SEFER MISHNAT HAIM

PETALO 11 - IL COMMENTO DI BEER SHEVA

 

 

Introduzione

Peirush Beersheva – Il Commento di Beer Sheva - Il Commento sui Pozzi di Beer Sheva

 

La città di Beer Sheva, conosciuta nella Torah per il suo legame con i Patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, prende il suo nome da due episodi: il primo, avvenne con il giuramento (shevuà) tra Abramo e Avimelech, tramite le sette (sheva) agnelle donate a quest'ultimo (Gen. 21: 27-34); il secondo, avvenne con l'assegnazione del nome al pozzo, chiamato da Isacco, per l'appunto, shiv'à (sette) (Gen 26: 18-33).

GENESI 26:33: "Ed egli pose nome a quel pozzo Shiv'à; perciò quella città è nominata Beer Sheba fino ad oggi".

La città ha un posto rilevante nella Redenzione Finale.

Il suo collegamento con i Patriarchi, che ci vissero ben prima della Torà, ne fa, ancora più di Gerusalemme, un Segno di Universalità , con Abramo, nostro padre, "padre di una moltitudine di nazioni" (av le-hamon goìm). Gerusalemme, dal canto suo, venne ad assumere quell'importanza a tutti nota per il popolo ebraico solo molto più tardi nella storia.

Noi, Paolo, Nodà ed io, (Peretz Green) siamo dovuti venire a Beer Sheva per il bene dei Segni Completi in più occasioni:

Nel 1990, per i primi 6 mesi; dal settembre 2000 al dicembre 2003; dall'ottobre 2012 fino ad oggi (marzo 2016).

Per merito dello scelto Goel Haim, abbiamo ricevuto informazioni riguardanti il Terzo Tempio a Gerusalemme, la Casa di Preghiera di 7 Piani, 13 Altari di Preghiera ed il Tappeto dell'Islam, e siamo anche stati i fortunati a ricevere il Segno Redenzionale per cui la stessa profetizzata Casa di Preghiera per tutti i Popoli verrà edificata anche a Beer Sheva.     

Nel sogno redenzionale ricevuto da Giuseppe Manigrasso, in cui fu detto che la Casa di Preghiera verrà stabilita anche a Beer Sheva, furono anche dichiarati dai Saggi due punti importanti: il primo è che ciò era nel Disegno di Dio, ma fu tenuto nascosto nella Torà, ed il secondo è che questo doppio Tempio rappresenta "il segreto" che avrebbe permesso e permetterà "l'estensione" dell'universalità della Casa di Preghiera nel mondo. Nelle Case di Preghiera che si troveranno fuori di Israele, sarà permesso, ad esempio, stabilire l'Altare di Giuda o di Efraim per gli Ebrei o l'Altare di Malchitzedek per le Nazioni (previa autorizzazione dei responsabili del tempo) e su questi Altari potranno pregare i residenti dei luoghi in cui opereranno le altre "filiali" del Tempio Finale, possibilità, questa, che il Tempio di Gerusalemme, da solo, non può dare.

Probabilmente per questi ed altri scopi, il libro "Il Commento di Beer Sheva" ("Peirush Beersheva") è diventato parte dei 13 Petali del Sefer Mishnat Haim. Esso viene per elevare Beer Sheva, città dei Patriarchi (chiamata anche nel sogno di Giuseppe, "Città dei Sacerdoti" o "Ir ha-Cohanim"), tramite nuovi studi della Sacra Torà, alla luce dei Segni Completi della Redenzione Finale e ai Nuovi Insegnamenti del Goel Haim sulle Stelle della Redenzione e sulle Nuove 13 Mazalot del Grande Pesce Leviathan.

Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è GRANDE, EL SHADDAI E' UNO.

 

Il Commento do Beer Sheva