
ringraziare la grande saggezza di Dio che ha scelto il Mashiah e Goel,
Shneerson.
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Il signor Barns riporta il vero pensiero dei "mescihistim"
di Habad alla sua logica conclusione idolatra. Non fatevi ingannare da quei
seguaci di Habad che prendono le distanze da tale conclusione. Sotto sotto,
essi la condividono anche se la formulano in versioni meno esplicite. Sono
istruiti a mentire per comodità. Sanno che non possono dire ciò
in cui credono e lo coprono. Il signor Barns potrebbe anche essere pazzo, non
lo conosco, ma in effetti sta solo esprimendo il vero pensiero del suo
movimento. È
sicuramente un fedele Hassid Lubovitcher.
Potrebbe uno di loro pervenire ad una tale
conclusione da solo, senza le migliaia di radici cresciute dai tempi degli
Anziani di Habad? Credete che se la sia inventata in un attimo di follia? No,
signori, è semplicemente il frutto maturato dopo anni di propaganda
mescihista. Questo signor Barns ha solo estratto la lava dalla bocca del
vulcano, una lava che attendeva le condizioni opportune per eruttare dal suo
cratere. Non è forse da più di 30 anni che parlano di Mashiach?!
Questa è la prova evidente di tutto
ciò che abbiamo spiegato sul culto del Rebbe di Habad, e sul messianesimo
radicato nella dottrina di Emanazione dello Zohar. Notate bene che questo signore
proclama in modo spudorato che il Rebbe di Lubavitch è Ha Kadosh Baruch
Hu (Dio ci salvi).
Perdona il Tuo popolo Israele, o
Signore nostro Dio, perché una parte di esso è caduta negli
abissi della pura idolatria!
La RADICE di ciò è la convinzione
dei cabalisti dello Zohar che lo Zeir Anpin, l'ultima emanazione divina, va
riferita al Santo Benedetto. Secondo lo Zohar, Zeir Anpin è il Dio al
quale vanno rivolte le preghiere e al quale sono dedicate tutte le mitzvot. A
questa divinità emanata vanno le preghiere e i sentimenti, e non
già all'EIN SOF, l'Infinito, che è al di sopra di essi.
Secondo Habad, lo Zeir Anpin si è investito
in Shneerson, diventando tutt'uno con lui, ancor più dopo la sua morte fisica.
Aprite gli occhi e i cuori, o ebrei ovunque siate, Barns sta solo esprimendo la
summa finale degli insegnamenti di Habad. Se le preghiere vanno a Zeir Anpin e
al Dio emanato e Ha Kadosh Baruch Hu è un tutt'uno con Shneerson, ne
risulta che il Rebbe è il Santo Benedetto e le preghiere possono essere
rivolte a lui. Nessun problema. Il sillogismo Zeir Anpin – Dio – Shneerson si chiude perfettamente !!!
Dio Onnipotente, salva il nostro
popolo da Habad e riscatta il nostro popolo da tutta la falsa Kabalà
dello Zohar e dai suoi seguaci e salva la vera Torà di Moshe Rabbenu!
Riflettete e considerate, l'idolatria di Habad
è solo l'ultima manifestazione storica dell'idolatria
"nascosta" dello Zohar. Israele deve essere purificato dagli "dèi
stranieri" prima di poter pervenire alla Redenzione Finale.
Non a caso, a Kippur di quest'anno, Giuseppe ha
ricevuto in sogno che i libri di misticismo venivano bruciati e Peretz gli diceva
e ripeteva che la Torà di Moshe Rabbenu doveva essere salvata. Evidentemente
questo annuncio a pagamento su Maariv ha riempito il vaso, ormai stracolmo. Non
c'è più spazio rimasto. Il Cielo ha visto abbastanza del
terribile errore di Israele. Svegliatevi rabbini e amanti di Israele e della
verità, la Torà di Moshe Rabbenu deve essere salvata!
Paul (Peretz) Green
[1] Rabbi Dr. David Berger, è l'Autore del libro: "The Rebbe the Messiah, and the Scandal of
Orthodox Indifference" (The
Littmann Library of Jewish Civilization, 2001).
[2] Rivisiono il testo adesso nel gennaio 2012. Mandai questa lettera a suo tempo ma a distanza di 10 anni, la rispedisco anche perché introduce in qualche modo un'altra lettera che scrissi ma non inviai mai e ora mi accingo a farlo. Spero che queste lettere ti trovino in buona salute, בעזרת השם.
[3] Oggi è il 7 gennaio 2012 e faccio la revisione della lettera.