SEFER MISHNAT HAIM

PETALO 9 - LO TZADIK HAIM

 

 

Introduzione

La Resurrezione dello Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti al tempo della sua vita

 

Lo Tzadik Haim procedeva nel mondo con enorme semplicità. Nessuno avrebbe mai potuto avere sospetti sulla sua vera identità. Egli era pieno di amore e parlava al cuore di ogni persona secondo il suo livello. Egli amava conversare con le persone semplici, ebrei e non ebrei, che non avevano la pretesa di considerarsi "qualcuno". Lo Tzadik Nascosto Haim viveva davvero in accordo con la sua affermazione, ricevuta in un sogno dopo la sua resurrezione: "Siamo tutti della stessa carne". Egli fu grandemente amato da Dio Onnipotente per la sua umiltà; la sua conoscenza dei Segreti Nascosti dei cieli e della terra era ineguagliabile. Egli è lo scelto Goel Finale della storia, Giudice Unto del Regno dei Cieli.

Il Petalo 9 parla del Grande Segno Redenzionale della Resurrezione dello Tzadik Haim, il Goel Finale di Israele delle Nazioni, nel Segno Finale della Resurrezione dei Morti. Tutte le questioni della Redenzione Finale sono Cose Nuove, sconosciute e mai udite perfino dai Saggi e dai Poskim, a cui si allude nel capitolo 48 (6) del santo Profeta Isaia, "Avete sentito quel che avevo predetto e ora siete testimoni che si è realizzato. Ebbene, da questo momento, vi annunzio cose nuove, che tenevo nascoste e che non avete sentito". Il fatto che Dio Onnipotente abbia scelto lo Tzadik Haim, il terzo Goel finale, a presiedere da Giudice Unto il Regno dei Cieli e non il Messia, figlio di Davide, è un'immensa novità per tutto Isarele e per tutto il mondo. 

Bisogna liberarsi dai concetti precedenti: la futura Resurrezione dei Morti aveva bisogno del suo Segno storico, Segno compiuto dall'umile Tzadik scelto per morire nel sacrificio redenzionale finale e per essere fatto risorgere nel Regno dei Cieli. La Resurrezione di cui parla la Tradizione avrà luogo in futuro (solo Dio Onnipotente sa quando), ma la sua realizzazione doveva avere il suo Segno Finale nel mondo prima del compiersi dell'evento stesso. Ciò ha creato un'immensa confusione, che si riscontra nella Tradizione, con tutti i tipi di irrealistiche opinioni escatologighe che collegano direttamente l'avvento del Messia, figlio di Davide, con la Resurrezione dei Morti: egli arriva, costruisce il Tempio e chiama i morti perchè si levino dai loro sepolcri etc. Non era chiaro anche perché l'immaginazione è il più veloce elemento in esistenza. La vera realtà della vera rivelazione della Resurrezione futura aveva bisogno, come detto in precedenza, del suo Segno Finale con l'arrivo del Goel Finale. Egli stesso muore e risorge: solo tramite la sua morte terrena egli risorge per essere il Giudice Unto del Regno dei Cieli ed il Segno della sua Resurrezione è la grande luce che accompagnerà tutte le numerose fasi della Gheulà Shlemà, periodo che anticipa la Resurrezione dei giusti dalle loro tombe nei nuovi corpi risorti.

L'Universalità della Redenzione Finale è relativa anche alla Resurrezione dei Morti nella quale non risorgeranno solo i giusti Ebrei, ma anche i giusti delle Nazioni. Dio Onnipotente previde che, se non fosse stato per un Segno della Resurrezione in un lungo processo di riconoscimento storico, le nazioni non sarebbero mai state in grado di credere nel Segno Finale, nella Resurrezione Finale dei Morti, al suo avvento. Questo è il motivo che sta dietro alla resurrezione di Gesù di duemila anni fa. La resurrezione dello Tzadik Haim è il Segno Completato; non ci sarà più bisogno di nessun altro Segno perché la storia arrivi alla fine al suo tempo, quello della Resurrezione dei Morti. Ringraziamo Dio Onnipotente per il Segno Completato e Finale della Resurrezione dello scelto Tzadik Haim.

 

 

Il Redentore

13 anni con lo Tzadik Haim prima della Gheulà Shlemà

Messaggio per Rosh ha-Shana 5778 e i Dieci Giorni di Correzioni