Autore: Peretz Green

Revisione: Davide Levi

 

15 Documenti

 

Introduzione

 

Vedasi l'introduzione del Tredicesimo Petalo sotto il titolo di "La Correzione del Patto che scende dalla Sabbia dell'Ottavo Buco del Piffero Rosso di Esaù".

Negli anni passati, molti testi che io, Peretz Green, ho scritto in italiano per gli allievi della Scuola della Rosa (Shoshana), sono stati visionati e corretti da Anna Gasparotti e Davide Levi. La più parte non è stata ancora tradotta in inglese o in ebraico. Presentiamo qui questo testo di 15 differenti parti che abbiamo chiamato Capitoli. Li precede un Indice.

Essi trattano diversi argomenti ma hanno in comune una raccomandazione che viene esposta nel primo Capitolo e cioè: "non arrabbiarti! mai!". L'ira è una pessima compagna che non permette all'individuo di accedere alla nuova Santità della Terza Redenzione Finale.

Per merito del Goel Haim, troverete qui le spiegazioni sulla Nuova Protezione del Grande Pesce Leviathan e della Nuova Mezuza. Verranno trattati altri argomenti, come: I due periodi della Quarta Generazione; le Stelle Redenzionali, che includono la Stella Universale di Malchitzedek, che storicamente diventò la Stella di Cristo e la Stella che Stupisce; la Scuola degli Esseni e il Maestro di Giustizia; la comprensione del Triplo Nome EHEYE ASHER EHEYE, con un particolare riguardo al nome di mezzo ASHER; l'ultima profezia di Malachia, verso 3-1, per comprendere il significato del termine ADON; il capitolo 42 di Isaia; lo Statuto della Scuola di Milano; la Correzione di Paolo, in Romani 2; la Tripla Meditazione; il Siman 33, che contestualizza la vera storia di Gesù e della sua Missione Messianica.

Per tutti questi argomenti ci sono, grazie a Dio, nuove spiegazioni, per merito del Goel Finale Haim; I 15 testi fanno parte de "La Correzione del Patto che scende dalla Sabbia dell'Ottavo Buco del Piffero Rosso di Esaù".

Buona lettura!

 

 

INDICE

 

CAPITOLO 1: I danni della collera. La Nun Finale del Grande Sigillo del tredicesimo anno dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, per merito del Goel Finale Haim. La Nuova protezione del Grande Pesce Leviatan. La Mezuzà. La Nuova Shemirà. E' proibito venerare il Goel. Le 50 Categorie della Nun Finale.

 

CAPITOLO 2: L'uso dei contraccetivi. Il libero arbitrio. Alcuni sogni degli allievi sui tempi futuri (dall'Albero del Profeta). La testimonianza di Giordano Levi.

 

CAPITOLO 3: I 6 Grandi Segni della Redenzione Finale. La Quarta Generazione e i suoi due tempi. Le Stelle della Redenzione. La Stella Universale di Malchitzedek.

 

CAPITOLO 4: La Scuola degli Esseni e il Maestro di Giustizia. Le 5 "bombe" di nuova conoscenza. Il nome EHEYE ASHER EHEYE e le 3 Redenzioni. Il nome ASHER e il Purim nascosto e risolto.

 

CAPITOLO 5: La profezia di Malachia. Il termine ADON. Le Chiavi per poter capire i tempi redenzionali. La profezia 42 di Isaia.

 

CAPITOLO 6: Segni vissuti in prima persona dagli allievi. Il segno falso di Zara Muccanese. Lo Statuto della Scuola della Shoshana. Il Segno-Sogno della Resurrezione di Beniamino Perico.

 

CAPITOLO 7: Alcuni sogni significativi degli allievi.

 

CAPITOLO 8: Alcuni importanti insegnamenti nella Scuola della Shoshana.

 

CAPITOLO 9: Correzione di Paolo da Tarso (Tikkun Paulus). Dal Vangelo, Romani 2, la Circoncisione. La dichiarazione di Paul Green. Tzeref, uomo delle Tavole. Ulteriori spiegazioni sul nome EHEYE ASHER EHEYE.

 

CAPITOLO 10: Lettera dell'Asino che mangia il Pane ai suoi allievi (1997).

 

CAPITOLO 11: La Tripla Meditazione.

 

CAPITOLO 12: L'Immaginazione Divina e l'immaginazione umana. Il culto al dio Denaro (Mamon).

 

CAPITOLO 13: La Psiche di vetro andrà in frantumi. Il linguaggio volgare. Le opinioni politiche. Consigli.

 

CAPITOLO 14: La correzione di Paolo, il Cavallo Bianco, nuovo ebreo. Lo spirito nuovo.

 

CAPITOLO 15: Siman 33. Il Vangelo secondo l’Asino che mangia il Pane della Redenzione Finale. In onore della tragica morte e meravigliosa resurrezione del nostro fratello Beniamino. Il Vangelo Corretto di Yeshua di Nazareth, alla luce dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale e gli insegnamenti del Goel Finale, lo scelto Maestro Haim.

 

CAPITOLO 1

 

Non ti arrabbiare. Questo, per le teste calde, è il primo comandamento da seguire.

Non ti arrabbiare mai, fa male alla salute, è odiato dal Cielo ed è odiato dalla gente. In un minuto di collera si possono perdere cinquant'anni di meriti. C'è chi distrugge tutta la sua vita in un momento di rabbia.

Allarga la tua mente al concetto globale e ricorda questo concetto con tenacia affinché l'attimo non te lo faccia dimenticare. Non ti arrabbiare mai. E' sempre un grande pericolo.

Fermati prima che la rabbia esploda perchè ogni secondo di ira cancella una parte della memoria e riporta la persona a stadi psicologici primordiali irrazionali. Brutta cosa, a quel punto la persona non è più sotto controllo e agisce con irrazionalità.

Ciò spiega il detto dei Saggi del Talmud "La rabbia è un sessantesimo della pazzia". La rabbia copre e cancella la memoria razionale, motivo per cui una persona, sotto i fumi della collera, è capace di fare e di dire cose che normalmente non farebbe e direbbe. La persona arrabbiata é capace anche di 'fare pazzie' e ammettere, una volta calmatasi, di aver agito pazzamente.

La rabbia comprime il cervello e fa scorrere il sangue ad alta velocità. Essa sconvolge le placide acque del pensiero normale e crea un vortice selvaggio ed incontrollabile. Essa valica i punti fermi del pensiero razionale e cancella il ricordo di ogni giusto insegnamento.

Tutte le cose imparate vengono sommerse dalle acque confuse dell'ira e non c'è modo di ancorarsi ad alcun punto fermo. Regge solo la pazzia del momento. Si retrocede alla collera infantile.

Vendicarsi. Innalzarsi crudelmente al di sopra di un altro per sentirsi più grande. Odiare il difetto nell'altro per non vedere il proprio. Dimostrare la propria importanza per non ammettere la propria piccolezza. Questi sono alcuni difetti di carattere che conducono alla triste realtà delle teste calde, che si arrabbiano sovente e non riescono a correggersi perchè non correggono le radici e le sorgenti della rabbia. Brutta compagna la collera! Non basta correggerla, bisogna sradicarla e ciò esige un lavoro non indifferente.

Tutte le teste calde hanno un difetto in comune: mancano di pazienza. Non sanno cosa sia per cui non la possono praticare. La pazienza è però l'antidoto della rabbia. Ma bisogna conoscerla e studiarla.

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In mattinata, il Cavallo Rosso, dopo aver sentito un mio sogno, mi dice che devo riscrivere il Nuovo Rito per Rosh ha-Shanà, in questo tredicesimo anno dei Segni e concludere il Sigillo che manca. Oggi, lunedì, siamo andati al mare e qui ho rimproverato alcuni ragazzi che si tiravano addosso la sabbia. Ho detto loro: “Non tiratevi addosso la sabbia, è pericoloso e può danneggiare gli occhi di qualcuno”. I ragazzi si sono dati la colpa a vicenda e io me ne sono andato. In ogni caso, avevo compiuto il ‘segno’ necessario per la Correzione del Patto dalla Sabbia che scende dall’ottavo buco del Piffero Rosso di Esaù.

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LA “NUN FINALE” del

GRANDE SIGILLO del

TREDICESIMO ANNO dei

SEGNI COMPLETI della TERZA

 REDENZIONE FINALE per

merito del GOEL FINALE HAIM.

 

Il Grande Pesce desidera pescare quante più persone nella Rete della Nuova Protezione del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale, per merito del Redentore Finale, Haim, il cui nome in ebraico significa ‘Vita’.

Infatti il Grande Pesce che si chiama Leviatan e che ha il compito grandioso di reggere le stelle della Via Lattea, è uno Strumento Meraviglioso, per così dire, tramite il quale, il Maestro Haim, dal Regno dei Cieli, lega la Nuova Protezione alle persone. A noi tocca soltanto metter insieme i vari componenti, 8 di numero, e di dare questa SH’MIRA', Protezione, e cioè i corrispondenti Segni Materiali chiusi in un sacchetto di cuoio scuro alla persona che la desidera.

Ciò è detto di una persona che sa che Dio Benedetto Egli Sia è Uno, e che da Lui soltanto proviene la Vera Protezione che dura nel tempo.

Non dai materiali in sé deriva la protezione, bensì dalla fede in EL SHADDAI, il Fattore di tutti gli elementi del Suo creato; a Lui vanno le lodi e le preghiere e da Lui soltanto provengono la protezione, la guarigione e la benedizione. EL SHADDAI è lo Scudo di Abramo, la Protezione promessa ai discendenti di Abramo che camminano nella via della pura fede.

Gli 8 oggetti della Nuova Protezione rappresentano, però, il risultato di un importantissimo permesso da Dio, Benedetto Egli Sia, che unisce l’originale Protezione Promessa ad Abramo (chiamato lo Scudo di Abramo) alla Nuova Protezione del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale. Il Patto Nuovo è il mezzo tramite il quale avviene il ricollegamento dell’originale ed antica Protezione promessa da EL SHADDAI e l'estensione di tale Scudo per la moltitudine di nazioni, di cui Abramo è padre.

Nel Linguaggio Nuovo della Redenzione Finale questo Rinnovato Scudo di Abramo viene denominato in conformità ai Nuovi Segni Completi del Grande Pesce Stellare Leviatan La Protezione del Grande Pesce.

Ma per l’amor di Dio, non fate onore o culto, che Dio ci salvi, al Grande Pesce, sebbene egli sia il Pesce della nostra galassia. Di per sé il Grande Pesce, nonostante la immensità, in fin dei conti è soltanto un pesce fra millioni di galassie, ciascuna di esse con un Grande Pesce proprio. Confrontato alla grandezza dell’universo LEVIATAN è pur sempre un Pesciolino.

Si tratta di un argomento di non facile comprensione. D’altronde, non è molto difficile capire che sia voluto dall’Alto che la Promessa Protezione scenda tramite le stelle. Anche noi siamo sotto le stelle, se qualcuno non lo sa. ‘I figli, il sostentamento e la longevità dipendono dagli astri’ proclamano i Saggi di Israele, che dicono anche che ‘all’infuori del timore per Dio, tutto è decretato dalle stelle’ .

Una parte di noi, l’anima superiore, è vicina a Dio e la sua ‘radice’ sta al di sopra delle stelle. In genere, però, la gente non è in grado di servire Iddio col timore elevatissimo della propria anima superiore.

Le persone vivono al livello del mondo, e così dev’essere. Siamo ora in questo mondo per viverci, non per esserne distaccati. Il saggio gode il bene del mondo nella giusta misura, attraverso il corpo, il cuore, il cervello e l’anima che benedice l’Onnipotente Dio per ogni cosa.

Così come abbiamo bisogno del cibo per ricevere la nostra vitalità, parimenti senza i flussi stellari non avremmo vita. E così come ‘non si vive di solo pane, bensì di ogni parola proveniente da Dio’, così non si vive di soli flussi stellari bensì della fede in Colui che ha creato tutte le stelle per eseguire la sua volontà.

Così anche questi 8 ingredienti della SH'MIRA' collegano elementi stellari ed elementi terrestri in un legame protettivo, ma non perché ci sia stata rivelata una ‘formula segreta’ per il benessere fisico dando così la possibilità a tutti di ‘mangiare’ il frutto dell’Albero della Vita. Non ricominciamo su un piede sbagliato, altrimenti anche noi saremmo cacciati dal Giardino! La protezione proviene da Dio soltanto e se Egli vuole che ci siano accompagnatori stellari o fisici che siano per compiere degli scopi voluti, ciò è per il nostro bene, ma non dobbiamo scambiare la forma per l’essenza.

Nella Tradizione Sacra, ad esempio, esiste il Comandamento di fissare una MEZUZA' allo stipite della porta di casa, ricordo del sangue dell’agnello Pasquale originale, sparso sugli stipiti delle porte come Segno di Dio affinché l’angelo distruttore evitasse di entrare in quella casa. Quel segno fu per la prima Pasqua. Per le generazioni successive fu ricevuta in tradizione diretta orale l’esatta formula per la preparazione su pergamena della MEZUZA' con lo Shemà Israel e la sua inequivocabile espressione dell’unicità di Dio - ‘Ascolta o Israele, il Signore, Dio nostro, il Signore è Uno’.

In effetti, la MEZUZA', oltre al comandamento stesso che compie l’ebreo fissandola con l'appropriata benedizione allo stipite, protegge la casa dalle forze esterne maligne e negative.

Gli ebrei, ovviamente, non ringraziano la MEZUZA' per la sua protezione. Se dicessero ‘Grazie a te o MEZUZA per la protezione che ci dai’ ciò sarebbe una lampante forma di idolatria, assolutamente proibita. Si dimostra, invece, grande rispetto per la MEZUZA' in quanto è un comandamento da Dio, e perché ha in sé il nome Sacro e brani dalla Torà. Perciò si può anche baciarla nello stesso modo che si usa baciare il Rotolo della Torà in sinagoga.

Anche la MEZUZA' una volta scritta secondo le precise direttive rabbiniche ed entrando così nella sua Santità necessaria per tale protezione, protegge sì contro le forze esteriori come spiegato, ma non protegge contro i peccati o gli errori delle persone. Se la casa è un domicilio rabbioso, i cani morderanno lo stesso.

Le prescrizioni della MEZUZA' sono comunque per il solo popolo ebraico. Per questo motivo, al tempo della Redenzione Finale, insieme al Patto Nuovo Promesso, arriva una Nuova Protezione per tutti coloro che entrano nella fede del Patto. *

* Senza dubbio, la Nuova Sh'mirà ha delle radici antiche collegate, però, con delle conoscenze segretissime note ai scelti distinti di ogni generazione che non potevano rivelarle in pubblico. Possiamo far paragone con lo stesso Leviatan, il nostro Grande Pesce. Solo ora noi, per merito del Goel Finale, Haim, abbiamo incominciato a ricevere ciò che si può denominare la Nuova Kabalà di Leviatan, ed è infatti una completamente nuova ricezione che non esisteva prima.

I ‘segreti’ del Leviatan, però, furono conosciuti e furono rivelati ad Abramo, nostro padre, e quei segreti facevano parte della tradizione segreta orale all'interno del popolo di Abramo. Il Maestro Haim, che nel mondo era il Capo dei Trentasei Giusti Nascosti, è l’erede di tali segreti. E da tale segreto, il Maestro, Haim, dal Regno dei Cieli, ci ha rivelato come fare questa nuova protezione e come legarla alle persone nella fede del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale.

Questa Protezione, dunque, è totalmente Nuova, sebbene provenga dalla Tradizione Nascosta Antica. Non sono quei livelli nascosti e segreti che ci interessano, bensì la protezione reale che possiamo godere a beneficio nostro. La Protezione del Grande Pesce funziona perchè è autorizzato da Dio Benedetto Egli Sia. Ed il Suo servo scelto, il Goel Finale, lega questa protezione alle persone se sono fedeli al Patto Nuovo.

Non fate culto al Goel, non chiamatelo o pregate a lui. Egli è un servo di Dio, come lo era Mosè, magister noster, o come lo era il Profeta Elia, di benedetta memoria, o come lo era il Giusto Mordechai. Il Tempo della Redenzione Finale richiede per molti motivi che il Redentore Finale sia nel mondo del Regno dei Cieli da Risorto. Ma così come è proibito fare culto o rivolgere preghiere a Mosè o al Profeta Elia o al Giusto Mordechai, è ugualmente proibito rivolgere preghiere al Goel Finale. Ogni preghiera va rivolta esclusivamente a Dio, a Lui soltanto spettano le lodi e la glorificazione. La nostra grandissima fortuna è che possiamo ora studiare le lezioni e gli insegnamenti del Maestro Haim. Inoltre c’è il permesso di menzionare il suo nome ed il suo merito anche nelle nostre preghiere, come si fa con Mosè o col Profeta Elia o col Giusto Mordechai.

Cinque sono gli elementi essenziali della Protezione del Grande Pesce e tre sono in aggiunta. I tre sono lo zolfo giallo, la mirra e il lapislazzuli. Lo zolfo giallo è un segno dell'universalismo della Nuova Protezione. La mirra è un segno di incenso profumato amato dal Cielo. Il lapislazzuli è in congiunzione con il segno chiamato T'chelet Mordechai. T'chelet è un colore particolare di blu profondo che nell’antichità si ricavava da un tipo di pesce. Nella Sacra Tradizione si usava tale T'chelet per tingere le frange dello Tzitzit, o di un indumento a quattro angoli. Dopo si trova il termine collegato con gli indumenti regali indossati da Mordechai l’ebreo al tempo di re Ahashverosh. Torneremo ai significati del T'chelet rappresentato dal Lapislazzuli dopo aver parlato brevemente dei 5 segni principali della Nuova Protezione che sono: una stella marina, della rena della spiaggia di Monte Rosso al Mare, un ramo di un albero che fiancheggia il mare, una pietra nera e del cuoio scuro di un animale in cui vengono racchiusi gli oggetti.

Ascoltate bene, amici ed amiche dell’Asino che mangia il Pane, non fate voi questa protezione di testa vostra! Ci vuole il permesso. Non solo che non funzionerà senza il permesso ma può essere considerato offensivo verso il Cielo e perciò dannoso. Lo scopo qui è di rivelare l’arrivo di tale Protezione e di spiegare in che cosa consista insieme alle sue intenzioni. Ciò è per glorificare l’operato di Dio per la salvezza che Egli manda al tempo della Quarta Generazione necessaria per superarla.

La Stella-Marina è un Segno-legame con il Grande Pesce delle Stelle della Via Lattea ed il Grande Pesce Leviatan del Mare, che fa da ‘scudo’ contro le forze negative del mare e contro i flussi stellari negativi. La Stella Marina è rappresentativa di tutta la SHEMIRA' e così gli elementi principali sono 5 come i 5 punti della Stella Marina. La Pietra Nera è contro le potenze oscure della terra e ‘sotto’ la terra e creano uno scudo contro gli spiriti maligni e nocivi di ogni tipo. Il Cuoio Scuro protegge contro le malattie che provengono dagli animali di ogni genere. Il Ramo che fiancheggia il mare protegge contro le malattie che provengono dalle piante ed aggiusta l’equilibrio dei flussi delle acque interiori del corpo. Esso è un Segno dell’albero vitale. La Sabbia di Monte Rosso al Mare è un Segno della ‘Correzione del Patto dalla Sabbia che scende dall’Ottavo Buco del Piffero Rosso di Esaù. Essa è dunque una protezione contro le molte ‘sabbie’ che ostruiscono il flusso vitale dell’anima e dello spirito e del corpo.

Questi 5 elementi rappresentano i cinque punti della Stella-Marina e riportano tutta la Protezione sotto il nome del Grande Pesce.

Lo zolfo giallo completa l’universalismo della Protezione, la mirra è il profumo per l’anima dell’umanità ed il lapislazzuli unisce il Segno della Nuova Protezione del Grande Pesce con il Segno di T'chelet Mordechai.

Il Segno di T'chelet Mordechai può essere denominato un ‘Segno Nascosto’ nello stesso modo che diciamo che Purim rappresenta la Redenzione Nascosta. Il Segno di T'chelet Mordechai estende la Protezione della Redenzione Nascosta di Purim per il popolo ebraico al livello della Protezione del Grande Purim Nascosto della Quarta Generazione per il Grande Israele. Con il termine Grande Israele s’intendono tutti coloro che entrano a far parte di questo Patto Nuovo e che amano il popolo di Israele e che riconoscono la scelta di Dio nei suoi confronti. Il T'chelet Mordechai rappresenta la Protezione del nome sacro di Dio EL MISTATER, DIO CHE SI NASCONDE nella Meghilat Ester senza essere nominato.

Ho spiegato qui l’essenza della Nuova Protezione del Grande Pesce, in questa prefazione, sia della Collana di Shoshana che della Scuola di Shoshana, con l'intento di collegare la Protezione al Segno del Grande Sigillo del Patto Nuovo che si chiama pure il Grande Sigillo del Grande Purim del Tredicesimo Anno, oltre a undici altri nomi per completare le molte categorie di 13 che sono segnalate nel Sigillo.

Per fare il segno a tale collegamento ci vuole qualcosa di nuovo perchè esso è il Sigillo del Grande Sigillo. *

* Il Sigillo consiste in una struttura di 13 categorie di 13 categorie per Il Sefer Mishnat Haim e poi 13 categorie per 13 categorie per il Libro delle Stelle; praticamente 169 e poi 169 categorie. Tutte queste categorie, però, hanno bisogno della Nun Finale per essere racchiuse nel Grande Sigillo, la Nun Finale che suggella questo Grande Sigillo della Redenzione Finale per merito del Goel Haim. Il termine Nun Finale è esso stesso un termine Nuovo (non è Nun Soffit - la Nun finale grammaticale) che indica la grande sfera della vera Tradizione Orale che va dalla Tradizione di Yehoshua Bin Nun, l’allievo di Mosè, fino alla Nuova Tradizione, detta la Nuova Vera Kabalà ricevuta dal Maestro Haim, che include la Nuova Kabalà del Grande Pesce Leviatan. Anche il Grande Pesce si chiama Nun perché Nun significa in ebraico antico ‘pesce’. Ecco che va dalla Nun di Yehoshua Bin Nun alla Nun del Grande Pesce e la Nun del Grande Pesce diventa, dunque, la Nun Finale che Sigilla il Grande Sigillo.

E si deve pur ricordare che Nun vale 50, ma prima devo raccontarvi due sogni fatti oggi, venerdì 16 Febbraio 1996, uno da me ed uno da Solly a Beer Sheva. Ho meritato, grazie a Dio, di vedere lo Tzadik Haim in sogno. Non avevo più visto il Goel Finale da quando la situazione era molto pesante da tutte le parti, quasi due mesi fa, e non sapevo ancora di dover preparare il Grande Sigillo. Ora nel sogno lo Tzadik era sdraiato sul letto, sveglio. Io ero sdraiato su un altro letto separato. L’atmosfera ricordava in qualche modo l’ultimo periodo del Sacrificio Finale, solo che lo Tzadik qui stava in perfetta salute. Io nel parlare di qualche cosa dissi la parola ‘melech’ (re) nei confronti del Maestro. Lo Tzadik subito rifiutò tale termine e disse con un tono decisivo “Non devi usare questo termine”. Incominciai a dire “Lo so, Morè, ma...” e mentre dicevo così mi alzai velocemente e mi misi vicino al letto del Maestro; poi mi misi giù con le ginocchia per terra e la testa sul letto e presi la coperta sul letto dello Tzadik e mi coprì la testa e la faccia e dissi “Ciò che vorrei dire, Morè, e che desidero essere vicino al Maestro sempre” - e mi son svegliato.

Penso che il Maestro Haim mi abbia mandato questo sogno per rispondere ad una domanda inevitabile che arriverà: in che modo dobbiamo atteggiarci col Giudice Unto del Regno dei Cieli? Il sogno è arrivato dopo che avevo scritto di non fare culto, che Dio ci salvi, al Goel Finale. Per prima cosa l’atteggiamento non deve assolutamente essere come di sudditi col re, un atteggiamento odiato dal Maestro Haim in genere, e a maggior ragione per lo Tzadik considerato come un re. L’istituzione dei re, per il Maestro Haim, rappresentava uno degli elementi più deprecabili che abbassano il livello dell’umanità. Oltre a quello, ugualmente deprecabile, a detta dello Tzadik, del sacerdozio corrotto.

Peretz, allievo del Maestro, sta dimostrando qui un atteggiamento paragonabile al sentimento di tutti coloro che si rallegreranno e che vivranno nella Nuova Luce della Redenzione Finale e che sentiranno vivamente l’aspirazione di essere vicini allo scelto Goel Finale Haim. Tale desiderio è lecito, positivo e voluto. Più che si riesce, più elevazione c’è; basta che il sentimento di vicinanza si accompagni all’umiltà e alla modestia dovute come dimostrato qui dal coprirsi tutta la testa ed il viso.

Si può amare il Maestro Haim. Si può pensare al Maestro con rispetto e meraviglia per la sua posizione altissima. Ci si può rallegrare per il tempo della Redenzione Finale che è entrato con la venuta del Goel Finale; questa gioia, però, va subito ridimensionata per l'inimmaginabile gravità storica che scende durante la Quarta Generazione e che deve ancora essere superata. Si può, però, essere contenti della Nuova Protezione del Grande Pesce che il Maestro Haim dirige dal Regno dei Cieli. Portare la Nuova Protezione con il giusto pensiero è anch’esso un avvicinamento al Maestro risorto, Haim, che ama vedere che le persone si preoccupano della propria protezione e di quella dei famigliari. Ciò rappresenta il lavoro immediato della Quarta Generazione perché ci vorrà la Protezione di Dio per poterla superare.

Solly, venerdì mattina, 16 Febbraio 1996, sognò che aveva nelle mani una tunica rossa che doveva mettere a Peretz. Mentre Solly metteva la tunica a Peretz disse “Il mio metterti questa tunica rossa significa che adesso sei un vero Asino”. - - -

Vedete, dunque, che c’entra la Collana del Piffero Rosso. Ho meritato soltanto adesso la tunica rossa, che di sicuro sto aspettando da 13 anni senza saperlo, perché solo adesso ho iniziato con questa prefazione della Collana della Shoshana. E con essa sono diventato un Asino vero, grazie a Dio. Ma ho bisogno ora del Grande Pesce per trovare la mia Nun Finale. E pensate che martedì-mercoledì, 19 e 20 febbraio, (Shevat 30 e Rosh Hhodesh Adar) fanno esattamente 5000 * giorni dalla dipartita del Maestro Haim e dalla sua Risurrezione.

* essendo Nun 50, 5000 è anche una grandissima Nun.

Mi sembra che i 5 punti della Stella-Marina debbono collegarsi con le due Costellazioni Redenzionali, il Tribunale di Mordechai ha-Tzadik e la Regina Ester nel suo Regno. *

* Sento che il segno voluto numericamente dal 50 e 25 e 25 (si tratta di un segno profetico nella Torà in rapporto al detto di Mosè prima di uccidere l’egiziano ‘e guardò qui e là’ (Esodo, 2: 12) - qui e là in ebraico ko va-ko - ko = 25 ; il senso è noto nella Tradizione che Mosè guardò con il suo livello di profezia per vedere i discendenti di questo egiziano che se trovava uno per cui valeva la pena che venisse al mondo, non lo avrebbe ucciso. Inoltre ‘ko’ è la sigla profetica più usata dai Profeti d’Israele, nell’espressione ‘ko amar ha-Shem’ ‘così (ko) parlò il Signore’). Se da ogni punto della Stella-Marina facciamo 5 collegamenti con le 5 Stelle del Tribunale avremmo 25 e se da ogni punto della Stella-Marina facciamo 5 collegamenti con le 5 Stelle di Ester nel suo Regno avremo 25. Farò la ricerca delle 50 Nuove Sigle del Grande Sigillo, sperando, a Dio piacendo, di trovarle, cioè le 50 Nuove Sigle che rappresentano 50 categorie di nuovi argomenti che si aprono alla chiusura del Sigillo.

1. La Sabbia di Monte-Rosso collegata alla Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale di Sinai-Seir.

2. La Sabbia di Monte-Rosso al mare collegata alla Pazienza Sacerdotale fa nascere la Nun Finale del Sacerdozio Naturale.

3. La Sabbia di Monte-Rosso al Mare collegata alla Stella della Salvezza Vittoriosa fa nascere la Nun Finale della Missione della Guerra Umile.

4. La Sabbia di Monte-Rosso al Mare collegata alla Stella della Pietra su La Pietra fa nascere la Nun Finale dell’Annuncio Universale.

5. La Sabbia di Monte-Rosso al Mare collegata alla Stella T'chelet Mordechai fa nascere la Nun Finale del Tribunale Universale.

6. La Pietra Nera collegata alla Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale della Legge Universale.

7. La Pietra Nera collegata alla Stella della Pazienza Sacerdotale fa nascere la Nun Finale dell’Equilibrio Sacerdotale.

8. La Pietra Nera collegata alla Stella della Salvezza Vittoriosa fa nascere la Nun Finale contro la falsa Nun Finale delle False Dottrine.

9. La Pietra Nera collegata alla Stella della Pietra su La Stella dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale delle Profezie Universali.

10. La Pietra Nera collegata alla Stella di T'chelet Mordechai fa nascere la Nun Finale della Nuova Serietà Redenzionale.

11. Il Ramo che fiancheggia il Mare collegato alla Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere il Nun Finale dell Nuovo Albero Universale.

12. Il Ramo che fiancheggia il Mare collegato alla Stella della Pazienza Sacerdotale fa nascere il Nun Finale delle Acque Calme Sacerdotali.

13. Il Ramo che fiancheggia il Mare collegato alla Stella della Salvezza Vittoriosa fa nascere il Nun Finale del Cuore Solido e Liquido.

14. Il Ramo che fiancheggia il Mare collegato alla Stella della Pietra su La Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere il Nun Finale del Cuore Profetico Universale.

15. Il Ramo che fiancheggia il Mare collegato alla Stella di T'chelet Mordechai fa nascere la Nun Finale del Cuore Protetto Universale.

16. Il Cuoio Scuro collegato alla Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale della Nuova Precisione Universale.

17. Il Cuoio Scuro collegato alla Stella della Pazienza Sacerdotale fa nascere la Nun Finale della Benedizione Universale di Malchitzedek.

18. Il Cuoio Scuro collegato alla Stella della Salvezza Vittoriosa fa nascere la Nun Finale della Nuova Mishnà Che Si Spiega.

19. Il Cuoio Scuro collegato alla Stella della Pietra su La Stella dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale del Coraggio Profetico.

20. Il Cuoio Scuro collegato alla Stella di T'chelet Mordechai fa nascere la Nun Finale della Protezione dalla Doppia-Coda del Grande Pesce.

21. La Stella-Marina collegata alla Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale della Felicità Universale dai Cinque Libri di Mosè.

22. La Stella-Marina collegata alla Stella della Pazienza Sacerdotale fa nascere la Nun Finale del Derech Eretz Sacerdotale.

23. La Stella-Marina collegata alla Stella della Pietra della Salvezza Vittoriosa fa nascere la Nun Finale delle Lunghe Giornate del Segno dell’Asino che Mangia il Pane.

24. La Stella-Marina collegata alla Stella della Pietra su La Stella della Pietra dell’Equilibrio fa nascere la Nun Finale della Nuova Protezione dei Piedi Nudi.

25. La Stella-Marina collegata alla Stella di T'chelet Mordechai fa nascere la Nun Finale del Nuovo Rotolo Universale di Ester.

1. la Nun Finale della Correzione Universale.

2. la Nun Finale del Nuovo Sentimento Universale.

3.la Nun Finale del Grande Pesce nel Palazzo di Ester.

4. la Nun Finale dello Scudo Renale.

5. la Nun Finale del Nuovo Orgoglio Femminile Umile.

6. la Nun Finale dell’Ospitalità Universale.

7. la Nun Finale della Forza Interiore Universale.

8. la Nun Finale dell'Onestà Universale.

9. la Nun Finale dell'Anti-Fanatismo.

10. la Nun Finale delle Scale di Marmo Nero Nascoste dentro le Scale di Marmo Bianco che rivelano il Nuovo Ktav Shushan.

11. la Nun Finale della Nuova Fratellanza Universale.

12. la Nun Finale della Bellezza Interiore.

13. la Nuova Nun Finale con Cinque Comandamenti.

14. la Nun Finale del Sangue Pulito.

15. la Nun Finale del Regno del Cuore.

16. la Nun Finale della Nuova Sincerità Universale.

17. la Nun Finale del Nuovo Equilibrio Universale.

18. la Nun Finale del Toro Selvaggio Universale.

19. la Nun Finale della Nuova ‘Crosta’ Sanguinea contro le Malattie della Quarta Generazione.

20. la Nun Finale della Nuova Protezione Universale per gli Animali e per la Natura.

21. la Nun Finale dell’Umiltà Triplicata della Shoshana.

22. la Nun Finale del Nuovo Cuore Triplicato, il Cuore Profetico, il Cuore della Rosa ed il Cuore del Grande Pesce.

23. la Nun Finale della Nuova Rosa Triplicata, la Rosa del Sefer Mishnat Haim, la Rosa del Libro delle Stelle e la Rosa delle 13 Virtù delle Scale di Marmo Bianco del Palazzo di Ester.

24. la Nun Finale del Nuovo Entusiasmo Triplicato Per Il Bene Altrui.

25. la Nun Finale dalla Nun di Yehoshua Bin Nun alla Nun del Tribunale di Mordechai ha-Tzadik alla Nun del Palazzo della Regina Ester alla Nun del Grande Pesce alla Nun Soffit del Grande Sigillo Finale del Tredicesimo Anno dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale per merito dell’amato Goel Finale, il Maestro Haim.

 

Prima cosa: devo determinare l’ordine dei cinque punti della Stella-Marina: 1. Sabbia del Monte-Rosso al Mare (questo nome collega tutto il Segno con la Correzione del Patto dalla Sabbia che scende dall’ottavo buco del Piffero di Esaù) 2. la pietra nera 3. il ramo da un albero che fianchieggia il mare 4. il cuoio scuro 5. la Stella-Marina.

Seconda cosa: l’ordine delle 5 Stelle del Tribunale Superiore: 1. La Stella della Pietra dell’Equilibrio (collegata alla Tradizione di Mosè ) 2. La Stella della Pazienza Sacerdotale (collegata alla Tradizione di Aharon, Sommo Sacerdote) 3. La Stella della Salvezza Vittoriosa (collegata alla Tradizione di Yehoshua Bin Nun) 4. La Stella su La Stella dell’Equilibrio (collegata alla Tradizione del Profeta Elia) 5. La Stella di T'chelet Mordechai (collegata alla Tradizione di Mordechai ed anche alla Nuova Tradizione dei Segni Completi ).

Terza cosa: l’ordine delle 5 Stelle di Ester nel suo Regno: 1. la Stella del Fratello (collegata al regno di Roma) 2. la Stella del Sentimento (collegata al regno greco) 3. la Stella del Toro (collegata al regno dei Babilonesi) 4. la Stella del Veleno (collegata al regno Persiano) 5. la Stella di Ester.

 

1. Sabbia di MonteRosso

la Pietra dell’Equilibrio

la Stella del Fratello

2. la Pietra Nera

la Pazienza Sacerdotale

la Stella del Sentimento

3. il Ramo del Mare

la Salvezza Vittoriosa

la Stella del Toro

4. il Cuoio Scuro

la Pietra sulla Pietra

la Stella del Veleno

5. la Stella-Marina

T'chelet Mordechai

la Stella di Ester

 

Ora si deve unirle e vedere cosa nasce:

1. Sabbia di MonteRosso

la Pietra dell’Equilibrio

2. la Pietra Nera

la Pazienza Sacerdotale

3. il Ramo del Mare

la Salvezza Vittoriosa

4. il Cuoio Scuro

la Pietra sulla Pietra

5. la Stella-Marina

T'chelet Mordechai

 

1. Sabbia di MonteRosso

la Stella del Fratello

2. la Pietra Nera

la Stella del Sentimento

3. il Ramo del Mare

la Stella del Toro

4. il Cuoio Scuro

la Stella del Veleno

5. la Stella-Marina

la Stella di Ester

 

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CAPITOLO 2

 

Usare contraccettivi senza un valido motivo è un peccato, specialmente se la coppia non ha ancora avuto figli. Ci possono, però, essere motivi validi di salute o per mancanza di mezzi per mantenere figli, specialmente se ce ne sono già due. Diciamo peccato perchè è possibile che dal Cielo sia voluto che ne nascano altri. Se è così ed il motivo valido non c'è, c'è il pericolo che da ciò derivino decreti negativi nei confronti della coppia.

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- C'è una breve nota da Peretz: La società moderna è malata nella sua libertà e non c'è limite a quanto la verità possa essere stravolta quando ogni tipo di desiderio viene giustificato nel nome di quella libertà. In essenza è una questione di confusione di termini, che non ha permesso ancora il giusto equilibrio. Lo scopo del Patto Nuovo è di aiutare il mondo a scoprire e a stabilire la desiderata via del mezzo. La Legge di Dio deve essere capita ed applicata alla definizione di quella libertà. Altrimenti non ci sono criteri veri per definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è naturale e buono e ciò che è innaturale o contrario alla natura e perciò cattivo.

Qualunque cosa sia innaturale ha il suo prezzo da pagare e tutti i piaceri innaturali sono dannosi al corpo, alla mente ed al cuore, per non parlare del danno immenso alla povera anima che aspira alla vicinanza a Dio ed invece si trova imprigionata nelle impurità, che Dio ci salvi. Fa parte del libero arbitrio dell'individuo decidere con quali desideri vorrà dirigere le sue azioni o meno. E fa parte del processo del servizio a Dio evitare, eliminare, combattere e contrastare i desideri proibiti, che esistono nel mondo appunto con lo scopo elevato di rifiutarli.

L'universo intero è vivo davanti a Dio ed ogni elemento della creazione ed ogni parte della natura fanno parte della creazione vivente di Dio. Ogni parte della natura ha una propria funzione ed un proprio onore e ad essa Dio dice, "Questo è il tuo compito e queste sono le tue qualità, queste sono le tue limitazioni e QUESTI SONO I TUOI CONFINI."

Ma solo all'uomo fu data la libera scelta, poiché Dio ha coinvolto, per così dire, nella sua creazione ogni parte dell'universo, dicendo “Facciamo l’uomo a nostra immagine e nostra somiglianza” (Genesi, 1: 26). In tale meravigliosa composizione di elementi di tutta la creazione, all’uomo fu data una forma più elevata con cui camminare. Quella somiglianza rappresenta il dono più grande dato da Dio, il libero arbitrio. Esso esiste perchè ci sono gli elementi da scegliere. La ricompensa della buona scelta non esisterebbe se non esistesse anche la sua controparte nella possibilità della scelta cattiva. E la scelta cattiva non tenterebbe nessuno se non ricompensasse il suo portatore proibito con un piacere tangibile così forte che fa dimenticare lo scopo della vita.

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Con la prima lettura della Scuola di Shoshana, Giordano Levi si è un po’ inquietato per la malafede dei protagonisti dello scisma muccanese. Povero Giordano, voleva sentire cose vere dell’umiltà del Maestro Haim, ed invece gli toccò udire le parole blasfeme di menti malefiche in malafede. Con tutti i problemi che ha, purtroppo, e volendo una cosa dolce, il ricevente del grande Segno della Risurrezione del Maestro Haim, dovette invece, subire un'ulteriore arrabbiatura. Dopo, comunque, arrivò il dolce con la lettura della matura risoluzione del grande Nodo della storia. Ciò segue il Segno della Correzione Cristiana. Dalla correzione dell’amara realtà blasfema del Quarto Vangelo di Giovanni si arriva poi alla matura realizzazione del Disegno Meraviglioso Divino della Storia della Redenzione Universale nascosto nella Salvezza di Yeshua. E così Giordano, molto sensibile ai cambiamenti di umore e di atmosfera, seguì semplicemente il corso della storia. L’Asino Sfruttatore delle Occasioni, comunque, sfrutta il tema amaro-dolce per istruirvi, Guida della Scuola di Shoshana. Gli studi della Scuola fanno parte del Progetto Composito della Doppia Quarta Generazione Amara-Dolce. Ciò ovviamente perchè le Sacre Guerre contro le false dottrine e contro l’idolatria ad ogni livello, come anche gli amari avvertimenti profetici contro tutti i mali di questa generazione spostata, non possono mancare in tutti i corsi della Shoshana come non possono mancare nei testi stessi del Sefer Mishnat Haim.

La scelta dei testi per le letture segue i segni stessi in corso. Perciò dirigo questa scelta secondo l’andamento dei segni e così facendo le letture sono in armonia storica con le Stelle Redenzionali che guidano i tanti corsi miracolosi, nascosti che rivelati, della Quarta Generazione.

C’è dunque da visualizzare la Scuola come l’Università Esclusiva degli insegnamenti del Progetto Complessivo della Quarta Generazione e della Redenzione Finale. E’ a questo che mira il Goel Finale, Haim, ed è in questa direzione che ci sta guidando. Non considerate la nostra piccolezza adesso. E’ simile al Segno del Goel in cui si dice, “Il Maestro è il Goel Finale anche se ancora solo pochi lo sanno”. Così anche la Scuola del Maestro Haim è la grandissima Università della Redenzione Universale Complessiva, anche se adesso siamo soltanto una manciata di allievi. Hi-haw, hi-haw, hi-haw, hi-haw, haw-hi, hi-haw.

Chiesi a Giordano di preparare un documento con alcune delle sue esperienze con il Maestro Haim: Sarà quella sua testimonianza il dolce di questo fascicolo. Ma prima l’amaro della realtà, ancora molto mal capita da tutti noi, il doveroso compito di informare gli altri delle profezie di avvertimento per questa Quarta Generazione.

836- Daniel sognò (Dicembre 1992 - Milano) di essere su un tram che andava in collina; dalla cima della collina, non si vedeva più la terra ma solo acque. A un certo punto, il tram sbandò e cominciò a precipitare. Mentre il tram cadeva Daniel gridò “EL SHADDAI” e, miracolosamente, nessuno si fece male. - Tutti rimasero meravigliati; dalla cima della montagna scese abbondante acqua che rapidamente allagò l’intera zona. Un ragazzo domandò a Daniel che cosa accadeva ed egli rispose che era un segno del Diluvio Universale. Le gente poi cercò un luogo per ripararsi e lo trovò ai piani alti di un palazzo. Daniel prese del pane e prima di mangiare disse la benedizione “Benedetto è Dio Altissimo che benedice il pane che cresce dalla terra”; poi mise sale sul pane e lo distribuì ai presenti. Dalla finestra del palazzo Daniele poté osservare meglio la situazione; l'acqua copriva la terra. - -

Non si tratta del Diluvio Universale che non torna più bensì dei fenomeni delle acque alte - vedi documentazione sulle acque alte Dall’Altare del Profeta

850- Daniel sognò (13 marzo 1993 - Sombrero) di essere svegliato da un tizio, molto spaventato da un sogno in cui erano stati visti 3 giorni di Shabbat, la collera di Dio, ed un autobus nuovo. Daniele spiegò il sogno a quella persona: i 3 giorni di Shabbat sono 3 peccati che scatenono la collera di Dio, fra cui due riferiti allo Shabbat non riconosciuto dai Testimoni di G. e dai cattolici; il terzo è la profanazione del Nome fatta dai Testimoni di G. ; l'autobus nuovo rappresenta la Rivelazione Nuova che i Testimoni non possiedono.

872- Anna Gasparotti sognò (10 luglio 1993 - Milano) di dover portare suo figlio Marco Federico in una casa ignota perchè ci sarebbe stata un'esposizione pericolosa di raggi lunari. Anna lo prese con un altro ragazzo e li avvolse in una coperta dalla testa ai piedi. Il pericolo era così grande che persino i raggi lunari, infiltratisi fra le fessure delle tapparelle, potevano nuocere. Il culmine del pericolo sarebbe stato raggiunto il 5 maggio. In quella casa, Anna vide sul tavolo i resti di una cena. Anna prese i pezzi di pane rimasti, che erano ancora freschi, e li mise nella sua borsa, portandoli via con sé. - Dall'Altare del Profeta

744- Giuseppe sognò (14 settembre 1990 - Milano) di essere a Sombrero; si sentivano tremendi tuoni che provenivano dalla montagna che fu scossa da un boato che causò il distacco di massi che rotolavano giù fino a casa; Giuseppe ebbe paura e guardò in basso per osservare le formiche. Nel frattempo dal cielo una sorta di battito, come di tamburello, fu sentito, un suono costante e ritmato. Le formiche cominciarono a parlare, dicendo: "E’ Dio che salva." Poi sentì una voce provenire dalle pareti della casa che diceva: "E’ Dio che salva." Anche gli uccelli, gli alberi e le piante, la terra stessa e gli spiriti dei defunti, comparsi in quel momento, dicevano all'unisono: "E’ Dio che salva." Giuseppe era impaurito e tutte le voci che sentiva divennero sempre più forti e così anche i tuoni dalla montagna. Giuseppe andò nel giardino e si stese a terra. Da ogni angolo uomini, alberi, terra, cielo, animali, con voce ritmata, proclamavano: "E’ Dio che salva." La montagna ora era come un vulcano; è apparve un cane con due occhi rossi ed uno sguardo feroce. Anche il cane diceva, "E’ Dio che salva." - Dall'Altare del Profeta - Segni del Giorno del Signore

749- Giuseppe sognò (20 settembre 1991 - Milano) di essere in cielo e di osservare delle schiere di angeli; ogni schiera era divisa in squadre di colori vari. Giuseppe poteva distinguere quelle gialle e quelle blu. Ogni squadra aveva un capo. Questi capi andarono da Giuseppe e gli dissero: "Abbiamo ricevuto ora il permesso di scendere in terra per compiere ciò che ci è stato ordinato." Appena finirono di parlare, Giuseppe li vide scendere in terra per prendere posizione. Alcuni erano angeli distruttori; altri si posizionarono su alberi e altri su delle piantagioni. C'erano anche angeli del vento, di fuoco e di mare. Allora il capo degli angeli in blu disse a Giuseppe, "Abbiamo atteso questo momento per tanto tempo. Ora che c'è permesso, andremo giù e getteremo lo scompiglio." Dopo queste parole, Giuseppe vide una valle grande; un treno, viaggiando ad alta velocità, si scontrò con un altro. - Dall'Altare del Profeta

623- Anna Gasparotti sognò (1 gennaio 1990 - Pilzone) di guardare dall'alto e vide una nave grande o una piattaforma-marina colpita da un attacco aereo. L'esplosione fu quasi atomica ed incominciò una guerra spaventosa. La gente, presa dal panico, fuggiva per trovare un luogo di rifugio. Dopo di ciò Anna era vicina ad un fiume dalle acque minacciose, al quale confluivano altri fiumi da destra e da sinistra, pieni di acqua sporca. Questo incrementò il terrore della gente che cercava di mettersi in salvo. Anna e la sua famiglia avevano una chiave: apriva una casa parzialmente nascosta sotto terra, in cui c'erno cibi e provviste. Anna provò a spiegare ad una donna che Peretz non aveva lavorato per preparare quella casa per sé, come alcune persone avevano pensato; infatti Peretz era ora distante. Anna concluse con un po’ di amarezza: "E pensare che avevo anche detto a Peretz che avrebbe dovuto andare a lavorare."

645- Beniamino Perico sognò (3 febbraio 1990 - Milano) di essere in un bar o ristorante. Fuori c'era confusione enorme; c'erano persone che affermavano che il sole aveva cambiato direzione. Beniamino andò fuori per vedere ma invece del sole c'era la luna. Era giorno; la luna cambiava colore, da rosso a viola. Il tempo era pessimo con nubi nere che circondavano la luna. Beniamino disse ai presenti: "Questo è un segno della Quarta Generazione e bisogna fare molta attenzione." Dall'Altare del Profeta

Nota- Se il sole cambiasse direzione ed invece del sole ci fosse la luna, ciò implicherebbe un cataclisma cosmico, come al tempo della Torre di Babele. Un tale cataclisma non verrà, ma sarà tramutato in minori distruzioni distribuite in vari tempi e in vari luoghi che solo Dio conosce. In ogni caso il cambio di direzione del sole non è da prendere alla lettera, altrimenti, che Dio ci salvi, il mondo sarebbe distrutto e ciò contrasta la volontà del Creatore. Così il cambio di direzione del sole o la luna che regna di giorno o il dislocamento delle stelle deve essere capito nel contesto della Quarta Generazione e del giorno grande e terribile di Dio. Ma non devono eccedere le misure della realtà del mondo e della natura. Anche il Mare Rosso tornò alla sua natura dopo il grande prodigio. Così adesso ci saranno miracoli grandi e disastri terribili che fuoriescono dalla natura per un momento per adempiere ai decreti ma il mondo poi resta nella sua natura.

455- Deborah sognò (14 gennaio 1989 - Milano) il Profeta Geremia che annunciava delle cose alle gente, che rideva divertita. Il Profeta disse: "Chiunque non crede alle parole che Dio mi ha mandato a dirvi morrà per avermi schernito, perché io porto la parola di Dio." Poi, Deborah vide che faceva come il Profeta, solo che lei annunciava le profezie della Quarta Generazione. Deborah ripeteva anche le parole del Profeta contro quelli che si prendono beffa delle sue parole. - Dall'Altare del Profeta

314- Giuseppe sognò (7 aprile 1988 - Milano) una bella giornata di sole. Poi appariva una luna molto strana ed ‘apocalittica'; era enorme e vicina alla terra, colorata di un rosso acceso e circondata da molte nubi. Giuseppe annunciò ad un gruppo di ragazzi: “Questo è stato già visto nei sogni, cosicché non ci siano dei dubbi. Quando arriva questo segno incominciano i veri segni della Quarta Generazione.” - Dall'Altare del Profeta

324- Giuseppe sognò (26 aprile 1988 - Milano) di vedere Peretz sul tappeto (altare) del Profeta Elia che diceva: "La salvezza deriva dai quattro angoli della Casa di Preghiera." - Dall'Altare del Profeta

203- Deborah sognò (maggio 1987 - Milano) di vedere gli alunni rinchiusi in una stanza con solo un lume a petrolio; avevano paura e stavano uniti uno all'altro; fuori, c'erano tuoni e lampi, palle di fuoco che cadevano e distruggevano ogni cosa; uomini, donne e bambini cercavano di fuggire ma non potevano; il cibo mancava e c'erano cadaveri tutt'intorno; chiunque si trovasse in una casa piangeva dal dolore. Gli alunni erano fiduciosi che tutto questo sarebbe cessato di lì a poco; alternavano momenti di preghiera a momenti di attesa silenziosa. Improvvisamente, un fuoco divampò e bruciò tutto; anche le acque dei mari esondarono, allagando ciò che il fuoco aveva risparmiato. - Dall'Altare del Profeta

282- Deborah sognò (6 gennaio 1988 - Milano) che Paolo diceva che il Segno della grandine era arrivato ma non si era ancora realizzato. Era una giornata di sole, ma, all'improvviso, arrivarono lampi e tuoni. Allora si sentì una voce che disse: “Ciò che Dio dice nei Segni si realizzerà, perchè Dio non dice cose invano”. La voce era molto severa e mentre queste parole furono pronunciate, pezzi di ghiaccio si abbatterono con violenza su Paolo e Deborah, che, terrorizzati, si inginocchiarono e piansero, chiedendo perdono a Dio per avere espresso dei dubbi. Poi tutto si calmò e Deborah andò da Peretz e raccontò l'evento. Deborah disse che non aveva visto così dal tempo che Dio aveva dato il Secondo Comandamento sul Sinai. - Dall'Altare del Profeta

296- Deborah sognò (23 febbraio 1988 - Milano) che oltre a dover raccogliere acqua per due ore da mettere in riserva, era necessario razionare il cibo. Peretz spiegò agli alunni che le ‘persiane’ dovevano rimanere chiuse perché i raggi della luna erano troppo pericolosi. - Dall'Altare del Profeta

116- Anna Gasparotti sognò (5 maggio 1986 - Milano) che c'era stata una devastazione atomica; l'aria non era inquinata ma il terreno sì a causa delle scorie radioattive. La gente si copriva con cenere per proteggersi dalle radiazione. - Dall'Altare del Profeta

58- Anna Gasparotti sognò (20 maggio 1985 - Milano) di trovarsi in una piazza sconosciuta. Era buio e la luna, circondata da nubi, era piena. Inaspettatamente ci fu un'eclisse totale di luna. Marco Federico notò l'assenza completa della luna. A quel punto dalla luna scura si potevano percepire rapidi movimenti rotatori con tracce luminose. Peretz tramite amici li avvertì a non guardare la luna perchè era pericoloso e disse loro di passare parola. Anna e gli altri allievi avvertivano la gente che quindici persone erano morte perchè avevano guardato la luna ed erano state colpite da radiazioni fatali. Gli alunni si rifugiarono in una casa grande con finestre piccole e lucchetti rossi di legno. Di giorno il sole era pallido e scuro. Di notte la luna era brillante. Vissero lì facendo la guardia tutti barricati dentro. Per cuocere si accendevano pezzetti di legno. Di notte erano estremamente cauti ad evitare i raggi lunari. C'erano scene apocalittiche, ma gli alunni del Maestro Haim erano incolumi e protetti.- Dall'Altare del Profeta

Testimonianza di Giordano Levi:

 sera del 28 Maggio 1996 (21:50). Mi accingo con immensa gioia, ma anche con reverente rispetto a scrivere ciò che mi ricordo del magnifico periodo, vissuto assieme allo Tzadik, di benedetta memoria, Rabbino Wenna.

Prima di tutto, ringrazio Dio Benedetto, con umiltà e devozione, che mi consente, con questo scritto, di portare la mia testimonianza. Avevo 15 anni; era il primo giorno della festività di Succot; durante la funzione nel Tempio di Via Guastalla, vidi lo Tzadik che mi guardava e sorridendo mi chiamò a sé; io, incuriosito, mi avvicinai, e subito sentì un' emozione interiore fortissima ed una grande gioia; lo Tzadik mi prese paternamente le mani, mi offrì il Lulav e mi fece fare le benedizioni. Fu un’esperienza meravigliosa, e ringrazio infinitamente, Iddio Benedetto, che mi ha concesso questa grande fortuna.

Così feci la conoscenza dello Tzadik e questo ricordo mi accompagna da sempre; mi è di grande aiuto e mi rinforza nei momenti difficili, che la vita spesso mi riserva.

Lavoravo presso la Macelleria Kasher del sig. Tilo Plaut, e Dio volle, che proprio in negozio, conobbi Peretz Green, amico fidato, che diventerà sostegno e colonna portante per la mia fede e spiritualità.

Nel frattempo le maldicenze, che mi accompagnarono sempre, dirette in quel momento dal rabbino Garelick, il serpente dei Lubovitch, costrinsero l'allora rabbino capo di Milano, Elia Kopchiovski, a mandarmi una supervisione, nella persona dello Tzadik Wenna; che meraviglia fu per me trovarmi tutti i giorni con il Moreh ha-Tzadik e Peretz.

Intanto esisteva un chiaro disegno da parte dei Lubovitch, ordito a New York dal loro falso messia Shneerson: appropriarsi della macelleria, ma la benedizione dello Tzadik, fatta dopo un giorno completo di digiuno, fece abortire il loro piano.

Vorrei qui raccontare un episodio incredibile ma significativo, che avvenne durante una delle stupende giornate passate in provincia di Treviso, dove mi approvvigionavo di carne, macellata dallo Tzadik, che aveva una tale berachà che non avrei mai più avuto in seguito. Peretz ed io stavamo riposando, sdraiati su un verde prato; lo Tzadik si allontanò da noi ma, improvvisamente, ci accorgemmo, con grande stupore, che era accanto a noi e ci sorrideva. Questa cosa ci lasciò strabiliati.

La macellazione dello Tzadik finì con mio grande rammarico, perché ci fu una netta opposizione in seno alla Comunità ebraica, capeggiata dal movimento Habad-Lobovitch, che aveva interesse a posizionare nei suoi punti chiave i propri esponenti (macellatori e ispettori rabbinici). Va qui sottolineato che il servizio di macellazione del Maestro mi era sempre stato fornito gratuitamente.

Il mio grave errore fu quello di rinunciare a combattere il cancro mafioso dei Lubovitch che si era ramificato all’interno della Comunità; purtroppo persi quell'incredibile occasione temendo i ricatti e le ritorsioni da parte della clientela ortodossa, legata al movimento Habad, per cui mi arresi ai loro diktat.

Quale offesa feci al Maestro, che fu costretto a rinunciare a macellare; ancor’oggi è vivo il rimorso! Per delle difficoltà unite a problemi interiori legati ad una fede vacillante, mi allontanai per diverso tempo dal Maestro e da Peretz il quale, invece, ogni giorno, meritò dall'Alto di essere vicino allo Tzadik e di esserne il Primo Talmid.

Tornai a cercare il Maestro nel periodo più brutto della mia vita, quando mia figlia Lea, all'età di 2 anni, si ammalò di una patologia, a detta dei medici, a prognosi infausta. Disperato, chiesi al Maestro, che, rivedendomi, mi riaccolse con tanto amore, se fosse possibile fare qualcosa per la mia bambina; il Moreh venne a casa mia e mise le mani sulla testa di Lea per quasi 15 minuti, in preghiera silenziosa. C’era su di noi un decreto tremendo, spiegò lo Tzadik; ma il Santo Benedetto ebbe pietà di noi e con l'intercessione dello Tzadik lo annullò; Lea guarì miracolosamente, con grande meraviglia dei medici.

Il mio legame col Maestro e con Peretz, che mi aiutò sempre tantissimo, si rafforzò; diverse sere mi incontravo con loro per studiare. Capì che il Maestro era molto più di un insegnante; ogni sua azione era perfetta, ogni parola misurata, era meraviglioso abbeverarsi dalla sua sapienza e santità; egli era sempre umile ed è indescrivibile il livello di fede che sempre dimostrava; quanto di più durante la sua ultima malattia.

 Ricordo che il Maestro Haim predisse la nascita di mio figlio Daniele, una sera all’uscita da un ristorante, mentre si soffermò a guardare un meraviglioso cielo stellato.

Il Maestro era conoscitore e portatore della vera Kabbalah Maasit; era corteggiato da rabbini che volevano conoscerne i segreti; ma mai volle insegnarli se non al fidato Peretz, perchè diceva che costoro avrebbero tratto solo vantaggi economici; cosa che il Maestro odiava.

Peretz è stato scelto per continuare e tenere vivi questi insegnamenti; egli ha dato dimostrazione di amore vero e incondizionato verso il Maestro; gli è stato sempre vicino, specialmente nel periodo dell’ultima malattia ed ha sempre cercato con amore e devozione di alleviarne le tremende sofferenze. Peretz è figlio spirituale del Maestro, e ogni pensiero o azione malevola tendente a screditarlo è solamente basata sulla più perfida diffamazione.

Peretz sta dedicando la sua vita, che Dio lo aiuti, a diffondere tutto ciò che il Maestro insegnò, oltre alla benedizione universale che lo Tzadik desiderava dare al mondo. Il Moreh desiderava un ebraismo basato su una fede pulita, sincera e veritiera, aperta al mondo.

Approfitto di questo documento per spiegare a tutti gli allievi, vecchi, nuovi, futuri, che il Maestro amava l’umiltà di cuore e di linguaggio; ognuno cerchi, con l’aiuto di Dio Benedetto, di meritarne il ricordo, oltre che l'appartenenza. Un fraterno abbraccio, Giordano.

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CAPITOLO 3

 

Che non pensino gli allievi che la Scuola di Shoshana sia una scuola come le altre. Non lo è. In quale altra scuola l’essere considerato un Asino o un Cavallo è un privilegio? In quale altra scuola si mettono tuniche e tenendo un bastone in mano si fanno annunci profetici della Quarta Generazione Spostata? In quale altra scuola i corsi seguono l’andamento delle stelle redenzionali? In quale altra scuola si cerca di svegliarsi ai sogni invece di svegliarsi dai sogni? Ed in quale altra scuola si può acquisire dal Regno dei Cieli un Nuovo Cervello Umile ed un Nuovo Cuore Fedele?

Per svegliarsi bene, però, si deve partecipare attivamente ai Segni Completi della Terza Redenzione Finale, per merito del redentore finale, Haim, lo scelto Maestro per l’umanità. Come, a suo tempo, fu scelto Mosè, magister noster, per essere il Maestro di tutto Israele per sempre, così ora, è stato scelto lo Tzadik Haim, per essere il Maestro e la Guida per tutta l’umanità d’ora in avanti. La Scuola di Shoshana è il punto di diffusione degli insegnamenti del Maestro Haim.

I Segni Completi hanno il potere di riformare i pensieri ed i modi di pensare. Il Nuovo Linguaggio dei Segni Completi rappresenta le fondamenta linguistiche della Nuova Formazione del Nuovo Cervello Umile e del Nuovo Cuore Fedele. Grazie EL SHADDAI, EL SHADDAI è grande, EL SHADDAI è Uno. Grazie a Dio, questo Nuovo Linguaggio dei Segni fornisce una nuova base di termini approvati dal Cielo per ricominciare col piede giusto tale nuova formazione.

Non è facile; è, però, essenziale che dall’inizio dello studio vada recepito coscientemente dall’allievo il fatto che ora esiste il Nuovo Linguaggio della Terza Redenzione Finale, il Linguaggio Chiaro profetizzato e che questo linguaggio è lo Strumento Nuovo mandato dal Cielo grazie al Maestro Haim, per una Nuova Formazione della persona in tutti i sensi. Il resto dipende dalla fede, dalla volontà, dalla comprensione e dall'entusiasmo di ogni allievo.

Nei primi 6 anni del Segno dell'Asino che mangia il Pane, facevamo molti segni dei Primi Bambini del Regno dei Cieli, diventando neonati ed innocenti con il cuore buono e pulito. Ci sentivamo bianchi e purificati da tutto il passato. Prendevamo i nostri ciucci profetici e gioiosamente cantavamo, Hi-haw, E’ arrivato il Tempo, hi-haw, hi-haw, il Segno della Resurrezione del Maestro Haim.

Quelli erano anche i segni di Rinnovamento Completo della persona per poter ricevere il Nuovo Linguaggio della Terza Redenzione Finale con la facilità di bambini il cui cervello è una pagina bianca ed il cui cuore è naturale. I ragli del primo Asino sgomberavano i canali del pensiero e raddrizzavano il cuore nella fede ad EL SHADDAI.

Certamente l’apprendimento di queste cose è più facile per i veri bambini che crescono da piccoli nel Patto Nuovo ed a cui la vera educazione di inculcare le parole giuste con i relativi significati avviene subito. Consoliamoci comunque. Con il Patto Nuovo c’è speranza anche per noi. Possiamo incominciare dall’inizio. Hi-haw.

L’inizio del Nuovo Linguaggio sono i Sei Grandi Segni Completi. Gli allievi ora devono capire come apprendere il Nuovo Linguaggio dai Segni. Prima bisogna leggere e studiare la forma del sogno e le parole espresse. Dopo, bisogna analizzare lo stesso, vedendo i termini linguistici usati cioè i nomi di segni ed i modi di definirli.

Gli allievi della Scuola di Shoshana devono cercare di mettersi nella condizione di cambiare e di riformare i propri modi di pensare, uscendo dagli stereotipi e dalle vecchie abitudini linguistiche. L’allievo, studiando, adottando, usando e ‘vivendo’ i termini del Nuovo Messaggio, si vedrà cambiare costantemente in modo positivo e si accorgerà col passar del tempo di maturare in modi persino miracolosi nei pensieri, nei sentimenti e nelle azioni.

La Redenzione incomincia con i primi grandi passi di Abramo, nostro padre, comandato da Dio ‘Esci dalla tua terra e dal luogo della tua nascita e dalla casa di tuo padre’ cioè, Voi, i primi allievi della Redenzione Finale, dovete per prima cosa, uscire dalle vecchie abitudini linguistiche e dalle errate strutture educative ricevute negli anni di crescita - ‘alla terra che ti mostrerò’ - questo è il Nuovo Linguaggio Puro della Terza Redenzione Finale per merito dello scelto Goel Finale, Haim.

Studiamo ora il primo dei 6 Grandi Segni che normalmente chiamiamo col nome abbreviato Segno delle Stelle. Il Segno, però, essendo il più generale dei 6 Segni ha non meno di 7 nomi:

Segno del Libro delle Stelle di Abramo, padre di una moltitudine di nazioni.

Il Segno delle Stelle della Redenzione Finale.

Il Segno della Grande Riunificazione.

Il Segno dell’Entrata nella Quarta Generazione.

Il Segno del ‘segno’ fatto dal Goel Haim, legando il tempo della Quarta Generazione al ciclo di 4000 anni della Stella di Abramo.

Il Segno della Grande Velocità degli eventi della Quarta Generazione.

Il Segno della Stella Messianica di Cristo, Arrivato in virtù all’Umiltà.

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 Questo Segno ha più titoli rispetto agli altri essendo il Primo Grande Segno che contiene in sintesi gli altri Cinque Grandi Segni successivi. Ci sono, in effetti, 5 Stelle della Redenzione nel Primo Segno. Dal ‘segno’ fatto dal Maestro Haim, conosciamo le posizioni della Quarta Stella e della Prima Stella e così conosciamo le posizioni delle altre. Come allievi, dobbiamo cercare di capire le lezioni che il Maestro, Haim, c'insegna.

Il primo requisito della Redenzione Finale è la dichiarazione del Decreto-Tempo; c'è un Decreto-Tempo stabilito dal Creatore Onnipotente e Redentore Onnipotente riguardo al tempo della Redenzione Finale nel mondo; in quel periodo c'è anche un ‘tempo ultimo’ nel quale Dio si manifesta nel Giorno Grande e Terribile del Signore.

L'Israele tradizionale attende ‘ET HA-KETZ’ il tempo della fine. Questo termine indica la duplicità della ‘fine’ del decreto dell’esilio e ‘l’inizio’ della Redenzione Finale. Quando il Goel Finale, Haim, indica l'arrivo della Quarta Stella, egli sta dichiarando che il tempo della fine è arrivato. E’ corretto che sia il Goel stesso ad insegnarlo al mondo, siccome è per suo merito che la Redenzione Finale si è aperta per il mondo; essa è pure un’apertura di merito avvenendo molti anni prima dell’ultimo tempo-decreto del Giorno di Dio. *

* Fa parte della Nuova Kabalà del Patto Nuovo che l’ultima sofferenza dello Tzadik Haim sia stata considerata come se avesse sopportato il peso di quel decreto terribile mondiale per 35 anni. Dopo la rivelazione nei Segni che la Quarta Generazione è una generazione raddoppiata, la prima metà di 35 anni e la seconda metà di 30 anni, crediamo che ci sia qui una corrispondenza.

In un altro sogno c'era l’indicazione che nella seconda metà della Quarta Generazione, gli atti dell'umanità (e specialmente i peccati connessi alle manipolazioni genetiche) sono così odiati dall'Alto, che, per così dire, Dio sospende la protezione sulla terra, che Dio ci salvi, e l’umanità diventa come una giungla (è stato indicato chiaramente nel sogno, comunque, che la Protezione Nuova dei Segni Completi rimane, grazie a Dio).

La Quarta Generazione dura 65 anni (da Pasqua 1993); durante la prima parte, quella di 35 anni, benché succedano eventi grandi e terribili, sussiste ancora la clemenza di Dio e la Sua protezione sul mondo. Ciò è per merito del Sacrificio Finale dell'umile Tzadik Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti. Ed è anche per tale merito che la grazia di Dio è su di noi per preparare gli insegnamenti necessari di Sefer Mishnat Haim e per stabilire le Scuole e i Segni della Redenzione Finale.

Nella seconda parte della Quarta Generazione, c'è purtroppo l’ultima offensiva del male nel mondo, prima della sua grande distruzione finale, un'ultima terribile guerra tra le forze del bene e le forze del male, in cui queste ultime, vedendo, per così dire, che la loro fine è vicina, aumentano e scatenano la battaglia definitiva dell'"o la vita o la morte". Così tremenda è la loro potenza da poter sopraffare le forze del bene, se non fosse per l'intervento salvifico delle Grandi Guerre Possenti di Dio Onnipotente profetizzate col Giorno Grande e Terribile di Dio.

L'espressione grande e terribile indica anch’essa la duplicità della Quarta Generazione che è grande in salvezza con enormi miracoli manifestati da Dio, ma è terribile per le distruzioni, catastrofi, guerre, carestie, malattie e maledizioni che cadono sul mondo, Dio ci salvi.

Ed è giusto che il Goel Finale stesso dia un ‘segno profetico’ che egli è stato scelto da Dio come il Goel Finale e che il mondo, perciò, è entrato nella Quarta Generazione. Così lo Tzadik non dice qui, "Dio farà un Segno" ma "farò un Segno"; poi egli pronuncia una profezia generale riguardo alla Quarta Generazione, "Quando arriviamo alla Quarta Stella, farò un Segno, e tutto procederà con grande velocità."

L'intera Quarta Generazione è caratterizzata dalla rapidità estrema degli eventi, dai cambiamenti radicali e dalle invenzioni tecnologiche rivoluzionarie. Per ricordare alcuni di essi nel periodo 1983- 1995, basti accennare alla caduta del Comunismo e del muro di Berlino, alla visita del Papa nella Sinagoga a Roma, alla redenzione degli ebrei etiopi, alla caduta di regimi sanguinari nel Medio Oriente, alla grande aliyà dai paesi dell'URSS, e catastrofi e calamità naturali come la Nube Tossica di Chernobil, i terremoti in Cina e in Cile.

Il Segno stesso fatto dal 'Maestro, Haim, va dalla Quarta Stella alla Prima Stella. Il Segno delle Stelle, comunque, non inizia con il Maestro bensì con l'apertura del Libro delle Stelle ed i nomi di una moltitudine di nazioni. In tal modo riconosciamo immediatamente che abbiamo a che fare col Libro di Abramo, nostro padre. Ciò perchè siamo qui in un Patto Nuovo basato sul Patto di Abramo e basato sulla Pura Fede Monoteista di Abramo e basato sulla Protezione data da Dio ad Abramo chiamata lo Scudo di Abramo. La Redenzione Finale, come la Prima Redenzione da Egitto, è basata sulle Promesse di Dio ad Abramo e ai suoi discendenti.

Studiando il Segno, aiutato anche dal midrash tradizionale riguardo alla Stella di Abramo, diviene ovvio che il termine ‘quarta stella’ indica il termine ‘Quarta Generazione’ (invece di, per esempio, La ‘Fine dei Giorni’ (AHARIT HA-YAMIM) della Torà oppure I GIORNI MESSIANICI (YEMOT HA-MASHIAH) del Talmud. Ciò indica anche l’ultimo periodo dei 4000 anni della Stella di Abramo. Più tardi si è chiarito che i 65 anni della Quarta Generazione rappresentano il numero preciso di anni necessario per completare quel ciclo di 4000 anni.

Diviene così logico determinare i significati del Segno delle Stelle della Redenzione Finale, per cui la Prima Stella, alla quale va il segno fatto dal 'Maestro dalla Quarta Stella, si riferisce alla Stella di Abramo, che collega in tal modo 4000 anni della Grande Redenzione dalla nascita di Abramo, nostro padre, alla Quarta Generazione della Redenzione Finale.

Nel Segno, il Maestro mostra il ‘segno’ che farà quando il mondo arriva alla Quarta Generazione. Questo tempo futuro, insieme con l'azione fatta nel tempo presente del Segno, indica che il conteggio degli anni della Quarta Generazione incomincia immediatamente con l'arrivo del Segno e con il ‘segno’ fatto dal Maestro nel Segno; i tempi della Quarta Generazione, però, sono molteplici. Se, per esempio, la velocità degli eventi fosse sorprendente in alcuni casi nei primi 12 anni, tutto ciò è solo come Segno introduttivo nei confronti delle cose che arriveranno in questi prossimi 12 anni e che verificheranno ancora di più questa profezia della velocità della Quarta Generazione. E così il Segno della velocità degli eventi incrementerà continuamente fino alla fine della Quarta Generazione.

Ciononostante, ci doveva essere un ‘segno’ nelle stelle, visibile ad almeno alcuni degli allievi che seguivano la Nuova Rivelazione e che credevano letteralmente che il Maestro avrebbe fatto un ‘segno nei cieli’. Tale ‘segno’ è stato visto da 14 alunni alle 10:30 di notte sotto le stelle nel bosco della Sila, Calabria, giugno, 1988 nel sesto anno dei Segni sotto il Segno della Resurrezione dello Tzadik Haim. Una stella (o un oggetto che sembrava una stella) fu vista attraversare il cielo direttamente nella direzione delle alle tre stelle in riga e la quarta stella spostata del Manico del Grande Carro (il quale corrisponde alle prime quattro stelle viste nel Segno delle Stelle). Mentre essa si muoveva attraverso il cielo diventava sempre più brillante. La traiettoria del suo percorso incontrò esattamente la Quarta Stella Spostata. Quando essa incontrò la quarta stella, sembrò esplodere; poi continuò per poco, si affievolì e cadde in linea diretta, toccando il cuore della prima stella, dissolvendosi nel nulla.

Avevamo avuto il privilegio di testimoniare il Segno indicato dal Maestro Haim. Esso era venuto nel sesto anno perchè il Sesto Segno lega tutti i Segni al Segno delle Stelle che seguono, come diciamo nel Rito Nuovo ‘Benedetto è Iddio della Redenzione (EHEYE ASHER EHEYE) che congiunge il Segno della Risurrezione al Segno delle Stelle della Redenzione Finale.'

Ora continuando le lezioni sulle Stelle della Redenzione, il Maestro Haim ci rivela l'arrivo della Stella Stupefacente Universale Messianica di Cristo che, con la sua comparsa nei Segni Completi della Redenzione Finale, spiega tutti i ‘misteri’ messianici e la grande confusione messianica degli scorsi 2000 anni.

Questa è la Magnifica Stella Universale di Malchitzedek, che dopo avere allacciato il grande nodo messianico creato dalla Missione Enigmatica di Cristo 2000 anni fa appare per la Redenzione Finale, per redimere il grande nodo, nella sua forma finalizzata, la Stella dei Segni Messianici e Redenzionali Completi del Giudice Unto del Regno dei Cieli, per merito della Risurrezione dell'umile Tzadik Haim. Ciò apre il Segno della Grande Correzione del Cristianesimo e rivela tutti gli scopi ed i significati della Missione di Gesù, la Missione che compì il Segno Profetico della Torà dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco, nostro padre.

E da ciò scende anche il segreto dei Segni Iniziali rivelati ai saggi della Scuola degli Esseni, per cui veniamo a conoscenza delle origini vere del Cristianesimo ricercate così avidamente da più di 40 anni dagli studiosi dei rotoli di Qumran e della letteratura degli Esseni.

Ci vuole molta umiltà, sia in campo ebraico che in campo cristiano, ad accettare e capire le nuove notizie meravigliose che seguono la Correzione cristiana. Gli ebrei devono essere umili per arrivare a capire che gli scopi di quella missione storica, nel Disegno Storico Divino, avevano come fine ultimo quello di portare l'universalità richiesta dalla Redenzione Finale. I cristiani, d'altro canto, devono essere umili nel riconoscere gli errori gravi di tutta la loro teologia tradizionale, (la Trinità, la deificazione di Cristo, la nascita da una vergine, il Verbo di Giovanni) oltre alle persecuzioni fatte nei secoli al popolo ebraico I Cristiani devono in verità uscire dal Cristianesimo tradizionale ed entrare nel Patto Universale della Redenzione Finale per l'Altare delle Nazioni (Altare di Malchitzedek) nella Casa della Redenzione.

A tutti il Maestro spiega che "Questa è la Stella di Cristo, che viene in virtù dell’umiltà." Per ragione dell'umiltà profonda del Maestro, egli stesso annuncia la notizia ‘scandalosa' del ritorno della Stella di Cristo. Per il Goel Finale di Israele, questo non è un annuncio da poco, sebbene il tutto dipenda dai criteri nuovi dei Segni Completati.

Per il Giudice Finale delle Nazioni, non è una cosa da poco annunciare a tutte le nazioni cristiane che tutto il Cristianesimo tradizionale è falso. Ma lo Tzadik Haim è umile e modesto, ed essendo scelto Goel, egli lo deve annunciare umilmente, insegnando la conoscenza necessaria per permettere a tutti di partecipare alla Redenzione Finale.

Cerchiamo di seguire l'esempio del Maestro e di essere umili e senza pregiudizi nel giudicare ciò che non è ancora stato capito. Se si fossero potuti conoscere gli scopi del Disegno Storico di Dio nel portare la Sua grande Redenzione Finale, allora non ci sarebbe stato alcun bisogno dell’arrivo dei Segni Completati e le soluzioni redenzionali stupefacenti che essi contengono. Ogni aspetto dei Segni Completi stupisce, è profetico e nuovo. Non stupisce forse che questo primo Segno essenziale a tutti i Segni della Redenzione, e contenente il Libro delle Stelle di Abramo, nostro padre, sia stato ricevuto da un non-ebreo, incirconciso, cattolico, marito di Iliade Levi, il nostro amico intimo Gino Tampieri? Gino conosce molto poco di religione, solo alcuni concetti di base, anche perchè è parte della famiglia Levi, ma egli è buono e generoso e si augura il bene per gli altri; aveva avuto compassione dello Tzadik quando era nella sua ultima sofferenza. Perciò Gino meritò di ricevere questo meraviglioso Segno che diverrà alla fine conoscenza per il mondo intero e oggetto di studio e di contemplazione per tutte le generazioni a venire.

Il fatto che Gino sia cristiano, non circonciso e virtualmente non istruito in materia di religione e di fede, è profetico; cioè una volta che il Segno è stato mandato nel mondo e Gino l'ha ricevuto, questo fatto stesso e altre generalità relative alla persona di Gino, fanno parte del contenuto profetico. E una necessità profetica che i Segni e le Notizie raggiungono la gente del mondo, gente di ogni cammino di vita.

Così il Segno delle Stelle che apre la Terza Redenzione Finale (dopo il Segno Generale Introduttivo - E’ Arrivato il Tempo’) ad una moltitudine di nazioni deve essere dato ad un cristiano, non ad un musulmano e non ad un ebreo. Se fosse stato dato ad un ebreo, non avrebbe coinvolto musulmani e cristiani; se fose stato dato ad un musulmano, avrebbe fors coinvolto gli ebrei ma non i cristiani perchè la loro teologia idolatra contrasta con la pura fede monoteista.

Tale Segno, tuttavia, è stato ricevuto da un cristiano che è cattolico di cultura ma non di fede. Gino non crede alla Trinità o alla deificazione di Cristo o al concepimento di una vergine tramite lo Spirito Santo. Egli crede in un Unico Dio Vivente, Creatore dell'universo. A suo modo, Gino vive nella sua fede. Egli è anche attaccato all'Ebraismo tramite il suo matrimonio ma anche per il rispetto che ha per gli ebrei e per il popolo d’Israele e ciò è essenziale e condicio sine qua non per la salvezza portata dal Patto Nuovo della Redenzione Finale.

D’altro canto, non sarebbe stato possibile che Gino ricevesse il Libro delle Stelle. Poiché benché il Segno debba raggiungere il limite esterno di ricezione, non può mai essere sconnesso dalla Fonte della Rivelazione sul Sinai, per cui deve essere nelle mani di Israele; pertanto, benché sia Gino a ricevere il Segno delle Stelle, il Libro delle Stelle, però, è nelle mani di Giordano Levi che è ebreo.

Giordano Levi, dal canto suo, macellaio e proprietario da molti anni di una macelleria kasher a Milano, non è un rabbino o o un talmudista, o un erudito di studi ebraici. Egli, però, ha delle qualità insolite, è buono di cuore e ha una fede entusiasta in EL SHADDAI.

Nel suo amore per lo Tzadik Haim, e per la sofferenza personale dovuta alla sofferenza del Maestro Haim in quell’ultimo sacrificio, Giordano meritò di ricevere tramite il sogno di Gino, il Libro delle Stelle di Abramo, e poi il Sesto Segno della Risurrezione del Maestro, Haim. Nel primo Segno Gino sognò e Giordano apparve mentre nel sesto Segno Giordano sognò e Gino apparve. Ciò significava che il ciclo dei 6 Grandi Segni era stato completato e che tornava poi il Segno delle Stelle.

Nello stesso modo con cui Gino rappresenta il segno profetico che la Nuova Rivelazione può essere ricevuta fra le nazioni cristiane, così anche Giordano rappresenta il segno profetico che determina le categorie di ebrei che potranno essere alla portata della Nuova Rivelazione del Signore, nostro Dio. Tale portata ha poco a che fare con l’essere ‘religioso’ (per quel che possa significare questa parola ormai senza un punto fermo di riferimento) o meno. Essa piuttosto ha a che fare con l’essere acceso nella fede di EL SHADDAI, con un cuore semplice, come un figlio, col Signore, nostro Dio.

I Meravigliosi Segni Completi, avendo aspettato anche dall'inizio della creazione e fino ad ora per discendere, devono unirsi col Libro dei Meriti della gente nel mondo per fare tale discesa. Il Libro di Meriti è aperto per il mondo, grazie al Maestro scélto per le generazioni, Haim. Per merito suo, anche noi possiamo essere inseriti nel Libro dei Meriti. In verità, comunque, il merito è dello Tzadik Scelto, Haim, ed in quel merito grande, noi siamo stati inseriti nel Libro della Buona Fortuna. Siamo i fortunati, i quali, in merito all’umiltà dello Tzadik Haim, enormemente amato da Dio, abbiamo visto l’inizio della discesa del Regno di Cielo sulla terra.

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CAPITOLO 4

 

A volte parliamo della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot e a volte parliamo della Nuova Luce del Nuovo Messaggio che proviene dalla Stella di Cristo. In genere la Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot è in riferimento alle meravigliose ed illuminanti novità della Nuova Casa di Preghiera della Redenzione Finale, ed è perciò un argomento attuale e tutto nuovo. Non c’entra il passato.

Il Nuovo Messaggio che proviene dalla Stella di Cristo dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, invece, si riferisce principalmente alle vere, nuove e meravigliose spiegazioni che risolvono tutti i grandi problemi storici della Missione ‘Messianica’ di Gesù. Allo scopo di esporre tale Nuovo Messaggio, il Sefer Mishnat Haim provvede il Sefer Ha-Mafli, Libro che Stupisce, il quale contiene 5 testi di base: Il Libro di Ester, i Vangeli Corretti, Giovanni Corretto, Paulus Corretto e La Salvezza di Yeshua.

Il legame comune fra tutti questi testi risiede nel confronto fra i Segni Iniziali dai quali derivano i Segni Cristiani che a loro volta portarono avanti il Cristianesimo storico e fra i Segni Completi della Terza Redenzione Finale venuti per merito del Goel Finale, il Maestro Haim. E’ dunque essenziale, per capire il Nuovo Messaggio, avere la conoscenza dei Segni Iniziali, cioè di sapere che i Segni Completi hanno avuto Segni Iniziali e di sapere dove, e, quanto possibile, come e perché ecc.

I documenti trovati nelle grotte di Qumran, chiamati anche i Rotoli del Mar Morto, non rappresentano un evento semplicemente archeologico dato che, dopo più di quarant’anni, continuano ad essere studiati con il massimo entusiasmo dagli studiosi di storia e di religione. Oltre ad aver allargato la conoscenza sugli Esseni, i documenti continuano a destare interessanti e profonde speculazioni sulle virtuali soluzioni delle origini del Cristianesimo. Fino ad ora gli studiosi s’impegnano, anche con fervente passione, a ritrovare i possibili legami fra la missione di Yeshua ed il suo messianismo e fra il severo ordine messianico degli Esseni.

La scoperta di tali documenti, che ha favorito una nuova consapevolezza generale nel mondo riguardo agli Esseni, è essa stessa un SEGNO REDENZIONALE. Gli argomenti ripresi dai Segni Completi riguardanti la CORREZIONE del CRISTIANESIMO e la RIFORMA del GIUDAISMO, senza una diffusione precedente nel mondo della conoscenza generale dell’esistenza dei Rotoli del Mar Morto, non avrebbero avuto un terreno di riferimento per collegarsi con gli orecchi degli ascoltatori.

Gli allievi della Scuola di Shoshana vorranno conoscere i punti di riferimento essenziali per capire gli aspetti più significativi dell’argomento visti nell'ottica dei Segni Completi. Questi coincidono con gli argomenti discussi in "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi". Elenco qui gli argomenti di base che devono essere intesi per poterli collegare alla comprensione del Disegno Storico di EHEYE ASHER EHEYE, Dio della Redenzione:

1 - Il Maestro di Giustizia

     a) come livello

     b) come fondatore della Scuola Segreta degli Esseni

     c) come il ‘Goel Nascosto’ degli Esseni

2 - La Scuola Segreta degli Esseni

     a) il nome nascosto di tale Scuola, Scuola di Ester

     b) il livello generale della Scuola di Ester

     c) i molti ‘segreti’ noti ai saggi della Scuola di Ester

     d) l’ordine messianico degli Esseni

     e) la contrapposizione fra Esseni e Dottori della Legge dell'epoca ed il suo significato storico nel Disegno Divino

3 - La posizione di Yohanan Ha-Matbil (Giovanni Battista) nella Scuola degli Esseni

     a) i Segni ricevuti da Yohanan dal Regno dei Cieli che scende nel mondo nella Quarta Duplice Generazione in tema di distruzioni e calamità da una parte e notizie meravigliose di redenzione e di salvezza messianica dall’altra

     b) il voto a vita nella Scuola degli Esseni e l’uscita dalla Scuola di Yohanan

     c) il significato ‘messianico’ dell’immersione amministrata da Yohanan

4 - I tre anni di Yeshua nella Scuola degli Esseni

     a) il suo rapporto, probabilmente anche di parentela, con Yohanan Ha-Matbil

     b) l’influenza profonda che ebbe Giovanni su Gesù sia all'interno della Scuola che dopo la sua uscita

     c) i segreti di kabalà ma'asit ricevuti da Yeshua

     d) la rottura del voto e l'uscita dalla Scuola

5 - I Segni Iniziali alla Scuola degli Esseni

     a) la forma generale dei Segni

     b) la loro segretezza

     c) la discesa di livello e le storture derivate con lo spostamento dei Segni Iniziali dalla segretezza della Scuola alla missione manifesta di Yeshua

     d) la Correzione Storica dei Segni Iniziali incorporatisi nei Segni Cristiani per la loro diffusione alle nazioni

     e) l’Asino che non parla dei Segni Iniziali

6 - Il rapporto fra il Purim storico tramite Mordechai ha-Tzadik e la Regina Ester e fra la Scuola di Ester degli Esseni e fra la Nuova Scuola di Ester della Redenzione Finale

     a) i Segni Completi ricevuti da noi in Israele (anni 1989-90) sulla Grande Riforma del Giudaismo -

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Avendo la conoscenza dei punti suddetti, si potranno capire le origini del Cristianesimo, le origini della missione di Yeshua ed in genere gli eventi della Seconda Redenzione del nome ASHER del nome completo della Redenzione EHEYE ASHER EHEYE.

* vedi il sogno da me ricevuto in Israele (1990) in cui i soldi, datimi dal Maestro di Vita, Haim, per ‘pagare l’affitto della Nuova Scuola di Ester’, la ‘Nuova Scuola che insegna la Nuova Riforma del Giudaismo’ erano monete d’argento che formavano una bomba a mano. Ovviamente ogni parte di questa nuova rivelazione rappresenta una bomba storica per il popolo d’Israele. Le bombe, però, erano bombe a mano e non ordigni di potenza esplosiva maggiore. Ciò indica la misericordia di Dio sul Suo popolo affinché possa ricevere le notizie con relativamente ‘pochi danni spirituali’, a Dio piacendo.

Ora ci tocca collegare i punti di riferimento menzionati nell’elenco alla comprensione degli allievi. Cercherò di fare ciò entro i limiti di cinque bombe a mano molto potenti, dando brevi spiegazioni che collegano le varie esplosioni:

Molti dei punti summenzionati rispondono a delle informazioni ricercate dagli studiosi in questi 40 anni senza successo. La conoscenza definitiva dei suddetti punti sono pervenute esclusivamente tramite i Segni Completi della Terza Redenzione Finale mandati dal Goel Haim.

Gli studiosi tentano di collegare i riferimenti dei documenti di Qumran a delle conclusioni relative ad argomenti storici-redenzionali, specialmente nella ricerca delle origini del Cristianesimo, ma essi non possono mai concludere oppure provare le loro conclusioni. Il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale, invece, arriva con le conclusioni già all'interno dei Segni.

1 - La prima bomba dei fatti: Che cosa manca agli studiosi per arrivare a conclusioni reali e definitive? Prima di tutto non fu dato a loro sapere il ‘segreto storico’ rivelato a noi dal Goel Finale, Haim, che Yeshua frequentò la Scuola e ci rimase tre anni interi e qui ricevette i segreti degli Esseni incluso il segreto della kabbalah ma’asit che Gesù usò per compiere prodigi durante la sua missione.

Questo fatto non può essere provato dai testi di Qumran!

Esso rappresenta, in verità, un autentico ‘segreto storico’ tramandato oralmente da generazione a generazione dal Capo dei Giusti Nascosti al Capo dei Giusti Nascosti successivo.

Esso non poteva essere rivelato prima del tempo ma, con l’arrivo di quel tempo, esso può essere rivelato e divulgato esclusivamente entro il contesto del Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale. Altrimenti tale fatto su Gesù, se fosse stato noto agli studiosi e divulgato, avrebbe sconvolto la storia ed avrebbe pure mandato la ‘Chiesa Cristiana’ ad una distruzione precoce. Ciò non avrebbe, però, dato la possibilità agli ebrei di arrivare alla conoscenza delle verità connesse con la missione di Gesù. Essi avrebbero potuto disfare il Cristianesimo tradizionale ma il fatto non avrebbe avuto maggiore rilievo di ciò, creando soltanto un altro squilibrio storico. Dio, invece, ci ha racchiusi tutti nella non-comprensione e nell’errore per poi correggerci tutti alla fine nella vera conoscenza, ebrei inclusi.

2 - La seconda bomba esplode anche su Giovanni Battista che frequentò la Scuola per almeno 8 anni, e per un anno e mezzo insieme a Yeshua (prima di uscirne).

Sappiamo dal Maestro Haim che Yohanan era già nella Scuola diversi anni prima di Yeshua e lo Tzadik ci diede delle lezioni sulla profonda influenza che Giovanni ebbe su Gesù in tutto ciò che dopo formò la raison d’etre della missione di Yeshua, (tutte spiegate nel Libro "fra I Segni Iniziali e I Segni Completi").

Molti studiosi ben sospettano e persino ritengono che la provenienza da Giovanni nella sua missione dell’immersione di penitenza sia la Comunità degli Esseni. Essi non hanno, però, alcun modo di provarlo e la cosa rimane a livello di speculazione accademica senza conclusione.

Come il primo fatto, anche questo, se venuto alla luce prima del tempo, avrebbe definitivamente sconvolto la faccia della storia, ma non nel modo voluto. La bomba deve venire dalla Nuova Scuola di Ester della Redenzione Finale nel contesto del Patto Nuovo, altrimenti non esplode in misura equa da tutte le parti. Il fatto di Giovanni deve venire insieme a quello di Gesù ed ambedue i fatti devono rientrare nel contesto del Disegno Storico della Salvezza delle pecore smarrite della Casa di Israele e delle nazioni di Esaù, fatti derivati dai Segni Messianici e Redenzionali Iniziali. Soltanto il Patto Nuovo fornisce il contesto complessivo per farlo.

Tutto ciò è per comprendere l’importanza storica di questi fatti e per capire perché EL SHADDAI non ha permesso che tali fatti venissero rivelati prima del tempo, non dai Capi dei Giusti Nascosti e non nei Rotoli del Mar Morto. I fatti di per sé avrebbero distrutto l’equilibrio storico senza poter costruirne uno nuovo, superiore a quello disfatto.

Gli allievi devono meditare profondamente su queste affermazioni per poterle capire bene. Seguendo i nostri punti di riferimento, però, e cercando di sentire il fragore assordante delle bombe qui esposte, ciò verrà facilitato.

3 - La terza bomba fa esplodere la storia ebraica relativa ai periodi precedenti alla distruzione e sino alla distruzione del Secondo Tempio, diciamo un periodo di circa duecento anni. Tale periodo corrisponderebbe con l’esistenza della Scuola Segreta degli Esseni stabilita dalle direttive *, prima orali e poi, in gran parte, scritte dal Maestro di Giustizia prima della sua atroce morte per mezzo del Sommo Sacerdote. **

* Molte di tali direttive sono state rilevate nei documenti di Qumran, come ad esempio ne 'La Regola di Damasco’ ed altri

** Nei documenti di Qumran ci sono chiare allusioni, segnalate dagli studiosi, di tale assassinio. A noi, inoltre, ciò risulta vero basandosi sul Segno ricevuto da Deborah che parla di una necessaria ‘punizione’, purtroppo, subita dallo Tzadik Nascosto che fondò la Scuola, ciò per aver rivelato molti segreti agli adepti della sua nuova scuola, adepti non dei 36 Giusti Nascosti, bensì saggi e studiosi della Torà e timorosi di Dio. Azione compiuta sulla propria responsabilità senza alcun permesso dall’Alto. (Il fatto stesso, però, che lo Tzadik agì di propria responsabilità, ci fornisce una prova importante, confermata dallo stesso ricevimento dei Segni Iniziali Messianici e Redenzionali alla Scuola, che il Maestro della Giustizia non fu soltanto uno dei 36 Giusti Nascosti bensì il Capo dei 36 Giusti Nascosti del suo periodo; solo lui avrebbe avuto il potere di prendere su di sé tale responsabilità pur sapendo il gravoso peso di tale decisione. Egli lo fece per Dio e per amore del popolo di Israele e per lo scopo di una eventuale grande salvezza generale per il mondo, ma la cosa stessa non poteva derivare da un ordine di Dio oppure da un comando del Profeta Elia, il Capo degli Uomini dell’Ascesa in ogni generazione. Non c’era merito a sufficienza in quelle epoche. Gli altri 35 Tzadikim Nascosti non possedevano i segreti messianici e redenzionali dei Segni né avevano il potere di portare fuori i segreti dalla loro santità; nessuno, dunque, avrebbe potuto farlo se non il Capo ed il Responsabile della generazione

Il fatto è che la storia della Scuola e la Comunità degli Esseni rappresenta una testimonianza, molto importante perché esterno alle testimonianze nuovo-testamentarie, dello stato di basso livello, di corruzione e di odio gratuito che, purtroppo, caratterizzava i leader del popolo, sacerdoti e dottori della legge ecc. di quei tempi.

* Solly all’inizio del 1996 ricevette in visione la visita del Maestro di Giustizia che gli indicò con visioni chiare l'enorme sofferenza subita dagli allievi della Scuola degli Esseni per mano dei ‘religiosi tradizionali della Halachà’ di allora. Solly vide anche la loro umiltà nell'aderire alla fede ed il loro pesante sacrificio causato dall'incomprensione dei tradizionalisti della Legge.

Ma l’esplosione viene da un altro lato della questione. Essendo la Scuola degli Esseni il recapito dei veri Segni Messianici e Redenzionali per opera e per merito del Maestro della Giustizia, si arriva ad una conclusione colossale: L’unico vero posto di salvezza in quell'epoca era la Scuola delle Esseni (e la Comunità degli Esseni). Soltanto qui Dio era vicino e sosteneva i seguaci per motivo della loro santità, onestà e sincerità. Tutto il resto della società non era nella grazia di Dio.

Per un cristiano, abituato alle critiche degli allora dottori della legge, il fatto potrebbe sembrare soltanto corrispondente alle notizie nuovo-testamentarie. Invece, per il mondo ebraico, è uno shock da terremoto secolare poter considerare che, in un'epoca in cui si trovava la Casa di Dio con i suoi Sacerdoti, esisteva un altro istituto di Torà e di timore di Dio che valeva agli occhi di Dio più del Tempio e più dei Sacerdoti e più degli allora Dottori della Legge e più del Sinedrio.

Le chiavi dei Segni Completi, invece, confermano proprio così. Ed in più si capisce da ciò la grande riuscita dell’estensione mondiale del Cristianesimo. Col primo Cristianesimo, i Segni Iniziali della Nuova Luce di Hanukà che dovevano eventualmente uscire per le nazioni erano più amati davanti a Dio in quell'epoca che non i servizi nel Tempio e gli studi dei Dottori della Legge; ciò perché, mancando i giusti comportamenti amorevoli e caritatevoli, i servizi nel Tempio e gli studi della Torà non portavano una nuova luce al mondo. Ciò conferma in un modo straordinario la Lampada di Gesù nel discorso sul Monte (Matteo), una Lampada che tramite Yeshua si è estesa fino alle estremità della terra.

4 - La quarta bomba è la conoscenza delle radici dei poteri segreti noti nella Scuola degli Esseni, come insegnatoci dal Maestro Haim. Per prima cosa, la conoscenza dell’esistenza di tali segreti * nella Scuola mette in secondo piano i miracoli compiuti da Gesù e riportati nei Vangeli e la mitologia cristologica intorno a tali prodigi. Allo stesso tempo, essa riproporziona le azioni miracolose di Yeshua facendole risalire alla tradizione nascosta di Israele, in particolare alla tradizione del Profeta Elia, di benedetta menzione.

* noi usiamo il termine kabalà ma’asit per generalizzare: il Maestro Haim spiegava che i segreti di tale tradizione risalgono all’antichità del popolo presso i Patriarchi. Troviamo, ad esempio, nella tradizione midrashica che Giuseppe riportò al padre, Giacobbe, parole di rimprovero verso i fratelli maggiori perché non aveva capito che essi facevano alcune cose al di fuori della natura tramite la kabalà ma’asit, insegnata loro dal padre. Con tali segreti, ad esempio, creavano una capra e la mangiavano cruda, sangue compreso; Giuseppe chiese al padre di redarguire i fratelli, che avevano trasgredito la proibizione di mangiare un animale vivo, cibandosi del suo sangue. Giacobbe, nostro padre, però, essendo troppo indulgente e non volendo ferire il suo figlio più giovane, non gli spiegò la faccenda e accondiscendeva il suo figlio favorito.

Con la conoscenza del fatto che il Maestro della Giustizia era Capo dei Giusti Nascosti della sua generazione, e sapendo il rapporto stretto fra il Capo dei Giusti Nascosti ed il Profeta Elia, Capo degli Uomini dell’Ascesa di ogni generazione, diventa chiaro il fatto che tali poteri segreti, veri e potenti, come quelli del Profeta Elia, erano diventati l’eredità dei saggi della Scuola degli Esseni. Se ciò non fa esplodere la mente con nuova comprensione, significa che si dorme profondamente.

5 - La quinta bomba è una sintesi delle esplosioni precedenti e fornisce le spiegazioni su una tavola d’oro incastonata di diamanti su quanto avvenne:

Prima della rivelazione dei Segni Completi nessuno sapeva né poteva sapere che il Goel Finale sarebbe stato il Capo dei 36 Giusti Nascosti. Non è, peraltro, noto, neanche nella tradizione, che anche Mordechai ha-Tzadik, il secondo Goel del popolo ebraico, fu il Capo dei 36 Giusti Nascosti del suo tempo. Tramite i Segni Completi della Redenzione Finale, viene rivelato che anche il Maestro di Giustizia, fondatore della Scuola degli Esseni, era stato Capo dei 36 Giusti Nascosti.

Assieme a queste novità storiche viene rivelato un altro fatto straordinario: dal tempo di Mordechai ha-Tzadik i veri ‘segreti redenzionali e messianici’ erano esclusivamente in possesso del Capo dei Giusti Nascosti in ogni generazione. Si può dire che il Grande Segreto Storico dei Tesori del Regno dei Cieli, cioè i Segni collegati col nome EHEYE ASHER EHEYE, Dio della Redenzione, rivelato a Mosè nel Roveto Ardente *, era nelle mani di una persona in ogni generazione.

* 13 Disse Mosè al Signore: «Ecco, io andrò dai figli d'Israele, e dirò loro: - Il Dio dei padri vostri mi ha mandato a voi. - Se mi domanderanno: - Qual è il suo nome? - che dirò loro?».

Nella Prima Redenzione, tramite Mosè, sono scesi i Segni della prima parte del nome ‘EHEYE’. Nella Seconda Redenzione di Purim, tramite Mordechai ha-Tzadik, sono scesi i Segni della seconda parte del nome ‘ASHER’ e nella Terza Redenzione Finale, tramite il Goel Finale Haim, sono scesi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della terza ed ultima parte del nome ‘EHEYE’.

Quando si arriva alla terza parte del nome si è arrivati alla completezza di tutto il sacro nome di Dio, EHEYE ASHER EHEYE e si finalizzano tutti gli aspetti della redenzione, anche del passato. Perciò la Redenzione Finale è anche la redenzione che ‘finalizza’ il mondo intero facendolo entrare nella Grande Redenzione Universale per tutti i meritevoli della terra.

La tremenda breccia storica, etica, morale, religiosa e sociale fra l’ordine del mondo del passato ed il nuovo ordine del mondo della Redenzione Finale richiede una lunga e difficile generazione di 65 anni per l’incredibile ‘aggiustamento’. Lo strumento temporale destinato da Dio a veder compiuti in sé tali incredibili rovesciamenti e cambiamenti si chiama la Quarta Generazione Spostata; spostata da tutte le altre generazioni passate e future. Essa è una generazione unica e la velocità degli avvenimenti sarà così strabiliante da sconvolgere l’umanità intera e da svegliarla da un torpore millenario ‘senza’ Dio ad una conoscenza ravvicinata dello Spirito dell’Unico Dio Vivente fino a quando ‘dal più grande al più piccolo, tutti Mi conosceranno’.

Dal nome EHEYE ASHER EHEYE, la seconda parte ‘ASHER’ é collegata con la seconda redenzione di Purim tramite Mordechai ed Ester, come spiegato, spesso chiamata la Redenzione Nascosta. Persino il nome di Dio non appare nella Meghilat Ester della tradizione: ciò per dimostrare l’aspetto celato dell’operato di Dio nella salvezza del Suo popolo dalle profondità dell’esilio.

Si vede questo aspetto celato nel nome stesso perché il nome EHEYE - IO SARO’ - è, nella lingua sacra, un nome proprio di Dio, perciò rappresenta una rivelazione del nome di Dio, Benedetto Egli sia, aperta e chiara, come lo era la Prima Redenzione, con prodigi manifesti ad ogni passo, dai miracoli in Egitto al miracolo del Mar Rosso alla Rivelazione della Torah.

E così nella Redenzione Finale ci sono ad ogni passo grandi miracoli manifesti, dalla rivelazione dei Segni Completi alla ricezione delle Nuove Tavole della Nuova Legge alla Costruzione della Casa della Redenzione di Sette Piani a Gerusalemme, ci sono miracoli grandi e visibili durante tutta la Quarta Generazione ancor più immensi ed universali e meravigliosi della Prima Redenzione ma in forme nuove che stupiscono la mente e rinnovano il cuore con lo Spirito Nuovo promesso che, questa volta, non se ne va più via e trionfa.

Per questi motivi i due nomi EHEYE sono uguali, essendo rivelazioni manifeste con miracoli manifesti nel mondo e con la rivelazione della Legge di Dio in entrambi. Solo che il primo è la manifestazione di Dio nella rivelazione iniziale della Redenzione mentre il secondo EHEYE rappresenta la manifestazione di Dio nella rivelazione finale e conclusiva di EHEYE ASHER EHEYE.

Il nome ASHER invece rappresenta il collegamento o il legame nascosto fra le due Rivelazioni Manifeste. La forma del nome ASHER - ‘QUEL-CHE’ non rispecchia la forma di un nome proprio di Dio. Sappiamo che come parte del nome intero EHEYE ASHER EHEYE anche ASHER è un nome; altrimenti sarebbe un semplice avverbio di congiunzione.

Ma ora, allievi della Scuola di Shoshana, si deve capire che questo ‘avverbio di congiunzione’ ha congiunto e collegato 2.600 anni di storia ed ha formato un legame nascosto redenzionale celato agli occhi dell’umanità dal Purim Babilonese fino alla Rivelazione dei Segni Completi Finali del nome EHEYE. Tutta la storia, dunque, viene ricollegata quando il nome ASHER è, per così dire, in grado di dimostrare manifestamente la sua giusta posizione di collegamento fra la prima redenzione di EHEYE e la redenzione finale di EHEYE.

Ovviamente in tutti questi secoli e millenni era impossibile farlo perché non c’erano ancora i Segni Completati, pervenuti con l'elezione del Goel Finale. Significa che in tutto questo tempo non si poteva sapere né capire né immaginare dove fosse il LEGAME NASCOSTO del nome ASHER. Forse gli ebrei avrebbero potuto dire era nascosto tra loro nella Meghilat Ester; i Cristiani, dal canto loro, avrebbero detto che il tutto si era compiuto con la venuta di Cristo. Ma fateci vedere dove stava ASHER, il Legame Nascosto che lega le due redenzioni di EHEYE. Ve lo dice l’Asino Vero che rivela i Legami Nascosti. Il nome ASHER era presso il Profeta Elia, di benedetta menzione, il Profeta della Redenzione ‘Ecco Io mando il Mio messaggero, Elia il Profeta’. Poi il nome passò ad Eliseo, l’allievo diretto di Elia. Da Eliseo passò da uno a uno fino a quando, durante l’esilio Babilonese fu ereditato a Mordechai ha-Tzadik. Con il Purim, ci fu una completezza del nome ASHER per il popolo ebraico, che rese possibile il ritorno a Sion, la ricostruzione del Tempio e tutta la nuova legislatura ed impostazione della religione tradizionale in Israele.

Si può pensare a ciò come il tentativo storico di ricollegare il nome ASHER al secondo nome di EHEYE per arrivare alla redenzione finale. In quel ritorno, però, sarebbe stato necessario che la luce redenzionale venisse percepita dagli ebrei e ‘preparata’ ai suoi scopi redenzionali universali, una luce per le nazioni. Ciò avrebbe avuto il potere di estendersi fra i popoli, di ricuperare le pecore smarrite della Casa di Israele e di convertire le nazioni idolatre alla vera fede nell’Unico Dio Vivente, il Santo Redentore di Israele.

In tal modo tutto il nome EHEYE ASHER EHEYE si sarebbe manifestato per il mondo con miracoli grandiosi ed avrebbe rivelato la Nuova Legge universale valida per tutti ed avrebbe innalzato la fede dell’umanità racchiudendo tutti i meritevoli della terra in un Patto Nuovo che sigilla la Terza Redenzione Finale.

Invece, la completezza del nome ASHER di Purim non ebbe seguito per diventare l’Attivo Legame all'EHEYE FINALE. La fede del popolo non raggiunse lo spirito di amore per diventare una nazione di sacerdoti per i popoli. Questa mancanza indebolì il popolo in tutti i sensi e non riuscì a reggere i mali di una società sempre meno spirituale e più corrotta.

Il nome ASHER rimase nel Purim ebraico senza poter svolgere il suo ruolo unificatore dell’Operato Divino a compimento della Redenzione Completa di EHEYE ASHER EHEYE. Il vero potere del nome ASHER rimase soltanto presso i Capi dei Giusti Nascosti. All’incirca 200 anni prima della distruzione del Secondo Tempio, il nome ASHER era presso il Maestro di Giustizia.

Egli vide nella sua saggezza profetica che il popolo tradizionale del Secondo Tempio andava verso la distruzione e non verso la costruzione e vide la necessità storica di creare un punto di rifugio e di conservazione affinché gli elementi della redenzione di ASHER si preservassero fino al tempo di rivelarli al mondo e di collegarli al nome finale. Perciò egli creò la Scuola Segreta di Ester per preservare i Segni Redenzionali e Messianici del nome ASHER.

Gli elementi redenzionali del nome ASHER contenevano, peraltro, i due aspetti generali che possiamo definire ‘la luce nascosta ed interna di Purim’ e ‘la luce manifesta sacra ma universale di Hanukà’. Dopo la morte del Maestro di Giustizia, i Segni di ASHER continuavano a manifestarsi dentro la Scuola degli Esseni secondo il tempo e secondo il merito individuale.

Ad un certo punto di quella rivelazione continua, arrivarono i Segni della Luce di Hanukà, una luce che deve diffondersi per essere vista da tutti. I Segni di quella luce diedero i Segni Introduttivi a Yohanan ha-Matbil che perciò vide la sua chiamata nel deserto, fuori e libero di agire per estendere quella luce. I Segni stessi di quella ‘Nuova Luce’ si rivelarono a Yeshua nella Scuola ed egli si considerò il portatore di quella luce, per cui uscì dalla Scuola per svolgere la sua missione.

In un modo o nell’altro una ‘luce’ dovette uscire per il mondo. I Segni di ASHER, però, dentro la Scuola erano, comunque, anche dopo la sua morte, sotto l’autorità del Maestro della Giustizia. I Segni di ASHER portati fuori dalla Scuola da Giovanni e poi da Gesù non erano più sotto un'autorizzazione diretta dall’alto. Perciò quei Segni Iniziali Redenzionali e Messianici portati da Gesù non erano protetti da contaminazioni idolatre. Se, per ipotesi, gli ebrei di allora avessero meritato e fossero stati in grado di diffonderli ad un livello universale, quelle contaminazioni idolatre sarebbero state annullate dalla vera tradizione. Israele, invece, era in uno stato di profonda colpevolezza e quella ‘luce universale’, col destino di illuminare i popoli, uscì distorta, contaminata e squilibrata. Il non autorizzato nome di ASHER cambiò forma e le tre lettere del nome ASHER si scambiarono per formare ROSH, ed il povero Sacrificio Messianico fu scambiato dai Padri della Chiesa per LA TESTA DELLA CREAZIONE.

Il vero ASHER rimasto nella Scuola fu ripreso dai Capi dei 36 Giusti Nascosti in tutte queste generazioni passate fino ad arrivare allo Tzadik ha-Shalem, il Goel Haim. Quando egli fu scelto da Dio per essere il Goel Finale ed il Giudice Unto del Regno dei Cieli, iniziarono a scendere presso gli allievi i Segni Completi Redenzionali e Messianici della Terza Redenzione Finale. Dall’inizio di tale discesa, i Segni, ormai finali, portarono anche i Segni della Correzione necessari per raddrizzare le storture e gli errori del passato. Essi, dunque, correggono il nome ASHER falsificato in ROSH nella Correzione del Cristianesimo. E per la Correzione in campo ebraico essi portano i Nuovi Segni della Grande Riforma nell'Ebraismo ed i Segni di Hanukat ha-Hanukot affinché la luce di Israele possa diffondersi nel mondo.

E tramite loro il GRANDE PURIM della Redenzione Finale viene risolto per merito dello Scelto Capo dei 36 Giusti Nascosti, il Goel Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, l’umile servitore di Dio Altissimo, il Maestro Haim.

Se, per caso, qualcuno trova difficoltà a capire questo studio, gli posso assicurare che ciò è dovuto soltanto ad una mancanza di ulteriori conoscenze degli argomenti della Redenzione Finale discussi e spiegati nei vari libri di Sefer Mishnat Haim, che una volta letti e approfonditi, faciliteranno la comprensione.

Questo studio, comunque, è particolare in quanto riunisce i Nuovi Segni Redenzionali di Purim della Nuova Scuola di Ester con i Nuovi Segni di Hanukat ha-Hanukot collegati con la Scuola di Shoshana. Ciò rappresenta una necessaria riunificazione fra le due luci, quella di Purim e quella di Hanukà ed essa permette che la completezza della Grande Luce di Hanukat ha-Hanukot esca, sia per il popolo di Israele sia per le nazioni, per tutti coloro che meriteranno di avere la fede della Nuova Luce della Terza Redenzione Finale per merito del Maestro Haim. Amen.

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CAPITOLO 5

 

MALACHIA - (480 - 460 a. C.) Capitolo 3: 1 "Ecco io mando il Mio messaggero (malachi), e preparerà la strada dinanzi a Me. E subito il dominatore ’Signore’ (adon), che voi cercate, e l'angelo del Patto che voi cercate, entrerà nel suo tempio (heichalò); ecco egli viene, dice il Signore delle schiere.

2 E chi potrà mai immaginare il giorno della sua venuta, o reggersi ritto quando egli apparirà? Poiché egli sarà come il fuoco del fabbro e come la liscivia dei lavandai".

Praticamente questo ultimo capitolo del Profeta Malachia conclude tutti i libri dei Profeti d’Israele. C’è anche chi sostiene che il Profeta Malachia sia in realtà il Profeta Elia stesso. Secondo tale opinione, il nome Malachi è uguale alla parola ‘malachi’, in ebraico ‘mio angelo’ oppure ‘mio messaggero’. Ciò può facilmente riferirsi al Profeta Elia, di benedetta menzione, il quale viene chiamato anche nella tradizione ‘malach ha-brit’ l’angelo del Patto (della circoncisione), espressione presa dal verso 1 di questa profezia.

L’inizio del capitolo dice ‘Ecco Io mando il Mio messaggero’ e alla fine del capitolo * dice ‘Ecco Io mando a voi il Profeta Elia’. Ciò conferma che ‘Mio messaggero’ e ‘l’angelo del Patto’ del primo verso si riferiscono al Profeta Elia, di benedetta menzione. Ma c’è chi ritiene che il Profeta stesso sia il Messaggero di Dio mandato per annunciare queste ultime profezie e che egli stesso le abbia scritte. L’opinione è rafforzata dal fatto che il Profeta Elia è anche lo scelto Capo della Tradizione Profetica come è provato dai racconti nel libro dei Re sul suo operato e sulla trasmissione della Tradizione Profetica al suo allievo Eliseo.

* in ebraico è tutto un capitolo e non esiste capitolo 4 -

C’è dunque una logica per ritenere che il Capo della Tradizione Profetica sia colui che chiude la tradizione profetica, specialmente in quest’ultimo capitolo che fornisce un’informazione preziosissima su ciò che sarà e ciò che avverrà nel tempo della fine quando arriverà il Goel Finale della Terza Redenzione Finale. Questa profezia rappresenta la grande chiusura della tradizione profetica antica, e, come tale, deve rappresentare anche la riapertura della Nuova Tradizione Profetica che si rivelerà al tempo della Redenzione Finale. Dico deve perché essa rappresenta l’aggancio necessario e profetico che deve essere riagganciato, per così dire, quando arriva la Nuova Tradizione promessa per la Redenzione Finale.

Altrove abbiamo spiegato che il ‘Ricordate Mosè, Mio servo’ ed il ‘Ecco vi mando il Profeta Elia’ ecc. rappresentano le due grandi condizioni che devono essere mantenute in quella ‘continuazione’ della Nuova Tradizione che arriva per la Redenzione Finale. Perciò la Nuova Tradizione deve essere riagganciata a questa profezia e deve mantenere la Legge di Mosè e deve portare la Nuova Tradizione Profetica del Profeta Elia, di benedetta menzione, Tradizione che deve contenere tutti i Segni del profetizzato Grande e Terribile Giorno del Signore e tutti i Segni della profetizzata Riconciliazione dei cuori di padri e figli.

Questi sono i tre elementi essenziali che ci devono essere nella Nuova Tradizione: La Legge di Mosè sulla quale è basata la Legge della Redenzione Finale; la Tradizione Profetica della Grande e Terribile Quarta Generazione Spostata; e la Tradizione Profetica della Riconciliazione e Riunificazione dei cuori. Esse sono le tre grandi basi della Nuova Tradizione le quali, quando viene scelto il Goel Finale, scendono nei Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

Tornando al Profeta Malachia, coloro che ritengono che egli sia il Profeta Elia, di benedetta memoria, sanno bene che c’è un minimo di 250 anni fra gli episodi del Profeta Elia raccontati nel Libro dei Re e fra il tempo di Malachia. Ciononostante, ritengono, per il grande Profeta scelto che non è mai morto e che continuamente scende dal cielo e sale nel cielo, come è noto nella tradizione ebraica che il Profeta Elia, di benedetta menzione, è presente ad ogni circoncisione ebraica, esso non rappresenta alcun problema. Egli può essere stato mandato da Dio per scrivere questi annunci cosi importanti per tutta la storia della redenzione.

Riporto qui l’argomento, comunque, solo come strumento di studio e di comprensione. E’ anche molto possibile che un Profeta di nome Malachia, designato già come l’ultimo Profeta, abbia meritato la rivelazione dell’Angelo di Dio, il Profeta Elia, di benedetta menzione, che gli rivelò queste ultime profezie. O così o così nulla cambia riguardo alle profezie stesse.

Tutto ciò ci aiuta a renderci conto dell'enorme portata storico-redenzionale di quest’ultimo capitolo in Malachia. In altri scritti ci siamo dilungati sull'ultima parte di questa profezia che è necessaria per comprendere tutto il prematuro ‘agganciamento’ della tragica missione di Yeshua, intrappolato, come l’ariete le cui corna si intrecciarono nell’arbusto, nella ultima parte della profezia ‘affinché non venga a mettere sulla terra l’anatema’. Il destino della missione di Gesù fu la virtuale e poi la realizzata parte fallimentare della stessa profezia, come spiegato dettagliatamente nel Libro che Stupisce.

Ora, con l’aiuto di Dio, vorremmo affrontare la nuova comprensione del Patto Nuovo sui primi versi dello stesso capitolo.

1. - Ecco io mando il Mio messaggero (malachi) e preparerà la strada dinanzi a Me. E subito il dominatore ‘Signore’, (adon) che voi cercate e l'angelo del Patto che voi cercate, entrerà nel suo tempio (heichalo); ecco egli viene, dice il Signore degli eserciti.

La divisione delle cose principali profetizzate per versi:

a) - Ecco io mando il Mio messaggero (malachi),

b) - e preparerà la strada dinanzi a Me.

c) - E subito il dominatore ‘Signore’ (adon) che voi cercate, entrerà al suo tempio (heichalò)

d) - e l'angelo del Patto che voi cercate;

e) - ecco egli viene, dice il Signore degli eserciti.

 

Esso è certamente un verso pieno, in chiaro riferimento al tempo finale quando arriva l'ADON (qui tradotto dominatore ‘Signore’) che voi cercate, cioè che tutto il popolo d’Israele aspetta da sempre, il redentore finale. Ci sono, però, delle difficoltà da risolvere.

Ad un primo sguardo non è del tutto chiaro di chi si stia parlando. E’ lo stesso o non è lo stesso personaggio colui che viene qui chiamato con tre titoli ‘il Mio angelo (o Messaggero)’ ‘l' ADON che voi cercate’ e ‘l’angelo del Patto che voi cercate’ ?

I commentatori tradizionali, come succede spesso con i versi che parlano o alludano a questioni messianiche e redenzionali, aumentano la confusione con congetture basate comunque sulle parole del verso in rapporto con le varie idee note ed espresse nel Talmud o nei Midrashim, idee che peraltro riflettono esattamente le stesse confusioni. Su questo verso ad esempio si sente parlare del Messia figlio di Giuseppe, il Messia figlio di Davide, il Profeta Elia ed il Goel Finale. Ed il termine stesso ‘Goel Finale’ viene sempre usato con grande confusione, generalmente per motivo dell’associazione con il promesso Messia figlio di Davide.

Questo fatto, agli occhi di coloro che riconoscono l’enorme saggezza e la vastissima conoscenza dei commentatori della Torah e del Talmud e della Tradizione in genere, può stupire. Perché su ogni altro argomento essi definiscono ogni cosa con grande precisione, ma ogni volta che si parla della redenzione finale o di questioni messianiche sia i Saggi del Talmud, di benedetta memoria, che i commentatori tradizionali, incrementano soltanto la confusione? Come mai?

Sbrighiamoci con la risposta. Prima della venuta del Goel Finale, tutto è congettura soltanto perché la Nuova Tradizione della Redenzione Finale non viene rivelato prima, come esprime il verso in Daniele 12-9 : "Mi disse: - Vai pure, Daniele, perché restano chiuse e suggellate le parole fino al tempo determinate" (‘ad ‘et ketz - fino al tempo della fine).

La risposta definitiva, comunque, si trova nelle leggi sui re del Mishnè Torà del Rambam, la Grande Aquila. Egli spiega certi concetti riguardo all’andamento del tempo della rivelazione del Messia figlio di Davide, rivelazione che sarà preceduta dalla rivelazione o del Profeta Elia stesso o di un ‘profeta’ in nome della missione del Profeta Elia, che prepara la via della riconciliazione dei cuori ecc. Il Rambam, però, ammonisce severamente a non prendere tutte le idee ed opinioni espresse dai Saggi e dei Commentatori su questioni del tempo finale come delle risposte basate sulla tradizione (kabalà). Neanche i profeti stessi, spiega il Rambam, su di lui la pace, sapevano queste cose né avevano alcuna tradizione ricevuta (kabalà) su questi argomenti, per cui era impossibile che i saggi avessero ricevuto dai profeti ecc.

In breve, ciò che si sa è che sarà, ma il quando, come, dove, il chi ed il chi con lui, per dire, si saprà soltanto quando arriverà quella rivelazione promessa e non prima.

Tutto ciò per eliminare ogni sospetto che i commentatori ci possano aiutare in un modo concreto sull’argomento. Grazie a Dio, Benedetto Egli sia, siamo ormai addentrati da 14 anni nel ‘tempo della fine’ con la rivelazione del Goel Finale, Haim. Sappiamo inoltre che il ‘tempo della fine’ è un periodo di 65 anni che comincia da quando viene scelto da Dio Altissimo il redentore finale.

Torniamo al verso: Noi non abbiamo né possiamo avere dubbi che 'l'ADON che voi cercate’ è riferito al Goel Finale, Haim. Inoltre non possiamo aver dubbi che ‘l’angelo del Patto’ è riferito al Profeta Elia, di benedetta menzione. In verità quando arriva il redentore finale arrivano allo stesso tempo la rivelazione e la tradizione del grande Profeta ed Annunciatore della Redenzione Finale, Elia. Ne parleremo in seguito, ma per capire il verso è essenziale determinare il vero significato del termine ADON, reso qui (nella versione Ricciotti, strettamente Cattolica) ‘dominatore’.

La traduzione non è scorretta, sebbene anche altre accettazioni sarebbero possibili, ma il termine ADON è particolare in ebraico. Esso viene usato anche per Dio, ad esempio, ADON KOL HA-ARETZ ‘il Signore di tutta la terra’. Nella sostituzione in pronuncia al posto del nome di Dio di quattro lettere che non si pronuncia si dice ADONAI, il mio Signore. Inoltre esiste la forma propria di ADONAI, il mio Signore, riferita a Dio.

La radice ADON, comunque, non è di base un nome sacro ed il significato più generalizzato è padronanza, superiorità di posizione o di livello. Ad esempio, Aronne fu il fratello maggiore di Mosè, magister noster, ed era sempre Mosè a fare onore ad Aronne, specialmente nei tempi antichi quando il fratello maggiore veniva rispettato come il padre. Quando, però, Aronne cadde nel terribile errore del vitello d’oro, disse a Mosè che era appena sceso dalla montagna: “Che non si adiri, mio signore, (ADONI) poiché egli conosce il male del popolo” (Esodo, 32: 22). Il momento dettava la netta superiorità di Mosè che conosceva la radice delle idee idolatre della moltitudine mista. Aronne, invece, era caduto perché non era in grado di riconoscere tale radice e non capiva l’idolatria fatta fino a quando era troppo tardi. Ed egli chiama Mosè ADONI, il mio padrone e superiore.

Il fatto sta che soltanto in questo verso, fra tutti i molti versi che parlano di profezie o allusioni messianiche (se non erro), viene usato il termine ADON, l'ADON che voi cercate.

Con questa parola, il verso sta infatti alludendo ad una questione redenzionale che non può essere risolta senza le nuovi chiavi della Terza Redenzione Finale. Il motivo per il quale il verso usa il termine ADON non poteva essere capito o spiegato prima. Si deve ricordare, come detto da noi molte volte, che fino ad ora, nell'intera tradizione ebraica, non è mai esistita la comprensione della netta distinzione fra Goel (redentore) e Messia (unto). Ciò fa parte soltanto della Nuova Vera Kabalà che si rivela con l'elezione del Goel Finale.

Questo fatto stesso, però, cioè la grandissima confusione esistente precedentemente alla Rivelazione Finale, viene alluso nell’espressione ‘l'ADON che voi cercate’. Perché il verso non dice più semplicemente ‘D’improvviso l'ADON verrà al suo Tempio’? Cosa c’entra questo ‘che voi cercate’?

Ma così capirete al tempo della Rivelazione Finale che in verità è questo ADON che voi cercate e non un altro. Voi cercavate il Messia figlio di Yosef. L'ADON non è il Messia figlio di Yosef. Voi cercavate il Messia ben David. L'ADON non è il Messia ben David. Voi cercavate il redentore. E’ arrivato il redentore ma non lì dove voi pensavate, in terra. Invece l' ADON che voi cercate, appena compiuto il suo sacro lavoro sulla terra, viene subito portato al suo tempio nel Nuovo Regno dei Cieli stabilito per la Redenzione Finale. L'ADON che voi cercate muore nel Segno della Risurrezione e subito viene fatto sedere sul Trono Celeste del Nuovo Regno dei Cieli. Ecco l'ADON che in verità voi cercate; fino ad ora, invece, non sapevate chi cercavate.

Ed è proprio qui in questa sentenza, che vi informo che in verità è l'ADON che voi cercate, e uso qui il termine ADON e non in un altro verso. Ciò perché una volta che saprete che l'ADON che voi cercate è il Goel Finale e che egli dirige la Redenzione Finale dal suo posto nel Regno dei Cieli, vi sorgerà la domanda ‘E che ne è de messia che deve arrivare in terra, oppure i messia che devono adempiere alle molte profezie profetizzate per il messianismo in terra, qualche profezia riguardante il Messia di Yosef e le molte profezie riguardanti il Messia della Casa di Davide che costruirà il Terzo Tempio e che avrà la sua sede a Gerusalemme ecc. ecc.?

Essi ci saranno, ma non come voi pensate. La loro ‘unzione’ sarà direttamente sotto ‘l’unzione’ del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Maestro Haim. I Messia che vengono non saranno al livello del Goel, anzi molto inferiori rispetto al livello del Goel. Ecco perché il verso chiama il Goel Finale ADON che dimostra padronanza e superiorità di livello. Il Giudice Unto del Regno dei Cieli è l'ADON della vera unzione messianica che verrà estesa in terra a secondo il suo giudizio. In verità questa è la grande novità storica che rappresenta la grande soluzione storica alla promessa continuità della Casa di Davide sulle vere basi della giustizia e la carità, come sta scritto:

Poiché un fanciullo ci è nato, un figliolo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato consigliere ammirevole, potenza di Dio, padre eterno, principe della pace, per dare incremento all’impero e una pace senza fine al Trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo: questo farà lo zelo dell’Eterno degli Eserciti (Isaia, 9: 5-6).

Anche per questo motivo quelle missioni messianiche sono precedute dal segno dell’Asino che mangia il Pane portando i Segni Messianici in terra. Dall’Asino impareranno i futuri messia come atteggiarsi con umiltà davanti al Goel Finale. Il titolo stesso Messia sarebbe stato pericoloso se non ci fosse per l’Asino che smonta l’illusione di grandezza che deriva dai titoli. Hi-haw!

Come accennato prima, l’angelo del Patto è il profeta Elia, di benedetta menzione. Il verbo del verso, però, è singolare ‘verrà’ (nel suo tempio). Ciò allude al fatto che la rivelazione del Goel Finale e la rivelazione della tradizione profetica del Profeta Elia avvengono simultaneamente, come se fosse una venuta unica. Senza il Profeta Elia non ci può essere neanche l’inizio o l’apertura della Redenzione Finale. E’ promesso così. E senza la scelta del Goel Finale non può iniziare la Redenzione Finale. E quando il Goel viene scelto, il Profeta Elia manda gli annunci profetici per aprire la Redenzione.

E, per pura fortuna, io ho saputo dal Maestro Haim, anche prima, che c’è un legame stretto fra il Capo dei Giusti Nascosti ed il Profeta Elia. Il Capo dei Giusti è responsabile per gli altri 35 Giusti ed il suo livello è superiore. Il Profeta Elia è il Capo dei 36 Tzadikim Nascosti (Nistarim) di ogni generazione. In primo luogo, dunque, il Profeta Elia, di benedetta menzione, è sempre in ‘contatto’ con il Capo dei Giusti della generazione. Esso è un fatto nascosto importante per la redenzione, ma di più non possiamo dire senza rischiare di speculare su ciò che non ci compete.

Con ciò abbiamo risolto la comprensione del verso che ora sta in perfetta armonia con i Segni Completi della Redenzione Finale. Rimane, però, un problema nel secondo verso. Anche dopo le suddette risposte sul primo verso sorgerà la domanda ‘Perché il Goel ed il Profeta Elia non si rivelano in terra per portare la redenzione’? Arriva il secondo verso per spiegare che il livello del Profeta Elia e del Goel Finale è estremamente elevato e santo. E’ vero che il Profeta Elia ‘potrebbe’ rivelarsi in terra. Egli non è morto. Anche il Goel ‘potrebbe’ rivelarsi in terra come egli desidera e non soltanto nei sogni redenzionali poiché egli è nel Segno Completo della Resurrezione.

Viene il secondo verso per avvertire che anche in ciò non è come voi pensate. Si tratta delle due persone scelte ed amate da Dio. La loro kedushà (santità) è enorme ed è al di sopra di ciò che possiamo immaginare. Il verso avverte:

2 E chi potrà mai immaginare il giorno della sua venuta, o reggersi ritto al vederlo? perchè egli sarà come un fuoco di fusione, come lisciva dei lavandai.

Chi potrebbe stare davanti al Maestro se venisse in terra? Ed anche se ci fossero persone che saprebbero come comportarsi con il Maestro, il mondo, però, adesso, ebraico o meno, non è assolutamente in grado di accogliere nei modi e con i pensieri giusti il Goel Finale o il Profeta Elia. E se la gente cercasse di accoglierlo nel modo sbagliato senza l’umiltà o senza il giusto derech eretz, ciò sarebbe pericoloso per tutti. Il mondo è ancora impuro e pieno di malvagità, di impudenza e di immoralità. Deve prima passare la terribile purificazione della Quarta Generazione.

Dopodiché arriverà un nuovo ordine nel mondo e si entrerà in fasi più elevate dei periodi redenzionali. Il Profeta Elia, di benedetta menzione ed il Goel Haim, sono liberi di rivelarsi quando e a chi vogliono. Dopo, la stirpe di Amalek sarà distrutta e tutta l’impurità e tutta l’idolatria nel mondo saranno bruciate e la terra verrà purificata. Dopo tornerà la vera fede nel mondo e tutti sapranno le meravigliose notizie della Redenzione Finale e le accoglieranno con gioia e stupore e con lo spirito rinnovato. Allora l’aria del mondo sarà un oceano di fede fino a quando ‘tutti Mi conosceranno dal più grande al più piccolo, senza dover chiedere l’un l’altro ‘dov’è Iddio’.

Ecco perché la rivelazione del Goel Finale inizia nel mondo in modi nascosti e riservati, nel Segno del Grande Nuovo Purim Nascosto che rivela le Stelle Redenzionali le quali portano avanti ogni beneficio per i meritevoli dell’umanità.

Quando il Goel Finale viene scelto scendono i Segni Completi della Redenzione Finale che contengono tutte le chiavi per l’enorme preparazione necessaria durante tutta la Quarta Generazione. Tale preparazione richiede una lunga generazione di 65 anni, ma soprattutto essa richiede:

tutte le chiavi della tradizione profetica del Profeta Elia, di benedetta menzione,

tutte le chiavi delle Stelle della Redenzione Finale,

tutte le chiavi della missione del Giudice Unto del Regno dei Cieli, tutte le chiavi della Nuova Luce dell’Inaugurazione delle Inaugurazioni della Casa della Redenzione Finale,

tutte le chiavi messianiche portate dall’Asino che mangia il Pane, tutte le chiavi profetiche della Quarta Generazione Spostata e tutte le chiavi del Segno Finale della Resurrezione del Maestro Haim.

Detto tutto questo, sorge, però, il problema. Chi è, dunque, che porta tutte queste meravigliose chiavi in terra se il Profeta Elia, di benedetta menzione, o il Goel stesso, non scendono in terra per portarle? Questa domanda è fondamentale! Come va colmato l'enorme divario fra il Profeta promesso ed il Goel promesso e fra il mondo? In verità siamo tutti asini nei confronti del loro livello!

Ancora una volta, dunque, guardiamo bene il verso: parlando il verso di ‘Mio angelo’, e poi di ‘Adon che voi cercate’ e poi di 'Angelo del Patto’, forse anche il ‘Mio angelo che spiana la strada davanti a Me’ si riferisce ad un'altra persona, non al Profeta Elia e non al Goel Finale. Esso potrebbe essere un messaggero che ha il compito di annunciare e di portare le nuove chiavi per preparare la strada all’umanità affinché possa sapere, ricevere, capire ed accogliere nel modo giusto le grandi notizie.

Siamo in ciò aiutati ancora una volta dalla grande Aquila, il Rambam, su di lui la pace, che spiegò (sempre nelle Leggi dei re) che prima dell'istituzione del promesso regno di Davide a Gerusalemme con quanto richiesto dalla Promessa Missione Messianica del Messia, figlio di Davide, si innalzerà un profeta che avrà il compito, appunto, di preparare il cuore dell’umanità e di svolgere quella profetizzata missione del Profeta Elia nel riconciliare i cuori dei padri ecc.. Il Rambam aggiunge che ‘c’è chi ritiene che tale profeta sia il Profeta Elia stesso’ facendo così una chiara dichiarazione che potrebbe ben essere un‘altra persona che svolge tale missione e non il Profeta Elia stesso.

E’ probabile che il Rambam abbia tratto le sue conclusioni da questo stesso verso. Chiaramente esso allude a tre grandi scopi redenzionali, quello del Messaggero che prepara la strada, quello della resurrezione del Goel Finale al Regno dei Cieli e quello della profetizzata trasmissione del Profeta Elia, l’Angelo del Patto.

Oltre a ciò è anche possibile ricollegare il termine ‘MALACHI’, ‘Mio Messaggero’ ad un famoso verso in Isaia 42 nelle profezie del particolare servo di Dio, sordo e cieco, riferito anche con il nome generico Meshullam.

1 - Ecco il mio servo, io lo soccorrerò, il mio eletto in cui si compiace l'anima mia; ho infuso sopra di lui il mio spirito, egli promulgherà la giustizia alle nazioni.

2 - Non griderà, non farà accezione di persone, e non si udirà di fuori la sua voce.

3 - Non spezzerà la canna fessa, e non spegnerà il lucignolo che fuma; proferirà i suoi giudizi con verità.

4 - Non si sgomenterà e non sarà precipitoso, finché avrà ristabilita in terra la giustizia; da lui le isole aspetteranno la legge».

6 - Io il Signore ti ho chiamato nella giustizia, ti ho preso per mano e ti ho custodito. E ti ho stabilito mediatore del popolo, luce delle nazioni.

7 - Affinché aprissi gli occhi ai ciechi, strappassi dalle catene i prigionieri, e dal carcere quelli che giacciono nelle tenebre.

8 - Io sono il Signore, questo è il Mio nome; la gloria Mia non darò ad altri, né l'onore Mio alle statue.

9 - Le cose preannunziate, ecco che vengono: ma io ve ne predico ancora delle nuove; prima che avvengano io ve le annunzio»....

13 - Il Signore uscirà fuori come un guerriero, come un uomo di battaglia eccitato dall'emulazione alzerà la sua voce e griderà e vincerà i suoi nemici.

14 - Sono stato sempre in silenzio, ho taciuto, ho pazientato: ma ora, come una donna partoriente, farò sentire la mia voce, allargherò il respiro, dissipando e travolgendo insieme.

15 - Farò deserti i monti e i colli, farò seccare le loro vegetazioni e i fiumi diventeranno terra asciutta, e i laghi terra arida.

16 - E avvierò i ciechi per la strada che mai avevano conosciuta, e li incamminerò per sentieri che avevano ignorato; muterò le loro tenebre in luce e le vie storte in strade diritte: queste cose farò con essi e non li abbandonerò.

17 - Si volteranno indietro pieni di confusione quelli che confidavano nei simulacri, che dicono alle statue: «Voi siete i nostri dèi!».

18 - Sordi, udite: ciechi, guardate per vedere!

19 - Chi è il cieco, se non il mio servo? chi è il sordo se non quello a cui inviai (MALACHI) i miei messaggeri? chi è il cieco se non colui che è stato venduto? chi è il cieco se non il servo del Signore?

 

Ovviamente il servo di Dio che porta tutte queste cose in terra e che è, nonostante ciò, sordo e cieco nei confronti del vero livello del Profeta Elia, di benedetta menzione e del Goel Finale, Haim, non è altro che l’Asino che mangia il Pane. Hi-Haw! A volte va sotto il nome di Peretz, a volte sotto il nome di Meshullam, servo di Dio, sordo e cieco, a volte sotto il nome dell’Asino vestito da Leone, e persino sotto il nome del Vero Asino. - Ma non solo io, allievi. Sono sì un Vero Asino ma soltanto per cambiare voi da asini in Veri Asini perchè ci vogliono Veri Asini che partecipano con tutto il cuore al Segno della Redenzione Finale, per merito del Maestro scelto, lo Tzadik Finale, Haim.

Venite con grande entusiasmo ed amore per Dio e immedesimatevi nel verso. In questo periodo storico, ognuno di voi può diventare uno scelto messaggero di Dio. Malachi, Mio messaggero, che spiana la strada per gli altri. Non è difficile. Siamo già sordi e ciechi. Basta imparare a ragliare. Hi-Haw. Hi-Haw. Hi-Haw. Hi-Haw.

 

Ringraziamo Iddio, Benedetto Egli sia, che ci ha fatto sapere ciò che anche i Profeti d’Israele e tutti i grandi Saggi non potevano vedere. Non siamo più grandi di loro, certo, anzi siamo certamente inferiori. Solo per nostra grande fortuna ci siamo trovati nel momento giusto e nel posto giusto per ricevere il grande Annuncio del Profeta Elia, ‘E Arrivato il Tempo’. Ed in merito all’umiltà del Maestro di Vita, Haim, tutti i Segni Redenzionali e Messianici sono scesi in questi ultimi anni per preparare il mondo alla sua grande redenzione universale destinata a tutti i meritevoli del mondo. Amen e così sia.

 

Chiudo il discorso con un necessario avvertimento a non usare il termine ADON parlando del Maestro, se non per la spiegazione di questo verso. Il Maestro odia la terminologia di ADNUT usata nei suoi confronti. Il Maestro Haim, ricordatelo, è estremamente umile e guarda con estrema cautela che non si usino titoli, al di fuori di quelli determinati dai Segni stessi per necessità, che potrebbero causare confusione e possono diventare controproducenti. E sebbene esista la promessa che ‘lo stesso guaio non succederà due volte’ noi dobbiamo restare nei limiti dei Segni insieme alle esperienze note degli errori di grandi parti dell’umanità. E’ più che sufficiente per noi poter parlare del Goel Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, ed il Maestro Haim, Risorto nel Segno Finale della Risurrezione dei Morti. Inoltre abbiamo permesso di annunciare il titolo del Maestro nel mondo, il Capo dei 36 Giusti Nascosti di ogni generazione. Shalom u-beracha a tutti gli allievi della Nuova Scuola della Shoshana e buon anno 5757 dal quale la prima metà completa i Segni della Mano Forte di Dio. Che sia un anno di salute e di prosperità e di grande attività per la Missione dell’Asino che mangia il Pane. Amen.

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CAPITOLO 6

 

Gnomen 1- Solly ricevette i 3 documenti da noi spediti (contro Habad e contro quelli che odiano Israele ed i 6 Segni scritti in un modo semplificato per bambini) il giorno di Simhat Torà fuori di Israele.

Gnomen 2- Due giorni prima di Shabbat Bereshit, Solly era da Davide Levi nella sua nuova casa. Insieme lessero le 2 dichiarazioni profetiche per le quali avevo avuto un permesso molto particolare. Appena finirono la loro lettura, ci fu un terremoto in Israele, sentito anche in tutto il Medio-Oriente.

Gnomen 3- Shabbat Bereshit entrò con benedizioni e pianti di gioia. Esso finì con l'ingresso in un altro dei Ponti della Quarta Generazione. Paolo sognò (venerdì notte) che tutti gli allievi erano in Russia su un grande ponte. Sotto il ponte le acque erano alte e turbolente e tutto intorno c’era un caos terribile. - -

Gnomen 4- Dalle 15:00 alle 18:00 di Shabbat, c'è stata un'eclisse parziale solare. Abbiamo chiuso tutte le finestre e le tapparelle durante quelle 3 ore e in quel momento Shaul, che era al funerale del padre di un suo amico, disse i Segni della Redenzione Finale. Più tardi Daniele ha ricevuto in visione che questo periodo nuovo si sarebbe protratto fino al 10 di Adar (3 giorni prima di Purim). La comunicazione esatta era ‘Ora l'Asino entra nella fase di mille travestimenti e questa fase durerà fino al 10 di Adar.' - Possiamo presumere che ciò corrisponde al periodo del Ponte in cui siamo ora entrati.

Gnomen 5- Motzei Shabbat è arrivato Daniele. Yael ha mandato con lui un nuovo bastone il cui manico ha la forma di un pesce ed è costato 25.000 lire. Ho detto: “Così dice l'Asino Vero, questo Bastone sta con me. Yael ne deve comprare un altro identico e lo deve pagare 25.000 lire per completare i Segni di Nun (50) del Grande Pesce. Poiché Leviatan è sceso nel Palazzo di Ester per nuotare sulle Scale di Marmo Bianco cercando i suoi Nun in molti modi”.

Gnomen 6- Dopo questo Daniele mi disse nella Tenda, "C'è qualche cosa che devo dirti, Asino, ma mi è difficile dirtelo. Da alcuni giorni mi sento uno scarafaggio totale in tutto il mio essere”. Guardai Daniele e vidi che, in effetti, era un grande scarafaggio, invaso da un milione di scarafaggi vivi che strisciavano l'uno sull'altro sul suo corpo. Daniele, poverino, non esisteva più.

Gnomen 7- Con gentilezza, non volendo offenderlo, dissi, "Sicuramente non c'è nulla di più disgustoso di uno scarafaggio, specialmente quando ci sono migliaia di loro che strisciano l'uno sull'altro. Sono spiacente per questo fatto, Daniele, tutti gli scarafaggi ti si sono attaccati, hanno preso il sopravvento e ti hanno ucciso. Mi dispiace molto che non esisti più, un buon amico come te, poi. Ma adesso sei divenuto così disgustosamente infestato dalle dottrine false dello Zohar e dalle dottrine false del Cristianesimo e dalle dottrine false dei maledetti Testimoni di G. ecc. che sei divenuto 'pan-scarafaggiato'."

Gnomen 8 - Daniele disse: "Non esisto più. Cercavo, in un sogno, di entrare nella stanza di mio padre, su di lui la pace, ma ogni volta una forza mi spingeva via. Tentai di entrare da ogni lato e con ogni strategia ma ogni volta fui rigettato. Anche mio padre, pace su l’anima sua, disse ogni volta "Non puoi venire qui." - - "E’ ciò che avevo detto, che sei morto. Vedi che stai cercando il tuo luogo nell'altro mondo, ma, fortunatamente, il tuo tempo non è arrivato. Sei anche fortunato, però, perchè, per fortuna, ti dico, mi è rimasta giusto la metà di una bottiglia di acqua anti-scarafaggio. Quest’acqua è stata preparata prima di Rosh ha-Shana e così ha passato tutte le festività fino a quest’ultimo Shabbat Bereishit. Essa distrugge completamente tutti gli scarafaggi che vengono eliminati da quest’acqua."

Gnomen 9- "Questa sì che è una Buona Notizia, ringrazio Iddio. Come ha fatto quest’acqua anti-scarafaggio ad entrare nei Segni?" chiese Daniele. "E’ cominciato come un'acqua di purificazione” risposi. L’ho preparata per la mia purificazione, specialmente per i 10 giorni di pentimento. Essa ha assorbito sali profumati e bastoncini di canfora anti-tarme. Una parte dell’acqua l’ho messa in un bicchiere e già da Succot era diventata acqua della felicità ed i bambini si divertivano con essa. L’acqua nella bottiglia era rimasta per purificazione. Ieri pensavo che forse non servisse più e volevo gettarla via, ma poi decisi di tenerla ancora un po’, forse ce n'era ancora bisogno. Ora è ovvio, con tutto questi disgustosi scarafaggi idolatri su di te!!"

Gnomen 10- "Nel tuo caso" continuai, "è nel Segno della Resurrezione. Ora devi spogliarti completamente e verserò questa acqua sopra la tua testa e su tutto il corpo e ciò distruggerà tutti gli scarafaggi. Siamo nel Segno che si chiama ‘dopo la Resurrrezione di Peretz' e così possiamo presumere che probabilmente risorgerai da quest'acqua. Comunque, siccome la morte precede la resurrezione, devi passare la morte di questa purificazione, con fede e speranza nella tua resurrezione. Se nel caso, comunque, non funzionasse, dove desideri essere seppellito?"

Gnomen 11- Daniele pensò per un momento e poi disse, "Non ho pensato a questa cosa prima d’ora. Mi piacerebbe essere seppellito vicino a Beniamino." "Una scelta eccellente" dissi, "procediamo." Daniele si spogliò e facemmo il Segno. Dopo aver versato l'acqua sulla sua testa, lo aiutai a distruggere gli scarafaggi dalla sua schiena, dal suo tergo e dai suoi piedi. Alla fine del Segno, l’ultima cosa toccata dal piede sinistro di Daniele fu la plastificata copertina-busta del Jerusalem Post, un’edizione in cui c’erano articoli a favore dei ‘hassidim’, che giaceva sul pavimento. Decisi di bruciarlo per completare il Segno di purificazione dalle false dottrine nel campo ebraico.

Gnomen 12- Daniele si vestì e andammo nel balcone. Daniele versò alcol sul plastico e accesi il fuoco. Ci volle un po’ di tempo per bruciare ma il segno fu sotto le stelle e vidi che qualche cosa si stava formando da esso. Daniele entrò in casa perchè aveva freddo. Rimasi ad aspettare che si spegnesse. Alla fine tirai su quello che era rimasto e lo portai nella Tenda. Si vedeva subito che la sostanza rimasta aveva preso la forma di un uomo seduto su una sedia posata sul dorso di un toro bianco. Nel frattempo Daniele era diventato bianco nella sua nuova e stupefacente purificazione.

Gnomen 13 - "C'è buona fortuna," dissi, "Yael ha portato il completamento nei Segni del Grande Pesce e da te è venuto il completamento nei Segni dell'Addomesticamento di Shor ha-Bar (Toro Selvaggio). Quando queste due tradizioni scendono nel completamento dei Segni del Toro Bianco, significa che ora posso procedere con il lavoro delle Tavolette Bianche della Nuova Legge, a Dio piacendo. Meravigliose sono le vie ignote del Signore, nostro Dio, con chi cammina nei Segni Completi della Terza Redenzione Finale.

Gnomen 14- Quindi era arrivato il momento di risolvere un sogno di Daniele di alcuni giorni prima. In quel sogno, CarmineSaul, appena prima dell’alba, aveva portato un foglio di carta a Daniele su cui c’erano scritti i 6 Segni della Redenzione Finale. Daniele, dopo averlo letto, disse, "Ma qualche cosa qui non va. Invece di 6 Segni, ce ne sono 7." Poi Daniele lo mostrò a Peretz, che era sconvolto e disse, "Ci sono 7 Segni qui e l'aggiunta nei Segni Completi falsifica tutto il resto, che Dio ci salvi. Questo deve essere corretto." Allora Peretz fece un segno di tagliar fuori il Segno aggiunto con un coltello, estraendolo interamente, lasciando gli altri Sei Segni nel loro posto; poi bruciò il falso Segno estratto. Daniele ricordò che il Segno aggiunto era sulla linea di Malchitzedek, Sacerdote Unto, e che il falso Segno era stato inserito tra il Segno delle Stelle ed il Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli. - -

Gnomen 15- Noi dei Segni non potevamo aver alcun dubbio che l'extra falsificato Segno fosse quello di Zara di Zanzare di Muccania, l’auto-nominato Malchitzedek Unto. Ed era proprio in quest’ultimo periodo che CarmineSaul aveva parlato con un avvocato ed amico suo per annullare o rifare lo Statuto ufficiale originale dell'originale ‘Casa di Preghiera per tutti i Popoli’ come fu denominata allora. Un motivo è perchè la terminologia obsoleta va cambiata ed aggiornata. Ancora più importante, però, era il fatto che l'Asino diceva già da anni che lo Statuto poteva essere un impedimento alla fortuna del Segno, se non corretto.

Gnomen 16- Si sarebbe dovuto o disfare o rifare lo Statuto già da alcuni anni, ma per un motivo o un altro, ciò era stato impedito. In ogni caso era solo ora che Daniele aveva ricevuto in questo sogno la soluzione alla correzione della falsificazione dei Segni da parte di Zara il Muccanese.

Gnomen 17- Il Segno falso doveva essere tagliato fuori dall'elenco dei Veri Segni ed il luogo del falso Segno ed il suo contenuto erano stati indicati chiaramente nel sogno di Daniele. Lo Statuto era nella Tenda. Dovevo leggerlo per vedere quali cambiamenti fare nel caso decidessimo di ristabilirlo. Dovevo anche capire dove stava nello Statuto il risucchio maligno del maledetto Muccanese, Zara. CarmineSaul aveva detto che giuridicamente non c'era un legame con quelli di Zanzare siccome loro non erano fra i Firmatari dello Statuto.

Gnomen 18- I Firmatari erano Peretz Paul Green, Anna Gasparotti, Solly Kamkaji, Paolo Fierro, CarmineSaul Fierro, Giuseppe Manigrasso. Anche fra coloro nominati nello Statuto al Comitato 'ufficiale’ stabilito da questo Atto Pubblico non c’erano quelli dei Zanzaresi o quelli collegati con loro. L’aggiunta ai Firmatari consisteva di Maria Greca Sara Puddu, Giorgio Guido, Davide Levi, Eusapia Fierro, Deborah (Barbara) Polenghi. Come detto, non avevo letto ancora lo Statuto e non ricordavo esattamente tutti i dettagli di ciò che avevamo letto davanti al Notaio Pubblico 8 anni prima, il 12 gennaio 1989. Facevo, comunque, richiamo a qualche clausola piccola che dava responsabilità a Zara di Zanzare di Muccania per il Sacerdozio del sud Italia, in un'aggiunta ad uno degli articoli, forse in un pie’ di pagina.

Gnomen 19- Dopo aver concluso il Segno di purificazione della terribile massa idolatra di scarafaggi, ed avendo ricevuto il Segno della Domestichezza del Toro Bianco, dissi a Daniele, "Per risolvere il Segno, devo leggere lo Statuto ed annotare i cambiamenti da farsi. Quando finisco saremo pronti per la correzione. Ora sono quasi le 2 ed ho bisogno di alcune ore per completarlo. Nel frattempo, vai a riposarti e ti chiamerò alle 6 per poter completare la correzione prima dell’alba come indicato nel tuo sogno.” Lavorai dalle 3 alle 6 sullo Statuto, scrivendo a mano sull'Altare Bianco di Giuda nella Tenda. Sull’ultima pagina dopo l’ultimo articolo n. 21, trovai 2 addenda, abbreviati ‘1 adde' e ‘2 adde’ e vidi dove il serpente si era nascosto nell’esatta corrispondenza al sogno di Daniele.

Gnomen 20- L'Articolo 3 dà i criteri esclusivi del Nuovo Messaggio insegnato nella Casa di Preghiera; il secondo fra 5 punti menzionava ‘La Rivelazione dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale con un numero 1. In ‘1 adde’ riportato sotto Art. 21 venivano elencati i nomi dei 6 Grandi Segni Completi dopo il Primo Segno Generale ‘E’ arrivato il Tempo'.

Gnomen 21- L’Articolo 2 parlava della sede di detta Associazione e qui c’era una frase incompleta che veniva completata in ‘2 adde’. Art. 2 diceva: ‘L'Associazione ha la sede a Sesto San Giovanni, via Como 29 e può stabilire altre sedi in altre località sul territorio della Repubblica’. La frase incompleta diceva ‘La prima sede secondaria- (qui c'è un numero 2, rimandando a ‘2 adde` che è scritta direttamente sotto i 6 nomi dei Segni Completi senza neanche una linea di separazione) ‘sarà in (cambio qui in soprannomi) Zanzare di Muccania (Potenza) sotto la direzione del Sacerdote Zara di Zanzare.'

Gnomen 22- Così fu chiarito in che modo sottile il Serpente aveva lavorato per infilarsi dentro nello Statuto, usando un'aggiunta messa proprio dopo i 6 Segni per dar vita, che Dio ci salvi, allo schifosissimo Sacerdozio di Zara il cui spirito arrogante ed idolatra succhiava fuori visioni insidiose per incrementare l’auto-inganno e gonfiarlo sempre di più.

Gnomen 23- Nel correggere lo Statuto notai in iscritto le correzioni della terminologia obsoleta ed i cambiamenti da fare. Essi erano due in sostanza: Il termine precedente ‘Casa di Preghiera per tutti i Popoli’ andava sostituito con la ‘La Casa di Preghiera della Terza Redenzione Finale’ (oppure La Casa di Preghiera della Redenzione Finale).

Gnomen 24- La seconda correzione: i termini 'Altare della Sinagoga Universale’ e ‘Altare della Chiesa Universale’ usati nello Statuto erano ormai obsoleti. La riunificazione dei tre Altari, l’Altare di Giuda, l’Altare di Efraim e l’Altare di Malchitzedek sostituiva i termini precedenti.

Gnomen 25- Dopo questi cambiamenti rimaneva la questione del nome dell'Associazione. Se lo Statuto andava rinnovato con le dovute correzioni, il nome dell'Associazione era ora La Casa di Preghiera della Terza Redenzione Finale.

Ebbene, dopo la stesura dello Statuto nel gennaio 1989, con l’entrata del secondo ciclo dei Segni per la Grande Riforma in Giudaismo, veniva stabilito che l`istituzione della Casa di Preghiera era ‘entrata’ nel contesto o nell’inquadramento della Scuola della Shoshana. In pratica, ciò significava che il nostro approccio nel metterci in contatto con altre persone per diffondere le notizie ecc. non era più in una forma pubblica bensì nell’istruzione degli allievi nella Scuola. Quel cambiamento era anche consono con tutto il Purim Nascosto dei Segni del secondo periodo di 6 anni con il Segno dell'Asino Nascosto in Israele. Durante quegli anni anche in Italia non si poteva ‘uscire’ per ‘fare missione’ e non ci rimaneva che lo stabilire un'Istituzione Scolastica onde rimanere ‘nascosti’ fra le mura di quella Scuola, nonostante la relativa fragilità di tale costruzione.

Gnomen 26- Va aggiunto qui che anche in questo terzo periodo di sei anni, dove i Segni della Correzione Cristiana ritornano per il loro completamento sotto i Segni della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot, abbiamo ristabilito e rinforzato la Scuola della Shoshana che resta lo strumento fondamentale di diffusione del Patto Nuovo Finale.

Gnomen 27- Domandiamoci ora: se la Casa di Preghiera è ora all’interno della Scuola della Shoshana, è ancora corretto chiamare la nostra Istituzione in questo Atto Pubblico in termini di Casa di Preghiera o bisogna cambiarla con la Scuola della Shoshana? Nel correggere lo Statuto, ho preferito trattenere il titolo di Casa di Preghiera della Redenzione Finale e non la Scuola della Shoshana. Spiegherò il mio ragionamento per tale scelta, che si basa su un sogno di Deborah fatto la notte scorsa.

Gnomen 28- Ecco il mio ragionamento: La Scuola di Shoshana è lo strumento essenziale di studio e diffusione. La Casa di Preghiera, però, è un fattore fondamentale della Redenzione Finale che lega a sé tutti gli altri aspetti della Redenzione Finale. Il fatto che la Casa di Preghiera sia considerata nel contesto della Scuola è una necessità storica provvisoria, non un elemento essenziale della Redenzione Finale. Se, per ipotesi, ci fosse merito sufficiente fuori nel mondo per annunciare e avvicinare la gente al Nuovo Patto Finale, sarebbe probabilmente desiderato un tale tipo di segno. Purtroppo, però, benché ci siano molte persone degne nel mondo che sarebbero contente di conoscere le Meravigliose Novelle, ci sono anche molte persone cattive, perfide e mal intenzionate che lo impediscono.

Gnomen 29- La Casa di Preghiera all’interno della Scuola è una strategia necessaria almeno durante questa fase della Quarta Generazione per preparare insegnanti del Nuovo Messaggio. Nella formazione finale, però, quando la Casa di Preghiera della Redenzione Finale diverrà la Casa Finale della Terza Redenzione di Sette Piani e Sette Altari ed il Tappeto dell’Islam a Gerusalemme ed a Beer Sheva, le varie Scuole della Redenzione, al contrario, faranno parte della struttura della Casa di Preghiera e non vice-versa.

Gnomen 30- Ciononostante, può essere ritenuto che si deve andare con lo stesso andamento del tempo attuale, senza pensare adesso alla formazione finale. Potrebbe essere più ragionevole stabilire nello Statuto la Scuola della Shoshana perchè in questo periodo è la Scuola su cui cavalca la Redenzione. Ambedue i ragionamenti hanno validità. Perciò un referendum fra gli allievi potrebbe dirimere la questione del nome.

Gnomen 31- Arrivò la correzione di 2 adde. Fra i nostri documenti esistono già quelli che chiaramente condannano tutto il fatto di Zara di Zanzare, il suo furto dei Segni usati a suo nome e adattati ai suoi scopi. Chiarimenti e spiegazioni dell’accaduto e tutte le valutazioni negative dell’operato di Zara di Zanzare si trovano primariamente in "Gira la Ruota-Stellare di Ahhashverosh" ed in Giovanni Corretto.

Gnomen 32- Dopo i nostri avvertimenti per telefono e le lettere ufficiali da noi mandate, e dopo il rifiuto di Zara di disfarsi dei titoli della Correzione, procedemmo a scomunicare Zara di Zanzare per iscritto, sopprimendo e sciogliendo pure la sua conversione al Giudaismo per la quale avevo preso responsabilità e tutti i titoli di sacerdozio che gli erano stati assegnati da noi, negando in assoluto qualsiasi accesso al Patto Nuovo della Redenzione ecc. Tutto ciò si capisce è stato fatto dopo che lo Statuto era già stato corretto.

Gnomen 33- Per la correzione dello Statuto, spiegai che Zara di Zanzare aveva falsificato totalmente i Segni; seguendo il sogno di Daniele che ai Sei Grandi Segni, Zara di Zanzare ne aveva aggiunto uno suo proprio e l'aveva inserito tra il Segno delle Stelle ed il Segno del Regno dei Cieli, nella forma di Sacerdote Unto di Malchitzedek, Zara di Zanzare di Muccania. Dopo aver annullato le addenda 2 in questo modo, erano già le 6 e svegliai Daniele per completare il Segno. Annotai i Sette Segni come proposti da Zara di Zanzare; poi con un coltello, tagliai il Segno e lo innalzai dai rimanenti Sei Segni, e bruciai il pezzo di carta estratto su cui era scritto ‘Segno del Sacerdote Unto, Zara di Zanzare’. Concludemmo il Segno appena prima dell’alba.

Gnomen 34- 14 ottobre 1996 - sogno di Deborah di questa mattina. In sintesi: vide alcuni lavoratori su un edificio a tre piani e pensava di vedere Beniamino. Questo pensiero la fece piangere, ma lei aveva pure la sensazione di trovarsi nel mondo dei defunti. Alla fine si accorse che in verità era Beniamino; Beniamino si avvicinò e la salutò; Deborah rispose al suo saluto e completamente sorpresa domandò, "Beniamino, cosa fai qui?" Beniamino rispose, "Perchè? Cosa c’è?” Deborah disse, "Ma non eri morto”? Beniamino disse, "No, non sono morto; è Daniele che è morto." Deborah allora incominciò a piangere per Daniele. Dopo questo anche Peretz e gli altri allievi erano insieme con Beniamino intorno ad una tavola rotonda. Ogni allievo doveva scrivere un sì o un no su una pezzo di carta in votazione segreta riguardo ad una questione. Dopo ci fu il conteggio ma senza un risultato definitivo. - - Deborah allora si svegliò non capendo esattamente in che mondo fosse.

Gnomen 35- Per amor di esattezza, Deborah, prima del sogno, non sapeva assolutamente nulla del Segno degli scarafaggi fatto su Daniele. Il sogno di Deborah evidentemente contiene una comunicazione importante dei Segni Completi della Risurrezione del Maestro Haim. Deve essere interpretato, comunque, ed il ciclo grande nuovo del Segno della Risurrezione testimoniato in questi sei mesi passati deve essere tenuto a mente. Prima di tutto, come è possibile per Beniamino che è nel mondo della verità dire che non è lui che è morto ma Daniele???

Gnomen 36- Daniele non molto tempo fa aveva sognato che sua sorella Graziella era morta ed era nell'altro mondo. Graziella allora aveva detto, "Sono morta ma sono risorta per merito della risurrezione del Maestro Haim." - - la stupefacente meraviglia di quella visione è che, ringraziando Dio, Graziella è viva. Essa rappresenta un grande Segno di completamento nel Segno della Risurrezione. Un livello nuovo e storico del legame fra ‘questo mondo’ e 'l’altro mondo’ è stato raggiunto. Il fatto che Graziella parlava del suo essere morta ed essere risorta nell’aldilà mentre, nella realtà, lei è qui in questo mondo, rappresenta una conclusione stupefacente al Segno di apertura di questo nuovo ciclo, visto da Giordano la mattina del funerale di Beniamino.

Gnomen 37- In quel Sogno, Beniamino si alzò dalla bara risorto. La bellissima donna, l'Annunciatrice dell'Anno (o almeno 6 Mesi, da Pesah fino a Rosh ha-Shana 5757, ma qui siamo passati Shabbat Bereishit 5757 ed i Segni continuano) esclamò, vedendo la risurrezione di Beniamino, "Ciò stupisce veramente, è una cosa veramente straordinaria". - - Quella bellissima donna non è una persona ma un importante angelo annunciatore. Persino gli angeli più alti si stupiscono e si meravigliano dal Segno Completo della Risurrezione del Goel Haim!!!! E se siamo meno stupiti, questo è perchè la nostra comprensione di ciò che sta accadendo è come la comprensione di asini, non di angeli.

Gnomen 38- Ma Signore e Gentiluomini, Vecchi e Giovani insieme, se lo capiamo o no, sia quelli morti che quelli vivi resuscitano ora in virtù al Segno della Risurrezione del Maestro Haim. Anche Peretz, Uomo del Segni è morto e al suo posto è risorto Tzeref, Uomo delle Tavolette. Ringrazio Dio che sino ad ora sono ancora qui, fino a quando Dio lo desidera. La conclusione del Segno della risurrezione di Tzeref (sono le stesse lettere di Peretz al contrario, in ebraico), l’Uomo delle Tavole, era collegata con la morte di Sig. Kammel Kamkhaji, su di lui la pace (la sua operazione, senza successo, avvenne l'11 luglio, il mio compleanno gregoriano ed egli mancò il 17 luglio che era Rosh Hodesh Menahem Av (primo giorno del mese ebraico di Av) che è il mio compleanno (e quello che celebro) secondo il calendario ebraico.

Gnomen 39 - Peretz, Uomo del Segni è morto con la morte di Beniamino e Beniamino è risorto nell'altro mondo. Con la morte di Kamel Kamkhaji, Tzeref, Uomo delle Tavolette, è risorto in questo mondo mentre il sig. Kamkhaji è risorto nell'altro mondo annunciando di là il Grande Segno del Yom ha-Tikkunim. Nel frattempo Peretz aveva sognato che tutti gli allievi erano testimoni vivi alla risurrezione di un uomo di media età. Peretz lo baciò sulla guancia destra e tutti gli allievi rimasero stupiti da ciò che avevano visto ed erano felicissimi per il privilegio di essere stati presenti ad un tale evento meraviglioso. -- Oh, piccoli figli, giovani e vecchi, dove siamo???

Gnomen 40- E nel frattempo, Giuseppe vide in sogno che Peretz era morto ma vivo nella sua bara. Giuseppe fece segno di farlo alzare e poi gli diede una medaglia, la Medaglia della Risurrezione al Livello Internazionale. -- Evidentemente il livello del Segno della Resurrezione del Maestro Haim è sceso nel mondo ad una misura nuova da essere considerato estendibile ad un livello veramente internazionale. Ciò significa che virtualmente ognuno nel mondo, se per merito di fede o di azioni preziose, potrebbe meritare la resurrezione grazie al Segno Completo della Risurrezione del Maestro Haim. Siamo piccoli asini in comprensione ma il Segno è grande e la comprensione che esso contiene è enorme.

Gnomen 41- Anche Beniamino proclamò felicità e desiderava musica. Ed a Paolo fu dimostrato che Beniamino era morto senza dolore. Egli si svegliò morto e seppe dopo ciò che era accaduto. Ma più stupefacente era il fatto che Beniamino non apparve nel sogno di Paolo. Egli fece sì che Paolo attraversasse personalmente i sentimenti di risveglio da morto per vederlo lui stesso!!!!! La notte dopo il funerale di Kammel Kamkhaji, Deborah vide in sogno l'annuncio che il Sig. Kamkhaji, un uomo umile ed amato da Dio, fu preso di sopra al suo riposo prima di tutta la confusione (cioè, prima del funerale, oppure prima al momento della sua morte oppure prima ancora; c'erano segni che dopo l'operazione, non era più lui presente veramente). Come mai Deborah ricevette questo messaggio? Che importanza ha nella progressione del Segno della Risurrezione?

Gnomen 42- La progressione sta nella diminuzione delle pene e dei dolori della morte. Il Segno Completo della Risurrezione rappresenta la Vittoria sulla Morte. Già 6 anni fa fu ricevuto in sogno da Giuseppe e fatto in segno da noi il Segno della Vittoria sull’Angelo della Morte. Da allora fu decretato già che coloro che camminano nella fede dei Segni Completi della Redenzione Finale per merito del Goel Finale, Haim, non saranno toccati dall'Angelo della Morte. Ci sono angeli nuovi della Redenzione Finale che vengono per prendere le benedette anime della Redenzione Finale. I Segni riguardanti il Sig. Kammel Kamkhaji erano un Sigillo alla promessa di diminuzione della sofferenza della morte. Angeli nuovi della Risurrezione erano venuti per portarlo di sopra prima di tutta la confusione. Secondo ogni situazione, i Nuovi Angeli di Vita vedono ed agiscono per alleggerire il passaggio da questo all'altro mondo.

Gnomen 43- Ciò fu visto anche nel sogno di Paolo in cui una ragazza morente di nome Gloria, non riusciva a morire, un fatto che causò terribile angoscia a lei ed alla sua famiglia. Peretz poi arrivò e fece un segno della Risurrezione su di lei mentre giaceva nella bara. Gloria immediatamente morì in pace con un sorriso luminoso di benedizione sul viso. Fu anche un grande sollievo per i familiari che lei era morta nella pace che aveva desiderato. - - Questo era il Segno della diminuzione della pena e dell’angoscia della morte come essa è stata nel mondo fino ad ora. Ma aspettate, il Segno della risurrezione di Graziella è imparentato con questo sogno perchè abbiamo ricevuto che Graziella è nel Segno della Gloria di Dio.

Gnomen 44- Nel primo sogno (di Paolo) Gloria passa felicemente al prossimo mondo. Nel secondo sogno (di Daniele) Graziella (Gloria) dichiara la sua risurrezione nell'altro mondo mentre nella realtà lei è in questo mondo. Ed ora Beniamino che è nell'altro mondo dice che non è lui che è morto ma Daniele che è morto mentre in realtà è Beniamino che è morto e Daniele che è vivo. A questo punto non siamo più sicuri in quale mondo stiamo, così benevolmente intrecciato è diventato il Passaggio Nuovo tra i due mondi!!!!! E voilà.

Gnomen 45- Nelle mani dello Tzadik Amato, Haim, si è formato un Passaggio totalmente Nuovo tra questo mondo e l'altro mondo, un Passaggio Nuovo per il quale la Gloria di Dio, Benedetto Egli è e Benedetto è il Suo nome in eterno, viene innalzato dalle anime preziose che si allietano nella Sua salvezza. Così esse incrementano ed innalzano la Gloria di Dio con una Canzone Nuova cantata insieme ai Cherubini del Suo Regno. Del Maestro Haim fu profetizzato ‘Ed il desiderio di Dio prospererà ed avrà successo nella sua mano’. E noi, poveri asini ricchissimi, abbiamo il privilegio di testimoniare quel successo profetizzato tramite il Segno Completo della Resurrezione dello scelto terzo redentore, Haim. Alleluia.

Gnomen 46- Quelli che meritano vivranno qui e là, ma gli scarafaggi saranno annullati nella loro morte, sia in questo mondo che nell'aldilà. Per questo motivo i Segni non si concludono con la morte di Graziella e la sua risurrezione, ma con la morte del Daniele 'inscarafaggiato'. Daniele, però, intraprese quella morte senza paura perchè egli sa di essere già coperto dal Segno della Risurrezione. Lo Scarafaggio del Segno con cui Daniele è morto è stato annullato, ma il Daniele vero che ama insegnare la vera fede nell’Unico Dio Vivente come rivelata nel Secondo Comandamento, è qui, grazie a Dio, in questo mondo, risorto di recente per la sua missione.

Gnomen 47- Deborah sognò questa mattina (15 ottobre 1996) che dei bambini cantavano. - - le dissi, “Quelli sono Cherubini, non bambini. C'è grande felicità per questo ciclo stupefacente della Risurrezione del Maestro Haim. Gli angeli cantano una Canzone Nuova della Risurrezione. Forse sembrerà coincidenza, hi-haw, ma proprio questa mattina, dissi a Paolo, "Quelle nubi fuori appaiono a me come le nubi all'apertura del Mar Rosso, ed il vento come il vento dell’est che soffiò tutta la notte prima della sua apertura." Due ore più tardi Paolo, io, Deborah, Haim Shimshon ed Asher, eravamo, per caso, vicini al mare. Andai fino all'acqua e vidi una pietra grande con incrostazioni bianche su tutta la sua facciata dando l’impressione di scrittura cuneiforme antica. Dissi a Paolo di mettere il mio Bastone dell'Asino nell'acqua mentre io facevo scivolare lentamente le mani, prima la destra poi la sinistra, come il non-vedente che legge Braille, per assimilare l’informazione nell’Asino Programma. Non conosco niente dei suoi contenuti, ma Deborah disse di aver sentito alla radio in macchina, mentre facevo l’Asino con la roccia, che cantavano una nuova canzone che non aveva mai sentito; essa parlava di una rosa senza spine. Sembra che siamo nel Segno della Canzone del Mar Rosso.

Gnomen 48- Appena scritto ciò in inglese ci fu un terremoto e scrissi subito dopo - ‘un minuto fa, appena finite le ultime parole, ci fu un terremoto e tutta la casa tremava forte per almeno 5 secondi. Ora è stato annunciato alla televisione. A Milano è durato un minuto. A Bologna ci sono state due scosse. La scossa si è sentita in tutta l'Italia del nord. Fino ad ora non ci sono stati danni o vittime, solo tanta paura e gente che si è riversata in strada. -

Gnomen 49- Deborah si è ricordata che quando aveva sognato Beniamino che diceva di essere vivo e Daniele morto, prima di ciò, in un altro sogno, aveva visto che Paolo stava su un’impalcatura di una casa. Una donna cattiva passava per farlo cadere e alla fine ci riuscì. Paolo era caduto ed era morto. Poi, però, era risorto. Era diventato come un nuovo ragazzo e Deborah era molto felice. - -

Gnomen 50- Il segno viene a dire, prima di tutto, non pensate che gli altri allievi siano morti e solo Paolo, poverino, è rimasto vivo. No! Anche il Cavallo Bianco è morto con noi. E poi, ho sempre detto che anche lui è un grande Nun, e guardate qui come egli è riuscito a farsi finire proprio in codesto cinquantesimo Gnomen del Libro del Tribunale di Mordechai ha-Tzadik, questa volta trasferito alla Collana della Shoshana per aggiornare gli allievi sull’andamento dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, per merito del Goel Haim

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CAPITOLO 7

 

5 Gennaio 1994, Beer Sheva: Peretz sognò di trovarsi in un palazzo con tante persone e di parlare di fede con un tipo bonaccione, piuttosto corpulento. Peretz insegnava a costui i principi della fede, con reciproco piacere. Poi, Solly disse a Peretz: "Ma che bello, qui ci sono tanti tipi di persone e tutti hanno la fede. Peretz gli rispose: "Non tutti, non tutti, al 6° piano ci sono i Belgi e loro sono scienziati freddi che non ce l'hanno".

 

8 Gennaio 1994, Beer Sheva: Solly sognò Yizhak Rabin che gli chiedeva molto gentilmente di aiutarlo: doveva tenere forte una sedia sulla quale egli picchiava con forza con un martello. Solly lo aiutò volentieri e dopo, Rabin, sempre premuroso e gentile, gli chiese se per caso, avendo lui tenuto la sedia mentre picchiava, si fosse fatto male alle unghie. Solly gli rispose di no. *

* Peretz ha spiegato che Solly deve fare una preghiera per Rabin: la sua sedia di primo ministro, è in pericolo. Solly può aiutarlo a sostenerlo.

 

 29 Gennaio 1994, Sombrero: Peretz sognò di essere seduto a un tavolo accanto al Maestro Haim; c'era anche Paolo, che ogni tanto scompariva; c'erano altri allievi. Il Morè disse a Peretz di spiegare a Paolo che il dire è come il fare, perché il dire è una azione.

 

3 Febbraio 1994, Bersheva: Solly sognò il Maestro Haim; ricorda che nel sogno il Morè gli svelava il segreto della Kabalà Ma'asit. Vide a più riprese che il Morè diceva: "Acqua" e compariva l'acqua. Diceva: "Pecora" e compariva una pecora e cosi via, acqua e pecora. Ricorda che nel corso del sogno Solly riferiva la cosa, con molta emozione, a Peretz. Ricorda ancora che, durante il sogno, il Maestro pronunciava anche altre 2 parole, a parte pecora e acqua, ma non ricorda quali.

 

17 Febbraio 1994, Beer Sheva: Solly vide in sogno Peretz che era in Italia, e vide in Israele un'altra persona che diceva di essere l'Asino, e diceva le stesse cose di Peretz (sembrava proprio il sosia di Peretz). Solly, confuso, chiese a Peretz, quello in Italia: "Ma Peretz, mi devi dire chi è il vero Asino, tu o l'altro, non è possibile che ce ne siano due! E' una cosa troppo importante!".     Peretz gli rispose: "Ti sconvolgi per così poco?" Solly replicò: "Va bene, Peretz, hai ragione, devo rimanere calmo, ma ti chiedo di nuovo, chi è il vero Asino?". Peretz non rispose, ma sorrise.

 

12 Marzo 1994, Sombrero: Giuseppe sognò di trovarsi all'ospedale S. Raffaele di Milano. C'era un gruppo di allievi della casa della Redenzione. Uno di questi allievi chiamava Giuseppe e gli diceva: "Giuseppe vieni qui che c'è il Maestro".

Giuseppe si avvicinò verso il Maestro. Anche un allievo si avvicinò in ginocchio quasi per fargli onore. Il Maestro lo riprese con fare serio e gli disse che era proibito avvicinarsi a lui in quel modo. Quando vide il Maestro, Giuseppe gli disse: "Noi già ci conosciamo". Entrambi si salutarono con una stretta di mano. Giuseppe seguiva il Maestro ovunque andasse. Il Maestro quando vedeva una persona gli diceva quello che aveva con molto tatto affinché la persona non si allarmasse troppo per la sua malattia. Quando il Maestro parlava e diceva la diagnosi della persona, Giuseppe vedeva di fronte a sé come uno schermo che descriveva tutta la anatomia di quella persona.

E cosi con altre persone che incontrava.

Poi il Maestro si avviò verso un ascensore per salire. Giuseppe gli spiegò il suo problema all'orecchio. Quando gli fece una domanda per una cura, il Maestro gli rispose:" No! Ora che devo salire al Cielo non c'é più libertà". Giuseppe capì che la risposta del Maestro aveva più sensi, uno probabilmente per certi tipi di segni, un altro per il mondo. In sogno, il Maestro indossava un vestito diverso dal solito.

 

2 Novembre 1994, Sombrero:  In sogno, Deborah vide Peretz nella Tenda che era legato ad una sedia, come un prigioniero. Deborah lo liberò ed appiccò del fuoco alla Tenda.

Peretz uscì di corsa, ma Deborah si ricordò che nella tenda c'erano i segni e con una canna cercò, invano, di spegnere il fuoco per salvarli.

La Tenda ormai era completamente bruciata. C'era presente un ragazzo (evidentemente un Angelo) che la tranquillizzò facendole vedere che nel frattempo Peretz si era messo in salvo e lui in un attimo aveva salvato tutti i Segni portandoli fuori. Peretz spiegò poi che se la persona non riesce a fare il suo lavoro o a fare ciò che aveva detto di fare, dovrebbe dire, per esempio: "Oggi avrei dovuto fare questo lavoro, ma non l'ho potuto fare."

 

16 Maggio 1994, Sombrero: Giuseppe sognò di trovarsi a Roma, in un grande anfiteatro. Qui c'erano tutti i ministri della Chiesa cattolica, dal Papa ai cardinali, che discutevano dei problemi attuali della Chiesa. Giuseppe era stato invitato a questo convegno. All'inizio si mise a cantare una bellissima melodia. Poi i cardinali decisero che si doveva passare ad un'altra persona che doveva parlare. Giuseppe disse:" Visto che sono qui colgo l'occasione per parlare". Alzò la sua voce verso i prelati con un tono deciso e disse:" Scusatemi! Ho da dire una cosa molto importante, fatemi parlare". Giuseppe davanti alla platea ed al mondo intero disse:

"Voglio parlare del problema dell'antisemitismo che voi padri della chiesa in questi secoli avete sempre aizzato contro gli ebrei. Ricordatevi che Israele é il popolo eletto da Dio, e per questo fatto è stato perseguitato molto nella storia. Ma ora tutto questo deve finire. Chi odia gli ebrei, va contro Gesù stesso, poiché Gesù era ebreo".

Il pubblico presente sentendo queste parole rimase in silenzio, ma dopo qualche secondo di riflessione tutti applaudirono, alcuni prelati rimasero sconcertati, tranne il Papa, che fu l'unico ad applaudire Giuseppe. Giuseppe da quel momento divenne famoso.

 

29 Giugno 1994, Cogoleto (Ge): Giuseppe in sogno vide che molte persone andavano contro natura, sia nel parlare che nell'agire. Giuseppe capiva che Satana aveva preso il sopravvento sugli uomini. Ma la cosa che lo spaventava di più era il fatto che Satana faceva il suo gioco con dei bambini. Giuseppe cercava in tutti i modi di spiegare alle persone che Satana esisteva e che gli uomini erano sue vittime. Dopo vari tentativi di persuasione, si ritrovò fra le mani Joel, che fece un segno sulla sua testa e ne uscì un gufo. Le persone vedendo così si resero conto e si calmarono ed incominciarono a riflettere. Poi una voce dal Cielo disse: "Bravo, hai combattuto con Satana ed hai vinto".

 

22 Settembre 1994, Sombrero: Giuseppe sognò di trovarsi in Puglia, nei pressi di S. Margherita di Savoia (Bari). In questo paese scoprì un posto dove in passato c’era una comunità ebraica. Giuseppe parlò con una ragazza del posto e le disse: "Lo sai che Dio è uno? E sai che qui c'erano degli ebrei una volta? E che il popolo d'Israele è amato da Dio? Purtroppo qui c'è ancora del paganesimo". La ragazza rispose: "Proprio oggi ho letto l’oroscopo e diceva che avrei sentito delle novità, queste sì che sono delle novità importanti". Giuseppe aggiunse: "Non ti preoccupare, qui se vuoi, stabiliremo una scuola per insegnare tutte queste cose, ed una volta al mese, cercherò di venire per fare scuola". La ragazza ne fu contenta.

 

2 Ottobre 1994, Sombrero: Giuseppe in sogno si trovava negli Stati Uniti, nello stato di California. Dal Cielo vide scendere il Patto Nuovo di Geremia. In una zona desertica. Giuseppe disse: "Come mai è sceso qui?".Vedeva poi il profeta Geremia, di benedetta memoria, che camminava nel deserto. Giuseppe capiva che il profeta mostrava il suo cuore del Patto Nuovo che aveva ricevuto nella profezia. Il posto dove era sceso il Patto era molto bello. I monti avevano uno straordinario colore, il cielo era di un colore rosso che si rifletteva su tutta la valle. Poi sempre in quella zona c'era un posto dove si combatteva, e chi vinceva doveva recarsi giù nella valle. Giuseppe poi sentì la voce di Peretz che parlava del posto e capiva che era li in qualche parte ma non lo vedeva. Infine una voce disse: "Questo posto si chiamerà lo Stato d'Israele di California".

 

3 Ottobre 1994, Sombrero: Giuseppe, in sogno, vide Mosè, Magister Noster, sopra una montagna. Aveva di fronte il popolo d’Israele che lo invocava. In mezzo al popolo c'erano anche gli ebrei etiopi. Mosè disse dalla montagna: "Dio ora mi manda con il Terzo Nome, che voi israeliti non conoscete ancora. Questo è il Nome della purificazione." Mosè aveva visto il male che c'era nel popolo causato da alcuni religiosi ultra-fanatici, che seguivano lo Zohar. Dal Cielo c'era un decreto di distruzione per il popolo. Mosè, vedendo i suoi figli etiopi capiva che non tutto il popolo aveva peccato. Poi si accorse che avevano toccato anche i suoi figli e si arrabbiò molto. Per salvare Israele tornò indietro nel tempo per cercare di salvare le radici d'Israele. Mosè era tornato nel tempo al deserto di Sinai e si festeggiava Succot. C’erano molte capanne con tende. Non c’era tempo da perdere, a causa del decreto; si avvicinò ad una tenda e, con volto serio, disse ad un israelita: "Non c'è tempo da perdere". Mosè la ricopriva con un panno nero, ed in mezzo al panno c'era una stoffa bianca. Mosè fece il segno e disse: "Questo è un segno contro la morte".

 

9 Ottobre 1994, Sombrero: Giuseppe in sogno vide che erano tornati i nazisti, per cui fu arrestato e messo in prigione. Giuseppe voleva avvisare a casa della sua assenza. La cosa strana era che non c'era il soffitto. Ad un certo punto, la porta del carcere si aprì da sola ed entrò un uomo. Quest'uomo si presentò e disse: "Io sono il Profeta Geremia, sono venuto a liberarti e non ti devi preoccuparti di nulla”. Dopo di ciò, Giuseppe sognò di trovarsi all'entrata del Palazzo di Giustizia a Milano. Qui vide Minazzi (uno conoscente) che camminava. Minazzi annunciava agli ebrei di passaggio: "E' arrivato il tempo; se volete saperne di più, entrate dentro”. Dentro al palazzo di Giustizia c'era una stanza dove Peretz e altri ebrei pregavano insieme. Inoltre, Peretz dava spiegazioni sul Patto Nuovo e sulla falsa dottrina dello Zohar. Tutti gli ebrei presenti ascoltavano con serietà e interesse le sue spiegazioni. Nella stanza c'erano anche gli allievi della Casa della Redenzione.

 

17 Ottobre 1994: Giuseppe in sogno parlava con un cinese, che gli disse: "E' giusto credere in un solo Dio, questa è una fede vera". Giuseppe gli rispose: "Se un solo cinese capisce la fede monoteista, tutta la Cina si potrà salvare”.

 

12 Giugno 1994, Sombrero: Paolo sognò che si erano presi due leoni da macellare con la shechità. *

Sempre nella stessa notte Sharon sognò che in casa di Peretz, nascosto nell'armadio, c'era un uomo anziano morto, che però non voleva morire.

* In quello stesso giorno è morto il falso-messia Menahem Mendel Shneerson;

 

5 Settembre 1994, Milano: Beniamino sognò di assistere al funerale del Maestro Haim; c'erano Peretz, Paolo, Daniele e tanta altre persone. Dopo vide un uomo anziano che aveva all'incirca 80 anni vestito di nero con la camicia bianca che da solo trasportava, faticosamente, la bara del Maestro.

 

13 Novembre 1994, Sombrero: Deborah, in sogno, stava cucinando delle polpette e ogni polpetta che cucinava rappresentava una poltrona che la signora Michail con suo figlio regalavano a noi. Poi Michail andò a tavola con Peretz e Paolo e parlarono di Segni fino a tarda ora. Rahhel uscì in giardino per riportare i bambini in casa. Trovò fuori la signora Margherita, che domandò: "Perché non coltivate verdure in giardino?" Rahel rispose: "Non abbiamo avuto tempo da dedicare alle verdure, ma però abbiamo piantato tanti fiori e se vuoi puoi potare le rose del giardino". Cosi la signora fece e potò tutte le rose ed i garofani. Arrivò poi Peretz con Paolo e diede a Rahel il bastone del Morè Haim. Rahel notò che il bastone era consumato nella parte dell'impugnatura per via dei tanti Segni fatti; ne rimase dispiaciuta perché era la parte dove il Morè appoggiava la sua mano. Peretz le disse di non preoccuparsi e che l'avrebbe rifatto d'oro. Rahel vide il bastone mutare tre volte (come era--come ramo grezzo e tortuoso-- e con l'impugnatura d'oro) poi vide nel cielo il volto del Morè che li guardava, sorridente e felice. Ella vide poi di essere incinta e non vedeva l'ora di partorire; dal cielo le dissero che Gabriele è il nome di un Arcangelo, ma che è un po’ pesante per un bimbo, come altri nomi biblici. Poi le venne detto di chiamare il nascituro "Asher", legato al Nome di Dio "Sarò Quelchè Sarò".

 

 Milano 3 Gennaio 1995: Nelda Levi vide in sogno il Maestro Haim, di benedetta memoria, che era sdraiato su di un prato, indossava un pigiama color beige. Pinuccia, sua nipote, figlia di Iliade, danzava con un'anfora piena d’acqua intorno al Maestro.

 

15 Ottobre 1995: Giuseppe in sogno vide degli Ebrei in preghiera che dicevano lo Shemà Israel. Dal cielo scese una musica melodiosa e Giuseppe intonandosi con quella musica disse: "Israel, Israel". Gli ebrei in preghiera sentendo Giuseppe rimasero stupiti. Egli si avvicinò a loro e disse: "Ora i nuovi ebrei che faranno parte della Casa della Redenzione potranno dichiarare la Unicità di Dio; sempre in quell'istante scese dal cielo una melodia profonda e Giuseppe in armonia con la melodia disse: “Grazie El Shaddai, El Shaddai è Grande, El Shaddai è Uno".

 

5 Marzo 1995, Beer Sheva: Solly nel sogno vide il Maestro Haim; c'era un piccolo gruppo di tedeschi di 5 o 6 persone di varia estrazione. Il Maestro Haim disse loro: "Io dirò qualcosa e voi risponderete Amen." E continuò: "Io giuro, nel nome di Elohei Israel, che pagherete fino alla fine delle generazioni per quello che avete fatto al popolo ebraico." Loro, a capo chino, risposero: "Amen."

 

20 Gennaio 1995, Beer Sheva: Solly sognò il Maestro Haim, di benedetta memoria, che era seduto ad un tavolo, insieme ad altri due ebrei religiosi e stavano studiando Haim Vital e disse: (parole del Maestro) "Halichatò ba Kodesh".

 

6 Marzo 1995, Milano: Daniele in sogno sentì una voce che disse: "Il cristianesimo prenderà 'makot' direttamente da Dio, il Creatore di tutte le cose esistenti, come fece con gli egiziani in Egitto. Le nazioni non hanno ricordato la benedizione data da Isacco a Giacobbe, ‘Coloro che ti benediranno saranno benedetti, coloro che ti malediranno saranno maledetti’. Le nazioni, tramite il cristianesimo, si sono salvate, ma sono anche state punite poiché si sono collegate alla sorgente della verità e della luce ed hanno chiamato luce buio e buio luce; falsificando la vera fede e odiando allo stesso tempo coloro che l'hanno ricevuta, Dio farà giustizia con coloro che lo odiano.”

 

15 Novembre 1995, Sarzana: Paolo sognò di trovarsi in una città (non ricorda quale, però turistica). Casualmente stava parlando con un ragazzo asiatico (forse giapponese); questo era un cattolico fervente e parlava come le suore con una cantilena infantile; diceva di come la sua religione era pura e parlava male del popolo d'Israele e aggiunse: "Se mi sentisse parlare così un israeliano, forse si arrabbierebbe." Paolo seccato gli rispose: "Ne hai uno proprio di fronte!" Questo smise immediatamente di sorridere e si spaventò, e, incominciò a lanciare insulti verso la fede ebraica. Paolo indignato gli sputò addosso, ma questi con un balzo non naturale evitò il contatto. Paolo capì che era un segno e che doveva acchiapparlo, quindi lo rincorse. Questo trasse fuori le immagini della madonna e dei santi per adorarli, pensando che lo avrebbero protetto ed incominciò ad urlare forte come un matto, era terrorizzato dal fatto che lo sputo lo raggiungesse. Paolo lo raggiunse, gli strappò le immagini ci sputò sopra e urlò dicendo che questa è pura idolatria.

 

6 Marzo 1995, Sombrero: Paolo in sogno si trovava nella Chiesa del Vaticano insieme a Peretz; entrambi avevano la kipà. All'interno della Chiesa c'era un banchetto e la gente mangiava; anche Paolo e Peretz si misero a mangiare qualcosa. Prima, però, come di consueto, Peretz disse la benedizione in ebraico. Poco dopo le pareti della Chiesa cominciarono a tremare fino a che tutto crollò.

 

23 Aprile 1995, Sarzana: Paolo sognò di trovarsi a Roma; vide dei muratori che stavano lavorando; uno di loro consegnò a Paolo una grossa chiave antica tutta in ferro battuto da portare a Milano per farla aggiustare. Paolo la prese e provò a sistemarla, ci riuscì e la riportò subito ai muratori. Questi rimasero molto contenti perché potevano finalmente fare un'importante inaugurazione.

Poi si trovò nella Chiesa del Vaticano ed indossava la kipà sulla testa. Una voce d'uomo lo chiamò, lui si girò e vide che era il Rabbino Capo Toaff, accompagnato dal Rabbino Capo di Milano, Laras. Entrambi si salutarono. Poi il rabbino Toaff prese il braccio di Paolo e, correndo, fecero un giro all'interno della Chiesa. Successivamente ci fu un pranzo al quale partecipavano Toaff, Laras, Paolo e tante altre persone; l'atmosfera era gioiosa e di festa.

 

20 Luglio 1995, Sarzana: Paolo sognò di assistere al funerale del Maestro Haim, all'atto della sepoltura. Peretz stava giungendo piano, piano, e sapeva che la sepoltura era già iniziata. Paolo piangeva dal dispiacere, ma una voce gli disse che non si doveva piangere perché la dipartita del Maestro sarebbe coincisa con la salvezza per l'umanità, per cui bisognava gioire.

     Poi, vide il Maestro vivo, che era seduto ad una tavola con altre persone (penso che ci fosse anche il Profeta Elia, di benedetta menzione); salutò il Maestro baciandolo, lui sorrise e disse: "Hai capito la lezione che ti ha fatto Peretz?” Paolo rispose con un sorriso affermativo. Il Maestro con serietà e determinazione disse: "Ricordati che Dio è Dio della Giustizia!". Paolo rimase scosso da quella frase.

Dopo si trovò in una stanza con il Maestro e Peretz. Peretz doveva rinnovare la società e così Peretz e Paolo si strinsero la mano, e mentre le mani erano unite il Maestro mise la sua mano destra sopra le loro per sigillare l'evento.

 

5 Novembre 1995 Sarzana: Deborah vide in sogno Yitzhak Rabin vestito di bianco e sorridente.

 

4 Settembre 1995, Bersheva: Solly, in sogno, parlava con dei rappresentanti palestinesi. Disse loro: "Se volete, prendetevi pure Hebron; ma la Mearat Hamah'pelà è il cuore del mondo ed è nostra".

 

3 Novembre 1995 Milano: (giorno del Bar Mitzvà di suo figlio Jonathan, parashà "Lech-Lechà") Solly sognò Rav Ovadia Yosef. Egli era con un suo aiutante, anch'egli rabbino, che accusava Solly di essere ostile verso i Habbad.

Solly gli rispose: "Per me sono idolatri e stop!"

Poi parlò con Rav Ovadia Yosef del Sefer Milhamot ha Shem e il rabbino gli disse che già lo conosceva. In seguito, Solly gli disse di essere allievo del Maestro Haim, di benedetta memoria, e, a tale notizia, Rav Ovadia si emozionò molto.

 

Settembre 1995, Sarzana: Deborah sognò di trovarsi in un supermercato; c'erano tre prodotti dello stesso tipo, ma di marche e prezzi diversi. In sogno udì, ripetutamente, le parole del Maestro Haim che diceva che la via giusta è sempre quella del mezzo. Mentre osservava i prodotti, sentì dire che bisognava seguire le parole del Morè, anche quando si va a fare la spesa; bisogna scegliere sempre i prodotti che hanno il prezzo medio perché quelli in offerta ad un prezzo troppo basso, il più delle volte sono prodotti scadenti e possono nuocere alla salute. I prodotti, invece, con prezzi troppo alti, sono di qualità uguale a quelli del costo medio, ma costano di più perché sono pubblicizzati.

 

18 Marzo 1995, Sovere: Sharon ha sognato un giovane ragazzo dall'aspetto molto curato, bello e pulito che diceva: "Per gli ebrei la verginità è molto importante e non ha prezzo".

 

 25 Marzo 1995, Sombrero: Giuseppe vide in sogno che dal Cielo era sceso l'Altare della Grande Israele in forma di cerchio. Giuseppe non riusciva a capire se questo Altare veniva per sostituire o per completare. Per tutta la notte questa visione fu presente. Oltre a ciò, Giuseppe vide il numero 40, che corrispondeva a questo nuovo altare.

Poi Giuseppe vide Peretz con in mano un taccuino e una penna per prendere appunti, che gli diceva: “Bisogna fare dei collegamenti".

 

13 maggio 1995, Milano: Giuseppe sognò di trovarsi in autostrada dove era avvenuto un grave incidente stradale. Vide poi una processione di vari ebrei. Giuseppe si unì a loro e ad un certo punto disse: "El Shaddai!" Un ragazzo lo sentì e gli domandò: "Perché hai pronunciato questo nome?". Giuseppe gli rispose: "Ho detto un nome di Dio, per fermare il malocchio. Se Dio vuole tu vedrai la Redenzione Finale". Questo ragazzo e Giuseppe divennero amici ed insieme proseguirono in questa marcia. Durante la marcia, videro un bambino per la strada, abbandonato, era così minuscolo che stava sul palmo di una mano. Giuseppe si commosse e lo prese fra le sue mani, si distaccò dal gruppo cercando un posto solitario. Dal cielo si udì una melodia dolce; Giuseppe pregò ad El Shaddai affinché questo bambino potesse vedere la Terza Redenzione Finale.

 

29 Luglio 1995, Sovere: Giuseppe, in sogno, si trovava a Milano, in piazza del Duomo. C’era una manifestazione folcloristica, una specie di carnevale, con la gente vestita con strani abiti. Vedendoli, Giuseppe prese un microfono collegato con l’altoparlante e disse: "Ma come vi siete conciati? Tutto questo non porta a niente, vi mascherate per ricordarvi di essere qualcuno o per attirare l'attenzione su di voi. Questa strada non porta alla salvezza, ma solo all’illusione di essere... dentro di voi siete vuoti!" Le persone sentendo queste parole si offesero e inveirono contro di Giuseppe. In quel momento apparve Peretz vicino a Giuseppe, che ad alta voce con tono deciso e fermo disse: Ora state a guardare, è El Shaddai che salva. Guardate cosa fa il Signore degli Eserciti". In cielo si formò una nube con un cerchio, dalla quale si staccò uno scudo di ghiaccio che cadde sul braccio sinistro di Giuseppe. Le persone rimasero strabiliate e si avvicinarono a Giuseppe. Peretz in quel momento disse: "Qui le persone per credere hanno bisogno di vedere miracoli." Giuseppe fece avvicinare la gente e disse: "Ora voi, increduli, per purificarvi, toccate questo scudo prima che si sciolga". Ad ogni persona che toccò lo scudo Giuseppe disse: “Che El Shaddai ti benedica" Fino a quando lo scudo si sciolse del tutto.

 

20 Ottobre 1995, Sombrero: Giuseppe in sogno provò una grande gioia vedendo dei ragazzi ebrei che pregavano Dio. Giuseppe si avvicinò loro e si mise a cantilenare “Israel, Israel". I ragazzi incuriositi gli si avvicinarono e subito fecero amicizia. Giuseppe disse loro: “Ci sono grandi novità per il mondo e per il popolo d'Israele, come il verso che dice: 'Farò sentire cose nuove, occulte e sconosciute, che voi non potete dire le sapevo'. Ora voi potete annunciare che Dio è Uno in questo modo: 'Todà El Shaddai, El Shaddai Gadol, El Shaddai Ehad'". Dalla bocca di Giuseppe uscirono queste parole con una melodia meravigliosa che era scesa dal Cielo. I ragazzi si meravigliarono di questa novità. Giuseppe disse che tutto questo faceva parte della Redenzione promessa da Dio ai nostri padri.

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CAPITOLO 8

 

La Scuola della Shoshana si distingue da qualsiasi altra Scuola educativa nei seguenti punti:

1 - Essa rappresenta la Scuola degli insegnamenti della Terza Redenzione Finale per merito delTerzo Redentore (GOEL in ebraico) Finale, il Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Maestro Haim ben Moshè (San'aa, Maggio 1914 - Milano, giugno 1982).

2 - Non si può in questo documento spiegare i dettagli del contenuto del termine ‘Terza Redenzione Finale’. Presentiamo, invece, delle generalità del suo importante ed universale contenuto.

3 - Secondo la sacra storia del popolo ebraico, le grandi redenzioni di Dio, Benedetto Egli Sia, Creatore di tutto l’universo, sono tre:

(1) - la Prima Redenzione del popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto, circa 3500 anni fa;

(2) - la Redenzione del popolo ebraico dal decreto totale di distruzione circa 2600 anni fa in Persia, tramite l’intervento della regina Ester e tramite la correzione del popolo attuata da Mordechai il Giusto;

(3) - la Terza Redenzione Finale, ancora attesa dal popolo d’Israele, che non è solo per gli ebrei ma per tutte le nazioni.

4 - Si chiarisce subito, vivendo in un paese cattolico, che la missione di Gesù di Nazaret, nel contesto della Terza Redenzione Finale, rientra in una nuova ottica, del tutto diversa, sia rispetto al cattolicesimo ed ogni forma di cristianesimo tradizionale (cattolico, ortodosso, protestante, evangelista, ecc.), sia rispetto a tutte le idee tradizionali ebraiche. Qualche generalità sulle differenze:

a) nel contesto della Terza Redenzione Finale, quella missione si colloca e si spiega nel concetto generale di ‘la Realizzazione Storica del Segno Profetico biblico dell’Ariete sacrificato al posto di Isacco, nostro padre’. -

b) nei confronti della teologia cristiana generalizzata, non esiste paragone o similitudine fra la fede cristiana tradizionale e fra la fede del Messaggio Nuovo della Terza Redenzione Finale, in quanto quest'ultima aderisce strettamente e severamente al Secondo Comandamento che vieta, nel modo più assoluto, la ‘deificazione’ di qualsiasi persona o entità. E’ chiaro, dunque, che tutta la teologia tradizionale cristiana non ha alcun riscontro con la pura fede monoteista di base.

(c) Inoltre, il Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale ha ricevuto e rivela stupefacenti novità riguardanti:

il Maestro di Giustizia, fondatore della antica Scuola degli Esseni;

Giovanni Battista, che frequentò tale Scuola per almeno 8 anni;

Yeshua (Gesù) stesso che studiò nella Scuola degli Esseni per 3 anni interi;

i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali occultati nella Scuola. - Pertanto, le nuove chiavi delle vere origini del Cristianesimo cambiano radicalmente l’ottica storica della Missione di Gesù.

(d) la missione ‘messianica’ di Gesù deriva dai Segni Iniziali, detti anche Segni di Isacco, nostro padre (nei confronti dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale che sono i Segni di Giacobbe, nostro padre); essi contenevano i Segni Messianici Iniziali divisi in 2 categorie generali, i Segni del Messia figlio di Davide ed i Segni del Messia figlio di Yosef.

(e) tutti questi Segni Messianici Iniziali, oltre alla Missione dell’Ariete Sacrificato, sono passati tramite la missione di Cristo, sebbene siano usciti poi distorti e fraintesi dai Padri della Chiesa, particolarmente da Giovanni Evangelista e Paolo di Tarso. In ogni caso, essi erano i Segni Iniziali e la loro importanza essenziale consiste che senza di loro non si può pervenire al periodo storico della Redenzione Finale e ai Segni Completi.

(f) il motivo principale della totale distorsione teologica deificante del cristianesimo tradizionale deriva ‘dagli sforzi dei Padri della Chiesa di spiegare ed interpretare quei Segni Iniziali come se fossero i Segni Completi della Redenzione Finale.

5 - Gli studi sui suddetti 4 punti riguardanti la missione di Cristo, vengono a chiarire molte parole scritte nei Profeti d’Israele che a volte hanno un duplice scopo storico messianico, cioè contengono riferimenti sia alla missione di Yeshua, strumento della Gelosia di Dio in quell’epoca sia alla missione della Redenzione Finale. Con i Segni Completi quelle profezie raggiungono i Significati Storici Completi mentre, anticipando la rivelazione dei Segni Completi, possono essere letti secondo i Segni Iniziali. Esemplare a questo proposito è l'ultima profezia di Malachia 3.

6 - Oltre a tali nuovi studi sui Profeti e sulla Torà, i Segni Completi forniscono le Nuove Profezie della Doppia Quarta Generazione Spostata. Queste nuove profezie dichiarano le molteplici manifestazioni del profetizzato ‘Grande e Terribile Giorno del Signore’. In generale, in tutta la Quarta Generazione, un periodo di 65 anni, diviso in 2 periodi di 35 e 30 anni, a partire dalla Pasqua del 1983, si compie il Grande e Terribile Giorno del Signore.

7- Le notizie profetiche, dunque, di questa ‘doppia’ generazione sono ‘grandi’ da una parte ma sono ‘terribili’ dall’altra. Le notizie grandi, ad esempio, sono la venuta del Redentore Finale, Haim, e tutti i Meravigliosi Segni Completi che stabiliscono la Redenzione Finale nel mondo. Le notizie terribili sono le catastrofi, le malattie, i conflitti, le acque alte, le esplosioni, i cambiamenti climatici ed, in genere, le punizioni che colpiscono chi va contro la natura, chi fa idolatria, chi adora il dio Denaro e chi commette iniquità.

8 - Non è, certamente, la Scuola della Shoshana con gli insegnamenti del Nuovo Messaggio ecc., che può da sola ‘portare’ la Terza Redenzione Finale al mondo. Gli eventi straordinari della Mano Forte dimostreranno a tutti che solo Dio Onnipotente porta la Redenzione Finale al mondo. La Scuola della Shoshana è lo strumento educativo per insegnare e diffondere tali novità, sia quelle grandi che quelle terribili. Dagli avvenimenti della Quarta Generazione Finale la gente capirà chiaramente che Dio, Benedetto Egli Sia, sta operando tutto quanto, e cercheranno i Segni Completi della Terza Redenzione Finale, senza sapere ancora, si capisce, i nuovi termini della Nuova Rivelazione.

9 - In questa fase storica della Quarta Generazione ci sarà il Segno dell’Asino che Mangia il Pane. Per poterlo capire è necessario premettere un'importante novità rivelata nella Terza Redenzione Finale: si tratta di una questione che era nascosta fino al tempo della scelta del Goel Finale, Haim, e fino alla discesa dei Segni Completi; il Redentore Finale, Haim, non è il Messia ed i Messia che verranno non sono il Redentore. Il Messia in terra, nonostante la sua elevazione è al livello di Asino nei confronti dello scelto Goel, il Giacobbe della Storia e lo Splendore di Israele per tutte le generazioni della Redenzione Finale.

10 - Il Redentore, invece, Risorto nel Nuovo Regno dei Cieli, è il Giudice Unto del Regno dei Cieli. Tutte le future unzioni collegate alle missioni messianiche in terra saranno sotto il permesso e sotto l'‘Unzione’ del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Haim.

11 - Il Giudice Unto del Regno dei Cieli, che ‘si siede sulla Sedia’ del Nuovo Regno, dirige gli adepti, attraverso Sogni-Segni meravigliosi e profetici. Ciò, provato più volte in questi primi 14 anni della Nuova Missione, è nuovo, straordinario e stupefacente ed è strettamente collegato con il Segno Completo della Risurrezione del Maestro Haim.

12 - Il Segno dell’Asino che Mangia il Pane è del tutto particolare alla Quarta Generazione. L’Asino, in effetti, è uno strumento nelle mani del Redentore Finale per assicurare che i Segni e le meravigliose novità scendano e vengano ricevuti dagli allievi per il mondo. A questo scopo, ad esempio, l’Asino, spesso fa vari tipi di segni assieme agli allievi per collegare il mondo al Regno dei Cieli.

13 - Il Segno dell’Asino stabilisce nel mondo i Segni Completi della Casa di Preghiera della Redenzione Finale, il Nuovo Rito, la Nuova Legge della Terza Redenzione Finale e la Scuola della Shoshana (così come i Segni della Scuola di Ester in Israele ed i Segni della Scuola dello Yellow Rose negli Stati Uniti).

14 - In effetti, l’Asino non è un essere umano, bensì un Asino molto sorprendente dal Regno dei Cieli. Tutti coloro che partecipano al suo Segno diventano anche loro Asini che Mangiano il Pane e possono ragliare le grandi novità a volontà. Ma per dirigerli, il Maestro Haim, dal Regno dei Cieli, sceglie la persona in terra per fungere da ‘Capo’ Asino e per spiegare agli altri Asini tutti i nuovi ragli. Dall’inizio sino ad ora, è stato scelto Peretz (Paul) Green, primo allievo dello Tzadik Haim.

15 - La scelta di ‘Capo’ Asino, comunque, è particolare in quanto le profezie note necessitano che egli sia ebreo dalla nascita, circonciso nel Patto di Abramo e discendente dalla Tribù di Giuda, ciò per motivo della grande ‘attraversata’ dei segni messianici collegata alle promesse di Dio verso il messianismo della Casa di Davide, figlio di Ishay.

16 - Ciò è simile a quanto menzionato di sopra che tutte le profezie messianiche hanno ‘attraversato’ la missione di Gesù per il compimento dei Segni Iniziali (e perciò anche Gesù dovette essere ebreo dalla nascita e circonciso e della tribù di Giuda). Similmente i Segni Messianici Completi, come i Segni del Messia figlio di Davide ed i Segni del Messia figlio di Giuseppe, portati giù in terra dall’Asino che Mangia il Pane, devono attraversare la persona scelta dal Maestro Haim per portare questo titolo. Perciò anche quella persona deve avere le radici dalla Casa di Davide per poter ‘immedesimarsi’ in quelle profezie. La persona di Peretz, tuttavia, non è il Messia o un Messia o un Profeta o figlio di Profeta bensì il primo portavoce dei Segni Completi Redenzionali e Messianici della Terza Redenzione Finale in merito al Maestro Haim. Peretz, insieme agli altri allievi, tramite l’Asino Messianico, stabilisce i Segni Completi nel mondo per i futuri Messia (o Asini) che verranno.

17 - Dal primo anno della discesa dei Segni Completi (1982-1983) essi formano un ordine particolare e preciso, dando Sei Grandi Segni della Terza Redenzione Finale. Questi 6 Segni formano le basi di tutti i Segni che arrivano dopo, cioè tutti quanti i moltissimi Sogni Redenzionali ed i Segni che essi contengono rientrano in uno o più dei Sei Grandi Segni. I Sei Grandi Segni, dunque, esprimono la globalità di tutti quanti gli argomenti della Terza Redenzione Finale. E’ importante, quindi, notare i nomi precisi e l’ordine esatto di questi Sei Grandi Segni:

(1) Il Segno delle Stelle Redenzionali.

(2) Il Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli.

(3) Il Segno della Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot (Inaugurazione delle Inaugurazioni).

(4) Il Segno dell’Asino che Mangia il Pane.

(5) Il Segno della Doppia Quarta Generazione Spostata e il Segno della Nuova Costruzione.

(6) Il Segno della Resurrezione del Maestro di Vita, Haim.

18 - In pratica, ognuno dei Sei Segni diventa un Libro intero ed i Sei Libri diventano l’oggetto di studio della Redenzione Finale. Il curriculum della Scuola della Shoshana è basato su tali Sei Libri. I Libri insieme formano l’opera scritta della Terza Redenzione Finale e rientrano sotto il titolo generico di Sefer Mishnat Haim cioè il Libro che contiene tutti gli studi mandati dal Maestro Haim.

19 - Nell’estendersi dei molteplici testi, però, i Sei Libri diventano ‘13 Colonne’ di studio e ciò rappresenta più precisamente il curriculum della Scuola della Shoshana. ‘Shoshana’, in ebraico, significa ‘Rosa’ e si dice nella tradizione che la Rosa ha Tredici Petali. Per questi motivi il curriculum della Scuola della Shoshana viene denominato ‘I Tredici Petali della Rosa’.

20 - La Terza Redenzione Finale, in conclusione, rappresenta la grande svolta storica che conduce il mondo alla promessa pace lungo la quale l’umanità procede nella vera fede, nella giustizia e nel comportamento retto in tutti i sensi. Quelle fasi redenzionali, però, vengono precedute dalla tremenda svolta della Quarta Generazione in cui gli ordini precedenti della storia cadono dando luogo ai nuovi ordini del Nuovo Tempo.

21 - Per arrivare a tale incredibile cambiamento di direzione c’è tutto un ordine profetico che deve realizzarsi:

(1) deve essere scelto da Dio Altissimo il Terzo Redentore Finale;

(2) le notizie della Redenzione Finale devono scendere ed essere ricevute in terra;

(3) deve essere stabilito il Segno che si occupa della estensione delle notizie per il mondo;

(4) deve essere stabilita la Nuova Casa di Preghiera della Redenzione Finale;

(5) devono essere stabilite le Scuole della Redenzione Finale;

(6) devono essere preparati e fissati i testi ufficiali che riportano e spiegano le notizie;

(7) si deve preparare la strada per le profetizzate missioni messianiche della Casa di Davide per il popolo d’Israele;

(8) e allo stesso tempo si preparano le missioni della Casa di Giuseppe per diffondere le notizie fra i popoli;

(9) si deve avvertire la gente dei molteplici pericoli della Quarta Generazione;

(10) e si deve stabilire e diffondere la Nuova Protezione contro i mali della Quarta Generazione.

22 - Va qui aggiunto che la struttura interiore della Nuova Casa di Preghiera della Redenzione Finale si basa sull'universalismo dello stesso Nuovo Messaggio e si adegua, dunque, alle diverse esigenze dei vari gruppi di persone. Per questo scopo essenziale si trovano i rispettivi Altari di Preghiera nella Casa della Redenzione Finale, che sono:

Il Tappeto Musulmano per i Musulmani (Non viene contato come Altare perché i Musulmani non usano il Nuovo Rito bensì quello tradizionale con aggiunte per la Redenzione Finale). (1) l’Altare di Giuda per gli ebrei (2) l’Altare delle Figlie di Giacobbe per le ebree. (3) l’Altare di Efraim per i nuovi ebrei ritornati e rientrati (con la dovuta Circoncisione e Conversione secondo la Nuova Legge della Terza Redenzione Finale) nei confini della religione di Israele. (4) l’Altare delle Figlie di Israele per le donne. (5) l’Altare di Malchitzedek per le nazioni sia per coloro che provengono dal cristianesimo che per tutti i popoli che desiderano far parte della Redenzione Finale. Nella Casa della Redenzione Finale tutti pregano esclusivamente l’Unico Dio Vivente. (6) l’Altare delle Nazioni per le donne. (7) l’Altare del Sacerdote Unto per le Benedizioni Messianiche date dal Sacerdote Unto. (8) l’Altare della Sacerdotessa Unta (soprannominato l’Altare della Gioia della Vita). (9) l’Altare del Profeta Elia, di benedetta menzione, per gli annunci profetici della Quarta Generazione. (10) l’Altare della Shoshana, l’Altare che collega la Scuola alla Casa di Preghiera della Redenzione Finale. (11) l’Altare della Grande Israele (che è l’Altare del Segno dell’Asino che mangia il Pane, non solo per ebrei). (12) l’Altare dei Matrimoni. (13) l’Altare della Leviatanit.

23 - Anche la Casa di Preghiera della Terza Redenzione Finale fa parte delle profezie redenzionali, come dice il verso (Isaia, 56: 7): "E la Mia casa verrà chiamata ‘Casa di Preghiera’ da tutti i popoli". Questa Casa di Preghiera, dunque, è quella destinata ad essere costruita a Gerusalemme (e a Beer Sheva) dove diventerà il Terzo Tempio Finale di Sette Piani che non verrà mai più distrutto.

Perciò stabiliamo con questo Statuto la Scuola della Shoshana di cui la prima sede si trova a Milano, Italia. Alcune persone vengono designate come responsabili della Scuola della Shoshana: Esse sono: Peretz (Paul) Green, Anna Gasparotti, Nino (CarmineSaul) Fierro, Paolo Fierro, Daniele Manigrasso Giuseppe Manigrasso, Shaul (Roberto) Catucci, Deborah Polenghi.

Direttore Generale - Peretz Green.

Direttore della Scuola della Shoshana a Milano - Paolo Fierro.

in Israele : Solly Kamhaji, è responsabile per la Scuola di Ester e Davide Levi è responsabile per la diffusione delle Sacre Guerre contro la Falsa Kabalà dello Zohar.

Dicembre 4, 1996 Sarzana, Italia, Peretz Green

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CAPITOLO 9

 

Per la Correzione di Paolo a noi non interessa nulla della sua teologia; è sufficiente la Correzione dei Vangeli e del falso Verbo di Giovanni.

C’è invece un punto essenziale nelle lettere di Paolo che ha bisogno di chiarifimento: la tensione fra la Legge Antica e quella nuova cristiana.

Si sa che Paolo completò per il cristianesimo l’abrogazione della Legge della Torà, consolidandola con la proibizione di fare la circoncisione. Per Paolo, tutta l’Antica Legge era valida sino alla venuta di Cristo, dopo la quale i nuovi cristiani, entrati nella nuova legge di Cristo, non ne erano più comandati.

Non veniamo certamente a giustificare Paolo per ciò che fece. Va soltanto ricordato che alla luce del suo compito egli non avrebbe potuto fare diversamente. Similmente i primi Cristiani in Israele dovettero abrogare le leggi sui cibi proibiti dalla Torà. Già dall’inizio, il primo cristianesimo era proiettato verso ‘le nazioni’ ed era ‘previsto’ da quei Segni Iniziali Cristiani che le nazioni non avrebbero potuto reggere le leggi alimentari ebraiche. Per i greci ed i romani era (e lo è anch’oggi) cosa difficilissima cambiare le abitudini alimentari.

Per quanto riguarda il cibo, poi, fu determinante la frase di Gesù secondo cui ciò che entra nella bocca, alla fine, esce da un’altra parte, mentre il vero male sta in ciò che esce dalla bocca. Parole sante. Nonostante ciò, ci volle il famoso ‘segno’ di Akko, ricevuto da Pietro, per convincere i primi cristiani ebrei a cambiare direzione.

La circoncisione, però, è un Segno fondamentale strettamente collegato con la fede di Abramo. Essa è peraltro un comandamento pre-Torà, da Dio ad Abramo, per tutti i suoi discendenti. Quale discendente di Abramo potrebbe o vorrebbe abrogarla?! *-**

* altrove abbiamo spiegato che lo stretto legame fra il Segno della Circoncisione e la pura fede monoteista di Abramo, nostro padre, è stato provato storicamente. Gli ebrei ed i musulmani, grazie alla circoncisione, hanno preservato la fede in Dio Uno. I cristiani che l’hanno abrogata si sono contaminati con una fede associata e deificatrice. -

Paolo, ebreo circonciso ed ex-fariseo, sapeva cos’era la circoncisione. Non poté, comunque, separare la circoncisione dalla Legge della Torà (non esisteva ancora l’Islam come esempio di tale possibilità). Dalla santificazione della circoncisione con la rivelazione della Torà a Sinai, la circoncisione non era un segno separabile dalle altre Mitzvot della Torà ed essere circonciso nel Patto di Abramo significava essere integralmente obbligato, da ebreo, in tutta la Legge.

** vedi la Nuova Circoncisione del Patto Nuovo. Il Segno Completo dà sì la possibilità di entrare nel Patto di Abramo, sull’Altare delle Nazioni, senza essere comandato nelle mitzvot della Torà. - (vedi anche il sogno di Deborah in cui Gino, sebbene incirconciso, grazie alla sua fede nel’Unico Dio e per merito del Patto Nuovo fu giudicato ‘circonciso’ nel giudizio di sopra).

Paolo dovette, dunque, separare i nuovi cristiani provenienti dai popoli da tutta la Legge per far sì che rimanessero cristiani e non diventassero ebrei. Sotto tale ottica, non c'era altra soluzione.

L’abrogazione della Legge per i nuovi adepti, comunque, sarebbe stato meno dannosa, se Paolo avesse insegnato l’elevazione della Sacra Legge per tutto Israele ed il privilegio enorme per l’ebreo che cammina secondo i comandamenti della Sacra Torà. Egli, invece, abrogò la Torà stessa, chiamando l’Antica Legge ‘la morte’ contrapposta alla Nuova Legge e alla Nuova Vita data da Cristo. Egli formulò i termini per creare una vera e propria separazione fra la Legge della Torà e fra i nuovi cristiani, una separazione che, rafforzata poi dai Padri della Chiesa, divenne strumento di odio verso gli ebrei.

La chiara dichiarazione di Gesù ‘Non sono venuto per negare neppure una jud dalla Torà o dai Profeti’ (Matteo, 5: 18), fu disconosciuta da Paolo, che pose in rilievo la sola venuta del Cristo.

Nei Vangeli la tensione fra l’Antica Legge e quella nuova c’è ed è tale tensione, portata all’estrema conseguenza da Paolo, che vogliamo qui prendere in considerazione.

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Romani 2 - La vera circoncisione:

"17 E se tu ti chiami Giudeo, e ti riposi sulla Legge, e in Dio ti glorii 18 e conosci la sua volontà, e, istruito dalla Legge riconosci ciò che è meglio, 19 tu ti fidi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, 20 educatore degli ignoranti, maestro dei fanciulli, avendo nella Legge la formula della conoscenza e della verità; 21 tu dunque che ammaestri gli altri, non insegni a te stesso? tu che predichi di non rubare, rubi? 22 tu che dici non doversi commettere adulterio, lo commetti? tu che hai in abominio gli idoli, ne fai sacrilego commercio? 23 tu che ti glorii della Legge, con la trasgressione della Legge non disonori forse Dio? 24 (Giacché «il nome di Dio a causa vostra è bestemmiato tra le Genti» come sta scritto)".

La dichiarazione di Paul: Io, Paul Green, dichiaro davanti a Dio Altissimo e davanti al Tribunale di Sopra: Queste parole di Paulus tornano in pieno, purtroppo, nei nostri giorni per dare testimonianza contro Habad, i malefici ipocriti e veri nemici del popolo di Israele. Essi sono i Giudici che accusano gli innocenti e li uccidono con le loro parole di ‘Torà’ contro ciò che è giusto. Essi sono odiati dal Cielo e dalla terra, l’oggetto-causa, purtroppo, per il quale l’antisemitismo nasce e si mantiene. Habad è l’apice proprio di quel male, l’ipocrisia religiosa, il peggiore dei mali, quello odiato da tutti, ebreo o greco che sia! La loro ‘Torà’ è veramente morta e nessuna correzione può salvarli. Ciò perché il peccato in loro è profondamente radicato nella falsa-Torà che essi hanno ereditato, la falsa-Kabalà del Libro dello Zohar, sulle quali dottrine hanno costruito la loro torre odiata, con i mattoni linguistici che falsificano ogni virgola ed ogni parola ed ogni sentenza della verità e della giustizia di Dio secondo la vera Torà. Purtroppo, le parole di Paolo di Tarso tornano ora per testimoniare contro gli ottusi, i fomentatori di odio che pretendono di insegnare la Torà agli altri mentre essi stessi la trasgrediscono. Inganno infernale coperto di zucchero velenoso! Il nome è Habad che sta per Hochmà (Saggezza), Binà (Comprensione) e Daat (Conoscenza). Guardate bene l’umiltà di tale titolo! Habad, i falsificatori della religione in nome della Torà, una piccola ma pericolosa percentuale del popolo, che si erge a portavoce dell'ebraismo mondiale e inquina le menti del popolo ebraico.

* 3 dicembre 1996 - Ho sognato che eravamo a tre giorni da Pesah. Portavo un bicchiere pieno di zucchero o farina allo Tzadik Haim, dicendo che avevo gettato via e frantumato un precedente bicchiere di vetro e chiedevo se ne dovevo riempire un altro. Lo Tzadik Haim mi disse di riempirlo solo a metà con acqua. Quindi venni sequestrato da un gruppo di persone che diceva che dovevo essere impiccato. Venni condotto in un luogo dove c'era un nuovo macchinario di impiccagione che mi avrebbe tagliato la gola da dentro. Ero molto arrabbiato per l'ingiustizia subita e gridavo a squarciagola "sono innocente, completamente innocente. Non ho ucciso nessuno e non ho rubato a nessuno e non ho fatto del male a nessuno. E' il cuore spietato e malvagio dei Habadim che mi vuole morto. Ma essi pagheranno per questa mia morte e, alla fine, saranno distrutti”. Ero triste perché non mi avevano fatto giustizia. Non avevano voluto sentirmi; ero rattristato perché ero solo e venivo messo a morte senza avere nessuno vicino a me. Ciò nonostante, ringraziai Dio Altissimo e mi preparai all'ascesa. Ero in uno stato di agonia e attendevo la mia fine. - - Quando mi destai, la visione era così viva che ringraziai Dio di essere ancora in vita. -

 

Forse questa visione da incubo è in relazione con I Segni della Correzione di Paolo di Tarso. Ricordo che lo Tzadik Haim mi raccontò più d'una volta la terribile morte di Paolo: egli era solo, malato a letto, impossibilitato ad alzarsi. Un fuoco che si sprigionò, bruciò gli oggetti intorno a lui e quindi lo arse vivo. Se cerchiamo i mali nel popolo ebraico ai giorni nostri, che corrispondono a quelli che infestavano il campo ebraico ai tempi di Gesù, li possiamo rintracciare in un'unica parola, che racchiude la totalità del male: Habad. Possa questo movimento scomparire per sempre dalla faccia dell'Ebraismo, affinché il resto del popolo possa essere redento. Amen

Paulus, cives romanus, contro i falsi religiosi, ed io Paul, con passaporto USA, siamo nella stessa posizione. Il nativo di Tarso poteva criticarli perché li conosceva bene essendovi cresciuto all'interno. Anch’io per ben 5 anni fui Habad sino a quando lo Tzadik Haim mi tirò fuori dai loro artigli e dalle loro dottrine e mi redense dalla mia prigionia.

Habad rappresenta un male infernale ma indecifrabile agli occhi del profano. Dall’esterno, a volte, uno vede una cosa brutta ma non riesce a capirne l'essenza. E se costui si azzarda a fare una critica nei loro confronti, viene subissato da migliaia di parole melense, che esaltano le opere pie che fanno i seguaci del falso messia Schneerson.

Comunque, io mi ritengo più fortunato di Paulus perché il tempo della vera redenzione finale mi ha messo nei Segni Completi. In quell'epoca era Paolo che portava un falso messianismo e non i dottori della Legge. Nel nostro tempo Habad ha portato il falso messianismo, ma non è il falso messianismo che ci interessa qui bensì la falsificazione della sacra Torà proprio da parte di chi ne dovrebbero essere il vero custode. I Cristiani, una volta distaccatisi dalla Legge, non c’entrano più in questa discussione. Non è questo il punto.

Paulus conobbe la loro arroganza interiore e la falsificazione dei valori della Torà. Vide i mali fatti al popolo in nome della loro Torà e le loro subdole ed ipocrite giustificazioni. Egli conosceva le sottili dottrine di odio camuffate d’amore. Anch’io l'ho sperimentato con Habad.

Quando il Maestro, Haim, Capo dei 36 Giusti Nascosti, mi aprì gli occhi, capii ciò che avevo visto ed in che pozzo d’inganno ero sprofondato, conobbi l’esistenza della falsa Torà dichiarata in nome della Torà.

Perciò posso anche apprezzare il coraggio di Paolo che cercò eroicamente di smascherare la superbia e l'ipocrisia di chi si fa scudo della Torà per acquistare il potere e alimenta il male chiamandolo bene. La mente, pur se istruita da miriadi di dettagli della Legge, diventa arrogante e operatrice di iniquità, se il cuore non è umile, sincero ed amorevole. Habad ha anche il torto di insegnare una falsa Torà alle vittime ingenue del popolo che non sanno distinguere le false radici delle dottrine spacciate per vera Torà.

Ai tempi di Gesù e poi di Paulus la vera Torà non esisteva in pratica perché non c’era quasi nessuno che la praticava davvero. I veri uomini erano allora in lutto per la vera Torà, morta nelle mani dei falsificatori. La grazia di Dio, che doveva accompagnare i fedeli, veniva sempre più a mancare, prima per gli ebrei meno istruiti, poi per i meno religiosi, poi per i Greci. Lo vide Paulus e lo vidi anch’io senza sapere perché i miei genitori mi diedero il nome Paul.

Lo vidi in Habad ma Habad, purtroppo, è l'emblema di un male accumulatosi nei secoli a causa di un errore che ha prodotto 4 lunghe generazioni di male, di Torà falsificata, di quarta generazione odiata che dev’essere distrutta prima che possa arrivare la redenzione finale, il ‘ma uso clemenza fino alla millesima generazione’.

Anche ai giorni nostri, purtroppo, presso molti di coloro che si dichiarano i custodi della Legge, non esiste la vera Torà. Ed io, come Paulus, purtroppo, devo dichiarare, per non venir meno all’obbligo di tale posizione, che la vera Torà è morta nelle mani di Habad. Ancora una volta la Sacra Legge è morta nei cuori di pietra senza la misericordia amata da Dio.

Il tempo detta, però, la nostra fortuna col nuovo retaggio del Cuore Nuovo del Patto Nuovo in virtù del Redentore Finale, Haim. Egli ha dichiarato, abbracciando le genti della terra di tutte le nazioni “Siamo tutti della stessa carne”.

Paulus vide la grazia estendersi ai Greci ed ai Romani, tutti non-circoncisi. Davanti a Dio non c’è favoritismo. Colui che fa il bene è amato e colui che fa il male è odiato. Chi può dire davanti ad un altra persona, "Io sono più di te?" Siamo tutti figli e figlie di Adamo e di Eva, ebrei, greci, italiani e aborigeni d’Australia. Siamo tutti della stessa carne.

Habad è il simbolo * della morte del popolo ebraico ma il tempo detta la nostra fortuna perché il popolo ebraico non morirà né la terra di Israele verrà più tolta al popolo d’Israele né il male sopraffarà il popolo ma il popolo sopraffarà il male. Habad morirà estirpato dal popolo e reciso dal vero Patto della Torà. E con la morte di Habad moriranno gli altri movimenti hassidici, e con loro morirà ogni genere di fanatismo religioso e risorgerà il popolo nello spirito e si preparerà per le notizie del Goel Finale.

* per questo motivo, anche dopo la morte del loro presunto Messia, è obbligo continuare a denunciare Habad, anche perché il loro male e il loro falso messianismo continuano. Se ciò non può essere capito adesso da molti ebrei, ciò è dovuto all'ancora mancante conoscenza del peccato dello Zohar e del tempo della Quarta Generazione in cui ci troviamo e di cui Habad è il ‘simbolo’, il segno della quarta generazione odiata dal Cielo nel campo ebraico. Habad è il frutto del male ma ciò verrà capito di più quando si riconosceranno i rami, il tronco, le radici e la radice delle radici, l'odiata dottrina di Emanazione del Libro dello Zohar e di tutta la falsa Kabalà.

 

"25 La circoncisione è utile se tu segui la Legge, ma se tu sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. 26 Se dunque l'incirconciso osserva i comandamenti della Legge, la sua incirconcisione non sarà valutata come circoncisione? 27 e chi di nascita è incirconciso, osservando la Legge, giudicherà te che, con la tua lettera della Legge e la tua circoncisione, ne sei trasgressore. 28 Non è dunque quello che appare il vero ebreo, nè è vera circoncisione quella che è palese nella carne; 29 ma l'ebreo è quello che è tale entro di sé, ed è la circoncisione del cuore, nello spirito non nella lettera, quella la cui lode non è dagli uomini ma da Dio".

 

Romani, 4:

"11 E il segno della circoncisione ricevette poi come sigillo della giustizia della sua fede nel tempo dell'incirconcisione, affinché potesse essere e padre di tutti i credenti dell'incirconcisione sì da essere ascritta anche a questi la giustizia, 12 e padre dei circoncisi, non solo di quelli che provengono dalla circoncisione, ma anche di coloro che seguono le orme della fede del padre nostro Abramo, ancora incirconciso. 13 Difatti non già per la Legge è stata fatta ad Abramo e alla sua discendenza la promessa dell'eredità del mondo, ma per la giustizia della fede. 14 Poiché se eredi fossero solo quelli della Legge, sarebbe vana la fede e annullata la promessa; 15 poiché la Legge produce l'ira, giacché dove non v'è Legge non vi è neppure trasgressione".

 

E' un tema assurdo questo che ritorna molte volte nel pensiero di Paulus. Vorrei tentare qualche chiarimento. La Legge della Torà è sacra; essa è una Legge che brucia. La Torà contiene la severità della KEDUSHA', la Santità. Fuoco scese per bruciare i due figli di Aronne quando presentarono un ‘fuoco estraneo’ come incenso nel Santuario. Quando venne data la legge di Shabbat e qualcuno la trasgrediva, raccogliendo di Shabbat nel campo, costui era condannato a morte dalla giustizia divina. Specialmente in quel frangente con la rivelazione della Torà, con la discesa della manna e la legge di Shabbat, il Giudizio non permetteva alcuna leggerezza, poiché una minima leggerezza sarebbe diventata debolezza storica.

La Kedushà è severa. Tutti i dettagli dei sacrifici, ad esempio, dovevano essere eseguiti con estrema precisione, altrimenti non venivano accettati. Tutti i dettagli della santità non rappresentano ‘punizioni’, che Dio ci salvi, bensì privilegi. Ogni dettaglio è un'aggiunta alla Kedushà che richiede non solo la precisione nell’azione ma la giusta intenzione, la pulizia dentro e fuori, i comportamenti giusti e sinceri con il prossimo ecc. La Kedushà è la forza della luce santificata, separata per uno scopo sacro, intimamente con il Signore. Non è cosa nota all’infuori dalla sacra ed altamente santificata tradizione della Torà e dei Saggi di Israele. Essa è l'eredità particolare promessa al popolo d’Israele. Chi la conosce e la segue sa di cosa si tratta. Non si dichiara ‘La santità è su di me’, ma si vive modestamente con l’umiltà nel cuore, intimamente con Dio d’Israele. La Kedushà di cui si parla va di pari passo con la sacra tradizione d’Israele e non esiste al di fuori di essa. In tutte le religioni si parla di santificazioni e dello spirito connesso ad essa ma ciò proviene o dai vocaboli dell'idolatria antica o come nel cristianesimo un travestimento di termini ‘rubati’ dalla Torà ed applicata ai concetti cristiani. Solo presso i Musulmani (ma non i Sciiti) esiste un livello di santificazione perché oltre al Giudaismo soltanto l’Islam mantiene la pura fede monoteista. Solo il popolo di Israele, però, è comandato nella Kedushà della Torà. Il livello, dunque, è superiore ma anche molto più severo e più preciso. Così è per coloro che seguono l’Antico Patto. Grande è il loro onore, pesante è il loro onere ed immensa è la loro gioia interiore.

 

"16 perciò eredi si è in seguito alla fede, affinchè ciò sia per grazia, allo scopo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non quella solo della Legge, ma anche quella che ha la fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi".

 

Tzeref, Uomo delle Tavole: La vera Torà, però, non va mai via. Essa è eterna quanto la terra. E solo quando la terra non esisterà più, né gli uomini, né le stelle, allora anche la Torà uscirà dalla sua esistenza. Una volta soltanto viene rivelata la Torà e da allora la vera Torà esiste nel mondo sempre. Ed anche in un tempo, il più basso immaginabile, quando la vera Torà non si trova apertamente, essa è sempre nelle mani dei Giusti Nascosti che soffrono per il lutto della Torà nel mondo e per i peccati di Israele e del mondo.

Al tempo ‘messianico’ dei Segni Completi c’è per forza qualche parallelo con il tempo ‘messianico’ di allora. A quel tempo la vera Torà non si trovava presso gli ebrei e così anche, entrando in questa Quarta Generazione, la Torà è tutta falsificata. Presso di chi? Presso coloro che più assomigliano ai dottori della Legge, i Habad, i Hassidim, i Satmer, gli Ultra-religiosi, i fanatici ecc. Essi vivono nell'errore e non sono in grado di valutare gli esseri umani. In nome della Sacra Torà hanno valori distorti, sono chiusi di mente, odiano gli altri, coscientemente o incoscientemente. Ma oggi la maggioranza del popolo ebraico in Israele e fuori di Israele non fa parte e non si immedesima in quella parte ‘fanatica’ ed ‘errata’ del popolo.

La vera Torà entra nel Patto Nuovo Finale. Paolus completò i Segni della separazione dalle radici. Il Patto Nuovo Completo e Finale è nel Segno della Riunificazione dalle radici e fornisce le chiavi della grande Riconciliazione dei cuori promessa al Profeta Elia, di benedetta menzione.

Il Patto Finale riunisce tutte le persone davanti a Dio nella vera fede tramite la grande Rivelazione dello scelto Terzo Redentore Finale. Egli si chiama Haim (vita) ed è stato scelto da Dio Altissimo per portare una Nuova Vita sulla terra per tutti. Il Maestro Haim porta la Nuova Legge all’umanità. La Torà si estende nel Patto Nuovo, non si riduce.

Non esiste l’abrogazione della Legge Antica. Esiste una Riforma delle condizioni che reggono la Santità richiesta per il popolo. Ma non una virgola di questa Riforma proviene dalla nostra mente. Questa Riforma è voluta da Dio. I Segni Completi che possono essere paragonati alle Nuove Tavole della Torà per il Nuovo Tempo sono Grandi Segni di Dio, noti a Dio da sempre. Egli nascose questi Segni Completi nella Sacra Torà, fino al tempo del Goel Finale.

A Mosè, magister noster, Egli rivelò il Suo nome EHEYE ASHER EHEYE (SARO’ QUELCHE SARO’) che contiene e rivela i Segni delle Tre Grandi Redenzioni, i Segni di Abramo, i Segni di Isaaco ed i Segni di Giacobbe. Questo nome, dunque, composto di tre nomi, dirige La Storia della Redenzione. A Mosè fu rivelato il tutto, ma, si capisce che gli fu dato permesso di operare solo i Segni di Abramo, i Segni dal primo nome EHEYE.

Mordechai ha-Tzadik ricevette i Segni di Isacco, i Segni Nascosti dal nome nascosto ASHER. I Segni di ASHER portarono avanti l’umanità dal Purim storico fino alla fine del lungo esilio e provvidero al ritorno del popolo e alla ricostruzione del Secondo Tempio.

Il tempo di Yeshua era un periodo particolare. Fu il tempo in cui il Resh, ultima lettera di ASHER, poteva e doveva essere una TESTA di LUCE per il mondo. Se il nome di ASHER fosse stato completato dal popolo di Israele, ci sarebbe stata una enorme luce per le nazioni di allora. Il Tempio, invece di essere distrutto, sarebbe diventato un luogo di preghiera per tutti i popoli e da tutta la terra sarebbe salita gente per imparare la vera fede. E le genti avrebbero trovato le qualità di umiltà e di compassione per il prossimo ed avrebbero detto ‘Non c’è un altro popolo buono e saggio come Israele poiché questo popolo conosce il vero Dio e custodisce la Legge di Dio’. Ed una grande illuminazione sarebbe uscita per il mondo tramite emissari portando insegnamenti importanti ed aiutando le genti a separarsi dal male e a conoscere ciò che è amato da Dio.

Se fosse stato così, se ci fosse stato tale merito, il Resh del nome ASHER si sarebbe unito con il nome EHEYE che ne segue, completando il nome EHEYE ASHER EHEYE. E ciò avrebbe dato dei Nuovi Insegnamenti con una Nuova Legge che poteva essere utilizzata da tutte le genti della terra, portando anche delle Riforme nell'ebraismo adatte a quell’epoca. Ciò avrebbe fornito agli ebrei ed a tutti uno Spirito Nuovo e si sarebbe iniziata la purificazione del male, realizzando una grande redenzione universale.

Ma il popolo era tutto il contrario negli ultimi secoli prima della distruzione del Secondo Tempio. Con la missione di Gesù, il Resh, invece di fare parte del nome ASHER per ricollegarsi con il nome finale EHEYE, si distaccò, per così dire, dal resto del nome ed il RESH salì diventando una TESTA a sé stante, che generò il cristianesimo storico. E i Segni di ASHER, nascosti e complessi, comprendevano i Segni storici dell’Ariete Sacrificato al posto di Isacco che contengono anche i Segni di Esaù, figlio di Isacco, usciti per salvare il salvabile fra le nazioni di Esaù.

Ovviamente il modo esplosivo da cui originò il cristianesimo dalla missione di Yeshua era anch’esso l’espressione del male e della mancanza di merito in quel tempo e perciò tutto uscì distorto e nel segno dell'odio fra Esaù e Giacobbe. E non essendo il RESH attaccato al resto del nome, non ebbe la forza di mantenere la pura fede. D’altronde i Padri della Chiesa interpretarono i Segni di Isacco come se fossero i Segni di Giacobbe, ma di ciò non avevano scelta. Il RESH diventò TESTA, e senza il resto del nome si trasformò in UNA TESTA DIVINA e tutta la verità del Secondo Comandamento fu compromessa.

Perciò la Nuova Legge del cristianesimo non è la vera Nuova Legge. La prova di ciò è che essa non può essere la Legge di Dio mentre insegna una fede contro la pura fede monoteista. Non esiste contraddizione maggiore. Così anche il Nuovo Spirito Cristiano non è lo Spirito di Dio promesso per il tempo della redenzione finale. Sebbene esso sia uno Spirito forte che ha tenuto vivo il Cristianesimo in tutti questi secoli, esso è contaminato dalle impurità delle dottrine idolatre del cristianesimo e non può, in verità, essere chiamato nel nome del vero Dio. E così la Nuova Luce del cristianesimo è tutta da correggere, essendo piena zeppa di false luci. Il Nuovo Messaggio del cristianesimo è del tutto distorto e finisce in una ostia idolatra.

Con la venuta dei Segni Completi il cristianesimo tradizionale è morto ed inizia il suo disfacimento dalla faccia della terra. Gli scopi storici che il cristianesimo dovette compiere finiscono con l’arrivo dei Segni Completi ed i nuovi insegnamenti dal Maestro Haim raddrizzano le persone dai loro errori ereditati.

Allo stesso tempo Il Goel Haim insegna le origini della missione cristiana rivelando l’identità del Maestro di Giustizia e gli scopi della Scuola degli Esseni dove Gesù stesso studiò per 3 anni interi ed il Maestro Haim ci fa entrare nel ‘segreto’ dei Segni Iniziali Messianici. Paolo di Tarso del vero cristianesimo originale non sapeva nulla.

Con la venuta del Goel Finale, Haim, il Resh di ASHER ritorna nel nome ASHER ed il RESH si ricollega con la ALEF del nome EHEYE, che è segno della Redenzione Finale. Il nome EHEYE finale è uguale in forma al primo nome EHEYE. Ciò ha molti significati per la Riforma del Giudaismo tramite la Casa di Preghiera della Redenzione Finale e tramite la Nuova Legge della Redenzione Finale.

Nel primo nome c’era la rivelazione della Torà. Tutto ciò che esiste in quella rivelazione, quando il Resh di ASHER si ricollega con il EHEYE finale, viene rinnovato per i termini del tempo della Redenzione Finale. Quando, dunque, diciamo che con la venuta del Goel Finale, Haim, e con i Segni Completi, la Torà con tutta la tradizione entra nel Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale, ci si basa sul fatto che il primo e il terzo nome sono uguali. In ambedue c’è una rivelazione della Legge. La Legge della Sacra Torà e della tradizione sacra viene riformata a secondo le direttive, mandate dal Goel Haim, contenute nei Segni Completi che per di più si rivelano nei sogni meravigliosi profetizzati dal Profeta Gioele.

Nel tempo finale, però, all’inizio, ci sono paralleli con il tempo in cui la Torà fu falsificata e che, purtroppo, la vera Torà non si trova. Nel nostro tempo, gli ebrei lontani dalla tradizione, sono quasi a tutti gli effetti uguali alle nazioni, uguali, per la maggior parte alle buone persone e le persone per bene. Molti hanno fede nel cuore senza partecipare al rito della Sinagoga. Fra i religiosi ci sono anche parecchi buoni, per la maggior parte non fra i così detti ‘haredim’ ma, purtroppo, nonostante ciò, non rendono merito alla Torà ancora per motivo del perfido libro dello Zohar con le sue false dottrine mistiche idolatre di emanazione e di associazione.

Fino a quando non verrà estirpata l’idolatria da Israele e il mondo religioso non si dissocerà da Habad, da una parte, e dalla radice generale del male insita nello Zohar, dall'altra, mancherà il merito in Israele. Anche perché il mondo dell'ebraismo è diviso in tanti gruppi e movimenti ed è privo di un vero Tribunale che può mettervi ordine. Così stanno le cose adesso, prima che Israele capisca il proprio errore. Il caos regna fra gli ortodossi i cui comportamenti non piacciono alla maggioranza laica del popolo d’Israele, che, d’altro canto, è composta da molte persone che agisce bene e possiede virtù amate da Dio. Volenti o nolenti, ciò è simile, dunque, alla dottrina paolina della ‘Grazia’; in altre parole, gli ebrei non religiosi hanno la fede nel cuore, ma non la ricollegano direttamente alla pratica religiosa, pur se riconoscono il valore generale dei Dieci Comandamenti, della carità e della giustizia. In un certo modo, essi vivono come ‘buoni cristiani’ ma senza idee o pratiche idolatre.

Ed è il cuore che conta, il cuore buono e fedele, sincero e pieno di compassione per gli indigenti, le vedove, gli ammalati, gli sfortunati, un cuore retto con sani principi di vita, un cuore di amore per tutte le creature della terra.

C'è un'analogia fra allora e oggi. Il cristianesimo iniziò a prendere piede subito dopo la resurrezione di Gesù, e così il buon ebreo dei giorni nostri si è consolidato dopo il ritorno del popolo nella terra di Israele. Non è considerato religioso, ma ci sono molti ebrei amati dal Cielo, probabilmente senza saperlo, che rendono merito al popolo. Come allora, quando il merito si era spostato, prima ai semplici di cuore e poi, tramite la missione di Paolo di Tarso, ai semplici e buoni di cuore fra i popoli, così oggi la Torà, tramite il Patto Nuovo Finale, scende sui semplici e buoni di cuore fra il popolo e s'instaura un nuovo genere di giudizio sul popolo.

Sono lezioni preziose, dunque, quelle apprese dai Vangeli e da Paolo (mondate, si capisce, dagli errori idolatri), per cui non si può ingannare Iddio praticando i precetti della Torà senza avere il vero cuore della Torà. Se una persona non pratica il bene, chi vuole la sua Torà? Se è piena della conoscenza della Torà ma è chiusa di mente ed intollerante, chi vuole la sua erudizione? Molto più amata è la persona semplice che vive nella sua fede.

Dal Vangelo di Paulus apprendiamo che la caduta spirituale e la cecità momentanea del popolo d’Israele fa parte di un Disegno Superiore secondo cui, in un modo o nell’altro, con le buone o con le cattive, la luce della Torà dovrà diffondersi nel mondo. E Gesù insegnò che se Israele tiene la luce per sé, ciò non completa i grandi scopi della Torà nella sua estensione per il mondo. In ogni caso, per far sì che la luce esca per il mondo, Israele si trova nel peccato ed una grande luce della grazia di Dio scende sui buoni che non conoscono la Torà.

Il RESH del nome ASHER, quindi, quando si collega storicamente con EHEYE fornisce, per così dire, tutto ciò che viene da Dio nello svolgimento storico di EHEYE ASHER EHEYE. Tutta la storia della Redenzione, da Abramo, nostro padre, in poi, torna per la Redenzione Finale. Ed anche il RESH distaccato nel cristianesimo va riportato giù e rimesso nei suoi veri termini nel Disegno Storico del nome ASHER per arrivare al giusto collegamento con il nome EHEYE della Terza Redenzione Finale. Come è scritto ‘Io sono il Primo ed Io sono l’Ultimo e all’infuori di Me non esiste altro Dio’ (Isaia, 44: 6). Nella Prima Redenzione e nella Terza Redenzione, il nome di Dio è chiaro e non c’è idolatria. Nella Redenzione di Purim il nome di Dio è nascosto nella Meghilat Ester, come lo è nascosto nel nome ASHER. Perciò è bene sapere che lo stesso Dio che ha redento Israele dall’Egitto è Colui che ci ha redenti in modi nascosti nel Purim e nella diaspora. E per la missione cristiana che si è distaccata dal vero nome, arriva la Correzione contenuta nelle parole ‘e all’infuori di Me non esiste altro Dio’.

La Torà risorge nel Patto Nuovo della Terza Redenzione Finale; essa stessa risorge con la Resurrezione del Goel Finale, Haim. La Torà entra nel Patto Nuovo e nasce un Nuovo Rito per le feste ebraiche (tutte celebrate secondo il Lunario tradizionale ebraico) con una Nuova Legge per esse. Per Pesah c’è la Nuova Hagadà, Shavuot viene chiamata anche La Festa dei dieci Comandamenti, per Succot c’è la Nuova Succà con nuove regole che allegeriscono la halachà. E così c’è il Nuovo Purim e la Nuova Hanukà chiamata Hhanukat ha-Hhanukot. E per tutte le feste c’è un nuovo rito corrispondente ai Segni Completi della Redenzione Finale, per merito del Goel Haim.

Questa è la vera Nuova Legge mandata da Dio tramite i Segni Completi, non invenzioni della nostra mente. La Legge della Redenzione Finale non sostituisce la halachà ma rappresenta l’alternativa al Rito da essa stabilito. C’è chi preferisce la Sinagoga e c’è chi preferisce la Casa della Redenzione Finale. Quando un ebreo che segue la halachà sarà interessato a conoscere le novità della venuta del Goel Finale, Haim, imparerà a conoscere ed amare anche il Nuovo Rito e la Nuova Legge. E capirà che ciò è una necessità assoluta per la Redenzione Finale e che non c’è contrasto bensì complemento.

Ora, però, la Torà stessa arriva al tempo della sua completezza. Per comprensione: la Torà fino ad ora ha attraversato i Segni della Prima Redenzione ed i Segni lunghissimi di Isacco della Seconda Redenzione. La Torà non ha ancora attraversato i Segni dello Splendore di Israele dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale. Ora la Torà entra nel Patto Nuovo Finale e comincia la sua attraversata nei Segni Completi.

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CAPITOLO 10

 

LETTERA DELL’ASINO CHE MANGIA IL PANE AGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DI SHOSHANA FRA PURIM E PASQUA 5757 - 1997

 

Prima di tutto, vorrei congratularmi con tutti gli allievi del Patto Finale nella Scuola di Shoshana che, grazie a Dio, hanno cercato, ognuno a secondo delle propria indole e delle proprie capacità, di procedere con fede elevata, forte e piena lungo il cammino dei Segni Completi della Redenzione Finale per il grande merito del Maestro Haim, il Goel Finale.

Probabilmente leggerete questa lettera appena dopo Purim e qualche settimana prima della Pasqua ebraica. Il Purim del quattordicesimo anno è un enorme mistero. Non riesco ancora a mettere insieme i tanti elementi redenzionali nel Segno della Resurrezione dello Tzadik Haim e nel Segno del Purim Nascosto.

Or dunque, inizio qui a Rosh Hhodesh Adar Sheni, nel tempo dell’aggiunta di felicità ("quando entra il mese Adar si incrementa la felicità"), a ordinare tali elementi nel contesto del Purim Nascosto. Quale Purim? Questo che arriva fra due settimane; è questo il grande Purim Nascosto. Siamo ora nel quattordicesimo anno. E' l’anno in cui Beniamino, nostro fratello di cuore umile e sincero, invece di presenziare con noi al Segno dell’Asino che mangia il Pane, lo fa dal Nuovo Mondo della Resurrezione. Beniamino è stato scelto per il sacrificio, purtroppo necessario, che salva il Segno dell’Asino che mangia il Pane nel cruciale quattordicesimo anno dei Segni Completi. Il ‘purtroppo’ è relativo a noi, abituati a vederlo nel nostro mondo, ma per lui stesso è stato un grandissimo dono dal Cielo l’essere stato scelto come sacrificio a Dio Altissimo per il bene dell’umanità. E’ inutile chiedersi perché. Il Maestro Haim aveva mandato il messaggio tramite Sarita, Solly e Anna Gasparotti, arrivato esattamente per la chiusura della NUN FINALE del GRANDE SIGILLO del tredicesimo anno, nel Segno di CO VA-CO, il segno profetico di 25 e 25 (sommati a ‘50’ oppure NUN etc.). Il Goel Finale avrebbe dovuto ‘prendere’ qualcuno per il beneficio dell’umanità.

Nel Segno di CO VA-CO della Torà, Mosè, Magister Noster, uccise un egiziano malvagio per salvare un ebreo. Nei Segni Completi, i significati di ogni azione corrispondono a delle Completezze Redenzionali. Non potevamo assolutamente capire nulla dell’intenzione del Giudice Unto del Regno dei Cieli. Ancora prima del Segno della NUN FINALE, ci fu il segno ricevuto da Solly in Israele che esprimeva la necessità da parte degli allievi di fare un segno di lutto per 13 settimane[1].

Alla fine di quelle 13 settimane, Beniamino fu preso. Un incidente, la caduta dall'impalcatura. Beniamino non seppe nulla fino a quando si svegliò nell’altro mondo, già morto ma già vivo grazie al Segno della Resurrezione del Goel Haim.

E se qualcuno potesse avere un dubbio sul fatto che il sacrificio di Beniamino sia collegato col segno ricevuto dal Maestro Haim nel segno di CO VA-CO o meno, per chi è addentro ai segni non ci possono essere dubbi. Beniamino, non per niente, fa di cognome Perico. Egli fu scelto nella sua morte e nella la sua resurrezione per la completezza della NUN FINALE del GRANDE SIGILLO del Tredicesimo Anno. Egli fu preso in sacrificio PER I CO, per i due CO, CO VA-CO. Terribili sono i decreti imposti da Dio per il beneficio dell’umanità. Beati sono gli eletti, sconvolti sono coloro che vedono subire il decreto.

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Abbiamo già riportato in precedenza i molteplici sogni e segni pervenuti sulla resurrezione di Beniamino. Dopo, in luglio, con la morte dell’uomo umile ed amato, il sig. Kamel Kamkhaji ed i segni della sua resurrezione ci sono state ulteriori completezze del Segno della Resurrezione, che coinvolgevano i Segni riguardanti la Correzione della Passione di Cristo, che devo reggere. Mi fu anche indicato in un sogno ancora prima della morte di Beniamino di ‘non rallegrarmi per il fatto di essere scampato a due decreti nei primi 12 anni, perché la grande prova da superare è la terza che deve ancora arrivare’.

E’ difficile descrivere cosa vuol dire reggere il segno della Passione di Cristo. I segni di quest’anno, poi, erano così complicati ed intrecciati tra loro che non è facile scrivere come sono andate le cose. Ci sono, però, molte annotazioni in forma di gnomen fatte da me nei testi del Tribunale di Mordechai Ha-Tzadik. Cerco qui di ordinare i Segni principali:

Il quattordicesimo anno fa parte del Terzo Periodo di 6 anni che è sotto il Segno della Nuova Luce di Hanukat Ha-Hanukot. Il quattordicesimo anno è il secondo anno del Terzo Periodo sotto il Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli. La Nuova Luce nel Segno del Regno dei Cieli in termini globali significa una Nuova Luce che scende nel mondo in un modo nascosto. Sembrerebbe una contraddizione di termini ma non lo è perché il Segno stesso è ancora occultato al mondo e i lavori dell’Asino sono in grande parte nascosti persino agli occhi degli allievi. Comunque una nuova ed incredibile luce scende nel mondo tramite il Segno dell’Asino già dal 1983.

Il Terzo Periodo, però, viene a completare tutti i segni ricevuti fino al Segno della NUN FINALE del Grande Sigillo del Tredicesimo Anno. Ed in modo particolare il Terzo Periodo richiama tutti i segni della Correzione del Cristianesimo. Vedendo il Terzo ed il Quarto Periodo di 6 anni come le completezze dei segni pervenuti nei primi 12 e 13 anni, il Quarto Periodo sotto il Segno dell’Asino che Mangia il Pane certamente dovrà risolvere primariamente i Segni Messianici in campo ebraico, mentre il Terzo Periodo risolverà ciò deve essere risolto nei Segni Universali Cristiani. Per questo motivo già dall’inizio del Terzo Periodo arrivarono sogni che annunciavano ‘ora si ritorna ai Segni Cristiani’.

Ecco perché torna il segno della Passione di Cristo Corretta proprio nel Terzo Periodo. Nel Primo Periodo fra i segni più importanti della Correzione Cristiana c'erano la Correzione delle parole e della missione di Giovanni Battista, la Correzione della nascita di Gesù, la Correzione della falsa teologia deificatrice di tutto il cristianesimo, la Correzione delle origini del Cristianesimo e la conseguente Correzione dei Segni Iniziali noti nella Scuola di Ester degli Esseni, la Correzione del Verbo di Giovanni, la Correzione dello spirito di Paolo di Tarso. Nel Quarto anno ci fu la Correzione della Morte di Gesù.

Quella Correzione fu risolta nei Segni tramite il Segno dell’Asino che mangia il Pane. Fu decretata la morte dell’Asino principalmente perché ci doveva essere la giustificazione in terra per la continuazione di tale Segno. Tale giustificazione richiedeva l’attiva partecipazione di un gruppo di almeno 12 allievi che sostenessero l’Asino. Paolo, Anna Gasparotti e Solly lo fecero ed i loro sforzi trovarono favore agli occhi di Dio. Al momento propizio, l’Asino salì sull’Altare del Profeta e ragliò 4 volte. Profondissimo fu il quarto raglio ed il decreto si annullò. Dopo di ciò Sara vide in sogno che l’Asino aveva più di dodici allievi.

La grande prova era nel Segno della Passione di Cristo del quattordicesimo anno, che consisteva non nella correzione della morte di Gesù bensì nella correzione della Resurrezione di Gesù. Bisognava anche raggiungere il livello nella fede della ‘indifferenza’ nei confronti della morte. Già avevamo ricevuto i segni della sconfitta dell’angelo della morte che non può più toccare le persone che sono sotto la Nuova Protezione dei Segni Completi. Altri angeli della Redenzione Finale intervengono alla morte degli allievi del Patto Nuovo Finale.

Sia Beniamino che Kamel Kamkhaji non videro l’angelo della morte, come è provato dai segni ricevuti. Beniamino non sapeva nulla fino a quando era già morto, come provato dal sogno di Paolo. Deborah ricevette in sogno che il Sig. Kamkhaji, perché amato dal cielo, fu portato al suo riposo prima della confusione della sua morte in terra. Le loro resurrezioni, dunque, segnalate nei Segni, sigillavano il Segno della Sconfitta della morte. Questi due segni, perciò, correggono e risolvono il Segno Iniziale che nel cristianesimo si chiama la Sconfitta della Morte tramite la Resurrezione di Gesù.

Queste due resurrezioni, poi, nei segni sono state strettamente in congiunzione con i segni della decretata morte di Peretz, Uomo dei Segni e la miracolosa resurrezione di Tzeref, Uomo delle Tavole, con l’aiuto di Dio Altissimo. Le corrispondenze dei dati erano segni: l’operazione del Sig. Kamkhaji era l’undici di Luglio (mio compleanno civile) e la sua dipartita cadde il capo mese di Av (mio compleanno in data ebraica).

Il Sig. Kamkhaji, inoltre, era ebreo (discendeva da una famiglia sacerdotale (cohanim) sebbene non lo sapesse) ed è direttamente collegato nel merito redenzionale da suo figlio Solly. La sua morte e resurrezione completava i Segni per il popolo d’Israele.

Le due persone decedute e la loro resurrezione hanno rovesciato ed annullato il decreto su Peretz, cosicché, a Dio piacendo, il Segno dell’Asino che mangia il Pane possa continuare sulla terra.

Il grandissimo segno e la grande conferma della riuscita totale del Segno della Resurrezione è pervenuto a Daniele nella notte di Tisha B’Av. Nel sogno Beniamino e Daniele nel Regno dei Cieli cercano di raggiungere il posto di una festa molto particolare. Beniamino spiega a Daniele che non è possibile andare a quella festa perché è molto nascosta e c’è il divieto d’ingresso. Dopo di ciò Daniele si trova sulla terra e c’è Peretz che li esorta ad andare a quella festa. Daniele dice che ha visto in visione che non c’è modo di entrarci. Peretz dice che forse la visione era dal di sotto. Daniele risponde “No. Ho visto Beniamino e c’è un divieto d’accesso a quella festa nascosta perché il nove di Av è la Festa della Resurrezione del Maestro Haim. - -

Guardate bene cosa significa una Grande Luce Nascosta sotto il Segno Universale della Nuova Luce che scende nel mondo tramite pochissime persone, per essere rivelata dopo a tutti. Ed ecco che stiamo avvicinandoci al Grande Purim Nascosto del quattordicesimo anno. Il Purim permette che i Segni più grandi ed elevati possano scendere per prima nel Palazzo Segreto di Ester. Solo dopo che il miracolo è già compiuto, viene scritto nel Rotolo della Redenzione Finale, di modo che tutti ne possano conoscere il contenuto. Se il miracolo del Segno della Resurrezione non si fosse completato entro il quattordicesimo anno, ci sarebbe stato, che Dio ci salvi, un disastroso indebolimento di tutti i Segni ed un prolungamento di molti anni per ricuperare le perdite. Con i miracoli tramite il Segno della Resurrezione del Goel Haim, il sacrificio ‘universale’ finale di Beniamino e la sua Resurrezione, la Resurrezione di Kamel Kamkhaji a beneficio di tutto il popolo ebraico, la resurrezione di Tzeref, Uomo delle Tavole e la morte e la resurrezione dello spirito degli allievi in questo quattordicesimo anno, c’è stato, grazie a Dio Altissimo, un grande rafforzamento di tutti i Segni Completi della Redenzione Finale.

Ogni allievo che ha preso parte in qualsiasi modo a favorire il Segno dell’Asino che mangia il Pane, ha partecipato ed ha guadagnato meriti la cui portata è, in verità, del tutto al di sopra delle nostre facoltà intellettive.

Considerate, comunque, cosa significa che il giorno di lutto e di digiuno totale, che ricorda la distruzione di entrambi i Tempi a Gerusalemme, sia ora diventato il Giorno della Grande Festa della Resurrezione dello Tzadik Haim. Esso, però, è nascosto per adesso, fino alla rivelazione della Redenzione Finale e la sua accettazione da parte del popolo di Israele. Ma il Segno, miracolosamente, si trova già in terra, e dalla terra non si sposterà mai più. E dal suo Palazzo Nascosto in terra, uscirà e si estenderà sino alle estremità del mondo. La verità del Segno della Vita che ha sconfitto l’Angelo della morte. E la verità di tutti i Segni Completi sconfigge ogni falsità che si trova lungo il suo cammino. Perciò siamo ora nel grandissimo Purim Nascosto Universale del quattordicesimo anno.

Inoltre il Segno della Resurrezione è il segno del Sesto Giorno della creazione, giorno della creazione di Adamo e della formazione di Eva. Perciò il Sesto Segno è:

(1) il segno culminante che ricollega, rafforza e supera tutti i segni precedenti.

(2) il segno del l’Uomo Giusto nel segno dell’Uomo Originale   Corretto (nel cristianesimo il segno del Figlio dell’Uomo).

(3) il segno del ri-collegamento con il primo Segno, Segno delle Stelle della Redenzione Finale.

(4) il segno dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male Corretto.

(5) il segno della Completezza dell'Albero della Vita per il mondo.

(6) il segno dei Nuovi Giardini dal Nuovo Regno dei Cieli dell’al di là per i defunti.

(7) il segno del Nuovo Matrimonio della Redenzione Finale.

‘Roba da matti’ direte, ma voi, però, non immaginate il grado di flessibilità richiesta dall’Asino che mangia il Pane. Egli supera anche il dilemma di Amleto ‘Essere un Asino o non esserlo’. Se dici di sì sei un Asino, se dici di no, ti cambiano forma e sei un Asino lo stesso. Non bastava che l’Albero di Ester diventasse una specie di Croce Celeste, ma l’Asino stesso fu appeso fra le stelle e la terra con le zampe superiori estese.

Ovviamente il Purim di Ester si ritrovò ancora una volta nella Scuola degli Esseni ed il Tribunale di Mordechai ha-Tzadik deliberava con accesa passione come risolvere il dilemma del Cristo Risorto per sempre.

I problemi erano tanti. Con la morte di Beniamino anche Peretz, Uomo dei Segni, morì. Senza Peretz, non era possibile affrontare la formulazione della Nuova Legge. Ecco perché l’Asino si trovò fra le stelle e la terra invece di essere al suo posto sulla terra. Il posto fra le 33 Stelle Redenzionali e il Segno in terra è quella posizione particolare che deve essere occupata da Peretz per poter ricevere le istruzioni mentre formula la Nuova Legge (un lavoro che deve durare almeno per alcuni anni fino alla completezza sufficiente per poter diffondere la Nuova Legge).

Era una situazione impossibile. Con Peretz, l’Uomo dei Segni morto (nei segni) e l’Asino appeso di sopra, non era possibile ricevere la Nuova Legge. Ancora di più, il non ricevere la Nuova Legge impediva di andare avanti. E fu decretata la morte di Peretz in terra. Il Maestro Haim, in sogno a Peretz, lo avvertì di scrivere il suo Ultimo Testamento e di prepararsi per la sua salita entro l’anno (sino a Pasqua 1997). Era giunta l’ora di seguire il Maestro Haim nell’altro mondo.

Alcuni degli allievi, comunque, messi al corrente della serietà dell’Ultimo Testamento di Peretz, decisero di cercare di rafforzare la Missione. Paolo riprese la dirigenza della Scuola di Shoshana, un fatto estremamente significativo. C’era un segno molto importante alle Piramidi, una grandissima convergenza dei Segni Completi in nome della Nuova Formazione della Scuola di Shoshana. Giordano lesse la sua testimonianza sulla diretta responsabilità di Peretz ricevuta dal Maestro Haim. Solly, appena arrivato da Israele, era presente; aveva il compito nei Segni di consegnare una tunica rossa a Peretz. Gli fu detto in sogno che al momento della consegna, egli doveva dire, “Al momento in cui ti consegno (o ti metto) questa tunica rossa, tu diventi un Vero Asino”.

Non ci potevano essere dubbi: i Segni Completi avevano trovato un'Asinella Carica per Scaricare i Segni Codali nella Scuola di Ester in Israele.

Poco dopo il grande incontro di Stelle Redenzionali che collegavano i tempi stellari, antichi e futuri, con il segno della Nuova Scuola di Shoshana, Solly arrivò a Sarzana. La tunica rossa fu trovata e comprata (da Solly) ed il segno fu compiuto. Era un punto culmine della situazione. Già molti segni della resurrezione di Beniamino e la Resurrezione di Peretz erano in corso. Anche il Sig. Domenico Manigrasso era sceso in un segno con Daniele, e, come il suo compito in precedenza, assolse Peretz da tutti i suoi peccati.

Quando Solly mise la tunica a Peretz e disse le parole ‘quando ti metto questa tunica rossa, diventi un Vero Asino’, il povero Asinello, appeso fra le stelle e la terra, scese in terra dentro il mio corpo. Ma con la discesa dell’Asino, si era verificata anche un’altra cosa. Né l’Asino né Peretz lo sapevano prima, ma mentre l’Asino era appeso in alto, si era ‘intrecciato’ con una stella particolare che sta fra il Tribunale di Mordechai ed il Regno di Ester. Questa Stella Anti-Redenzionale si chiama la Stella di Faraone. Essa, dal tempo della Passione e la Resurrezione di Yeshua, bloccava le ‘corrispondenze’ fra le 5 Stelle del Tribunale e le 5 Stelle del Regno di Ester. In altre parole, prima di questa discesa dell’Asino, e con lui la caduta di tale fatidica stella, era stato impossibile collegare le Stelle di Mordechai e le Stelle di Ester per poter ricevere le Nuove Tavole della Nuova Legge della Terza Redenzione Finale.

Ciò perché tali Tavole derivano dalle corrispondenze di, appunto, queste 10 Stelle, 5 e 5, in corrispondenza con le due Tavole Originali contenenti 5 comandamenti di quà e 5 comandamenti di là. Il Cristo Risorto che per 2000 anni bloccava la strada di qualsiasi corrispondenza fra il mondo ebraico ed il mondo cristiano, bloccava anche qualsiasi possibilità di una ricezione della Nuova Legge per la Redenzione Finale. Non me ne vorranno gli allievi se dico che i lavori dell’Asino che mangia il Pane sono ancora molto nascosti persino agli occhi degli allievi, anzi persino agli occhi dell’Asino. Annunciai agli allievi che la Stella di Faraone era caduta e la Passione di Cristo risolta.

Grazie El Shaddai, El Shaddai è grande, El Shaddai è Uno.

Ma una volta che l’Asino Vero era sceso in terra, la posizione dell’Asino appeso non poteva rimanere vuota. L’Asino era stato lì per sostituire Peretz, Uomo dei Segni, che virtualmente era morto con Beniamino. Si tratta di una posizione stellare molto particolare che deve essere retta dal responsabile della formulazione della Nuova Legge. Si tratta di quattro Costellazioni Redenzionali (non zodiacali[2]) di 32 Stelle Redenzionali con l’aggiunta della Stella Universale che è la Trentatreesima.

Grazie a Dio, miracolosamente nei Segni, la progressione incredibile ed impressionante dei segni della Resurrezione, come previsto nel sogno profetico ricevuto da Giordano Levi la stessa mattina del funerale di Beniamino che sarebbe avvenuta quest'anno, con la resurrezione di Beniamino, un ‘Anno Straordinario nel Segno della Resurrezione’, Peretz, l’Uomo dei Segni, morto (nei segni), era risorto come Tzeref[3], l’Uomo delle Tavole.

Tzeref, però, non era risorto proprio sulla terra, perché c’era già l’Asino Vero, contento di risiedere nel corpo di Peretz in terra. E poi il segno richiedeva che la stessa resurrezione di Peretz servisse al Segno della Nuova Legge in corso. Perciò Tzeref, l’Uomo Risorto si trovò felicemente appeso in mezzo alle 32 Stelle Redenzionali, sorretto dal Vero Asino Astuto e Cocciuto in terra.

Ricordate, però, che l’Asino viene dal Regno dei Cieli e la sua sostanza è dal Regno di sopra, ma ‘compressa’ in una forma materiale per poter assumere le misure della natura della terra. Perciò l’Asino, anche essendo in terra, dentro Peretz, traina le Sette Grandi Stelle del Grande Carro delle meravigliose Novità della Terza Redenzione Finale, per merito al Redentore Finale, il Maestro Haim.

Così l’Asino Vero traina il Grande Carro delle Notizie Redenzionali per farle conoscere al mondo, sorreggendo allo stesso tempo Tzeref, l’Uomo delle Tavole, non lasciando che Tzeref scivoli giù, perché è un posto piuttosto alto lì fra le Stelle Redenzionali. Non è del tutto facile.

Forse per questo l’Asino che mangia il Pane, finalmente, dopo quattordici anni, riceve il titolo di Vero Asino. Insomma, bisogna essere un Vero Asino per spiegare tali cose a voi, Asini come me, con l’assoluta fiducia che capirete tutto. Gli uomini non potrebbero ancora capire nulla di tutto ciò che ho scritto qui sopra. Voi, invece, siete già Asini e perciò siete già in grado di mangiare il Nuovo Pane dal Regno dei Cieli e di gustarne tutti i suoi sapori. Buon Purim e Buona Pasqua a tutti gli allievi della Scuola di Shoshana: con amore d’Asino Vero.

l’ASINO CHE MANGIA IL PANE

 

Post Scriptum

12 Adar Sheni 5757 - Marzo 20, 1997

Il 10 di Adar Sheni, 3 giorni prima di Purim 5757, era già stato segnalato come l’ultimo giorno del ‘Ponte’ di questo quattordicesimo anno. Nelda, Iliade, Pinuccia, Sara, e Lea erano venuti da Milano a trovarci. Già in mattinata, prima del loro arrivo, mi avevano chiamato Solly da Beer Sheva e Daniele da Sarzana che avevano fatto dei sogni importanti che sigillavano sia il contenuto di questa lettera sia la conclusione estremamente positiva del detto Ponte con le notizie che aspettavamo dall’inizio dell’anno:

Solly vide, in sogno, Peretz che gli diceva e spiegava molte cose fra cui c’era l’affermazione “Dobbiamo prostraci davanti a Colui che ha riscattato l’Asino”. - -

Daniele, in sogno, vide che un suo amico di nome Davide (un ragazzo buono e umile che non sa assolutamente nulla dei Segni Completi), dopo alcune visioni nel cielo di oggetti stellari strani, ricevette un flusso da questa luce stellare e si illuminò. Disse a Daniele: “Ho ricevuto lo spirito di Mosè”. - -

 

Una Nota da Tzeref, L’Uomo delle Tavole

Grazie Dio Altissimo che hai riscattato l’Asino e che hai salvato il Segno dell’Asino che mangia il Pane. Grazie Signore, Dio nostro, che hai mandato il Segno dello spirito di Mosè, Magister Noster, sceso nel mondo fra i popoli. Questo è il segno del permesso dall’Alto di proseguire con la formulazione della Nuova Legge. Il fatto che scenda lo spirito di Moshe Rabbenu in un paese cattolico come l’Italia è una novità assoluta e stupefacente. Esso promette di preparare il terreno e renderlo fertile per ricevere la Nuova Legge che deriva dal doppio principio profetico ‘Ricordate la Legge di Mosè, servo di Dio’ ecc. e ‘Ecco Io mando il Profeta Elia’ ecc.

Allievi della Scuola di Shoshana, Grazie a Dio che siamo arrivati fin qua. Vorrei qui concludere con una parola di esortazione allo spirito combattente degli allievi. Combattete la superficialità propria con tutte le vostre forze e le vostre capacità. Quando ascoltate cose importanti e cose meravigliose non dite ‘oh, che bello’ come se niente fosse. Considerate le parole e meditatele bene, solo così potrete distruggere la superficialità della mente. Ponetevi delle domande su ogni frase. Non siate superficiali nel ricevere le risposte. Moltissime volte agli allievi vengono in mente delle domande e, non sapendo le risposte, pensano dentro di sé “Questo vorrei chiedere all’Asino”. Poi le cose della vita giornaliera fanno dimenticare tutto. Ciò non deve succedere. Bisogna avere con sé sempre carta e penna pronte. Ci possono essere segni, ci possono essere domande, ci possono essere idee nuove da verificare. Verba volant scripta manent.

Ricordate che nessuna cosa viene veramente capita, nella mente e nel cuore, se quella stessa cosa non viene ripetuta almeno cento volte. Ciò perché la vera comprensione è profonda ed il processo di farla entrare nel cervello e nel cuore e persino nel sangue richiede molte ripetizioni, molta riflessione e molte fermate con la necessaria lentezza per poter assimilare ogni concetto. La fretta è grande amica della superficialità; la lentezza è grande amica dell'approfondimento.

Persino al livello della comprensione esiste il concetto di ‘molti dei primi saranno gli ultimi e molti degli ultimi saranno i primi’. Molti pensano erroneamente che la fretta o la rapidità nel capire una cosa è dimostrazione dell’intelligenza della persona. Ci sono molte persone che sono in grado, ad esempio, di leggere un libro in fretta e di capire ciò che hanno letto. Certamente anche tale sveltezza rappresenta una facoltà dell’intelligenza, ma non prende in considerazione la profondità. Si può leggere e capire in fretta, restando, però, con una comprensione molto superficiale. Così molti di coloro che arrivano prima a capire velocemente le cose sono gli ultimi ad arrivare alla vera comprensione, mentre molti di coloro che leggono poco ma approfondiscono ciò che leggono sono i primi ad arrivare alla vera comprensione. Ricordiamo l’insegnamento dello Tzadik Haim: E meglio leggere un verso della Torà e capirlo in profondità che non leggere tutta la Torà e capirla superficialmente.                                                                         Augurandovi una grande riuscita nella ricezione

     del Nuovo Cervello Umile e

     del Nuovo Cuore Fedele

     nella Nuova Scuola di Shoshana

                            Peretz

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CAPITOLO 11

 

Ogni allievo della Scuola di Shoshana, studiando i vari argomenti della Redenzione Finale, riflette anche sulle varie forme dei Segni (Stellari, del Regno dei Cieli, della Nuova Luce, dell’Asino che mangia il Pane, della profetizzata e profetica Doppia Quarta Generazione Spostata e della Resurrezione dello Tzadik Haim) in cui vengono recepite tutte le notizie, istruzioni ed insegnamenti del Patto Nuovo Finale.

L’allievo, più medita sui Sei Grandi Segni, più è in grado di ricollegare ed associare i molteplici segni in questione; se l’allievo studia ad esempio i 900 sogni dei primi 12 anni, vedrà che essi sono associati sempre ad un Segno e/o ad uno dei Libri di Sefer Mishnat Haim. Ciò costituisce una meditazione basata sui Sei Grandi Segni e sui 13 Petali del Sefer Mishnat Haim, che, a loro volta, si basano sui Sei Grandi Segni con una estensione ai 13 Pilastri e persino ad un 14esimo Pilastro Generale.

L’allievo può dunque meditare sui collegamenti fra i Segni, i sogni ed i Libri, e distinguere i vari tipi di materia redenzionale in un modo razionale ed ordinato. Il lavoro (piacevole, gustoso e soddisfacente oltremodo) di conoscere il contenuto dei Segni, Sogni e Libri della Redenzione Finale e di pensare in che modo siano fra loro collegati, è una meditazione che richiede il pieno uso delle facoltà intellettive, oltre alla giusta fede ed al cuore saggio.

Certamente sto parlando come se la Scuola di Shoshana esistesse già da vent’anni avendo ormai migliaia di allievi e come se i Libri di Sefer Mishnat Haim fossero già completati e disponibili e come se voi foste già abituati ad entrare in ‘meditazione’. Siamo, invece, solo agli inizi.

E picché mai stu' carusu parla di meditazione, direbbe Turiddu. Forse dovreste assumere posizioni yoga per cercare il nirvana dei Segni Completi? No, lasciamo stare lo yoga e il Nirvana non rientra nei nostri scopi. Ma rispondiamo a Turiddu e gli raccontiamo qualcosa della nostra Tripla Meditazione nei Segni Completi della Redenzione Finale. Questo sì che interessa tutti noi che cerchiamo di camminare nella giusta fede con i passi solidi nei Segni Completi.

Come gli stessi Sei Segni, la Tripla Meditazione è uno strumento redenzionale all'interno della ‘Nuova Struttura’ della Redenzione Finale che facilita lo studio e la comprensione. I quattro ‘strumenti’ che la compongono sono: I Sei Segni, Le Dieci Virtù, I Sette Cerchi Profetici e ‘in modo spostato’ la Tripla Meditazione. Questi 4 strumenti contengono tutti gli elementi della Redenzione Finale, visti da una posizione diversa. I Sei Segni vedono la Redenzione in termini di segni e sogni; Le Dieci Virtù vedono la Redenzione in termini di virtù interiori richieste per elevarsi sui Gradini di Marmo Bianco; I Sette Cerchi Profetici vedono la Redenzione in termini di profezia secondo i Sette Nomi Sacri di Dio, Benedetto Egli Sia.

La Tripla Meditazione è spostata dagli altri tre in quanto rappresenta un ‘sistema’ particolare per contemplare tutti gli elementi dei tre summenzionati strumenti in un modo ordinato, meditativo e costruttivo, che permette di approfondire gli altri elementi dalla posizione delle Tavole della Nuova Legge. Ora cercherò di spiegarvi da dove deriva la Tripla Meditazione e in cosa consiste.

I segni della Tripla Meditazione sono arrivati insieme ai segni dei Trenta Passi. Eravamo a Sombrero da dove si vedeva il Monte Trenta Passi nel suo splendore. Il nome di questa montagna era un segno. La Nuova Legge si divide in 30 Passi. I 30 Passi si dividevano in tre Colonne, ognuna delle quali contiene i Dieci Comandamenti in 3 forme diverse.

LA TRIPLA MEDITAZIONE

 

PRIMA COLONNA

SECONDA COLONNA

TERZA COLONNA

 

 

 

Io Sono il Signore, Dio vostro che vi ho tratti dalla terra d’Egitto dalla casa della schiavitù-

la Fede

Il Giusto che vive nella sua fede

Non avrai altri dèi al Mio cospetto ecc.

la Benedizione

Il Giusto teme Dio soltanto

Non pronunciare il nome di Dio invano ecc.

le Virtù del cuore

Il Giusto trema quando pronuncia il nome di Dio

Osserva il giorno di Sabato ecc.

la Preghiera

Il Giusto santifica lo Shabbat

Onora tuo padre e tua madre

la Presenza

Il Giusto non si siede al posto di suo padre e lava i piedi di sua madre

Non uccidere

la Correzione

Il Giusto si corregge sempre

Non commettere adulterio

la Santificazione

Il Giusto è modesto anche con la propria moglie

Non rubare

il Rinnovamento

Il Giusto non ruba neanche un minuto dal suo prossimo

Non fare falsa testemonianza

il Gusto

Il Giusto non giura ma se è costretto a farlo, giura o testimonia solo nel nome di Dio

Non desiderare ecc.

il Tacere

Il Giusto non desidera neanche ciò che possiede, quanto di meno ciò che appartiene agli altri

 

La Prima Colonna contiene i Dieci Comandamenti così come sono scritti nella Torà. La Seconda Colonna contiene Le Dieci Virtù i cui nomi e contenuti di base derivano direttamente dai Dieci Comandamenti. La Terza Colonna contiene i Dieci Comandamenti nella chiave de ‘Il Giusto vive nella sua fede’ e rappresenta il Nuovo Equilibrio Redenzionale della Giusta Via di Mezzo insegnata in tutto il Sefer Mishnat Haim.

La Prima Colonna è chiamata La Colonna Profetica e contiene tutta la tradizione profetica d’Israele.

La Seconda Colonna è chiamata La Colonna della Rosa e contiene le nuove spiegazioni delle Dieci Virtù. La Rosa è un nome simbolico nella tradizione per la Rivelazione dei ‘segreti’ della Redenzione Finale, cioè quella categoria di segreti che verranno rivelati con l'avvento del Redentore Finale.

La Terza Colonna viene chiamata La Colonna del Grande Pesce Leviatan. Essa contiene tutta la Nuova Vera Tradizione della Redenzione Finale ed include, dunque, I Sei Segni, Le Dieci Virtù ed I Sette Cerchi Profetici, i tre strumenti che, come detto, contengono gli elementi della Terza Redenzione.

Ci si domanderà: se tutta la Nuova Tradizione sta nella Terza Colonna, e l'Antica Tradizione Profetica e Le Dieci Virtù sono incluse nella Nuova Tradizione, perchè allora c’è bisogno di parlare di Tre Colonne? Non ne è sufficiente una sola, quella della Nuova Tradizione, che è onnicomprensiva?

La risposta è che la completezza sta proprio in tre Colonne, dato che esse corrispondono al Triplo Nome ‘EHEYE ASHER EHEYE’ e perciò corrispondono alla Prima, alla Seconda e alla Terza Redenzione.

Inoltre, abbiamo il nuovo studio, ricevuto tramite i Segni Completi, riguardante le tre ascese di Mosè, magister noster[4]. Le 3 Colonne corrispondono alle 3 salite di Mosè, figlio di Amram, sul Sinai.

La formazione delle 3 Colonne viene dapprima per formare il Libro delle Cinque Tavole del Patto. Le 5 Tavole vengono cosi disposte: due nella 1° Colonna, 2 nella 3° Colonna (che corrispondono alla prima salita di Mosè, dove ricevette le prime due Tavole, e alla terza salita di Mosè, dove ricevette le seconde Tavole). La Seconda Colonna contiene una Grande Tavola Lunga.

Il motivo principale per la quale la Colonna delle 10 Virtù è distinta in questa unica Tavola è da trovarsi nel carattere diverso delle Virtù nei confronti dei Comandamenti. I Comandamenti si dividono in 2 Tavole perché, in linea generale, i primi 5 Comandamenti trattano la fede, cioè essi non verrebbero capiti dall’intelletto naturale se non per la fede in Colui che li ha enunciati. E’ la facoltà della fede che recepisce questi comandamenti; solo dopo di ciò, quando la ‘logica’ della fede è gia stata accettata, spetta all’intelletto capire.

Fu per questo motivo che la risposta di Israele sul Sinai “Faremo e (poi) capiremo” piacque al Signore, Dio nostro, e la accettò; essa corrisponde con la necessaria facoltà della fede per ricevere i primi 5 dei Dieci Comandamenti. Se, invece, avessero risposto “Prima capiremo e poi faremo” tale risposta avtrbbe permesso la sola ricezione dei 5 Comandamenti della Seconda Tavola.

In generale, questi ultimi 5 Comandamenti avrebbero potuto essere capiti dalle persone di intelligenza naturale anche se non fossero stati comandati da Dio. Ciò è dovuto al fatto che il principio unificatore di questi 5 da non uccidere sino a non desiderare è ‘Ciò che è da te odiato non farlo agli altri’.

Riguardo alle Virtù, però, non esiste una tale distinzione di sostanza. Si tratta in essenza di 10 o facoltà o qualità o categorie di azioni pregiate, l’insieme delle quali risponde alla domanda ‘Quali devono essere le aspirazioni di chi cammina nella fede dei Segni Completi?’ E si risponde ‘la fede, la benedizione, le virtù del cuore, la preghiera, la Presenza di Dio, la Correzione, la Santificazione, il Rinnovamento, il Gusto e il Tacere (la Saggezza).

La stessa formazione delle 3 Colonne viene usata prima nel Libro delle Cinque Tavole con l’obiettivo di chiarire la vera fede, in primis, dichiarando una guerra sacra contro le false dottrine dello Zohar e contro tutte la successiva falsa Kabalà e poi dichiarando la Scomunica della Torà contro il movimento idolatra di Habad e tutto il suo falso messianesimo.

In contrapposizione viene spiegata la vera fede, studiando il contenuto del Libro 'le Sacre Guerre' di Yihye Ibn Shlomo El Kapah, i messaggi profetici dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male (prima Tavola), il Peccato della Generazione di Enosh e la Torre di Babele (seconda Tavola), il Vitello d’oro (terza Tavola) ed il Secondo Comandamento (quarta Tavola). La quinta Tavola tratta la Nuova Vera Kabalà della Redenzione Finale. Il Libro delle Cinque Tavole del Patto stabilisce per sempre la vera tradizione di Israele. Esso, però, spiegando gli errori idolatri nelle dottrine dello Zohar secondo la vera tradizione, distrugge anche le radici più sottili e nascoste dell’idolatria stessa, diventando così il Libro compagno di studio dell'Unica Vera DOTTRINA della pura fede monoteistica, racchiusa ed enunciata nel Secondo Comandamento. Questo testo, dunque, è estremamente istruttivo per chi desidera conoscere più a fondo i veri criteri per distinguere le false dottrine della fede dalla vera tradizione dell’Unico Dio Esistente.

Il Libro delle Cinque Tavole precede La Nuova Legge ed è da considerarsi propedeutico. Prima di procedere con La Nuova Legge, è necessario aver chiarito, una volta per sempre, la natura della vera fede che la ispira.

Il segno dei Trenta Passi, dopo aver stabilito la forma delle Tre Colonne per le Cinque Tavole, si estende poi al Libro delle Tavole della Nuova Legge. Per Le Cinque Tavole il sistema delle 3 Colonne è servito per ordinare le Tavole con una nuova comprensione delle Tre Salite, iniziando la Tripla Meditazione. che, come spiegato, consiste nel Cuore Profetico, nel Cuore della Rosa e nel Cuore del Grande Pesce Leviathan.

E’ da notare che non si chiama il Cervello Profetico, il Cervello della Rosa ed il Cervello del Grande Pesce. La nostra è una meditazione condotta con il Cuore Nuovo della Redenzione Finale. Il Signore, Dio nostro, ama il cuore. Se il cuore è giusto e pieno di fede, il resto consegue. Ma un cervello pur abile, svelto ed intelligente, se è privo delle virtù del cuore amate da EL SHADDAI, non è altro che uno strumento che genera arroganza, auto-inganno e vanità.

Per le Cinque Tavole del Patto, comunque, i Trenta Passi stessi, cioè le tre forme dei Dieci Comandamenti non vengono trattati[5]. L’obiettivo principale del testo, come detto, è di chiarire la vera fede e di ristabilire la vera tradizione d’Israele che è per tutti (se le nazioni non sono comandate nei molteplici e specifici comandamenti dati ad Israele per la sua ulteriore santificazione, ciò non ha niente a che fare con il comandamento generale di credere nel vero Dio). Risolti i problemi della pura fede del Secondo Comandamenti e la purificazione di tutti gli errori teologici, si passa alla Nuova Legge.

Qui la tripla-forma dei 10 Comandamenti, delle 10 Virtù e dei 10 Comandamenti per ‘il Giusto che vive nella sua fede’ si individualizza per divenire 30 Tavole delle categorie generali che devono essere spiegate nella Nuova Legge.

Le 3 Colonne diventano paragonabili alla saggezza (moderna) di ordinare intelligentemente il Directory del Video-Scrittura con il Directory generale, poi i sotto-directory e poi i vari documenti che appartengono a ciascun sotto-directory. Qui il Directory Generale è la Tripla Meditazione divisa in 3 Colonne. Ciascuno delle 10 categorie di ogni Colonna è un sotto-directory. In ognuno dei 30 sotto-directory entrano le apposite Tavolette della Nuova Legge.

Da ciò capirete che la Tripla Meditazione è insita nella struttura voluta per la Nuova Legge, sia per l’ordinamento sia per la contemplazione delle nuove leggi. Se non ci fosse la struttura di fondo per ordinare l’esposizione delle leggi, non ci sarebbe che caos e mancherebbe lo scheletro su cui plasmare la carne della Nuova Legge.

Ciò vale per chi deve ordinare le leggi per iscritto. Ma dopo di ciò, la stessa struttura diventa strumentale per ogni allievo che vuole contemplare il complesso delle leggi così da avere nella mente una struttura ordinata che lo aiuti a ricordare bene le categorie e i dettagli della Legge.

Non si tratta solo, però, di facilitare la memoria e di ordinare le idee. La Legge sul Sinai fu data partendo dalla ‘struttura’ dei Dieci Comandamenti e tutte le leggi della Torà rientrano nei Dieci Comandamenti. La Nuova Legge della Redenzione Finale viene ordinata in Trenta Passi.[6]

Ed è proprio per questo motivo che ve lo sto spiegando. La Nuova Forma di cui stiamo parlando non è arbitraria, così come i Dieci Comandamenti non sono arbitrari. Non sono né 9 né 11 bensì 10 esatti. La Nuova Legge viene data nella forma di Trenta Passi, non di più e non di meno, e tutte le leggi con le loro spiegazioni rientrano in queste 30 categorie.

Ed è proprio questa Nuova Forma a Tre Colonne che dà il via alla Tripla Meditazione ‘Il Cuore Profetico, il Cuore della Rosa ed il Cuore del Grande Pesce’. Tutti gli elementi della Redenzione da spiegarsi nella Prima Colonna hanno anche lo scopo di formare nella persona che li studia un Cuore Profetico come inteso dal Patto Nuovo Finale. Tutti gli elementi della Seconda Colonna formano nelle persone il Cuore della Rosa e tutti gli elementi della Terza Colonna danno il Cuore del Grande Pesce.

Cosa volete di più, il Cuore dell’Asino? Anche quello è vostro se lo desiderate, ma bisogna voler bene all’Asino. Così dichiara il segno: ‘L’Asino è anche il Leone di Giuda, il Custode della Legge, ma si deve voler bene all’Asino che mangia il Pane.’

E’ chiaro che il Pane portato dall’Asino non potrà essere consumato da chi non vuole bene all’Asino che lo ha mangiato per primo. Il Pane non è dell’Asino che lo custodisce per darlo da mangiare agli altri.

Insomma, se non vuoi bene all’Asino, non arrivi a fare Trenta Passi con il Leone di Giuda che custodisce le leggi per la Terza Redenzione Finale sotto la guida del Maestro di Vita, Haim. Ed anche il Segno dell’Asino che mangia il Pane è custodito dalla Nuova Legge. Altrimenti, come farebbero tutti i ‘messia’ che verranno ad assumere anche loro il titolo di Leone di Giuda, Custode delle giuste leggi, senza sapere e capire che il titolo di Leone di Giuda fu dato per primo ad un Asino?

Bene, ora possiamo concludere, se Dio vuole. Per concludere bisogna mettere insieme tutti gli elementi della ‘struttura di base’ della Rivelazione della Terza Redenzione Finale per collocarli sulla Mappa del Nuovo Giardino del Regno dei Cieli che sta scendendo sulla Terra tramite il Segno dell’Asino che mangia il Pane e tramite le Scuole di Shoshana e di Ester e tramite il Sefer Mishnat Haim.

Come menzionato, questi elementi della ‘struttura di base’ sono quattro: I Sei Segni; Le Dieci Virtù; I Sette Cerchi Profetici; I Trenta Passi.

In essenza, I Sei Segni rappresentano la Rivelazione di tutta la Redenzione Finale.

Le Dieci Virtù rappresentano le Scale di Elevazione e le Salite di comprensione e di sentimenti profondi nel Cammino della Redenzione Finale.

I Sette Cerchi Profetici rappresentano le basi del Nuovo Rito, del Nuovo Sacerdozio, della Preghiera, e della Casa della Redenzione Finale di Sette Piani.

I Trenta Passi rappresentano la struttura della formulazione e dello studio della Nuova Legge della Terza Redenzione Finale.

 

Prima abbiamo spiegato che nonostante la Terza Colonna del Giusto che vive nella Fede sia la Colonna di tutta la Nuova Rivelazione della Terza Redenzione Finale, non c’è, comunque, la completezza se non si vedono i molti aspetti della Redenzione Finale nel contesto generale delle Tre Colonne. In verità tutti gli aspetti e gli elementi della Redenzione Finale provengono dalla stessa Sorgente e perciò si intrecciano e si compenetrano fra loro. Appunto per questo è necessario avere una struttura di base con le apposite categorie che ne differenziano gli aspetti principali.

Si capisce, dunque, che non è sufficiente una di queste 4 categorie; dire, ad esempio, imparo I Sei Segni e basta perché in essi c’è il tutto oppure imparo I Trenta Passi perché in essi c’è il tutto e così via. Chi lo dice non sta dicendo il falso, perché è anche vero che in ognuna delle 4 Categorie c’è il tutto, ma tale ottica è deficitaria perché non considera la larghezza, la profondità e la completezza della comprensione che è lo Scopo Meraviglioso della Tripla Meditazione.

I Tre Pilastri della Tripla Meditazione collegano, rafforzano e solidificano la Struttura Quadrupla di Trenta Passi, Sei Segni, Dieci Virtù e Sette Cerchi Profetici; perciò sia i Tre Pilastri che la Struttura Quadrupla devono stare nello stesso Giardino.

Ciò non è difficile dato che le tre categorie di Cerchi Profetici, Dieci Virtù e Sei Segni corrispondano perfettamente alle Tre Colonne del Cuore Profetico, Cuore della Rosa e Cuore del Grande Pesce Leviathan. E voilà guardate voi che amate il Nuovo Giardino: 30 e 6 e 10 e 7 fanno 53 il numero in ebraico per Gan (ghimel = 3, nun = 50, Giardino).

E cosi anche noi, grazie EL SHADDAI, con questo studio abbiamo completato il Giardino della Tripla Meditazione. Eccolo:

LA TRIPLA MEDITAZIONE

Il CUORE PROFETICO

IL CUORE DELLA ROSA

IL CUORE DEL GRANDE PESCE LEVIATHAN

 

SARO’

QUELCHE-

SARO’

ALEF

SHIN

RESH

I SEGNI DI ABRAMO

I SEGNI DI ISACCO

I SEGNI DI GIACOBBE

La Prima Redenzione dall’Egitto

La Redenzione di Purim

La Terza Redenzione Finale

I SETTE CERCHI PROFETICI:

1.  EL SHADDAI

2. Il Signore Dio nostro

3. Dio Altissimo

4. Dio Vivente

5. Il Signore, Dio Eterno

6. Dio degli Eserciti

7. EHEYE ASHER EHEYE

LE DIECI VIRTU’

1.  La Fede

2. La Benedizione

3. Le Virtù Nascoste del Cuore

4. La Preghiera

5. La Presenza di Dio

6. La Correzione

7. La Santificazione

8. Il Rinnovo

9. Il Gusto

I Il Tacere[7]

I SEI GRANDI SEGNI della Terza Redenzione Finale

1.  Segno delle Stelle Redenzionali

2. Segno del Giudice Unto del Regno di Cieli

3. Segno della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot

4. Segno dell’Asino che mangia il Pane

5. Segno della Quarta Generazione e Segno della Nuova Costruzione

6. Segno della Resurrezione del Maestro Haim.

I TRENTA PASSI DELLA NUOVA LEGGE DELLA TERZA REDENZIONE FINALE

PRIMA COLONNA

SECONDA COLONNA

TERZA COLONNA

 

 

 

Io Sono il Signore, Dio vostro che vi ho tratti dalla terra d’Egitto dalla casa della schiavitù-

la Fede

Il Giusto vive nella sua fede

Non avrai altri dèi al Mio cospetto ecc.

la Benedizione

Il Giusto teme Dio soltanto

Non pronunciare il nome di Dio invano ecc.

le Virtù del cuore

Il Giusto trema quando pronuncia il nome di Dio

Osserva il giorno di Sabato ecc.

la Preghiera

Il Giusto santifica il Sabato

Onora tuo padre e tua madre

la Presenza

Il Giusto non si siede al posto di suo padre e lava i piedi di sua madre

Non uccidere

la Correzione

Il Giusto si corregge sempre

Non commettere adulterio

la Santificazione

Il Giusto è modesto anche con la propria moglie

Non rubare

il Rinnovamento

Il Giusto non ruba neanche un minuto dal suo prossimo

Non fare falsa testimonianza

il Gusto

Il Giusto non giura ma se è costretto a farlo, giura o testimonia solo nel Nome di Dio

Non desiderare ecc.

il Tacere

Il Giusto non desidera neanche ciò che possiede, quanto di meno ciò che appartiene agli altri

I Tredici Petali della Shoshana del Sefer Mishnat Haim derivano prima dalla base dei 6 Segni con un Libro Principale per ciascun Segno, in questa maniera:

Segno delle Stelle della Redenzione Finale

Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli

Segno della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot

Segno dell’Asino che Mangia il Pane

Segno della Quarta Generazione e della Nuova Costruzione

Segno della Resurrezione del Maestro Haim.

Libro della Nuova Legge col commento I Gusti della Vita

Libro del Nuovo Rito

col commento di Meshullam

Libro che Stupisce contiene il Libro di Ester, I Vangeli Corretti,

Giovanni Corretto,

La Salvezza di Yeshua,

Paolo Corretto

Libro dell’Asino che mangia il Pane

Il Messaggio dell’Arcangelo Gabriele ed il Libro Dell’Altare del Profeta

Il Libro del Giusto, Capo dei 36 Giusti Nascosti, il Maestro Haim

A questi 6 Libri alla base dei Sei Segni si aggiungono altri 7 Libri i quali derivano dai Sette Cerchi Profetici nella maniera che segue:

Settimo C.P. SARO’ QUELCHE’

SARO’

Sesto C. P. Dio degli Eserciti

Quinto C.P. Il Signore Dio Eterno

Quarto C.P. Dio Vivente

Terzo C.P. Dio Altissimo

Secondo C. P. Il Signore Dio nostro

Primo C. P. EL SHADDAI

Libro Nuova Luce dal Rambam, la Grande Aquila.

Il Libro delle Cinque Tavole del Patto.

 

Il Libro dei Sogni:

Il Libro del Cavallo Bianco:

Il Libro della Coda dell’Asino.

 

Il Libro dell’Angelo di Dio che sta fra le Piante di Mirto.

Il Libro della Correzione del Patto che scende dall’Ottavo Buco del Piffero Rosso di Esaù.

 

Il Libro Commento su Beer Sheva.

 

 

Il Libro delle Stelle.

 

I 6 Libri di base insieme ai 7 Libri aggiunti formano I Tredici Petali della Shoshana del Sefer Mishnat Haim in questo modo:

Primo Petalo

Secondo Petalo

Terzo Petalo

Quarto Petalo

Quinto Petalo

Sesto Petalo

Settimo Petalo

Ottavo Petalo

Nono Petalo

Diecimo Petalo

Undicesimo Petalo

Dodicesimo Petalo

Tredicesimo Petalo

 

Nuova Luce dal Rambam:

 

Cinque Tavole del Patto:

La Nuova Legge:

Gusti della Vita:

Il Nuovo Rito:

Sefer Meshullam:

Il Libro dei Sogni.

Libro della Coda ecc

Il Libro che Stupisce.

Libro dell’Asino che mangia i Pane:

Libro il Messaggio dell’Arcangelo Gabriele:

Libro Dall’Altare del Profeta:

Libro del Giusto Nascosto, il Maestro Haim:

Libro dell’angelo di Dio fra le Piante di Mirto:

Libro Commento di Beersheva:

Libro delle stelle:

La Correzione del Patto dall’ottavo buco del Piffero Rosso di Esaù

 

 I Tredici Petali del Sefer Mishnat Haim non fanno parte della struttura della Tripla Meditazione. Essi nascono dalla struttura del Giardino della Tripla Meditazione e, una volta nati, tornano per ri-alimentare tutti gli stessi elementi della Tripla Meditazione aggiungendo gusto in tutti i frutti succosi degli alberi del Giardino a maturazione. I Petali della Rosa sono la carne, il pesce, la frutta, i fiori ed i profumi del Nuovo Giardino che stanno scendendo sulla terra per il mondo ed essi costituiscono il Grande Curriculum della Scuola di Shoshana.

 

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CAPITOLO 12

 

Pure fortunato è il fatto che, di solito, l’Asino il Pane lo sgombera sulla carta. Non che proprio lo scarti, ma siccome ha mangiato così tanto, specialmente in questo 14esimo anno, non riesce a tenerlo tutto dentro. Insomma, i fornitori della Grande Panetteria presso la quale si serve l’Asino non sono per niente frugali con il loro Pane. Anzi, sono generosissimi, secondo l’appetito degli allievi, si capisce, aggiungendo un po’ di Manna alla fine per stuzzicare la facoltà dell’immaginazione che mangia.

Vorreste sapere cos’è l’immaginazione che mangia? Ve lo spiega l’Asino che mangia il Pane. Vedete fratelli, l’Asino è stato fatto nell’immaginazione di Dio. Non spaventatevi. So bene che non esiste immaginazione presso il Signore, Benedetto Egli sia, ma ricodatevi che non esiste alcun immagine in Dio e nonostante ciò, l’uomo è stato creato a immagine di Dio. Così, non esiste, in verità, immaginazione in Dio, e nonostante ciò l’Asino che mangia il Pane è stato ‘immaginato’ dal Creatore, Benedetto Egli Sia, per il tempo redenzionale.

Basta vedere l’incredibile immagine del verso ‘Egli (il Redentore Finale) è povero e viene cavalcando su un asino e su un onagro selvatico, figlio di asinelle’ (Zaccaria, 9: 9). Immaginate, il Redentore Finale, scelto da Dio per essere il Giudice del Regno dei Cieli, Unto da Dio, per stabilire la Redenzione Finale in tutto il mondo, è talmente povero al suo arrivo, che non può permettersi che un povero animale selvatico per annunciarsi.

Quando arriva il momento in cui il prescelto desidera far sapere a tutto il mondo che EL SHADDAI, Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe lo ha scelto per la salvezza e la redenzione dei meritevoli nel mondo, l’unico modo per farlo e farsi conoscere è di cavalcare il suo umile asinello e dirigersi verso Gerusalemme, sperando che qualcuno sarà meritevole di accogliere tale importante annuncio.

Che disegno! Chi lo avrebbe immaginato? Ma è, per così dire, il frutto dell’Immaginazione Divina di ‘ideare’ il Disegno della Redenzione per l’umanità. Inizia con l’immaginato arrivo profetico su un asino del Goel Finale, poverissimo e ignoto. Zaccaria lo vide in profezia e lo scrisse per i posteri.

Dall’immagine scritta, tramandata nei secoli, scripta manent, il povero Ariete Messianico dei Segni Iniziali portò l’immagine scritta alla portata delle stelle, fece, cioè, un segno messianico, secondo l’immagine di quella profezia, affinché il segno venisse ‘scritto’ nelle ‘stelle redenzionali iniziali’ dove ‘scripta manent’ sta al livello stellare. Così le cose ‘scritte’ vennero portate al livello dell’immaginazione popolare. Chi non sa che Gesù cavalcò un'asinella per entrare a Gerusalemme per la sua terribile Passione! E’ storia!

Esso è anche un'immagine, tragica nel caso dell’Ariete Sacrificato, sottolineata con enorme enfasi nei Vangeli per imprimerla permanentemente nella mente dei lettori. D’altronde tutta la fantasia umana per 2000 anni non poteva immaginare cosa c’entrasse veramente 'sto ciuccio con la Redenzione Finale. Per forza, l’asinella di Gesù non poteva parlare!

In verità, l’Immaginazione Divina, per così dire, nell' immaginare e nel ‘dare da immaginare alle moltitudini’ molte cause che avrebbero portato infine al compimento della Redenzione Finale, non poteva ancora parlare in un modo più chiaro. Nei confronti dei Segni Completi, la storia dell’asino di Gesù è anch’essa un segno profetico incomprensibile quanto quello di Zaccaria. Per forza, Gesù non era il Redentore Finale bensì l’Ariete Sacrificato, e l’asinella non era l’Asino che mangia il Pane bensì una povera bestia che per destino suo entrò in quel momento a far parte del segno profetico fatto.

Ma ‘l’Immaginazione Divina’ già immaginava dall’inizio che al momento vero della Redenzione Finale, l’asino avrebbe dovuto aprire la bocca e parlare facendo conoscere al mondo il Redentore Finale; pur sapendo, però, che, dopo, molti avrebbero detto ‘sì, ma l’asino di Gesù non parlava e neanche l’animale di Zaccaria’, Dio precedette la storia ed aprì la bocca dell’asinella di Bal'am, che predisse i tempi nei quali le profezie sarebbero scese al livello degli asini profetici. Hi-haw!

Ecco perchè l’asinella di Bal'am esclamò profeticamente ‘Perché mi hai percosso tre volte?’  (Numeri, 32: 38) riferendosi alle difficoltà di attuare la rottura delle barriere storiche che bloccano le vie alla Redenzione Finale e cercano di impedire all’Asino Fedele di seguire il suo cammino. Contro quelle difficoltà profetizzate, l’asinella si ribellò e disse ‘Sto soltanto seguendo la strada secondo le indicazioni dell’angelo che vedo davanti. E perché mi hai percosso tre volte?’

Le ‘tre volte’ alludono a molte questioni storiche dove tre fasi storiche difficili dovevano essere superate per arrivare ad una conclusione positiva. Esse alludano anche alle tre fasi dell’Asino Redenzionale Profetizzato, l’asino profetizzato da Zaccaria, l’asinella dell’Ariete Sacrificato e l’Asino della Redenzione Finale. L’Asino è l’Immaginazione Divina che percorre nascosta nella Torà e nella Tradizione Profetica per collegare gli elementi redenzionali, affinché gli asini della terra, quali siamo noi, possano accogliere l'arrivo della Redenzione Finale.

E’ ciò che sto cercando di spiegare: L’Uomo è stato creato a immagine di Dio. L’Asino è stato immaginato nell’Immaginazione di Dio, per svegliare la facoltà dell’immaginazione negli uomini della terra quando arriva quell’incredibile momento della venuta del Redentore Finale e la Rivelazione della Terza Redenzione Finale.

L’Asino è la Sorpresa che Dio manda al mondo in tale epoca per far gioire i bambini, sorprendere gli adulti, beffarsi di chi si crede importante, irritare gli schernitori e gli scandalizzati e per mangiare il Pane del Regno dei Cieli trasformandolo in Parole Scritte per il mondo.

E se l’asino di Zaccaria e l’asinella di Gesù non potevano parlare, ciò è perché non potevano immaginare lontanamente in che modo sarebbe stato realizzato il Segno Completo dell’Asino che mangia il Pane. Ma neanche l’Asino che mangia il Pane poteva immaginare la natura di ‘queste tre volte’ e ‘queste tre prove’ se non alla fine di questi 14 anni di Segni Completi. Solo con l’immensa misericordia di Dio, Benedetto Egli sia, e con miracoli aperti e nascosti compiuti tramite il Goel Finale, Haim, di cui è scritto, ‘Ed il desiderio di Dio riuscirà per mano sua’ (Isaia, 53: 10), l’Asino è stato riscattato e redento e risorto[8] per poter continuare la Missione in terra e non dalla Stalla del Regno dei Cieli.

Probabilmente state pensando ‘Bene, ma cos’ha tutto ciò a che fare con la Manna? Cosa c’entra la Manna con il Pane dell’Asino? E cosa c’entra il Pane dell’Asino con l’immaginazione? E cosa c’entra l’immaginazione con la Manna?

Ah! Ecco. L’immaginazione con la Manna c’entra molto. La Tradizione dice che il gusto della Manna cambiava secondo la volontà della persona; se immaginava una bistecca sentiva il gusto della bistecca, se immaginava una fetta di cocomero, sentiva il refrigerio della fetta di cocomero.

Ad esempio, Giuseppe, in sogno, voleva sentire il gusto di una carota, mangiando la Manna, e sentì il gusto della carota. Va bene che si tratta di un sogno, ma esso fa parte dei sogni redenzionali.

L’immaginazione non è mica una facoltà da sottovalutare se la Manna stessa ne aveva bisogno per essere apprezzata!

Siamo abituati a pensare che l’immaginazione sia in qualche modo falsa. Chiunque pensa di aver visto qualcosa o di aver sentito qualcosa che non ha un riscontro reale, gli viene detto 'te lo sarai immaginato'. Di qualcuno che inventa cose che non esistono, si dice ‘ha una grande immaginazione’ se è un bambino, o ‘è un grande bugiardo’ se è un adulto.

D’altro canto, si riconosce che in molte situazioni ci vuole proprio l’immaginazione per riuscire. Anzi, senza l’immaginazione, il mondo non potrebbe progredire. Senza l’immaginazione il pensiero non gira e non stimola altri pensieri. E se la persona non ha pensieri che si creano, stimolati anche dall’immaginazione, è intellettualmente arida e sterile.

Senza l’immaginazione non c’è neanche il processo della stimolazione della curiosità intellettuale per fare domande, e sono le domande, fatte con criteri logici, che danno gusto nel cercare le risposte e doppio gusto nel trovarle. Insomma, senza l’immaginazione la vita stessa è insipida e senza gusto.

Notate, che non sto qui distinguendo fra il cervello ed il cuore. Quando parlo di facoltà intellettive del cervello, intendo anche il cervello del cuore. Esiste il cervello della testa e quello del cuore. La stragrande maggioranza delle persone, in essenza, appartiene al livello del cuore. Il cervello del cuore è come dire la ‘saggezza del cuore’ o la ‘comprensione del cuore’. E se ciò che è la saggezza o ciò che è la comprensione non sono intese dal cuore e sentite nel cuore, quella saggezza non verrà applicata dalla persona e quella comprensione sarà totalmente inutile e come inesistente.

Senza l’immaginazione il cervello non funziona bene e mancano gli stimoli che fanno godere la persona a qualsiasi livello di linguaggio, pensiero e sentimento, interiore o esteriore. Solo tramite l’immaginazione c’è gusto nel mondo. Guardate, ad esempio, questo bellissimo frutto, così bello da vedere e così buono da mangiare e così stimolante per l’intelletto. Mangiate un po’ di questa sontuosa mela e vedrete come vi si apriranno gli occhi!

State tranquilli. Non vi sto ingannando. E’ soltanto che l’Antico Serpente e l’Immaginazione hanno una cosa grande in comune. Senza di loro non ci sarebbe gusto nel mondo. Cercate di immaginare il mondo se Eva non avesse mangiato quel delizioso frutto!

Ah, ora siete stimolati e mi chiedete “Ma non è forse, che l’immaginazione stessa deriva dal Serpente che stimolando proprio questa facoltà in una direzione contraria al comandamento di Dio, fece peccare il mondo”?

“Sì” vi rispondo, “Se non per la facoltà dell’immaginazione, il Serpente non avrebbe trovato pane per i suoi denti. Ed anch’io, senza di lui, dovrei scrivere le cose in un modo così insipido che annoierebbe anche me. Dopo che mangio il Pane del Regno dei Cieli, metto il mio piede sulla testa del Serpente e lui mi fa il solletico. Ciò mi fa ridere e mi stimola tutto il corpo e così scrivo con più gusto. Hi-haw.

In realtà, l’immaginazione è una facoltà neutrale. Essa è la facoltà di capire e di immagazzinare nella mente le immagini delle cose o delle idee. Questa è la memoria dell’immaginazione. Poi l’immaginazione stessa lavora per vedere meglio l’immagine o per collegare delle forme insieme creandone altre. L’immaginazione è una forza che crea immagini. Senza di lei, la persona non capisce niente bene e non crea nulla né dentro di sé né per qualcun altro.

Il racconto del Serpente insegna, è vero, a non lasciarsi ingannare dalle false immagini che possono essere create da questa facoltà e 6000 anni di storia lo testimoniano. E ognuno deve sempre stare attento a dove l’immaginazione lo sta portando, consapevole delle zone permesse e proibite. Ma di per sé l’immaginazione è un grandissimo dono di Dio che apre le strade alla creatività, che dà vita a cose nuove e fa gustare nuove combinazioni.

Come tutte le meravigliose facoltà donateci dal Creatore, Benedetto Egli sia, se sono usate bene tornano a grande beneficio e se sono usate male, recano gravi danni. La facoltà del linguaggio innalza il livello dell’uomo al di sopra di tutti gli animali, ma guardatevi intorno e osservate quali incredibili differenze si manifestano da ciò che esce dalle bocche umane. Come dicono i Saggi, di benedetta memoria, "sulla lingua risiede la vita e sulla lingua la morte".

Qui, però, non parlo del passato, bensì da un contesto nuovo che si chiama Il Libro della Conoscenza del Bene e del Male Corretto. Certo, il male sussiste imperterrito ed anzi, siamo nella Quarta Generazione e sappiamo che tutti i mali usciranno con maggiore virulenza, specialmente nella seconda metà amarissima, brutale ed incontrollabile. Dalla Quarta Generazione non c’è scampo per nessuno se non nella fede in Dio Onnipotente.

Ma parlo dell’inclinazione che c’è in noi, allievi del Patto Nuovo Finale per merito del Maestro Haim. L’Asino vi dice che il Maestro Haim vuole vedere in tutti noi una grandissima immaginazione, almeno 20 volte maggiore di quella ordinaria. Ora dobbiamo usare l’immaginazione per creare idee e piani per l’ingrandimento della Scuola della Shoshana e per la diffusione del Nuovo Messaggio della Terza Redenzione Finale nel mondo.

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21 aprile 1997 - Vigilia di Pesah 5757

A Dio piacendo, Nelda, Giordano, Davide e Solly andranno a bagnare i piedi nel fiume Giordano; leggeranno i capitoli 3 e 4 del Libro di Giosuè dove c’è un'allusione del Tikkun Adam e leggeranno dal Tikkun Paulus il discorso contro i Habad.

Giosuè è anche nel segno del 14, perchè ci sono voluti 14 anni per conquistare la terra di Cna'an ed altri 14 anni per stabilirsi nelle diverse parti di Israele.

Così anche noi usciamo ora da questo lungo periodo di 14 anni di conquista della ricezione dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale in merito al Maestro Haim.

Anzi, stamattina, in un sogno-flash, ho visto che ero qui in soggiorno, con Paolo e Deborah. Ho detto loro con finta serietà (nel sogno ero in vena scherzosa): ”State pronti”. Con un po’ di paura hanno chiesto: “Pronti a cosa?” Atteggiandomi ad uno che guida una nave spaziale, ho risposto: “Pronti per il decollo, la casa si sta innalzando”. Io ho sorriso, mantenendo, però, la guida, e Paolo e Deborah hanno riso. Io, però, ho sentito davvero la casa alzarsi...

E’ un sogno un po’ buffo, ma è sicuramente positivo: Il Decollo del Segno, con l’aiuto di Dio. ‘Nello Spazio’ significa ‘fra le Stelle della Redenzione Finale’. La leggerezza nel sogno è di felicità e di sicurezza. Il fatto immaginario della nave spaziale è per aggiungere gusto alla bella notizia. Ed ovviamente la visione viene anche per confermare il discorso dell’Asino creato nell’Immaginazione Divina. Ringrazio EL SHADDAI che mi ha fatto Suo Pane per soddisfare, con il Suo aiuto, i vostri appetiti ed i vostri gusti.

Ma ricordate che ogni volta che dico Asino, non intendo me stesso, da solo. L’Asino siamo noi. Chiunque lavora per il Segno è un Asino come me. E più Asini siamo più forte è l’Asino dei Segni.

Una volta che si conosce nella giusta fede la rivelazione dei Segni Completi, non è poi difficile diventare Asino. E’ semplice, basta immaginarsi Asino nei Segni dell’Asino e lo si diventa.

E se non avete ancora una forte immaginazione, c’è da temere e da sospettare che sia rimasto in voi qualcosa di quella umana inclinazione all’insipidezza che il decreto infame di Mamon impone su tutti i suoi schiavi negli Ultimi Giorni.

Ciò perchè Mamon è il grande Spegnitore della vera immaginazione positiva ed è il grande Sfruttatore della ‘falsa immaginazione monetaria’. Ciò rappresenta una malattia diffusa negli Ultimi Giorni in cui tutte le facoltà mentali ed emotive si concentrano sui soldi. Chi vive costantemente pensando ai soldi, dorme coi soldi, sogna i soldi, si alza con i soldi in mente, sino a che il mondo intero si riduce ai suoi occhi ad una scala di valori pecuniari. Così la sua immaginazione è prigioniera dell'insipida vacuità del dio Mamon. E più soldi fa e più è scontento, come dice il verso, ‘Chi ama i soldi, non ne è mai sazio’.

L’insegnamento di Gesù ‘E’ più difficile che un ricco entri nel Regno dei Cieli che un elefante passi per la cruna d’un ago’ (Matteo, 19: 24) è particolarmente significativo in questa Quarta Generazione Finale. Ciò perchè, come mi spiegava il Maestro Haim, dei 6000 anni da Adamo, il peccato principale nei primi 2000 anni fu il malcostume sessuale (z'nut), a cui seguirono 2000 anni in cui il peccato principale fu l'idolatria (avodà zarà), mentre il peccato principale di questi ultimi due millenni è il culto ai soldi, al dio Mamon.

‘Quella frase di Yeshua, dunque, aprì, profeticamente (secondo il livello profetico dato dai Segni Iniziali), il periodo di Mamon. Oltre a ciò, spiegava lo Tzadik Haim, il periodo peggiore è il suo ultimo periodo (la Quarta Generazione). E specialmente nel suo ultimo tempo, spiegò ha-Morè, tutti i tre peccati tornano con forza, l'amoralità, l’idolatria e l’amore per il denaro. Il peccato dei soldi include tutto e per causa sua si cade anche nelle fornicazioni ed in tante forme di idolatria. Esso ruba le facoltà sane dell’immaginazione e incrementa l’immaginazione pecuniaria, per cui la vittima cade nel peccato, fino a che, nella falsa visione di se stesso, si crede una persona umile e piccola, così piccola da poter passare per la cruna di un ago, mentre in realtà è gonfia di sé come un elefante.

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Perchè ve ne sto parlando? Abbiamo passato 14 anni nel cercare soldi per vivere. Le tasche degli allievi sono piene di buona volontà ma le possibilità sono state, sino ad ora, minime. Nei 14 anni di strettezza sino ad ora, pochi hanno tenuto su il tutto con enorme fatica.

In genere, comunque, si deve stare attenti a come ci si relaziona con i soldi. Lo Yetzer ha-Rà sta sui soldi e ciò è valido per tutti. Ci sono requisiti non indifferenti per far sì che l'Inclinazione a peccare non possa toccare i soldi in nessun modo. Invito gli allievi a far tesoro delle parole che spiego sui soldi. L’argomento di per sé è estremamente importante e nessuno è esentato dal dovere di rinnovare sempre gli avvertimenti perchè i pericoli sono tantissimi e fortissimi, e chi si crede di esserne immune si rende maggiormente vulnerabile.

Ho già raccontato altrove che nei 13 anni di studio con lo Tzadik Haim, l’argomento più frequente rispetto a tutti gli altri era quello dei pericoli dello Yetzer ha-rà sui soldi. Ciò era sicuramente collegato con uno dei lavori sacri dello Tzadik ad alto livello per contrastare il falso dio Mamon che altrimenti travolgerebbe il mondo intero. Era estremamente importante per il Maestro Haim che io approfondissi lo studio sull'enorme potenza dei soldi che fanno peccare le persone in un modo o in un altro.

Credetemi, fratelli Asini e sorelle Asinelle, tante volte, di natura (ma non come allievo) avrei preferito che lo Tzadik parlasse di altre cose. Qualche volta il Maestro, probabilmente sospettando ciò che pensava la mia indole, mi diceva: “Devi sapere queste cose. Dopo avrai soldi ed anche molti soldi e dovrai ricordare e stare attento a tutte le lezioni del Moré. Adesso non capisci ma dopo capirai”.

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Ancora qualche ora e la chiusura del 14esimo anno porterà il Nuovo Pesah. Si entrerà nel 15esimo anno dei Segni Completi. Questo sarà il terzo anno del terzo periodo La Nuova Luce di Hanucat ha-Hanucot sotto il Segno della Nuova Luce di Hanucat ha-Hanukot.

Da stamattina il vento soffia come al Mar Rosso.

Ho dato le notizie per telefono a Davide e Giordano.

Davide ha avuto il merito di ricevere un sogno redenzionale dal Maestro Haim. Giovedì notte: Ha visto il Maestro Haim a casa loro a Holon. Il Maestro, guardando i bambini, ha fatto un segno ad arco con la mano e ha detto: “Io benedico tutti i bambini di Israele”. - -

Non ci vogliono commenti: Grazie a EL SHADDAI che ci ha fatto arrivare fino a questo momento.

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CAPITOLO 13

 

Attenti, allievi! Le costruzioni false della mente verranno buttate giù. Se ancora in voi c’è la Psiche di vetro, c’è pericolo, poiché le costruzioni di vetro si infrangono per una sola pietra ed una parola è una pietra. Accostate la vostra vita, il vostro lavoro è un mezzo per vivere, non è un fine, almeno che non sia un lavoro sacro (in questo caso, è lecito perchè tale lavoro è un servizio a Dio). Tutti gli altri lavori sono un mezzo soltanto. Ma il lavoro esiste per dare vita alla persona, non perchè la persona debba dare la sua vita al lavoro. Il lavoro che dà (onestamente) vita è una benedizione. Se la persona dà la sua vita per il lavoro esso diventa una punizione.

Nel primo caso, costui è libero. Nel secondo caso, costui è schiavo e non potrà servire Dio nel modo giusto. Sarà costantemente messo alla prova dallo Yetzer ha-Rà, ed egli invariabilmente sceglierà il lavoro mentre il servizio a Dio resterà secondario nell'ordine della sua vita. E ciò è vero anche se egli lo nega e dice il contrario. Costui non vede in sé l’errore perché è ormai coinvolto nel suo lavoro da non poter veramente distinguere ciò che è lui e ciò che è il lavoro. E‘ diventato una sola cosa. Ma sono i fatti soltanto che lo provano perché tutti sono in grado di capire che è una cosa negativa. Perciò negano, e per il resto si giustificano, accampando problemi economici o familiari, ecc.

Se tu ti offendi quando qualcuno ti dice: “Dovresti dedicarti meno al tuo lavoro ed esserne più distaccato”, ciò significa che hai una Psiche di vetro. Tutto ciò che pensi è di vetro, e una parola contraria alle tue convinzioni frantuma la tua fragile costruzione psicologica. Perciò chi si offende spesso sente il bisogno di difendere animosamente le sue idee.

Costui è fuori dalla realtà e vive in un contesto mentale molto labile, basta una parola per buttarlo giù. Dico questo per poter insegnare a distinguere fra immaginazione negativa e immaginazione positiva. Se uno è molto permaloso o si offende per poco e controbatte come se difendesse la sua vita, allora vive in un palazzo di vetro, è molto debole interiormente e non è ancora in grado di essere un giudice imparziale delle proprie azioni. Di solito costui, a causa delle discrepanze fra la sua realtà di vetro e la realtà dei fatti, ha degli squilibri interiori che, a lungo andare, gli creano problemi di salute. Vive nello stress di dover vigilare la sua costruzione ormai diventata la sua raison d’etre. Il vetro è vetro, però, e si rompe facilmente.

Si può capire se una persona vive in una psiche di vetro da come parla e risponde, dalla sua vulnerabilità, dal cambiamento rapido dell'umore nel sentire la propria esistenza messa in discussione da una parola contraria. Se la persona ha queste qualità negative ne avrà anche altre, dall'egocentrismo all'autoincensamento o dal considerarsi sempre incompreso dagli altri.

Non andare dallo psichiatra, se leggendo queste frasi ti senti in un certo senso coinvolto. Lo psicologo o lo psichiatra costano caro e poi si è costretti a rivelare cose personali di cui ci si potrebbe pentire per averle dette. Ma, soprattutto, 'i guaritori d'anime' mancano del fondamento della fede per cui la loro verbosità è sterile e fragile come vetro.

I Segni Completi aiutano a guarire le discrepanze psicologiche senza ricorrere a psicologi o psichiatri (anche se ciò non è proibito dalla Nuova Legge; dipende dai casi).

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Apro una parentesi. Qualcuno mi ha detto che "lui non dice parolacce fuori dal lavoro, però al lavoro ogni tanto ne dice qualcuna". -

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio: "La persona che dice parolacce o usa un linguaggio volgare verrà impedito dal frequentare la Scuola di Shoshana. La Scuola di Shoshana non accoglierà chi dice parolacce o usa un linguaggio volgare".

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Se volete seguire i Segni della Redenzione Finale non seguite nessuna corrente, tanto meno politica. Ogni corrente, movimento o partito sarà in contrasto con lo Spirito Nuovo dei Segni. Votate per chi volete ma state lontani dalla politica, per quanto possibile, e non iscrivetevi ad un partito politico, altrimenti chi lo fa per fiducia o, peggio, per ‘fede’ ne sarà influenzato e si distaccherà dal cammino nei Segni. I Segni Completi sono al di sopra e non accettano compromessi. Il merito, la fortuna e la benedizione sono grandissimi per chi cammina nei Segni Completi del Patto Nuovo Finale per merito del Maestro Haim. Se i Segni stessi indicano di votare in una certa elezione per una certa persona o per un certo partito, lo si farà per tale contingenza politica.

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Forse non siete ancora sicuri se l’Asino che mangia il Pane sia reale o immaginario. E’ reale, direte, non volendo offendermi. E poi, direte, essendoci anche risultati concreti a favore della Redenzione Finale, non si potrebbe pensare che l’Asino sia solo immaginario. Se fosse così come potrebbe scrivere la sua testimonianza?

State tranquilli, nessuno ve lo toglie, l’Asino continua a trainare il Grande Carro sino a quando gli viene detto di tornare al suo posto nella Stalla del Regno dei Cieli. Ma non è questo il punto, l’Asino di sicuro esiste, o sulla terra o nel Regno, ma l’Asino che mangia il Pane esiste. E tramite il Segno dell’Asino che mangia il Pane, l’Asino è sceso in terra per mangiare e per ragliare.

Il fatto è questo: voi, per vederlo, dovete immaginarlo. E chi lo immagina meglio riceverà più Pane e capirà meglio il Pane. Per chi, invece, pur sapendo che l’Asino è un Segno della Redenzione Finale, ha un'immaginazione limitata e priva di entusiasmo, il ‘segreto’ dell’Asino sarà ancora molto lontano. Per vedere l’Asino ci vuole un'immaginazione positiva e gioiosa.

Potete ora capire perchè l’Asino è stato immaginato dal Creatore nell’Immaginazione Divina. L’Asino è lo strumento tramite il quale la facoltà dell’immaginazione positiva viene usata per il suo vero scopo, quello di collegare il Regno dei Cieli con la terra e la gente della terra con il Regno dei Cieli.

Il Regno dei Cieli non si vede. Però, nei Segni, ci sono segni del Regno dei Cieli, come nel Primo Grande Segno, c’è un Palazzo incredibilmente bello e strabiliante, c’è la ‘sedia’ del Maestro Haim, ci sono i Gradini di Marmo Bianco, c’è una persona (Renato Levi che l’ha sognato) che vede tutto questo. Tutti questi segni del Regno dei Cieli vengono dati per essere visti dall'immaginazione. Più si riesce a farlo più si intensifica il legame con il Regno dei Cieli.

Così anche l’Asino. Egli è un Vero Asino, ma non lo vedete come tale se non mettete la facoltà dell’ immaginazione positiva a lavorare per voi.

La facoltà di immaginare e la facoltà di sognare vengono sfruttate in pieno quando arriva il tempo della Redenzione Finale. In passato, queste due facoltà esistevano, ma, per dirlo nei termini dei Segni Completi, dovevano aspettare, insieme all’umanità, il momento profetizzato da Gioele (3: 1): ‘Dopo di ciò arriverà il giorno quando verserò Mio spirito su ogni essere umano. I vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri anziani faranno sogni, ed i vostri giovani vedranno visioni’, ecc.

Dov'era allora il nuovo spirito prima della Redenzione Finale? Dov’era la profezia prima della Redenzione Finale? Dove erano i sogni prima della Redenzione Finale? Dov'erano le visioni prima della Redenzione Finale? E dov’era l’immaginazione positiva?

Dopo l’ultimo Profeta di Israele, Malachia, tutto quello che c’era in via dello spirito, la profezia, i sogni, le visioni e così l’immaginazione positiva, non era al livello della verità. Il Cristianesimo è un'enorme mescolanza fra immaginazione negativa ed immaginazione positiva, ma siccome è tutto mescolato insieme, è pur sempre negativo perché nella purezza della pura fede monoteistica non ci sono compromessi. Una fede associata è sempre una fede falsata che va contro la pura fede, anche se racchiude elementi di verità. La parte vera viene contaminata da quella negativa. Mancavano anche i Segni Completi per collegare gli elementi dell'ultima profezia di Malachia alla sua realizzazione veritiera e finale.

Perciò il Vero Asino formato nell’Immaginazione Divina viene per trasportarvi ai piani dell’immaginazione positiva che collega il Regno dei Cieli con la gente della terra. L’Asino sta in mezzo fra la realtà del Regno dei Cieli e la realtà della terra e parla il linguaggio che li collega fra loro. Hi-haw!

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CAPITOLO 14

 

Stamane Deborah vide in sogno che la tenda di Peretz era divenuta una nave spaziale, piena di libri, mentre Peretz molto indaffarato compiva un'operazione sul cuore di qualcuno. Deborah, fuori della porta della Tenda, leggeva degli scritti di Peretz che interessavano le Tre Scuole, Ester, la Rosa e lo Yellow Rose. Arrivò Daniele e lesse insieme a lei. C'era uno scritto che parlava di un ciclo di 6000 anni. Poi vide Paolo che faceva un'orgia con la sua famiglia - -

La notte precedente Deborah aveva sognato: Era in una stanza; vedendo Beniamino lo salutò con entusiasmo, ma lui rifiutò il saluto, dicendo “Non sono contento di tutti voi”. Deborah vide che di sopra, nel Regno dei Cieli, Beniamino aveva un grande palazzo pieno di gente e ne era il responsabile. Poi arrivò Paolo dalla spesa ed annunciò che aveva speso 75.000 lire, avendo comprato anche 2 Ananas. Peretz disse a Paolo che avrebbe dovuto pagare 70.000. - -

Circa una settimana prima, Beniamino aveva detto a Deborah in un sogno che c'era un problema. Tutti (gli allievi) avevano detto ‘un cuore d’oro’. ‘un cuore d’oro’ ma fra sei mesi egli avrebbe dovuto subire un'operazione al cuore. - -

 

Cerchiamo di mettere i pezzi insieme. I 3 sogni sono certamente collegati. Beniamino, dal Regno dei Cieli, sta cercando di darci una comunicazione estremamente importante. Il messaggio concerne il cuore, cioè il Cuore Nuovo della Redenzione Finale come promesso in Geremia 31, 31.

Siamo ancora molto mancanti e la nostra mancanza non permette a Beniamino di fare il suo lavoro come desidera. Egli è in difficoltà e noi dobbiamo aiutarlo, correggendo il cuore. Ricordiamo il nostro Beniamino, la pace sia con lui e che la pace sia sul suo lavoro sacro datogli nel Regno dei Cieli; egli è nel Segno del Regno dei Cieli, nel segno del cuore silenzioso fedele e nel segno del suo sacrificio per il bene dell'umanità. Beniamino è il nostro fratello fedele nel segno della Nuova Fede dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, per merito del Goel Finale, Haim. Egli ora ci sta aiutando a trovare le Scale di Marmo Bianco delle virtù del cuore che legano il Regno dei Cieli alla terra. Il segno di 75 invece di 70 si riferisce chiaramente al segno della Stella di Abraham ed al segno della Stella di Cristo che contiene i Segni Universali Cristiani Corretti per la Redenzione Finale. L'errore di Paolo è che la sua enfasi sul suo essere un Nuovo Ebreo (Stella di Abramo) ha avuto la priorità sul suo essere un ‘Nuovo Cristiano’. Il fatto non è secondario per capire la comunicazione di Beniamino.

Ho capito che l'errore di Paolo si rifletteva nel fatto che era sempre felice di dichiarasi un nuovo ebreo. Paolo, però, non si rende conto che facendo così egli crea una separazione tra lui ed il Cristiano con cui parla. L'obiettivo della sua missione è l’adempimento dei Segni Universali della Stella di Cristo. Egli deve, invece, spiegare alla gente che è un ‘Nuovo Cristiano’, non un Nuovo Ebreo. Dopo quando altri conosceranno il Nuovo Messaggio, egli potrà spiegare la sua elevazione personale sull'Altare di Efraim e poi sull'Altare di Giuda.

Quel fatto era un punto forte di errore in Paolo manifestatosi la notte scorsa (martedì 5 maggio). Avevo cominciato a spiegargli il suo errore; il Cavallo si è ribellato, beh, non esattamente il Cavallo ma Paolo stesso. Quando dissi che doveva smettere di dire alle persone che era diventato un ebreo, Paolo si è confuso e ha detto che questa frase gli faceva molto, molto male. Era ebreo o no? Era tutto sconvolto. Era già tardi e così abbiamo deciso di parlarne all’indomani. Quella notte Deborah vide il primo sogno riportato di sopra contenente il segno molto strano dell'orgia di Paolo con la sua famiglia. Paolo era piuttosto adirato anche di questo sogno quando lo sentì da Deborah la mattina successiva.

Ma il segno era racchiuso in un sogno vero e doveva essere capito, a prescindere dall'atteggiamento di Paolo. Non andava preso alla lettera ma interpretato. In verità, esso proviene da Paulus in Romani, ma dall’altra faccia della moneta, quella della completezza. Paolo di Tarso aveva avvertito i Nuovi Cristiani a non cadere in errore, dato che, a differenza degli ebrei tradizionali, ora vedevano la luce. Egli li ammonì severamente, ricordandogli le loro origini e il fatto che erano diventati rami, per grazia di Dio, innestati nel tronco. Se, però, diventavano arroganti e dimenticavano le loro origini, credendosi superiori ai discendenti del popolo eletto di Abramo, Isacco e Giacobbe, sarebbero stati recisi dal tronco dall'opposta stessa grazia di Dio che li aveva innestati.

I Segni Cristiani Finali contengono il necessario Segno Universale della Riconciliazione. Questi Segni hanno aperto la possibilità per le Pecore Smarrite della casa di Israele di tornare all'ovile e diventare di nuovo parte dell'eredità, dopo aver perso completamente la loro vera identità. Questo è lo scopo amatissimo dell'Altare di Efraim.

Se, tuttavia, i Nuovi Ebrei sull'Altare di Efraim, si ritengono migliori o superiori ai Cristiani che brancolano nelle tenebre prima dell'avvento dei Segni Completi, e se portano tali sentimenti dentro nel cuore non necessariamente ad un livello consapevole verbale, essi cadranno fondamentalmente nello stesso errore di quei Cristiani Nuovi al tempo di Paolo di Tarso da lui rimproverati ed ammoniti per essersi creduti superiori all’Israele tradizionale. Così anche gli ebrei Nuovi dell'Altare di Efraim, se dimenticano che hanno (Dio conosce quanto) secoli di un'esistenza cristiana dietro di sé, e che soltanto per la grazia di Dio sono stati salvati e tirati fuori dalla prigione dell’ignoranza, perderanno lo scopo per quale sono stati salvati e diventeranno Nuovi Ebrei peccatori invece di Nuovi Cristiani salvati nello Spirito Nuovo della Redenzione Finale.

La risposta a Paolo nel sogno di Deborah era acutamente umiliante. Nel suo dichiararsi ebreo egli aveva dimenticato da dove proveniva e da cosa era stato salvato, dall'ignoranza più densa, da una mentalità medievale cattolica estremamente arretrata. L’ignoranza, va sottolineato, è una brutta bestia. E’ vero che temiamo la benedetta ignoranza di persone umili e che la loro ignoranza può essere anche beata e possono essere più amati dall'Onnipotente che non molti saggi della Torà insieme, se questi mancano d’umiltà. Ma l’ignoranza di per sé fa piombare in un' ‘orgia’ di errori e peccati ed in ogni idea bestiale di cui si nutre l’ignoranza. Il solo modo, infatti, di correggere l’ignoranza è distruggerla, rimpiazzandola con la conoscenza, nello stesso modo che l’unico modo per correggere quelli che fanno orgie è di distruggere le loro pratiche abominevoli, dando loro leggi corrette da seguire.

In quello stesso sogno Paolo portava 2 ananas che faceva vedere a tutti. Ciò allude al genere di superficialità che può essere paragonata a qualcuno che desidera il dessert senza aver mangiato i piatti principali.

Egli non ha mangiato ancora della vera sostanza del Giudaismo a cui ora appartiene ma desidera la frutta e i dolci che provengono da essere ebreo. La ‘leggerezza’ e la superficialità cristiana risiedono ancora in lui. E’ ora ebreo, è vero, ma per l'estrema buona fortuna del momento che ha permesso questa nuova ascesa. Se non per il Patto Nuovo, egli non sarebbe diventato ebreo nel contesto halachico normale. Ciò sarebbe anche troppo per lui, come lo sarebbe per quasi tutte le Pecore Smarrite vissute da Cristiani per molti secoli.

Possiamo vedere nella reazione di Paolo la maniera superficiale della sua osservazione. Primo di tutto, la sua reazione è stata sciocca. Il non annunciare agli altri che è ebreo lo rende forse meno ebreo? Oppure il Giudaismo portato da lui è ancora così superficiale che esso tradisce il suo significato più intimo? Le Pecore Smarrite della casa di Israele non hanno portato il peso di essere ebrei nel lungo esilio e non ne hanno sperimentato i dolori. Essi non hanno conosciuto il peso della Torà né la severità necessaria che ha tenuto Israele al suo timore di Dio in tutti questi secoli. Una cosa è riconoscerlo, un' altra cosa è portare l’eredità da vivo.

Nel peccato del momento, Paolo mi rispose duramente e con disapprovazione, contro tutto il derech eretz che conosce. Dimenticò in quel momento che io stesso mi ero preso tutta la responsabilità del suo diventare ebreo. Così anche Paulus dovette rampognare i suoi Nuovi Cristiani a non essere superficiali nel giudicare se stessi e gli altri.

Non pensate che io ripudi il nostro Cavallo Bianco che è il mio partner fedele nel Segno dell'Asino. Mi dissocio, però, dalla sua superficialità di bianchezza cavallina nel considerare se stesso come Nuovo Ebreo. Non è ancora in grado di farlo. I Cavalli Bianchi sono bianchi di freschezza e luce nel loro procedere ma c’è ancora una secolare superficialità nel loro portamento. Comunque questa superficialità è indispensabile in questa fase storica affinché il Messaggio possa essere ricevuto dalla maggiore parte del mondo cristiano. C’è un grande bisogno di Cavalli Bianchi per molti motivi. Essi devono correre lungo i quattro angoli con ritmo stellare e quando rimangono indietro e cadono fuori dal ritmo perdono l’equilibrio. Perciò non devono essere impediti dal ritmo lento dell'Asino ma devono essere protetti dalla superficialità alla quale sono inclini.

Non si può avvicinare il mondo cristiano, specialmente quello cattolico, presentandosi come un Nuovo Ebreo. Ciò crea solo distanza. A volte, esso può creare rispetto o ammirazione o stupore, ma tale attitudine, di solito, dipende dalla contingenza e manca di sostanza; né è la sostanza dell'Ebraismo che conta qui ma la sostanza del Segno del Cristiano Corretto Universale. Tale è lo scopo della seconda venuta della Stella di Cristo.

Non pensate che non servano strategie per aiutare la gente a trovare la strada dei Segni Completi. Quando eravamo in Israele ricevetti un sogno in cui il Goel Finale, Haim, mi istruì a non parlare della Missione dell'Ariete Sacrificato. Evidentemente non era ancora il tempo di aprire quell'argomento in Israele poiché creava solo scandalo e ostilità e saremmo stati colpevoli di chiudere l’entrata alla gente. La strategia fa parte della saggezza ed anche la saggezza di Dio Onnipotente ha certamente progettato le Sue ‘strategie’ per far sì che il Nuovo Messaggio venga capito da ebrei, musulmani, cristiani e da tutte le nazioni nei tempi previsti dall’Alto.

Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio nel seguire i Segni. Non 75 ma 70 è la Chiave di apertura per il Segno in Italia e per le nazioni cristiane in genere, Stati Uniti inclusi. Il Cavallo Bianco fa una corsa ebraica in un ippodromo cristiano, annunciandosi ebreo. I Cristiani ora devono diventare Cristiani Corretti non Nuovi Ebrei. O mio Dio, i nostri nuovi ebrei non sentono ancora il Nuovo Spirito del meraviglioso ed incredibile evento della Seconda Venuta della Stella di Cristo!

Beniamino non sta correggendo il Cavallo Bianco soltanto; egli dice chiaramente "non sono contento di voi tutti". Il Cavallo Bianco, comunque, più degli altri allievi sta bloccando la via del Cuore Nuovo e dello Spirito Nuovo. Ciò perché egli è responsabile per la Scuola di Shoshana a Milano che entra adesso nel segno della Diffusione del Nuovo Messaggio. Ma tutti gli allievi sono ancora senza lo Spirito Nuovo. Non vivono ancora nei Segni Completi per scoprire lo Spirito Nuovo Universale e sollevarsi nell'entusiasmo delle Meravigliose Notizie che sono arrivate. Sono ancora Asini e Cavalli addormentati nella Stalla. Non si nutrono ancora spiritualmente del grande privilegio di estendere i Segni del Profeta Elia della Grande Riconciliazione. Sono ancora mentalmente addormentati ed i difetti di Esaù cucinano in loro lenticchie senza l'astuzia di Giacobbe. Manca ancora in loro la consapevolezza del mare delle meraviglie di Dio in cui possono già partecipare se solo tolgono la sonnolenza dai loro occhi e pregano Dio Altissimo per ricevere il Nuovo Spirito del Patto Nuovo Finale.

Essi sono di un cuore semplice. Non approfondiscono ancora la verità che li circonda e non fanno richieste spirituali perché non sanno che si possono fare. Non partecipano alla ripetizione degli scritti né sanno ancora cosa significa ‘studiare’ né sono ancora in grado di coinvolgersi in battaglie linguistiche per scoprire le perle del Nuovo Equilibrio della Nuova Lingua Chiara della Terza Redenzione Finale. Tutto viene dato, si ascolta, ci si crede, si dice ‘che bello!’ e si va avanti con la normale routine.

Vedete, dunque, che Paolo è diventato un Ebreo Nuovo ma ha preso anche il difetto ebraico di uno spirito mancante, uno spirito che non conosce ancora come rinnovarsi nello Spirito Nuovo! Quel 5 in più rispetto a 70 lo ha appesantito invece di elevarlo. Il Cavallo Bianco deve ritornare a 70 e ricordare le proprie origini per evitare errori contro lo scopo per il quale egli stesso è stato salvato. Paolo, poveretto, è il simbolo di questo errore storico per cui tramite i Nuovi Cristiani Universali del Patto Nuovo Finale il Nuovo Spirito arriva al mondo, anche al mondo ebraico e non viceversa.

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La Tenda divenne una nave spaziale. Questo corrisponde a un sogno mio di 2 settimane fa; mi fingevo pilota di una nave spaziale e dicevo a Paolo e a Deborah "Siete pronti? Ora decolliamo." Il Segno dell'Asino è in fase di decollo. Il periodo del pre-decollo di 14 anni è finito. Il decollo, però, necessita dello Spirito Nuovo del Cuore Nuovo. Sembrerebbe che ci vogliano 6 mesi per completare questo Cuore Nuovo, ma il decollo avviene ora. Così Peretz molto rapidamente fa un'operazione chirurgica sul cuore di qualcuno. In tal modo possiamo decollare ora e lavorare sul Cuore Nuovo.

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C'è un legame con un ciclo di 6000 anni. Questo Cuore Nuovo contiene lo Spirito Nuovo collegato col Giardino dell'Albero della Vita. Sta scritto in Genesi 3: 8 - "E sentirono la voce del Signore Dio, camminare nel Giardino allo spirito del giorno, e loro si nascosero, l’uomo e sua moglie, dal cospetto del Signore Dio, nel mezzo dell'Albero(i) del Giardino".

Eccovi alcune misure profetiche di questo verso:

sentirete la voce di Dio, camminare nel Giardino della Redenzione Finale (6 Segni, 10 Virtù, 7 Cerchi Profetici, 30 Passi della Nuova Legge - 53 - Gan (Giardino) in ebraico.

allo spirito del giorno: non allo spirito della notte, perché lo Spirito Nuovo del Patto Nuovo Finale non è uno spirito che ha bisogno della notte per manifestarsi; esso si manifesta anche alla luce del giorno. E uno Spirito solido e la sua voce può essere sentita di giorno e di notte.

Quando troverete lo Spirito camminando con voi nel Giardino, vi vergognerete al cospetto della Sua Presenza, riconoscendo la propria bassezza e la propria piccolezza e la mancata santificazione delle proprie azioni. Così vi nasconderete dentro di voi stessi con umiltà e modestia, aderendo agli alberi del Giardino del Sefer Mishnat Haim.

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Camminate ora allievi nello spirito del giorno. Svegliate la vostra mente alla luce del giorno dello spirito. Il Signore, Dio, vi vede ed Egli desidera la vostra elevazione. Poiché Egli è misericordioso e non esiste mancanza nel Suo concedere. Venite allo Spirito Nuovo che Egli ora vi sta dando nel Suo amore per il Goel Finale, Haim.

Il Segno della Risurrezione del Maestro Haim è il Segno che collega 6000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo del Giardino.

Il Segno della Quarta Generazione collega 5000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo del Diluvio Universale.

Il Segno dell'Asino che mangia il Pane collega 4000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo di Abramo, nostro padre, come sta scritto, ‘ed Abramo si alzò presto e sellò il suo asino’.

Il Segno della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot collega 3000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo del Primo Tempio.

Il Segno del Regno dei Cieli collega 2000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo dei Segni Redenzionali Iniziali e Messianici, perché quei Segni stabilirono il Pre-Regno dei Cieli Iniziale.

Il Segno delle Stelle collega 1000 anni di storia alla Redenzione Finale, dal tempo del Rambam, la pace sia con lui, e del suo Mishnè Torà. Ciò perché il Mishnè Torà rappresenta il collegamento storico tra la Legge della Torà e la Nuova Legge della Redenzione Finale.

Lo Spirito Nuovo non è lo spirito del Giudaismo tradizionale né del Cristianesimo tradizionale. E uno Spirito Nuovo Universale, sconosciuto prima, così come sconosciuti erano primai Segni Completi della Redenzione Finale.

Lo Spirito Nuovo della Redenzione Finale nasce da questi 6 Grandi Segni. Lo Spirito Nuovo scende dalle Stelle della Redenzione Finale. Esso è collegato dal cielo alla terra tramite il Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Goel Finale, Haim. Esso si illumina della Nuova Luce del Nuovo Messaggio e dalla Nuova Luce della Casa di Preghiera della Redenzione Finale. Esso si alimenta dal Pane dell'Asino che mangia Pane. Esso si mantiene nel suo equilibrio dal timore di Dio e della Sua collera nella Quarta Generazione come anche dall'amore di Dio nel contesto della Grande Nuova Costruzione della Quarta Generazione. Ed esso viene elevato al piano dell'Albero della Vita, dal Segno Finale della Risurrezione dello Tzadik Haim.

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CAPITOLO 15

 

Yeshua, figlio di Giuseppe e di Miriam, di Nazareth, nacque 6 mesi dopo il matrimonio ufficiale dei genitori, a Betlemme. Tutti gli elementi veri della vita di Yeshua erano relativi al Segno del suo destino, quello dello scelto e profetizzato Ariete Sacrificato al posto di Isacco. Il Segno dell'Ariete Sacrificato, collegato alla morte tragica di Yeshua, è venuto in convergenza con un altro Segno molto particolare che può essere chiamato 'La Missione Messianica concepita prima del Tempo del vero Matrimonio Redenzionale tra il Regno dei Cieli e la Terra'. Come proclamò Yeshua stesso ‘non pensate che io sia venuto per portare la pace, ecc. bensì per portare la spada ecc. Ciò significa ‘Io sono venuto per una missione particolare messianica ma non quella del tempo del vero Matrimonio Redenzionale che verrà in un futuro ancora lontano, bensì per aprire il processo della redenzione che abbatte le barriere della storia.

Yeshua nacque sotto una stella particolare, la Stella di Malchitzedek, che, dopo la sua missione, divenne la Stella di Cristo. Con l'arrivo dei Segni Completi della Terza Redenzione Finale, questa stessa Stella Messianica-Universale diventa la Stella che Stupisce.

Fin da giovane, Yeshua era estremamente serio e molto acuto di mente. Nei suoi studi tradizionali con i rabbini a Nazareth, egli si distingueva sia per la sua straordinaria memoria che per la sua profonda comprensione. La sua maturità lo portava a riflessioni approfondite e spesso faceva domande che mettevano in difficoltà i suoi insegnanti. Yeshua era versato, in particolare, sulle parole dei Profeti di Israele che spesso menzionava.

Giovanni Battista (Yohanan ha-Matbil) era cugino di Yeshua, come riportato in Luca. La genealogia di Gesù dalla casa di Davide, riportata da Matteo, può essere considerata sufficientemente affidabile, data la posizione ‘messianica’ di quella missione dei Segni Iniziali Redenzionali e Messianici; molti però dubitano che fosse discendente di Davide. Yeshua, comunque, aveva anche radici dalla tribù di Dan, come rivelatomi dal Goel Finale, il Maestro Haim.

Con gli anni Yeshua continuò lo studio della Torà, dei Profeti e della tradizione orale e frequentò attivamente i servizi in sinagoga, dove spiegava i versi in forma tradizionale, accompagnandoli però con quesiti stimolanti e altrettante risposte, stupefacenti e innovative. Nella Galilea dove egli insegnò la Torà, c'erano molti ebrei poco istruiti che avevano, tuttavia, buone qualità, una fede elevata, pietà e generosità. Questi ebrei erano entusiasti delle spiegazioni e interpretazioni che Yeshua forniva loro.

Il carattere di Yeshua non era per loro di facile lettura; da una parte, il rabbino li trattava con amore e vicinanza, ma, allo stesso tempo, si percepiva in lui un distacco interiore. Yeshua era assorto nel considerare l'infelice situazione fisica e spirituale del suo popolo e meditava su come avrebbe potuto aiutarlo. Questi erano i due pilastri del suo pensiero: capire i significati dei Profeti e di come le loro parole avrebbero portato ad una realizzazione storica e (2) trovare la via per poter elevare spiritualmente la sua gente.

Yeshua era deluso da molte cose che vedeva intorno a sé. Perché così tanti ebrei erano rimasti virtualmente ignoranti di Torà mentre il Tempio officiava a Gerusalemme? Perché c’era così poco contatto tra i Saggi della Torà e il popolo? Perché i Farisei erano così intransigenti con le decime dei poveri ma non erano disposti ad aiutarli nell'istruzione e nella vita di tutti i giorni? Perché c’era diffidenza e astio fra i Saggi ed i Sacerdoti e fra costoro e la maggior parte delle gente, soprattutto in Galilea? Perché si aveva l'impressione (fondata) che il cuore dei poveri, dei semplici e dei non istruiti fosse più virtuoso di quello di chi era erudito in cose di Torà?

Yeshua, oltre a capire i Profeti e trovare la via per elevare il popolo, desiderava ardentemente vedere la gente guarita dal potere della vera Santità di Dio. Gesù meditava a lungo sulla Missione Nascosta del Profeta Elia ed i poteri dello Spirito di Dio dati a quel Messaggero Scelto. Egli languiva in cuor suo e aspettava l'avvento del Profeta Elia che annunciasse la Redenzione Finale.

In tale contesto, c'era anche un fatto estremamente sgradevole che turbava lo spirito del giovane Yeshua, abituato da sempre ad invocare Dio, il Padre Misericordioso di Israele, affinché operasse a favore del popolo redimendolo nella Sua grande salvezza. Tra le persone che frequentava nelle case di studio, gestite dai rabbini e dai Leviti in varie parti di Israele, si era imbattuto più di una volta nella voce che asseriva che egli fosse stato concepito prima del matrimonio dei suoi genitori. Il cuore distorto e insensibile di chi invidiava il suo acume, la sua profondità e il suo senso critico in materia di Torà, avrà senz'altro generato parole velenose di disprezzo relative alla sua nascita e alla bassezza del suo rango.

Ciò lasciò un dolore interiore ed indelebile nel cuore di Gesù. Egli che predicava l'amore tra simili, come si è amati dal Nostro Padre che è nei Cieli, perché veniva ripagato con astio e invidia? Yeshua non aveva rancori per nessuno. Tuttavia, si sforzava di capire come mai in molti studiosi di Torà, che insegna le vie della compassione e della misericordia, albergasse tanta crudeltà, volgarità e insensibilità e come mai dalle loro bocche uscissero parole senza scrupoli che ferivano lo spirito altrui. "Cercate parole contro i miei genitori e contro di me, ma io sono figlio del mio Padre in Cielo non meno di voi. Perché non cercate l'amore di un fratello invece dell'odio di nemici? E se odiate coloro che ti amano, non sarete forse indegni di vera amicizia alla vista di Dio! Ma colui che odia chi lo ama odia anche Dio che ama ognuna delle Sue creazioni."

Circa 100 anni prima della nascita di Yeshua, viveva nella Giudea il Capo dei 36 Giusti Nascosti, il cui nome è ignoto. All'epoca, il potere e l'influenza ellenista (e poi romana) cominciavano ad avere effetti oppressivi sulla popolazione ebraica. Allo stesso tempo, si assisteva ad un degrado spirituale dei Sacerdoti del Secondo Tempio, che coinvolgeva anche i Saggi della tradizione farisaica. Altre correnti ebraiche come quelle dei Sadducei e degli Zeloti complicavano ulteriormente la vita degli abitanti della Giudea. I Sacerdoti, per lo più corrotti e superbi, ipocriti e astuti, perseguivano gli onori e il potere. La Sacra Torà era arroganza nelle loro bocche, fame d'onori nei loro comportamenti e cibi prelibati sulle loro mense. Poiché non esiste nulla che renda impura la Torà quanto il falsificarla.

Anche i Dottori della Legge si trovarono costretti a definire il loro ruolo, a causa del malessere spirituale generale, che generava nuovi movimenti contrari alla rigidità della Halachà o desiderosi di riformarla e altri che propugnavano il pietismo zelante, a difesa dei popolani. I Dottori della Legge dovettero definire i loro scopi più precisamente e ciò ebbe l'effetto di limitare e anche inibire un'apertura verso la società, causando, invece di unità, separatismi e fazioni dissidenti. Anche a causa della corruzione politica e dei favoritismi alla casta sacerdotale, i Farisei o Dottori della Legge furono costretti ad usare strategie politiche per assicurarsi il dominio della Halachà.

Era in quel periodo che il summenzionato Giusto Ignoto cominciò a capire che era arrivato il tempo di agire per estirpare il male e la corruzione dilagante e per scongiurare decreti nefasti che si sarebbero riversati sul popolo.

Quello Tzadik o Maestro di Giustizia, nome che gli fu assegnato in seguito dalla Comunità degli Esseni, iniziò a formulare le basi per una nuova comunità e per una nuova scuola dedita alla salvezza del popolo ebraico. Il Maestro di Giustizia selezionò tra i Saggi fedeli dell'epoca i discepoli ‘nascosti’, capaci di ricevere nuove direttive di comportamento.

Dai documenti di Qumran risulta che il Maestro di Giustizia era stato perseguitato da uno dei Sommi Sacerdoti e, alla fine, dopo anni di esilio a Damasco, ucciso da sicari da lui mandati. Nel frattempo, il Maestro aveva lavorato di nascosto per dare vita alla Nuova Scuola di Ester, indispensabile per il mantenimento della Santità, che mancava, purtroppo, nel Santuario e tra i suoi rappresentanti.

Al tempo di Yeshua, tale Scuola operava nei pressi del Mar Morte, tra la comunità degli Esseni. Gesù, a circa 20 anni, venne a sapere che suo cugino Yohanan aveva abbandonato la vita mondana per entrare a far parte della Scuola. Questo evento è significativo per capire la biografia dell'Ariete Sacrificato e le vie nascoste tramite le quali la sua tragica ma necessaria missione si manifestò pubblicamente.

Quella Missione faceva anche parte della meravigliosa redenzione universale di Dio, come abbiamo ricevuto: "Tre sono chiamati gli Uomini della Redenzione, Mosè, Gesù e Haim". Questa è la parola che ci ha mandato il Signore e la sua verità è collegata a Chi l'ha proferita. Perché noi non siamo niente e Dio opera per il Suo nome. Yeshua fu preso nello zelo della collera di Dio e le sue corna rimasero impigliate nell'arbusto intrecciato del Piano Storico di Dio. Era arrivato anche il tempo in cui le nazioni dovevano avvicinarsi alla vera tradizione per preparare la salvezza di una moltitudine di nazioni, prima della Redenzione Finale Universale.

Nel frattempo, Yeshua era ‘impigliato’ nella sua tripla meditazione di realizzazione Profetica, desideroso di elevare lo spirito della gente e pronto ad usare i mezzi segreti per guarire i malati, per esorcizzare gli spiriti maligni. i demoni e le forze negative. Egli ci provò ma non ci riuscì. Pregò a lungo. Aspettò. Meditò. Ma la delusione per quello che vedeva nel suo popolo si rafforzava sempre di più, per cui a 26 anni andò a parlare con Yohanan alla Scuola di Ester degli Esseni.

Yeshua ebbe da Yohanan molte risposte ai suoi lungo-meditati quesiti ma anche l'atmosfera della Scuola lo attrasse avendo sentito parlare di ‘segreti’ e di Kabalà Segreta e di Kabalà Ma'asit. Era l’unica scuola in cui si studiavano le profezie. Il tempo stava arrivando. Israele aveva fallito nella sua missione. Tutto era corrotto. Già dal tempo del Maestro di Giustizia era così. Un tempo della fine stava per arrivare e ci sarebbero state grandi distruzioni e decreti terribili contro la nazione e contro il Tempio.

Il Maestro di Giustizia nella sua santità profetica da Capo dei 36 Tzadikim Nascosti della sua generazione aveva previsto l'inevitabile e ineluttabile tempo della fine. Aveva visto che tutto era corrotto e che non c’era il vero servizio al Dio di Israele. Così come era stato verso il tempo della fine prima della distruzione del primo Beit Ha-Mikdash, i servizi erano 'mitzvat anashim melumada' (di routine si direbbe oggigiorno) ma i cuori erano lontani dal vero servizio al Misericordioso di Israele. Con le loro bocche parlavano di amore ma il loro cuore era pieno di ostilità e la loro mente era presa nell’astuzia per sopraffare il prossimo. Il povero era stato abbandonato alla sua povertà ed i sofferenti alla loro sofferenza, gli orfani e le vedove alla loro solitudine.

Latitava la vera Torà. Essa era stata violata da ipocrisia ed insincerità. C'era arroganza fra tutti i capi del popolo, Perushim, Cohanim e Tzadukim.

il Maestro di Giustizia aveva previsto che un luogo di rifugio spirituale era una necessità dei tempi, una Scuola ed una comunità libera da tutto il male circostante. Egli era stato esiliato a Damasco su ordine del Sommo Sacerdote. In quel momento, evidentemente, egli era in contrasto per alcuni aspetti della halachà non in linea col pensiero tradizionale. Forse insistette sul Calendario Stellare, noto ad alcuni degli studiosi del tempo, che era diverso dal Calendario-Lunare accettato dal Beit Din Ha-Gadol. Forse egli cercava una codificazione scritta della halachà per tutto Israele, proibita allora dalla tradizione orale. Di sicuro cercò cambiamenti che potevano condurre ad un miglioramento delle relazioni tra i leader spirituali e il popolo d'Israele.

il Maestro di Giustizia era un uomo kadosh (santo), Capo dei 36 Tzadikim Nascosti della sua generazione, erede dei Segni di Isacco, collegati all'elevazione e alla sofferenza; apparteneva ai Figli dell'Ascesa e viveva nell'angoscia di quelle epoche oscure della storia di Israele. Egli sapeva che era ‘et la'asot le-Ha-Shem heferu toratecha’, era un momento di agire urgentemente per amore di Dio poiché tutti trasgredivano la Tua Torà.

In esilio a Damasco, egli iniziò le sue formulazioni sui testi dei Profeti, riferendole ai tempi che venivano, alle regole da seguire per chi desiderava veramente santificarsi nella Torà, ad un Nuovo Ordine, ad una Scuola di saggi selezionati che avrebbero salvaguardato con gelosia la tradizione orale che aveva cominciato ora a mettere per iscritto. Egli stabilì per quella Scuola Nascosta un Ordine Messianico preciso, che solo il Capo dei Giusti Nascosti poteva conoscere, perché un tale Ordine Messianico derivava dai Segni Nascosti di Isacco che vengono affidati ad una singola persona in ogni generazione, ossia il Capo dei 36 Tzadikim Nascosti. Egli spiegò anche i criteri che avrebbero distinto gli adepti della Scuola da quelli della Comunità collegata ad essa.

Una volta intrapreso questo lavoro sacro, il Maestro di Giustizia non potè cessare questa nuova chiamata che rispondeva ad una necessità del tempo, in un contesto in cui la nazione, purtroppo, trasgrediva i veri insegnamenti della Torà.

Il Maestro di Giustizia divenne il Maestro della Giustizia Messianica per la salvezza di Israele. Per la formazione della Scuola nuova egli scelse saggi virtuosi che sarebbero rimasti fedeli ai suoi insegnamenti. Questi divennero i primi maestri della Scuola degli Esseni, stabilitasi in Israele vicino al Mar Morto.

il Maestro di Giustizia, in verità, si adoperò per la salvezza d'Israele e persino per la salvezza universale che ne sarebbe derivata. Benché non avesse il ‘permesso’ dall'Alto, il suo era un atto di kanaut, di gelosia per il nome di Dio. Essendo uno Tzadik vero, sapeva che decreti terribili di distruzione incombevano su Israele, Dio ci salvi. Perciò egli istituì la Scuola, in segreto, per pochi eletti, il Beit Sefer Ester. Come ai tempi di Purim, quando c'era un decreto terribile di distruzione su israele, così la Nuova Scuola era stata intesa come il Nuovo Palazzo Nascosto della Regina Ester, da cui poteva scaturire la salvezza per il popolo ebraico.

Come nessun altro dei Capi dei Giusti Nascosti prima di lui, il Maestro di Giustizia rivelò segreti dei Segni Nascosti di Isacco per stabilire il Nuovo Ordine Messianico ed insegnò i segreti della Kabalà Ma'assit ai discepoli eletti della Scuola. E sebbene questi segreti venissero trasmessi solo dopo anni di iniziazione e di fedele devozione tramite severi giuramenti di segretezza, il Maestro di Giustizia, pur agendo per amore di Dio, sapeva di aver violato la segretezza del patto.

E’ importante capire questa contraddizione, simile all'atto di Pinhas, che andò contro la halachà sacerdotale, che, tuttavia, fu giustificata dal decreto di Dio a suo favore, perché si trattava di un'azione di sacro zelo, compiuta in un frangente particolare, in cui era stato violata pubblicamente la legge di Dio. Pinhas, nella sua gelosia per Dio e per difendere l'onore di Mosè, fu premiato con il più santo dei tesori, il Nascosto e Santificato Patto di Pace, il Patto della Vita Eterna.

Il Patto di Pace entrò nella storia nel contesto della prima redenzione sotto i Segni di Abramo, Segni che durarono storicamente fino al tempo del Primo Tempio prima del conflitto civile che divise Giudea ed Israele. Il Profeta Elia, di benedetta menzione, era l'erede della NESHAMA' di Pinhas e perciò rappresentava la realizzazione storica del Patto della Pace. Il tempo del Profeta Elia, di benedetta menzione, ha corrisposto al periodo dell'apertura dei Segni di Isacco, nostro padre, i più nascosti di tutti i Segni, i Segni Nascosti dell'Ascesa, i Segreti della Profezia, la Grande Elevazione e la Grande Sofferenza dei Giusti Sofferenti Nascosti.

Al tempo di Mordechai ha-Tzadik, l’istituzione degli Tzadikim Nascosti era stata fissata a 36 per ogni generazione, non uno in più e non uno in meno. Fra quei 36, uno di loro era ad un livello superiore ed è conosciuto come il Capo dei 36 Giusti Nascosti. In ogni generazione, il Profeta Elia, di benedetta menzione, è il Capo dei Figli dell'Ascesa ma non è incluso nel numero. Così il Capo dei Giusti Nascosti in ogni generazione è strettamente collegato e in contatto col Profeta Elia, che è l'erede storico dei Segni di Isacco, nostro padre. Soltanto con questo chiarimento può essere inteso il livello vero del Maestro di Giustizia e attraverso ciò possiamo capire meglio la fonte dei segreti che erano custoditi nella Scuola degli Esseni e la fonte dell'Ordine Messianico stabilito nella Scuola Nascosta di Ester, sotto i Segni di Isacco.

Questa era la Scuola in cui Yohanan ha-Matbil, forse cento anni dopo l'assassinio del Maestro di Giustizia, era diventato uno dei maestri e veggenti profetici. La severità in quella Scuola era di una misura sconosciuta in tutta la storia ebraica. Vigevano punizioni severissime per delle offese minime anche non intenzionali. Nessun dettaglio veniva considerato con leggerezza. Nessuna parola in più era permessa. Gli insegnanti e gli allievi della Scuola facevano voto di castità e si astenevano dai piaceri mondani per espiare i peccati di Israele. Dopo 3 anni, l'allievo della Scuola, poteva, sotto giuramento, entrare nei segreti della Scuola, fra i quali quelli di Kabalà Ma'assit.

Yeshua rimase strabiliato da tutto ciò che imparò in quei primi giorni presso Yohanan. Come aveva sempre intimamente aspirato, capì che anche lui era stato chiamato in quel luogo dalla Provvidenza di Dio. La sua anima, angosciata dal degrado spirituale di Israele, aveva bisogno di un livello più alto di santità che avrebbe espiato i peccati del suo popolo. Anche il suo desiderio di entrare nei segreti più reconditi della Sacra Torà era sconfinato da qualsiasi condizione, come se tutta la sua vita non lo avesse potuto soddisfare senza quella conoscenza. Yeshua decise di restare nella Scuola, legandosi agli insegnamenti del Maestro di Giustizia e vivendo in quel rifugio spirituale, per quanto difficile ciò potesse risultare. Anche Yohanan vide la sua sincerità e la sua brama ardente, per cui caldeggiò la sua immediata entrata nella Scuola come pieno talmid, preparandolo all'iniziazione dei segreti della kabalà ma'assit, dopo tre anni di fedele ed assidua frequentazione.

Yohanan frequentò la Scuola per almeno sei anni e mezzo prima di Yeshua. Egli aveva giurato sulla propria vita che non avrebbe rivelato o usato i segreti al di fuori della Scuola. Un anno e mezzo prima del completamento di Yeshua dei canonici tre anni di frequentazione, accadde un evento che avrebbe influenzato profondamente la vita del Nazareno. Yohanan, lo stimato mentore profetico di Yeshua, abbandonò la Scuola, violando il suo giuramento, e andò nel deserto per predicare il pentimento e immergere la gente nell’acqua in una nuova immersione (t'vilà) di purificazione.

Yeshua rimase alquanto turbato dalla decisione di Yohanan. Perché l'aveva fatto? Perché aveva anteposto la predicazione pubblica al sacro giuramento fatto davanti a Dio? Cosa l'aveva spinto a prendere una decisione così drastica? Yeshua sapeva che Yohanan era un uomo estremamente serio e la sua decisione era indubbiamente il frutto di una riflessione consapevole e deliberata. Yohanan aveva annunciato di aver seguito la sua chiamata per dover compiere il ‘segno’ della 'voce che chiama nel deserto’, avvertendo ed esortando la gente a pentirsi ed a purificarsi nel corpo e nello spirito, evitando così i decreti della collera divina.

Le parole di Yohanan ebbero l'effetto di scatenare in Gesù un turbine di pensieri, riflessioni e meditazioni: il suo mentore Yohanan aveva proclamato, poco prima di lasciare la Scuola, di dover aprire la strada e chi lo avrebbe seguito sarebbe stato più grande di lui. Yeshua meditò: se la profezia di Yohanan era veramente messianica, perché aveva dovuto violare i suoi giuramenti, abbandonando la Scuola per realizzarla? Perché era arrivata soltanto a Yohanan, in un contesto separato e non all'interno dell'Ordine e senza l'approvazione dei maestri della Scuola Nascosta di Ester?

Yeshua continuò, tuttavia, a percorrere la strada che aveva intrapreso. Egli aspirava a raggiungere il livello dei veri segreti e accedere nel santuario intimo di quella conoscenza occulta. Turbato da sogni e da visioni in cui si vedeva l'oggetto della profezia di Yohanan, Yeshua li rifiutò come strumenti del diavolo. Dopo i tre anni di iniziazione, venne ammesso nel cerchio intimo della Scuola e iniziò ad apprendere alcuni segreti di Kabalà Ma'asit. Fu poco dopo che i suoi pensieri intimi affiorarono in superficie, trasformati in guerrieri che si davano battaglia per decidere quale strada scegliere. Gesù ricevette segni-sogni e visioni che lo convinsero che era stato 'chiamato'. Come in un mosaico, tutte le tessere cominciavano a posizionarsi al posto giusto. Se non per quel rischioso atto di sacro zelo di Yohanan, che aveva violato i suoi giuramenti per attuare una salvezza al di fuori della Scuola, i Segni Messianici e le Missioni potenzialmente Messianiche che erano nella Scuola non sarebbero mai uscite fuori. Soltanto l'abbattimento dei recinti, nel Segno di Peretz, sarebbe bastato. E solo dopo Peretz, Zerah potè uscire dall'utero di Tamar per risplendere nel mondo.

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Dopo aver lasciato la Scuola, il primo obiettivo di Yeshua fu quello di realizzare il ‘segno profetico’ di Yohanan; poi proseguì con la sua missione, molti dettagli della quale sono noti tramite i Vangeli: la selezione dei suoi discepoli, le dissertazioni, le parabole, le guarigioni, i ‘miracoli’ compiuti, la sua ultima cena e la sua tragica fine. I Vangeli contengono principalmente avvenimenti reali della sua missione, durata meno di 4 anni, e la maggior parte delle parole di Gesù può essere considerata autentica nei Sinottici ma non nel Vangelo di Giovanni. Se uno elimina l'atmosfera falsa, le manipolazioni linguistiche, l’involucro della teologia idolatra, il pregiudizio antiebraico e brucia la maggior parte del Quarto Vangelo, avrà di che meditare sulle parole e sulle intenzioni di quella Missione Messianica Iniziale dei Segni di Isacco nostro padre, nel contesto storico dell'Ariete Sacrificato al posto di Isacco ed in quella Missione di potenziale fallimento profetizzata negli ultimi versi di Malachia.

Al contrario, non esiste nessuna ‘teologia’ sullo Tzadik scelto, il Goel Finale, Haim. Il Nuovo Regno dei Cieli è stato formato. Il Terzo Goel Finale, dopo il Segno Finale nei Segni Completi della Risurrezione presiede come Giudice Unto del Regno dei Cieli e guida la Missione dell'Asino che mangia Pane in terra. Del Goel Finale è detto ‘ed il desiderio di Dio riuscirà nelle sue mani’. Come nella prima redenzione, si prega Dio, non Mosè; parimenti, nella Redenzione Finale, si prega Dio e non il Maestro Haim. Bisogna avere fede nei servitori fedeli di Dio, una volta che sono conosciuti, come afferma la Torà 'ed essi credettero in Dio ed in Mosè, Suo servo'. E diciamo anche 'Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe', perché crediamo a Dio e ai Suoi servitori fedeli scelti da Lui.

Abramo, Isacco e Giacobbe sono i 3 Patriarchi. Le Redenzioni sono 3, la redenzione da Egitto, la redenzione di Purim e la Redenzione Finale. Quelli chiamati Goel (redentore) sono 3, Mosè, Mordechai ha-Tzadik e Haim. Questi rispettivamente sono i 3 servitori, scelti da Dio Onnipotente per adempiere i Segni di Abramo, i Segni di Isacco ed i Segni di Giacobbe. Queste 3 categorie di Segni sono collegate al nome-triplo E-H-E-Y-E A-S-H-E-R E-H-E-Y-E rivelato a Mosè, magister noster, davanti al Roveto Ardente. Questo è il nome con il quale Dio Onnipotente si rivela come il Santo Redentore di Israele e, alla fine, il Redentore dell'umanità tramite Israele.

Il nome ASHER, comunque, è il nome ‘nascosto’ tra il primo e l’ultimo EHEYE, ed è collegato particolarmente al nome EL MISTATER (Dio che si nasconde). E’ questo nome da cui è uscito il periodo lunghissimo di 26 secoli (dal Purim storico in Persia o più, se contiamo dal tempo del Profeta Elia). Purim stesso, perciò, a parte la redenzione incredibile che salvò Israele dalla distruzione totale, Dio ci salvi, in quella epoca, è anche un Grande Segno di salvezza nascosta del popolo ebraico in tutta la sua storia fino al tempo della Rivelazione della Redenzione Finale. La Missione Messianica particolare di Yeshua avvenne, pertanto, nell'ambito dei Segni di Isacco nostro padre, sotto il nome ASHER.

Il primo scopo messianico della missione di Yeshua fu il tentativo di ridare vita alla fallita Hanukah di Israele. Poiché in concordanza coi Segni, il miracolo storico di Hanukah si verificò sotto i Segni del nome ASHER. C'è così un doppio elemento, Purim-Hanukah, nello stesso nome ASHER. Per semplificare, il nome ASHER rappresenta il nome nascosto, ma in esso sussiste un elemento di rivelazione manifesta, in virtù della fede, in cui la saggezza e la luce di Israele si riflette sulle nazioni tramite il Tempio a Gerusalemme. Questo elemento è un requisito redenzionale essenziale necessario per arrivare storicamente al nome Finale e perciò non può mancare nel nome ASHER.

La Hanukah storica di Israele fallì totalmente, perché non portò la luce di Israele nel mondo che, al contrario, si spense. L’ultimo tempo stellare storico del possibile adempimento di Hanukah del nome ASHER, nel senso di luce di Israele diffusa a tutte le nazioni, avvenne in quella grande convergenza storica, al punto di 2000 anni della Stella di Abramo. Poiché Abramo, nostro padre, è anche il padre scelto, nella sua fede, di una moltitudine di nazioni. Questa è la chiave di comprensione all'affermazione di Gesù, secondo cui la lampada non deve essere tenuta sottobanco ma sopra affinché tutti la possano vedere. La missione di Yeshua rappresentava perciò l’ultimo tentativo di rettificare la fallita Hanukah di Israele.

Sebbene la possibilità di una riuscita allora fosse virtualmente possibile ma praticamente impossibile, la missione di Yeshua era messianica e perciò dovette rendere possibile una tale correzione. Yeshua non poteva essere ‘politicamente corretto’ ma doveva dire la verità, ad ogni prezzo. Perché se non avesse detto il vero, assecondando i falsi comportamenti dei rabbini di quel tempo, si sarebbe reso colpevole davanti a Dio. Ciò perché i Segni Messianici ed anche quei Segni Iniziali Messianici erano di natura profetica e riflettevano le verità di quella missione. Ciò corrisponde a quanto fu detto al Profeta Ezechiele, a proposito dei moniti profetici: se il Profeta, ispirato da Dio, si esime dall'avvertire coloro che devono essere avvertiti, è colpevole di omissione, mentre se li avverte, ha svolto il suo compito e la responsabilità del ritirarsi dalle male azioni e del tornare a Dio ricade su coloro che sono stati avvertiti.

Perciò la Missione Messianica si aprì nel Segno della Grande Correzione. Ciò spiega gli avvertimenti che Yeshua proferì ai Peirushim (Farisei), i rappresentanti ufficiali dell'Ebraismo tradizionale, che erano all’epoca quelli che dovevano essere corretti più di tutti. D'altronde, solo loro avevano il potere di estendere la correzione al popolo, se avessero capito i moniti e gli insegnamenti di Yeshua. La sua Missione, comunque, fu messianica e, per la convergenza storica del Ariete Sacrificato di Isacco, fu condannato ad assumere su di sé il Sacrificio Messianico necessario per controbilanciare il fallimento totale del Popolo Messianico di Israele, la nazione scelta da Dio per essere lo strumento della Sua salvezza nel mondo e il Regno di Sacerdoti per guidare le nazioni nella vera luce di Sinai.

Ci sono, pertanto, enormi lezioni storiche da imparare per quanto avvenne allora, che diventano attuali e riguardano Israele ai tempi della Grande Correzione della Redenzione Finale. Queste lezioni, tuttavia, non possono essere capite fino a quando la parte più importante della Missione di Yeshua, quella della convergenza storica dell'Ariete Sacrificato al posto di Isacco nostro padre, sarà capito pienamente dal popolo di Israele. Con le Chiavi dei Segni Completi della Redenzione Finale questi fatti rappresentano e diventano verità storiche, del tutto nascoste ed irriconoscibili prima, che fanno parte della storia ebraica e non possono essere ignorate.

Il punto essenziale da capire è che in quell’epoca, con tutti i leader di Israele corrotti spiritualmente e materialmente, la Sacra Torà versava in una stato di pre-agonia. Come era stato previsto dal Maestro di Giustizia, pendeva sul popolo ebraico un decreto di annientamento, Dio ci salvi. Il Sacrificio Messianico di Yeshua venne per sostituire quel decreto terrificante, mitigandolo in uno meno inesorabile, la distruzione del Tempio ed il lungo esilio di Israele di 2000 anni fra le nazioni. Yeshua era l'Ariete, intrappolato nell’arbusto di mille conflittualità, ed il suo sacrificio sostituì quel decreto tragico di morte di Isacco, ossia di tutto il popolo di Israele. Immensa è la saggezza di Dio, minima è la comprensione dell'umanità!

La missione di Yeshua rappresenta un aspetto ‘profeticamente nascosto’ del Disegno di Dio nella storia per stabilire la Redenzione Finale. Quel Disegno, nascosto nella Torà, si rivela e diventa chiaro solo al tempo della rivelazione della Redenzione Finale. Ogni contemplazione precedente non poteva trovarlo nella Torà. Esso è la Grande Sorpresa della storia in cui il Signore, Dio nostro, dimostra al mondo, alla fine, la verità della Sua Torà e delle Sue parole.

Quella Missione Messianica era anche in convergenza con l'ultima famosa profezia in Malachia, che chiude i Libri dei Profeti di Israele; in essa, le chiavi sono date ai 2 Cancelli Grandi della Redenzione Finale, l'osservanza della Legge di Mosè ed il mandato del Profeta Elia, il messaggero profetico della Redenzione, che opera la Riconciliazione dei cuori di padri e figli.

La Torà di Mosè deve essere conservata ed osservata. Ciò include l’intera tradizione orale di Israele perché la Torà scritta di Mosè racchiude la Tradizione Orale ed il potere dei saggi di giudicare ogni questione secondo le due tradizioni. Questa è la tradizione dei Dottori della Legge che era sotto giudizio severo al tempo di Yeshua.

Il Profeta Elia verrà mandato per annunciare la Redenzione e porterà con sé le chiavi della Promessa Riconciliazione. Non viene spiegato quando o come, ma è chiaro che i Segni e le Chiavi della Riconciliazione vengono portati dal Profeta Elia.

La profezia, comunque, prevede che in quel tempo, la riconciliazione dei cuori dipenderà anche dal merito di chi la deve ricevere. E’ perciò possibile che tale merito manchi e che la riconciliazione non venga accettata. La profezia così conclude con la possibilità amara ‘affinché non venga a percuotere la terra con un'anatema’.

Chiaramente, comunque, la parola di Dio non andrà incompiuta. Se l' ‘affinché’ si realizza, è ovvio che la Missione della Riconciliazione sarà posticipata ad un'epoca futura della storia, quando saranno maturi i tempi della Redenzione Finale. Questo è il vero ed esatto significato di questa profezia. La comprensione del suo contesto storico, comunque, in termini della Missione Messianica di Yeshua dei Segni Iniziali e la Missione Messianica dell'Asino che mangia Pane portato dal Goel Finale, può essere afferrata solo ora, alla Luce Nuova dei Segni Completi, per merito del Goel Finale, Haim, che contengono le Chiavi Finali della Grande Riconciliazione del Profeta Elia, di benedetta menzione. E’ chiaro ora oltre ogni dubbio che la missione di Yeshua dai Profeti ha rappresentato l'‘affinché’ di questa stessa profezia.

Per completare tale comprensione, il Goel Finale, Haim, ci ha rivelato come Yeshua pervenne alla sua missione e come i Segni del Profeta Elia per quella tentata Riconciliazione erano ad essa collegati. Il Maestro Haim, ci ha spiegato i veri scopi della Scuola Nascosta degli Esseni, la verità riguardante il Maestro di Giustizia e la presenza di Yohanan e Yeshua in quella Scuola. Questo completa la comprensione della realtà storica della Missione Messianica di Yeshua, collegandola alla sua fonte originale, la rivelazione del Maestro di Giustizia, Capo dei 36 Giusti Nascosti, dei Segni Iniziali Redenzionali e Messianici contenuti nella Scuola degli Esseni.

La Missione Messianica viene anche per riconciliare il cuore dei figli di Dio al loro Padre nei Cieli cosicché il nostro Padre nei Cieli sarà di nuovo, per così dire, riconciliato nell’amare i Suoi figli. Ciò si riferisce, primo di tutto, ai figli di Israele perché essi sono stati scelti e comandati a comportarsi come figli al loro Padre amato in Cielo. Dopo di ciò, alla luce della vera fede nell’Unico Dio Vivente, siamo tutti della stessa carne, siamo tutti i figli e le figlie di Adamo ed Eva, creati ad immagine di Dio ed amati dal nostro Padre nei Cieli se procediamo rettamente davanti a Lui.

La missione di Yeshua dovette apportare la correzione messianica perché Israele aveva abbandonato nel suo spirito il suo Padre in Cielo. Yeshua dovette adempiere i Segni di Insegnamento per aiutare Israele a vivere nella sua fede come figli eletti da Dio. Perciò uno dei Nomi-Segni di quella missione messianica era il ‘figlio di Dio’ che insegnava ad Israele ad essere figli e figlie al Signore, Dio nostro.

Purtroppo, il fallimento della riconciliazione definì Israele come un figlio ribelle. Né possiamo negare la collera terribile di Dio su di noi in quell'epoca, la distruzione del Tempio ed il decreto della diaspora per 2000 anni. Eravamo sicuramente figli cattivi in quel tempo. Così grande era la gelosia di Dio contro di noi e così terribile la sua collera per il nostro essere figli ribelli, che decretò che le nazioni avrebbero creduto ad uno ebreo che, con immenso amore, avrebbero chiamato il Figlio di Dio. In genere, tutto ciò che accadde a Yeshua, dalla sua nascita fino alla sua tragica morte, fu provvidenziale. La sua nascita era un Segno del Matrimonio Redenzionale prima del suo tempo. L'esperienza giovanile gli insegnò le vie del conflitto che avrebbe dovuto affrontare in quella sua missione. Anche i 33 anni del suo sacrificio messianico uscì al mondo come un ‘segno’ indecifrabile.

Anche il nostro amato fratello Beniamino Perico, preso come un sacrificio a Dio Onnipotente per la salvezza del Segno dell'Asino che mangia Pane, è morto a 33 anni. Non è una semplice coincidenza. Il Sacrificio Finale dello Tzadik Haim è stato il Sacrificio Finale del prolungato e martoriato Sacrificio di Isacco, nostro padre; ed è stato il Goel Finale a scegliere Beniamino, 13 anni più tardi, per quel terribile sacrificio necessario venuto per salvare Peretz e il Segno dell'Asino che mangia Pane.

Il Sacrificio Finale dello Tzadik fu quello di un vero Tzadik a capo dei 36 Tzadikim Nistarim della passata generazione; egli salvò il mondo da decreti devastanti di distruzione.

Il Segno dell'Asino, invece, è direttamente nel mondo e per il mondo, per la gente di ogni livello di vita. Esso perviene, fra l'altro, per salvare i buoni cristiani dall'idolatria del Cristianesimo tradizionale; ci sono milioni di cristiani che hanno bisogno della diffusione del Nuovo Messaggio della Stella di Cristo nel suo secondo arrivo nei Segni delle Stelle dai Segni Completi della Terza Redenzione Finale, grazie al Maestro Haim.

Abbiamo visto, grazie a Dio, i molti Segni della Resurrezione di Beniamino, che è vicino a noi e ci è stato detto che egli è estremamente occupato nel Regno dei Cieli, benché non possiamo sapere la natura del suo lavoro.

Quando Beniamino era con noi, era nel Segno della pecora smarrita della Tribù di Beniamino, nel Segno della Fede Silenziosa del Regno dei Cieli, nel Segno delle Pecore Smarrite della casa di Israele e nel Segno della Correzione di Paolo (a nome di suo padre nell'altro mondo che ricevette salvezza dalla fede di suo figlio nella Resurrezione dello Tzadik Haim). Come un nato-cattolico, si potrebbe dire che Beniamino sia uscito dal punto più infimo di falsificazione della Missione di Gesù operato dalla Chiesa fondata da Paolo di Tarso. Come spiegato, i Segni Iniziali Messianici e Redenzionali sui quali poggiava la Missione Messianica di Yeshua, derivavano dai Segni di Isacco, nostro padre. Il sacrificio di Beniamino ha sigillato i Segni di Isacco, nostro padre, (che, in generale, si erano conclusi universalmente per il mondo col Sacrificio Finale dello Tzadik Haim) nel contesto dei Segni Completi della Redenzione Finale tramite il Segno dell’Asino che mangia il Pane in terra. Ciò poteva essere compiuto solo da uno che apparteneva al Segno dell'Asino, non uno Tzadik, ed in più, nato cattolico, per essere nel segno di Rappresentante Messianico delle masse cristiane.

In quel momento l'Asino e Peretz insieme erano nel Terribile Segno del Sigillo di Colpevolezza per i giuramenti violati nella Scuola degli Esseni, una colpevolezza che Yeshua pagò con la sua vita nel Segno della Passione e che è stato risolto tramite l'Asino che mangia il Pane nel Segno della Risurrezione del Maestro Haim. Era stato detto all’Asino in un sogno che questa sarebbe stata la più difficile delle tre prove da dover superare. Fu detto che la questione era estremamente seria e non c'era nessuna ragione di cantare vittoria prima del tempo (ma non si potè capire in cosa consistesse la prova, perché ciò si capisce a prova passata).

Come spiegato altrove, Peretz cadde nella colpa che doveva essere su di lui per compiere il Segno ed il giorno dopo i cieli caddero giù e Beniamino morì, insieme a un altro operaio, in un incidente al lavoro, cadendo da un'impalcatura, in un cantiere edile. Ciò avvenne esattamente alla fine di un periodo di 13 settimane in cui il Goel Finale ci aveva ordinato di fare lutto (non ne sapevamo il motivo). Un mese prima dell’incidente in cantiere, il Goel Finale, Haim, mandò a dire in un sogno che doveva prendere qualcuno per il bene dell’umanità (non sapevamo minimamente a chi si riferisse). Solo dopo la morte di Beniamino, capimmo la sequenza delle cose.

Poi arrivarono i Segni della risurrezione di Beniamino e mentre essi scendevano nel corso del 13esimo anno dei Segni, la morte decretata su di Peretz fu ‘convertita’ in una ‘resurrezione in vita’. La morte di Beniamino sostituì quella di Peretz tramite la sua resurrezione nel mondo. Il sacrificio di Beniamino ha ‘risanato’ il Segno dell'Ariete Sacrificato dopo 2000 anni di errori idolatri intorno a quel Segno. E tramite il sacrificio e la susseguente resurrezione di Beniamino, il Segno stesso della Resurrezione ha raggiunto livelli nuovi, sia per quelli nell'altro mondo che per questi in questo mondo.

In qualche modo questo genere di Segni della Correzione devono contenere il conflitto o piuttosto la famosa contraddizione che sta nel Segno di Isacco: se Isacco fosse stato immolato, in che modo la Promessa ad Abramo si sarebbe compiuta? Poi, dal comando di Dio e tramite l'ariete che lo sostituì con le corna impigliate nell'arbusto, Isacco, nostro padre, risorse praticamente mentre era ancora in vita.

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Il Segno di 33, 3 e 3, è collegato con i Sei Segni della Redenzione Finale, Segno delle Stelle della Redenzione, Segno del Giudice Unto del Regno dei Cieli, Segno della Nuova Luce di Hanukat ha-Hanukot, Segno dell'Asino che mangia il Pane, Segno della Quarta Generazione e Segno della Nuova Costruzione, e Segno della Resurrezione del Maestro Haim. I Segni Completi rappresentano i Completamenti Storici di tutti i Segni storici della Torà e dei Profeti e della Tradizione, inclusi i Segni Iniziali usciti con la missione messianica di Yeshua dopo che li aveva portati fuori dalla Scuola degli Esseni. Perciò i nomi dei Segni Iniziali fondamentalmente sono gli stessi, Segno delle Stelle, Segno del Regno dei Cieli, Segno della Nuova Luce, Segno della Missione Messianica, Segno della Quarta Generazione e Segno della Resurrezione.

I sei Segni possono essere divisi in 3 Segni Alti (le Stelle, il Regno e la Risurrezione) e 3 Segni Terrestri della Missione nel mondo (la Luce Nuova, la Missione dell'Asino e la Quarta Generazione). Il numero 33, 3 e 3, allude a questo divisione dei 6 Segni.

Purtroppo, in quei Segni Iniziali, il Quarto Segno, la Missione Messianica, era senza l'Asino, ed il Segno dell'Asino sul quale Yeshua cavalcò poteva rispondere alla profezia di Zaccaria soltanto, come una continuazione di quel segno profetico, ma esso era totalmente incompleto e senza spiegazione. Yeshua non era il Goel e quell'asinella non era l'Asino che mangia il Pane del Regno dei Cieli. Il risultato dell'Asino che manca (l’Asino è quel Famoso Animale del Regno dei Cieli che collega il Nuovo Regno dei Cieli alla terra) era che i 3 Segni Alti dei Segni Iniziali si sono ‘mescolati’ e ‘fusi’ nei 3 Segni Terrestri, Alti nei Bassi e Bassi negli Alti. Yeshua rimase intrappolato proprio nel mezzo di 3 e 3, come ‘appeso’ fra di essi, non potendo portare i Segni Alti a terra e non potendo, neanche tramite i discepoli, innalzare i Segni Terrestri al Regno dei Cieli.

Nel 13esimo anno del Segno dell'Asino che mangia Pane, la situazione era simile, nonostante tutti i migliaia di collegamenti fatti in precedenza. Ma anche le nostre mancanze e le nostre debolezze erano (e sono) tante. La nostra incapacità ad agire come dovevamo, in tutti i sensi, non permetteva, purtroppo, di far avanzare il segno. Come Yeshua, Peretz e il Segno dell’Asino che mangia il Pane erano intrappolati in mezzo, tra il Regno dei Cieli e la terra e non c’era più rimasto un luogo per loro nel mondo. Soltanto la morte di Beniamino e la sua resurrezione hanno completato il legame fra il Nuovo Regno dei Cieli e il Segno dell'Asino in terra. Beniamino Perico, nel 33esimo anno di vita, compì con il suo sacrificio, la Grande Correzione del Segno del 33.

 

 



[1]. il segno era di non mangiare i primi frutti. -

[2]. escluso il Grande Carro di cui le sue sette stelle sono note. Noi, però, abbiamo ricevuto i nomi di queste 7 Stelle (quando scrivo Stella maiuscolo significa una stella per la quale noi conosciamo il suo nome redenzionale) - la detta posizione sta fra 4 Costellazioni, il Grande Carro (7 Stelle), il Grande Tribunale di Mordechai (7 Stelle), il Regno di Ester (5 Stelle) e La Shoshana (13 Stelle). Questi insieme rappresentano 32 Stelle Redenzionali. La Stella di Malchitzedek (la Stella di Cristo) è la trentatreesima Stella. In più le 13 Stelle della Shoshana hanno 13 formazioni diverse, e con i cambiamenti di formazione ne escono in aggiunta alle 33 Stelle ancora 10 nomi di Stelle Redenzionali (non ho capito quali – nota Aprile 2011) facendo 43. In più ci sono 5 Stelle collegate col Grande Pesce Leviathan e con la Nuova Protezione, per un totale di 48. 32 significa Cuore che è l’essenza, 48 significa Cervello che è la completezza. 33 è il segno della larghezza universale. -

[3] le tre lettere del nome Peretz al contrario fanno Tzeref. alcuni significati della radice di tzeref sono ‘collegare’ ‘ricollegare le parti’, ‘abbinare le lettere’ e ‘purificare’. -

[4].ved. il Libro delle Cinque Tavole del Patto sulle spiegazioni delle Tavole (LUHHOT).

[5]. a meno che ciò non rappresenti un altro lavoro da affrontare in seguito. -

[6]. è interessante un midrash dove uno dei Saggi spiega il verso "da lui le nazioni cercheranno l’insegnamento" (Genesi, 49: 10) per cui il ‘messia’ che possiede già laTorà non ordina per Israele la Nuova Legge della Redenzione Finale, bensì per le nazioni a cui insegna i 30 comandamenti. E’ piuttosto azzeccato questo midrash. Anche noi spieghiamo che la Nuova Legge non sostituisce la Halachà per coloro che la seguono dato che la Halachà deriva dalla prima santificazione della Torà. La differenza principale sarebbe che sicuramente, per quel saggio il Messia riconduce gli ebrei lontani dalla Torà alla halachà, mentre noi abbiamo ricevuto dal Goel Finale che gli ebrei, se lo desiderano, possono seguire la Nuova Legge e il Nuovo Rito invece della Halachà o del rito tradizionale, compiendo così tutti i comandamenti praticabili della Torà. E’ comunque molto interessante la ‘tradizione’ o ‘valutazione scritturale’ per la quale a tutto il mondo vengono dati proprio 30 comandamenti. Non conosco la radice di tale valutazione da parte di quel Saggio di benedetta memoria. So soltanto che il Segno di Trenta Passi e Tre Colonne come spiegato è voluto per la Nuova Legge.

[7]. Ci si domanderà: perché le Dieci Virtù vengono ripetute 2 volte nella Colonna della Rosa? Ciò è perché le Virtù raggiungono l'Alto, e qui toccano i livelli dei Giusti e raggiungono in basso la gente più semplice. Ci sono, dunque, molti livelli di spiegazioni dato che le Scale di Marmo Bianco collegano il Regno dei Cieli con la terra. La lunghezza della Tavola Centrale, per così dire, si raddoppia, dando luogo a spiegazioni delle Virtù ai livelli superiori ed ai livelli alla portata di tutti: La Colonna di mezzo è anche il Pilastro Centrale che collega i due mondi, il nuovo mondo del Regno dei Cieli dei defunti-risorti e il mondo terreno della Redenzione Finale. Più entra la Redenzione nel mondo, più i due mondi si avvicinano fra loroi. Ciò rappresenta l’inizio del processo storico che comporta alla fine (Dio soltanto sa quando) l’Inizio del Nuovo Mondo della Resurrezione dei Morti. -

[8]. Riscattato nel merito del sacrificio di Beniamino Perico, come spiegato negli scritti precedenti. Le tre prove dell’Asino: che siano tre è confermato da un sogno in cui mi fu detto ‘Non ti rallegrare ancora per le prime due prove superate. E’ la terza prova che conta’. - - E’ la tremenda prova di questo 14esimo anno che ha necessitato, per motivi superiori, il sacrificio di Beniamino. La prima prova è quella segnalata nella preghiera sul ‘decreto sull’Asino’, ‘la difesa dell’Asino’ ed il Quarto Raglio dell’Asino’. La seconda prova è estremamente complicata, così complicata che non so esattamente cosa sia. In ogni caso, si tratta del periodo in cui abbiamo dovuto stabilirci in Israele, subire lo scisma di Genzano, i 4 mesi per accogliere gli importanti Segni della Grande Riforma del Giudaismo ed i Segni del Terzo Tempio Finale a Gerusalemme, quindi, per decreto dal Maestro Haim, la partenza da Israele, il trasferimento negli Stati Uniti in Texas. Tutto questo senza fondi e senza sapere niente di ciò che dovevamo fare. Tutto ciò era una prova non indifferente con difficoltà enormi da superare. Comunque, mi ricordo che verso la fine della nostra permanenza a Houston, in un momento in cui c’era confusione sul da farsi, feci un discorso a Paolo e Deborah sugli obiettivi di fede che dobbiamo seguire, un discorso forte, al di sopra di fattori materiali. Il discorso fu accettato e riaffermato da Paolo e Deborah. Quella notte vidi il Maestro Haim in sogno. Lo Tzadik era molto soddisfatto e mi disse “Molto bene, Peretz”. Credo che quello fu il segno della fine della seconda grande prova. - -