Autore: Peretz Green

Revisione: Anna Gasparotti

 

Messaggio Agli Alieni

Sogno di Giuseppe e la mia risposta agli esseri di quattro Pianeti (o stelle)

 

Capitolo 1

 

Passo 1 – Sabato sera: Giuseppe è qui: egli scrive qui un sogno di Mercoledì:

In Sogno, ho visto creature di altri mondi, forse quattro, che si erano riunite. Su di loro c'era la luce del Grande Pesce Leviatan. Da questa luce queste creature di alcuni pianeti cercavano la terra, perché nella loro tradizione erano venuti a conoscenza della Rivelazione di Dio al popolo d'Israele sulla Terra. Volevano conoscere la Rivelazione del nostro mondo di Dio a Monte Sinai e sulla storia della Redenzione. Perché questo completava la loro storia. Nei loro Mondi, Dio si era rivelato tramite la conoscenza delle stelle. E l'unico collegamento con la terra era quello del Grande Pesce Leviatan. Perché trasmetteva a loro alcuni riferimenti sulla Rivelazione di Dio che ha parlato direttamente alla creatura dell'uomo.

Passo 2 – La saggezza di questi popoli è sulla conoscenza delle loro mazalot. Questi mondi vivono in pace fra di loro. Ma hanno molte domande.

Cercate una Stella azzurra in cui gira un mondo con acque più delle terre in cui vivono creature. Li troverete la sorgente della Verità del Grande Fattore dell'Universo. Arriverete quando in quel mondo vi sarà la pace nei quattro angoli e l'armonia celeste regnerà in quel mondo, azzurro, vivo.

Passo 3 – Le loro creature sono "uomini" che vivono e camminano con la testa su. Il Grande Pesce li guida fino ad arrivare a questo mondo.

Sappiate che voi tutti avete un intelletto superiore agli uomini, ma Dio ha dato all'uomo un cuore per ricevere nel suo intelletto la vostra comprensione. -

Passo 4 – Racconto qualcosa a coloro che abitano su altre stelle indicate a Giuseppe nel sogno. Essi sono privilegiati di aver avuto contatto con il Grande Pesce Leviathan della nostra galassia. Giuseppe, qui, ha fatto un segno di collegamento con loro sull'Altare della Leviatanit.

Passo 5 - Aggiungo a loro della conoscenza. La Sorgente della Verità, il Creatore Benedetto dell'universo, scelse questa nostro pianeta, il mondo azzurro, fra tutti gli altri mondi stellari e, quindi, fra tutti gli abitanti dell'universo

Passo 6 – Così è la via del Signore, Dio nostro, di fare le scelte secondo la Sua volontà. Egli è Iddio della scelta ed egli ha scelto il mondo azzurro per fare una creatura scelta che potrà ricevere qualche misura della libera scelta. Tale Libero Arbitrio è, quindi, il dono più grande immaginabile ed esso è la qualità che distingue gli esseri umani da tutte le altre creature in esistenza.

Passo 7 – Tutte le creazioni e le creature del Creatore sono state create dal nulla secondo la Sua vera scelta libera. Oltre al Creatore stesso, nessuna cosa nel creato 'deve' esistere. Dio nella Sua scelta assolutamente libera ha determinato la forma e la sostanza di ogni cosa.

Passo 8 – Ed Egli Benedetto determinò un mondo di esseri umani che saranno dotati di un livello di libero arbitrio, un livello che, ovviamente, non è come nel Creatore Benedetto bensì a secondo il livello dell'uomo. Ciò richiedeva un Disegno particolare per far sì che l'uomo di questo mondo possa avere ed usare tale libertà di scelta.

Passo 9 – Voi delle altre stelle, nonostante la vostra enorme intelligenza, non avete tale Libero Arbitrio, come anche tutti gli angeli di Dio che non hanno alcuna libertà di scelta ed eseguono gli ordini del Creatore come sono.

Passo 10 – Questa differenza fra gli uomini di qua e tutti gli altri esseri dell'universo non deve essere motivo di gelosia, come dice la vera Tradizione di Israele, 'Non esiste gelosia nell'atto della Creazione' cioè fra tutti i tanti livelli nella creazione.

Passo 11 – Nessuno animale, ad esempio, vorrebbe cambiare per essere o diventare un altro 'specie' perché è geloso di un altro specie di animale su questa terra. Il leone è 'contento' della sua esistenza da leone ed anche della sua posizione da 're' fra gli altri animali. Il cane, però, non è geloso del leone, ed anzi, vede i suoi vantaggi da cane rispetto ai leoni.

Passo 12 – Gli angeli, ognuno perfetto nella sua forma e nell'adempimento del suo compito, ed elevati nella loro conoscenza del Creatore, non sono gelosi degli uomini che cadono in ogni genere di imperfezione, di errori e di peccati. E così via in tutto il creato.

Passo 13 – Il fatto sta che proprio l'uomo, la creazione prescelta per ricevere il libero arbitrio, per motivo della stessa scelta, può anche scegliere ciò che costituisce un male, o a se stesso o ad altri o davanti a Dio. Ci vuole, perciò un Disegno particolare per istruire l'uomo nel grande dono della libera scelta. Perciò le cose del nostro mondo sono andati in un modo molto diverso rispetto a qualsiasi altro.

Passo 14 - Certamente ogni mondo fra i mondi stellari ha avuto un Disegno da Dio ed ogni stella ha delle cose particolari rispetto agli altri, ma in un ogni altro mondo non esiste il Disegno di Dio di dare ai suoi abitanti la libertà di scelta fra il bene ed il male. C'è forse un po' di scelta in un campo ristretto ma non è mai quella data agli uomini perché negli altri mondi non c'è da scegliere fra il bene ed il male. Il male esiste solo in questo mondo azzurro.

Passo 15 - Io non so come sono gli altri mondi ma so che gli abitanti delle stelle hanno già una natura ed un'intelligenza già built-in, come un istinto che determina il modo di vivere, il ragionamento ed i desideri. Perciò qualsiasi 'livello' di libero arbitrio è soltanto nel contesto di quella natura istintiva e le decisioni prese sono relative a quel contesto.

Passo 16 – Prendiamo un esempio degli angeli di sotto di questo nostro mondo, che si chiamano Sheddim. Ci sono sotto di noi 7 terre e quelli della prima terra, più vicina alla nostra, hanno il privilegio di poter venire su in questo mondo, specialmente di notte, per fare lavori e per godimenti che conoscono loro. In genere c'è una forte gerarchia ed ognuno è nel permesso del suo superiore.

Passo 17 – Forse, però, in tale contesto, uno Shed può volere o non volere venire su in certi tempi o certe circostanze e che la cosa dipende da una sua volontà. Ciò sarebbe un esempio di un 'livello' di scelta molto limitata, sempre nel contesto del proprio istinto e non è una scelta che appartiene ad una categoria di 'bene' o 'male'.

Passo 18 – Non pretendo di saperne di più. Mi ha spiegato, però, lo Tzadik Haim, che è così anche per gli abitanti delle altre stelle, anche se in certe cose la loro intelligenza è superiore a quella degli uomini di questa terra. Non si tratta di una scelta fra il bene e il male.

Passo 19 – Ora ho grande piacere per il sogno di Giuseppe che rivela il fatto che voi, abitanti di molte stelle scelte, sapete dal Grande Pesce della nostra galassia, Leviathan, che la Sorgente della Verità si è rivelata dal Creatore nella Rivelazione della Sacra Torà a Sinai. Ed ora, Dio sa dopo quanti millenni, è arrivato il tempo per voi di interessarsi di più di tale Sorgente.

Passo 20 – Io sono stato scelto dallo scelto Maestro Haim, il Terzo Redentore dell'umanità, di essere 'portavoce di Dio' per annunciare le cose nuove pervenute negli ultimi 25 anni, fra cui le 13 Nuove Mazalot del Grande Pesce Leviatan. Ciò è perché in questa generazione dobbiamo preparare la strada della Grande Riconciliazione e l'eventuale Pace Universale, sia sul nostro pianeta azzurro che con gli abitanti delle stelle scelte per partecipare nell'Armonia Universale che arriverà.

Passo 21 - E volete ora saperne qualcosa in più della Rivelazione di Dio e della Sorgente della Verità. E' necessario, quindi, come prima cosa, spiegarvi il Disegno di Dio nel dare agli uomini il Libero Arbitrio. La forma in cui tale Disegno della Scelta Libera è stata impiantata nel nostro mondo ci è stata rivelata nella Torà e nella Tradizione di Israele. Dio creò Adamo, il nostro primo padre, e dall'uomo e formò Eva, la nostra prima madre.

Passo 22 – La Torà ci racconta che dopo che Dio abbia creato Adamo ed Eva, li ha messo in un Giardino già preparato per loro. Quello era il Giardino dei piaceri e del godimento, un Giardino Beato ed Armonioso. Dio, comunque, non ha detto loro di non fare niente bensì di custodirlo e di lavorarlo, con lavori, possiamo presumere, della terra e delle piante.

Passo 23 – Nel Giardino del Piacere e dell'Armonia c'erano piante ed alberi che davano frutti. Dio ha detto loro che la frutta di tutti gli alberi era il cibo delizioso per loro. Solo nei riguardi di un albero specifico, Dio ha detto di non mangiare e che il trasgredire quel Suo comando avrebbe portato la 'morte'. Credo che non potevano ancora capire che cos'era la morte ma sapevano che non era una cosa buona e che mangiarne la frutta costituiva un trasgredire la volontà di Dio e ciò era sufficiente per obbedire al Suo comando. Quell'albero portava il nome dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

Passo 24 - Il Disegno di Dio Benedetto, però, nel dare il dono della scelta libera, richiedeva che l'uomo fosse messo davanti alla scelta libera fra il bene ed il male. Per tale scelta libera non era proprio sufficiente il comando di Dio di non mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male. Una volta che Dio comandò loro di non mangiare da esso, e loro capivano il comando, non avrebbero mangiato da quell'albero. Perché mangiare, Dio ha detto di non mangiare! Non mancava la frutta di tutti gli altri alberi del Giardino. Ci voleva qualcosa che tentava loro a mangiarne la frutta di quell'albero per metterli davanti alla scelta. Si deve, quindi, sapere che Dio creò un angelo appositamente per lo scopo di tentare l'uomo a fare ciò che non deve fare e di andare contro il comando di Dio.

Passo 25 – Quell'angelo era fra i più potenti creati da Dio ed almeno in un aspetto era anche il più potente fra gli altri angeli. Il motivo di tale potenza è perché essendo il libero arbitrio il dono più grande che Dio intendeva regalare agli esseri umani, anche l'angelo che potrebbe contrastare la libera scelta dell'uomo dovrà avere qualcosa di simile al libero arbitrio. Dio perciò creò il Satana e gli ordinò di tentare gli uomini dicendogli praticamente, "Tu puoi usare qualsiasi strategia per compiere il tuo lavoro, solo all'anima dell'uomo non toccare (cioè non hai permesso di ucciderlo)". Questo aspetto dell'Angelo Tentatore di poter 'usare qualsiasi strategia' rappresenta un grosso terreno di 'libero arbitrio' e tale elemento di 'libero arbitrio' non esisteva per qualsiasi altro angelo. Questo era l'angelo ma gli angeli stanno di sopra mentre il Disegno richiedeva che quell'angelo agisse ad un livello reale nel mondo nel contesto del Giardino.

Passo 26 – Perciò Dio ha creato uno degli animali del Giardino con l'istinto di intelligenza e di astuzia, anche di invidia e di intenzioni cattive nel 'vincere' sugli altri per vedersi il vincitore. Quest'animale si chiamava Nachash, tradotto generalmente Serpente. Ma solo dopo divenne un serpente nel senso comune di strisciante per terra. Prima stava su due piedi ed era vivace con colori bellissimi e parlava con molta intelligenza. Non lo dice chiaramente la Torà ma si vede che il Serpente, che a volte chiamiamo il Vecchio Sagace, essendo intelligente e curioso di sapere le cose, una volta sentito che l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male era proibito ad Adamo ed Eva, ha mangiato di quella frutta. Così poteva sapere come usare il suo istinto verso il male nel fare il male proprio.

Passo 27 - Perciò era questo Serpente lo 'scelto' compagno e collaboratore nella strategia del Satana, l'Angelo Tentatore, di far peccare l'uomo. Dice la Torà che il Serpente era il più sagace di tutti gli animali del Giardino. La parola, in ebraico, usato, per esprimere 'sagace', però, significa anche 'nudo'. Dire che il Serpente era il più nudo fra gli animali, però, non ha senso. Tutti gli animali erano nudi oltre al vestito creato loro in natura. Il senso di nudo, perciò, viene a significare 'nudo dai principi', 'spogliato da ogni moralità' e, quindi 'intelligente nel trovare i ragionamenti che disfano principi e moralità' insomma 'sagace' nel confondere i ragionamenti ed i principi giusti e morali. Era un perfetto compagno del Satana e l'Angelo Tentatore ha sfruttato lui per il lavoro davanti, di far cadere l'uomo nel dubbio che lo confonde e lo fa sbagliare nella scelta libera.

Passo 28 - Così il Satana scese nel Serpente che mangiò egli stesso dall'Albero della Conoscenza e si prepararono la strategia per far cadere l'uomo. Deduco che lavoravano insieme anche perché dopo troviamo che il Serpente viene punito e fatto strisciare per terra e reso un animale velenoso e generalmente odiato da tutti. Se il Serpente fosse il Satana (come pensano molti) perché punirlo? Faceva solo il suo lavoro da Tentatore. Poiché sono due. L'angelo è Satana e costui non veniva punito, anzi, dopo aver compiuto il suo lavoro di far cadere l'uomo, ballava con gioia per la sua riuscita. Il Serpente, invece, usò la sua astuzia per compiere il male ed era felice di ascoltare il Satana e di agire contro la Creazione Prescelta e farlo cadere. Il Serpente non fu ordinato di compiere ciò, perciò meritava alla punizione; usò il gusto della sua intelligenza naturale per godere nella caduta dell'uomo.

Passo 29 – Per voi delle stelle, queste cose possono sembrare strane e di sicuro si deve meditare per comprendere bene. Niente di simile è capitato a voi perché in voi non c'è il compito di scegliere fra il bene ed il male. In effetti, l'uomo doveva cadere perché altrimenti non avrebbe mai capito il male il che non l'avrebbe permesso di possedere pienamente il libero arbitrio. Ci voleva la controparte ed anche la caduta stessa. Non è facile comprendere perché sembra una contraddizione. Da una parte ci voleva assolutamente la caduta. Dall'altra parte, però, Dio non ha costretto loro di peccare. Virtualmente potevano non mangiare della frutta proibita; avevano la scelta. In pratica, però, dando il potere di fare strategie contro di loro non poteva che finire nella loro caduta.

Passo 30 - Ciò perché Adamo ed Eva erano semplici e non conoscevano ancora alcun male mentre il Satana ed il Serpente avevano già una conoscenza del bene e del male. Il cibo del Satana era la conoscenza del male ed il Serpente Astuto preferiva lo stesso cibo. L'uomo, invece, conosceva solo il bene ma non concepiva il male. Chi vincerà l'astuto o il semplice di cuore? Certamente l'astuto cogiterà il modo di confondere il semplice. E così, purtroppo, è stato in tutta la storia dell'umanità sino ad ora. In quel frangente negli inizi del nostro mondo azzurro tutte le due cose erano vere, la libera scelta dell'uomo, sebbene non ancora una libera scelta completa, ed allo stesso tempo, la necessità che l'uomo cadesse per raggiungere un livello di completezza nel suo Libero Arbitrio. Immensa è la saggezza di Dio Benedetto nel Disegnare la caduta dell'uomo per realizzare l'elevazione dell'umanità.

 

Capitolo 2

 

Passo 1 – Anche per la caduta, l'uomo da solo non avrebbe ceduto alla tentazione. Di natura Adamo, il nostro primo padre, nella sua purezza della fede semplice avrebbe detto, "Dio ha detto di no; non mangio". La donna, però, Eva, nostra prima madre, sebbene era perfetta anche lei prima del peccato, possedeva già in se una tendenza meno perfetta dell'uomo. Ciò perché Adamo è stato creato direttamente dalle mani di Dio che prese della terra dai quattro angoli del globo e formò il suo corpo. La terra di per se è pura. Eva, invece, era all'inizio 'inclusa' nella creazione dell'uomo. Per vari motivi, però, Dio vide che non andava bene che l'uomo rimanesse solo e decise di togliere una parte di Adamo e di formare la sua controparte dal di fuori di lui. Dio fece cadere sull'uomo una sonnolenza profonda e da una costola di Adamo formò la nostra madre, una donna bellissima, per amare ed essere amata dal suo uomo, e per aiutarlo nelle sue imprese.

Passo 2 – Il fatto sta che Eva non possedeva la stessa purezza di Adamo, dato che il suo corpo non fu preso direttamente dalla terra bensì da un posto nell'uomo in cui già il sangue scorre e dove i processi interni possono coinvolgere delle impurità che devono essere o purificate o eliminate. Dio Benedetto fece così appositamente per preparare la donna ad essere colei che terrà in se il corpo dell'embrione sino a quando potrà nascere. Eva, infatti, 'Hhavà' in ebraico, vuol dire 'dare vita' perché Eva, nostra madre, era la matrice di ogni vivente umano. La donna aveva bisogno di una radice meno pura per procurare la gravidanza e l'eventuale parto secondo l'apparato interno che Dio Benedetto disegnò dentro di lei. Comunque, prima del peccato, quella imperfezione non era propriamente qualcosa di imperfetta bensì un aspetto della vita che rendeva all'uomo una perfezione maggiore, una completezza nel 'vivere' che altrimenti l'uomo da solo non raggiungeva.

Passo 3 - Anche nel godimento dei piaceri del Giardino, ci sarebbe mancato all'uomo l'amore sentito nel cuore per un'altra persona che reciprocamente ama ed aiuta lui. Di natura, la donna, più adatta a molti aspetti terrestri della vita, era anche goditrice più di Adamo. Essendo presa da un posto di carne ed ossa, come spiegato, Eva aveva un senso della vitalità terrestre più dell'uomo. Il sentimento umano che scorre fra una persona e l'altra era più forte nella donna di natura. Senza la donna, l'uomo si annoiava dopo un po'. Da voi le cose sono diverse e forse non vi sarà facile a comprendere la diversificazione della femmina. La donna, comunque, aggiungeva gusto alla creazione dell'uomo. Anche il nostro primo padre era felice e con enorme felicità dichiarò, "Ah, questa volta essa è carne della mia carne ed ossa delle mie ossa; a questa si chiamerà Isha (donna) perché è stata presa da Ish (uomo)" (Genesi, 2: 23).

Passo 4 – Non si scappa, in ogni caso, che tutto era un programma del Creatore per mettere loro davanti alla vera scelta libera, ed, insomma, a creare una situazione in cui la caduta era imminente. Ciò perché non avrebbero realmente capito il male se non cadessero. Quel gusto aggiunto nella donna avrebbe poi servito a tale scopo. Era già pronta a gustare qualsiasi cosa di piacimento, e così, in più rispetto all'uomo, era curiosa e loquace. Insomma, il Serpente non si mise contro Adamo; troppo rigido, non si sarebbe cascato, almeno non direttamente. Ci voleva quell'altra bellissima creatura prescelta, così incuriosita da ogni cosa che camminava qui e là nel Giardino per vedere quali piaceri esso poteva offrirle. Il Serpente saggiamente si mise proprio davanti all'Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

Passo 5 – Anche il Serpente era bello, come detto, e destava meraviglia in chi lo guardava. Aveva anche il viso 'saggio' e per di più sapeva parlare in modi soavi e convincenti, specialmente ad una donna che per natura è più credulone dell'uomo. Scusatemi tanto per tutti questi dettagli, o esseri delle altre stelle che hanno ora accesso alle nostre parole, ma ogni punto nel discorso è per comprendere meglio quale incredibile situazione il Creatore ha stabilito per dare la possibilità della caduta necessaria perché l'uomo venga alla piena coscienza dell'esistenza del male per poter poi avere una vera scelta libera fra il bene ed il male. In più, Dio non intendeva che Adamo ed Eva rimanessero nel Giardino dell'Eden per sempre. Il Creatore già disegnava un mondo abitato con tanti popoli, non un popolo solo ristretto nei confini del Giardino.

Passo 6 – Il tutto era piuttosto un grande studio per le generazioni che verrebbero, così che ci siano i modi di intendere il Disegno di Dio. Dio Benedetto creò l'uomo e formò la donna; Egli mise loro nel Giardino dei Piaceri e diede loro un comandamento da eseguire e da custodire; Egli mise nel Giardino, a parte tutti gli animali e tanti alberi che davano frutta, due alberi molto particolari, l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male e l'Albero della Vita. In verità, Dio non voleva che mangiassero allora dell'Albero della Vita e che vivessero per sempre nel Giardino. Sarebbero stati così come embrioni eterni nel grembo della madre. Dio voleva che l'uomo sviluppasse la sua conoscenza del bene, per apprezzare sempre di più la bontà di Dio ed i doni grandi e maestosi che Egli gli ha conferito.

Passo 7 - Per apprezzare il bene, però, l'uomo deve avere una conoscenza del contrario del bene, come sta scritto (Kohelet 2, 13) 'Ho visto il vantaggio della saggezza sulla stoltezza, come il vantaggio della luce nei confronti del buio'. Perciò Dio mise anche un Serpente scaltro con un potere satanico per far cadere l'uomo nel buio del peccato e nella vergogna della disubbidienza nei confronti di Dio. Un tale programma è stato disegnato solo su questo pianeta azzurro per lo scopo della libera scelta; ma non solo, il Creatore Benedetto desiderava che l'uomo abbia un cervello flessibile per arrivare alla luce della conoscenza, non solo una intelligenza innata, fissa e costante come negli angeli e nelle stelle ed in tutte le creazioni ed anche in voi abitanti degli Astri Scelti che potranno ricevere ora questo discorso da noi Asini Scelti per portarvelo.

Passo 8 - Dio non fece un 'Albero della Conoscenza' soltanto, dicendo all'uomo di mangiarne la frutta. Un tale 'Albero' avrebbe dato solo una Conoscenza nel Bene. Egli volle che l'uomo conoscesse anche il contrario del Bene per poter poi fare la propria scelta. Fece perciò l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male ed ordinò di non mangiarne la frutta. E' chiaro che essendo la frutta di quell'albero mescolato dal bene e dal male, Dio non avrebbe detto di mangiarne la frutta. Dio è buono e non vuole il male né per l'uomo né per tutte le Sue creature. Dio voleva, però, che l'uomo conoscesse il male perché anche tale conoscenza rappresenta una vera conoscenza di per se che completa la conoscenza del bene stesso. La conoscenza deve poter distinguere fra una cosa e l'altra e per tale distinzione è necessario misurare e valutare le parti in causa. Senza il male e la conoscenza del male non ci si arrivava.

Passo 9 – La vergogna, ad esempio, rappresenta una conoscenza importante. Davanti a Dio mi vergogno dalla mia piccolezza, la mia limitatezza, la mia imperfezione e le mie mancanze. Se, però, non ho i modi di vedere in me stesso tale limitatezza e tale imperfezione, non ci arrivo a sentire la vergogna. Dice la Torà, 'Adamo ed Eva erano nudi ma non si vergognavano' (Genesi, 2: 25). Non avevano infatti di che vergognarsi. Dio li aveva creato così, senza vestiti. Erano felici e beati e la natura maschile e la natura femminile non lasciavano dubbi e con amore si abbracciavano e si bacavano e si copiavano anche fuori nel Giardino davanti agli altri animali. Non c'era nulla di male. Dopo il loro peccato, però, si sentivano vergogna ed anche paura davanti a Dio per la loro disubbidienza e si nascosero dietro agli alberi come se nascondendosi non fossero visti da Dio. Non perché si vergognavano di essere senza vestiti ma perché si sentivano spogliati dal bene precedente, si erano denudati davanti alla posizione dell'uomo prescelto ed elevato rispetto a tutte le altre creature. Erano nudi dal merito che avrebbero avuto nell'ascoltare il comando di Dio.

Passo 10 – Dio parlò con loro, però, chiedendo ad Adamo perché si nascondesse. Così ci fu una prima lezione: non pensate che potete nasconderti da Dio. Dio è dappertutto e vede tutto. Avranno avuto una conoscenza di ciò anche prima ma era una conoscenza senza contrasti, senza l'esperienza di incontrare Dio da mancanti, nel peccato, dopo aver fatto ciò che Dio aveva ordinato di non fare. Prima non avevano la conoscenza della mancanza o del peccato. Il tutto ora fu per loro una nuova conoscenza, amara ma vera. Senza un tale sapere di essere mancante e colpevole nei confronti di Dio, non arrivava l'uomo all'umiltà necessaria per arrivare a qualsiasi vera conoscenza di Dio, come sta scritto, 'l'inizio della saggezza è il timore di Dio' (Psalmi, 111: 10).

Passo 11 - In quello stato beato ma embrionale della creazione dell'uomo, la sua perfezione infine l'avrebbe portato a non riconoscere il suo posto. Alla fine sarebbe arrivato a sentirsi un 'piccolo Dio in terra'. Anche ciò era un altro motivo per creare la donna. Adamo da solo in terra, prescelto della creazione ed onorato da tutte le altre creature come tale, e senza la fermata della morte, sarebbe scivolato, volente o nolente, nell'errore di vedersi il secondo solo al Dio Creatore, un Piccolo Dio Perfetto in terra fatto dal Grande Dio nei Cieli. Prima della caduta nel peccato, Adamo non avrebbe mai concepito la propria pochezza e la propria capacità di scendere ai livelli bassi se va contro la volontà di Dio.

Passo 12 - Adamo ed Eva erano nudi ma non si vergognavano prima perché non avevano bisogno di vestiti terrestri; erano in una luce beata ed armoniosa che riempiva il Giardino. I flussi delle stelle scendevano su di loro in modi splendenti e tali luci erano più di vestiti. Dopo il peccato, però, la luce si oscurava ed i flussi stellari furono impediti ed ecco perché si sentivano nudi e si vergognavano con amarezza per ciò che avevano perso. Tutto ciò, però, era una necessità per condurre l'uomo all'umiltà. E ci voleva pure Eva, come spiegato, che già per la sua natura era goditrice, ricercatrice di gusti nuovi, curiosa e loquace, più facilmente, rispetto al marito, dimenticava la propria stazione, formazione da una costola di Adamo, e tralasciava il senso di creatura umile. Perciò anche Eva, ancora più di Adamo, se non sarebbe caduta, e vivesse per sempre andando avanti con quella sua natura, si sarebbe considerata una Piccola Dea e la non-umiltà avrebbe preso il sopravvento.

Passo 13 – Le parole ingannevoli del Serpente stesso ci forniscono con la Chiave di tale realtà. Con i suoi ragionamenti soavi si mise a sfruttare le sue qualità femminili per farle sbagliare. Il Serpente sapeva che era loquace e le piaceva il parlare e perciò le chiese di raccontargli esattamente cos'era che Dio aveva detto loro. Famosa è la prima falsificazione storica nelle sue parole, aggiungendo alla proibizione da Dio di non mangiare la frutta di quell'albero quella di non toccarla. Dio, invece, non aveva proibito di toccare l'albero né la sua frutta. Adamo aveva detto, "Ah, questa volta essa è carne dalla mia carne ed ossa delle mie ossa" (Genesi, 2: 23) ma quando Eva aggiungeva quelle due parole che falsificavano l'esatto comando di Dio, il Serpente pensava, 'Ah, questa volta essa è pane per il mio pane'. Gentilmente e sorridendo giocosamente, le spinse vicino all'albero a modo di dover toccarlo.

Passo 14 - "Hai visto?", rideva lo scaltro Sapiente, "hai toccato l'albero e non è successo niente. Vedi che Dio non ha detto la verità! Così anche se mangi la frutta non ti succederà nulla di male e non morrai come ha detto". Eva si meravigliò dall'accuratezza e la chiarezza e l'intelligenza delle parole del Serpente. Intanto, essendo già più vicina all'albero, si inebriò della sua bellezza, del suo profumo, della voglia che destava ad essere gustato e dal sentimento di una straordinaria intelligenza ed apertura mentale che procurava. Certamente anche si destava la confusione e ciò per lei si attribuiva all'intelligenza perché in precedenza non conosceva nessuna confusione. Il Sagace Serpente del Dubbio non poteva perdere l'occasione. Fra il 'Dio ha detto' e fra il 'Dio non ha detto la verità' l'Animale Astuto doveva riempirle con un ragionamento che lo avrebbe convinto che Dio aveva un suo motivo personale per dirvi di non mangiarne la frutta.

Passo 15 – "Vedi" le disse, "questo si chiama l'Albero della conoscenza del bene e del male. Dio vuole tenervi in basso senza sapere le cose e senza saper distinguere fra il bene ed il male, il giusto e l'ingiusto, il buono ed il cattivo. Lui sa, invece, che se mangi di questa frutta, vi si apriranno gli occhi dell'intelligenza e sarete come Dio stesso o come i Suoi Angeli che conoscono distinguere fra il bene ed il male. Egli vuole tenervi sotto senza che arriviate alla sapienza che Egli sa. Ecco perché vi ha detto di non mangiarne la frutta." Eva, nostra prima madre, non resistette; perché Dio vuole trattenerla da una tale conoscenza che le avrebbe elevato sino ai cieli? Ella prese dalla frutta e ne mangiò. Il Serpente aveva ragione; le si aprivano subito gli occhi dell'intelligenza ed incominciò a percepire il bene ed il male.

Passo 16 - Il bene stava nell'obbedire il comando di Dio; il male stava nel disubbidire il Suo ordine. Eva sapeva subito, quindi, di stare dalla parte del male ed ebbe paura. Da tale posizione capiva che Dio aveva detto di non mangiare da quell'albero per non farli partecipare nel male. Dio, quindi, aveva detto la verità e così anche le Sue altre parole erano vere, 'altrimenti morire morrete' (Genesi, 3: 3)! Si rattristò ed odiava il Serpente che le aveva fatto cadere ma anche quell'odio era mescolato nel male. Doveva, invece, usare quell'odio per odiare in se stessa il male e così di sradicarlo dal proprio sangue. Dando la colpa al Serpente, Eva diminuiva la propria colpa e non sconfisse il male. Ciò alla sua volta le fece fare un calcolo che non derivava dal bene bensì dall'invidia e dall'egoismo.

Passo 17 - Si può captare il pensiero di Eva in termini semplici, 'Ora che ho mangiato dalla frutta proibita dovrò morire. Il mio marito, però, non ha mangiato ed egli mangerà poi dall'albero della vita e vivrà per sempre. Io morrò ed a lui Dio farà un'altra Eva. No, non l'accetto. Anche lui deve mangiare come ho fatto io!' E così fece, andò dal suo uomo con un ramo nella mano e minacciava di picchiarlo se non mangiasse anche lui. Povero nostro primo padre, non aveva mai conosciuto minacce di fargli del male. Non aveva ancora mangiato la frutta e non conosceva ancora il male. Poveretto, prese paura e mangiò di quella frutta che Eva gli portò. E così anche a lui gli occhi dell'intelligenza si aprivano e sapeva di aver peccato nei confronti di Dio e scese di livello come dal cielo alla terra e si vergognava di essersi spogliato dalla bontà di Dio che lo ha creato.

Passo 18 – Vedete, esseri onorevoli delle stelle scelte, quante complicanze ci stanno nella nostra creazione e formazione, tutto per insegnarci come usare al nostro vantaggio il libero arbitrio e per istruirci nell'umiltà. Credo che forse non sarà facile per voi comprendere perché in questo bellissimo mondo azzurro regnano ancora le contraddizioni, i conflitti e le grandi confusioni. Il male entrò nel nostro mondo degli esseri umani dall'inizio. Ed eccoci 5768 anni dalla creazione di Adamo ed il mondo è pieno di male e di mali da ogni parte e regnano la discordia e la ricerca alle futilità. Ogni tempo, però, è anche diverso dall'altro e la Torà ha detto, 'Contemplate ogni generazione' (Deut. 32: 7). Ciò perché ogni generazione ha procurato cose buone e cose cattive, e lo studio di esse aggiunge alla conoscenza del bene e del male.

Passo 19 – Il bene, comunque, si realizzò sempre tramite individui scelti ed il male in genere si realizzò tramite re prepotenti ed arroganti e tramite falsi 'sacerdoti' che conducono la gente via dalla retta via per scopi personali. Se parliamo di 5768 anni dalla creazione di Adamo ed Eva, ciò non deve essere presa come computo esatto ma ci aiuta a realizzare i tempi delle generazioni passate dall'inizio dalla nostra storia della razza umana. Ci aiuta la Torà a confinare le epoche più importanti e di conoscere gli individui scelti da Dio per fare parte del Disegno di Dio di portare questo mondo azzurro alla sua redenzione completa, un tempo in cui regnerà la conoscenza di Dio e delle vie amate da Lui, epoche lunghe in cui regneranno la pace, la tranquillità, la buona salute ed il benessere generale. In quel tempo la natura, dopo essere distorta al di fuori di ogni limite, tornerà, e man mano il mondo azzurro assomiglierà a quel Giardino Beato da cui Adamo ed Eva furono cacciati.

Passo 20 – Ora voi volete capire di più, avendo sentito dalla Rivelazione di Dio Benedetto a Sinai e di un certo Popolo Scelto da Dio per essere i recipienti di quella Rivelazione. Il nostro Grande Pesce Leviathan vi ha fatto conoscere ciò, ed ora, in merito al nostro Maestro Haim, ho il permesso, pervenuto in un sogno di Giuseppe Manigrasso, di aiutare a fornirvi con spiegazioni, come sto facendo, che voi potrete ricevere tramite sogni. Noi seguiamo il Maestro Haim che è stato scelto da Dio Benedetto per essere il Terzo Redentore Finale per il mondo, colui che realizza, sotto il comando dell'unico vero Dio, la Grande Redenzione Completa per l'umanità. Il Redentore Haim ci insegna tutte le incredibili novità della Redenzione Finale fra cui il Libro delle Stelle, il Libro che fu donato da Dio ad Abramo, nostro padre, 4000 anni fa.

Passo 21 – Così il Maestro Haim ci insegna la vera nuova Tradizione, sino ad ora sconosciuta nel mondo, del Grande Pesce Leviathan che con le sue tredici Mazalot (i nomi dei quali sono completamente nuovi) lavora anche lui per la realizzazione della Redenzione Finale. Ecco perché c'è questo nuovo contatto fra noi con di mezzo il Grande Pesce Leviathan. Egli rappresenta il mezzo stellare per le nostre comunicazioni. Voi siete della Via Lattea e perciò nel contesto del Leviathan come noi. E' difficile per voi comprendere la flessibilità della mente umana perché da voi non esistono le contraddizioni e le deviazioni dalle vostre strade di vita e di comportamento. Le variazioni stesse fra di voi sono lineare e non hanno niente a che fare con i generi di variazioni che si trovano sulla nostra terra.

Passo 22 – In quanto la vostra storia, non so nulla di voi o in che modo la 'storia' si svolge da voi. Non dubito, comunque, che avete la vostra storia ed il vostro sviluppo. Il fatto che ora arriva questo nuovo canale di comunicazione e che anche voi avete ora un desiderio di aggiungere gusto, colore e varietà alla vostra conoscenza per il vostro godimento vitale, è indicativo di una propria storia e di un proprio progresso. Il nostro mondo ha la sua storia ed ogni popolo fra i molti popoli di questa terra ha la propria storia. La Rivelazione di Dio Benedetto a Monte Sinai fu data al popolo di Israele. La Torà racconta la storia della Creazione, l'epoca di Noè e del Diluvio Universale, della Torre di Babele ed all'estensione di molti popoli. Quando la storia arriva ad Abramo, circa 4000 anni fa, Dio Benedetto comunica con lui e gli benedice e lo mette nella promessa che egli è destinato ad essere il 'padre di molti popoli' (Genesi, 17: 5).

Passo 23 - Abramo, nostro padre, perciò, rappresenta l'inizio del Disegno di Dio di portare il mondo alla Redenzione. C'era, però, un nodo a tre che voleva Dio Benedetto come i tre Patriarchi della storia della Redenzione, Abramo, suo figlio Isacco, e Giacobbe, figlio di Isacco. Il terzo Patriarca, Giacobbe, nostro padre, prende poi il nome di Israele; egli è il padre del popolo d'Israele, il popolo di Israele, quindi è figlio di Israele, nipote diretto di Isacco e pronipote di Abramo. La Torà racconta gli episodi importanti della loro vita ed in che modo la Benedizione data da Dio ad Abramo veniva tramandata ad Isacco e poi a Giacobbe per poi dividersi fra i 12 figli di Giacobbe, nostro padre (ed eventualmente 13, contando Efraim e Menashe, figli di Giuseppe, (figlio di Giacobbe) e non contando Giuseppe stesso). Dai figli di Giacobbe, Israele diventò un popolo, un popolo con Tredici Tribù.

Passo 24 - Per motivo di una carestia, i figli di Giacobbe scesero in Egitto e lì diventò un popolo numeroso, così numeroso che il fatto spaventò gli egiziani che escogitavano modi di diminuire questo popolo, ed infine Egitto lo rese schiavo. Solo una Tribù d'Israele, quella di Levi, non divenne schiava. Da quella Tribù fu scelto da Dio Mosè, figlio di Amram e di Yocheved, per essere il primo redentore di Israele ed il grande legislatore di Israele. La testimonianza delle parole di Dio Benedetto a Mosè, magister noster, comprende i Cinque Libri di Mosè che egli ricevette da Dio durante i 40 anni nel deserto. Nessun altro è stato considerato da Dio un uomo umile quanto Mosè. Perciò Dio scelse lui per compiere la Prima Redenzione dall'Egitto e per ricevere la Sacra Torà al Sinai, sia quella Scritta che quella Orale.

Passo 25 - Lo scopo principale della Sacra Torà è che il popolo di Israele arrivi all'umiltà. Gli altri tanti scopi della Sacra Torà possono essere raggiunti in un modo veritiero e durevole soltanto se i figli di Israele camminano in tale umiltà. E facendo così c'è una grande luce nei figli d'Israele e possono essere Sacerdoti anche per tutti i popoli. Il popolo di Israele, (comunque due quinti di loro, coloro che avevano fede in Mosè, che hanno testimoniato i miracoli in Egitto e poi il miracolo del Mar Rosso), era in uno stato di umiltà davanti a Dio Benedetto, e potevano perciò ricevere la Rivelazione di Dio al Sinai. Ed in quei momenti delle parole di Dio a tutto il popolo direttamente, le anime dei figli di Israele furono grandemente santificate, con una santificazione molto elevata che non va via nel tempo.

Passo 26 – Gli esseri umani, consone con il grande dono dell'equilibrio mentale che regge la libera scelta, sono anche molto più complesse rispetto agli altri esseri nell'universo. Un angelo di Dio, ad esempio, è relativamente semplice nei confronti all'uomo perché nonostante la grande elevazione di un angelo, esso ha un livello ed un compito. L'uomo, invece è intrecciato con livelli altissimi ed anche con livelli bassi, motivo per cui è soggetto sempre a della conflittualità dentro di se. Ogni volta che l'uomo vuole innalzarsi nella sua fede e nella sua vicinanza a Dio, trova sempre situazioni e forze che tentano e spesso riescono a tirarlo giù da quel livello meritevole. Ecco che bisogna tener presente sempre tutta la scena del Paradiso Terrestre. In questo mondo azzurro, il Satana c'è ed egli sfrutta tantissimi generi di Serpenti per buttare giù gli umani. Ciò è il suo lavoro e nessuno può dubitare che sia molto abile nel compiere le sue strategie. Solo per questo mondo esiste il Satana, non per nessun altro mondo nell'universo. E siccome il suo lavoro è di fare sbagliare l'uomo e di farlo deviare dal comando di Dio, il suo potere con i figli di Israele è maggiore rispetto agli altri popoli non comandati nel Patto della Torà.

Passo 27 – Non si deve meravigliarsi tanto, perciò, nell'apprendere quante volte il popolo d'Israele sbaglia e cade nell'errore e devia dalla giusta fede e dalle giuste vie, e soprattutto dalla giusta e vera umiltà che ci tocca imparare da Mosè, magister noster. Perciò la Torà stessa e tutta la Tradizione Scritta ci raccontano i misfatti di Israele e di come perdono la grazia davanti a Dio che li ha scelto fra tutti i popoli di questa terra. E torna pure il Giardino in quanto la caduta di Adamo ed Eva era propria nei riguardi dell'albero della conoscenza del bene e del male. La Sacra Torà e tutta la Tradizione di Israele rappresenta un'enorme conoscenza, una conoscenza che non è nota né può essere acquisita al di fuori dal contesto sacro della Sacra Tradizione. Torna sempre, purtroppo, il motivo triste: a volte coloro che studiano la Torà ed acquistano la conoscenza, invece di abbassarsi nell'umiltà di Mosè, vogliono innalzarsi in proprio, vogliono essere qualcosa di importante anche davanti agli uomini, vogliono dimostrarsi più intelligenti degli altri e si mettono in mostra.

Passo 28 - Coloro che fanno così, invece dell'umiltà arrivano all'arroganza, purtroppo, e tale arroganza fa deviare infine da tutto il bene che Dio ha dato. E ciò scatena l'ira di Dio, che Dio ci scampi, ed escono gravi decreti contro il popolo di Israele. Dio lo sapeva, perciò ordinò di non mangiare da quell'albero. D'altronde Dio volle scegliere un popolo fra gli altri popoli per dare loro la Legge di Dio e la grande vera Tradizione ed il Grande Maestro, Mosè, per insegnare loro la umiltà amata da Dio. Il Grande Angelo, Satana, però, non dorme ed anche a lui è stata data la conoscenza di tutta la Torà. Insomma il grandissimo dono del Libero Arbitrio è anche una grandissima spada a doppio taglio. Dio Benedetto, comunque, lo sapeva già e perciò Egli disegnò una lunga storia di molti secoli, praticamente di 4000 anni dai Patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, per la realizzazione di una maturità maggiore nella quale Israele potrebbe ricevere la sua Redenzione Finale.

Passo 29 - Per affrontare la Redenzione Finale, però, ci sono molte considerazioni storiche in cui non ci entro qui. Dicevo che l'uomo rispetto alle altre creature dell'universo è complesso e che anche nell'uomo stesso ci sono elementi molto alti ed elementi terrestri e ciò complica le cose. Questo è particolarmente vero nel caso del popolo di Israele perché alla Rivelazione a Sinai, le anime presenti dei figli di Israele si sono molto santificate ed hanno visto l'apertura dei firmamenti di sopra. Ciò ha dato ad Israele una grande forza in più per servire Dio e per mantenere la Sacra Torà. Anche in ciò, però, la doppia spada del Libero Arbitrio è raddoppiata ancora ed il Grande Serpente non perde mai occasione di far cadere da tale grande responsabilità incombente sul popolo scelto. Il 'guadagno' del Serpente è di più quando si tratta di chi è comandato in tutte le leggi della Torà.

Passo 30 – In verità, comunque, ci sono stati e ci sono sempre figli di Israele buoni ed umili, e che studiano la Torà nel giusto timore di Dio e che temono Iddio in ogni cosa che fanno e che si conducono con modi educati verso tutte le persone e che amano il bene ed odiano il male. C'è, però, un'altra spada a doppio taglio da quando il popolo fu santificato da 'popolo' a Sinai. Si chiama ''arvut hadadit' in ebraico, cioè 'responsabilità reciproca'. Infine ciò non rende facile l'innalzamento del popolo perché coloro che vanno fuori pista abbassano il tutto. D'altronde, se non per i meritevoli che servono Iddio giorno e notte, non ci sarebbe speranza.

Ora, però, è il tempo della Grande Speranza. Israele verrà salvato e riceverà la Redenzione Finale nel merito del Goel Haim, e della Redenzione di Israele si espandera la salvezza a tutte le nazioni, e ci sarà pace nel mondo e il terzo tempio finale sarà costruito a Gerusaleme e a Beer Sheva e tutti uniti servirano il vero unico Dio Benedetto. E da anche queste notizie e questo servizio a Dio onnipotente si estenderà a coloro delle altre stelle. Ogniuno secondo i propri attributi e la propria conoscenza e del proprio sentimento. Amen e così sia.